Common use of Posa in opera Clause in Contracts

Posa in opera. Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.

Appears in 11 contracts

Samples: Patto Per Lo Sviluppo Della Sicilia Viabilita’ Secondaria, comune.acquiterme.al.it, www.cittametropolitana.me.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti di un paramento in cartongesso sarà conforme alle indicazioni della norma UNI 11424 e comincerà dal tracciamento della posizione delle guide, qualora la struttura portante sia costituita dall’orditura metallica. Determinato lo spessore finale della parete o le quote a cui dovrà essere predisposto un adeguato appoggioinstallato il pannello, ricavando nel piano si avrà cura di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per riportare le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici giuste posizioni sul soffitto o a manopavimento con filo a piombo o laser. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite Si dovrà riportare da subito anche la posizione di testate metalliche prefabbricateaperture, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita porte e sanitari in modo da posizionare correttamente i montanti nelle guide. Gli elementi di fissaggio, sospensione e ancoraggio sono fondamentali per la realizzazione dei sistemi in cartongesso. Per il fissaggio delle lastre ai profili, sarà necessario impiegare delle viti a testa svasata con impronta a croce. La forma di testa svasata è importante, poiché deve permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo una penetrazione progressiva nella lastra senza provocare danni al rivestimento in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circacartone. Questi tubi Il fissaggio delle orditure metalliche sarà realizzato con viti a testa tonda o mediante idonea punzonatrice. Le viti dovranno essere posti in opera in modo che autofilettanti e penetrare nella lamiera di almeno 10 mm. Analogamente, onde poter applicare le lastre al controsoffitto, è necessaria una struttura verticale di sospensione, cui vincolare i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzacorrenti a “C” per l’avvitatura. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente I controsoffitti per la posa del tuboloro posizione critica, che dovrà richiedono particolari attenzioni di calcolo e di applicazione. I pendini dovranno essere ricoperto scelti in funzione della tipologia di solaio a cui verranno ancorati e dovranno essere sollecitati solo con il materiale carico massimo di scavoesercizio indicato dal produttore. I tasselli di aggancio dovranno essere scelti in funzione della tipologia di solaio e con un valore di rottura 5 volte superiore a quello di esercizio. Lungo i bordi longitudinali e trasversali delle lastre, il giunto deve essere trattato in modo da ripristinare poter mascherare l’accostamento e permettere indifferentemente la finitura progettualmente prevista. I nastri di armatura in tal caso, avranno il compito di contenere meccanicamente le eventuali tensioni superficiali determinatesi a causa di piccoli movimenti del supporto. Si potranno utilizzare nastri in carta microforata e rete adesiva conformi alla norma UNI EN 13963. Essi saranno posati in continuità della scarpata. Il materiale e corrispondenza dei giunti e lungo tutto lo sviluppo di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua accostamento dei bordi delle lastre, mentre per la protezione degli spigoli vivi si adotterà idoneo nastro o lamiera paraspigoli opportunamente graffata e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamentistuccata. Per quanto non contemplato nella presente le caratteristiche e le modalità di stuccatura si rimanda all’articolo “Opere da Stuccatore” i cui requisiti saranno conformi alla norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57UNI EN 13963.

Appears in 5 contracts

Samples: www.provincia.lucca.it, uc.casentino.toscana.it, Coibentazione Tubazioni

Posa in opera. La miscela verrà stesa sul piano finito dello strato precedente dopo che sia stata accertata dalla Direzione dei lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma e compattezza prescritti. La stesa verrà eseguita impiegando finitrici vibranti. Per il costipamento e la posa in opera rifinitura verranno impiegati rulli lisci vibranti o rulli gommati (oppure rulli misti vibranti e gommati) tutti semoventi. L’idoneità dei suddetti manufatti rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori su una stesa sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (Prova di costipamento). La stesa della miscela non dovrà di norma essere predisposto un adeguato appoggioeseguita con temperature ambienti inferiori a 0 °C e superiori a 25 °C né sotto pioggia. Potrà tuttavia essere consentita la stesa a temperature comprese tra i 25 °C e i 30 °C. In questo caso, ricavando nel però, sarà necessario proteggere da evaporazione la miscela durante il trasporto dall’impianto di miscelazione al luogo di impiego (ad esempio con teloni); sarà inoltre necessario provvedere ad abbondante bagnatura del piano di posa del misto cementato. Infine le operazioni di costipamento e di stesa dello strato di protezione con emulsione bituminosa dovranno essere eseguite immediatamente dopo la stesa della miscela. Le condizioni ideali di lavoro si hanno con temperature di 15 °C ÷ 18 °C ed umidità relative del 50% circa; temperature superiori saranno ancora accettabili con umidità relative anch’esse crescenti; comunque è opportuno, anche per temperature inferiori alla media, che l’umidità relativa all’ambiente non scenda al di sotto del 15%, in quanto ciò potrebbe provocare ugualmente una eccessiva evaporazione del getto. Il tempo intercorrente tra la stesa di due strisce affiancate non dovrà superare di norma 1 ÷ 2 ore per garantire la continuità della struttura. Particolari accorgimenti dovranno adottarsi nella formazione dei giunti longitudinali di ripresa, che andranno protetti con fogli di polistirolo espanso (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilatomateriale similare) conservati umidi. Il giunto di ripresa sarà ottenuto terminando la stesa dello strato a ridosso di una tavola, e accuratamente compattotogliendo la tavola stessa al momento della ripresa del getto; se non si fa uso della tavola, secondo la sagoma da ricevere ed interponendosarà necessario, fra il terreno e la tubazioneprima della ripresa del getto, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli provvedere a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento tagliare l’ultima parte del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevantigetto precedente, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzaottenga una parete verticale per tutto lo spessore dello strato. L’installazione dei tubi Non saranno eseguiti altri giunti all’infuori di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media quelli di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpataripresa. Il materiale transito di rinterro dovrà cantiere sarà ammesso sullo strato a partire dal terzo giorno dopo quello in cui è stata effettuata la stesa e limitatamente ai mezzi gommati. Xxxxxx eventualmente compromessi dalle condizioni meteorologiche, o da altre cause, dovranno essere permeabile in modo da consentire rimossi e sostituiti a totale cura e spese dell’Impresa. Subito dopo il rapido passaggio dell’acqua completamento delle opere di costipamento e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro di rifinitura, dovrà essere eseguito lo stendimento di un velo protettivo di emulsione bituminosa al 55% in strati ragione di 1 ÷ 2 Kg/m2, in relazione al tempo ed alla intensità del traffico di cantiere cui potrà venire sottoposto ed il successivo spargimento di sabbia. La densità in sito dovrà essere maggiore o uguale al 97% della densità di progetto. Il controllo di detta densità dovrà essere eseguito con cadenza giornaliera (almeno una prova per giornata lavorativa) prelevando il materiale durante la stesa ovvero prima dell’indurimento; la densità in sito si effettuerà mediante i normali procedimenti a volumometro, con l’accorgimento di eliminare dal calcolo, sia del peso che del volume, gli elementi di dimensione superiore a 25 mm. Ciò potrà essere ottenuto attraverso l’applicazione della formula di trasformazione di cui al precedente “modalità operative” del paragrafo “Fondazione in misto granulare a stabilizzazione meccanica”, oppure attraverso una misura diretta consistente nella separazione mediante vagliatura degli elementi di pezzatura maggiore di 25 mm e ben battuto onde nella loro sistemazione nel cavo di prelievo prima di effettuare la misura col volumometro. La sistemazione di questi elementi nel cavo dovrà essere effettuata con cura, elemento per elemento, per evitare cedimenti causati la formazione di cavità durante la misurazione del volume del cavo stesso. Il controllo della densità potrà anche essere effettuato sullo strato finito (almeno con 15 ÷ 20 giorni di stagionatura), su provini estratti da assestamentiquest’ultimo tramite carotatrice; la densità secca ricavata come rapporto tra il peso della carota essiccata in stufa a 105 ÷ 110 °C fino al peso costante ed il suo volume ricavato per mezzo di pesata idrostatica previa paraffinatura del provino, in questo caso la densità dovrà risultare non inferiore al 100% della densità di progetto. Per quanto Nel corso delle prove di densità verrà anche determinata l’umidità della miscela, che, per i prelievi effettuati alla stesa, non contemplato dovrà eccedere le tolleranze indicate al punto b ) del presente articolo. La resistenza a compressione ed a trazione verrà controllata su provini confezionati e stagionati in maniera del tutto simile a quelli di studio preparati in laboratorio, prelevando la miscela durante la stesa e prima del costipamento definitivo, nella presente norma quantità necessaria per il confezionamento dei sei provini (tre per le rotture a compressione e tre per quelle a trazione) previa la vagliatura al crivello da 25 mm. Questo prelievo dovrà essere effettuato almeno ogni 1500 m3 di materiale costipato. La resistenza a 7 giorni di ciascun provino, preparato con la miscela stesa, non dovrà discostarsi da quella di riferimento preventivamente determinato in laboratorio di oltre ± 20%; comunque non dovrà mai essere inferiore a 2,5 N/mm2 per la compressione e 0,25 N/mm2 per la trazione. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza, disposto secondo due direzioni ortogonali, e tale scostamento non potrà essere che saltuario. Qualora si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 riscontri un maggior scostamento dalla sagoma di progetto, non è consentito il ricarico superficiale e M 167-57l’impresa dovrà rimuovere a sua totale cura e spese lo strato per il suo intero spessore.

Appears in 3 contracts

Samples: comune.acquiterme.al.it, www.cittametropolitana.me.it, www.mb.provincia.mb.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano del tappeto di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, usura viene effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto dotate di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore automatismi di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicaautolivellamento. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottatifessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori Nella stesa si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo deve porre la massima pendenza cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente striscia già realizzata deve essere spruzzato con la stessa emulsione bituminosa impiegata per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavomano d’attacco, in modo da ripristinare assicurare la continuità saldatura della scarpatastriscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino sfalsati di almeno 20 cm rispetto a quelli dello strato sottostante e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il materiale trasporto del conglomerato dall’impianto di rinterro dovrà confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa, controllata immediatamente dietro la finitrice, deve risultare in ogni momento non inferiore a 150° C. La stesa dei conglomerati deve essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi devono essere immediatamente rimossi e dovrà successivamente ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del tappeto di usura deve iniziare appena stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L’addensamento deve essere realizzato con rullo tandem a ruote metalliche del peso massimo di 12 t. Si avrà cura inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata che la compattazione sia condotta con la conseguente ostruzione metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie dello strato finito deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito tappeto di usura verrà stesa sul piano finito dello strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57progetto.

