Common use of CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE Clause in Contracts

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Della Durata Di Anni Tre Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 1 “Nord Est” Periodo 2022 2025, Accordo Quadro Della Durata Di Anni Tre Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 4 “Sud” Periodo 2022 2025, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 1 “Nord‐est”

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Il materiale verrà steso a temperatura non inferiore a 130°C. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 2 “Nord Ovest”, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 1 “Nord‐est”, Accordo Quadro Per Interventi Di Manutenzione Straordinaria Dei Manti Bitumati Nella Zona Sud Della Provincia Di Siena

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso fresato deve essere al coperto. L’umidità del fresato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori la produzione del conglomerato deve essere sospesa. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo tappeto d’usura è necessario pulire e preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello allo strato sottostante. La mano d'attacco può deve essere realizzata con emulsione di bitume modificatomodificato con polimeri, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il oppure con bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti modificato con polimeri steso a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo , nella stessa quantità di bitume residuo dell’emulsione per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla La mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura deve essere coperta con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata graniglia oppure con sabbia o calce idratafiller. Il dosaggio della mano d’attacco e la quantità del materiale di ricoprimento devono essere adottati dal- l’Impresa in modo che sia soddisfatto il requisito di adesione tra gli strati determinato sulle carote estratte dalla pavimentazione mediante la prova di taglio diretto eseguita secondo la SN 670461. Il dosaggio consigliato di bitume modificato con polimeri residuo dell’emulsione, o di bitume modificato con polimeri steso a caldo, è di 0,30 kg/m2 nel caso di nuove costruzioni (stesa del tappeto sopra il binder), di 0,35 kg/m2 nel caso di ricarica (stesa di tappeto su pavimentazione preesistente) di 0,40 kg/m2 nel caso di stesa su pavimentazione precedentemente fresata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 essere un’emulsione cationica a rottura rapida con il 69% 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura residuo modificato con polimeri (Frassdesignazione secondo UNI EN 13808: X 00 XX 3) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D1. Il bitume modificato con polimeri steso a caldo deve avere le caratteristiche del bitume residuo indicate in Tabella1nella stessa Tabella D.1. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Classe Contenuto di acqua UNI EN 1428 w % 30+/-1 9 Contenuto di legante bituminoso UNI EN 1431 r % 67 – 71 8 Contenuto flussante UNI EN 1431 o % 0 - Sedimentazione a 7gg UNI EN 12847 ST % ≤10 3 Indice di rottura UNI EN 13075-1 BV 70 – 155 4 Penetrazione a 25 °C UNI EN1426 - 0,1mm 50-70 3 Punto di rammollimento UNI EN1427 - °C > 65 2 Punto di rottura (Frass) UNI EN 12593 - °C < -15 - Ritorno elastico a 25 °C UNI EN 13398 RE % ≥ 75 4 Il possesso dei requisiti dell’emulsione bituminosa di bitume modificato con polimeri o del bitume modificato per la mano d’attacco viene verificato dalla Direzione Lavori sulla base dei valori riportati nella documentazione di marcatura CE predisposta dal produttore. La documentazione, comprendente l’etichetta di marcatura CE e la Dichiarazione di Prestazione (DoP), deve essere consegnata alla Direzione Lavori almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Per i requisiti non riportati nella Dichiarazione di prestazione la Direzione Lavori può chiedere la certificazione delle relative prove da effettuarsi presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum - mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo binder è necessario pulire e preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello allo strato sottostante. La mano d'attacco può deve essere realizzata con emulsione di bitume modificatomodificato con polimeri, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il oppure con bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti modificato con polimeri steso a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo , nella stessa quantità di bitume residuo dell’emulsione per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla La mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura deve essere coperta con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata graniglia oppure con sabbia o calce idratafiller. Il dosaggio della mano d’attacco e la quantità del materiale di ricoprimento devono essere adottati dal- l’Impresa in modo che sia soddisfatto il requisito di adesione tra gli strati determinato sulle carote estratte dalla pavimentazione mediante la prova di taglio diretto eseguita secondo la SN 670461. Il dosaggio consigliato di bitume modificato con polimeri residuo dell’emulsione, o di bitume modificato con polimeri steso a caldo, è di 0,30 kg/m2 nel caso di nuove costruzioni (stesa del binder sopra la base), di 0,35 kg/m2 nel caso di ricarica (stesa di binder su pavimentazione preesistente) di 0,40 kg/m2 nel caso di stesa su pavimentazione precedentemente fresata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 essere un’emulsione cationica a rottura rapida con il 69% 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura residuo modificato con polimeri (Frassdesignazione secondo UNI EN 13808: X 00 XX 3) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D1. Il bitume modificato con polimeri steso a caldo deve avere le caratteristiche del bitume residuo indicate in Tabella1nella stessa Tabella D.1. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Classe Contenuto di acqua UNI EN 1428 w % 30+/-1 9 Contenuto di legante bituminoso UNI EN 1431 r % 67 – 71 8 Contenuto flussante UNI EN 1431 o % 0 - Sedimentazione a 7gg UNI EN 12847 ST % ≤10 3 Indice di rottura UNI EN 13075-1 BV 70 – 155 4 Residuo bituminoso (per evaporazione) Penetrazione a 25 °C UNI EN1426 - 0,1mm 50-70 3 Punto di rammollimento UNI EN1427 - °C > 65 2 Punto di rottura (Frass) UNI EN 12593 - °C < -15 - Ritorno elastico a 25 °C UNI EN 13398 RE % ≥ 75 4 Il possesso dei requisiti dell’emulsione bituminosa di bitume modificato con polimeri o del bitume modificato per la mano d’attacco viene verificato dalla Direzione Lavori sulla base dei valori riportati nella documentazione di marcatura CE predisposta dal produttore. La documentazione, comprendente l’etichetta di marcatura CE e la Dichiarazione di Prestazione (DoP), deve essere consegnata alla Direzione Lavori almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Per i requisiti non riportati nella Dichiarazione di prestazione la Direzione Lavori può chiedere la certificazione delle relative prove da effettuarsi presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre Inoltre, i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Il materiale verrà steso a temperatura non inferiore a 130°C. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Della Durata Di Anni Tre Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 4 “Sud” Periodo 2022 2025, Accordo Quadro Della Durata Di Anni Tre Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali Ricadenti Nell’area 1 “Nord Est” Periodo 2022 2025

