Contract
C O M U N E D I GAVOI
PROVINCIA DI NUORO
xxxx@xxxxxx.xxxxx.xx.xx – xxx.xxxxxx.xxxxx.xx.xx Tel. 0000-00000 0000 00000– Fax 000000000
Allegato alla determina n. del 03/09/2021
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA DI QUALITA’ A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE A FAVORE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI GAVOI. ANNI SCOLASTICI 2021/2022 – 2022/2023
CIG: 8890801914
ART. 1 - OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di Ristorazione nelle Scuole: dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado del Comune di Gavoi a favore degli alunni frequentanti e interessati al tempo pieno e prolungato rispettivamente per:
- n. 5 giorni a settimana scuola dell’infanzia (dal lunedì al venerdì);
- n.5 giorni a settimana scuola primaria(dal lunedì al venerdì);
- n.2 giorni a settimana scuola secondaria di primo grado (da stabilirsi su comunicazione della scuola);
I servizi connessi alla refezione sono i seguenti:
a) Approvvigionamento, preparazione e cottura degli alimenti oggetto dei pasti come da menù validato dal Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione competente per territorio, (compresa la merenda di metà mattina per gli alunni della scuola primaria), la fornitura di diete personalizzate per motivi di salute debitamente documentati, presso un centro cottura messo a disposizione della ditta.
b) Scodellamento e sporzionamento dei pasti
c) Fornitura degli altri servizi di supporto alla ristorazione quali trasporto, consegna, ritiro e distribuzione pasti, preparazione e riordino, pulizia e sanificazione sale cucine e refettori ecc. da effettuarsi con personale della ditta aggiudicataria
d) Fornitura e installazione di una macchina lavastoviglie opportunamente dimensionata presso lo stabile delle scuole dell’infanzia e primaria. Al fine di ridurre i consumi energetici la macchina lavastoviglie dovrà essere dotata dell’etichetta energetica che ne certifichi l’appartenenza alla classe A secondo l’Energy Label previsto dalla Direttiva 92/75/CEE del Consiglio e successivi regolamenti applicativi. E’ accettato come mezzo di prova la copia del libretto di istruzioni dal quale si evinca l’identificazione dell’attrezzatura (numero di serie) e la sua appartenenza alla classe di efficienza energetica richiesta. In caso di utilizzo di apparecchi “ad uso professionale”, e quindi non in possesso della suddetta certificazione energetica, dovrà essere fornita la documentazione tecnica rilevante contenente i consumi energetici delle apparecchiature. La medesima resta di proprietà dell'appaltatore e dovrà essere ritirata alla scadenza del contratto. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria della macchina sono a carico dell'appaltatore.
e) Fornitura presso le singole scuole dei piatti in ceramica, bicchieri infrangibili, caraffe in vetro e posate in acciaio, tovagliette e tovaglioli in carta e delle attrezzature necessarie per mantenere il cibo a temperatura
f) Gestione dei rifiuti.
g) Rilevazione delle presenze quotidiane, conteggio pasti e raccolta dati da effettuarsi tramite sistema informatico fornito dal Comune di Gavoi o con eventuale sistema informatico migliorativo proposto dalla ditta in sede di gara, che dovrà essere espressamente autorizzato dall’amministrazione comunale, integrato con Pagopa;
ART. 2 FINALITA’ DELL’APPALTO
Il presente appalto ha come obiettivo generale quello di formare dei consumatori consapevoli, capaci di riconoscere non solo le qualità organolettiche, salutistiche e nutrizionali dei prodotti agroalimentari tipici del territorio, ma anche attenti agli aspetti culturali, etici, sociali e ambientali e quindi di sostenibilità che accompagnano la loro produzione e tutto il loro ciclo di vita.
Ha inoltre le finalità specifiche di:
• Elevare il livello qualitativo dei pasti sia dal punto di vista nutrizionale che del loro gradimento mantenendo saldi i principi di sicurezza alimentare;
• Promuovere l’adozione di abitudini alimentari corrette per salvaguardare la salute e per prevenire patologie cronico degenerative (diabete, obesità ecc.);
• Privilegiare gli interventi di sostenibilità ambientale come il biologico, la “filiera corta” e la riduzione degli sprechi.
Il presente appalto tiene conto delle “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica (provvedimento della Conferenza unificata del 29 aprile 2010) oltre che della specifica normativa Regionale.
I riferimenti normativi e di indirizzo di cui si è tenuto conto sono i seguenti:
1. Linee guida regionali per la ristorazione scolastica approvate con determinazione
n. 1567 del 05/12/2016 (Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
– Xxxxxxx Xxxxxxxx)
0. Legge regionale n. 1/2010 - Norme per la promozione della qualità dei prodotti della Sardegna, della concorrenza e della tutela ambientale e modifiche alla legge regionale 23 giugno 1998, n. 18 (nuove norme per l’esercizio dell’agriturismo e del turismo rurale);
3. Legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 “Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pesca turismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della Legge Regionale n. 18 del 1998;
4. Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica;
5. Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di ristorazione e per la fornitura di derrate alimentari, nell’ambito del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della P.A. (PAN GPP) del 20 gennaio 2011;
6. Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50, Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 201/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Modificato ed integrato dal D.lgs. del 19 aprile 2017, n. 56 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”
7. Normativa nazionale e Comunitaria in materia di sicurezza alimentare Reg. CE n. 852 del 29/04/2004 Reg. CE n. 178 del 28/01/2002;
8. D.P.R. n. 327 del 26/03/1980;
9. Legge n. 283 del 30/04/1962;
10.Libro bianco UE sulla sicurezza alimentare (2000 CE);
11.Reg. UE n. 1151 del 21/12/2012 Sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (DOP-IGP);
12.Reg. CE n.834/2007 e Reg. CE n.889/2008 (Produzione Biologica); Relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91. Consolidato con Reg. CE 967/08 al 03.10.08 e modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici. Consolidato con Reg. CE 1254/09 e Reg. CE 710/09 e Reg. CE 271/10 al 01.07.10
13. Decreto legislativo n. 173/98 e D.M. n. 350/99;
14.Elenco nazionale prodotti agroalimentari tradizionale della regione Sardegna 15.Regolamento (UE) n.1169/11 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alla
fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori;
16.DECRETO 10 marzo 2020 del Ministero della Salute Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari.
ART. 3 IMPORTO E DURATA DELL’APPALTO
L’importo posto a base di gara è il costo unitario di un pasto di €. 5,50 (IVA esclusa al 4%), di cui €. 0,05 per oneri sulla sicurezza non soggetti a ribasso, per ogni singolo pasto reso, per un numero complessivo presunto di 28.000 (ventottomila) pasti annui.
La stima approssimativa del FABBISOGNO ANNUALE di pasti è stata calcolata sulla base del numero presunto degli alunni fruitori del servizio mensa:
• Scuola dell’infanzia n. 43
• Scuola Primaria n. 99
• Scuola Secondaria di I grado n. 54, al numero del personale insegnante e ausiliario assegnato al servizio e dei giorni di scuola previsti con annesso servizio di ristorazione:
Il numero complessivo dei pasti potrà variare in funzione delle frequenze effettivamente registrate, da accertarsi mediante conteggio pasti e raccolta dati da effettuarsi tramite sistema informatico fornito dal Comune di Gavoi o con eventuale sistema informatico migliorativo proposto dalla ditta in sede di gara, che dovrà essere espressamente autorizzato dall’amministrazione comunale, integrato con Pagopa.
Il servizio ha la durata di 2 (due) anni (2021/2022 e 2022/2023) con decorrenza Ottobre – Giugno per ogni anno. Alla fine di detto periodo il servizio scadrà di pieno diritto senza bisogno di disdetta o preavviso. E’ vietato il rinnovo tacito del contratto.