Appears in 3 contracts

Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano dello strato di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, base viene effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto dotate di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore automatismi di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicaautolivellamento. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottatifessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori Nella stesa si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo deve porre la massima pendenza cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente striscia già realizzata deve essere spruzzato con la stessa emulsione bituminosa impiegata per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavomano d’attacco, in modo da ripristinare assicurare la continuità saldatura della scarpatastriscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. Il materiale trasporto del conglomerato dall’impianto di rinterro dovrà confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere permeabile sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi devono essere immediatamente rimossi e successivamente ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione della base deve iniziare appena steso dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L’addensamento deve essere realizzato preferibilmente con rulli gommati. Possono essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati, di peso non inferiore a 12 t e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da consentire assicurare il rapido passaggio dell’acqua e dovrà raggiungimento delle massime densità ottenibili. Si avrà cura inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata che la compattazione sia condotta con la conseguente ostruzione metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie dello strato finito deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa deve essere stesa sullo strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto. Prima della stesa del tubo; si impiegherà conglomerato bituminoso su strati di fondazione in misto cementato deve essere rimossa, per garantirne l’ancoraggio, la sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto eventualmente non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57trattenuta dall’emulsione stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso.

Appears in 3 contracts

Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano del binder viene effettuata a mezzo di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto dotate di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore automatismi di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicaautolivellamento. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottatifessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori Nella stesa si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo deve porre la massima pendenza cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente striscia già realizzata deve essere spalmato o spruzzato con la stessa emulsione bituminosa impiegata per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavomano d’attacco, in modo da ripristinare assicurare la continuità saldatura della scarpatastriscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino sfalsati di almeno 20 cm rispetto a quelli dello strato sottostante e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il materiale trasporto del conglomerato dall’impianto di rinterro dovrà confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere permeabile sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi devono essere immediatamente rimossi e successivamente ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del binder deve iniziare appena steso dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L’addensamento deve essere realizzato preferibilmente con rulli gommati. Possono essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati, di peso non inferiore a 8t e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da consentire assicurare il rapido passaggio dell’acqua e dovrà raggiungimento delle massime densità ottenibili. Si avrà cura inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata che la compattazione sia condotta con la conseguente ostruzione metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie dello strato finito deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà binder deve essere eseguito stesa sul piano finito dello strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57progetto.

Appears in 3 contracts

Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano del tappeto di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, usura viene effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto dotate di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore automatismi di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicaautolivellamento. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottatifessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori Nella stesa si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo deve porre la massima pendenza cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente striscia già realizzata deve essere spruzzato con la stessa emulsione bituminosa impiegata per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavomano d’attacco, in modo da ripristinare assicurare la continuità saldatura della scarpatastriscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino sfalsati di almeno 20 cm rispetto a quelli dello strato sottostante e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il materiale trasporto del conglomerato dall’impianto di rinterro dovrà confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa, controllata immediatamente dietro la finitrice, deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi devono essere immediatamente rimossi e dovrà successivamente ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del tappeto di usura deve iniziare appena stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L’addensamento deve essere realizzato con rullo tandem a ruote metalliche del peso massimo di 12 t. Si avrà cura inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata che la compattazione sia condotta con la conseguente ostruzione metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie dello strato finito deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito tappeto di usura verrà stesa sul piano finito dello strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57progetto.

Appears in 3 contracts

Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano del binder viene effettuata a mezzo di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto dotate di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore automatismi di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicaautolivellamento. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottatifessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori Nella stesa si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo deve porre la massima pendenza cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente striscia già realizzata deve essere spruzzato con la stessa emulsione bituminosa impiegata per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavomano d’attacco, in modo da ripristinare assicurare la continuità saldatura della scarpatastriscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino sfalsati di almeno 20 cm rispetto a quelli dello strato sottostante e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il materiale trasporto del conglomerato dall’impianto di rinterro dovrà confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa, controllata immediatamente dietro la finitrice, deve risultare in ogni momento non inferiore a 150° C. La stesa dei conglomerati deve essere permeabile sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi devono essere immediatamente rimossi e successivamente ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del binder deve iniziare appena steso dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L’addensamento deve essere realizzato preferibilmente con rulli gommati. Possono essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati, di peso non inferiore a 8t e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da consentire assicurare il rapido passaggio dell’acqua e dovrà raggiungimento delle massime densità ottenibili. Si avrà cura inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata che la compattazione sia condotta con la conseguente ostruzione metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie dello strato finito deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà binder deve essere eseguito stesa sul piano finito dello strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57progetto.

Appears in 3 contracts

Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano dello strato di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, base viene effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto dotate di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore automatismi di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicaautolivellamento. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottatifessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori Nella stesa si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo deve porre la massima pendenza cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente striscia già realizzata deve essere spruzzato con la stessa emulsione bituminosa impiegata per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavomano d’attacco, in modo da ripristinare assicurare la continuità saldatura della scarpatastriscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. Il materiale trasporto del conglomerato dall’impianto di rinterro dovrà confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa, controllata immediatamente dietro la finitrice, deve risultare in ogni momento non inferiore a 150° C. La stesa dei conglomerati deve essere permeabile sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi devono essere immediatamente rimossi e successivamente ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione della base deve iniziare appena steso dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L’addensamento deve essere realizzato preferibilmente con rulli gommati. Possono essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati, di peso non inferiore a 12 t e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da consentire assicurare il rapido passaggio dell’acqua e dovrà raggiungimento delle massime densità ottenibili. Si avrà cura inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata che la compattazione sia condotta con la conseguente ostruzione metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie dello strato finito deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa deve essere stesa sullo strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto. Prima della stesa del tubo; si impiegherà conglomerato bituminoso su strati di fondazione in misto cementato deve essere rimossa, per garantirne l’ancoraggio, la sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto eventualmente non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57trattenuta dall’emulsione stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso.

Appears in 3 contracts

Samples: Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, Polizza Di Assicurazione Per Danni in Esecuzione E Responsabilità Civile Verso Terzi 8, www.comune.roma.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti di un paramento in cartongesso sarà conforme alle indicazioni della norma UNI 11424 e comincerà dal tracciamento della posizione delle guide, qualora la struttura portante sia costituita dall’orditura metallica. Determinato lo spessore finale della parete o le quote a cui dovrà essere predisposto un adeguato appoggioinstallato il pannello, ricavando nel piano si avrà cura di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per riportare le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici giuste posizioni sul soffitto o a manopavimento con filo a piombo o laser. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite Si dovrà riportare da subito anche la posizione di testate metalliche prefabbricateaperture, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita porte e sanitari in modo da posizionare correttamente i montanti nelle guide. Gli elementi di fissaggio, sospensione e ancoraggio sono fondamentali per la realizzazione dei sistemi in cartongesso. Per il fissaggio delle lastre ai profili, sarà necessario impiegare delle viti a testa svasata con impronta a croce. La forma di testa svasata è importante, poiché deve permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo una penetrazione progressiva nella lastra senza provocare danni al rivestimento in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circacartone. Questi tubi Il fissaggio delle orditure metalliche sarà realizzato con viti a testa tonda o mediante idonea punzonatrice. Le viti dovranno essere posti in opera in modo che autofilettanti e penetrare nella lamiera di almeno 10 mm. Analogamente, onde poter applicare le lastre al controsoffitto, è necessaria una struttura verticale di sospensione, cui vincolare i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzacorrenti a “C” per l’avvitatura. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente I controsoffitti per la posa del tuboloro posizione critica, che dovrà richiedono particolari attenzioni di calcolo e di applicazione. I pendini dovranno essere ricoperto scelti in funzione della tipologia di solaio a cui verranno ancorati e dovranno essere sollecitati solo con il materiale carico massimo di scavoesercizio indicato dal produttore. I tasselli di aggancio dovranno essere scelti in funzione della tipologia di solaio e con un valore di rottura 5 volte superiore a quello di esercizio. Lungo i bordi longitudinali e trasversali delle lastre, il giunto deve essere trattato in modo da ripristinare poter mascherare l’accostamento e permettere indifferentemente la finitura progettualmente prevista. I nastri di armatura in tal caso, avranno il compito di contenere meccanicamente le eventuali tensioni superficiali determinatesi a causa di piccoli movimenti del supporto. Si potranno utilizzare nastri in carta microforata e rete adesiva conformi alla norma UNI EN 13963. Essi saranno posati in continuità e corrispondenza dei giunti e lungo tutto lo sviluppo di accostamento dei bordi delle lastre, mentre per la protezione degli spigoli vivi si adotterà idoneo nastro o lamiera paraspigoli opportunamente graffata e stuccata. Per le caratteristiche e le modalità di stuccatura si rimanda all’articolo “Opere da Stuccatore” i cui requisiti saranno conformi alla norma UNI EN 13963. I laminati ad alta pressione HPL (High Pressure Laminates), definiti dalle normative europee e internazionali UNI EN 438 e ISO 4586, sono pannelli ad alta densità finiti e pronti per l’uso, che vantano ottime caratteristiche di resistenza meccanica, fisica e chimica, facile lavorabilità e grande semplicità di manutenzione. I pannelli HPL sono costituiti da diversi strati di materiale in fibra di cellulosa, impregnati con resine termoindurenti sottoposti all’azione combinata e simultanea di pressione e calore esercitata in speciali presse per un determinato tempo e variabile in funzione della scarpatatipologia di laminato. Il In dettaglio, il processo per la produzione dei laminati HPL prevede dapprima lo stoccaggio della carta kraft, carta grezza di particolare robustezza e resistenza, che costituisce il cuore del pannello HPL e di quella decorativa, lo strato di carta colorata o decorata che conferisce al laminato la sua estetica. Le resine utilizzate per impregnare le carte decorative e kraft che costituiscono il foglio di HPL potranno quindi essere fenoliche (per il substrato di carta kraft) oppure melaminiche (per la carta decorativa) e di seguito fatte asciugare. Dopo la fase di impregnatura e di stoccaggio delle carte in appositi locali a temperatura controllata, si procederà all'assemblaggio dei diversi fogli di carta kraft, decorativo ed eventuale overlay, che una volta sovrapposti saranno sistemati nelle presse per la termo-laminazione. Quest'ultimo processo sarà irreversibile e darà origine all'HPL: i fogli impregnati di carta decorativa e kraft saranno sottoposti simultaneamente a un processo di pressione e all'esposizione a temperature molto elevate: • Temperatura 140°/150° C • Pressione > 7 MPa • Durata del ciclo di pressatura 40/50 minuti La termo-laminazione favorisce lo scioglimento della resina termoindurente attraverso le fibre della carta e la sua conseguente polimerizzazione, per ottenere un materiale di rinterro dovrà essere permeabile omogeneo, non poroso e con la finitura superficiale richiesta. Le resine reagiscono in modo irreversibile attraverso i legami chimici incrociati che si originano durante il processo di polimerizzazione, originando così un prodotto stabile, non reattivo chimicamente, con caratteristiche totalmente diverse dai suoi componenti iniziali. Opportunamente rifilati i bordi e smerigliato il retro del pannello per renderlo adatto all'incollaggio, si procederà al controllo qualità secondo la Norma UNI EN 438 del prodotto finito, secondo i requisiti e le richieste della norma e le eventuali specifiche progettuali e/o della Direzione Lavori. I pannelli in HPL saranno costituiti da consentire il rapido passaggio dell’acqua materiali a base di cellulosa (60-70%) e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata resine termoindurenti (30-40%). Potranno avere uno o entrambi i lati con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57decorativi.

