Contract
Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Chianni, Crespina, Lajatico, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, Terricciola
Zona Valdera
Provincia di Pisa
PROTOCOLLO D’INTESA
“Patto per una Comunità Educante in Valdera”
Le Parti
L’Amministrazione Provinciale di Pisa con sede in Pisa, X.xxx X. Xxxxxxxx XX, rappresentata dalla dirigente, Xxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx;
e
la Conferenza zonale per l'Educazione e l'Istruzione della Valdera, rappresentata dal Presidente Xxxxxxx Xxxxx;
e
l'Unione Valdera, rappresentata dal sindaco delegato all'istruzione, sindaco di Calcinaia, Xxxxx Xxxxxx;
e
l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant'Xxxx, rappresentato dal direttore, xxxx. Xxxxx Xxxxx;
e
la Rete Unitaria degli Istituti della Valdera Costellazioni rappresentata dal Presidente, prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxxx;
e
Gli Istituti Scolastici operanti nella Valdera e precisamente:
• L’Istituto Comprensivo “Xxxxx Xxxxx” con sede in Bientina, via Xxxxxxxx xx Xxxxx 43, C.F 81002980506 legalmente rappresentato da Xxxxxx Xxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “Xxxxxx Xxxxxx Xxxx” con sede in Calcinaia, via Garemi 3,
C.F 81002290500 legalmente rappresentato da Xxxx Xxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “X. Xxxxxxx” con sede in Capannoli, via Xxxx Xxxx 4, C.F 81001570506 legalmente rappresentato da Xxxxx Xxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “Xxxxxxxx Xxxxxx” con sede in Fauglia, Corso della Repubblica 125, C.F 81001430503 legalmente rappresentato da Xxxxxxx Xxxxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo di Casciana Terme Lari con sede in Lari, via Xxxxxx Xxxxxxx 1, C.F 81002050508 legalmente rappresentato da Xxxxxx Xxxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “Marchese Xxxx Xxxxxxxxx” con sede in Ponsacco, via Melegnano 107, C.F 81002090504 legalmente rappresentato da Xxxxx Xxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx” con sede in Pontedera, via Xxxxxx Xxxxx 43, C.F 81004200507 legalmente rappresentato da Xxxxxxx Xxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “Xxxxxxx Xxxxxxxxx” con sede in Pontedera, via Xxxxx Xxxxxxxxx 42, C.F 81001970508 legalmente rappresentato da Xxxxxxxxxx X’Xxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Comprensivo “Xxxxxx Xxxxxxxx” con sede in S. Xxxxx a Monte, via Querce 13 - 15, C.F 81002410504 legalmente rappresentato da Xxxxxxxx Xxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L'Istituto Comprensivo “Fra' Domenico da Peccioli” con sede in Xxxxxxxx, Xxx Xxxxxxxxx 0, C.F. 81001730506 legalmente rappresentato da La Forgia Xxxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L'istituto Comprensivo “Curtatone e Montanara” con sede in Pontedera, Via della Stazione Vecchia P.I. 81001930502 legalmente rappresentato da Xxxxxxxx Xxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• Il Liceo Statale Superiore “Xxxxxxx Xxxxxxx” con sede in Pontedera, via Salcioli 1,
C.F 81002950509 legalmente rappresentato da Xxxxx Xxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Xxxxxx Xxxxx” con sede in Pontedera, via Firenze 51, C.F 81002250504 legalmente rappresentato da Xxxxx Xxxxxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Tecnico Industriale Statale “Xxxxxxxxx Xxxxxxx” con sede in Pontedera, xxx Xxxxxx 00, C.F 81002020501 legalmente rappresentato da Xxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• L’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “Xxxxxxx Xxxxxxxxx” con sede in Pontedera, via Salcioli 1, C.F 81001910504 legalmente rappresentato da Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx in qualità di dirigente scolastico
• Il Liceo Classico Scientifico “XXV Aprile” con sede in Pontedera, xxx Xxxxxx 00,
C.F. 81001750504 legalmente rappresentato da Xxxxxxx Xxxxxx in qualità di dirigente scolastico.