Qualora allo scadere dell’appalto non dovessero risultare completate le formalità per la nuova aggiudicazione, la Ditta appaltatrice ai sensi dell’art. 106, comma 11, del D. Lgs.
n. 50/2016 dovrà garantire il regolare svolgimento di tutte le prestazioni previste fino alla data di subentro del nuovo aggiudicatario, alle condizioni del contratto, previa richiesta scritta dell’Amministrazione Comunale. Detta proroga sarà disposta con apposita determinazione del Responsabile del Servizio competente. Le Ditte concorrenti, con la partecipazione stessa alla gara, esplicitamente accettano questa possibilità, senza opporre riserve.
ART. 4 - CALENDARIO DEL SERVIZIO E RILEVAZIONE PASTI
L’Ente appaltante comunicherà al soggetto aggiudicatario la data di inizio del servizio tenendo conto delle esigenze dell’attività didattica.
Per ogni giorno del servizio, a fronte delle presenze rilevate dal personale in servizio assunto dalla ditta appaltatrice, saranno quantificati il numero dei pasti complessivi da fornire. Tale comunicazione avverrà anche da parte del responsabile scolastico per i docenti aventi titolo gratuito al servizio mensa.
Il soggetto aggiudicatario del servizio rilascerà apposito recapito telefonico e referente al quale spedire la comunicazione.
Il servizio di refezione viene erogato nel rigido rispetto del calendario scolastico approvato annualmente dal Presidente della Regione Sardegna, con esclusione del sabato e dei giorni che vedranno le lezioni sospese per una qualsiasi ragione, in coincidenza con la festa patronale o per cause di forza maggiore.
In caso di scioperi o di quant’altro impedisca il normale svolgimento della fornitura, sia da parte della ditta sia per sospensioni nelle attività didattiche da parte della scuola, si è tenuti alla comunicazione con utile preavviso.
Nei casi di necessità, determinati da motivi di salute, la ditta appaltatrice è obbligata a fornire, in sostituzione del pasto previsto nel menù del giorno e senza ulteriori costi aggiuntivi, pasti alternativi la cui composizione sarà stabilita dalla certificazione medica specifica che la ditta dovrà scrupolosamente osservare.
Inoltre vige l’obbligo di osservare eventuali tabelle dietetiche riguardanti le cosiddette “diete speciali” cioè tutte quelle diete diverse da quelle fornite comunemente dalla refezione scolastica, che corrispondono di volta in volta alle esigenze cliniche di alcuni utenti, ad esempio soggetti affetti dal morbo celiaco.
A tal fine si precisa che l’utente stesso avrà l’obbligo di presentare al Responsabile del Servizio Mensa del Comune i seguenti documenti:
1) Xxxxxxxxx con certificato medico redatto da uno specialista che attesti la necessità di una dieta particolare;
2) Richiesta di una tabella dietetica personalizzata, elaborata da uno specialista;
3) La valutazione della tabella sopracitata ed eventuali chiarimenti circa la sua applicabilità pratica, rilasciata dal Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN);
4) Il Responsabile Comunale della Gestione Mense avrà l’obbligo di trasmettere la tabella dietetica all’Appaltatore del servizio per garantire il Servizio all’utente interessato.
Tali menù devono essere contenuti in vaschette monoporzioni termo sigillate contrassegnate dal cognome e nome dell’utente.
Il soggetto affidatario si obbliga, altresì, ad individuare al suo interno un Responsabile tecnico per gli aspetti gestionali ed organizzativi, quale interlocutore con il Comune di Gavoi per ogni problema relativo alla realizzazione dei servizi e alla relativa erogazione delle prestazioni.
ART. 5 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Il soggetto aggiudicatario si impegna, per il periodo oggetto del contratto, alla fornitura e alla distribuzione dei pasti caldi inclusa la somministrazione della merenda di metà mattina per gli alunni della scuola primaria, preparati in locali, con attrezzature e risorse umane messi a disposizione dall’aggiudicatario e poi trasportati in idonei contenitori termici a chiusura ermetica, che assicurino la consumazione senza ulteriore impiego di forni presso le sedi mensa delle scuole del Comune di Gavoi, e per quanto riguarda la merenda di metà mattina presso la sede della scuola primaria.
L’Ente appaltante, infatti, mette a disposizione del soggetto aggiudicatario, per ogni plesso scolastico, appositi locali destinati ad uso refettorio.
Viceversa, i locali “cucina” attrezzati sono messi a disposizione dall’appaltatore.
I locali utilizzati per uso cucina, gli impianti, le attrezzature ed i veicoli utilizzati per il trasporto di prodotti alimentari dovranno essere conformi a quanto prescritto dai Regolamenti CE n.178/2002, n. 852/2004 e n. 853/2004 nonché gli automezzi predetti dovranno essere muniti della prescritta idoneità sanitaria.
Al riguardo la ditta fornirà, in sede di offerta, l’indicazione del centro di cottura che intende utilizzare, dotato di tutte le autorizzazioni amministrative e sanitarie, e il relativo Numero di Registrazione ai sensi del Reg.CE n.852/2004, le planimetrie, la potenzialità espressa in numero di pasti giornalieri che è in grado di produrre, secondo quanto riportato nella relazione tecnica relativa alla produzione allegata alla Dichiarazione Unica Autocertificativa. Dovrà inoltre essere prodotta la documentazione attestante la disponibilità del centro di cottura per tutta la durata dell’appalto.
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti dovranno mirare ad ottenere standard ottimali di qualità igienica (nel rispetto delle normative vigenti), nutritiva ed organolettica.
S’intende che tutte le preparazioni previste non dovranno contenere corpi estranei e impurità di qualunque genere. In particolare si evidenzia che:
• Non si dovrà fare alcun riciclo di pasti od avanzi;
• Non andrà prevista la frittura di alimenti;
• L’operazione di scongelamento andrà eseguita secondo la normativa vigente.
La ditta appaltatrice assume piena ed esclusiva responsabilità in ordine alla qualità igienico-sanitaria delle trasformazioni alimentari, liberando dalla stessa la stazione appaltante.
La Ditta provvede all’acquisto delle derrate alimentari e di quanto necessario per la pulizia e disinfezione dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, dei macchinari e delle attrezzature e di quanto utilizzato durante il servizio. I detersivi dovranno essere adeguati alle specifiche esigenze e conformi alle norme vigenti in materia. Quando disponibili sul mercato dovranno essere dotati del marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL o altre certificazioni volontarie ecologiche equivalenti rilasciate da organismi di certificazione indipendenti.
La Ditta provvede all’individuazione di un centro cottura attrezzato;
In relazione all’acqua da somministrare durante i pasti, la soluzione preferibile è l’acqua di rete, anche al fine di contenere i consumi energetici e lo smaltimento di materie plastiche, in ogni caso se la soluzione precedentemente indicata, per motivi accertati dai competenti organi, non è perseguibile, sarà cura dell’appaltatore fornire acqua in confezione senza che l’aggiudicatario possa chiedere ulteriori compensi. In ogni caso l’acqua va servita in boccali o caraffe di vetro infrangibile o di altro materiale idoneo.
La Ditta Appaltatrice elabora il piano di autocontrollo ai sensi della normativa vigente e provvede a consegnarne copia al Comune di Gavoi entro il decimo giorno prima di prendere servizio e si impegna a tenerlo aggiornato effettuando le revisioni che si rendano via via necessarie. Ogni revisione deve essere tempestivamente consegnata al Comune di Gavoi.
Con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e cercare dunque soluzioni alternative ai piatti, posate e bicchieri monouso di plastica, la somministrazione dei pasti dovrà avvenire preferibilmente con soluzioni alternative quali l’uso di piatti e bicchieri in ceramica oppure monouso realizzati con materiale riciclabile/compostabile, le posate in acciaio inox o materiale riciclabile/compostabile alimentare monouso. L’utilizzo delle soluzioni alternative saranno oggetto di valutazione in sede di gara con l’attribuzione di un punteggio come specificato all’art. 13 del presente capitolato ;
ART. 6 - SICUREZZA ALIMENTARE, ECOSOSTENIBILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DI FILIERA AGROALIMENTARE.
