Impianto elettrico. 1. Il Direttore dei lavori, al termine dei lavori, si farà rilasciare il rapporto di verifica dell'impianto elettrico e raccoglierà inoltre la documentazione più significativa per la successiva gestione e manutenzione. 2. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d'arte in rispondenza alla Legge n. 186/68 e al D.M. n. 37/08 e s.m.i.. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto del progetto. 3. Vanno inoltre rispettate le disposizioni del DM del 16 febbraio 1982 e della Legge n. 818 del 7 dicembre 1984, del D.M. Interno 26 agosto 1992. 4. Ai sensi della Legge n. 37/08 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447, “Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990, in materia di sicurezza degli impianti” e del DM 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’art. 7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme per la sicurezza degli impianti”, deve essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero sullo stesso materiale deve essere stato apposto un marchio che ne attesti la conformità, ovvero quest’ultimo deve aver ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure deve essere munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I materiali non previsti nel campo di applicazione della legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento devono comunque essere conformi alla Legge n. 186/68. 5. Tutti i materiali devono essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione. 6. Per gli impianti elettrici, nel caso più generale, è indispensabile l'analisi dei carichi previsti e prevedibili per la definizione del carico convenzionale dei componenti e del sistema. Con riferimento alla configurazione e costituzione degli impianti, che saranno riportate su adeguati schemi e planimetrie, è necessario il dimensionamento dei circuiti sia per il funzionamento normale a regime, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente. 7. Ove non diversamente stabilito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere superiore al 4% del valore nominale. 8. I componenti devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche di ciascun ambiente, secondo le norme CEI di riferimento. 9. È indispensabile che l'esecuzione del sistema dispersore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle opere edili durante la quale è ancora possibile interrare i dispersori stessi senza particolari opere di scavo o di infissione e quando inoltre, se del caso, possono essere eseguiti i collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti di fondazione, utilizzando così dispersori naturali. 10. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI di riferimento. 11. Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione. 12. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della corrosione. Si raccomanda inoltre la misurazione della resistività del terreno. 13. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve essere realizzato in conformità alle disposizioni del D.M. n. 37/08 e s.m.i.. e delle norme CEI 81-1. 14. L’edificio, inoltre, deve essere dotato di: - quadro di protezione e comando dotato di interruttore generale e di interruttori di protezione per 3 linee separate, ognuna protetta a norma, per locale, servizio/ luce e FM, sistemi di avviso e sgancio al raggiungimento del massimo assorbimento ammesso, - tubazione in P.V.C. serie pesante filettabile terminante sotto il piano pavimento dotata di stringicavo, collegante il quadro elettrico interno, per il collegamento diretto del cavo di alimentazione proveniente dal contatore; - interruttori e deviatori nel numero e della potenza necessaria per ciascun ambiente e tipologia; - plafoniere al neon per uffici e corridoi/disimpegni, sufficienti a garantire i livelli di illuminazione come previsto dalle norme UNI 12464, dal DLgs 81/2008, da D.G.R. 268/2000 e L.R. n.31/2002; ; - plafoniere incandescenza 60 W, per servizi igienici (stagna); - plafoniere di emergenza autoalimentate con lampade fluorescenti atte a garantire l’illuminamento minimo di 5 lux medi, con indicatore vie d’esodo; - prese per utilizzatori 10/16A+T multiuso, in tutti gli ambienti e per ogni postazione di lavoro nei locali ufficio; - scatola esterna per allacciamento TV, con staffe per supporto piantone antenna, con foro parete protetto e relativo impianto con prese interne negli ambienti dove è previsto; - scatola esterna per allacciamento telefono, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio; - scatola esterna per allacciamento adsl, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio. - per il lotto 6 dovrà essere previsto idoneo impianto di videosorveglianza.
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Impianto elettrico. 1. Il Direttore L'impianto elettrico di ogni unità abitativa dovrà essere commisurato alle esigenze abitative ed alle apparecchiature installate nelle unità medesime, e comunque proporzionato per una potenza massima installata di 6 kW con caratteristiche dimensionali dei lavori, al termine dei lavori, si farà rilasciare il rapporto di verifica dell'impianto elettrico e raccoglierà inoltre la documentazione più significativa per la successiva gestione e manutenzionecavi secondo le vigenti norme CEI UNEL.
2. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d'arte in rispondenza alla Legge legge n. 186/68 e al D.M. n. 37/08 e s.m.i.. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificioP.M.R.R., di locale o di impianto specifico oggetto del progetto.
3. Vanno inoltre rispettate le disposizioni del DM del 16 febbraio 1982 e della Legge legge n. 818 del 7 dicembre 1984, del D.M. Interno 26 agosto 1992.
4. Ai sensi della Legge legge n. 37/08 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447, “Regolamento di attuazione della Legge legge 5 marzo 1990, in materia di sicurezza degli impianti” e del DM 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’art. 7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme per la sicurezza degli impianti”, deve essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero sullo stesso materiale deve essere stato apposto un marchio che ne attesti la conformità, ovvero quest’ultimo deve aver ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure deve essere munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I materiali non previsti nel campo di applicazione della legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento devono comunque essere conformi alla Legge legge n. 186/68.
5. Tutti i materiali devono essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione.
6. Per gli impianti elettrici, nel caso più generale, è indispensabile l'analisi dei carichi previsti e prevedibili per la definizione del carico convenzionale dei componenti e del sistema. Con riferimento alla configurazione e costituzione degli impianti, che saranno riportate su adeguati schemi e planimetrie, è necessario il dimensionamento dei circuiti sia per il funzionamento normale a regime, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente.
7. Ove non diversamente stabilito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere superiore al 4% del valore nominale.
8. I componenti devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche di ciascun ambiente, secondo le norme CEI di riferimento.
9. È indispensabile che l'esecuzione del sistema dispersore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle opere edili durante la quale è ancora possibile interrare i dispersori stessi senza particolari opere di scavo o di infissione e quando inoltre, se del caso, possono essere eseguiti i collegamenti dello stesso ai ad eventuali ferri dei plinti di armatura di fondazione, utilizzando così dispersori naturali.
10. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI di riferimento.
11. Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; : a tal fine è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione.
12. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della protezione dalla corrosione. Si raccomanda inoltre la misurazione della resistività del terreno.
13. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche atmosferiche, laddove necessario, deve essere realizzato in conformità alle disposizioni del D.M. n. 37/08 e s.m.i.. e delle È opportuno predisporre tempestivamente l'organo di captazione sulla copertura ed adeguate sedi per le calate, attenendosi alle distanze prescritte dalle norme CEI 81-1.
14. L’edificioCiascun P.M.R.R., inoltre, deve essere dotato di: - quadro di protezione e comando dotato di interruttore generale e di interruttori di protezione per 3 linee separate, ognuna protetta a norma, per locale, servizio/ luce e FM, sistemi di avviso e sgancio al raggiungimento del massimo assorbimento ammesso, ; - tubazione in P.V.C. serie pesante filettabile terminante sotto il piano pavimento dotata di stringicavo, collegante il quadro elettrico interno, per il collegamento diretto del cavo di alimentazione proveniente dal contatore; - interruttori e deviatori nel numero e della potenza necessaria per ciascun ambiente e tipologianecessaria; - plafoniere al neon per uffici gli ambienti e corridoi/disimpegniper i servizi igienici, sufficienti a garantire i livelli di illuminazione illuminazione, come previsto dalle norme UNI 12464, dal DLgs 81/2008, da D.G.R. 268/2000 e L.R. n.31/2002; ; - plafoniere incandescenza 60 W, per servizi igienici (stagna); - plafoniere di emergenza autoalimentate con lampade fluorescenti atte a garantire l’illuminamento minimo di 5 lux medi, con indicatore vie d’esodoregolamento igienico; - prese per utilizzatori 10/16A+T multiuso, in tutti gli ambienti e per ogni postazione di lavoro nei locali ufficio; - scatola esterna per allacciamento TV, con staffe per supporto piantone antenna, con foro parete protetto e relativo impianto con prese interne negli ambienti dove è previston. 1 presa interna; - scatola esterna per allacciamento telefono, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio; - scatola esterna per allacciamento adsl, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio. - per il lotto 6 dovrà essere previsto idoneo impianto di videosorveglianzapresa interna.
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Impianto elettrico. 1. Il Direttore dei lavori, al termine dei lavori, si farà rilasciare il rapporto di verifica La realizzazione dell'impianto elettrico dovrà essere conforme alle prescrizioni progettuale, di contratto e raccoglierà inoltre di capitolato e con la documentazione più significativa scrupolosa osservanza delle leggi, circolari, norme e disposizioni nazionali e locali, vigenti all'atto dell'esecuzione: - D.P.R. n 547 del 27/4/55 " Norme per la successiva gestione e manutenzione.