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso fresato deve essere al coperto. L’umidità del fresato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori la produzione del conglomerato deve essere sospesa. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo uno strato di base è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire una adeguata adesione all’interfaccia mediante la pulizia e l’applicazione, con dosaggi opportuni, di emulsioni bituminose aventi caratteristiche specifiche. A seconda che lo strato di supporto sia in misto granulare oppure in conglomerato bituminoso la lavorazione corrispondente prenderà il perfetto nome rispettivamente di mano di ancoraggio e l'impermeabilizzazione mano d’attacco. Per mano di ancoraggio si intende una emulsione bituminosa a rottura lenta e bassa viscosità, applicata sopra uno strato in misto granulare prima della realizzazione di uno strato in conglomerato bituminoso. Scopo di tale lavorazione è quello di riempire i vuoti dello strato sottostantenon legato irrigidendone la parte superficiale fornendo al contempo una migliore adesione per l’ancoraggio del successivo strato in conglomerato bituminoso. La mano d'attacco può essere realizzata Il materiale da impiegare a tale fine è rappresentato da una emulsione bituminosa a rottura lenta con emulsione il 60% di bitume modificatoresiduo (designazione secondo UNI EN 13808: C 60 B 10) rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D.1, spruzzata applicata con apposita spanditrice automatica un dosaggio di bitume residuo almeno pari a 1,0 kg/m2. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Classe Contenuto di acqua UNI EN 1428 w % 40+/-1 6 Contenuto di legante (bitume+flussante) UNI EN 1431 r % > 59 6 Omogeneità UNI EN 1429 % ≤ 0,2 Sedimentazione a 7gg. UNI EN 12847 ST % ≤ 10 3 pH (grado di acidità) UNI EN 12850 2÷4 Miscelazione con cemento UNI EN 12848 % < 2 10 Caratteristiche bitume estratto UNI EN 1431 Penetrazione a 25 °C UNI EN1426 - 0,1mm 50 - 100 3 Punto di rammollimento UNI EN1427 - °C 35 - 56 8 Punto di rottura (Fraass) UNI EN112593 - °C ≤ -8 Per mano d’attacco si intende una emulsione bituminosa applicata sopra una superficie di conglomerato bituminoso prima della realizzazione di un nuovo strato, avente lo scopo di evitare possibili scorrimenti relativi aumentando l’adesione all’interfaccia. L’emulsione per mano d’attacco deve essere un’emulsione cationica a rottura rapida con il 55% di bitume residuo (designazione secondo UNI EN 13808: C 55 B 3), rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D.2. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Categoria Contenuto di acqua UNI EN 1428 w % 45+/-1 - Contenuto di legante bituminoso UNI EN 1431 r % > 53 5 Sedimentazione a 7gg UNI EN 12847 ST % ≤10 3 Indice di rottura UNI EN 12850 BV 70 – 155 3 Residuo bituminoso (per evaporazione) Penetrazione a 25 °C UNI EN1426 - 0,1mm ≤100 3 Punto di rammollimento UNI EN1427 - °C > 35 8 Il dosaggio varia a seconda che l’applicazione riguardi la costruzione di una nuova sovrastruttura oppure un intervento di manutenzione. Nel caso di stesa della base in modo due strati il dosaggio dell’emulsione (tra le due basi) deve essere tale che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg0,30 kg/m2; nel caso di ricariche (stesa sopra conglomerato esistente) il dosaggio deve essere di 0,35 kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kgbitume residuo, nel caso di stesa su pavimentazione precedentemente fresata il dosaggio deve essere di 0,40 kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure residuo. E’ ammesso l’utilizzo di emulsioni bituminose cationiche diversamente diluite a condizione che gli indicatori di qualità (valutati sul bitume modificato steso a caldo, in modo che residuo) ed il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2dosaggio siano gli stessi. Sulla La mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura deve essere coperta con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata graniglia oppure con sabbia o calce idratafiller. L’emulsione Il possesso dei requisiti dell’emulsione bituminosa o del bitume modificato per la mano d’attacco deve rispondere ai requisiti viene verificato dalla Direzione Lavori sulla base dei valori riportati in Tabella 7 nella documentazione di marcatura CE predisposta dal produttore. Contenuto La documentazione, comprendente l’etichetta di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto marcatura CE e la Dichiarazione di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura Prestazione (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attaccoDoP), deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontaleessere consegnata alla Direzione Lavori almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Per i requisiti non riportati nella Dichiarazione di prestazione la Direzione Lavori può chiedere la certificazione delle relative prove da effettuarsi presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001.

