CAMINANTI E SUPERAMENTO DEI CAMPI
Ufficio Rom, Sinti e Caminanti
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DEL
"PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIALE PER LE PERSONE ROM, SINTI E
CAMINANTI E SUPERAMENTO DEI CAMPI
“Salviati 70 – 72 e Lombroso”
ai sensi dell’art. 60 del D. Lgs 50/2016 e smi
ART.1- PREMESSA E FINALITA’ DEL SERVIZIO
PREMESSA
All’inizio del 2011 il governo italiano, nell’approvare la Strategia Nazionale d'Inclusione del RSC, dava piena attuazione alla Comunicazione della Commissione Europea n. 1731/2011 riconosceva la multidimensionalità della “questione Rom”. A tal fine venivano coinvolti sei Ministeri (Cooperazione Internazionale ed Integrazione, Lavoro e Politiche Sociali, Interno, Salute, Istruzione e Giustizia), oltre che i Sindaci delle grandi aree urbane, per la realizzazione delle priorità individuate, coerentemente con l'idea di fondo di offrire soluzioni integrate evitando risposte orientate prevalentemente al mantenimento dell'ordine pubblico.
La Strategia Nazionale di Inclusione Rom (SNIR) copre 4 assi d'intervento: Istruzione, Lavoro, Salute ed Abitazione. In particolare, per l’ambito di intervento relativo all’abitazione il testo spiega che è necessario: "Aumentare l'accesso ad un ampio ventaglio di soluzioni abitative per RSC, in un’ottica partecipata di superamento definitivo di logiche emergenziali e di grandi insediamenti monoetnici e nel rispetto delle opportunità locali, dell’unità familiare e di una strategia fondata sull'equa dislocazione".
Per quanto sopra esposto Roma Capitale intende perseguire indirizzi di inclusione sociale per i gruppi Rom, Sinti e Caminanti costruendo progetti integrati per l’inclusione attiva dei gruppi RSC.
DESCRIZIONE DEL CONTESTO
Si stima che sul territorio nazionale vi siano circa 40.000 persone residenti nei campi autorizzati distribuiti nelle principali città, da nord a sud, prodotto di una "soluzione amministrativa" divenuta il modello di riferimento delle politiche abitative delle amministrazioni locali delle principali città. Nel corso degli anni ’80 infatti, 11 Regioni italiane emettono delle Leggi Regionali dirette ai gruppi RSC genericamente indicati come “nomadi” (per la Regione Lazio vedi L.R. 24/5/1985, n. 82 “Norme in favore dei Rom”). Quelle leggi, nate con l’intento di “tutelare” la “cultura nomade” e di proteggere un modo di vita tradizionale hanno generato dal Nord al Sud dell’Italia il sistema dei campi.
I campi sono un luogo di cronicizzazione di situazioni di grave disagio, dove le possibilità di inclusione e di accesso ai diritti minimi di cittadinanza è molto ridotta.
In questo senso questa Amministrazione intende recepire appieno le indicazioni della Commissione Europea con le quali: "è stato chiesto da tempo un superamento del sistema dei campi nomadi nell'usuale e consueta accezione di grandi, eterogenei e mutevoli insediamenti di persone, spesso prive di qualsivoglia parentela e affinità, costrette a convivere forzatamente in aree ai margini dei centri urbani, in conciliazioni di forte degrado sociale" (SNIR, Attuazione Comunicazione CE n. 17/31/2011).
La graduale e progressiva chiusura dei campi autorizzati, tollerati ed informali è dunque un’operazione di civiltà necessaria e non più prorogabile. La presente Amministrazione intende seguire le raccomandazioni europee provvedendo alla chiusura graduale degli insediamenti. Si vuole porre fine all’idea di “area delimitata” che ha alimentato negli anni degrado e disagio per coloro che vi risiedono e per il territorio perché si è finalmente compreso che per favorire la coesione sociale è importante realizzare percorsi di inclusione attiva e condivisa in un’ottica di emancipazione e progressivo affrancamento dai servizi.
L’attuale Amministrazione intende realizzare il superamento progressivo dei campi RSC presenti a Roma – in linea con la predetta “Strategia Nazionale” – ed ha approvato a tal fine, in data 18 novembre 2016, un’apposita Memoria della Giunta Capitolina.
Con Deliberazione n.117 del 16.12.2016 la Giunta Capitolina ha approvato l’istituzione del “Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” con compiti consultivi, di studio e confronto sulle azioni di Roma Capitale, in coerenza con la “Strategia Nazionale d’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020”. Al Tavolo è stato attribuito il compito di elaborare un piano di programmazione e progettazione di interventi di breve e di lungo periodo, per la graduale chiusura dei campi Rom presenti nel territorio capitolino e di promuovere la partecipazione ai Bandi Europei aventi come oggetto l’inclusione delle comunità RSC, con particolare riguardo all’occupazione lavorativa e per tutte le fasce della popolazione in difficoltà socio-economica. Il tavolo è operativo dal mese di gennaio 2017.
Con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 105 del 26 maggio 2017 è stato approvato il “ Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” (di seguito “PIRSC”), finalizzato al graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino e mediante le misure individuate nell’allegato 1/A del citato atto deliberativo (“Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”);
Con lo stesso atto deliberativo sono stati autorizzati gli interventi e le azioni previsti dal Piano di Indirizzo, da attuarsi nei campi denominati “La Barbuta” e “La Monachina”, con particolare riferimento alle misure di sostegno economico, da finanziare mediante le risorse del Pon Città Metropolitane e che tali interventi si configurano come sperimentazione del modello di gestione del processo di superamento degli insediamenti;
Con la Deliberazione n. 146 del 28 giugno 2017 la Giunta Capitolina ha autorizzato, in via sperimentale, per il periodo dal 1 luglio 2017 al 31 dicembre 2018, l’attuazione delle azioni e degli interventi, elaborati nel PIRSC, in favore degli ospiti del Villaggio “Camping River”, da finanziare mediante le economie dell’appalto non aggiudicato;
Con Deliberazione della Giunta Capitolina n.70 del 14 aprile 2018, sono state introdotte misure di semplificazione tecnico-amministrative ad integrazione di quelle già codificate nel predetto PIRSC per favorire la fuoriuscita degli occupanti dall’insediamento “Camping River”, eventualmente estendibili, dimostrata la loro validità ed efficacia, “anche ai villaggi denominati “La Barbuta” e “La Monachina” e agli altri insediamenti per i quali saranno avviati i percorsi previsti nel predetto Piano”;
Con La Deliberazione di Giunta Capitolina n 80 del 7.05.2019 “Nuovi interventi in attuazione del Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” è stato approvato di autorizzare, nei limiti delle risorse disponibili in bilancio derivanti anche da fondi europei e/o nazionali e/o regionali, l’estensione in via sperimentale, delle misure di sostegno previste dal “Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” di cui alla DGC n. 105/2017 e dalle successive deliberazioni della Giunta Capitolina n. 146/2017 e n. 70/2018, rivolte alla promozione dell’accesso ai servizio socio-sanitari, educativi, a favorire la scolarizzazione e l’effettiva frequenza scolastica nonché l’inserimento lavorativo e l’inclusione abitativa, a favore degli ospiti ricompresi nell’ultima rilevazione ufficiale eseguita dalla Polizia Locale nei Villaggi e negli Insediamenti individuati nell’allegato A della citata DGC 105/2017 e di seguito riportati: Castel Romano, Candoni, Salviati 1 e 2, Monachina, Lombroso, La Barbuta/Ciampino, Salone e Xxxxxxxx.
Coerentemente con gli indirizzi politici espressi, Roma Capitale ha proceduto alla indizione di alcune procedura di gara finalizzata alla definitiva chiusura in tempi predeterminati di tre insediamenti individuati (La Barbuta e La Monachina, Castel Romano), attraverso la costruzione di percorsi individualizzati di fuoriuscita e di raggiungimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione delle persone.
Roma Capitale intende avviare per i campi di Xxx Xxxxxxxx 00 e 72 (denominati in DGC n.80/2019 Salviati 1 e 2) e di Via Lombroso una procedura di gara aperta sotto soglia comunitaria la cui sostenibilità è garantita dalle risorse del PON Città Metropolitane e fondi Ordinari di Roma Capitale, di cui il presente capitolato speciale d'appalto rappresenta le linee guida, per la selezione degli Organismi che attueranno le azioni oggetto del bando.
dal 1 ottobre 2020 sino al 30 settembre 2021 o a far data dalla stipula del contratto.
Le risorse finanziarie impegnate sono le seguenti: risorse del PON Città Metropolitane 2012-2020 e fondi Ordinari di Roma Capitale per un importo complessivo sotto-soglia comunitaria.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
✓ Principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite (1945) e dalla Dichiarazione Universale del Diritti Umani (1948), dai quali trae origine il Diritto Internazionale del Diritti Umani principi adottati nella Costituzione italiana (dall'art. 1 all'art. 12, dove sono sanciti i "Principi Fondamentali" su cui si basa l'Ordinamento giuridico e lo stesso sistema-paese), in particolare sancisce agli artt. 2 "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", all'art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”;
✓ "Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 2011111989 - ratificata dallo Stato italiano con Legge n. 176 del 2710511991 depositata presso le Nazioni Unite in data 0510911991;
✓ Art. 1 della Legge Regionale n. 29192 'Diritto allo studio";
✓ Art.1 dello Statuto di Roma Capitale, approvato con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo 2013, che stabilisce: “Roma Capitale rappresenta la comunità di donne e uomini che vivono nel suo territorio, ne cura gli interessi, ne promuove il progresso e si impegna a tutelare i diritti individuali delle persone così come sanciti dalla Costituzione Italiana”;
✓ Art.1 del DPR n. 616 del 1977, che attribuisce agli Enti Locali competenze socio-assistenziali;
✓ D.Lgs.31 marzo 1996 n. 112, dove, all'art. 131, viene previsto che agli Enti Locali siano conferite le funzioni e i compiti amministrativi nella materia dei servizi sociali in ragione del quali debbano essere previsti gli interventi per il miglioramento delle condizioni di vita dei gruppi sociali svantaggiati;
✓ Legge n. 328/2000 per la tutela e l'assistenza di persone in condizione di bisogno e di emarginazione, delle minoranze etniche e culturali presenti sul territorio cittadino;
✓ D.lgs. 09.07.2003 fl. 215 recante "Attuazione della direttiva 2000-43-CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica" che reca disposizioni di attuazione della Legge 3912002 sulla parità di trattamento delle persone, indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica;
✓ Direttive Europee in materia di inclusione e di integrazione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti;
✓ Strategia Nazionale sull'integrazione e sull'inclusione delle comunità Rom, Sinti e Caminanti" - 2012- 2020 del 28.02.2012 - Attuazione della comunicazione commissione europea n. 173/2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull'origine etnica, frutto di lavori interministeriali, condotti dal Ministero per la Cooperazione lnternazionale e Integrazione, con la partecipazione delle rappresentanze degli enti regionali e locali e delle stesse comunità, presenti in Italia. Detta Strategia Nazionale delinea le politiche di settore dei prossimi anni, per una concreta attività di inclusione sociale dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC). Nell'ambito della suddetta Strategia sono previsti assi di intervento, articolati in obiettivi specifici, come esplicitato nelle premesse di questo capitolato.
