PROVINCIA DI SONDRIO
PROVINCIA DI SONDRIO
AVVISO PUBBLICO
Assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione o all’aggiornamento dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) per Comuni fino a 20.000 abitanti
Modalità e termini per l’ammissione al finanziamento
A. INTERVENTO, SOGGETTI E RISORSE
1. Finalità e obiettivi
Il tema dell’accessibilità, per la sua valenza culturale, sociale ed economica, ha assunto una particolare rilevanza e Regione Lombardia, in collaborazione diretta con le Province lombarde e Città Metropolitana di Milano, ha attivato un articolato programma di iniziative finalizzate a migliorare le condizioni di accessibilità nella regione e consentire alle persone di godere pienamente dei diritti fondamentali e di pari opportunità.
Tali iniziative si attuano nel quadro degli approcci e degli obiettivi dell’Agenda 2030 e degli “Obiettivi e traguardi di sviluppo sostenibile”, che si sostanziano come i capisaldi di una governance impegnata a soddisfare i bisogni delle generazioni presenti, senza compromettere la possibilità di fare altrettanto per le generazioni future.
La Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile 2022 declina gli obiettivi di Agenda 2030 e della Strategia Nazionale secondo le caratteristiche, le esigenze e le opportunità del territorio lombardo, non rivolgendosi solamente all’istituzione di governo, ma a tutti i soggetti pubblici e privati, fino ai singoli cittadini.
La Strategia si articola in cinque macro – aree, che coprono l’intero spettro dell’azione per la sostenibilità (economica, sociale e ambientale):
1. Salute, uguaglianza, inclusione.
2. Istruzione, formazione, lavoro.
3. Sviluppo e innovazione, città, territorio e infrastrutture.
4. Mitigazione dei cambiamenti climatici, energia, produzione e consumo.
5. Sistema eco-paesistico, adattamento ai cambiamenti climatici, agricoltura.
Tra queste attività, Regione Lombardia si è posta l’obiettivo di incentivare, significativamente, il numero dei Comuni dotati di Piani di Abbattimento delle Barriere Architettoniche (PEBA), fino a ora presenti in pochissime realtà comunali.
Con tale iniziativa, in particolare, si vuole contribuire al raggiungimento degli Obiettivi 10 – “Ridurre la disuguaglianza all'interno e tra i Paesi” e 11 – “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.
La Regione, in collaborazione con le Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano, intende supportare la redazione dei PEBA affinché siano in linea con l’evoluzione culturale e giuridica intervenuta negli ultimi anni che ha introdotto il concetto di “progettazione universale” e di accessibilità per tutti.
Per raggiungere tale obiettivo, il presente avviso prevede l’assegnazione di contributi ai Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti, quale misura di sostegno alle spese affrontate per la redazione o l’aggiornamento dei PEBA in coerenza con quanto previsto dalle Linee guida regionali (DGR 7800 del 23.01.2023 “MISURA DI SOSTEGNO AI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 20.000 ABITANTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (P.E.B.A.) IN CONFORMITA’ ALLA L.R. 6/89, COME MODIFICATA DALLA L.R. 14/2020 E AL D.M. DEL 10 OTTOBRE 2022”);
Il presente avviso dà attuazione alla misura di sostegno, nei comuni all’interno del loro territorio, come previsto dall’intesa con Regione Lombardia, allegata alla DGR nr. 7800 del 23 gennaio 2023.
2. Riferimenti normativi
- La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006, ratificata dall’Italia con Xxxxx 3 marzo 2009, n. 18,
✓ all’articolo 2, richiama il concetto di “progettazione universale” intesa come progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate;
✓ all’articolo 4 incoraggia l’adozione della “progettazione universale” nell’elaborazione di norme e linee guida;
✓ all’articolo 9 stabilisce che “Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, gli Stati Parti “adottino “misure adeguate a garantire alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o forniti al pubblico, sia nelle aree urbane che in quelle rurali;
✓ all’articolo 19 prevede il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità con la stessa libertà di scelta delle altre persone e che gli Stati parti della Convenzione – articolo 19, lettera c) - prendano misure efficaci e appropriate al fine di facilitare il pieno godimento da parte
delle persone con disabilità di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione alla vita della comunità, anche assicurando che i servizi e le strutture comunitarie destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adatti ai loro bisogni;
- la Strategia europea sulla disabilità 2021-2030: “Un' Unione dell'uguaglianza” che afferma che le persone con disabilità hanno diritto a una vita senza barriere e mira a migliorare la vita delle persone con disabilità nel prossimo decennio promuovendo una prospettiva intersezionale, affrontando le barriere specifiche incontrate dalle persone con disabilità che si trovano in una situazione di intersezione con altre identità (di genere, razziale, etnica, sessuale, religiosa), in una situazione socioeconomica difficile o in altre situazioni di vulnerabilità;
- la “Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi”, che ha lo scopo di contribuire al corretto funzionamento del mercato interno mediante il riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri in materia di requisiti di accessibilità;
- ICF, 22 maggio 2001 (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), costituisce una base scientifica per la comprensione della salute intesa come interazione tra individuo e contesto;
- Legge 28 febbraio 1986 n. 41, articolo 32, comma 21, introduce l’obbligatorietà per le amministrazioni competenti di adottare, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, piani di eliminazione delle barriere architettoniche esistenti negli edifici pubblici non ancora adeguati alle prescrizioni che ne prevedono l’eliminazione;
- Legge 9 gennaio 1989, n. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”;
- la legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6 “Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione” e, in particolare, l’articolo 8 bis “Registro regionale dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche”, introdotto con la legge regionale 9 giugno 2020, n. 14 “Modifiche alla legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6, in particolare l’articolo 8 bis;
- Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche”, che specifica ciò che viene inteso per barriere architettoniche, in riferimento alle diverse tipologie di disabilità;
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, che, all’articolo 24, comma 9, stabilisce che i PEBA prevedano anche l'accessibilità degli spazi urbani “con particolare riferimento all'individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all'installazione di semafori acustici per non vedenti, alla
rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone handicappate”;
- D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 “Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” che agli articoli 3-4, estende il campo di applicazione definendo ed indicando le norme per i percorsi accessibili;
- D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, che raccoglie e organizza quando previsto dalla normativa precedente in materia di abbattimento barriere;
- Legge 3 marzo 2009, n.18 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità” del 13 dicembre 2006, che, all’articolo 3, istituisce presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, prevedendo tra i suoi compiti la predisposizione di programmi di azione biennali per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale;
- D.P.R. del 4 ottobre 2013, “Adozione del programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità”. Approvazione del “Primo Programma d’Azione - linea di intervento “Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità” - che indica esplicitamente la necessità di rafforzare l'efficacia di strumenti programmatori di rimozione delle barriere in edifici e spazi pubblici esistenti e di rilanciare gli strumenti di pianificazione per l'adeguamento e l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici e negli spazi;
- D.P.R. del 12 ottobre 2017 “Adozione del secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità” che persegue una nuova strategia dell’accessibilità che fa emergere come necessaria la revisione e l’aggiornamento complessivo della normativa vigente in materia, per adeguarla ai principi della Progettazione Universale, in attuazione della Convenzione ONU;
- il Decreto legislativo del 27 maggio 2022, n. 82 “Attuazione della direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi”;
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2021 “Riparto delle risorse afferenti al Fondo per l’Inclusione delle persone con disabilità”;
- La Deliberazione Regionale n. XI/4139 del 21/12/2020 avente ad oggetto “PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (P.E.B.A.) IN CONFORMITA’ ALLA L.R. 6/89, COME MODIFICATA DALLA L.R. 14/2020, VISTA ANCHE L’INTESA 2019-2021 CON UPL E LE PROVINCE LOMBARDE APPROVATA IN DATA 3/07/2019. MISURE DI SOSTEGNO AI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 5.000 ABITANTI”.
- La DGR n. 5555 del 23/11/2021 sono state approvate le LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEI PIANI PER L’ACCESSIBILITÀ L’USABILITÀ, L’INCLUSIONE E BENESSERE AMBIENTALE (PEBA) – (a seguito di parere della Commissione Consiliare);
- la Deliberazione della Giunta Regionale n. XI/6567 del 30/06/2022, avente ad oggetto “AGGIORNAMENTO DELLA STRATEGIA REGIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 2022 - (ATTO DA TRASMETTERE AL CONSIGLIO REGIONALE) - (DI CONCERTO CON L’ASSESSORE CATTANEO)”, in riferimento alla Deliberazione della Giunta Regionale n. XI/4967 del 29/06/2021, avente ad oggetto “Approvazione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile”;
- il Decreto Ministeriale del 10 ottobre 2022, pubblicato su G.U. nr. 2 del 3 gennaio 2023: "Attribuzione alle Regioni e Province autonome delle risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità” che ha definito in particolare le finalità, le risorse finanziarie e il relativo riparto tra le Regioni, nonché i criteri e le modalità per l’utilizzazione del Fondo medesimo;
- la Deliberazione Regionale n. XI/7800 del 23 gennaio 2023 “MISURA DI SOSTEGNO AI COMUNI CON POPOLAZIONE FINO A 20.000 ABITANTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (P.E.B.A.) IN CONFORMITA’ ALLA L.R. 6/89, COME MODIFICATA DALLA L.R. 14/2020 E AL D.M. DEL 10 OTTOBRE 2022”;
- il decreto n. 6241 del 28/04/2023 della Direzione generale famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità della Regione Lombardia con il quale è stato assegnato, alla Provincia di Sondrio, l'importo complessivo di € 109.757,22 di cui € 103.757,22 riparto A ‐ gestione misura ed € 6.000,00 Riparto B ‐ rimborso forfettario spese;
3. Soggetti Beneficiari
Possono presentare domanda di contributo i legali rappresentanti – o altri soggetti delegati con potere di firma – dei Comuni della provincia di Sondrio con popolazione fino a 20.000 abitanti (dato ISTAT al 01/01/2022), esclusi i Comuni beneficiari della precedente edizione della misura, tenendo conto prioritariamente della classe di Comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e
20.000 abitanti e beneficiari della misura di cui al D.P.C.M. del 29 novembre 2021, così come previsto dal D.M. del 10 ottobre 2022 (come indicati nell’Allegato 1).
La domanda di contributo può essere presentata in forma singola o associata, nelle forme previste dal D.lgs. 267/2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”. I Comuni con popolazione fino a 5.000 residenti possono presentare domanda anche in forma aggregata per la redazione di un PEBA sovracomunale. Anche in caso di presentazione della domanda in forma associata il limite massimo di contributo è pari a 5.000,00 euro.
I contributi previsti nel presente avviso pubblico non sono cumulabili né con altri finanziamenti pubblici erogati a valere sulle stesse spese, né con i contributi erogati con la precedente edizione della misura.
4. Tipologia ed entità del contributo
Il contributo è pari al 50% della spesa sostenuta dal Comune per attività di redazione del PEBA, fino al tetto massimo di 5.000,00 euro ed entro i limiti delle risorse assegnate. Il contributo non può essere cumulabile con altri finanziamenti pubblici erogati a valere sulle stesse spese o cumulabili ai contributi erogati per la misura precedente.
Il contributo verrà così erogato:
- 30% previa presentazione formale di dichiarazione di avvio del processo di predisposizione del PEBA;
- 70% alla presentazione dell'atto amministrativo di approvazione del PEBA e dell'atto amministrativo con cui l'ente beneficiario liquida la spesa sostenuta.
5. Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria messa a disposizione per il presente avviso è pari a complessivi € 104.366,04 a valere sul Bilancio previsionale 2023/25 della Provincia di Sondrio, fatte salve eventuali variazioni nei trasferimenti statali o delle risorse regionali.
A. CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE
1. Caratteristiche generali dell’agevolazione
Il presente avviso è finanziato con risorse regionali, assegnate dallo Stato con D.M. del 10/10/2022. L’agevolazione si configura come contributo da rendicontare. L’agevolazione di cui al presente avviso non si figura come “Aiuto di Stato”.
2. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità
Sono ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda e riguardanti:
✓ spese relative ai compensi professionali per incarichi di collaborazione esterna a professionisti o società/enti comprensivi di IVA e oneri previdenziali;
✓ spese connesse alla fase di promozione dell’attività; di ascolto e partecipazione della popolazione oltre che di portatori di interesse di particolare rilevanza (realizzazione iniziative, stampa/pubblicazione materiali) per una percentuale massima del 15% del costo totale del progetto;
✓ spese generali per attività connesse alla redazione del PEBA (ad es. spese di personale, di segreteria, oneri di organizzazione a carico del Comune, ecc.), riconosciute a titolo forfettario, per una percentuale non superiore al 10% del costo totale del progetto.
A. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO
1. Presentazione delle domande
La domanda di contributo deve essere presentata compilando il modulo allegato al presente avviso, sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante del Comune, deve essere inviata via PEC all’indirizzo xxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxxxx.xx.xx, a partire dalle data di pubblicazione del presente avviso, entro le ore 12.00 del giorno 20 luglio 2023.
Il modulo di domanda è allegato al presente avviso.
Allo scopo di una rapida e sicura individuazione delle domande, nel campo “Oggetto” del messaggio PEC l’amministrazione richiedente dovrà riportare esclusivamente la seguente dicitura: “Domanda contributo PEBA”.
Non possono essere prese in considerazione domande che presentano gravi carenze formali e pervenute con modalità diverse da quelle indicate.
Con riferimento alla data di ricezione della domanda farà fede la ricevuta di presa in carico rilasciata dal sistema PEC del richiedente.
2. Tipologia di procedura per l’assegnazione delle risorse
Le domande verranno ammesse al finanziamento tramite procedura a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione, tenendo conto prioritariamente della classe di Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti e dell’elenco di quelli beneficiari della misura di cui al D.P.C.M. del 29 novembre 2021, così come previsto dal D.M. del 10 ottobre 2022, di cui all’Allegato 1 del presente Avviso. A parità di condizioni, si terrà conto del possesso del doppio requisito.
Le domande verranno ammesse al finanziamento fino all’esaurimento delle risorse disponibili e a condizione di rispettare i requisiti minimi di ammissibilità di cui al successivo punto 3), utilizzando le modalità di seguito specificate, in coerenza con le Linee Guida regionali, approvate con DGR n. 5555 del 23/11/2021 e allegate al presente avviso.
Istruttoria
a) Modalità e tempi del processo
Le domande di contributo sono ammissibili se:
✓ presentate da soggetti che rispondono ai requisiti richiesti;
✓ inviate secondo le modalità di presentazione previste dall’avviso;
✓ predisposte in coerenza con le linee guida regionali.
b) Verifica ammissibilità delle domande
L'istruttoria formale è finalizzata a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità dei soggetti richiedenti, la correttezza della modalità di presentazione della domanda di partecipazione, la completezza documentale, il possesso delle condizioni indicate nel presente avviso.
L'istruttoria formale sarà effettuata entro 60 giorni dalla data di protocollazione elettronica della domanda di partecipazione al bando.
I suddetti documenti dovranno essere rispondenti alla normativa sulla privacy.
c) Concessione del contributo e comunicazione degli esiti dell'istruttoria
La verifica dei requisiti di ammissibilità delle domande sarà effettuata dal servizio “Affari istituzionali, formazione professionale e politiche sociali”.
Nel corso dell’attività di istruttoria, la Provincia di Sondrio si riserva la facoltà di richiedere ai Comuni le integrazioni documentali e/o i chiarimenti informativi che si rendessero necessari, a mezzo di comunicazione telematica alla casella PEC indicata.
Il Responsabile di Procedimento approverà la concessione del contributo con proprio provvedimento, il quale sarà trasmesso nella casella di posta certificata a ciascun beneficiario, con la specifica dell'entità del contributo, nonché delle condizioni e obblighi da rispettare ai fini dell’erogazione.
3. Modalità e tempi di erogazione del contributo
Entro 60 giorni dall’approvazione della concessione del contributo, di cui al precedente punto C.1, si provvede all’assunzione dell’impegno di spesa e alla conseguente erogazione del 30% del contributo, in caso di presentazione formale di attivazione del processo di predisposizione del PEBA.
La restante quota del 70% è erogata a saldo alla presentazione dell’atto amministrativo di approvazione del PEBA, previa presentazione della modulistica per la rendicontazione finale allegata al presente avviso, unitamente ai documenti di spesa ammissibili e all’attestazione dell’avvenuta registrazione del PEBA sul portale regionale.
