Lavoro intermittente. Artt. 82 - 88 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale.
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Samples: CCNL Servizi Ausiliari, CCNL Case Di Cura (Personale Non Medico)
Lavoro intermittente. ArttIl contratto di lavoro intermittente è il contratto, anche a tempo determinato, mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni nel periodo da settembre a giugno ed è utilizzabile dal settore formazione ed istruzione quando si deve far fronte ad un aumento temporaneo delle attività lavorative. 82 - 88 Contratto Il contratto di lavoro intermittente è ammesso, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette per un periodo complessivamente non superiore a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 quattrocento giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesinell'arco di tre anni solari. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti In caso di superamento del predetto periodo il relativo rapporto si trasforma in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità un rapporto di mansioni, ad un dipendente lavoro a tempo pieno e indeterminato dello stesso livelloindeterminato. Qualora Nei periodi in cui non ne viene utilizzata la prestazione il Lavoratorelavoratore intermittente non matura alcun trattamento economico e normativo, salvo che abbia garantito al datore di lavoro la propria disponibilità a richiesta o chiamata dell’Aziendarispondere alle chiamate, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria nel qual caso gli spetta l'indennità di disponibilità” (per . La misura dell'indennità mensile di disponibilità, divisibile in quote orarie, è fissata in base all'importo fissato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL)associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Non si può ricorrere al Il contratto di lavoro intermittente se l’Azienda è stipulato in forma scritta ai fini della prova dei seguenti elementi:
a) durata e ipotesi, oggettive o soggettive, che consentono la stipulazione del contratto a norma dell’art.13 del D.Lgs. 81/2015;
b) luogo e modalità della disponibilità, eventualmente garantita dal lavoratore, e del relativo preavviso di chiamata del lavoratore, che non ha effettuato può essere inferiore a un giornolavorativo;
c) trattamento economico e normativo spettante al lavoratore per la valutazione dei rischiprestazione eseguita e relativa indennità di disponibilità, per sostituire dei lavoratori in scioperoove prevista;
d) forme e modalità, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario con cui il datore di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario è legittimato a richiedere l'esecuzione della prestazione di lavoro, con riduzione nonché modalità di rilevazione della prestazione;
e) tempi e modalità di pagamento della retribuzione e della indennità di disponibilità;
f) misure di sicurezza necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto. Il datore di lavoro è tenuto a informare con cadenza annuale le rappresentanze sindacali aziendali o la contestuale assunzione rappresentanza sindacale unitaria sull'andamento del ricorso al contratto di lavoro intermittente. Prima dell'inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a tempo indeterminato trenta giorni, il datore di nuovo personalelavoro è tenuto a comunicarne la durata alla direzione territoriale del lavoro competente per territorio, mediante sms o posta elettronica. In caso di malattia o di altro evento che gli renda temporaneamente impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore è tenuto a informarne tempestivamente il datore di lavoro, specificando la durata dell'impedimento, durante il quale non matura il diritto all'indennità di disponibilità. Ove non provveda all'adempimento di cui al periodo precedente, il lavoratore perde il diritto all'indennità per un periodo di quindici giorni, salvo diversa previsione del contratto individuale. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità riferita al periodo successivo al rifiuto. Il lavoratore intermittente non deve ricevere, per i periodi lavorati e a parità di mansioni svolte, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello. Il trattamento economico, normativo e previdenziale del lavoratore intermittente, è riproporzionato in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia e infortunio, congedo di maternità e parentale. Ai fini dell'applicazione di qualsiasi disciplina di fonte legale o contrattuale per la quale sia rilevante il computo dipendenti del datore di lavoro, il lavoratore intermittente è computato nell'organico dell'impresa in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto nell'arco di ciascun semestre.
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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro
Lavoro intermittente. ArttArt. 82 - 88 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. 146 Può essere stipulato per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittenteintermittente o comunque nei casi in cui non sia possibile predeterminare i periodi di prestazione lavorativa. Per lo specifico settore di applicazione del CCNL, e per i casi di svolgimento straordinario il contratto di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. intermittente può essere altresì stipulato per prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di delle ferie estive e o delle vacanze natalizie e pasqualipasquali ed in altri periodi che saranno individuati dalle Parti, nonché in casi di pandemia od epidemia dichiarate dalle competenti Autorità Sanitarie. Presso lo stesso Datore Può in ogni caso essere concluso con soggetti con più di Lavorocinquantacinque anni di età e con soggetti con meno di ventiquattro anni di età, fermo restando in tale caso che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il venticinquesimo anno di età. Il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 un periodo complessivamente non superiore a quattrocento giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesinell'arco dei tre anni solari. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità Nell'ipotesi di mansioni, ad un dipendente superamento del suddetto limite il rapporto di lavoro si trasforma a tempo pieno e indeterminato dello indeterminato. L'importo dell'indennità di disponibilità è determinato nel 20% della retribuzione prevista dal presente CCNL. Nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità. Contratto a tempo determinato Art. 151 ss. Fatte salve le specifiche disposizioni previste per le attività di carattere stagionale, la durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato intercorsi tra lo stesso livellodatore di lavoro e lo stesso lavoratore per effetto di una successione di contratti non può superare i 12 mesi. Il contratto potrà avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i 24 mesi, solo in presenza delle seguenti condizioni: a. esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività, ovvero esigenze di sostituzione di altri lavoratori; b. esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria. Qualora il Lavoratorelimite dei 12 mesi sia superato in assenza delle condizioni suddette, il contratto si trasforma a richiesta tempo indeterminato dalla data di superamento del suddetto limite. Oltre il limite dei 12 mesi, o chiamata dell’Azienda24 in presenza delle causali suesposte, garantisca è possibile stipulare un ulteriore contratto a tempo determinato fra gli stessi soggetti, della durata massima di 12 mesi, presso la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli competente Direzione Territoriale del CCNL)Lavoro. Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario Qualora il rapporto di lavoro a tempo determinato continui dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro corrisponderà al lavoratore una maggiorazione della della retribuzione per identiche mansioni ogni giorno di continuazione del rapporto pari al 20 per cento fino al decimo giorno e al 40 per cento per ciascun giorno ulteriore. Le Parti convengono che possono essere assunti lavoratori a tempo determinato nel rispetto dei seguenti limiti numerici: a. I datori di lavoro che occupano da 0 a 4 dipendenti, possono assumere n. 2 lavoratori a tempo determinato; b. I datori di lavoro che occupano da 5 a 10 dipendenti, possono assumere un massimo di 4 lavoratori a tempo determinato; c. I datori di lavoro che occupano più di 10 dipendenti, possono assumere un lavoratore a tempo determinato ogni due, con ricorso arrotondamento all'unità superiore. Sono in ogni caso esenti da limitazioni quantitative i contratti a tempo determinato conclusi nella fase di avvio di nuove attività, quelli da startup innovative per un periodo di quattro anni dalla costituzione della società, quelli conclusi con lavoratori di età superiore ai 50 anni e quelli finalizzati alla Cassa integrazione Contratti sostituzione di Solidarietà espansiva lavoratori assenti o per lo svolgimento di attività stagionali. La durata del periodo di prova è pari a quella prevista per i lavoratori a tempo indeterminato per il medesimo livello di inquadramento assegnato. Nel caso di rapporti inferiori all'anno, la durata del periodo di prova sarà pari al 20% della durata di quella prevista per i lavoratori a tempo indeterminato per il medesimo livello di inquadramento assegnato. Contratto a tempo parziale Art. 65 Secondo 158 ss. In applicazione di quanto previsto dalla normativa vigente in materia, le previsioni legali e parti interessate potranno prevedere l'inserzione nel contratto a tempo parziale di apposite clausole elastiche relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorative o relative alla variazione in aumento della durata della prestazione stessa. Le ore di lavoro ordinarie richieste a seguito dell'applicazione di clausole flessibili debbono essere retribuite, relativamente alle sole ore in cui la suddetta variazione viene disposta, con una maggiorazione non inferiore al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario 15% della retribuzione di fatto ai sensi del presente CCNL. Le suddette maggiorazioni non si applicano: a. in caso di riassetto complessivo dell'orario di lavoro, con riduzione che interessi l'intera azienda o unità organizzative autonome della stessa; b. qualora la modifica sia richiesta dal lavoratore, seppur accettata dal datore di lavoro; c. qualora la modifica dell'articolazione dell'orario di lavoro sia stata accettata dal lavoratore ed abbia carattere di modifica strutturale. In considerazione delle specifiche esigenze organizzative e produttive, il datore di lavoro ha inoltre facoltà di richiedere al lavoratore, anche in caso di rapporti a tempo determinato, lo svolgimento di prestazioni supplementari ai lavoratori a tempo parziale di tipo orizzontale e, qualora la prestazione sia inferiore all'orario normale settimanale, ai lavoratori a tempo parziale di tipo verticale o misto. Lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare non può essere superiore al 25% delle ore di lavoro settimanale. Il datore di lavoro ha facoltà di richiedere prestazioni straordinarie ai lavoratori a tempo parziale di tipo verticale o misto, per le stesse causali previste per i lavoratori a tempo pieno previste dal presente C.C.N.L. Tali prestazioni non potranno comunque superare il tetto massimo del 20% settimanale dell'orario di lavoro concordato tra le parti. E' prevista una maggiorazione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato per prestazioni lavorative svolte in regime di nuovo personalelavoro supplementare e/o di straordinario nella misura del 15% rispetto alla paga base.
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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro
Lavoro intermittente. Artt. 82 - 88 Contratto di lavoro, determinato od indeterminatoIl ricorso al lavoro intermittente è ammesso, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Aziendaesclusione delle attività regolate economicamente e normativamente nella parte V del presente C.C.N.L., che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: nei casi ove risulta impossibile prevedere e programmare la quantità di prestazioni necessarie e la collocazione temporale delle stesse:
1. per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittentenon gestibili, sotto il profilo della programmazione, neppure con il tempo parziale e le elasticità connesse, ovvero per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); prestazioni non programmabili né quantitativamente né per la loro collocazione temporale;
2. per prestazioni finalizzate esclusivamente al montaggio e smontaggio;
3. per prestazioni comunque rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 annianni - fermo restando che, con termine delle nel caso, le prestazioni contrattuali devono comunque concludersi entro il 25° anno di e età - o con più di 55 anni se di età.
