Common use of Opzioni Clause in Contracts

Opzioni. Un’opzione è un contratto che attribuisce il diritto di comprare (opzione call) o vendere (opzione put) una data quantità di un bene (sottostante) ad un prezzo prefissato (strike price o prezzo di esercizio) entro una certa data (scadenza o maturità), nel qual caso si parla di opzione americana, o al raggiungimento della stessa, nel qual caso si parla di opzione europea. Il bene sottostante al contratto di opzione può essere: - un’attività finanziaria (azioni, obbligazioni, valute, strumenti finanziari derivati, ecc.); - una merce (petrolio, oro, grano, ecc.); - un evento di varia natura. In ogni caso il sottostante deve essere scambiato su un mercato con quotazioni ufficiali o pubblicamente riconosciute ovvero, nel caso di evento, lo stesso deve essere oggettivamente riscontrabile. Le due parti del contratto di opzione sono definite: compratore (c.d. xxxxxx) e venditore (c.d. writer) dell’opzione. Il compratore, dietro pagamento di una somma di denaro, detta premio, acquista il diritto di vendere o comprare l’attività sottostante. Il venditore percepisce il premio e, in cambio, è obbligato alla vendita o all’acquisto del bene sottostante su richiesta del compratore. Secondo la terminologia usata dagli operatori, il compratore apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore apre una posizione corta (short position). Nel momento in cui il compratore dell’opzione esercita il diritto, cioè decide di acquistare (call) o vendere (put), si verificano i seguenti scenari: - nel caso di opzione call, il compratore dell’opzione riceverà dal venditore la differenza fra il prezzo corrente del sottostante (c.d. prezzo spot) ed il prezzo di esercizio ovvero gli verrà consegnato fisicamente il sottostante; - nel caso di opzione put, il compratore dell’opzione riceverà la differenza tra il prezzo di esercizio ed il prezzo spot ovvero consegnerà fisicamente il sottostante. La differenza fra prezzo spot e prezzo di esercizio, nel caso della call, e prezzo di esercizio e prezzo spot, nel caso della put, è comunemente detta “valore intrinseco dell’opzione”. Il valore intrinseco non può assumere valori negativi in quanto il compratore dell’opzione ha il diritto di acquistare o vendere; pertanto, nel caso in cui il prezzo corrente del sottostante, al momento dell’esercizio, fosse inferiore al prezzo di esercizio della call (o viceversa per la put), eviterà semplicemente di esercitare il diritto, con una perdita limitata alle somme pagate per il premio.

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Samples: Contratto Relativo Ai Servizi Di: I) Negoziazione Per Conto Proprio, Esecuzione Di Ordini Per Conto Dei Clienti E Ricezione E Trasmissione Di Ordini Su Strumenti Finanziari; Ii) Sottoscrizione E/O Collocamento Con Assunzione a Fermo Ovvero Con Assunzione Di Garanzia Nei Confronti Dell'emittente E Di Collocamento Senza Assunzione a Fermo Né Assunzione Di Garanzia Nei Confronti Dell’emittente E Iii) Deposito a Custodia E Amministrazione Di Strumenti Finanziari, Contratto Relativo Ai Servizi Di: I) Negoziazione Per Conto Proprio, Esecuzione Di Ordini Per Conto Dei Clienti E Ricezione E Trasmissione Di Ordini Su Strumenti Finanziari; Ii) Assunzione a Fermo E/O Collocamento Sulla Base Di Un Impegno Irrevocabile O Senza Impegno Irrevocabile; (Iii) Consulenza in Materia Di Investimenti; E Iv) Deposito a Custodia E Amministrazione Di Strumenti Finanziari

