Politiche industriali e crisi aziendali Clausole campione

Politiche industriali e crisi aziendali. Occupazione e rapporto di lavoro Orario di avoro Welfare integrativo Inquadramento e formazione Diritti e prestazioni sociali Ambiente, Salute e Sicurezza Organizzazione del lavoro Trattamento economico Relazioni sindacali Welfare integrativo Orario di avoro Occupazione e rapporto di lavoro Inquadramento e formazione Organizzazione del lavoro Diritti e prestazioni sociali
Politiche industriali e crisi aziendali. Ambiente, Salute e Sicurezza Trattamento economico Relazioni sindacali Orario di avoro Welfare integrativo Occupazione e rapporto di lavoro Inquadramento e formazione Politiche industriali e crisi aziendali Ambiente, Salute e Sicurezza Organizzazione del lavoro
Politiche industriali e crisi aziendali. 11.1 Piani industriali 11.1.1 Investimenti privati 52 2,8
Politiche industriali e crisi aziendali. Figura 8 Distribuzione dei principali temi rispetto ai diversi settori (% calcolate entro il totale di ogni settore) Tabella 10 Dettaglio istituti contrattuali Area 2 (% calcolate entro il totale di accordi aziendali) Val. ass. Val.%
Politiche industriali e crisi aziendali. 2 27,0%3,3% Occupazione e rapporto di lavoro 26,3% 27,5% Welfare integrativo 25,5% 26% Organizzazione del lavoro 24,4% 25,4% Ambiente, Salute e Sicurezza 14,0% 53,4% 50,2% 53,4% 32,3% 35,5% 16,2% 15,4% Trattamento economico 63,7% Relazioni sindacali Orario di avoro 2017-2019 2015-2017 Un aspetto interessante che può essere qui enfatizzato è la ricchezza tematica che caratterizza gli accordi, ovvero quante sono le norme specifiche trattate in ogni documento6. La distribuzione dell’indice di ricchezza tematica varia da un minimo di 1 a un massimo di 64 temi per accordo, con una media pari 6,7. Il primo aspetto che emerge riguarda il tipo di documento: gli accordi territoriali – e in particolare quelli provinciali – presentano una maggiore variabilità di temi rispetto agli aziendali, con una media di oltre 11 temi per accordo. Gli aziendali, invece, hanno una media di soli 6,3 temi per accordi, con quasi la metà dei documenti che conta meno di tre istituti contrattuali per accordo. La figura 8, invece, rappresenta la “ricchezza” tematica degli accordi considerati rispetto alla presenza di almeno una voce riconducibile alle varie aree. Come si può vedere, dove si tratta di politiche industriali e crisi aziendali i documenti sono meno estesi dal punto di vista tematico, probabilmente perché nella maggior parte dei casi si tratta di accordi difensivi che si concentrano su temi specifici. Dall’altro canto, dalla figura 8 emerge anche che i temi che di solito presentano percentuali di ricorrenza più basse sono discussi generalmente in accordi più ampi, ovvero Diritti e prestazioni sociali, Ambiente Salute e sicurezza. Questo a riprova del fatto che queste aree effettivamente di rado ricoprono un ruolo preminente in accordi su temi specifici, ma sono trattate prevalentemente in integrativi estesi che vertono su molteplici argomenti normativi e/o salariali.
Politiche industriali e crisi aziendali. Figura 8 Distribuzione dei principali temi rispetto ai diversi settori (% calcolate entro il totale di ogni settore)
Politiche industriali e crisi aziendali. 2019-2021 2017-2019 2015-2017 48,1 0,2 53,4 29 27,4 2,3 35,5 33,1 24,4 25,4 20,6 26 27,5 14 15,4 16,7 25,5 26 14,4 17,3 16,2 26 27 3,3 Come anticipato, l’aspetto preminente che caratterizza il campione di accordi analizzati per questo rapporto riguarda la variabilità determinata dalle varie fasi della pandemia, qui ricondotte ai tre anni presi in esame. Più in particolare, è possibile distinguere una contrattazione pre-pandemica- quella del 2019-, una emergenziale stipulata nel 2020 e l’ultima, del 2021, in cui il Covid-19 ha continuato a imporre i propri effetti pur tra segnali di riattivazione della contrattazione “ordinaria” ed esperienze adattive/di transizione. L’istogramma che segue propone quindi il confronto tra le aree tematiche rispetto ai tre anni presi a riferimento. Come si può vedere già a colpo d’occhio dalla figura 8, ci sono marcate differenze tra le tendenze rilevate per il 2020 e quelle del 2019 e 2021, molto più simili tra loro. Più in particolare, nel 2020 è stato registrato, in maniera del tutto prevedibile, un forte aumento della contrattazione sui temi relativi a salute e sicurezza, organizzazione del lavoro e relazioni sindacali -declinate soprattutto come coinvolgimento- e un crollo di quella sul trattamento economico in generale e sulla retribuzione variabile in particolare (Cfr. specifici approfondimenti su contrattazione Covid territoriale e aziendale).