Il Comune richiede e promuove, in aderenza all’art. 59 della Legge Finanziaria 2000, della Legge Finanziaria 2001,e della L.R. N. 1/2010 e L.R. n. 11/2015 l’utilizzo di prodotti agro alimentari di qualità, freschi, stagionali, locali e a filiera corta, di produzione biologica, tradizionali, nonchè di quelli a denominazione di origine certificata (DOP e IGP), tenendo conto delle Linee Guida e delle altre raccomandazioni dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione nonché della legislazione regionale in materia.
Il Comune, inoltre, promuove l’utilizzo di prodotti provenienti dal Commercio Equo e Solidale, in aderenza alla Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale, nella quale sono enunciati i criteri di eticità che sostengono le relazioni commerciali dei soggetti aderenti.
Nel presente appalto sono introdotte le indicazioni dei criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione scolastica adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente n. 65 del 10 marzo 2020 recante “Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari” e successivi aggiornamenti (ai sensi dell’art. 34, commi 1 e 3, del D. Lgs. 50/2016), nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la
sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e contribuiscono a raggiungere gli obiettivi ambientali dallo stesso definiti.
In linea con i già citati Criteri Ambientali Minimi e la Legge 155/2003 recante “Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale", recepita dall’articolo 42 della Legge Regionale n. 8 del 13 marzo 2018, rubricata “Lotta allo spreco alimentare e qualità dei servizi di ristorazione collettiva”, che prevede l’inserimento di azioni di contrasto allo spreco alimentare e il consumo di prodotti locali tipici, DOP e IGP, di prodotti provenienti da operatori dell'agricoltura e dell’allevamento biologici e/o a difesa integrata, dell'agricoltura sociale e di prodotti tradizionali, locali e a filiera corta, è stato introdotto un sistema premiante per il recupero e la distribuzione del cibo non somministrato.
L’elenco dei fornitori degli agriturismi istituito con la L.R. n. 1/2010 e L. R. n. 11/2015 può essere strumento di garanzia della rintracciabilità e origine dei prodotti agroalimentari locali, di qualità a cui l’impresa aggiudicatrice può ricorrere per la individuazione di soggetti idonei per la fornitura degli alimenti.
Relativamente ai prodotti alimentari derivanti da Organismi Geneticamente Modificati (OGM), il Comune non intende utilizzarli nei servizi di Ristorazione Scolastica e richiede da parte della ditta il rispetto del Regolamento CE n° 1830/2003 del 22.9.2003 e regolamento CE n° 641 del 6.4.2004 concernente la tracciabilità e l’etichettatura di alimenti ottenuti da OGM.
Per prodotto “biologico” s’intende un prodotto ottenuto ed etichettato secondo quanto disposto dal Regolamento CE n. 834/2007, dal Regolamento CEE n. 889/2008 e successive modifiche e integrazioni. I prodotti aventi un’etichettatura non a norma del predetto regolamento non saranno accettati.
Per prodotti tipici s’intendono i prodotti precisamente identificati come “DOP” (Denominazione di Origine Protetta), “IGP” (Indicazione Geografica Protetta), così come definiti dal Reg. CE N. 510/2006, e “STG” (Specialità tradizionali garantite), così come definite dal Reg. CE N. 509/2006;
Per prodotto “tradizionale” si intende un prodotto in conformità a quanto disposto dal
D. lgvo 30 aprile 1998, N. 173 e D.M. 8 settembre 1999, N. 350, contenuto nell’elenco nazionale aggiornato dei prodotti agroalimentari tradizionali del MIPAF.
Per filiera corta si intende una forma di approvvigionamento formata dall’assenza di intermediari tra produzione, trasformazione e consumatore e dall’impegno di questi operatori a promuovere la cooperazione, lo sviluppo economico locale e stretti rapporti socio-territoriali.
Per prodotto fresco si intende quel prodotto che viene trasferito dalla produzione al consumatore con modalità e tempi che ne conservano intatte le caratteristiche organolettiche e nutrizionali
Quantità e qualità dei prodotti suddetti saranno oggetto di valutazione nell’offerta tecnica in relazione agli aspetti relativi all’approvvigionamento delle derrate alimentari impiegate per realizzare il menù previsto.
La ditta deve inviare agli uffici preposti della Stazione appaltante l’elenco delle derrate alimentari, proposte, comprensivo dei relativi marchi, nominativi delle aziende fornitrici, nome commerciale dei prodotti utilizzati, schede tecniche, ecc.
La ditta aggiudicataria dovrà esibire, su richiesta, i certificati rilasciati dalle ditte fornitrici circa la conformità dei prodotti biologici e del territorio delle aziende iscritte vedi L.R. n. 1/2010 e L.R. n. 11/2015 e le bolle di accompagnamento delle derrate alimentari, e i pre- accordi (contratti) sottoscritti con i fornitori dei prodotti regionali e a filiera corta.
La ditta aggiudicataria dovrà dare comunicazione all’utenza della presenza degli allergeni, di cui all’Allegato II del Reg. 1169/2011 nei pasti preparati. Considerata l’età dei fruitori della mensa, tale comunicato dovrà necessariamente essere disponibile/visibile ai genitori.
L’acqua da somministrare durante i pasti è l’acqua di rete, deve essere potabile e ove, su disposizione dell’Autorità Sanitaria, fosse sconsigliato e/o vietato l’utilizzo dell’acqua di rete sarà cura della Ditta Appaltatrice fornire Acqua Minerale Naturale (oligominerale) ai sensi del D.lgvo.105/1992 e ss.mm.ii.
ART. 7 - IMPEGNI DELLA DITTA RELATIVI ALLA PROMOZIONE DELLA CULTURA ALIMENTARE
E’ compito della ditta appaltatrice presentare un piano da sviluppare nel corso della durata del contratto, che promuova, ricercando la collaborazione con l’ASL, l’agenzia Laore Sardegna e altri enti, l’educazione alimentare che:
- provveda, alla divulgazione presso gli utenti del servizio (alunni, studenti, insegnanti e genitori) di materiale informativo relativo alla composizione dei menù con particolare riferimento a territorio e alimentazione, stagionalità degli alimenti e informative in merito all’organizzazione del servizio;
- attivi, presso il centro di produzione pasti, incontri-laboratori rivolti ai genitori e alle classi – secondo modalità da concordare con l’Istituzione Scolastica - al fine di offrire l’opportunità di far conoscere le procedure di produzione in un quadro di trasparenza della propria attività, nonché la disponibilità a partecipare, quando richiesto, ad incontri con insegnanti per la condivisione delle varie problematiche del servizio.
- organizzi le attività volte alla promozione della cultura alimentare, alla diffusione dell’importanza di una corretta e sana alimentazione, così come risulta dalle linee guida dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione, nonché di una serie di attività individuate di concerto con l’Amministrazione Comunale e le istituzioni scolastiche, volte alla prevenzione dell’obesità infantile;
- valorizzi le produzioni agroalimentari di qualità del territorio locale e regionale con il coinvolgimento delle aziende agricole produttrici. Le attività di educazione alimentare che coinvolgono il mondo della produzione agricola nel rispetto della L.R. n. 1/2010 si svolgeranno con la partecipazione attiva delle Fattorie didattiche accreditare del territorio. Le attività di educazione alimentare dovranno prevedere, di concerto con il corpo degli insegnanti, la realizzazione di laboratori sull’origine, storia e cultura delle tradizioni alimentari del territorio, che promuovano la ricerca, il recupero e utilizzo di pasti o menù facenti parte della tradizione rurale del territorio nella mensa scolastica, con il coinvolgimento dei genitori, nonni e associazioni culturali del territorio. Particolare attenzione dovrà essere riservata all’azione di tutela e valorizzazione di peculiari agro- biodiversità locali.
La Ditta Appaltatrice si occuperà anche di abbellire e riqualificare il refettorio ricercando la collaborazione tra ente gestore e istituzione scolastica, anche con la sistemazione di cartellonistica appositamente realizzata dagli stessi bambini, riportante spot pubblicitari sulla sana alimentazione, con particolare riferimento al consumo di frutta, verdura e legumi.
