PRESENTAZIONE. La crisi legata alla pandemia di Covid-19 da sanitaria è diventata immediatamente anche economica e so- ciale, con il duplice effetto di aumentare le diseguaglianze sociali, territoriali, di genere e generazionali, ma generando al contempo nuove povertà e discriminazioni. Tra le fasce più colpite ci sono le persone fragili, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni di precarietà, e le donne, ma non solo. Amministratrici e amministratori locali ci hanno raccontato come molte persone durante la pandemia si sono rivolte per la prima volta ai Comuni per chiedere aiuto. Il nostro compito e la nostra sfida è stata quindi quella di ascoltare e capire insieme come intervenire tempestivamente e trovare forme di presa in carico anche più leggere per chi si è trovato in difficoltà improvvisa. Da questo comune sforzo è nata la Scheda 40 che si è aggiunta al Piano Sociale e Sanitario della Regione, con nuovi e più flessibili strumenti di risposta per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni, dando risposte commisurate alle diverse situazioni di difficoltà acuite dalla pandemia. È stata approvata la scorsa primavera a poche settimane dall’esplosione pandemica e ha permesso di affron- tare il 2020 con strumenti innovativi e adattati all’emergenza, e questo report ci restituisce dati di cui siamo stati molto soddisfatti, perché ne è stato fatto un uso diffuso e innovativo in tutti i territori. Gli strumenti di programmazione e gli interventi proposti dalla Scheda 40 hanno avuto fin da subito un riscontro particolarmente positivo da parte di amministrazioni e servizi, organizzazioni sindacali e organiz- zazioni del terzo settore, pertanto abbiamo pensato di rafforzare ulteriormente questa misura con un finan- ziamento ulteriore di 4 milioni di euro in assestamento di bilancio 2020. Gli interventi effettuati spaziano dal sostegno nel pagamento delle utenze e dell’affitto, all’erogazione di buoni spesa o contributi economici per supportare coloro che versano in situazione di difficoltà economica, ma non rientrano nelle misure di sostegno al reddito ordinarie o straordinarie previste dal livello nazionale o ancora interventi dedicati all’attivazione di forme di sostegno socioeducativo per i giovani o di sostegno alle attività scolastiche e formative, ricercando sinergie ed integrazione con tutti gli interlocutori impegnati al livello locale. Anche per il 2021 abbiamo confermato il finanziamento dedicato alla Scheda 40 nel Piano Sociale e Sanitario Regionale e questo report porta una testimonianza concreta e puntuale di come sul territorio sia stata messa in pratica e abbia avuto l’effetto di mobilitare e moltiplicare risorse ulteriori rispetto a quelle destinate allo scopo dalla Regione Xxxxxx-Romagna, in un circolo virtuoso e sinergico che restituisce il senso di un impe- gno condiviso e di una forte collaborazione interistituzionale volta a ridurre le diseguaglianze in aumento e rispondere al contempo a nuovi e imprevisti bisogni emersi con la pandemia. Uno sforzo che intendiamo portare avanti insieme ai territori e tutti gli attori coinvolti.
