COMUNE DI STILO
XXXXXX XX XXXXX
00000 (XXXXX’ XXXXXXXXXXXXX XX XXXXXX XXXXXXXX)
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO
FORNITURA PASTI CONFEZIONATI PER LA REFEZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA CIG 76041463CA
INDICE
Art. 1 – Oggetto e durata dell’appalto Art. 2 – Norme di appalto
Art. 3 – Procedure e criterio di aggiudicazione
Art.4 – Soggetti ammessi alla gara e Requisiti di partecipazione Art. 5 – Fornitura del servizio
Art. 6 – Disciplina del servizio Art. 7 – Preparazione dei pasti
Art. 8 – Ordinazione di pasti speciali Art. 9 – Ordinativo dei pasti
Art. 10 – Utilizzo prodotti biologici e prodotti locali – specifiche tecniche di base Art. 11 – Norme e Modalità di preparazione e Cottura dei pasti
Art 12 – Trasporto dei pasti Art. 13 – Referente
Art. 14 – Disposizioni igienico-sanitarie
Art. 15 – Personale in servizio – Clausola sociale Art. 16 – Responsabile del servizio
Art. 17 – Obblighi della ditta Art. 18 – Cauzione
Art. 19 – Responsabilità della ditta per danni a persone e cose - assicurazione Art. 20 – Norme di sicurezza
Art. 21 – Modalità di pagamento
Art. 22 – Divieto di subappalto o di cessione del Contratto Art. 23 – Osservanza clausole contrattuali e penalità
Art. 24 – Esecuzione del servizio
Art. 25 – Documento unico di valutazione dei rischi (D.U.V.R.I)
Art. 26 – Provvedimenti interdittivi a seguito di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale Art. 27 – Stipula del contratto
Art. 28 – Foro competente
Art. 29 – Risoluzione del contratto Art. 30 – Costituzione in mora
Art. 31 – Riservatezza trattamento dati personali Art. 32 – Responsabile del Procedimento
Art. 33 – Rinvio a norme vigenti Art. 34 – Elenco allegati
SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER L'ANNO SCOLASTICO 2018/2019
Il presente capitolato disciplina e stabilisce i criteri per l’erogazione del servizio di refezione scolastica per l’anno scolastico 2018/2019 e le modalità con le quali esso dovrà essere eseguito dalla Ditta aggiudicataria.
Art. 1 OGGETTO E DURATA DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la gestione del servizio di refezione scolastica nelle diverse fasi di preparazione, cottura, distribuzione e somministrazione giornaliera di pasti pronti per il consumo, preparazione e riordino dei locali delle mense scolastiche presso i due plessi scolastici della scuola per l'infanzia ubicati in contrada Loco e della scuola primaria di Stilo (di seguito indicato come “Comune” o “Amministrazione Comunale”). L’appalto ha la durata di un anno scolastico (per l’anno scolastico 2018/2019) con inizio a decorrere presumibilmente dal 1 ottobre 2018 e non oltre il 31 maggio 2019, con decorrenza successiva alla data di stipula del contratto ed in ogni caso dal giorno di effettivo inizio del servizio. Dovrà essere garantita la fornitura di un pasto giornaliero nei soli giorni di effettive lezioni nella scuola, dal lunedì al venerdì, esclusi il sabato e le festività natalizie, pasquali, ecc. ed eventuali giorni di chiusura per motivi eccezionali, imprevisti e/o imprevedibili, per i quali l’Amministrazione comunale comunicherà possibilmente almeno 5 ore prima dell’evento. Eventuali modifiche saranno tempestivamente comunicate rimanendo inalterata l’offerta del pasto singolo. L’Amministrazione comunale si impegna a comunicare alla ditta aggiudicataria, con almeno cinque giorni di preavviso, la data di inizio effettivo del servizio. Alla scadenza del contratto e con provvedimento espresso, l'Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di prorogare l'affidamento del servizio alle stesse condizioni per il periodo necessario alla conclusione di una nuova procedura di gara.
Il valore presunto dell’appalto è stimato in € 60.000,00 oltre IVA al 4% e € 1.000,00 per oneri di sicurezza derivanti da rischi da interferenza non soggetti a ribasso. Questa Amministrazione ha stimato in € 30.222,36 il costo presunto del personale per l’intero appalto con una incidenza del 49,54%, sul costo dell’intero appalto. Ai fini della quantificazione del costo è stato considerato il costo orario del Lavoro per i dipendenti del Settore Turismo Comparto pubblici esercizi “Ristorazione Collettiva”, di cui alle Tabelle del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in relazione alle figure di seguito indicate:
- 1 cuoco
- 2 persone addette ai refettori
- 1 autista.
Destinatari del servizio mensa sono gli alunni delle scuole dell'Infanzia e Scuola Primaria ed il rispettivo personale insegnante in servizio di sorveglianza durante la consumazione dei pasti e personale ausiliario per come indicato nel presente Capitolato speciale di Appalto.
L'utenza potenziale è di 121 studenti oltre insegnanti e personale ausiliario, per un totale di 141 utenti circa. Il numero presumibile complessivo di pasti è stimato in circa 12.000,00. Tale dato è puramente indicativo e non costituisce vincolo alcuno per la stazione appaltante in quanto strettamente connesso al numero degli alunni che fruiranno effettivamente del servizio mensa ed è stato desunto dai dati dell’ultimo servizio effettuato nel precedente anno scolastico.
Il prezzo unitario del pasto a base d’asta è pari a € 5,00 oltre IVA al 4% e costi relativi ai rischi residui dovuti alle interferenze, pertanto, l’offerta dovrà essere formulata sul costo pasto a base d’asta al netto degli oneri relativi ai rischi residui dovuti alle interferenze, IVA esclusa. Tale corrispettivo è comprensivo di tutte le spese di trasporto, oneri e prestazioni inerenti la predetta fornitura, perciò la ditta si intende compensata di qualsiasi avere o pretendere dal comune per il servizio, senza alcun diritto a maggiori compensi essendo soddisfatta con il pagamento del suddetto prezzo. Nel prezzo è compresa anche la fornitura di una bottiglia di acqua da 50 cl.
Secondo quanto disposto dall’art. 106, comma 11, del D.Lgs. 50/16 è possibile prorogare la scadenza del contratto limitatamente al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente.
Art. 2 NORME DI APPALTO
I rapporti contrattuali derivanti dall'aggiudicazione della gara sono disciplinati:
- Dalle norme vigenti in materia di appalti di servizi, in particolare dal D.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.;
- Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel Settore della Pubblica Amministrazione adottato con Decreto Ministeriale del 11.04.08 e aggiornato con decreto del 10 aprile 2013 (G.U. n. 102 del 03.05.13);
- Dalle condizioni generali e particolari del servizio riportate nel presente capitolato e nel DUVRI e nelle prescrizioni delle leggi e dei regolamenti generali in materia, attualmente in vigore nella UE ed in Italia o che vengano emanati in corso d'opera anche per quanto riguarda eventuali aspetti e particolari non trattati nel presente capitolato;
- Disposizione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria – Dipartimento prevenzione – Servizio igiene degli alimenti e della Nutrizione – tabelle dietetiche, tabelle merceologiche delle materie prime, grammatura degli alimenti;
- Da quanto previsto dal D. Lgs. n. 155/1997 “Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari;
- D.Lgs. n. 193 del 6 novembre 2007 e ss.mm.ii. - HACCP "Attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore;
- Norme del codice civile in quanto applicabili.
Art. 3 PROCEDURA E CRITERIO D’AGGIUDICAZIONE
La gara sarà espletata mediante procedura aperta, ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. n 50/16 e ss.mm.ii. e aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95, commi 3 e 144, del D.Lgs. n. 50/16 e ss.mm.ii. sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, a favore del soggetto la cui offerta avrà conseguito il punteggio complessivo più elevato risultante dalla somma dei punteggi ottenuti per l’offerta tecnica e per l’offerta economica, mediante l’applicazione del metodo aggregativo compensatore, in conformità a quanto previsto dalle Linee Guida ANAC che disciplinano la materia. Saranno valutati i seguenti parametri:
A) Offerta tecnica (qualità del servizio) – Punteggio massimo attribuibile pari a 70 punti su 100;
B) Offerta economica (prezzo) – Punteggio massimo attribuibile pari a 30 punti su 100;
Le offerte saranno esaminate da una Commissione Giudicatrice, nominata dalla Stazione Appaltante, ai sensi dell’art. 216, comma 12, del D.lgs. 50/16 e ss.mm.ii. che attribuirà la propria valutazione, con l’assegnazione di un punteggio massimo di 100 punti.
La stazione appaltante si riserva la facoltà di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ritenuta valida, salvo verifica di congruità, oppure a non procedere all’aggiudicazione per motivi di opportunità e/o convenienza, senza che i concorrenti possano accampare alcuna pretesa.