2. Gli prevenzione degli infortuni sul lavoro" - Legge n 186 del 23/3/68 "Disposizioni concernenti la produzione dei materiali, apparecchiatura, macchinari, installazione di impianti elettrici devono essere realizzati a regola d'arte in rispondenza alla ed elettronici" - Legge n. 186/68 e al D.M. n. 37/08 e s.m.i.. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto n 46 del progetto.
3. Vanno inoltre rispettate le disposizioni del DM del 16 febbraio 1982 e della Legge n. 818 del 7 dicembre 1984, del D.M. Interno 26 agosto 1992.
4. Ai sensi della Legge n. 37/08 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447, “Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990, in materia di sicurezza degli impianti” e del DM 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’art. 7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme 5/3/90 "Norme per la sicurezza degli impianti”" - Norme CEI con particolare riguardo alle: Norme CEI 11/17 fasc. 558 ed eventuali successivi aggiornamenti " Norme per gli impianti di produzione, deve essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero sullo stesso materiale deve essere stato apposto un marchio trasporto e distribuzione di energia elettrica, linee in cavo" Norme CEI 64/8 parte 4 "Prescrizioni per la sicurezza" Norne CEI 64/8 parte 5 "Scelta ed installazione dei componenti elettrici" Norme CEI 64/8 parte 7 "Ambienti ed applicazioni particolari" Norma XXX 00/000 " Impianti elettrici nei locali di pubblico spettacolo" - Tabelle di unificazione elettrotecnica italiana "UNEL" emanate dal C.N.R. CEI, applicabili agli impianti che ne attesti la conformità, ovvero quest’ultimo deve aver ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure deve essere munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I verranno eseguiti ed ai materiali non previsti nel campo di applicazione della legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento devono comunque essere conformi alla Legge n. 186/68.
5. che saranno posti in opera - Prescrizioni ENEL - TELECOM - VV.F. - A.S.L. Tutti i materiali devono che saranno impiegati dovranno: - per quelli che ne sono ammessi, essere esenti contraddistinti dal marchio dell'Istituto Italiano del Marchio di Qualità (I.M.Q.) - per quelli che non ne sono ammessi, essere scelti tra le produzioni delle migliori ditte e sottoposti in almeno tre esemplari alla D.L. che si riserva la facoltà di scelta. - Un campionarlo dei materiali proposti ed approvati per l'installazione dovrà essere tenuto in cantiere a disposizione per eventuali controlli e confronti da difetti qualitativi e di lavorazione.
6eseguirsi in corso d'opera. Per gli impianti elettricila realizzazione dell'impianto elettrico, nel caso più generalel'Appaltatore dovrà presentare, è indispensabile l'analisi dei carichi previsti e prevedibili almeno 30 giorni prima dell'esecuzione dell'impianto eventuali modifiche al progetto esecutivo che si rendessero necessarie per la definizione corretta realizzazione dell’impianto , in duplice copia redatto da un Ingegnere, da un Architetto o da un Perito del carico convenzionale settore. Dette modifiche saranno corredate da relazione illustrativa, da calcoli elettrici di dimensionamento dei vari circuiti, da schemi elettrici dei vari circuiti con indicati i tipi e le sezione da utilizzare e le cadute di tensione per i vari tratti, oltre ai disegni particolareggiati con indicazione di tutte le informazioni sui componenti e su ogni possibile particolare dell'impianto. Contemporaneamente l'Appaltatore dovrà sottoporre alla Direzione lavori la campionatura di tutti i componenti degli impianti per la preventiva accettazione del sistemaprogetto; resta comunque stabilito che la suddetta accettazione non pregiudica i diritti che l'Amministrazione appaltante si riserva in sede di collaudo. Con riferimento alla configurazione Gli apparecchi e costituzione degli impiantii materiali da impiegare nella realizzazione dell'impianto elettrico dovranno essere, oltre che di buona qualità, durata, isolamento, solidità e funzionamento, conformi alle norme CEI e alle tabelle di unificazione CEI - UNEL. Il circuito per l'utilizzazione della luce dovrà essere sempre distinto da quello per uso domestico; il circuito luce dovrà essere costituito da due circuiti indipendenti di cui uno per le prese a spina, l'altro per l'alimentazione diretta dei punti luce. Nel caso di particolari edifici verranno indicati i valori medi di illuminazione che si misureranno su un piano orizzontale posto a 80 cm dal pavimento in condizioni normali di alimentazione. I valori usuali per alcuni locali ed utilizzazioni saranno riportate su adeguati schemi i seguenti: - uffici in genere e planimetrielaboratori 150lux - locali di abitazione 150 lux - corridoi, è necessario passaggi, scale 100 lux La Direzione dei lavori, sia in corso d'opera che dopo l'ultimazione dei lavori potrà, in qualsiasi momento, procedere a verifiche atte ad accertare: - l'efficacia delle prese a terra; - lo stato di isolamento dei conduttori; - la conformità dell'impianto elettrico al progetto approvato; - l'efficacia delle protezioni. Il collaudo finale dell'impianto dovrà accertare: - che il dimensionamento progetto approvato sia stato rispettato in tutte le sue caratteristiche; - l'efficacia delle protezioni; - la resistenza all'isolamento; - l'efficacia delle prese a terra; - lo stato di isolamento dei conduttori; - la corretta realizzazione dei circuiti sia per il funzionamento normale a regime, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente.
