Common use of Considerazioni finali Clause in Contracts

Considerazioni finali. Ed infine, ultimo, ma non per questo meno importante dei tre aspetti principali del Modello definito nella prassi di riferimento, è la gestione dei rischi effettivi e potenziali che si esplicita sostanzialmente nell’introduzione ed applicazione del ‘Principio di precauzione’ APPENDICE , cioè di quel criterio di condotta ispirato, attraverso la relazione con gli stakeholders, alla ricerca del punto di compatibilità tra lo sviluppo tecnico-scientifico necessario al progresso dell’umanità ed il controllo dei rischi potenziali associati a tale sviluppo. Nel modello elaborato vengono anche definiti i requisiti di un Approccio per l’Innovazione Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per Xxxxxxxx Xxxxxxx - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaR>om6a5 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA Responsabile, vale a dire si definiscono quali sono gli impegni che un’Organizzazione (pubblica o privata) deve assumersi per essere considerata responsabile: 🡢 Definire gli ambiti significativi della propria attività attraverso un confronto sistematico e condiviso con gli stakeholders di riferimento; 🡢 Adottare le misure necessarie per un’appropriata gestione del rischio; 🡢 Applicare il principio di precauzione includendo gli ambiti identificati come significativi, in modo esplicito od implicito, dagli stakeholders di riferimento 🡢 Individuare gli indicatori più opportuni per poter misurare – ma anche successivamente riesaminare e gestire al meglio - la propria performance; 🡢 Individuare gli obiettivi per ciascun indicatore, tenendo a riferimento le aspettative degli stakeholders, i benchmarks esterni, i vincoli strutturali interni di tipo organizzativo, ecc…; 🡢 Riesaminare le prestazioni su ciascun indicatore; 🡢 Relazionarsi con fornitori, partners, filiere, reti di imprese ed organizzazioni dedicate alla ricerca e promuovere i principi della prassi stessa 🡢 Infine, diffondere la conoscenza, ovvero l’organizzazione deve definire ed attuare azioni di comunicazione, informazione e formazione degli stakeholders, aumentando il livello di consapevolezza. È opportuno ricordare che, in tema di Responsabilità Sociale, è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI 51:2018 alle tre dimensioni dell’ambiente, della Governance e del sociale. Questo documento è il risultato di un percorso condotto da Confartigianato Lombardia insieme ad UNI e promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. La finalità di questa prassi è di portare le PMI e le imprese artigiane ad una visione di responsabilità sociale più sistematica ed esplicita, pianificata e gestita con strumenti manageriali. La definizione di questa prassi di riferimento rappresenta l’esito di un percorso nato nella convinzione che la responsabilità sociale sia una fondamentale leva strategica per la crescita competitiva delle imprese a valore artigiano. Intraprendere la strada verso una visione di Responsabilità Sociale d’Impresa più sistematica e gestita con strumenti manageriali si traduce, per un’impresa, in una possibilità concreta di comunicare in modo trasparente con i propri stakeholders, guadagnando credibilità, e di valutare e far valutare la propria capacità di concorrere alla crescita non solo del proprio business, ma dell’intero tessuto economico- sociale in cui si opera, in una logica “win-win”. Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad 6u6so<peRrisceorncaaleedpIenrnoGviauzsieonpepeReSspaolonnsiaabi-leUinNIIOtalNiaCAMERE Xxxxxxxx Xxxxxxx Piazza Sallustio 21 000x00xxX.xxxxxxx.xx Infine va ricordato che La norma UNI ISO 20400: 2017 “Acquisti sostenibili- Guida” fornisce una guida per tutte le organizzazioni di qualunque attività o dimensione, per integrare la sostenibilità negli acquisti, come descritto nella ISO 26000. Questa norma internazionale ha l’obiettivo di: garantire la sicurezza nella catena di approvvigionamento; prevenire i rischi finanziari, ambientali e di reputazione; favorire la fiducia degli investitori e dei clienti; promuovere il benessere dei dipendenti; contribuire all’apertura di nuovi mercati di prodotti e servizi. La norma è rivolta agli stakeholders interessati o coinvolti in decisioni o processi di acquisto.