✓ Regolamento (UE) ii. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fonda sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
✓ Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio, il quale sostiene, all'art. 16, l’iniziativa a favore dell'occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile";
✓ Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato il 29 ottobre alla Commissione europea;
✓ Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020, approvato dalla Commissione europea il 14 luglio 2015.
I CAMPI DI ROMA CAPITALE
La moltiplicazione dei campi avvenuta in seguito all’Ordinanza n. 80 del 23/1/1996, gli sgomberi di campi grandi come Casilino 900 e Tor De’ Cenci e l’aumento dei flussi costituiti da Rom provenienti dalla Romania hanno contribuito a rendere la già drammatica situazione dei campi romani assolutamente invivibile e ad una proliferazione di micro insediamenti informali.
Nel 2008 la “questione Rom” viene definita emergenza e trattata come tale, portando all'istituzione del cosiddetto “Piano Nomadi" per le città di Milano, Roma e Napoli. Questo piano dava alle Prefetture locali i poteri di gestione delle risorse economiche dedicate e delle azioni rivolte a RSC. Nel 2011, con la Sentenza
n. 6050, il Consiglio di Stato dichiara legittimo lo stato di emergenza disposto dal citato D.P.C.M. e, al contempo, termina l'attività strategica espletata dal Soggetto Attuatore per la realizzazione del cd. "Piano Nomadi". In seguito a ciò, Roma Capitale riprende le funzioni di programmazione ordinaria per la gestione degli 8 attrezzati e degli 11 Campi spontanei ex Ordinanza n. 80/96.
In conseguenza degli sgomberi effettuati durante l’attuazione del "Piano Nomadi", Roma Capitale si trova a dover affrontare l'incremento delta popolazione residente nei Campi, oggi più che duplicata rispetto alla capienza e alla ricettività definite al momento della loro costruzione.
Attualmente Roma Capitale segue con i propri servizi ed interventi una popolazione RSC prevalentemente di nazionalità Rumena, Bosniaca, Montenegrina, Serba, Macedone, Kosovara oltre a qualche insediamento di Sinti.
Da una stima desunta sulla base degli screening sociali e dalle rilevazioni della Polizia Locale di Roma Capitale risulta rilevante il dato emerso che circa il 50% del totale popolazione è rappresentato da bambini ed adolescenti, mentre risulta essere esiguo il numero di persone anziane presenti nei campi.
Il contesto romano è composto da diverse realtà che si articolano in Campi attrezzati, insediamenti tollerati ex Ordinanza 80/96, come pure dai numerosissimi insediamenti spontanei e abusivi; questi ultimi spesso sorgono sulle sponde dei fiumi in condizioni di precarietà, provvisorietà estrema e degrado ed esposti alle intemperie stagionali; infatti ai dati sopra descritti, si debbono aggiungere quelli relativi ad una quota consistente di Rom che vive nell'anonimato e in sistemazioni di fortuna.
Tuttavia, indipendentemente dalla tipologia dei campi, questi erano e restano luoghi di esclusione e marginalità, che impediscono lo sviluppo di processi di autodeterminazione ed emancipazione ed i cui effetti si ripercuotono sulle fasce più deboli rappresentate dai bambini, anziani, donne in gravidanza, sugli ammalati e sui portatori di disabilità.
I CAMPI OGGETTO DEL PRESENTE CAPITOLATO
La presente procedura di gara nel Lotto n. 1 interessa il campo di Via Salviati che è costituito da due aree Xxx Xxxxxxxx 00 e 72 insistenti nel Municipio IV la cui popolazione è la seguente:
CAMPO | AREA | NUMERO ABITANTI | NUMERO MINORI |
Via Salviati 70 | Serba | 134 | 51 |
Xxx Xxxxxxxx 00 | Bosniaca | 334 | 175 |
TOTALE | 468 | 226 |
L’insediamento di Xxx Xxxxxxxx 00 e 72 ospita ufficialmente 468 persone, suddivise in 2 differenti aree: 134 persone nell’area Serba a Salviati 70 e 334 persone nell’area bosniaca, le due aree costituiscono veri e propri campi autonomi, in cui si registrano forti conflittualità tra i residenti di diverse nazionalità (dati della
U.O. S.P.E. della Polizia Locale di Roma Capitale luglio 2019).
Il Lotto n. 2 della procedura di gara interessa l’insediamento di Via Lombroso che ospita ufficialmente 144_persone, (dati della U.O. S.P.E. della Polizia Locale di Roma Capitale agosto 2019).
CAMPO | AREA | NUMERO ABITANTI | NUMERO MINORI |
Via Lombroso | Bosniaca | 144 | 71 |
TOTALE | 144 | 71 |
Per ambedue i Lotti ciascun Organismo affidatario aggiudicatario sarà chiamato quindi a sviluppare le seguenti azioni:
• Identificazione dei progetti individuali a favore dei nuclei RSC finalizzati all’inclusione abitativa, all’inclusione lavorativa tramite percorsi di formazione e promozione di piccole imprese, inserimento scolastico dei minori e contrasto all’abbandono scolastico, accesso ai servizi ed esercizio del diritto/dovere della tutela salute.
• La localizzazione degli interventi è prevista sul campo di Via Salviati 70 e 72 e sul campo di via Lombroso e relativi Municipi, e con uno sportello per i fuoriusciti nelle nuove collocazioni abitative degli stessi.
Tutti gli interventi attuati dovranno essere coerenti e conformi ai contenuti del “Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”, finalizzato al graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino.
ARTICOLO 2 - OGGETTO DELL’APPALTO
L'obiettivo generale previsto dal presente capitolato è quello di sostenere percorsi relativi alla fuoriuscita degli ospiti dell’insediamento di Via Salviati 70 - 72 e di via Lombroso. Tali percorsi prevedono l’implementazione di misure sistematiche volte al raggiungimento di una progressiva inclusione sociale, economica ed abitativa.
Le azioni sono rivolte a tutti gli individui ed i nuclei familiari ospiti nei campi e annoverati nella rilevazione presenze eseguita dalla Polizia Locale.
L’obiettivo generale del progetto è quello del raggiungimento dell’autonomia dei soggetti coinvolti.
Pertanto gli obiettivi specifici sono:
• aggiornamento della mappatura dei profili sociali dei singoli e dei nuclei, delle risorse e del capitale sociale del campo mediante colloqui di approfondimento della rilevazione già effettuate dall’Ufficio Speciale RSC;
• strutturazione e implementazione di progetti individualizzati di inclusione lavorativa per l’acquisizione della piena autonomia delle famiglie e dei singoli;
• sostegno all’abitare;
• il rimpatrio assistito;
• superamento della residenzialità nei campi di via Salviati 70 - 72 e di via Lombroso entro il 2021;
• accompagnamento e tutoring attivo con monitoraggio continuo mediante l’attivazione di uno Sportello, i cui operatori siano impegnati per gli ex-ospiti del campo in interventi per l’inserimento scolastico dei minori, inserimento lavorativo, regolarizzazione documenti di tutti i familiari, visite domiciliari alle nuove collocazioni abitative private o di residenzialità pubblica.
ARTICOLO 3 – LOTTI E IMPORTO
L’appalto non è suddiviso in lotti, in quanto il servizio è unico benché complesso nelle attività che richiedono professionalità e competenze sociali, come di seguito dettagliato:
Lotto 1 | Luogo: Via Salviati 70-72 Sportello Municipio IV Abitazioni private o alloggi ERP per gli ospiti fuoriusciti | Periodo: Dal 1.10.2020 al 30.09.2021 o dodici mesi continuativi decorrenti dalla firma del contratto | Importo a base d’asta: € 443.383,92 | Iva al max 22%, se dovuta € 97.544,46 |
Lotto 2 | Luogo: Via Xxxxxx Xxxxxxxx Sportello Municipio XIV Abitazioni private o alloggi ERP per gli ospiti fuoriusciti | Periodo: Dal 1.10.2020 al 30.09.2021 o dodici mesi continuativi decorrenti dalla firma del contratto | Importo a base d’asta: € 171.417,27 | Iva al max 22%, se dovuta € 37.711,80 |
L’Amministrazione procederà all’aggiudicazione mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e anche in presenza di una sola offerta valida.
Al pagamento delle spettanze si provvederà, bimestralmente e posticipatamente, con apposita Determinazione Dirigenziale, dietro presentazione di regolari fatture elettroniche, report delle attività svolte e previo accertamento dell’effettivo e regolare svolgimento del servizio oggetto della presente convenzione, così come meglio dettagliato nello schema di contratto. L’Organismo assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, e si impegna a comunicare uno o più c/c bancari o postali dedicati e i soggetti autorizzati ad operare sugli stessi.
L'affidamento del Servizio oggetto del presente capitolato avrà la durata di 1 anno ( 12 mesi continuativi) dal 01.10.2020 al 30.09.2021 o decorrente dall'eventuale diversa data di effettivo affidamento del servizio.
Cronoprogramma delle annualità in riferimento alle azioni sui Lotti:
2019: Mappatura del Capitale Sociale - fase già attivata dall’Ufficio Speciale RSC.
2020: attivazione e realizzazione dei percorsi individuali a favore dei nuclei RSC secondo i 4 assi (lavoro, casa, scuola, salute) per tutti i nuclei presenti;
2021: prosecuzione dei percorsi individuali e accompagnamento all’inclusione tramite gli interventi e i percorsi individuali che possano produrre la fuoriuscita dal campo quale evoluzione della qualità della vita degli ospiti.
ARTICOLO 5 - BENEFICIARI E FINALITA’
L’affidatario dovrà individuare i beneficiari degli interventi previsti dal presente Capitolato, partendo da una meticolosa registrazione dei singoli e dei nuclei, attualmente presenti nell’area e da una accurata profilazione sociale in termini di patrimonio e capacità di spesa, assolvimento degli obblighi genitoriali, motivazione alla fuoriuscita dal campo, grado di vulnerabilità, competenze formali e non formali, attività pregresse, abilità personali ecc..
Tutte le persone presenti nell’insediamento sono destinatarie a vario titolo e secondo modalità differenziate degli interventi della presente procedura di gara, nella prospettiva di accompagnare la fuoriuscita dai campi in tempi predefiniti.
L’individuazione dei beneficiari delle specifiche misure di sostegno avverrà in sinergia con i Servizi Sociali territoriali, con il supporto dei Gruppi di Polizia Locale, attenendosi alla disciplina “Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”, parte integrante del “Piano di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” approvata con deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017.