Premesso che
- a Pontedera ha sede l’Unione Valdera che, con autonomia statutaria e regolamentare nell’ambito dei principi fissati dalla Costituzione, dalle norme comunitarie, statali e regionali, ha lo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni e servizi di competenza dei Comuni della Valdera: Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Chianni, Lajatico, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, Terricciola;
- l’Unione Valdera, cui sono attribuite statutariamente funzioni programmatorie e gestionali in ambito educativo e scolastico, è titolare, unitamente ai Comuni ad essa aderenti, delle competenze di cui all'art 139, comma 2, del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" ed in particolare delle azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione, delle azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola, degli interventi perequativi e degli interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute;
- la programmazione degli interventi concreti sul territorio è definita al livello delle zone socio- sanitarie, con attribuzione dei poteri decisionali alle Conferenze zonali per l'educazione e l'istruzione, che hanno competenza per tutto ciò che concerne lo sviluppo a livello locale del sistema di educazione e istruzione; partecipano alla conferenza della Valdera, oltre agli enti locali sopra citati, i comuni di Crespina Xxxxxxxxx, Fauglia, Orciano Pisano, Santa Luce, Santa Xxxxx a Monte;
- l'Unione Valdera assicura il coordinamento tecnico ed organizzativo dell'omonima Conferenza zonale, con l'ausilio del CRED Valdera Xxxxxx Xxxxxx, organismo deputato al sostegno tecnico operativo della funzione educativa in ambito scolastico e pre-scolastico;
- in Valdera opera da diversi anni la Rete di scuole “Costellazioni”, composta da tutti gli istituti del territorio di riferimento, con gli obiettivi di: migliorare la qualità del servizio scolastico; favorire la sperimentazione, l’innovazione e la ricerca didattica ed educativa; promuovere la continuità e l’orientamento tra le diverse scuole; favorire l’integrazione tra scuola e territorio; favorire la partecipazione di alunni e genitori; contrastare la dispersione scolastica e il disagio giovanile;
- la Provincia di Pisa ha tra i suoi scopi istituzionali e statutari quello di elevare la qualità del sistema educativo e formativo, e lo persegue sia con un’attività di coordinamento dei Comuni e di collaborazione con le Conferenze zonali per l’istruzione, in particolare svolgendo un ruolo di supporto alla programmazione attraverso l'attività dll'Osservatorio Scolastico Provinciale;
- la Scuola Superiore Sant’Xxxx è riconosciuta a livello internazionale come un’istituzione di eccellenza scientifica e formativa, in particolare con il Polo Sant’Xxxx Xxxxxxx a Pontedera, dove ha sede l’Istituto di BioRobotica, che ha dato negli anni un segnale forte e visibile del livello internazionale della ricerca e della capacità di educare i giovani all’innovazione, connettendo il mondo della scuola, dell’università e della ricerca con quello dell’industria e dei servizi, soprattutto grazie alla Robotica e alla Biorobotica;
- fra Amministrazione Provinciale, Unione Valdera, Scuola Superiore Sant’Xxxx e Rete di scuole “Costellazioni” è stato firmato un primo Patto di Comunità Educante il 1° febbraio 2006, con l’obiettivo di costruire un sistema formativo integrato che utilizzi tutte le risorse scolastiche ed extrascolastiche presenti sul territorio, in direzione di una offerta educativa aperta, multidisciplinare, integrata e partecipata; il Patto è stato rinnovato, con validità quinquennale, il 10 novembre 2010;
- il Patto di Comunità Educante in Valdera rinnovato nel 2010 introduceva per la prima volta la realizzazione di Laboratori Didattici sulla Robotica Educativa gestiti dall’attuale Istituto di BioRobotica in partnership con i docenti delle classi in Valdera; ad aprile 2011 è stato firmato un Accordo per la creazione di un network nazionale di Robotica Educativa per la creazione di una strategia nazionale per l’inserimento della robotica educativa nelle scuole; a marzo 2015, l’Istituto di BioRobotica ha firmato un Accordo di Rete Regionale di Robotica Educativa, di cui è capofila, con cui ha avviato i corsi di Alta Formazione sulla Robotica Educativa per 400 docenti delle 150 scuole toscane che hanno aderito;
- la Regione Toscana, l’Unione Valdera, la Rete Unitaria degli Istituti della Valdera “Costellazioni”, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, l’Istituto nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) e la Provincia di Pisa hanno sottoscritto in data 16 ottobre 2015 una convenzione finalizzata a sperimentare nuove modalità di autovalutazione degli istituti scolastici e, conseguentemente, strategie didattiche innovative, orientate alla riduzione della dispersione scolastica e all'innalzamento dei livelli e capacità di apprendimento;
Visti
• la Legge 59 del 15/04/97,” Delega al governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”, in particolare l’articolo 21 – Autonomia delle Istituzioni scolastiche;
• il Xxxx XXX, xxx X.X.xx x. 000/00, il Capo III, Titolo IV del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, in particolare gli artt. 138 e 139;
• il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 0 marzo 1999, n, 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche”;
• L. R. 26.07.02 n.32, le relative disposizioni di attuazione; Reg 47/R e ss. Mm. e ii.
