Vantaggi per gli istituti di credito Clausole campione

Vantaggi per gli istituti di credito. E' oramai risaputo che molti Istituti di Credito si trovano oggi ad essere metaforicamente seduti su delle pericolose "polveriere", costituite dai numerosi cantieri edili a suo tempo finanziati ed a tutt’oggi rimasti in gran parte invenduti. Cosa fanno oggi gli Istituti di Credito nel momento in cui si rendono conto di aver finanziato un cantiere in cui le vendite sono state irrisorie e si sono poi del tutto bloccate a seguito dell’inevitabile perdita di "appeal" dell’iniziativa immobiliare rimasta in gran parte invenduta? I principali gruppi bancari italiani hanno recentemente deciso di affrontare in modo radicale il problema, aprendo le proprie reti di xxxxxxx immobiliari per gestire direttamente le vendite dei cantieri dei loro costruttori in difficoltà. Mentre gli istituti di credito minori, che non hanno le proprie agenzie immobiliari, molto spesso non sanno come intervenire per migliorare la situazione. Infatti, se andassero a mettere in sofferenza le imprese che hanno finanziato chiedendo loro un “utopistico rientro”, peggiorerebbero solamente la situazione, dovendo poi svalutare i loro crediti in bilancio con il conseguente obbligo di ricapitalizzazione previsto dalla legge. Invece che sperare in tempi migliori, che molto probabilmente non arriveranno mai, anche perché, più gli immobili restano invenduti e più si deprezzano, fino ad arrivare ai casi estremi in cui l’imprenditore non riesce nemmeno più ad adeguare il prezzo ai nuovi valori di mercato e se lo facesse non riuscirebbe più, con il ricavo della vendita, ad estinguere il debito contratto con la banca. In questo scenario, il Rent to Buy potrebbe veramente essere lo strumento adatto a disinnescare queste autentiche “bombe ad orologeria”. Innanzi tutto il Rent to Buy, se correttamente realizzato con preliminare di compravendita trascritto dal Notaio e quindi opponibile ai terzi, non solo tutela l’acquirente in caso di fallimento del venditore, ma tutela anche la banca che ha finanziato l’impresa, sia perché va a raddoppiare la garanzia per la banca stessa, sia perché le fraziona il rischio. Facciamo un esempio pratico: in caso di fallimento dell’impresa, sui contratti preliminari di compravendita “non trascritti” il curatore fallimentare ha un diritto di opzione: può scegliere di portali a termine con i legittimi promissari acquirenti, così come può decidere di risolverli, con grande danno per questi ultimi, che vedrebbero inevitabilmente attratte nella massa del patrimonio del fallimento le...

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  • Modalità della votazione Il luogo e il calendario di votazione saranno stabiliti dalla Commissione elettorale, previo accordo con la Direzione aziendale, in modo tale da permettere a tutti gli aventi diritto l'esercizio del voto, nel rispetto delle esigenze della produzione. Qualora l'ubicazione degli impianti e il numero dei votanti lo dovessero richiedere, potranno essere stabiliti più luoghi di votazione, evitando peraltro eccessivi frazionamenti anche per conservare, sotto ogni aspetto, la segretezza del voto. Nelle aziende con più unità produttive le votazioni avranno luogo di norma contestualmente. Luogo e calendario di votazione dovranno essere portate a conoscenza di tutti i lavoratori, mediante comunicazione nell'albo esistente presso le aziende, almeno giorni prima del giorno fissato per le votazioni.

  • PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE QUANTO PUÒ COSTARE IL MUTUO

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).