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CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo tappeto d’usura è necessario pulire e preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello allo strato sottostante. La mano d'attacco può deve essere realizzata con emulsione di bitume modificatomodificato con polimeri, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il oppure con bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti modificato con polimeri steso a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo , nella stessa quantità di bitume residuo dell’emulsione per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla La mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura deve essere coperta con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata graniglia oppure con sabbia o calce idratafiller. Il dosaggio della mano d’attacco e la quantità del materiale di ricoprimento devono essere adottati dal- l’Impresa in modo che sia soddisfatto il requisito di adesione tra gli strati determinato sulle carote estratte dalla pavimentazione mediante la prova di taglio diretto eseguita secondo la SN 670461. Il dosaggio consigliato di bitume modificato con polimeri residuo dell’emulsione, o di bitume modificato con polimeri steso a caldo, è di 0,30 kg/m2 nel caso di nuove costruzioni (stesa del tappeto sopra il binder), di 0,35 kg/m2 nel caso di ricarica (stesa di tappeto su pavimentazione preesistente) di 0,40 kg/m2 nel caso di stesa su pavimentazione precedentemente fresata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 essere un’emulsione cationica a rottura rapida con il 69% 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura residuo modificato con polimeri (Frassdesignazione secondo UNI EN 13808: X 00 XX 3) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D1. Il bitume modificato con polimeri steso a caldo deve avere le caratteristiche del bitume residuo indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontalenella stessa Tabella D.1.

