Illuminazione. Il condotto per l’illuminazione viene utilizzato negli edifici in cui è necessario alimentare lampade o piccoli carichi. Parcheggi dei centri commerciali, capannoni, padiglioni fieristici, rappresentano un esempio di applicazione tipica. II condotto luce è tipicamente installato a soffitto e utilizzato come supporto degli apparecchi illuminanti. I punti di derivazione vengono normalmente posizionati ogni 0,5 - 1 m e le correnti nominali dei condotti sono nell’ordine dei 25 - 63 A. Tramite la selezione di fase e grazie a contatti personalizzabili installati all’interno delle spine di derivazione, è possibile equilibrare le linee sulle tre fasi. La possibilità di avere nello stesso condotto due circuiti distinti tra loro e perfettamente indipendenti rende possibile alimentare, senza ulteriori ingombri e riducendo i tempi di installazione, sia la linea generale che quella di emergenza o di realizzare più circuiti specifici, quali rilevamento di presenza o variazione di velocità. Per i condotti sbarre per l’illuminazione, alcuni produttori mettono a disposizione elementi costruttivamente predisposti per l’applicazione del protocollo DALI, un protocollo standard internazionale condiviso dall’intero settore illuminotecnico. Il sistema DALI comprende un’unità di comando o controller ed un alimentatore e permette il controllo dei corpi illuminanti attraverso il condotto sbarre di distribuzione. Il controller consente di gestire fino ad un massimo di 64 punti luce singoli raggruppabili in più gruppi o zone (fino a 16). Per ciascuna zona è possibile impostare uno scenario fisso o dinamico (con comandi dimmer) per rispondere in modo ottimale alle esigenze di illuminazione dell’attività e alle condizioni di occupazione dei locali. DALI è inoltre utilizzato per la gestione dell’illuminazione d’emergenza in conformità con la legislazione vigente. Il controller DALI può essere interfacciato con un sistema BMS per la gestione integrata (Building Management System) negli edifici ove è presente un gateway DALI/KNX.
Illuminazione. La cabina sarà completata da un impianto di illuminazione e, per riserva, sarà corredata di impianto di illuminazione sussidiario a batteria di accumulatori, corredato da dispositivo di carica predisposto per l'inserzione automatica o, per cabine inferiori a 150 kVA, almeno di una torcia a pile.
Illuminazione. DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI
Illuminazione. La generalità delle installazioni in un impianto è situata all’aperto; l’impianto è perciò caratterizzato da una notevole variabilità di illuminazione, soprattutto in funzione dell’irraggiamento solare e dell’alternanza di ambienti esterni, fortemente illuminati, e ambienti coperti o al chiuso. Tuttavia, alcuni interventi tecnici o alcune zone richiedono illuminazione artificiale o di emergenza anche di giorno. Le diverse tipologie di attività (dal semplice trasferimento all’ispezione o alla manutenzione di apparecchiature) ri- chiedono livelli di illuminamento diversi e che spesso è difficile assicurare uniformemente, sia per l’ampiezza delle superfici sia per la difficoltà di evitare fenomeni di abbagliamento. Nel diurno si passa da livelli di forte illuminamento (oltre 9000 lux, pieno sole) a condizioni di penombra, sempli- cemente entrando nei locali dove sono ospitati gli impianti utilizzati.
Illuminazione. DESCRIZIONE QUANTITÀ DETTAGLI
Illuminazione. Naturale con finestre munite di dispositivi di schermatura dalla luce esterna. Artificiale con tubi fluorescenti schermati con diffusori del tipo a griglia di alluminio o parabole. Cassetta del pronto soccorso Presso il locale infermeria ed ai diversi piani.
Illuminazione. Il sistema domotico per l’illuminazione deve permettere di gestire la fonte di luce artificiale solo quando è necessaria, ovvero in funzione della presenza di persone e/o della quantità di luce naturale presente nel locale. L'accensione, lo spegnimento e la regolazione dell'intensità luminosa degli apparecchi di illuminazione possono essere realizzati, con comando manuale (es. mediante pulsanti tradizionali o telecomandi) o automatico (mediante temporizzatori o sensori di presenza persone, sensori crepuscolari e di luminosità, ecc.). Il collegamento di ciascun dispositivo al rispettivo apparecchio di illuminazione o a più apparecchi dovrà essere modificato riconfigurando la connessione logica. Ma un requisito relativo all'illuminazione si dovrà avere con la creazione di "scenari" ossia l'esecuzione di più funzionalità con un solo comando.
Illuminazione. L’illuminazione interna avverrà mediante lampada in grado di garantire almeno 400lux su tutto il piano di lavoro. Il dato dovrà essere riscontrabile sul «Test report» della cappa.
Illuminazione. Il sistema di illuminazione sia interno che esterno dovrà essere il risultato di un progetto unitario redatto secondo la legislazione vigente. Non è consentito l’utilizzo di tubi al neon in vista ma corpi illuminanti a luce naturale tali da non recare disturbi visivi.
Illuminazione. L'adeguata illuminazione del cantiere e quella che sarà necessaria per i lavori notturni ed anche diurni. Le aree di lavoro in cui i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell’illuminazione artificiale dovranno disporre di una illuminazione di emergenza di sufficiente intensità; è a carico dell’Appaltatore la manutenzione ordinaria e straordinaria di detto impianto di illuminazione.