Appears in 2 contracts

Samples: www.comune.partinico.pa.it, www.soraris.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti di un paramento in cartongesso sarà conforme alle indicazioni della norma UNI 11424 e comincerà dal tracciamento della posizione delle guide, qualora la struttura portante sia costituita dall’orditura metallica. Determinato lo spessore finale della parete o le quote a cui dovrà essere predisposto un adeguato appoggioinstallato il pannello, ricavando nel piano si avrà cura di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per riportare le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici giuste posizioni sul soffitto o a manopavimento con filo a piombo o laser. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite Si dovrà riportare da subito anche la posizione di testate metalliche prefabbricateaperture, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita porte e sanitari in modo da posizionare correttamente i montanti nelle guide. Gli elementi di fissaggio, sospensione e ancoraggio sono fondamentali per la realizzazione dei sistemi in cartongesso. Per il fissaggio delle lastre ai profili, sarà necessario impiegare delle viti a testa svasata con impronta a croce. La forma di testa svasata è importante, poiché deve permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo una penetrazione progressiva nella lastra senza provocare danni al rivestimento in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circacartone. Questi tubi Il fissaggio delle orditure metalliche sarà realizzato con viti a testa tonda o mediante idonea punzonatrice. Le viti dovranno essere posti in opera in modo che autofilettanti e penetrare nella lamiera di almeno 10 mm. Analogamente, onde poter applicare le lastre al controsoffitto, è necessaria una struttura verticale di sospensione, cui vincolare i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzacorrenti a “C” per l’avvitatura. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente I controsoffitti per la posa del tuboloro posizione critica, che dovrà richiedono particolari attenzioni di calcolo e di applicazione. I pendini dovranno essere ricoperto scelti in funzione della tipologia di solaio a cui verranno ancorati e dovranno essere sollecitati solo con il materiale carico massimo di scavoesercizio indicato dal produttore. I tasselli di aggancio dovranno essere scelti in funzione della tipologia di solaio e con un valore di rottura 5 volte superiore a quello di esercizio. Lungo i bordi longitudinali e trasversali delle lastre, il giunto deve essere trattato in modo da ripristinare poter mascherare l’accostamento e permettere indifferentemente la finitura progettualmente prevista. I nastri di armatura in tal caso, avranno il compito di contenere meccanicamente le eventuali tensioni superficiali determinatesi a causa di piccoli movimenti del supporto. Si potranno utilizzare nastri in carta microforata e rete adesiva conformi alla norma UNI EN 13963. Essi saranno posati in continuità e corrispondenza dei giunti e lungo tutto lo sviluppo di accostamento dei bordi delle lastre, mentre per la protezione degli spigoli vivi si adotterà idoneo nastro o lamiera paraspigoli opportunamente graffata e stuccata. Per le caratteristiche e le modalità di stuccatura si rimanda all’articolo “Opere da Stuccatore” i cui requisiti saranno conformi alla norma UNI EN 13963. I laminati ad alta pressione HPL (High Pressure Laminates), definiti dalle normative europee e internazionali UNI EN 438 e ISO 4586, sono pannelli ad alta densità finiti e pronti per l’uso, che vantano ottime caratteristiche di resistenza meccanica, fisica e chimica, facile lavorabilità e grande semplicità di manutenzione. I pannelli HPL sono costituiti da diversi strati di materiale in fibra di cellulosa, impregnati con resine termoindurenti sottoposti all’azione combinata e simultanea di pressione e calore esercitata in speciali presse per un determinato tempo e variabile in funzione della scarpatatipologia di laminato. Il In dettaglio, il processo per la produzione dei laminati HPL prevede dapprima lo stoccaggio della carta kraft, carta grezza di particolare robustezza e resistenza, che costituisce il cuore del pannello HPL e di quella decorativa, lo strato di carta colorata o decorata che conferisce al laminato la sua estetica. Le resine utilizzate per impregnare le carte decorative e kraft che costituiscono il foglio di HPL potranno quindi essere fenoliche (per il substrato di carta kraft) oppure melaminiche (per la carta decorativa) e di seguito fatte asciugare. Dopo la fase di impregnatura e di stoccaggio delle carte in appositi locali a temperatura controllata, si procederà all'assemblaggio dei diversi fogli di carta kraft, decorativo ed eventuale overlay, che una volta sovrapposti saranno sistemati nelle presse per la termo-laminazione. Quest'ultimo processo sarà irreversibile e darà origine all'HPL: i fogli impregnati di carta decorativa e kraft saranno sottoposti simultaneamente a un processo di pressione e all'esposizione a temperature molto elevate: • Temperatura 140°/150° C • Pressione > 7 MPa • Durata del ciclo di pressatura 40/50 minuti La termo-laminazione favorisce lo scioglimento della resina termoindurente attraverso le fibre della carta e la sua conseguente polimerizzazione, per ottenere un materiale di rinterro dovrà essere permeabile omogeneo, non poroso e con la finitura superficiale richiesta. Le resine reagiscono in modo irreversibile attraverso i legami chimici incrociati che si originano durante il processo di polimerizzazione, originando così un prodotto stabile, non reattivo chimicamente, con caratteristiche totalmente diverse dai suoi componenti iniziali. Opportunamente rifilati i bordi e smerigliato il retro del pannello per renderlo adatto all'incollaggio, si procederà al controllo qualità secondo la Norma UNI EN 438 del prodotto finito, secondo i requisiti e le richieste della norma e le eventuali specifiche progettuali e/o della Direzione Lavori. I pannelli in HPL saranno costituiti da consentire il rapido passaggio dell’acqua materiali a base di cellulosa (60-70%) e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata resine termoindurenti (30- 40%). Potranno avere uno o entrambi i lati con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57decorativi.

Appears in 2 contracts

Samples: bussola.s3.eu-west-1.amazonaws.com, www.aousassari.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti di un paramento in cartongesso sarà conforme alle indicazioni della norma UNI 11424 e comincerà dal tracciamento della posizione delle guide, qualora la struttura portante sia costituita dall’orditura metallica. Determinato lo spessore finale della parete o le quote a cui dovrà essere predisposto un adeguato appoggioinstallato il pannello, ricavando nel piano si avrà cura di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per riportare le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici giuste posizioni sul soffitto o a manopavimento con filo a piombo o laser. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite Si dovrà riportare da subito anche la posizione di testate metalliche prefabbricateaperture, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita porte e sanitari in modo da posizionare corretta- mente i montanti nelle guide. Gli elementi di fissaggio, sospensione e ancoraggio sono fondamentali per la realizzazione dei sistemi in cartongesso. Per il fissaggio delle lastre ai profili, sarà necessario impiegare delle viti a testa svasata con impronta a croce. La forma di testa svasata è importante, poiché deve permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo una penetrazione progressiva nella lastra senza provocare danni al rivestimento in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circacartone. Questi tubi Il fissaggio delle orditure metalli- che sarà realizzato con viti a testa tonda o mediante idonea punzonatrice. Le viti dovranno essere posti in opera in modo che autofilet- tanti e penetrare nella lamiera di almeno 10 mm. Analogamente, onde poter applicare le lastre al contro- soffitto, è necessaria una struttura verticale di sospensione, cui vincolare i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzacorrenti a “C” per l’avvitatura. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente I controsoffitti per la posa del tuboloro posizione critica, che dovrà richiedono particolari attenzioni di calcolo e di applicazione. I pen- dini dovranno essere ricoperto scelti in funzione della tipologia di solaio a cui verranno ancorati e dovranno essere sollecitati solo con il materiale carico massimo di scavoesercizio indicato dal produttore. I tasselli di aggancio dovranno es- sere scelti in funzione della tipologia di solaio e con un valore di rottura 5 volte superiore a quello di eserci- zio. Lungo i bordi longitudinali e trasversali delle lastre, il giunto deve essere trattato in modo da ripristinare poter masche- rare l’accostamento e permettere indifferentemente la finitura progettualmente prevista. I nastri di armatura in tal caso, avranno il compito di contenere meccanicamente le eventuali tensioni superficiali determinatesi a causa di piccoli movimenti del supporto. Si potranno utilizzare nastri in carta microforata e rete adesiva conformi alla norma UNI EN 13963. Essi saranno posati in continuità della scarpatae corrispondenza dei giunti e lungo tutto lo sviluppo di accostamento dei bordi delle lastre, mentre per la protezione degli spigoli vivi si adotterà idoneo nastro o lamiera paraspigoli opportunamente graffata e stuccata. Il materiale Per le caratteristiche e le modalità di rinterro dovrà essere permeabile stuccatura si rimanda all’articolo “Opere da Stuccatore” i cui requisiti saranno conformi alla norma UNI EN 13963. Tutti i controsoffitti in genere dovranno eseguirsi con cure particolari allo scopo di ottenere superfici esat- tamente orizzontali (od anche sagomate secondo le prescritte centine), senza ondulazioni od altri difetti, e di evitare in modo da consentire assoluto la formazione, in un tempo più o meno prossimo, di crepe, incrinature o distacchi nell'intonaco. Al manifestarsi di tali screpolature la Direzione lavori avrà facoltà, a suo insindaca- bile giudizio, di ordinare all'Appaltatore il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata rifacimento, a carico di quest'ultimo, dell'intero controsoffitto con la conseguente ostruzione l'onere del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57ripristino di ogni altra opera già eseguita (stucchi, tinteggiature ecc.).