- pubblicare all’ingresso degli edifici scolastici l’elenco delle derrate alimentari impiegate per la preparazione del menù e la loro provenienza (nome e ubicazione ditta produttore- fornitore).
Le suddette attività dovranno essere esplicitate con modalità e tempi di realizzazione nell’offerta tecnica, in relazione agli aspetti organizzativi e migliorativi del servizio.
ART.8 - CARATTERISTICHE DELLE MATERIE PRIME E MANIPOLAZIONE.
In ogni caso, i generi alimentari da utilizzare per la preparazione della refezione scolastica dovranno essere tutti conformi alla vigente normativa. Per ciascun prodotto impiegato la ditta deve disporre di informazioni chiare e sintetiche che ne chiariscano esattamente l'origine; sono da privilegiare prodotti definiti a Denominazione di origine protetta (prodotti DOP) e ad Indicazione geografica protetta (prodotti IGP) secondo quanto definito nel Regolamento UE N. 1151 del 21/12/2012. Per ogni prodotto utilizzato nella produzione dei pasti debbono essere rispettate le caratteristiche specificate nel documento “Caratteristiche merceologiche dei prodotti alimentari”.
Tutte le derrate alimentari presenti nelle strutture di stoccaggio e frigoconservazione dei Centri Produzione Pasti/cottura, devono essere distinguibili, mediante apposite e precise indicazioni, dalle derrate utilizzate per la preparazione di pasti per altri Enti.
Xxxxxxxx, etichette, contenitori atti allo scopo di separare ed evidenziare gli alimenti, devono costantemente consentire di identificare gli alimenti utilizzati per le forniture di cui al presente capitolato.
I prodotti alimentari devono avere confezione ed etichettatura conformi alle normative vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate anche solo parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichetta.
Il sistema di fornitura e di approvvigionamento derrate deve garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari.
ART. 9 MENU’ E TABELLE DIETETICHE
Prima di dare avvio al servizio, la ditta aggiudicataria è tenuta a elaborare dei menù alternati su quattro/cinque settimane di distribuzione, qualitativamente e quantitativamente conformi alle Tabelle Dietetiche e alle caratteristiche merceologiche di cui alle linee guida regionali per la ristorazione scolastica approvate dalla Regione Sardegna con determinazione n. 1567 del 5 dicembre 2016 previste per utenti di età compresa tra i 3 e i 14 anni nonché in base alla stagionalità dei prodotti.
I menù elaborati e le relative tabelle dietetiche, dovranno essere valutati e approvati dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione competente per territorio.
L’alternanza stagionale di prodotti freschi e locali ha inoltre un’importante valenza educativa, nutrizionale ed ambientale e costituisce un notevole risparmio di risorse economiche. Nei 5 pasti della settimana, i primi piatti sono costituiti da cereali (pasta, riso, ecc..), preparati con ricette diverse, rispettando le tradizioni locali e spesso associati a verdure, ortaggi e legumi per permettere un’ampia varietà di sapori ed un’esperienza pratica di educazione alimentare.
I secondi piatti sono composti da carni bianche e rosse, pesce, uova, formaggi, salumi con preparazioni adeguate alle fasce di età dei fruitori.
Ciascun pasto deve prevedere inoltre: un contorno di verdure/ortaggi (patate non più di una volta a settimana e associate ad un pasto povero di altri carboidrati), pane non addizionato di grassi e a ridotto contenuto di sale, frutta di stagione di almeno tre tipi diversi nell’arco della settimana, eventualmente già pronta per il consumo.
Per favorire il consumo di fibra, è auspicabile l’inserimento periodico di prodotti integrali (pane, pasta, cereali).
Per condimento, sia a crudo che in cottura, va utilizzato olio extravergine di oliva; solo per poche ricette può essere utilizzato il burro e comunque aggiunto a crudo; il sale va usato moderatamente e comunque sempre iodato.
E’ opportuno prevedere nel menù lo spuntino di metà mattina, con apporto calorico pari al 8-10% del fabbisogno calorico giornaliero, differenziato per fasce di età dei fruitori.
In occasione di festività religiose e/o ricorrenze speciali, in cui la tradizione richieda l’uso di cibi e preparazioni particolari, è possibile prevedere di poter modificare il menù del giorno con gli alimenti tradizionalmente utilizzati nell’occasione.
Xxxxx assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico- religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori.
Nell’ambito della ristorazione scolastica sono da prevedere sostituzioni di alimenti per bambini che richiedono pasti diversi per particolari esigenze cliniche.
Le diete speciali devono essere formulate da personale esperto, dietro prescrizione medica per mantenere l’adeguatezza nutrizionale ed educativa dei menù in uso nelle scuole; preferibilmente essere formulate sulla stessa tipologia di pasto previsto nel menù della giornata.
Le diete speciali riguardano:
• intolleranze e allergie (latte, uovo, ecc..) con indicazioni degli alimenti permessi e di quelli da evitare, così come riportato nella certificazione medica;
• celiachia con indicazioni circa gli alimenti da evitare e da sostituire con l’uso esclusivo di prodotti naturalmente o artificialmente privi di glutine;
• altre patologie che richiedono un’alimentazione particolare (es. diabete, nefropatie croniche, etc.).
Per situazioni di emergenza derivanti da problematiche varie tra cui quelle di natura merceologica, quelle derivanti da disservizi occasionali, da motivi logistici o legati al personale, guasti improvvisi, anomalie dell’acqua in distribuzione, ecc. deve essere previsto un menù alternativo sia per il menù base che per le diete speciali.
Il menù, dovrà essere pubblicato on-line sul sito dell’istituto scolastico e del comune ed esposto in copia cartacea all’interno dell’edificio scolastico in modo tale di rendere edotta l’utenza sulle caratteristiche qualitative dei prodotti somministrati.
La stazione concedente e la Commissione Mensa (se costituita), in collaborazione con gli uffici competenti della ASL, potranno chiedere integrazioni e variazioni ai menù settimanali per migliorare la qualità e la gradibilità dei pasti. Le richieste saranno concordate con l’impresa e modulate anche in base al grado di accettazione da parte dell’utenza. Le variazioni non dovranno comportare modificazioni al prezzo del pasto.
Gli alimenti e le preparazioni da impiegare per la merenda di metà mattina a scuola sono quelle previste dalla Linee Guida Regionali sulla ristorazione scolastica approvate con determinazione n. 1567 del 05/12/2016 (Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale – Regione Sardegna), allegate al presente Capitolato.
ART. 10 - COSTO DEL SERVIZIO A CARICO DEGLI UTENTI
E’ a carico degli utenti la compartecipazione al costo del servizio con versamento, alla Tesoreria Comunale, della somma come determinata annualmente dall’Amministrazione Comunale, a fronte della rilevazione delle presenze quotidiane, conteggio pasti da effettuarsi tramite sistema informatico fornito dal Comune di Gavoi o con eventuale sistema informatico migliorativo proposto dalla ditta in sede di gara, che dovrà essere espressamente autorizzato dall’amministrazione comunale, integrato con Pagopa
Ha diritto al servizio di mensa gratuito il personale docente in servizio durante l’orario della mensa.
L’Ente appaltante si riserva, annualmente, di individuare nominativamente utenti che nell’espletamento delle loro mansioni di servizio all’interno dell’istituzione scolastica potrebbero essere autorizzati ad usufruire del Servizio Mensa con il Buono pasto.
ART. 11 -NORME IGIENICHE PER LA PREPAZIONE DEI PASTI
Tutti i recipienti devono essere conformi ai requisiti di cui al D.M. 21/3/1973 modificato dal D.M. 13/9/1975, ai Regolamenti CE n. 1935/2004, n. 2023/2006 e ss.mm.ii. Le pentole devono essere in acciaio inox o in vetro pirex, non possono essere utilizzate pentole in alluminio. Tutte le attrezzature saranno fornite dalla ditta aggiudicataria.
Tutti gli alimenti devono essere cotti nello stesso giorno in cui è prevista la distribuzione.
Tutti i prodotti congelati e/o surgelati prima di essere sottoposti a cottura devono essere scongelati in celle frigorifere e frigoriferi a temperatura da O° a 4 C.
