Contesto Clausole campione

Contesto. Il “Programma di Cooperazione Territoriale Europea Interreg V-A Grecia-Italia 2014/2020” è cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR) ed ha un budget totale pari ad euro 123.176.899,00. L’obiettivo generale è quello di sostenere a livello strategico la cooperazione transfrontaliera per una regione più prospera e sostenibile nell’area del Mar Ionio. Enfasi sarà posta sullo sviluppo di basi per un'economia dinamica che favorisca una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita per coloro che vivono nella regione soprattutto in tempi di crisi economica come quelli attuali. Il Programma sostiene interventi progettuali nell’ambito dei seguenti assi prioritari, obiettivi tematici ed obiettivi specifici:
Contesto. L’industria turistica dell’▇▇▇▇▇▇-Romagna ha chiuso il 2018 sfiorando oltre 60 milioni di presenze turistiche, in aumento del 4,7% rispetto all’anno record del turismo regionale, il 2017. Gli arrivi nel complesso sono saliti a 13.7 milioni, con una crescita del +7%. Il saldo positivo è stato prodotto dalla clientela nazionale (+6,8% arrivi e + 4,2% di presenze) e da quella internazionale (+7,8% di arrivi e + 6,3% di presenze). Il livello di internazionalizzazione ha raggiunto il 26,3% degli arrivi e il 24,8% delle presenze: 1 turista su 4 in vacanza in ▇▇▇▇▇▇-Romagna è straniero. Tutti i comparti turistici regionali hanno registrato performance positive sia degli arrivi che delle presenze. La Riviera Romagnola - il maggiore comprensorio turistico dell’▇▇▇▇▇▇-Romagna in termini di offerta e movimenti turistici – ha registrato un + 2,9% degli arrivi e + 2,2% delle presenze. L’offerta Città d’Arte & Via ▇▇▇▇▇▇, experience the Italian lifestyle (che raccoglie sotto un unico claim l’offerta turistica esperienziale di eccellenza identitaria della Regione) ha assestato un + 14% degli arrivi e +11,2 % delle presenze (estratto da “Osservatorio Turistico Regionale 2018”, realizzato dalla Regione ▇▇▇▇▇▇-Romagna e Unioncamere ▇▇▇▇▇▇-Romagna, in collaborazione con Trademark Italia). I dati provvisori della stagione 2019 (gennaio/luglio) rilevano andamenti disomogenei a macchia di leopardo, con territori e comparti in crescita e altri in contrazione, sia dei flussi domestici sia di quelli esteri. Si tratta di segnali di cambiamento. Il turismo si sta evolvendo e stiamo iniziando a vedere il cambio di ciclo della domanda. Il prodotto Italia ha visto negli ultimi due anni una crescita sostenuta, dovuta in particolare per l’offerta balneare ai problemi di sicurezza in alcune destinazioni turistiche competitor del Mediterraneo (Egitto, Tunisia, Turchia, ecc.). Ma non solo: ormai il desiderio di viaggiare delle persone è tale che neanche la paura riesce ad alterare i flussi turistici. La crescita dei movimenti incoming dell’▇▇▇▇▇▇-Romagna nel medio periodo è passata sicuramente dall’aver reso più competitiva l’offerta dei territori a vocazione turistica della regione, grazie a politiche e strategie di sistema pluriennali, ad obiettivi che puntano all’internazionalizzazione, alla crescita del PIL e dello share del comparto turistico, ad innovazione e riqualificazione di prodotti e servizi associati all’alta specializzazione, a piani di marketing e promozione mirati e condivis...