Opzioni. Un’opzione è un contratto che attribuisce il diritto diritto, ma non l’obbligo, di comprare (opzione call) o vendere (opzione put) una data quantità di un bene (sottostantesottostan- te) ad un prezzo prefissato (strike price o prezzo di esercizio) entro una certa data (scadenza o maturità), nel qual caso si parla di opzione americana, ) o al raggiungimento della stessa, nel qual caso si parla . Tali contratti possono essere negoziati sia su mercati regolamentati sia OTC. Gli elementi caratteristici di opzione europeaun’opzione sono: - il sottostante. Il bene sottostante al contratto di opzione op- zione può essere: - un’attività finanziaria (come azioni, obbligazioni, valute, strumenti finanziari derivati, eccetc.); - , una merce (come petrolio, oro, grano, eccetc.); - , un evento di varia natura. In ogni caso il sottostante deve essere scambiato su un mercato con quotazioni ufficiali o pubblicamente riconosciute ovveronatura oppure, nel caso di eventoDaily Options e Multiday Options, Futures su indici e materie prime e CFD su un cambio tra valute. Tutte le opzioni scritte sul medesimo sottostante costituiscono una “serie”; - la facoltà. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di acquistare, in data futura, il sottostante vengono denominate opzioni call. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di vendere il sottostante, vengono denominate opzioni put. Tutte le opzioni dello stesso tipo (call oppure put) costitui- scono una “classe”; - la scadenza. Le opzioni che conferiscono al posses- sore il diritto di esercitare la facoltà esclusivamente il giorno che coincide con la scadenza del contratto, vengono denominate opzioni europee, mentre le opzioni che conferiscono al possessore il diritto di esercitare la facoltà in un qualsiasi giorno entro la scadenza del contratto, vengono denominate opzio- ni americane. La scadenza fissata per le Daily options è la fine della giornata in cui è stata acquistata. La data di scadenza per le Multiday Options è fissata a 30 giorni dalla giornata in cui è stato effettuato il pri- mo acquisto. Nel caso in cui lo stesso deve essere oggettivamente riscontrabilestrumento sottostante all’opzione abbia una scadenza inferiore a 30 giorni rispetto alla data nella quale è stato effettuato il primo acquisto, la scadenza dell’Opzione multiday coinci- derà con la data dell’ultimo giorno di negoziazione del relativo sottostante; - il prezzo di esercizio (o prezzo base o strike price). Rappresenta il prezzo al quale il possessore dell’op- zione call oppure put può, rispettivamente, acquista- re o vendere l’attività sottostante. Le due parti del contratto di opzione sono definite: chiamate compratore (c.d. xxxxxxholder) e venditore (c.d. writer) dell’opzione. Il compratore, dietro pagamento di una somma di denaro, detta premio, acquista il diritto di vendere o comprare l’attività sottostante. Il venditore percepisce il premio e, in cambio, è obbligato alla vendita o all’acquisto all’ac- quisto del bene sottostante su richiesta del compratorecompra- tore. Secondo la terminologia usata dagli operatori, il compratore apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore apre una posizione corta (short position). Nel momento in cui il compratore dell’opzione esercita il diritto, cioè decide di acquistare (call) o vendere (put), si verificano i seguenti scenari: - nel caso di opzione call, il compratore dell’opzione call riceverà dal venditore la differenza fra il prezzo corrente del sottostante (c.d. prezzo spot) ed il e prezzo di esercizio ovvero gli verrà consegnato fisicamente il sottostanteesercizio; - nel caso di opzione put, il compratore dell’opzione riceverà la differenza tra il prezzo di esercizio ed il e prezzo spot ovvero consegnerà fisicamente il sottostantespot. La differenza fra prezzo spot e prezzo di esercizio, nel caso della call, e prezzo di esercizio e prezzo spot, nel caso della put, è comunemente detta valore intrinseco dell’opzione”intrinseco. Il valore intrinseco non può assumere valori va- lori negativi in quanto il compratore dell’opzione portatore ha il diritto diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere; pertanto, nel caso in cui il prezzo corrente del sottostante, sottostante al momento dell’esercizio, dell’esercizio fosse inferiore al prezzo di esercizio della call (o viceversa per la put), eviterà semplicemente semplice- mente di esercitare il diritto, con