Concimazione. Interesserà tutte le essenze in coltivazione e si articolerà nel modo seguente: • ai manti erbosi e alle fioriere sarà eseguita due volte l’anno (2) nei mesi di marzo, giugno. I concimi utilizzati dovranno essere di ottima qualità e presentare titoli adeguati, tanto per garantire il giusto apporto di sostanze nutritive ai manti erbosi per conservarli in buono stato vegetativo.
Concimazione. Scheda a dose standard Note decrementi Quantitativo (N, P2O5, K2O) da sottrarre (-) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni: (barrare le opzioni adottate) Apporto standard (N, P2O5, K2O) in situazione normale per una produzione di: 1.2-1.5 t/ha Note incrementi Quantitativo (N, P2O5, K2O) che potrà essere aggiunto (+) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni. (barrare le opzioni adottate) N - Azoto ❒ -20 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 1.2 t/ha ❒ -20 kg: in caso di elevata dotazione di sostanza organica (All.I Fertilizzazione - interpretazione delle analisi) ❒ -20 kg: in caso di apporti di letame l’annata precedente ❒ -30 kg: in caso di successione a leguminose DOSE STANDARD: 60 kg/ha di N ❒ 20 kg: se si prevedono produzioni superiori a 1.5 t/ha ❒ 20 kg: in caso di scarsa dotazione di sostanza organica (All.I Fertilizzazione - interpretazione delle analisi) ❒ 15 kg: in caso di forte lisciviazione dovuta a surplus pluviometrico in specifici periodi dell’anno (es. pioggia superiore a 300 mm nel periodo ottobre-febbraio) Incremento massimo: 30 kg/ha P2O5 - Fosforo ❒ -50 kg: in caso di terreni con dotazione elevata ❒ -15 kg: se si prevedono produzioni inferiori a 1.2 t/ha
Concimazione. Tale operazione deve essere eseguita, allo scopo di favorire fioritura e rigoglio vegetativo, su indicazione del Personale Tecnico della Committente, con una frequenza di 2 (due) volte per anno (primavera e autunno).
Concimazione. I concimi saranno forniti dall’Impresa nei titoli e nelle quantità necessarie tali da coprire le esigenze nutritive periodiche del patrimonio floristico presente nelle aree la cui manutenzione ordinaria è assegnata a corpo. L’Impresa, in funzione della stagione e della fase vegetativa delle piante, distribuirà i concimi nei vari modi possibili: in copertura, a spaglio, con palo iniettore, ecc. L’impresa dovrà comunque rispettare le quantità ed i formulati che sono indicati nelle presenti norme, salvo particolari indicazioni del DEC, a seconda della situazione pedologica e vegetazionale del patrimonio comunale. Sia per i prati che per gli arbusti e le alberature sofferenti, l’Impresa dovrà fornire e distribuire, all’inizio della stagione primaverile, un composto (attraverso trattamento foliare) che riduca il fenomeno della clorosi ferrica, nelle quantità indicate dal DEC. Dove le condizioni dell'impianto lo permettano, l'Impresa dovrà applicare i concimi a oltre un metro dal tronco; nel periodo autunnale si formeranno 4-5 fori obliqui di 15-20 cm di diametro, e profondi fino a un metro distribuendo 100 gr per foro di concime a titolo 10.8.18-4 (Mg) miscelati con sostanze inerti (argilla espansa, pozzolana o vulcanite) ed irrigando abbondantemente: per questa operazione si dovrà privilegiare l'uso di apposite macchine trivellatrici-iniettatrici. In primavera si potranno applicare 25 g/mq di urea in copertura. La somministrazione dei concimi dovrà, in ogni caso, evitare il contatto diretto con le radici. Se il DEC lo riterrà opportuno, l'Impresa dovrà apportare letame, provvedendo a scavare una trincea profonda 40-50 cm, non a diretto contatto con le radici ove infosserà 70 kg di letame per metro lineare di scavo. Lo scavo, a seconda delle condizioni, dovrà essere eseguito in linea unica, in corrispondenza dell'asse delle piante, o in due linee parallele, esterne alle piante stesse e tra loro collegate con scavi trasversali, oppure a cerchio attorno ad ogni pianta. Lo scavo andrà effettuato ad una certa distanza dal tronco in funzione della grandezza della pianta per tenere conto del fatto che le radici assorbenti si trovano ad una certa distanza dal tronco.