Il possesso della cittadinanza italiana o del permesso di soggiorno è prerequisito inderogabile, considerando, tuttavia, in termini inclusivi anche quei residenti dell'insediamento/Campo per i quali la mancanza di un documento, se tale mancanza non dipende dalla volontà fraudolenta del soggetto, può aver costituito causa di impedimento nell’accesso al sistema dei servizi. In caso di dubbio sui criteri sopra enunciati o sull’opportunità di individuare uno i più famiglie come beneficiarie, il Contraente potrà chiedere supporto all’Amministrazione appaltante.
Il progetto produrrà piani individuali per la realizzazione di business plan per lo sviluppo e l’implementazione delle attività selezionate dopo la prima mappatura del capitale sociale, una analisi delle opportunità di sviluppo dell’attività economica individuata (analisi di mercato, dei rischi ecc.) ed una proposta di progetto integrato individualizzato.
Per ogni gruppo familiare vanno prospettate le soluzioni abitative più idonee tenendo conto dei bisogni e delle possibilità delle famiglie o degli individui (avviamento all’affitto, alla casa popolare, al contributo all’affitto, allo spostamento in altri Comuni, a progetti di rientro assistito). Uno degli obiettivi del progetto è quello di realizzare azioni che vedano come protagonisti i Rom ed altri soggetti, valorizzando tutte le possibili forme di autorganizzazione. Il progetto avrà cura di indirizzare i Rom verso soluzioni abitative caratterizzate da mixité, evitando così il riproporsi di logiche segregative.
ARTICOLO 6 - METODOLOGIA DI INTERVENTO
L’approccio metodologico da seguire, richiede:
• l'individuazione di personale specializzato con conoscenze specifiche, in grado di porre in essere metodi operativi mirati, utilizzando idonei strumenti di lavoro incentrati sul coinvolgimento delle persone stesse nelle attività progettuali e nel rispetto delle pari opportunità, soprattutto competenti nel campo dell’occupazione, dell’economia circolare e dell’inclusione economica e sociale di gruppi svantaggiati, ma anche nella educazione di comunità e nel lavoro con i minori ivi considerati quelli interessati da provvedimenti di Autorità Giudiziaria.
• la pianificazione con i servizi territoriali al fine di sostenere i gruppi RSC verso l'utilizzo dei servizi a disposizione della cittadinanza, evitando la creazione di servizi esclusivi e garantendo, al contempo, le
medesime opportunità degli altri utenti in condizioni di disagio (esempio: raccordo con ASL per networking con il “Piano di intervento socio sanitario in favore delle popolazioni Romanì a Roma” ecc.);
•servizio di tutoring finalizzato a fornire strumenti pratici per il raggiungimento dell'autonomia sociale ed economica
L’aggiudicatario dovrà svolgere le azioni attuando le metodologie coerenti con le caratteristiche degli insediamenti, sopra descritti.
In particolare dovrà:
• applicare modelli di intervento adatti ai contesti specifici di riferimento, caratterizzati per loro natura da alta complessità sociale e relazionale. Gli interventi dovranno essere calibrati sulle specifiche caratteristiche della/e famiglia/e o degli individui considerati;
• progettare e applicare azioni, che intervengano sul complessivo processo di integrazione/inclusione sociale, strutturando rapporti sinergici con le Istituzioni interessate;
• coinvolgere attivamente i giovani adulti verso attività economiche sostenibili che consentano l’accesso ad un reddito non intermittente;
• applicare un metodo di lavoro in rete con tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale, presenti nel territorio al fine di realizzare sinergie, favorendone e sollecitandone la diretta collaborazione e coinvolgimento nell’azione.
Principi di base sono:
1. superamento della residenzialità nei campi quali luoghi di degrado urbano
2. l’impegno richiesto agli interessati di sottoscrivere il Patto di Responsabilità Solidale;
3. la programmazione educativa centrata, in un’ottica binoculare, sull’incentivare pratiche di legalità e percorsi inclusivi e sul disincentivare il ricorso all’illegalità e alla pretesa assistenziale e al rispetto dell’ambiente di vita
4. l’equa dislocazione e la prevenzione di ogni forma di segregazionismo spaziale e urbanistico con l’esclusione di nuovi agglomerati similari agli attuali insediamenti;
5. la creazione di percorsi individualizzati e la strutturazione da parte dell’Aggiudicatario di diversi soluzioni possibili, in considerazione dell’eterogeneità delle competenze e delle capacità dei beneficiari;
6. la temporaneità progettuale e la graduale compartecipazione alla spesa da parte del nucleo familiare riconosciuto in grado, al fine di sostenerlo in un cammino di autonomia attraverso la piena valorizzazione delle risorse personali;
7. monitoraggio dei casi durante i percorsi di sostegno attivati.
8. perseguire il raggiungimento delle competenze trasversali indispensabili per abitare in un condominio e tramite il lavoro organizzato.
9. Educazione alla comunità e al rispetto dell’ambiente
ARTICOLO 7 - RUOLO DELL’UFFICIO ROMA SINTI E CAMINANTI
L’Ufficio Rom Sinti e Caminanti per rispondere alla complessità del progetto:
1. Collabora preliminarmente all’avvio delle azioni specifiche previste dal presente capitolato, con i Servizi Sociali del Municipio con il quale si è già istituito un Tavolo operativo, sia per mettere a
disposizione le informazioni relative alle caratteristiche dei destinatari, sia per predisporre piani di lavori interni che rendano fluidi i processi di intervento dal momento dell’avvio della sperimentazione (pregressi screening delle presenze, presa in carico e gestione casi complessi, attivazione servizi specifici ecc…);
2. Collabora con i Gruppi di Polizia Locale territorialmente competenti per integrare ed aggiornare le esistenti analisi e raccolta dati, per avere piena contezza dei contesti sociali - ivi incluso informazioni e dati sull'età, sulla provenienza, al fine di procedere ad una valutazione dei nuclei familiari a cui proporre la costruzione del percorso di inclusione.
3. Promuove il raccordo inter-istituzionale per facilitare e monitorare l'andamento delle progettualità poste in essere.
4. Eroga contributi economici in favore di singoli/nuclei familiari in condizioni di fragilità per favorire l’inclusione abitativa e lavorativa per ospiti di qualsiasi insediamento per un periodo sperimentale di anni tre a partire dal 2021.
5. Favorisce la collaborazione tra l’Organismo aggiudicatario e il Servizio di sportello di accoglienza, mediazione linguistico culturale e segretariato sociale e quattro unità mobili, in favore delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti attivo dal 2019 al 2021 con l’eventuale coinvolgimento in progetti specifici delle unità di strada e in particolare ivi considerati i mediatori culturali.
6. Promuove una sinergia tra l’affidatario del servizio con i rappresentanti dei Municipi competenti territorialmente e di altre Strutture e Dipartimenti di Roma Capitale quali: Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Dipartimento Turismo, Formazione e Lavoro; Dipartimento Politiche Abitative; Dipartimento per il Patrimonio; Dipartimento Tutela Ambiente; Dipartimento Sviluppo lnfrastrutture e Manutenzione Urbana, Dipartimento progetti di sviluppo e finanziamenti europei. La sinergia attuativa con più referenti permetterà il monitoraggio del programma, la fluidificazione dei processi, la facilitazione amministrativa.
ARTICOLO 8 - IL PATTO DI RESPONSABILITÀ SOLIDALE
La natura sperimentale della progettualità oggetto della presente procedura di gara e la volontà di procedere con il sostanziale coinvolgimento degli ospiti dei campi fin dalle prime fasi di elaborazione a garanzia delle dimensioni di autodeterminazione richiedono la concreta connessione tra la finalità del percorso e le azioni da svolgere, connessione che dovrà convergere nella sottoscrizione di specifico patto, denominato “Patto di Responsabilità Solidale”.
Tale strumento diventa essenziale per accedere al percorso e per definire competenze, diritti ed oneri dei sottoscrittori. E’ indispensabile per rendere “visibili” le responsabilità assunte, garantire trasparenza e consentire di lavorare su possibili criticità con richiami agli impegni presi e a eventuali ri – responsabilizzazioni, con la costruzione di percorsi flessibili, determinati da regole, valori e principi, ma aperti e personalizzabili.
Per rafforzare il rapporto con il nucleo familiare nell'individuazione del percorso di inclusione più idoneo il Patto di Responsabilità Solidale dovrà essere sottoscritto da tutti i membri maggiorenni partecipanti in qualità di beneficiari del progetto. Quest'ultimo, elaborato dall’affidatario del servizio con il supporto del Servizio Sociale municipale competente per territorio di attuale domicilio e del servizio sociale del Municipio o comune di destinazione se già presente al momento della sottoscrizione, secondo lo schema allegato al presente capitolato, dovrà contenere tutte le indicazioni relative al nucleo nel suo insieme, nonché quelle riferite ad ogni singolo membro e il percorso con la declinazione di tutte le attività da espletarsi nelle diverse fasi, per il raggiungimento della piena integrazione sociale.
Nel firmare tale accordo, il nucleo familiare si assume la responsabilità di garantire il rispetto di tutti gli impegni del Patto (garantire la frequenza scolastica dei minori, partecipare alle attività previste per la famiglia impegnarsi nella formale riconsegna al Dipartimento dell'unita abitativa assegnata, ecc.).
ARTICOLO 9 – PIANO DELLE ATTIVITÀ.
Il presente Capitolato intende mettere a valore comune le esperienze di successo e le buone pratiche esistenti, pur con la consapevolezza che il loro utilizzo su "larga scala" impone necessarie ridefinizioni calibrate su ciascuna realtà. A questo scopo vengono indicate di seguito le azioni di sistema da realizzare prevedendo forme sinergiche di collaborazione sia con i beneficiari che con i diversi livelli istituzionali.
Sono quindi a carico dell’aggiudicatario le seguenti azioni:
9.1) MAPPATURA DELLE RISORSE, PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CON GLI STAKEHOLDERS COINVOLTI
1.A) Mappatura delle risorse: capitale sociale, competenze, organizzazione e bisogni di ogni campo. Tali dati rilevati per mezzo di una griglia dettagliata, fa emergere le risorse e i bisogni presenti nei campi e costituisce il primo elemento per la rendicontazione del finanziamento europeo Pon Città Metropolitane.
1.B) Pratiche per l’emersione delle attività economiche condotte irregolarmente e pratiche per la regolarizzazione di piccole attività
1.C) Preparazione degli actionplans ed identificazione delle potenziali attività economiche, dei luoghi, persone, istituzioni ed organizzazioni coinvolte nel piano. Gli stakeholder ricopriranno ruoli diversi con una dettagliata descrizione di ogni attività, inclusi i requisiti operativi e materiali per la realizzazione.
1.D) Preparazione di un business plan dettagliato per ogni gruppo familiare. Dovranno essere declinati: tempi e modalità di attuazione degli obiettivi di sviluppo secondo cronoprogramma, metodologia, follow-up e monitoraggio del progetto individualizzato (Il progetto richiede un follow up continuo con incontri di monitoraggio ravvicinati per consentire di intervenire per tempo nel caso di difficoltà).