7. Ove non diversamente stabilito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere superiore al 4% del valore nominale.
8. I componenti devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche di ciascun ambiente, secondo le norme CEI di riferimento.
9. È indispensabile che l'esecuzione del sistema dispersore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle opere edili durante la quale è ancora possibile interrare i dispersori stessi senza particolari opere di scavo o di infissione e quando inoltre, se del caso, possono essere eseguiti i collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti di fondazione, utilizzando così dispersori naturali.
10. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI di riferimento.
11. Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione.
12. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della corrosione. Si raccomanda inoltre la misurazione della resistività del terreno.
13. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve tensioni di contatto. Le linee dovranno essere realizzato in conformità collocate internamente a tubazioni di materiale termoplastico conforme alle disposizioni del D.M. n. 37/08 e s.m.i.. e delle norme CEI 81-o di acciaio smaltato sia internamente che esternamente. Il diametro delle tubazioni dovrà essere sufficientemente ampio da permettere di sfilare e rinfilare i cavi previsti con facilità e senza causare danni. Comunque il diametro interno non dovrà essere inferiore a 10 mm. Le linee, tutte indistintamente, saranno realizzate con fili di rame elettrolitico ricotto conformi alle norme CEI ed isolate con l'impiego di materiale termoplastico continuo, compatto, senza difetti quali bolle e grumi. Le sezioni minime dei conduttori saranno le seguenti (norme CEI 315 2.2.04)
1.. Illuminazione e relative prese a spina n/mmq. - Circuiti principali (dorsali) e derivazioni alle singole prese 2,5 - derivazioni ai singoli punti luce 1,5
142. L’edificioUsi domestici e relative prese a spina - Circuiti principali (dorsali), inoltrese destinati ad alimentare anche un apparecchio di cottura 6 - Circuiti principali (dorsali), negli altri casi 4 - Derivazioni per un apparecchio di cottura 4 - Derivazioni ai singoli utilizzatori o alle singole prese 2,5
3. Montanti al servizio delle singolo utenze 6 Le parti in tensione delle prese di corrente e dei comandi dovranno essere montati su materiali ceramici o simili aventi le medesime caratteristiche dielettriche. I prezzi in elenco saranno comprensivi di tutto quanto necessario per fornire l'impianto completo e funzionante a perfetta regola e dei contributi di allacciamento all'Ente di distribuzione o chi per esso. L'Appaltatore, fino all'approvazione del collaudo da parte dell'Amministrazione appaltante è ritenuto responsabile della funzionalità e integrità dell'impianto ed è, quindi, obbligato, se necessario, ad effettuare sostituzioni, riparazioni, reintegri qualora se ne presentasse l'esigenza. L'Appaltatore, entro 30 giorni dall'ultimazione dell'impianto deve essere dotato di: - quadro presentare duplice copia dei disegni quotati di protezione e comando dotato di interruttore generale tutta la rete e di interruttori ogni altro particolare atto a documentare con esattezza tutto l'impianto e la dichiarazione di protezione per 3 linee separate, ognuna protetta a norma, per locale, servizio/ luce e FM, sistemi di avviso e sgancio al raggiungimento del massimo assorbimento ammesso, - tubazione in P.V.C. serie pesante filettabile terminante sotto il piano pavimento dotata di stringicavo, collegante il quadro elettrico interno, per il collegamento diretto del cavo di alimentazione proveniente dal contatore; - interruttori e deviatori nel numero e conformita’ ai sensi della potenza necessaria per ciascun ambiente e tipologia; - plafoniere al neon per uffici e corridoi/disimpegni, sufficienti a garantire i livelli di illuminazione come previsto dalle norme UNI 12464, dal DLgs 81/2008, da D.G.R. 268/2000 e L.R. n.31/2002; ; - plafoniere incandescenza 60 W, per servizi igienici (stagna); - plafoniere di emergenza autoalimentate con lampade fluorescenti atte a