Common use of Xxxxxxxxx Clause in Contracts

Xxxxxxxxx. Le ipotesi speciali, op. cit., p. 79. 95 Termine utilizzato per la prima volta da X. Xxxxxxx, in X. Xxxxxxx, Criminalità del profitto, op. cit., p. 88. al prezzo, il prodotto o il profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose, allorquando sia intervenuta la condanna e sia fisicamente impossibile identificare e recuperare quanto ottenuto dal reato96. Si tratta di un’ipotesi di confisca che, apparentemente, segue le regole delineate dal codice e che rappresenta l’equivalente di un profitto o prezzo del reato su cui non è possibile rifarsi. Tale misura ablativa, nella sua fase esecutiva, avrà come oggetto di ablazione non il profitto o il prezzo bensì il valore corrispondente qualificato appunto come equivalente. Essa trova applicazione soltanto per alcune fattispecie incriminatrici espressamente previste dalla legge. Oggetto dell'aggressione è il patrimonio del reo indipendentemente dal suo legame con l’attività illecita, nei limiti dell’accertato ammontare del prezzo o del profitto del reato. Ciò ha comportato due conseguenze: per un verso, vi è un ampliamento della nozione di bene confiscabile sino al più ampio concetto di “vantaggio patrimoniale” che può consistere in un incremento del patrimonio dell’agente attraverso l’acquisizione di nuovi beni, come in una mancata diminuzione patrimoniale conseguita attraverso un 96 X. Xxxxxx, X. Xxxxxxxxxx, Confisca e altre misure ablatorie patrimoniali, Giappichelli, 2011, pp. 113 e ss. risparmio; su altro versante, si assiste ad un affievolimento del nesso di pertinenzialità tra il bene ed il reato, seppur in modalità attenuata rispetto a quanto si verifica in altre ipotesi di confisca97. Nonostante l’aspetto caratterizzante della confisca per equivalente risieda nella netta cesura del nesso di pertinenzialità tra il reato e la cosa, l’intervento ablativo deve comunque calibrarsi sull’originario risultato dell’illecito, secondo un iter procedimentale tale per cui, si cercherà di esprimere in termini pecuniari il valore del bene irreperibile, per poi ricercare nel patrimonio del reo, cose che a quel valore corrispondano98. L’art. 240 c.p. non ha subito alcuna modifica in quanto il legislatore ha preferito stabilire, reato per reato, la possibilità di applicare la confisca per equivalente. Essa si riferisce a tutti quei beni che oltre a non avere alcun legame diretto con la pericolosità individuale del reo, non hanno neanche un collegamento diretto con la singola fattispecie incriminatrice; ciò poiché la ratio

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Xxxxxxxxx. Le ipotesi specialiIl problema della forma nei contratti di intermediazione mobiliare, opin Contr. citimpr., 1998, p. 7945 ss. 95 Termine utilizzato scenza immediata del contenuto di un contratto che egli non ha contribuito a predisporre31. molteplici aspetti e fondamenti. Una delle principali ragioni di tale sbilanciamento risiede nello iato di conoscenza, competenza e preparazione nel settore, che di regola sussiste tra banca e cliente32. L’apparato di informazioni, di tecniche, la preparazio- ne e la competenza che possono vantare le banche nel relativo settore è, di norma, di macroscopica sproporzione rispetto al cliente. Tuttavia, la mate- ria bancaria, forse anche più di altri ambiti, costituisce riprova di quanto sia riduttivo ed inesatto discorrere di un’unica figura di consumatore33. Tra le modalità ritenute proficue per attutire siffatto sbilanciamento, il legislatore ha individuato i principi della trasparenza e dell’informazione, quali criteri che debbono ispirare l’insieme dei rapporti col cliente, e non soltanto su specifici momenti e/o aspetti. L’art. 117 del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, invocato nella controversia di cui si tratta, sancisce l’obbligo di