La porzionatura delle carni crude deve essere compiuta nella giornata del consumo. Devono essere usati piani separati per la preparazione di alimenti crudi e cotti, per carni bianche e rosse. Tali piani al termine di ogni tipologia di lavorazione devono essere accuratamente puliti e sanificati.
Gli utensili devono essere puliti e disinfettati ogni giorno.
Devono essere tassativamente evitate preparazioni anticipate dei pasti. Gli ambienti devono essere protetti da insetti ed altri vettori. I rifiuti devono essere frequentemente allontanati.
Al momento della preparazione dei piatti e del confezionamento dei pasti devono essere utilizzati guanti monouso e mascherine.
E’ tassativamente vietato fumare all’interno delle cucine.
ART. 12 - CONSEGNA E DISTRIBUZIONE DEI PASTI
Il piano di trasporto dei pasti, inserito nel Documento di Autocontrollo Aziendale, elaborato dal gestore del servizio, deve indicare i tempi e le modalità che si intende adottare per mantenere un servizio efficace in termini di sicurezza alimentare e qualità organolettiche dei pasti trasportati. Pertanto il trasporto dovrà avvenire in tempi quanto più possibile ridotti ed effettuato utilizzando contenitori isotermici o termici idonei ai sensi della normativa vigente e tale da consentire il mantenimento delle temperature e dei requisiti qualitativi e sensoriali dei cibi. I pasti possono essere trasportati in mono o pluriporzione, secondo il modello distributivo richiesto.
La cottura, la confezione, il trasporto, la consegna ai refettori e la distribuzione dei pasti agli utenti saranno eseguite dal personale del soggetto aggiudicatario. I pasti per gli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado saranno somministrati nel refettorio del locale mensa presso la Scuola primaria. Per gli alunni della Scuola dell’infanzia Statale i pasti saranno erogati nel refettorio della scuola stessa sita in Via Cagliari.
Fra il termine della preparazione dei pasti, inteso come termine della cottura, e la loro somministrazione nei refettori dovrà intercorrere un periodo di tempo non superiore a mezz’ora (30 minuti).
L’orario della consegna dei pasti dovrà essere concordato con l’Ente appaltante tenuto conto dell’attività didattica della scuola.
I mezzi di trasporto dovranno essere perfettamente in regola con le disposizioni del DPR
n. 327/80 artt. 60 e ss.mm.ii. Inoltre i suddetti mezzi, coibentati e rivestiti internamente di materiale facilmente lavabile, dovranno essere adibiti esclusivamente al trasporto di alimenti. Dovranno essere sanificati settimanalmente e puliti giornalmente. La cucina, relative attrezzature e quanto necessario, forniti dall’appaltatore, dovranno essere conformi con le disposizioni di legge e idonei dal punto di vista sanitario.
Le attrezzature per le veicolazioni, il trasporto e la conservazione dei pasti caldi e freddi, devono essere conformi alla normativa vigente e dovranno garantire il mantenimento costante della temperatura dei cibi cotti da conservare caldi, ad una temperatura che dovrà essere compresa fra 60° e 65 ° fino al momento del consumo.
La consegna dei pasti nei refettori dovrà avvenire, tenendo conto dell’ubicazione e dell’organizzazione interna agli stessi, in modo da rendere funzionale la distribuzione dei pasti agli utenti, in base alle richieste delle scuole.
Sono altresì a carico della ditta appaltatrice le operazioni necessarie per la preparazione dei tavoli adibiti alla mensa nonché quelle relative alla sparecchiatura degli stessi con la corrispondente raccolta degli avanzi dei pasti.
È inoltre a carico dell’appaltatore la pulizia dei locali mensa (refettorio, bagni, dispense e depositi).
Il soggetto aggiudicatario del servizio dovrà mettere a disposizione, per le operazioni di distribuzione dei pasti, personale in numero tale da assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati a soddisfare le esigenze del caso. In caso contrario il Comune potrà ordinare il potenziamento del numero degli addetti alla distribuzione.
Il soggetto aggiudicatario risponderà direttamente ed indirettamente di ogni danno che, per fatto proprio o dei suoi dipendenti, potrà derivare al Comune ed a terzi, oltre ovviamente ai destinatari del servizio.
Considerata la delicatezza dei compiti cui il personale dell’appaltatore è preposto, l’ente appaltante ha la facoltà di richiedere all’appaltatore stesso la sostituzione di chi, a suo giudizio, risulti non idoneo o inadatto, anche sotto l’aspetto di un corretto rapporto e della disponibilità psicologica con gli utenti della refezione. In tale caso l’appaltatore dovrà procedere alla sostituzione con urgenza e, comunque, non oltre tre giorni dalla segnalazione.
Il personale del soggetto aggiudicatario dovrà indossare apposito camice, cuffia, in modo da contenere tutta la capigliatura, e dovrà usare guanti monouso.
Il materiale, quale tovaglie e tovaglioli per i tavoli deve essere monouso, la fornitura è a carico dell’appaltatore.
La distribuzione dovrà iniziare quando gli alunni sono già seduti a tavola.
Le pietanze devono essere servite con la necessaria cura, attenzione e gentilezza. L’Appaltatore prima dell’inizio dell’attività dovrà consegnare al responsabile Comunale del servizio mensa l’elenco del personale addetto al servizio con relativa denuncia INAIL.
ART. 13 - LOCALI ED IMPIANTI
I locali che la ditta metterà a disposizione per la cottura e la confezione dei pasti, nonché tutta l’attrezzatura, devono essere idonei secondo quanto prescritto dalla normativa vigente. Il soggetto aggiudicatario è obbligato al sistema di autocontrollo in materia di sicurezza igienico alimentare prevista dal Regolamento CE n. 852/2004, nonché al sistema di autocontrollo in materia igienico alimentare per i locali refettorio.
ART. 14 CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE.
Il Servizio, in quanto rientrante tra quelli ricompresi nell’allegato IX del D.lgs. 50/2016, verrà aggiudicato, conformemente a quanto previsto dagli artt. 35, 1°co, lett. d), 36 c. 9, 140 e 144, del Codice dei Contratti.
La gara d’appalto è effettuata con procedura aperta e per analogia a quanto è previsto dall’art. 144 del Codice dei Contratti – Servizi di ristorazione – ai sensi dell’art. 95, comma 3, ovvero secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior punteggio conseguito attraverso la valutazione combinata di elementi tecnico/gestionali e qualitativi (Offerta tecnica), sino ad un massimo di 75 punti su 100 ed elementi economici (prezzo) (Offerta economica) dell’offerta, sino ad un massimo di 25 punti su 100 come di seguito riportato e come meglio disciplinato e descritto nel Disciplinare di gara:
L’aggiudicazione avverrà, a giudizio insindacabile di apposita commissione di gara
all’uopo nominata, a favore del concorrente che avrà totalizzato il maggiore punteggio. I parametri di valutazione e la ripartizione del punteggio saranno i seguenti:
criteri di valutazione | ponderazione |
A) qualità del servizio | 75 punti |
B) offerta economica | 25 punti |
Totale | 100 punti |
A) Qualità del servizio (massimo 75 punti)
Il parametro relativo alla qualità del servizio sarà calcolato sulla base di:
A\1 Relazione sull’Organizzazione del servizio in particolare:
• Piano organizzativo dei dipendenti utilizzati nel plesso oggetto dell’appalto,
punti 3
• Qualità dell’allestimento del Centro Cottura e possesso di certificazioni (es.: UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015, UNI EN ISO 2200:2018, etc); punti 6
• Modalità con cui la Ditta intende assicurare la preparazione per le diete speciali, in modo da evitare contaminazioni; punti 3
• Modalità di sostituzione del personale per ferie, malattie, infortuni, etc. punti 2
• Piano di formazione ed aggiornamento del personale addetto al servizio per l’intera durata dell’appalto, punti 1
I suddetti punteggi verranno attribuiti con modalità proporzionale.