Appears in 2 contracts

Samples: cdn1.regione.veneto.it, cdn1.regione.veneto.it

Posa in opera. La miscela verrà stesa sul piano finito dello strato precedente dopo che sia stata accertata dalla Direzione dei lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma e compattezza prescritti. La stesa verrà eseguita impiegando finitrici vibranti. Per il costipamento e la posa in opera rifinitura verranno impiegati rulli lisci vibranti o rulli gommati (oppure rulli misti vibranti e gommati) tutti semoventi. L’idoneità dei suddetti manufatti rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori su una stesa sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (Prova di costipamento). La stesa della miscela non dovrà di norma essere predisposto un adeguato appoggioeseguita con temperature ambienti inferiori a 0 °C e superiori a 25 °C né sotto pioggia. Potrà tuttavia essere consentita la stesa a temperature comprese tra i 25 °C e i 30 °C. In questo caso, ricavando nel però, sarà necessario proteggere da evaporazione la miscela durante il trasporto dall’impianto di miscelazione al luogo di impiego (ad esempio con teloni); sarà inoltre necessario provvedere ad abbondante bagnatura del piano di posa del misto cementato. Infine le operazioni di costipamento e di stesa dello strato di protezione con emulsione bituminosa dovranno essere eseguite immediatamente dopo la stesa della miscela. Le condizioni ideali di lavoro si hanno con temperature di 15 °C ÷ 18 °C ed umidità relative del 50% circa; temperature superiori saranno ancora accettabili con umidità relative anch’esse crescenti; comunque è opportuno, anche per temperature inferiori alla media, che l’umidità relativa all’ambiente non scenda al di sotto del 15%, in quanto ciò potrebbe provocare ugualmente una eccessiva evaporazione del getto. Il tempo intercorrente tra la stesa di due strisce affiancate non dovrà superare di norma 1 ÷ 2 ore per garantire la continuità della struttura. Particolari accorgimenti dovranno adottarsi nella formazione dei giunti longitudinali di ripresa, che andranno protetti con fogli di polistirolo espanso (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilatomateriale similare) conservati umidi. Il giunto di ripresa sarà ottenuto terminando la stesa dello strato a ridosso di una tavola, e accuratamente compattotogliendo la tavola stessa al momento della ripresa del getto; se non si fa uso della tavola, secondo la sagoma da ricevere ed interponendosarà necessario, fra il terreno e la tubazioneprima della ripresa del getto, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli provvedere a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento tagliare l’ultima parte del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevantigetto precedente, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzaottenga una parete verticale per tutto lo spessore dello strato. L’installazione dei tubi Non saranno eseguiti altri giunti all’infuori di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media quelli di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpataripresa. Il materiale transito di rinterro dovrà cantiere sarà ammesso sullo strato a partire dal terzo giorno dopo quello in cui è stata effettuata la stesa e limitatamente ai mezzi gommati. Xxxxxx eventualmente compromessi dalle condizioni meteorologiche, o da altre cause, dovranno essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua rimossi e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati sostituiti a totale cura e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57spese dell’Impresa.

Appears in 2 contracts

Samples: www.comune.laloggia.to.it, www.provincia.benevento.it

Posa in opera. Per la posa in opera dei suddetti manufatti La miscela dovrà essere predisposto stesa sul piano finito dello strato precedente dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest'ultimo ai requisiti di quota, sagoma e compattezza prescritti. La stesa verrà eseguita impiegando finitrici vibranti. Le operazioni di addensamento dello strato dovranno essere realizzate nell'ordine con le seguenti attrezzature:- rullo a due ruote vibranti da l0 t per ruota o rullo con una sola ruota vibrante di peso non inferiore a 18 t; - rullo gommato con pressione di gonfiaggio superiore a 5 bar e carico di almeno 18 t. Potranno essere impiegati in alternativa, previo benestare della Direzione Lavori, rulli misti vibranti-gommati rispondenti alle caratteristiche di cui sopra. In ogni caso l'idoneità dei rulli e le modalità di costipamento dovranno essere verificate preliminarmente dalla Direzione Lavori su una stesa sperimentale delle miscele messe a punto. La stesa della miscela non dovrà di norma essere eseguita con temperature ambiente inferiori a 273 K e superiori a 298 K e mai sotto la pioggia. Tuttavia, a insindacabile giudizio della Direzione Lavori, potrà essere consentita la stesa a temperature tra i 298 e i 303 K. In questo caso però sarà necessario proteggere da evaporazione la miscela durante il trasporto dall'impianto di confezionamento al luogo di impiego (ad esempio con teloni), sarà inoltre necessario provvedere ad un adeguato appoggio, ricavando nel abbondante bagnatura del piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente)del misto cementato. Infine le operazioni di costipamento e di stesa del velo di protezione con emulsione bituminosa dovranno essere eseguite immediatamente dopo la stesa della miscela. Le condizioni ideali di lavoro si hanno con temperature comprese tra 288 e 291 K ed umidità relativa del 50% circa; temperature superiori saranno ancora accettabili con umidità relativa anch’essa crescente; comunque è opportuno, un vano opportunamente profilatoanche per temperature inferiori alla media, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto che l'umidità relativa dell'ambiente non scenda al di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cmsotto del 15% in quanto ciò potrebbe provocare ugualmente una eccessiva evaporazione della miscela. Il rinterro tempo intercorrente tra la stesa di due strisce affiancate non dovrà superare di norma le 2 h per garantire la continuità della struttura. Particolari accorgimenti dovranno adottarsi nella formazione dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto giunti longitudinali, che andranno protetti con pestelli meccanici fogli di polietilene o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabilimateriale similare. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto giunto di ripresa sarà ottenuto terminando la stesa dello strato a strati ridosso di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevantiuna tavola e togliendo la tavola stessa al momento della ripresa della stesa; se non si fa uso della tavola, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o sarà necessario, prima della ripresa della stesa, provvedere a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori tagliare l'ultima parte dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavostrato precedente, in modo da ripristinare la continuità della scarpataottenere una parete verticale. Non dovranno essere eseguiti altri giunti all'infuori di quelli di ripresa. Il materiale transito di rinterro dovrà cantiere potrà essere permeabile ammesso sullo strato a partire dal terzo giorno dopo quello in modo cui è stata effettuata la stesa e limitatamente ai mezzi gommati. Xxxxxx eventualmente compromessi dalle condizioni meteorologiche o da consentire il rapido passaggio dell’acqua altre cause dovranno essere rimossi e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati sostituiti a totale cura e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57spese dell'Appaltatore.

Appears in 1 contract

Samples: Codice Commessa

Posa in opera. Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevantirilevati, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.

Appears in 1 contract

Samples: www.provincia.pc.it

Posa in opera. Per Le operazioni di getto potranno essere avviate solo dopo la posa verifica degli scavi, delle casseforme e delle armature metalliche da parte della Direzione Lavori. Al momento della messa in opera del conglomerato è obbligatoria la presenza di almeno un membro dell’ufficio della Direzione dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto Lavori incaricato a norma di legge e di un adeguato appoggioresponsabile tecnico dell’Impresa. Prima di procedere alla messa in opera del calcestruzzo, ricavando sarà necessario adottare tutti quegli accorgimenti atti ad evitare qualsiasi sottrazione di acqua dall’impasto. I getti dovranno risultare perfettamente conformi ai particolari costruttivi di progetto ed alle prescrizioni della Direzione Lavori; nel piano caso di getti contro terra, roccia, ecc., occorre controllare che la pulizia del sottofondo, il posizionamento di eventuali drenaggi, la stesura di materiale isolante o di collegamento siano eseguiti in conformità alle disposizioni di progetto e delle presenti Norme. Lo scarico del calcestruzzo dal mezzo di trasporto nelle casseforme si effettua applicando tutti gli accorgimenti atti ad evitare la segregazione. L'altezza di caduta libera del calcestruzzo fresco, indipendentemente dal sistema di movimentazione e getto, non deve eccedere i 50 centimetri; si utilizzerà un tubo di getto che si accosti al punto di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente)o, un vano opportunamente profilatomeglio ancora, che si inserisca nello strato fresco già posato e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto consenta al calcestruzzo di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore rifluire all’interno di almeno 30 cmquello già steso. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti conglomerato cementizio sarà posto in opera e assestato con ogni cura in modo che le superfici esterne si presentino lisce e compatte, omogenee e perfettamente regolari ed esenti anche da macchie o chiazze. Dal giornale lavori del cantiere dovrà risultare la data di inizio e di fine dei getti e del disarmo. Se il getto dovesse essere effettuato durante la stagione invernale, l’Impresa dovrà tenere registrati giornalmente i fori si trovino nel quarto inferiore minimi di temperatura desunti da un apposito termometro esposto nello stesso cantiere di lavoro. Per la finitura superficiale di solette e pavimentazioni è prescritto l’uso di piastre vibranti o attrezzature equivalenti; la regolarità dei getti dovrà essere verificata con un’asta rettilinea della circonferenza. L’installazione dei tubi lunghezza di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo2,00 m, che in ogni punto dovrà aderirvi uniformemente nelle due direzioni longitudinale e trasversale; saranno tollerati unicamente scostamenti inferiori a 10 mm. Quando il calcestruzzo deve essere ricoperto con il materiale di scavogettato in presenza d’acqua si dovranno adottare tutti gli accorgimenti, in modo da ripristinare approvati dalla Direzione Lavori, necessari ad impedire che l’acqua ne dilavi le superfici e ne pregiudichi la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57normale maturazione.

