Piano finanziario. 1. La misura tariffaria della Tariffa sui rifiuti è determinata sulla base del Piano Finanziario annualmente predisposto dal Gestore, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, con le tempistiche indicate nell’articolo precedente. 2. I costi complessivi dell’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani, comprensivi dei costi di spazzamento e lavaggio delle strade e dei costi di cui all’art. 15 del D.Lgs n.36/2003 sono indicati nel Piano Finanziario e sono raggruppati nelle seguenti categorie: 1. costi di raccolta differenziata (CRD); 2. costi di raccolta indifferenziata (CRT); 3. costi di spazzamento e lavaggio delle strade (CSL); 4. altri costi (AC); 5. costi di trattamento e riciclo (CTR); 6. costi smaltimento (CTS). 7. costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso e costi generali di gestione (CARC e CGG); 8. costi comuni diversi (CCD); 9. costi di ammortamento (AMMn); 10. accantonamenti (tra cui i crediti non riscossi ACCn); 11. oneri finanziari (Rn). Tra i costi sono inserite anche le somme stimate delle riduzioni previste dal presente regolamento. 3. La misura tariffaria relativa all’anno n viene determinata secondo la seguente formula ∑Tn = (CG + CC)n-1 (1+ IPn — Xn) + Ckn Dove: • ∑Tn = totale delle entrate tariffarie di riferimento • CGn-1 = costi di gestione del ciclo dei servizi attinenti i rifiuti urbani dell’anno precedente (voci da 1 a 6 di cui al precedente comma); • CCn-1 = costi comuni imputabili alle attività relative ai rifiuti urbani dell’anno precedente (voci 7 e 8 di cui al precedente comma); • IPn = inflazione programmata per l’anno di riferimento; • Xn = recupero di produttività per l’anno di riferimento; • Ckn = costi d’uso del capitale relativi all’anno di riferimento. 4. Al fine di garantire la copertura integrale dei costi il Piano Finanziario dovrà tenere conto degli scostamenti nei costi di gestione (CG) e nei costi comuni (CC) per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, dovuti a sostanziali modifiche nella gestione e nelle modalità di esecuzione del servizio ovvero a modifiche dei prezzi di approvvigionamento di servizi e forniture da terzi e darne motivata giustificazione. 5. Scostamenti di costi e ricavi per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, diversi da quelli individuati ai sensi del precedente comma, potranno essere inclusi nel Piano Finanziario solo se adeguatamente motivati e documentati dal Gestore. 6. Il Gestore, con la presentazione del Piano Finanziario, dovrà predisporre un prospetto analitico e puntuale suddividendo i costi fissi e variabili in relazione alle singole voci contabili e riclassificato in base alle categorie di Bilancio e corredato da una relazione esplicativa sulla base delle linee guida dettate dal MEF.
Appears in 1 contract
Samples: Regolamento Di Igiene Ambientale
Piano finanziario. 1. La misura tariffaria della Tariffa sui rifiuti è determinata sulla base del Piano Finanziario annualmente predisposto dal Gestore, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, Gestore con le tempistiche indicate nell’articolo precedente.
2. I costi complessivi dell’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani, comprensivi dei costi di spazzamento e lavaggio delle strade e dei costi di cui all’art. 15 del D.Lgs n.36/2003 sono indicati nel Piano Finanziario e sono raggruppati nelle seguenti categorie:
1. costi di raccolta differenziata (CRD);
2. costi di raccolta indifferenziata (CRT);
3. costi di spazzamento e lavaggio delle strade (CSL);
4. altri costi (AC);
5. costi di trattamento e riciclo (CTR);
6. costi smaltimento (CTS).
7. costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso e costi generali di gestione (CARC e CGG);
8. costi comuni diversi (CCD);
9. costi di ammortamento (AMMn);
10. accantonamenti (tra cui i crediti non riscossi ACCn);
11. oneri finanziari (Rn). Tra i costi sono inserite anche le somme stimate delle riduzioni previste dal presente regolamento.