• Legge 28 marzo 2003, n. 53 “ Delega al governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale”;
• L. 133/2008 “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto legge 25 giugno 2008, n.112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”;
• Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordina mentale, organizzativo e didattico dei licei, degli Istituti tecnici e professionali si sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge 6 agosto 2008, n. 133”;
• L. 169 del 30/10/2008 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 1 settembre 2008, n.137, recente disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”;
• lL. 13 luglio 2015, n.107, "Riforma del sistema di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" con particolare riguardo ai seguenti commi dell'articolo 1 (unico):
▪ comma 1, in cui la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche è finalizzata ad “affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento”, a “contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali”, a “prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione”, a “realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva”, a “garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini”;
▪ comma 2, in cui è richiamata la necessità del coordinamento delle istituzioni scolastiche con il contesto territoriale per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali;
▪ comma 7, con l’individuazione degli obiettivi formativi prioritari in relazione all’offerta formativa che le scuole intendono realizzare;
▪ comma 14 punto 5, in cui sono richiamati i necessari rapporti “con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio” ai fini della predisposizione del Piano triennale dell’offerta formativa;
▪ commi 33-44, dedicati all’alternanza scuola lavoro e comma 60, in cui si prevedono i “laboratori territoriali per l’occupabilità”;
▪ commi 70-71, con la previsione di Reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale e la stipula di “accordi di Rete” per la realizzazione di progetti e iniziative di interesse territoriale
Convengono e stipulano quanto segue
Art. 1 - Finalità
Il nuovo Patto per una Comunità Educante della Valdera riconosce nella scuola un bene comune strategico e ne afferma il ruolo centrale nella società della conoscenza, per lo sviluppo complessivo della comunità e delle competenze e capacità dei giovani. Mediante il Patto vengono individuate e perseguite le seguenti finalità strategiche:
1. migliorare il funzionamento complessivo del sistema e delle istituzioni scolastiche della Valdera, al fine di innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento;
2. prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, rafforzando i processi e gli strumenti di inclusione anche in rapporto ai bisogni educativi speciali dei ragazzi;
3. realizzare condizioni di pari opportunità tra i ragazzi frequentanti, contrastando le diseguaglianze socioculturali e territoriali e cercando di rimuovere o mitigare gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione del potenziale insito in ciascuno, garantendo il diritto allo studio e pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini;
4. realizzare una scuola aperta, laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, nonché di partecipazione ed educazione alla cittadinanza attiva, promuovendo la partecipazione responsabile di tutti i portatori di interesse rispetto al sistema scuola, in una logica di apporti sinergici e integrati;
5. realizzare un sistema integrato di istruzione, formazione, orientamento e sostegno allo studio a livello territoriale, attraverso la cooperazione strutturata tra i diversi attori, che sia in grado di aumentare il numero di diplomati e laureati nella Valdera, mettendo in sinergia i mondi della scuola, dell’università e della ricerca e l’insieme di questi con le eccellenze e le vocazioni imprenditoriali del territorio, per generare innovazione e sviluppo sociale ed economico.