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PRESENTAZIONE. La crisi legata alla pandemia Oltre mille sono le morti bianche ogni anno nel nostro paese, quasi il doppio delle vittime degli omicidi. E’ sufficiente questo solo dato per sottolineare l’importanza del progetto presentato in questo volume. Il progresso delle tecniche, l’evoluzione normativa e l’introduzione di Covid-19 da sanitaria è diventata immediatamente anche economica nuovi modelli informativi e so- ciale, con il duplice effetto formativi hanno aperto importanti processi di aumentare le diseguaglianze sociali, territoriali, di genere e generazionalisensibilizzazione della popolazione, ma generando il livello della sicurezza complessiva nei luoghi di lavoro non ha avuto il sostanziale cambiamento che occorre determinare. L’Italia in Europa è al contempo nuove povertà primo posto per numero di morti bianche; triste primato a cui bisogna aggiungere che mentre negli ultimi dieci anni in altri paesi (vedi ad esempio la Germania) il numero delle vittime è calato di circa il 50%, nel nostro il calo è stato solo del 25%. Anche in Toscana sono troppi i lavoratori infortunati (69.000 nel 2007) e discriminazioniquelli che perdono la vita (64). Tra E tutto questo avviene nonostante le fasce tecniche per la prevenzione siano migliorate e le regole diventate più colpite ci sono le persone fragilistringenti. Per fermare questa drammatica e inaccettabile sequenza di morti e infortuni è necessario lavorare ancora di più per radicare, sia nei lavoratori che negli imprenditori, una cultura della prevenzione. A questo proposito ritengo che un buon punto di partenza sia la nuova legge toscana sugli appalti, un’esperienza che speriamo possa diventare patrimonio nazionale, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni prevede l’introduzione di precarietà, mec- canismi per accertare la regolarità delle assunzioni e le donnepresenze sul posto di lavoro, ma non solola definizione di un prezzario per le gare che prevede esplicitamente anche i costi relativi alla sicurezza, l’istituzione di un tutor di cantiere che dovrà verificare l’applicazione delle normative sulla sicurezza. Amministratrici Inoltre, per il 2009 la Regione prevede di implementare l’intero sistema di vigilanza aumentando i controlli del 20% e amministratori locali ci hanno raccontato come molte persone durante la pandemia si sono rivolte per la prima volta ai Comuni per chiedere aiutorendendo gli interventi ispettivi più diffusi e omogenei sul territorio. Il nostro compito e la nostra sfida è stata quindi quella La Regione finanzierà l’intero progetto con un finanziamento di ascoltare e capire insieme come intervenire tempestivamente e trovare forme 1 milione di presa in carico anche più leggere per chi euro grazie al quale saranno assunti 41 nuovi ispettori. Per coordinare l’intera operazione l’Assessorato del Diritto alla Salute si è trovato in difficoltà improvvisafatto promotore di un accordo con la Direzione regionale del Lavoro, Inail, Inps e Vigili del Fuoco della Toscana impegnando gli enti e le amministrazioni firmatarie a sviluppare congiuntamente azioni di promozione dell’osservanza delle norme e di repressione delle violazioni. Oltre al sistema dei controlli, sicuramente anche la formazione ha un ruolo chiave nel creare le condizioni per un cambiamento culturale che renda più consapevoli i lavoratori e i datori di lavoro. Da questo comune sforzo punto di vista, l’Assessorato all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, destinando tutte le risorse per la formazione continua alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, ha compiuto una scelta precisa: la sicurezza del lavoro rappresenta una priorità assoluta e la formazione è nata uno degli strumenti ritenuti più incisivi per raggiungere questo obiettivo. Complessivamente sono stati destinati alla formazione dei lavoratori per la Scheda 40 sicurezza 4 milioni e 500 mila euro l’anno per il 2006 e il 2007; per il 2008 il nuovo investimento, al momento non esattamente quantificabile, risulterà sicuramente ancora più consistente. Sono risorse previste dalla legge 236 per la formazione continua, che vanno ad aggiungersi a quelle che le imprese sono tenute, per legge, a destinare a questo scopo. Sempre in tema di educazione alla sicurezza, la Regione collabora con la direzione scolastica per iniziative rivolte ai giovani. Il ruolo della scuola è fondamentale perché solo così si possono sensibilizzare