Contesto. Il Programma “Interreg-IPA CBC Italia, Albania, Montenegro” 2014-2020 è cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dallo Strumento di Assistenza Pre-Adesione (IPA), e si avvale di un budget totale di Euro 92.707.558, 00. L’obiettivo principale del Programma è di intensificare la cooperazione nell’area eleggibile, affrontando sfide comuni e promuovendo uno sviluppo territoriale integrato. Il Programma mira a consentire agli stakeholders regionali e locali di scambiare conoscenze ed esperienze, sviluppare e implementare azioni pilota, testare la fattibilità di nuove politiche, prodotti e servizi, e sostenere gli investimenti nei settori individuati nel Programma. Il Programma sostiene iniziative progettuali in conformità con i seguenti Assi prioritari e Obiettivi specifici: ASSI PRIORITARI OBIETTIVI SPECIFICI 1.Sostegno alla cooperazione transfrontaliera e alla competitività delle PMI
Contesto. La Convenzione di Budapest del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica (STE n. 185) ("la Convenzione") è volta ad agevolare la lotta contro i reati compiuti avvalendosi di reti informatiche. La Convenzione (1) contiene disposizioni che armonizzano gli elementi del diritto penale sostanziale interno e le disposizioni collegate nel settore della criminalità informatica, (2) fornisce le competenze di diritto procedurale penale a livello 1 Il testo del protocollo è allegato alla presente proposta. 2 Valutazione da parte dell'Unione europea della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata e dalle forme gravi di criminalità del 2021 (SOCTA dell'UE 2021). 3 SWD(2018) 118 final. 4 COM (2018) 225 e 226 final. interno necessarie per le indagini e l'esercizio dell'azione penale in relazione a tali reati, così come in relazione ad altri reati commessi per mezzo di un sistema informatico o laddove le prove siano in formato elettronico e (3) è volta a istituire un rapido ed efficiente regime di cooperazione internazionale. La Convenzione è aperta agli Stati membri del Consiglio d'Europa e, su invito, ai paesi che non ne sono membri. Ne fanno attualmente parte 66 paesi, tra cui 26 Stati membri dell'Unione europea.5 La Convenzione non prevede l'adesione dell'Unione europea, che è tuttavia riconosciuta come organizzazione con lo status di osservatore presso il Comitato della Convenzione sulla criminalità informatica (T-CY).6 Nonostante gli sforzi profusi per negoziare una nuova Convenzione sulla criminalità informatica a livello delle Nazioni Unite7, la Convenzione di Budapest rimane la principale Convenzione multilaterale in materia di lotta contro la criminalità informatica. L'Unione offre un sostegno costante alla Convenzione8, anche nel quadro del finanziamento di programmi di sviluppo delle capacità.9 A seguito delle proposte del Cloud Evidence Group10, il Comitato della Convenzione sulla criminalità informatica ha adottato numerose raccomandazioni per affrontare, anche negoziando un secondo protocollo addizionale alla Convenzione sulla criminalità informatica riguardante la cooperazione internazionale rafforzata, la sfida posta dal fatto che le prove elettroniche relative alla criminalità informatica e ad altri reati sono sempre più conservate da prestatori di servizi ubicati in giurisdizioni straniere, mentre i poteri delle autorità di contrasto rimangono limitati dai confini territoriali. Nel giugno 2017 il Comitato della Convenzione sulla crimin...
Contesto. Il Programma di razionalizzazione della spesa della Pubblica Amministrazione prende avvio nel 1999: l’art. 26 della legge finanziaria 2000 (L. 23 dicembre 1999 n.488) introduce un nuovo sistema di approvvigionamento di beni e servizi utilizzabile dalle Pubbliche Amministrazioni. Tale disposizione attribuisce al Ministero dell’Economia e delle Finanze il compito di individuare, nel rispetto della normativa in materia di scelta del contraente, imprese fornitrici di beni e servizi. Le imprese, così individuate, si impegnano ad accettare, sino a concorrenza della quantità massima complessiva stabilita dalla convenzione ed ai prezzi e condizioni ivi previsti, ordinativi di fornitura di beni e servizi deliberati dalle amministrazioni. Con la stipula delle convenzioni vengono, poi, definite le condizioni contrattuali ed economiche che regoleranno i futuri rapporti contrattuali tra l’impresa e l’Amministrazione nascenti a seguito dell’emissione dell’ordinativo di fornitura. Con il D.M. 24 febbraio 2000, l’articolo 58 della Legge n. 388 del 2000 e il D.M. 2 maggio 2001, alla Consip viene conferito l’incarico di stipulare convenzioni per l'acquisto di beni e servizi per conto del Ministero e delle altre amministrazioni.
Contesto. Il Nuovo Piano di adeguamento e l’originaria relazione tecnico gestionale, fatte salve eventuali modifiche da condividere e sottoscrivere congiuntamente al soggetto istituzionale competente al rilascio dell’accreditamento, conservano la loro piena validità e, acquisiti agli atti, sono parte sostanziale e integrante del presente accordo di collaborazione. Si ricorda che a conclusione del periodo di accreditamento transitorio e all’atto dell’accreditamento definitivo, si avrà una responsabilità gestionale unitaria in carico all’ASP “▇▇▇▇▇▇▇ ▇▇▇▇▇▇▇▇▇” di ▇▇▇▇▇▇▇, che opererà con proprio personale nelle qualifiche professionali di OSS, RAA, Animatore, Coordinatore, Terapista della Riabilitazione ed Infermiere Professionale. Si prevede di partecipare in modalità congiunta alle azioni di verifica dell’andamento delle azioni previste nel piano di adeguamento, fissate al 31.12.2012 e al 30.6.2013, prevedendo nel contempo che le azioni e il percorso che daranno luogo all’accreditamento definitivo si concludano entro il 31.12.2013 e che, entro il 30.6.2013, l’ASP presenti domanda di accreditamento definitivo.