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Considerazioni finali. Ed infine, ultimo, ma non per questo meno importante dei tre aspetti principali del Modello definito nella prassi Senza entrare nel merito di riferimentoquestioni così complesse e relative agli effetti della “Second Age Machine”, è la gestione forse più utile una visione d’insieme delle nuove tecnologie emergenti nei grandi paesi industriali che rappresentano una sorta di rottura radicale con i sistemi e i processi del passato: 🡢 tecnologie energetiche; APPENDICE 🡢 biotecnologie, incluse terapie genetiche, ricerca su cellule staminali, uso dei rischi effettivi e potenziali che si esplicita sostanzialmente nell’introduzione ed applicazione del ‘Principio di precauzione’ APPENDICE Big Data (BD) in sanità, cioè di quel criterio di condotta ispiratoetc.; 🡢 Information Technology (Web 3.0, attraverso la relazione con gli stakeholdersSocial Network, alla ricerca del punto di compatibilità tra lo sviluppo tecnico-scientifico necessario al progresso dell’umanità ed il controllo dei rischi potenziali associati a tale sviluppo. Nel modello elaborato vengono anche definiti i requisiti di un Approccio per l’Innovazione nuove App, Internet of Things, BD, Cloud, blockchain, intelligenza Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per Xxxxxxxx Xxxxxxx - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaR>om6a5 GiusepRpieceSrcaaloendiaInPnioavzazzaioSneaRlluessptioon2sa1b0il0e 1in87ItaRliaom> a5 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA Responsabile, vale a dire si definiscono quali sono gli impegni che un’Organizzazione (pubblica o privata) deve assumersi per essere considerata responsabile: 🡢 Definire gli ambiti significativi della propria attività attraverso un confronto sistematicoartificiale e condiviso con gli stakeholdersdispositivi di riferimentrealtà virtuale)o; �� Adottare le misure necessarie per un’appropriata gestione del rischmanifattura avanzata (robotica, sistemi di automazione complessi, stampa in 3D, makers digitali, etc.)io; 🡢 Applicare il principmobilità e commercio intelligenti (auto a guida autonoma, sistemi io di precauzione includendo gli ambiti identificasmaltimento del traffico, distribuzioni delle merci in ambiente urbano, supermercati senza addetti, etc.); 🡢 tecnologie della difesa, l’aerospazio, droni, etc.; 🡢 tecnologie del sistema monetario, finanziario e assicurativo. Scorrendo questo elenco, ci viene subito in mente che molte di queste tecnologie sollevano problemi fondamentali di Responsabilità – talvolta proprio nel senso delle norme e dell’etica dei comportamenti – degli Enti Pubblici di Ricerca, delle Università e delle stesse Imprese, nella fase di sviluppo sperimentale delle conoscenze e soprattutto nei confronti dei dipendenti, dei consumatori, dei giovani, della società e dell’ambiente. Riferendoci per es. al settore dell’Intelligenza Artificiale, l’avvento e la diffusione delle macchine intelligenti sollevano per la politica, l’economia e l’opinione pubblica interrogativi seri: ti come significatusarle correttamente, come costruire dispositivi che siano “giusti” e rispettosi della nostra privacy e dei nostri diritti, e – prima di tutto – un corretto rapporto uomo/macchina. Al riguardoivi, in modo esplicito od implicun recente Convegno (ottobre 2018) presso la Camera di commercio di Reggio Calabriaito, dagli stakeholdeè emerso con forza un principio “antropocentrico”, secondo cui l’AI è una tecnologia abilitante che deve sempre essere messa al servizio delle persone, e non viceversa. Proprio perché la creazione rs nuove conoscenze scientifiche e la crescita delle nostre Imprese hanno il bisogno vitale di un “mondo aperto”, preoccupano senz’altro alcuni fenomeni che in prospettiva rischiano di spiazzare l’Unione Europea: il negazionismo sugli effetti dei cambiamenti climatici professato dall’Amministrazione USA, con l’insistenza sull’impiego ad oltranza dei combustibili fossili; la determinazione della