Common use of CONTESTO OPERATIVO Clause in Contracts

CONTESTO OPERATIVO. LifeWatch è un’infrastruttura europea di eScience (e-Infrastructure) per la ricerca su biodiversità ed ecosistemi, istituita dall’UE il 17/03/2017, come Consorzio Europeo di Infrastruttura di Ricerca (LifeWatch-XXXX). Fa parte dei landmark dell’area Ambiente presenti nella roadmap di ESFRI, ed occupa una nicchia ben definita tra le infrastrutture del settore, unica infrastruttura di eScience distribuita a concentrarsi sullo studio della biodiversità e degli ecosistemi. In quanto tale, LifeWatch-XXXX costruisce i suoi ambienti e laboratori virtuali di ricerca (VRE) con una combinazione di tecnologia digitale, dati e risorse computazionali, e comunicazione a supporto del lavoro e della ricerca collaborativi. Pertanto, questi costituiscono gli strumenti e gli apparati di ricerca che LifeWatch-XXXX sta implementando e rendendo operativi sul web per i suoi utenti. Sostenendo reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzo dei dati già raccolti, LifeWatch- XXXX ha un impatto positivo sia sull'efficienza complessiva del finanziamento della ricerca, sia sulla scoperta di settori della conoscenza con informazioni di base carenti e per i quali è necessaria una nuova e più intensa raccolta di dati. Come ESFRI distribuita, LifeWatch-XXXX ha un hub centrale, distribuito tra Spagna, Italia e Paesi Bassi, e Nodi Tematici Nazionali. Ospitando il Service Centre, che, come componente dell’hub centrale, è l’unico punto di accesso per gli utenti dell'infrastruttura, l'Italia ha un ruolo di primo piano in LifeWatch-XXXX, cui contribuisce con il Nodo Tematico Nazionale LifeWatch-ITA. L’eTraining e l’eLearning rappresentano aree chiave di competenza del Service Centre di LifeWatch e un mezzo decisivo per raggiungere utenti potenziali ed effettivi, consentendo loro di utilizzare e sfruttare l'esperienza dell'infrastruttura. L'ampliamento e l'approfondimento delle conoscenze attuali sull’organizzazione della biodiversità e sulla salute degli ecosistemi sono essenziali per affrontare le principali sfide ambientali e sociali, quali: conservazione di biodiversità ed ecosistemi, sfruttamento delle risorse della biosfera, riscaldamento e cambiamenti globali, sviluppo sostenibile. La perdita di biodiversità già supera i limiti planetari di sostenibilità (Xxxxxxxxx et al., 2009; Nature 461) e di integrità biologica (Xxxxxxx et al., 2015; Science 347), l'appropriazione umana della produttività primaria della biosfera è molto elevata (Haberl et al., 2014; Ann. Rev. Environmental Resources 39; Xxxxxxxxx et al., 2018; Ecological Economics 146), la perdita di habitat è intensa (Xxxxxx et al., 2016; Conservation Letters 9), il global warming e il degrado ecosistemico danno flebili segnali di miglioramento (Ripple et al., 2017; BioScience 67). Negli ultimi decenni, il contributo teorico e sperimentale per approfondire la conoscenza dei meccanismi di organizzazione della biodiversità (Chase, 2011, in The theory of Ecology, Xxxxxxxx & Willig Eds.; Xxxxxxx, 2015, Ecology 96), dello stato della biosfera (Xxxxx et al., 2013, XXXXxxx 8; Xxxxxxx et al., 2013, Science 339; Xxxxxxxx et al, 2014, BAMS 95), delle scale (O'Xxxxx, 2001, Ecology 82; Murcia et al., 2014, TREE 29; Xxxxxxxxx, 2014, Front Ecol Environ 12) e dei servizi (Xxxxxxxx et al., 2014, Global Environmental Change 26) ecosistemici è in aumento ed è stato proposto (Xxxxxx et al., 2013, Nature 493) un approccio meccanicistico, basato sulla teoria metabolica, per creare un modello della biodiversità della biosfera. Inoltre, progetti finanziati dall'UE, reti di osservatori europei, sistemi di osservazione della Terra, compresi sensori in situ e satellitari, infrastrutture di ricerca, organizzazioni e iniziative su scala mondiale producono dati sulla biodiversità e sugli ecosistemi ad una velocità e frequenza senza precedenti, con un potenziale d’uso per la conservazione di hotspot di particolare valore (Xxxxxxx et al., 2018, Rapporti scientifici 8). Tuttavia, le tecnologie digitali macchina-macchina per la gestione e l'analisi dei dati non sono sufficientemente avanzate da consentire uno sfruttamento pienamente redditizio di big data ed approfondire la nostra conoscenza della biodiversità e l'organizzazione e conservazione degli ecosistemi.