Politiche industriali e crisi aziendali. 2019 2020 2021 41,8 45 11 39,1 40,9 29,7 26,4 26,2 24,2 44,2 28,5 19,8 22,8 28 20,9 16,8 24,8 12,7 15,7 37,4 21,4 9,3 21 16 10,9 17,2 25,8 26,9 25,2 Un aspetto interessante su cui soffermarsi è la ricchezza tematica che caratterizza gli accordi, ovvero quante sono le norme specifiche trattate in ogni documento10. La distribuzione dell’indice di ricchezza tematica varia da un minimo di 1 a un massimo di 64 temi per accordo, con una media pari 5; ma va sottolineato che oltre l’80% degli accordi conta meno di 8 temi. Il primo aspetto che emerge riguarda il tipo di documento: gli accordi territoriali – e in particolare quelli provinciali – presentano una maggiore variabilità di temi rispetto agli aziendali, con oltre il 60% dei documenti che conta meno di tre istituti contrattuali per accordo.
Politiche industriali e crisi aziendali. 89,4 Come si è visto nel primo capitolo (tab.2), circa l’8% del campione di accordi non è classificabile né come aziendale né come territoriale e ricade in una categoria residuale Altro. Tra questi ci sono 144 protocolli sottoscritti per fronteggiare l’emergenza Covid-19, di cui 78 (54%) sono nazionali e 66 territoriali (46 %). Inoltre, il 31% sono multisettoriali, mentre il restante 69% si riferisce a uno specifico settore, perlopiù commercio e turismo, chimico edilizia e pubblico. Nord-ovest 13 9 Settore pubblico 28 19,4 Nord-est 20 13,9 Terziario 35 24,3 Centro 17 11,8 Servizi 5 3,5 Sud e Isole 16 11,1 Manifattura 30 20,8 Nazionali 78 54,2 Agricoltura 2 1,4 Totale 144 100 Multisettoriali 44 30,6 Totale 144 100 Considerando al contempo la territorialità e il settore di afferenza, è stato possibile costruire un indice tipologico che classifica i protocolli in quattro categorie principali (cfr. Tab.18). Tra quelli nazionali intersettoriali va citato il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 14 marzo 2020, e il suo aggiornamento del 24 aprile 2020, che hanno delineato le principali linee- guida per il contrasto alla diffusione del virus e a cui tutti gli altri protocolli fanno riferimento. Nello stesso gruppo rientra anche l’accordo tra Assolavoro, Felsa-Cisl, Nidil-Cgil e Uiltemp, sull’adeguamento della disciplina del trattamento di integrazione salariale e due accordi di Confartigianato, Casartigiani, CNA, CLAAI e sindacati confederali sull’utilizzo del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato. Nazionali intersettoriali 8 5,6 Territoriali intersettoriali Territoriali settoriali Nazionali settoriali Totale 36 25 30 20,8 70 48,6 144 100 Ognuno dei diversi tipi di protocolli si caratterizza per la trattazione di determinati temi, e considerando le quattro aree tematiche più contrattate si può vedere come ci siano rilevanti differenze tra i vari gruppi. Gli accordi Territoriali intersettoriali vertono soprattutto su relazioni sindacali – in particolare per la costituzione di comitati paritetici firmati da associazioni datoriali territoriali dell’artigianato e dell’industria – e sugli interventi a favore dei lavoratori con gli accordi quadro regionali per la cassa integrazione. Gli accordi Territoriali settoriali presentano, in oltre il 60% dei casi, temi relativi ad ambiente salute e sicurezza, in particolare con riferimento a rapprese...
Politiche industriali e crisi aziendali. Orario di lavoro Trattamento economico Ambiente, salute e sicurezza Inquadramento e formazione Occupazione e rapporto di lavoro Welfare integrativo Diritti e prestazioni sociali Relazioni e Diritti sindacali Organizzazione del lavoro Orario di lavoro Trattamento economico Ambiente, salute e sicurezza Inquadramento e formazione Politiche industriali e crisi aziendali Occupazione e rapporto di lavoro Welfare integrativo Diritti e prestazioni sociali 34,6 56,4