1.E) Confronto con gli stakeholder coinvolti sugli actionplan, sulla metodologia per lo sviluppo dei business plan, sui risultati conseguiti ma anche sui rischi, le sfide e le soluzioni possibili (SWOT analysis, studi di fattibilità, di mercato e dei costi). Analisi dei rischi per minimizzare le possibilità di insuccesso. Finalizzazione dei business plan e loro validazione.
1.F) Produrre dati per la successiva disseminazione e comunicazione dei risultati del progetto.
L’Aggiudicatario avrà il ruolo di assicurare il coordinamento complessivo del progetto ed il suo management amministrativo e finanziario, in partnership con gli stakeholder coinvolti. Ciò include:
• organizzazione e partecipazione degli attori sociali nelle due aree del campo oggetto dell’appalto;
• identificazione di esperti per il training in soft financial skills e per il sostegno all’avviamento delle attività commerciali;
• contatti con la comunità per incoraggiarne la motivazione e garantire il sostegno per la sostenibilità del progetto;
• partecipazione agli incontri periodici fornendo suggerimenti e feedback sulle varie fasi progettuali;
• armonizzazione e consolidamento degli input provenienti dagli esperti e dai vari partner e assicurazione di un flusso regolare e continuo di informazioni fra tutti i partner, gli esperti e gli stakeholder;
• scambio di buone pratiche, network operativo e supporto reciproco fra gli esperti e gli stakeholder del campo;
• organizzazione di incontri periodici dedicati al follow up del progetto (aspetti organizzativi, finanziari, di contenuto) e preparazione di report e documenti; risoluzione dei problemi; reporting; visibilità (sito web e altro);
• organizzazione del materiale per la disseminazione del progetto (per poter implementare da parte dell’Ufficio Speciale RSC il sito web con notizie, descrizione del progetto ecc.);
• sottoporre all’approvazione del committente i documenti finali (rapporti degli esperti, business ed actionplan, resoconti finali e report finanziari, aspetti burocratici, amministrativi e di auditing).
9.2) AZIONI PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA
Considerato in premessa l’assioma che per garantire un reddito e quindi l’autonomia, ad una persona in stato di emarginazione, non è sufficiente offrirle un posto lavoro, si ritiene indispensabile promuovere interventi finalizzati ad implementare le capacità trasversali, propedeutiche a mantenere l’occupazione. L’obiettivo è favorire la promozione dei diritti di cittadinanza e di inserimento sociale attuando i seguenti processi, a partire da una accurata mappatura delle potenzialità, capacità e competenze presenti nel Villaggio Attrezzato.
Azione preliminare sarà la ricerca di regolarizzazione (cittadinanza, apolidia, permesso di soggiorno) degli ospiti anche tramite consulenze legali agli operatori che svolgono il servizio.
Le azioni da avviare includono:
2.1) Organizzazione, previo nulla-osta da parte dell’Ufficio Speciale RSC, di corsi di formazione (minimo n. 3 partecipanti) finalizzati alla professionalizzazione e/o alla creazione e la conduzione in autonomia di piccole realtà imprenditoriali di livello locale.
I percorsi formativi punteranno a consolidare e incrementare nei singoli partecipanti:
• orientamento e professionalizzazione nel mercato del lavoro, o settori di esso;
• la capacità tecnica ed analitica dei fenomeni legati alla piccola imprenditoria;
• la conoscenza del quadro normativo di riferimento della propria iniziativa imprenditoriale;
• la capacità di assicurare l’autonomia ed integrità gestionale della propria iniziativa imprenditoriale;
• l’attitudine “a far di conto” e a gestire la contabilità della propria realtà economica;
• comprendere il mercato di riferimento ed individuarne debolezze ed opportunità;
2.2) Creazione di relazioni fattive con il tessuto produttivo delle aree interessate e di quelle immediatamente limitrofe al fine di sostenere nella pratica l’inclusione lavorativa (ad esempio attraverso attività di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro, partendo da una mappatura dell’esistente).
2.3) La formazione proposta dovrà essere integrata anche con alcuni moduli individuali (talent management & personal development programs) non solo incentrati sulla autovalutazione e sul miglioramento delle proprie competenze (self-assessment), ma anche alla promozione di momenti di scambio tra i partecipanti per potenziare, in particolare, le tecniche comunicative, organizzative fino a quelle strategico-finanziarie. I contenuti da promuovere saranno i seguenti:
• mentoring and personal coaches – il gruppo lavoro si occuperà di fornire il supporto adeguato in termini di strumenti e competenze per le prime fasi di avvio delle iniziative imprenditoriali aiutando gli ideatori a fare le scelte giuste in ordine ai processi lavorativi e strategico finanziari;
• directed learning- il gruppo di lavoro si occuperà di promuovere una formazione diretta basata sulla pratica reale alla quale agganciare elementi teorici essenziali utili alla realizzazione e conduzione del progetto;
• rotation and on-the-job development.- il gruppo di lavoro si occuperà di fornire conoscenze semplici e diffuse utili a garantire un certo ricambio di personale tra le diverse iniziative progettuali messe in atto in modo tale da consentire una reale propagazione di competenze e abilità;
• target e recruitment– il gruppo di lavoro si occuperà di elaborare un programma di coinvolgimento delle risorse al fine di consentire la realizzazione del maggior numero possibile di start-up;
• accompagnamento e monitoraggio del percorso di creazione d’impresa;
2.4) Identificazione e proposta all’Ufficio Speciale RSC di tirocini formativi per i primi ingressi nel mondo del lavoro e per gli individui più giovani, con previsione di rimborsi spese per tutti i partecipanti e borse di studio per i più meritevoli;
L’obiettivo del gruppo di ricerca e formazione è quello in sintesi di offrire ad ogni individuo la possibilità di sviluppare le proprie competenze imprenditoriali assieme alle competenze tecniche e comportamentali per raggiungere obiettivo di autonomia e crescita. Strumenti come i tirocini sono insufficienti ai fini di una autosufficienza economica, e vanno perciò previste esclusivamente per i giovani che sono ormai fuori dal circuito dell’obbligo scolastico.
Per la realizzazione dell’intervento è necessaria la verifica e il nulla-osta del Direttore dell’Ufficio Speciale Rom Sinti e Caminanti in qualità di erogatore del relativo contributo.
2.5) Identificazione e proposta all’Ufficio Speciale RSC di attivazione di interventi economici che possano sostenere l’avvio di piccole realtà imprenditoriali o di quanto necessario per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc…)
Sono previste misure economiche “una tantum” a sostegno dell’avvio di piccole realtà imprenditoriali (es. spese di costituzione dell’impresa, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi necessari all’attività imprenditoriale; quote iniziali di contratto di franchising; applicazioni aziendali inerenti l’attività di impresa; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche) o per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. spese per acquisizione delle licenza di guida, espletamento pratiche ecc….) entro il limite massimo di € 5.000,00 per nucleo familiare (o singolo individuo), secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso.
Le modalità di erogazione e di esigibilità del presente incentivo all’inclusione lavorativa saranno definite dall’equipe di riferimento dell’Ente aggiudicatario e dall’Ufficio Speciale RSC.
Per la realizzazione dell’intervento è necessaria la verifica e il nulla-osta del Direttore dell’Ufficio Speciale Rom Sinti e Caminanti in qualità di erogatore del relativo contributo.
2.6) Monitoraggio e controllo sulle attività avviate Revisione periodica e aggiornamento degli indicatori Analisi successi e fallimenti
Analisi quantitativa e qualitativa dei dati Relazione di valutazione
9.3) AZIONI PER L’INCLUSIONE ABITATIVA
Considerato in premessa l’assioma che per garantire l’autonomia abitativa, ad una persona in stato di emarginazione, non è sufficiente offrirle una sistemazione alloggiativa, si ritiene indispensabile promuovere interventi finalizzati ad implementare le capacità trasversali, propedeutiche all’Abitare in contesti condominiali e comunque secondo parametri riconducibili alla civile convivenza.
Fermo restando i principi sopra descritti e a seguito dell’individuazione dei nuclei familiari disposti ad iniziare un percorso di inclusione abitativa con la definizione condivisa delle esigenze e della valutazione di sostenibilità degli intendimenti che ciascun nucleo vorrà perseguire, si definiscono tre possibili scenari per l’Aggiudicatario, ciascuno percorribile in modo direttamente proporzionale all’eterogeneità dei beneficiari e in coerenza con i patti sottoscritti:
3.1) Reperimento attraverso il mercato immobiliare privato di abitazioni per i beneficiari in possesso delle condizioni minime economiche a sostenere le relative spese.
Tale percorso prevede da parte dell’Aggiudicatario:
- la realizzazione di incontri con privati per fornire rassicurazioni sulla regolarità degli accordi relativi ai contratti di locazione; sulla garanzia del monitoraggio relativo al rispetto degli accordi presi anche in base al Patto di Responsabilità Solidale; sulla forte presenza dell’Aggiudicatario per effettuare percorsi di mediazione abitativa e di prevenzione di eventuali conflitti;
- la realizzazione di interventi per preparare il vicinato alla convivenza, nella convinzione che la conoscenza reciproca e l’intraprendere percorsi comuni fra Rom e non Rom aiuti a smorzare i pregiudizi e i conseguenti conflitti. Si auspica la promozione di esperienze di associazionismo di vicinato che sperimentino percorsi virtuosi di lavoro e cooperazione con i Rom e Sinti coinvolti nel progetto, in favore della mixitè sociale;
- l'affiancamento dei nuclei da parte di operatori specializzati che realizzeranno corsi di economia domestica per insegnare la relazione con i condomini e come affrontare le utenze relative a luce gas, acqua, tasse, servizi vari e se necessario corsi di lingua per adulti e giovani;
- la facilitazione dell’accesso dei beneficiari ai servizi e alle strutture disponibili nella zona della futura residenza.
3.2) Supporto motivazionale e materiale alle famiglie nella ricerca autonoma di soluzioni abitative (per es. incontri con i proprietari, verifica degli atti e del rispetto delle norme di sicurezza, di abitabilità ecc…).
3.3) Reperimento di alloggi attraverso l’Associazionismo o altro, per i nuclei in situazione di particolare fragilità che non sono in grado di accedere nel breve periodo ad altre soluzioni abitative.
L’Aggiudicatario fornirà, tra l’altro, il supporto tecnico necessario per la partecipazione ai bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare e nel monitoraggio delle graduatorie per chi ha già presentato la domanda. Potrà proporre esperienze di cohousing o dare disponibilità di appartamenti con sostegno all’affitto in previsione di assegnazione di casa popolare come periodo di passaggio dal campo all’alloggio popolare.
