Common use of Risultati attesi Clause in Contracts

Risultati attesi. L’offerta che si intende creare è quella di un medium completamente sintetico capace di rispondere a tre bisogni fondamentali, espressi o impliciti, degli operatori delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicati. Per quanto riguarda il primo bisogno, il medium da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili a quelle dei prodotti attualmente in uso e cioè consentire la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati al trapianto per almeno un mese. Durante questo periodo, le caratteristiche qualitative iniziali del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso il pieno recupero funzionale di cellule borderline. Relativamente al secondo bisogno, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe gli operatori delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza di doverlo prepararlo, permettendo di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attività, con conseguente risparmio di tempo e denaro ed incremento dell’efficienza della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimo, il medium che si intende offrire, una volta individuata la formulazione completamente sintetica che risponda al primo bisogno e permetta di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato nel pieno rispetto delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabili. In questo modo si risponde anche al terzo bisogno degli operatori delle Banche degli occhi di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi per i futuri destinatari dei tessuti, dovuti alla presenza di composti potenzialmente contaminanti o a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhi.

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Samples: Accordo Di Programma Quadro Nel Settore Della Ricerca

Risultati attesi. L’offerta Uno studio di fattibilità del distretto Veneto Nanotech, ha dimostrato che si intende creare proprio i settori industriali in cui è quella maggiormente concentrata l’industria veneta sono quelli in cui sono maggiori le ricadute della ricerca sulle nanotecnologie applicate alle proprietà dei materiali. Non bisogna dimenticare, peraltro, che un’importante categoria di un medium completamente sintetico capace beneficiari è costituita dalle imprese start-up (spin-off della ricerca) che nasceranno per applicare i risultati di rispondere ricerca scaturiti dal presente progetto. I settori industriali su cui il progetto avrà il maggiore impatto sono gli stessi a tre bisogni fondamentalicui appartengono le imprese che parteciperanno alla definizione e alla realizzazione delle attività di ricerca, espressi ossia: aziende tessili, aziende delle materie plastiche, aziende della carta aziende alimentari aziende biomediche aziende aeronautiche Sono molti i settori che possono beneficiare dei risultati della ricerca. In particolare possono essere citati i settori della meccanica di precisione, della produzione di manufatti in materiale polimerico, le tecnologie produttive del settore tessile, l’occhialeria, ecc. Tali settori già da qualche tempo stanno subendo una concorrenza molto acuta da parte di paesi emergenti. Lo sviluppo di tecnologie avanzate potrebbero essere di vitale importanza per la sopravvivenza di tali settori, incrementandone la competitività. Ricerca applicata e sperimentazione industriale nel campo delle nanotecnologie Il programma di ricerca ha lo scopo di sviluppare tecnologie per la protezione e funzionalizzazione di superfici metalliche o implicitipolimeriche, degli operatori delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo materiali biocompatibili e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicatiper la decorazione. Per quanto riguarda la preparazione dei rivestimenti di interesse si impiegheranno strategie sintetiche da fase liquida (Sol-Gel) e da fase vapore plasma-assistita, la cui opportuna combinazione costituisce uno dei punti di forza delle attuali attività di ricerca nel settore. Tra i vantaggi di tali metodologie vanno annoverati: (i) le basse temperature di esercizio, che consentono l’ottenimento di rivestimenti in condizioni soft, al di fuori delle restrizioni termodinamiche; (ii) il primo bisognocontrollo di composizione e struttura, reso possibile dall’elevato numero di parametri di processo e dalla loro mutua influenza sulle caratteristiche del sistema realizzato; (iii) il basso impatto ambientale e l’applicabilità su larga scala. Su questa base, il medium da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili a quelle dei prodotti attualmente in uso e cioè consentire la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati al trapianto per almeno un mese. Durante questo periodo, conseguimento degli obiettivi di cui sopra verrà perseguito attraverso le caratteristiche qualitative iniziali del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso il pieno recupero funzionale di cellule borderline. Relativamente al secondo bisogno, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe gli operatori delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza di doverlo prepararlo, permettendo di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attività, con conseguente risparmio di tempo e denaro ed incremento dell’efficienza della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimo, il medium che si intende offrire, una volta individuata la formulazione completamente sintetica che risponda al primo bisogno e permetta di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato nel pieno rispetto delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabili. In questo modo si risponde anche al terzo bisogno degli operatori delle Banche degli occhi di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi per i futuri destinatari dei tessuti, dovuti alla presenza di composti potenzialmente contaminanti o a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhi.seguenti fasi:

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Samples: Accordo Di Programma Quadro Nel Settore Della Ricerca