una perdita limitata alle somme pagate per il premio. L’esecuzione del contratto, per alcune tipologie di op- zioni, può realizzarsi: - con l’effettiva consegna del bene sottostante, e allora si parla di consegna fisica o physical delivery; - con la consegna del differenziale in denaro tra il prezzo corrente del sottostante e il prezzo di eserci- zio (cash settlement). L’acquisto di un’opzione è un investimento altamente volatile ed è molto elevata la probabilità che l’opzio- ne giunga a scadenza senza alcun valore. In tal caso, l’investitore avrà perso l’intera somma utilizzata per l’acquisto del premio più le commissioni. A seguito dell’acquisto di un’opzione, l’investitore può mantenere la posizione fino a scadenza o effet- tuare un’operazione di segno inverso, oppure, per le opzioni di tipo “americano”, esercitarla prima della scadenza. L’esercizio dell’opzione può comportare o il regolamento in denaro di un differenziale oppure l’acquisto o la consegna dell’attività sottostante. Se l’opzione ha per oggetto contratti future, l’esercizio della medesima determinerà l’assunzione di una po- sizione in future e la connesse obbligazioni concer- nenti l’adeguamento dei margini di garanzia. Un investitore che si accingesse ad acquistare un’op- zione relativa ad un’attività il cui prezzo di mercato fosse molto distante dal prezzo a cui risulterebbe con- veniente esercitare l’opzione, deve considerare che la possibilità che l’esercizio dell’opzione diventi profitte- vole è remota. La vendita di un’opzione comporta in generale l’assun- zione di un rischio molto più elevato di quello relativo al suo acquisto. Infatti, anche se il premio ricevuto per l’opzione vendu- ta è fisso, le perdite che possono prodursi in capo al venditore dell’opzione possono essere potenzialmen- te illimitate. Per questo motivo, non è un tipo di operatività che la Banca generalmente offre ai propri clienti.

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Opzioni. Un’opzione è un contratto che attribuisce il diritto diritto, ma non l’obbligo, di comprare (opzione call) o vendere (opzione put) una data quantità di un bene (sottostantesottostan- te) ad un prezzo prefissato (strike price o prezzo di esercizio) entro una certa data (scadenza o maturità), nel qual caso si parla di opzione americana, ) o al raggiungimento della stessa, nel qual caso si parla . Tali contratti possono essere negoziati sia su mercati regolamentati sia OTC. Gli elementi caratteristici di opzione europeaun’opzione sono: - il sottostante. Il bene sottostante al contratto di opzione op- zione può essere: - un’attività finanziaria (come azioni, obbligazioni, valute, strumenti finanziari derivati, eccetc.); - , una merce (come petrolio, oro, grano, eccetc.); - , un evento di varia natura. In ogni caso il sottostante deve essere scambiato su un mercato con quotazioni ufficiali o pubblicamente riconosciute ovveronatura oppure, nel caso di eventoDaily options, lo CFD su indici, su futures su materie prime o un cambio tra valute. Tutte le opzioni scritte sul medesimo sotto- stante costituiscono una “serie”; - la facoltà. Le opzioni che conferiscono al possesso- re la facoltà di acquistare, in data futura, il sottostan- te vengono denominate opzioni call. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di vendere il sottostante, vengono denominate opzioni put. Tutte le opzioni dello stesso deve essere oggettivamente riscontrabiletipo (call oppure put) costitui- scono una “classe”; - la scadenza. Le opzioni che conferiscono al posses- sore il diritto di esercitare la facoltà esclusivamente il giorno che coincide con la scadenza del contrat- to, vengono denominate opzioni europee, mentre le opzioni che conferiscono al possessore il diritto di esercitare la facoltà in un qualsiasi giorno entro la scadenza del contratto, vengono denominate op- zioni americane. La scadenza fissata per le Daily op- tions è la fine della giornata in cui è