AREA WELFARE
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Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza
Capitolato prestazionale per la gestione delle attività denominate “Azioni di sostegno educativo e percorsi formativi teorici/pratici – DOTE COMUNE” a valere sul QUOTA SERVIZI FONDO POVERTA’- annualità 2019 - CUP B69G20001130001. Gara in 10 lotti – valore complessivo € 4.467.888,00 oltre IVA.
Il Comune di Napoli ha avviato nel corso degli ultimi due anni il progetto denominato “Azioni di sostegno educativo e percorsi formativi teorici/pratici-DOTE COMUNE” rivolto ai giovani di età compresa tra i 16 e i 19 anni che non risultano inseriti in alcun percorso educativo, formativo e occupazionale.
Le azioni progettuali sono finalizzate alla realizzazione di un percorso ad un tempo di accompagnamento educativo, orientamento e formazione che si realizza attraverso l’elaborazione di progetti individuali personalizzati rispondenti alle potenzialità e all’orientamento di ciascun ragazzo/a, e di concreta esperienza nel mondo del lavoro mediante l’attivazione di tirocini extracurriculari che consentano la costruzione di percorsi di inclusione sociale, e più in generale, di interventi di prevenzione, recupero e inserimento sociale/formativo di adolescenti e giovani in difficoltà.
Pertanto tenendo conto di quanto su esposto, si intende procedere all’ Affidamento delle attività denominate “Azioni di sostegno educativo e percorsi formativi teorici/pratici-DOTE COMUNE”.
La presente selezione è articolata in n. 10 lotti:
LOTTO | MUNICIPALITA | CIG |
Lotto n.1 | Municipalità 1 | 92869612 A 9 |
Lotto n.2 | Municipalità 2 | 9287616F2B |
Lotto n.3 | Municipalità 3 | 9287156394 |
Lotto n.4 | Municipalità 4 | 92874538AA |
Lotto n.5 | Municipalità 5 | 9287535C54 |
Lotto n.6 | Municipalità 6 | 9287774192 |
Lotto n.7 | Municipalità 7 | 9287800705 |
Lotto n.8 | Municipalità 8 | 928782292C |
Lotto n.9 | Municipalità 9 | 9287839734 |
Lotto n.10 | Municipalità 10 | 9287943D05 |
La durata complessiva dell’appalto è di 36 mesi.
L’importo previsto per ciascun lotto, dovrà essere ripartito ed utilizzato in 36 mesi, secondo il piano economico indicato nel capitolato prestazionale. Ad ogni gruppo di destinatari saranno proposte attività da realizzarsi nell’arco di 12 mesi. Pertanto il progetto prevederà il coinvolgimento di 3 gruppi di destinatari nel periodo di durata complessivo dell’appalto pari a 36 mesi (12 mesi+ 12 mesi+12 mesi).
L’avvio dell’esecuzione del servizio avverrà nel rispetto di quanto previsto dalla legge con l’adozione di apposito provvedimento. Ai sensi dell’art. 32 comma 8 del Codice, le attività potranno essere avviate nelle more della stipula dei rispettivi contratti e, ai sensi dell’art. 8 della L.120/2020, nelle more dell’efficacia dell’aggiudicazione. In tal caso la durata del servizio decorrerà dalla data dell’avvio dell’esecuzione anticipata.
Eventuali ritardi nell’avvio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna al Comune, non potranno, a nessun titolo, essere fatti valere dall’affidatario.
Il Dirigente, nel caso che gli attuali presupposti generali, legislativi, normativi o di ordinamento interno, in base ai quali si è provveduto o si deve provvedere all’affidamento del servizio, dovessero subire variazioni, si riserva la facoltà, previa assunzione di motivato provvedimento, della modifica della durata del contratto fino a recedere dallo stesso, senza che l’aggiudicatario possa pretendere risarcimenti o compensazioni di sorta, ai quali fin d’ora dichiara di rinunciare. Eventuali ritardi nell’inizio delle attività, conseguenti alle occorrenti procedure amministrative, non potranno – a nessun titolo - essere fatti valere dall’organismo aggiudicatario.
Ai sensi dell'art. 106 comma 11 del Codice, il contratto può essere prorogato per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante.
Articolo 3 Importo
L’importo complessivo massimo presunto per le attività previste è pari ad € 4.467.888,00 oltre Iva, così suddiviso per i seguenti lotti:
LOTTO | MUNICIPALITA | IMPORTO A BASE D'ASTA | IVA | IMPORTO LORDO | CIG |
Lotto n.1 | Municipalità 1 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24€ | 92869612 A 9 |
Lotto n.2 | Municipalità 2 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287616F2B |
Lotto n.3 | Municipalità 3 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287156394 |
Lotto n.4 | Municipalità 4 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 92874538AA |
Lotto n.5 | Municipalità 5 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287535C54 |
Lotto n.6 | Municipalità 6 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287774192 |
Lotto n.7 | Municipalità 7 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287800705 |
Lotto n.8 | Municipalità 8 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 928782292C |
Lotto n.9 | Municipalità 9 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287839734 |
Lotto n.10 | Municipalità 10 | 446.788,80 € | 22.339,44€ | 469.128,24 € | 9287943D05 |
4.467.888,00€ | 223.394,40 € | 4.691.282,40 € |
Il piano economico, è articolato in base alla tipologia di prestazioni da rendere, come di seguito indicato:
PIANO ECONOMICO FORMAZIONE LAVORO ADOLESCENTI - DOTE COMUNE
FIGURA PROFESSIONALE | Monte ore annuale | costo orario | Costo annuo | Monte ore totale triennale | Costo totale triennale |
EDUCATORE | 2500 | € 21,66 | € 54.150,00 | 7.500 | € 162.450,00 |
ESPERTI PROFESSIONALI | 400 | € 26,11 | € 10.444,00 | 1.200 | € 31.332,00 |
COORDINAMENTO | 950 | € 23,14 | € 21.983,00 | 2.850 | € 65.949,00 |
rimborso mensile per ragazzo | mesi di tirocinio totali riconoscibili | Totale annuo | totale | ||
n. 15 tirocini di orientamento e formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione ai sensi delle linee guida approvate in sede di Conferenza Stato Regioni, di cui all’ Accordo del 22 gennaio 2015 recepite dalla Regione Campania con D.G.R. n. 103 del 20/02/2018 e successivo R. R. n.4 del 7 maggio 2018 recante “Modifiche agli articoli 25, 26, 27, 28 e 29 del regolamento regionale 2 aprile 2010, n. 9 (Regolamento di attuazione di cui alla L.R. 18 novembre 2009, n. 14, art. 54, comma 1, lett. b) - Disposizioni regionali per la formazione professionale | € 500,00 | 90 | € 45.000,00 | 270 | € 135.000,00 |
COSTI DI GESTIONE (attrezzature-spese cancelleria-oneri assicurativi-…) | € 12.852,60 | € 38.557,80 | |||
Premio fine corso(attrezzature,corso di formazione,…) | € 300,00 | € 4.500,00 | € 13.500,00 |
TOTALE IVA ESCLUSA | € 148.929,60 | € 446.788,80 | |
IVA AL 5% | € 7.446,48 | € 22.339,44 | |
TOTALE IVA INCLUSA | € 156.376,08 | € 469.128,24 |
Verranno retribuite alla ditta affidataria solo le prestazioni specificamente richieste ed effettivamente sostenute.
L’appalto commissionato non è svolto in luoghi sotto la giuridica disponibilità dello stesso Committente; non sussistono rischi da interferenza pertanto non è stato redatto il DUVRI.