Cina a giocare il proprio ruolo economico e politico nello scenario internazionale con una politica molto determinata sul fronte delle proprietà intellettuale e degli investimenti nelle nuove tecnologie dell’informazione; i rischi di strappi unilaterali ad opera di grandi paesi sul fronte dei limiti etici sulla sperimentazione nelle biotecnologie, con di riferimento 🡢 Individuare gli indicatsempre alla Cina per quella recentissima sull’editing del DNA; le asimmetrie nelle dimensioni e nelle valutazioni dei grandi mercati azionari e finanziari sul valore dei gruppi e delle imprese che operano nei diversi mercati dell’Information Technology; i timori sempre ori più opportuni per poter misurare – ma anche successivamente riesaminare e gestire al meglio - la propria performance; 🡢 Individuare gli obiettivi per ciascun indicdiffusi nella sfera dell’opinione pubblica sull’impatto che queste nuove tecnologie produrranno sulla struttura della società eatore, tenenin particolare, nella dinamica del mercato del lavoro. In do a riferimento le aspettative degli stakehoall’ultimo puntolders, i benchmarks esterni, i vincoli strutturali interni di tipo organizzativo, ecc…; 🡢 Riesaminare le prestazioni su ciascun indicatore; 🡢 Relazionarsi con fornitori, partners, filiere, reti di imprese ed organizzazioni dedicate alla ricerca e promuovere i principi della prassi stessa 🡢 Infine, diffondere la conoscenza, ovvero l’organizzazione deve definire ed attuare azioni di comunicazione, informazione e formazione degli stakeholders, aumentando il livello di consapad esevolezza. È opportuno riuna stima dell’OCSE ritiene cordare che, in tema di Responsabilità Sociale, è stata pubcon blicata la Prassi di Riferimento UNI 51:2018 alle tre dimensioni dell’ambiente, della Governance e del sociale. Questo documento è il risultato di un percorso condotto da Confartigianato Lombardia insieme ad UNI e promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. La finalità di questa prassi è di portare le PMI e le imprese artigiane ad una visione di responsabilità sociale più sistematica ed esplicita, pianificata e gestita con strumenti manageriali. La definizione di questa prassi di riferimento rappresenta l’esito di un percorso nato nella convinzione che la responsabilità sociale sia una fondamentale leva strategica per la crescita competitiva delle imprese a valore artigiano. Intraprendere la strada verso una visione di Responsabilità Sociale d’Impresa più sistematica e gestita con strumenti manageriali si traduce, per un’impresa, in una possibilità concreta di comunicare in modo trasparente con i propri stakeholders, guadagnando crediprogressiva automazione dei processi produttivi bilità, e di valutare e far valutare la propria cservizio, il numero dei posti apacità di concorrere alla crescita non solo del proprio business, ma dell’intero tessuto economico- sociale in cui si opera, in una logica “wilavoro distrutti n-win”. Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata 6usad 6u6so<peRrisceorncaaleedpIenrnoGviauzsieonpepeReSspaoloo RpiecresrocanaedleInpneorvGaziuiosneepRpeespSoanlosanbiailennsiaabi-leUinNIIOtalNiinUINtaIOliaNCAMERE aCAMERE Xxxxxxxx Xxxxxxx Piazza Sallustio 21 000x00xxX.xxxxxxx.xx Infine va risia maggiore di quelli cordato che La norma UNI Isaranno creati. Tale problema riguarda circa il 44% degli occupati in ItaliaSO 2040solo il 10% degli stessi rischia effettivamente di essere sostituito dalle macchine e dai dispositivi, mentre il restante 34% subirà cambiamenti significativi nei contenuti e nello status del proprio lavoro. L’unica risposta che ci offre la teoria è quella della necessità che i diversi Paesi riformino i propri sistemi dell’Istruzione e Ricerca per offrire un sostegno adeguato a chi viene penalizzato dai processi della globalizzazione e dalla diffusione sempre più vasta delle nuove tecnologie. L’approccio ideale è quello di creare strumenti e incentivi per riqualificare i lavoratori e re–inserirli nelle aziende in