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CONTESTO OPERATIVO. LifeWatch è un’infrastruttura europea di eScience (e-Infrastructure) per la ricerca su biodiversità ed ecosistemi, istituita dall’UE il 17/03/2017, come Consorzio Europeo di Infrastruttura di Ricerca (LifeWatch-XXXX). Fa parte dei landmark dell’area Ambiente presenti nella roadmap di ESFRI, ed occupa una nicchia ben definita tra le infrastrutture del settore, unica infrastruttura di eScience distribuita a concentrarsi sullo studio della biodiversità e degli ecosistemi. In quanto tale, LifeWatch-LifeWatch- XXXX costruisce i suoi ambienti e laboratori virtuali di ricerca (VRE) con una combinazione di tecnologia digitale, dati e risorse computazionali, e comunicazione a supporto del lavoro e della ricerca collaborativi. Pertanto, questi costituiscono gli strumenti e gli apparati di ricerca che LifeWatch-XXXX sta implementando e rendendo operativi sul web per i suoi utenti. Sostenendo reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzo dei dati già raccolti, LifeWatch- LifeWatch-XXXX ha un impatto positivo sia sull'efficienza complessiva del finanziamento della ricerca, sia sulla scoperta di settori della conoscenza con informazioni di base carenti e per i quali è necessaria una nuova e più intensa raccolta di dati. Come ESFRI distribuita, LifeWatch-XXXX ha un hub centrale, distribuito tra Spagna, Italia e Paesi Bassi, e Nodi Tematici Nazionali. Ospitando il Service Centre, che, come componente dell’hub centrale, è l’unico punto di accesso per gli utenti dell'infrastruttura, l'Italia ha un ruolo di primo piano in LifeWatch-XXXX, cui contribuisce con il Nodo Tematico Nazionale LifeWatch-ITA. L’eTraining e l’eLearning rappresentano aree chiave di competenza del Service Centre di LifeWatch e un mezzo decisivo per raggiungere utenti potenziali ed effettivi, consentendo loro di utilizzare e sfruttare l'esperienza dell'infrastruttura. L'ampliamento e l'approfondimento delle conoscenze attuali sull’organizzazione della biodiversità e sulla salute degli ecosistemi sono essenziali per affrontare le principali sfide ambientali e sociali, quali: conservazione di biodiversità ed ecosistemi, sfruttamento delle risorse della biosfera, riscaldamento e cambiamenti globali, sviluppo sostenibile. La perdita di biodiversità già supera i limiti planetari di sostenibilità (Xxxxxxxxx et al., 2009; Nature 461) e di integrità biologica (Xxxxxxx et al., 2015; Science 347), l'appropriazione umana della produttività primaria della biosfera è molto elevata (Haberl et al., 2014; Ann. Rev. Environmental Resources 39; Xxxxxxxxx et al., 2018; Ecological Economics 146), la perdita di habitat è intensa (Xxxxxx et al., 2016; Conservation Letters 9), il global warming e il degrado ecosistemico danno flebili segnali di miglioramento (Ripple et al., 2017; BioScience 67). Negli ultimi decenni, il contributo teorico e sperimentale per approfondire la conoscenza dei meccanismi di organizzazione della biodiversità (Chase, 2011, in The theory of Ecology, Xxxxxxxx & Willig Eds.; Xxxxxxx, 2015, Ecology 96), dello stato della biosfera (Xxxxx et al., 2013, XXXXxxx 8; Xxxxxxx et al., 2013, Science 339; Xxxxxxxx et