Articolo 4 Obiettivi
L’attività progettuale si propone quali obiettivi generali la sperimentazione di un modello di integrazione tra accompagnamento educativo personalizzato, attività di formazione e esperienza concreta in ambito lavorativo in cui, ai fini della tutela e buona riuscita del percorso in cui ogni adolescente è coinvolto, risulta determinante e di fondamentale importanza la relazione socio-educativa che deve armonizzarsi con le altre azioni suddette, al fine di costruire contesti e interventi di partecipazione e apprendimento informale, attraverso modalità flessibili e spontanee, che facilitino il riconoscimento da parte dei ragazzi delle proprie passioni, dei propri talenti e delle risorse personali di ciascuno e che consentano – a partire da queste – di sviluppare competenze e conoscenze spendibili nella propria vita, nell’ottica di una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità di agire il cambiamento e promuovere benessere sia rispetto al proprio percorso individuale di crescita che rispetto al contesto collettivo nel quale si trovano a vivere. Il percorso che si realizza intende potenziare la loro creatività e la mobilità sociale attraverso risposte co- costruite nel confronto con i coetanei e con altre realtà in cui l’espressione di bisogni e esigenze deve essere facilitato attraverso le figure deputate al presidio educativo.
Solo partendo dagli obiettivi su delineati, tale esperienza diviene per l’adolescente uno spazio capace di potenziare le proprie competenze emotive-relazionali, sostenere la capacità di auto-organizzazione e assunzione di responsabilità, attraverso proposte esperienziali che promuovano protagonismo e partecipazione e che restituiscano ai ragazzi il senso di auto-efficacia, di possibilità di azione, di spazio per la definizione di obiettivi e la costruzione di progettualità possibili e realizzabili di inserimento sociale attraverso percorsi formativi/educativi personalizzati.
Articolo 5 Caratteristiche del progetto
Le attività denominate “Azioni di sostegno educativo e percorsi formativi teorici/pratici – DOTE COMUNE” si basano sulla consapevolezza che l’esperienza scolastica legata ai percorsi di istruzione formale, in specifico nella fascia dell'obbligo scolastico, appare talvolta, agli occhi degli adolescenti, frustrante, non sufficientemente significativa, fonte di penosi vissuti di inadeguatezza e di marginalità. Essi tendono quindi a guardare con diffidenza nuove proposte formative che ricalchino il tradizionale modello scolastico e, rispetto al mondo del lavoro, presentano atteggiamenti ambivalenti, ma altrettanto sfavorevoli per il raggiungimento di un esito positivo dell’esperienza impegnativa che li attende: o mostrano un ottimismo irrealistico o rinunciano ad avvicinarsi perché troppo timorosi di affrontare la prova o troppo sfiduciati riguardo ai propri mezzi e alla disponibilità del mondo adulto ad accoglierli. Hanno bisogno di non sentirsi soli in un passaggio evolutivo tanto delicato e importante per il loro presente e per il loro futuro.
Le azioni che si prevede di realizzare permetteranno ai ragazzi di incontrare adulti esperti e disponibili, coetanei con i quali condividere un percorso educativo e formativo, attraverso metodologie didattiche agili e diversificate dirette a orientarli nel loro percorso di vita, stimolando processi di empowerment e autorealizzazione.
Il percorso proposto si configura, pertanto, come un accompagnamento da parte degli esperti ed educatori perché il ragazzo esplori sé stesso, le proprie attitudini, le proprie aspirazioni e scopra risorse e limiti che lo caratterizzano, ma al tempo stesso cominci ad esplorare il mondo del lavoro con le sue caratteristiche peculiari legate ai diversi settori produttivi, le competenze che richiede, le regole che impone, l’andamento del mercato, i diritti e i doveri del lavoratore.
L’attività si colloca in un percorso di crescita in modo tale da poter essere come una “seconda opportunità” per quei giovani che non hanno potuto usufruire di una “prima opportunità” adeguata e rispondente alle proprie necessità ed alla propria vocazione, al fine, anche, di riprendere un percorso formativo, con obiettivi mirati e ritrovata motivazione per acquisire le competenze necessarie per seguire le proprie aspirazioni di vita. A tal fine tutti i soggetti, coinvolti a titolo diverso nella realizzazione delle attività progettuali (Enti gestori/promotori, rete sociale e familiare, imprese), opereranno in stretta sinergia al fine di costruire una “visione condivisa” necessaria per elaborare il piano individuale personalizzato senza mai perdere di vista la centralità della dimensione educativa quale elemento trasversale a tutte le azioni costruite attorno al ragazzo.
Articolo 6 Destinatari e criteri di accesso
Il progetto è rivolto ad adolescenti che per ragioni diverse non stanno compiendo un percorso formativo tradizionale, a rischio disadattamento sociale, provenienti da ambienti familiari e sociali che non sembrano in grado di sostenerli sul cammino di crescita cognitiva e affettiva.
I destinatari dovranno possedere congiuntamente, i seguenti requisiti:
• età compresa tra i 16 e i 19 anni e che abbiano assolto all’obbligo scolastico. Sarà possibile prevedere in casi specifici, e previa autorizzazione da parte del Responsabile del procedimento, l’inserimento nelle attività anche di ragazzi fino ai 21 anni;
• appartenere a nuclei beneficiari REI e RDC.
Per ciascuna annualità progettuale e per ciascun lotto, sarà individuato e intercettato, in sinergia con i servizi sociali territoriali, un gruppo massimo di 30 ragazzi che parteciperanno alla fase di orientamento e accompagnamento individuale e al percorso socio-educativo e formativo di gruppo, come meglio descritti di seguito.
La partecipazione ai tirocini sarà invece possibile per un gruppo di 15 ragazzi, individuati sulla base del percorso realizzato e del progetto personalizzato che sarà elaborato.
Si precisa che in caso di rinuncia al percorso sarà possibile inserire ulteriori ipotetici candidati, nel rispetto dei criteri suddetti, massimo entro tre mesi dalla data di inizio delle attività progettuali al fine di non compromettere la qualità del percorso formativo individuale in termini di efficienza ed efficacia.
Articolo 7
Organizzazione delle attività e modelli di intervento
A partire dalle considerazioni effettuate è necessario progettare azioni che valorizzino il potenziale dei ragazzi privilegiando i seguenti aspetti:
− progettazione di percorsi educativi di orientamento e formazione individualizzati differenziando gli obiettivi;
− attivazione di metodiche formative ed educative flessibili e adattabili secondo le esigenze di ciascun partecipante;
− realizzazione di un modello d’intervento ben definito e riconoscibile che valorizzi l’aspetto socio-educativo portante del progetto al fine di offrire ad un target di riferimento in difficoltà di inserimento e inclusione sociale una serie di opportunità ed esperienze significative di attivazione di percorsi di emancipazione e crescita personale.
Si precisa che il modello di intervento di seguito delineato dovrà essere replicato per ogni annualità progettuale nel rispetto di quanto analiticamente riportato nel piano economico a base annuale e ai sensi di quanto indicato nel presente CSA.
Linea di attività 1 – start up:
questa fase è di fondamentale importanza per raccogliere le prime informazioni necessarie per progettare le attività e personalizzare l’intervento, in stretta sinergia con i CSST competenti, al fine di avere una fotografia iniziale della storia personale di ogni partecipante mettendo in luce eventuali disagi legati alle dinamiche personali e familiari di appartenenza. In questa fase il coordinatore dell’equipe sarà impegnato:
− nei colloqui con i CSST competenti al fine di illustrare le finalità e modalità di realizzazione del progetto, i criteri di idoneità e di accesso supportandoli nella segnalazione/individuazione dei potenziali destinatari delle attività nel rispetto di quanto stabilito nel CSA;
− nella predisposizione e condivisione degli strumenti operativi con l’equipe e con il Servizio centrale;
− -nei colloqui individuali con le famiglie e con i ragazzi intercettati con il supporto dei CSST competenti.