Il termine ultimo per la presentazione dell’atto di approvazione del PEBA e della rendicontazione delle spese è il 30 aprile 2024.
Il PEBA dovrà essere redatto in coerenza con le Linee Guida regionali.
Ciascun Ente approva il relativo PEBA nell’ambito della propria autonomia statutaria.
Il contributo regionale viene concesso nel rispetto della citata graduatoria dei beneficiari ammessi e nel limite dello stanziamento finanziario disponibile.
A. DISPOSIZIONI FINALI
1. Obblighi dei soggetti beneficiari
Il beneficiario è tenuto al rispetto delle modalità di utilizzo del contributo di cui al presente avviso e alle successive comunicazioni. È tenuto inoltre alla conservazione della documentazione atta a comprovare la spesa sostenuta e il rispetto dei requisiti di ammissibilità, in caso di controlli successivi.
L’Ente locale beneficiario del contributo è tenuto a mettere a disposizione, su richiesta della Provincia di Sondrio, eventuali spazi per la trasmissione di messaggi di comunicazione istituzionale.
2. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari
La rinuncia motivata, successiva alla richiesta del contributo, deve essere comunicata via PEC al Servizio “Affari istituzionali, formazione professionale e politiche sociali” della Provincia di Sondrio, che procederà ad adottare azioni di recupero delle somme eventualmente già erogate.
Il contributo verrà revocato in caso di:
✓ inosservanza e inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti i vincoli previsti dall’avviso pubblico;
✓ false dichiarazioni rese e sottoscritte dal beneficiario in fase di presentazione della domanda e di richiesta di erogazione.
✓ in tutti questi casi, la Provincia di Sondrio si riserva di non erogare il contributo, oppure, se le somme sono già state erogate, di adottare azioni di recupero/compensazione delle somme indebitamente percepite.
3. Proroghe dei termini
Eventuale proroga dei termini del bando, o riaperture straordinarie, saranno comunicate sul sito istituzionale della Provincia di Sondrio.
4. Ispezioni e controlli
Il Comune è tenuto a conservare per cinque anni la documentazione giustificativa delle spese finanziate, al fine di consentire le verifiche - anche a campione, svolte dai competenti uffici della Provincia di Sondrio, ai sensi degli artt. 71 e 75 del D.P.R. n. 445/2000.
Nel caso in cui, a seguito di tali verifiche si rilevino irregolarità, dichiarazioni mendaci, formazione o uso di atti falsi, la Provincia di Sondrio, fermo restando quanto previsto dall’art. 76 del medesimo
D.P.R. 445/2000, potrà procedere al recupero/compensazione del contributo eventualmente erogato. E’, altresì, facoltà degli uffici provinciali effettuare verifiche e visite anche senza preavviso in ogni fase della misura, al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle spese finanziate.
Qualora gli organismi preposti rilevassero gravi irregolarità, la Provincia di Sondrio si riserva di decidere in merito al non riconoscimento del contributo.
5. Responsabile del procedimento
Il Responsabile del procedimento viene individuato nel Dirigente del settore “Affari Generali e Risorse Finanziarie” Dottor Xxxxxxxx Xxxxxxxx.
6. Trattamento dei dati personali
L’adesione da parte del Comune al presente Avviso presuppone da parte dello stesso l’assolvimento degli obblighi sul trattamento dei dati personali, sulle modalità di utilizzo dei dati e sull’acquisizione del consenso al trattamento dei relativi a prestatori di servizi.
In attuazione del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs. 101/2018), si rimanda all’informativa sul trattamento dei dati personali di cui all’Allegato 5
7. Pubblicazione, informazioni e contatti
La copia integrale del presente Avviso e dei relativi allegati è sulla home page del sito istituzionale dell’ente (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx).
Sono, altresì, pubblicate le linee guida approvate con DGR n. 5555 del 23/11/2021 per la redazione dei piani per l’accessibilità l’usabilità, l’inclusione e benessere ambientale (PEBA).
Per rendere più agevole la partecipazione al suddetto Avviso, si rimanda alla Scheda informativa di seguito riportata.
TITOLO | Assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione o all’aggiornamento dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) per Comuni fino a 20.000 abitanti. |
DI COSA SI TRATTA | Concessione di contributi ai Comuni della provincia di Sondrio per le spese sostenute dei PEBA, come previsto dalla L.R. n. 6/1989 e successive modifiche intervenute. |
TIPOLOGIA | Contributo con risorse regionali assegnate dallo Stato con Decreto Ministeriale del 10 ottobre 2022. |
CHI PUO' PARTECIPARE | I Comuni in forma singola o associata nel rispetto delle modalità previste dal presente avviso. |
RISORSE DISPONIBILI | La dotazione finanziaria per la realizzazione degli interventi è pari a complessivi, 104.366,04 € a valere sul Bilancio previsionale 2023/25 della Provincia di Sondrio, fatte salve eventuali variazioni nei trasferimenti statali o delle risorse regionali. |
CARATTERISTICHE DELL'AGEVOLAZIONE | L’agevolazione si configura come contributo da rendicontare. Sono ammissibili le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda e riguardanti: - spese relative ai compensi professionali per incarichi di collaborazione esterna a professionisti o società/ente comprensivi di IVA e oneri previdenziali; - spese connesse alla fase di promozione dell’attività; di ascolto e partecipazione della popolazione oltre che di portatori di interesse di particolare rilevanza (realizzazione iniziative, stampa/pubblicazione materiali) per una percentuale massima 15% del costo totale del progetto; - le spese generali per attività connesse alla redazione del PEBA (ad es. spese di personale, di segreteria, oneri di organizzazione a carico del Comune, ecc.) verranno riconosciute a titolo forfettario per una percentuale non superiore al 10% del costo totale del progetto. |
Il contributo corrisponde al 50% della spesa sostenuta dal Comune per attività di redazione del PEBA fino ad un massimo di 5.000,00 euro ed entro i limiti delle risorse assegnate. Il contributo verrà così erogato: - 30% previa presentazione formale di attivazione del processo di predisposizione del PEBA - 70% alla presentazione dell’atto amministrativo di approvazione del PEBA. | |
DATA DI APERTURA | Dalla pubblicazione dell’Avviso. |
DATA DI CHIUSURA | Ore 12.00 del giorno 20 luglio 2023 |
COME PARTECIPARE | La domanda di partecipazione all'avviso pubblico dovrà essere presentata pena la non ammissibilità, dal Soggetto richiedente obbligatoriamente tramite PEC all'indirizzo xxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxxxx.xx.xx La domanda deve essere corredata dall’Allegato 3 al presente avviso (Modulo di richiesta di contributo PEBA), firmato elettronicamente dal Rappresentante legale e completo in ogni sua parte. Con riferimento alla data di ricezione della domanda farà fede la ricevuta di presa in carico rilasciata dal sistema PEC del richiedente. |
PROCEDURA DI SELEZIONE | La tipologia di procedura utilizzata è a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione, tenendo conto prioritariamente della classe di Comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti e di quelli beneficiari della misura di cui al D.P.C.M. del 29 novembre 2021, così come previsto dal D.M. del 10 ottobre 2022 e a condizione di rispettare i requisiti minimi di ammissibilità. A parità di condizioni, si terrà conto del possesso del doppio requisito. |
INFORMAZIONE E CONTATTI |
8. Diritto di Accesso agli atti
Il diritto di accesso agli atti relativi al bando è tutelato ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).
Tale diritto consiste nella possibilità di prendere visione, con eventuale rilascio di copia anche su supporti magnetici e digitali, del bando e degli atti a esso connessi, nonché delle informazioni elaborate. L’interessato può accedere ai dati in possesso dell’amministrazione nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti.
La richiesta di accesso dovrà essere motivata e inoltrata all’ufficio che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente.
9. Allegati
- All. 1 Tabella comuni beneficiari della misura di cui al D.P.C.M. del 29/11/2021
- All. 2 Linee guida regionali - DGR n. 5555 del 23/11/2021
- All. 3 Modulo di richiesta di contributo PEBA
- All. 4 Modulo di rendicontazione PEBA
- All. 5 Informativa privacy Provincia di Sondrio
- All. 6 Decreto n. 6241 del 28/04/2023 della Direzione generale famiglia, solidarieta' sociale, disabilita' e pari opportunita'
IL DIRIGENTE XXXXXXXX XXXXXXXX
Il presente documento è sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art. 24 del d.lgs 82/2005
BENEFICIARI D.P.C.M. del 29 novembre 2021 - AVVISO PEBA 2023 - ALL 1
Ente | provincia | popolazione ISTAT 1.1.2022 |
FUIPIANO VALLE IMAGNA | BG | 208 |
VALNEGRA | BG | 215 |
CORNALBA | BG | 297 |
PARZANICA | BG | 345 |
RONCOBELLO | BG | 420 |
SANTA XXXXXXX | BG | 523 |
BRANZI | BG | 667 |
BARBATA | BG | 687 |
COSTA DI SERINA | BG | 866 |
LUZZANA | BG | 881 |
DOSSENA | BG | 882 |
SPINONE AL LAGO | BG | 965 |
VIADANICA | BG | 1.123 |
SCHILPARIO | BG | 1.140 |
BORGO DI TERZO | BG | 1.147 |
FINO DEL MONTE | BG | 1.155 |
RANZANICO | BG | 1.239 |
UBIALE CLANEZZO | BG | 1.353 |
GANDOSSO | BG | 1.445 |
CAZZANO SANT'XXXXXX | BG | 1.640 |
PEIA | BG | 1.720 |
VILLA D'OGNA | BG | 1.782 |
PREDORE | BG | 1.846 |
SERINA | BG | 2.051 |
PAGAZZANO | BG | 2.098 |
AMBIVERE | BG | 2.366 |
MORENGO | BG | 2.488 |
CASTEL ROZZONE | BG | 2.773 |
CASNIGO | BG | 3.075 |
FILAGO | BG | 3.108 |
CHIGNOLO D'ISOLA | BG | 3.364 |
SUISIO | BG | 3.774 |
XXXXXXX | BG | 3.838 |
CENATE SOTTO | BG | 3.928 |
CENE | BG | 4.095 |
ROVETTA | BG | 4.110 |
LALLIO | BG | 4.119 |
CALVENZANO | BG | 4.279 |
SOTTO IL MONTE XXXXXXXX XXIII | BG | 4.401 |
PALAZZAGO | BG | 4.492 |
SAN XXXXXXXX XXXXXX | BG | 4.625 |
SAN PELLEGRINO TERME | BG | 4.704 |
FONTANELLA | BG | 4.722 |
ARCENE | BG | 4.815 |
TELGATE | BG | 4.978 |
LOVERE | BG | 5.001 |
CIVIDATE AL PIANO | BG | 5.036 |
BOTTANUCO | BG | 5.040 |
GANDINO | BG | 5.174 |
ALMENNO SAN SALVATORE | BG | 5.536 |
SPIRANO | BG | 5.609 |
BRUSAPORTO | BG | 5.632 |
RANICA | BG | 5.879 |
CHIUDUNO | BG | 6.067 |
CALCINATE | BG | 6.089 |
BRIGNANO GERA D'ADDA | BG | 6.098 |
GRASSOBBIO | BG | 6.436 |
BOLGARE | BG | 6.521 |
GORLE | BG | 6.573 |
VILLA D'ALME' | BG | 6.573 |
VILLA DI SERIO | BG | 6.630 |
MAPELLO | BG | 6.878 |
MOZZO | BG | 7.311 |
GRUMELLO DEL MONTE | BG | 7.392 |
VERDELLINO | BG | 7.509 |
FARA GERA D'ADDA | BG | 7.977 |
VERDELLO | BG | 8.118 |
ALBANO SANT'XXXXXXXXXX | BG | 8.274 |
CLUSONE | BG | 8.510 |
BREMBATE | BG | 8.513 |
ZOGNO | BG | 8.585 |
SORISOLE | BG | 8.901 |
COSTA VOLPINO | BG | 8.922 |
BONATE SOPRA | BG | 10.242 |
MARTINENGO | BG | 10.733 |
ALZANO LOMBARDO | BG | 13.424 |
ALBINO | BG | 17.492 |
COMUNITA' MONTANA DI SCALVE | BG | |
XXXX | BS | 136 |
CIMBERGO | BS | 543 |
LOSINE | BS | 625 |
CEDEGOLO | BS | 1.098 |
TIGNALE | BS | 1.158 |
SONICO | BS | 1.211 |
TAVERNOLE SUL MELLA | BS | 1.219 |
SELLERO | BS | 1.400 |
SENIGA | BS | 1.427 |
CIGOLE | BS | 1.441 |
OSSIMO | BS | 1.452 |
VEZZA D'OGLIO | BS | 1.473 |
BERZO DEMO | BS | 1.525 |
BRANDICO | BS | 1.744 |
PONTE DI LEGNO | BS | 1.747 |
SOIANO DEL LAGO | BS | 1.949 |
MALEGNO | BS | 1.960 |
NIARDO | BS | 1.968 |
VISANO | BS | 1.992 |
BOVEGNO | BS | 2.025 |
COLLIO | BS | 2.041 |
GIANICO | BS | 2.121 |
ANGOLO TERME | BS | 2.309 |
BARBARIGA | BS | 2.317 |
CAPO DI PONTE | BS | 2.327 |
POLAVENO | BS | 2.464 |
CIVIDATE CAMUNO | BS | 2.655 |
MUSCOLINE | BS | 2.680 |
SAN XXXXXXXX XXXXXXXXX | BS | 2.685 |
POLPENAZZE DEL GARDA | BS | 2.705 |
PAVONE DEL MELLA | BS | 2.706 |
MALONNO | BS | 3.030 |
SERLE | BS | 3.060 |
AZZANO MELLA | BS | 3.398 |
POMPIANO | BS | 3.744 |
VEROLAVECCHIA | BS | 3.754 |
COMEZZANO-CIZZAGO | BS | 4.029 |
OFFLAGA | BS | 4.117 |
VESTONE | BS | 4.181 |
MARCHENO | BS | 4.196 |
EDOLO | BS | 4.411 |
GAMBARA | BS | 4.549 |
BRENO | BS | 4.632 |
CAPRIANO DEL COLLE | BS | 4.633 |
SAN ZENO NAVIGLIO | BS | 4.704 |
PIAN CAMUNO | BS | 4.733 |
PIANCOGNO | BS | 4.742 |
PARATICO | BS | 4.884 |
DELLO | BS | 5.578 |
RUDIANO | BS | 5.857 |
TORBOLE CASAGLIA | BS | 6.401 |
CASTELCOVATI | BS | 6.785 |
PREVALLE | BS | 6.815 |
ADRO | BS | 7.171 |
BOVEZZO | BS | 7.356 |
COLOGNE | BS | 7.562 |
VEROLANUOVA | BS | 8.018 |
CALVISANO | BS | 8.375 |
ERBUSCO | BS | 8.668 |
ISEO | BS | 8.924 |
RONCADELLE | BS | 9.282 |
VILLA CARCINA | BS | 10.694 |
GARDONE VAL TROMPIA | BS | 11.352 |
CASTENEDOLO | BS | 11.553 |
GAVARDO | BS | 12.198 |
MANERBIO | BS | 13.163 |
LENO | BS | 14.243 |
OSPITALETTO | BS | 14.663 |
DARFO BOARIO TERME | BS | 15.546 |
CHIARI | BS | 19.131 |
BENE LARIO | CO | 330 |
LASNIGO | CO | 456 |
CAGLIO | CO | 475 |
GERA LARIO | CO | 1.054 |
ALSERIO | CO | 1.303 |
PUSIANO | CO | 1.334 |
MOLTRASIO | CO | 1.544 |
RONAGO | CO | 1.630 |
CASLINO D'ERBA | CO | 1.644 |
BIZZARONE | CO | 1.725 |
MONGUZZO | CO | 2.367 |
CARLAZZO | CO | 3.144 |
SENNA COMASCO | CO | 3.161 |
FENEGRO' | CO | 3.230 |
XXXXXXX XXXXXXXX | CO | 3.294 |
CUCCIAGO | CO | 3.442 |
XXXXXX | CO | 4.058 |
GRAVEDONA ED UNITI | CO | 4.085 |
VERTEMATE CON MINOPRIO | CO | 4.118 |
ALBESE CON CASSANO | CO | 4.189 |
PONTE LAMBRO | CO | 4.242 |
BINAGO | CO | 4.824 |
ALZATE BRIANZA | CO | 4.842 |
FIGINO SERENZA | CO | 4.968 |
AROSIO | CO | 5.114 |
CAPIAGO INTIMIANO | CO | 5.474 |
CARUGO | CO | 6.569 |
SAN FERMO DELLA BATTAGLIA | CO | 7.799 |
VILLA GUARDIA | CO | 7.877 |
INVERIGO | CO | 9.117 |
CERMENATE | CO | 9.274 |
TURATE | CO | 9.555 |
LURATE CACCIVIO | CO | 9.708 |
FINO MORNASCO | CO | 9.829 |
LOMAZZO | CO | 9.944 |
VOLTIDO | CR | 328 |
SAN XXXXXXX DEL LAGO | CR | 397 |
CASTELDIDONE | CR | 569 |
SPINEDA | CR | 600 |
CROTTA D'ADDA | CR | 620 |
CAMPAGNOLA CREMASCA | CR | 662 |
GABBIONETA BINANUOVA | CR | 859 |
XXXXXXXX XXXXXXXX | CR | 900 |
OLMENETA | CR | 905 |
CICOGNOLO | CR | 915 |
FORMIGARA | CR | 1.001 |
PIERANICA | CR | 1.120 |
ACQUANEGRA CREMONESE | CR | 1.123 |
GENIVOLTA | CR | 1.127 |
CASALETTO CEREDANO | CR | 1.151 |
FIESCO | CR | 1.200 |
CAMISANO | CR | 1.237 |
PADERNO PONCHIELLI | CR | 1.345 |
STAGNO LOMBARDO | CR | 1.429 |
BONEMERSE | CR | 1.464 |
GRONTARDO | CR | 1.489 |