3.4) Rientri volontari assistiti
così come stabilito nella citata Delibera G.C. n. 70/18 per i Rimpatri assistiti occorre attivare progetti di rientro assistito volontario per famiglie più recentemente arrivate in Italia, con stipula di protocolli tra le competenti Autorità statali italiane ed estere, nonché con gli organismi di cooperazione internazionale, con le municipalità dei Paesi di provenienza degli ospiti per avviare programmi di rientro assistito volontario, correlati a progetti di inserimento socio-lavorativo e/o abitativo nel Paese di origine, mediante l’erogazione di un contributo economico fino ad € 1.000 per persona singola e fino a € 3.000 per nucleo familiare. Le progettualità realizzate nel paese estero, dovranno essere programmate e monitorate in stretta sinergia con il Ministero degli Affari Esteri, la Questura, Prefettura di Roma e gli enti/istituzioni degli Stati di provenienza. Il contributo verrà erogato sulla base del raggiungimento delle diverse fasi del progetto, previa acquisizione da parte dell’Ufficio della documentazione comprovante la concreta realizzazione delle azioni programmate.
9.4) CONTRIBUTI ECONOMICI
Per supportare i percorsi di inclusione lavorativa e abitativa potranno essere erogati contributi economici a sostegno di singolo/nucleo familiare per un totale complessivo importo non superiore ad € 10.000, secondo le modalità previste dalla disciplina “Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale” , parte integrante del “Piano di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni rom, sinti e caminanti” approvato con deliberazione della Giunta Capitolina n 105/2017
Il Patto di Responsabilità Solidale definirà la quota di compartecipazione alla spesa da parte del singolo/nucleo familiare.
INCENTIVO ALL’INCLUSIONE ABITATIVA
Per supportare i percorsi di inclusione abitativa è prevista l’erogazione di una somma mensile massima di € 800 per singolo/nucleo familiare, secondo i criteri di cui ai successivi articoli, per un periodo non superiore ad anni tre, per far fronte alle seguenti necessità:
- pagamento di una parte del canone di locazione, con graduale assunzione del totale onere a carico del nucleo interessato;
- “una tantum” a sostegno del pagamento del deposito cauzionale, laddove richiesto nel contratto di locazione;
- pagamento delle spese relative ai ratei di condominio con graduale assunzione dell'onere a carico del nucleo interessato;
- pagamento in caso di affitto di terreni con immobile da ristrutturare;
- pagamento delle principali spese relative alla conduzione dell’immobile (utenze etc).
In riferimento alla Deliberazione 70 del 17 aprile 2018 sono state introdotte ulteriori misure:
• La possibilità di corrispondere il contributo per l’inclusione abitativa direttamente ai proprietari degli immobili locati, sulla base di una procedura amministrativo contabile concordata con la Ragioneria Generale, a fronte della sottoscrizione e registrazione di un regolare contratto di locazione tra le parti (proprietario e beneficiario effettivo del contributo per l’inclusione abitativa);
• La destinazione del contributo per il sostegno abitativo, entro il limite massimo definito nel piano individuale di intervento, a progetti di auto recupero e ristrutturazione di immobili reperiti dai beneficiari nel mercato privato, sul territorio nazionale, sulla base di specifiche condizioni riguardanti la documentazione relativa agli interventi edilizi, in conformità con la normativa di settore, e la liquidazione progressiva del contributo, secondo la tempistica prevista dal Patto di Responsabilità Solidale, previa presentazione di perizie tecniche attestanti lo stato di avanzamento dei lavori, fino alla concorrenza dell’importo pattuito;
• La facoltà riservata a persone singole o piccoli nuclei, in condizioni di particolare fragilità e disagio - connesse all’età, a gravi patologie e a limitazioni dell’autonomia dei soggetti interessati - accertate dal Servizio Sociale di Roma Capitale, di ricorrere a forme di ospitalità temporanea presso terzi privati (es. famiglie, congiunti anche residenti fuori dal territorio di Roma Capitale) utilizzando quota parte del contributo a disposizione, previa sottoscrizione di progetti condivisi con i Servizi sociali territoriali, anche presso altri comuni; la liquidazione del contributo sarà modulata secondo la tempistica prevista dal Patto di Responsabilità Solidale.
INCENTIVO ALL’INCLUSIONE LAVORATIVA
Sono previsti interventi economici a sostegno dell’avvio di piccole realtà imprenditoriali (es. spese di costituzione dell’impresa, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi necessari all’attività imprenditoriale; quote iniziali di contratto di franchising; applicazioni aziendali inerenti l’attività di impresa; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche) o per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. spese per acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc…) entro il limite massimo di € 5.000 per singolo/nucleo familiare.
CRITERI E PARAMETRI
Possono usufruire del contributo economico solo i nuclei che sottoscrivano il Patto di Responsabilità.
L’individuazione dei beneficiari delle specifiche misure di sostegno e la gradazione dei contributi sarà effettuata dall’Ufficio Speciale RSC e dal referente dell’Ente aggiudicatario che ha proposto l’aiuto. I parametri di riferimento per l’acceso alle misure di sostegno sono definiti dall’art.4 della citata disciplina “Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”.
L’equipe, sulla base di quanto previsto nel Piano di Responsabilità Solidale sottoscritto da ciascun nucleo familiare aderente alla presente progettualità, nonché sulla verifica della reale adesione al percorso di inclusione, controllerà la necessità di erogazione dei suddetti incentivi e le relative modalità. Un’attenzione particolare sarà rivolta alla costruzione dei percorsi in riferimento alle situazioni di maggiore fragilità, con la ideazione di “progetti - ponte” che prevedano azioni oltre la durata progettuale prevista dalla presente sperimentazione, senza ulteriori oneri per l’Amministrazione Comunale.
L’effettiva concessione del contributo è subordinata al controllo della veridicità della autocertificazione prodotta dai beneficiari ed all’esito di eventuali ulteriori accertamento patrimoniali (es. Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, INPS). A tal fine si rende necessario specificare che nel caso in cui la situazione socio-anagrafica del nucleo familiare risultasse difforme da quanto riportato nello stato di famiglia e qualora sussistesse l’impossibilità di regolarizzare nel breve periodo la situazione di fatto, l’equipe che segue il nucleo potrà riservarsi la possibilità di riconoscere l’aiuto economico ai componenti che in forma notoriamente stabile e continuativa viva presso quel nucleo.
MOTIVI DI ESCLUSIONE DAI CONTRIBUTI
Sono esclusi dai contributi economici coloro che:
1. risultino titolari di diritti di proprietà, superficie, usufrutto di beni immobili in Italia o all’estero, riferiti a tutte le tabelle delle categorie catastali;
2. risultino assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all’assistenza abitativa (ivi compresi gli immobili ad uso abitativo di proprietà di Roma Capitale);
3. abbiano la titolarità e/o possesso di beni mobili registrati di lusso;
4. abbiano la titolarità di conti correnti, depositi bancari o altri beni mobili di valore che consentano la fuoriuscita autonoma dall’insediamento.
5. presentino un ISEE superiore a 10.000 euro;
6. presentino un tenore di vita manifestamente incongruente rispetto a quanto dichiarato.
7. abbiano sottoscritto il Patto di Responsabilità solidale con Roma Capitale o, successivamente alla sottoscrizione, ne abbiano violato gli obblighi;
8. abbiano sottoscritto il Patto di Responsabilità solidale con Roma Capitale e fornito dichiarazioni mendaci
9. Non presentino i requisiti documentali, patrimoniali, soggettivi e comportamentali, previsti dal Titolo III – art. 7 del “Regolamento di disciplina della permanenza delle persone Rom, Sinti e Caminanti nei Villaggi Attrezzati e negli insediamenti tollerati, presenti nel territorio di Roma Capitale e dell’accesso alle prestazioni sociali di accompagnamento alla fuoriuscita dagli insediamenti” attualmente in fase di approvazione.
9.5) AZIONI DI SOSTEGNO ALLA SALUTE:
Le azioni di sostegno alla salute verranno svolte in collaborazione con la Asl di riferimento, attraverso una rete istituzionale:
1) Informazione sanitaria, responsabilizzazione dei genitori circa la cura della salute
2) Attivazione di Giornate di consultorio aperto per i giovani, in particolare per le adolescenti e le donne. A favore degli adolescenti maschi e femmine verrà proposto un comportamento sessualmente responsabile nell’ottica di ritardare la maternità ad un’età idonea e di avere un numero di figli di cui occuparsi.
9.6) AZIONI DI SOSTEGNO ALLA TUTELA DEI MINORI:
Come menzionato nella già citata Strategia Nazionale 2012-2020 d’Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti occorre dare ampio risalto alla centralità dell’istruzione e, tra gli obiettivi specifici, si prevede la promozione di processi di pre-scolarizzazione e di scolarizzazione dei bambini rom e sinti, attraverso l’accesso (in termini di iscrizioni, frequenza e risultati) non discriminatorio alle scuole di ogni ordine e grado.
ARTICOLO 10 REQUISITI DI QUALITÀ’ ORGANIZZATIVO GESTIONALI DELL’ORGANISMO E REQUISITI DEL PERSONALE
10.1) – Sono ammessi alla gara gli operatori economici con idoneità individuale e gli operatori economici con idoneità plurisoggettiva ed operatori economici con sede in altri Stati membri dell’Unione Europea, con pregressa esperienza nel settore inerente la gara (immigrazione, integrazione sociale, inclusione).
RESPONSABILE DEL LOTTO
Il Responsabile del servizio deve avere un’esperienza di 10 anni di coordinamento di servizi complessi rivolto a gruppi svantaggiati e/o migranti, o nel campo dello sviluppo, e deve essere in possesso di uno dei titoli sotto indicati: a) laurea magistrale/specialistica in una delle seguenti discipline: scienze della politica, scienze delle pubbliche amministrazioni, scienze economiche per l’ambiente e la cultura, scienze per la cooperazione allo sviluppo, servizio sociale e politiche sociali, programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, sociologia e ricerca sociale, sociologia, metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali, Giurisprudenza, Psicologia, Pedagogia, Scienze della Formazione, ovvero diploma di laurea (DL) secondo il “vecchio ordinamento” corrispondente ad una delle predette lauree magistrali ai sensi del decreto 9 luglio 2009 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il Responsabile del lotto – che deve svolgere il ruolo di referente unico per l’Amministrazione – deve, per il lotto aggiudicato, svolgere le seguenti attività:
Management quotidiano del progetto
Contribuire all’effettiva attuazione delle azioni esplicitate nel presente Capitolato Responsabilità nello svolgimento regolare di tutte le attività del progetto Coordinamento del personale e degli stakeholders coinvolti
Mediazione con altre istituzioni, agenzie o altri soggetti
Garantire la consegna in tempo utile della documentazione relativa al progetto (aspetti finanziari, di contenuto e metodologici)
Organizzazione degli incontri relativi al progetto
Supporto amministrativo alle attività di project management
Il Responsabile dovrà altresì svolgere funzioni di coordinamento e di intermediazione nei rapporti istituzionali con il Dipartimento Politiche Sociali, con gli altri Dipartimenti capitolini interessati, con i Municipi territorialmente competenti, con le istituzioni territoriali coinvolte, con la Polizia Locale di Roma Capitale, nonché con le Forze dell’Ordine, e con tutti gli altri soggetti esterni che a vario titolo collaboreranno alla realizzazione del presente progetto.