4. il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulate in mobilità forma scritta e la lettera di collocamentoassunzione deve indicare i seguenti elementi:
a) la durata e le ipotesi soggettive o oggettive che consentono la stipulazione del contratto;
b) il luogo e la modalità della disponibilità, anche pensionati; 3eventualmente garantita dal lavoratore, e del relativo preavviso di chiamata del lavoratore che in ogni caso non può essere inferiore a un giorno lavorativo;
c) il trattamento economico e normativo spettante al lavoratore per la prestazione eseguita e la relativa indennità di disponibilità, ove prevista;
d) le forme e le modalità con cui il datore di lavoro è legittimato a richiedere l’esecuzione della prestazione di lavoro nonché le modalità di rilevazione della prestazione;
e) i tempi e le modalità di pagamento della retribuzione e della indennità di disponibilità;
f) le eventuali misure di sicurezza specifiche necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto. Il datore di lavoro è tenuto a informare tempestivamente l’Osservatorio Nazionale e le R.S.U./R.S.A., ove esistenti, sull'attivazione di assunzioni con contratto di lavoro intermittente. Il datore di lavoro deve comunicare alla Direzione Territoriale del Lavoro competente l’inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasqualidurata non superiore a 30 giorni. Presso lo stesso Datore di LavoroAl lavoratore intermittente spetta, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette periodi lavorati e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansionimansioni svolte, ad un dipendente il trattamento economico degli altri lavoratori di pari livello sul quale sarà applicata una maggiorazione del 20%. Tale trattamento sarà commisurato in misura proporzionata alla prestazione lavorativa effettivamente conseguita tenuto conto che la prestazione giornaliera non potrà essere inferiore a tempo pieno 4 ore continuate è tenuto conto altresì che si considera lavoro straordinario quelle prestato oltre le 39 ore settimanali e indeterminato dello stesso livellooltre le 6,5 ore giornaliere. Qualora il Lavoratorelavoratore, su richiesta del datore di lavoro, si impegni a richiesta o chiamata dell’Aziendarestare a disposizione in attesa della chiamata, garantisca garantendo quindi la sua prestazione lavorativalavorativa in caso di necessità del datore stesso, avrà quest'ultimo è tenuto a corrispondergli mensilmente un'indennità di disponibilità che non può essere inferiore al 20% della retribuzione mensile tabellare stabilita nel presente contratto per il livello corrispondente alle mansioni richieste. Nel contratto individuale sono stabilite le modalità di pagamento dell'indennità di disponibilità. Il lavoratore che per malattia o altra causa si trovi nell’impossibilità di rispondere alla chiamata deve informare tempestivamente il datore di lavoro, precisando la prevedibile durata dell’impedimento stesso. Nel periodo di temporanea indisponibilità, il lavoratore non matura il diritto all’indennità di disponibilità. L’indennità di disponibilità è soggetta a contribuzione previdenziale ma è esclusa dal computo della retribuzione dovuta per mensilità differite, festività e ferie e non è utile ai fini della determinazione del T.F.R.. Al lavoratore assunto con contratto intermittente, fermi restando gli obblighi derivanti dal contratto di assunzione, è consentito prestare attività, anche con altri soggetti sia in forma di lavoro autonomo che subordinate. Al lavoratore assunto con contratto intermittente, analogamente ai lavoratori assunti per la stagione, sarà riconosciuto il diritto di ricevere, un’“Indennità oraria prelazione in caso di disponibilità” (assunzioni a tempo determinato e/o indeterminato per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli mansioni analoghe o comunque compatibili con quelle oggetto del CCNL)contratto intermittente. Non si può ricorrere Il ricorso al lavoro intermittente se l’Azienda è vietato: - per la sostituzione di lavoratori in sciopero; - nelle unità produttive in cui si sia proceduto, nei 6 mesi precedenti, al licenziamento collettivo o per giustificato motivo oggettivo di lavoratori con identiche mansioni; - quando siano in corso, per identiche mansioni, riduzioni dell'orario di lavoro con ricorso alla integrazione salariale; - quando il datore di lavoro non ha abbia effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori del rischi ai sensi della normativa vigente in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano materia di igiene e sicurezza del lavoro. Per gli aspetti non espressamente disciplinati dal presente articolo si fa rinvio alle disposizioni del D.Lgs. n. 81/2015 in corso riduzioni dell’orario materia di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personaleintermittente.
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Samples: CCNL 19.4.2018
Lavoro intermittente. ArttDefinizione e modalità di impiego del lavoro intermittente Per il contratto di lavoro intermittente trovano applicazione le norme del D.lgs. 82 - 88 Contratto 81/2015, dell’art. 1 D.lgs. 152/1997 e dell’art. 9, D.lgs. 104/2022. Premesso che il contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che lavoro intermittente può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. essere concluso per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario secondo le esigenze individuate dai contratti collettivi le parti concordano che, in ogni caso, il contratto di lavoro (guardianiintermittente può essere stipulato per periodi con una particolare intensità lavorativa, sorveglianza, addetti come lo sono a centralini telefonici titolo esemplificativo le seguenti attività lavorative: - Dichiarazioni annuali nell’area professionale economica – amministrativa e fattorini)nelle altre attività professionali; 2. prestazioni rese da soggetti in stato - Archiviazione documenti per tutte le aree professionali; - Informatizzazione del sistema o di disoccupazione con meno documenti per tutte le aree professionali; - Implementazione processi di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno digitalizzazione; Il contratto di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente deve essere stipulato in forma scritta e deve contenere gli elementi individuati dalla normativa vigente, in aggiunta a quanto previsto dall’art. 25, almeno i seguenti elementi:
a) Il trattamento economico e normativo spettante alla/al lavoratrice/ore per massimo 400 giornate la prestazione eseguita e la relativa indennità di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesidisponibilità, ove prevista. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale La retribuzione corrisposta al periodo effettivamente lavorato, mediante lavoratore intermittente per la prestazione effettuata è su base oraria e si ottiene dividendo per 170 la retribuzione base di cui al Titolo XXVIII del presente CCNL. La retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette deve comunque essere nel rispetto del trattamento minimo previsto dal CCNL. Alla retribuzione oraria possono essere aggiunti e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità pagati direttamente nel mese di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua effettuazione della prestazione lavorativa, avrà diritto in proporzione, i ratei delle mensilità aggiuntive, le ferie e i permessi retribuiti. Il trattamento di riceverefine rapporto segue la disciplina di cui agli artt. 148, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli 149 e 150 del CCNL). Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario CCNL Studi professionali.
b) Il lavoratore dovrà essere informato da parte del datore di lavoro sull’incarico o la prestazione da eseguire con un ragionevole preavviso, il quale è definito in almeno 24 ore prima dell’inizio della prestazione. Le modalità di preavviso devono essere verificabili.
c) La revoca dell’incarico o della prestazione deve avvenire con ragionevole preavviso. Di norma il datore di lavoro può revocare la prestazione due ore prima dell’inizio dell’attività. Diversamente il datore di lavoro è tenuto a riconoscere al lavoratore la retribuzione inizialmente prevista per identiche mansioni la prestazione pattuita dal contratto collettivo per almeno una giornata lavorativa
d) Indicazione delle forme e modalità, con ricorso alla Cassa integrazione Contratti cui il datore di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario lavoro è legittimato a richiedere l’esecuzione della prestazione di lavoro, con riduzione nonché delle modalità di rilevazione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personaleprestazione.
