Assistenza macrofinanziaria Clausole campione

Assistenza macrofinanziaria. A fine 1998 le autorità romene avevano iniziato trattative con l'FMI e con la Banca mondiale su un nuovo programma di stabilizzazione macroeconomica. Nell'agosto 1999 fu approvato un ASB per l'importo di 400 milioni DSP. Furono effettuati due versamenti dell'importo di 140 milioni DSP. Nel giugno 1999 la Banca mondiale approvò crediti per il totale di 325 milioni USD, comprendenti un nuovo prestito per l'aggiustamento del settore privato (PSAL) dell'importo di 300 milioni USD, di cui fu versata la prima quota di 150 milioni USD. L'FMI completò nel giugno 2000 il primo esame dell'ASB, dopo di che fu versata la seconda e ultima quota dello PSAL, dell'importo di 150 milioni USD. Dopo la firma di una lettera d'intenti tra le autorità romene e l'FMI, l'8 novembre 1999 il Consiglio decise di accordare alla Romania un nuovo prestito a lungo termine a sostegno della bilancia dei pagamenti, per l'importo massimo di 200 milioni EUR. Si trattava del quarto prestito di questo tipo dal 1992. A fine 1999 la Commissione e le autorità romene si accordarono sulle condizioni a cui era subordinata l'erogazione dell'assistenza. Si decise che il pagamento sarebbe avvenuto in due quote di uguale importo: la prima quota fu erogata dopo l'esito positivo del primo esame nell'ambito dell'ASB con l'FMI. Il versamento della seconda quota era subordinato al proseguimento dell'attuazione soddisfacente del programma dell'FMI, ai progressi in varie riforme strutturali (in particolare nella ristrutturazione d'imprese e nella privatizzazione nel settore bancario) e all'instaurazione di una consistente strategia economica a medio termine. Nell'estate 2000, nell'imminenza delle elezioni parlamentari e presidenziali, si attenuò l'impegno del Governo in carica a costituire un contesto macroeconomico. L'ASB concluso con l'FMI, che era stato esteso nel giugno 2000, fu dichiarato scaduto dopo l'esame effettuato dall'FMI in settembre. Il Governo in carica non aveva rispettato il proprio impegno di ridurre gli arretrati delle imprese di proprietà statale, di limitare l'aumento delle retribuzioni del settore pubblico, di ristrutturare e privatizzare le banche ancora di proprietà statale. Di conseguenza, non è stata versata la seconda quota del prestito a titolo di assistenza macrofinanziaria.
Assistenza macrofinanziaria. Nell'ambito del programma triennale dell'FMI, basato sull'agevolazione PRGF e approvato nel maggio 1998, il Consiglio decise il 22 aprile 1999 di concedere all'Albania, a titolo di assistenza macrofinanziaria, una linea di credito dell'importo massimo di 20 milioni EUR. Contrariamente alle due precedenti operazioni di assistenza macrofinanziaria (una sovvenzione di 70 milioni EUR decisa nel 1992 e un'altra sovvenzione di 35 milioni EUR decisa nel 1994), quest'assistenza sarebbe stata fornita a titolo di prestito. In effetti non si è proceduto a quest'assistenza macrofinanziaria comunitaria perché a due riprese - nel dicembre 1999 e nel giugno 2000 - le autorità albanesi hanno dichiarato al personale della Commissione inviato in missione nel loro paese di voler riflettere più a fondo se impegnarsi o no in un'operazione d'indebitamento a tasso d'interesse di mercato, nella loro attuale situazione di NIR relativamente consistenti. I servizi della Commissione hanno informato quindi le autorità albanesi della propria intenzione di xxxxxxxxx quest'assistenza dal loro programma. Il 30 giugno 2000 il Consiglio di amministrazione dell'FMI ha approvato il terzo accordo annuale nell'ambito dell'agevolazione PRGF, riguardante il periodo luglio 2000-luglio 2001. Entro il gennaio 2001 era previsto l'esame a metà termine di questo terzo accordo annuale. La crisi del Kosovo ha indotto la Banca mondiale ad attribuire importanza più immediata al sostegno a favore dei settori sociali e agli interventi di emergenza nelle infrastrutture. Nell'ambito della strategia di assistenza ai paesi relativa all'Albania per il periodo 1998-2001, la Banca mondiale ha proseguito nell'erogazione del credito per l'aggiustamento strutturale (SAC, secondo la sigla inglese) dell'importo di 45 milioni USD deciso nel giugno 1999. Con la fine del 2000 l'Albania non può più beneficiare del programma di assistenza PHARE, ma in futuro potrà essere ammessa a fruire del nuovo strumento comunitario a favore dei Balcani occidentali, CARDS (Assistenza comunitaria per la ricostruzione, lo sviluppo e la stabilizzazione).