Risultati attesi. L’offerta Il risultato del presente progetto sarà la definizione di uno o più protocolli relativi alle metodologie di analisi e misura indagate. Tali protocolli potranno servire per presentare e qualificare positivamente l’attività di Civen sia alle imprese, sia ad organismi o gruppi di definizione di standard e certificazione a livello nazionale ed europeo Ricerca applicata e sperimentazione industriale nel campo delle nanotecnologie Le nanotecnologie sono indicate sia dal mondo scientifico che si intende creare da buona parte di quello industriale come scienze di frontiera che avranno sviluppi e ricadute importantissime in una pluralità di tecnologie. È per questa ragione che le nanotecnologie sono riconosciute, da alcuni anni, come uno dei settori prioritari su cui concentrare risorse e competenze nell’ambito dei programmi di ricerca e innovazione a livello comunitario e nazionale. Inoltre a livello internazionale è quella ampiamente affermato il principio, secondo il quale le attività di un medium completamente sintetico capace studio dell'impatto sociale e ambientale e di rispondere a tre bisogni fondamentali, espressi o impliciti, degli operatori delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicati. Per quanto riguarda il primo bisogno, il medium da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili risk assessment vanno rese contestuali a quelle dei prodotti attualmente di sviluppo scientifico e tecnologico. In coerenza con il principio enunciato sopra. L'azione di trasferimento tecnologico sarà veramente efficace solo a condizione che le conoscenze scientifico- tecniche siano accompagnate da delle valutazioni d’eventuali rischi che le tecnologie innovative proposte possano comportare per la salute umana e per l'ambiente e di contromisure atte a porre tali rischi sotto controllo ed a tutelare salute ed ambiente contro ogni eventuale effetto avverso. Dovrà inoltre venir analizzata la possibilità che alcuni degli aspetti collegati all'introduzione delle nuove tecnologie pongano questioni critiche in uso e cioè consentire la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati al trapianto per almeno un mese. Durante questo periodomateria di etica, le caratteristiche qualitative iniziali del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso il pieno recupero funzionale tipo di cellule borderline. Relativamente al secondo bisognoquelle poste dall'introduzione delle biotecnologie (relative, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe gli operatori delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza di doverlo prepararload esempio, permettendo di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attività, con conseguente risparmio di tempo e denaro alla proprietà intellettuale ed incremento dell’efficienza della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimo, il medium che si intende offrire, una volta individuata la formulazione completamente sintetica che risponda al primo bisogno e permetta di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato nel pieno rispetto delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabiliall'etica d'impresa). In questo modo si risponde anche modo, il processo di trasferimento tecnologico potrà avvenire in un clima di generale accettazione sociale, favorita dal fatto di poter dimostrare che tutte le delicate questioni relative alla valutazione del rischio ed agli aspetti etici sono state affrontate e risolte contestualmente allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e delle nuove tecnologie. In particolare per la tipologia delle produzioni e negli stessi ambiti di ricerca previsti per CIVEN è necessario comprendere meglio la tossicità delle nanoparticelle ed è altresì indispensabile studiare e valutare il comportamento ambientale (bioaccumulo, persistenza, meccanismi di trasporto, adsorbimento/desorbimento, reattività chimica) delle nanoparticelle disperse. Le particelle in atmosfera sono soggette a processi chimico fisici (nucleazione, coagulazione etc.) che ne possono aumentare le dimensioni influendo così sul loro tempo di residenza in aria (sia in ambiente aperto che chiuso), la loro tossicità, la loro composizione chimica etc. Una prima fase quindi necessita l’approfondimento dei processi produttivi che possono produrre nanoparticelle e in secondo luogo, soprattutto in ambienti chiusi, indagare i meccanismi di interazione tra le varie particelle, la loro concentrazione, la composizione chimica e la distribuzione delle specie chimiche inquinanti tra fase gassosa e nanoparticelle. Particolare attenzione dovrà essere posta sia alle nanoparticelle come tali sia a quelle da esse eventualmente derivate con strutture diverse e diametri superiori. I recettori umani attualmente più esposti sono i lavoratori, sia nell'industria che nei laboratori universitari e/o centri di ricerca che possono inalare le nanoparticelle presenti nell'ambiente di lavoro o durante tutte le fasi del processo produttivo. A tale scopo sarà importante individuare le modalità con le quali le nanoparticelle vengono disperse nell’ambiente di lavoro e la potenziale via di esposizione (per inalazione, ingestione e/o contatto dermico). La tipologia e la quantità delle sostanze prodotte la frequenza e l’andamento temporale delle emissioni (continua, intermittente, etc.), e i fattori che possono aumentarne la tossicità negli ambienti chiusi e le modalità di interazione con gli organismi viventi sono elementi fondamentali per gli obiettivi proposti nel progetto. Uno successivo sviluppo di questo progetto riguarderà l’interazione delle nanoparticelle con le varie componenti ambientali durante tutto il ciclo di vita delle stesse (dalla produzione, al terzo bisogno degli operatori delle Banche degli occhi di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi per i futuri destinatari dei tessutitrasporto, dovuti alla presenza di composti potenzialmente contaminanti o a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhi.all'utilizzo fino allo smaltimento finale, riuso/riciclo)