Linea di attività 2: orientamento e costruzione del progetto personalizzato
1. Accoglienza e prima conoscenza:
è un momento particolarmente delicato che prevede un’attenta pianificazione e gestione proprio perché, molto spesso sono adolescenti che hanno sperimentato percorsi formativi fallimentari e l’approccio a questa nuova situazione deve caratterizzarsi come positivo.
L’inserimento in un processo di formazione e di accompagnamento dei ragazzi nella realizzazione dei loro compiti di sviluppo si realizza attraverso la creazione di un contesto pronto ad accoglierli e aiutarli nell’espressione di aspirazioni e bisogni, nel riconoscimento e valorizzazione delle competenze. Una realtà in cui, attraverso l’azione di facilitazione e accompagnamento socio educativo degli operatori, venga sostenuta la costruzione del proprio sé sociale, in un percorso di riconoscimento reciproco e autenticità delle relazioni con i coetanei e adulti di riferimento.
In tal senso risulta quindi prioritario in questa fase, attraverso metodologie informali e spontanee e in stretta sinergia con la rete familiare di provenienza e con il CSST di competenza, raccogliere tutte le informazioni di vita e familiari dei partecipanti nonché le esperienze formative e lavorative pregresse; spiegare l’iter e gli obiettivi progettuali al fine di acquisire elementi iniziali propedeutici per il bilancio delle competenze e in generale per la stesura del progetto individuale personalizzato e supportare le successive azioni nell’agire progettuale.
L’accoglienza dovrà essere attuata entro il terzo mese dalla data di inizio delle attività progettuali.
2. Conoscenza e potenziamento delle risorse personali, delle competenze tecnico-specifiche e trasversali per la definizione del progetto individuale personalizzato:
è il risultato di un percorso a tappe nel corso del quale, l’operatore, attraverso metodologie di intervento prive di giudizio, non direttive e autoriflessive, accompagna l’adolescente alla scoperta della consapevolezza del sé, delle proprie conoscenze acquisite, delle capacità cognitive, comunicative, sociali, quale espressione del sapere finalizzato al fare; di quegli atteggiamenti intesi come i modi di porsi di fronte alla realtà che nell’insieme costituiscono le risorse di ciascuno e rappresentano il punto di partenza per evidenziare i punti di forza e di debolezza, capire le competenze da acquisire, e rappresentano gli elementi base per la realizzazione del progetto individuale personalizzato. E’ evidente che il percorso di orientamento, affinchè sia di supporto ai ragazzi nell’elaborazione del bilancio delle competenze, utile a delineare il proprio percorso personalizzato, deve fornire nel contempo quelle competenze socio-relazionali, c.d. “soft skills” che sono fondamentali per attivare processi di cambiamento e empowerment, e deve essere realizzato in un arco temporale che consenta ai partecipanti di poter riflettere sulla loro storia di vita, sulle esperienze sia formative che professionali pregresse in termini di restituzione in positivo quale punto di
partenza per ripensare al proprio futuro.
Per la realizzazione delle linee di attività sopra descritte, l’Ente utilizzerà le figure di III livello così come identificate dal catalogo dei servizi regionale allegato al R.R. 4/14 e specificate nell’art. 8, da articolare rispetto alle esigenze di ogni singolo ragazzo in incontri individuali. Tale quota rientrerà nell’ambito del monte ore complessivo disponibile pari a
2.500 ore totali.
L’attività di Xxxxxxxxxxx e prima conoscenza dovrà essere erogata entro il terzo mese dalla data di inizio delle attività; dal terzo/quarto mese, si realizzeranno le attività finalizzate alla elaborazione condivisa del progetto personalizzato, che potrà richiedere un tempo variabile per ogni ragazzo e che si sviluppa di pari passo con l’avanzare delle fasi progettuali.
Linea di attività 3- attività socio-educative e formative di gruppo
Sulla scorta delle prime informazioni raccolte in fase di accoglienza e in concomitanza dell’avvio del percorso di conoscenza e potenziamento delle risorse personali inizierà la formazione in gruppo diretta:
a- all’acquisizione delle competenze socio-relazionali cioè le così dette “life skills” ossia quelle abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono agli stessi di operare con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale attraverso comportamenti versatili e positivi, tolleranza al confronto ed alla frustrazione, assunzione di responsabilità grazie ai quali è possibile affrontare efficacemente le richieste e le sfide che si presentano lungo il percorso intrapreso. Queste competenze risultano determinanti nel percorso di transitabilità alla vita adulta, garantendo la tenuta rispetto agli impegni da intraprendere e l’elasticità dell'adolescente nel rispondere alle richieste del contesto sia ai fini di una ripresa del percorso formativo sia in relazione alla scelta di intraprendere il percorso esperienziale di tirocinio pratico in ambito lavorativo. Bisogna mirare al recupero della motivazione offrendo la possibilità di sperimentare il successo attraverso azioni che il soggetto considera finalizzate e significative. In tal modo avviene il recupero dell’autostima e si favorisce la rielaborazione dei propri vissuti di esclusione sociale in significati positivi e la ri-attivazione delle loro potenzialità;
b- alla realizzazione di incontri anche con il coinvolgimento degli esperti dei percorsi professionali proposti e visite guidate nelle aziende con l'obiettivo di favorire il raggiungimento della consapevolezza da parte dell’adolescente delle proprie attitudini, preferenze e potenzialità in rapporto alle effettive opportunità offerte e alle caratteristiche dei diversi ambienti di lavoro e personalizzare l’intervento. A tal fine le ore verranno erogate con il coinvolgimento degli esperti dei settori formativi individuati nell’ offerta tecnica al fine di facilitare la scelta del percorso che i partecipanti intendono intraprendere, a partire dal terzo/quarto mese dalla data di inizio delle attività.
c - all’acquisizione delle competenze tecniche specifiche legate al settore formativo scelto alla fine del percorso orientativo per avvicinare inizialmente il ragazzo al mondo del lavoro attraverso l’organizzazione di laboratori, con spiccato carattere educativo, operativi ed innovativi, legati al “fare concreto” superando la logica distintiva tra teoria e pratica. Le attività proponibili riguarderanno i settori formativi collegati alla qualifica professionale riportati nel repertorio regionale al fine di permettere il rilascio della certificazione delle competenze acquisite relative al livello EQF 3.
L'ente gestore dovrà garantire l'attivazione totale di minimo di due massimo quattro percorsi formativi al fine di garantire un ventaglio di opportunità in grado di intercettare i bisogni dei diversi destinatari.
Il percorso formativo tecnico verrà svolto da esperti del settore specifico, in coerenza con la proposta tecnica presentata in sede di gara, presso la sede dell’Ente gestore.
d - A completamento del percorso formativo sono previste attività d’aula dirette sia ad orientare e supportare i ragazzi nell’individuare e valutare le possibilità formative presenti sul territorio aiutandoli a comprenderne il valore (attendibilità, completezza, utilità, ecc) sia su tematiche specifiche di ricerca attiva dell’occupazione e sugli strumenti di supporto, soprattutto digitali, al fine di fornire ulteriori strumenti di inserimento sociale/formativo e/o lavorativo.