garantire l’illuminamento minimo di 5 lux medi, con indicatore vie d’esodo; - prese per utilizzatori 10/16A+T multiuso, in tutti gli ambienti e per ogni postazione di lavoro nei locali ufficio; - scatola esterna per allacciamento TV, con staffe per supporto piantone antenna, con foro parete protetto e relativo impianto con prese interne negli ambienti dove è previsto; - scatola esterna per allacciamento telefono, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio; - scatola esterna per allacciamento adsl, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio. - per il lotto 6 dovrà essere previsto idoneo impianto di videosorveglianzaD.lvo 81/08.
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Impianto elettrico. 1La Direzione dei Lavori per la pratica realizzazione dell'impianto, oltre al coordinamento di tutte le operazioni necessarie alla realizzazione dello stesso, deve prestare particolare attenzione alla verifica della completezza di tutta la documentazione, ai tempi della sua realizzazione e a eventuali interferenze con altri lavori. Il Direttore dei lavori, al Verificherà inoltre che i materiali impiegati e la loro messa in opera siano conformi a quanto stabilito dal progetto. Al termine dei lavori, lavori si farà rilasciare il rapporto di verifica collaudo dell'impianto elettrico elettrico, come precisato nella CEI 64-50 e raccoglierà la dichiarazione di conformità secondo il DM 37/08 art.7, che attesterà che lo stesso è stato eseguito a regola d'arte. Raccoglierà inoltre tutta la documentazione più significativa necessaria per la successiva gestione e manutenzionemanutenzione (manuali d’uso e di installazione, schemi elettrici, certificazioni CE dei materiali, ecc.
2). Gli Tutti gli impianti elettrici devono previsti nell’intervento sono soggetti all’ obbligo di progettazione ai sensi dell’ art. 5 del D.M. 37/08. Si riporta a titolo informativo e non esaustivo l’elenco delle principali leggi e norme tecniche d’impianto utilizzate nella progettazione delle opere e che dovranno essere realizzati rispettate nell’ esecuzione dei lavori, al fine di garantire la perfetta realizzazione a regola d'arte d’ arte degli stessi. Le opere oggetto del presente progetto riguardano solo gli impianti di utilizzazione, così come stabilito dall’ art. 1 del D.P.R. n° 447/91 e, quindi, non riguardano gli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi in rispondenza alla Legge n. 186/68 e genere. Tali apparecchiature, non soggette al D.M. n. 37/08 e s.m.i.. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le 37/08, dovranno essere in ogni caso rispondenti alle norme CEI applicabilirelative, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto ma tale rispondenza dovrà essere assicurata dal costruttore. Legge n.186 del progetto.
301-03-1968 : Disposizioni concernenti materiali ed impianti elettrici. Vanno inoltre rispettate le D.M. n° 37 del 22-01-08 : Regolamento concernente il riordino delle disposizioni del DM del 16 febbraio 1982 e della Legge n. 818 del 7 dicembre 1984, del D.M. Interno 26 agosto 1992.
4. Ai sensi della Legge n. 37/08 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447, “Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990, in materia di attività di installazione degli impianti all’ interno degli edifici. D.L. n.81 del 9-04-2008 : Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza degli impianti” e del DM 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello nei luoghi di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’artlavoro. 7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme Norma CEI 11-17 IIa ediz. : Norme per la sicurezza degli impianti”, deve essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero sullo stesso materiale deve essere stato apposto un marchio che ne attesti la conformità, ovvero quest’ultimo deve aver ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure deve essere munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I materiali non previsti nel campo di applicazione della legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento devono comunque essere conformi alla Legge n. 186/68.