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Lavoro intermittente. Artt1. 82 Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 13 e seguenti del D.lgs. n. 81/2015 il contratto di lavoro intermittente, che può essere stipulato anche a tempo determinato, è il contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione della cooperativa, che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente nei casi e alle condizioni di seguito riportate.
2. Il contratto di lavoro intermittente può essere stipulato: - 88 Contratto per esigenze aziendali di carattere tecnico-produttivo-organizzativo; - per esigenze aziendali di carattere sostitutivo, fatti salvi i divieti di cui al comma 7 del presente articolo;. - in periodi temporali predeterminati e di seguito indicati: - Vacanze Pasquali - Mesi di Luglio e Agosto - 22 dicembre/06 gennaio.
3. Il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulato in forma scritta e deve contenere i seguenti elementi:
a) durata e ipotesi, oggettive o soggettive, che consentono la stipulazione del contratto;
b) luogo e modalità della disponibilità, eventualmente garantita dalla lavoratrice e dal lavoratore, e del relativo preavviso di chiamata della lavoratrice e del lavoratore, che non può essere inferiore ad un giorno lavorativo;
c) trattamento economico e normativo spettante alla lavoratrice e al lavoratore per la prestazione eseguita e la relativa indennità di disponibilità, ove prevista;
d) forme e modalità, con cui il datore di lavoro è legittimato a richiedere l’esecuzione della prestazione di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1nonché modalità di rilevazione della prestazione;
e) tempi e modalità di pagamento della retribuzione e della indennità di disponibilità;
f) misure di sicurezza necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto.
4. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario Il datore di lavoro (guardianiè tenuto ad informare con cadenza biennale le rappresentanze sindacali aziendali sull’andamento del ricorso al contratto di lavoro intermittente.
5. E’ demandata alla contrattazione di secondo livello la possibilità di individuare le ipotesi in cui sia prevista l’indennità di disponibilità e determinarne, sorveglianzacontestualmente, addetti l’importo che non deve, comunque, essere inferiore a centralini telefonici quello fissato con decreto del Ministro del Lavoro e fattorini); 2delle Politiche Sociali.
6. prestazioni rese da Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere stipulato con soggetti in stato con più di disoccupazione 55 anni di età e con soggetti con meno di 24 annianni di età, con termine delle fermo restando che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il 25° anno di e età. Il contratto, con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratoreeccezione dei settori previsti dalla legge, è possibile utilizzare il lavoro intermittente ammesso per massimo un periodo complessivamente non superiore a 400 giornate lavorative effettive nell'arco di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesitre anni solari.
7. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si può ricorrere Il ricorso al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato è vietato:
a) per la valutazione dei rischisostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero;
b) salva diversa disposizione degli accordi sindacali, per sostituire dei lavoratori in scioperopresso unità produttive nelle quali si sia proceduto, se abbia proceduto entro i 6 mesi precedenti, a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge n. 223/1991 che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario cui si riferisce il contratto di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organiciintermittente, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, ovvero presso unità produttive nelle quali sia operante una sospensione dei rapporti o una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione diritto al trattamento di integrazione salariale, che interessino lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro intermittente;
c) da parte delle cooperative che non abbiamo effettuato la valutazione dei rischi ai sensi del D.lgs. n. 81/2008 e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personaless.mm.ii.
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Lavoro intermittente. Artt1. 82 Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 13 e seguenti del D.lgs. n. 81/2015 il contratto di lavoro intermittente, che può essere stipulato anche a tempo determinato, è il contratto mediante il quale un lavoratore e una lavoratrice si pongono a disposizione della cooperativa, che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente nei casi e alle condizioni di seguito riportate.
2. Il contratto di lavoro intermittente può essere stipulato: - 88 Contratto per esigenze aziendali di carattere tecnico-produttivo-organizzativo; - per esigenze aziendali di carattere sostitutivo, fatti salvi i divieti di cui al comma 7 del presente articolo; - in periodi temporali predeterminati e di seguito indicati: - Vacanze Pasquali - Mesi di Luglio e Agosto - 22 dicembre/06 gennaio.
3. Il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulato in forma scritta e deve contenere i seguenti elementi:
a) durata e ipotesi, oggettive o soggettive, che consentono la stipulazione del contratto;
b) luogo e modalità della disponibilità, eventualmente garantita dalla lavoratrice e dal lavoratore, e del relativo preavviso di chiamata della lavoratrice e del lavoratore, che non può essere inferiore ad un giorno lavorativo;
c) trattamento economico e normativo spettante alla lavoratrice e al lavoratore per la prestazione eseguita e la relativa indennità di disponibilità, ove prevista;
d) forme e modalità, con cui il datore di lavoro è legittimato a richiedere l’esecuzione della prestazione di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1nonché modalità di rilevazione della prestazione;
e) tempi e modalità di pagamento della retribuzione e della indennità di disponibilità;
f) misure di sicurezza necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto.
4. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario Il datore di lavoro (guardianiè tenuto ad informare con cadenza biennale le rappresentanze sindacali aziendali sull’andamento del ricorso al contratto di lavoro intermittente.