Il Responsabile del lotto, deve garantire la propria reperibilità mettendo a disposizione un numero di cellulare dedicato.
Il Responsabile del lotto dovrà partecipare agli incontri promossi dall’Amministrazione in ordine al monitoraggio, controllo e valutazione del raggiungimento degli obiettivi e finalità del progetto.
Il nominativo del Responsabile del lotto deve restare invariato per tutta la durata dell'appalto. Qualora si rendesse necessaria la sua sostituzione, per cause di forza maggiore, la stessa dovrà essere effettuata con figure di pari professionalità ed esperienza, previa approvazione dell’Amministrazione.
OPERATORI SOCIALI
Il Personale dovrà essere così composto:
1 Responsabile del lotto con pregressa e certificata esperienza (di almeno 10 anni) di coordinamento di servizi complessi (full time) 1 E2 del CCNL della Cooperative sociali
1 équipe è composta da tre unità di personale (D2 o in alternativa operatori sociali D1 con comprovata esperienza di almeno 3 anni e precisamente 1 consulente del lavoro, 1 facilitatore di micro-impresa esperto in inserimento lavorativo migranti, 1 esperto in statistica e nell’elaborazione dati dei risultati di tutti gli interventi) dedicata all’inserimento lavorativo;
1 équipe è composta da due unità di personale (D2 o in alternativa operatori sociali D1 con comprovata esperienza di almeno 3 anni) dedicata al sostegno all’abitare;
1 équipe è composta da due unità di personale (D2 Assistenti Sociali con comprovata esperienza di almeno 3 anni) dedicata alle azioni a favore della salute, dell’inserimento scolastico e dei rapporti con l’XX.XX.
LOTTO N.1 : XXX XXXXXXXX 00 E 72 MUNICIPIO IV
1 Responsabile del lotto con pregressa e certificata esperienza (di almeno 10 anni) di coordinamento di servizi complessi (full time) esperto di inserimento lavorativo migranti livello E2 del CCNL della Cooperative sociali
L’ équipe sarà composta da due unità di personale di cui:
1 Operatore D2 con comprovata esperienza di almeno 3 anni in servizi di inclusione migranti dedicato al sostegno all’abitare;
1 Assistente Sociale D2 con comprovata esperienza di almeno 3 anni dedicata alle azioni a favore della salute, dell’inserimento scolastico e dei rapporti con l’XX.XX.
LOTTO N. 2: VIA LOMBROSO MUNICIPIO XIV
Gli operatori, impegnati nel servizio, devono svolgere tutte le azioni finalizzate allo svolgimento delle attività di Segretariato Sociale, di supporto e di mediazione con le Istituzioni coinvolte, sostegno e supporto in tutti i percorsi posti in essere a favore dei singoli o dei nuclei familiari finalizzati al lavoro e alla fuoriuscita dal Campo.
Il personale dovrà avere conoscenze specifiche, in grado di porre in essere metodi operativi mirati, utilizzando idonei strumenti di lavoro incentrati sul coinvolgimento delle persone stesse nelle attività progettuali nell’inclusione economica e sociale di gruppi svantaggiati, nella educazione di comunità e nel lavoro con i minori ivi considerati quelli interessati da provvedimenti di Autorità Giudiziaria.
Tutto il personale deve avere una esperienza pregressa di minimo 3 anni in progetti di inclusione nella comunità diretta a singoli o gruppi svantaggiati riportata nel curriculum che evidenzierà dove si è svolta l’esperienza lavorativa e i risultati raggiunti per l’attività svolta.
Deve essere predisposta una lista riassuntiva del personale coinvolto con l’indicazione degli anni di esperienza.
Nello svolgimento del servizio oggetto del presente capitolato, tutti gli operatori a qualsiasi titolo impiegati dovranno avere una comprovata competenza rispetto ai compiti assegnati.
Gli operatori, durante l’esecuzione del servizio, dovranno essere dotati in modo visibile di un cartellino identificativo, nel quale oltre alla dicitura “Roma Capitale – con un numero per l’identificazione unitamente alla sua foto di riconoscimento. Il cartellino identificativo è personale e può essere usato solo dal titolare.
QUANTIFICAZIONE RISULTATI
Agli Operatori verrà richiesta la compilazione di apposita Modulistica:
a) Scheda di Capitale sociale di ciascuna Famiglia e griglia complessiva iniziale strumento base perla rendicontazione degli interventi proposti.
b) Avanzamento progettuale individuale in riferimento alle attività, al risultato atteso, a quello raggiunto, alle criticità incontrate e ai punti di forza di ciascun abitante dei campi interessati.
All’Organismo aggiudicatario viene richiesto di produrre regolare fattura per il servizio svolto con allegato:
1) Compilazione di un REPORT sull’andamento del progetto secondo le indicazioni dell’Ufficio
2) Compilazione della scheda di rilevazione, evidenziando i cambiamenti eventualmente introdotti rispetto gli obiettivi operativi.
3) Fornire un Action Plan aggiornato.
OBBLIGHI NEI CONFRONTI DEL PERSONALE
L'Organismo affidatario deve ottemperare, nei confronti del personale impiegato nel servizio, agli obblighi derivanti dalle disposizioni normative e contrattuali in materia di lavoro e di assicurazioni sociali e previdenziali, assumendo a proprio carico tutti gli oneri relativi.
L’affidamento della realizzazione del servizio non comporta l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro tra la Pubblica Amministrazione ed i singoli operatori impiegati per l’espletamento del servizio.
L'Organismo deve applicare, nei confronti del personale impiegato, le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili alla categoria e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni, e in genere da ogni contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria.
L'Organismo affidatario è obbligato, altresì, a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la loro eventuale scadenza e fino alla loro sostituzione.
Tali obblighi vincolano l'Organismo affidatario anche nel caso lo stesso non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse.
Inoltre dovrà contenere l'attestazione obbligatoria da parte dell'organismo del puntuale rispetto di tutti gli articoli dei CCNL del settore, con particolare riferimento alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 135/2000 e successive norme applicative.
L'Organismo affidatario assume in proprio ogni responsabilità in caso di infortuni ed in caso di danni arrecati alle persone ed alle cose, tanto dell'Amministrazione che dei terzi, che si dovessero verificare in dipendenza dell'appalto, qualunque ne sia la natura o la causa.
È quindi a carico dell'aggiudicatario l'adozione, nella esecuzione delle prestazioni del presente appalto, di tutte le cautele necessarie per garantire l'incolumità delle persone addette all'esecuzione e dei terzi; ogni più ampia responsabilità al riguardo ricadrà, pertanto, sull'impresa appaltatrice, restandone del tutto esonerata la Stazione Appaltante.
L'esecutore dell'appalto dovrà stipulare una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalla stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dell'appalto, incluso l'incendio. L'importo della somma assicurata corrisponde all'importo del contratto.
L'Organismo solleva fin d'ora Roma Capitale da ogni e qualsiasi onere e responsabilità sia relativamente all'osservanza delle disposizioni di legge e regolamenti sia per qualunque atto od omissione da parte degli operatori nei confronti delle persone interessate alle attività e di terzi che possano cagionare responsabilità amministrative, civili e penali.
L'Organismo è tenuto a tale scopo a provvedere alla stipula di apposita polizza assicurativa RCT a favore degli operatori impegnati nel servizio per un importo proporzionato alla qualità e alla quantità dei rischi.
Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è pari a 1.500.000,00 euro. La polizza per i massimali indicati dovrà essere conforme agli schemi tipo di cui al Decreto Ministeriale 12 marzo 2004, n.123.
La copertura assicurativa decorre dalla data di stipula del contratto e cessa alla data di emissione dell'attestazione di regolare esecuzione.
SOSTITUZIONE DEL PERSONALE
L’aggiudicatario, per mantenere gli standard qualitativi previsti dal progetto, è tenuto a garantire la sostituzione del personale che per qualunque motivo si assenti dal servizio.
Tutte le sostituzioni del personale, per qualsiasi motivo disposte, dovranno essere tempestivamente comunicate all’Amministrazione, con indicazione del nominativo del soggetto sostituito e di quello in sostituzione e delle relative qualifiche, per ottenere la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione stessa.
Il personale impiegato, compreso quello in sostituzione, deve possedere adeguata professionalità e deve conoscere le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro ex X.Xxx. 81/2008 e s.m.i.. L’aggiudicatario deve assicurare, inoltre, la formazione continua del personale impiegato nel progetto di scolarizzazione nelle tematiche specifiche del servizio di cui trattasi.
ARTICOLO 11 – ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO
L’Amministrazione svolge la funzione di indirizzo, la supervisione tecnico-sociale, con particolare riferimento alla verifica della rispondenza dei servizi attuati dall’aggiudicatario con quanto previsto nel progetto presentato in sede di gara.
Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'Organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese mediante il Direttore dell'esecuzione del contratto, secondo le modalità indicate nello schema di contratto a cui si fa espresso rinvio.
La stazione appaltante si riserva la facoltà di affidare, con separata procedura, ad organismo terzo l’azione di monitoraggio e valutazione delle azioni progettuali oggetto del presente bando rispetto ai principi ed ai contenuti delle strategie nazionale ed europea in materia di integrazione ed inclusione delle popolazioni RSC. In tal caso l’organismo affidatario è tenuto a collaborare con tali organismi/istituzioni, secondo le istruzioni impartite da Roma Capitale, al fine di consentire il pieno svolgimento delle attività di monitoraggio.
ARTICOLO 12 – OSSERVANZA DI NORME, REGOLAMENTI E DISCIPLINE
L’aggiudicatario deve assicurare che il proprio personale:
• tenga un comportamento discreto, decoroso ed irreprensibile, comunque conformato alle regole di buona educazione;
• osservi tutte le pertinenti norme di carattere regolamentare - generali e particolari - emanate da Roma Capitale;
• mantenga riservato ciò di cui verrà a conoscenza in conseguenza dell’espletamento dei servizi di cui trattasi.
Tutte le attività inerenti il servizio oggetto del presente Capitolato di appalto, devono essere svolte da personale alle dirette dipendenze dell’aggiudicatario in base agli istituti contrattuali previsti dalla normativa vigente.
L’aggiudicatario è responsabile della scelta e del comportamento del proprio personale operante per il progetto e di quanto attiene ai rapporti con l’utenza e di collaborazione tra il proprio personale e quello dell’Amministrazione.