crescita, avendo presente che in questo campo il sistema più efficace in Europa è senz’altro quello tedesco. È sin troppo banale ricordarlo, ma anche il quadro della nostra finanza pubblica non ci aiuta molto, lasciando margini molto limitati per gli investimenti tesi a riformare l’istruzione e a rilanciare il 0: 2017 “Acquisti sostenibilsistema nazionalei- Guida” fper la Ricerca e l’Innovazione. Se vogliamo costruire ornisce una guida per tutte le organizvera Catena del Valore in senso europeo, allora dobbiamo minimizzare i possibili effetti negativi della globalizzazione e in questo percorso un elemento fondamentale è rappresentato dalla Responsible Research and Innovation (RRI). In tale ottica, il concetto zazioni di qualunque attività o di“Science la Società come protagonista nella scelta degli argomenti da sottoporre alle indagini scientifiche. L’integrazione degli interessi della Società con quelli del Sistema Ricerca e Innovazione aumenta la qualitàmensione, per inla pertinenza, l’accettabilità e tegrare la sostenibilità negli acquisti, come descritto nella ISO 26000. Questa norma internazionale ha l’obiettivo di: garantire la sicurezza nella catena di approvvigionamento; prevenire i rischi finanziari, ambientali e di reputazione; favorire la fiducia degli investitori e dei clienti; promuovere il benessere dei dipendenti; contribuire all’apertura di nuovi mercati di prodotti e servizi. La norma è rivolta agli stakeholders interessati o coinvolti in decisioni o processi di risultati scientificiacquisto.

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Considerazioni finali. Ed infineIn questo quadro, ultimola RRI può costituire una risposta efficace sia sul piano economico che sociale. Da un lato, ma non per questo meno importante dei tre aspetti principali del Modello definito nella prassi infatti, essa può permettere di riferimentofar aderire in maniera sistematica bisogni, è la gestione dei rischi effettivi desideri e potenziali che si esplicita sostanzialmente nell’introduzione ed applicazione del ‘Principio di precauzione’ APPENDICE , cioè di quel criterio di condotta ispiratotendenze sociali agli obiettivi aziendali, attraverso la relazione con sistemi di governance partecipativi che includano stakeholders e società nella gestione d’impresa. Dall’altro, essa può incidere sui fattori legati alla coesione sociale, oggi in crisi a causa dei processi già richiamati. La RRI, infatti, può permettere di assumere le esigenze poste da tali mutamenti, contribuendo a creare un nuovo legame APPENDICE fra società, imprese e settore pubblico, nell’ambito di una riconfigurazione della protezione sociale in cui gli stakeholdersattori coinvolti siano parte attiva. La responsabilità, alla ricerca del punto in questo senso, può essere considerata come un’occasione per un cambio di compatibilità tra lo sviluppo tecnico-scientifico necessario al progresso dell’umanità ed il controllo dei rischi potenziali associati a tale sviluppo. Nel modello elaborato vengono anche definiti paradigma, oltre i requisiti modelli “deresponsabilizzanti” di un Approccio per l’Innovazione Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per Xxxxxxxx Xxxxxxx - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaRGiuseRpipceercSaaelodnInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liRa >om6a5 om8a7 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA Responsabileprotezione novecenteschi, vale a dire oggi sempre meno in grado di rispondere alla molteplicità dei bisogni sociali. In tale quadro generale, il tema della Ricerca e Innovazione responsabile (RRI) è considerato ormai un cardine delle strategie di sviluppo e, come evidenziato nei capitoli precedenti, esso poggia sostanzialmente su xxxx xxxxxxxx: Public engagement; Gender equality; Science education; Open access; Ethics; Social justice/Inclusion; Sustainability e Governance. La RRI, si definiscono quali sono gli impegni è visto, ha quindi cinque dimensioni distintive che un’Organizzazione (pubblica o privata) deve assumersi per essere considerata responsabilela caratterizzano e la guidano: 🡢 Definire gli ambiti significativiDimensione anticipatoria, relativa agli impatti generati e alle implicazioni sociali, politiche ed ambientali della propria attività attraverso un confronto sistematico e condiviso con gli stakeholders di riferimentR&Io; �� Adottare le misure necessarie per un’appropriata gestione del rischDimensione riflessiva, rappresentata dalla capacità degli attori della filiera della ricerca di interrogarsi sulle proprie pratiche e visioni consolidate e sui propri limiti alla conoscenzaio; 🡢 Applicare il principDimensione deliberativa, intesa come la possibilità degli attori sociali io di precauzione includendo gli ambiti identificati come significativi, in modo esplicito od implicito, dagli stakeholders di riferimento 🡢 Individuare gli indicatori più opportuni per poter misurare – ma anche successivamente riesaminare e gestire al meglio - la propria performessere parte dei processi deliberativiance; 🡢 Individuare gli obiettivi per ciascun indicDimensione responsivaatore, tenendo a riferimento le aspettative degli stakehoespressa dalla possibilità d’integrazione e istituzionalizzazione delle dimensioni succitate al fine di definire politiche sulla RRI. Se vogliamo realizzare appieno tali dimensionilders, i benchmarks esterni, i vincoli strutturali interni di tipo organizzativo, ecc…; 🡢 Riesaminare le prestazioni su ciascun indicatore; 🡢 Relazionarsi con fornitori, partners, filiere, reti di imprese ed organizzazioni dedicate alla rdobbiamo necessariamente mettere in moto azioni icerca e promuovere i principi della prassi stessa 🡢 Infine, diffondere la conoscenza, ovvero l’organizzazione deve definire ed attuare azioni di comunicazione, informazione e formazione degli stakeholders, aumentando il livello di consapevolezza. È opportuno ricordare che, in tema di Responsabilità Sociale, è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI 51:2018 alle tre dimensioni dell’ambiente, della Governance e del sociale. Questo documento è il risultato di un percorso condotto da Confartigianato Lombardia insieme ad UNI e promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. La finalità di questa prassi è di portare le PMI e le imprese artigiane ad una visione di responsabilità sociale più sistematica ed esplicita, pianificata e gestita con strumenti manageriali. La definizione di questa prassi di riferimento rappresenta l’esito di un percorso nato nella convinzione che la responsabilità sociale sia una fondamentale leva strategica per la crescita competitiva delle imprese a valore artigiano. Intraprendere la strada verso una visione di Responsabilità Sociale d’Impresa più sistematica e gestita con strumenti manageriali si traduce, per un’impresa, in una possibilità concreta di comunicare in modo trasparente con i propri stakeholders, guadagnando credibilità, e di valutare e far valutare la propria capacità di concorrere alla crescita non solo del proprio business, ma dell’intero tessuto economico- sociale in cui si opera, in una logica “win-win”. Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad 6u6so<peRrisceorncaaleedpIenrnoGviauzsieonpepeReSspaolonnsiaabi-leUinNIIOtalNiaCAMERE Xxxxxxxx Xxxxxxx Piazza Sallustio 21 000x00xxX.xxxxxxx.xx Infine va ricordato che La norma UNI ISO 20400: 2017 “Acquisti sostenibili- Guida” fornisce una guida per tutte le organizzazioni di qualunque attività o dimensione, per integrare la sostenibilità negli acquisti, come descritto nella ISO 26000. Questa norma internazionale ha l’obiettivo di: garantire la sicurezza nella catena di approvvigionamento; prevenire i rischi finanziari, ambientali e di reputazione; favorire la fiducia degli investitori e dei clienti; promuovere il benessere dei dipendenti; contribuire all’apertura di nuovi mercati di prodotti e servizi. La norma è rivolta agli stakeholders interessati o coinvolti in decisioni o processi di specificiacquisto.