Per la realizzazione delle attività sopra indicate, l’Ente disporrà di un monte ore complessivo di 400 ore di esperti ai quali saranno affiancate le figure di III livello così come identificate dal catalogo dei servizi regionale allegato al R.R. 4/14 e specificate nell’art. 8) nell’ambito del monte ore complessivo disponibile pari a 2.500 ore totali.
Il monte ore degli esperti dovrà essere utilizzato per una quota pari all’80% entro la data di avvio dei tirocini e per il restante 20% in concomitanza allo svolgimento del tirocinio al fine di supportare il tirocinante nelle difficoltà concrete che si possano rincontrare nell’espletamento delle mansioni individuate nel piano formativo personalizzato e approfondire aspetti che emergono nella pratica lavorativa al fine di rinforzare la motivazione all’apprendimento e riflettere sulle proprie azioni confrontandosi con il gruppo di coetanei che ha seguito lo stesso percorso professionale in un clima di condivisione reciproca.
Linea di attività 4 - I tirocini extracurriculari di orientamento e formazione:
Tali azioni, realizzate nell’ambito di un preciso quadro normativo rappresentato dall’Accordo Stato- Regioni n. rep. 7/CSR del 22 gennaio 2015 recante “Linee guida per i tirocini di orientamento e formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione” e successivo accordo n. rep. 86/CSR del 25 maggio 2017 recante “linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento, recepite dalla Regione Campania con D.G.R. n. 103 del 20/02/2018 e successivo R. R.
n.4 del 7 maggio 2018 recante “Modifiche agli articoli 25, 26, 27, 28 e 29 del regolamento regionale 2 aprile 2010, n. 9 (Regolamento di attuazione di cui alla L.R. 18 novembre 2009,
n. 14, art. 54, comma 1, lett. b) - Disposizioni regionali per la formazione professionale)", rappresentano un riscontro su ciò che il ragazzo ha appreso nel percorso socio educativo e formativo, attraverso il confronto con la realtà concreta dell’ambiente di lavoro. Affinchè questa fase possa contribuire alla definizione di un risultato reale e conforme al progetto di riferimento e completi il processo di apprendimento e acquisizione delle necessarie capacità di interazione sociale di fronte a ruoli e regole precise, occorre sviluppare un rapporto di collaborazione e cooperazione reciproca tra gli Enti gestori e promotori e imprese. Esso si sviluppa attraverso una cura continua che prevede monitoraggio, verifica ed eventualmente correzione e miglioramento lungo tutto il percorso individuale del ragazzo.
A tal fine si prevede, un tirocinio extracurriculare di orientamento e formazione della durata di 6 mesi con la corresponsione di un’indennità di partecipazione mensile ai 15 beneficiari pari al massimo di € 500,00. I tirocini extracurriculari dovranno realizzarsi nel rispetto di quanto disciplinato nel Regolamento Regionale n. 4/2018 nello specifico agli artt. 25- 27.
Il Regolamento Regionale dispone, inoltre, che l’attivazione di un tirocinio richiede la predisposizione e la sottoscrizione di una convenzione tra un soggetto promotore e un soggetto ospitante corredata di un progetto individuale personalizzato finalizzato all’acquisizione di specifiche competenze professionali del tirocinante che lo sottoscrive per condivisione ed accettazione.
Ciascun tirocinante dovrà svolgere, settimanalmente, 15 ore di tirocinio suddivise in tre
giorni.
In considerazione di quanto su esposto, il gestore è tenuto a fornire, entro 30 giorni prima dell’attivazione dei tirocini, le convenzioni attivate, con indicazione di quanto previsto nel competente Regolamento Regionale:
• il soggetto/i promotore di tirocini formativi;
• i “soggetti ospitanti”;
• gli enti di formazione professionale accreditati alla Regione Campania, qualora lo stesso ente proponente non abbia tale abilitazione ed accreditamento, per la certificazione delle competenze.
Prima dell’attivazione dei tirocini, l’Ente gestore/promotore è tenuto a fornire il Progetto formativo individuale (redatto come da All. alla DGR 103/2018) al fine di consentire al Servizio centrale di verificare la conformità dei contenuti, in termini di efficienza ed efficacia, al percorso personalizzato del partecipante in linea con quanto disciplinato nel Regolamento regionale.
Linea di attività 5 - Accompagnamento individuale alla realizzazione del progetto personale
Si tratta di una azione trasversale a tutte le fasi progettuali, vi rientrano tutti gli interventi di sostegno e accompagnamento, finalizzati a implementare e facilitare i processi di crescita, incrementare la stima di sé, dell’autoefficacia e dell'autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare il soggetto a appropriarsi consapevolmente del suo potenziale lungo tutto il percorso progettuale intrapreso ai fini del buon esito dell’opportunità offerta.
La funzione di accompagnamento si esprime attraverso una serie di attività quali:
− accogliere ed integrare le richieste che di volta in volta si manifestano durante il percorso intrapreso;
− creare le condizioni necessarie ed opportune per consentire l’individuazione dei limiti personali e proprie potenzialità;
− guidare nella ricerca di strategie efficaci alla risoluzione dei problemi, aiutando a riconoscere le risorse di cui si dispone;
− supportare e monitorare i percorsi di apprendimento al fine di valutare costantemente la coerenza con gli obiettivi individuati e rendere l’adolescente partecipe nella definizione del progetto personalizzato.
A tali attività di rafforzamento, sostegno e problem solving si affiancano una serie di altre attività propedeutiche all’attivazione del tirocinio e al monitoraggio dello stesso le quali hanno come obbiettivo quello di permettere al tirocinante di svolgere un’esperienza che possa permettere una crescita sia umana che professionale.
Perché questo sia possibile il tutor dell’Ente svolgerà con cadenza settimanale, variabile a seconda delle situazioni, delle visite in azienda per il monitoraggio delle attività attraverso colloqui con il tutor aziendale individuato nel PFI per condivide le competenze acquisite, le lacune da colmare, le criticità e le difficoltà di vario tipo che il tirocinante incontra nel lavoro. Con cadenza settimanale il tutor dell’Ente progetta un giorno di rientro a settimana dei tirocinanti in aula per permettere di sedimentare l’esperienza svolta in azienda e supportarli nel prendere consapevolezza delle proprie risorse, capacità, limiti e insicurezze che emergono nell’esperienza di tirocinio. Questa attività permette ai partecipanti di riflettere sul loro fare, acquisire coscienza di ciò che stanno imparando e migliorarlo, in quanto riflettere sull’azione li porta spesso a rivedere l’azione svolta per renderla più efficace ed efficiente. L’obiettivo dei rientri è quello di sostenere gli adolescenti nel periodo di tirocinio e aiutarli nella maturazione di una propria consapevolezza rispetto alle competenze lavorative e trasversali acquisite e da acquisire, necessarie non solo in ambito lavorativo ma in generale nella vita.
Altro aspetto fondamentale nell’ambito di un lavoro educativo e formativo di
accompagnamento teso a sostenere la crescita personale e professionale dell’adolescente per garantire il buon esito dell’opportunità educativo/formativa offerta è la cura della rete primaria e secondaria, in primis della famiglia e delle persone significative per il ragazzo. I rimandi che l’adolescente riceve dal contesto familiare e sociale in cui vive sono in buona misura determinanti per la tenuta e conclusione del percorso e vanno gestiti con accortezza e attenzione. Tali azioni, per poter essere efficaci, devono quindi integrarsi e essere trasversali a tutte le fasi progettuali e richiedono un monitoraggio costante.