Concimazione. L'idoneità dei concimi, sia “organici” che “chimici”, resta correlata alla loro composizione in ordine ai seguenti 4 elementi nutritivi fondamentali: Azoto (N), Anidride fosforica (P2O5), Potassa (K2O), Calce (CaO). In funzione della risposta degli effetti indotti, i concimi restano classificati in:
a) concimi ad azione pronta (p)
b) concimi ad azione mediamente pronta (mp)
c) concimi ad azione lenta (l) Per il migliore e più razionale impiego di quelli maggiormente in uso valga il riferimento alle tabelle 5 e 6.
Concimazione. Dopo la crescita, i prati devono essere uniformemente concimati con almeno 5 gr. di azoto per metro quadrato. Il tipo di concime e/o le modalità di applicazione devono essere tali da escludere la possibilità di danneggiare la vegetazione.
Concimazione. Le concimazioni dei tappeti erbosi, in numero minimo di 4 (quattro) somministrazioni annue, saranno eseguite con prodotti complessi a lenta cessione e verranno effettuate nei mesi di Marzo - Giugno - Settembre - Novembre. La quantità di prodotto da utilizzare sarà quella indicata dalla casa fornitrice e riportata sulla confezione originale del prodotto. I concimi usati, dovranno venire trasportati nella confezione originale ed integra della fabbrica. Prima dell'esecuzione della concimazione la Ditta dovrà darne comunicazione scritta al Responsabile del Servizio 6 gg. prima dell'intervento, indicando luoghi e tempi per consentire eventuali controlli.
Concimazione. Interesserà tutte le essenze in coltivazione e si articolerà nel modo seguente: agli arbusti, siepi e fioriere sarà eseguita due volte l’anno nei mesi di marzo e ottobre. I concimi utilizzati dovranno essere a lento rilascio di ottima qualità e presentare titoli adeguati, tanto per garantire il giusto apporto di sostanze nutritive per conservarli in buono stato vegetativo.
Concimazione. Liquidambar: annuale, ad inizio primavera con concimi ternari granulari (12-12-12 per esempio) da somministrare leggermente interrati (1Kg/pianta). Evidentemente l’efficacia della concimazione sarà ridotta in relazione al fatto che la superficie “libera” da pavimentazioni impermeabili sarà obbligatoriamente poco estesa.
Concimazione. Ai sensi del Regolamento (CE) 889/2008, l’agricoltore biologico deve adottare tecniche di lavorazione del terreno, pratiche colturali e rotazioni volte ad incrementare o mantenere il contenuto di sostanza organica del suolo. Qualora le tecniche di lavorazione non consentano il raggiungimento di tale fine, il ricorso a fertilizzanti organici specifici deve essere comunque giustificato: l’Azienda deve disporre di documenti, come ad esempio una relazione tecnica-agronomica e/o analisi del terreno, da conservare nel dossier di documentazione giustificativa previsto dall’art.63 del Reg. (CE) 889/2008 e che attesti l’esigenza di procedere ad una particolare concimazione. I fertilizzanti utilizzabili sono quelli indicati nell’Allegato I del Reg. (CE) 889/2008. L’Azienda, in caso di necessità, ha l’obbligo di evitare, sempre l’uso di concimi ed ammendanti extra aziendali di origine animale (sangue, carnicci epiteli) anche se regolarmente indicati nel già citato All. I del Reg. (CE) 889/2008 e favorire l’uso di letame di origine biologica opportunamente compostato (non necessariamente proveniente dall’Azienda) e/o compost misto vegetale di origine aziendale o ammendanti vari proveniente da deiezioni animali. L’Azienda si impegna a ricercare ed utilizzare tutte le pratiche che tendono a potenziare la vitalità del terreno. • Irrigazione Irrigare, in taluni climi, corrisponde a una necessità: si tratta di uno strumento essenziale al conseguimento del risultato produttivo. Si fa obbligo di un uso appropriato dell’acqua ad uso irriguo, mirato a precise fasi dello sviluppo, favorendo l’impiego integrato e combinato di moderne soluzioni tecniche ed agronomiche. Preservare e salvaguardare le risorse idriche naturali deve essere una priorità. Si deve favorire il recupero dell’acqua piovana e, se possibile, di qualsiasi altra risorsa idrica, implementando percorsi di fitodepurazione e rivitalizzazione. La qualità dell’acqua e delle fonti di approvvigionamento aziendali sarà valutata, con frequenza annuale, per mezzo di specifiche analisi chimico-fisiche, microbiologiche e multi residuali.