Appears in 1 contract

Samples: www.untramperbologna.it

Posa in opera. I getti dovranno essere iniziati solo dopo la verifica degli scavi, delle casseforme e delle armature metalliche da parte della Direzione Lavori. La posa in opera sarà eseguita con ogni cura ed a regola d’arte, dopo aver preparato accuratamente e rettificati i piani di posa, le casseforme, i cavi da riempire e dopo aver posizionato le armature metalliche. Nel caso di getti contro terra, roccia, ecc., si deve controllare che la pulizia del sottofondo, il posizionamento di eventuali drenaggi, la stesura di materiale isolante o di collegamento, siano eseguiti in conformità alle disposizioni di progetto e delle presenti Norme. I getti dovranno risultare perfettamente conformi ai particolari costruttivi di progetto ed alle prescrizioni della Direzione Lavori. Si avrà cura che in nessun caso si verifichino cedimenti dei piani di appoggio e delle pareti di contenimento. Le casseforme dovranno essere atte a garantire superfici di getto regolari ed a perfetta regola d’arte; in tal senso l’impresa provvederà, a sua cura e spese, alla posa di opportuni ponteggi ed impalcature, previa presentazione ed approvazione da parte della Direzione Lavori dei relativi progetti. Dovranno essere impiegati prodotti disarmanti aventi i requisiti di cui alle specifiche della Norma UNI 8866; le modalità di applicazione dovranno essere quelle indicate dal produttore evitando accuratamente aggiunte eccessive e ristagni di prodotto sul fondo delle casseforme. La Direzione Lavori eseguirà un controllo della quantità di disarmante impiegato in relazione allo sviluppo della superficie di casseforme trattate.’ Dovrà essere controllato inoltre che il disarmante impiegato non macchi o danneggi la Superficie del conglomerato. A tale scopo saranno usati prodotti efficaci per la loro azione specifica escludendo i lubrificanti di varia natura. Dal giornale lavori del cantiere dovrà risultare la data di inizio e di fine dei getti e del disarmo. Se il getto dovesse essere effettuato durante la stagione invernale, l’Impresa dovrà tenere registrati giornalmente i minimi di temperatura desunti da un apposito termometro esposto nello stesso cantiere di lavoro. Il conglomerato cementizio sarà posto in opera e assestato con ogni cura in modo che le superfici esterne si presentino lisce e compatte, omogenee e perfettamente regolari ed esenti anche da macchie o chiazze. Per la finitura superficiale delle solette è prescritto l’uso di piastre vibranti o attrezzature equivalenti; la regolarità dei getti dovrà essere verificata con un’asta rettilinea della lunghezza di 2,00 m, che in ogni punto dovrà aderirvi uniformemente nelle due direzioni longitudinale e trasversale, saranno tollerati soltanto scostamenti inferiori a 10 mm. Eventuali irregolarità o sbavature dovranno essere asportate mediante bocciardatura e i punti incidentalmente difettosi dovranno essere ripresi accuratamente con malta fine di cemento, immediatamente dopo il disarmo, ciò qualora tali difetti o irregolarità siano contenuti nei limiti che la Direzione Lavori, a suo insindacabile giudizio, riterrà tollerabili fermo restando in ogni caso che le suddette operazioni ricadranno esclusivamente e totalmente a carico dell’Impresa. Quando le irregolarità siano mediamente superiori a 10 mm, la Direzione Lavori ne imporrà la regolarizzazione a totale cura e spese dell’Impresa mediante uno strato di materiali idonei che, a seconda dei casi e ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori potrà essere costituito da: - malta fine di cemento; - conglomerato bituminoso del tipo usura fine, per spessori non inferiori a 15 mm. Eventuali ferri (filo, chiodi, reggette) che con funzione di legatura di collegamento casseri od altro, dovessero sporgere da getti finiti, dovranno essere tagliati almeno 0,5 cm sotto la superficie finita e gli incavi risultanti verranno accuratamente sigillati con malta fine di cemento. Viene poi prescritto che, dovunque sia possibile, gli elementi dei casseri vengano fissati nella esatta posizione prevista utilizzando fili metallici liberi di scorrere entro tubetti di materiale PVC o simile, di colore grigio, destinati a rimanere incorporati nel getto di conglomerato cementizio, armato o non armato. Lo scarico del conglomerato dal mezzo di trasporto dovrà avvenire con tutti gli accorgimenti atti ad evitare la segregazione. A questo scopo il conglomerato dovrà cadere verticalmente al centro della cassaforma e sarà steso in strati orizzontali di spessore limitato e comunque non superiore a 50 cm misurati dopo la vibrazione. L’altezza di caduta libera del conglomerato fresco non dovrà mai essere superiore a 100 cm misurati dall’uscita dello scivolo o dalla bocca del tubo convogliatore. E’ vietato scaricare il conglomerato in un unico cumulo e distenderlo con l’impiego del vibratore. Durante la posa in opera i vespai di ghiaia, eventualmente formatisi, dovranno essere dispersi prima della vibrazione del conglomerato cementizio. Per getti in pendenza, dovranno essere predisposti dei suddetti manufatti cordolini di arresto che evitino la formazione di lingue di conglomerato cementizio troppo sottili per essere vibrate efficacemente. Gli apparecchi, i tempi e le modalità per la vibrazione saranno quelli preventivamente approvati dalla Direzione Lavori. L’Impresa dovrà essere predisposto un adeguato appoggioporre particolare cura nella realizzazione dei giunti di dilatazione o contrazione di tipo Impermeabile (waterstop) , ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente)giunti speciali aperti, un vano opportunamente profilato, e accuratamente compattoa cunei, secondo le indicazioni di progetto. Quando il conglomerato cementizio deve essere gettato in presenza d’acqua si dovranno adottare gli accorgimenti approvati dalla Direzione Lavori, necessari per impedire che l’acqua lo dilavi e ne pregiudichi la sagoma da ricevere ed interponendonormale maturazione. La massa volumica del conglomerato cementizio indurito, fra il terreno e misurata secondo la tubazioneNorma UNI EN 12350 su provini prelevati dalla struttura, un cuscinetto non dovrà risultare inferiore al 97% della massa volumica della miscela fresca misurata nelle prove di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore qualificazione e/o di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino quella dichiarata nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57mix design.

Appears in 1 contract

Samples: cdn1.regione.veneto.it

Posa in opera. Per La miscela bituminosa verrà stesa sul piano finito della fondazione dopo che sia stata accertata la posa rispondenza di quest’ultima ai requisiti di quota, sagoma e compattezza indicati nell’articolo relativo alla fondazione stradale in opera dei suddetti manufatti misto granulare. La stesa del conglomerato non andrà effettuata allorquando le condizioni meteorologiche siano tali da non garantire la perfetta risuscita del lavoro. Xxxxxx eventualmente compromessi dalle condizioni meteorologiche o da altre cause, dovranno essere rimossi e sostituiti a totale cura e spese dell’Impresa. La spesa del conglomerato dovrà essere predisposto un adeguato appoggioeffettuata mediante macchina virborfinitrice, ricavando a temperatura non inferiore a 130° C in strati finiti di spessore non inferiore a 5 cm. e non superiore a 10 cm. Procedendosi alla stesa in doppio strato, i due strati dovranno essere sovrapposti nel piano più breve tempo possibile; tra di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, essi dovrà essere interposta una mano di attacco mediante spargimento d’emulsione bituminosa in ragione di 0,5 Kg./mq. in corrispondenza dei giunti di ripresa di lavoro e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere dei giunti longitudinali tra due strisce adiacenti si procederà alla spalmatura con legante bituminoso allo scopo d’assicurare impermeabilità ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto adesione della superficie di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore contatto. La sovrapposizione degli strati dovrà essere eseguita in modo che i giunti longitudinali suddetti risultino sfalsati di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte anche nei riguardi degli strati sovrastanti. La rullatura dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli eseguita in due tempi: in un primo tempo, quando la temperatura è ancora elevata, mediante rulli gommati a mano nei punti ove i primi rapida inversione di marcia; in un secondo tempo, immediatamente successivo al primo, mediante rulli a tandem per il raggiungimento della densità prescritta. A costipamento ultimato, prima della stesa dei successivi strati di pavimentazione, il peso in volume del conglomerato non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati inferiore al 98% del peso di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti volume del provino Xxxxxxxx costipato in laboratorio col contenuto ottimo di bitume. La percentuale dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove vuoti residui nei campioni di massicciata prelevati non dovrà superare il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-577%.