le nuove generazioni che poi saranno i lavoratori e le lavoratrici di domani. Un’ulteriore priorità è stata individuata nei particolari fabbisogni formativi dei lavoratori con tipologie contrattuali a termine. La mi- nor durata dei loro rapporti di lavoro, sembra, infatti, determinare un calo complessivo delle condizioni di sicurezza, a causa della ridotta conoscenza degli ambienti di lavoro e dei potenziali fattori di rischio in essi presenti, e della mancanza di un’adeguata preparazione sulla sicurezza sul lavoro. A questo proposito la Regione ha firmato un protocollo d’intesa con le Province, le parti sociali e Formatemp (fondo per la formazione dei lavoratori temporanei) per garantire l’accesso ad una corretta in- formazione e formazione per i lavoratori “in somministrazione”. Si tratta di una prima intesa a livello nazionale che pone all’attenzione il problema della sicurezza per questi lavoratori che sono tenuti, per contratto, a passare da un’azienda all’altra, anche in settori fra loro molto diversi, e non possono, per questo, essere inseriti nei normali canali formativi. Infine, uno dei punti cardine delle iniziative regionali è rappresentato da un intervento, finanziato con le risorse del Programma Operativo obiettivo 3 del Fondo Sociale europeo 2000/2006 della Regione Toscana, con un investimento di 270 mila euro, che si è aggiunta poneva come obiettivo la formazione dei quadri e dei delegati sindacali al Piano Sociale e Sanitario fine di consentire loro di affrontare i temi della Regionesicurezza con maggior consapevolezza, con nuovi e più flessibili strumenti di risposta per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni, dando risposte commisurate alle diverse situazioni di difficoltà acuite dalla pandemianell’ambito sia della contrattazione aziendale che delle relazioni industriali. È stata approvata la scorsa primavera a poche settimane dall’esplosione pandemica e ha permesso di affron- tare il 2020 con strumenti innovativi e adattati all’emergenza, e In questo report ci restituisce dati di cui siamo stati molto soddisfatti, perché ne volume viene presentato uno dei progetti finanziati che è stato fatto un uso diffuso indirizzato al settore metalmeccanico in cui si registra il più alto tasso di infortuni di tutta l’industria manifatturiera. Solo tramite approcci innovativi, come quello utilizzato nel corso di tale progetto, basato sulla partecipazione attiva dei corsisti, la for- mazione può assumere il ruolo strategico che le compete. Una metodologia importante che ha messo in luce e innovativo in tutti i territori. Gli strumenti di programmazione e gli interventi proposti dalla Scheda 40 hanno avuto fin da subito un riscontro particolarmente positivo da parte di amministrazioni e servizi, organizzazioni sindacali e organiz- zazioni del terzo settore, pertanto abbiamo pensato di rafforzare ulteriormente questa misura con un finan- ziamento ulteriore di 4 milioni di euro in assestamento di bilancio 2020. Gli interventi effettuati spaziano dal sostegno nel pagamento delle utenze e dell’affitto, all’erogazione di buoni spesa o contributi economici per supportare coloro che versano in situazione di difficoltà economica, ma non rientrano nelle misure di sostegno al reddito ordinarie o straordinarie previste dal livello nazionale o ancora interventi dedicati all’attivazione di forme di sostegno socioeducativo per i giovani o di sostegno alle attività scolastiche e formative, ricercando sinergie ed integrazione con tutti gli interlocutori impegnati al livello locale. Anche per il 2021 abbiamo confermato il finanziamento dedicato alla Scheda 40 nel Piano Sociale e Sanitario Regionale e questo report porta una testimonianza concreta e puntuale di come sul territorio sia stata messa in pratica e abbia avuto l’effetto di mobilitare e moltiplicare risorse ulteriori rispetto a quelle destinate allo scopo dalla Regione Xxxxxx-Romagnavalorizzato le conoscenze empiriche dei partecipanti che, in modo attivo, hanno individuato le criticità dei rischi per la salute presenti nelle realtà in cui operano ed a cui hanno provato a dare risposta e soluzione, at- traverso un circolo virtuoso puntuale studio progettuale. Una pratica di lavoro che auspichiamo sia presa a modello, in modo tale da rendere sempre più attiva la partecipazione dei lavoratori a scelte aziendali che concernono la qualità del loro lavoro e sinergico che restituisce il senso di un impe- gno condiviso e di una forte collaborazione interistituzionale volta a ridurre le diseguaglianze in aumento e rispondere al contempo a nuovi e imprevisti bisogni emersi con la pandemiadella loro vita. Uno sforzo che intendiamo portare avanti insieme ai territori e tutti gli attori coinvolti.Prima cosa:
