Pali trivellati. Eseguite le trivellazioni del terreno alla profondità necessaria, con l’ausilio di un tubo-forma del diametro corrispondente a quello del palo che vuol costruirsi, mediante opportuni accorgimenti verrà esaurita, od eiettata, l’acqua o la melma esistente nel tubo stesso.
Pali trivellati. 1. La misurazione del palo verrà eseguita dal fondo del foro fino alla base del plinto, trave o altra struttura di collegamento.
2. Per ciascun palo l'Impresa dovrà redigere una scheda dove verranno riportati i risultati dei controlli delle tolleranze, ed inoltre dovranno essere riportati i risultati dei seguenti controlli: - n° progressivo del palo così come riportato nella planimetria di progetto; - informazioni relative alla locale stratigrafia; - dati tecnici dell'attrezzatura; - data di inizio e fine perforazione, nonché di inizio e fine getto; - eventuali impieghi dello scalpello o altri utensili per il superamento di zone cementate o rocciose e corrispondente profondità di inizio e fine tratta; - profondità di progetto; - profondità effettiva raggiunta dalla perforazione, e la stessa prima di calare il tubo getto; - risultati dei controlli eseguiti sull'eventuale fango di perforazione e della presenza dell'eventuale controcamicia; - additivi usati per l'eventuale fango; - caratteristiche dell'eventuale rivestimento metallico; - il rilievo della quantità di calcestruzzo impiegato per ogni palo. Il rilievo dose per dose (dose = autobetoniera) dell'assorbimento di calcestruzzo e del livello raggiunto dallo stesso entro il foro in corso di getto, sarà fatto impiegando uno scandaglio a base piatta, su almeno i primi 10 pali e sul 10% dei pali successivi. In base a questo rilievo potrà essere ricostituito l'andamento del diametro medio effettivo lungo il palo (profilo di getto).; - misura dello “slump” (per ogni betoniera o per ogni 10 mq di materiale posto in opera); - numero dei prelievi per il controllo della resistenza a compressione e valori della stessa, così come indicato nel presente Capitolato, ed inoltre quando richiesto dalla Direzione Lavori; - geometria delle gabbie di armatura; - risultati delle eventuali prove effettuate e richieste dalla DL; - caratteristiche dei materiali costituenti il manufatto e lotto di appartenenza dello stesso; - i risultati dell'operazione di scapitozzatura e dell'eventuale ripristino del palo sino alla quota di sottoplinto.
3. Sui pali di fondazione, inoltre, devono essere eseguite le prove di carico statiche per controllarne principalmente la corretta esecuzione e il comportamento sotto le azioni di progetto. Tali prove devono essere condotte secondo quanto stabilito nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 Gennaio 2008). In particolare, per prova di collaudo si intende una prova eseguita su un palo scelt...
Pali trivellati. Eseguite le trivellazioni del terreno alla profondità necessaria, con l’ausilio di un tubo-forma del diametro corrispondente a quello del palo che vuol costruirsi, mediante opportuni accorgimenti verrà esaurita, od eiettata, l’acqua o la melma esistente nel tubo stesso. Micropali tipo Tubifix. – Eseguita la trivellazione del terreno con una sonda a rotazione e circolazione di fango bentonitico, o comunque con l’attrezzatura e la metodologia più adatta alle condizioni di sottosuolo, e raggiunta la profondità desiderata, si introduce nel foro un tubo di acciaio di forte spessore munito di fori con valvole di non ritorno (tube a manchettes) disposte ad interasse di 30-50 cm in corrispondenza degli strati di terreno ai quali si intende trasmettere i carichi. Si procede quindi alla formazione della guaina iniettando a bassa pressione attraverso la valvola pià profonda una miscela composta da acqua e cemento nelle proporzioni 1:1 in peso ovvero di malta fluidificata composta di sabbia di fiume lavata finissima in relazione alla possibilità di passaggio attraverso la pompa di iniezione, acqua e x.xx 7,5 di cemento 325 per ogni mc. di malta, compreso additivo fluidificante antiritiro nelle proporzioni indicate dal D.d.L., per la creazione di guaina cementizia tra la parete del foro e l’anima tubolare d’acciaio. Una volta che la guaina ha iniziato la presa si inietta la miscela ad alta pressione, una valvola dopo l’altra, in più riprese, per la creazione del bulbo d’ancoraggio. Si completa poi l’iniezione della malta sino al riempimento del tubo interno.