5. Tutti i materiali devono essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione.
6. Per gli impianti elettricidi produzione, nel caso più generaletrasporto e distribuzione di energia elettrica -linee in cavo. Norma CEI 64-8 VIa ediz. : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Norma CEI 11-8: Impianti di produzione, è indispensabile l'analisi dei carichi previsti trasporto e prevedibili per la definizione del carico convenzionale dei componenti distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra. Norma CEI 11-18: Impianti di produzione, trasporto e del sistemadistribuzione di energia elettrica. Con riferimento alla configurazione e costituzione Dimensionamento degli impianti, che saranno riportate su adeguati schemi e planimetrie, è necessario il dimensionamento dei circuiti sia per il funzionamento normale a regime, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente.
7impianti in relazione alle tensioni. Ove non diversamente stabilito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere superiore al 4% del valore nominale.
8. I componenti devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche di ciascun ambiente, secondo le norme Norma CEI di riferimento.
9. È indispensabile che l'esecuzione del sistema dispersore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle opere edili durante la quale è ancora possibile interrare i dispersori stessi senza particolari opere di scavo o di infissione e quando inoltre, se del caso, possono essere eseguiti i collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti di fondazione, utilizzando così dispersori naturali.
10. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI di riferimento.
11. Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione.
12. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della corrosione. Si raccomanda inoltre la misurazione della resistività del terreno.
17-13. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve essere realizzato in conformità alle disposizioni del D.M. n. 37/08 e s.m.i.. e delle norme CEI 81-1.
14. L’edificio, inoltre, deve essere dotato di: - quadro Apparecchiature assiemate di protezione e comando dotato di interruttore generale e manovra per bassa tensione (quadri BT). Norma CEI 20-19: Cavi isolati in gomma con tensione nominale non superiore a 450/750V. Norma CEI 20-20 : Cavi isolati in polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750V. Norma CEI 20-22 II: Prove d’incendio su cavi elettrici. Norma UNI EN 12464-1 : Illuminazione dei posti di interruttori lavoro. Norma UNI EN 1838 ed. 03/2000: Illuminazione di protezione per 3 linee separate, ognuna protetta a norma, per locale, servizio/ luce e FM, sistemi di avviso e sgancio al raggiungimento del massimo assorbimento ammesso, - tubazione in P.V.C. serie pesante filettabile terminante sotto il piano pavimento dotata di stringicavo, collegante il quadro elettrico interno, per il collegamento diretto del cavo di alimentazione proveniente dal contatore; - interruttori e deviatori nel numero e della potenza necessaria per ciascun ambiente e tipologia; - plafoniere al neon per uffici e corridoi/disimpegni, sufficienti a garantire i livelli di illuminazione come previsto dalle norme UNI 12464, dal DLgs 81/2008, da D.G.R. 268/2000 e L.R. n.31/2002; ; - plafoniere incandescenza 60 W, per servizi igienici (stagna); - plafoniere di emergenza autoalimentate con lampade fluorescenti atte a garantire l’illuminamento minimo di 5 lux medi, con indicatore vie d’esodo; - prese per utilizzatori 10/16A+T multiuso, in tutti gli ambienti e per ogni postazione di lavoro nei locali ufficio; - scatola esterna per allacciamento TV, con staffe per supporto piantone antenna, con foro parete protetto e relativo impianto con prese interne negli ambienti dove è previsto; - scatola esterna per allacciamento telefono, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio; - scatola esterna per allacciamento adsl, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio. - per il lotto 6 dovrà essere previsto idoneo impianto di videosorveglianzaemergenza.
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Impianto elettrico. 1. Il Direttore L'impianto elettrico di ogni unità abitativa dovrà essere commisurato alle esigenze abitative ed alle apparecchiature installate nelle unità medesime, e comunque proporzionato per una potenza massima installata di 6 kW con caratteristiche dimensionali dei lavori, al termine dei lavori, si farà rilasciare il rapporto di verifica dell'impianto elettrico e raccoglierà inoltre la documentazione più significativa per la successiva gestione e manutenzionecavi secondo le vigenti norme CEI UNEL.
2. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d'arte in rispondenza alla Legge legge n. 186/68 e al D.M. n. 37/08 e s.m.i.. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto del progetto.