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Samples: www.puntosicuro.it
PRESENTAZIONE. “La crisi legata Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l‘esercizio del credito. Favorisce l‘accesso del risparmio popolare alla pandemia proprietà dell‘abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento aziona- rio nei grandi complessi produttivi del Paese”. Così recita l’art 47 della nostra Costituzione. Come per molti altri sacri principi sanciti dalla nostra Carta fondamentale, anche questo principio risulta disatteso e troppo spesso inapplicato nella vita di Covid-19 da sanitaria tutti i giorni. Il moderno mercato dei capitali continua ad offrire una vasta gamma di alternative di inve- stimento. Ogni investitore ed investitrice è diventata immediatamente anche economica perennemente alle prese con l’annoso proble- ma della scelta delle forme di investimento più adatte alle proprie esigenze e so- cialealle proprie disponibilità finanziarie. In Alto Adige questa scelta diviene ancora più impegnativa a causa dei possibili problemi di comprensione linguistica che possono riguardare parte della popo- lazione di questa terra. La presente pubblicazione intende favorire, attraverso l’esposizione di concetti semplici e chiari, l’approccio di consumatori e consumatrici alla complessa te- matica finanziaria e vuole altresì rendere possibile un utilizzo proficuo e consapevole degli strumenti offerti. Il rafforzamento di una riflessione critica riguardo gli argomenti trattati è un altro dei fini che ci si propone con il duplice effetto presente lavoro, in quanto l’utilizzo di aumentare strumenti e prodotti finanziari non solo è importante e necessario, ma può, per altro verso, essere anche fonte di problemi e arrivare a causare, finanche, situazioni drammatiche dal punto di vista esistenziale. Una formazione di base in ambito finanziario non può dunque non costituire uno degli ambiti operativi principali della tutela dei consumatori. Nella pubblica- zione, i tre principi classici della pianificazione finanziaria: sicurezza, liquidità, rendimento (e rischio), vengono accompagnati ed integrati anche da quello dell’ “etica negli investi- menti” e dei diritti degli investitori. Il miraggio di facili guadagni passa, infatti, in secondo piano per coloro che vogliono affrontare con un approccio nuovo e diverso il loro rapporto “consapevole” con il denaro ed i modi del suo utilizzo. Potere di acquisto sempre più stagnante o addirittura calante, crisi finanziarie ed economi- che incombenti, dinamiche mondiali sempre più articolate e complesse, sono tutti fattori che impongono un rapporto con il denaro impostato su più solide basi di conoscenza e consapevolezza. Grazie al contributo del Ministero per lo Sviluppo Economico e a quello dell’Amministrazione della Provincia Autonoma di Bolzano, il CTCU potrà distribuire a tutti i cittadini e le diseguaglianze socialicittadine del Sudtirolo la presente guida. Pertanto ci auguriamo che con questa guida realizzata grazie al contributo del Ministero per lo Sviluppo Economico e a quello dell’Amministrazione della Provincia autonoma di Bolzano, territorialiPresidenza, Xxxxxxx Xxxxxx di Gabinetto, tutte le cittadine e i cittadini della nostra Provincia possano orientarsi con più facilità in un settore di tale complessità come lo è quello dei servizi e prodotti finanziari. L’ultima crisi finanziaria ci ha spinti a pubblicare una versione più attuale della presente guida. Sul fatto che tale crisi possa dirsi già superata rimangono fondati dubbi. Come prima e per certi versi ancor più che in passato è quindi importante chiarire alle persone il funzio- namento del mercato e sistema finanziario. In tal modo sarà anche possibile rappresentare al meglio le richieste di consumatori e consumatrici nei confronti dello stesso. Parimenti ci auguriamo che anche gli operatori di tale mercato possono meglio comprendere il linguag- gio, a loro spesso “estraneo”, di genere consumatori e generazionali, ma generando al contempo nuove povertà consumatrici. Xxxx. Xxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Gestire il proprio denaro in maniera intelligente e discriminazioni. Tra le fasce più colpite ci sono le persone fragili, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni consapevole 8 Check-list per il colloquio di precarietà, e le donne, ma non solo. Amministratrici e amministratori locali ci hanno raccontato come molte persone durante la pandemia si sono rivolte per la prima volta consulenza sugli investimenti 9 Check-list / protocollo di consulenza 11 Attenzione agli investimenti poco affidabili! 