PESCAROLO ED UNITI | CR | 1.516 |
PIEVE SAN XXXXXXX | CR | 1.585 |
TRIGOLO | CR | 1.638 |
GRUMELLO CREMONESE ED UNITI | CR | 1.692 |
RIVAROLO DEL RE ED UNITI | CR | 1.824 |
IZANO | CR | 1.949 |
TORRE DE' PICENARDI | CR | 2.103 |
MONTE CREMASCO | CR | 2.241 |
CAPRALBA | CR | 2.267 |
OSTIANO | CR | 2.699 |
MADIGNANO | CR | 2.760 |
SESTO ED UNITI | CR | 3.185 |
ROMANENGO | CR | 3.190 |
PERSICO DOSIMO | CR | 3.279 |
VAIANO CREMASCO | CR | 3.554 |
CASALBUTTANO ED UNITI | CR | 3.652 |
PIZZIGHETTONE | CR | 6.273 |
SPINO D'ADDA | CR | 6.846 |
RIVOLTA D'ADDA | CR | 8.137 |
CASTELLEONE | CR | 9.270 |
MOGGIO | LC | 473 |
TACENO | LC | 539 |
CASARGO | LC | 837 |
PERLEDO | LC | 864 |
BARZIO | LC | 1.260 |
CARENNO | LC | 1.382 |
CREMELLA | LC | 1.679 |
SUELLO | LC | 1.765 |
COLLE BRIANZA | LC | 1.773 |
SANTA XXXXX HOE' | LC | 2.130 |
LIERNA | LC | 2.167 |
PREMANA | LC | 2.178 |
BARZAGO | LC | 2.406 |
GARBAGNATE MONASTERO | LC | 2.533 |
CASTELLO DI BRIANZA | LC | 2.602 |
SIRTORI | LC | 2.777 |
ABBADIA LARIANA | LC | 3.202 |
BELLANO | LC | 3.415 |
NIBIONNO | LC | 3.600 |
CERNUSCO LOMBARDONE | LC | 3.808 |
CASSAGO BRIANZA | LC | 4.370 |
BRIVIO | LC | 4.459 |
LA VALLETTA BRIANZA | LC | 4.670 |
OSNAGO | LC | 4.742 |
COSTA MASNAGA | LC | 4.758 |
BARZANO' | LC | 4.993 |
LOMAGNA | LC | 5.026 |
CALCO | LC | 5.333 |
VERDERIO | LC | 5.508 |
ROBBIATE | LC | 6.262 |
OLGINATE | LC | 6.938 |
COLICO | LC | 7.994 |
GALBIATE | LC | 8.458 |
MANDELLO DEL LARIO | LC | 10.014 |
BERTONICO | LO | 1.071 |
XXXXXX LODIGIANO | LO | 1.500 |
PIEVE FISSIRAGA | LO | 1.757 |
SENNA LODIGIANA | LO | 1.764 |
VILLANOVA DEL SILLARO | LO | 1.850 |
SAN FIORANO | LO | 1.851 |
ORIO LITTA | LO | 2.004 |
GRAFFIGNANA | LO | 2.578 |
MALEO | LO | 3.017 |
CASELLE LURANI | LO | 3.038 |
SORDIO | LO | 3.387 |
SOMAGLIA | LO | 3.839 |
BORGHETTO LODIGIANO | LO | 4.288 |
CASTIGLIONE D'ADDA | LO | 4.495 |
TAVAZZANO CON VILLAVESCO | LO | 5.897 |
LODI VECCHIO | LO | 7.485 |
SANT'ANGELO LODIGIANO | LO | 13.346 |
CASALPUSTERLENGO | LO | 15.399 |
CORREZZANA | MB | 3.114 |
SULBIATE | MB | 4.417 |
ORNAGO | MB | 5.255 |
CERIANO LAGHETTO | MB | 6.645 |
BARLASSINA | MB | 6.873 |
LAZZATE | MB | 7.699 |
BESANA IN BRIANZA | MB | 15.442 |
Unione Lombarda dei Comuni di Bellusco e Mezzago | MB |
XXXX XXXXXXXX | MI | 1.634 |
CASSINETTA DI LUGAGNANO | MI | 1.906 |
BESATE | MI | 2.028 |
COLTURANO | MI | 2.041 |
BERNATE TICINO | MI | 2.976 |
MASATE | MI | 3.671 |
VIZZOLO PREDABISSI | MI | 3.852 |
OSSONA | MI | 4.343 |
BUSCATE | MI | 4.633 |
VANZAGHELLO | MI | 5.262 |
CASOREZZO | MI | 5.535 |
ARCONATE | MI | 6.758 |
TURBIGO | MI | 7.046 |
BINASCO | MI | 7.086 |
CAMBIAGO | MI | 7.118 |
XXXXX XXXXXXXX | MI | 8.120 |
CUGGIONO | MI | 8.138 |
SAN XXXXXXX XXXXX | MI | 8.259 |
ASSAGO | MI | 9.140 |
GAGGIANO | MI | 9.218 |
VIGNATE | MI | 9.253 |
VITTUONE | MI | 9.274 |
INZAGO | MI | 11.245 |
PERO | MI | 11.477 |
BARANZATE | MI | 11.762 |
TREZZO SULL'ADDA | MI | 11.930 |
MEDIGLIA | MI | 12.293 |
SEDRIANO | MI | 12.551 |
SOLARO | MI | 13.924 |
XXXXXXX XX XXXXXX | MI | 13.941 |
RESCALDINA | MI | 14.129 |
CARUGATE | MI | 15.664 |
NERVIANO | MI | 16.928 |
MELZO | MI | 18.503 |
CASSANO D'ADDA | MI | 19.194 |
ARESE | MI | 19.551 |
XXXXXXX XXXXXXXXX | MN | 804 |
COMMESSAGGIO | MN | 1.090 |
SCHIVENOGLIA | MN | 1.090 |
MAGNACAVALLO | MN | 1.428 |
SERRAVALLE A PO | MN | 1.441 |
SAN XXXXXXX DALL'ARGINE | MN | 1.598 |
POMPONESCO | MN | 1.671 |
PIUBEGA | MN | 1.711 |
BORGOCARBONARA | MN | 1.901 |
SUSTINENTE | MN | 2.023 |
GAZZUOLO | MN | 2.087 |
RIVAROLO MANTOVANO | MN | 2.415 |
SOLFERINO | MN | 2.621 |
ACQUANEGRA SUL CHIESE | MN | 2.736 |
CASTELBELFORTE | MN | 3.231 |
MEDOLE | MN | 4.096 |
SABBIONETA | MN | 4.100 |
MONZAMBANO | MN | 4.859 |
BORGO MANTOVANO | MN | 5.319 |
BAGNOLO SAN XXXX | MN | 5.850 |
RONCOFERRARO | MN | 6.802 |
PEGOGNAGA | MN | 6.888 |
GONZAGA | MN | 8.663 |
ROVERBELLA | MN | 8.670 |
ASOLA | MN | 9.912 |
REA | PV | 389 |
SANTA MARGHERITA DI STAFFORA | PV | 448 |
TORRE BERETTI E CASTELLARO | PV | 507 |
SUARDI | PV | 588 |
PONTE NIZZA | PV | 772 |
TORRICELLA VERZATE | PV | 816 |
PIEVE ALBIGNOLA | PV | 836 |
MONTALTO PAVESE | PV | 860 |
TORRE D'ARESE | PV | 929 |
ZEME | PV | 996 |
COLLI VERDI | PV | 1.018 |
XXXXXXX ERBOGNONE | PV | 1.065 |
CERVESINA | PV | 1.133 |
SOMMO | PV | 1.145 |
VERRUA PO | PV | 1.187 |
XXXXXX XXXXXXXXX | PV | 1.445 |
VISTARINO | PV | 1.518 |
CONFIENZA | PV | 1.545 |
RONCARO | PV | 1.555 |
ZERBOLO' | PV | 1.645 |
PINAROLO PO | PV | 1.688 |
COPIANO | PV | 1.708 |
PALESTRO | PV | 1.785 |
VALLE LOMELLINA | PV | 2.066 |
SANTA XXXXX DELLA VERSA | PV | 2.242 |
CERANOVA | PV | 2.283 |
CASEI GEROLA | PV | 2.379 |
TORRE D'ISOLA | PV | 2.387 |
BORNASCO | PV | 2.671 |
VARZI | PV | 3.013 |
VILLANTERIO | PV | 3.324 |
XXXXXXXX XXXXXXX | PV | 3.344 |
BRESSANA BOTTARONE | PV | 3.443 |
TROMELLO | PV | 3.647 |
SAN GENESIO ED UNITI | PV | 4.010 |
GROPELLO CAIROLI | PV | 4.242 |
DORNO | PV | 4.528 |
SANNAZZARO DE' BURGONDI | PV | 5.098 |
CILAVEGNA | PV | 5.308 |
CERTOSA DI PAVIA | PV | 5.455 |
ROBBIO | PV | 5.767 |
MEDE | PV | 6.211 |
LANDRIANO | PV | 6.446 |
VIDIGULFO | PV | 6.555 |
CASSOLNOVO | PV | 6.762 |
CASORATE PRIMO | PV | 8.766 |
GARLASCO | PV | 9.456 |
STRADELLA | PV | 11.406 |
MADESIMO | SO | 530 |
CAMPODOLCINO | SO | 928 |
VILLA DI CHIAVENNA | SO | 967 |
CIVO | SO | 1.118 |
COLORINA | SO | 1.390 |
APRICA | SO | 1.495 |
SAMOLACO | SO | 2.886 |
PRATA CAMPORTACCIO | SO | 2.918 |
MONTAGNA IN VALTELLINA | SO | 2.963 |
VILLA DI TIRANO | SO | 2.996 |
BERBENNO DI VALTELLINA | SO | 4.078 |
GROSIO | SO | 4.371 |
TALAMONA | SO | 4.623 |
XXXXX XXXXXXXXXX | SO | 5.482 |
AGRA | VA | 407 |
CROSIO DELLA VALLE | VA | 601 |
XXXXXXX DI VARESE | VA | 700 |
ORINO | VA | 819 |
COMABBIO | VA | 1.221 |
MERCALLO | VA | 1.797 |
GORNATE OLONA | VA | 2.179 |
MACCAGNO CON XXXX E VEDDASCA | VA | 2.403 |
CARAVATE | VA | 2.551 |
COMERIO | VA | 2.835 |
GEMONIO | VA | 2.847 |
SALTRIO | VA | 2.987 |
MARCHIROLO | VA | 3.512 |
CUASSO AL MONTE | VA | 3.574 |
LEGGIUNO | VA | 3.618 |
TAINO | VA | 3.621 |
MORAZZONE | VA | 4.278 |
OGGIONA CON SANTO STEFANO | VA | 4.319 |
COCQUIO-TREVISAGO | VA | 4.623 |
CARONNO VARESINO | VA | 4.786 |
MORNAGO | VA | 4.926 |
LONATE CEPPINO | VA | 5.033 |
CASTRONNO | VA | 5.039 |
ISPRA | VA | 5.297 |
CAVARIA CON PREMEZZO | VA | 5.638 |
SUMIRAGO | VA | 5.974 |
VEDANO OLONA | VA | 7.281 |
CASTIGLIONE OLONA | VA | 7.582 |
CAIRATE | VA | 7.729 |
MARNATE | VA | 8.032 |
VERGIATE | VA | 8.652 |
GAVIRATE | VA | 9.136 |
CISLAGO | VA | 10.413 |
GERENZANO | VA | 10.751 |
MALNATE | VA | 16.347 |
DELIBERAZIONE N° XI / 5555 Seduta del 23/11/2021
Presidente XXXXXXX XXXXXXX
Assessori regionali XXXXXXX XXXXXXX Vice Presidente XXXXX XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXX
XXXXXX XXXXX XXXXXXXX XXXX XXXXXX
XXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX
XXXXXXXX DE XXXXXX XXXXX XXXXX
XXXXXXX DE XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXXX XXXX
XXXXXX XXXXXX MASSIMO XXXXXXX
XXXXXXX XXXXX XXXXX XXXXXXX XXXXX XXXXX
Con l'assistenza del Segretario Xxxxxx Xxxxxxxxx Su proposta dell'Assessore Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx
Oggetto
APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEI PIANI PER L’ACCESSIBILITA’, USABILITA’, INCLUSIONE E BENESSERE AMBIENTALE (PEBA) – (A SEGUITO DI PARERE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE)
Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell'art.4, comma 1, l.r. n.17/2014: Il Direttore Generale Xxxxxxx Xxxxxx
Il Dirigente Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
L'atto si compone di 37 pagine di cui 33 pagine di allegati parte integrante
VISTI i seguenti atti normativi nazionali e regionali:
● Legge 28 febbraio 1986 n. 41, art. 32, comma 21, che introduce l’obbligatorietà per le Amministrazioni competenti di adottare, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, piani di eliminazione delle barriere architettoniche esistenti negli edifici pubblici non ancora adeguati alle prescrizioni che ne prevedono l’eliminazione;
● Legge 9 gennaio 1989, n. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”;
● Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche” che specifica ciò che viene inteso per barriere architettoniche, in riferimento alle diverse tipologie di disabilità;
● Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, che, all’art. 24, comma 9, stabilisce che i PEBA prevedano anche l'accessibilità degli spazi urbani “con particolare riferimento all'individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all'installazione di semafori acustici per non vedenti, alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone handicappate”;
● D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 “Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” che agli artt. 3-4, estende il campo di applicazione definendo ed indicando le norme per i percorsi accessibili;
● D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” che riprende in maniera organica quanto previsto dalla normativa precedente in materia di abbattimento barriere;
● Legge 3 marzo 2009, n. 18 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità” del 13 dicembre 2006 che, all’art. 3, istituisce presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, prevedendo tra i suoi compiti la predisposizione di programmi di azione biennali per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale;
● D.P.R. del 4 ottobre 2013, “Adozione del programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità” che indica esplicitamente la necessità di rafforzare l'efficacia di strumenti programmatori di rimozione delle barriere in edifici e spazi pubblici esistenti e di rilanciare gli strumenti di pianificazione per l'adeguamento e l'abbattimento delle barriere
architettoniche negli edifici e negli spazi;
● D.P.R. del 12 ottobre 2017 “Adozione del secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità” che persegue una nuova strategia della accessibilità che fa emergere una necessaria revisione e aggiornamento complessivo della normativa vigente in materia, per adeguarla ai principi della Progettazione Universale, in attuazione della Convenzione ONU;
VISTA la l.r. 20 febbraio 1989, n. 6 “Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione” e, in particolare, l’art. 8 bis “Registro regionale dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche”, introdotto con L.R. 9 giugno 2020, n. 14 “Modifiche alla legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6”;
RILEVATO che, in considerazione della normativa soprarichiamata, i PEBA si configurano oggi come strumenti di pianificazione comunale finalizzati a promuovere interventi inerenti all’accessibilità intesa come condizione per il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni persona e non solo delle persone con disabilità;
PRESO ATTO che per la redazione del documento è stato conferito specifico incarico a PoliS Lombardia che ha redatto una proposta avvalendosi di esperti anche del mondo accademico e che tale documento è stato oggetto di incontri tecnici con UPL-Province lombarde, Città Metropolitana di Milano, ANCI Lombardia, il GDL interdirezionale di Regione Lombardia “Piani per l’abbattimento delle Barriere Architettoniche (PEBA)" e associazioni rappresentative della disabilità, al fine di presentare e condividere le linee guida regionali;
DATO ATTO che con DGR n. 5319 del 4/10/2021 è stato richiesto parere alla V Commissione Consiliare “Territorio e Infrastrutture” sulla proposta di approvazione delle linee guida per la redazione dei piani per l’accessibilità, usabilità, inclusione e benessere ambientale (PEBA);
PRESO ATTO del parere favorevole espresso all’unanimità dalla competente V Commissione consiliare “Territorio e Infrastrutture”, nella seduta del 28 ottobre 2021, comunicato con nota Protocollo numero CRL.2021.0015513 del 28/10/2021 e acquisito dalla Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità in data 10/11/2021 con protocollo nr. J2.2021.0120029, con le seguenti osservazioni:
1. Si ritiene opportuno meglio specificare il ruolo delle Province e della Città Metropolitana, quali enti intermedi di supporto nei confronti dei Comuni (segnatamente quelli con popolazione fino a 5.000 abitanti) per l’elaborazione dei PEBA, individuando funzioni e compiti di programmazione, promozione e
coordinamento delle attività dei medesimi;
2. È necessario identificare opportune, specifiche, modalità di supporto tecnico ed economico all’attività di redazione o di aggiornamento dei PEBA, anche prevedendo in capo a Regione Lombardia un’attività di formazione rivolta ai tecnici e al personale delle Province, nonché individuando in capo alle Province la medesima attività di formazione nei confronti dei funzionari tecnici comunali;
CONSIDERATE accoglibili le osservazioni di cui ai punti 1 e 2;
STABILITO di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) e sul portale istituzionale di Regione Lombardia - xxx.xxxxxxx.xxxxxxxxx.xx;
RICHIAMATA la l.r. 20/2008 e i provvedimenti organizzativi della XI Legislatura;
All'unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di approvare le linee guida per la redazione dei piani per l’accessibilità, usabilità, inclusione e benessere ambientale (PEBA), recependo le osservazioni proposte dalla V Commissione consiliare Territorio e Infrastrutture descritte in premessa, così come riportate al paragrafo 5.1.3 e al terzo capoverso del paragrafo 6 dell’allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
IL SEGRETARIO XXXXXX XXXXXXXXX
Atto firmato digitalmente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge
Linee Guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA - Piani per l’accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito, inclusione sociale
e benessere ambientale
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
" La riproduzione di stralci della norma UNI CEI EN 17210:2021 all’interno del documento è stata autorizzata da UNI - Ente Italiano di Normazione. L'unica versione che fa fede è quella originale reperibile in versione integrale presso UNI, Xxx Xxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx – mail: xxxxxxx@xxx.xxx - sito internet: xxx.xxx.xxx”
2
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