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Considerazioni finali. Ed infinePer quanto riguarda invece le norme sui sistemi di gestione, ultimole seguenti norme e i relativi documenti collegati, ma sono norme cardine che hanno larga diffusione a livello internazionale: 🡢 UNI EN ISO 9001:2015 Sistemi di gestione per la qualità– Requisiti APPENDICE 🡢 UNI EN ISO 9004-2018 Gestione per la qualità- Qualità di un’organizzazione- Linee guida per conseguire il successo durevole 🡢 UNI EN ISO 14001:2015 Sistemi di gestione ambientale – Requisiti e guida wuwswo .paierri.sitonale per Xxxxxxxx Xxxxxxx - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelodnInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liRa >om6a7 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA per l’uso 🡢 UNI ISO 45001:2018 Sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro- Requisiti e guida per l’uso Se da un lato il compito delle norme non per questo meno importante dei tre aspetti principali del Modello definito nella prassi è quello di definire, indicare ad una organizzazione quali siano le idee innovative da sviluppare, le norme sui sistemi di gestione dell’Innovazione forniscono un quadro di riferimento, è dei meccanismi per strutturare il processo di Innovazione in modo efficace, ed una cassetta degli attrezzi per la gestione dell’innovazione. L’approccio ‘top down’ seguito dal CEN, in particolare dal CEN/TC 389 ‘Innovation management’, è stato quello di definire a priori un modello per il processo di gestione dell’innovazione e poi tutte le componenti della norma. Le norme sono state recepite in Italia come: UNI CEN/TS 16555:2015 Gestione dell’innovazione 🡢 Parte 1 Sistema di gestione dell’innovazione 🡢 Parte 2 Gestione dell’intelligence strategica 🡢 Parte 3 Orientamento all’innovazione 🡢 Parte 4 Gestione della proprietà intellettuale 🡢 Parte 5 Gestione della collaborazione 🡢 Parte 6 Gestione della creatività 🡢 Parte 7 Valutazione della gestione dell’innovazione Tali documenti costituiscono la base dei rischi effettivi lavori condotti in ambito internazionale dal comitato tecnico ISO/TC 279 ‘Innovation management’. Infatti, sono in fase di elaborazione e potenziali probabilmente di prossima pubblicazione, le norme ISO: 🡢 ISO 56000 Gestione dell’innovazione - Fondamenti e vocabolario 🡢 ISO 56002 Gestione dell’innovazione - Linee guida 🡢 ISO 56003 Gestione dell’innovazione Strumenti e metodi per il partenariato per l’innovazione- Linee guida Ciò che si esplicita sostanzialmente nell’introduzione preme sottolineare, è che in queste norme internazionali viene introdotto il concetto di Innovazione legato alla creazione/realizzazione di valore sia finanziario che non finanziario, assimilato a benefici tangibili e intangibili. Il valore di una Innovazione può quindi essere percepito in modo diverso (positivamente o negativamente) da diverse categorie di utenti, o da diversi attori (produttori, distributori, consumatori) della stessa catena del valore. Vi sono inoltre riferimenti ad altri principi di gestione dell’innovazione ugualmente rilevanti quali la direzione strategica di attività e strategie di innovazione condivise ed applicazione del ‘Principio di precauzione’ APPENDICE , cioè di quel criterio di condotta ispirato, attraverso la relazione allineate con gli stakeholders, alla ricerca del punto di compatibilità tra obiettivi generali operativi; una cultura organizzativa che favorisca lo sviluppo tecnico-scientifico necessario di valori quali l’apertura al progresso dell’umanità cambiamento, l’abilità di uscire dalla ‘comfort zone’ bilanciando lo sfruttamento delle nuove opportunità con la corretta assunzione del rischio; la capacità di rispondere tempestivamente ed il controllo dei rischi potenziali associati a tale sviluppo. Nel modello elaborato vengono anche definiti i requisiti di adeguatamente ai cambiamenti ed infine alla gestione dell’innovazione con un Approccio per l’Innovazione approccio sistemico, Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata ad wuwswo .paierri.sitonale per Xxxxxxxx Xxxxxxx - UNIONCAMERE GiuseRpipceercSaaelod