12 Questionario 13 Check-list: il consulente ai Comuni per chiedere aiuto. Il nostro compito e la nostra sfida è stata quindi quella di ascoltare e capire insieme come intervenire tempestivamente e trovare forme di presa in carico anche più leggere per chi si è trovato in difficoltà improvvisa. Da questo comune sforzo è nata la Scheda 40 che si è aggiunta al Piano Sociale e Sanitario della Regione, con nuovi e più flessibili strumenti di risposta per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni, dando risposte commisurate alle diverse situazioni di difficoltà acuite dalla pandemia. È stata approvata la scorsa primavera a poche settimane dall’esplosione pandemica e ha permesso di affron- tare il 2020 con strumenti innovativi e adattati all’emergenza, e questo report ci restituisce dati di cui siamo stati molto soddisfatti, perché ne è stato fatto un uso diffuso e innovativo in tutti i territori. Gli strumenti di programmazione e gli interventi proposti dalla Scheda 40 hanno avuto fin da subito un riscontro particolarmente positivo da parte di amministrazioni e servizi, organizzazioni sindacali e organiz- zazioni del terzo settore, pertanto abbiamo pensato di rafforzare ulteriormente questa misura con un finan- ziamento ulteriore di 4 milioni di euro in assestamento di bilancio 2020. Gli interventi effettuati spaziano dal sostegno nel pagamento delle utenze e dell’affitto, all’erogazione di buoni spesa o contributi economici per supportare coloro che versano in situazione di difficoltà economica, ma non rientrano nelle misure di sostegno al reddito ordinarie o straordinarie previste dal livello nazionale o ancora interventi dedicati all’attivazione di forme di sostegno socioeducativo raggi X 14 Checklist per i giovani o di sostegno alle attività scolastiche e formative, ricercando sinergie ed integrazione con tutti gli interlocutori impegnati al livello locale. Anche per il 2021 abbiamo confermato il finanziamento dedicato alla Scheda 40 nel Piano Sociale e Sanitario Regionale e questo report porta una testimonianza concreta e puntuale di come sul territorio sia stata messa in pratica e abbia avuto l’effetto di mobilitare e moltiplicare risorse ulteriori rispetto a quelle destinate allo scopo dalla Regione Xxxxxx-Romagna, in un circolo virtuoso e sinergico che restituisce il senso di un impe- gno condiviso e di una forte collaborazione interistituzionale volta a ridurre le diseguaglianze in aumento e rispondere al contempo a nuovi e imprevisti bisogni emersi con la pandemia. Uno sforzo che intendiamo portare avanti insieme ai territori e tutti gli attori coinvolti.contratti assicurativi 15
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PRESENTAZIONE. La crisi legata alla pandemia di Covid-19 da sanitaria che stiamo attraversando non è diventata immediatamente anche economica e so- ciale, con il duplice effetto di aumentare le diseguaglianze sociali, territoriali, di genere e generazionalisolo economica, ma generando al contempo anche etica, culturale, politica. È una crisi di civiltà, dei suoi valori e delle sue credenze. Ed è, soprattutto, una transizione fra un mondo antico e un mondo nuovo. Le idee di progresso e sviluppo secondo visioni deterministiche ed economicistiche di crescita quantitativa si sono dimostrate fallimentari, l’iperspecializzazione disciplinare non ha saputo tener conto di tutto ciò che non è facilmente quantificabile, come la felicità e il benessere. Le vecchie visioni della politica, dell’economia, della società non ci hanno consentito di “governare” la complessità, perciò oggi siamo chiamati a costruire nuove povertà visioni e discriminazioniun nuovo modello di sviluppo. Tra Per fare questo non basta spianare la via con qualche levigatura: bisogna cambiare via. La necessità di cambiare via, naturalmente, non ci impone di ripartire da zero. Xxxx, ci spinge a integrare tutti gli aspetti positivi, e soprattutto a guardare a quelle esperienze che sono riuscite ad integrare competitività e benessere, quantità e qualità della vita (1). È necessario affrontare una serie di nodi critici che riguardano sia il sistema pubblico di welfare sia il nostro sistema industriale. L’Italia si trova ad affrontare il problema della difficile conciliazione tra due esigenze. Da un lato, quella di contenere il debito pubblico e rendere sostenibile il nostro sistema di welfare pubblico; dall’altro, quella di tutelare le fasce più colpite ci sono le persone fragilideboli della società: i “nuovi poveri”, in rapido aumento durante la crisi; la forza lavoro operaia; ma anche porzioni sempre più ampie della classe media, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni di precarietàquotidianamente si confrontano con la precarietà del mercato del lavoro (disoccupazione, e le donnemobilità, ma non solocassa integrazione). Amministratrici e amministratori locali ci hanno raccontato come molte persone durante la pandemia si sono rivolte per la prima volta ai Comuni per chiedere aiuto. Il nostro compito e la nostra sfida è stata quindi quella di ascoltare e capire insieme come intervenire tempestivamente e trovare forme di presa in carico anche più leggere per chi si è trovato in difficoltà improvvisa. Da questo comune sforzo è nata la Scheda 40 Tutte criticità che si è aggiunta al Piano Sociale inseriscono in un contesto già di per sé problematico come quello di una popolazione che invecchia sempre di più e Sanitario della Regioneche fa sempre meno figli. Allo stesso tempo la globalizzazione e l’internazionalizzazione hanno modificato profondamente il sistema industriale in tutto il mondo, con nuovi e più flessibili strumenti determinando reazioni eterogenee nelle economie nazionali. Mentre in Germania o nei Paesi asiatici sono nate estese reti industriali ed economiche che hanno consentito di risposta per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni, dando risposte commisurate alle diverse situazioni di difficoltà acuite dalla pandemia. È stata approvata mantenere pressoché inalterata la scorsa primavera a poche settimane dall’esplosione pandemica e ha permesso di affron- tare il 2020 con strumenti innovativi e adattati all’emergenza, e questo report ci restituisce dati di cui siamo stati molto soddisfatti, perché ne è stato fatto un uso diffuso e innovativo in tutti i territori. Gli strumenti di programmazione e gli interventi proposti dalla Scheda 40 hanno avuto fin da subito un riscontro particolarmente positivo da parte di amministrazioni e servizi, organizzazioni sindacali e organiz- zazioni del terzo settore, pertanto abbiamo pensato di rafforzare ulteriormente questa misura con un finan- ziamento ulteriore di 4 milioni di euro in assestamento di bilancio 2020. Gli interventi effettuati spaziano dal sostegno nel pagamento delle utenze e dell’affitto, all’erogazione di buoni spesa o contributi economici per supportare coloro che versano in situazione di difficoltà economica, ma non rientrano nelle misure di sostegno al reddito ordinarie o straordinarie previste dal livello nazionale o ancora interventi dedicati all’attivazione di forme di sostegno socioeducativo per i giovani o di sostegno alle attività scolastiche e formative, ricercando sinergie ed integrazione con tutti gli interlocutori impegnati al livello locale. Anche per il 2021 abbiamo confermato il finanziamento dedicato alla Scheda 40 nel Piano Sociale e Sanitario Regionale e questo report porta una testimonianza concreta e puntuale di come sul territorio sia stata messa in pratica e abbia avuto l’effetto di mobilitare e moltiplicare risorse ulteriori rispetto a quelle destinate allo scopo dalla Regione Xxxxxx-Romagnacompetitività, in un circolo virtuoso e sinergico che restituisce il senso di un impe- gno condiviso e Italia l’assenza di una forte collaborazione interistituzionale volta a ridurre le diseguaglianze in aumento e rispondere al contempo a nuovi e imprevisti bisogni emersi con la pandemia. Uno sforzo che intendiamo portare avanti insieme ai territori e tutti gli attori coinvolti.politica
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Samples: www.consparitapuglia.it