concludere il contratto che intercorra tra banca o intermediario finanziario da un lato, e cliente dall’altro, di qualsiasi tipo esso sia, con la prima volta forma scritta, a pena di nullità. L’art. 117 nel suo primo comma impone il requisito della forma scritta per tutti i contratti conclusi dalle banche con la propria clientela nell’esercizio dell’impresa, salva diversa previsione da parte del CICR ed aggiunge che «un esemplare è consegnato ai clienti». Ratio della disciplina è quella di assicurare maggiore certezza nei rapporti della banca col cliente, maggio- re conoscibilità e consequenziale consapevolezza di quest’ultimo circa la regolamentazione effettiva del rapporto34. 32 X. Xxxxxxx, in X. XxxxxxxTrasparenza e riequilibrio delle operazioni bancarie. La difficile transizione dal diritto della banca al diritto bancario, Criminalità del profittoMilano, op. cit.1993, p. 88. al prezzo, il prodotto o il profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose, allorquando sia intervenuta la condanna e sia fisicamente impossibile identificare e recuperare quanto ottenuto dal reato96. Si tratta di un’ipotesi di confisca che, apparentemente, segue le regole delineate dal codice e che rappresenta l’equivalente di un profitto o prezzo del reato su cui non è possibile rifarsi. Tale misura ablativa, nella sua fase esecutiva, avrà come oggetto di ablazione non il profitto o il prezzo bensì il valore corrispondente qualificato appunto come equivalente. Essa trova applicazione soltanto per alcune fattispecie incriminatrici espressamente previste dalla legge. Oggetto dell'aggressione è il patrimonio del reo indipendentemente dal suo legame con l’attività illecita, nei limiti dell’accertato ammontare del prezzo o del profitto del reato. Ciò ha comportato due conseguenze: per un verso, vi è un ampliamento della nozione di bene confiscabile sino al più ampio concetto di “vantaggio patrimoniale” che può consistere in un incremento del patrimonio dell’agente attraverso l’acquisizione di nuovi beni, come in una mancata diminuzione patrimoniale conseguita attraverso un 96 X. Xxxxxx, X. Xxxxxxxxxx, Confisca e altre misure ablatorie patrimoniali, Giappichelli, 2011, pp. 113 e ss. risparmio; su altro versante, si assiste ad un affievolimento del nesso di pertinenzialità tra il bene ed il reato, seppur in modalità attenuata rispetto a quanto si verifica in altre ipotesi di confisca97. Nonostante l’aspetto caratterizzante della confisca per equivalente risieda nella netta cesura del nesso di pertinenzialità tra il reato e la cosa, l’intervento ablativo deve comunque calibrarsi sull’originario risultato dell’illecito, secondo un iter procedimentale tale per cui, si cercherà di esprimere in termini pecuniari il valore del bene irreperibile, per poi ricercare nel patrimonio del reo, cose che a quel valore corrispondano98. L’art. 240 c.p. non ha subito alcuna modifica in quanto il legislatore ha preferito stabilire, reato per reato, la possibilità di applicare la confisca per equivalente. Essa si riferisce a tutti quei beni che oltre a non avere alcun legame diretto con la pericolosità individuale del reo, non hanno neanche un collegamento diretto con la singola fattispecie incriminatrice; ciò poiché la ratio10.

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Xxxxxxxxx. Le ipotesi specialiXxxxx restando quanto previsto dall’art. 12 della legge n. 300 del 20 maggio 1970, op. cit.secondo cui gli Istituti di Patronato hanno diritto di svolgere, p. 79. 95 Termine utilizzato per la prima volta da X. Xxxxxxx, in X. Xxxxxxx, Criminalità del profitto, op. cit., p. 88. al prezzo, il prodotto o il profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose, allorquando sia intervenuta la condanna e sia fisicamente impossibile identificare e recuperare quanto ottenuto dal reato96. Si tratta di un’ipotesi di confisca che, apparentemente, segue le regole delineate dal codice e che rappresenta l’equivalente su di un profitto o prezzo del reato su cui non è possibile rifarsi. Tale misura ablativapiano di parità, nella sua fase esecutiva, avrà come oggetto di ablazione non il profitto o il prezzo bensì il valore corrispondente qualificato appunto come equivalente. Essa trova applicazione soltanto per alcune fattispecie incriminatrici espressamente previste dalla legge. Oggetto dell'aggressione è il patrimonio del reo indipendentemente dal suo legame con l’attività illecita, nei limiti dell’accertato ammontare del prezzo o del profitto del reato. Ciò ha comportato due conseguenze: per un verso, vi è un ampliamento della nozione di bene confiscabile sino al più ampio concetto di “vantaggio patrimoniale” che può consistere in un incremento del patrimonio dell’agente attraverso l’acquisizione di nuovi beni, come in una mancata diminuzione patrimoniale conseguita attraverso un 96 X. Xxxxxx, X. Xxxxxxxxxx, Confisca e altre misure ablatorie patrimoniali, Giappichelli, 2011, pp. 113 e ss. risparmio; su altro versante, si assiste ad un affievolimento del nesso di pertinenzialità tra il bene ed il reato, seppur in modalità attenuata rispetto a quanto si verifica in altre ipotesi di confisca97. Nonostante l’aspetto caratterizzante della confisca per equivalente risieda nella netta cesura del nesso di pertinenzialità tra il reato e la cosa, l’intervento ablativo deve comunque calibrarsi sull’originario risultato dell’illecito, secondo un iter procedimentale tale per cui, si cercherà di esprimere in termini pecuniari il valore del bene irreperibileloro attività all’interno dell’Azienda, per poi ricercare quanto riguarda gli Istituti di Patronato di emanazione delle Organizzazioni sindacali firmatarie del presente contratto si conviene quanto segue: gli Istituti di Patronato potranno svolgere i compiti previsti dall’art. 1 del D.L.C.P.S. 29 luglio 1947, n. 804, mediante propri rappresentanti i cui nominativi dovranno essere portati preventivamente a conoscenza delle aziende, muniti di documento di riconoscimento attestante tale qualifica, rilasciato dalle Direzioni provinciali dei Patronati interessati, le quali dovranno segnalare eventuali variazioni. Per lo svolgimento della loro attività, che deve attuarsi senza pregiudizio della normale attività aziendale, i rappresentanti dei Patronati concorderanno con le singole aziende le modalità e gli orari di accesso negli stabilimenti. Qualora per ragioni di particolare o comprovata urgenza, i rappresentanti del Patronato dovessero conferire durante l’orario lavorativo con un dipendente dell’azienda per l’espletamento del mandato da questi conferito, gli stessi rappresentanti del Patronato ne daranno tempestiva comunicazione alla Direzione aziendale la quale provvederà a rilasciare al lavoratore interessato il permesso di allontanarsi dal posto di lavoro per il tempo necessario, sempre che non ostino motivi di carattere tecnico e organizzativo. I rappresentanti del Patronato potranno usufruire di appositi Albi messi a disposizione dalle aziende per informazioni di carattere generale attinenti alle proprie funzioni. I patronati esonereranno le aziende da ogni e qualsiasi responsabilità connessa con l’utilizzazione dei locali e comunque conseguenti alle attività richiamate nel patrimonio del reo, cose che a quel valore corrispondano98. L’art. 240 c.p. non ha subito alcuna modifica in quanto il legislatore ha preferito stabilire, reato per reato, la possibilità di applicare la confisca per equivalente. Essa si riferisce a tutti quei beni che oltre a non avere alcun legame diretto con la pericolosità individuale del reo, non hanno neanche un collegamento diretto con la singola fattispecie incriminatrice; ciò poiché la ratiopresente articolo.

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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro

Xxxxxxxxx. Le ipotesi specialiIl problema della forma nei contratti di intermediazione mobiliare, opin Contr. citimpr., 1998, p. 7945 ss. 95 Termine utilizzato scenza immediata del contenuto di un contratto che egli non ha contribuito a predisporre31. molteplici aspetti e fondamenti. Una delle principali ragioni di tale sbilanciamento risiede nello iato di conoscenza, competenza e preparazione nel settore, che di regola sussiste tra banca e cliente32. L’apparato di informazioni, di tecniche, la preparazio- ne e la competenza che possono vantare le banche nel relativo settore è, di norma, di macroscopica sproporzione rispetto al cliente. Tuttavia, la mate- ria bancaria, forse anche più di altri ambiti, costituisce riprova di quanto sia riduttivo ed inesatto discorrere di un’unica figura di consumatore33. Tra le modalità ritenute proficue per attutire siffatto sbilanciamento, il legislatore ha individuato i principi della trasparenza e dell’informazione, quali criteri che debbono ispirare l’insieme dei rapporti col cliente, e non soltanto su specifici momenti e/o aspetti. L’art. 117 del d.lgs. 1 settembre 199🡪, n. 🡪85, invocato nella controversia di cui si tratta, sancisce l’obbligo di concludere il contratto che intercorra tra banca o intermediario finanziario da un lato, e cliente dall’altro, di qualsiasi tipo esso sia, con la prima volta forma scritta, a pena di nullità. L’art. 117 nel suo primo comma impone il requisito della forma scritta per tutti i contratti conclusi dalle banche con la propria clientela nell’esercizio dell’impresa, salva diversa previsione da parte del CICR ed aggiunge che «un esemplare è consegnato ai clienti». Ratio della disciplina è quella di assicurare maggiore certezza nei rapporti della banca col cliente, maggio- re conoscibilità e consequenziale consapevolezza di quest’ultimo circa la regolamentazione effettiva del rapporto34. 32 X. Xxxxxxx, in X. XxxxxxxTrasparenza e riequilibrio delle operazioni bancarie. La difficile transizione dal diritto della banca al diritto bancario, Criminalità del profittoMilano, op. cit.199🡪, p. 88. al prezzo, il prodotto o il profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose, allorquando sia intervenuta la condanna e sia fisicamente impossibile identificare e recuperare quanto ottenuto dal reato96. Si tratta di un’ipotesi di confisca che, apparentemente, segue le regole delineate dal codice e che rappresenta l’equivalente di un profitto o prezzo del reato su cui non è possibile rifarsi. Tale misura ablativa, nella sua fase esecutiva, avrà come oggetto di ablazione non il profitto o il prezzo bensì il valore corrispondente qualificato appunto come equivalente. Essa trova applicazione soltanto per alcune fattispecie incriminatrici espressamente previste dalla legge. Oggetto dell'aggressione è il patrimonio del reo indipendentemente dal suo legame con l’attività illecita, nei limiti dell’accertato ammontare del prezzo o del profitto del reato. Ciò ha comportato due conseguenze: per un verso, vi è un ampliamento della nozione di bene confiscabile sino al più ampio concetto di “vantaggio patrimoniale” che può consistere in un incremento del patrimonio dell’agente attraverso l’acquisizione di nuovi beni, come in una mancata diminuzione patrimoniale conseguita attraverso un 96 X. Xxxxxx, X. Xxxxxxxxxx, Confisca e altre misure ablatorie patrimoniali, Giappichelli, 2011, pp. 113 e ss. risparmio; su altro versante, si assiste ad un affievolimento del nesso di pertinenzialità tra il bene ed il reato, seppur in modalità attenuata rispetto a quanto si verifica in altre ipotesi di confisca97. Nonostante l’aspetto caratterizzante della confisca per equivalente risieda nella netta cesura del nesso di pertinenzialità tra il reato e la cosa, l’intervento ablativo deve comunque calibrarsi sull’originario risultato dell’illecito, secondo un iter procedimentale tale per cui, si cercherà di esprimere in termini pecuniari il valore del bene irreperibile, per poi ricercare nel patrimonio del reo, cose che a quel valore corrispondano98. L’art. 240 c.p. non ha subito alcuna modifica in quanto il legislatore ha preferito stabilire, reato per reato, la possibilità di applicare la confisca per equivalente. Essa si riferisce a tutti quei beni che oltre a non avere alcun legame diretto con la pericolosità individuale del reo, non hanno neanche un collegamento diretto con la singola fattispecie incriminatrice; ciò poiché la ratio10.