3. Vanno inoltre rispettate le disposizioni del DM del 16 febbraio 1982 e della Legge legge n. 818 del 7 dicembre 1984, del D.M. Interno 26 agosto 1992.
4. Ai sensi della Legge legge n. 37/08 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447, “Regolamento di attuazione della Legge legge 5 marzo 1990, in materia di sicurezza degli impianti” e del DM 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’art. 7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme per la sicurezza degli impianti”, deve essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero sullo stesso materiale deve essere stato apposto un marchio che ne attesti la conformità, ovvero quest’ultimo deve aver ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure deve essere munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I materiali non previsti nel campo di applicazione della legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento devono comunque essere conformi alla Legge legge n. 186/68.
5. Tutti i materiali devono essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione.
6. Per gli impianti elettrici, nel caso più generale, è indispensabile l'analisi dei carichi previsti e prevedibili per la definizione del carico convenzionale dei componenti e del sistema. Con riferimento alla configurazione e costituzione degli impianti, che saranno riportate su adeguati schemi e planimetrie, è necessario il dimensionamento dei circuiti sia per il funzionamento normale a regime, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente.
7. Ove non diversamente stabilito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere superiore al 4% del valore nominale.
8. I componenti devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche di ciascun ambiente, secondo le norme CEI di riferimento.
9. È indispensabile che l'esecuzione del sistema dispersore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle opere edili durante la quale è ancora possibile interrare i dispersori stessi senza particolari opere di scavo o di infissione e quando inoltre, se del caso, possono essere eseguiti i collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti di fondazione, utilizzando così dispersori naturali.
10. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI di riferimento.
11. Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione.
12. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i trai vari impianti tecnologici interrati ai fini della corrosione. Si raccomanda inoltre la misurazione della resistività del terreno.
13. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve essere realizzato in conformità alle disposizioni del D.M. n. 37/08 e s.m.i.. e delle norme CEI 81-1.
14. L’edificioI P.M.A.R., inoltre, deve devono essere dotato dotati di: - quadro di protezione e comando dotato di interruttore generale e di interruttori di protezione per 3 linee separate, ognuna protetta a norma, per locale, servizio/ luce e FM, sistemi di avviso e sgancio al raggiungimento del massimo assorbimento ammesso, - tubazione in P.V.C. serie pesante filettabile terminante sotto il piano pavimento dotata di stringicavo, collegante il quadro elettrico interno, per il collegamento diretto del cavo di alimentazione proveniente dal contatore; - interruttori e deviatori nel numero e della potenza necessaria per ciascun ambiente e tipologianecessaria; - plafoniere al neon o lampade similari per uffici gli ambienti e corridoi/disimpegniper i servizi igienico, sufficienti a garantire i livelli di illuminazione illuminazione, come previsto dalle norme UNI 12464, dal DLgs 81/2008, da D.G.R. 268/2000 e L.R. n.31/2002; ; - plafoniere incandescenza 60 W, per servizi igienici (stagna); - plafoniere di emergenza autoalimentate con lampade fluorescenti atte a garantire l’illuminamento minimo di 5 lux medi, con indicatore vie d’esodoregolamento igienico; - prese per utilizzatori 10/16A+T multiuso, in tutti gli ambienti e per ogni postazione di lavoro nei locali ufficio; - scatola esterna per allacciamento TV, con staffe per supporto piantone antenna, con foro parete protetto e relativo impianto con prese interne negli ambienti dove è previston. 1 presa interna; - scatola esterna per allacciamento telefono, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio; - scatola esterna per allacciamento adsl, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio. - per il lotto 6 dovrà essere previsto idoneo impianto di videosorveglianza.presa interna;
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Samples: Capitolato Speciale Di Appalto
Impianto elettrico. 1. Il Direttore dei lavoridell’Esecuzione, al termine dei lavorilavori di installazione, si farà rilasciare il rapporto di verifica dell'impianto elettrico e raccoglierà inoltre la documentazione più significativa per la successiva gestione e manutenzione.
2. Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d'arte in rispondenza alla Legge legge n. 186/68 e al D.M. n. 37/08 e s.m.i.. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto del progetto.
3. Vanno inoltre rispettate le disposizioni del DM del 16 febbraio 1982 e della Legge legge n. 818 del 7 dicembre 1984, del D.M. Interno 26 agosto 1992.