Per la realizzazione di tale attività, l’Ente utilizzerà le figure di III livello così come identificate dal catalogo dei servizi regionale allegato al R.R. 4/14 e specificate all’art. 8 e la quota rientrerà nel monte ore complessivo disponibile pari a 2.500 ore totali, da articolare rispetto alle esigenze di ogni singolo ragazzo o gruppo.
A ciascun partecipante che avrà portato a termine il percorso individuale personalizzato potrà essere corrisposto un bonus premiale, del valore di 300,00€, sotto forma di strumenti di lavoro, pagamento di corsi professionalizzanti, ecc. Si precisa che in alcun modo il bonus potrà essere corrisposto in forma monetaria.
Articolo 8
Qualifiche e standard degli operatori impegnati
L’ente aggiudicatario che realizzerà le attività dovrà avvalersi di una Equipe minima di lavoro composta da operatori in possesso dei requisiti di seguito elencati:
• 1 Coordinatore, in possesso di laurea in Psicologia, Sociologia, Scienze del servizio Sociale, Scienze dell'Educazione, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nel coordinamento di attività e/o equipe multiprofessionali per servizi inerenti interventi in favore famiglie e minori;
• 4 Figure di III livello così come identificate dal catalogo dei servizi regionale allegato al R.R. 4/14 e nel caso specifico in possesso di Laurea in Scienze dell’educazione, Psicologia, Servizio Sociale, Sociologia con significativa esperienza di almeno 12 mesi nel lavoro con le famiglie ed i minori.
• Esperti per le attività di formazione professionale coerenti con i percorsi formativi e laboratoriali, così come da proposta tecnica presentata in fase di gara.
Al coordinatore spetta il coordinamento di tutte le attività progettuali al fine di svolgere una funzione di programmazione, verifica e valutazione condivisa con l’intera equipe di lavoro e delle attività legate alla fase 1 di start up. E’ compito del coordinatore garantire l’adozione degli indirizzi metodologici e l’utilizzo, da parte dell’equipe di professionisti, degli strumenti di lavoro operativi, di programmazione e monitoraggio quali-quantitativo redatti in raccordo e approvati con note formali successive all’affidamento delle attività, dal Servizio centrale per tutta la durata dell’iter progettuale.
Inoltre il Coordinatore curerà la promozione di reti territoriali di servizi ed attività, utili alla realizzazione del progetto personalizzato individuale definendo ogni possibile sinergia con altre progettualità ed agenzie territoriali.
All’intera Equipe operativa dovrà essere garantita l’applicazione di contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente ed in coerenza con la tipologia del servizio affidato, da trasmettere al Servizio Politiche per l‘infanzia e l'Adolescenza prima dell‘inizio delle attività unitamente agli UNILAV.
Per la stessa Equipe, l'Ente dovrà produrre idonea attestazione circa l’assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609- undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che
attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile).
L'ente si impegna a garantire che le figure professionali componenti l'equipe siano gli stessi ad essere effettivamente impegnati nella realizzazione delle attività.
L’ente dovrà garantire per tutta la durata del servizio il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze equivalenti a quelli posseduti dall'operatore sostituito.
Inoltre qualsiasi sostituzione di componenti dell’equipe dovrà essere comunicata e preventivamente autorizzata dal Servizio Politiche per l’Infanzia e l’adolescenza.
Il gestore è tenuto a fornire, una volta avvenuta l’aggiudicazione dell’appalto, entro un termine massimo di 15 giorni dalla specifica richiesta, i nominativi del personale impiegato nell’espletamento delle attività e dimostrarne il possesso dei relativi requisiti richiesti con presentazione dei titoli, dei curricula e dei certificati di servizio dettagliati che ne attestino l’esperienza.
In caso di mancato riscontro nei termini indicati si procederà all’avvio del procedimento per la revoca dell’aggiudicazione e la conseguente escussione della polizza provvisoria.
Gli operatori dell’Impresa aggiudicataria dovranno assicurare lo svolgimento delle attività in osservanza delle norme sulla privacy, con particolare riferimento alle informazioni di carattere personale ed all’uso di strumenti di lavoro elaborati in forma scritta. Alcun rapporto di lavoro potrà – a nessun titolo – costituirsi tra quanti impegnati nell’attività ed il Comune di Napoli.
Articolo 9 Sede delle attività
L’ente dovrà mettere a disposizione per la realizzazione delle attività una sede operativa presente sul territorio della Municipalità, per la quale si partecipa, che diventerà il punto di riferimento territoriale per i ragazzi impegnati nel progetto e per tutti i soggetti istituzionali e non coinvolti nell’attività. La sede delle attività per la seconda municipalità verrà messa a disposizione dall’A.C. e nello specifico verranno utilizzati i locali del Palazzetto URBAN sito in Via Trinità delle Monache n. 1 – Parco dei Quartieri Spagnoli. Per tale sede, tutti i materiali e beni acquistati resteranno in dotazione all’A.C. per le attività future realizzate all’interno della stessa struttura.
La sede deve essere idonea e adeguata a ospitare le attività previste e essere dotata di linea telefonica abilitata, postazioni personal computer e spazio amministrativo e deve ricadere nel territorio della Municipalità per la quale viene fatta richiesta di partecipazione. In tale sede dovrà essere possibile prevedere ed effettuare attività educative individuali e di gruppo, dovranno essere disponibili strumenti informatici (PC collegamento ad Internet, stampanti) utilizzabili dai ragazzi per tutte le attività educative/formative (es. stampa e ricerca di materiale didattico affrontato nel corso, ecc.).
La sede delle attività dovrà essere nella piena disponibilità dell'ente affidatario. A tal fine l'ente è tenuto a fornire, una volta avvenuta l’aggiudicazione, entro 15 giorni dalla specifica richiesta, la documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati), la planimetria quotata dei locali individuati quale sede, accompagnata da una relazione descrittiva degli stessi con rilievi fotografici nella quale vengano
evidenziate le modalità di utilizzo degli spazi, la strumentazione presente, la destinazione d’uso degli stessi rispetto a quanto previsto nel capitolato prestazionale con riferimento alle caratteristiche della sede. Nel caso in cui la sede sia collocata in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti (parrocchie, scuole, altri enti del terzo settore, …) sarà necessario produrre idonea documentazione circa gli atti che formalizzano tale disponibilità, che devono indicare la durata e dichiarare che tali spazi sono messi a disposizione del Progetto Dote Comune.
In caso di mancato riscontro nei termini indicati si procederà all’avvio del procedimento per la revoca dell’aggiudicazione e la conseguente escussione della polizza provvisoria.
Articolo 10
Obblighi dell’aggiudicatario
L’ente che risulterà affidatario sarà obbligato a rendere immediatamente noto alla Amministrazione Comunale le seguenti situazioni in cui dovesse incorrere:
eventuale ispezione in corso, sia ordinaria sia straordinaria, da parte degli Enti all’uopo deputati e i risultati delle stesse ispezioni, attraverso la trasmissione dello specifico verbale, con precisa notifica al Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, in caso di contestazioni, di ogni tipo di irregolarità riscontrate ed eventuali conseguenti diffide; modifica della ragione sociale del soggetto; cessione dello stesso; cessazione dell’attività; concordato preventivo, fallimento; stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o pignoramento;
L’ ente affidatario dovrà provvedere successivamente all’affidamento:
a depositare tutte le spese contrattuali, le quali cederanno per intero a suo carico; a depositare cauzione definitiva nella misura indicata al successivo art.20.
