Common use of CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE Clause in Contracts

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Il materiale verrà steso a temperatura non inferiore a 130°C. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali, Accordo Quadro Per Interventi Di Manutenzione Straordinaria

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso fresato deve essere al coperto. L’umidità del fresato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori la produzione del conglomerato deve essere sospesa. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Capitolato Speciale d'Appalto

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso fresato deve essere al coperto. L’umidità del fresato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori la produzione del conglomerato deve essere sospesa. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Capitolato Speciale d'Appalto

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Capitolato Speciale d'Appalto

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum- mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Capitolato Speciale d'Appalto

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum - mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume legante alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume legante che dell’additivodegli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150160° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume modificato impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale, Accordo Quadro Per Manutenzione Stradale

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre Inoltre, i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Il materiale verrà steso a temperatura non inferiore a 130°C. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il confezionamento del conglomerato deve essere confezionato mediante eseguito in impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione Al fine di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, essiccamento e l’uniforme riscaldamento della miscela ed miscela, nonché una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati, la produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità. L’impianto Si possono impiegare anche impianti continui (tipo drum-mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve comunque essere costantemente controllata. In ogni caso, l’impianto deve garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni : ogni impianto deve deve, poi, assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La Se è previsto l’impiego di conglomerato riciclato, l’impianto deve essere attrezzato per il riscaldamento separato del materiale riciclato ad una temperatura compresa tra 90°C e 110°C. Per evitare che sostanze argillose e ristagni di acqua possano compromettere la pulizia degli aggregati, la zona destinata allo stoccaggio degli inerti deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre sistemata: inoltre, i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori deve essere eseguita con la massima cura. Lo stoccaggio del conglomerato bituminoso riciclato deve essere al coperto. L’umidità del conglomerato riciclato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4%, Nel caso di valori superiori l’impiego del riciclato deve essere sospeso. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160°C e 180° C e quella del legante tra 150° C e 170° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli Gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, tarati per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontaleverifica delle suddette temperature.

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Samples: Accordo Quadro

CONFEZIONAMENTO DELLE MISCELE. Il conglomerato deve essere confezionato mediante impianti fissi automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte. La produzione di ciascun impianto non deve essere spinta oltre la sua potenzialità, per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri una idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati. Possono essere impiegati anche impianti continui (tipo drum - mixer) purché il dosaggio dei componenti la miscela sia eseguito a peso, mediante idonee apparecchiature la cui efficienza deve essere costantemente controllata. L’impianto deve comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare le miscele rispondenti a quelle indicate nello studio presentato ai fini dell’accettazione. Ogni impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed e a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione oltre al perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivosia degli additivi. La zona destinata allo stoccaggio degli inerti aggregati deve essere preventivamente e convenientemente sistemata per annullare la presenza di sostanze argillose e ristagni di acqua che possono compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre i cumuli delle diverse classi devono essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di rifornimento nei predosatori eseguita con la massima cura. Il tempo di miscelazione deve essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti aggregati con il legante. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in massa. La temperatura degli aggregati all’atto della miscelazione deve essere compresa tra 160150°C e 180170° C e quella del legante tra 150° C e 170160° C, in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature gli essiccatori, le caldaie e le tramogge degli impianti devono essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non deve superare lo 0,25% in peso. PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI DI STESA Prima della realizzazione del manto di usura drenante o del microtappeto a caldo è necessario preparare la superficie di stesa allo scopo di garantire il perfetto ancoraggio e l'impermeabilizzazione dello strato sottostante. La mano d'attacco può essere realizzata con emulsione di bitume modificato, spruzzata con apposita spanditrice automatica in modo che il bitume residuo risulti pari a 1,20 Kg/m2 per le usure drenanti e di 1,00 Kg/m2 per i microtappeti a caldo; in alternativa può essere utilizzato bitume modificato steso a caldo nella stessa quantità per unità di superficie. Per il manto di usura di tipo splittmastix la mano d’attacco ha solo lo scopo di garantire il perfetto ancoraggio allo strato sottostante. Anche in questo caso può essere impiegata emulsione di bitume modificato, oppure bitume modificato steso a caldo, in modo che il bitume residuo risulti pari a 0,50 Kg/m2. Sulla mano d'attacco, per consentire il transito dei mezzi di stesa, dovrà seguire immediatamente la granigliatura con aggregati di pezzatura 4/8 mm in ragione di 6/8 litri al metro quadrato. Allo stesso scopo potrà essere utilizzata sabbia o calce idrata. L’emulsione per mano d’attacco deve rispondere ai requisiti riportati in Tabella 7 . Contenuto di acqua CNR 101/84 % 30±1 Contenuto di legante CNR 100/84 % 70±1 Contenuto di bitume CNR 100/84 % > 69 Contenuto flussante CNR 100/84 % 0 Demulsività ASTM D244 50-100 Omogeneità ASTM D244 % < 0,2 Viscosità Engler a 20 °C CNR 102/84 °E > 20 Sedimentazione a 5 g CNR 124/88 % < 5 Penetrazione a 25 °C CNR 24/71 dmm 50-70 Punto di rammollimento CNR 35/73 °C > 65 Punto di rottura (Frass) CNR43/74 °C ≤ - 15 Ritorno elastico a 25 °C EN 13398 % > 75 Il bitume modificato steso a caldo deve avere le caratteristiche indicate in Tabella1. Il piano di posa, prima di procedere alla stesa della mano d’attacco, deve risultare perfettamente pulito e privo della segnaletica orizzontale.

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