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Samples: www.regione.veneto.it

Risultati attesi. L’offerta Il nuovo servizio di architettura orientata (SOA) aiuta il design e la manutenzione nelle partnership, possiamo infatti dire che si intende creare è quella il cuore pulsante del Omni-Channel, in grado di un medium completamente sintetico capace soddisfare qualsiasi esigenza aziendale in via di rispondere a tre bisogni fondamentali, espressi o impliciti, degli operatori delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicatisviluppo aumentandone l’efficienza. Per quanto riguarda YNAP è sempre stato un punto di forza il primo bisognocosì detto “Build Once, Use Many”, ovvero la creazione e manutenzione di una singola piattaforma che serva più clients. Questa filosofia riduce notevolmente il medium da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili “time to market” diminuendo ancora i costi di ownership oltre a quelle dei prodotti attualmente in uso e cioè consentire scalare la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati al trapianto per almeno un mesescalabilità. Durante questo periodo, le caratteristiche qualitative iniziali Tra i punti chiave del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso il pieno recupero funzionale futuro troviamo sicuramente i servizi di cellule borderline. Relativamente al secondo bisogno, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe gli operatori delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza di doverlo prepararlo, permettendo di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attività, con conseguente risparmio di tempo e denaro ed incremento dell’efficienza della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimo, il medium che si intende offrireDataCenter, una volta individuata tecnologia su cui Ynap sta investendo molto. I benefici sono molteplici ma possiamo evidenziare in particolar modo le migliori prestazoni e accessibilità di questo servizio per mercati di tutto il mondo. Naturalmente ognuna di queste scelte innovative devono essere sviluppate seguendo processi accoppiati a rigorosi test che ne monitorano la formulazione completamente sintetica sicurezza permettendo una mitigazione del rischio proattivo e una difesa sempre più efficace. La valorizzazione attraverso i social dei contenuti permetterà di intercettare la nuova clientela sia dei millenials che risponda al primo bisogno delle future new generations che nascono con il mobile che ha permeato la vita di tutti noi. I social più evoluti saranno uno dei più imporanti canali di valorizzazione come si evince anche dalla slide Nr.59 presente nell’allegato inserito come “Altri Allegati” che esplicita senza limiti la strategia di YNAP ed il progetto Replatform che ne rapprsenta un sola parte. Lo sviluppo del framework “Mobile nativo” renderà possibile una più veloce realizzazione delle nuove apps native e permetta l’introduzione di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato nel pieno rispetto delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabili. In questo modo si risponde anche al terzo bisogno degli operatori delle Banche degli occhi di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi nuovi servizi per i futuri destinatari dei tessuti, dovuti alla presenza di composti potenzialmente contaminanti o a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhiapps esistenti.

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Samples: bur.regione.emilia-romagna.it