Assistenza macrofinanziaria. La quarta operazione di assistenza macrofinanziaria si è svolta nel 1999-20003. Poiché gli effetti del conflitto del Kosovo sulle partite correnti avevano aggravato il disavanzo finanziario, la Commissione propose nel luglio 1999 un prestito di 100 milioni EUR a titolo di assistenza macrofinanziaria. Il Consiglio adottò tale proposta l'8 novembre 1999 (decisione 1999/731/CE). Poco dopo, la Commissione portò a termine le trattative inerenti alle condizioni del prestito, previsto in due quote. Il versamento della prima quota era subordinato all'esito favorevole del secondo esame nell'ambito del programma a medio termine dell'FMI. L'esito favorevole fu confermato verso la fine di novembre, consentendo così il versamento della prima quota, dell'importo di 40 milioni EUR, nel dicembre 1999. Il versamento della seconda quota era condizionato dai risultati di vari provvedimenti di riforme strutturali che la Bulgaria doveva attuare. Tali condizioni erano consone all'insieme di condizioni previste nel programma a medio termine dell'FMI e per il prestito della Banca mondiale a favore dell'aggiustamento strutturale (FESAL), ma ponevano l'accento su riforme di particolare importanza per il processo di adesione, soprattutto la ristrutturazione delle imprese di proprietà statale, la trasparenza degli aiuti di Stato e il corpus giuridico in materia ambientale. Considerati i progressi compiuti in queste riforme, la seconda quota è stata versata nel settembre 2000.
Assistenza macrofinanziaria. Nel febbraio 2000, in base a una proposta della Commissione, il Consiglio ha deciso di concedere al Kosovo un'assistenza finanziaria eccezionale della Comunità dell'importo massimo di 35 milioni EUR, a titolo di sovvenzione7. I fondi dovevano esser messi a disposizione dell'Amministrazione civile temporanea delle Nazioni Unite in Kosovo (UNMIK) per il tramite della sua Autorità finanziaria centrale (CFA). Considerati i ragguardevoli progressi compiuti dall'UNMIK nell'organizzare le funzioni amministrative essenziali e nel costituire nel Kosovo un valido contesto economico, la prima quota di 20 milioni EUR è stata erogata nella seconda metà del marzo 2000. La seconda quota di 15 milioni EUR è stata versata nella seconda metà di agosto. Una missione ispettiva effettuata in giugno ha constatato che le condizioni alle quali era subordinato il versamento della seconda quota erano state soddisfatte, in linea generale, nei seguenti settori: promozione del processo di ricostruzione, sviluppo del settore privato, attività bancarie e pagamenti, sviluppo della base di prelievo e valide politiche di bilancio. Quest'assistenza eccezionale, facente parte di un pacchetto globale di assistenza della Comunità europea per l'importo totale di circa 300 milioni EUR (ivi compresi circa 73 milioni EUR per il settore del bilancio ma esclusi gli aiuti umanitari), era complementare alle risorse fornite dalla Banca mondiale e da donatori bilaterali.
Assistenza macrofinanziaria. Il 10 luglio 2000 il Consiglio ha deciso di concedere alla Moldova un pacchetto di assistenza macrofinanziaria dell'importo massimo di 15 milioni EUR. Tuttavia, poiché l'FMI aveva sospeso il suo programma a favore del paese, la Commissione non ha potuto procedere al versamento. Il 1° dicembre, il giorno successivo all'approvazione definitiva del bilancio di previsione per il 2001 da parte del Parlamento, il Governo della Moldova ha firmato con l'FMI un nuovo memorandum triennale d'intesa nell'ambito dell'agevolazione PRGF. Nell'ultima settimana del 2000 la Moldova ha ricevuto dunque finanziamenti esteri per il totale di circa 42 milioni USD. Inoltre la Commissione ha concluso un accordo, ad referendum, sulle condizioni per l'erogazione della sua assistenza macrofinanziaria, secondo il quale 10 milioni EUR saranno versati a titolo di prima quota e gli altri 5 milioni EUR come seconda quota. L'erogazione della prima quota è subordinata all'esito positivo del primo esame che l'FMI effettuerà nell'ambito della PRGF e ai progressi che il paese compierà in varie riforme strutturali concordate tra i servizi della Commissione e le autorità moldave. Le condizioni per il versamento della seconda quota saranno negoziate in seguito. Nonostante la sua difficile situazione finanziaria, il 7 dicembre 2000 la Moldova ha effettuato un primo rimborso in conto capitale, dell'importo di 5 milioni EUR, di un precedente prestito macrofinanziario UE.
Assistenza macrofinanziaria. Nel marzo 2000 il Consiglio ha deciso di estendere al Tagikistan l'assistenza finanziaria eccezionale già approvata a favore dell'Armenia e della Georgia. La parte di quest'assistenza da erogare a titolo di prestiti a favore dei tre paesi in questione è stata portata a un massimo di 245 milioni EUR, con scadenza massima di 15 anni e periodo di grazia di 10 anni. La parte di quest'assistenza da erogare a titolo di sovvenzioni dovrebbe avere l'importo massimo di 130 milioni EUR per il periodo 1997-2004, in quote annuali massime di 24 milioni EUR. L'erogazione dell'assistenza era subordinata alla condizione che il Tagikistan rimborsasse integralmente i suoi arretrati nei confronti della Comunità (78 milioni EUR al 31 dicembre 2000), continuasse a soddisfare alle condizioni del programma FMI e procedesse a sostanziali riduzioni annuali della sua esposizione debitoria netta nei confronti della Comunità. Una missione della Commissione ha visitato il Tagikistan nel maggio 2000 per negoziare i termini, gli importi e le condizioni inerenti all'assistenza finanziaria eccezionale della Comunità e ha concluso un accordo di principio con le autorità tagiche sugli importi di un nuovo prestito e di una nuova sovvenzione da versare nel periodo 2000-2004 e sulla riduzione, richiesta dal Tagikistan, della sua esposizione debitoria netta nei confronti della Comunità. Le autorità tagiche hanno firmato formalmente l'accordo nel dicembre 2000.
Assistenza macrofinanziaria. Nel settembre 1998 l'FMI aveva approvato a favore dell'Ucraina un'EFF di 2,2 miliardi USD, aumentata poi a 2,6 miliardi USD. Un paio di mesi dopo l'approvazione, l'EFF era stata interrotta a causa di slittamenti di ordine fiscale e strutturale riscontrati in Ucraina, ma era stata ripresa nella primavera 1999 nell'ambito di un programma economico riveduto. Tuttavia, il rilassarsi delle politiche macroeconomiche, l'inattuazione di varie riforme strutturali e il blocco generale delle iniziative in attesa delle elezioni presidenziali aveva portato a una seconda interruzione dell'EFF nell'autunno 1999. Dopo oltre un anno di difficili trattative, nel dicembre 2000 l'FMI ha deciso di riattivare l'EFF a sostegno di un nuovo programma economico concordato con le autorità ucraine9.

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  • Criteri generali I criteri generali, la cui descrizione analitica è distintamente riportata ai successivi punti 4.1.1 - 4.2.1 - 4.3.1 - 4.4.1 - 4.5.1.1 e 4.5.2.1 relativi a ciascuna tipologia di costo, sono ispirati al fine di adeguarli il più possibile alla realtà operativa.