al, 2014, BAMS 95), delle scale (O'Xxxxx, 2001, Ecology 82; Murcia et al., 2014, TREE 29; Xxxxxxxxx, 2014, Front Ecol Environ 12) e dei servizi (Xxxxxxxx et al., 2014, Global Environmental Change 26) ecosistemici è in aumento ed è stato proposto (Xxxxxx et al., 2013, Nature 493) un approccio meccanicistico, basato sulla teoria metabolica, per creare un modello della biodiversità della biosfera. Inoltre, progetti finanziati dall'UE, reti di osservatori europei, sistemi di osservazione della Terra, compresi sensori in situ e satellitari, infrastrutture di ricerca, organizzazioni e iniziative su scala mondiale producono dati sulla biodiversità e sugli ecosistemi ad una velocità e frequenza senza precedenti, con un potenziale d’uso per la conservazione di hotspot di particolare valore (Xxxxxxx et al., 2018, Rapporti scientifici 8). Tuttavia, le tecnologie digitali macchina-macchina per la gestione e l'analisi dei dati non sono sufficientemente avanzate da consentire uno sfruttamento pienamente redditizio di big data ed approfondire la nostra conoscenza della biodiversità e l'organizzazione e conservazione degli ecosistemi.

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CONTESTO OPERATIVO. LifeWatch è un’infrastruttura europea di eScience (e-Infrastructure) per la ricerca su biodiversità ed e ecosistemi, istituita dall’UE il 17/03/2017, come Consorzio Europeo di Infrastruttura di Ricerca (LifeWatch-LifeWatch XXXX). Fa parte dei landmark dell’area Ambiente presenti nella roadmap di ESFRI, ed occupa una nicchia ben definita tra le infrastrutture del settore, unica infrastruttura di eScience distribuita a concentrarsi sullo studio della biodiversità e degli ecosistemi. In quanto tale, LifeWatch-LifeWatch XXXX costruisce i suoi ambienti e laboratori virtuali di ricerca (VRE) con una combinazione di tecnologia digitale, dati e risorse computazionali, e comunicazione a supporto del lavoro e della ricerca collaborativi. Pertanto, questi costituiscono gli strumenti e gli apparati di ricerca che LifeWatch-LifeWatch XXXX sta implementando e rendendo operativi sul web per i suoi utenti. Sostenendo reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzo dei dati già raccolti, LifeWatch- LifeWatch XXXX ha un impatto positivo sia sull'efficienza complessiva del finanziamento della ricerca, sia sulla scoperta di settori della conoscenza con informazioni di base carenti e per i quali è necessaria una nuova e più intensa raccolta di dati. Come ESFRI distribuita, LifeWatch-LifeWatch XXXX ha un hub centrale, distribuito tra Spagna, Italia e Paesi Bassi, e Nodi Tematici Nazionali. Ospitando il Service Centre, che, come componente dell’hub centrale, è l’unico punto di accesso per gli utenti dell'infrastruttura, l'Italia ha un ruolo di primo piano in LifeWatch-LifeWatch XXXX, cui contribuisce con il Nodo Tematico Nazionale LifeWatch-LifeWatch ITA. L’eTraining e l’eLearning rappresentano aree chiave di competenza del Service Centre di LifeWatch e un mezzo decisivo per raggiungere utenti potenziali ed effettivi, consentendo loro di utilizzare e sfruttare l'esperienza dell'infrastruttura. L'ampliamento e l'approfondimento delle conoscenze attuali sull’organizzazione