Xxxxxxx punteggio attribuibile 15
A\2 Piano di approvvigionamento degli alimenti
• Redazione di un Piano di qualità con particolare riferimento alle modalità di approvvigionamento e alla qualità degli alimenti (sistemi di controllo adottati nei confronti dei fornitori) punti 5
• Fornitura di prodotti di coltivazione e di allevamento locale certificati a filiera corta punti 7
• Fornitura di prodotti di qualità (Dop e Igp), tradizionali e biodiversità nell’ambito regionale punti 6
• Fornitura di prodotti biologici locali certificati e di prodotti stagionali punti 6 (Si considerano certificati anche i prodotti forniti dalle aziende iscritte nell’Albo dei fornitori degli agriturismi della Sardegna di cui alla L.R. n. 1/2010 e L.R. n. 11/2015.
I suddetti punteggi verranno attribuiti con modalità proporzionale.
Xxxxxxx punteggio attribuibile 24
Per filiera corta si intende l’impiego di prodotti che abbiano viaggiato poco (distanza massima 100 km) e abbiano subito pochi passaggi commerciali prima di arrivare alla cucina o alla tavola.
Per prodotti locali si intendono quelli provenienti dal territorio di Gavoi.
Saranno presi in considerazione prodotti pertinenti il menù adottato e per i quali sia stata riportata la provenienza.
A|3 Interventi innovativi e migliorativi del servizio
Xxxxxxx prese in considerazione esclusivamente proposte aventi caratteristiche coerenti con tutto quanto prescritto nel presente Capitolato, e che effettivamente rispondano alle necessità dell’Amministrazione, ovvero prestazioni aventi come obiettivo la salvaguardia della salute degli utenti e la tutela dell’ambiente:
a) Soluzioni atte a conseguire risparmio energetico, riduzione di rifiuti e/o imballaggi, limitazione degli sprechi; punti 3
b) Utilizzo di piatti in ceramica o monouso, posate in acciaio inox o monouso e bicchieri monouso il tutto realizzato con materiale riciclabile/compostabile; punti 5
c) Qualità del piano di educazione alimentare che la Ditta intende realizzare nel corso della vigenza dell’appalto nei vari ordini di scuola, con la collaborazione del corpo docente e/o di esperti esterni dell’ASL, Agenzia Laore incaricati dalla Ditta stessa ed indicazione degli strumenti di informazione rivolti agli utenti. punti 2
d) Modalità preparazione pasti, accorgimenti per soggetti allergici, riduzione sprechi alimentari e non, informatizzazione gestione pasti, recupero generi alimentari, formazione personale addetto. Punti 5
I suddetti punteggi verranno attribuiti con modalità proporzionale.
Xxxxxxx punteggio attribuibile 15
A|4 Tempo di consegna dei pasti dal Centro di Cottura ai locali della Scuola Statale dell'Infanzia o alla Scuola Primaria e secondaria Statale di Gavoi.
Tempo compreso tra 20 a 15 minuti Punti 2;
Tempo compreso tra 15 a 10 minuti Punti 4;
Tempo compreso tra 10 a 5 minuti Punti 7;
Tempo inferiore a 5 minuti Punti 16;
Xxxxxxx punteggio attribuibile 16
A|5 Esperienza della ditta nella gestione di servizi mensa scolastica:
Fino a 5 anni punti 1,5;
Da 6 a 10 anni punti 3;
Oltre 20 anni punti 5;
Xxxxxxx punteggio attribuibile 5
B) Offerta economica (massimo 25 punti )
Al prezzo complessivo più basso sarà assegnato il punteggio massimo. Il punteggio sarà assegnato sull’importo al netto di IVA. Agli altri prezzi verranno attribuiti punteggi proporzionalmente inferiori in base al seguente calcolo:
Pm x 25 P
Dove Pm è il prezzo minimo, P è il prezzo di ciascuna offerta economica e 25 è il punteggio assegnato al prezzo più basso fra quelli in gara.
Il prezzo espresso dall’impresa concorrente s’intende comprensivo di tutte le spese che la stessa dovrà sostenere (al netto dell’IVA) per l’esecuzione del servizio in caso di aggiudicazione ad essa favorevole.
La stazione appaltante procederà all’individuazione delle offerte anormalmente basse così come stabilito dall’art. 97 del D. Lgs. n, 50/2016.
Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ritenuta valida dall’Amministrazione Comunale; le offerte che arriveranno in ritardo non verranno esaminate, così come non si procederà all’apertura dei plichi contenenti l’offerta economica se non saranno riscontrate le condizioni di ammissibilità e presentata la documentazione richiesta.
Parimenti saranno considerate nulle le offerte redatte in modo difforme da quanto prescritto. Non sono ammesse offerte economiche in aumento.
La stazione appaltante può decidere di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto. (art. 95 co. 12
Sono escluse dalla gara le offerte recanti abrasioni o correzioni nell’indicazione dei prezzi offerti, nonché le offerte indicanti ricorso al subappalto, anche “parziale” di servizio.
D.Lgs. 50/2016)
ART. 15 - PAGAMENTI
Il Comune s’impegna a garantire alla ditta appaltatrice il corrispettivo delle fatture presentate per la fornitura dei pasti, che sarà liquidata sulla base del prezzo d’offerta riferito al costo unitario di ciascun pasto, previo accertamento delle presenze giornaliere degli alunni.
La fattura dovrà essere esclusivamente in formato elettronico, completa dei dati obbligatori utili per la completa dematerializzazione del processo con i sistemi gestionali e di pagamento cosi come previsto dalla Legge 244/2007 e ss.mm.ii.
La fattura dovrà essere presentata tramite il Sistema di Interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. La liquidazione avverrà entro 30 gg. dal suo ricevimento al Protocollo del Comune di Gavoi.
Condizione indispensabile per la liquidazione delle prestazioni è:
· la regolare esecuzione del servizio affidato. A tale scopo il Committente potrà in qualunque momento effettuare i controlli ritenuti più opportuni sul corretto svolgimento del servizio;
· l’avvenuto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge. (regolarità del DURC)
Il Comune potrà trattenere sul prezzo da corrispondere le somme necessarie ad ottenere il rimborso spese per il pagamento delle penalità;
Eventuali ritardi nei pagamenti non esonerano in alcun modo la Ditta dagli obblighi ad essa derivanti dal presente Capitolato e non potrà dare titolo per la richiesta degli interessi di mora.
Con il pagamento del predetto corrispettivo l’appaltatore si intenderà compensato di qualsiasi suo avere o pretendere per l’ espletamento dei servizi e per quanto ad esso connesso o da esso conseguente, senza poter sollevare alcun diritto per l’erogazione di nuovi o maggiori compensi.
sull’importo netto progressivo delle prestazioni; le ritenute saranno
liquidazione mensile è operata una ritenuta dello 0,50 per cento
Ai sensi dell’art. 30 comma 5-bis del D.lgs. 50/2016 s.m.i., in sede di
svincolate soltanto in sede di liquidazione finale, dopo la verifica di regolare esecuzione del servizio e previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva.
ART. 16 - CAUZIONE ED ONERI FISCALI
La partecipazione alla gara comporta la prestazione di cauzione provvisoria pari al 2% (due per cento) dell’importo a base d’asta, ai sensi dell’art 103 del D. Lgs n.50/2016, con le modalità di cui all’art. 93, commi 2 e 3, del medesimo Decreto e s.m.i.
La Ditta Appaltatrice deve stipulare o essere comunque già in possesso di un’assicurazione adeguata per la copertura delle responsabilità civile per danni conseguenti lo svolgimento del servizio inclusi i danni da intossicazione alimentare con un massimale minimo di €. 1.000.000,00 con durata pari a quella dell’appalto. Copia della polizza dovrà essere depositata in Comune prima dell’inizio del servizio;
La ditta aggiudicataria dovrà produrre all’atto della stipula del contratto a garanzia dell’esatto e puntuale adempimento degli obblighi assunti, ai sensi dell’art. 103 del D. Lgs n.50/2016, con le modalità di cui all’art. 93, commi 2 e 3, del medesimo Decreto, una garanzia definitiva nella misura pari al 10% dell’importo netto contrattuale. Tutti gli oneri fiscali derivanti dalla stipula del contratto (bolli, diritti di rogito e registrazione) sono a carico del soggetto aggiudicatario. Alla Garanzia Definitiva si applicano le riduzioni previste dall'articolo 93, comma 7, per la garanzia provvisoria (riduzione dell’importo della garanzia del 50% per gli operatori economici in possesso della certificazione di qualità).