stata acquistata; - il prezzo di esercizio (o prezzo base o strike price). Rappresenta il prezzo al quale il possessore dell’op- zione call oppure put può, rispettivamente, acqui- stare o vendere l’attività sottostante. Le due parti del contratto di opzione sono definite: chiamate compratore (c.d. xxxxxxholder) e venditore (c.d. writer) dell’opzione. Il compratore, dietro pagamento di una somma di denarodena- ro, detta premio, acquista il diritto di vendere o comprare compra- re l’attività sottostante. Il venditore percepisce il premio e, in cambio, è obbligato alla vendita o all’acquisto del bene sottostante su richiesta del compratore. Secondo la terminologia usata dagli operatori, il compratore com- pratore apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore apre una posizione corta (short position). Nel momento in cui il compratore dell’opzione esercita eserci- ta il diritto, cioè decide di acquistare (call) o vendere (put), si verificano i seguenti scenari: - nel caso di opzione call, il compratore dell’opzione call riceverà dal venditore la differenza fra il prezzo corrente del sottostante (c.d. prezzo spot) ed il e prezzo di esercizio ovvero gli verrà consegnato fisicamente il sottostanteesercizio; - nel caso di opzione put, il compratore dell’opzione riceverà la differenza tra il prezzo di esercizio ed il e prezzo spot ovvero consegnerà fisicamente il sottostantespot. La differenza fra prezzo spot e prezzo di esercizio, nel caso della call, e prezzo di esercizio e prezzo spot, nel caso della put, è comunemente detta valore intrinseco dell’opzione”intrinseco. Il valore intrinseco non può assumere valori va- lori negativi in quanto il compratore dell’opzione portatore ha il diritto diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere; pertanto, nel caso in cui il prezzo corrente del sottostante, sottostante al momento dell’esercizio, dell’esercizio fosse inferiore al prezzo di esercizio della call (o viceversa per la put), eviterà semplicemente semplice- mente di esercitare il diritto, con una perdita limitata alle somme pagate per il premio. L’esecuzione del contratto, per alcune tipologie di opzioni, può realizzarsi: - con l’effettiva consegna del bene sottostante, e al- lora si parla di consegna fisica o physical delivery; - con la consegna del differenziale in denaro tra il prezzo corrente del sottostante e il prezzo di eser- cizio (cash settlement). L’acquisto di un’opzione è un investimento altamente volatile ed è molto elevata la probabilità che l’opzio- ne giunga a scadenza senza alcun valore. In tal caso, l’investitore avrà perso l’intera somma utilizzata per l’acquisto del premio più le commissioni. A seguito dell’acquisto di un’opzione, l’investitore può mantenere la posizione fino a scadenza o effettuare un’operazione di segno inverso, oppure, per le opzio- ni di tipo “americano”, esercitarla prima della scaden- za. L’esercizio dell’opzione può comportare o il rego- lamento in denaro di un differenziale oppure l’acquisto o la consegna dell’attività sottostante. Se l’opzione ha per oggetto contratti future, l’esercizio della medesima determinerà l’assunzione di una posizione in future e la connesse obbligazioni concernenti l’adeguamento dei margini di garanzia. Un investitore che si accingesse ad acquistare un’op- zione relativa ad un’attività il cui prezzo di mercato fosse molto distante dal prezzo a cui risulterebbe conveniente esercitare l’opzione, deve considerare che la possibilità che l’esercizio dell’opzione diventi profittevole è remota. La vendita di un’opzione comporta in generale l’as- sunzione di un rischio molto più elevato di quello re- lativo al suo acquisto. Infatti, anche se il premio ricevuto per l’opzione ven- duta è fisso, le perdite che possono prodursi in capo al venditore dell’opzione possono essere potenzial- mente illimitate. Per questo motivo, non è un tipo di operatività che la Banca generalmente offre ai propri clienti.