Appears in 1 contract

Samples: bussola.s3.eu-west-1.amazonaws.com

Posa in opera. Per I getti dovranno essere iniziati solo dopo la verifica degli scavi, delle casseforme e delle armature metalliche da parte della Direzione Lavori. La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggiosarà eseguita con ogni cura ed a regola d’arte, ricavando nel piano dopo aver preparato accuratamente e rettificati i piani di posa (costituito posa, le casseforme, i cavi da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente)riempire e dopo aver posizionato le armature metalliche. Nel caso di getti contro terra, un vano opportunamente profilatoroccia, e accuratamente compattoecc., secondo si deve controllare che la sagoma da ricevere ed interponendopulizia del sottofondo, fra il terreno e posizionamento di eventuali drenaggi, la tubazione, un cuscinetto stesura di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore isolante o di almeno 30 cmcollegamento, siano eseguiti in conformità alle disposizioni di progetto e di capitolato. I getti dovranno risultare perfettamente conformi ai particolari costruttivi di progetto ed alle prescrizioni della Direzione Lavori. Si avrà cura che in nessun caso si verifichino cedimenti dei piani di appoggio e delle pareti di contenimento. Le casseforme dovranno essere atte a garantire superfici di getto regolari ed a perfetta regola d’arte. Dovranno essere impiegati prodotti disarmanti aventi i requisiti di cui alle specifiche della Norma UNI 8866; le modalità di applicazione dovranno essere quelle indicate dal produttore evitando accuratamente aggiunte eccessive e ristagni di prodotto sul fondo delle casseforme. La Direzione Lavori eseguirà un controllo della quantità di disarmante impiegato in relazione allo sviluppo della superficie di casseforme trattate. Dovrà essere controllato inoltre che il disarmante impiegato non macchi o danneggi la superficie del conglomerato. A tale scopo saranno usati prodotti efficaci per la loro azione specifica escludendo i lubrificanti di varia natura. Dal giornale lavori del cantiere dovrà risultare la data di inizio e di fine dei getti e del disarmo. Se il getto dovesse essere effettuato durante la stagione invernale, l’Impresa dovrà tenere registrati giornalmente i minimi di temperatura desunti da un apposito termometro esposto nello stesso cantiere di lavoro. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti conglomerato cementizio sarà posto in opera e assestato con ogni cura in modo che i fori le superfici esterne si trovino nel quarto inferiore presentino lisce e compatte, omogenee e perfettamente regolari ed esenti anche da macchie o chiazze. Per la finitura superficiale delle solette è prescritto l’uso di staggie vibranti o attrezzature equivalenti; la regolarità dei getti dovrà essere verificata con un’asta rettilinea della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media lunghezza di m 0,40 2,00, che in ogni punto dovrà aderirvi uniformemente nelle due direzioni longitudinale e trasversale; saranno tollerati soltanto scostamenti inferiori a mm 10. Eventuali irregolarità o sbavature dovranno essere asportate mediante bocciardatura e i punti incidentalmente difettosi dovranno essere ripresi accuratamente con malta cementizia a ritiro compensato immediatamente dopo il disarmo; ciò qualora tali difetti o irregolarità siano contenuti nei limiti che la Direzione Lavori, a suo insindacabile giudizio, riterrà tollerabili fermo restando in ogni caso che le suddette operazioni ricadranno esclusivamente e totalmente a carico dell’Impresa. Quando le irregolarità siano mediamente superiori a mm 10, la Direzione Lavori ne imporrà la regolarizzazione a totale cura e spese dell’Impresa mediante uno strato di materiali idonei che, a seconda dei casi e ad insindacabile giudizio della larghezza strettamente sufficiente Direzione Lavori potrà essere costituito da: - malte e betoncini reoplastici a base cementizia a ritiro compensato; - conglomerato bituminoso del tipo usura fine, per spessori non inferiori a mm 15. Eventuali ferri (filo, chiodi, reggette) che con funzione di legatura di collegamento casseri od altro, dovessero sporgere da getti finiti, dovranno essere tagliati almeno cm 0,5 sotto la superficie finita, e gli incavi risultanti saranno accuratamente sigillati con malta fine di cemento espansivo; queste prestazioni non saranno in nessun caso oggetto di compensi a parte. È poi prescritto che, dovunque sia possibile, gli elementi dei casseri vengano fissati nella esatta posizione prevista utilizzando fili metallici liberi di scorrere entro tubetti di materiale PVC o simile, di colore grigio, destinati a rimanere incorporati nel getto di conglomerato cementizio, armato o non armato, intendendosi il relativo onere compreso e compensato nei prezzi di elenco. Lo scarico del conglomerato dal mezzo di trasporto dovrà avvenire con tutti gli accorgimenti atti ad evitare la segregazione. A questo scopo il conglomerato dovrà cadere verticalmente al centro della cassaforma e sarà steso in strati orizzontali di spessore limitato e comunque non superiore a cm 50 misurati dopo la vibrazione. E’ vietato scaricare il conglomerato in un unico cumulo e distenderlo con l’impiego del vibratore; è altresì vietato lasciar cadere dall’alto il conglomerato cementizio per un’altezza superiore ad un metro; se necessario si farà uso di tubi getto o si getterà mediante pompaggio. Gli apparecchi, i tempi e le modalità per la posa vibrazione saranno quelli preventivamente approvati dalla Direzione Lavori. Tra le successive riprese di getto non dovranno aversi distacchi o discontinuità o differenze d’aspetto e la ripresa potrà effettuarsi solo dopo che la superficie del tubogetto precedente sia stata accuratamente pulita, lavata e spazzolata. La Direzione Lavori avrà la facoltà di prescrivere, ove e quando lo ritenga necessario, che i getti vengano eseguiti senza soluzione di continuità così da evitare ogni ripresa; per questo titolo l’Impresa non potrà avanzare richiesta alcuna di maggiori compensi e ciò neppure nel caso che in dipendenza di questa prescrizione, il lavoro debba essere condotto a turni ed anche in giornate festive. In alternativa la Direzione Lavori potrà prescrivere l’adozione di riprese di getto di tipo monolitico. Queste saranno realizzate mediante spruzzatura di additivo ritardante sulla superficie del conglomerato cementizio fresco; dopo che la massa del conglomerato sarà indurita si provvederà all’eliminazione della malta superficiale non ancora rappresa, mediante getto d’acqua, ottenendo una superficie di ripresa scabra, sulla quale si potrà disporre all’atto della ripresa di getto una malta priva di ritiro immediatamente prima del nuovo getto di conglomerato cementizio. Quando il conglomerato cementizio deve essere gettato in presenza d’acqua, si dovranno adottare gli accorgimenti approvati dalla Direzione Lavori, necessari per impedire che l’acqua lo dilavi e ne pregiudichi il normale consolidamento. L’onere di tali accorgimenti è a carico dell’Impresa. La temperatura del conglomerato cementizio all’atto del getto dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua compresa tra 278 K e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.303 K.

Appears in 1 contract

Samples: www.comune.novate-milanese.mi.it

Posa in opera. Per la Il piano di posa dovrà risultare perfettamente pulito e privo di ogni residuo di qualsiasi natura. La posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano conglomerati bituminosi verrà effettuata a mezzo di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, macchine dei tipi approvati dalla D.L. in perfetto stato di efficienza e accuratamente compatto, secondo dotate di automatismi di autolivellamento. La D.L. si riserva la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto facoltà di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallicapoter utilizzare ogni altra tecnologia ritenuta più opportuna. Le parti terminali dei manufatti vibrofinitrici dovranno essere munite comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di testate metalliche prefabbricatesgranamenti, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio fessurazioni ed esente da limodifetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente con l'impiego di due finitrici. Qualora ciò non sia possibile il bordo della striscia già realizzata dovrà essere spalmato con emulsione bituminosa acida al 55% in peso per assicurare la saldatura della striscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si dovrà procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere dovranno essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento, mentre sui giunti di inizio lavorazione si dovrà provvedere all'asporto dello strato sottostante mediante fresatura. La sovrapposizione dei giunti longitudinali tra i vari strati sarà programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno cm 20 e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il rinterro trasporto del conglomerato dall'impianto di confezione al cantiere di stesa dovrà avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci, sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni e comunque la percorrenza stradale dall'impianto di confezionamento al cantiere di stesa non dovrà essere eseguito superiore a 80 chilometri. Nel caso di conglomerati bituminosi porosi (tipo drenante, ed antiskid), tale limite viene fissato a 60 chilometri. La temperatura del conglomerato bituminoso all'atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice dovrà risultare in ogni momento non inferiore a 160°C per conglomerati con bitume modificato e 140 °C per conglomerati con bitumi normali. La stesa dei conglomerati dovrà essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Gli strati eventualmente compromessi dovranno essere immediatamente rimossi e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamentisuccessivamente ricostruiti a spese dell'Impresa. La compattazione dei conglomerati dovrà iniziare appena stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. L'addensamento di norma dovrà essere realizzato con rulli dei seguenti tipi: - strato di base e di collegamento - rullo combinato vibrante gommato più rullo gommato con almeno sette ruote e peso del rullo di 12 ton; - strato di usura - rulli gommati e vibranti tandem con peso di almeno 10 ton. Potrà essere utilizzato un rullo tandem a ruote metalliche del peso massimo di 10.000 Kg per le operazioni di rifinitura dei giunti e riprese. Per lo strato di base a discrezione della D.LL. potranno essere utilizzati rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati. Al termine della compattazione gli strati di binder e usura dovranno avere una densità uniforme in tutto lo spessore non inferiore al 97% di quella Xxxxxxxx dello stesso giorno o periodo di lavorazione riscontrata nei controlli all'impianto. Per lo strato di base si dovranno raggiungere densità superiori al 98%. Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati dovrà presentarsi priva di irregolarità ed ondulazioni. Un'asta rettilinea lunga 4,00 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato dovrà aderirvi uniformemente; sarà tollerato uno scostamento di 5 mm. Inoltre l'accettazione della regolarità e delle altre caratteristiche superficiali del piano finito avverrà secondo quanto prescritto nell'art. 13. Per lo strato di base la miscela bituminosa verrà stesa sul piano finito della fondazione dopo che sia stata accertata dalla D.LL. la rispondenza di questa ultima ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza. Prima della stesa del conglomerato bituminoso su strati di fondazione in misto cementato per garantirne l'ancoraggio dovrà essere rimossa la sabbia eventualmente non contemplato nella presente norma si trattenuta dall'emulsione bituminosa acida al 55% stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso. Procedendo la stesa in doppio strato i due strati dovranno essere sovrapposti nel più breve tempo possibile; tra di essi dovrà essere eventualmente interposta una mano d'attacco di emulsione bituminosa in ragione di 0,5 Kg/m². Inoltre i moduli elastici effettivi del materiale costituente uno strato, ricavati sulla base di misure di deflesssione ottenute con prove dinamiche tipo FWD effettuate anche a pavimentazione completata, dovranno avere un valore medio misurato in un periodo di tempo variabile tra 3 giorni e 90 giorni dal termine della lavorazione, compreso tra 65.000 e 96.000 Kg/cm² alla temperatura di riferimento del conglomerato di 20°C. Si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. al valore medio di modulo in daN/cm² ricavato dai moduli risultanti dalle misure di F.W.D. effettuate ogni 100 m 36-37 e M 167-57riguardanti ciascuna tratta omogenea in cui è possibile suddividere l'intera lunghezza di stesa. Per tratte omogenee si intendono quei tratti di strada di almeno 400 m di lunghezza nei quali ricadano almeno 4 punti di misura e nei quali i valori dei moduli elastici sono distribuiti statisticamente secondo una distribuzione "normale". Le tratte omogenee saranno individuate automaticamente da un programma di calcolo. La prova dinamica avrà valore solo su strati aggiunti rinnovati, di spessore superiore od uguale a 8 cm; qualora gli strati aggiunti o rinnovati fossero più di uno anche se lo spessore di uno o di entrambi gli strati fosse inferiore a 8 cm si potrà effettuare ugualmente la valutazione di quanto rilevato a condizione che lo spessore complessivo del pacchetto legato a bitume superi gli 8 cm. Qualora il valore medio dello strato soggetto a prova non superi i 65.000 Kg/cm² lo strato interessato e tutti gli strati sovrastanti verranno penalizzati effettuando una detrazione del 10%.