Art. 2 - Valori e indirizzi condivisi
Le Istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano, per le rispettive funzioni, a diffondere i valori ed i principi riportati nella Costituzione, idonei ad una formazione di soggetti liberi, responsabili e partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale, nella comune convinzione che la scuola sia il luogo per eccellenza dove tali valori e principi si elaborano e si apprendono.
Costituiscono un punto di riferimento condiviso, per le finalità e le attività previste dal Patto, le 8 competenze chiave individuate dal Consiglio di Europa quale combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto; sono la comunicazione nella madrelingua, la comunicazione nelle lingue straniere; la competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; la competenza digitale; imparare ad imparare; le competenze sociali e civiche; lo spirito di iniziativa e la capacità imprenditoriale, la consapevolezza ed espressione culturale.
Le parti firmatarie fanno inoltre propri gli indirizzi e le strategie di intervento riportate nel provvedimento approvato dal Consiglio dell’Unione Valdera in data 27 novembre 2015 “Indirizzi per il sistema educativo e scolastico nella zona Valdera”.
Art. 3 Ambito di applicazione
L’ambito territoriale di intervento è quello di pertinenza della Conferenza zonale per l'educazione e l'istruzione della Valdera, corrispondente ai comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Chianni, Crespina Xxxxxxxxx, Fauglia,
Lajatico, Orciano Pisano, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, S. Xxxxx a Monte, Santa Luce e Terricciola, cui afferiscono 11 istituti comprensivi e 5 istituti di istruzione superiore.
L'Unione rappresenta l'ente gestore dell'implementazione del Patto, anche attraverso l'azione specifica del CRED Valdera. Il coinvolgimento operativo dei comuni non inclusi nell'Unione è realizzato attraverso specifiche convenzioni; il raccordo politico istituzionale è realizzato in sede di Conferenza Educativa.
Art. 4 Obiettivi specifici
Costituiscono obiettivi specifici del Patto:
1. realizzare in forma collaborativa e integrata i processi di autovalutazione delle performance delle singole istituzioni scolastiche, attraverso le analisi dei dati storicizzati dell'anagrafe degli studenti, in modo da finalizzare la programmazione delle singole scuole e le azioni di sostegno degli enti locali alle problematiche oggettivamente evidenziate dai dati disponibili;
2. incrementare l'efficacia dell'insegnamento, in particolare delle materie tecniche e scientifiche, anche attraverso lo sviluppo di moderne metodologie laboratoriali e l'incremento delle attività di laboratorio;
3. sviluppare un sistema efficiente di gestione delle diversità in ambito scolastico, attraverso l'integrazione delle competenze e delle risorse disponibili, in una logica orientata all'innovazione, alla prevenzione e al contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione e del bullismo anche informatico, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati, anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;
4. sviluppare il collegamento tra le scuole superiori e il mondo del lavoro attraverso un sistema strutturato di alternanza scuola-lavoro, in direzione di un più agevole collocamento al lavoro degli studenti in uscita dai percorsi formativi;
5. costruire percorsi di orientamento agli studi basati su sistemi e metodologie condivise e uniformi, in cui siano coinvolti contestualmente i diversi ordini di scuole;
6. diffondere in tutte le scuole:
a) l'impiego dell'arte, della musica e della multimedialità in genere a sostegno e integrazione dei processi di apprendimento;
b) progetti di potenziamento delle competenze linguistiche e della lingua inglese in particolare, anche attraverso l'utilizzo della metodologia content language integrated learning;
c) progetti per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
d) interventi per la promozione della cittadinanza attiva e democratica dei giovani, l'educazione alla legalità, alla pace, al rispetto delle differenze e al dialogo tra le culture, alla solidarietà e alla cura dei beni comuni;
e) l'innovazione didattica, quali ad esempio le classi 2.0, la robotica educativa, le classi Xxxxx Xxxxx, le flipped classroom;
f) interventi per l'educazione alla salute e l'alimentazione sana, in collaborazione con la Società della Salute della Valdera, la promozione dell'attività sportiva non agonistica, l'educazione ambientale - incluse le cognizioni basilari in materia di protezione civile.