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CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso fresato deve essere al coperto. L’umidità del fresato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori la produzione del conglomerato deve essere sospesa. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo uno strato di base è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire una adeguata adesione all’interfaccia mediante la pulizia e l’applicazione, con dosaggi opportuni, di emulsioni bituminose aventi caratteristiche specifiche. A seconda che lo strato di supporto sia in misto granulare oppure in conglomerato bituminoso la lavorazione corrispondente prenderà il perfetto nome rispettivamente di mano di ancoraggio e l'impermeabilizzazione mano d’attacco. Per mano di ancoraggio si intende una emulsione bituminosa a rottura lenta e bassa viscosità, applicata sopra uno strato in misto granulare prima della realizzazione di uno strato in conglomerato bituminoso. Scopo di tale lavorazione è quello di riempire i vuoti dello strato sottostantenon legato irrigidendone la parte superficiale fornendo al contempo una migliore adesione per l’ancoraggio del successivo strato in conglomerato bituminoso. La mano d'attacco può essere realizzata Il materiale da impiegare a tale fine è rappresentato da una emulsione bituminosa a rottura lenta con emulsione il 60% di bitume modificatoresiduo (designazione secondo UNI EN 13808: C 60 B 10) rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D.1, spruzzata applicata con apposita spanditrice automatica un dosaggio di bitume residuo almeno pari a 1,0 kg/m2. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Classe Contenuto di acqua UNI EN 1428 w % 40+/‐1 6 Contenuto di legante (bitume+flussante) UNI EN 1431 r % > 59 6 Omogeneità UNI EN 1429 %  0,2 Sedimentazione a 7gg. UNI EN 12847 ST %  10 3 pH (grado di acidità) UNI EN 12850 2÷4 Miscelazione con cemento UNI EN 12848 % < 2 10 Caratteristiche bitume estratto UNI EN 1431 Penetrazione a 25 C UNI EN1426 ‐ 0,1mm 50 ‐ 100 3 Punto di rammollimento UNI EN1427 ‐ C 35 ‐ 56 8 Punto di rottura (Fraass) UNI EN112593 ‐ °C  ‐8 Per mano d’attacco si intende una emulsione bituminosa applicata sopra una superficie di conglomerato bituminoso prima della realizzazione di un nuovo strato, avente lo scopo di evitare possibili scorrimenti relativi aumentando l’adesione all’interfaccia. L’emulsione per mano d’attacco deve essere un’emulsione cationica a rottura rapida con il 55% di bitume residuo (designazione secondo UNI EN 13808: C 55 B 3), rispondente alle specifiche indicate nella Tabella D.2. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Categoria Contenuto di acqua UNI EN 1428 w % 45+/‐1 ‐ Contenuto di legante bituminoso UNI EN 1431 r % > 53 5 Sedimentazione a 7gg UNI EN 12847 ST % ≤10 3 Indice di rottura UNI EN 12850 BV 70 – 155 3 Residuo bituminoso (per evaporazione) Penetrazione a 25 C UNI EN1426 ‐ 0,1mm ≤100 3 Punto di rammollimento UNI EN1427 ‐ C > 35 8 Il dosaggio varia a seconda che l’applicazione riguardi la costruzione di una nuova sovrastruttura oppure un intervento di manutenzione. Nel caso di stesa della base in modo due strati il dosaggio dell’emulsione (tra le due basi) deve essere tale che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg0,30 kg/m2; nel caso di ricariche (stesa sopra conglomerato esistente) il dosaggio deve essere di 0,35 kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kgbitume residuo, nel caso di stesa su pavimentazione precedentemente fresata il dosaggio deve essere di 0,40 kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure residuo. E’ ammesso l’utilizzo di emulsioni bituminose cationiche diversamente diluite a condizione che gli indicatori di qualità (valutati sul bitume modificato steso a caldo, in modo che residuo) ed il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2dosaggio siano gli stessi. Sulla La mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura deve essere coperta con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata graniglia oppure con sabbia o calce idratafiller. L’emulsione Il possesso dei requisiti dell’emulsione bituminosa o del bitume modificato per la mano d’attacco deve rispondere ai requisiti viene verificato dalla Direzione Lavori sulla base dei valori riportati in Tabella 7 nella documentazione di marcatura CE predisposta dal produttore. Contenuto La documentazione, comprendente l’etichetta di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto marcatura CE e la Dichiarazione di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura Prestazione (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attaccoDoP), deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontaleessere consegnata alla Direzione Lavori almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Per i requisiti non riportati nella Dichiarazione di prestazione la Direzione Lavori può chiedere la certificazione delle relative prove da effettuarsi presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001.