Appears in 1 contract

Samples: www.comune.venezia.it

Posa in opera. Le operazioni di getto potranno essere avviate solo dopo la verifica degli scavi, delle casseforme e delle armature metalliche da parte della Direzione Lavori. Al momento della messa in opera del conglomerato è obbligatoria la presenza di almeno un membro dell’ufficio della Direzione dei Lavori incaricato a norma di legge e di un responsabile tecnico dell’Impresa. Prima di procedere alla messa in opera del calcestruzzo, sarà necessario adottare tutti quegli accorgimenti atti ad evitare qualsiasi sottrazione di acqua dall’impasto. I getti dovranno risultare perfettamente conformi ai particolari costruttivi di progetto ed alle prescrizioni della Direzione Lavori; nel caso di getti contro terra, roccia, ecc., occorre controllare che la pulizia del sottofondo, il posizionamento di eventuali drenaggi, la stesura di materiale isolante o di collegamento siano eseguiti in conformità alle disposizioni di progetto e delle presenti Norme. Lo scarico del calcestruzzo dal mezzo di trasporto nelle casseforme si effettua applicando tutti gli accorgimenti atti ad evitare la segregazione. L'altezza di caduta libera del calcestruzzo fresco, indipendentemente dal sistema di movimentazione e getto, non deve eccedere i 50 centimetri; si utilizzerà un tubo di getto che si accosti al punto di posa o, meglio ancora, che si inserisca nello strato fresco già posato e consenta al calcestruzzo di rifluire all’interno di quello già steso. Per la posa compattazione del getto verranno adoperati vibratori a parete o ad immersione. Nel caso si adoperi il sistema di vibrazione ad immersione, l’ago vibrante deve essere introdotto verticalmente e spostato, da punto a punto nel calcestruzzo, ogni 50 cm circa; la durata della vibrazione verrà protratta nel tempo in funzione della classe di consistenza del calcestruzzo (tabella III). Classe di consistenza Tempo minimo di immersione dell’ago nel calcestruzzo (s) F6 0 - 5 SCC Non necessita compattazione (salvo indicazioni specifiche della D.L.) Il conglomerato cementizio sarà posto in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto assestato con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera ogni cura in modo che le superfici esterne si presentino lisce e compatte, omogenee e perfettamente regolari ed esenti anche da macchie o chiazze. I distanziatori utilizzati per garantire i fori si trovino nel quarto inferiore copriferri ed eventualmente le reciproche distanze tra le barre di armatura, dovranno essere in plastica o a base di malta cementizia di forma e geometria tali da minimizzare la superficie di contatto con il cassero. Dal giornale lavori del cantiere dovrà risultare la data di inizio e di fine dei getti e del disarmo. Se il getto dovesse essere effettuato durante la stagione invernale, l’Impresa dovrà tenere registrati giornalmente i minimi di temperatura desunti da un apposito termometro esposto nello stesso cantiere di lavoro. Per la finitura superficiale di solette e pavimentazioni è prescritto l’uso di piastre vibranti o attrezzature equivalenti; la regolarità dei getti dovrà essere verificata con un’asta rettilinea della circonferenza. L’installazione dei tubi lunghezza di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo2,00 m, che in ogni punto dovrà aderirvi uniformemente nelle due direzioni longitudinale e trasversale; saranno tollerati unicamente scostamenti inferiori a 10 mm. Quando il getto deve essere ricoperto con il materiale di scavogettato in presenza d’acqua si dovranno adottare tutti gli accorgimenti, in modo da ripristinare approvati dalla Direzione Lavori, necessari ad impedire che l’acqua ne dilavi le superfici e ne pregiudichi la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57normale maturazione.

Appears in 1 contract

Samples: Codice Commessa

Posa in opera. Per la Profondità di posa La profondità di posa misurata dalla generatrice superiore del tubo in opera dei suddetti manufatti acciaio dovrà essere predisposto un adeguato appoggioalmeno 1,00 m, ricavando la Direzione dei Lavori valuterà puntualmente necessarie variazioni in funzione dei carichi dovuti a circolazione, del diametro della tubazione o di particolari problematiche esecutive. In corso di lavoro, nel piano caso che si verifichino condizioni più gravose di posa (costituito quelle previste dalle norme vigenti e sempre che tali condizioni riguardino tronchi di limitata ampiezza per cui sussista la convenienza economica di lasciare invariati gli spessori previsti in sede di progettazione, si deve procedere ad opera di protezione della canalizzazione tale da terreno naturale ridurre le sollecitazioni sulle pareti del tubo ai valori stabiliti per la classe di spessori prescelta. Ad esempio, in caso di smottamento o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo di frana che allarghi notevolmente la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e sezione della trincea nella parte destinata a contenere la tubazione, un cuscinetto si potranno costruire da una parte e dall'altra della tubazione stessa, fino alla quota della generatrice superiore, muretti di materiale granulare fino (max 15 mm) avente pietrame o di calcestruzzo atti a ridurre opportunamente la larghezza della sezione di scavo. In caso di attraversamento di terreni melmosi o di strade con traffico capace di indurre sollecitazioni di entità dannose per la tubazione, questa si potrà proteggere con una guaina di caratteristiche idonee da determinare di volta in volta anche in rapporto alla natura del terreno. In caso di altezza di rinterro minore del valore minimo sopra indicato, occorre utilizzare tubi di spessore maggiore o fare assorbire i carichi da manufatti di almeno 30 cmprotezione. Il rinterro Al fine di proteggere le tubazioni gas dal contatto con pietre, rocce, detriti, spuntoni, radici o altro che potrebbe comunque pregiudicarne l’integrità, l’Appaltatore dovrà porre la massima cura nella realizzazione del letto di posa, dei quarti inferiori rinfianchi e del ricoprimento delle condotte seguendo strettamente le indicazioni riportate sui disegni di progetto, sia per quanto attiene alle quote di interramento delle tubazioni, alle distanze da mantenere dalle pareti laterali dello scavo ed agli spessori degli strati protettivi, sia per quanto riguarda il materiale da utilizzare per la realizzazione degli strati protettivi medesimi. In particolare, l’Appaltatore dovrà essere fatto procedere nel rispetto della procedura così definita: - pulizia dello scavo, con pestelli meccanici rimozione totale dei detriti eventualmente presenti o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento anche soltanto affioranti dal fondo o dalle pareti della trincea; - realizzazione del letto di posa mediante la distribuzione uniforme, sul fondo dello scavo, del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto prescritto a strati progetto per lo spessore indicato, costipato e regolarizzato; - posa delle tubazioni sul letto così costituito, dopo attenta verifica delle quote laterali di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti distacco dalle pareti della trincea, come da indicazione progettuale; - completamento della protezione delle condotte interrate con la realizzazione dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione rinfianchi laterali e del ricoprimento dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino con uno strato, costipato e regolarizzato, del materiale prescritto nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto rispetto delle quote stabilite a progetto; - parziale riempimento con il materiale indicato secondo le modalità riportate a progetto. - messa in opera di scavonastro segnalatore di larghezza minima 120 mm in polietilene marchiato con la scritta indelebile “ATTENZIONE TUBO GAS”; - riempimento del restante vano di scavo con il materiale indicato secondo le modalità riportate a progetto. Il prezzo stabilito contrattualmente per le diverse fasi di lavoro tiene adeguatamente conto di tutti gli oneri connessi alle modalità di esecuzione sopra indicate: pertanto, in modo da ripristinare la continuità nessun caso l’Appaltatore sarà autorizzato a posare le tubazioni direttamente sul fondo dello scavo ed a provvedere successivamente alla realizzazione contemporanea del letto di posa, dei rinfianchi e del ricoprimento semplicemente versando all’interno della scarpata. Il trincea il prescritto materiale di protezione (sabbia), neppure tenendo sollevati i successivi tratti di linea con attrezzi improvvisati che, lungi dal garantire l’adeguata realizzazione del letto di posa, potrebbero unicamente causare danni alle stesse condotte interrate; al contrario, tale errato modo di procedere costituirà motivo valido e sufficiente perché la Direzione lavori richieda all'Appaltatore la rimozione delle tubazioni già interrate, la pulizia dello scavo ed il successivo corretto rifacimento del lavoro, secondo quanto indicato in precedenza, oltre al risarcimento eventuale del costo delle tubazioni, se rese inservibili; in alternativa alla rimozione, la Direzione lavori avrà titolo ad applicare una riduzione per penale pari al 25 % del prezzo di elenco riferito alla voce riguardante scavo e rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57della condotta.

Appears in 1 contract

Samples: www.gestioneacqua.it

Posa in opera. Per la La posa in opera dei suddetti manufatti di un paramento in cartongesso sarà conforme alle indicazioni della norma UNI 11424 e comincerà dal tracciamento della posizione delle guide, qualora la struttura portante sia costituita dall’orditura metallica. Determinato lo spessore finale della parete o le quote a cui dovrà essere predisposto un adeguato appoggioinstallato il pannello, ricavando nel piano si avrà cura di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per riportare le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici giuste posizioni sul soffitto o a manopavimento con filo a piombo o laser. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite Si dovrà riportare da subito anche la posizione di testate metalliche prefabbricateaperture, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita porte e sanitari in modo da posizionare correttamente i montanti nelle guide. Gli elementi di fissaggio, sospensione e ancoraggio sono fondamentali per la realizzazione dei sistemi in cartongesso. Per il fissaggio delle lastre ai profili, sarà necessario impiegare delle viti a testa svasata con impronta a croce. La forma di testa svasata è importante, poiché deve permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo una penetrazione progressiva nella lastra senza provocare danni al rivestimento in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circacartone. Questi tubi Il fissaggio delle orditure metalliche sarà realizzato con viti a testa tonda o mediante idonea punzonatrice. Le viti dovranno essere posti in opera in modo che autofilettanti e penetrare nella lamiera di almeno 10 mm. Analogamente, onde poter applicare le lastre al controsoffitto, è necessaria una struttura verticale di sospensione, cui vincolare i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenzacorrenti a “C” per l’avvitatura. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente I controsoffitti per la posa del tuboloro posizione critica, che dovrà richiedono particolari attenzioni di calcolo e di applicazione. I pendini dovranno essere ricoperto scelti in funzione della tipologia di solaio a cui verranno ancorati e dovranno essere sollecitati solo con il materiale carico massimo di scavoesercizio indicato dal produttore. I tasselli di aggancio dovranno essere scelti in funzione della tipologia di solaio e con un valore di rottura 5 volte superiore a quello di esercizio. Lungo i bordi longitudinali e trasversali delle lastre, il giunto deve essere trattato in modo da ripristinare poter mascherare l’accostamento e permettere indifferentemente la finitura progettualmente prevista. I nastri di armatura in tal caso, avranno il compito di contenere meccanicamente le eventuali tensioni superficiali determinatesi a causa di piccoli movimenti del supporto. Si potranno utilizzare nastri in carta microforata e rete adesiva conformi alla norma UNI EN 13963. Essi saranno posati in continuità della scarpata. Il materiale e corrispondenza dei giunti e lungo tutto lo sviluppo di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua accostamento dei bordi delle lastre, mentre per la protezione degli spigoli vivi si adotterà idoneo nastro o lamiera paraspigoli opportunamente graffata e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57stuccata.