della biodiversità e sulla salute degli ecosistemi sono essenziali per affrontare le principali sfide ambientali e sociali, quali: conservazione di biodiversità ed ecosistemi, sfruttamento delle risorse della biosfera, riscaldamento e cambiamenti globali, sviluppo sostenibile. La perdita di biodiversità già supera i limiti planetari di sostenibilità (Xxxxxxxxx et al., 2009; Nature 461) e di integrità biologica (Xxxxxxx et al., 2015; Science 347), l'appropriazione umana della produttività primaria della biosfera è molto elevata (Haberl et al., 2014; Ann. Rev. Environmental Resources 39; Xxxxxxxxx et al., 2018; Ecological Economics 146), la perdita di habitat è intensa (Xxxxxx et al., 2016; Conservation Letters 9), il global warming e il degrado ecosistemico danno flebili segnali di miglioramento (Ripple et al., 2017; BioScience 67). Negli ultimi decenni, il contributo teorico e sperimentale per approfondire la conoscenza dei meccanismi di organizzazione della biodiversità (Chase, 2011, in The theory of Ecology, Xxxxxxxx & Willig Eds.; Xxxxxxx, 2015, Ecology 96), dello stato della biosfera (Xxxxx et al., 2013, XXXXxxx 8; Xxxxxxx et al., 2013, Science 339; Xxxxxxxx et al, 2014, BAMS 95), delle scale (O'Xxxxx, 2001, Ecology 82; Murcia et al., 2014, TREE 29; Xxxxxxxxx, 2014, Front Ecol Environ 12) e dei servizi (Xxxxxxxx et al., 2014, Global Environmental Change 26) ecosistemici è in aumento ed è stato proposto (Xxxxxx et al., 2013, Nature 493) un approccio meccanicistico, basato sulla teoria metabolica, per creare un modello della biodiversità della biosfera. Inoltre, progetti finanziati dall'UE, reti di osservatori europei, sistemi di osservazione della Terra, compresi sensori in situ e satellitari, infrastrutture di ricerca, organizzazioni e iniziative su scala mondiale hanno prodotto e producono dati sulla biodiversità e sugli ecosistemi ad una velocità e frequenza senza precedenti, con un potenziale d’uso per la conservazione di hotspot di particolare valore (Xxxxxxx et al., 2018, Rapporti scientifici 8). Tuttavia, le tecnologie digitali macchina-macchina per la gestione e l'analisi dei dati non sono sufficientemente avanzate da consentire uno sfruttamento pienamente redditizio di big data ed approfondire la nostra conoscenza della biodiversità e l'organizzazione e conservazione degli ecosistemi. Il presente appalto ha per oggetto la fornitura del software CitizenScience. La suddetta fornitura andrà ad estendere i domini di applicazione dell’infrastruttura LifeWatch, ed include tutti i beni e servizi necessari alla realizzazione e messa in opera del software CitizenScience. Le caratteristiche indicate al successivo paragrafo 2.1 “Caratteristiche tecniche minime obbligatorie” identificano i requisiti tecnici minimi che il sistema oggetto dell’appalto deve possedere a pena di esclusione. Il mancato “possesso” o il mancato raggiungimento anche di uno solo dei requisiti di seguito indicati comporterà l’esclusione dalla gara. È facoltà del concorrente inserire all’interno della Relazione Tecnica, oltre a tutte le informazioni che illustrano compiutamente la fornitura offerta, la disponibilità di eventuale documentazione integrativa e/o accessoria.