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Opzioni. Un’opzione è un contratto che attribuisce il diritto diritto, ma non l’obbligo, di comprare (opzione call) o vendere (opzione put) una data quantità di un bene (sottostantesottostan- te) ad un prezzo prefissato (strike price o prezzo di esercizio) entro una certa data (scadenza o maturità), nel qual caso si parla di opzione americana, ) o al raggiungimento della stessa, nel qual caso si parla . Tali contratti possono essere negoziati sia su mercati regolamentati sia OTC. Gli elementi caratteristici di opzione europeaun’opzione sono: - il sottostante. Il bene sottostante al contratto di opzione op- zione può essere: - un’attività finanziaria (come azioni, obbligazioni, valute, strumenti finanziari derivati, eccetc.); - , una merce (come petrolio, oro, grano, eccetc.); - , un evento di varia natura. In ogni caso il sottostante deve essere scambiato su un mercato con quotazioni ufficiali o pubblicamente riconosciute ovveronatura oppure, nel caso di eventoDaily Options e Multiday Options, Futures su indici e materie prime e CFD su un cambio tra valute. Tutte le opzioni scritte sul medesimo sottostante costituiscono una “serie”; - la facoltà. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di acquistare, in data futura, il sottostante vengono denominate opzioni call. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di vendere il sottostante, vengono denominate opzioni put. Tutte le opzioni dello stesso tipo (call oppure put) costitui- scono una “classe”; - la scadenza. Le opzioni che conferiscono al posses- sore il diritto di esercitare la facoltà esclusivamente il giorno che coincide con la scadenza del contratto, vengono denominate opzioni europee, mentre le opzioni che conferiscono al possessore il diritto di esercitare la facoltà in un qualsiasi giorno entro la scadenza del contratto, vengono denominate opzio- ni americane. La scadenza fissata per le Daily options è la fine della giornata in cui è stata acquistata. La data di scadenza per le Multiday Options è fissata a 30 giorni dalla giornata in cui è stato effettuato il pri- mo acquisto. Nel caso in cui lo stesso deve essere oggettivamente riscontrabilestrumento sottostante all’opzione abbia una scadenza inferiore a 30 giorni rispetto alla data nella quale è stato effettuato il primo acquisto, la scadenza dell’Opzione multiday coinci- derà con la data dell’ultimo giorno di negoziazione del relativo sottostante; - il prezzo di esercizio (o prezzo base o strike price). Rappresenta il prezzo al quale il possessore dell’op- zione call oppure put può, rispettivamente, acquista- re o vendere l’attività sottostante. Le due parti del contratto di opzione sono definite: chiamate compratore (c.d. xxxxxxholder) e venditore (c.d. writer) dell’opzione. Il compratore, dietro pagamento di una somma di denarodena- ro, detta premio, acquista il diritto di vendere o comprare compra- re l’attività sottostante. Il venditore percepisce il premio e, in cambio, è obbligato alla vendita o all’acquisto del bene sottostante su richiesta del compratore. Secondo la terminologia usata dagli operatori, il compratore apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore apre una posizione corta (short position). Nel momento in cui il compratore dell’opzione esercita il diritto, cioè decide di acquistare (call) o vendere (put), si verificano i seguenti scenari: - nel caso di opzione call, il compratore dell’opzione call riceverà dal venditore la differenza fra il prezzo corrente del sottostante (c.d. prezzo spot) ed il e prezzo di esercizio ovvero gli verrà consegnato fisicamente il sottostanteesercizio; - nel caso di opzione put, il compratore dell’opzione riceverà la differenza tra il prezzo di esercizio ed il e prezzo spot ovvero consegnerà fisicamente il sottostantespot. La differenza fra prezzo spot e prezzo di esercizio, nel caso della call, e prezzo di esercizio e prezzo spot, nel caso della put, è comunemente detta valore intrinseco dell’opzione”intrinseco. Il valore intrinseco non può assumere valori va- lori negativi in quanto il compratore dell’opzione