3.1 Criteri di valutazione
3.1.1 Offerta tecnica
Nella redazione dell’offerta la Ditta concorrente dovrà tenere conto delle specifiche dell’organizzazione del servizio già previste nel capitolato speciale di appalto con cui l’offerta tecnica dovrà omologarsi. L’offerta tecnica farà parte integrante delle condizioni di contratto in caso di aggiudicazione in favore dell’impresa offerente. Le offerte saranno esaminate da una Commissione tecnica che attribuirà la propria valutazione, con l'assegnazione del punteggio, secondo i criteri di seguito elencati:
Punteggio massimo 70 punti così attribuiti:
Criteri | Punteggio Max | Sub criterio | Sub punteggio |
Sistema organizzativo e gestionale del servizio | 13 | Modalità di scelta ed approvvigionamento delle derrate alimentari e strategie di controllo per il mantenimento degli standards qualitativi dichiarati | 6 |
Preparazione e confezionamento | 4 | ||
Piano di trasporto | 2 | ||
Lavaggio e sanificazione | 1 | ||
Organico dedicato al servizio e piano formativo | 10 | Centro cottura | 5 |
Refettori | 4 | ||
Piano formativo | 1 | ||
Tipologia dei contenitori per le varie pietanze utilizzati per il trasporto dei pasti e indicazione delle loro caratteristiche tecniche per il mantenimento della temperatura, allegando le relative schede tecniche | 5 | Contenitori passivi (con coibentazione termica e/o camera d’aria) | 0 |
Contenitori, oltre alla coibentazione termica, anche con sistema di mantenimento della temperatura a saturazione di vapore | 3 | ||
Contenitori con coperchio attivo oltre alla coibentazione termica | 5 | ||
Programma di emergenza che la ditta si impegna ad adottare con indicazione di sedi alternative | 3 | ||
Maggiore utilizzo di prodotti biologici rispetto alle percentuali riportate nelle Specifiche Tecniche di Base. (Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine) | 10 | 60% | 2 |
80% | 6 | ||
100% | 10 | ||
Maggiore utilizzo di prodotti IGP DOP e STG rispetto alle percentuali riportate nelle Specifiche Tecniche di Base. (Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine) | 8 | 40% | 3 |
60% | 5 | ||
80% | 8 | ||
Utilizzo del l00% di prodotti alimentari di produzione regionale | 9 | Pasta, farine | 1 |
Formaggi, latte e derivati | 1 | ||
Carni e salumi | 1 | ||
Verdure e ortaggi | 2 | ||
Uova | 1 | ||
Frutta (esclusi frutti esotici) | 1 | ||
Olio extravergine di oliva | 2 |
Proposte progettuali e/o educative a ricaduta ambientale | 4 | n. 1 proposta di un progetto attuabile per la sostenibilità ambientale | 2 |
n. 2 proposte di progetti attuabili per la sostenibilità ambientale | 4 | ||
Possesso di certificazione I.S.O. 22000:2005 (sistema di gestione per la sicurezza alimentare) | 3 | No | 0 |
Si | 3 | ||
Destinazione del cibo non somministrato | 5 | Soltanto dichiarazione di distribuzione gratuita dei prodotti alimentari agli indigenti. | 1 |
Dichiarazione e sottoscrizione di uno specifico Protocollo con Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale che distribuisca gratuitamente i prodotti alimentari agli indigenti | 5 |
In riferimento agli elementi di valutazione sopra elencati si specificano, per alcuni, i contenuti delle proposte migliorative:
1) Sistema organizzativo e gestionale del servizio: la ditta offerente dovrà, fra l’altro, evidenziare le modalità di selezione dei fornitori, l’uso di laboratori accreditati e la tipologia di analisi previste, ecc., allegando altresì l’elenco dei fornitori;
2) Organico dedicato al servizio e piano formativo: verrà valutato l’organigramma dettagliato del personale che l’impresa si impegna ad adibire al servizio, il livello di professionalità nonché una descrizione completa e dettagliata delle funzioni svolte, il numero di personale che sarà adibito ai refettori, i turni di lavoro, le compresenze fra le varie figure lavorative, le sostituzioni, il numero delle persone presenti nella fascia oraria di esecuzione del servizio, il piano formativo offerto, come ad esempio il percorso formativo che si intende offrire al personale, ovvero che deve essere già stato svolto, e su quali tematiche;
3) Maggiore utilizzo di prodotti biologici, IGP, DOP e prodotti regionali: la ditta offerente dovrà, per ogni prodotto utilizzato, allegare adeguata dichiarazione del fornitore con la quale il fornitore attesta l’impegno nei confronti del concorrente a fornire gli alimenti, nell’ambito della propria disponibilità, da utilizzare nella preparazione dei pasti;
Quanto dichiarato nell’offerta tecnica costituisce obbligazione contrattuale vincolante in caso di aggiudicazione e non semplice “dichiarazione di principio”.
L’offerta tecnica, redatta in lingua italiana, deve consistente in:
- Indice completo di quanto in essa contenuto riportante, per ciascuna sezione, capitolo o paragrafo, il numero della pagina di riferimento;
- Relazione tecnica dei servizi offerti, che dovrà essere contenuta in massimo 20 (venti) facciate formato A4 esclusa la copertina. Il testo che eccede il limite sopra indicato non sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione e potrà determinare l’esclusione del concorrente ove la mancata valutazione delle pagine eccedenti determini l’incompletezza dell’offerta stessa.
La relazione dovrà essere predisposta seguendo l'articolazione della griglia di valutazione e contenere ogni elemento utile ai fini dell'attribuzione del punteggio.
Alla relazione tecnica potrà essere allegata, in aggiunta alle 20 facciate, tutta la documentazione e/o gli atti, schede tecniche utili alla valutazione della qualità del servizio.
Qualora il concorrente non raggiunga almeno punti 45 complessivi nell’offerta tecnica non si procederà
all’apertura dell’offerta economica e lo stesso verrà escluso dal procedimento di aggiudicazione.
3.1.2 Offerta economica
L'offerta economica dovrà indicare:
a) il prezzo unitario offerto per singolo pasto esclusa IVA ed il conseguente ribasso percentuale espresso in cifre e lettere;
b) la stima dei costi aziendali relativi alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro di cui all’art. 95, comma 10, del Codice. Detti costi relativi alla sicurezza connessi con l’attività d’impresa dovranno risultare congrui rispetto all’entità ed alle caratteristiche delle prestazioni oggetto dell’appalto;
c) la stima dei costi della manodopera, ai sensi dell’art. 95, comma 10 del Codice. Offerta Economica: Punteggio Xxxxxxx 30 Punti così attribuiti:
I 30 punti a disposizione per l'offerta economica, verranno attribuiti al concorrente che avrà offerto la più bassa percentuale di corrispettivo.
Per le altre offerte il punteggio sarà determinato in misura proporzionale rispetto alla percentuale più bassa sulla base della seguente formula:
(per Ai < Asoglia) Ci = X* Ai I Asoglia
(per Ai > Asoglia) Ci =X+ (1,00 - X) * [(Ai - Asoglia I (Amax - Asoglia)] ove
Ci = coefficiente attribuito al concorrente esimo
Ai = valore dell'offerta (ribasso) del concorrente esimo
Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribasso dei concorrenti) X= 0,90
Il prezzo offerto dall'aggiudicatario dovrà essere comprensivo di tutte le spese che l'aggiudicatario medesimo dovrà sostenere per l'esecuzione del servizio, nessuna esclusa, ad eccezione dell'IVA.
Di seguito la Commissione redigerà la graduatoria dei concorrenti, individuando l'offerta economicamente più vantaggiosa corrispondente al maggior punteggio ottenuto. Il punteggio complessivo sarà dato dalla somma dei punteggi ottenuti sommando il punteggio dell'Offerta Tecnica e dell'Offerta economica.
L'Amministrazione procederà alla verifica delle offerte anormalmente basse, secondo quanto previsto dalla normativa.
L'appalto verrà aggiudicato all’impresa che avrà ottenuto il miglior punteggio, dato dalla sommatoria dell'offerta tecnica e dell'offerta economica.
ART. 4 SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA E REQUISITI DI PARTECIPAZIONE ART. 45 DEL D.LGS 50/16
Sono ammessi a formulare offerta gli operatori economici elencati dall’art. 45, commi 1 e 2, del D. Lgs. 50/2016 tra i quali, in particolare, quelli costituiti da:
Operatori economici con idoneità individuale di cui alle lettere a) (imprenditori individuali anche artigiani, e le società, anche cooperative), b) (consorzi tra società cooperative di produzione e lavoro e consorzi tra imprese artigiane, ecc.) (consorzi stabili);
Operatori economici con idoneità plurisoggettiva di cui alle lettere d) (raggruppamenti temporanei di concorrenti), e) (consorzi ordinari di concorrenti), f) (le aggregazioni tra le imprese aderenti al contratto di rete) e g) (gruppo europeo di interesse economico), dell’art. 45, comma 2, del Codice;
Operatori economici stabiliti in altri Stati membri, costituiti conformemente alla legislazione vigente nei rispettivi paesi ai sensi dell’art. 45, comma 1, del Codice nonchè del presente disciplinare di gara.
NON SONO AMMESSI a partecipare alla gara i concorrenti per i quali sussistono le cause di esclusione di cui all’art. 80 del D. Lgs n. 50/2016.
Requisiti di idoneità professionale – art. 83, comma 1, lett. a) del D. Lgs. 50/2016:
- Iscrizione alla C.C.I.A.A. competente per l’attività di ristorazione collettiva in uno dei registri professionali o commerciali di cui all’allegato XVI del D. Lgs. 50/2016 (se chi esercita l’attività è di altro paese della Comunità Europea);
- Per le sole cooperative, iscrizione all’Albo delle società cooperative;
- Per i soli consorzi di cooperative, iscrizione nello schedario generale della cooperazione.
In caso di RTI o consorzio ordinario di concorrenti già costituiti o da costituirsi o di aggregazione di imprese di rete o di GEIE, i requisiti devono essere posseduti da ciascuna delle imprese facenti parte il raggruppamento/consorzio ordinario/rete d'imprese/GEIE.
Nell'ipotesi di consorzi di cui all'art. 45, comma 2, lett. b) e c) il requisito deve essere posseduto dal consorzio e dalle imprese indicate come esecutrici.
Ai sensi dell’art. 37 della Legge n. 122/2010, gli operatori economici aventi sede, residenza o domicilio nei Paesi inseriti nelle blacklist di cui al D.M. 04/05/1999 e al D.M. 21/11/2001 devono essere in possesso dell’autorizzazione rilasciata ai sensi del D.M. 14/12/2010.
Requisito di capacità economica e finanziaria
Aver avuto un fatturato specifico relativo a servizi analoghi resi a Pubbliche Amministrazioni o privati nel corso dell’ultimo triennio 2015/2016/2017 di importo annuo, al netto di IVA, non inferiore ad € 30.000,00, tenuto conto della tipologia degli utenti che usufruiranno del servizio.
In caso di RTI detto requisito deve essere posseduto dal raggruppamento nel suo complesso. Per le imprese che abbiano iniziato l’attività da meno di tre anni, i requisiti di fatturato saranno considerati in proporzione alla data di costituzione o di avvio dell’attività.
Requisiti di capacità tecnica – organizzativa
a) Disponibilità di attrezzature e di veicoli, muniti di autorizzazione sanitaria, per l’espletamento ottimale del servizio.
b) possesso della Certificazione del sistema di qualità in corso di validità, rilasciata da organismi accreditati, conforme alle norme europee come previste dall'art. 87 – Certificazione della qualità - D.Lgs n. 50/2016;
c) Disporre di uno o più idonei centri di cottura, provvisti di autorizzazione sanitaria o in attesa della stessa autorizzazione da comprovare mediante SCIA e certificazione attestante l’adozione della procedura di autocontrollo HACCP, presenti ad una distanza rispetto a ciascun terminale di refezione tale da garantire che tra il confezionamento e la distribuzione ai tavoli non passi più di un’ora ed in grado di approntare nel complesso almeno 141 pasti giornalieri;
d) avere svolto con buon esito negli ultimi tre anni antecedenti la data di pubblicazione del bando 2015/2016/2017, almeno un servizio analogo con produzione annua di pasti per servizi di mensa scolastica in favore di Enti pubblici, non inferiore a quella stimata per l’appalto in oggetto, con attestazione rilasciata dall’Ente pubblico. In caso di A.T.I o Consorzi tale requisito dovrà essere posseduto dalla mandataria nella misura del 40% e, per la parte rimanente, dall’impresa mandante o dalle imprese mandanti ciascuna delle quali deve dichiarare i propri requisiti per almeno il 10%, fermo il totale nel suo complesso.