L’Amministrazione potrà promuovere l’allontanamento di quei dipendenti dell’aggiudicatario che contravvenissero alle disposizioni di cui sopra. L’Amministrazione si riserva il diritto di chiedere all’aggiudicatario la sostituzione del personale ritenuto non idoneo al servizio per seri e comprovati motivi. In tale caso l’aggiudicatario deve provvedere a quanto richiesto senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per l'Amministrazione. Tale sostituzione dovrà avvenire entro due giorni dalla richiesta scritta.
ARTICOLO 13 –SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO
Non è ammesso il subappalto in quanto trattasi di appalto con funzioni di tutela e supporto a fasce deboli compreso nell’allegato IX del D. Lg. 50/2016 riconducibile ai servizi esclusi con riferimento agli articoli 142, 143, 144 del medesimo.
ARTICOLO 14 − CORRESPONSIONE DEI COMPENSI
I pagamenti verranno effettuati dietro presentazione di regolari fatture come segue.
Al pagamento si provvederà, bimestralmente e posticipatamente, con apposita Determinazione Dirigenziale di liquidazione, dietro presentazione di regolari fatture da parte dell’Organismo affidatario che attestino, tramite idonea documentazione amministrativa a corredo:
- il riepilogo mensile delle attività rivolte alle persone abitanti nei campi in un report con dati quali/quantificativi;
- le spese relative al costo del personale stabilmente impiegato (subordinato e parasubordinato e a consulenza), con l’indicazione delle ore lavorate da ciascun membro dell’equipe;
- relazione delle attività svolte.
Si procederà alla liquidazione delle fatture soltanto previo rilascio del certificato di regolare esecuzione, sottoscritto dal RUP e dal DEC.
Ciascuna fattura dovrà contenere il riferimento al presente contratto, al CIG (Codice Identificativo Gare) nonché al codice IBAN dell’Appaltatore. La fattura dovrà essere emessa in formato elettronico secondo le specifiche di cui al D.M. 55/2013. Non potranno essere accettate fatture emesse in altre modalità.
È previsto l’obbligo di Roma Capitale – Ufficio RSC di pagare entro trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura. L’Ufficio RSC, in ottemperanza alle disposizioni previste dall’art. 48-bis del D.P.R.. 602 del 1973, con le modalità di cui al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze n. 40 del 2008, per ogni pagamento di importo superiore a euro 10.000,00 (IVA inclusa), procederà a verificare se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo. Nel caso in cui la società Equitalia S.p.A. comunichi che risulta un inadempimento a carico del beneficiario l’Ufficio RSC applicherà quanto disposto dall’art. 3 del decreto di attuazione di cui sopra. Ogni somma che a causa della mancata produzione delle certificazioni di cui al presente articolo non venga corrisposta dall’Autorità, non produrrà alcun interesse.
ARTICOLO 15 – OBBLIGHI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
L’aggiudicatario è tenuto a garantire il servizio di cui al presente capitolato, che deve essere svolto con la massima cura e senza interruzioni per tutta la durata del contratto, nel rigoroso rispetto delle previsioni, modalità, indicazioni e prescrizioni in esso contenute.
ARTICOLO 16 – DANNI, RESPONSABILITÀ, ASSICURAZIONI
L’aggiudicatario assume in proprio ogni responsabilità, per tutti i danni ed infortuni di qualsiasi natura eventualmente subiti da parte di persone o di cose, tanto dell’aggiudicatario e/o di Roma Capitale o di terzi, in dipendenza di omissioni, negligenze o altre inadempienze relative all’esecuzione delle prestazioni ad esso riferibili.
Roma Capitale è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere a personale dell’aggiudicatario, agli utenti e/o a terzi durante l’esecuzione del servizio.
L’aggiudicatario assumerà a proprio carico l’onere di manlevare l’Amministrazione da ogni pretesa, azione, domanda, molestia o altro che possa essere intentata nei confronti di Roma Capitale per infortuni o danni arrecati a utenti, terzi o a dipendenti in relazione allo svolgimento del servizio e che possano derivare direttamente o indirettamente dalla gestione dello stesso.
L’aggiudicatario, si obbliga a stipulare con primario assicuratore e a mantenere in vigore per tutta la durata del servizio, e sue eventuali prosecuzioni, un’adeguata copertura assicurativa secondo le specifiche condizioni e modalità previste dall’art.14 dello schema di contratto.
ARTICOLO 17 – TRATTAMENTO DATI PERSONALI – RISERVATEZZA E PROPRIETÀ
Tutti i dati che l’Amministrazione fornirà relativamente ai nuclei familiari e/o ai singoli interessati dal servizio sono individuati come “dati personali”, ai sensi del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e sono pertanto soggetti alla disciplina di tutela definita dallo stesso.
L’Amministrazione conferirà all’aggiudicatario i dati personali relativi ai fruitori del servizio unicamente in relazione allo svolgimento delle attività inerenti il servizio stesso e comunque in forma non eccedente rispetto all’utilizzo che di essi deve essere fatto.
È fatto assoluto divieto all’aggiudicatario di diffondere i dati personali, di cui entrerà in possesso in relazione al servizio gestito. L’aggiudicatario entro 15 giorni dalla stipulazione del contratto renderà noto all’Amministrazione il titolare e il responsabile del trattamento dei dati.
In relazione al trattamento dei dati personali dei soggetti utenti del servizio l’aggiudicatario adotta le misure organizzative e procedurali, sia a rilevanza interna che esterna, necessarie a garantire la sicurezza delle transazioni e delle archiviazioni dei dati stessi.
L’aggiudicatario si impegna a fornire all’Amministrazione copia del documento programmatico sulle misure di sicurezza da esso eventualmente adottato, in relazione alla gestione dei dati personali per le proprie attività.
L’aggiudicatario è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti, collaboratori, degli obblighi di segretezza di cui al presente articolo.
In caso di inosservanza degli obblighi di riservatezza, l’aggiudicatario sarà tenuto a risarcire tutti i danni che ne dovessero derivare, fermo restando la facoltà dell’Amministrazione di valutare l’opportunità della risoluzione del contratto per interruzione del rapporto di fiducia con l’aggiudicatario.
Qualora i dati personali, anche sensibili, inerenti i soggetti utenti del servizio, siano conferiti direttamente dagli stessi all’aggiudicatario concessionario, questo si impegna parimenti a rispettare gli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 196/2003.
Tutto il materiale originale, sia in forma scritta sia in un supporto digitale, resterà di proprietà esclusiva di Roma Capitale.
I prodotti software di proprietà dell’aggiudicatario non sviluppati per conto di Roma Capitale saranno regolati di comune accordo con l’Amministrazione.
ARTICOLO 18 – SPESE INERENTI IL SERVIZIO
L’aggiudicatario deve svolgere il servizio di cui al presente capitolato a proprio rischio e con propria autonoma organizzazione.
Tutte le spese, imposte e tasse, nessuna esclusa, inerenti e conseguenti alla gara e alla successiva stipula del contratto, scritturazione, bolli e registrazione del contratto stesso, xxx comprese le relative variazioni nel corso della sua esecuzione sono a carico dell’aggiudicatario, restando Roma Capitale completamente sollevata da qualsiasi onere e responsabilità a tale titolo.
Allegato n.1): patto di responsabilità solidale.
Ufficio Speciale Rom, Sinti e Caminanti
PATTO DI RESPONSABILITA’ SOLIDALE
RIFERIMENTI NORMATIVI
1) Comunicazione della Commissione Europea n.173 del 4 aprile 2011 “Un quadro dell’Unione europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020”.
2) Strategia nazionale d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti 2012-2020. UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), 28.02.2012.
3) Deliberazione Giunta R. Lazio 17 febbraio 2015, n. 63, Ratifica e integrazione dell'istituzione del "Tavolo Regionale per l'inclusione e l'integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti".
4) Memoria di Giunta Capitolina n. 79 del 29.12.2013, recepimento della strategia nazionale
5) Deliberazione n.117 del 16.12.2016 “Istituzione del Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”
6) Deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017 “Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”.
7) Deliberazione della Giunta Capitolina .n 146 del 28.06.2017 Modifiche al “Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”. Estensione delle misure sperimentali per l’inclusione sociale agli ospiti del Villaggio attrezzato “Camping River”
8) Deliberazione della Giunta Capitolina n. 70 del 17.04.2018 “Integrazioni alla deliberazione della Giunta Capitolina n. 146 del 28.06.2017. Introduzione di misure di semplificazione finalizzate al superamento del Villaggio Camping River
9)Deliberazione della Giunta Capitolina n 80 del 7.05.2019 “Nuovi interventi in attuazione del Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” è stato approvato di autorizzare, nei limiti delle risorse disponibili in bilancio derivanti anche da fondi europei e/o nazionali e/o regionali, l’estensione in via sperimentale, delle misure di sostegno previste dal “Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” di cui alla DGC n. 105/2017 e dalle successive deliberazioni della Giunta Capitolina n. 146/2017 e n. 70/2018, rivolte alla promozione dell’accesso ai servizio socio-sanitari, educativi, a favorire la scolarizzazione e l’effettiva frequenza scolastica nonché l’inserimento lavorativo e l’inclusione abitativa, a favore degli ospiti ricompresi nell’ultima rilevazione ufficiale eseguita dalla Polizia Locale nei Villaggi e negli Insediamenti individuati nell’allegato A della citata DGC 105/2017 e di seguito riportati: Castel Romano, Candoni, Salviati 1 e 2, Monachina, Lombroso, La Barbuta/Ciampino, Salone e Xxxxxxxx.
FINALITÀ
✔ RISPETTO DELLE NORME CONVENZIONALI come fondamento per una convivenza civile e pacifica.
✔ RISPETTO DELL’UMANITÀ come fondamento delle relazioni con tutte le persone.
✔ METODO INNOVATIVO nell’affrontare le situazioni di emarginazione sociale legate alle condizioni di vita della popolazione dei Rom, Sinti e Caminanti.
✔ RESPONSABILIZZAZIONE CIVICA che comporti obblighi e diritti in un Patto tra istituzioni locali e popolazione dei Rom, Sinti e Caminanti.
Il Patto è lo strumento operativo che Roma Capitale intende utilizzare per la definizione degli accordi tra
l’Amministrazione e i componenti del nucleo familiare abitante nel
modulo del in cui vengono puntualmente declinate tutte le azioni necessarie per la costruzione dei percorsi individuali e familiari ai fini del raggiungimento della piena inclusione abitativa e lavorativa e la conseguente fuoriuscita dal villaggio/insediamento.
L’obiettivo è quello di fronteggiare situazioni di disagio ed emarginazione sociale legate alla vita nel Villaggio/insediamento, allo scopo di attuare la strategia europea e nazionale. Ciò richiede un intervento integrato e coordinato sul piano della prevenzione dell’illegalità, dell’integrazione, dell’accompagnamento degli individui e delle famiglie in condizioni di grave emarginazione verso una forma di autonomia necessaria per la loro inclusione sociale. A tal fine, sono previste misure di
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sostegno economico per agevolare il raggiungimento della piena inclusione abitativa e lavorativa e la conseguente fuoriuscita del villaggio/insediamento.
La presente progettualità prevede, in considerazione del raggiungimento dell’autonomia e dell’autodeterminazione di un nucleo familiare ospite nel villaggio/insediamento, l’individuazione di percorsi all’abitare attraverso cui definire una soluzione alloggiativa alternativa a quella attuale.
L’obiettivo è quello di rendere autonomi i nuclei che, versando in una condizione socioeconomica di fragilità, non sono oggettivamente in grado di affrontare la regolarità delle spese del canone di locazione e delle spese correlate al mantenimento di una locazione in senso stretto.
E’ fondamentale la temporaneità progettuale e la graduale compartecipazione alla spesa da parte del nucleo familiare stesso, al fine di sostenerlo in un cammino di autonomia attraverso la piena valorizzazione delle risorse personali ed istituzionali presenti sul territorio.
Le agevolazioni sono quelle descritte nell’allegato 1/A alla deliberazione della Giunta Capitolina n.105 del 26.05.2017, di seguito riassunte:
SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE ABITATIVA
Per supportare i percorsi di inclusione abitativa è prevista la compartecipazione alle spese per l’abitazione, fino ad una somma mensile massima di € 800 per singolo/nucleo familiare, che verrà accreditata all’IBAN indicato dal beneficiario, secondo i criteri di cui ai successivi articoli, per un periodo non superiore ad anni due, per far fronte alle seguenti necessità:
1. pagamento di una parte del canone di locazione, con graduale assunzione del totale onere a carico del nucleo interessato, in relazione al contratto di locazione di una civile abitazione, regolarmente stipulato e prodotto dallo stesso beneficiario, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario medesimo;
2. pagamento delle spese relative ai ratei di condominio per l’abitazione familiare, con graduale assunzione dell'intero onere a carico del richiedente, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso;
3. erogazione di una somma “una tantum” non superiore all’ammontare del deposito cauzionale, laddove richiesto nel contratto di locazione di un immobile destinato a civile abitazione, il cui preliminare, sottoscritto dal locatore e dal beneficiario, deve essere prodotto dal beneficiario;
4. pagamento delle utenze relative alla conduzione dell’immobile quali: bollette per le utenze elettriche, idriche, gas e TARI.
I beneficiari degli incentivi di cui ai precedenti punti, devono produrre idonea rendicontazione della somma spesa, entro 60 giorni dall’erogazione della stessa, mediante produzione di idoneo documento/ricevuta comprovante il pagamento effettuato e tracciabile.
SOSTEGNO ALL’INCLUSIONE LAVORATIVA
Sono previste misure economiche “una tantum” a sostegno dell’avvio di piccole realtà imprenditoriali (es. spese di costituzione dell’impresa, acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi necessari all’attività imprenditoriale; quote iniziali di contratto di franchising; applicazioni aziendali inerenti l’attività di impresa; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze specialistiche) o per avviare percorsi di inclusione lavorativa (es. spese per acquisizione della licenza di guida, espletamento pratiche ecc...) entro il limite massimo di € 5.000 per singolo individuo o nucleo familiare, secondo un piano finanziario allegato al Patto e sottoscritto dal beneficiario stesso;
ALTRI INTERVENTI DI SOSTEGNO
Si considera coerente con la finalità della presente sperimentazione, la pregressa adesione del nucleo alla progettazione di inclusione attiva (SIA), sia perché è già manifesta la volontà di partecipare in modo propositivo al cambiamento; sia perché l'adesione ad uno strumento precedente il Piano Rom non può essere discriminante. Il progetto redatto per la SIA quindi diventerà parte del Patto di Responsabilità con eventuali integrazioni o modifiche. Anche coloro che usufruiscono di altri aiuti (163/98, 154/97 ecc..) che prevedono progetti di partecipazione attiva, potranno accedere al contributo. La presenza di tali
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interventi comporterà la riparametrazione dell’entità della misura di sostegno concessa, nei limiti degli importi massimi previsti.
Sono previste, inoltre, ulteriori forme di aiuto nel percorso di fuoriuscita dai campi ed in particolare:
1. Creazione di relazioni fattive con il tessuto produttivo delle aree interessate e di quelle immediatamente limitrofe al fine di sostenere nella pratica l’inclusione lavorativa e abitativa;
2. Organizzazione di corsi di formazione finalizzati alla creazione e la conduzione in autonomia di piccole realtà imprenditoriali di livello locale;
3. Attivazione di tirocini formativi per i primi ingressi nel mondo del lavoro e per gli individui più giovani, con previsione di rimborsi spese per i partecipanti e borse di studio per i più meritevoli;
4. Supporto motivazionale e materiale alle famiglie nella ricerca autonoma di soluzioni abitative;
5. Sostegno al reperimento attraverso il mercato immobiliare privato di abitazioni per i beneficiari in possesso delle condizioni minime economiche a sostenere le relative spese;
6. Sostegno al reperimento di alloggi per i nuclei in situazione di particolare fragilità;
7. Accompagnamento alla rete dei servizi offerti da Roma Capitale.
Il Patto viene stipulato tra la persona individuata, in rappresentanza del nucleo familiare, con la sottoscrizione di tutti i membri maggiorenni componenti il nucleo, e Roma Capitale - Referente Organismo rappresentata dall’operatore che assume il ruolo di responsabile dell’accompagnamento.
Il Patto consiste in una serie di impegni reciproci che si concretizzano in azioni da realizzare in un periodo compreso tra i 3 ed i 36 mesi, con una verifica con cadenza almeno trimestrale, a cura del responsabile dell’accompagnamento.
L’assunzione degli impegni sotto descritti da parte del nucleo aderente al Patto consentiranno l’attivazione dei rispettivi strumenti di intervento da parte dell’Amministrazione
IMPEGNI DEL SOGGETTO ADERENTE AL PATTO | STRUMENTI DI INTERVENTO DI ROMA CAPITALE |
Aderire al percorso di accompagnamento volto al conseguimento dei documenti per la presenza regolare sul territorio italiano per tutta la durata del progetto | - fornire consulenza legale di base se necessaria - fornire consulenza e attività di facilitazione per il conseguimento dei documenti e il mantenimento della loro validità; - effettuare verifica dell’attuazione delle attività richieste |
- garantire l’iscrizione e la frequenza scolastica continuativa per minori appartenenti al proprio nucleo in età di obbligo scolastico; - garantire la disponibilità a favorire la frequenza di attività post-scolastiche dei minori compresi nel proprio nucleo | Sostenere il nucleo familiare per garantire la frequenza scolastica (aiuto nell’iscrizione, consulenza e supporto per l’accompagnamento a scuola, mediazione nei rapporti con le insegnanti e con i Dirigenti) e per l’accesso attività post- scolastiche |
garantire la disponibilità alla frequenza di corsi di formazione e orientamento al lavoro individuati di comune accordo | - fornire consulenza e orientamento sulle scelte formative; ricercare percorsi di formazione e orientamento al lavoro. - fornire opportunità di inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di un tirocinio; - fornire consulenza, accompagnamento e mediazione per il successo dell’inserimento (tutoraggio) - accompagnamento e monitoraggio del percorso di creazione d’impresa |
- aderire al percorso di accompagnamento per | - fornire informazioni e accompagnare nelle visite |
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l’inserimento nella soluzione alloggiativa alternativa individuata, con il supporto del Responsabile dell’accompagnamento. Opzioni disponibili: ✔ reperimento in autonomia della soluzione alloggiativa; ✔ accettazione della soluzione alloggiativa proposta dal Responsabile dell’accompagnamento; | per l’individuazione di soluzioni abitative alternative; -proposta del contratto di locazione/compravendita per le soluzioni individuate; - consulenza e supporto per le pratiche amministrative di accesso alla casa; - mediazione del conflitto e formazione specifica per la risoluzione di crisi e conflittualità, nelle nuove realtà che prevedano la presenza di mutate condizioni di vicinato. |
Possibili misure da attivare: ✔ Incentivi all’abitare; ✔ Reperimento alloggi tramite soggetto affidatario del servizio ✔ Affiancamento dei nuclei da parte di operatori specializzati per eventuali corsi di economia domestica, compresa la gestione delle utenze relative a luce, gas, acqua, tasse, servizi vari ✔ Organizzazione di incontri per conoscere i servizi disponibili nella zona della futura residenza e il loro utilizzo ✔ Orientamento nella relazione con i condomini e/ o vicini di casa | |
- garantire la liberazione del modulo abitativo (salvo diversa indicazione dell’Amministrazione Capitolina) o dell’alloggio precario e il conferimento dei rifiuti e delle strutture smontate presso le aree di conferimento all’interno delle aree sosta, per il successivo trasporto in discarica | - consulenza e supporto tecnico da parte di apposite ditte per la demolizione dell’alloggio; - collaborazione con aziende specializzate per effettuare il trasporto dei materiali di risulta presso le discariche |
- garantire l’iscrizione e la frequenza scolastica per minori appartenenti al proprio nucleo in età di obbligo scolastico nel trasferimento in altra zona di residenza | - supporto ed accompagnamento dei genitori nell’individuazione delle scuole e nella successiva fase di iscrizione, in caso di trasferimento in altra zona di residenza |
Conferma/confermano
di aderire al Patto di Responsabilità Solidale con le relative misure, consapevole/i che disattendere alle azioni sottoscritte comporta la fuoriuscita dal progetto e dichiara/no che il progetto riguarderà i seguenti componenti:
Nome | Xxxxxxx | Xxxxx e data di nascita | Nazionalità | Gradi di parentela |
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RELAZIONE SOCIALE
IMPEGNI ASSUNTI DALLE PARTI:
SCUOLA | Obiettivi: - | Risultati attesi: - | |
Per il nucleo Familiare | Per Roma Capitale | ||
Azioni/impegni: - | Tipo di sostegno/risorse: - | ||
SANITÀ’ | Obiettivi: - | Risultati attesi: - | |
Per il nucleo Familiare | Per Roma Capitale | ||
Azioni/impegni: - | Tipo di sostegno/risorse: - | ||
CASA | Obiettivi: | Risultati attesi: - | |
Per il nucleo familiare | Per Roma Capitale | ||
Azioni/impegni: | Tipo di sostegno/risorse: | ||
LAVORO | Obiettivi: | Risultati attesi: | |
Per il nucleo familiare | Per Roma Capitale |
Ufficio Speciale Rom, Sinti e Caminanti
Tipo di sostegno/risorse:
Azioni/impegni:
.
PIANO ECONOMICO
Intervento sul sostegno all’inclusione lavorativa:
Intervento sul sostegno all’inclusione abitativa:
.
MONITORAGGIO
.
In Roma Il
Firma del referente del nucleo
Firma del componente maggiorenne
Firma del componente maggiorenne
Firma del componente maggiorenne
Firma del responsabile dell’accompagnamento per Roma Capitale