Risultati attesi. L’offerta che si intende creare Il progetto è quella rivolto ad ottenere risultati tangibili dal punto di vista dell’aumento della produzione e della qualità dell’olio, con notevoli ricadute dal punto di vista economico e nuovi sbocchi commerciali per i prodotti. Significativo sarà l'impatto sul sistema della commercializzazione e dell’esportazione dell'olio, grazie all’introduzione di innovativi sistemi di tracciabilità e di certificazione, packaging e infotracing. Tali innovazioni permetteranno di penetrare nuovi mercati, come ad esempio quello degli Stati Uniti, molto rigoroso dal punto di vista normativo, ma dove la richiesta di qualità, salubrità e di "Made in Italy" certificato, risultano in rapida crescita. I risultati delle diverse linee di ricerca e sperimentazione consentiranno di attivare un medium completamente sintetico sistema condiviso di know-how tra gli operatori del settore capace di rispondere a tre bisogni fondamentaliinnalzare il livello tecnologico dell’interna filiera mediante il trasferimento delle buone pratiche di produzione, espressi o impliciti, degli operatori delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo raccolta e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicati. Per quanto riguarda il primo bisogno, il medium da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili a quelle lavorazione della materia prima e dei prodotti attualmente in uso e cioè consentire la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati al trapianto per almeno un mesederivati. Durante questo periodo, le caratteristiche qualitative iniziali del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso Dal punto di vista ambientale il pieno recupero funzionale progetto consentirà di cellule borderline. Relativamente al secondo bisogno, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe gli operatori delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza di doverlo prepararlo, permettendo di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attivitàsviluppare nuovi processi a basso impatto, con conseguente risparmio un carico limitato di tempo e denaro ed incremento dell’efficienza reflui, dove gran parte della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimomateria organica presente potrà essere valorizzata in ambito cosmeceutico e/o farmaceutico, il medium che si intende offrirecon un’evidente ricaduta sul piano economico, una capace a sua volta individuata la formulazione completamente sintetica che risponda al primo bisogno e permetta di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato nel pieno rispetto delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabiliattivare nuove filiere produttive basate sulla valorizzazione degli scarti. In questo modo si risponde generale, l’intervento sulla filiera contribuirà a contenere la perdita occupazionale in atto nel comparto e stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro, non solo direttamente all'interno delle imprese olivicole, ma anche al terzo bisogno degli operatori nell'ambito delle Banche degli occhi infrastrutture di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi per i futuri destinatari servizio comuni, necessarie a supportare tutte le fasi della produzione, del marketing e della commercializzazione dei tessutinuovi prodotti, dovuti nonché alla presenza creazione di composti potenzialmente contaminanti o a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhinuove filiere nutraceutiche, cosmeceutiche e cosmetiche.

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Samples: www.arsial.it

Risultati attesi. L’offerta che si intende creare è quella L’Obiettivo finale dei progetti di un medium completamente sintetico capace di rispondere a tre bisogni fondamentaliricerca è, espressi o impliciti, degli operatori nell’ambito delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicati. Per quanto riguarda il primo bisognoiniziative del distretto tecnologico Veneto Nanotech, il medium trasferimento tecnologico ed il coinvolgimento dei soggetti privati ed in particolare aziende venete produttrici di impianti di riscaldamento ed aziende venete produttrici di sistemi per la diagnostica clinica ed il monitoraggio ambientale Il miglioramento del rapporto segnale/rumore e le proprietà di selettività/preconcentrazione derivanti dall’uso di sensori nanostrutturati funzionalizzati con film ultrasottili consentirà lo sviluppo di dispositivi adatti al controllo diretto e decentrato della qualità ambientale e in parte anche degli alimenti. Oltre che per l’impegno da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili a quelle dei prodotti attualmente parte di operatori specializzati, per tali dispositivi si prevedono notevoli potenzialità per un uso più vasto e meno specialistico che impatta la crescente richiesta di dispositivi semplici ed economici per il controllo domestico e decentrato della qualità dell’aria, dell’acqua e degli alimenti. Queste applicazioni tecnologiche assolutamente innovative impatteranno chi utilizza dispositivi per l’analisi ed il monitoraggio dell’inquinamento ambientale e/o degli alimenti in uso maniera rapida, diretta e cioè consentire la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati senza necessità di indagini di laboratorio. Gli utilizzatori di tali tecnologie sono gli enti preposti al trapianto per almeno un mese. Durante questo periodocontrollo ambientale (Arpa, le caratteristiche qualitative iniziali del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso il pieno recupero funzionale di cellule borderline. Relativamente al secondo bisognoPolizia Provinciale, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe Guardia Forestale ecc.) gli operatori di vari settori produttivi quali quello agro-alimentare e delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza produzioni ittiche nonché gli addetti al controllo dei processi produttivi industriali e il personale medico. La formazione del personale di doverlo prepararlo, permettendo CIVEN e delle aziende costituiscono altrettanti risultati di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attività, con conseguente risparmio di tempo e denaro sicuro valore per il trasferimento culturale ed incremento dell’efficienza della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimo, il medium che si intende offrire, una volta individuata la formulazione completamente sintetica che risponda al primo bisogno e permetta di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato applicativo nel pieno rispetto campo delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabili. In questo modo si risponde anche al terzo bisogno degli operatori delle Banche degli occhi di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi nanotecnologie per i futuri destinatari dei tessutisensori in generale. Gli obiettivi del progetto sono: la messa a punto di dispositivi sensori per l’ossigeno in processi di combustione, dovuti alla presenza basati su film sottili nanostrutturati e nanocompositi di composti potenzialmente contaminanti o ossidi e di metalli; la progettazione e realizzazione di sensori chimici e biochimici per diagnostica medica. Le aziende interessate sono i produttori di impianti di riscaldamento e di presidi sanitari. 1B. Deposizione di strati ad elevate proprietà tribologiche e resistenza a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhi.corrosione

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