Linee Guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
(ex L. 41/86 art. 32.21 e L. 104/92, art. 24.9)
Piani per l’accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito, inclusione sociale e benessere ambientale
Sommario
1. A chi sono rivolte le Linee Guida 10
2. Approccio e obiettivi delle Linee Guida 11
2.2 Piano per la sostenibilità 12
3. Indicazioni metodologiche per lo sviluppo del Piano per l’Accessibilità 15
3.1 Un Piano per un ambiente accessibile, usabile e inclusivo 15
3.2 Un Piano condiviso e partecipato 16
3.3 Un Piano interdisciplinare e integrato 18
3.4 Un Piano digitalizzato, dinamico e aggiornabile, monitorato 19
4. Strutturazione del Piano 20
5.1 Organizzare il processo e gli strumenti dedicati al Piano 21
5.1.1 L’Ambito di consultazione permanente sull’Accessibilità cittadina 21
5.1.2 Ambito di coordinamento e riferimento tecnico Accessibilità… 19
5.1.3 Azioni per costruire l’Accessibilità 23
6. Fase A - Documento d’indirizzo: strategie e obiettivi 25
7. Fase B - Analisi criticità degli spazi/edifici e individuazione delle soluzioni progettuali 28
8. Fase C elaborazione Linee d’intervento del Piano e programmazione priorità degli interventi
9. Fase finale: Presentazione del Piano alla cittadinanza e sua adozione-attuazione 31
10. Registro telematico regionale dei PEBA 32
3
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
I. Introduzione
L’accessibilità dell’ambiente costruito, inclusi gli spazi aperti, dei prodotti e dei servizi, è essenziale affinché le persone con disabilità e le persone con esigenze specifiche come anziani e bambini, possano accedere, muoversi, fruire e godere dei servizi e dello spazio pubblico della città, esercitando i propri diritti e partecipare pienamente alla vita sociale.
Le presenti Linee Guida fanno riferimento alle prescrizioni della legislazione nazionale e in particolare alla L. 41/86 art. 32.21 per la redazione dei PEBA – Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e alla L. 104/92, art. 24.9 per la redazione dei PAU - Piani integrativi Accessibilità degli spazi Urbani, che qui per brevità chiameremo “Piani”.
In questo contesto si è ritenuto di integrare la normativa nazionale (L. 41/86, L. 104/92, L. 13/89, DM 236/89, DPR 503/96) e regionale lombarda (l.r. 6/89) in tema di accessibilità e di superamento delle barriere, con i più recenti principi introdotti dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, norma recepita dallo Stato italiano con la L. 18/2009, assumendo l’approccio e gli strumenti dell’Universal Design/Design for All, secondo quanto richiesto anche dall’Unione Europea.
PROGETTAZIONE UNIVERSALE
«Per progettazione universale si intende la progettazione di prodotti, ambienti, programmi e servizi usabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate. La “progettazione universale” non esclude dispositivi di sostegno per particolari gruppi di persone con disabilità ove siano necessari».
(L. 18/2009, art. 2 Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità)
Come si evidenzia nella Convenzione ONU il fattore ambientale e spaziale è considerato tra gli elementi essenziali capaci di condizionare positivamente, o al contrario ostacolare/pregiudicare, lo svolgimento delle funzioni quotidiane più importanti come abitare, muoversi, relazionarsi, comunicare, informarsi, lavorare, studiare, divertirsi. Il contesto ambientale, fisico, spaziale e sociale e la sfera della comunicazione e informazione sono, nel caso delle persone con disabilità, degli anziani e per una larga fascia di popolazione, un fattore così rilevante da condizionare la fruizione della città.
La stessa definizione di “disabilità” della Convenzione ONU assume, come principio di riferimento, la condizione di salute della persona nell’interazione con l’ambiente: già nel corso dei lavori di Alma Ata del settembre 1978, l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosceva che la salute non è riferibile a fatti solamente funzionali, in quanto non si identifica con la pura e semplice assenza di malattia, ma con il benessere psicofisico globale. La presenza di barriere o di facilitatori può infatti pesantemente impedire o favorire la partecipazione alla vita sociale dei cittadini e quindi del loro benessere.
La Convenzione dell’ONU richiede inoltre non solo l’accessibilità all’ambiente costruito, ma anche all’informazione, alla comunicazione e ai trasporti.
4
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
La Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020 e la più recente 2021-2030 ha implementato i requisiti legali della Convenzione ONU nelle Direttive UE, nell’Accessibility Act per prodotti e servizi e nella standardizzazione dell’accessibilità, con il cosiddetto approccio “Design for All”.
È quindi evidente quanto le direttive dell’Unione Europea e gli indirizzi dell’ONU in ambito di sostenibilità sociale, integrate alle politiche di sostenibilità ambientale, configurino dei nuovi imprescindibili riferimenti.
Sul versante nazionale sono emersi negli ultimi anni interessanti indirizzi e Linee Guida per l’accessibilità: ad esempio il MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per i siti museali (DM 28 marzo 2008) e le “Linee guida su politiche integrate per città accessibili a tutti” elaborate dall’Istituto Nazionale di Urbanistica nel 2019, nonché diverse linee guida regionali per la redazione dei PEBA.
Nell’ottica di definire un orizzonte di riferimento per l’elaborazione di Linee guida regionali per l’elaborazione dei Piani, appaiono rilevanti le dimensioni culturali e progettuali introdotte dalle “nuove” concezioni di Universal Design/Design for All, accessibilità, usabilità, vita indipendente, partecipazione, inclusione sociale, mobilità personale, non discriminazione.
L’approccio che si vuole quindi adottare per queste Linea Guida rispetterà le più recenti indicazioni
normative, legislative e culturali.
Il concetto fondante è quello di una Città per Tutti ovvero di un “Piano per l’accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito, inclusione sociale e benessere ambientale”. Considerando le diverse caratteristiche, capacità, esigenze, condizioni e preferenze delle persone, questo concetto amplia i destinatari del Piano a tutta la cittadinanza, nonché ai visitatori occasionali e ai turisti.
Pensare a costruire una città accessibile e inclusiva, non rappresenta solo un intervento volto a migliorare la qualità di vita e l’integrazione sociale di un determinato gruppo sociale (bambini, giovani, adulti e anziani) o di persone con disabilità, ma significa anche migliorare e facilitare la qualità di vita di tutta la comunità (persone che spingono passeggini con bambini, anziani che vedono ridursi progressivamente la percezione visiva/uditiva o l’agilità, persone con allergie ambientali, persone obese, tutti coloro che vivono temporaneamente situazioni di mobilità ridotta, donne in stato di gravidanza), in particolare nella prospettiva di un territorio chiamato ad ospitare, nel 2026, i Giochi olimpici e paralimpici invernali.
Seguendo l’approccio Design for All indicato dalla Comunità Europea, è raccomandato un processo
sin dall’inizio partecipativo, capace di coinvolgere tutti gli attori – decisori e portatori di interesse.
La dimensione dell’accessibilità, dell’usabilità e del benessere hanno tutte come riferimento lo spazio di vita, che è per eccellenza “la città” ovvero lo “spazio pubblico”, luogo delle relazioni e della partecipazione, luogo dell’identità e luogo del riconoscimento della comunità. Il progetto dello “spazio pubblico accessibile e inclusivo” deve essere messo al centro, come condizione essenziale per garantire pari opportunità e partecipazione alla vita pubblica. I Piani per l’Accessibilità richiedono da parte delle pubbliche amministrazioni specifica attenzione e risorse adeguate anche perché tali piani rappresentano un investimento per i territori capaci di produrre efficienza e funzionamento per tutti e in tutte le situazioni.
5
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
Il secondo concetto cardine è quello di un Piano per la sostenibilità ambientale integrata alla sostenibilità sociale, inteso come opportunità per rilanciare e investire sull’attrattività turistica e la bellezza delle città lombarde; per generare spazi pubblici vitali, accoglienti, sicuri e reti di mobilità dolce e fruibile dal maggior numero di persone possibile.
L’accessibilità dell’ambiente costruito va considerata come un sistema, non solo come una somma di singoli elementi. L’urbanistica accessibile si riferisce al sistema urbano che comprende l’organizzazione e la fruibilità delle reti veicolari e pedonali e degli spazi urbani, di cui le pubbliche amministrazioni sono preposte alla gestione. Per garantire un sistema urbano sicuro, accessibile e usabile, è importante elaborare strumenti urbanistici e promuovere la progettazione di nuove aree urbane e percorsi, o la riprogettazione e la buona manutenzione di quelli esistenti; in particolare, attraverso la realizzazione di percorsi pedonali accessibili che colleghino spazi cittadini, edifici, strutture e luoghi di pertinenza pubblica. Una rete confortevole e usabile in modo autonomo e sicuro.
Obiettivi prioritari saranno quindi quelli di garantire la mobilità personale e la realizzazione di reti di percorsi fruibili tra i luoghi di maggior interesse e attrattività per il cittadino e il visitatore occasionale (es. luoghi dei servizi sociali, sanitari, storico-culturali, sportivi, ricreativi, scolastici), favorendo sinergie e aggregazioni anche tra diversi Comuni. Una migliore accessibilità e fruibilità/usabilità dell’ambiente favorisce la sicurezza, la gradevolezza, il benessere, la qualità della vita di persone anziane, bambini, famiglie in generale, oltre a sostenere azioni di sviluppo delle proprie competenze, nei diversi campi, per le persone più fragili.
“Nessuno lasciato indietro” è un impegno della dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Agenda 2030. L’accessibilità è un modo di investire nella società come parte integrante del programma di sviluppo sostenibile. Queste linee guida intendono accogliere non solo il dettato normativo sul superamento delle barriere e la progettazione accessibile, ma indirizzare verso una visione più ampia, partecipata e coordinata, mettendo al centro la dimensione sociale, il valore della relazione e della partecipazione sociale dei cittadini tutti.
Il terzo concetto cardine, connesso ai precedenti, è quello di configurare questi Piani come opportunità per rilanciare l’attrattività dei territori e promuoverne l’economia e il turismo. Come sottolineato nelle “Linee guida su politiche integrate per città accessibili a tutti” elaborate dall’Istituto Nazionale di Urbanistica nel 2019, «il turismo accessibile può costituire una leva per riattivare processi di sviluppo locale in aree interne e marginali del nostro Paese, e per innalzare la qualità dell’abitare. Gli interventi di miglioramento dell’accessibilità ad attrezzature e patrimoni culturali non possono limitarsi alle sole condizioni di fruibilità interna a singoli siti, contenitori e servizi. Devono inquadrarsi in progetti estesi e integrati, sviluppati a una scala idonea a connettere territori, tessuti urbani, edifici, eccellenze storiche, enogastronomiche, turistiche ed economiche». La pianificazione e realizzazione dello spazio pubblico delle città in tal modo genera benessere e attrattività, in virtù della sua compiuta accessibilità, fruibilità, sicurezza e vitalità dei suoi territori.
6
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
II. Glossario
Definizione dei termini tecnici impiegati all’interno del documento.
Accessibilità
• Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, è possibile garantire alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione e ad altre attrezzature e servizi aperti o forniti al pubblico. (L. 18/2009, art. 2).
• Provision of buildings, parts of buildings, or outdoor built environments for people, regardless of disability, age or gender, to be able to gain access to them, into them, to use them and exit from them
Note 1 to entry: Accessibility includes ease of independent approach, entry, evacuation and/or use of a building and its services and facilities, and outdoor spaces by all of the potential users with an assurance of person health, safety and welfare during the course of those activities”. [Fonte: UNI CEI EN 17210:2021, 3.1 Accessibility]
Requisito di edifici, parti di edifici o esterni degli ambienti costruiti che consente alle persone, indipendentemente da disabilità, età o sesso, di accedervi, entrarvi, utilizzarli e uscirne. L’accessibilità include la facilità di accesso, ingresso, evacuazione e/o utilizzo di un edificio e dei suoi servizi e strutture e degli spazi esterni da parte di tutti i potenziali utenti, con la garanzia della salute, della sicurezza e del benessere della persona durante lo svolgimento di tali attività (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Ambiente costruito
• External and internal environments and any element, component or fitting that is commissioned, designed, constructed and managed for use by people (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021, 3.12 built environment).
Ambienti esterni ed interni e qualsiasi elemento, componente o accessorio che sia commissionato, progettato, costruito e gestito per l’uso da parte delle persone. (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Barriere
a) Gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti;
c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. (DPR 503/96, art. 1).
Comunicazione accessibile
• Le lingue, la visualizzazione di testi, il Braille, la comunicazione tattile, la stampa a grandi caratteri, i supporti multimediali accessibili nonché i sistemi, gli strumenti e i formati di comunicazione migliorativa e alternativa scritta, sonora, semplificata, con ausilio di lettori
7
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
umani, comprese le tecnologie dell’informazione e della comunicazione accessibili. (L. 18/2009, art. 2). Si veda anche il Principio dei sensi multipli.