portatore ha il diritto diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere; pertanto, nel caso in cui il prezzo corrente del sottostante, sottostante al momento dell’esercizio, dell’esercizio fosse inferiore al prezzo di esercizio della call (o viceversa per la put), eviterà semplicemente semplice- mente di esercitare il diritto, con una perdita limitata alle somme pagate per il premio. L’esecuzione del contratto, per alcune tipologie di op- zioni, può realizzarsi: - con l’effettiva consegna del bene sottostante, e allora si parla di consegna fisica o physical delivery; - con la consegna del differenziale in denaro tra il prezzo corrente del sottostante e il prezzo di eserci- zio (cash settlement). L’acquisto di un’opzione è un investimento altamente volatile ed è molto elevata la probabilità che l’opzio- ne giunga a scadenza senza alcun valore. In tal caso, l’investitore avrà perso l’intera somma utilizzata per l’acquisto del premio più le commissioni. A seguito dell’acquisto di un’opzione, l’investitore può mantenere la posizione fino a scadenza o effet- tuare un’operazione di segno inverso, oppure, per le opzioni di tipo “americano”, esercitarla prima della scadenza. L’esercizio dell’opzione può comportare o il regolamento in denaro di un differenziale oppure l’acquisto o la consegna dell’attività sottostante. Se l’opzione ha per oggetto contratti future, l’esercizio della medesima determinerà l’assunzione di una po- sizione in future e la connesse obbligazioni concer- nenti l’adeguamento dei margini di garanzia. Un investitore che si accingesse ad acquistare un’op- zione relativa ad un’attività il cui prezzo di mercato fosse molto distante dal prezzo a cui risulterebbe con- veniente esercitare l’opzione, deve considerare che la possibilità che l’esercizio dell’opzione diventi profitte- vole è remota. La vendita di un’opzione comporta in generale l’assun- zione di un rischio molto più elevato di quello relativo al suo acquisto. Infatti, anche se il premio ricevuto per l’opzione vendu- ta è fisso, le perdite che possono prodursi in capo al venditore dell’opzione possono essere potenzialmen- te illimitate. Per questo motivo, non è un tipo di operatività che la Banca generalmente offre ai propri clienti.

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Opzioni. Un’opzione è un contratto che attribuisce il diritto diritto, ma non l’obbligo, di comprare (opzione call) o vendere (opzione put) una data quantità di un bene (sottostantesotto- stante) ad un prezzo prefissato (strike price o prezzo di esercizio) entro una certa data (scadenza o maturità), nel qual caso si parla di opzione americana, ) o al raggiungimento della stessa. Tali contratti possono essere negoziati sia su mercati regolamentati sia OTC. Gli elementi caratteristici di un’opzione sono: - il sottostante. Esso può essere un titolo azionario, nel qual caso si parla un indice, una valuta estera (o un tasso di opzione europeacambio) un contratto future, una merce (commodity) oppu- re una qualsiasi attività finanziaria o reale. Tutte le opzioni scritte sul medesimo sottostante costitui- scono una “serie”; - la facoltà. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di acquistare, in data futura, il sottostante vengono denominate opzioni call. Le opzioni che conferiscono al possessore la facoltà di vendere il sottostante, vengono denominate opzioni put. Tutte le opzioni dello stesso tipo (call oppure put) costituiscono una “classe”; - la scadenza. Le opzioni che conferiscono al posses- sore il diritto di esercitare la facoltà esclusivamente il giorno che coincide con la scadenza del contratto, vengono denominate opzioni europee, mentre le opzioni che conferiscono al possessore il diritto di esercitare la facoltà in un qualsiasi giorno entro la scadenza del contratto, vengono denominate op- zioni americane; - il prezzo di esercizio (o prezzo base o strike pri- ce). Rappresenta il prezzo al quale il possessore dell’opzione call oppure put può, rispettivamente, acquistare o vendere l’attività sottostante. Il bene sottostante al contratto di opzione può essere: - un’attività