Nel caso di raggruppamento di imprese, l'offerta congiunta deve essere sottoscritta da tutte le imprese raggruppate e deve specificare le parti della fornitura stessa che saranno eseguite dalle singole imprese. I requisiti di accesso sono riferiti all'associazione nel suo complesso. L'offerta congiunta comporta la responsabilità solidale nei confronti dell'Amministrazione di tutte le imprese raggruppate. Le singole imprese, facenti parte del gruppo risultato aggiudicatario della gara, devono conferire, con un unico atto, mandato speciale con rappresentanza ad una di esse, designata quale capogruppo. Tale mandato deve contenere espressamente le prescrizioni di cui al presente articolo e risultare da scrittura privata autenticata, secondo la forma prevista dallo Stato in cui il relativo atto è redatto. La procura conferita al rappresentante legale dell'impresa capogruppo. Il mandato è gratuito e irrevocabile e la sua revoca per giusta causa non ha effetti nei riguardi dell'Amministrazione. Al mandatario spetta la rappresentanza, anche processuale, delle imprese mandanti nei riguardi dell'Amministrazione per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal contratto, anche dopo l'eventuale collaudo, fino all'estinzione del rapporto. Tuttavia l'Amministrazione può far valere direttamente la responsabilità a carico delle imprese mandanti. Il rapporto di mandato non determina di per sé organizzazione o associazione fra le imprese riuniti, ognuno delle quali conserva la propria autonomia ai fini della gestione, degli adempimenti e degli oneri sociali. In caso di fallimento di una impresa mandante o, se trattasi di impresa individuale, in caso di morte, interdizione o inabilità del titolare, l'impresa mandataria, qualora non indichi altra impresa subentrante in possesso dei prescritti requisiti di idoneità, è tenuta alla esecuzione direttamente o a mezzo delle altre imprese mandanti.
Art. 5 FORNITURA DEL SERVIZIO
Il servizio di refezione scolastica dovrà essere fornito nei giorni di effettivo funzionamento delle scuole, secondo il calendario scolastico ministeriale. La somministrazione dei pasti dovrà essere effettuata presumibilmente in orario compreso fra le ore 12,45 e le 13,00 dei giorni di lezione, salvo diverse disposizioni comunicate dalle Autorità scolastiche e/o comunali, separatamente per ciascuna scuola, secondo l’orario scolastico e il menù settimanale prestabilito. Il numero dei pasti da erogare sarà comunicato giornalmente al centro di cottura, possibilmente entro le ore 09:00, da apposito personale individuato dalla scuola alla ditta aggiudicataria del servizio in base al numero dei buoni pasto consegnati dagli utenti al suddetto personale. Sarà cura della Ditta appaltatrice trasportare i pasti fino ai locali adibiti alla sala ristorazione presso i plessi scolastici e ritirare giornalmente i buoni mensa da presentare assieme alla fattura per la successiva liquidazione. Sulla fattura dovrà essere indicato:
1) il numero dei pasti erogati nel mese di riferimento agli alunni;
2) il numero di pasti per gli alunni e per il personale scolastico, distinguendo tra il numero dei pasti per gli alunni della scuola dell’infanzia e del personale scolastico ed il numero dei pasti per gli alunni della scuola primaria e del personale scolastico.
Il numero dei pasti erogati agli alunni dovrà corrispondere al numero dei buoni allegati. Il numero dei pasti erogati agli alunni e al personale scolastico dovrà corrispondere a quello indicato dall’Istituto scolastico e che sarà comunicato alla Ditta aggiudicataria da parte dell’Ente appaltante. Il Comune non assume alcun onere o responsabilità per garantire un numero minimo di presenze.
In occasione del Natale e della Pasqua la ditta è tenuta, in accordo con il personale comunale preposto, a fornire a tutti gli iscritti al servizio di refezione scolastica, un dolce tipico di quella ricorrenza avendo cura di soddisfare anche le richieste degli iscritti a dieta speciale.
Art. 6 DISCIPLINA DEL SERVIZIO
La Ditta provvede all’acquisto e trasporto in proprio ed in sicurezza dei generi alimentari, alla corretta conservazione delle materie prime e di tutti gli altri prodotti da utilizzare per la produzione dei pasti, al loro stoccaggio con l’assunzione del rischio del loro naturale deterioramento, alla preparazione dei pasti presso il proprio centro di cottura, al trasporto degli stessi presso i plessi scolastici, allo sporzionamento, distribuzione e somministrazione giornaliera dei pasti pronti per il consumo che devono essere distribuiti in contenitori
termici con scomparti monodose isolati (isolamento degli alimenti caldi da quelli freddi), alla preparazione ed al riordino dei locali delle mense scolastiche presso i due plessi scolastici della scuola per l'infanzia ubicati in contrada Loco e della scuola primaria di questo Comune a refezione effettuata, con proprio personale in numero sufficiente a garantire la corretta esecuzione del servizio. Fanno capo alla ditta appaltatrice gli oneri derivanti dal controllo igienico sanitario connessi alla manipolazione ed erogazione dei pasti.
La ditta appaltatrice ha l'obbligo di verificare che tutti gli alimenti forniti e distribuiti ai commensali siano rispondenti e conformi alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari concernenti l'acquisto, la consegna, la conservazione, la lavorazione e la distribuzione delle vivande, l'igiene e la sanità delle stesse e della materia prima da impiegare, nonché tutte le prescrizioni impartite dalle competenti Autorità e a quanto richiesto dalle caratteristiche merceologiche. Tutte le forniture sono soggette a controlli che possono essere eseguiti in qualsiasi momento dal Comune. La Ditta appaltatrice è tenuta a sostituire immediatamente quelle forniture che risultassero difettose, avariate o comunque non conformi alle prescrizioni.
Il centro di cottura della Ditta aggiudicataria dovrà essere funzionante e regolarmente autorizzato a norma delle vigenti disposizioni igienico sanitarie alla data di pubblicazione del bando di gara. I veicoli adibiti al trasporto dei pasti devono possedere i requisiti igienico sanitari di cui all'art. 43 del D.P.R. n. 327/80 e ss.mm.ii., tutte le autorizzazioni previste dalla vigente normativa in riferimento alla specifica attività di trasporto pasti ed in linea con le vigenti disposizioni H.A.C.C.P. I suddetti mezzi devono essere coibentati e rivestiti internamente di materiale lavabile. È fatto obbligo all'Impresa aggiudicataria di provvedere giornalmente alla pulizia dei mezzi di trasporto utilizzati.
Le pietanze devono essere trasportate in contenitori idonei e conformi alle normative vigenti, ben protette dalle infiltrazioni di polveri o altri elementi, con caratteristiche tecniche che assicurino una perfetta conservazione degli alimenti sotto il profilo organolettico, dell’appetibilità e dell’igiene. I cibi debbono essere immessi in contenitori termici che abbiano scomparti separati in modo da isolare gli alimenti caldi da quelli freddi, non sono ammessi contenitori in polistirolo.
I pasti devono essere distribuiti caldi nelle scuole assieme a piatti, posate, bicchieri, tovaglietta, copritavolo e tovagliolo di carta (il tutto monouso). Le portate in monoporzione con distribuzione su piatti a perdere, con oneri a carico della Ditta, dovranno essere cucinate nella stessa mattinata della somministrazione e consegnate garantendo la massima igiene per tutte le pietanze. Il menù dovrà essere diversificato giornalmente secondo le tabelle dietetiche e corrispondere a quanto concordato. Il pasto classico si compone di un primo piatto, un secondo piatto, un contorno di stagione (crudo e /o cotto), pane, frutta di stagione già lavata o dessert o alternativa, fornitura di olio, aceto, sale e quanto altro necessario per condire le vivande, acqua minerale naturale (in bottiglietta da 50 cl). Dovranno essere forniti, per ciascun operatore addetto alla distribuzione, gli indumenti necessari quali cuffia copritesta, grembiule, guanti monouso.
La Ditta dovrà provvedere ad apparecchiare, distribuire i pasti sui tavoli, sparecchiare, riordinare il refettorio, pulire i contenitori a fine pasto, nonché provvedere alla raccolta e smaltimento dei rifiuti alimentari ai sensi della normativa vigente in materia e con le modalità in atto presso il Comune di Stilo. Fanno capo alla ditta appaltatrice gli oneri derivanti dal controllo igienico-sanitario connessi alla manipolazione ed erogazione dei pasti. Il controllo sul funzionamento del servizio è effettuato da un incaricato dell’Amministrazione comunale che può effettuare, anche nell’orario della refezione scolastica, il controllo sull’appetibilità dei cibi e sul loro gradimento anche tramite porzioni di assaggio distribuiti dal personale addetto, sulla conformità al menù prescritto ed in generale sul corretto funzionamento del servizio. Il costo del pasto per le porzioni- assaggio del personale del Comune addetto ai controlli è a carico della Ditta aggiudicataria.
Il numero di pasti indicato all’“Art. 1 Oggetto e Durata dell’Appalto” ha un valore meramente indicativo, rappresentando l'utenza potenziale massima giornaliera. Essi vengono forniti al fine di consentire al soggetto appaltatore di disporre di elementi utili di giudizio anche sotto l'aspetto delle potenziali esigenze organizzative per l'erogazione ottimale del servizio.
L'Amministrazione Comunale declina qualsiasi responsabilità qualora durante l'anno scolastico il numero degli utenti subisca variazioni in diminuzione. Le variazioni in riduzione, da qualunque motivo determinate e di qualunque entità esse siano, comprese quelle che superino la metà del predetto numero potenziale, non danno titolo al fornitore a richiedere qualsivoglia pretesa, nonché il mutamento di alcuna delle condizioni negoziali, che restano quelle indicate nel contratto, incluso il prezzo unitario del pasto pro-capite, che viene applicato comunque e sempre in proporzione al numero degli utenti effettivi fruitori, tempo per tempo, del servizio.
All'atto della consegna dei pasti, la Ditta rilascerà al Responsabile del plesso scolastico o suo incaricato, una bolla di consegna in duplice copia, debitamente sottoscritta e da cui risulta la quantità dei pasti. Detta bolla controfirmata dal Responsabile del plesso o suo incaricato, previo accertamento della corrispondenza quantitativa dei pasti erogati, verrà restituita alla Ditta unitamente al corrispondente numero di buoni pasto, previo trattenimento di una copia.
La Ditta non potrà apportare variazioni quali-quantitative alle tabelle dietetiche (allegato "A"), se non per particolari esigenze preventivamente autorizzate dall'Amministrazione, previa intesa da parte dell'Autorità Sanitaria competente. In corso di esecuzione del contratto l'Amministrazione, su iniziativa dell'Autorità Sanitaria competente, potrà richiedere modificazioni quali-quantitative di dette tabelle dietetiche qualora sopravvenute disposizioni legislative ovvero motivi di opportunità impongono detta rivisitazione.
La ditta appaltatrice è tenuta all’osservanza di tutte le norme di sicurezza, in particolare agli obblighi del Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, al rispetto delle norme di gestione, di igiene, dei regolamenti comunali e delle disposizioni di legge applicabili e compatibili con l’oggetto del presente appalto, compreso il far rispettare il divieto di fumo sia presso i plessi di cottura in precedenza indicate che presso i refettori. Per quanto concerne le norme igienico-sanitarie, si fa riferimento alla Legge 30/04/l 962 n. 283 e al suo regolamento di esecuzione 26/03/1980 n. 327 e ss.mm.ii., nonché a quanto previsto dalla normativa regionale vigente e a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato.
