Strategia relativa alle garanzie. Sono ammesse le seguenti tipologie di garanzie: − garanzie in contanti nella moneta di riferimento del rispettivo comparto nonché nelle seguenti altre monete: euro (EUR), dollaro statunitense (USD), franco svizzero (CHF) e sterlina britannica (GBP); − titoli di Stato emessi dai seguenti Stati in veste di emittenti: Germania, Xxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxx x’Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxx Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx; − l’emittente della garanzia deve esibire un’elevata solvibilità, con un rating che di norma dev’essere pari ad almeno S&P AA- S&P o Moody’s Aa3 (è determinante il più basso tra i due rating); − le garanzie devono essere estremamente liquide, devono essere valutate una volta al giorno nei giorni di apertura delle borse ed essere negoziate a un prezzo trasparente in borsa o su un altro mercato regolamentato e accessibile al pubblico. È necessaria una copertura della seguente portata: − possono essere ricevute garanzie fino a un massimo del 30% del patrimonio del fondo; − il valore delle garanzie deve corrispondere, in ogni momento, ad almeno il 100% del valore venale dei valori mobiliari prestati; − le garanzie devono essere adeguatamente diversificate, considerando che nel caso dei titoli di Stato vengono ricevute garanzie anche da un singolo Stato se le garanzie sono ripartite su 6 diverse emissioni e nessuna delle emissioni rappresenta più del 30% del valore netto d’inventario del rispettivo comparto; − le garanzie in contanti non devono essere reinvestite e in generale le garanzie non devono essere a loro volta date in prestito, costituite in pegno, vendute, reinvestite o utilizzate per la copertura di strumenti finanziari derivati. Sono stabiliti i seguenti margini di garanzia: − le garanzie in contanti non richiedono un margine di garanzia, ma nel caso di garanzie in una moneta diversa dalla moneta di riferimento del rispettivo comparto è necessario compensare le oscillazioni dei corsi di cambio; − nel caso dei titoli di Stati il margine di sicurezza viene stabilito sulla base della durata residua. Di norma, la durata residua non supera i 10 anni, e non può in nessun caso superare i 30 anni. Nella tabella seguente sono riportate le fasce di oscillazione degli scarti di garanzia rispettivamente applicati: Contanti 0% Titoli di Stato con durata residua < 1 anno 0%-3% Titoli di Stato con durata residua da 1 a 5 anni 2%-5% Titoli di Stato con durata residua da 5 a 10 anni 2%-7% Titoli di Stato con durata residua oltre 10 anni 5%-13% La direzione del ...