Tolleranze geometriche Clausole campione

Tolleranze geometriche. Le tolleranze ammesse sono le seguenti: la posizione planimetrica non dovrà discostarsi da quella di progetto più di 5 cm, salvo diverse indicazioni della DL; la deviazione dell’asse del micropalo rispetto all’asse di progetto non dovrà essere maggiore del 2%; la sezione dell’armatura metallica non dovrà risultare inferiore a quella di progetto; il diametro dell’utensile di perforazione dovrà risultare non inferiore al diametro di perforazione di progetto; quota testa micropalo: ± 5 cm;
Tolleranze geometriche. La posizione planimetrica dei pali non dovrà discostarsi da quella di progetto più del 5% del diametro nominale del palo salvo diversa indicazione della Direzione Lavori. La verticalità dovrà essere assicurata con tolleranza del 2%. Le tolleranze sul diametro nominale D, verificate in base ai volumi di conglomerato cementizio assorbito rilevate con la frequenza indicata successivamente sono le seguenti: - per ciascun palo, in base all'assorbimento complessivo, si ammette uno scostamento dal diametro nominale compreso tra «-0,01D» e «+0,1D»; - per ciascuna sezione dei pali sottoposti a misure dell'assorbimento dose per dose, si ammette uno scostamento dal diametro nominale compreso tra «-0,01D» e «+0,1D». L'Impresa è tenuta ad eseguire a suo esclusivo onere e spese tutti i controlli e tutte le opere sostitutive e/o complementari che a giudizio della Direzione Lavori, sentito il Progettista, si rendessero necessarie per ovviare all'esecuzione di pali in posizione e/o con dimensioni non conformi alle tolleranze qui stabilite, compresi pali aggiuntivi ed opere di collegamento.
Tolleranze geometriche. Xxxxxxx accettate le seguenti tolleranze sull'assetto geometrico del palo: - sulla lunghezza: uguale a ± 1%; - sul perimetro: uguale a ± 2%; - deviazione dell'asse del palo rispetto all'asse di progetto: <3%; - errore rispetto alla posizione planimetrica: <20% del diametro nominale in testa. L'Impresa è tenuta ad eseguire a suo esclusivo onere e spesa tutte le opere sostitutive e/o complementari che a giudizio della Direzione Lavori, sentito il Progettista, si rendessero necessarie per ovviare all'esecuzione di pali in posizione e/o con dimensioni non conformi alle tolleranze qui stabilite, compresi pali aggiuntivi ed opere di collegamento.
Tolleranze geometriche. Rispetto alle dimensioni indicate nei disegni di progetto, in fase di progettazione esecutive e analogamente in esecuzione dovranno essere ammesse le seguenti tolleranze: - la sovrapposizione tra i pali deve essere almeno pari al 15% del diametro; - lo scostamento dalla verticale deve essere minore dello 0.5% ovvero minore della lunghezza della corda in direzione trasversale alla direttrice della paratia; - lo scostamento della verticale deve essere minore dello 0.5% ovvero minore della lunghezza di sovrapposizione dei pali in direzione longitudinale - sulle coordinate planimetriche: @ 5 cm; - sulla profondità: da -10 cm a +50 cm di approfondimento. I controlli di verticalità dovranno essere eseguiti con inclinometri applicati sulle aste di perforazione e/o, prima dei getti, con sonde ad ultrasuoni. Tutte le apparecchiature di controllo della verticalità devono essere dotati di strumenti di registrazione digitali. Tali dati opportunamente catalogati dovranno essere consegnati con frequenza settimanale alla Direzione Lavori.
Tolleranze geometriche. Le tolleranze ammesse nella realizzazione dei fori sono le seguenti: ▪ il diametro dell’utensile di perforazione dovrà risultare non inferiore al diametro di progetto e non superiore del 10% di tale diametro; ▪ la lunghezza totale di perforazione dovrà risultare conforme al progetto; ▪ la variazione di inclinazione e di direzione azimutale non dovrà essere maggiore di ±2°; ▪ la posizione della testa foro non dovrà discostarsi più di 10 cm dalla posizione di progetto. La lunghezza totale dell'armatura e la lunghezza del tratto attivo, posizionato nella parte terminale della perforazione, dovranno risultare conformi alle indicazioni progettuali.
Tolleranze geometriche. Le tolleranze ammesse sono le seguenti: - la posizione planimetrica non dovrà discostarsi da quella di progetto più di 5 cm, salvo diverse indicazioni della DL; - la deviazione dell’asse del micropalo rispetto all’asse di progetto non dovrà essere maggiore del 2%; - la sezione dell’armatura metallica non dovrà risultare inferiore a quella di progetto; - il diametro dell’utensile di perforazione dovrà risultare non inferiore al diametro di perforazione di progetto; - quota testa micropalo: ± 5 cm; - lunghezza: ± 15 cm. Prima di iniziare la perforazione l’Impresa dovrà, a sua cura e spese, individuare sul terreno la posizione dei micropali mediante appositi picchetti sistemati in corrispondenza dell’asse di ciascun palo. Su ciascun picchetto dovrà essere riportato il numero progressivo del micropalo quale risulta dalla pianta della palificata. Tale pianta, redatta e presentata alla DL dall’Impresa esecutrice, dovrà indicare la posizione planimetrica di tutti i micropali, inclusi quelli di prova, contrassegnati con numero progressivo.