La ditta, pertanto, solleva il Comune da qualsiasi responsabilità in ordine alla regolarità igienico sanitaria delle trasformazioni alimentari e della distribuzione, assumendosi tutti gli oneri previsti dal D.Lgs. n. 155/97 (Sistema HACCP per l'autocontrollo igienico-sanitario).
Il Comune in accordo con la Ditta appaltatrice, per i pasti avanzati promuove il ritiro e la distribuzione da parte di Enti Morali e/o organizzazioni benefiche di generi alimentari di proprietà dell'impresa appaltatrice eventualmente eccedenti e non utilizzabili nelle mense scolastiche. In aderenza alla Legge 155/2003 il Comune promuove progetti relativi al ritiro di preparazioni alimentari, secondo le modalità concordate congiuntamente con l'impresa appaltatrice e le Organizzazioni di volontariato ONLUS, previa autorizzazione e convalida del progetto da parte dell'Azienda Sanitaria territorialmente competente.
Il servizio oggetto del presente capitolato è da considerarsi di pubblico interesse e, come tale, non potrà essere sospeso, interrotto o abbandonato. Nello svolgimento del servizio, pertanto, la Ditta appaltatrice è tenuta al rispetto dei principi contenuti nel D.P.C.M. 27 gennaio 1994 "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici" (ss.mm.ii.). Il servizio è da considerarsi servizio pubblico essenziale, anche ai sensi dell'art. 1 della Legge 12.06.1990 n. 146 "Norme dell'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali" e ss.mm.ii.
In caso di sciopero programmato del personale delle scuole, la Ditta appaltatrice dovrà essere preavvertita dall'autorità scolastica possibilmente almeno 24 ore prima.
Art. 7 PREPARAZIONE DEI PASTI
I pasti saranno preparati in base alla tabella dietetica predisposta dall’ASP Dipartimento di Prevenzione -
U.O. Igiene della Nutrizione della Provincia di Reggio Calabria. I tipi e le caratteristiche dei viveri dovranno essere conformi a quanto prescritto dalle linee guida elaborate dall’ASP di Reggio Calabria. La Ditta non
potrà apportare variazioni qualitative-quantitative alla tabella dietetica, se non per particolari esigenze preventivamente autorizzate dall’Amministrazione previa intesa con l’Autorità Sanitaria competente. La qualità del pasto servito nell’ambito della refezione scolastica dipende anche dalla qualità delle materie utilizzate che, pertanto, dovranno essere di ottima qualità igienica, nutrizionale, organolettica e merceologica, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igienico – sanitarie in vigore. Si dovranno preferire i prodotti con caratteristiche igienico-sanitarie migliorative e i prodotti provenienti da agricoltura biologica in conformità al Regolamento CEE n. 91/2092 e ss.mm.ii., i prodotti di provenienza nazionale, i prodotti DOP (denominazione di origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta) e i prodotti non derivanti da OGM o sostanze indesiderate. Non è consentito l’utilizzo di alimenti contenenti OGM. Dovrà essere data comunicazione, da parte della ditta aggiudicataria agli utenti sulla provenienza degli alimenti somministrati. Tutte le derrate prodotte a cura dell’azienda aggiudicataria, devono essere opportunamente protette con materiale idoneo per generi alimentari. Gli alimenti dovranno possedere i requisiti prescritti ed essere privi di qualsiasi anomalia per quanto riguarda l’odore, il gusto e lo stato fisico. Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica o la presenza entro i limiti consentiti, quando previsti, di tutte quelle sostanze considerate nocive o quanto meno indesiderabili (ad esempio metalli pesanti, aflatossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni, pesticidi, additivi, ecc.). Per quanto attiene ai parametri microbiologici si farà riferimento alle circolari e normative ministeriali o regionali in materia.
La ditta aggiudicataria dovrà disporre per tutta la durata del contratto di appalto di un Centro di cottura adeguato alla preparazione del numero di pasti indicato dal presente capitolato, munito di autorizzazione sanitaria prevista all’art. 2 della legge 30.04.1962 n. 283 e successivo regolamento di esecuzione di cui al DPR n. 327 26.03.1980 per l’esercizio dell’attività oggetto dell’appalto, ubicato a una distanza tale da consentire la consegna massima entro un’ora.
Art. 8 ORDINAZIONE DI PASTI SPECIALI
Nell’ipotesi di esigenze dietetiche personali determinate da particolari patologie dell’apparato digerente o metabolico debitamente documentate, la Ditta appaltatrice si obbliga a fornire diete speciali. Si considerano diete speciali:
- Le diete formulate per motivi sanitari;
- Le diete leggere per indisposizione temporanea;
- Le diete per motivi religiosi, etici e ideologici.
Tutte le diete speciali sono somministrate su richiesta dei genitori. La richiesta di dieta speciale per motivi sanitari dovrà essere accompagnata da un certificato medico e/o relazione di un medico specialista nella patologia di cui è affetto il bambino e da relativa tabella dietetica in cui devono essere indicati:
- le eventuali ricette e grammature dei singoli piatti ed indicazione del periodo per il quale è richiesta la dieta speciale (nel caso di patologie particolari, quali ad esempio diabete, fenilchetonuria, etc);
- gli esiti di test allergologici validati dalla comunità scientifica e/o (in caso d'intolleranze non dimostrabili mediante test scientifici) certificazione specialistica allergologica.
Resta alla discrezione del Comune valutare la completezza della documentazione.
Il Comune richiederà alla Ditta appaltatrice la predisposizione di una dieta speciale personalizzata in aderenza al menù vigente, programmata su quattro settimane e suddivisa in menù estivo e invernale. La dieta speciale per motivi sanitari dovrà essere approvata, prima della somministrazione, dalle Autorità Sanitarie competenti.
Le diete speciali per motivi sanitari dovranno essere approntate entro cinque giorni lavorativi dalla richiesta dell'utenza.
Ogni dieta speciale deve essere confezionata in modo tale da essere inequivocabilmente riconducibile al destinatario, nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy.
Le diete speciali devono essere trasportate in contenitori monoporzioni isotermici idonei a mantenerle alla temperatura prevista dalla legge. Le derrate per le diete speciali devono essere fornite dalla Ditta appaltatrice senza oneri aggiuntivi per il Comune.
Nel caso di presidi dietetici prescrivibili dal S.S.N., questi saranno forniti dai familiari. Inoltre con cadenza periodica la Ditta sarà tenuta ad esibire all’Amministrazione la documentazione fiscale comprovante l’avvenuto acquisto delle materie prime e dei prodotti finiti riferiti al confezionamento dei pasti speciali.
Art. 9 ORDINATIVO DEI PASTI
Il numero giornaliero dei pasti da somministrare verrà stabilito e comunicato alla Ditta appaltatrice dalle autorità scolastiche possibilmente entro le ore 9,00 di ogni giorno, sulla base dei buoni pasto consegnati dagli utenti alle scuole. Sarà pertanto cura del personale della Ditta appaltatrice raccogliere i buoni pasto esonerando l'Ente da qualsiasi responsabilità in merito.
Nell'eventualità di una presenza ridotta del numero degli alunni (inferiore al 50% degli iscritti al servizio del giorno) dovuta a particolari attività programmate dai singoli Istituti scolastici, il servizio dovrà essere espletato dalla Ditta appaltatrice in forma ridotta qualora gli stessi Istituti abbiano provveduto a darne preavviso almeno con un giorno di anticipo.
Art. 10 UTILIZZO PRODOTTI BIOLOGICI E PRODOTTI LOCALI – SPECIFICHE TECNICHE DI BASE
La Ditta aggiudicataria dovrà introdurre prodotti provenienti da coltivazioni agricole in cui non venga fatto uso di prodotti pesticidi, sostanze chimiche di sintesi e sistemi di coltivazione forzati, né di cibi geneticamente modificati. I prodotti dovranno essere certificati ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento. I prodotti biologici devono avere i requisiti previsti da Regolamento CEE n. 2092/91, recepito dal D.M. 25.05.92 n.338, Regolamento CEE n. 1084/99, Regolamento CEE n. 2081/92, come modificato dal regolamento CEE 535/97, Legge 21.12.99 n. 526 art. 10 comma 7.
Produzione degli alimenti e delle bevande
Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine devono provenire:
- per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi regolamenti attuativi;
- per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata” (con riferimento alla norma UNI 11233:2009), da prodotti IGP DOP e STG – come riportato nell’Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari e Regolamento (CE) n. 509/2006) e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali, regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350.
Per quanto riguarda le uova, la quota non proveniente da allevamenti biologici deve provenire da allevamenti all’aperto di cui al codice 1 del Regolamento 589/2008 della Commissione Europea in applicazione del Regolamento 1234/2007 relativo alla commercializzazione ed etichettatura delle uova.
I prodotti ortofrutticoli devono essere stagionali, rispettando i “calendari di stagionalità” definiti da ogni
singola stazione appaltante. Per prodotti di stagione si intendono i prodotti coltivati in pieno campo.
La carne deve provenire:
- per almeno il 15% in peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i Regolamenti (CE) n. 834/07 e relativi regolamenti attuativi;
- per almeno il 25% in peso sul totale, da prodotti IGP e DOP come riportato nell’Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari) e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali, regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999 n. 350.
Il pesce deve provenire:
per almeno il 20%, espresso in percentuale di peso sul totale, da acquacoltura biologica in accordo con i Regolamenti (CE) n. 834/07 e relativi regolamenti attuativi (tra i quali il Regolamento 710/2009 che riguarda l'introduzione di modalità di applicazione relative alla produzione di animali e di alghe marine dell'acquacoltura biologica) o pesca sostenibile (rispettando i criteri della certificazione MSC - Marine Stewardship Council od equivalenti). Il pesce somministrato nelle mense, in ogni caso, se surgelato, non deve essere ottenuto da prodotti ricomposti (Stewardship Council) o equivalenti. Tutti i prodotti da produzione integrata devono provenire da fornitori che operano obbligatoriamente all’interno del regime di controllo e certificazione previsto dalla norma UNI 11233:2009. Tutti i prodotti DOP IGP e STG devono provenire da fornitori che operano obbligatoriamente all’interno del regime di controllo e certificazione previsto dai regolamenti (CE) N.510/2006, (CE) N. 1898/2006 e (CE) N. 509/2006, con successive modificazioni e devono, quindi, essere assoggettati a uno degli Organismi di controllo e certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Tutti i prodotti da produzione agroalimentare tradizionale devono provenire da fornitori di prodotti iscritti nell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali istituito presso il Ministero per le politiche agricole previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n.