ART. 17 – PERSONALE
L’esecuzione del contratto deve essere svolta da personale alle dipendenze della Ditta Appaltatrice. Tutto il personale impiegato nel servizio deve possedere adeguate professionalità e conoscenza delle norme di igiene della produzione e di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il personale addetto al servizio deve scrupolosamente seguire l’igiene personale, ed è, altresì, tenuto a mantenere un comportamento corretto nei confronti degli alunni, del personale dipendente della scuola e del Comune.
ART. 18 – ORGANICO ADDETTI
La Ditta deve indicare – contestualmente alla formulazione dell’offerta in sede di Offerta tecnica:
• Il numero degli operatori addetti alla preparazione e distribuzione dei pasti, nonché alla operazioni di pulizia e disinfezione dei locali, e per ciascuno di essi l’inquadramento ed il monte ore;
• L’aggiudicatario è tenuto a mantenere costante l’organico dichiarato per l’intera durata del contratto. Eventuali assenze degli addetti di cui sopra devono essere immediatamente reintegrate per mantenere giornalmente invariato il rapporto operatore/utenti.
• L’aggiudicatario, prima dell’inizio del servizio, è tenuto a comunicare l’elenco nominativo del personale da impiegare con le relative qualifiche. Nel caso di variazione del personale, i nominativi, la consistenza numerica e le relative qualifiche devono essere tempestivamente comunicate al Comune.
Il Comune si riserva inoltre il diritto di chiedere all’aggiudicatario la sostituzione del personale ritenuto, per comprovati motivi, non idoneo al servizio; in tale caso l’aggiudicatario provvederà a quanto richiesto senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere a carico del Committente.
ART. 19 - OSSERVANZA DEI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO E OBBLIGHI ASSICURATIVI
La Ditta Appaltatrice è tenuta al rispetto delle norme contrattuali vigenti ed applicabili, in materia di assunzioni di personale, compreso quanto previsto all’art. 4 del C.C.N.L. del 25.05.2001, si impegna ad osservare ed applicare integralmente nei riguardi dei propri dipendenti e, se costituita sotto forma di società cooperativa, anche nei confronti dei soci-lavoratori impiegati nell’esecuzione del presente servizio, tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle ditte del settore e negli accordi integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e le modalità in cui si svolge l’appalto, anche dopo la scadenza dei contratti collettivi e degli accordi locali e fino alla loro sostituzione, anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura e dimensione dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale.
Tutti gli obblighi assicurativi, antinfortunistici, assistenziali e previdenziali sono a carico della Ditta Appaltatrice, il quale ne è il solo responsabile anche in deroga alle norme che disponessero l’obbligo del pagamento delle spese a carico del Comune o in solido con quest’ultimo, con esclusione del diritto di rivalsa.
La Ditta Appaltatrice dovrà applicare nei confronti dei propri dipendenti e dei soci lavoratori impiegati nell’esecuzione del servizio, un trattamento economico e normativo non inferiore a quello risultante dal CCNL per i lavoratori delle imprese del settore contrattuale interessato sottoscritto dalle Organizzazioni Imprenditoriali e dei Lavoratori.
In caso di inottemperanza agli obblighi testé precisati, accertati dalla stazione appaltante, la stessa comunicherà all’Impresa l’inadempienza accertata e provvederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti del mese in corso, a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra.
Il pagamento all’Impresa delle somme accantonate non sarà effettuato fino a quando non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti.
ART. 20 - FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO - VESTIARIO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
La ditta è tenuta ad effettuare il Piano di Formazione continua per il proprio personale coinvolto nel servizio oggetto del presente appalto, per un numero di anni pari alla durata dell’appalto ed è tenuta a comunicare periodicamente tale piano.
La ditta potrà prevedere formazione su ulteriori aspetti ritenuti rilevanti ai fini della qualità del servizio gestito; della validità dei progetti di formazione si terrà conto in sede di valutazione delle offerte tecniche presentate.
La ditta garantisce al proprio personale la dotazione di indumenti da lavoro uniformi ed in buono stato d’uso, oltreché cuffie, guanti e quant’altro dovesse risultare opportuno o essere reso obbligatorio da leggi o regolamenti vigenti in materia di igiene (in particolare dal D.P.R. N. 327/80, art. 42 e dal Capitolo VIII dell’Allegato II del Reg. CE 852/2004). Tali indumenti e accessori devono essere indossati durante le ore di servizio, così come i dispositivi di protezione individuale di cui al D.lgs. n. 81/2008 e successive modifiche/integrazioni. Gli indumenti devono essere provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome della ditta ed il nome del dipendente.
Devono essere previsti indumenti distinti per i processi di produzione dei pasti, per la distribuzione degli stessi e per i lavori di pulizia e sanificazione.
Gli indumenti degli addetti alla produzione e distribuzione pasti devono essere di colore chiaro, secondo quanto stabilito dalla norma vigente.
ART. 21 – NORMATIVA SULLA PRIVACY –
Ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati GDPR 9 del 25 maggio 2018 si provvede all’informativa, facendo presente che i dati personali forniti dalle Imprese concorrenti, saranno raccolti e conservati presso gli uffici dei servizi Amministrativi del Comune di Gavoi, sotto la responsabilità del responsabile unico del procedimento.
Il trattamento dei dati personali (registrazione, organizzazione, conservazione), svolto con strumenti informatici e/o cartacei idonei a garantire la sicurezza e riservatezza dei dati stessi, potrà avvenire sia per finalità correlate alla scelta del contraente e all’instaurazione del rapporto contrattuale che per finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della partecipazione alla presente gara, pena l’esclusione.
Con riferimento al vincitore, il conferimento è altresì obbligatorio ai fini della stipulazione del contratto e dell’adempimento di tutti gli obblighi a esso conseguenti ai sensi di legge. La comunicazione dei dati conferiti a soggetti pubblici o privati sarà effettuata nei soli casi e con le modalità di cui al citato Regolamento generale sulla protezione dei dati GDPR 9 del 25 maggio 2018.
In relazione al trattamento dei dati conferiti l’interessato gode dei diritti del menzionato Decreto tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo riguardano, il diritto di rettificare, aggiornare, contemplare i dati erronei, incompleti o inoltrati in termini non conformi alla legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
Tali diritti potranno essere esercitati nei confronti del Comune di Gavoi titolare del trattamento.
ART. 22 CODICE DI COMPORTAMENTO
La Ditta si impegna a osservare il codice di comportamento del Comune di Gavoi, approvato con delibera G.C. n. 134 del 16.12.2013, pubblicato sul sito istituzionale del Comune nella sezione trasparenza “disposizioni generali”. La violazione degli obblighi comportamentali contenuti nel medesimo codice comporta la risoluzione (o la decadenza) del rapporto oggetto del presente contratto.
ART. 23 CLAUSOLE ANTICORRUZIONE
Il legale rappresentante della Ditta, sotto la propria responsabilità, ai sensi e per gli effetti della L.6/11/2012 e del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 dichiara:
Che non ha esercitato poteri autoritativi o negoziali, o comunque di responsabilità, per conto del Comune di Gavoi e a favore della stessa negli ultimi tre anni;
Che non versa in altre condizioni di incompatibilità;
Di essere nella formale conoscenza che i contratti conclusi e/o gli incarichi ricevuti in violazione della presente dichiarazione sono nulli ed è fatto divieto ai Soggetti privati che
li hanno conclusi o conferiti di contrattare con il Comune di Gavoi per i successivi tre anni;
Di essere nella formale conoscenza che la violazione dell’obbligo di cui alla presente dichiarazione comporta la sanzione della restituzione dei compensi eventualmente percepiti ed accertati, e riferiti allo specifico contratto.