4. Ai sensi della Legge legge n. 37/08 del DPR 6 dicembre 1991, n. 447, “Regolamento di attuazione della Legge legge 5 marzo 1990, in materia di sicurezza degli impianti” e del DM 20 febbraio 1992 “Approvazione del modello di conformità dell’impianto alla regola dell’arte di cui all’art. 7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme per la sicurezza degli impianti”, deve essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero sullo stesso materiale deve essere stato apposto un marchio che ne attesti la conformità, ovvero quest’ultimo deve aver ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure deve essere munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I materiali non previsti nel campo di applicazione della legge 18 ottobre 1977, n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento devono comunque essere conformi alla Legge legge n. 186/68.
5. Tutti i materiali devono essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione.
6. Per gli impianti elettrici, nel caso più generale, è indispensabile l'analisi dei carichi previsti e prevedibili per la definizione del carico convenzionale dei componenti e del sistema. Con riferimento alla configurazione e costituzione degli impianti, che saranno riportate su adeguati schemi e planimetrie, è necessario il dimensionamento dei circuiti sia per il funzionamento normale a regimeregine, che per il funzionamento anomalo per sovracorrente.
7. Ove non diversamente stabilito, la caduta di tensione nell'impianto non deve essere superiore al 4% del valore nominale.
8. I componenti devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche di ciascun ambiente, secondo le norme CEI di riferimento.
9. È indispensabile che l'esecuzione del sistema dispersore proprio debba aver luogo durante la prima fase delle opere edili durante la quale è ancora possibile interrare i dispersori stessi senza particolari opere di scavo o di infissione e quando inoltre, se del caso, possono essere eseguiti i collegamenti dello stesso ai ferri dei plinti di fondazione, utilizzando così dispersori naturali.
10. I collegamenti di equipotenzialità equipotenziali principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI di riferimento.
11. Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione.
12. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i trai vari impianti tecnologici interrati ai fini della corrosione. Si raccomanda inoltre la misurazione della resistività del terreno.
13. L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche deve essere realizzato in conformità alle disposizioni del D.M. n. 37/08 e s.m.i.. e delle È opportuno predisporre tempestivamente l'organo di captazione sulla copertura ed adeguate sedi per le calate, attenendosi alle distanze prescritte dalle norme CEI 81-1.
14. L’edificio, inoltre, deve essere dotato di: - quadro di protezione e comando dotato di interruttore generale e di interruttori di protezione per 3 linee separate, ognuna protetta a norma, per locale, servizio/ luce e FM, sistemi di avviso e sgancio al raggiungimento del massimo assorbimento ammesso, - tubazione in P.V.C. serie pesante filettabile terminante sotto il piano pavimento dotata di stringicavo, collegante il quadro elettrico interno, per il collegamento diretto del cavo di alimentazione proveniente dal contatore; - interruttori e deviatori nel numero e della potenza necessaria per ciascun ambiente e tipologianecessaria; - plafoniere al neon fluorescenti, a doppio isolamento per aule, uffici e corridoi/disimpegni, sufficienti con caratteristiche adeguate a garantire le prestazioni illuminanti ed i livelli di illuminazione come previsto dalle norme illuminamento di cui al punto 5.2 del D.M. 18 dicembre 1975, della norma UNI 12464, dal 12464 e del DLgs 81/2008, da D.G.R. 268/2000 e L.R. n.31/2002; 81/08; - plafoniere incandescenza 60 W, per servizi igienici (stagnatipo stagna a doppio isolamento); - plafoniere di emergenza autoalimentate con lampade fluorescenti atte a garantire l’illuminamento minimo di 5 lux meditipo fluorescente, con indicatore delle vie d’esodo; - prese per utilizzatori 10/16A+T multiuso, con alveoli protetti e dotate di marchio IMQ, in tutti gli ambienti e per ogni postazione di lavoro nei locali ufficio, in numero adeguato per evitare l’utilizzo di adattatori e/o prese multiple; - scatola esterna per allacciamento TV, con staffe per supporto piantone antenna, con foro parete protetto e relativo impianto con prese interne negli ambienti dove è previstoper ogni aula, laboratorio e ufficio; - scatola esterna per allacciamento telefono, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio; - scatola esterna per allacciamento adsl, con foro parete protetto e relativo impianto e prese interne per ogni ufficio. - per il lotto 6 dovrà essere previsto idoneo impianto di videosorveglianza.
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