350. Per fornitore si intende ogni Azienda che consegna direttamente o tramite vettore il prodotto alimentare nei centri refezionali, la cui ragione sociale è presente nel documento di trasporto che accompagna le derrate. I prodotti devono essere certificati da organismi di certificazione conformi ai sensi dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 882/2004 ed alla norma europea EN 45011 o alla guida ISO/CEI 65 (Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione dei prodotti) e accreditati in conformità delle stesse. La ditta aggiudicataria dovrà esibire, su richiesta del Comune, i certificati rilasciati dalle ditte fornitrici attestanti la conformità dei prodotti biologici. Il numero e la percentuale di prodotti biologici e di prodotti locali debitamente certificati che l’Impresa intenderà introdurre nei menù sarà oggetto di valutazione dell’offerta tecnica. Si dovrà dichiarare, inoltre, in sede di offerta tecnica, se una percentuale dei prodotti sia tutelata secondo i sistemi creati dalla comunità Europea nel 1992: sistemi noti come DOP, IGP e STG (Specialità tradizionale garantita) per promuovere e tutelare i prodotti agroalimentari. Non possono essere impiegati o consegnati alimenti che riportino sull’etichetta l’indicazione “contiene OGM”.
Requisiti dei prodotti in carta-tessuto
I prodotti in carta, riconducibili al gruppo di prodotti «tessuto-carta» che comprende fogli o rotoli di tessuto carta idoneo all'uso per l'igiene personale, l'assorbimento di liquidi e/o la pulitura di superfici, utilizzati dalla Ditta appaltatrice devono rispettare i criteri ecologici previsti dall'articolo 2 e relativo allegato della Decisione della Commissione del 9 luglio 2009 (2009/568/CE).
Pulizie dei Locali
La Ditta appaltatrice deve utilizzare prodotti detergenti conformi alla vigente normativa sui detergenti (Reg.
CE 648/2004 e D.P.R. 6 febbraio 2009 n. 21) e, nel caso di prodotti disinfettanti o disinfestanti, conformi al D.lgs. 25 febbraio 2000 n. l74 sui biocidi e al D.P.R. 6 ottobre 1998 n. 392 sui presidi medicochirurgici.
Imballaggi
L'imballaggio (primario, secondario e terziario) deve rispondere ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV "Rifiuti" del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., così come più specificatamente descritto nelle pertinenti norme tecniche, in particolare:
- UNI EN 13427:2005 Imballaggi - Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio;
- UNI EN 13428:2005 Imballaggi - Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione;
Prevenzione per riduzione alla fonte:
- UNI EN 13429:2005 Imballaggi - Riutilizzo;
- UNI EN 13430:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali;
- UNI EN 13431:2005 Imballaggi - Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo;
- UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione;
- Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi.
- L'imballaggio secondario e terziario deve essere costituito, se in carta o cartone per il 90% in peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%.
Art. 11 NORME E MODALITÀ DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI
La ditta provvede alla preparazione dei pasti presso il proprio centro di cottura ed al successivo trasporto, sporzionamento ed alla distribuzione degli stessi presso i plessi scolastici. Per la preparazione dei pasti la ditta appaltatrice dovrà utilizzare tutte le misure previste dalla legislazione vigente, in particolare si richiede:
- cuocere le verdure al vapore o al forno;
- cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi visibili;
- aggiungere i condimenti possibilmente a crudo;
- preparare il purè con patate fresche lessate in giornata (le patate dovranno essere sbucciate e lavate nella stessa giornata dell’utilizzo, indipendentemente dal tipo di cottura previsto);
- le verdure da consumare crude dovranno essere perfettamente lavate, pronte all’uso e condite al momento della distribuzione;
- consegnare la frutta lavata e a temperatura ambiente;
- somministrare la razione di carne e pesce possibilmente in un’unica porzione (per esempio una scaloppina, una coscia di pollo, una sogliola, ecc.);
- evitare la precottura e l’eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta);
- per limitare la perdita di nutrienti evitare l’eccessiva spezzettatura dei vegetali, limitare la quantità d’acqua utilizzata in cottura, contenere i tempi di cottura, ricorrendo di preferenza alla cottura a vapore o al forno;
- per evitare che la pasta si impacchi durante il trasporto ed in attesa del consumo è necessario aggiungere una piccola quantità d’olio nell’acqua di cottura mentre si deve evitare di aggiungere olio alla pasta già cotta.
I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla. Non devono essere utilizzati:
- le carni al sangue;
- cibi fritti;
- il dado da brodo contenente glutammato;
- conservanti e additivi chimici nella preparazione dei cibi;
- residui dei pasti dei giorni precedenti;
- verdure, carni e pesci semilavorati e precotti;
- evitare i soffritti, da sostituire con la semplice tostatura in poca acqua o brodo senza glutammato; Le elaborazioni dei cibi devono essere semplici e la scelta dei piatti deve tenere conto della stagionalità. I pasti devono essere confezionati nella stessa mattinata di consumo e il tempo che intercorre tra il termine della cottura e l’inizio del consumo non deve superare i 120 minuti. Il cibo non consumato dagli utenti non potrà essere riportato al centro di cottura, ma deve essere eliminato in loco. Tutti i contenitori per alimenti dovranno essere ritirati in giornata a cura della ditta aggiudicataria. Se si tratta di contenitori per alimenti di facile smaltimento sarà considerato quid pluris nella valutazione qualità. Le lavorazioni consentite il giorno antecedente la distribuzione, solo in presenza di abbattitore di temperatura, sono:
- la cottura di arrosti, bolliti, brasati di carne bovina (con raggiungimento al cuore del prodotto di + 10° C entro 2 ore dal temine della cottura e di + 4° C entro le successive due ore);
- cottura di paste al forno (stesse modalità di cui sopra);
- cottura di sughi e ragù (stesse modalità di cui sopra).
Per tutti gli alimenti indicati nelle tabelle dietetiche e nel menù si richiedono prodotti di qualità ottima o extra, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igienico – sanitarie in vigore. Tutte le derrate proporzionate a cura dell’azienda aggiudicataria, devono essere opportunamente protette con materiale idoneo per alimenti. I pasti preparati devono comunque rispondere al dettato dell’art. 5 della legge 283/1962 per quanto riguarda lo stato degli alimenti impiegati e dall’art. 31 del D.P.R. 327/1980 per quanto concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi o caldi ed il mantenimento della catena del freddo. Gli alimenti dovranno possedere i requisiti caratteristici ed essere privi di qualsiasi anomalia per quanto riguarda l’odore, il gusto e lo stato fisico. Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica o la presenza entro i limiti consentiti, quando previsti, di tutte quelle sostanze considerate nocive o quanto meno indesiderabili (es.: metalli pesanti, aflatossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni, pesticidi, additivi, ecc.). Per quanto attiene i parametri microbiologici si farà riferimento alle circolari e normative ministeriali o regionali in materia.
Art. 12 TRASPORTO DEI PASTI
La ditta sarà tenuta a recapitare, a propria cura e spese, i pasti e tutto il materiale necessario per l’espletamento del servizio presso i singoli plessi scolastici, depositandoli nei locali destinati a mensa. Il pasto nella sua completezza dovrà giungere al momento della somministrazione presentando buone caratteristiche organolettiche e di appetibilità. Nel tempo intercorrente fra il momento conclusivo del confezionamento del pasto ed il momento della distribuzione nel refettorio scolastico, dovrà essere garantito il mantenimento delle temperature a termine di legge e l’appetibilità del cibo (DPR n.327/80). Il trasporto dei pasti ordinati dovrà avvenire con idonei contenitori e automezzi, adeguatamente predisposti e riservati al trasporto di alimenti, che consentano il mantenimento della temperatura non inferiore a +65°C fino alla somministrazione dei pasti. Per i pasti freddi: la temperatura non dovrà superare i +10°C. I mezzi di trasporto dovranno essere muniti di attestazione di idoneità per il servizio di trasporto alimentari. In caso di consegna di un numero di pasti inferiore a quella ordinata, su segnalazione dell'Ente appaltante, la ditta appaltatrice deve provvedere tassativamente entro 30 minuti dalla segnalazione telefonica ad integrare il numero dei pasti. La Ditta appaltatrice deve utilizzare mezzi di trasporto a basso impatto ambientale per il trasporto delle merci.
Art. 13 REFERENTE
La ditta deve garantire la costante disponibilità di un unico referente, professionalmente qualificato, a cui
potersi rivolgere per ogni e qualsivoglia problematica connessa all’esecuzione del presente appalto e che dovrà garantire la presenza e la reperibilità presso il centro di cottura durante l’intero ciclo produttivo nei giorni di espletamento del servizio.
Art.14 DISPOSIZIONI IGIENICO-SANITARIE
Per quanto concerne le norme igienico-sanitarie si fa riferimento alla Legge 30.04.1962 n. 283 e al suo regolamento di esecuzione 26.03.1980 n.327 e ss.mm.ii., nonché a quanto previsto dalla normativa regionale vigente e a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato. La ditta, pertanto, solleva il Comune da qualsiasi responsabilità in ordine alla regolarità igienico sanitaria delle trasformazioni alimentari della distribuzione, assumendosi tutti gli oneri previsti dal D.Lgs. n.155/97 (Sistema HACCP per l’autocontrollo igienico-sanitario).
Art. 15 PERSONALE IN SERVIZIO – CLAUSOLA SOCIALE
Oltre all'osservanza di tutte le norme specificate nel presente Capitolato il Concessionario avrà l'obbligo di osservare e far osservare tutte le disposizioni derivanti dalle leggi e dai regolamenti in vigore sia a livello nazionale che regionale, o che potessero venire eventualmente emanate durante il corso del contratto (comprese le norme regolamentanti l'igiene e comunque aventi attinenza con i servizi oggetto della concessione).
Tutto il personale dipenderà ad ogni effetto dal Concessionario. Tutti dovranno mantenere in servizio un contegno decoroso ed irreprensibile. Ai sensi dell'art. 20, comma 3 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, i lavoratori del Concessionario devono esporre apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
Il personale della Ditta appaltatrice dovrà possedere tutti i requisiti professionali e sanitari previsti dalle norme vigenti ed essere costantemente aggiornato, in ottemperanza anche a quanto stabilito dal Reg. CE 852/2004 sull'igiene alimentare nonché sulle norme di sicurezza e prevenzione di cui al D.Lgs. n. 81/2008.
La violazione di tali norme comporta l'applicazione delle sanzioni previste rispettivamente dagli articoli 59 e 60 del D.Lgs. n. 81/2008.
Per le caratteristiche delle modalità di gestione dell’attuale gestore uscente, non trova applicazione la clausola prevista dall’art 50 del D.Lgs. 50/16.