L’ente affidatario si impegna a:
• erogare il servizio sulla base di quanto stabilito nel contratto;
• svolgere le attività oggetto del contratto in coordinamento con il Comune di Napoli Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza;
• rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente per le materie oggetto del presente appalto;
• garantire l’adempimento di tutti gli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalla normativa vigente a favore dei propri addetti alla realizzazione dell’attività;
• garantire che le strutture e le attrezzature messe a disposizione per lo svolgimento delle attività corrispondano ai requisiti delle vigenti normative in materia di idoneità e sicurezza;
• relazionare periodicamente e puntualmente sulle attività svolte;
• relazionare sulla conclusione delle attività evidenziando i servizi erogati, le problematiche emerse, le soluzioni adottate, e quant’altro necessario a quantificare e qualificare il servizio fornito;
• garantire che gli operatori siano idonei alle mansioni di cui al presente Capitolato;
• garantire per tutta la durata del progetto il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze di cui al presente capitolato;
• garantire l’immediata sostituzione dell’operatore assente per qualsiasi motivo;
• farsi esclusivo carico degli oneri assicurativi e previdenziali e quant’altro necessario all’impiego dell’operatore nelle attività di specie senza che possa null’altro opporsi all’Amministrazione Comunale in ordine alla normativa regolante il presente rapporto;
• farsi carico degli obblighi relativi alle vigenti disposizioni in materia di protezione dell’impiego e di condizioni di lavoro applicabili nel corso dell’esecuzione del contratto (sicurezza e protezione dei lavoratori, nonché delle condizioni di lavoro).
L’ente affidatario dovrà stipulare un’apposita polizza di assicurazione per la responsabilità civile, con oneri a suo intero ed esclusivo carico, per la tutela degli utenti e di terzi, da eventuali danni provocati a persone e beni dal personale impiegato nell’espletamento del servizio, con ampia e totale liberazione dell’Amministrazione Comunale da ogni responsabilità.
Articolo 11 Modalità di pagamento
Il Comune di Napoli provvederà alla liquidazione delle somme spettanti, previa presentazione di apposita fattura bimestrale, corredata dalla documentazione che sarà indicata con successiva comunicazione formale. La fattura dovrà contenere la dicitura "scissione dei pagamenti, così come disposto dall'art. 2 del decreto MEF del 23/01/2015 (pubblicato sulla gazzetta ufficiale serie generale n. 27 del 3/2/2015)”
Tutte le spese non previste all’interno del presente progetto e non concordate preventivamente con l’Amministrazione Comunale saranno contestate per iscritto e decurtate dalla richiesta di pagamento.
In caso di raggruppamento temporaneo d'impresa si richiede fatturazione separata sulla base delle quote di attività che ciascun ente dovrà svolgere così come dichiarato nell'istanza di partecipazione e indicato nell'atto costituivo del raggruppamento.
A seguito dell'entrata in vigore del sistema di fatturazione elettronico, è necessario utilizzare sia il Codice Univoco Ufficio sia l'ulteriore Codice assegnato al Servizio che permetterà al soggetto informatico intermediario scelto dal Comune di Napoli di velocizzare e semplificare il processo di ricezione del documento contabile. Si sottolinea l’obbligatorietà di utilizzo di entrambi i codici per evitare complicazioni e/o non ricezione della fattura da parte del servizio competente.
Si riportano di seguito i codici:
CODICE UNIVOCO UFFICIO: C7XXWH
CODICE ASSEGNATO AL SERVIZIO: 1125 – Tale codice va inserito nel campo “Riferimento amministrativo” presente nel tracciato xsd del Sistema di Interscambio (SDI).
Sarà altresì necessario adeguarsi ed attenersi a quanto previsto nel Manuale di rendicontazione del Quota Servizi del Fondo Povertà. A tal fine, a seguito dell’avvio delle attività verrà predisposto un vademecum operativo da seguire in coerenza al Manuale sopra citato ed alle ulteriori indicazioni fornite dalla competente struttura ministeriale.
Articolo 12 Rapporti con il Comune
L'Amministrazione Comunale si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse.
L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre verifiche ed ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse.
L’affidatario diverrà il diretto interlocutore del Comune per la gestione delle attività progettuali; a questo stesso il Comune conseguentemente indirizzerà ogni eventuale comunicazione, doglianza o pretesa.
Qualunque danno dovesse derivare a persone, comprese quelle che operano presso la sede operativa, od a cose, causato dall’operatore afferente all’affidatario nell'espletamento delle attività del Progetto, dovrà intendersi, senza riserve o eccezioni, interamente a carico dell’affidatario medesimo.
In caso di danni arrecati a terzi, l’affidatario sarà comunque obbligato a darne immediata notizia al competente Servizio comunale, fornendo per iscritto dettagliati particolari.
Articolo 13
Trattamento dei dati personali
L’ente aggiudicatario assume la qualifica di responsabile esterno del trattamento dati per le operazioni di trattamento connesse all’attuazione degli interventi di propria competenza. Il responsabile del trattamento (nel nuovo regolamento europeo data processor) è la persona fisica, giuridica, pubblica amministrazione o ente che elabora i dati personali per conto del titolare del trattamento (art. 4, par. 1, n. 8 GDPR) nel caso specifico Comune di Napoli.
Il responsabile del trattamento dovrà mettere a disposizione del titolare tutte le informazioni necessarie per dimostrare il rispetto degli obblighi che gli impone l’articolo 28 del Regolamento, e dovrà tenere il registro dei trattamenti svolti (ex art. 30, paragrafo 2, GDPR).
Ha l'obbligo di garantire la sicurezza dei dati. Egli deve adottare tutte le misure di sicurezza adeguate al rischio (art. 32 GDPR), tra le quali anche le misure di attuazione dei principi di privacy by design e by default, dovrà inoltre garantire la riservatezza dei dati, vincolando i dipendenti, dovrà informare il titolare delle violazioni avvenute, e dovrà occuparsi della cancellazione dei dati alla fine del trattamento. Sia il titolare del trattamento che il responsabile, sono tenuti ad attuare le misure tecniche ed organizzative tenendo conto dello stato dell'arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, del campo di applicazione, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, mediante le misure di sicurezza utili per ridurre i rischi del trattamento, quali la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali, la capacità di assicurare la continua riservatezza, integrità, disponibilità e resilienza dei sistemi e dei servizi che trattano i dati personali; la capacità di ripristinare tempestivamente la disponibilità e l’accesso dei dati in caso di incidente fisico o tecnico; una procedura per provare, verificare e valutare regolarmente l’efficacia delle misure tecniche e organizzative al fine di garantire la sicurezza del trattamento.
Inoltre, il responsabile ha l'obbligo di avvisare, assistere e consigliare il titolare. Dovrà, quindi, consentire e contribuire alle attività di revisione, comprese le ispezioni (o audit), realizzate dal titolare del trattamento, dovrà avvisare il titolare se ritiene che un'istruzione ricevuta viola qualche norma in materia, dovrà prestare assistenza al titolare per l'evasione delle richieste degli interessati, dovrà avvisare il titolare in caso di violazioni dei dati, e assisterlo nella conduzione di una valutazione di impatto (DPIA).
Articolo 14 Deposito cauzionale
A garanzia della piena osservanza del contratto e dell'esecuzione del servizio l’ente affidatario effettuerà la costituzione del deposito cauzionale, anche in formula fideiussoria, ai sensi dall’articolo 103 del D.Lgs. 50/2016.