Art. 5 Azioni attuative del Patto
1. Le parti firmatarie si impegnano, in linea generale, a confrontarsi su piani, progetti, interventi ed attività, di rispettiva competenza, che possono contribuire al conseguimento delle finalità indicate all’art. 1 e degli obiettivi specifici di cui all'art. 4, sviluppando ogni possibile sinergia tra di essi e con altri enti in grado di contribuire allo sviluppo del sistema formativo.
2. In particolare, alla data di sottoscrizione del protocollo, concordano di sviluppare complessivamente, anche per sottoinsiemi di scuole, le seguenti azioni:
a. Laboratorio Didattico Territoriale (LDT)
b. Centro territoriale per l'Inclusione (CTI)
c. Sistema organico di alternanza scuola-lavoro
d. Implementazione dell'uso di arte e musica nei percorsi didattici
e. Promozione della cittadinanza attiva e responsabile, del principio di legalità e del valore della pace
f. Educazione alla salute ed educazione ambientale
g. Costruzione di un sistema unitario di orientamento a livello di sistema scolastico territoriale
h. Implementazione del progetto Valutazione Valdera (Val Val)
i. Consolidamento del Coordinamento pedagogico unitario 0-6 anni
j. Sviluppo di metodologie didattiche innovative, con particolare riguardo ai progetti
• Senza zaino
• Robotica educativa
• Classi 2.0
• Content language integrated learning (CLIL)
3. La Scuola Superiore X. Xxxx costituisce un punto di riferimento per l'innovazione tecnico-scientifica e didattica, con particolare riferimento agli obiettivi specifici di cui punti 2 e 6a del precedente articolo 4. La Scuola, anche attraverso intese dirette con le singole istituzioni scolastiche, mette a disposizione le proprie esperienze e competenze in tali ambiti, per supportare dirigenti ed insegnanti nella definizione di strategie di insegnamento innovative, inclusa la formazione di docenti o altre figure degli organici scolastici in grado di diffonderle nei diversi contesti.
4. Per ciascuna azione di cui al comma 2, si rinvia alla scheda allegata al presente Patto per formarne parte integrante e sostanziale. Le schede potranno essere variate e integrate, sulla base dell'esperienza sul campo ed a seguito di accordo nel tavolo di coordinamento, senza necessità di aggiornare il presente protocollo.
Art. 6 Le risorse
1. Dato atto che la risorsa primaria della scuola sono gli insegnanti e gli studenti che ad essa danno vita, costituiscono ulteriori risorse stabili per l’implementazione del presente patto:
a) i laboratori, le biblioteche, i locali scolastici, nonché la documentazione di esperienze e buone pratiche resi disponibili dalle scuole;
b) gli uffici competenti dell'Unione in materia di educazione e istruzione, il CRED Valdera “Xxxxxx Xxxxxx”, i servizi di rete come gli Informagiovani, le biblioteche, i centri di documentazione e in genere tutte le strutture di servizio distribuite sul territorio, nonché i locali e le attrezzature disponibili nelle proprie sedi e presso i singoli comuni, che potranno essere utilizzate anche dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito delle disponibilità esistenti;
c) le analisi effettuate dall'Osservatorio Scolastico Provinciale, anche sulla base di specifiche richieste delle istituzioni scolastiche, in ordine agli esiti scolstici ed alle correlazioni tra variabili incidenti;
d) i laboratori, le competenze e le documentazioni in ambito scientifico della Scuola Superiore S. Xxxx, nei limiti delle disponibilità esistenti;
e) le aziende della realtà produttiva locale che mettono a disposizione i propri contesti per avvicinare i giovani al mondo del lavoro;
f) le associazioni e le agenzie formative pubbliche e private che concorrono all'arricchimento dell'offerta formativa nel sistema Valdera.
L'Unione Valdera si impegna inoltre ad investire un proprio specifico ufficio per un'azione di coordinamento e sostegno all'elaborazione e presentazione ad enti finanziatori di progetti inerenti le molteplici linee di azioni sopra indicate.
Art. 7 – Programmazione
Le parti concordano nell'individuare nei processi di programmazione partecipata lo strumento essenziale per perseguire coerentemente nel tempo le finalità e gli obiettivi del Patto.
Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a coordinare i processi di programmazione di rispettiva competenza, con particolare riguardo al Piano Triennale dell'Offerta Formativa, al Piano Educativo di Zona e ai protocolli di intesa fra i Comuni e gli Istituti Scolastici, anche allo scopo di attuare in modo efficace e sinergico il presente Patto.
A tal fine, la Rete di Scuole “Costellazioni” partecipa, anche attraverso figure appositamente delegate, ai processi di programmazione della rete scolastica, alla formazione dei Piani educativi di zona e agli ulteriori momenti di decisione di competenza della Conferenza Educativa, esprimendo, laddove occorra o sia ritenuto utile, un apposito parere consultivo. Analogamente, un rappresentante della Conferenza prende parte alle riunioni del Comitato Direttivo della Rete di Scuole.
Periodicamente, e comunque con cadenza almeno annuale, il Direttore della Scuola S. Xxxx o suo delegato partecipano alla Conferenza Educativa per la verifica dei progetti di comune interesse realizzati, nonché per la definizione congiunta degli eventuali nuovi interventi, in ambito didattico e formativo.
Art. 8 – Partecipazione
I partecipanti al patto condividono e intendono sviluppare un sistema di governance partecipato, in quanto solo politiche ed azioni largamente condivise con tutti i portatori di interesse possono produrre risultati significativi ed effetti moltiplicativi.
Il metodo utilizzato per il raggiungimento delle finalità del presente Patto è quello del confronto e della concertazione tra le parti, con il coinvolgimento, nelle fasi e con le modalità possibili, di tutti i portatori di interesse nel campo dei servizi scolastici (studenti, insegnanti, famiglie, servizi scolastici, cittadinanza in genere).
Le osservazioni e proposte provenienti dai portatori di interesse pertinenti le finalità e gli oggetti del presente patto dovranno obbligatoriamente essere considerate dal tavolo di coordinamento e dagli altri organi di sistema interessati.
Art. 9 – Aggiornamento e formazione
Le Parti riconoscono nelle attività formative una leva indispensabile per realizzare le finalità del presente Patto, attraverso il costante adeguamento delle competenze degli addetti ai lavori, la disponibilità alla valutazione per la verifica dei risultati conseguiti ed il contributo alla diffusione di una nuova cultura scientifica legata all’appartenenza al territorio e ad un approccio all’innovazione per il futuro sviluppo della Valdera.
La formazione, nel periodo di validità del Patto, sarà prioritariamente orientata verso le pratiche ed i contenuti di cui alle azioni riportate al comma 2 dell'art. 5.
Art. 10 – Valutazione delle prestazioni scolastiche
Le parti riconoscono nel sistema di autovalutazione uno strumento utile per evidenziare le prestazioni specifiche di ogni singolo Istituto, prendendo a riferimento una serie di indicatori statistici ottenuti attraverso i dati dell'anagrafe storicizzata degli studenti, sulla base delle specifiche contenute nella scheda allegata.
L'Osservatorio Scolastico Provinciale, titolare dei dati ed esperto nella loro analisi, si impegna a rendere disponibilile le serie di indicatori individuate, nonché gli ulteriori dati funzionali alla valutazione della singola scuola.
L'Unione, anche con il contributo delle Amministrazioni comunali, si impegna ad effettuare valutazioni congiunte dei dati con le istituzioni scolastiche di riferimento, destinando le risorse disponibili agli interventi sui fattori e fenomeni che evidenziano maggiore criticità. Le azioni di miglioramento e di innovazione didattica saranno predisposte con il contributo dei tecnici dell'INDIRE.
Le scuole e i comuni, nel rinviare la definizione a regime del sistema di autovalutazione al termine della sperimentazione in atto con il progetto Val Val (di cui alla scheda allegata), concordano di definire obiettivi comuni di miglioramento per il sistema Valdera a fronte di problematiche diffuse. Nella prima fase di attuazione, l'obiettivo comune sarà la riduzione della dispersione scolastica registrata nel passaggio dalla scuola media inferiore alla superiore.