La Ditta appaltatrice si impegna a svolgere il servizio con personale numericamente e qualitativamente idoneo con almeno un dipendente (o socio) munito almeno della qualifica professionale di cuoco. In particolare, il personale utilizzato dalla ditta dovrà essere in grado di garantire una distribuzione dei pasti ottimale. Il personale adibito al confezionamento ed alla distribuzione dei pasti deve essere in possesso dei certificati attestanti l'idoneità fisica e l'esenzione da malattie infettive, contagiose o di carattere epidemico, rilasciati dalle competenti autorità sanitarie. La Ditta si impegna ad osservare integralmente e ad applicare, in favore del proprio personale, tutte le norme del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle imprese di ristorazione e dagli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore nel tempo e nelle località in cui si svolge il servizio. Il personale che la ditta appaltatrice metterà a disposizione per lo svolgimento del servizio deve essere in ogni circostanza adeguato, per numero, tipo e professionalità, all'impegno richiesto. Per l’espletamento del servizio la Ditta deve:
a) consegnare all’Amministrazione, all’atto della stipula del contratto, l’elenco nominativo del personale e la posizione assicurativa all’interno della Ditta. Nel caso di nuovi inserimenti di personale la Ditta dovrà preventivamente consegnare all’Amministrazione, copia della documentazione attestante la qualifica del personale impiegato nel servizio. Il mancato o tardivo aggiornamento dell’elenco nominativo del personale della Ditta impiegato nei servizi oggetto dell’appalto, comporterà l'applicazione di penali, come disciplinato dal presente capitolato, ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione, l'eventuale esercizio,
da parte dell’Amministrazione medesima, della facoltà di sospensione dei pagamenti fino alla regolarizzazione delle inadempienze;
b) prima dell’avvio del servizio munire, a sua cura e spese, tutto il personale addetto al servizio di apposito cartellino di riconoscimento corredato di fotografia, contenente le generalità e numero di matricola del lavoratore e il nominativo della ditta. Tutto il personale operante dovrà indossare durante l’espletamento delle sue funzioni idoneo abbigliamento da lavoro; la Ditta Appaltatrice, inoltre, dovrà mettere a disposizione, in ottemperanza al D.Lgs n. 81/2008 e ss.mm.ii., tutti i dispositivi individuali di sicurezza che dovessero rendersi necessari, anche a giudizio della Stazione Appaltante;
c) in caso di sciopero del personale addetto o in presenza di altre cause di forza maggiore, la Ditta dovrà darne comunicazione all’Amministrazione almeno due giorni prima e impegnarsi comunque ad assicurare i servizi d’emergenza.
L’Amministrazione ha facoltà di chiedere la sostituzione delle unità di personale che, a suo insindacabile giudizio, durante lo svolgimento del servizio abbiano dato motivi di lagnanza o abbiano tenuto un comportamento non consono all’ambiente di lavoro. In tal caso la Ditta dovrà provvedere immediatamente alla sostituzione di tale personale. L’eventuale inottemperanza dà titolo all’Amministrazione di dichiarare la risoluzione del Contratto. L'inosservanza ai suddetti obblighi comporta la sospensione del pagamento del corrispettivo.
Art. 16 RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Per Responsabile del servizio si intende la persona deputata dalla ditta appaltatrice a sovrintendere il servizio nella sua interezza, a mantenere i rapporti con il Comune di Stilo e, all’occorrenza, anche con la direzione didattica. Al Responsabile del servizio spetta il coordinamento di tutto il personale operante nelle cucine e nelle mense di distribuzione e l’armonizzazione globale del servizio. Inoltre la funzione è quella di controllare giornalmente che il servizio venga svolto secondo le modalità previste dal presente Capitolato, far osservare al personale impiegato i compiti stabiliti per il regolare funzionamento del servizio ed essere presente ai controlli di conformità dello stesso. Tale persona dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- Autonomia operativa adeguata a far funzionare la globalità del servizio e risolvere tutti gli eventuali problemi operativi;
- Adeguata competenza tale da consentire la valutazione igienico dietetica del servizio, sovrintendere alle operazioni di preparazione e somministrazione dei pasti ed essere garante, nonché diretto interlocutore con il Comune;
- Adeguata esperienza nel settore.
II nominativo del Responsabile del servizio dovrà essere comunicato per iscritto dalla Ditta appaltatrice al Comune prima dell'avvio del servizio. II Responsabile deve essere reperibile dalle ore 8:30 almeno fino alle 14:00 dal lunedì al venerdì.
Oltre al Responsabile, il personale impiegato assunto dalla Ditta dovrà essere in numero sufficiente alle esigenze del servizio.
Art. 17 OBBLIGHI DELLA DITTA
In relazione al servizio oggetto del presente capitolato la Ditta si obbliga:
• a portare tempestivamente a conoscenza dell’Amministrazione il verificarsi delle seguenti situazioni: revoca, decadenza o annullamento delle eventuali licenze o autorizzazioni di legge abilitanti lo svolgimento delle attività oggetto del presente appalto rilasciate dalle competenti autorità amministrative. In caso di inosservanza di tale obbligo l’Amministrazione si riserva la facoltà di risolvere il contratto, ai sensi dell’art.1456 c.c., e di chiedere alla Ditta il risarcimento di ogni danno e spesa a ciò conseguente;
• per sé e per i suoi agenti o dipendenti a qualsiasi titolo, a non offrire o accettare di offrire, né a dare o
accettare di dare ad alcuno tangenti, doni, regalie o provvigioni come incentivo o ricompensa per il fatto di compiere o astenersi dal compiere un'azione in relazione al presente appalto o a qualsiasi altro contratto concluso con l'Amministrazione, oppure per il trattamento di favore riservato o la discriminazione esercitata nei confronti di qualcuno in relazione all'appalto o a qualsiasi altro contratto concluso con l'Amministrazione
• ad osservare nei riguardi dei propri dipendenti, nell’esecuzione del servizio oggetto dell’appalto, tutte le leggi, i regolamenti e le disposizioni normative in materia di rapporto di lavoro, di previdenza ed assistenza sociale;
• ad erogare nei confronti dei propri dipendenti, nell’esecuzione del servizio oggetto dell’appalto, un trattamento economico e normativo non inferiore a quello risultante dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori del settore sottoscritto dalle Organizzazioni Imprenditoriali e dei Lavoratori comparativamente più rappresentative, nonché un trattamento economico complessivamente non inferiore a quello risultante dagli accordi integrativi locali in quanto applicabili;
• ad osservare nei confronti dei propri dipendenti tutte le norme vigenti in materia di sicurezza del lavoro, di igiene del lavoro, di prevenzione degli infortuni sul lavoro, di previdenza e di ogni altra forma assistenziale ed assicurativa prevista;
• a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione;
• ad osservare nei confronti dei propri dipendenti tutte le norme vigenti in materia di sicurezza del lavoro, di igiene del lavoro, di prevenzione degli infortuni sul lavoro, di previdenza ed ogni altra forma assistenziale ed assicurativa prevista;
• a provvedere, durante particolari tipologie di lavoro, alla dotazione e manutenzione di Cartelli di avviso nei punti prescritti e quant’altro indicato dalle disposizioni legislative vigenti a scopo di sicurezza;
• a provvedere al ripristino di opere danneggiate in conseguenza dell’esecuzione dei servizi, pena l’automatica esecuzione in danno;
• a mantenere il servizio allo stesso livello dello stato esistente al momento della sottoscrizione del contratto di cui al presente Capitolato e per tutta la durata dello stesso.
Art. 18 CAUZIONE
L’offerta è corredata da una garanzia provvisoria, ai sensi dell’articolo 93 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., pari al 2% dell’importo complessivo dell’appalto indicato nel bando, sotto forma di cauzione o di fideiussione, a scelta dell’offerente. La cauzione dovrà avere validità non inferiore a 180 giorni, successivi al termine indicato per la presentazione delle offerte nel Bando di Xxxx e dovrà contenere:
-·la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
- la rinuncia all'eccezione di cui all'art. 1957, comma 2, c.c.;
- la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione;
- l'irrevocabilità della garanzia;
- la sottoscrizione dell’istituto fideiussore autenticata da un notaio che ne attesti i poteri di firma del titolare/rappresentante legale;
- l’impegno del garante a rinnovare, su richiesta della Stazione Appaltante, la garanzia qualora al momento della sua scadenza non sia intervenuta l’aggiudicazione.
Si applicano le disposizioni relative al beneficio della riduzione del 50% prevista dal comma 7 del medesimo articolo, per le imprese ai quali è stata rilasciata, da organismi accreditati, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000. Si precisa che nel caso di raggruppamenti di tipo orizzontale sarà riconosciuto il diritto alla riduzione della garanzia se tutte le imprese facenti parte del raggruppamento sono in possesso della certificazione del sistema di qualità.
A garanzia dell’esatto e puntuale adempimento degli obblighi assunti, la ditta aggiudicataria è tenuta a costituire, ai sensi dell’art. 103 del D.Lg. n. 50/2016, una garanzia definitiva pari al 10 % dell’importo contrattuale. Al fine di salvaguardare l'interesse pubblico alla conclusione del contratto nei termini e nei modi programmati in caso di aggiudicazione con ribassi superiori al dieci per cento, la garanzia da costituire è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento. Ove il ribasso sia superiore al venti per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al venti per cento. Alla garanzia di cui al presente articolo si applicano le riduzioni previste dall'articolo 93, comma 7, per la garanzia provvisoria. La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, secondo comma, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria presentata in sede di offerta da parte della stazione appaltante che aggiudica l'appalto e la concessione al concorrente che segue nella graduatoria.
La cauzione definitiva copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento del Contratto e cessa di avere effetto a completa ed esatta esecuzione delle obbligazioni nascenti dal Contratto medesimo, ovvero fino ad apposita comunicazione liberatoria da parte dell'Amministrazione che dovrà attestare l'assenza, oppure la definizione di ogni eventuale eccezione o controversia sorta in dipendenza dell'esecuzione del contratto.
In pratica, il deposito cauzionale oltre ad avere validità temporale per tutta la durata del rapporto contrattuale, dovrà coprire qualsiasi danno (danno emergente o lucro cessante, danno diretto o indiretto) subito dall’Amministrazione a causa della violazione da parte della Ditta di qualsiasi obbligo previsto dalla legge o dal presente capitolato.
Qualora l'ammontare della garanzia dovesse ridursi per effetto dell'applicazione di penali, o per qualsiasi altra causa, l'Aggiudicatario è obbligato all'immediato reintegro della garanzia di cui il Comune avesse dovuto avvalersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto. In caso di inadempienza la cauzione potrà essere integrata d'ufficio prelevandone l'importo dalle spettanze della Ditta.
Resta salvo per l’Amministrazione Comunale l’esperimento di ogni altra azione, nel caso in cui la garanzia risultasse insufficiente. Nel caso di inadempienze contrattuali, comprese le irregolarità contributive e retributive, l’Amministrazione comunale stipulante avrà diritto a valersi, di propria autorità e senza altra formalità che la comunicazione scritta, della garanzia come sopra prestata e l’appaltatore dovrà reintegrarla nel termine che gli verrà prefissato qualora l’Ente abbia dovuto, durante l’esecuzione del contratto, valersi in tutto o in parte di essa. Se il contratto viene dichiarato risolto per colpa dell’appaltatore, questi incorrerà automaticamente nella perdita della cauzione che verrà incamerata dal Comune. Resta in ogni caso impregiudicata per l’Ente la possibilità di esperire eventuali azioni di risarcimento dei danni subiti.