3. La misura tariffaria relativa all’anno n viene determinata determinata, a partire dall’anno successivo a quello dell’entrata in vigore del presente regolamento, secondo la seguente formula ∑Tn = (CG + CC)n-1 (1+ IPn — Xn) + Ckn Dove: • ∑Tn = totale delle entrate tariffarie di riferimento • CGn-1 = costi di gestione del ciclo dei servizi attinenti i rifiuti urbani dell’anno precedente (voci da 1 a 6 di cui al precedente comma); • CCn-1 = costi comuni imputabili alle attività relative ai rifiuti urbani dell’anno precedente (voci 7 e 8 di cui al precedente comma); • IPn = inflazione programmata per l’anno di riferimento; • Xn = recupero di produttività per l’anno di riferimento; • Ckn = costi d’uso del capitale relativi all’anno di riferimento.
4. Al fine di garantire la copertura integrale dei costi il Piano Finanziario dovrà tenere conto degli scostamenti nei costi di gestione (CG) e nei costi comuni (CC) per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, dovuti a sostanziali modifiche nella gestione e nelle modalità di esecuzione del servizio ovvero a modifiche dei prezzi di approvvigionamento di servizi e forniture da terzi e darne motivata giustificazione.
5. Scostamenti di costi e ricavi per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, diversi da quelli individuati ai sensi del precedente comma, potranno essere inclusi nel Piano Finanziario solo se adeguatamente motivati e documentati dal Gestore.
6. Il Gestore, con la presentazione del Piano Finanziario, dovrà predisporre un prospetto analitico e puntuale suddividendo i costi fissi e variabili in relazione alle singole voci contabili e riclassificato in base alle categorie di Bilancio e corredato da una relazione esplicativa sulla base delle linee guida dettate dal MEF.;
Appears in 1 contract
Samples: Regolamento Di Igiene Ambientale
Piano finanziario. 1. La misura tariffaria della Tariffa sui rifiuti è determinata sulla base del Piano Finanziario annualmente predisposto dal Gestore, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, Gestore con le tempistiche indicate nell’articolo precedente.
2. I costi complessivi dell’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani, comprensivi dei costi di spazzamento e lavaggio delle strade e dei costi di cui all’art. 15 del D.Lgs n.36/2003 sono indicati nel Piano Finanziario e sono raggruppati nelle seguenti categorie:
1. costi di raccolta differenziata (CRD);
2. costi di raccolta indifferenziata (CRT);
3. costi di spazzamento e lavaggio delle strade (CSL);
4. altri costi (AC);
5. costi di trattamento e riciclo (CTR);
6. costi smaltimento (CTS).;
7. costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso e costi generali di gestione (CARC e CGG);
8. costi comuni diversi (CCD);
9. costi di ammortamento (AMMn);
10. accantonamenti (tra cui i crediti non riscossi ACCn);
11. oneri finanziari remunerazione del capitale investito (Rn). Tra i costi sono inserite anche le somme stimate delle riduzioni previste dal presente regolamento.
3. La misura tariffaria relativa all’anno n viene determinata secondo la seguente formula ∑Tn = (CG + CC)n-1 (1+ IPn — Xn) + Ckn Dove: • ∑Tn = totale delle entrate tariffarie di riferimento • CGn-1 = costi di gestione del ciclo dei servizi attinenti i rifiuti urbani dell’anno precedente (voci da 1 a 6 di cui al precedente comma); • CCn-1 = costi comuni imputabili alle attività relative ai rifiuti urbani dell’anno precedente (voci 7 e 8 di cui al precedente comma); • IPn = inflazione programmata per l’anno di riferimento; • Xn = recupero di produttività per l’anno di riferimento; • Ckn = costi d’uso del capitale relativi all’anno di riferimento.