Lo svincolo della cauzione avverrà dopo la risoluzione di ogni eventuale pendenza e dopo l'avvenuta regolare esecuzione del servizio.
Articolo 15 Revisione prezzi
Il prezzo rimarrà fisso ed invariabile per il primo anno di appalto. Nel secondo anno, ai sensi dell’art. 106 comma 1, lett. a) del Codice, opererà eventualmente la revisione dei prezzi sulla base del costo del lavoro determinato dalle tabelle ministeriali annuali ove variato rispetto a quello considerato a base di gara.
Articolo 16
Contestazione disservizi e procedure di addebito
Il Dirigente del Servizio Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al
rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre.
Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a € 260,00 (duecentosessanta euro) e non superiore a € 1.550,00 (millecinquecentocinquanta euro), secondo la gravità dell'inadempienza.
Tali penalità verranno applicate altresì, commisurate al danno, anche di immagine, a seguito di non osservanza del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014.
Articolo 17
Sospensione, Risoluzione del contratto e recesso
Il contratto può essere sospeso qualora ricorrano le circostanze speciali di cui all'art. 107 del Codice.
La risoluzione del contratto sarà disposta nei casi e secondo le modalità di cui all'art.108 del Codice.
Oltre che nei casi di cui al richiamato articolo ed a quelli espressamente previsti nel presente capitolato, l'Amministrazione, previa diffida ad adempiere ai sensi dell’art. 1453 e 1454 del Codice Civile, si riserva di risolvere il contratto con tutte le conseguenze di legge che la risoluzione comporta, comprese l'incameramento della cauzione definitiva e la facoltà di affidare l'appalto a terzi in danno alla ditta appaltatrice e facendo salva l'applicazione delle penali, in caso di gravi o reiterate inadempienze degli obblighi derivanti dal capitolato e degli impegni assunti nel Progetto educativo e organizzativo presentato in sede di gara o per perdurante inadeguatezza degli operatori impiegati. L’Amministrazione si riserva, altresì, il diritto di risolvere il contratto nel caso in cui l’ammontare complessivo delle penali superi il 10% (dieci percento) dell’ammontare netto contrattuale.
Il contratto s'intenderà comunque risolto ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile nei seguenti casi:
1.qualora la ditta non avvii il servizio o lo sospenda o interrompa unilateralmente e senza valide giustificazioni, per un periodo superiore a 10 giorni;
0.xx caso di frode, grave negligenza, di contravvenzione nella esecuzione degli obblighi e condizioni contrattuali, compreso l’utilizzo, la gestione o la fruizione dei locali dedicati al servizio per finalità o con modalità diverse da quelle previste dal presente capitolato;
3.gravi danni ad impianti e attrezzature di proprietà dell’Amministrazione Comunale riconducibili a comportamento doloso o colposo del gestore;
4. ove la ditta addivenga alla cessione del contratto;
5. in caso di apertura di procedura concorsuale o di fallimento della ditta;
0.xx caso di mancato adempimento degli obblighi contributivi, previdenziali ed assicurativi nei confronti del personale dipendente;
7. in caso di inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente;
8.nel caso la ditta si renda responsabile dell'inosservanza di una delle condizioni e clausole contenute nel Protocollo di Legalità del 1/08/2007 tra il Comune e l'U.T.G. di Napoli;
9. in caso di violazione della normativa relativa alla tracciabilità dei flussi finanziari, di cui all’art. 3 della Legge n. 136 del 16/08/2010 e s.m.i.. e di transazioni eseguite senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane s.p.a., ovvero di altri strumenti che consentono la piena tracciabilità delle operazioni;
10. per gravi e ripetute violazioni delle norme di sicurezza accertate dagli organi preposti alla vigilanza. Per gravi violazioni devono intendersi quelle che comportino l’applicazione di una pena detentiva o pecuniaria e che quest’ultima sia reiterata;
11. ai sensi dell'art. 2 del DPR 62 del 16/04/2013, il mancato rispetto degli obblighi derivanti dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), così come la grave e reiterata violazione del Codice di comportamento dei Dipendenti del Comune di Napoli (Deliberazione di G.C. n. 254 del 24.04.2014 e ss.mm.ii).
La stazione appaltante si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456 del Codice Civile ogni qualvolta nei confronti dell'imprenditore o dei componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell'impresa con funzioni specifiche relative all'affidamento, alla stipula o all'esecuzione del contratto sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio per taluno dei delitti di cui agli artt. 317 c.p., 318 c.p., 319 bis c.p., 319 ter c.p., 319 xxxxxx c.p., 320 c.p., 322 c.p., 322 bis c.p., 346 bis c.p., 353 c.p., 353 bis c.p.
L’impresa riconosce al Comune, ove si verifichi uno solo dei casi previsti nel presente articolo, di risolvere "ipso iure" il contratto mediante comunicazione da inviarsi a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, al domicilio eletto dalla ditta medesima o a mezzo pec, nonché di incamerare la cauzione definitiva presentata dalla ditta, a carico della quale resterà anche l'onere del maggior prezzo pagato dal Comune, rispetto a quello convenuto con l’impresa inadempiente, per proseguire il servizio.
Per qualsiasi ragione si addivenga alla risoluzione del contratto, l’impresa, oltre alla immediata perdita della cauzione a titolo di penale, sarà tenuta al risarcimento di tutti i danni diretti e indiretti ed alle maggiori spese a carico del Comune per il rimanente periodo contrattuale.
In caso di risoluzione del contratto, all'appaltatore sarà corrisposto il prezzo contrattuale del solo servizio effettuato fino al giorno della disposta risoluzione, fermo restando il recupero delle somme spettanti all’Amministrazione per applicazione di penali.
In caso di risoluzione del contratto l’Amministrazione Comunale avrà la facoltà di affidare la fornitura alla seconda classificata alle medesime condizioni economiche già proposte in sede di offerta e, in caso di indisponibilità della seconda classificata, di interpellare le successive ditte utilmente collocatesi in graduatoria al fine di stipulare il nuovo contratto alle medesime condizioni economiche già proposte in sede di offerta. Qualora le ditte interpellate non fossero disponibili per l’aggiudicazione, l’Amministrazione Comunale si riserva di procedere mediante procedura negoziata con soggetti terzi, con addebito alla Società inadempiente di ogni conseguente spesa o danno.
Ai sensi dell’art. 109 del Codice, fermo restando quanto previsto dagli articoli 88, comma 4-ter, e 92, comma 4, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, la stazione appaltante può recedere dal contratto in qualunque momento previo il pagamento dei lavori eseguiti o delle prestazioni relative ai servizi e alle forniture eseguiti nonché del valore dei materiali utili esistenti in cantiere nel caso di lavoro o in magazzino nel caso di servizi o forniture, oltre al decimo dell'importo delle opere, dei servizi o delle forniture non eseguite.
Articolo 18 Definizione delle controversie
La definizione delle controversie che possono insorgere in dipendenza del progetto e che non si siano potute risolvere in via amministrativa è demandata al giudice amministrativo del foro Napoli.
Articolo 19
Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
L’appaltatore nel partecipare alla gara conferma e dichiara di essere a conoscenza che il Comune di Napoli, con delibera di G.C. n. 3202 del 5 ottobre 2007, ha preso atto del “Protocollo di legalità” sottoscritto con la Prefettura di Napoli in data 1° agosto 2007 - pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito internet del Comune di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx, unitamente alla delibera di GC 3202/07, - e di accettarne le condizioni. Nel presente CSA sono riportati integralmente gli articoli 2 e 3 del predetto Protocollo contenenti gli impegni e gli obblighi ai quali la stazione appaltante e l’aggiudicatario sono tenuti a conformarsi, nonché l’articolo 8 contenente le otto clausole cui deve attenersi l’appaltatore, ed inoltre la clausola relativa all’applicazione dell’art. 3
comma 2, che dovranno essere inserite nel contratto o sub-contratto per essere espressamente accettate dall’aggiudicatario, ove ricorrano gli ambiti applicativi.