finanziaria (finanziaria, come azioni, obbligazioni, valute, strumenti finanziari derivati, ecc.); - una merce (merce, come petrolio, oro, grano, ecc.); - un evento di varia natura. In ogni caso il sottostante deve essere scambiato su un mercato con quotazioni ufficiali o pubblicamente riconosciute rico- nosciute ovvero, nel caso di evento, lo stesso deve essere oggettivamente riscontrabile. Le due parti del contratto di opzione sono definite: chiamate compratore (c.d. xxxxxxholder) e venditore (c.d. writer) dell’opzione. Il compratore, dietro pagamento di una somma di denaro, detta premio, acquista il diritto di vendere o comprare l’attività sottostante. Il venditore percepisce perce- pisce il premio e, in cambio, è obbligato alla vendita o all’acquisto del bene sottostante su richiesta del compratore. Secondo la terminologia usata dagli operatori, il compratore apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore apre una posizione corta (short position). Nel momento in cui il compratore dell’opzione esercita il diritto, cioè decide di acquistare (call) o vendere (put), si verificano i seguenti scenari: - nel caso di opzione call, il compratore dell’opzione call riceverà dal venditore la differenza fra il prezzo corrente del sottostante (c.d. prezzo spot) ed il e prezzo di esercizio ovvero gli verrà consegnato fisicamente il sottostanteesercizio; - nel caso di opzione put, il compratore dell’opzione riceverà la differenza tra il prezzo di esercizio ed il e prezzo spot ovvero consegnerà fisicamente il sottostantespot. La differenza fra prezzo spot e prezzo di esercizio, nel caso della call, e prezzo di esercizio e prezzo spot, nel caso della put, è comunemente detta valore intrinseco dell’opzione”intrinseco. Il valore intrinseco non può assumere valori negativi in quanto il compratore dell’opzione portatore ha il diritto diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere; pertanto, nel caso in cui il prezzo corrente del sottostante, sottostante al momento dell’esercizio, dell’esercizio fosse inferiore al prezzo di esercizio della call (o viceversa vice- versa per la put), eviterà semplicemente di esercitare il diritto, con una perdita limitata alle somme pagate per il premio. L’esecuzione del contratto, per alcune tipologie di opzioni, può realizzarsi: - con l’effettiva consegna del bene sottostante, e allora si parla di consegna fisica o physical delivery; - con la consegna del differenziale in denaro tra il prezzo corrente del sottostante e il prezzo di eserci- zio (cash settlement). L’acquisto di un’opzione è un investimento altamente volatile ed è molto elevata la probabilità che l’opzione giunga a scadenza senza alcun valore. In tal caso, l’investitore avrà perso l’intera somma utilizzata per l’acquisto del premio più le commissioni. A seguito dell’acquisto di un’opzione, l’investitore può mantenere la posizione fino a scadenza o effettuare un’operazione di segno inverso, oppure, per le opzioni di tipo “americano”, esercitarla prima della scadenza. L’esercizio dell’opzione può comportare o il regola- mento in denaro di un differenziale oppure l’acquisto o la consegna dell’attività sottostante. Se l’opzione ha per oggetto contratti future, l’esercizio della medesima determinerà l’assunzione di una posizione in future e la connesse obbligazioni concernenti l’adeguamento dei margini di garanzia. Un investitore che si accingesse ad acquistare un’op- zione relativa ad un’attività il cui prezzo di mercato fosse molto distante dal prezzo a cui risulterebbe conveniente esercitare l’opzione, deve considerare che la possibilità che l’esercizio dell’opzione diventi profittevole è remota. La vendita di un’opzione comporta in generale l’assun- zione di un rischio molto più elevato di quello relativo al suo acquisto. Infatti, anche se il premio ricevuto per l’opzione ven- duta è fisso, le perdite che possono prodursi in capo al venditore dell’opzione possono essere potenzial- mente illimitate. Per questo motivo, non è un tipo di operatività che la Banca generalmente offre ai propri clienti.

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