4. Al fine di garantire la copertura integrale dei costi il Piano Finanziario dovrà tenere conto degli scostamenti nei costi di gestione (CG) e nei costi comuni (CC) per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, dovuti a sostanziali modifiche nella gestione e nelle modalità di esecuzione del servizio ovvero a modifiche dei prezzi di approvvigionamento di servizi e forniture da terzi e darne motivata giustificazione.
5. Scostamenti di costi e ricavi per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, diversi da quelli individuati ai sensi del precedente comma, potranno essere inclusi nel Piano Finanziario solo se adeguatamente motivati e documentati dal Gestore.
6. Il Gestore, con la presentazione del Piano Finanziario, dovrà predisporre un prospetto analitico e puntuale suddividendo i costi fissi e variabili in relazione alle singole voci contabili e riclassificato in base alle categorie di Bilancio e corredato da una relazione esplicativa sulla base delle linee guida dettate dal MEF.;
Appears in 1 contract
Samples: Regolamento Di Igiene Ambientale
Piano finanziario. 1. La misura tariffaria della Tariffa sui rifiuti è determinata sulla base del Piano Finanziario annualmente predisposto dal Gestore, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, Gestore con le tempistiche indicate nell’articolo precedente.
2. I costi complessivi dell’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati agli urbani, comprensivi dei costi di spazzamento e lavaggio delle strade e dei costi di cui all’art. 15 del D.Lgs n.36/2003 sono indicati nel Piano Finanziario e sono raggruppati nelle seguenti categorie:
1. costi di raccolta differenziata (CRD);
2. costi di raccolta indifferenziata (CRT);
3. costi di spazzamento e lavaggio delle strade (CSL);
4. altri costi (AC);
5. costi di trattamento e riciclo (CTR);
6. costi smaltimento (CTS).
7. costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso e costi generali di gestione (CARC e CGG);
8. costi comuni diversi (CCD);
9. costi di ammortamento (AMMn);
10. accantonamenti (tra cui i crediti non riscossi ACCn);
11. oneri finanziari (Rn). Tra i costi sono inserite anche le somme stimate delle riduzioni previste dal presente regolamento.
3. La misura tariffaria relativa all’anno n viene determinata determinata, a partire dall’anno successivo a quello dell’entrata in vigore del presente regolamento, secondo la seguente formula ∑Tn = (CG + CC)n-1 (1+ IPn — Xn) + Ckn Dove: • ∑Tn − .∑Tn = totale delle entrate tariffarie di riferimento • CGn-1 − .CGn-1 = costi di gestione del ciclo dei servizi attinenti i rifiuti urbani dell’anno precedente (voci da 1 a 6 di cui al precedente comma); • − CCn-1 = costi comuni imputabili alle attività relative ai rifiuti urbani dell’anno precedente (voci 7 e 8 di cui al precedente comma); • IPn − .IPn = inflazione programmata per l’anno di riferimento; • − Xn = recupero di produttività per l’anno di riferimento; • Ckn − .Ckn = costi d’uso del capitale relativi all’anno di riferimento.
4. Al fine di garantire la copertura integrale dei costi il Piano Finanziario dovrà tenere conto degli scostamenti nei costi di gestione (CG) e nei costi comuni (CC) per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, dovuti a sostanziali modifiche nella gestione e nelle modalità di esecuzione del servizio ovvero a modifiche dei prezzi di approvvigionamento di servizi e forniture da terzi e darne motivata giustificazione.
5. Scostamenti di costi e ricavi per l’anno di riferimento rispetto all’anno precedente, diversi da quelli individuati ai sensi del precedente comma, potranno essere inclusi nel Piano Finanziario solo se adeguatamente motivati e documentati dal Gestore.
6. Il Gestore, con la presentazione del Piano Finanziario, dovrà predisporre un prospetto analitico e puntuale suddividendo i costi fissi e variabili in relazione alle singole voci contabili e riclassificato in base alle categorie di Bilancio e corredato da una relazione esplicativa sulla base delle linee guida dettate dal MEF.
Appears in 1 contract
Samples: Regolamento Di Igiene Ambientale