Contesto. Cuneo è il capoluogo dell’omonima provincia, città più grande e popolosa dell’area, punto di riferimento per i servizi territoriale e in particolar modo per i servizi per l’▇▇▇▇▇▇▇▇.▇▇ popolazione di Cuneo è di 55.980 abitanti, di cui 2.995, il 5,35% è compresa tra 0 e 6 anni, la popolazione target del progetto(Fonte DEMO ISTAT anno 2020). La città di Cuneo non è esente dalle dinamiche che caratterizzano questi anni: il calo della natalità, la crisi economica, nuovi modelli di famiglia, nuovi approcci all’utilizzo dei servizi prima infanzia, la riappropriazione del ruolo di cura da parte dei nonni etc. L’amministrazione cuneese ha cercato di rispondere a questi cambiamenti proponendo alcune soluzioni che investono aspetti prevalentemente formativi e culturali. Si cerca di focalizzare l’attenzione sui bisogni di legami familiari al di fuori dei modelli originali o tradizionali, come nel caso di familiari adottivi e orfani per crimini domestici. La situazione pandemica e le relative restrizioni hanno rappresentato un elemento di forte impatto sulla quotidianità dei bambini e delle loro famiglie. Da un lato, isolamento e segregazione domestica hanno cambiato lo stile di vita e la mobilità di molti bambini e il loro rapporto con lo spazio aperto, così come la difficoltà ad accedere a occasioni ludiche e di aggregazioni al di fuori del nucleo familiare hanno modificato la modalità di interazione e la quantità e qualità dei legami sociali dei più piccoli. Le restrizioni e l’obbligo per adulti e bambini di condividere per lunghi periodi lo stesso spazio domestico, spesso in condizioni di affollamento abitativo e senza lo spazio sufficiente affinché i componenti della famiglia possano svolgere in autonomia le proprie attività quotidiane, hanno condizionato anche il benessere e la qualità della vita degli adulti. È emerso così un bisogno per i più piccoli di fruire dello spazio aperto, di vivere fuori dalle mura domestiche e nell’ambiente naturale e di interagire con coetanei e con adulti che non siano membri della stessa famiglia. La crisi economica che ormai risale al 2008 e da cui la ripresa in questo dodici anni è stata lenta e difficoltosa, si è inasprita nuovamente a partire dal 2020 con l’inizio della pandemia da Covid-19, periodo in cui molti lavoratori, soprattutto i più fragili, hanno perso il lavoro (Fonte: Il mercato del lavoro in Piemonte nel 2019 e nella prima fase dell’emergenza sanitaria, Ires Piemonte, 2020).Secondo la Banca d’Italia, durante il pr...
Contesto. Il concetto di Smart Specialisation Strategy (S3), elaborato nel nuovo periodo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, prevede l’applicazione di strategie a sostegno della ricerca e dell’innovazione concepite a livello regionale con l’obiettivo di: evitare la frammentazione degli interventi e mettere a sistema le politiche di ricerca e innovazione in una governance multilivello, favorendo un utilizzo più efficiente dei fondi e un incremento delle sinergie tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali; sviluppare strategie che valorizzino gli ambiti produttivi di eccellenza tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo in un quadro economico globale1. La S3 definisce quindi una “traiettoria di sviluppo del territorio”, focalizzata su un numero limitato di priorità in termini di settori produttivi e/o di ambiti tecnologici su cui concentrare i propri investimenti. La strategia deve essere orientata a costruire un vantaggio competitivo durevole, basato sulla capacità di diversificazione e sulla specializzazione tecnologica, al fine di consentire l’adattamento dei sistemi produttivi territoriali al rapido e costante mutamento delle condizioni del sistema economico e del mercato2. La S3 rappresenta per la Regione Marche un’opportunità per ripensare in un'ottica integrata e place–based, lo sviluppo industriale del territorio regionale, tenendo conto delle risorse e competenze locali, del potenziale innovativo e delle opportunità tecnologiche e di mercato globali, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea. Il documento strategico, approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 1511 del 05.12.2016, individua la visione, le priorità e gli strumenti da adottare e la governance che verrà attivata nel periodo di programmazione 2014-2020, per sostenere la crescita e la competitività del tessuto produttivo in un’ottica di specializzazione intelligente. Da alcuni anni la Regione Marche, sta avviando una serie di progetti per far fronte alla necessità di integrare gli strumenti ICT di front-end finora disponibili (prevalentemente siti ed applicazioni web basati su CMS free o su sviluppi customizzati in tecnologia .net) rispetto alle nuove logiche di condivisione documentale distribuita, di interazione e fruizione dei contenuti in multicanalità e mobilità e ai nuovi paradigmi tecnologici emergenti, dall’open source (in ottica di riduzione dei costi) al “software as a service” basato su servizi ...