Tolleranze geometriche. Diaframmi in c.a.
Tolleranze geometriche. La posizione planimetrica dei diaframmi dovrà mantenersi nelle tolleranze indicate nel progetto. La verticalità dovrà essere assicurata con tolleranza del 2%; nel caso di diaframmi a tenuta idraulica dovrà essere garantita una tolleranza di un valore massimo pari a S/3 L (S = Spessore; L = profondità del diaframma). Le tolleranze ∆S sullo spessore, verificate in base ai volumi di conglomerato cementizio assorbito, sono le seguenti: - per ciascun elemento, in base al suo assorbimento globale: -0,01S < ∆S< 0,1S - per ciascuna sezione degli elementi sottoposti a misure dell'assorbimento dose per dose (dose = autobetoniera): -0,01S < ∆S < 0,01S La profondità "L" dovrà risultare conforme al progetto ±20 cm. L'ordine di realizzazione dei singoli pannelli potrà essere fissato o variato a giudizio della Direzione Lavori, senza che perciò l'Impresa abbia diritto ad alcun speciale compenso. L'Impresa è tenuta ad eseguire a suo esclusivo onere e spesa tutte le opere sostitutive e/o complementari che a giudizio della Direzione Lavori, sentito il Progettista, si rendessero necessarie per garantire piena funzionalità al diaframma in caso di esecuzione non conforme alle tolleranze stabilite.
Tolleranze geometriche. Le tolleranze ammesse sull'assetto geometrico delle colonne di terreno consolidato sono le seguenti: - la posizione dell'asse di ciascun punto di trattamento non dovrà discostarsi da quella di progetto più di 5 cm salvo diverse prescrizioni della Direzione Lavori; - la deviazione dell'asse della colonna rispetto all'asse di progetto non dovrà essere maggiore del 1,5%; - la lunghezza non dovrà differire di ±15 cm da quella di progetto; - il diametro delle colonne non dovrà in nessun caso risultare inferiore a quello nominale indicato in progetto.
Tolleranze geometriche. Le tolleranze ammesse sull'assetto geometrico delle colonne di terreno consolidato sono le seguenti: - la posizione dell'asse di ciascun punto di trattamento non dovrà discostarsi da quella di progetto più di 5 cm salvo diverse prescrizioni della Direzione Lavori; - la deviazione dell'asse della colonna rispetto all'asse di progetto non dovrà essere maggiore del 1,5%; - la lunghezza non dovrà differire di ± 15 cm da quella di progetto; - il diametro delle colonne non dovrà in nessun caso risultare inferiore a quello nominale indicato in progetto. Prima di iniziare la perforazione l'Impresa dovrà, a sua cura e spese, indicare sul terreno la posizione dei punti di trattamento da contrassegnare con picchetti, marche od altro, sistemati in corrispondenza dell'asse di ciascun punto di trattamento. L'Impresa dovrà presentare alla Direzione Lavori la seguente documentazione: -una mappa dei trattamenti con la posizione di tutti i punti, contrassegnati con un numero progressivo; - un programma cronologico di perforazione ed iniezione elaborato in modo da minimizzare gli effetti negativi della perforazione/iniezione sulle colonne consolidate già eseguite; - una relazione riportante le caratteristiche dei materiali, ante e post lavorazione, da impiegare ed inoltre, le caratteristiche delle macchine e degli impianti. La mancata presentazione della documentazione preliminare comporta la non autorizzazione all'inizio della esecuzione dei lavori, né verranno accettate eventuali lavorazioni svolte prima dell'approvazione delle modalità esecutive. In relazione al diametro nominale dei trattamenti colonnari, variabile da 0,60 m a 1,80 m, valgono le modalità operative di seguito riportate. Comprendono le seguenti fasi di lavorazione: perforazione a rotazione o rotopercussione, di diametro adeguato, eseguita di norma con impiego di rivestimento provvisorie; - iniezione di una miscela di acqua e cemento tipo I II III IV V 42,5, nel rapporto compreso tra 0,71/1 e 1,5/1, con l'impiego di additivi stabilizzanti, fluidificanti, acceleranti o ritardanti di presa, espansivi, impermeabilizzanti, antidilavamento, ecc., secondo le disposizioni della Direzione Lavori. La pressione di iniezione della miscela a bocca foro dovrà essere superiore a 30 MPa e la quantità di miscela iniettata dovrà superare il 70% del volume teorico del terreno da trattare, con un minimo di 350 Kg di cemento (peso secco) per metro cubo di terreno trattato. Mentre la miscela fuoriesce dagli ugelli posti alla es...