Art. 19 RESPONSABILITÀ DELLA DITTA PER DANNI A PERSONE E COSE – ASSICURAZIONE
La Ditta aggiudicataria è in ogni momento totalmente responsabile di tutti i danni, di qualunque natura e per qualsiasi motivo arrecati alle persone, alle cose e agli animali nello svolgimento del servizio, ivi comprese eventuali tossinfezioni di cui sia dimostrata la causa nell'ingerimento da parte dell'utenza, di cibi contaminati o avariati, sollevando la stazione appaltante da ogni qualsivoglia responsabilità, nel pieno rispetto di tutti i vincoli di legge, regolamenti, norme e simili. Qualora il Comune rilevasse inadempienze rispetto agli obblighi assunti, o inidoneità nella preparazione ed erogazione dei pasti, potrà richiedere alla Ditta Appaltatrice di porre rimedio a tali inconvenienti fissandogli un termine perentorio per le attività di normalizzazione. La Ditta Appaltatrice non avrà diritto al riconoscimento di costi addizionali per gli adempimenti di normalizzazione del servizio. La Ditta è direttamente responsabile per danni cagionati, nel corso dell’espletamento del servizio, in proprio o tramite il suo personale, a terzi, all’utenza, ai beni e al
personale dell’Amministrazione. L'accertamento dei danni sarà effettuato da personale dell’Ente, appositamente incaricato, alla presenza di delegati della Ditta. Qualora la Ditta non manifesti la volontà di partecipare all’accertamento del danno, il Comune provvederà autonomamente. Tale constatazione costituirà titolo sufficiente al fine del risarcimento dei danni. La stessa Xxxxx è obbligata ad escludere l’Amministrazione da qualsiasi responsabilità derivante da eventuali azioni proposte direttamente nei confronti della stessa, da parte dei dipendenti della Ditta ai sensi dell’art. 1676 C.C. e si obbliga ad escludere l’Amministrazione da qualsiasi conseguenza dannosa che terzi dovessero eventualmente subire (persone o cose) a causa del servizio prestato. La responsabilità suindicata ed ogni altra forma di responsabilità civile per danni a persone e cose derivante dalla gestione del servizio, saranno coperte da idonea polizza assicurativa, che la Ditta dovrà stipulare con oneri a proprio carico. In materia di responsabilità il personale addetto al servizio, in quanto dipendente della Ditta, non potrà far valere alcun diritto nei confronti dell’Amministrazione, in quanto il rapporto di lavoro intercorre, a tutti gli effetti di legge, soltanto con la Ditta che è responsabile della gestione del personale. Tuttavia qualora l’Amministrazione accerti che la Ditta si è avvalsa, per l'esecuzione del contratto, di personale non assunto regolarmente secondo le norme vigenti in materia e secondo quanto previsto dal presente articolo, saranno applicate le penalità e le eventuali modalità di risoluzione previste nel presente Capitolato. L’Amministrazione, nel caso in cui la Ditta non rispetti gli obblighi di legge nei confronti dei propri dipendenti, provvederà a segnalare il fatto alle autorità competenti all'irrogazione delle sanzioni penali e delle misure amministrative previste dalle norme in vigore. E’ fatto obbligo alla Ditta di mantenere l’Amministrazione indenne e sollevata contro azioni legali e richieste risarcitorie per danni, avanzate da terzi danneggiati. La Ditta sarà comunque tenuta a risarcire all’Amministrazione il danno causato da ogni inadempimento alle obbligazioni derivanti dal capitolato speciale d’appalto. La Ditta a copertura dei danni di qualsiasi specie che derivassero da persone o cose in dipendenza dei lavori contemplati nel presente capitolato dovrà stipulare apposita polizza di RCT (Responsabilità Civile Verso Terzi), avente per oggetto, l'oggetto stesso della concessione (se polizza già esistente sarà necessaria una specifica appendice riportante le specifiche della presente concessione), per un massimale minimo di Euro 500.000,00, con l’espressa rinuncia per ogni sinistro e con l’espressa rinuncia da parte della compagnia ad ogni azione di rivalsa nei confronti del Comune di Stilo. Dovrà essere estesa anche alla somministrazione dei cibi e delle bevande, nonché all'utilizzo dei locali nei quali viene svolta l'attività. Dovrà avere una durata pari alla durata stessa della concessione (è ammesso il rinnovo annuale).
La polizza dovrà essere posta in visione in originale o copia conforme, alla Amministrazione Comunale prima dell'esecuzione della concessione di servizio, debitamente perfezionata, datata e sottoscritta. Le quietanze di rinnovo dovranno essere poste in visione in originale o copia conforme, alla Amministrazione Comunale, entro 15 giorni dalla scadenza della copertura in corso, debitamente perfezionate, datate e sottoscritte.
La Ditta appaltatrice ha l'obbligo di informare immediatamente il Comune nel caso in cui le polizze vengano disdettate dalla/e compagnia/e oppure nel caso vi fosse una sostituzione del contratto. Le coperture assicurative dovranno essere stipulate con primarie compagnie nazionali o estere, autorizzate dall' IVASS all'esercizio dell'attività assicurativa. Il Concessionario risponderà direttamente nel caso in cui per qualsiasi motivo venga meno l'efficacia delle polizze. Il Concessionario ha l'obbligo, in ogni caso, di procedere tempestivamente e a proprie spese alla riparazione o sostituzione delle cose danneggiate.
Art. 20 NORME DI SICUREZZA
Al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, tutte le operazioni previste per l’esecuzione del servizio dovranno svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro, ed in ogni caso in condizioni di permanente sicurezza ed igiene. È a carico della Ditta appaltatrice l'adozione, nell'esecuzione del servizio, di tutte le cautele necessarie per garantire l'incolumità delle persone addette al servizio e dei terzi, ricadendo, pertanto, ogni più ampia responsabilità sullo stesso Concessionario e restando del tutto esonerato il Comune di Stilo. La Ditta appaltatrice nello svolgimento del
servizio deve attenersi a tutte le norme di legge generali e speciali esistenti in materia, in particolare è obbligata ad osservare le norme e prescrizioni di sicurezza e prevenzione di cui al D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.
La Ditta appaltatrice deve predisporre, ove mancanti, e fare affiggere a proprie spese, prima dell'inizio del servizio, dei cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all'interno dei locali dove si consumano i pasti, secondo quanto previsto dalle norme vigenti.
Art. 21 MODALITÀ DI PAGAMENTO
Il pagamento dei corrispettivi dei servizi forniti avverrà a mezzo di disposizione di liquidazione, a seguito di presentazione d'apposite fatture mensili da parte della Ditta appaltatrice, emesse a norma di legge, riepilogative per tipologia di servizio reso (ossia fatture distinte per scuola dell'infanzia, scuola primaria, nonché all’interno della fattura, suddivisa per plesso scolastico, pasti insegnanti, altro personale scolastico e pasti alunni in relazione al numero dei pasti ordinati ed effettivamente somministrati, in conformità delle prescrizioni del presente Capitolato), con allegati i relativi buoni dei pasti consumati accompagnati dalle dichiarazioni delle insegnanti dei plessi scolatici sul numero dei pasti forniti agli alunni ed al personale scolastico e corredate dei rispettivi documenti di trasporto.
In caso di raggruppamento temporaneo d'imprese la fatturazione dovrà essere effettuata, preferibilmente, dalla capogruppo.
Il Comune, ricevute le fatture, effettua gli adempimenti tendenti ad accertare la regolare effettuazione della relativa fornitura e, previo accertamento d’Ufficio della regolarità contributiva (DURC) o altri adempimenti di legge, procederà alla liquidazione con relativa determina del Responsabile del servizio competente. Il pagamento avverrà entro 30 giorni, conteggiati dalla data di ricevimento delle fatture, salvo insorgano fondate contestazioni sulle stesse, formalizzate per iscritto, alla Ditta appaltatrice.
Non si potrà dare corso al pagamento di fatture che risultino non conformi alle disposizioni del precedente comma. In caso di inadempienze da parte del Concessionario, la liquidazione della fattura, per la parte contestata, resta sospesa fino alla definizione delle eventuali penalità da applicare, sulla base di quanto disposto dal presente capitolato.
Eventuali ritardi nei pagamenti non esonerano in alcun modo la Ditta appaltatrice dagli obblighi ed oneri ad essa derivanti dal presente capitolato.
Il prezzo unitario di aggiudicazione rimarrà invariato per tutta la durata dell’appalto.
La Ditta appaltatrice assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'articolo 3 della Legge 13 agosto 2010 n. 136 e successive modifiche ed integrazioni.
La Ditta appaltatrice si impegna a dare immediata comunicazione all'Amministrazione Comunale ed alla Prefettura della notizia dell'inadempimento della propria controparte (subconcessionario/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Art. 22 DIVIETO DI SUBAPPALTO O DI CESSIONE DEL CONTRATTO
In considerazione della peculiarità dei servizi affidati è fatto divieto, ai sensi dell'art. 105 D.Lgs. n. 50/16 e ss.mm.ii, all’impresa aggiudicataria di cedere o subappaltare il servizio assunto, pena l'immediata risoluzione del contratto e la perdita del deposito cauzionale, fatta salva la possibilità di richiedere l'ulteriore risarcimento dei maggiori danni accertati.
Art. 23 OSSERVANZA CLAUSOLE CONTRATTUALI E PENALITÀ
La Ditta Appaltatrice dovrà adempiere a tutto quanto previsto nel presente Capitolato. Per ogni inadempienza sarà applicata una penale, nella misura stabilita dall'Amministrazione in relazione all'entità del disagio
provocato.
Fatto salvo che i controlli igienico - sanitari e l'aspetto nutrizionale dei menù sono di competenza del competente servizio della ASP territorialmente competente, il Comune si riserva la facoltà di visitare i locali adibiti alla produzione dei pasti, di controllare i mezzi e le modalità di trasporto, verificando anche la qualità delle prestazioni, di accedere alle mense scolastiche prima e durante lo svolgimento del servizio, avvalendosi anche di propri esperti. La vigilanza sulla produzione e sull'esecuzione del servizio potrà avvenire senza preavviso alcuno e in qualsiasi momento della refezione. Controlli sui pasti potranno essere operati sui luoghi di cottura e nei luoghi di distribuzione dal personale a ciò delegato dall’Amministrazione comunale, e, previ opportuni accordi, dai rappresentanti dei Consigli di Circolo degli Istituti scolastici.
Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze che, a giudizio del Comune, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per l'intero servizio, o non siano comprese nelle penalità previste nel presente Capitolato, la Ditta appaltatrice verrà informata per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati senza onere aggiuntivo per il Comune. In caso venissero rilevate irregolarità nell’esecuzione dello stesso, l’Amministrazione, comunque, prima di procedere all’interruzione o sospensione del servizio totale o parziale a causa di disfunzioni nell’organizzazione, nella qualità del cibo a seguito dei predetti controlli oppure su segnalazioni fatte dagli utenti, dagli operatori, dagli uffici comunali e dall’A.S.P., accertata l’esistenza e la gravità delle disfunzioni, applicherà le seguenti sanzioni:
- per la prima volta un ammonimento a carico della Ditta;
- per la seconda volta l'applicazione di una penalità di € 200,00;
- per la terza volta e successive, l'applicazione di una penale di € 400,00.