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CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il confezionamento del conglomerato deve essere confezionato mediante eseguito in impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione Al fine di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, essiccamento e l’uniforme riscaldamento della miscela ed miscela, nonché una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati, la produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità. L’impianto Si possono impiegare anche impianti continui (tipo drum-mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve comunque essere costantemente controllata. In ogni caso, l’impianto deve garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni : ogni impianto deve deve, poi, assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La Se è previsto l’impiego di conglomerato riciclato, l’impianto deve essere attrezzato per il riscaldamento separato del materiale riciclato ad una temperatura compresa tra 90°C e 110°C. Per evitare che sostanze argillose e ristagni di acqua possano compromettere la pulizia degli aggregati, la zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre sistemata: inoltre, i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori deve essere eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso riciclato deve essere al coperto. L’umidità del conglomerato riciclato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori l’impiego del riciclato deve essere sospeso. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli Gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, tarati per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontaleverifica delle suddette temperature.

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Samples: Accordo Quadro

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto tappeto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario pulire e preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello allo strato sottostante. La mano d'attacco può deve essere realizzata con emulsione emulsioni bituminose cationiche a rottura rapida con il 55% di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica residuo (designazione secondo UNI EN 13808: C 55 B 3). Le caratteristiche del materiale da impiegare sono riportate in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficieTabella D1. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla La mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura deve essere coperta con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata graniglia oppure con sabbia o calce idratafiller. L’emulsione per Il dosaggio della mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati e la quantità del materiale di ricoprimento devono essere adottati dal- l’Impresa in Tabella 7 modo che sia soddisfatto il requisito di adesione tra gli strati determinato sulle carote estratte dalla pavimentazione mediante la prova di taglio diretto eseguita secondo la SN 670461. Il dosaggio consigliato di bitume residuo dell’emulsione bituminosa è di 0,30 kg/m2 nel caso di nuove costruzioni (stesa del tappeto sopra il binder), di 0,35 kg/m2 nel caso di ricarica (stesa di tappeto su pavimentazione preesistente) di 0,40 kg/m2 nel caso di stesa su pavimentazione precedentemente fresata. E’ ammesso l’utilizzo di emulsioni bituminose cationiche diversamente diluite a condizione che gli indicatori di qualità (valutati sul bitume residuo) ed il dosaggio siano gli stessi. Requisito Xxxxx Xxxxxxx unità di misura Valori richiesti Categoria Contenuto di acqua CNR 101/84 UNI EN 1428 w % 30±1 45+/-1 - Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 bituminoso UNI EN 1431 r % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 53 5 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 7gg UNI EN 12847 ST % < 5 ≤10 3 Indice di rottura UNI EN 12850 BV 70 – 155 3 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 C UNI EN1426 - 0,1mm ≤100 3 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C UNI EN1427 - C > 65 Punto 35 8 Il possesso dei requisiti dell’emulsione bituminosa per la mano d’attacco viene verificato dalla Direzione Lavori sulla base dei valori riportati nella documentazione di rottura marcatura CE predisposta dal produttore. La documentazione, comprendente l’etichetta di marcatura CE e la Dichiarazione di Prestazione (Frass) CNR43/74 °C ≤ - DoP), deve essere consegnata alla Direzione Lavori almeno 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1giorni prima dell’inizio dei lavori. Per i requisiti non riportati nella Dichiarazione di prestazione la Direzione Lavori può chiedere la certificazione delle relative prove da effettuarsi presso uno dei laboratori di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum - mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8