PROTOCOLLO DI LEGALITA' IN MATERIA DI APPALTI
sottoscritto in data 1° agosto 2007 (estratto contenente gli articoli 2, 3 ed 8)
ART. 2
La stazione appaltante, oltre all'osservanza del decreto legislativo n. 163/06, del D.P.R. n. 252/98 nonché delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 3 del 27/02/2007 sugli appalti pubblici, si conforma alle procedure e agli obblighi di seguito indicati.
Relativamente agli appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 250.000,00 curo, ovvero ai subappalti c/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100.000,00 euro, alle prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 50.000,00 curo; tutte somme al netto di ì.v.a., la stazione appaltante:
a) assume l'obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto d'appalto, ovvero all'autorizzazione ai subappalti c/o subcontratti, di acquisire dalla Prefettura di Napoli le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 252/98, sul conto delle imprese interessate aventi sede legale anche al di fuori della provincia, fornendo. tassativamente, i dati di cui all'allegato 4 al decreto legislativo n. 490/1994;
b) allo scopo di acquisire ogni utile elemento informativo, atto ad individuare gli effettivi titolari delle imprese e verificare la sussistenza o meno di cointeressenze di soggetti legati ad associazioni criminali mafiose, si impegna ad inserire nei bandi di gara l'obbligo per le imprese interessate di comunicare i dati relativi alle società e alle imprese chiamate a realizzare, a qualunque titolo, 1’intervento, anche con riferimento ai loro assetti societari ed a eventuali successive variazioni;
c) si impegna a richiamare nei bandi di gara l'obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, della osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d'asta, ponendo a carico della impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale c/o revoca dell'autorizzazione al subappalto; si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
I. la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall'autorità giudiziaria;
II. l'inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
III. l'impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere o nell'opificio;
decorso il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta di rilascio delle informazioni antimafia, ovvero, nei casi d'urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, procede alla stipula del contratto o alla autorizzazione al subappalto o al subcontratto, nelle more del rilascio del provvedimento prefettizio, previa esibizione, da parte delle imprese interessate, del certificato camerale con la dicitura antimafia dì cui all'art. 5 del D.P.R. 252/98. Qualora, dalle verifiche eseguite dalla Prefettura, siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo, ovvero dovessero emergere ipotesi di collegamento formale c/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, si impegna a rendere operativa una specifica clausola che preveda espressamente la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero a procedere alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto; in tal caso, a carico dell'impresa nei cui confronti siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno - salvo comunque il maggior danno - nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, quando lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; la stazione appaltante potrà detrarre automaticamente l'importo delle predette penali dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile;
d) fuori dalle ipotesi disciplinate dalla precedente lettera c), si obbliga a procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, ovvero le ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, dovessero emergere successivamente alla stipula del contratto o all'autorizzazione al subcontratto;
e) si impegna ad inserire nei bandi di gara la facoltà di non stipulare il contratto e di non autorizzare il subappalto o il subcontratto ovvero, se il contratto sia già stipulato o l'autorizzazione già concessa, di procedere alla risoluzione del vincolo contrattuale o alla revoca dell'autorizzazione al subappalto (clausola di gradimento), qualora vengano acquisiti elementi o indicazioni rilevanti ai fini delle
valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, così come previsto dall'art. 10, comma 9, del D.P.R. 252/98 ;
f) si obbliga a non autorizzare subappalti a favore di imprese che abbiano partecipato alla procedura di aggiudicazione dell'appalto o della fornitura, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche;
g) si impegna, nel caso in cui vengano acquisite informazioni dal valore interdittivo nei confronti di imprese affidatarie di xxxxxxxxxx e/o subcontratti, a valutare la possibilità di concedere all'impresa aggiudicataria una proroga dei termini per il completamento dei lavori e/o per la fornitura. dei servizi;
ART. 3
La stazione appaltante assume l'obbligo di richiedere le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del
D.P.R. n. 252/98 anche nel confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi "sensibili" indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra; acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo qualora non debbano essere assimilati a subappalto ai sensi dell'art. 118, comma 11, D.L.vo 163/2006; servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere.
All'informazione interdittiva consegue il divieto per la impresa aggiudicataria di approvvigionarsi presso il soggetto controindicato, nonché, ove l'acquisizione di beni e servizi sia oggetto di contratto specifico, l'interruzione immediata del rapporto contrattuale, in conformità di apposita clausola risolutiva espressa da inserire nel bando e accettata dalla impresa aggiudicataria.
ART. 8
La stazione appaltante si impegna a riportare nei bandi di gara le seguenti clausole, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto:
Clausola n. 1
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità, sottoscritto nell'anno 2007 dalla stazione appaltante con la Prefettura di Napoli, tra l'altro consultabili al sito xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola n. 2
La sottoscritta impresa si impegna a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all'Autorìtà Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell'imprenditore, degli eventuali componenti la compagìne sociale o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l'assunzione di personale o l'affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere).
Clausola n. 3
La sottoscritta impresa si impegna a segnalare alla Prefettura l'avvenuta formalizzazione della denuncia di cui alla precedente clausola 2 e ciò al fine di consentire, nell'immediato, da parte dell'Autorità di pubblica sicurezza, l'attivazione di ogni conseguente iniziativa.
Clausola n. 4
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive di cui all'art. 10 del DPR 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell'acquisizione delle informazioni del prefetto, sarà applicata a carico dell'impresa, oggetto dell'informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all'impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 5
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
Clausola n. 6
La sottoscritta impresa dichiara, altresì, di essere a conoscenza del divieto per la stazione appaltante di autorizzare subappalti a favore delle imprese partecipanti alla gara e non risultate aggiudicatarie, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche.
Clausola di cui al comma 2 dell’art. 3
“La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede il divieto di aprire rapporti contrattuali di subfornitura, ovvero di interrompere gli stessi se già sottoscritti, nei caso di fornitura dei cosiddetti servizi “sensibili” di cui al comma 1 dell’art. 3, laddove emergano informazioni interdittive ai sensi dell’art. 10 del dpr 252/98 a carico del subfornitore.”
Programma 100
In attuazione del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica del Comune di Napoli, che prevede l’applicazione di nuove regole nei rapporti con l’Amministrazione Comunale, in particolare per i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, l’aggiudicazione è subordinata all’iscrizione dell’appaltatore, ove dovuta, nell’anagrafe dei contribuenti, ed alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali.
Articolo 20
Obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari
L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.
L’appaltatore si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla Prefettura/Ufficio Territoriale di Governo della Provincia di Napoli della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Articolo 21 Normative contrattuali
Il Progetto sarà regolato dal presente Capitolato e sarà, inoltre, soggetto a tutte le vigenti disposizioni in materia. L’ente affidatario è tenuto all'osservanza di tutte le leggi, i decreti ed i regolamenti in vigore o che saranno emanati durante il periodo del progetto e, quindi, si impegna anche a rispettare tutte le leggi vigenti in materia di assunzione ed impiego del personale e degli obblighi derivanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché la normativa tutta regolante le specifiche prestazioni oggetto del presente rapporto.