ART. 24 - COMITATO MENSA
Su proposta ed indicazione (anche dei nominativi) degli Organi Scolastici, la Giunta Comunale individua, quali componenti del "Comitato Mensa", un rappresentante dell’Amministrazione, un rappresentante del soggetto gestore, tre (3) rappresentanti dei genitori, uno per ogni ordine di scuola dell’Istituto Comprensivo, e tre (3) rappresentanti dei docenti, uno per ogni ordine di scuola dell’Istituto Comprensivo.
I membri del Comitato svolgono funzioni di supporto all’azione di controllo svolta dal soggetto appaltante in un’ottica di promozione e miglioramento del servizio.
Il Comitato tra l’altro potrà concertare con il gestore, e proporre all'Amministrazione Comunale, variazioni al menù nel rispetto delle tabelle dietetiche valutate dal Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione della ASL di Nuoro.
ART. 25 - CLAUSOLA SOCIALE (art. 50 del D. Lgs. n. 50/2016)
Trattandosi di servizio ad alta intensità di manodopera trova applicazione il disposto dell’art. 50 del D.Lgs. 50/2016. Pertanto, al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'Unione Europea e ferma restando la necessaria armonizzazione con l’organizzazione dell’operatore economico subentrante, quest’ultimo è tenuta ad assumere prioritariamente gli operatori utilizzati nel precedente appalto, garantendo, compatibilmente con le eventuali mutate esigenze tecnico organizzative, il rispetto degli accordi attualmente in vigore e scaturenti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore.
ART. 26 - PENALITA’
Il soggetto aggiudicatario dovrà scrupolosamente osservare, nella erogazione del servizio, tutte le disposizioni riportate nel presente capitolato. A tale scopo i controlli saranno indirizzati oltre che su requisiti di natura igienica anche sulla qualità dei pasti forniti alle scuole.
L’ente appaltante controllerà l’organizzazione e la funzionalità del servizio.
Se durante lo svolgimento del servizio fossero rilevate inadempienze rispetto a quanto previsto nel presente capitolato, si procederà all’applicazione delle seguenti penalità:
1. Qualora il peso dei cibi fosse riscontrato, nella media dei campioni esaminati, inferiore a quello previsto nelle tabelle dietetiche una penalità pari al 20% dell’importo totale dei pasti somministrati nella giornata.
2. Qualora fossero usate derrate diverse o di qualità inferiore a quanto previsto sarà applicata una penale di Euro 150,00 al giorno.
3. Per il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie riguardanti la preparazione, la conservazione dei pasti, le modalità di trasporto e quant’altro previsto dalle vigenti disposizioni una penale di Euro 500,00.
4. Qualora si verificassero ritardi nella consegna dei pasti alle scuole Euro 300,00 per ogni giorno.
5. Per il ritrovamento di corpi estranei nei cibi una penale di Euro 250,00.
6. Per la mancata erogazione dei pasti dietetici, sarà applicata una penale pari a 10 volte il costo del pasto.
7. Per altri casi di inadempienza non sopra ricompresi, l’ente appaltante si riserva, a suo giudizio insindacabile, di applicare ulteriori penalità calcolate in analogia a quanto sopra indicato.
8. Il Comune si riserva il diritto di effettuare i controlli ritenuti opportuni senza che l’appaltatore possa frapporre qualsivoglia eccezione
ART. 27 – RISOLUZIONE O PROROGA DEL CONTRATTO
Qualora le inadempienze causa delle penali si ripetessero, per ognuno dei casi previsti, per più di tre volte l’Ente appaltante potrà procedere alla risoluzione del contratto oppure decidere di proseguire all’applicazione delle penali raddoppiate rispetto a quanto previsto.
L’Ente appaltante avrà, inoltre, la facoltà di recedere dal contratto se si verificheranno da parte della ditta appaltatrice le seguenti inadempienze:
1. In casi di cessione di attività ad altri;
2. In caso di mancata osservanza del divieto di subappalto;
3. Qualora si verificasse un caso di intossicazione alimentare accertato dalle autorità sanitarie.
In caso di risoluzione del contratto l’Ente appaltante può affidare il servizio ad altri, a trattativa privata, per il periodo di tempo necessario a procedere al nuovo affidamento del servizio.
E’ sempre comunque fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalle inadempienze, potendo rivalersi l’Ente appaltante su eventuali crediti dell’appaltatore, nonché sulla cauzione, senza bisogno di diffide o formalità di alcun genere.
Le eventuali controversie che insorgeranno tra l’Ente appaltante e l'affidatario relativamente all'esecuzione degli obblighi derivanti dal presente capitolato, saranno deferite alla competenza giurisdizionale del foro di Nuoro.
ART. 28 - RECESSO UNILATERALE DA PARTE DELL’IMPRESA
Qualora la Ditta appaltatrice dovesse recedere dal contratto prima della scadenza convenuta senza giustificato motivo e giusta causa, il Comune sarà tenuto a rivalersi su tutto il deposito cauzionale definitivo a titolo di penale.
Sarà inoltre addebitata alla Ditta aggiudicataria, a titolo di risarcimento danni, la maggiore spesa derivante dall’assegnazione dei servizi ad altra Ditta concorrente, fatto salvo ogni altro diritto per danni eventuali.
ART. 29 - SICUREZZA SUL LAVORO
Per garantire la sicurezza del lavoro dei propri dipendenti l’appaltatore si impegna a osservare tutte le norme antinfortunistiche di legge, esonerando l’Ente appaltante da ogni responsabilità.
ART. 30 - DANNI A PERSONE O COSE
E’ a carico dell’appaltatore ogni e qualsiasi responsabilità civile verso terzi per danni arrecati a persone e cose nello svolgimento del servizio o in conseguenza del medesimo, restando pertanto esonerato da responsabilità il Comune appaltante.
ART. 31 - DIVIETO DI SUBAPPALTO O DI CESSIONE DEL CREDITO
E’ assolutamente vietata la cessione del contratto. E’ vietato altresì il subappalto.
ART. 32 - CONTRATTO
Il contratto è soggetto, oltre all’osservanza di tutte le norme e condizioni precedentemente enunciate, al rispetto delle vigenti disposizioni legislative in materia e del codice civile. La Ditta appaltatrice è tenuta comunque al rispetto delle eventuali norme che dovessero intervenire successivamente all’aggiudicazione e durante il rapporto contrattuale. Troveranno applicazione, inoltre, tutte le ulteriori prescrizioni previste nel bando di gara.
Sono a carico della Ditta appaltatrice tutte le spese inerenti al contratto, che sarà stipulato presso la Residenza Municipale in forma pubblica amministrativa, quelle di bollo e di registro, nonché le relative imposte e tasse, prescritte e future, esclusa l’IVA che è a carico del Comune.
L’aggiudicazione non vincolerà la stazione appaltante se non dopo la stipulazione del contratto che sarà stipulato previa effettuazione delle necessarie verifiche circa la documentazione prodotta e le dichiarazioni rese in sede di gara. Il contratto diverrà efficace con la stipulazione fatte salve le clausole di risoluzione espresse previste nel
contratto. L’esecuzione potrà avere inizio prima della stipula del contratto qualora l’Ente ne ravvisi l’urgenza .
La stipulazione del contratto avverrà a seguito della aggiudicazione definitiva dell'appalto.
ART. 33 - DOMICILIO DELL’AFFIDATARIO
All'atto della stipula del contratto di affidamento e per ogni effetto, l'affidatario dovrà eleggere il proprio domicilio legale presso l’Ente appaltante.
ART. 34 - NORME FINALI
Per quanto non espressamente previsto dal presente capitolato, si fa riferimento e rinvio a tutte le disposizioni di legge vigenti che regolano la materia.
Gavoi, 03/09/2021
Il Responsabile del Servizio Dott. ssa Xxxxxxx Xxxxx
XXXXX XXXXXXX 03.09.2021
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