5. E’ demandata alla contrattazione di secondo livello la possibilità di individuare le ipotesi in cui sia prevista l’indennità di disponibilità e determinarne, sorveglianzacontestualmente, addetti l’importo che non deve, comunque, essere inferiore a centralini telefonici quello fissato con decreto del Ministro del Lavoro e fattorini); 2delle Politiche Sociali.
6. prestazioni rese da Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere stipulato con soggetti in stato con più di disoccupazione 55 anni di età e con soggetti con meno di 24 annianni di età, con termine delle fermo restando che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il 25° anno di e età. Il contratto, con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratoreeccezione dei settori previsti dalla legge, è possibile utilizzare il lavoro intermittente ammesso per massimo un periodo complessivamente non superiore a 400 giornate lavorative effettive nell'arco di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesitre anni solari.
7. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si può ricorrere Il ricorso al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato è vietato:
a) per la valutazione dei rischisostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero;
b) salva diversa disposizione degli accordi sindacali, per sostituire dei lavoratori in scioperopresso unità produttive nelle quali si sia proceduto, se abbia proceduto entro i 6 mesi precedenti, a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge n. 223/1991 che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario cui si riferisce il contratto di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organiciintermittente, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, ovvero presso unità produttive nelle quali sia operante una sospensione dei rapporti o una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione diritto al trattamento di integrazione salariale, che interessino lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro intermittente;
c) da parte delle cooperative che non abbiamo effettuato la valutazione dei rischi ai sensi del D.lgs. n. 81/2008 e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personaless.mm.ii.
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Lavoro intermittente. Artt. 82 63 - 88 69 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” che non potrà essere inferiore al 20% della Componente Parametrica (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL)CCNL art. 168) Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personaleintegrazione.
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Samples: CCNL “Società Ed Enti Di Formazione”
Lavoro intermittente. ArttIl contratto di lavoro intermittente è stato introdotto dal decreto (articoli dal 33 al 40). 82 - 88 Contratto È una figura che era stata abrogata dalla l.n. 247/2007, che ne aveva limitato l’applicazione ai settori turismo e spettacolo. Le norme hanno adesso nuovamente piena efficacia dal 25 giugno 2008, essendo state reintrodotte per effetto del d.l. n. 112/08, conv. in l.n. 133/08. Si tratta un contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il lavoro subordinato in funzione del quale il un lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di un datore di lavoro nell’intento di svolgere prestazioni di carattere discontinuo o intermittente. In particolare il contratto: • può essere stipulato a tempo indeterminato oppure a tempo determinato; • non devono essere rispettate le ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive che giustificano l’apposizione del termine e per i casi di svolgimento straordinario si può prorogare o rinnovare senza alcun limite. Il contratto di lavoro intermittente costituisce una nuova tipologia contrattuale e allo stesso non è applicabile la normativa in materia di part-time. Il contratto a chiamata può essere stipulato per svolgere le attività, connotate da discontinuità, individuate dai contratti collettivi ovvero indicate nella tabella allegata al regio decreto 6 dicembre 1923, n. 2657 (guardianisi veda allegato). In realtà la tabella, sorveglianzaessendo concepita per altre finalità, addetti si adatta con difficoltà alla fattispecie contrattuale in esame. Per questo lo stesso Ministero ha precisato che si tratta di un parametro di riferimento oggettivo la cui adozione si è resa necessaria poiché i CCNL non individuano le esigenze per le quali si può far ricorso al lavoro a centralini telefonici chiamata. E’ stato, infatti, precisato che non operano i requisiti dimensionali e fattorini); 2le altre limitazioni previste nella tabella stessa come, ad esempio, i limiti territoriali, le autorizzazioni prescritte. Riguardo all’adozione della tabella va ricordato, inoltre che la stessa opera in via sostitutiva e provvisoria. Restano valide le regolamentazioni contrattuali già emanate e non dovrà più essere utilizzata quando i contratti collettivi dei vari settori si saranno pronunciati in merito. La tabella, in sostanza, è uno strumento che serve ad identificare l’attività oggetto del contratto a chiamata anche se non va dimenticato che deve comunque sussistere l’esigenza di carattere discontinuo o intermittente del datore di lavoro. Il contratto intermittente può essere concluso anche per prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con che hanno meno di 25 anni (24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di anni e con 364 giorni) o più di 55 45 anni se in mobilità e di collocamento, età anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi Vi è poi l’ulteriore possibilità di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda a chiamata per periodi predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno (per la collocazione temporale di tali periodi si veda oltre). Si tratta di ipotesi soggettive e predeterminate che fanno sorgere il diritto all’utilizzo del contratto in esame a prescindere dal tipo di attività da svolgere. Non è possibile usare il contratto di lavoro intermittente: - per sostituire lavoratori che esercitano il diritto di sciopero; - salva diversa disposizione degli accordi sindacali, presso unità produttive nelle quali si sia proceduto, nei sei mesi precedenti, a licenziamenti collettivi (articoli 4 e 24, legge 223/91), riguardanti lavoratori con le stesse mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro a chiamata ovvero presso unità produttive nelle quali sia operante una sospensione dei rapporti o una riduzione dell'orario, con diritto al trattamento di integrazione salariale, che interessino lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce il contratto a chiamata; - per le imprese che non ha hanno effettuato la valutazione dei rischirischi (art. 4, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto D.Lgs. 626/94). A tale ultimo fine è sufficiente un’apposita dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro. Esistono due tipologie di contratto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione chiamata: con o quando siano in corso riduzioni dell’orario senza obbligo di rispondere alla chiamata; solo nel primo caso (con obbligo di risposta alla chiamata) il datore di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti deve corrispondere al lavoratore un’indennità di Solidarietà espansiva Artdisponibilità. 65 Secondo Di tale indennità, del suo ammontare e della modalità di esercizio della chiamata da parte del datore di lavoro ne deve essere fatta menzione nel contratto secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare modalità illustrate nel prosieguo La legge prevede che il contratto a chiamata sia redatto in forma scritta. Per l’analisi degli elementi che lo stesso deve contenere, si veda oltre. Nel contratto vanno altresì indicati tutti gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale.elementi connotativi del rapporto così come previsti dal D.Lgs. 152/1997
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Lavoro intermittente. Artt. 82 90 - 88 96 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 73 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale.
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Samples: CCNL Studi Professionali
Lavoro intermittente. ArttArt. 82 - 88 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. 149 Può essere stipulato per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, intermittente o comunque nei casi in cui non sia possibile predeterminare i periodi di prestazione lavorativa. Può in ogni caso essere concluso con soggetti con più di cinquantacinque anni di età e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da con soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anniventiquattro anni di età, con termine delle fermo restando in tale caso che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il 25° venticinquesimo anno di e età. Per lo specifico settore di applicazione del presente CCNL, il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con più il medesimo datore di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavorolavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 un periodo complessivamente non superiore a quattrocento giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesinell'arco dei tre anni solari. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità Nell'ipotesi di mansioni, ad un dipendente superamento del suddetto limite il rapporto di lavoro si trasforma a tempo pieno e indeterminato dello indeterminato. L'importo dell'indennità di disponibilità è determinato nel 20% della retribuzione prevista dal presente contratto, per il livello di riferimento in base alla mansione svolta. Nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità riferita al periodo successivo al rifiuto. Nel caso di lavoro intermittente per prestazioni da rendersi il fine settimana, nonché nei periodi delle ferie estive o delle vacanze natalizie e pasquali ovvero negli altri periodi indicati nei contratti territoriali o aziendali, l'indennità di disponibilità è corrisposta al prestatore di lavoro solo in caso di effettiva chiamata da parte dell'azienda. Contratto a tempo determinato Art. 155 ss. Fatte salve le specifiche disposizioni previste per le attività di carattere stagionale, la durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato intercorsi tra lo stesso livellodatore di lavoro e lo stesso lavoratore per effetto di una successione di contratti non può superare i 36 mesi. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischilimite sia superato, per sostituire dei lavoratori in scioperoeffetto di un unico contratto o di una successione di contratti, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione il contratto si trasforma a tempo indeterminato dalla data di nuovo personalesuperamento del suddetto limite. Oltre il limite dei 36 mesi è possibile stipulare un ulteriore contratto a tempo determinato fra gli stessi soggetti, della durata massima di 12 mesi, presso la competente Direzione Territoriale del Lavoro. Qualora il rapporto di lavoro a tempo determinato continui dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro corrisponderà al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto pari al 20 per cento fino al decimo giorno e al 40 per cento per ciascun giorno ulteriore. Qualora il rapporto prosegua oltre il trentesimo giorno in caso di contratto di durata inferiore a sei mesi, ovvero oltre il cinquantesimo giorno negli altri casi, il contratto si trasforma a tempo indeterminato dalla scadenza dei predetti termini. Ai sensi della normativa vigente, la disciplina della successione di contratti a tempo determinato non trova applicazione per le attività stagionali e per quelle legate alla disponibilità delle materie prime. Nell'arco dello stesso ciclo di attività stagionale non è consentito superare una durata complessiva di otto mesi per ogni singolo contratto comprese le eventuali proroghe Le Parti convengono che possono essere assunti lavoratori a tempo determinato nel rispetto dei seguenti limiti numerici: a. I datori di lavoro che occupano da 0 a 5 dipendenti, computando tra questi sia i lavoratori a tempo indeterminato, che gli apprendisti, possono assumere n. 2 lavoratori a tempo determinato; b. I datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, così come sopra calcolati, possono assumere lavoratori a tempo determinato nella misura massima del 40% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza alla data del 1° gennaio dell'anno di assunzione, con arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia uguale o superiore a 0,5. Sono in ogni caso esenti da limitazioni quantitative i contratti a tempo determinato stipulati: a. nella fase di avvio di nuove attività; b. da imprese start-up innovative; c. con lavoratori di età superiore ai 50 anni; d. per la sostituzione di lavoratori assenti; e. per lo svolgimento di attività stagionali. La durata del periodo di prova è pari a quella prevista per i lavoratori a tempo indeterminato per il medesimo livello di inquadramento assegnato. Nel caso di rapporti inferiori all'anno, la durata del periodo di prova sarà pari al 20% della durata di quella prevista per i lavoratori a tempo indeterminato per il medesimo livello di inquadramento assegnato. Contratto a tempo parziale Art. 162 ss. In applicazione di quanto previsto dalla normativa vigente in materia, le parti interessate potranno prevedere l'inserzione nel contratto a tempo parziale di apposite clausole elastiche relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorative o relative alla variazione in aumento della durata della prestazione stessa. In considerazione di specifiche esigenze organizzative e produttive, il datore di lavoro ha inoltre facoltà di richiedere al lavoratore, anche in caso di rapporti a tempo determinato, lo svolgimento di prestazioni supplementari ai lavoratori a tempo parziale di tipo orizzontale e, qualora la prestazione sia inferiore all'orario normale settimanale, ai lavoratori a tempo parziale di tipo verticale o misto. Lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare non può essere superiore al 50% delle ore di lavoro settimanale. In tali casi il lavoro supplementare è compensato con una maggiorazione del 15%. Il datore di lavoro ha facoltà di richiedere prestazioni supplementari ulteriori, fino al raggiungimento del +60% rispetto all'orario stabilito, in tal caso è prevista una maggiorazione retributiva del 30%.
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Lavoro intermittente. Artt. 82 73 - 88 79 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratorelavoratore si impegni a restare in attesa di chiamata, ha diritto a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria percepire un’indennità di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL), che non può essere inferiore al 20% della Retribuzione Mensile Normale. Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, rischi o per sostituire dei lavoratori in sciopero, sciopero o se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva integrazione. Contratto espansivo Art. 65 Secondo le previsioni legali e al 59 Al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno possono stipulare un accordo Aziendale contratto collettivo che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale.
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Samples: CCNL Settori Del Commercio
Lavoro intermittente. Artt. 82 84 - 88 90 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1. svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anni, con termine delle prestazioni entro il 25° anno di e con più di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesi. N.B. Non vi è obbligo di rispettare tale limite per tutte le attività proprie dei settori Turismo, Pubblici Esercizi e Spettacolo. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità di mansioni, ad un dipendente a tempo pieno e indeterminato dello stesso livello. Qualora il Lavoratore, a richiesta o chiamata dell’Azienda, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà diritto di ricevere, un’“Indennità oraria di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL)”, conforme alla seguente tabella: Liv. D2 Liv. D1 Liv. C2 Liv. C1 1,741 1,902 2,068 2,234 Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire dei lavoratori in sciopero, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Contratto espansivo Art. 65 Secondo le previsioni legali e al 67 Al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno possono stipulare un accordo Aziendale contratto collettivo che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale.
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Samples: CCNL Turismo, Agenzie Di Viaggio E Pubblici Esercizi
Lavoro intermittente. ArttArt. 82 - 88 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1149 ss. Può essere stipulato per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, intermittente o comunque nei casi in cui non sia possibile predeterminare i periodi di prestazione lavorativa. Può in ogni caso essere concluso con soggetti con più di cinquantacinque anni di età e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da con soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anniventiquattro anni di età, con termine delle fermo restando in tale caso che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il 25° venticinquesimo anno di e età. Per lo specifico settore di applicazione del presente CCNL, il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con più il medesimo datore di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavorolavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 un periodo complessivamente non superiore a quattrocento giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesinell'arco dei tre anni solari. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità Nell'ipotesi di mansioni, ad un dipendente superamento del suddetto limite il rapporto di lavoro si trasforma a tempo pieno e indeterminato dello indeterminato. L'importo dell'indennità di disponibilità è determinato nel 20% della retribuzione prevista dal presente contratto, per il livello di riferimento in base alla mansione svolta. Nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto alla indennità di disponibilità. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità riferita al periodo successivo al rifiuto. Nel caso di lavoro intermittente per prestazioni da rendersi il fine settimana, nonché nei periodi delle ferie estive o delle vacanze natalizie e pasquali ovvero negli altri periodi indicati nei contratti territoriali o aziendali, l'indennità di disponibilità è corrisposta al prestatore di lavoro solo in caso di effettiva chiamata da parte dell'azienda. Contratto a tempo determinato Art. 154 ss. Fatte salve le specifiche disposizioni previste per le attività di carattere stagionale, la durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato intercorsi tra lo stesso livellodatore di lavoro e lo stesso lavoratore per effetto di una successione di contratti non può superare i 12 mesi. Il contratto potrà avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i 24 mesi, solo in presenza delle seguenti condizioni: esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività, ovvero esigenze di sostituzione di altri lavoratori; esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria. Qualora il Lavoratorelimite dei 12 mesi sia superato in assenza delle condizioni suddette, il contratto si trasforma a richiesta tempo indeterminato dalla data di superamento del suddetto limite. Oltre il limite dei 12 mesi, o chiamata dell’Azienda24 in presenza delle causali sopra esposte, garantisca è possibile stipulare un ulteriore contratto a tempo determinato fra gli stessi soggetti, della durata massima di 12 mesi, presso la sua prestazione lavorativacompetente Direzione Territoriale del Lavoro Qualora il rapporto di lavoro a tempo determinato continui dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, avrà diritto il datore di riceverelavoro corrisponderà al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto pari al 20 per cento fino al decimo giorno e al 40 per cento per ciascun giorno ulteriore. Qualora il rapporto prosegua oltre il trentesimo giorno in caso di contratto di durata inferiore a sei mesi, un’“Indennità oraria ovvero oltre il cinquantesimo giorno negli altri casi, il contratto si trasforma a tempo indeterminato dalla scadenza dei predetti termini. Le Parti convengono che possono essere assunti lavoratori a tempo determinato nel rispetto dei seguenti limiti numerici: a. I datori di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli lavoro che occupano da 0 a 5 dipendenti, computando tra questi sia i lavoratori a tempo indeterminato, che gli apprendisti, possono assumere n. 2 lavoratori a tempo determinato; b. I datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, così come sopra calcolati, possono assumere lavoratori a tempo determinato nella misura massima del CCNL). Non si può ricorrere al lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischi, per sostituire 40% dei lavoratori a tempo indeterminato in scioperoforza alla data del 1° gennaio dell'anno di assunzione, se abbia proceduto con arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia uguale o superiore a licenziamenti collettivi 0,5. Sono in ogni caso esenti da limitazioni quantitative i contratti a tempo determinato conclusi nei primi 18 mesi della fase di avvio di nuove attività o di avvio di una nuova unità produttiva aziendale, quelli conclusi con lavoratori di età superiore ai 50 anni e quelli conclusi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario la sostituzione di lavoro per identiche mansioni con ricorso lavoratori assenti. La durata del periodo di prova non potrà essere superiore alla Cassa integrazione Contratti di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario meta della durata del primo contratto di lavoro, sempre nel rispetto del limite di 180 giorni previsto dalla normativa vigente. Sono esenti dal periodo di prova i lavoratori a tempo determinato, che lo abbiano già superato presso la stessa azienda e per le stesse mansioni nel biennio precedente. Contratto a tempo parziale Art. 161 ss. In applicazione di quanto previsto dalla normativa vigente in materia, le parti interessate potranno prevedere l'inserzione nel contratto a tempo parziale di apposite clausole elastiche relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa o relative alla variazione in aumento della durata della prestazione stessa. Le ore di lavoro ordinarie richieste a seguito dell'applicazione di clausole flessibili debbono essere retribuite, relativamente alle sole ore in cui la suddetta variazione viene disposta, con riduzione una maggiorazione non inferiore al 15% della retribuzione di fatto ai sensi del presente CCNL. Le suddette maggiorazioni non si applicano: a. in caso di riassetto complessivo dell'orario di lavoro, che interessi l'intero studio medico o unità organizzative autonome dello stesso; b. qualora la modifica sia richiesta dal lavoratore, seppur accettata dal datore di lavoro; c. qualora la modifica dell'articolazione dell'orario di lavoro sia stata accettata dal lavoratore ed abbia carattere di modifica strutturale. In considerazione delle specifiche esigenze organizzative e la contestuale assunzione produttive, il datore di lavoro ha inoltre facoltà di richiedere al lavoratore, anche in caso di rapporti a tempo indeterminato determinato, lo svolgimento di nuovo personaleprestazioni supplementari ai lavoratori a tempo parziale di tipo orizzontale e, qualora la prestazione sia inferiore all'orario normale settimanale, ai lavoratori a tempo parziale di tipo verticale o misto. Lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare non può essere superiore al 25% delle ore di lavoro settimanale. Il datore di lavoro ha facoltà di richiedere prestazioni straordinarie ai lavoratori a tempo parziale di tipo verticale o misto, per le stesse causali previste per i lavoratori a tempo pieno previste dal presente C.C.N.L. Tali prestazioni non potranno comunque superare il tetto massimo del 20% settimanale dell'orario di lavoro concordato tra le parti. E' prevista una maggiorazione della retribuzione per prestazioni lavorative svolte in regime di lavoro supplementare e/o di straordinario nella misura del 15% rispetto alla paga base.
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Lavoro intermittente. Artt. 82 - 88 Contratto di lavoro, determinato od indeterminato, con il quale il lavoratore si mette a disposizione dell’Azienda, che può utilizzarne le prestazioni, nelle ipotesi di: 1140 ss. Puo' essere stipulato per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, per esigenze tecniche, produttive, organizzative o sostitutive, per le quali non sia possibile stipulare contratti a tempo parziale per l'impossibilita, o comunque la difficolta, di predeterminare i periodi di prestazione lavorativa. . Può in ogni caso essere concluso con soggetti con più di cinquantacinque anni di età e per i casi di svolgimento straordinario di lavoro (guardiani, sorveglianza, addetti a centralini telefonici e fattorini); 2. prestazioni rese da con soggetti in stato di disoccupazione con meno di 24 anniventiquattro anni di età, con termine delle fermo restando in tale caso che le prestazioni contrattuali devono essere svolte entro il 25° venticinquesimo anno di e età. Il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con più il medesimo datore di 55 anni se in mobilità e di collocamento, anche pensionati; 3. prestazioni da rendersi nel fine settimana, nei periodi di ferie estive e vacanze natalizie e pasquali. Presso lo stesso Datore di Lavorolavoro, per ciascun lavoratore, è possibile utilizzare il lavoro intermittente per massimo 400 un periodo complessivamente non superiore a quattrocento giornate di effettivo lavoro nell’arco degli ultimi 36 mesinell'arco dei tre anni solari. Tutti i trattamenti economici previsti dal CCNL dovranno essere riconosciuti ai Lavoratori Intermittenti in modo proporzionale al periodo effettivamente lavorato, mediante retribuzione oraria onnicomprensiva delle retribuzioni dirette e differite equivalenti a quella spettante, per lo stesso tempo lavorato ed a parità Nell'ipotesi di mansioni, ad un dipendente superamento del suddetto limite il rapporto di lavoro si trasforma a tempo pieno e indeterminato dello stesso livelloindeterminato. Qualora Per i periodi nei quali il Lavoratorelavoratore garantisce al datore di lavoro la propria disponibilità in attesa dell'utilizzazione, a richiesta o chiamata dell’AziendaL'importo dell'indennità mensile di disponibilità è determinato nel 20% della retribuzione prevista dal presente contratto, garantisca la sua prestazione lavorativa, avrà per il livello di riferimento in base alla mansione svolta. Nel periodo di temporanea indisponibilità non matura il diritto di ricevere, un’“Indennità oraria alla indennità di disponibilità” (per le tabelle retributive si rimanda ai relativi articoli del CCNL). Non si Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può ricorrere costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità riferita al periodo successivo al rifiuto. Nel caso di lavoro intermittente se l’Azienda non ha effettuato la valutazione dei rischiper prestazioni da rendersi il fine settimana, per sostituire dei lavoratori in scioperononché nei periodi delle ferie estive o delle vacanze natalizie e pasquali ovvero negli altri periodi indicati nei contratti territoriali o aziendali, se abbia proceduto a licenziamenti collettivi per giustificato motivo nelle identiche mansioni nei 6 mesi precedenti l’assunzione o quando siano in corso riduzioni dell’orario l'indennità di disponibilità è corrisposta al prestatore di lavoro per identiche mansioni con ricorso alla Cassa integrazione Contratti solo in caso di Solidarietà espansiva Art. 65 Secondo le previsioni legali e al fine d’incrementare gli organici, l’Azienda e le Associazioni Datoriali e Sindacali firmatarie potranno stipulare un accordo Aziendale che preveda, programmandone i modi d’attuazione, una riduzione stabile dell’orario di lavoro, con riduzione della retribuzione e la contestuale assunzione a tempo indeterminato di nuovo personaleeffettiva chiamata da parte dell'azienda.
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