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CONTESTO OPERATIVO. LifeWatch è un’infrastruttura europea di eScience (e-Infrastructure) per la ricerca su biodiversità ed e ecosistemi, istituita dall’UE il 17/03/2017, come Consorzio Europeo di Infrastruttura di Ricerca (LifeWatch-XXXX). Fa parte dei landmark dell’area Ambiente presenti nella roadmap di ESFRI, ed occupa una nicchia ben definita tra le infrastrutture del settore, unica infrastruttura di eScience distribuita a concentrarsi sullo studio della biodiversità e degli ecosistemi. In quanto tale, LifeWatch-LifeWatch- XXXX costruisce i suoi ambienti e laboratori virtuali di ricerca (VRE) con una combinazione di tecnologia digitale, dati e risorse computazionali, e comunicazione a supporto del lavoro e della ricerca collaborativi. Pertanto, questi costituiscono gli strumenti e gli apparati di ricerca che LifeWatch-XXXX sta implementando e rendendo operativi sul web per i suoi utenti. Sostenendo reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzo dei dati già raccolti, LifeWatch- LifeWatch-XXXX ha un impatto positivo sia sull'efficienza complessiva del finanziamento della ricerca, sia sulla scoperta di settori della conoscenza con informazioni di base carenti e per i quali è necessaria una nuova e più intensa raccolta di dati. Come ESFRI distribuita, LifeWatch-XXXX ha un hub centrale, distribuito tra Spagna, Italia e Paesi Bassi, e Nodi Tematici Nazionali. Ospitando il Service Centre, che, come componente dell’hub centrale, è l’unico punto di accesso per gli utenti dell'infrastruttura, l'Italia ha un ruolo di primo piano in LifeWatch-XXXX, cui contribuisce con il Nodo Tematico Nazionale LifeWatch-ITA. L’eTraining e l’eLearning rappresentano aree chiave di competenza del Service Centre di LifeWatch e un mezzo decisivo per raggiungere utenti potenziali ed effettivi, consentendo loro di utilizzare e sfruttare l'esperienza dell'infrastruttura. L'ampliamento e l'approfondimento delle conoscenze attuali sull’organizzazione della biodiversità e sulla salute degli ecosistemi sono essenziali per affrontare le principali sfide ambientali e sociali, quali: conservazione di biodiversità biodiveristà ed ecosistemi, sfruttamento delle risorse della biosfera, riscaldamento e cambiamenti globali, sviluppo sostenibile. La perdita di biodiversità già supera i limiti planetari di sostenibilità (Xxxxxxxxx et al., 2009; Nature 461) e di integrità biologica (Xxxxxxx et al., 2015; Science 347), l'appropriazione umana della produttività primaria della biosfera è molto elevata (Haberl et al., 2014; Ann. Rev. Environmental Resources 39; Xxxxxxxxx et al., 2018; Ecological Economics 146), la perdita di habitat è intensa (Xxxxxx et al., 2016; Conservation Letters 9), il global warming e il degrado ecosistemico danno flebili segnali di miglioramento (Ripple et al., 2017; BioScience 67). Negli ultimi decenni, il contributo teorico e sperimentale per approfondire la conoscenza dei meccanismi di organizzazione della biodiversità (ChaseXxxxx, 2011, in The theory of Ecology, Xxxxxxxx & Willig Eds.; Xxxxxxx, 2015, Ecology 96), dello stato della biosfera (Xxxxx et al., 2013, XXXXxxx 8; Xxxxxxx et al., 2013, Science 339; Xxxxxxxx et al, 2014, BAMS 95), delle scale (O'Xxxxx, 2001, Ecology 82; Murcia et al., 2014, TREE 29; Xxxxxxxxx, 2014, Front Ecol Environ 12) e dei servizi (Xxxxxxxx et al., 2014, Global Environmental Change 26) ecosistemici è in aumento ed è stato proposto (Xxxxxx et al., 2013, Nature 493) un approccio meccanicistico, basato sulla teoria metabolica, per creare un modello della biodiversità della biosfera. Inoltre, progetti finanziati dall'UE, reti di osservatori europei, sistemi di osservazione della Terra, compresi sensori in situ e satellitari, infrastrutture di ricerca, organizzazioni e iniziative su scala mondiale producono dati sulla biodiversità e sugli ecosistemi ad una velocità e frequenza senza precedenti, con un potenziale d’uso per la conservazione di hotspot di particolare valore (Xxxxxxx et al., 2018, Rapporti scientifici 8). Tuttavia, le tecnologie digitali macchina-macchina per la gestione e l'analisi dei dati non sono sufficientemente avanzate da consentire uno sfruttamento pienamente redditizio di big data ed approfondire la nostra conoscenza della biodiversità e l'organizzazione e conservazione degli ecosistemi.

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