Discriminazione
• Qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo
o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo. Essa include ogni forma di discriminazione, compreso il rifiuto di un accomodamento ragionevole. (L. 18/2009, art. 2).
Dichiarazione di accessibilità
• Report that provides a framework to demonstrate how accessibility for all users is delivered in a development and how design for all solutions have been adopted. (Fonte: EN 17210:2021, 3.3, Access Statement).
Documento che fornisce un quadro per dimostrare come l’accessibilità per tutti gli utenti viene garantita nelle varie fasi di un progetto e come le soluzioni di Design for All sono state adottate. (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Orientamento
Features in a building or outdoor built environment that facilitate orientation (knowing where you are in an environment) and navigation (planning and following a route from one place to another) (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021, 3.58 Wayfinding)
Caratteristiche in un edificio o in un ambiente costruito all’aperto che facilitano l’orientamento (sapere dove ci si trova in un ambiente) e il percorso (pianificare e seguire un percorso da un luogo all’altro). (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Persone con disabilità
• Coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono vedere ostacolata la piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri. (L. 18/2009, art. 2).
Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA):
• I piani di cui all’articolo 32, comma 21, della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) e all’articolo 24, comma 9, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).
Principio dei sensi multipli
• Principle of considering various sensory abilities in design decisions to support and enable users to perceive information (e.g. seeing, hearing, touch) (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021, 3.38, multiple senses/principle of multiple senses)
Principio del considerare varie abilità sensoriali nelle decisioni progettuali per supportare gli utenti e consentire loro di percepire le informazioni (ad esempio tramite la vista, l’udito, il tatto). (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
8
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
Progettazione universale
• Design of products, environments, programmes and services to be usable by all people, to the greatest extent possible, without the need for adaptation or specialized design.
Note 1 to entry: ‘Universal Design’ does not exclude the need of assistive devices for
particular groups or persons with disabilities where relevant.
Note 2 to entry: Terms such as “Universal Design”, “accessible design”, “Design for All”, “barrier-free design”, “inclusive design” and “transgenerational design” are often used interchangeably with the same meaning. (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021,3.52 Universal Design).
Progettazione di prodotti, ambienti, programmi e servizi per essere usabili da tutte le persone, nella massima misura possibile, senza la necessità di adattamenti o progettazioni specializzate.
Nota 1: L’ “Universal Design” non esclude la necessità di dispositivi di assistenza per
particolari gruppi o persone con disabilità, se nel caso.
Nota 2: Termini come “Universal Design”, “Accessible Design”, “Design for All”, “Design senza barriere”, “Design inclusivo” e “Design transgenerazionale” sono spesso usati in modo intercambiabile con lo stesso significato. (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Sostenibilità
• Termine che comprende tre pilastri sinergici dello sviluppo sostenibile: ambientale (rispetto dell’ambiente), economico (crescita che migliori la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente), sociale (rispetto dell’uomo).
Usabilità
• Extent to which a product, a service and the built environment can be used by specified users to achieve specified goals with effectiveness, efficiency and satisfaction in a specified context of use (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021,3.53 Usability).
Requisito per il quale un prodotto, un servizio e l’ambiente costruito possono essere utilizzati da utenti specifici per raggiungere obiettivi specifici con efficacia, efficienza e soddisfazione in un contesto d’uso specifico (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
9
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
1. A chi sono rivolte le Linee Guida
Sulla base della DGR 4139 del 21/12/2020 “Predisposizione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) in conformità alla l.r. 6/89, come modificata dalla l.r. 14/2020, vista anche l’intesa 2019- 2021 con UPL e le Province lombarde approvata in data 3/07/2019. Misure di sostegno ai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti. Determinazioni - (…)” i destinatari delle linee guida sono prioritariamente i Comuni con particolare riferimento a quelli fino a 5000 abitanti.
Il sostegno ai Comuni fino a 5000 abitanti si inquadra tra gli interventi programmati da Regione Lombardia per concorrere agli obiettivi di coesione sociale, in una logica di piena accessibilità alla vita di comunità da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nel quadro strategico più ampio di allineamento ai goals dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Un percorso più ampio e di prospettiva che, grazie al supporto metodologico delle linee guida, può facilitare e accompagnare in modo coordinato l’attività dei Comuni nella predisposizione e adozione dei Piani per l’Accessibilità, integrando gli strumenti urbanistici generali e la pianificazione attuativa, ambiti nei quali i temi dell’accessibilità acquisiscono un significato sempre più esteso nell’impegno comune per una città accessibile a tutti.
Le linee guida regionali intendono contribuire a dare attuazione alla stessa definizione di “disabilità” secondo la Convenzione ONU che richiama, come valore fondamentale, la condizione di salute della persona nell’interazione con l’ambiente. La presenza di barriere o di facilitatori può infatti pesantemente impedire o favorire la partecipazione alla vita sociale dei cittadini.
Al fine di realizzare tali obiettivi è pertanto strategico sia il ruolo delle Province e della Città Metropolitana quali enti intermedi di supporto ai Comuni e di ANCI quale fondamentale raccordo e rappresentanza istituzionale, sia la funzione di coinvolgimento e promozione delle associazioni attive sul territorio in una logica di sussidiarietà affinché le persone con disabilità e le persone con esigenze specifiche come anziani e bambini, possano accedere e fruire dei servizi e degli spazi della città, esercitando i propri diritti in modo il più possibile inclusivo e partecipativo.
Nel definire, pertanto, il “target” delle linee guida è fondamentale promuovere l’approccio Design for All sostenuto dall’Unione Europea: un processo partecipativo, capace di coinvolgere tutti gli attori – decisori e portatori di interesse.
Infatti, la dimensione dell’accessibilità ha come riferimento lo spazio di vita, gli “spazi pubblici” delle
città, dove nascono e si sviluppano relazioni, partecipazione, coesione sociale e senso di comunità.
10
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
2. Approccio e obiettivi delle Linee Guida
Le presenti Linee Guida intendono definire le indicazioni metodologiche che si considerano necessarie per ottemperare alle prescrizioni della legislazione nazionale, con riferimento alla L. 41/86 art. 32.21 per la redazione dei cosiddetti PEBA – Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e alle successive integrazioni della L. 104/92, art. 24.9 per la redazione dei cosiddetti PAU - Piani integrativi Accessibilità degli spazi Urbani, che qui chiameremo per brevità “Piani”.
Il primo concetto cardine è quello di una Città per Tutti, da qui la volontà di definire, nel sottotitolo, il riferimento al “Piano per l’accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito, inclusione sociale e benessere ambientale”, per porre in evidenza le recenti evoluzioni sociali e normative, accumunando il requisito di accessibilità e inclusione a quello di usabilità e di benessere/comfort legato alla sostenibilità, ambientale e sociale, per una Città per Tutti, recependo l’approccio Design for All, raccomandato dall’Unione Europea, in particolare nei documenti prodotti con alcuni mandati specifici, quale il Mandato UE M/420 del 2008.
La recentissima UNI CEI EN 17210:2021 è la prima norma europea e il principale standard orizzontale sull’accessibilità dell’ambiente costruito: con l’approccio Design for All, rappresenta lo “stato dell’arte” europeo dei requisiti prestazionali minimi richiesti. Il relativo TR1 (rapporto tecnico UNI TR 17621:2021) mostra come possono essere soddisfatti e verificati tali requisiti e il TR2, (rapporto tecnico UNI TR 17622:2021) chiarisce come possono essere verificati e validati.
I requisiti costituiscono un quadro di riferimento metodologico e progettuale utilissimo per andare oltre l’approccio ormai obsoleto della legislazione nazionale e regionale vigente. La UNI CEI EN 17210:2021, consultata in parallelo con il relativo TR1, può essere una fondamentale risorsa perché fornisce i requisiti prestazionali e dimensionali basilari in tema di accessibilità e usabilità, sui diversi elementi e tipologie del costruito, quali ad esempio strade, parcheggi, sistema di orientamento, bagni, scuole, musei.
È necessario allontanarsi dall’univocità e rigidità delle soluzioni progettuali basate su riferimenti che non siano sufficienti a garantire una città vivibile da tutti, in autonomia e sicurezza. È necessario proporre soluzioni multimodali e multicanale, cioè diverse alternative e risposte alle molteplici esigenze delle persone all’accesso e uso dell’ambiente costruito, comunicazione e informazione.
11
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
Fig. 1 – Obiettivi e principi
2.2 Piano per la sostenibilità
Il tema della sicurezza emerge con evidenza nei due standard UNI CEI EN 17210:2021 e UNI EN 17161:2019. La UNI CEI EN 17210:2021, al paragrafo 4.4 sottolinea che “Requiring an accessible built environment not only ensures suitable access and comfort for persons with disabilities and a wider range of users but also contributes to their safety by creating an environment where particular consideration is taken to avoid and/or reduce risks. Designing for safety includes minimizing the risk of making mistakes and reducing the need for excess exertion which may lead to strain or injury. Poor design, as well as insufficient maintenance, can lead not only to accidents and injuries but as a consequence also to increasing health costs, especially in an ageing society” (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021,4.4). Richiedere un ambiente costruito accessibile non solo assicura un accesso e un comfort idonei alle persone con disabilità e a una gamma più ampia di utenti, ma contribuisce anche alla loro sicurezza mediante la creazione di un ambiente in cui si presta particolare attenzione a evitare e/o ridurre i rischi.
Progettare per la sicurezza significa ridurre al minimo il rischio di commettere errori e ridurre la necessità di uno sforzo eccessivo che può portare ad affaticamento o infortuni.
12
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
La progettazione poco attenta, così come la scarsa manutenzione, possono portare non solo a incidenti e infortuni, ma come conseguenza anche a un aumento dei costi sanitari, in particolare in una società che invecchia. (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Il secondo concetto cardine è quello di un Piano per la sostenibilità ambientale integrata alla sostenibilità sociale, inteso come opportunità per rilanciare e investire sull’attrattività turistica e la bellezza delle città lombarde; per generare spazi pubblici vitali, accoglienti, sicuri e reti di mobilità dolce e fruibile dal maggior numero di persone possibile.
La stessa UNI CEI EN 17210:2021 specifica che “the ‘Universal Design’ approach aims to contribute to a better quality of life by improving human performance, health, wellness and social participation. Designing environments that support health and wellness is increasingly important considering the demographic shift towards an aging population, the increasing numbers of people who are obese and those with sedentary lifestyles. Planning strategies and designs that promote for example, the “walkability” and “cyclability/bikeability” of urban areas encourage walking and exercise and reduce reliance on vehicles, therefore reducing air pollution and traffic accidents”. (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021, 4.7): l’approccio dell’Universal Design mira a contribuire a una migliore qualità della vita mediante il miglioramento della prestazione umana, della salute, del benessere e della partecipazione sociale. Progettare ambienti che promuovano la salute e il benessere sta diventando sempre più importante se consideriamo lo spostamento demografico verso una popolazione sempre più anziana, il numero crescente di persone in sovrappeso e con stili di vita sedentari. Le strategie di pianificazione e le progettazioni che promuovono per esempio la “camminabilità/percorribilità pedonale” e la “ciclabilità/percorribilità in bicicletta” delle aree urbane incoraggiano gli spostamenti a piedi e l’esercizio fisico e riducono la dipendenza dai veicoli, riducendo in tal modo l'inquinamento dell'aria e gli incidenti stradali. (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) sottolinea l’importanza di integrare le questioni relative alla disabilità come parte integrante delle strategie di sviluppo sostenibile. Il consenso europeo in materia di sviluppo, un progetto per allineare la politica di sviluppo dell’Unione con l’Agenda globale 2030 per lo sviluppo sostenibile, ribadisce l’impegno dell’UE per un approccio allo sviluppo basato sui diritti umani e per promuovere i diritti delle persone con disabilità. L’integrazione del “design universale” nell’approvvigionamento, nella progettazione, nella costruzione, nella gestione e nell’uso dell'ambiente costruito contribuisce alla sostenibilità, fornendo edifici e spazi accessibili e utilizzabili da tutti e adattabili per l’uso futuro e le esigenze degli utenti. Progettare per l’intero ciclo della vita umana promuove l’inclusione sociale e la coesione. La funzionalità di un ambiente costruito accessibile è più flessibile e l’infrastruttura è più sostenibile in quanto c’è meno bisogno di costosi adattamenti in una fase successiva che possono essere costosi in termini economici e ambientali.
L’invito rivolto ai Comuni è di superare approcci e soluzioni esclusivamente dedicate a persone con disabilità, per individuare soluzioni maggiormente in grado di rispondere alle diverse esigenze di accesso e fruizione di spazi, servizi e attrezzature collettivi, sostenendo le capacità di ciascuno di svolgere autonomamente le attività di vita e di lavoro quotidiane.
13
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
Si tratta di pianificare e gestire uno spazio aperto o un ambiente costruito con una visione più ampia ed inclusiva possibile, garantendo la mobilità personale e reti di percorsi fruibili in sicurezza ed autonomia, da parte del maggior numero di persone possibile, che colleghino i luoghi di maggior interesse e attrattività per il cittadino e il visitatore occasionale, anche in collaborazione con altri Comuni, mettendo a sistema i vari interventi e indicando quelli prioritari. Il fine è di migliorare la qualità del progetto architettonico e urbanistico e di conseguenza quella della vita di tutti. Con questo approccio si avranno benefici anche nella prevenzione e risoluzione delle situazioni di emergenza pubblica derivanti da eventi o calamità.
14
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
3. Indicazioni metodologiche per lo sviluppo del Piano per
l’Accessibilità
Le presenti Linee Guida rappresentano un supporto metodologico per accompagnare i Comuni nella predisposizione e adozione dei Piani per l’Accessibilità; Piani che possono integrare gli strumenti urbanistici generali nei quali i temi dell’accessibilità per tutti assumono così un ruolo strategico. Le Linee, inoltre, contribuiscono a diffondere la cultura e le competenze necessarie alla redazione di strumenti per una città accessibile a tutti.
C’è una grande differenza fra eliminare delle “barriere” e progettare accessibile e in modo inclusivo. Si tratta di un cambio di paradigma, da un concetto negativo ad uno positivo: non bisogna porsi nell’ottica di eliminare un insieme di elementi problematici, ma in quella di progettare - o riprogettare - considerando le diversità individuali e sociali del maggior numero di persone possibile, cittadini e visitatori occasionali delle nostre città considerando tra i requisiti progettuali ogni fattore che può incidere nel promuovere il benessere ambientale, la bellezza e la vitalità dei territori.
Tali Piani non devono essere considerati come mero adempimento burocratico, censimento sterile di barriere esistenti e schedature che fotografano lo stato di fatto, rischiando di divenire obsolete, prima di riuscire a realizzare progetti e interventi.
3.1 Un Piano per un ambiente accessibile, usabile e inclusivo
I Piani sono uno strumento operativo per programmare e gestire un ambiente costruito accessibile e usabile dal maggior numero di persone possibile. Si raccomanda quindi di recepire l’approccio Design for All indicato dall’Unione Europea e le recenti norme emesse in tema di Design for All, accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito e della comunicazione.
Tra queste, anche la norma UNI EN 17161:2019 (“Design for All - Accessibilità seguendo un approccio Design for All in prodotti, beni e servizi - Ampliamento della gamma di utenti” UE M/473, 2010). La norma specifica i requisiti che possono consentire a un’organizzazione – in senso lato - di progettare, sviluppare e fornire prodotti, beni e servizi a cui sia possibile accedere, comprendere e utilizzare facilmente da parte della più ampia gamma di utenti, comprese le persone con disabilità. Qui troviamo il concetto di accessibilità quale misura in cui prodotti, sistemi, servizi, ambienti e strutture possono essere accessibili, compresi e utilizzati da una popolazione di persone con la più ampia gamma di esigenze, caratteristiche e capacità, per raggiungere specifici obiettivi in specifici contesti di utilizzo, inteso come diretto utilizzo o utilizzo supportato da tecnologie di assistenza. Questo concetto viene ripreso anche nelle successive norme correlate.
Il tema dell’accessibilità elettronica, o E-Accessibility, che si riferisce alla facilità d’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) da parte delle persone con disabilità, non è certamente di secondaria importanza, includendo anche le tecnologie collegate all’uso dei vari elementi dell’ambiente costruito (es. totem informativi). Il Mandato UE M/376 del 2005 richiese una serie di requisiti di accessibilità standardizzati per gli appalti pubblici di prodotti e servizi ICT, in modo da garantire che i sistemi appaltati pubblicamente non introducano alcuna barriera
15
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
all’accessibilità. Nel 2018 è stata pubblicata la prima norma europea per prodotti e servizi digitali accessibili e recentemente è disponibile una versione aggiornata, la UNI EN 301549:2020 “Requisiti di accessibilità per prodotti e servizi ICT” a cui fare riferimento.
3.2 Un Piano condiviso e partecipato
Il Piano dovrà inoltre essere condiviso e partecipato con la comunità e la cittadinanza. Questo comporta il coinvolgimento attivo delle rappresentanze dei portatori di interesse (stakeholders) nelle principali fasi del processo formativo, cioè durante:
o l’individuazione delle esigenze e dei bisogni;
o l’individuazione delle criticità;
o la redazione del Piano;
o la verifica;
o il monitoraggio.
La realizzazione di una rete tra soggetti istituzionali, progettisti, associazioni, ma anche imprese e singoli cittadini, si configura come azione strategica per consentire la circuitazione delle esperienze, aumentare la visibilità delle singole azioni, accumulare le lezioni apprese e favorirne la replicabilità, costruire quel clima collaborativo indispensabile alla costruzione di interventi più efficaci. In tal senso, improntare la formazione anche all’organizzazione di laboratori esperienziali e/o progettuali (come passeggiate di quartiere, simulazione di vissuti in condizioni disabili, workshop partecipati) consente di mostrare con maggiore forza l’importanza di sviluppare interventi avendo prima definito insieme strategie di ascolto, confronto, gestione e monitoraggio.
Anche in questo caso la UNI CEI EN 17210:2021 fornisce alcune indicazioni fondamentali, citando la figura di un facilitatore/consulente in accessibilità al fine di ottenere un ambiente costruito accessibile: “In order to achieve an accessible built environment, accessibility will be integrated into each stage throughout the development process. From setting the accessibility requirements in the procurement phase, establishing the business case and undertaking initial ‘Feasibility Studies’, right through design, construction and post-occupancy assessment, the principles of ‘Universal Design’ have to be addressed. To achieve this aim, all stakeholders involved in the built environment, beginning with those who procure new buildings and places, have to take responsibility. An effective way of ensuring the integration of accessibility from the outset is to produce a clear ‘Design for All’ strategy, demonstrating to the client and all parties involved in the procurement and development, how the ‘Universal Design’ approach will be implemented throughout each stage of the project.
An ‘Access Statement’ is a useful tool to demonstrate how the principles of ‘Universal Design’ have been integrated into a development at each stage. It is a document which grows with the project and is updated as the project progresses. It can also be used to identify how accessibility should be maintained and managed post-completion and post-occupancy; and as a mechanism to assess conformity with the accessibility requirements in the procurement contract (see TR 2 for information on ‘Conformity Assessment’). A specialist such as an ‘Access Advisor’ can facilitate the
16
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
preparation of an effective ‘Design for All’ strategy and ‘Access Statement’ and help to ensure the achievement of good practice in accessibility. Further guidance on the role of ‘Access Advisors’ is provided in TR 2)”(Fonte: UNI CEI EN 17210:2021,4.5).
Al fine di ottenere un ambiente costruito accessibile, occorre integrare l’accessibilità in ogni fase durante tutto il processo di sviluppo. Dalla definizione dei requisiti di accessibilità nella fase di aggiudicazione e affidamento degli incarichi, alla definizione dello studio di sostenibilità economica ed esecuzione degli “studi di fattibilità” iniziali, fino alla progettazione, alla costruzione e alla valutazione post-occupazione, sono da tenere sempre presenti i principi dell’Universal Design.
Un modo efficace per assicurare l’integrazione dell’accessibilità fin dall’inizio è quello di presentare una chiara strategia di “Design for All” a tutte le parti coinvolte nell’affidamento degli incarichi e nello sviluppo, in che modo attuare l’approccio di “Universal Design” in ciascuna fase del progetto. Uno strumento che si rivelerà utile per dimostrare in che modo si è provveduto ad integrare i principi dell’Universal Design in ciascuna fase dello sviluppo sarà la “Dichiarazione di accessibilità” (Access Statement). Si tratta di un documento che cresce con il progetto ed è tenuto aggiornato man mano che il progetto procede. Può essere utilizzato anche per identificare in che modo tale accessibilità dovrebbe essere mantenuta e gestita nelle fasi di post-completamento e post-occupazione; oltre che nelle diverse fasi di esecuzione dell’appalto.
Uno specialista come un “Consulente per l’accessibilità” (Access Advisor) può facilitare la preparazione di una strategia di “Design for All” efficace e la stesura della “Dichiarazione di accessibilità” contribuendo ad assicurare il raggiungimento di buone pratiche relative all’accessibilità. Ulteriori linee guida sul ruolo dei “Consulenti per l’accessibilità” sono riportate nel TR 2(traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
Inoltre, “In publicly funded and used projects it is good practice for authorities to consult and engage with local and non-residents people as the future users of a new development or public space. Such consultation can enable consideration of proposals and design standards, including accessibility requirements, and can enable the local community to influence the proposal, drawing on local experiences and perceptions. This can be managed with a consultative group representing a wide range of the local community, users and potential users of a development, including the range of people with disabilities. If a specialist ‘Access Advisor’ is involved, they can help to facilitate this accessibility consultation and ensure the requirements and aspirations of the user representatives are conveyed clearly to the design team. Consultation strategies to enable full participation can consider the accessibility of consultative documents, plans and models and visual aids such as slides and videos; meeting times, venues and links to parking and public transport; informal and formal consultation meetings; and provision of feedback to demonstrate the value placed on engaging with the community. This local consultation may be supplemented by wider engagement with national and regional accessibility organizations”. (Fonte: UNI CEI EN 17210:2021,4.6).
Nei progetti sovvenzionati e utilizzati da enti pubblici è buona norma che le autorità consultino e si confrontino sia con le persone locali sia con le persone non residenti in qualità di futuri utenti di un nuovo sviluppo o spazio pubblico, nelle forme che si riterrà di individuare. Tale consultazione può consentire di valutare proposte e norme di progettazione, inclusi i requisiti di accessibilità, e può
17
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
consentire alla comunità locale di influenzare la proposta, attingendo dalle esperienze e percezioni locali.
Questo può essere gestito con un gruppo di consultazione che rappresenti una grande varietà della comunità locale, di utenti e potenziali utenti di uno sviluppo, inclusa una varietà di persone con disabilità. Se si coinvolge uno specialista “Access Advisor” a prendere parte alla consultazione sull’accessibilità egli può contribuire ad assicurare che i requisiti e le aspirazioni dei rappresentanti degli utenti siano trasmessi con chiarezza al team di progettazione. Le strategie di consultazione per consentire la piena partecipazione possono prendere in considerazione l’accessibilità di documenti di consultazione, schemi e modelli nonché supporti visivi come diapositive e video; orari delle riunioni, luoghi e collegamenti a parcheggi e trasporti pubblici; incontri di consultazione informali e formali; e la richiesta di feedback a dimostrazione del valore che si attribuisce al coinvolgimento della comunità. Tale consultazione locale può essere integrata da un impegno più ampio con le organizzazioni di accessibilità nazionali e regionali. (traduzione e adattamento a cura degli autori delle LG).
3.3 Un Piano interdisciplinare e integrato
Il tema dell’accessibilità non può essere trattato solo alla scala edilizia. Per fare delle nostre città e territori luoghi accessibili a tutti, è necessario che le operazioni di adeguamento dei singoli spazi siano inquadrate all’interno di un processo pianificato, quali componenti di una strategia coerente e di scala più ampia.
Lungi dall’essere un tema settoriale e accessorio al governo del territorio, l’accessibilità va riportata all’interno della pianificazione generale, come un requisito prestazionale dei piani urbanistici, al pari di altri requisiti già assimilati nelle prassi ordinarie (tecnici, funzionali, dimensionali).
Così, negli strumenti di progettazione complessa e nelle operazioni di rigenerazione urbana, all’accessibilità va riconosciuto un ruolo cardine, anche attraverso specifiche valutazioni dell’efficacia delle trasformazioni in riferimento al miglioramento delle condizioni di mobilità, inclusione sociale, fruibilità estesa e inclusiva.
L’accessibilità deve entrare a far parte sempre più dell’agenda programmatica del governo della città. Il Piano per l’Accessibilità non può essere l’unico Piano ad occuparsi di accessibilità ma al contrario deve essere messo a sistema e in sinergia con altri strumenti e Piani della città.
Le progettualità e pluralità di interventi tesi a rendere le nostre città accessibili a tutti potranno essere più facilmente coordinabili e incisive se poste in un sistema, in una rete di azioni, piani e strategie in sinergia tra loro. In questo modo ne deriva che il ruolo di regia dell’amministrazione comunale sarà facilitato, così come anche singole iniziative avranno maggiori capacità di assurgere a pratiche ordinarie e replicabili.
Il Piano sarà interdisciplinare e integrato con gli altri Piani della città, per favorire l’accessibilità, la fruibilità, il comfort, la sicurezza e il benessere ambientale delle persone negli spazi urbani, negli edifici e negli uffici pubblici; nonché l’inclusione e la partecipazione sociale alla vita comunitaria, la mobilità e l’autonomia personale.
18
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
3.4 Un Piano digitalizzato, dinamico e aggiornabile, monitorato
Il Piano sarà dinamico e aggiornabile mediante il continuo monitoraggio degli interventi programmati e attuati, al fine di ottimizzare l’efficacia delle soluzioni adottate.
È chiaramente raccomandato l’utilizzo di uno strumento operativo digitale idoneo a verificare necessità, modalità/soluzioni e priorità di intervento, nonché la validità delle opere effettuate e programmazione della manutenzione.
Tale strumento potrà consentire anche di condividere informazioni sul grado di accessibilità e fruibilità della città, del patrimonio immobiliare e dei servizi.
Un Piano digitalizzato configura uno strumento fondamentale:
• per consentire a tutti l’agevole consultazione del grado di accessibilità e fruibilità della città,
del patrimonio immobiliare e dei servizi;
• per favorire la facilità di gestione e aggiornamento;
• per rilevare le barriere e definire i relativi interventi e soluzioni (georeferenziato);
• per definire e gestire le priorità e i tempi degli interventi;
• per gestire il Piano in modo coordinato e sinergico con altri Piani (per es. Piano di Manutenzione, Piano Mobilità, Piano delle Emergenze, Piano dei Servizi);
• per realizzare le attività di monitoraggio con cadenza periodica.
19
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
4. Strutturazione del Piano
Per facilitare la redazione e lo sviluppo efficace e appropriato del Piano si propone un’articolazione in Fasi. In considerazione della natura e complessa del Piano, l’iter e il percorso in alcune fasi non è da considerarsi rigidamente lineare e consequenziale purché sia garantito lo stesso livello di qualità.
L’iter di elaborazione del Piano si svilupperà attraverso le seguenti fasi:
⮚ Fase Preliminare - Costruzione strumenti e Processo.
⮚ Fase A - Definizione strategie e obiettivi.
⮚ Fase B - Analisi delle criticità di spazi/edifici e individuazione soluzioni progettuali.
⮚ Fase C - Elaborazione del Piano e programmazione priorità degli interventi.
⮚ Fase Finale - Presentazione del Piano alla cittadinanza e sua adozione-attuazione.
20
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
5. Fase preliminare
Per avviare un percorso efficace e solido finalizzato all’elaborazione del Piano e alla sua attuazione nel tempo, è necessario innanzitutto organizzare il processo e strutturare gli strumenti di lavoro appropriati e dedicati.
5.1 Organizzare il processo e gli strumenti dedicati al Piano
In questa Fase preliminare, se non già presenti, si istituiranno all’interno del Comune due strumenti di riferimento fondamentale per la consultazione della cittadinanza e dei portatori d’interesse nonché per l’avvio, lo sviluppo e il monitoraggio del Piano in chiave accessibile e inclusiva.
Tali strumenti, che saranno oggetto di formalizzazione (ad esempio attraverso delibera di Consiglio o di Giunta) sono:
a) un Ambito di consultazione permanente sull’Accessibilità cittadina;
b) un Ambito di coordinamento e riferimento tecnico Accessibilità.
5.1.1 L’Ambito di consultazione permanente sull’Accessibilità cittadina
È lo strumento permanente di condivisione e partecipazione con la cittadinanza sul tema dell’accessibilità e della piena usabilità/fruibilità di ambienti e servizi cittadini: un luogo di ascolto, proposta, partecipazione e condivisione di tutti gli attori e dei portatori di interesse.
A titolo di esempio, tale strumento potrà configurarsi in una Consulta che ascolta, monitora, segnala criticità e fornisce indicazioni.
Il Piano non deve essere elaborato univocamente dai tecnici e dagli specialisti ma si deve configurare come percorso condiviso e partecipato dai cittadini e dalla comunità; è un processo inoltre trasversale che coinvolge più assessorati del Municipio e più attori della comunità. Analogamente alla pianificazione urbanistica, in considerazione del suo marcato profilo interdisciplinare il Piano si configura dunque come percorso condiviso e partecipato.
Il Piano per l’Accessibilità è frutto di un lavoro di squadra dove le diverse esperienze, competenze e specializzazioni devono lavorare insieme e integrarsi tra loro, anche in una positiva relazione sovracomunale valorizzando le esperienze dei Piani di Zona.
▪ Nei Comuni medio-grandi, superiori ai 5.000 abitanti, questo strumento permanente di condivisione e partecipazione sarà composto da:
o rappresentanti di tutti gli assessorati (politici/tecnici/dirigenti);
o dai dirigenti del Settore LLPP/Urbanistica/Edilizia;
o dall’Ambito di Coordinamento e riferimento tecnico Accessibilità;
o dalle Associazioni che rappresentano le persone con disabilità;
o da enti che rappresentano cittadini con esigenze specifiche (ad es. consulta dei giovani, associazioni di anziani, rappresentanza di scuole);
21
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
o altri attori dell’amministrazione locale (come ad es. la Polizia Municipale) o altri enti e aziende che erogano servizi sul territorio (es. TPL, Utilities) o che rappresentano la comunità cittadina, i quali potranno essere coinvolti in modo permanente ovvero potranno essere invitati a incontri specifici dedicati.
▪ Nei piccoli Comuni, inferiori ai 5.000 abitanti, tale strumento permanente di condivisione e partecipazione con la cittadinanza potrà costituirsi anche in Unione tra Comuni.
Tale ambito, in virtù della sua composizione - organi politici, tecnici del Municipio, rappresentanza dei portatori d’interesse, attori della comunità - avrà un ruolo centrale e strategico per le scelte chiave dell’iter di elaborazione del Piano.
Dove non vi siano risorse o competenze appropriate all’interno del Comune sarà possibile, entro quanto previsto dalla normativa vigente, avvalersi di competenze esterne, specializzate nella progettazione accessibile e inclusiva, per l’elaborazione del Piano.
Tra le prime azioni da realizzare in coordinamento con questo ambito di consultazione c’è la realizzazione di percorsi partecipati con i portatori d’interesse con l’obiettivo d’individuare i reali bisogni delle persone con disabilità e con esigenze specifiche (anziani, bambini).
A titolo di esempio il percorso partecipato potrà realizzarsi attraverso Focus group, tavoli tematici, interviste, questionari.
5.1.2 Ambito di coordinamento e riferimento tecnico Accessibilità
È lo strumento che ha il compito di divenire riferimento tecnico interno del Comune per favorire l’iter di tutte le fasi utili per l’elaborazione del Piano. Tale ambito avrà inoltre il compito di sensibilizzare e implementare in tutti gli assessorati, azioni, progetti e politiche accessibili-inclusive. Dovrà essere strettamente coordinato con chi definisce e realizza le azioni di comunicazione e divulgazione alla cittadinanza del Piano e delle progettualità sul tema accessibilità.
▪ Nei Comuni medio-grandi questo ambito tecnico e di coordinamento si dovrà strutturare in maniera adeguata alle dimensioni del Comune, nell’ottica di individuare un punto di coordinamento per promuovere l’accessibilità (es. Accessibility Manager), avendo competenze specifiche in tal senso o, eventualmente, avvalendosi di supporti esterni qualificati. Nell’equipe di tale ambito dovrà essere garantita la presenza di un tecnico comunale o professionista esterno formato sui temi dell’Accessibilità (es. Access Advisor/Consulente per l’Accessibilità).
▪ Nei piccoli Comuni, inferiori ai 5.000 abitanti, tale ambito potrà essere rappresentato da una figura interna all’amministrazione formata sul tema dell’accessibilità.
22
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
5.1.3 Azioni per costruire l’Accessibilità
In una fase concomitante all’avvio e allo svolgimento del Piano è importante promuovere azioni e progettualità che mirino nell’immediato e con concretezza a sostenere e vitalizzare il percorso verso la città accessibile e inclusiva.
In quest’ottica sarà essenziale promuovere azioni di prevenzione alla formazione di nuove barriere, guidando le scelte progettuali, anche alla luce di sperimentate buone pratiche.
I nuovi progetti promossi da enti pubblici o privati di spazi, piazze, ambienti, strutture e servizi, dovranno essere realizzati secondo i criteri della progettazione accessibile e inclusiva nonché orientati a soluzioni in chiave Universal Design.
Le azioni utili per la realizzazione di tali obiettivi potranno riguardare:
a) promozione di iniziative di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza e dei decisori dell’amministrazione sulle tematiche inerenti all’accessibilità, la disabilità e le esigenze specifiche di bambini e anziani, per giungere alla condivisione di un linguaggio e percorso comune.
Attraverso incontri pubblici e il portale web del Municipio la cittadinanza potrà essere informata dello sviluppo delle fasi di redazione del Piano o di azioni-attività finalizzate a implementare l’accessibilità cittadina. La cittadinanza potrà essere inoltre coinvolta per segnalare la presenza delle barriere cittadine negli spazi e negli edifici pubblici di competenza comunale, provinciale, regionale ovvero di altri enti.
b) Formazione dei tecnici e dei progettisti per mirare alla qualificazione dei progetti in chiave accessibilità e Universal Design nonché all’applicazione efficace della normativa; in quest’ottica una particolare attenzione verrà posta alla formazione dei tecnici e dirigenti provinciali e comunali nonché dei professionisti esterni mirata all’attività di redazione e aggiornamento dei PEBA. L’amministrazione comunale individuerà forme idonee per il coinvolgimento attivo, in queste azioni, delle associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, anche in collaborazione con altri Comuni, con gli Ordini professionali e con il sistema delle Università.
c) Bandi comunali orientanti verso progettualità e soluzioni accessibili. Sarà sicuramente elemento di qualificazione l’inserimento nei Bandi comunali di progettazione di spazi, ambienti, beni e servizi di criteri e requisiti che mirino alla progettazione accessibile e alla realizzazione di soluzioni inclusive, alla sostenibilità sociale.
d) Aggiornamento del Regolamento Edilizio:
▪ per adeguarlo alla dimensione culturale e operativa promossa dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata con L. n. 18/2009;
▪ per includere la disciplina dell’accessibilità con approccio Universal Design/Design for All e ai principi della Progettazione Accessibile e inclusiva;
▪ per aggiornare le prescrizioni tecniche alle nuove richieste e a quelle dello stato
dell’arte;
23
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
▪ per definire e chiarire le modalità per rendere accessibili gli spazi privati aperti al pubblico (quali ad esempio, i negozi, le attività commerciali, i ristoranti, i bar, gli studi medici) che presentino barriere architettoniche o sensoriali. Il Regolamento Edilizio dovrà introdurre modalità e facilitazioni per favorire l’accessibilità anche nei casi ove tali spazi privati aperti al pubblico non siano interessati da interventi edilizi o da riqualificazione degli arredi o delle vetrine.
e) Promozione della progettualità per favorire l’accessibilità dei negozi e delle attività commerciali della città attraverso iniziative congiunte tra amministrazione comunale, associazioni di persone con disabilità, associazioni di categoria, comunità cittadina ed eventuali enti patrocinanti/sostenitori.
f) Promozione di iniziative per un’accoglienza turistica accessibile a tutte le persone con disabilità motoria, sensoriale ed intellettiva, anche in relazione alla preziosa opportunità offerta dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2026. Tra le azioni prevedere di avviare iniziative di formazione con l’Ufficio d’informazione turistica e con gli enti pubblici e privati che si occupano del turismo in area comunale.
g) Promozione della “mobilità dolce”, spostamenti a piedi, in bici e con il trasporto pubblico. A titolo di esempio: il coinvolgimento degli enti del Trasporto pubblico locale dell’Ambito di Consultazione permanente sull’accessibilità cittadina in un tavolo specifico per implementare e favorire l’accessibilità del servizio. Si consideri in proposito di prestare particolare attenzione alle zone condivise tra pedoni, ciclisti, automobilisti (shared zone), che si sono rivelate insidiose per alcuni gruppi di utenti (es. bambini, anziani, persone con disabilità percettive e cognitive) e privilegiare le zone dedicate (es. solo pedoni).
24
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
6. Fase A - Documento d’indirizzo: strategie e obiettivi
È necessario redigere un documento per definire e condividere la strategia, gli obiettivi, il processo operativo e l’ambito di applicazione del Piano.
Questo documento sarà elaborato dal tecnico incaricato della redazione del Piano in collaborazione e in condivisione con l’organo di Consultazione permanente sull’Accessibilità cittadina.
Le Provincie e Città Metropolitana di Milano, in qualità di enti intermedi, svolgono attività di supporto ai Comuni (in particolare per quelli fino a 5.000 abitanti) per l’elaborazione del presente documento, specificatamente per le attività di programmazione, promozione e coordinamento.
Il documento adotterà i principi e l’approccio Universal Design/Design for All nelle varie fasi progettuali; inoltre, si dovranno affermare a quali approcci progettuali si dovranno riferire le soluzioni:
- progettazione accessibile, inclusiva e non discriminante;
- soluzioni multimodali e multisensoriali capaci di offrire alternative d’uso: in ambito fisico, associando una rampa e/o un ascensore ad una scala, e in ambito comunicazione, associando informazioni visive a quelle tattili e uditive.
Dalle indicazioni originate dalla precedente consultazione dei portatori d’interesse e dagli attori della comunità nonché dall’esame dei piani e interventi edilizi ed urbani in corso di realizzazione, si possono individuare già in questa fase ed in modo strategico i criteri per determinare le priorità d’intervento del Piano e il suo ambito di applicazione.
Insieme a percorsi formativi canonici è utile promuovere iniziative di incontro e laboratori tra progettisti e portatori d’interesse. Ad esempio, organizzando operazioni di sopralluogo congiunte con tecnici delle istituzioni, professionisti, specialisti e persone con disabilità, in modo che si configurino come occasioni per condividere percezioni e linguaggi e soprattutto emergano le difficoltà connesse alla fruizione quotidiana e si rifletta insieme sulle misure più idonee per superarle.
L’ambito oggetto del Piano dovrà riferirsi a tutto il territorio comunale e potrà essere attuato gradualmente per porzioni di territorio, potrà inoltre riguardare alcuni edifici o alcuni itinerari specifici prescelti per la loro valenza turistica, culturale, commerciale. Allo stesso modo la selezione dell’ambito di applicazione del Piano può determinarsi in funzione dell’interesse pubblico o per intercettare il maggior numero di persone con esigenze specifiche legate all’uso quotidiano della città e dei suoi servizi essenziali. L’individuazione di edifici, aree o percorsi urbani diviene fondamentale per porsi all’interno di una strategia e di una logica di pianificazione e programmazione, evitando interventi a macchia di leopardo.
L’ambito di applicazione del Piano sarà definito in seno all’Ambito di Consultazione permanente su Accessibilità cittadina e prioritariamente dovrà riferirsi a servizi/attrezzature essenziali per i cittadini, quali quelle scolastiche, socializzanti, culturali, sanitarie.
Nel documento d’indirizzo si metteranno a fuoco i seguenti aspetti:
25
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
● le finalità e gli obiettivi del Piano (v. par. 2);
● i riferimenti normativi
● le principali caratteristiche del Piano (v. par. 3);
● la metodologia di costruzione del Piano;
● l’articolazione delle Fasi del Piano e la definizione degli strumenti e delle modalità esecutive di ogni Fase;
● la programmazione delle fasi attuative del Piano e la definizione degli attori;
● il coordinamento e la compatibilità del Piano con gli altri strumenti di pianificazione della città (PGT, PUMS, Piano manutenzione, Piano degli arredi, Piano dei Servizi Sociali, Piano Arredo urbano);
● l’analisi dei dati qualitativi e quantitativi:
o dei cittadini e dei fruitori (età, disabilità, densità abitativa);
o dei servizi e delle attrezzature comunitarie presenti sul territorio comunale: ambulatori, ospedali, impianti sportivi, scuole, parchi, musei. Per ogni attrezzatura sarà inoltre opportuno conoscere la raggiungibilità (pedonale, con mezzi pubblici);
o della mobilità cittadina (a partire, dove presente, dall’analisi del PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile);
● l’ambito di applicazione del Piano:
o elenco edifici comunali a destinazione pubblica;
o elenco edifici pubblici o aperti al pubblico non di pertinenza del Comune ma di altri enti (per es. ATS, Provincia, Diocesi);
o spazi e percorsi urbani (marciapiedi, piazze, strade, parchi, giardini);
o progettualità programmate a breve termine dal Comune o da altri enti;
o individuare modalità per sollecitare altri enti che svolgono servizi aperti al pubblico a dotarsi di Piani per l’Accessibilità ed attivare iniziative mirate al favorire l’accessibilità dei servizi e degli spazi (degli edifici e delle aree esterne pertinenziali) nonché della comunicazione e dell’informazione.
● Azioni e progettualità da promuovere insieme al Piano per favorire:
o l’accessibilità delle attività commerciali;
o la mobilità urbana e la “mobilità dolce” (spostamenti a piedi, in bici e con il
trasporto pubblico);
o un’accoglienza turistica accessibile;
● azioni e progettualità da promuovere per non realizzare e per non costruire “nuove barriere” (v. par. 5.1.3);
● barriere e soluzioni inclusive. In particolare, saranno esplicitati approfondimenti in merito all’adozione di soluzioni per persone con disabilità o con esigenze specifiche. Nello specifico, per:
o persone con disabilità visiva. Si dovrà illustrare la strategia per favorire
l’autonomia delle persone cieche o ipovedenti nella fruizione e uso dello spazio
26
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
urbano e degli edifici pubblici (come la “guida naturale” e l’impiego di percorsi pedo-tattili e di mappe tattili);
o persone con disabilità uditiva. Si dovranno illustrare le strategie da adottare per favorire le persone con disabilità uditiva che utilizzano per comunicare il canale uditivo, la lettura labiale o la Lingua italiana dei segni. In particolare, in alcuni contesti e destinazioni spaziali che vedono al centro la comunicazione o l’informazione (sportelli pubblici, reception, aule scolastiche, auditorium, sale convegni, teatri, cinema, musei, stazioni), si dovranno definire quali facilitatori introdurre nell’ambiente. A titolo di esempio: miglioramento del comfort acustico, riduzione del riverbero ambientale, installazione di sistemi ad induzione magnetica, predisposizione di postazione con interpretariato LIS a distanza, installazione di sistemi di amplificazione dinamica;
o persone con disabilità motoria. Si dovranno illustrare le strategie e gli approcci per favorire l’accessibilità. Ad esempio, in presenza di gradini preferire la realizzazione di rampe o l’installazione di ascensori/piattaforme, solo e soltanto in subordine e nell’impossibilità di adozione di tali soluzioni optare per l’installazione di servoscala/montascale;
o persone con disabilità intellettiva e relazionale. Si dovranno illustrare in ambito Comunicazione/Informazione/Orientamento quali modalità e strategie adottare, come ad esempio testi in “Easy to Read” e in Comunicazione Aumentativa ed Alternativa.
27
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
7. Fase B - Analisi criticità degli spazi/edifici e individuazione delle soluzioni progettuali
Questa fase ha l’obiettivo di elaborare una diagnosi dell’accessibilità degli spazi della città e del patrimonio edilizio, rilevando e analizzando puntualmente ostacoli, criticità e barriere (architettoniche, visive, uditive, comunicative, intellettive, ecc.) nonché al contempo elaborare un elenco delle azioni risolutive ritenute indispensabili per raggiungere l’obiettivo dell’accessibilità degli spazi/edifici pubblici. Si configureranno inoltre criteri e livelli di priorità delle opere individuate come necessarie.
Ogni intervento sarà stimato riferendosi a voci di computo metrico e prezzi unitari derivanti dal prezziario regionale o da altri riferimenti applicabili ai Lavori Pubblici. Come da prassi, in assenza di riferimenti si potrà procedere mediante analisi dei costi per ogni singola voce.
La fase del sopralluogo e della rilevazione sul campo delle criticità degli spazi e degli edifici interesserà l’ambito di applicazione del Piano individuato nella precedente fase.
Dall’analisi delle buone prassi di Piani per l’Accessibilità elaborati in passato in diverse città, si rendono disponibili alcune indicazioni, quale strumento utile alla fase del sopralluogo in sito e alla rilevazione delle criticità:
a) organizzare la fase del sopralluogo attraverso l’elaborazione di schede di check list rappresentanti
sia le casistiche delle criticità sia la gamma di soluzioni corrispondenti.
Le criticità da rilevare includano tutte le barriere e gli ostacoli che possono impedire o ostacolare l’accesso, l’uso o la fruizione - al pari degli altri cittadini - dello spazio pubblico, inteso come sistema formato dallo spazio fisico, dalla comunicazione e dall’informazione. Particolare attenzione va posta alla rilevazione delle criticità derivanti dalla presenza non solo delle barriere architettoniche ma anche sensoriali e comunicative.
Le schede di check list devono considerare molteplici chiavi di analisi e d’interpretazione in funzione del grado di accessibilità, fruibilità, comfort, sicurezza degli spazi. Le schede e le corrispondenti soluzioni progettuali potranno essere elaborate tenendo in considerazione, in primo luogo, l’applicazione delle leggi nazionali e regionali vigenti, ma nel contempo dovranno impegnarsi ad andare oltre, monitorando i suggerimenti dati dalle recenti normative in corso.
Per i contenuti si ritiene preferibile l’adozione, in via preferenziale, dei requisiti funzionali e dimensionali della l.r. 6/89 e del DM 236/89. In mancanza di riferimenti legislativi regionali o nazionali saranno da considerare i requisiti funzionali e dimensionali contenuti nei documenti citati (UNI CEI EN 17210:20121 e UNI TR 17621:2021).
Le indicazioni normative rappresentano un punto di riferimento nella costante ricerca delle soluzioni progettuali appropriate. Secondo il principio della “Progettazione universale” l’elaborazione delle soluzioni progettuali è utile che miri a scelte inclusive e non discriminanti, destinate dove possibile alla più ampia gamma possibile di persone (con e senza disabilità).
28
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
Il DM 236/89 e la l.r. 6/89 presentano anche un approccio prestazionale “aperto”, indicando cioè al progettista il requisito da raggiungere con soluzioni anche non standardizzate, ma che garantiscano simile prestazione. Anche la L. 18/2009, Xxxxx di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, introducendo il principio dell’“accomodamento ragionevole” consente in casi particolari - come in presenza di vincoli strutturali, storico- architettonici o geo-morfologici - di ricercare soluzioni alternative - di tipo organizzativo o architettonico - che garantiscano la fruizione e uso degli spazi su base di uguaglianza, senza oneri eccessivi.
Alle schede di check list si possono affiancare schede tecniche-esecutive di riferimento per definire soluzioni conformi ai principi della progettazione universale e delle norme vigenti (ad esempio per realizzare gli scivoli di accesso ai marciapiedi si potranno descrivere geometria/caratteristiche/materiali/costi standard). Tali schede tecniche progettuali potranno utilmente essere corredate da schemi grafici (disegni/foto esplicative di buone prassi) e dalla descrizione del dimensionamento e delle caratteristiche dei materiali impiegati.
b) La fase del sopralluogo: preferibilmente organizzata e svolta impiegando strumenti digitali contenenti le voci di check list e che consentano la geolocalizzazione. Tali dati dovranno essere compatibili e integrabili dagli strumenti informatizzati utilizzati dal Comune per la pianificazione urbanistica e gestionale della città;
c) la fase di rilevazione delle criticità: si raccomanda che sia contestuale alla fase di proposta delle corrispondenti e puntuali azioni risolutive; questo premetterà di ottimizzare tempi e costi, evitando fasi lunghissime di rilevazione che rischiano di essere obsolete prima di giungere alla realizzazione degli interventi.