Nel caso si verificassero complessivamente più di tre infrazioni nel corso dell'appalto, il Comune, oltre ad applicare le penalità dovuta di cui sopra, potrà dichiarare risolto il contratto ai sensi dell'art. 1456 del codice civile, con semplice preavviso scritto, con la facoltà di assegnare la fornitura ad altra ditta.
Qualora le infrazioni, pur rientrando nei limiti indicati, siano tali da configurarsi grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali compromettendo la buona riuscita del servizio, anche in termini di significativi ed evitabili disagi inferti agli utenti, si potrà procedere alla risoluzione del Contratto.
L'ammontare delle eventuali penali da applicare sarà trattenuto dalla liquidazione della successiva fattura della Ditta Appaltatrice o con emissione di specifica nota di credito o sull'importo del deposito cauzionale con conseguente obbligo della Ditta di provvedere nel termine massimo di 5 giorni dalla richiesta dell'Amministrazione alla reintegrazione del suddetto deposito).
Resta inoltre ferma la facoltà per il Comune di agire e procedere nei confronti della Ditta per il risarcimento dei maggiori danni derivanti dalle inadempienze commesse dalla Ditta.
E' fatto assoluto divieto alla Ditta Appaltatrice di ridurre, sospendere o rallentare i servizi con sua decisione unilaterale, anche quando siano in corso controversie con il Comune.
La contestazione dell'infrazione commessa verrà notificata mediante richiamo scritto (inoltrato tramite fax o PEC) e l'assegnazione di un termine di giorni 10 (dieci) giorni lavorativi per eseguire le prestazioni e/o per la presentazione di eventuali discolpe. Scaduto il termine assegnato si procederà ai sensi dell'art. 108 del D.Lgs. 50/2016. Si procederà al recupero della penalità da parte del Concessionario mediante ritenuta diretta sulla fattura presentata o sulla garanzia definitiva.
Sono esclusi dal calcolo delle penali i ritardi dovuti a:
- cause di forza maggiore dimostrate;
- cause imputabili al Comune di Stilo.
I cibi preparati con alimenti non commestibili, contenenti germi patogeni o non rispondenti alla tabella dietetica, sono respinti e dovranno essere sostituiti. In tal caso il Comune, previa contestazione, respingerà i
cibi che non saranno contabilizzati e quindi non pagati in nessun caso.
L'inadempienza suddetta comporterà la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1456 del codice civile con semplice preavviso scritto con facoltà di assegnare la fornitura ad altra Ditta, salva ogni eventuale azione nei confronti della Ditta per il risarcimento di ulteriori danni e le maggiori spese eventualmente occorrenti.
Qualora i cibi non fossero rispondenti alla qualità e tipo previsti dal presente capitolato, oppure nel caso di fornitura non corrispondente alla grammatura, il Comune, previa contestazione, defalcherà il valore complessivo della fornitura contestata e applicherà le sanzioni sopra elencate.
Le stesse sanzioni con le modalità suddette saranno applicate per eventuali inadempienze nei confronti di quant'altro previsto dal presente capitolato speciale d'appalto.
Art. 24 ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio mensa dovrà essere eseguito dalla ditta aggiudicataria con l’osservanza di tutte le norme contenute nel presente Capitolato Speciale d’appalto con esplicita rinuncia da parte della ditta stessa ad avanzare riserve o pretese comunque motivate, in merito alla consistenza e caratteristiche del servizio appaltato.
II calendario di apertura del servizio e gli orari di distribuzione dei pasti verranno comunicati dal Comune alla Ditta appaltatrice all'inizio di ogni anno scolastico. Eventuali variazioni successive saranno tempestivamente comunicate dal Comune alla Ditta appaltatrice.
Nelle more di sottoscrizione del contratto e comunque ad avvenuta aggiudicazione definitiva, il servizio di cui al presente capitolato può essere affidato alla ditta aggiudicatrice previa sottoscrizione di apposito verbale di consegna del servizio in via d'urgenza sotto riserva di legge purché la ditta aggiudicatrice provveda a:
▪ trasmettere la documentazione relativa ai mezzi utilizzati per il trasporto degli alimenti: copia della carta di circolazione e dell'autorizzazione ai sensi del Reg. CE 852/2004;
▪ sottoscrivere, unitamente al Responsabile del Procedimento del Comune di Stilo il Documento Unico di Valutazione dei Rischi;
▪ comunicare il nominativo e i recapiti del Referente del Servizio;
▪ trasmettere la copia conforme della polizza assicurativa specificata e la costituzione di garanzia definitiva.
Art. 25 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
Il Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (D.U.V.R.I.) elaborato dall’Amministrazione viene riportato in Allegato al presente Capitolato Speciale. Entro 10 (dieci) giorni dal ricevimento della comunicazione di aggiudicazione e comunque prima dell’avvio del servizio, la ditta aggiudicataria dovrà trasmettere l’allegato Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze, compilato e sottoscritto per accettazione dal legale rappresentante della ditta, previo sopralluogo obbligatorio presso i locali interessati.
In caso di R.T.I. o Consorzio, tale obbligo incombe all’Impresa mandataria.
Successivamente verrà indetta una riunione per la valutazione congiunta dei rischi connessi alla concessione, al fine della predisposizione del Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze da allegare al contratto.
Art. 26 PROVVEDIMENTI INTERDITTIVI A SEGUITO DI PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE
Nel caso in cui la Ditta appaltatrice sia sottoposta a un provvedimento interdittivo alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni ed alla partecipazione a gare ai sensi di legge, il Comune si riserva la facoltà di risolvere il contratto qualora detto provvedimento interdittivo emesso sia tale da impedire il normale adempimento contrattuale.
Art. 27 STIPULA DEL CONTRATTO
La Ditta appaltatrice si obbliga a stipulare il contratto previo versamento dei diritti di segreteria, di scritturazione e delle spese inerenti e conseguenti al contratto stesso per l'importo e alla data che saranno comunicati dall'amministrazione comunale. Nel caso la Ditta appaltatrice non stipuli e/o non versi i diritti di segreteria e le altre spese inerenti al contratto nel termine fissato, decade automaticamente dall'aggiudicazione e il rapporto obbligatorio verrà sciolto con semplice comunicazione scritta dell'amministrazione comunale che le porrà a carico di eventuali ulteriori spese che dovessero affrontare per la stipulazione con altro contraente, tenendola comunque indenne delle eventuali prestazioni effettuate nel frattempo.
Il contratto sarà stipulato esclusivamente con atto pubblico informatico del Segretario Comunale ovvero in modalità elettronica, presso la sede dell’Ente appaltante ai sensi dell'art. 32 comma 14 del D.Lgs. n. 50/16 e ss.mm.ii. Nello stesso non sarà inserita la clausola compromissoria.
Tutte le spese del contratto, imposte e tasse inerenti e conseguenti, nessuna eccettuata o esclusa, saranno per intero a carico della ditta aggiudicataria, senza diritto di rivalsa, ivi comprese le relative variazioni nel corso della sua esecuzione.
Per quanto riguarda l'IVA si fa espresso rinvio alle disposizioni di legge in materia.
La sottoscrizione del contratto da parte dell'Appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto.
L’Amministrazione Comunale a seguito dell’affidamento, si ritiene comunque esonerata da qualsiasi responsabilità connessa con l’espletamento del servizio.
La Ditta aggiudicataria dovrà indicare espressamente il proprio domicilio, ai fini dell'esecuzione del contratto e per la notifica di eventuali atti.
Art. 28 FORO COMPETENTE
Per tutte le controversie che dovessero sorgere sulla validità, efficacia, interpretazione, esecuzione e scioglimento del contratto di appalto e per le quali non si riesca ad avvenire ad un accordo bonario tra le parti, sarà competente esclusivamente il foro di Locri.
Art. 29 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
L’Amministrazione si riserva di risolvere il contratto in qualsiasi momento qualora, per effetto di disposizioni di legge o per eventi non dipendenti dall’Amministrazione, il servizio non venga più assicurato o in ogni caso per ragioni di pubblico interesse. È facoltà del Comune recedere unilateralmente dal contratto per giusta causa in qualsiasi momento della sua esecuzione, mediante preavviso di almeno 30 giorni consecutivi, da comunicarsi al Concessionario mediante PEC o telefax.
Dalla data di efficacia del recesso, la Ditta appaltatrice dovrà cessare tutte le prestazioni contrattuali non in corso di esecuzione, fatto salvo il risarcimento del danno subito dal Comune.
Art. 30 COSTITUZIONE IN MORA
Tutti i termini e le comminatorie previste dal presente capitolato, operano di pieno diritto, senza obbligo per il Comune della costituzione in mora dell’appaltatore.
Art. 31 RISERVATEZZA TRATTAMENTO DATI PERSONALI
Tutti i documenti prodotti dalla Ditta Appaltatrice saranno di proprietà del Comune di Stilo. Le parti si impegnano reciprocamente a scambiarsi tutte le informazioni necessarie ed utili alla corretta esecuzione del Contratto. La Ditta Appaltatrice da parte sua si impegna ad adottare tutte le misure atte a garantire
un’adeguata tutela dei dati e delle informazioni ricevute dall’Ente assicurando la necessaria riservatezza circa il loro contenuto. Ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. n.196 del 30.6.2003 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” circa il trattamento dei dati personali si precisa che:
a) i dati trasmessi dalle ditte per la partecipazione alla gara saranno utilizzati dagli uffici esclusivamente per l’istruttoria relativa alla stipula del contratto e per le finalità strettamente connesse allo stesso e saranno conservati con le dovute modalità presso le sedi competenti dell’Amministrazione;
b) il trattamento viene effettuato sia con strumenti cartacei che su supporti informatici a disposizione degli uffici nel rispetto delle disposizioni in materia di comunicazioni elettroniche di cui al D.Lgs.n.196/2003 e ss.mm.ii;
c) i dati non verranno comunicati a terzi salvo verifiche ai sensi dell’art.71 del D.P.R. n.445/2000 e ss.mm.ii.;
d) il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della partecipazione alla gara;
e) il titolare del trattamento dei dati è il Responsabile del Settore Amministrativo-Affari Generali, Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx;
f) il sottoscrittore può in ogni momento esercitare i diritti di accesso, rettifica, aggiornamento e integrazione dei dati ai sensi dell’art.7 del D.Lgs. n.196/03 e dalla L. n. 241/90 e successive modificazioni, rivolgendosi al Responsabile del Procedimento.
Art. 32 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il Responsabile del Procedimento è il Responsabile del Settore Amministrativo-Affari Generali, Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx.
Art. 33 RINVIO A NORME VIGENTI
Per tutto quanto non previsto nel presente Capitolato Speciale d’appalto e dagli atti e documenti da esso richiamati, si fa riferimento alla normativa sia generale sia speciale regolante la materia, nonché alle altre norme in materia, sempre in quanto applicabili.
Art. 34 ALLEGATI
A. Tabelle dietetiche e merceologiche;
B. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze.