CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
ALLEGATO C
Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Direzione Accoglienza ed Inclusione
Ufficio Rom, Sinti e Caminanti
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
PROCEDURA APERTA, IN N.2 LOTTI FUNZIONALI, PER L'AFFIDAMENTO DEL
"PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIALE PER LE PERSONE ROM, SINTI E CAMINANTI FINALIZZATO AL SUPERAMENTO DEI CAMPI ROM LA BARBUTA E LA MONACHINA”
PON CITTA’ METROPOLITANE 2014-2020
ART.1- PREMESSA E FINALITA’ DEL SERVIZIO
PREMESSA
All’inizio del 2011 il governo italiano, nell’approvare la Strategia Nazionale d'Inclusione del RSC, dava piena attuazione alla Comunicazione della Commissione Europea n. 173/2011 riconosceva la multidimensionalità della “questione Rom”. A tal fine venivano coinvolti sei Ministeri (Cooperazione Internazionale ed Integrazione, Lavoro e Politiche Sociali, Interno, Salute, Istruzione e Giustizia), oltre che i Sindaci delle grandi aree urbane, per la realizzazione delle priorità individuate, coerentemente con l'idea di fondo di offrire soluzioni integrate evitando risposte orientate prevalentemente al mantenimento dell'ordine pubblico.
La Strategia Nazionale di Inclusione Rom (SNIR) copre 4 assi d'intervento: Istruzione, Lavoro, Salute ed Abitazione. In particolare, per l’ambito di intervento relativo all’abitazione il testo spiega che è necessario: "Aumentare l'accesso ad un ampio ventaglio di soluzioni abitative per RSC, in un’ottica partecipata di superamento definitivo di logiche emergenziali e di grandi insediamenti monoetnici e nel rispetto delle opportunità locali, dell’unità familiare e di una strategia fondata sull'equa dislocazione".
Per quanto sopra esposto Roma Capitale intende perseguire indirizzi di inclusione sociale per le comunità Rom, Sinti e Caminanti promuovendo progetti integrati per l’inclusione attiva dei gruppi RSC.
DESCRIZIONE DEL CONTESTO
Si stima che sul territorio nazionale vi siano circa 40.000 persone residenti nei campi autorizzati distribuiti nelle principali città, da nord a sud, prodotto di una "soluzione amministrativa" divenuta il modello di riferimento delle politiche abitative delle amministrazioni locali delle principali città. Nel corso degli anni ’80 infatti, 11 Regioni italiane emettono delle Leggi Regionali dirette ai gruppi RSC genericamente indicati come “nomadi” (per la Regione Lazio vedi L.R. 24/5/1985, n. 82 “Norme in favore dei Rom”). Quelle leggi, nate con l’intento di “tutelare” la “cultura nomade” e di proteggere un modo di vita tradizionale hanno generato dal Nord al Sud dell’Italia il sistema dei campi.
I campi sono un dispositivo di segregazione spaziale e sociale che moltiplica e rinforza la sofferenza sociale cronicizzandola creando dei veri e propri ghetti dove le possibilità di inclusione e scambio e di accesso ai diritti minimi di cittadinanza è quasi ridotta a zero.
In questo senso questa Amministrazione intende recepire appieno le indicazioni della Commissione Europea con le quali:"è stato chiesto da tempo un superamento del sistema dei campi nomadi nell'usuale e consueta accezione di grandi, eterogenei e mutevoli insediamenti di persone, spesso prive di qualsivoglia parentela e affinità, costrette a convivere forzatamente in aree ai margini dei centri urbani, in conciliazioni di forte degrado sociale" (SNIR, Attuazione Comunicazione CE n. 173/2011).
In tali ghetti, separati anche spazialmente dalla città, si è finora operato secondo una logica di mantenimento degli insediamenti creando per i RSC servizi “ad hoc”. Questo modello di intervento ha cristallizzato i RSC in una condizione di eterno bisogno. Questo impegno si è tradotto nell’impiego di risorse ingenti in termini finanziari e di personale impiegato, senza che però venissero prodotti effetti concreti, duraturi e misurabili in termini di effettiva inclusione socio-economica o di progresso educativo e nell’accesso ai servizi. Oggi quindi rispetto al passato sono mutate le condizioni che avevano portato alla scelta di istituire e mantenere campi,
La graduale e progressiva chiusura dei campi autorizzati, tollerati ed informali è dunque un’operazione di civiltà necessaria e non più prorogabile. La presente Amministrazione intende seguire le raccomandazioni europee provvedendo alla chiusura graduale degli insediamenti. Si vuole porre fine all’idea di “area delimitata” che ha alimentato negli anni degrado e disagio per coloro che vi risiedono e per il territorio perchè si è finalmente compreso che non si deve concentrare la sofferenza sociale, e che per favorire la coesione sociale è importante realizzare percorsi di inclusione attiva e condivisa in un’ottica di emancipazione e progressivo affiancamento dai servizi.
L’attuale Amministrazione ha più volte dichiarato di voler realizzare il superamento progressivo dei campi RSC presenti a Roma – in linea con la predetta “Strategia Nazionale” – ed ha approvato a tal fine, in data 18 novembre 2016, un’apposita Memoria della Giunta Capitolina, individuando gli attori, le fasi ed i tempi per l’avvio del processo volto al superamento dei “villaggi della solidarietà” ed i percorsi per l’inclusione e l’integrazione delle popolazioni RSC, attraverso un cronoprogramma di azioni-attività la cui attuazione è demandata al Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute.
Con deliberazione n.117 del 16.12.2016 la Giunta Capitolina ha approvato l’istituzione del “Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” con compiti consultivi, di studio e confronto sulle azioni di Roma Capitale, in coerenza con la “Strategia Nazionale d’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020”. Al Tavolo è stato attribuito il compito di elaborare un piano di programmazione e progettazione di interventi di breve e di lungo periodo, per la graduale chiusura dei campi Rom presenti nel territorio capitolino e di promuovere la partecipazione ai Bandi Europei aventi come oggetto l’inclusione delle comunità RSC, con particolare riguardo all’occupazione lavorativa e per tutte le fasce della popolazione in difficoltà socio-economica. Il tavolo è operativo dal mese di gennaio 2017.
La Giunta Capitolina con successiva deliberazione n.105 del 26.05.2017in esito al lavoro prodotto dal “Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”, ha infine approvato il Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti (RSC) per il graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino, autorizzando, in via sperimentale, le azioni e gli interventi, elaborati nel predetto Piano di Indirizzo, da attuarsi nei campi denominati “La Barbuta” e “La Monachina”, con particolare riferimento alle misure di sostegno economico, definite in dettaglio nell’allegato 1/A al suddetto Piano.
Coerentemente con gli indirizzi politici espressi, la Direzione Accoglienza ed Inclusione del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute intende oggi procedere alla indizione di una prima procedura di gara finalizzata alla definizione di un prototipo gestionale da mettere in campo per la definitiva chiusura in tempi predeterminati dei primi due insediamenti individuati (La Barbuta e La Monachina), attraverso la costruzione di percorsi individualizzati di fuoriuscita e di raggiungimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione delle persone.
A questo fine Roma Capitale intende avviare una procedura di gara aperta di rilevanza comunitaria utilizzando le risorse messe a diposizione dal PON-METRO 2014-2020 "Tutte le strade portano a Rom", di cui il presente capitolato speciale d'appalto rappresenta le linee guida, per la selezione degli Organismi che attueranno le azioni oggetto del bando.
Le risorse finanziarie sono rese disponibili dal PON Città Metropolitane 2014/2020, asse III "Servizi per l'inclusione sociale" - Azione integrata "Tutte le strade portano a Rom"- e sono pari ad Euro 3.800.000,00 (lva inclusa), in parte destinate alla presente procedura ed in parte all’erogazione di contributi economici per il superamento delle residenzialità nei due campi.
In considerazione del fatto che l’intervento attiva un processo complesso e articolato, si ritiene necessario sviluppare il progetto in un arco temporale sufficientemente lungo da consentire l’esecuzione di studi di fattibilità, assestamenti e valutazioni in itinere per garantirne il successo e controllarne gli sviluppi.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
✓ Principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite (1945) e dalla Dichiarazione Universale del Diritti Umani (1948), dai quali trae origine il Diritto Internazionale del Diritti Umani principi adottati nella Costituzione italiana (dall'art. 1 all'art. 12, dove sono sanciti i "Principi Fondamentali" su cui si basa l'Ordinamento giuridico e lo stesso sistema-paese), in particolare sancisce agli artt. 2 "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", all'art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”;
✓ "Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20/11/1989 - ratificata dallo Stato italiano con Legge n. 176 del 2710511991 depositata presso le Nazioni Unite in data 0510911991;
✓ Art. 1 della Legge Regione Lazio n. 29/92 'Diritto allo studio";
✓ Art.1 dello Statuto di Roma Capitale, approvato con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo 2013, che stabilisce: “Roma Capitale rappresenta la comunità di donne e uomini che vivono nel suo territorio, ne cura gli interessi, ne promuove il progresso e si impegna a tutelare i diritti individuali delle persone così come sanciti dalla Costituzione Italiana”;
✓ Art.1 del DPR n. 616 del 1977, che attribuisce agli Enti Locali competenze socio-assistenziali;
✓ D.Lgs.31 marzo 1996 n. 112, dove, all'art. 131, viene previsto che agli Enti Locali siano conferite le funzioni e i compiti amministrativi nella materia dei servizi sociali in ragione del quali debbano essere previsti gli interventi per il miglioramento delle condizioni di vita dei gruppi sociali svantaggiati;
✓ della Legge n. 328/2000 per la tutela e l'assistenza di persone in condizione di bisogno e di emarginazione, delle minoranze etniche e culturali presenti sul territorio cittadino;
✓ D.lgs. 09.07.2003 fl. 215 recante "Attuazione della direttiva 2000-43-CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica" che reca disposizioni di attuazione della Legge 3912002 sulla parità di trattamento delle persone, indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica;
✓ Direttive Europee in materia di inclusione e di integrazione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti;
✓ Strategia Nazionale sull'integrazione e sull'inclusione delle comunità Rom, Sinti e Caminanti" - 2012- 2020 del 28.02.2012 - Attuazione della comunicazione commissione europea n. 173/2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull'origine etnica, frutto di lavori interministeriali, condotti dal Ministero per la Cooperazione lnternazionale e Integrazione, con la partecipazione delle rappresentanze degli enti regionali e locali e delle stesse comunità, presenti in ltalia. Detta Strategia Nazionale delinea le politiche di settore dei prossimi anni, per una concreta attività di inclusione sociale dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC). Nell'ambito della suddetta Strategia sono previsti assi di intervento, articolati in obiettivi specifici, come esplicitato nelle premesse di questo capitolato.
✓ Regolamento (UE) ii. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fonda sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
✓ Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio, il quale sostiene, all'art. 16, l’iniziativa a favore dell'occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile";
✓ Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato il 29 ottobre alla Commissione europea;
✓ Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020, approvato dalla Commissione europea il 14 luglio 2015.
I CAMPI DI ROMA CAPITALE
La moltiplicazione dei campi avvenuta in seguito all’Ordinanza n. 80 del 23/1/1996, gli sgomberi di campi grandi come Casilino 900 e Tor De’ Cenci e l’aumento dei flussi costituiti da Rom provenienti dalla Romania hanno contribuito a rendere la già drammatica situazione dei campi romani assolutamente invivibile e ad una proliferazione di micro insediamenti informali.
Per far fronte alla presenza di insediamenti di comunità rom e sinte sul territorio italiano, il Presidente del Consiglio dei Ministri il 21 maggio 2008 ha ordinato "lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi" ed emesso alcune ordinanze attuative con le quali ha nominato i prefetti di Roma, Napoli, Milano (e successivamente quelli di Torino e Venezia) "commissari delegati per la realizzazione di tutti gli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza" nelle regioni di Lazio, Campania, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il Piano ha conferito alle Prefetture locali i poteri di gestione delle risorse economiche dedicate e delle azioni rivolte a RSC.
A seguito della sentenza numero 6050 del 16 novembre 2011 del Consiglio di Stato, Roma Capitale ha ripreso le funzioni di programmazione ordinaria per la gestione degli 8 campi attrezzati e degli 11 campi spontanei ex Ordinanza n. 80/96.
In conseguenza degli sgomberi effettuati durante l’attuazione del "Piano Nomadi", Roma Capitale si trova a dover affrontare l'incremento delta popolazione residente nei Campi, oggi più che duplicata rispetto alla capienza e alla ricettività definite al momento della loro costruzione.
Attualmente Roma Capitale segue con i propri servizi ed interventi una popolazione RSC di circa 4500 persone presso i campi e villaggi attrezzati (dati risultanti dal censimento della Polizia Locale di Roma Capitale – febbraio 2017).
Queste popolazioni sono prevalentemente di nazionalità Rumena, Bosniaca, Montenegrina, Serba, Macedone, Kosovara oltre a qualche insediamento di Sinti.
Da una stima desunta sulla base dei dati del censimento risulta rilevante il dato emerso che circa la metà del totale popolazione è rappresentato da bambini ed adolescenti, mentre risulta essere esiguo il numero di persone anziane presenti nei campi.
Il contesto romano è composto da diverse realtà che si articolano in Campi attrezzati, insediamenti tollerati ex Ordinanza 80/96, come pure dai numerosissimi insediamenti spontanei e abusivi; questi ultimi spesso sorgono sulle sponde dei fiumi in condizioni di precarietà, provvisorietà estrema e degrado ed esposti alle intemperie stagionali; infatti ai dati sopra descritti, si debbono aggiungere quelli relativi ad una quota consistente di Rom che vive nell'anonimato e in sistemazioni di fortuna.
Tuttavia, indipendentemente dalla tipologia dei campi, questi erano e restano luoghi di esclusione e marginalità, che impediscono lo sviluppo di processi di autodeterminazione ed emancipazione ed i cui effetti si ripercuotono sulle fasce più deboli rappresentate dai bambini, anziani, donne in gravidanza, sugli ammalati e sui portatori di disabilità.
I CAMPI OGGETTO DEL PRESENTE CAPITOLATO
Dato il carattere sperimentale dell'azione, la presente procedura di gara interessa esclusivamente gli insediamenti de "La Barbuta" e de "La Monachina".
⮚ Il Campo "La Barbuta” Campo attrezzato – ubicato in xxx xx Xxxxxxxx 00 – organizzato con moduli abitativi, container di servizio, area adibita ad attività sportive e contiguo campo autorizzato è composto da un insediamento di n.656 persone organizzate in circa 100 nuclei familiari, ubicati nell'area attrezzata.
Il Campo è stato individuato, tra gli altri presenti sul territorio romano, per ottemperare all'Ordinanza del 30/05/2015 (R.G. 17035/2012) con la quale il Tribunale Ordinario Civile di Roman e ordina la chiusura.
⮚ L'insediamento spontaneo de "La Monachina" - ubicato in un'area di sosta all’ altezza dello svincolo del Km 13 di Via Aurelia, composto da baracche autocostruite e alcune roulotte (in gran parte di proprietà degli ospiti) - consta di n.115 persone organizzate in circa 30 nuclei familiari
Le motivazioni che hanno condotto ad inserire quest’ultimo insediamento nella sperimentazione sono di seguito elencate:
1. allocazione in un’area di svincolo di proprietà dell’ANAS all’altezza del Km 13 di Via Aurelia, sulla quale da tempo è stato presentato ai competenti uffici un progetto di significativa modifica della viabilità;
2. storicità della presenza della maggior parte dei nuclei famigliari insediati e dei rapporti già instaurati tra questi e i servizi del territorio, utili a rendere più flessibile l’adesione al progetto proposto e la sua realizzazione nella finalità ultima dello stesso;
3. tipicità dell’insediamento.
ARTICOLO 2 - OGGETTO DELL’APPALTO
L'obiettivo generale perseguito è quello di progettare e sostenere percorsi relativi alla fuoriuscita degli ospiti dai campi de La Barbuta e La Monachina. Tali percorsi prevedono l’implementazione di misure sistematiche volte al raggiungimento di una progressiva inclusione sociale, economica ed abitativa in vista della chiusura definitiva dei Campi.
La data ultima di chiusura e smantellamento dei campi La Barbuta e la Monachina è fissata al 31.12.2020.
Le azioni sono rivolte a tutti gli individui ed i nuclei familiari inseriti negli elenchi ufficiali che saranno forniti dalla Direzione Accoglienza ed Inclusione presso i due campi in modo da coinvolgere in prima persona i membri dei gruppi RSC nelle decisioni che li riguardano.
L’obiettivo generale del progetto è quello del raggiungimento dell’autonomia dei soggetti coinvolti. Pertanto gli obiettivi specifici sono:
• mappatura delle risorse e del capitale sociale del campo;
• strutturazione e implementazione di progetti individualizzati di inclusione lavorativa per l’acquisizione della piena autonomia delle famiglie e dei singoli;
• sostegno all’abitare;
• accompagnamento e tutoring attivo con monitoraggio continuo.
ARTICOLO 3 – LOTTI E IMPORTI
L’appalto è suddiviso in n. 2 lotti di seguito dettagliati. Il costo complessivo del servizio è determinato in
€1.859.000,00 (Oltre IVA max 22% se dovuta, per un totale di € 2.267.980,00), oneri della sicurezza pari a zero.
Ciascun concorrente potrà presentare offerta per ciascuno dei due lotti ed essere aggiudicatario di un solo lotto.
Lotti | Campi/Villaggi | Totale importo al netto dell'IVA soggetto al ribasso per ogni lotto | CIG |
1 | La Barbuta | € 1.287.000,00 | 7035162F53 |
2 | La Monachina | € 572.000,00 | 7035175A0F |
LOTTO N.1
CAMPO | OBIETTIVO | NUCLEI FAMILIARI | INTERVENTI |
La Barbuta – Campo autorizzato ubicato in Xxx xx Xxxxxxxx x. 00 e contiguo campo tollerato. Presenze: n.656 (censimento Polizia Locale U.O. SPE gennaio-febbraio 2017) | Dismissione definitiva del villaggio attrezzato e del contiguo insediamento spontaneo entro il 31.12.2020 | circa 100 nuclei familiari | Mappatura capitale sociale, ricerca di mercato per individuare attività economiche sostenibili. Definizione di Piani Individualizzati o Familiari di Intervento per l’inclusione lavorativa ed abitativa. Formazione all’imprenditoria (giovani) Creazione ditte individuali, accompagnamento al lavoro. |
LOTTO N.2
CAMPO | OBIETTIVO | NUCLEI FAMILIARI | INTERVENTI |
La Monachina – insediamento spontaneo ubicato in un’area di sosta all’altezza dello svincolo del Km 13 di Via Aurelia. Presenze: n.115 (censimento Polizia Locale U.O. SPE gennaio-febbraio 2017) | Dismissione definitiva dell’insediamento spontaneo entro il 31.12.2020 | circa 30 nuclei familiari | Mappatura capitale sociale, ricerca di mercato per individuare attività economiche sostenibili. Definizione di Piani Individualizzati o Familiari di Intervento per l’inclusione lavorativa ed abitativa. Formazione all’imprenditoria (giovani) Creazione ditte individuali, accompagnamento al lavoro. |
Al pagamento si provvederà, mensilmente e posticipatamente, con apposita Determinazione Dirigenziale, dietro presentazione di regolari fatture, relazione delle attività svolte e previo accertamento dell’effettivo e regolare svolgimento del servizio oggetto della presente convenzione, così come meglio dettagliato nello schema di contratto. L’Organismo assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, e si impegna a comunicare uno o più c/c bancari o postali dedicati e i soggetti autorizzati ad operare sugli stessi.
ARTICOLO 4 - DURATA
L'affidamento del Servizio oggetto del presente capitolato ha durata di 36 mesi continuativi (dal 01.11.2017 al 31.10.2020) o, dall'eventuale diversa data di effettivo affidamento del servizio.
ARTICOLO 5 - BENEFICIARI E FINALITA’
L’affidatario dovrà individuare i beneficiari degli interventi previsti dal presente Capitolato, partendo da una accurata mappatura del capitale sociale presente nei Campi in termini di competenze formali e non formali, attività pregresse, abilità personali ecc..
Tutte le persone presenti negli insediamenti sono destinatarie a vario titolo e secondo modalità differenziate degli interventi della presente procedura di gara, nella prospettiva di accompagnare la fuoriuscita dai campi in tempi predefiniti.
L’individuazione dei beneficiari delle specifiche misure di sostegno avverrà in sinergia con i Servizi Sociali territoriali, con il supporto dei Gruppi di Polizia Locale, attenendosi alla disciplina“ Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per il superamento delle residenzialità nei campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”, parte integrante del “Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” approvato con deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017.
Il possesso della cittadinanza italiana o del permesso di soggiorno non costituiranno invece criteri selettivi, volendo considerare in maniera inclusiva anche quei residenti nell'insediamento/Campo per i quali la mancanza di un documento può aver costituito causa di impedimento nell’accesso al sistema dei servizi. In caso di dubbio sui criteri sopra enunciati o sull’opportunità di individuare uno i più famiglie come beneficiarie, il Contraente potrà chiedere supporto all’Amministrazione appaltante.
Il progetto produrrà piani individuali per la realizzazione di business plan per lo sviluppo e l’implementazione delle attività selezionate dopo la prima mappatura del capitale sociale, una analisi delle opportunità di sviluppo dell’attività economica individuata (analisi di mercato, dei rischi ecc.) ed una proposta di progetto integrato individualizzato.
Per ogni gruppo familiare vanno prospettate le soluzioni abitative più idonee tenendo conto dei bisogni e delle possibilità delle famiglie o degli individui (avviamento all’affitto, alla casa popolare, al contributo all’affitto, allo spostamento in altri Comuni, a progetti di rientro assistito). Uno degli obiettivi del progetto è quello di realizzare azioni che vedano come protagonisti i Rom ed altri soggetti, valorizzando tutte le possibili forme di autorganizzazione. Il progetto avrà cura di indirizzare i Rom verso soluzioni abitative caratterizzate da mixité, evitando così il riproporsi di logiche segregative.
ARTICOLO 6 - METODOLOGIA DI INTERVENTO
Ai fini della progettazione si recepiscono le indicazioni metodologiche suggerite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR) nella "Strategia nazionale d'inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti“ - attuazione comunicazione Commissione Europea n. 173/2011 nella quale viene esplicitamente detto che tutte le azioni “devono essere sempre e comunque fondate sul principio dell’equa dislocazione e della prevenzione di ogni segregazionismo spaziale e urbanistico”.
(xx.xxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxx/xxxxx/xxxx_xxxxx_xxxxxxxx_xx.xxx). L’approccio metodologico da seguire, richiede:
• l'individuazione di personale specializzato con conoscenze specifiche, in grado di porre in essere metodologie operative mirate, utilizzando idonei strumenti di lavoro incentrati sul coinvolgimento delle persone stesse nelle attività progettuali e nel rispetto delle pari opportunità, soprattutto competenti nel campo dell’occupazione, dell’economia circolare e dell’inclusione economica e sociale di gruppi svantaggiati.
• la pianificazione con i servizi territoriali al fine di sostenere i gruppi RSC verso l'utilizzo dei servizi a disposizione della cittadinanza, evitando la creazione di servizi esclusivi e garantendo, al contempo, le medesime opportunità degli altri utenti in condizioni di disagio (esempio: raccordo con ASL per networking con il “Piano di intervento socio sanitario in favore delle popolazioni Romanì a Roma” ecc.);
•servizio di tutoring finalizzato a fornire strumenti pratici per il raggiungimento dell'autonomia sociale ed economica
L’aggiudicatario dovrà svolgere le azioni attuando le metodologie coerenti con le caratteristiche degli insediamenti, sopra descritti.
In particolare dovrà:
• applicare modelli di intervento adatti ai contesti specifici di riferimento, caratterizzati per loro natura da alta complessità sociale e relazionale. Gli interventi dovranno essere calibrati sulle specifiche caratteristiche della/e famiglia/e o degli individui considerati;
• progettare e applicare azioni, che intervengano sul complessivo processo di integrazione/inclusione sociale, strutturando rapporti sinergici con le Istituzioni interessate;
• coinvolgere attivamente i giovani adulti verso attività economiche sostenibili che consentano l’accesso ad un reddito non intermittente;
• applicare un metodo di lavoro in rete con tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale, presenti nel territorio al fine di realizzare sinergie, favorendone e sollecitandone la diretta collaborazione e coinvolgimento nell’azione.
Principi di base sono:
1. l’impegno richiesto agli interessati di sottoscrivere il Patto di Responsabilità Solidale;
2. l’equa dislocazione e la prevenzione di ogni forma di segregazionismo spaziale e urbanistico con l’esclusione di nuovi agglomerati similari agli attuali insediamenti;
3. la creazione di percorsi individualizzati e la strutturazione da parte dell’Aggiudicatario di diversi soluzioni possibili, in considerazione dell’eterogeneità delle competenze e delle capacità dei beneficiari;
4. la temporaneità progettuale e la graduale compartecipazione alla spesa da parte del nucleo familiare riconosciuto in grado, al fine di sostenerlo in un cammino di autonomia attraverso la piena valorizzazione delle risorse personali;
5. monitoraggio dei casi dopo la conclusione dei percorsi di sostegno attivati.
ARTICOLO 7 - RUOLO DEL DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E SALUTE
Il Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute per rispondere alla complessità del progetto:
1. collabora, preliminarmente all’avvio delle azioni specifiche previste dal presente capitolato, con i Servizi Sociali dei Municipi di riferimento dei due insediamenti sia per mettere a disposizione le informazioni relative ai destinatari degli interventi, sia per predisporre piani di lavori interni che rendano fluidi i processi di intervento dal momento dell’avvio della sperimentazione (pregressi screening delle presenze, presa in carico e gestione casi complessi, attivazione di servizi specifici ecc…);
2. Collabora con i Gruppi di Polizia Locale territorialmente competenti per integrare ed aggiornare le esistenti analisi e raccolta dati, per avere piena contezza del contesto sociali - ivi incluso informazioni e dati sull'età, sulla provenienza, al fine di procedere ad una valutazione del nuclei familiari a cui proporre la costruzione del percorso di inclusione;
3. Istituisce una "cabina di regia" per garantire il raccordo inter-istituzionale e per facilitare e monitorare l'andamento delle progettualità poste in essere. La cabina di regia vedrà la partecipazione, insieme all’affidatario del servizio, dei Municipi competenti territorialmente e di altre Strutture e Dipartimenti di Roma Capitale quali: Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Dipartimento Turismo, Formazione e Lavoro; Dipartimento Politiche Abitative; Dipartimento per il Patrimonio; Dipartimento Tutela Ambiente; Dipartimento Sviluppo lnfrastrutture e Manutenzione Urbana, Dipartimento progetti di sviluppo e finanziamenti europei, Anagrafe centrale. Le competenze saranno relative al monitoraggio del programma, alla fluidificazione dei processi, alla facilitazione amministrativa e in linea generale a rappresentare il contesto gestionale e organizzativo di riferimento per gli operatori. La cabina di regia, attraverso accordi di programma e protocolli di intesa, formalizzerà la collaborazione con le altre istituzioni quali: UNAR (Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali), Regione Lazio, Area Città Metropolitana - Centri per l'impiego, Università, ASL, Prefettura, Polizia Locale, Questura, Anci.
4. Eroga contributi economici in favore di singoli/nuclei familiari in condizioni di fragilità per favorire l’inclusione abitativa e lavorativa, per un periodo sperimentale di anni due, come autorizzato con deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017.
L’individuazione dei beneficiari delle specifiche misure di sostegno e la gradazione dei contributi sarà effettuata, tenuto conto dei risultati dell’istruttoria documentata condotta dagli affidatari della presente procedura di gara, da una Commissione appositamente costituita presso il Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute presieduta da un Dirigente dipartimentale, composta da
minimo 5 membri da individuarsi tra: personale del Dipartimento medesimo, del servizio sociale dei Municipi interessati, del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Politiche della Famiglia e dell’Infanzia e di altre professionalità, connesse agli obiettivi del progetto, che valuterà le istanze sulla base dei parametri previsti nella sopra citata disciplina “Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per il superamento delle residenzialità nei campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”.
L’incentivo, di importo non superiore ad € 10.000,00 per singolo/nucleo familiare, verrà erogato direttamente dal Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute, con i previsti fondi del PON Città Metropolitane 2014/2020, mediante determinazione del Direttore della Direzione Accoglienza ed Inclusione.
Il Patto di Responsabilità Solidale definirà la quota di compartecipazione alla spesa da parte del singolo/nucleo familiare.
Saranno ammessi ai benefici le persone inserite negli elenchi ufficiali del Dipartimento che presentino un ISEE relativo all’anno di predisposizione del progetto, pari o inferiore a 10.000 euro ed abbiano presentato domanda di partecipazione al progetto e sottoscritto il Patto di Responsabilità solidale con Roma Capitale, di cui al successivo articolo 8.
Non potranno essere beneficiari delle misure di sostegno economico sopra descritte coloro che:
1. risultino titolari di diritti di proprietà, superficie, usufrutto di beni immobili in Italia o all’estero, riferiti a tutte le tabelle delle categorie catastali;
2. risultino assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all’assistenza abitativa (ivi compresi gli immobili ad uso abitativo di proprietà di Roma Capitale);
3. abbiano la titolarità e/o il possesso di beni mobili di lusso;
4. abbiano la titolarità di conti correnti, depositi bancari, titoli ed altri componenti del patrimonio mobiliare per un valore pari o superiore a € 10.000,00;
5. abbiano sottoscritto il Patto di Responsabilità solidale con Roma Capitale e, successivamente, ne abbiano violato gli obblighi;
6. abbiano sottoscritto il Patto sopra richiamato e fornito dichiarazioni mendaci.
ARTICOLO 8 - IL PATTO DI RESPONSABILITÀ SOLIDALE
La natura sperimentale della progettualità oggetto della presente procedura di gara e la volontà di procedere con il sostanziale coinvolgimento degli ospiti dei campi fin dalle prime fasi di elaborazione a garanzia delle dimensioni di autodeterminazione richiedono la concreta connessione tra la finalità del percorso e le azioni da svolgere, connessione che dovrà convergere nella sottoscrizione di specifico patto, denominato “Patto di Responsabilità Solidale”.
Tale strumento diventa essenziale per accedere al percorso e per definire competenze, diritti ed oneri dei sottoscrittori. E’ indispensabile per rendere “visibili” le responsabilità assunte, garantire trasparenza e consentire di lavorare su possibili criticità con richiami agli impegni presi e a eventuali ri - responsabilizzazioni, con la costruzione di percorsi flessibili, determinati da regole, valori e principi, ma aperti e personalizzabili.
Per rafforzare il rapporto con il nucleo familiare nell'individuazione del percorso di inclusione più idoneo il Patto di Responsabilità Solidale dovrà essere sottoscritto da tutti i membri maggiorenni partecipanti in qualità di beneficiari del progetto. Quest'ultimo, elaborato dall’affidatario del servizio con il supporto del Servizio Sociale municipale competente per territorio di attuale domicilio e del servizio sociale del Municipio o comune di destinazione se già presente al momento della sottoscrizione, secondo lo schema allegato al presente capitolato, dovrà contenere tutte le indicazioni relative al nucleo nel suo insieme, nonché quelle riferite ad ogni singolo membro e il percorso con la declinazione di tutte le attività da espletarsi nelle diverse fasi, per il raggiungimento della piena integrazione sociale.
Si considera coerente con la finalità della presente sperimentazione, la pregressa adesione del nucleo alla progettazione di inclusione attiva (SIA), sia perchè è già manifesta la volontà di partecipare in modo propositivo al cambiamento sia perchè l'adesione ad uno strumento precedente il Piano Rom non può essere discriminante. Il progetto redatto per la SIA quindi diventerà parte del Patto di Responsabilità con eventuali integrazioni o modifiche. Anche coloro che usufruiscono di altri aiuti (163/98, 154/97 ecc..) che prevedono progetti di partecipazione attiva, potranno accedere alle misure sperimentali della presente sperimentazione. La presenza di tali interventi comporterà la riparametrazione dell’entità della misura di sostegno concessa, nei limiti degli importi massimi previsti.
Nel firmare tale accordo, il nucleo familiare si assume la responsabilità di garantire il rispetto di tutti gli impegni del Patto (garantire la frequenza scolastica delle persone minorenni, partecipare alle attività previste per la famiglia, decostruire la propria baracca di provenienza per l'insediamento della Monachina, mentre per il Campo attrezzato de La Barbuta impegnarsi nella formale riconsegna al Dipartimento dell'unita abitativa assegnata, ecc.).
ARTICOLO 9 – PIANO DELLE ATTIVITÀ.
Il presente Capitolato intende mettere a valore comune le esperienze di successo e le buone pratiche esistenti, pur con la consapevolezza che il loro utilizzo su "larga scala" impone necessarie ridefinizioni calibrate su ciascuna realtà. A questo scopo vengono indicate di seguito le azioni di sistema da realizzare prevedendo forme sinergiche di collaborazione sia con i beneficiari che con i diversi livelli istituzionali.
Sono quindi a carico dell’aggiudicatario per i lotti 1 e 2 le seguenti azioni:
1) SPECIFICA MAPPATURA DELLE RISORSE, PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CON GLI
STAKEHOLDERS COINVOLTI
1.a) Mappatura delle risorse: capitale sociale, competenze, organizzazione e bisogni di ogni campo. La mappatura è finalizzata ad un’approfondita analisi delle risorse e dei bisogni presenti nei campi coinvolti e dei loro partner operativi, individuati dall’organismo affidatario, in relazione ai ruoli che ricopriranno nelle future attività da implementare. La mappatura sarà effettuata sotto il coordinamento scientifico ed il supporto metodologico dell’aggiudicatario e implementato con l’assistenza delle istituzioni locali, dei Rom beneficiari del progetto e dell’eventuale ente terzo incaricato dell’attività di tutoraggio. I dati verranno rilevati per mezzo di una griglia dettagliata
1.b) Ricognizione delle pratiche per l’emersione delle attività economiche condotte irregolarmente e pratiche per la regolarizzazione di piccole attività
1.c) Preparazione degli actionplans ed identificazione delle potenziali attività economiche, dei luoghi, persone, istituzioni ed organizzazioni coinvolte nel piano. Gli stakeholder ricopriranno ruoli diversi con una dettagliata descrizione di ogni attività, inclusi i requisiti operativi e materiali per la realizzazione.
1.d) Preparazione di un business plan dettagliato per ogni gruppo familiare. Dovranno essere declinati: tempi e modalità di attuazione degli obiettivi di sviluppo secondo cronoprogramma, metodologia, follow-up e monitoraggio del progetto individualizzato. E’ richiesto un follow up continuo con incontri di monitoraggio ravvicinati per consentire di intervenire per tempo nel caso di difficoltà.
1.e) Confronto con gli stakeholder coinvolti sugli actionplan, sulla metodologia per lo sviluppo dei business plan, sui risultati conseguiti ma anche sui rischi, le sfide e le soluzioni possibili (SWOT analysis, studi di fattibilità, di mercato e dei costi). Analisi dei rischi per minimizzare le possibilità di insuccesso. Finalizzazione dei business plan e loro validazione.
1.f) Disseminazione e comunicazione al pubblico del progetto e dei suoi risultati.
L’aggiudicatario avrà il ruolo di assicurare il coordinamento complessivo del progetto ed il suo management amministrativo e finanziario, in partnership con gli stakeholder coinvolti. Ciò include:
• organizzazione e partecipazione degli attori sociali nei due campi oggetto dell’appalto;
• identificazione di esperti per il training in soft financial skills e per il sostegno all’avviamento delle attività commerciali;
• contatti con la comunità per incoraggiarne la motivazione e garantire il sostegno per la sostenibilità del progetto;
• partecipazione agli incontri periodici fornendo suggerimenti e feedback sulle varie fasi progettuali;
• armonizzazione e consolidamento degli input provenienti dagli esperti e dai vari partner e assicurazione di un flusso regolare e continuo di informazioni fra tutti i partner, gli esperti e gli stakeholder coinvolti;
• scambio di buone pratiche, network operativo e supporto reciproco fra gli esperti e gli stakeholder del campo;
• organizzazione di incontri periodici dedicati al follow up del progetto (aspetti organizzativi, finanziari, di contenuto) e preparazione di report e documenti; risoluzione dei problemi; reporting; visibilità (sito web e altro);
• organizzazione del materiale per la disseminazione del progetto (sito web con notizie, descrizione del progetto ecc.);
• sottoporre all’approvazione del committente i documenti finali (rapporti degli esperti, business ed actionplan, resoconti finali e report finanziari, aspetti burocratici, amministrativi e di auditing).
2) ACQUISIZIONE DELLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE AL PROGETTO, ELABORAZIONE E SOTTOSCRIZIONE DEI PIANI DI INTERVENTO INDIVIDUALI E DEI PATTI DI RESPONSABILITÀ SOLIDALE, MONITORAGGIO E CONTROLLO CONTINUO SUGLI IMPEGNI ASSUNTI DAI SINGOLI/FAMIGLIE E SUI TEMPI DI USCITA DAGLI INSEDIAMENTI, PIANIFICAZIONE ED ATTUAZIONE DI MISURE CORRETTIVE IN CASO DI CRITICITA’.
3) AZIONI PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA
L’obiettivo è favorire la promozione dei diritti di cittadinanza e di inserimento sociale attuando i processi di seguito descritti, a partire da una accurata mappatura delle potenzialità, capacità e competenze presenti in ognuno dei due campi. Le azioni da avviare includono:
3.a) Organizzazione di corsi di formazione finalizzati alla creazione e la conduzione in autonomia di piccole realtà imprenditoriali di livello locale.
Il percorso formativo punterà a consolidare e incrementare nei singoli partecipanti:
• la capacità tecnica ed analitica dei fenomeni legati alla piccola imprenditoria;
• la conoscenza del quadro normativo di riferimento della propria iniziativa imprenditoriale;
• la capacità di assicurare l’autonomia ed integrità gestionale della propria iniziativa imprenditoriale;
• l’attitudine “a far di conto” e a gestire la contabilità della propria realtà economica;
• la capacità di comprendere il mercato di riferimento ed individuarne debolezze ed opportunità.
3.b) Accompagnamento alla fruizione dei servizi e delle prestazioni già attivi nel territorio di Roma Capitale, creazione di relazioni fattive con il tessuto produttivo delle aree interessate e di quelle immediatamente limitrofe al fine di sostenere nella pratica l’inclusione lavorativa (ad esempio attraverso attività di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro, partendo da una mappatura dell’esistente).
3.c) La formazione proposta dovrà essere integrata anche con alcuni moduli individuali (talent management & personal development programs) non solo incentrati sulla autovalutazione e sul miglioramento delle proprie competenze (self-assessment), ma anche alla promozione di momenti di scambio tra i partecipanti per potenziare, in particolare, le tecniche comunicative, organizzative fino a quelle strategico-finanziarie.
I contenuti da promuovere saranno i seguenti:
• mentoring and personal coaches – il gruppo lavoro si occuperà di fornire il supporto adeguato in termini di strumenti e competenze per le prime fasi di avvio delle iniziative imprenditoriali aiutando gli ideatori a fare le scelte giuste in ordine ai processi lavorativi e strategico finanziari;
• directed learning- il gruppo di lavoro si occuperà di promuovere una formazione diretta basata sulla pratica reale alla quale agganciare elementi teorici essenziali utili alla realizzazione e conduzione del progetto;
• rotation and on-the-job development.- il gruppo di lavoro si occuperà di fornire conoscenze semplici e diffuse utili a garantire un certo ricambio di personale tra le diverse iniziative progettuali messe in atto in modo tale da consentire una reale propagazione di competenze e abilità;
• target e recruitment– il gruppo di lavoro si occuperà di elaborare un programma di coinvolgimento delle risorse al fine di consentire la realizzazione del maggior numero possibile di start-up;
• accompagnamento e monitoraggio del percorso di creazione d’impresa;
3.d) Attivazione di tirocini formativi per i primi ingressi nel mondo del lavoro e per gli individui più giovani, con previsione di rimborsi spese per tutti i partecipanti e borse di studio per i più meritevoli. L’obiettivo perseguito è quello di offrire ad ogni individuo la possibilità di sviluppare le proprie competenze imprenditoriali assieme alle competenze tecniche e comportamentali per raggiungere una condizione di autonomia e crescita. Strumenti come i tirocini sono insufficienti ai fini di una autosufficienza economica e vanno perciò previsti esclusivamente per i giovani che sono ormai fuori dal circuito dell’obbligo scolastico.
3.e) Proposta di assegnazione di contributi economici a sostegno all’inclusione lavorativa. L’aggiudicatario, una volta individuate le situazioni di maggiore fragilità, proporrà al Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute l’attivazione di misure economiche “una tantum” a sostegno dell’avvio di piccole realtà imprenditoriali (es. spese di costituzione dell’impresa, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi necessari all’attività imprenditoriale; quote iniziali di contratto di franchising; applicazioni aziendali inerenti l’attività di impresa; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche) o per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. spese per acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc…) entro il limite massimo di € 5.000 per singolo individuo o nucleo familiare, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso.
4) AZIONI PER L’INCLUSIONE ABITATIVA
Una volta individuati i singoli/nuclei familiari disposti ad iniziare un percorso di inclusione abitativa con la definizione condivisa delle esigenze e della sostenibilità degli intendimenti che ciascun singolo/nucleo intende perseguire, si definiscono tre possibili scenari che l’aggiudicatario dovrà sostenere tenendo conto dell’eterogeneità dei beneficiari e in coerenza con i patti sottoscritti:
4.a) Reperimento attraverso il libero mercato immobiliare privato di abitazioni per i beneficiari in possesso delle condizioni minime economiche per sostenerne le relative spese.
Tale percorso prevede da parte dell’aggiudicatario:
- la realizzazione di incontri con privati per fornire rassicurazioni sulla regolarità degli accordi relativi ai contratti di locazione; sulla garanzia del monitoraggio relativo al rispetto degli accordi presi anche in base al Patto di Responsabilità Solidale; sulla forte presenza dell’Aggiudicatario per effettuare percorsi di mediazione abitativa e di prevenzione di eventuali conflitti;
- la realizzazione di interventi per preparare il vicinato alla convivenza, nella convinzione che la conoscenza reciproca e l’intraprendere percorsi comuni fa Rom e non rom aiuti a smorzare i pregiudizi e i conseguenti conflitti. Si auspica la promozione di esperienze di associazionismo di vicinato che sperimentino percorsi virtuosi di lavoro e cooperazione con i Rom e Sinti coinvolti nel progetto, in favore della mixitè sociale;
- l'affiancamento dei nuclei da parte di operatori specializzati che realizzeranno corsi di economia domestica per insegnare la relazione con i condomini e come affrontare le utenze relative a luce gas, acqua, tasse, servizi vari e se necessario corsi di lingua per adulti e giovani;
- la facilitazione dell’accesso dei beneficiari ai servizi e alle strutture disponibili nella zona della futura residenza.
4.b) Supporto motivazionale e materiale alle famiglie nella ricerca autonoma di soluzioni abitative. Sono previsti incontri con i proprietari, verifica degli atti e del rispetto delle norme di sicurezza, di abitabilità ecc….
4.c) Accompagnamento alla fruizione dei servizi e delle prestazioni già attivi nel territorio di Roma, reperimento di alloggi attraverso l’Associazionismo o altro, per i nuclei in situazione di particolare fragilità che non sono in grado di accedere nel breve periodo ad altre soluzioni abitative.
L’aggiudicatario fornirà, tra l’altro, il supporto tecnico necessario per la partecipazione ai bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare e nel monitoraggio delle graduatorie per chi ha già presentato la domanda.
4.d) Proposta di assegnazione di contributi economici a sostegno dell’inclusione abitativa
Per supportare i percorsi di inclusione abitativa, l’affidatario proporrà al Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute l’erogazione di contributi in favore di singoli/nuclei familiari in condizioni di fragilità.
E’ prevista la compartecipazione alle spese per l’abitazione, fino ad una somma mensile massima di € 800 per singolo/nucleo familiare, per un periodo non superiore ad anni due, per far fronte alle seguenti necessità:
1. pagamento di una parte del canone di locazione, con graduale assunzione del totale onere a carico del nucleo interessato, in relazione al contratto di locazione di una civile abitazione, regolarmente stipulato e prodotto dallo stesso beneficiario, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario medesimo;
2. pagamento delle spese relative ai ratei di condominio per l’abitazione familiare, con graduale assunzione dell'intero onere a carico del richiedente, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso;
3. erogazione di una somma “una tantum” non superiore all’ammontare del deposito cauzionale, laddove richiesto nel contratto di locazione di un immobile destinato a civile abitazione, il cui preliminare, sottoscritto dal locatore e dal beneficiario, deve essere prodotto dal beneficiare;
4. pagamento delle utenze relative alla conduzione dell’immobile quali: bollette per le utenze elettriche, idriche, gas e TARI.
5) MONITORAGGIO E CONTROLLO SU TUTTE AZIONI PREVISTE COME IMPEGNO A CARICO DEI SINGOLI/FAMIGLIE NEI PROGETTI INDIVIDUALI E SULLA RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI EROGATI DAL DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E SALUTE.
L’affidatario dovrà:
- acquisire le quietanze dei pagamenti effettuati dai beneficiari delle misure di sostegno e trasmetterle al Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute ai fini della rendicontazione del contributo all’interno delle procedure del PON METRO;
- rendere relazione mensile sull’andamento delle attività e sui risultati conseguiti, con indicazione dello stato di avanzamento dei singoli progetti dei beneficiari ammessi e concordare con il Dipartimento le ulteriori azioni, scadenze e tempistiche tese anche a scongiurare o reprimere eventuali fenomeni di ingiusto profitto consentendo l’attivazione di tutti gli strumenti giuridici a tutela di Roma Capitale.
ARTICOLO 10 – REQUISITI DEL PERSONALE
Il Servizio dovrà essere erogato con l’impiego delle seguenti figure professionali:
LOTTO 1 LA BARBUTA | 1 Responsabile del lotto con pregressa e certificata esperienza (minimo 10 anni) nel campo dello sviluppo e dell’inclusione socio-economica attiva di gruppi svantaggiati (full time) 4 operatori sociali (full-time) |
1 operatore sociale (part-time) 4 facilitatori di impresa esperti di microimprenditoria e di impresa (full-time). | |
LOTTO 2 LA MONACHINA | 1 Responsabile del lotto con pregressa e certificata esperienza (minimo 10 anni) nel campo dello sviluppo e dell’inclusione socio economica attiva di gruppi svantaggiati (full-time) 2 operatori sociali (full-time) 2 facilitatori di impresa esperti di microimprenditoria e di impresa (part-time). |
RESPONSABILE DEL LOTTO
Il Responsabile del lotto (Project Manager) - che deve svolgere il ruolo di referente unico per l’Amministrazione - deve, per il lotto aggiudicato, svolgere le seguenti attività:
Scopo del ruolo:
Management quotidiano del progetto sotto il coordinamento del Supervisore Contribuire all’effettiva attuazione delle azioni esplicitate nel presente Capitolato Responsabilità nello svolgimento regolare di tutte le attività del progetto Coordinamento degli stakeholder coinvolti
Mediazione con altre istituzioni, agenzie o altri soggetti
Garantire la consegna in tempo utile della documentazione relativa al progetto (aspetti finanziari, di contenuto e metodologici)
Organizzazione degli incontri relativi al progetto
Supporto amministrativo alle attività di project management
Profilo del candidato:
RICHIESTO:
Laurea specialistica in Scienze Umane (Sociologia), Antropologia dello Sviluppo o Economia Esperienza professionale livello Senior (10 anni) nel project management e in altri progetti di sviluppo
Esperienza pregressa nell’amministrazione di progetti ed altre attività complesse incluse attività di budget reporting
Esperienza pregressa di lavoro in ambiti interculturali e multi-stakeholders (min. 5 anni) Capacità di lavorare autonomamente, con un piccolo team e su scadenze ravvicinate Capacità di approccio proattivo
Conoscenza approfondita strumenti Microsoft Office e sistemi di rilevazione ed analisi statistica dei dati DESIDERABILE:
Esperienza di lavoro pregresso con gruppi svantaggiati Esperienza nel campo dello sviluppo
Conoscenza dei sistemi di monitoraggio e valutazione (inclusa misurazione di impatto) Conoscenza della lingua inglese documentata (IELTS o TOEFL)
Il Responsabile dovrà altresì svolgere funzioni di coordinamento e di intermediazione nei rapporti istituzionali con il Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute, con gli altri Dipartimenti capitolini interessati, con i Municipi territorialmente competenti, con le istituzioni territoriali coinvolte, con la Polizia Locale di Roma Capitale, nonché con le Forze dell’Ordine, e con tutti gli altri soggetti esterni che a vario titolo collaboreranno alla realizzazione del presente progetto.
Il Responsabile del lotto, deve garantire la propria reperibilità mettendo a disposizione un numero di cellulare dedicato.
Il Responsabile del lotto dovrà partecipare agli incontri promossi dall’Amministrazione in ordine al monitoraggio, controllo e valutazione del raggiungimento degli obiettivi e finalità del progetto.
Il nominativo del Responsabile del lotto deve restare invariato per tutta la durata dell'appalto. Qualora si rendesse necessaria la sua sostituzione, per cause di forza maggiore, la stessa dovrà essere effettuata con figure di pari professionalità ed esperienza, previa approvazione dell’Amministrazione.
OPERATORI SOCIALI
Gli operatori, impegnati nel servizio, devono svolgere tutte le azioni finalizzate allo svolgimento delle attività di Segretariato Sociale, di supporto e di mediazione con le Istituzioni coinvolte, sostegno e supporto in tutti i percorsi posti in essere a favore dei singoli o dei nuclei familiari finalizzati al lavoro e alla fuoriuscita dal Campo.
Le figure operative richieste sono quelle di:
Assistente Sociale, esperto di inclusione attiva nel lavoro.
Tutto il personale deve avere una esperienza pregressa di minimo 5 anni in progetti di inclusione socio- lavorativa diretta a singoli o gruppi svantaggiati. Le esperienze pregresse debbono essere certificate presentando copia della documentazione relativa ed indicando la lista degli obiettivi raggiunti.
Gli operatori dovranno, a fronte di un trasferimento di residenza del nucleo familiare, garantire la continuità educativa nell’ambito della scuola di riferimento, almeno fino al termine dell’anno educativo.
Nello svolgimento del servizio oggetto del presente capitolato, tutti gli operatori a qualsiasi titolo impiegati dovranno avere una comprovata competenza rispetto ai compiti assegnati.
Gli operatori, durante l’esecuzione del servizio, dovranno essere dotati in modo visibile di un cartellino identificativo, nel quale oltre alla dicitura “Roma Capitale - Segretariato Sociale Pon-Metro” e “Roma Capitale
- Servizio di presidio territoriale Pon-Metro” deve risultare il nome e cognome dell’operatore unitamente alla sua foto di riconoscimento.
Il cartellino identificativo è personale e può essere usato solo dal titolare.
OBBLIGHI NEI CONFRONTI DEL PERSONALE
L'Organismo affidatario deve ottemperare, nei confronti del personale impiegato nel servizio, agli obblighi derivanti dalle disposizioni normative e contrattuali in materia di lavoro e di assicurazioni sociali e previdenziali, assumendo a proprio carico tutti gli oneri relativi.
L’affidamento della realizzazione del servizio non comporta l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro tra la Pubblica Amministrazione ed i singoli operatori impiegati per l’espletamento del servizio.
L'Organismo deve applicare, nei confronti del personale impiegato, le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili alla categoria e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni, e in genere da ogni contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria.
L'Organismo affidatario è obbligato, altresì, a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la loro eventuale scadenza e fino alla loro sostituzione.
Tali obblighi vincolano l'Organismo affidatario anche nel caso lo stesso non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse.
Inoltre dovrà contenere l'attestazione obbligatoria da parte dell'organismo del puntuale rispetto di tutti gli articoli dei CCNL del settore, con particolare riferimento alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 135/2000 e successive norme applicative.
L'Organismo affidatario assume in proprio ogni responsabilità in caso di infortuni ed in caso di danni arrecati alle persone ed alle cose, tanto dell'Amministrazione che dei terzi, che si dovessero verificare in dipendenza dell'appalto, qualunque ne sia la natura o la causa.
È quindi a carico dell'aggiudicatario l'adozione, nella esecuzione delle prestazioni del presente appalto, di tutte le cautele necessarie per garantire l'incolumità delle persone addette all'esecuzione e dei terzi; ogni più ampia responsabilità al riguardo ricadrà, pertanto, sull'impresa appaltatrice, restandone del tutto esonerata la Stazione Appaltante.
L'esecutore dell'appalto dovrà stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalla stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dell'appalto, incluso l'incendio. L'importo della somma assicurata corrisponde all'importo del contratto.
L'Organismo solleva fin d'ora Roma Capitale da ogni e qualsiasi onere e responsabilità sia relativamente all'osservanza delle disposizioni di legge e regolamenti sia per qualunque atto od omissione da parte degli operatori nei confronti delle persone interessate alle attività e di terzi che possano cagionare responsabilità amministrative, civili e penali.
L'Organismo è tenuto a tale scopo a provvedere alla stipula di apposita polizza assicurativa RCT a favore degli operatori impegnati nel servizio per un importo proporzionato alla qualità e alla quantità dei rischi.
Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è pari a 1.500.000,00 euro. La polizza per i massimali indicati dovrà essere conforme agli schemi tipo di cui al Decreto Ministeriale 12 marzo 2004, n.123.
La copertura assicurativa decorre dalla data di stipula del contratto e cessa alla data di em issione dell'attestazione di regolare esecuzione.
SOSTITUZIONE DEL PERSONALE
L’aggiudicatario, per mantenere gli standard qualitativi previsti dal progetto, è tenuto a garantire la sostituzione del personale che per qualunque motivo si assenti dal servizio.
Tutte le sostituzioni del personale, per qualsiasi motivo disposte, dovranno essere tempestivamente comunicate all’Amministrazione, con indicazione del nominativo del soggetto sostituito e di quello in sostituzione e delle relative qualifiche, per ottenere la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione stessa.
Il personale impiegato, compreso quello in sostituzione, deve possedere adeguata professionalità e deve conoscere le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro ex X.Xxx. 81/2008 e s.m.i.. L’aggiudicatario deve assicurare, inoltre, la formazione continua del personale impiegato nel progetto di scolarizzazione nelle tematiche specifiche del servizio di che trattasi.
ARTICOLO 11 – ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO
L’Amministrazione svolge la funzione di indirizzo, la supervisione tecnico-sociale, con particolare riferimento alla verifica della rispondenza dei servizi attuati dall’aggiudicatario con quanto previsto nel progetto presentato in sede di gara.
Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'Organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese mediante il Direttore dell'esecuzione del contratto, secondo le modalità indicate nello schema di contratto a cui si fa espresso rinvio.
La stazione appaltante si riserva la facoltà di affidare, con separata procedura, ad organismo terzo l’azione di monitoraggio e valutazione delle azioni progettuali oggetto del presente bando rispetto ai principi ed ai contenuti delle strategie nazionale ed europea in materia di integrazione ed inclusione delle popolazioni RSC. In tal caso l’organismo affidatario è tenuto a collaborare con tali organismi/istituzioni, secondo le istruzioni impartite da Roma Capitale, al fine di consentire il pieno svolgimento delle attività di monitoraggio.
ARTICOLO 12 – OSSERVANZA DI NORME, REGOLAMENTI E DISCIPLINE
L’aggiudicatario deve assicurare che il proprio personale:
• tenga un comportamento discreto, decoroso ed irreprensibile, comunque conformato alle regole di buona educazione;
• osservi tutte le pertinenti norme di carattere regolamentare - generali e particolari - emanate da Roma Capitale;
• mantenga riservato ciò di cui verrà a conoscenza in conseguenza dell’espletamento dei servizi di cui trattasi.
Tutte le attività inerenti il servizio oggetto del presente Capitolato di appalto, devono essere svolte da personale alle dirette dipendenze dell’aggiudicatario in base agli istituti contrattuali previsti dalla normativa vigente.
L’aggiudicatario è responsabile della scelta e del comportamento del proprio personale operante per il progetto e di quanto attiene ai rapporti con l’utenza e di collaborazione tra il proprio personale e quello dell’Amministrazione.
L’Amministrazione potrà promuovere l’allontanamento di quei dipendenti dell’aggiudicatario che contravvenissero alle disposizioni di cui sopra. L’Amministrazione si riserva il diritto di chiedere all’aggiudicatario la sostituzione del personale ritenuto non idoneo al servizio per seri e comprovati motivi. In tale caso l’aggiudicatario deve provvedere a quanto richiesto senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per l'Amministrazione. Tale sostituzione dovrà avvenire entro due giorni dalla richiesta scritta.
ARTICOLO 13 –SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO
Non è ammesso il subappalto in quanto trattasi di appalto con funzioni di tutela e supporto a fasce deboli compreso nell’allegato IX del D. Lg. 50/2016 riconducibile ai servizi esclusi con riferimento agli articoli 142, 143, 144 del medesimo.
ARTICOLO 14– OBBLIGHI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
L’aggiudicatario è tenuto a garantire il servizio di cui al presente capitolato, che deve essere svolto con la massima cura e senza interruzioni per tutta la durata del contratto, nel rigoroso rispetto delle previsioni, modalità, indicazioni e prescrizioni in esso contenute.
ARTICOLO 15– DANNI, RESPONSABILITÀ, ASSICURAZIONI
L’aggiudicatario assume in proprio ogni responsabilità, per tutti i danni ed infortuni di qualsiasi natura eventualmente subiti da parte di persone o di cose, tanto dell’aggiudicatario e/o di Roma Capitale o di terzi, in dipendenza di omissioni, negligenze o altre inadempienze relative all’esecuzione delle prestazioni ad esso riferibili.
Roma Capitale è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere a personale dell’aggiudicatario, agli utenti e/o a terzi durante l’esecuzione del servizio.
L’aggiudicatario assumerà a proprio carico l’onere di manlevare l’Amministrazione da ogni pretesa, azione, domanda, molestia o altro che possa essere intentata nei confronti di Roma Capitale per infortuni o danni arrecati a utenti, terzi o a dipendenti in relazione allo svolgimento del servizio e che possano derivare direttamente o indirettamente dalla gestione dello stesso.
L’aggiudicatario, si obbliga a stipulare con primario assicuratore e a mantenere in vigore per tutta la durata del servizio, e sue eventuali prosecuzioni, un’adeguata copertura assicurativa secondo le specifiche condizioni e modalità previste dall’art.14 dello schema di contratto.
ARTICOLO 16 – TRATTAMENTO DATI PERSONALI – RISERVATEZZA E PROPRIETÀ
Tutti i dati che l’Amministrazione fornirà relativamente ai nuclei familiari e/o ai singoli interessati dal servizio sono individuati come “dati personali”, ai sensi del D. Lgs. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e sono pertanto soggetti alla disciplina di tutela definita dallo stesso.
L’Amministrazione conferirà all’aggiudicatario i dati personali relativi ai fruitori del servizio unicamente in relazione allo svolgimento delle attività inerenti il servizio stesso e comunque in forma non eccedente rispetto all’utilizzo che di essi deve essere fatto.
È fatto assoluto divieto all’aggiudicatario di diffondere i dati personali, di cui entrerà in possesso in relazione al servizio gestito. L’aggiudicatario entro 15 giorni dalla stipulazione del contratto renderà noto all’Amministrazione il titolare e il responsabile del trattamento dei dati.
In relazione al trattamento dei dati personali dei soggetti utenti del servizio l’aggiudicatario adotta le misure organizzative e procedurali, sia a rilevanza interna che esterna, necessarie a garantire la sicurezza delle transazioni e delle archiviazioni dei dati stessi.
L’aggiudicatario si impegna a fornire all’Amministrazione copia del documento programmatico sulle misure di sicurezza da esso eventualmente adottato, in relazione alla gestione dei dati personali per le proprie attività.
L’aggiudicatario è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti, collaboratori, degli obblighi di segretezza di cui al presente articolo.
In caso di inosservanza degli obblighi di riservatezza, l’aggiudicatario sarà tenuto a risarcire tutti i danni che ne dovessero derivare, fermo restando la facoltà dell’Amministrazione di valutare l’opportunità della risoluzione del contratto per interruzione del rapporto di fiducia con l’aggiudicatario.
Qualora i dati personali, anche sensibili, inerenti i soggetti utenti del servizio, siano conferiti direttamente dagli stessi all’aggiudicatario concessionario, questo si impegna parimenti a rispettare gli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 196/2003.
Tutto il materiale originale, sia in forma scritta sia in un supporto digitale, resterà di proprietà esclusiva di Roma Capitale.
I prodotti software di proprietà dell’aggiudicatario non sviluppati per conto di Roma Capitale saranno regolati di comune accordo con l’Amministrazione.
ARTICOLO 17 – SPESE INERENTI IL SERVIZIO
L’aggiudicatario deve svolgere il servizio di cui al presente capitolato a proprio rischio e con propria autonoma organizzazione.
Tutte le spese, imposte e tasse, nessuna esclusa, inerenti e conseguenti alla gara e alla successiva stipula del contratto, scritturazione, bolli e registrazione del contratto stesso, xxx comprese le relative variazioni nel corso della sua esecuzione sono a carico dell’aggiudicatario, restando Roma Capitale completamente sollevata da qualsiasi onere e responsabilità a tale titolo.
Allegato n.1): patto di responsabilità solidale;
Allegato n.2): modulistica per gli utenti (domanda di partecipazione al progetto e dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà).
Il Direttore Xxxxxxx Xxxxxxx
Allegato 1)
PATTO DI RESPONSABILITA’ SOLIDALE
Raggiungere l’obiettivo della chiusura dei Villaggi in conformità con la strategia europea, nazionale, regionale e cittadina
Quadro normativo/strategico
1) Comunicazione della Commissione Europea n.173 del 4 aprile 2011 “Un quadro dell’Unione europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020”.
2) Strategia nazionale d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti 2012-2020. UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), 28.02.2012.
3) Deliberazione Giunta R. Lazio 17 febbraio 2015, n. 63, Ratifica e integrazione dell'istituzione del "Tavolo Regionale per l'inclusione e l'integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti".
4) Memoria di Giunta Capitolina n. 79 del 29.12.2013, recepimento della strategia nazionale
5) Deliberazione n.117 del 16.12.2016 “Istituzione del Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”
6) Deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017 “Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”.
FINALITÀ
✓ RISPETTO DELLE NORME CONVENZIONALI come fondamento per una convivenza civile e pacifica.
✓ RISPETTO DELL’UMANITÀ come fondamento delle relazioni con tutte le persone.
✓ METODO INNOVATIVO nell’affrontare le situazioni di emarginazione sociale legate alle condizioni di vita della popolazione dei Rom, Sinti e Camminanti.
✓ RESPONSABILIZZAZIONE CIVICA che comporti obblighi e diritti in un Patto tra istituzioni locali e popolazione dei Rom, Sinti e Camminanti.
Il Patto è lo strumento operativo che Roma Capitale intende utilizzare per la definizione degli accordi tra l’Amministrazione e i componenti del nucleo familiare , in cui vengono puntualmente declinate tutte le azioni necessarie per la costruzione dei percorsi individuali e familiari ai fini del raggiungimento della piena inclusione abitativa e lavorativa e la conseguente fuoriuscita dal villaggio/insediamento.
L’obiettivo è quello di fronteggiare situazioni di disagio ed emarginazione sociale legate alla vita nel Villaggio/insediamento, allo scopo di attuare la strategia europea e nazionale. Ciò richiede un intervento integrato e coordinato sul piano della prevenzione dell’illegalità, dell’integrazione, dell’accompagnamento degli individui e delle famiglie in condizioni di grave emarginazione verso una forma di autonomia necessaria per la loro inclusione sociale. A tal fine, sono previste misure di sostegno economico per agevolare il raggiungimento della piena inclusione abitativa e lavorativa ed la conseguente fuoriuscita del villaggio/insediamento.
La presente progettualità prevede, in considerazione del raggiungimento dell’autonomia e dell’autodeterminazione di un nucleo familiare ospite nei villaggio/insediamento, l’individuazione dei percorsi all’abitare attraverso cui definire una soluzione alloggiativa alternativa a quella attuale.
L’obiettivo è quello relativo al rendere autonomi i nuclei che, versando in una condizione socio- economica di fragilità, non sono oggettivamente in grado di affrontare la regolarità delle spese del canone di locazione e delle spese correlate al mantenimento di una locazione in senso stretto.
E’ fondamentale la temporaneità progettuale e la graduale compartecipazione alla spesa da parte del nucleo familiare stesso, al fine di sostenerlo in un cammino di autonomia attraverso la piena valorizzazione delle risorse personali ed istituzionali presenti sul territorio.
Le agevolazioni sono quelle descritte nell’allegato 1/A alla deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017, di seguito riassunte:
SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE ABITATIVA
Per supportare i percorsi di inclusione abitativa è prevista la compartecipazione alle spese per l’abitazione, fino ad una somma mensile massima di € 800 per singolo/nucleo familiare, che verrà accreditata all’IBAN indicato dal beneficiario, secondo i criteri di cui ai successivi articoli, per un periodo non superiore ad anni due, per far fronte alle seguenti necessità:
1. pagamento di una parte del canone di locazione, con graduale assunzione del totale onere a carico del nucleo interessato, in relazione al contratto di locazione di una civile abitazione, regolarmente stipulato e prodotto dallo stesso beneficiario, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario medesimo;
2. pagamento delle spese relative ai ratei di condominio per l’abitazione familiare, con graduale assunzione dell'intero onere a carico del richiedente, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso;
3. erogazione di una somma “una tantum” non superiore all’ammontare del deposito cauzionale, laddove richiesto nel contratto di locazione di un immobile destinato a civile abitazione, il cui preliminare, sottoscritto dal locatore e dal beneficiario, deve essere prodotto dal beneficiare;
4. pagamento delle utenze relative alla conduzione dell’immobile quali: bollette per le utenze elettriche, idriche, gas e TARI.
I beneficiari degli incentivi di cui ai precedenti punti, devono produrre idonea rendicontazione della somma spesa, entro 60 giorni dall’erogazione della stessa, mediante produzione di idoneo documento/ricevuta comprovante il pagamento effettuato e tracciabile.
SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE LAVORATIVA
Sono previste misure economiche “una tantum” a sostegno dell’avvio di piccole realtà imprenditoriali (es. spese di costituzione dell’impresa, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi necessari all’attività imprenditoriale; quote iniziali di contratto di franchising; applicazioni aziendali inerenti l’attività di impresa; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche) o per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. spese per acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc…) entro il limite massimo di € 5.000 per singolo individuo o nucleo familiare, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso;
ALTRI INTERVENTI DI SOSTEGNO
Si considera coerente con la finalità della presente sperimentazione, la pregressa adesione del nucleo alla progettazione di inclusione attiva (SIA), sia perchè è già manifesta la volontà di partecipare in modo propositivo al cambiamento; sia perchè l'adesione ad uno strumento precedente il Piano Rom non può essere discriminante. Il progetto redatto per la SIA quindi diventerà parte del Patto di Responsabilità con eventuali integrazioni o modifiche. Anche coloro che usufruiscono di altri aiuti (163/98, 154/97 ecc..) che prevedono progetti di partecipazione attiva, potranno accedere al contributo. La presenza di tali interventi comporterà la riparametrazione dell’entità della misura di sostegno concessa, nei limiti degli importi massimi previsti.
Sono previste, inoltre, ulteriori forme di aiuto nel percorso di fuoriuscita dai campi ed in particolare:
1. Creazione di relazioni fattive con il tessuto produttivo delle aree interessate e di quelle immediatamente limitrofe al fine di sostenere nella pratica l’inclusione lavorativa e abitativa;
2. Organizzazione di corsi di formazione finalizzati alla creazione e la conduzione in autonomia di piccole realtà imprenditoriali di livello locale;
3. Attivazione di tirocini formativi per i primi ingressi nel mondo del lavoro e per gli individui più giovani, con previsione di rimborsi spese per i partecipanti e borse di studio per i più meritevoli;
4. Supporto motivazionale e materiale alle famiglie nella ricerca autonoma di soluzioni abitative;
5. Sostegno al reperimento attraverso il mercato immobiliare privato di abitazioni per i beneficiari in possesso delle condizioni minime economiche a sostenere le relative spese;
6. Sostegno al reperimento di alloggi per i nuclei in situazione di particolare fragilità;
7. Accompagnamento alla rete dei servizi offerti da Roma Capitale;
Le misure attivate nell’ambito del patto sono finanziate con risorse UE – Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020.
Il Patto viene stipulato tra la persona individuata, in rappresentanza del nucleo familiare e Roma Capitale - Referente Organismo rappresentata dall’operatore che assume il ruolo di responsabile dell’accompagnamento. Il Patto consiste in una serie di impegni reciproci che si concretizzano in azioni da realizzare in un periodo compreso tra i 3 ed i 36 mesi, con una verifica con cadenza almeno trimestrale, a cura del responsabile dell’accompagnamento. L’assunzione degli impegni sotto descritti da parte del nucleo aderente al Patto consentiranno l’attivazione dei rispettivi strumenti di intervento da parte dell’Amministrazione. | |
IMPEGNI DEL SOGGETTO ADERENTE AL PATTO | STRUMENTI DI INTERVENTO DI ROMA CAPITALE |
- aderire al percorso di accompagnamento volto al conseguimento dei documenti per la presenza regolare sul territorio italiano per tutta la durata del progetto | - fornire consulenza legale di base se necessaria - fornire consulenza e attività di facilitazione per il conseguimento dei documenti e il mantenimento della loro validità; effettuare verifica dell’attuazione delle attività richieste |
- garantire l’iscrizione e la frequenza scolastica | sostenere il nucleo familiare per garantire la |
continuativa per minori appartenenti al proprio | frequenza scolastica (aiuto nell’iscrizione, |
nucleo in età di obbligo scolastico; | consulenza e supporto per l’accompagnamento a |
- garantire la disponibilità a favorire la frequenza di | scuola, mediazione nei rapporti con le insegnanti e |
attività post-scolastiche dei minori compresi nel | con i Dirigenti) e per l’accesso attività post- |
proprio nucleo | scolastiche |
- garantire la disponibilità alla frequenza di corsi di formazione e orientamento al lavoro o per la creazione d’impresa individuati di comune accordo | - fornire consulenza e orientamento sulle scelte formative; ricercare percorsi di formazione e orientamento al lavoro. - fornire opportunità di inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di un tirocinio; - fornire consulenza, accompagnamento e mediazione per il successo dell’inserimento (tutoraggio); - accompagnamento e monitoraggio del percorso di creazione d’impresa |
- aderire al percorso di accompagnamento per l’inserimento nella soluzione alloggiativa alternativa individuata, con il supporto del Responsabile dell’accompagnamento: | - fornire informazioni e accompagnare nelle visite per l’individuazione di soluzioni abitative alternative; - proposta del contratto di locazione/compravendita per le soluzioni individuate; - consulenza e supporto per le pratiche amministrative di accesso alla casa; - mediazione del conflitto e formazione specifica per la risoluzione di crisi e conflittualità, nelle nuove realtà che prevedano la presenza di mutate condizioni di vicinato. |
Opzioni disponibili: ✓ reperimento in autonomia della soluzione alloggiativa; ✓ accettazione della soluzione alloggiativa proposta dal Responsabile | Possibili misure da attivare: ✓ incentivi all’abitare; ✓ reperimento alloggi tramite soggetto affidatario del servizio; ✓ affiancamento dei nuclei da parte di |
dell’accompagnamento; | operatori specializzati per eventuali corsi di economia domestica, compresa la gestione delle utenze relative a luce, gas, acqua, tasse, servizi vari; ✓ organizzazione di incontri per conoscere i servizi disponibili nella zona della futura residenza e il loro utilizzo; ✓ orientamento nella relazione con i condomini e/o vicini di casa. |
- garantire la demolizione del modulo abitativo (salvo diversa indicazione dell’Amministrazione Capitolina) o dell’alloggio precario e il conferimento dei rifiuti e delle strutture smontate presso le aree di conferimento all’interno delle aree sosta, per il successivo trasporto in discarica; | - consulenza e supporto tecnico da parte di apposite ditte per la demolizione dell’alloggio; - collaborazione con aziende specializzate per effettuare il trasporto dei materiali di risulta presso le discariche. |
- garantire l’iscrizione e la frequenza scolastica per minori appartenenti al proprio nucleo in età di obbligo scolastico nel trasferimento in altra zona di residenza; | - supporto ed accompagnamento dei genitori nell’individuazione delle scuole e nella successiva fase di iscrizione, in caso di trasferimento in altra zona di residenza. |
Allegato 2
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL PROGETTO
L’anno il giorno il mese di
Il Responsabile dell’accompagnamento nella persona di coadiuvato per il presente atto da (eventuale mediatore) presso
e
il nucleo familiare già censito nel Villaggio/insediamento denominato
, attualmente occupante il/i moduli abitativi nella/e persona/e di:
□ capofamiglia
, sito in Roma, Via
Cognome
nato a
Nome
identificato a mezzo di cittadinanza in qualità di:
Cognome
Nato a
Nome
identificato a mezzo di cittadinanza
Cognome
Nato a
Nome
identificato a mezzo di cittadinanza
Cognome
Nato a
Nome
identificato a mezzo di cittadinanza
□ componente maggiorenne
Cognome
Nato a
Nome
identificato a mezzo di cittadinanza
Dall’incontro, il nucleo famigliare :
□ chiede di partecipare al progetto
□ aderisce al Patto di Responsabilità Solidale con le relative misure, consapevole che disattendere alle azioni sottoscritte comporta la fuoriuscita dal progetto;
□ rifiuta il Patto di Responsabilità Solidale, consapevole di dover autonomamente lasciare il Campo/Villaggio.
Si da’ preliminarmente atto che le parti interessate hanno dichiarato di:
□ comprendere la lingua italiana
□ correttamente
□ abbastanza
□ poco
□ non comprendere la lingua italiana;
□ saper parlare
□ correttamente
□ abbastanza
□ poco
□ non saper parlare la lingua italiana
□ saper leggere
□ correttamente
□ abbastanza
□ poco
□ non saper leggere la lingua italiana
□ saper scrivere
□ correttamente
□ abbastanza
□ poco
□ non saper scrivere la lingua italiana
Pertanto
□ non è necessario l’intervento di un mediatore linguistico per quanto concerne la lettura e traduzione di quanto oggetto di verbalizzazione;
□ è necessario l’intervento di un mediatore linguistico per quanto concerne la lettura e traduzione di quanto oggetto di verbalizzazione;
In Roma il
Firma del capo famiglia
Firma del componente maggiorenne
Firma del componente maggiorenne
Firma del componente maggiorenne
Firma del Responsabile dell’accompagnamento
Alla luce della sottoscrizione del Patto di Responsabilità Solidale, si definisce che il progetto riguarderà i seguente componenti del Nucleo Famigliare:
Cognome | Nome | Luogo e data di nascita | Cittadinanza | Grado di parentela |
Impegni assunti dalle parti:
Per il nucleo famigliare:
Per l’Organismo:
In Roma il
Firma del capo famiglia
Firma del componente maggiorenne
Firma del componente maggiorenne
Firma del componente maggiorenne
Firma del Responsabile dell’accompagnamento
Allegato 1 al Patto di Responsabilità solidale del Nucleo
(da compilare per ciascun maggiorenne che sottoscrive il Patto)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ (art. 46 e 47 D.P.R. 445 del 28/12/2000)
Il sottoscritto
NATO A IL
codice fiscale cittadinanza
Con attuale □ residenza □ domicilio □abitazione □ dimora in
recapiti telefonici
Consapevole che tutte le dichiarazioni rese con la presente domanda hanno valore di dichiarazioni sostitutive di certificazioni o di dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28.12. 2000 nr. 445;
consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia ( art. 76 comma 1, D.P.R. 28.12. 2000 nr. 445);
consapevole che il dichiarante, fermo restando quanto previsto dall’art. 76, decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, qualora dai controlli effettuati dall’Amministrazione ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 28.12. 2000 nr. 445 emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione;
D I C H I A R A
a) SITUAZIONE FAMILIARE (Composizione del nucleo familiare) che il proprio nucleo familiare è così composto:
Cognome | Nome | Luogo e data di nascita | Cittadinanza | Grado di parentela |
b) CITTADINANZA
(n.b.: se cittadino comunitario)
□ di essere cittadino comunitario ed in quanto tale di essere nelle condizioni che consentono il soggiorno e la libera circolazione nel territorio come previste ex art. 5, 6 e 7 D.L.vo nr. 30/2007 e successive modifiche.
(n.b.: se cittadino extra-comunitario)
□ di essere cittadino extracomunitario e di essere nelle condizioni che consentono il soggiorno e la libera circolazione nel territorio dello Stato italiano, in quanto possessore di permesso di soggiorno
rilasciato in data per motivi
□ di essere titolare di:
c) SITUAZIONE LAVORATIVA:
□ di essere lavoratore autonomo
□ di essere non lavoratore;
□ di essere lavoratore dipendente .……………………………………………………………………………….
□ di essere lavoratore occasionale (con reddito annuo inferiore a € 5.165,00);
d) SITUAZIONE REDDITUALE e PATRIMONIALE:
□ di aver percepito per l’anno un reddito pari a :
□ che l’indicatore ISEE è pari a , come da attestazione ISEE che si allega;
□ che il proprio familiare per l’anno ha percepito un reddito pari a ;
□ di non essere proprietario od altrimenti beneficiario di beni patrimoniali immobiliari ad uso abitativo nel territorio italiano;
□ che nessuno dei componenti del proprio nucleo familiare è proprietario o altrimenti beneficiario di beni patrimoniali immobiliari nel territorio italiano;
□ di non avere risorse economiche e patrimoniali e/o altri mezzi di sussistenza sufficienti per soddisfare le esigenze personali e familiari;
□ di non essere stato, al , intestatario di beni patrimoniali mobiliari (depositi su conti correnti bancari, postali, conto titoli, libretti di risparmio, autoveicoli, ecc.) superiori ad € ;
□ che nessuno dei componenti del mio nucleo familiare, al , è stato intestatario di beni patrimoniali mobiliari (depositi su conti correnti bancari o postali, conto titoli, libretti di risparmio, autoveicoli, ecc.) superiori ad € ;
Il sottoscritto dichiara inoltre:
□ di aver abitato/dimorato, sino alla data odierna, presso ;
□ di essere invalido al ……… %
□ che il componente del proprio nucleo familiare:
(cognome) ………………………………………………………
(nome) …………………………………………
nato a ……………………….………………………. Il ……………………
cittadino …………………………
□ risulta invalido al ……%
□ di essere seguito da ………………..………………………………………………………………………….
□ che il componente del proprio nucleo familiare: (cognome)……………………………………………………….
(nome) …………………………………………
nato a ……………………….………………………. Il …………………… è seguito da …………………..
…………………………………………………………………………………………………………………………
..
Il sottoscritto dichiara inoltre che provvederà, non appena possibile, ad esibire la seguente documentazione che al momento non è in grado di presentare:
_
ai sensi e per gli effetti del D.lgs. 196/2003 e s.m.i., il sottoscritto acconsente al trattamento dei propri dati personali, confermando di essere stato informato delle finalità connesse a quanto dichiarato.
In Roma il