Illuminazione. DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI
Illuminazione. La cabina sarà completata da un impianto di illuminazione e, per riserva, sarà corredata di impianto di illuminazione sussidiario a batteria di accumulatori, corredato da dispositivo di carica predisposto per l'inserzione automatica o, per cabine inferiori a 150 kVA, almeno di una torcia a pile.
Illuminazione. Nelle sale operatorie è necessario garantire un livello di illuminazione generale di 1000 lx. Nel campo operatorio l’illuminazione è ottenuta mediante l’impiego di lampade scialitiche per diagnostica e per chirurgia. L’illuminazione delle zone adiacenti al campo operatorio deve essere tale da non dar luogo a difficoltà di adattamento e ad ombre, con contrasti di luminanza aventi un rapporto compreso tra 5/1 e 10/1. A tale scopo è consigliabile disporre gli apparecchi di illuminazione intorno al tavolo operatorio e schermare gli stessi per evitare fenomeni di abbagliamento ed ottenere un adeguato livello di uniformità. Anche nei locali funzionalmente collegati alle sale operatorie è necessario prevedere una illuminazione e degli apparecchi di illuminazione aventi le stesse caratteristiche di quella generale delle sale operatorie. Il sistema di illuminazione potrà avvenire anche per mezzo del Sistema di Automazione dell’Edifico il quale provvederà ad attivare attraverso moduli intelligenti gli apparecchi di illuminazione, direttamente o attraverso contattori di adeguata portata. La tipologia di comando dovrà consentire tutte le funzioni precedentemente descritte sia localmente sia dalla postazione centrale. Ogni modifica di funzionamento dei componenti installati, così come ogni “messa a punto” dell’impianto potrà così avvenire esclusivamente attraverso la riprogrammazione dei componenti senza richiedere modifiche di cablaggio. L’impiego di componenti “intelligenti” dovrà garantire la realizzazione di controlli evoluti, quali il comando temporizzato, la regolazione continua, la segnalazione di malfunzionamenti dei dispositivi di illuminazione, l’ottimizzazione dei consumi consentendo inoltre di attuare un programma di risparmio energetico. Il sistema di gestione inoltre dovrà essere in grado di assicurare un livello di illuminamento costante in relazione all’incidenza dell’illuminazione esterna. Il sistema Automazione dell’Edificio dovrà provvedere ai comandi centralizzati ed automatizzati per tutte le accensioni. Il sistema potrà provvedere a regolare in modo continuo ed automaticamente la luminosità ambientale in modo da tener conto dell’apporto della luce naturale riducendo di conseguenza l’illuminazione artificiale.
Illuminazione. DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI
Illuminazione. La generalità delle installazioni in un impianto è situata all’aperto; l’impianto è perciò caratterizzato da una notevole variabilità di illuminazione, soprattutto in funzione dell’irraggiamento solare e dell’alternanza di ambienti esterni, fortemente illuminati, e ambienti coperti o al chiuso. Tuttavia, alcuni interventi tecnici o alcune zone richiedono illuminazione artificiale o di emergenza anche di giorno. Le diverse tipologie di attività (dal semplice trasferimento all’ispezione o alla manutenzione di apparecchiature) ri- chiedono livelli di illuminamento diversi e che spesso è difficile assicurare uniformemente, sia per l’ampiezza delle superfici sia per la difficoltà di evitare fenomeni di abbagliamento. Nel diurno si passa da livelli di forte illuminamento (oltre 9000 lux, pieno sole) a condizioni di penombra, sempli- cemente entrando nei locali dove sono ospitati gli impianti utilizzati.
Illuminazione. Il sistema di illuminazione sia interno che esterno dovrà essere il risultato di un progetto unitario redatto secondo la legislazione vigente. Non è consentito l’utilizzo di tubi al neon in vista.
Illuminazione. Il sistema domotico per l’illuminazione deve permettere di gestire la fonte di luce artificiale solo quando è necessaria, ovvero in funzione della presenza di persone e/o della quantità di luce naturale presente nel locale. L'accensione, lo spegnimento e la regolazione dell'intensità luminosa degli apparecchi di illuminazione possono essere realizzati, con comando manuale (es. mediante pulsanti tradizionali o telecomandi) o automatico (mediante temporizzatori o sensori di presenza persone, sensori crepuscolari e di luminosità, ecc.). Il collegamento di ciascun dispositivo al rispettivo apparecchio di illuminazione o a più apparecchi dovrà essere modificato riconfigurando la connessione logica. Ma un requisito relativo all'illuminazione si dovrà avere con la creazione di "scenari" ossia l'esecuzione di più funzionalità con un solo comando.
Illuminazione. L’illuminazione interna avverrà mediante lampada in grado di garantire almeno 400lux su tutto il piano di lavoro. Il dato dovrà essere riscontrabile sul «Test report» della cappa.
Illuminazione. Atoll è circondato da un involucro bianco madre-perla lungo un chilometro e mezzo. L'ellisse, che curva nella parte superiore, è completa- mente retroilluminato, con colori che variano dal bianco al rosso, dall'oro al celeste. L'effetto evanescente della luce esalta il modello per- forato e crea un sottile effetto ‘maschera’ che si fonde con il paesaggio circostante e fornisce un punto di ri- ferimento del territorio. L'interno dell'involucro lungo la passeggiata è an- ch’esso retroilluminato però da una sola luce bianca, permettendo un’ottimale visione delle vetrine.
Illuminazione. 1. Nelle opere di nuova costruzione è raccomandato che:
a) le parti trasparenti dei locali destinati alla permanenza di persone:
1) siano orientate considerandosi il sole;
2) siano collocate in modo da ridurre al minimo l’oscuramento dovuto ad altri edifici o altre opere esterne;
b) sia assicurata l’assenza di fenomeni di abbagliamento;
c) sia previsto un trattamento delle superfici interne ed esterne tale da controllare la riflessione della luce.
2. L’illuminazione naturale degli spazi che non dispongono di sufficente esposizione frontale può avvenire anche attraverso sistema di illuminazione dall’alto.
3. Negli edifici commerciali, direzionali, produttivi e di servizi in genere è raccomandato l’uso di tecnologie e/o sistemi di captazione della luce naturale come condotti di luce, mensole di luce, pozzi di luce e simili.
4. Le parti comuni degli edifici residenziali sono dotate di dispositivi permettenti la regolazione dell’illuminazione, come interruttori a tempo o azionati da sensori di presenza e di illuminazione naturale.