Pali trivellati. A causa della evidente difficoltà ad eseguire fori verticali al di sotto della fondazione, i pali potranno essere posti in opera in aderenza alla muratura posizionandoli ai due lati del muro; si dovranno posizionare a contatto con il solo lato esterno se la ridotta altezza dei locali interni non consentirà l'uso dei macchinari di perforazione.
Pali trivellati. Con tale denominazione si vengono ad identificare i pali realizzati per asportazione del terreno e sua sostituzione con calcestruzzo armato. Durante la perforazione la stabilità dello scavo può essere ottenuta con l'ausilio di fanghi bentonitici o altri fluidi stabilizzanti, ovvero tramite l'infissione di un rivestimento metallico provvisorio.
Pali trivellati. Si tratta di pali ottenuti mediante l’asportazione di terreno e sua sostituzione con conglomerato cementizio armato, con l’impiego di perforazione a rotazione o rotopercussione, eseguiti in materiali di qualsiasi natura e consistenza (inclusi muratura, calcestruzzi, trovanti, strati cementati e roccia dura), anche in presenza di acqua e/o in alveo con acqua fluente. Nel caso si vengono a riscontrare nel terreno trovanti lapidei o strati rocciosi, nonché per l’ammorsamento in strati di roccia dura, si potrà ricorrere all’impiego di scalpelli frangiroccia a percussione, con opportune strumentazioni per la guida dell’utensile. L’impiego dello scalpello comporterà l’adozione di un rivestimento provvisorio spinto sino al tetto della formazione lapidea, questo per evitare urti e rimbalzi laterali dello scalpello contro le pareti del foro. Possono essere usati sempre per tale scopo altri utensili adatti (eliche per roccia, etc.).
Pali trivellati. Definizione, classificazione e campi di applicazione
Pali trivellati. Eseguite le trivellazioni del terreno alla profondita' necessaria, con l'ausilio di un tubo-forma del diametro corrispondente a quello del palo che vuol costruirsi, mediante opportuni accorgimenti verra' esaurita,od eiettata,l'acqua o la melma esistente nel tubo stesso. Messa i opera la gabbia metallica, ove questa sia prevista per l'intera lunghezza o parte del palo, si procedera' all'immissione nel tubo-forma del conglomerato cementizio, mediante apposita benna, chiusa all'estremita' inferiore da valvola automatica, per tratti di altezza conveniente, in relazione alla natura del terreno. Dopo il getto di ciascuno dei detti tratti, il tubo-forma verra' rialzato, in modo pero' che nel tubo rimanga sempre un'altezza di conglomerato di almeno cm. 50 e si procedera' quindi al costipamento del calcestruzzo con uno dei sistemi in uso o brevettato riconosciuto idoneo allo scopo dalla Direzione dei lavori in relazione alla lunghezza del palo. Particolari accorgimenti dovranno adottarsi nella estrazione del tubo-forma, onde evitare il trascinamento del conglomerato.
Pali trivellati. Acciaio armatura cls
Pali trivellati. Il tuboforma potrà essere infisso mediante attrezzatura a rotazione o a percussione che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, salvo approvazione della D.L.. Per i pali di saggio vale quanto indicato al punto A. Per i pali di grande diametro realizzati con l'impiego di fanghi bentonitici e senza l'uso del tuboforma, lo scavo dovrà essere eseguito con apposita attrezzatura a rotazione o roto-percussione a seconda della natura dei terreni. Potrà essere richiesta all'Appaltatore la strumentazione di alcuni pali per l'esecuzione di controlli così detti "non distruttivi" (ultrasuoni etc.).