PRESENTAZIONE. La crisi legata alla pandemia economica attuale del mondo occidentale è una crisi di Covid-19 da sanitaria sistema. Un sistema, il capitalismo, che con gli anni si è diventata immediatamente anche economica sempre più allontanato dalla vita reale dei popoli favorendo l’accumulazione del capitale finanziario globale, a discapito della soddisfazione delle necessità reali delle popolazioni locali. Da quel lontano 1971, quando Xxxxx abbandonò la base aurea del suo Paese (gli USA), i mercati finanziari, per diverse ragioni, principalmente speculative, si sono allontanati dalla vita reale delle Nazioni. A riprova di ciò, basta segnalare che il 95% dei valori del mercato finanziario non ha alcun relazione con i beni e so- cialei servizi scambiati. Al contempo, questi mercati oggi producono, con maggiore frequenza che in altre epoche, crisi flash e profonde in tutto il duplice effetto mondo che mettono a rischio i Diritti essenziali delle persone e la qualità di aumentare vita delle democrazie moderne. Queste crisi oggi investono principalmente le diseguaglianze socialiaree del pianeta definite “nord del mondo” come gli Stati Uniti d’America, territorialil’Europa e il Giappone. I paesi emergenti registrano una crescita che supera la media del 5% annuale. Dove va questa crescita? Come si può convertire un modello, di genere e generazionali, ma generando al contempo nuove povertà e discriminazioni. Tra le fasce più colpite ci sono le persone fragilicome quello capitalista focalizzato sull’utilitarismo finanziario, che già prima dell’emergenza vivevano in situazioni sembra essere ad un punto di precarietànon ritorno della sua storia? In questo contesto, e è un dato di fatto che l’Argentina ha vissuto, dieci anni fa, ciò che stanno soffrendo quasi tutti i Paesi del mondo: il crollo delle economie nazionali. provocato dalla crisi finanziaria. Oggi la comunità mondiale sta vivendo ciò che l’Argentina ha vissuto 10 anni fa, con tutte le donne, ma non solo. Amministratrici e amministratori locali ci hanno raccontato come molte persone durante la pandemia si sono rivolte per la prima volta ai Comuni per chiedere aiutosue catastrofiche conseguenze. Il nostro compito sistema capitalista ha tentato di mercificare l’uomo e la nostra sfida è stata quindi quella di ascoltare e capire insieme natura, come intervenire tempestivamente e trovare forme di presa in carico anche più leggere per chi si è trovato in difficoltà improvvisa. Da questo comune sforzo è nata la Scheda 40 che si è aggiunta al Piano Sociale e Sanitario della RegioneXxxx Xxxxxxx aveva evidenziato con estrema lucidità, con nuovi e più flessibili strumenti di risposta per contrastare le diseguaglianze in aumento e rispondere ai nuovi bisogni, dando risposte commisurate alle diverse situazioni di difficoltà acuite dalla pandemia. È stata approvata la scorsa primavera a poche settimane dall’esplosione pandemica e ha permesso di affron- tare il 2020 con strumenti innovativi e adattati all’emergenza, e questo report ci restituisce dati di cui siamo stati molto soddisfatti, perché ne è stato fatto un uso diffuso e innovativo in tutti dimostrando come mai prima i territori. Gli strumenti di programmazione e gli interventi proposti dalla Scheda 40 hanno avuto fin da subito un riscontro particolarmente positivo da parte di amministrazioni e servizi, organizzazioni sindacali e organiz- zazioni del terzo settore, pertanto abbiamo pensato di rafforzare ulteriormente questa misura con un finan- ziamento ulteriore di 4 milioni di euro in assestamento di bilancio 2020. Gli interventi effettuati spaziano dal sostegno nel pagamento delle utenze e dell’affitto, all’erogazione di buoni spesa o contributi economici per supportare coloro che versano in situazione di difficoltà economica, ma non rientrano nelle misure di sostegno al reddito ordinarie o straordinarie previste dal livello nazionale o ancora interventi dedicati all’attivazione di forme di sostegno socioeducativo per i giovani o di sostegno alle attività scolastiche e formative, ricercando sinergie ed integrazione con tutti gli interlocutori impegnati al livello locale. Anche per il 2021 abbiamo confermato il finanziamento dedicato alla Scheda 40 nel Piano Sociale e Sanitario Regionale e questo report porta una testimonianza concreta e puntuale di come sul territorio sia stata messa in pratica e abbia avuto l’effetto di mobilitare e moltiplicare risorse ulteriori rispetto a quelle destinate allo scopo dalla Regione Xxxxxx-Romagna, in un circolo virtuoso e sinergico che restituisce il senso di un impe- gno condiviso e di una forte collaborazione interistituzionale volta a ridurre le diseguaglianze in aumento e rispondere al contempo a nuovi e imprevisti bisogni emersi con la pandemia. Uno sforzo che intendiamo portare avanti insieme ai territori e tutti gli attori coinvoltisuoi nefasti effetti.
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