Imposte indirette. Il locatore mantiene la qualifica di imprenditore Ai fini Imposta di registro Imposta fissa € 168,00 Ai fini Iva
Imposte indirette. Il locatore NON mantiene la qualifica di imprenditore
Imposte indirette. La prevalente componente immobiliare
Imposte indirette. 7.2.1 Imposta sul valore aggiunto
7.2.2 Tassa sui contratti di borsa
Imposte indirette. La Risposta 14/2018 rileva che gli utility token sono tendenzialmente assimilati ai voucher, in quanto conferiscono al detentore il diritto a beneficiare di beni e/o servizi in esso incorporati. L’Agenzia, rinviando alla risoluzione sull’emissione e la circolazione dei voucher (Risoluzione 21/E del 22.02.2011), individua la rilevanza fiscale nel momento dell’utilizzo del
Imposte indirette. Iva – On-line il servizio per verificare lo stato di attività di una partita Iva – Comunicato stampa dellʼAgenzia delle Entrate del 16 ottobre 2012. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Imposte indirette. Sono imposte indirette le imposte che si riferiscono all’utilizzazione della ricchezza e non al suo possesso. Hanno come presupposto fatti od atti dai quali si può indirettamente desumere la disponibilità di un reddito o di un patrimonio e che quindi possono considerarsi rilevatori di capacità contributiva: i consumi, i trasferimenti, gli affari. I tributi riconducibili alla categoria delle imposte indirette sono i più numerosi (anche se il loro gettito è complessivamente inferiore a quello delle imposte sui redditi) e la ragione è intuitiva: per ciascun tipo omogeneo di beni o di servizi è possibile e spesso conveniente creare imposte autonome, adattando ciascuna di esse alle caratteristiche del singolo segmento di mercato in cui si collocano i beni o i servizi tassati. Ecco perché in termini numerici, le imposte indirette sono relativamente più numerose, esse comprendono, tra l’altro: ▪ IVA (imposta sul valore aggiunto); ▪ imposte di fabbricazione (ad esempio sulla benzina, sull’energia elettrica, etc); ▪ imposte sul consumo di determinati servizi (come l’imposta sulle assicurazioni, sugli spettacoli); ▪ imposta di bollo. L’imposta di bollo è un’imposta indiretta cartolare che si applica su documenti e carte contenenti atti, convenzioni, istanze. Il bollo viene pagato attraverso un atto negoziale volto all’acquisto di valori bollati e ha una specifica funzione di prova circa l’avvenuta corresponsione del tributo. Può essere dovuto fin dall’origine o in caso d’uso. L’imposta può essere:
a. proporzionale, se commisurata al valore dell’atto;
b. fissa, se colpisce in misura unica tutti gli atti di una determinata specie, indipendentemente dal loro valore. Non tutti gli atti sono soggetti ad imposta di bollo; nel settore contabilità, ad esempio sono:
a. esenti da bollo: i documenti ad uso interno amministrativo, quelli concernenti i rapporti tra le ditte e i propri dipendenti, le fatture soggette ad IVA e quelle non imponibili, le ricevute fiscali;
b. soggette a bollo le fatture esenti da IVA. ▪ Imposta di registro. È un’imposta indiretta sugli affari che si applica in occasione delle formalità di registrazione (deposito in copia per gli atti scritti o denuncia all’ufficio per gli atti non scritti) a cui determinati contratti od operazioni devono essere sottoposti. Presupposto che determina il sorgere del rapporto tributario non è la realizzazione di una particolare operazione economica, ma la stipulazione di un atto (contratto di vendita, contratto di mutuo,...
Imposte indirette. Principali caratteristiche
Imposte indirette. Fatturazione e registrazione
Imposte indirette. Le operazioni di fusione sono escluse dall'ambito di applicazione dell'IVA per carenza del presupposto oggettivo; ai sensi dell'art. 2, comma 3, lett. (f) del D.P.R. del 26 ottobre 1972, n. 633; secondo tale norma, infatti, non sono considerate cessioni rilevanti ai fini IVA i passaggi di beni in dipendenza di fusioni di società. Ai fini dell'imposta di registro, l'Atto di Fusione è assoggettato a imposta in misura fissa (pari a Euro 200,00) ex articolo 4, lett. b), della Parte I della Tariffa allegata al D.P.R. del 26 aprile 1986, n. 131.