Contesto. Il Piano di adeguamento e la relazione tecnico gestionale, fatto salvo eventuali modifiche da condividere e sottoscrivere congiuntamente al soggetto istituzionale competente al rilascio dell’accreditamento, conservano la loro piena validità e allegate, sono parte sostanziale e integrante del presente accordo di collaborazione. La carta dei servizi, così come approvata dalla Assemblea del disciolto Co.I.S.S. con delibera n. 9 del 20/12/2006, fatto salvo eventuali modifiche o integrazioni che nel periodo dovessero essere approvate dagli organismi competenti, conserva validità di “guida” nei termini di erogazione e realizzazione del servizio, fino all’aggiornamento della stessa carta dei servizi così come previsto nel Contratto di Servizio. Si prevede di partecipare in modalità congiunta alle azioni di verifica dell’andamento delle azioni previste nel piano di adeguamento, fissate a conclusione delle due annualità 2011 e 2012, prevedendo nel contempo che le azioni e il percorso che darà luogo all’accreditamento definitivo si concluda entro il 31/12/2013, prevedendo che, entro il mese di giugno 2013, ▇▇▇▇▇▇▇▇ cooperativa sociale di Modena presenterà domanda di accreditamento definitivo. Si rappresenta che a conclusione del richiamato percorso il risultato atteso sarà che ▇▇▇▇▇▇▇▇ cooperativa sociale di Modena un unico gestore con unitaria responsabilità di risultato del Servizio CSRD per disabili “I Tigli” di Savignano sul ▇▇▇▇▇▇. Il servizio opererà in coerenza con quanto previsto dalla DGR 514/2009 e che per quanto relativo alla remunerazione, fermo restando i riferimenti specifici riportati nel contratto di servizio, si allinea ai contenuti della DGR 219/2010. Si prevede che congiuntamente ai momenti di verifica programmati si allineino specifiche azioni di avvicinamento all’obiettivo conclusivo, dando comunque atto della possibilità, che dette azioni e collegati momenti di verifica possano allinearsi ad eventuali scadenze di sottoscrizione intermedie di eventuali più contratti di servizio, (di cui allo stato si prevede la prima scadenza fissata al 31/05/2012) facendo coincidere con dette scadenza eventuali nuove sottoscrizioni di aderenti proposte di forme di collaborazione che dovessero rendersi opportune, ciò anche in coerenza con gli esiti delle richiamate verifiche. Nella prima fase di accreditamento transitorio, che andrà dalla sottoscrizione del contratto di servizio e fino al mese di maggio 2012, l’attività realizzata e le modalità con cui è organiz...
Contesto. Al 30-06-2020 sono conservati nella biobanca 14.572 campioni e 170.356 aliquote di materiale biologico. Il flusso in entrata di materiale biologico si attesta sui 185 campioni al mese (circa 2700 aliquote/mese), numero destinato ad incrementare in maniera significativa nel breve periodo con l’avvenuta attivazione della Biobanca multispecialistica BMS a supporto della ricerca, che va ad aggiungersi all’Archivio Biologico regionale (biobanca di sicurezza) e al Centro conservazione valvole cardiache (Istituto dei Tessuti) che si pone come piattaforma trasversale di servizio sia per le strutture presenti all’interno dell’AOUP e sul territorio regionale che per altre istituzioni con finalità scientifiche e assistenziali, con l’obiettivo di implementare una rete di afferenze multicentriche e multidisciplinari al fine di biobancare materiale biologico relativo alle discipline di maggior rilievo in ambito sanitario. Il software sarà utilizzato da circa dieci operatori, diversificati per ruolo, su altrettante postazioni, fatte salve necessità di espansioni future non computabili come onere aggiuntivo.