nInianoPviaazzizoaneSRaellsupsotniosa2b1ile0i0n1I8ta7liaR>om6a5 REPORT RICERCA ED INNOVAZIONE RESPONSABILE IN ITALIA Responsabile, vale a dire si definiscono quali sono gli impegni che un’Organizzazione (pubblica o privata) deve assumersi per essere considerata responsabile: 🡢 Definire gli ambiti significativi della propria attività attraverso un confronto sistematico e condiviso con gli stakeholders di riferimento; 🡢 Adottare le misure necessarie per un’appropriata gestione del rischio; 🡢 Applicare il principio di precauzione includendo gli ambiti identificati come significativi, in modo esplicito od implicito, dagli stakeholders di riferimento 🡢 Individuare gli indicatori più opportuni per poter misurare – ma anche successivamente riesaminare e gestire al meglio - la propria performance; 🡢 Individuare gli obiettivi per ciascun indicatore, tenendo a riferimento le aspettative degli stakeholders, i benchmarks esterni, i vincoli strutturali interni di tipo organizzativo, ecc…; 🡢 Riesaminare le prestazioni su ciascun indicatore; 🡢 Relazionarsi con fornitori, partners, filiere, reti di imprese ed organizzazioni dedicate alla ricerca e promuovere i principi della prassi stessa 🡢 Infine, diffondere la conoscenza, ovvero l’organizzazione deve definire ed attuare azioni di comunicazione, informazione e formazione degli stakeholders, aumentando il livello di consapevolezza. È opportuno ricordare che, in tema di Responsabilità Sociale, è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI 51:2018 alle tre dimensioni dell’ambiente, della Governance e del sociale. Questo documento è il risultato di un percorso condotto da Confartigianato Lombardia insieme ad UNI e promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia. La finalità di questa prassi è di portare le PMI e le imprese artigiane ad una visione di responsabilità sociale più sistematica ed esplicita, pianificata e gestita con strumenti manageriali. La definizione di questa prassi di riferimento rappresenta l’esito di un percorso nato nella convinzione che la responsabilità sociale sia una fondamentale leva strategica per la crescita competitiva delle imprese a valore artigiano. Intraprendere la strada verso una visione di Responsabilità Sociale d’Impresa più sistematica e gestita con strumenti manageriali si traduce, per un’impresa, in una possibilità concreta di comunicare in modo trasparente con i propri stakeholders, guadagnando credibilità, e di valutare e far valutare la propria capacità di concorrere alla crescita non solo del proprio business, ma dell’intero tessuto economico- sociale in cui si opera, in una logica “win-win”. Airi - Associazione Italiana per la Ricerca Industriale. Tutti i diritti riservati. Documentazione riservata 6u8soad 6u6so<peRrisceorncaaleedpIenrnoGviauzsieonpepeReSspaolonnsiaabi-leUinNIIOtalNileUinNIIOtaNliaCAMERE aCAMERE Xxxxxxxx Xxxxxxx Piazza Sallustio 21 000x00xxX.xxxxxxx.xx Infine va riconsiderando elementi interconnessi ed interagenti con una verifica continua dei risultati e del miglioramento continuo del sistema stesso. Nella futura ISO 56002, infine, è particolarmente chiara l’evoluzione del ruolo della leadership nella nuova generazione di norme di sistemi di gestione, dal momento cordato che La norma UNI ISO 20400: 2017 “Acquisti sostenibili- Guida” fornisce unl’alta direzione è chiamata a definire, prima di tutto, la vision a guida per tutte le organizzazioni di qualunque attività o dil’innovazione che guiderà poi la definizione delle politichemensione, per integrare la sostenibilità negli acquisti, come descritto nella ISO 26000. Questa norma internazionale ha l’obiettivo di: garantire la sicurezza nella catena di approvvigionamento; prevenire i rischi finanziari, ambdegli obiettivi ientali e di reputazione; favorire la fiducia degli investitori e dei clienti; promuovere il benessere dei dipendenti; contribuire all’apertura di nuovi mercati di prodotti e servizi. La norma è rivolta agli stakeholders interessati o coinvolti in decisioni o processi di delle strategieacquisto.

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