Appears in 1 contract

Samples: attionline.provincia.fi.it

Posa in opera. Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel Il piano di posa (costituito dovrà essere perfettamente pulito scevro da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente)polveri e privo di residui di qualsiasi natura , un vano opportunamente profilatoa tale scopo è tassativo l’uso di motoscopatrici dotate di aspiratore. L’emulsione bituminosa per la mano d’attacco sarà posata con spruzzatrici automatiche riscaldate, e accuratamente compatto, secondo tale che la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto temperatura di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore spruzzatura sia di circa 180 C°. Il dosaggio dell’emulsione su pavimentazione esistente non dovrà essere inferiore a 0,30 0,40 kg/mq con residuo bituminoso di almeno 30 cmil 55% per la stesa del conglomerato tradizionale e non inferiore a 1,00 kg/mq per il bitume modificato. La stesa del conglomerato avverrà con l’uso di vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza con velocità di avanzamento comprese tra 4 e 5 mt /min. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento rifornimento del materiale riportato sui fianchi alla tramoggia dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto avvenire con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 continuità e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavosenza interruzioni, in modo da ripristinare non avere soste prolungate del materiale. Le finitrici dovranno lasciare un strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni. La temperatura esterna non potrà mai essere inferiore a 5 C°. Qualora la continuità della scarpatastesa debba essere sospesa causa condizioni meteorologiche avverse, gli strati eventualmente compromessi dovranno essere immediatamente rimossi e successivamente, a condizioni ottimali ripristinate, ESECUZIONE DEI GIUNTI Nelle voci di elenco prezzi dei conglomerati bituminoso sono conpensate tutte le spese e gli oneri per la formazione dei giunti longitudinali e trasversali. Durante la stesa, si dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente con l'impiego di due finitrici. Si dovrà operare la massima attenzione e prestare la massima cura nella formazione dei giunti longitudinali. Il materiale di rinterro bordo della striscia già realizzata dovrà essere permeabile trattato con applicazione di emulsione bituminosa, o in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e alternativa lo stesso si potrà riscaldare con apposito apparato a raggi infrarossi (ristuccatore). I bordi dovranno presentarsi non arrotondati o schiacciati in tal caso si dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata procedere al taglio verticale degli stessi con apposita apparecchiatura I giunti trasversali di ripresa derivanti dalle interruzioni giornaliere dovranno essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento, mentre sul giunto di inizio lavorazione si dovrà provvedere mediante fresatura dello strato sottostante. I tagli dovranno essere realizzati obliquamente con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà parte più arretrata rivolta verso l’esterno della carreggiata La sovrapposizione dei giunti longitudinali tra i vari strati deve essere eseguito programmata e realizzata in strati maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti.

Appears in 1 contract

Samples: www.provincia.nuoro.it

Posa in opera. I getti dovranno essere iniziati solo dopo la verifica degli scavi, delle casseforme e delle armature metalliche da parte della Direzione Lavori. La posa in opera sarà eseguita con ogni cura ed a regola d’arte, dopo aver preparato accuratamente e rettificati i piani di posa, le casseforme, i cavi da riempire e dopo aver posizionato le armature metalliche. Nel caso di getti contro terra, roccia, ecc., si deve controllare che la pulizia del sottofondo, il posizionamento di eventuali drenaggi, la stesura di materiale isolante o di collegamento, siano eseguiti in conformità alle disposizioni di progetto e delle presenti Norme. I getti dovranno risultare perfettamente conformi ai particolari costruttivi di progetto ed alle prescrizioni della Direzione Lavori. Si avrà cura che in nessun caso si verifichino cedimenti dei piani di appoggio e delle pareti di contenimento. Le casseforme dovranno essere atte a garantire superfici di getto regolari ed a perfetta regola d’arte; in tal senso l’impresa provvederà, a sua cura e spese, alla posa di opportuni ponteggi ed impalcature, previa presentazione ed approvazione da parte della Direzione Lavori dei relativi progetti. Sono previste casseforme per getti faccia a vista delle pile. Dovranno essere impiegati prodotti disarmanti aventi i requisiti di cui alle specifiche della Norma UNI 8866; le modalità di applicazione dovranno essere quelle indicate dal produttore evitando accuratamente aggiunte eccessive e ristagni di prodotto sul fondo delle casseforme. La Direzione Lavori eseguirà un controllo della quantità di disarmante impiegato in relazione allo sviluppo della superficie di casseforme trattate.’ Dovrà essere controllato inoltre che il disarmante impiegato non macchi o danneggi la Superficie del conglomerato. A tale scopo saranno usati prodotti efficaci per la loro azione specifica escludendo i lubrificanti di varia natura. Dal giornale lavori del cantiere dovrà risultare la data di inizio e di fine dei getti e del disarmo. Se il getto dovesse essere effettuato durante la stagione invernale, l’Impresa dovrà tenere registrati giornalmente i minimi di temperatura desunti da un apposito termometro esposto nello stesso cantiere di lavoro. Il conglomerato cementizio sarà posto in opera e assestato con ogni cura in modo che le superfici esterne si presentino lisce e compatte, omogenee e perfettamente regolari ed esenti anche da macchie o chiazze. Per la finitura superficiale delle solette di transizione è prescritto l’uso di piastre vibranti o attrezzature equivalenti; la regolarità dei getti dovrà essere verificata con un’asta rettilinea della lunghezza di 2,00 m, che in ogni punto dovrà aderirvi uniformemente nelle due direzioni longitudinale e trasversale, saranno tollerati soltanto scostamenti inferiori a 10 mm. Eventuali irregolarità o sbavature dovranno essere asportate mediante bocciardatura e i punti incidentalmente difettosi dovranno essere ripresi accuratamente con malta fine di cemento, immediatamente dopo il disarmo, ciò qualora tali difetti o irregolarità siano contenuti nei limiti che la Direzione Lavori, a suo insindacabile giudizio, riterrà tollerabili fermo restando in ogni caso che le suddette operazioni ricadranno esclusivamente e totalmente a carico dell’Impresa. Quando le irregolarità siano mediamente superiori a 10mm., la Direzione Lavori ne imporrà la regolarizzazione a totale cura e spese dell’Impresa mediante uno strato di materiali idonei che, a seconda dei casi e ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori potrà essere costituito da: • malta fine di cemento a ritiro compensato • conglomerato bituminoso del tipo usura fine, per spessori non inferiori a 15 mm. Eventuali ferri (filo, chiodi, reggette) che con funzione di legatura di collegamento casseri od altro, dovessero sporgere da getti finiti, dovranno essere tagliati almeno 0,5 cm sotto la superficie finita e gli incavi risultanti verranno accuratamente sigillati con malta fine di cemento a ritiro compensato. Viene poi prescritto che, dovunque sia possibile, gli elementi dei casseri vengano fissati nella esatta posizione prevista utilizzando fili metallici liberi di scorrere entro tubetti di materiale PVC o simile, di colore grigio, destinati a rimanere incorporati nel getto di conglomerato cementizio, armato o non armato. Lo scarico del conglomerato dal mezzo di trasporto dovrà avvenire con tutti gli accorgimenti atti ad evitare la segregazione. A questo scopo il conglomerato dovrà cadere verticalmente al centro della cassaforma e sarà steso in strati orizzontali di spessore limitato e comunque non superiore a 50cm. misurati dopo la vibrazione. L’altezza di caduta libera del conglomerato fresco non dovrà mai essere superiore a 100cm. misurati dall’uscita dello scivolo o dalla bocca del tubo convogliatore. E’ vietato scaricare il conglomerato in un unico cumulo e distenderlo con l’impiego del vibratore. Durante la posa in opera i vespai di ghiaia, eventualmente formatisi, dovranno essere dispersi prima della vibrazione del conglomerato cementizio. Per getti in pendenza, dovranno essere predisposti dei suddetti manufatti cordolini di arresto che evitino la formazione di lingue di conglomerato cementizio troppo sottili per essere vibrate efficacemente. Gli apparecchi, i tempi e le modalità per la vibrazione saranno quelli, preventivamente approvati dalla Direzione Lavori. L’Impresa dovrà essere predisposto un adeguato appoggioporre particolare cura nella realizzazione dei giunti di dilatazione o contrazione di tipo Impermeabile (waterstop) , ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente)giunti speciali aperti, un vano opportunamente profilato, e accuratamente compattoa cunei, secondo le indicazioni di progetto. Quando il conglomerato cementizio deve essere gettato in presenza d’acqua, si dovranno adottare gli accorgimenti approvati dalla Direzione Lavori, necessari per impedire che l’acqua lo dilavi e ne pregiudichi la sagoma da ricevere ed interponendonormale maturazione. La massa volumica del conglomerato cementizio indurito, fra il terreno e misurata secondo la tubazioneNorma UNI 6394 su provini prelevati dalla struttura, un cuscinetto non dovrà risultare inferiore al 97% della massa volumica della miscela fresca misurata nelle prove di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore qualificazione e/o di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino quella dichiarata nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57mix design.

Appears in 1 contract

Samples: www.provincia.sp.it