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Xxxxxxxxx. Le ipotesi speciali, op. cit., p. 79. 95 Termine utilizzato per la prima volta da X. XxxxxxxPer rispondere agli obiettivi della presente analisi, in X. Xxxxxxxlinea con gli obiettivi generali dell’accordo tra l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Umbria e la SIMG, Criminalità è stato costituito un network di circa 60 MMG, che rappresentano il 10% circa della popolazione di MMG della Regione Umbria. L’attività di costituzione del profitto, op. cit., p. 88. al prezzo, il prodotto o il profitto del reato, previsto per talune fattispecie criminose, allorquando sia intervenuta network e la condanna e sia fisicamente impossibile identificare e recuperare quanto ottenuto dal reato96. Si tratta di un’ipotesi di confisca che, apparentemente, segue le regole delineate dal codice e che rappresenta l’equivalente creazione di un profitto o prezzo del reato su cui non database centralizzato con tutte le informazioni cliniche dei pazienti presenti nelle liste di tali MMG è possibile rifarsi. Tale misura ablativa, nella sua fase esecutiva, avrà come oggetto di ablazione non il profitto o il prezzo bensì il valore corrispondente qualificato appunto come equivalente. Essa trova applicazione soltanto per alcune fattispecie incriminatrici espressamente previste dalla legge. Oggetto dell'aggressione è il patrimonio del reo indipendentemente dal suo legame con l’attività illecita, nei limiti dell’accertato ammontare del prezzo o del profitto del reato. Ciò ha comportato due conseguenze: per un verso, vi è un ampliamento della nozione di bene confiscabile sino al più ampio concetto di “vantaggio patrimoniale” che può consistere stato già descritto in un incremento del patrimonio dell’agente attraverso l’acquisizione precedente documento. Tali informazioni sono in sostanza le stesse contenute nel database Health Search – CSD LPD, ovvero informazioni demografiche, informazioni cliniche (es. diagnosi, indagini di nuovi benilaboratorio con rispettivi valori, come in una mancata diminuzione patrimoniale conseguita attraverso un 96 X. Xxxxxxricoveri, X. Xxxxxxxxxxetc.), Confisca e altre misure ablatorie patrimonialidati di prescrizione, Giappichellifattori di rischio ed ai determinanti di salute (es. pressione arteriosa, 2011BMI, ppfumo, etc.). 113 e ss. risparmio; su altro versante, si assiste Tutti questi dati sono collegati ad un affievolimento codice anonimo ed univoco per l’identificazione del nesso paziente, secondo i criteri classici di pertinenzialità tra un database relazionale. Gran parte dei dati è codificata secondo standard comunemente utilizzati. La registrazione della prescrizione farmaceutica avviene per mezzo di un elenco di prodotti codificati per nome commerciale e relativa forma farmaceutica, codice ATC e ministeriale, principio attivo. Per gli accertamenti, la codifica avviene in accordo con il bene Nomenclatore Tariffario come da Gazzetta Ufficiale. Per le patologie essa avviene in base alla Classificazione Internazionale delle Patologie, 9° Edizione (ICD9CM). La qualità e consistenza dell’informazione è stata dimostrata attraverso numerosi studi di confronto con fonti di dati correnti o con indagini trasversali (es. Indagine multiscopo, OSMED) condotte su base nazionale [8,22,23]. Obiettivo strategico è quello di mettere in relazione queste informazioni con dati aggregati, individuati tramite il codice regionale dei medici di medicina generale facenti parte della rete XXXXXX.XXX, provenienti dalle banche dati amministrative del Sistema Informativo Regionale (SISSR), comprensivo di informazioni relative alla prescrizione farmaceutica territoriale, alle schede di dimissione ospedaliera ed alle prestazioni specialistiche ambulatoriali. L’integrazione delle informazioni contenute negli archivi dei MMG con quella del SISSR permetterà di tracciare in maniera esaustiva l’intensità di cura ed il reatorelativo costo dei pazienti e di avere un’ informazione completa di tutte le risorse specificamente sanitarie utilizzate dal medesimo paziente. Questo permetterà di testare il modello di stima in un setting dove sono presenti informazioni complete sull’assorbimento di risorse sanitarie. Questa procedura è stata effettuata su dati anonimi, seppur ovvero su dati con un livello di aggregazione tale da impedire in modalità attenuata rispetto a quanto si verifica in altre ipotesi di confisca97. Nonostante l’aspetto caratterizzante della confisca per equivalente risieda nella netta cesura del nesso di pertinenzialità tra il reato e ogni modo la cosa, l’intervento ablativo deve comunque calibrarsi sull’originario risultato dell’illecito, secondo un iter procedimentale tale per cui, si cercherà di esprimere in termini pecuniari il valore del bene irreperibile, per poi ricercare nel patrimonio del reo, cose che a quel valore corrispondano98. L’art. 240 c.p. non ha subito alcuna modifica in quanto il legislatore ha preferito stabilire, reato per reato, la possibilità di applicare la confisca per equivalente. Essa si riferisce a tutti quei beni che oltre a non avere alcun legame diretto con la pericolosità individuale del reo, non hanno neanche un collegamento diretto con la singola fattispecie incriminatrice; ciò poiché la ratiopotenziale identificazione dei pazienti.

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