Art. 11 - Interventi per il diritto allo studio
Le parti firmatarie concordano nel ritenere essenziali gli interventi di sostegno agli allievi ed alle loro famiglie per l’effettivo diritto allo studio, quali il supporto agli alunni con handicap, il sostegno specifico all’integrazione scolastica degli alunni stranieri, gli interventi di sostegno economico per le famiglie meno abbienti e in generale tutti le azioni utili a rendere effettivo il diritto di apprendimento in una logica di pari opportunità.
I servizi e gli interventi economici per il diritto allo studio sono di competenza dell'Unione Valdera e dei comuni appartenenti alla zona educativa ma non all'Unione; le azioni per l'integrazione scolastica dei ragazzi disabili e degli alunni stranieri sono riportati nella scheda relativa al Centro Territoriale per l'Inclusione (CTI).
Costituiscono elementi basilari per l'effettivo diritto allo studio anche le infrastrutture e i servizi di supporto, quali la connettività ad Internet, i servizi di refezione e di trasporto. Le eventuali carenze e le prospettive di sviluppo in tali campi saranno oggetto di valutazione congiunta nelle fasi di programmazione congiunta di cui al precedente articolo 7.
Art. 12 – Albo delle agenzie formative per l'integrazione dell'offerta formativa
Le parti firmatarie riconoscono l'intervento qualificato di agenzie esterne nei percorsi formativi degli studenti come fattore essenziale di arricchimento dell'offerta formativa scolastica, in vista dell'obiettivo di formare cittadini consapevoli e responsabili, secondo le linee guida emanate dalla Regione Toscana1.
Al fine di assicurare l'effettivo possesso di competenze specifiche nonché l'adesione ad un approccio pedagogico corretto e coerente con quello utilizzato nel percorso curriculare, l'Unione Valdera ha formato un Albo delle agenzie e dei professionisti accreditati ad intervenire all'interno dei percorsi educativi e scolastici. L'accreditamento è rilasciato a seguito della verifica delle competenze e condizionatamente all'accettazione della metodologia didattica da seguire, illustrata attraverso momenti formativi obbligatori.
Le parti concordano che l'iscrizione all'Albo costituisce requisito obbligatorio per gli interventi formativi in ambito scolastico, salvo deroghe temporanee adeguatamente motivate.
Art. 13 – Sistema di alternanza scuola lavoro
L'alternanza scuola lavoro è organizzata per costituire un sistema territoriale coordinato ed integrato, con la partecipazione diretta di aziende ed agenzie formative accreditate, improntato ai principi di flessibilità e coerenza, sulla base delle indicazioni operative contenute nella scheda allegata.
L'alternanza scuola lavoro è sviluppata in forma collegata al sistema della formazione professionale e della formazione tecnica superiore, nonché alle azioni sulla categoria dei NEET.
Fermo restando lo spazio di azione autonomo di ciascuna istituzione scolastica, le parti tutte concordano di istituire allo scopo un tavolo specifico, da cui possano emergere indicazioni sia per riorientare l'offerta formativa tecnico professionale in ambito scolastico, sia per migliorare l'operatività degli stage nelle aziende, negli enti pubblici e del Terzo Settore, in direzione di una più elevata ed efficace capacità di inserimento nel mondo del lavoro.
1 Il riferimento è al XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Art. 14 – Uso extrascolastico dei locali scolastici
Le parti firmatarie convengono di poter utilizzare i locali scolastici, nei periodi di sospensione delle attività didattiche curriculari, per lo svolgimento di attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive rivolte sia agli studenti che a categorie specifiche di cittadini.
L'effettivo svolgimento delle attività proposte è subordinato alla predisposizione degli strumenti organizzativi necessari a garantirne la sicurezza, nonché il ripristino della normale agibilità prima dell'inizio delle lezioni.
I programmi di utilizzo, che possono prevedere la partecipazione degli studenti anche in funzione di tutor e/o co-docenza, sono visionati al Tavolo di Coordinamento per un impiego razionale ed efficiente delle risorse disponibili ed evitare sovrapposizioni o duplicazioni di intervento.
Art. 15 – Manutenzione dei locali e degli spazi scolastici
Ferme restando le competenze e le responsabilità dei diversi enti circa la funzionalità dei locali scolastici, le parti firmatarie condividono una strategia volta alla responsabilizzazione dei fruitori del servizio nella valorizzazione e corretta manutenzione ordinaria degli spazi ad uso scolastico.
A tal fine, sulla base di esperienze già in atto nelle quali i cittadini sono stati coinvolti nella gestione e manutenzione di beni comuni delle città, l'Unione predisporrà un regolamento tipo, che potrà essere preso a riferimento anche in ambito scolstico, per la partecipazione volontaria dei ragazzi e delle loro famiglie ad azioni dirette ad assicurare la migliore funzionalità delle strutture scolastiche, nel rispetto dei vincoli normativi.
Art. 16 – Tavolo di coordinamento
E’ istituito tra le parti firmatarie un tavolo di coordinamento per l’attuazione delle previsioni del presente protocollo, composto dai rappresentanti degli enti firmatari e avente sede presso l’Unione Valdera.
Il Tavolo, che si dota di un regolamento di funzionamento, è convocato e presieduto dal Presidente della Conferenza Educativa o suo delegato, si riunisce ogniqualvolta sia necessario e comunque almeno due volte l’anno, anche su richiesta di uno o più enti. Le funzioni di segreteria e verbalizzazione sono assicurate dall’Unione Valdera.
Per l’attuazione di obiettivi specifici, potranno essere formati appositi gruppi tecnici come sottogruppi del Tavolo di Coordinamento, con possibilità di farvi partecipare anche membri di organizzazioni non firmatarie del protocollo.
Il Xxxxxx può tenere sedute congiunte, nei casi in cui sia reputato necessario, con gli altri organi decisionali, tecnici e di partecipazione del sistema di governance educativa della Valdera (3^ Commissione consiliare, Conferenza Educativa, Esecutivo di Settore, CRED Valdera, rappresentanze degli studenti e dei genitori).
Il Tavolo è supportato nella sua attività dai tecnici degli enti firmatari, in relazione alla competenza specifica nelle tematiche trattate.
Art. 17 – Comunicazioni
Le Parti individuano nella comunicazione elettronica lo strumento idoneo per far circolare le informazioni all’interno della rete locale. I firmatari del presente Patto convengono di utilizzare reciprocamente, per le comunicazioni tra le componenti interne della rete, la posta elettronica, anche non certificata, sia per ragioni di celerità che di efficienza amministrativa. A tal fine, ciascun ente sottoscrittore comunica gli indirizzi telematici a cui devono essere inoltrate le comunicazioni con la richiesta di utilizzo dello strumento di conferma di ricezione.
Art. 18 – Durata dell’intesa
Il presente Patto è valevole fino al termine dell'anno scolastico 2018-2019, corrispondente al termine di riferimento dei nuovi Piani dell'Offerta Formativa. La validità del Patto potrà essere estesa ad un ulteriore triennio mediante conferma espressa di tutte le parti firmatarie.
Tenuto conto che il protocollo tratta contenuti in parte innovativi e soggetti a rapida evoluzione, è possibile procedere ad una sua revisione anche prima delle scadenze sopra indicate, su istanza di una o più delle parti contraenti, previo confronto nel merito delle modifiche ritenute necessarie.
Art. 19 – Norme finali
Per tutto quanto non previsto dalla presente convenzione, le parti fanno riferimento alle norme del Codice Civile in materia di obbligazioni.
Ai sensi e per gli effetti dell’art.16 della tabella, allegato b), del DPR n.642/72, il presente atto è esente da imposta di bollo e soggetto a registrazione solo in caso d’uso, ai sensi dell’art.5, comma 1, del DPR. N.131/86.
Pontedera, lì
CONFERENZA ZONALE PER L'EDUCAZIONE E L'ISTRUZIONE
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
RETE UNITARIA DEGLI ISTITUTI DELLA VALDERA COSTELLAZIONI
ISTITUTO DI BIOROBOTICA SCUOLA SUPERIORE SANT’XXXX
ISTITUTI COMPRENSIVI
ISTITUTI SUPERIORI