Per quanto attiene la diagnosi e rilevazione del grado di accessibilità degli edifici, le schede tipo di rilevamento delle Barriere/Ostacoli/Criticità comuni a tutti gli edifici e i luoghi collettivi è utile che indaghino e valutino alcuni nodi e ambiti. Per cui si evidenzi la necessità.
29
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
8. Fase C elaborazione Linee d’intervento del Piano e
programmazione priorità degli interventi
Questa fase si svilupperà attraverso:
a) elaborazione e analisi dei dati rilevati e suddivisione per tipologia e rilevanza d’intervento,
macrocategorie, livelli d’incidenza per spazio/edificio/tipologia;
b) elaborazione eventuale di schede progettuali esecutive per soluzioni specifiche;
c) redazione del Piano e programmazione delle priorità degli interventi:
o criteri per individuare le priorità anche in relazione alle risorse disponibili;
o calendarizzazione degli interventi (piano annuale/triennale delle opere).
30
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
9. Fase finale: Presentazione del Piano alla cittadinanza e sua adozione-attuazione
L’ultima fase prevista è focalizzata sul presentare il Piano alla Cittadinanza attraverso incontri pubblici e utilizzando inoltre anche il portale internet del Comune, allegando alla documentazione di progetto una sintesi non tecnica del piano (presentazione del piano alla cittadinanza).
La partecipazione dei cittadini sarà perseguita anche nella fase di verifica del piano ultimato, favorendo meccanismi e processi di coinvolgimento della cittadinanza, per poter acquisire eventuali osservazioni, indicazioni, contributi al Piano da parte delle persone e delle associazioni locali attive nel mondo della disabilità nonché di altri attori interessati.
Per realizzare in modo efficace questa fase si ritiene determinante sviluppare i seguenti punti:
a) articolazione iter di presentazione, adozione e approvazione del Piano;
b) configurazione di strumenti e modalità efficaci per monitorare, gestire e aggiornare il Piano definitivamente adottato e approvato.
In chiave monitoraggio, la misurazione del grado di accessibilità e fruibilità della città, prima della predisposizione del piano e successivamente all’attuazione dello stesso, sarà riferita all’obiettivo del favorire una migliore inclusione e partecipazione sociale e un più alto livello di qualità della vita per tutta la cittadinanza;
c) realizzazione degli interventi previsti dal Piano;
d) definizione di uno strumento di monitoraggio con cadenza periodica, da presentare nei diversi ambiti di coordinamento interni ed esterni definiti dal Piano.
31
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
10. Registro telematico regionale dei PEBA
Regione Lombardia nel corso del 2021 ha attivato il “Registro telematico regionale dei PEBA” con lo scopo sia di monitorare e promuovere l’adozione dei piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche sul territorio lombardo, sia di favorire la conoscenza e l’accesso alle informazioni per la cittadinanza.
Lo strumento è infatti rivolto:
● alle pubbliche amministrazioni locali (Comuni, Comunità Montane, Province e Città Metropolitana di Milano) che, a valle di opportuna registrazione sul servizio informatico, possono caricare dati sintetici e relativa documentazione. Nel corso del tempo, attraverso le funzionalità messe a disposizione, l’ente è in grado di mantenere costantemente aggiornato il materiale caricato;
● ai cittadini che, attraverso una pagina pubblica (link), possono consultare la
documentazione messa a disposizione dall’ente.
L’indirizzo web di accesso al servizio “Registro telematico regionale dei PEBA” per le pubbliche
amministrazioni è il seguente:
xxxxx://xxx.xxxxx.xxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxxx_xxxx
Si raccomanda di consultare la pagina informativa del Portale di Regione Lombardia per poter avere accesso alle guide, FAQ e Manuali d’uso che illustrano nel dettaglio le modalità di registrazione, richiesta di abilitazione e compilazione dati per la pubblica amministrazione:
xxxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxxx.xx/xxx/xxxxxx/xxxxxxxxxxxxx/XX/XxxxxxxxxXxxxxxxx/xxxxxxx-x- informazioni/enti-e-operatori/sistema-sociale-regionale/registro-telematico-peba
32
Linee guida di Regione Lombardia per la redazione dei PEBA
PoliS-Lombardia
Dirigente di riferimento: Xxxxxx Xxxxxx Responsabile di progetto: Xxxxxx Xxxxxx
Gruppo di ricerca:
Arch. Eur-Erg. Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx
per CRABA Centro Regionale per l'Accessibilità e il Benessere Ambientale di LEDHA, arch. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxx
per ANCI, dr. Xxxxxxx Xxxxxx
33
ALLEGATO N. 3
TRASMISSIONE VIA PEC
PROVINCIA DI SONDRIO
Settore “Affari generali e risorse finanziarie” Servizio “Affari istituzionali, formazione professionale e politiche sociali”
PEC: xxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxxxx.xx.xx
OGGETTO: DOMANDA DI CONCESSIONE DI CONTRIBUTO AI SENSI DELL’AVVISO
PUBBLICO “Assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione o all’aggiornamento dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) per Comuni fino a 20.000 abitanti”
A conoscenza dell’Avviso Pubblico in oggetto,
il/la sottoscritto/a nato/a a prov. il codice Fiscale n° tel. n° legale rappresentante del Comune di con sede legale a prov. CAP via n° tel. n° fax n ° e-mail codice Fiscale n° P.IVA n°
con una popolazione pari a N° unità al 01.01.2022 (dati ISTAT);
CHIEDE
la concessione di un CONTRIBUTO di € 1
per una SPESA COMPLESSIVA di €
per la redazione/aggiornamento del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA)
(in caso di presentazione del progetto in forma associata la sezione sopra riportata deve essere ripetuta per ciascun comune)
A tal fine, consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazione mendace o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445
1 Il contributo corrisponde al 50% della spesa sostenuta da ciascun comune per attività di redazione del PEBA fino al tetto massimo di 5.000,00 euro ed entro i limiti delle risorse assegnate. Anche in caso di presentazione della domanda in forma associata il limite massimo di contributo è pari a 5000,00 euro. Il contributo non può essere cumulabile con altri finanziamenti pubblici erogati a valere sulle stesse spese o ai contributi assegnati con il bando della misura precedente
DICHIARA / DICHIARANO
di accettare le norme di cui all’Avviso “Assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione o all’aggiornamento dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) per Comuni fino a 20.000 abitanti e beneficiari ai sensi del DM del 10.10.2022 del territorio della provincia di Sondrio”, approvato con determinazione del Settore “Affari generali e risorse finanziarie” n. del ;
• di NON aver richiesto né ricevuto altri contributi per l’iniziativa sopra descritta, inclusi finanziamenti concessi tramite la misura precedente;
• di rispettare i criteri di ammissibilità dell’Avviso Pubblico, ovvero (barrare i criteri rispondenti)2:
□ Comune della Provincia di Sondrio con popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti
□ Comune della Provincia di Sondrio beneficiario della misura di cui al D.P.C.M. del 29 novembre 2021
□ Comune della Provincia di Sondrio con popolazione fino a 5.000 abitanti
• di impegnarsi a utilizzare il contributo per le destinazioni dichiarate nella presente richiesta;
• di impegnarsi, nel caso di concessione del contributo, a far risultare che l’attività/iniziativa è realizzata con il concorso della Provincia, pubblicizzandone adeguatamente l’intervento;
• di essere a conoscenza del fatto che la Provincia non assume responsabilità alcuna in merito all’organizzazione ed allo svolgimento della presente attività/iniziativa ed altresì non assume nessuna responsabilità relative alla gestione degli enti pubblici, privati e associazioni che ricevono contributi annuali. Inoltre la Provincia rimane estranea per qualsiasi rapporto od obbligazione tra l’ente/associazione richiedente e soggetti terzi;
✓ DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ (descrivere le fasi di strutturazione del Piano in coerenza con le Linee Guida regionali)
✓ PERIODO DI SVOLGIMENTO (specificare i tempi per la redazione del Piano)
✓ ALTRI SOGGETTI COINVOLTI
2 Le domande verranno ammesse al finanziamento tramite procedura a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione, tenendo conto prioritariamente della classe di Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti e dell’elenco di quelli beneficiari della misura di cui al D.P.C.M. del 29 novembre 2021, così come previsto dal D.M. del 10 ottobre 2022, di cui all’Allegato 1 del presente Avviso. A parità di condizioni, si terrà conto del possesso del doppio requisito.
✓ PREVENTIVO DI SPESA
COMUNE DI………. (in caso di presentazione del progetto in forma associata specificare il comune a cui competono le diverse spese) | TIPOLOGIA DI SPESA (le spese devono rientrare tra le tipologie ammissibili previste al punto 2. dell’avviso pubblico) | IMPORTO DI SPESA COMPLESSIVO |
TOTALE |
COMUNICA / COMUNICANO
(Tracciabilità dei flussi finanziari)
(in caso di presentazione del progetto in forma associata la sezione tracciabilità flussi finanziari deve essere ripetuta per ciascun ente)
• ai sensi della Legge 13 agosto 2010 n.136 art. 3, comma 7, gli estremi identificativi del conto corrente “dedicato”, nonché le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso:
(per i soli enti soggetti a qualsiasi titolo al sistema di TESORERIA UNICA)
(circolare 11 del 24/03/ 2012 del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato) mediante operazione di girofondo sulla contabilità speciale n. □□□□□□□ - sottoconto infruttifero - della contabilità speciale della Tesoreria Provinciale dello Stato
• referente/persona da contattare
Cognome Nome Telefono Cellulare Email Fax
Data Firma del legale rappresentante
Informativa ai sensi del D.Lgs. del 30 giugno 2003 n° 196
I dati dichiarati dal sottoscrittore saranno utilizzati esclusivamente dalla Provincia di Sondrio per l’istanza formulata e per le sole finalità istituzionali, ai sensi del D.Lgs. 196/2003. Il sottoscrittore potrà accedere ai dati che lo riguardano chiedendone la correzione, l’integrazione e, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o il blocco.
Responsabile del trattamento:
Dirigente del Settore “Affari generali e risorse finanziarie”
ALLEGATO N. 4
TRASMISSIONE VIA PEC
PROVINCIA DI SONDRIO
Settore “Affari generali e risorse finanziarie” Servizio “Affari istituzionali, formazione professionale e politiche sociali”
PEC: xxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxxxx.xx.xx
OGGETTO: RENDICONTAZIONE CONTRIBUTO AI SENSI DELL’AVVISO
PUBBLICO “Assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione o all’aggiornamento dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) per Comuni fino a 20.000 abitanti
ATTESTAZIONE DELL'EFFETTIVA E REGOLARE ATTUAZIONE DELL'ATTIVITÀ O INIZIATIVA PROGRAMMATA
Il/La sottoscritto/a legale rappresentante del
con sede a prov. CAP via Codice Fiscale n° P. IVA n° beneficiario del contributo relativo all’Avviso in oggetto
consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazione mendace o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445
ATTESTA
che l'attività programmata di cui sopra è stata effettivamente e regolarmente attuata e presenta il “RENDICONTO DELLE ENTRATE CONSEGUITE E DELLE SPESE SOSTENUTE” e il “RENDICONTO SUI RISULTATI OTTENUTI IN TERMINI DI EFFICIENZA ED EFFICACIA DELL'INTERVENTO” a
firma del Segretario e del Responsabile del Servizio Finanziario, ai sensi del I° comma dell’art.158 del D.Lgs. 267/2000
DICHIARA
✓ che tutti gli originali dei documenti amministrativi e contabili qui allegati corrispondono al vero in ogni loro parte;
✓ NON ha richiesto né ricevuto altri contributi provinciali per la stessa iniziativa.
Data Firma del legale rappresentante dell'Ente (2)
RENDICONTO DELLE SPESE SOSTENUTE
COMUNE DI………. (in caso di presentazione del progetto in forma associata specificare il comune a cui competono le diverse spese) | TIPOLOGIA DI SPESA (le spese devono rientrare tra le tipologie ammissibili previste al punto 2. dell’avviso pubblico) | IMPORTO DI SPESA COMPLESSIVO |
TOTALE |
Il Segretario
Il Responsabile del Servizio Finanziario
ATTENZIONE!
Il contributo corrisponde al 50% della spesa sostenuta da ciascun comune per attività di redazione del PEBA fino al tetto massimo di 5.000,00 euro ed entro i limiti delle risorse assegnate. Anche in caso di presentazione della domanda in forma associata il limite massimo di contributo è pari a 5.000,00 euro. Il contributo non può essere cumulabile con altri finanziamenti pubblici erogati a valere sulle stesse spese o ai contributi assegnati con il bando della misura precedente.
Tracciabilità dei flussi finanziari ed estremi identificativi del conto corrente aziendale a sensi dell’art. 3, comma 7, della L.136/2010
(in caso di presentazione del progetto in forma associata la sezione tracciabilità flussi finanziari deve essere ripetuta per ciascun ente)
Ai sensi della Legge 13 agosto 2010 n.136 art. 3, comma 7, si comunicano gli estremi identificativi del conto corrente “dedicato”, nonché le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso.
conto corrente bancario/postale n°
presso la Banca/Posta filiale/agenzia di
codice IBAN □□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□
(Compilare tutte le caselle)
generalità e codice fiscale del delegato a operare sul conto
(per i soli enti soggetti a qualsiasi titolo al sistema di TESORERIA UNICA)
(circolare 11 del 24/03/ 2012 del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato)
mediante operazione di girofondo sulla contabilità speciale n. □□□□□□□ - sottocontro infruttifero -della contabilità speciale della Tesoreria Provinciale dello Stato
RENDICONTO SUI RISULTATI OTTENUTI
IN TERMINI DI EFFICIENZA ED EFFICACIA DELL'INTERVENTO
(art. 158, 2° comma, D.Lgs. 267/2000)
(da presentarsi a fine iniziativa,
e comunque entro 60 giorni dalla fine dell’esercizio finanziario dell’anno in cui è terminata l’iniziativa)
Il Segretario Il Responsabile del Servizio Finanziario
ALLEGATI
• ⬜ dettaglio spese e dettaglio entrate
• ⬜ copia fotostatica della carta non autenticata, di un valido documento di identità del legale rappresentante (art. 35, comma 2 del d.p.r. n. 445/2000)
• ⬜ Materiale e documentazione relativi all’iniziativa
(1) La suestesa dichiarazione sostitutiva resa ai sensi degli art. 46 - 47 del D.P.R. n° 445/2000 è considerata come fatta a Pubblico Ufficiale e pertanto qualora dai controlli effettuati ai sensi degli artt. 71 e segg. del D.P.R. n° 445/2000 emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione:
a) il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, previa adozione di apposito provvedimento;
b) il nominativo del dichiarante, poiché il rilascio di dichiarazioni mendaci o false è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia, verrà segnalato - unitamente agli atti - alla competente Procura della Repubblica.
(2) Alla dichiarazione va allegata la copia fotostatica, non autenticata, di un documento di identità (art. 35, comma 2 del D.P.R. n° 445/2000).
In alternativa alla copia fotostatica, non autenticata, di un documento di identità, la dichiarazione potrà essere sottoscritta in presenza del funzionario addetto, tenuto a legalizzare la firma con le modalità previste dall’art. 30 del D.P.R. n° 445/2000:
PROVINCIA DI SONDRIO
Io sottoscritto dipendente della Provincia di Sondrio, CERTIFICO che il sig./la sig.ra nato/a prov. il residente in prov. CAP identificato mediante n°
ha apposto in mia presenza la propria firma, che DICHIARO autografa.
Sondrio,
IL DIPENDENTE INCARICATO
Informativa ai sensi del D.Lgs. del 30 giugno 2003 n° 196
I dati dichiarati dal sottoscrittore saranno utilizzati esclusivamente dalla Provincia di Sondrio per l’istanza formulata e per le sole finalità istituzionali, ai sensi del D.Lgs. n° 196/2003. Il sottoscrittore potrà accedere ai dati che lo riguardano chiedendone la correzione, l’integrazione e, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o il blocco.
Responsabile del trattamento:
Dirigente del Settore “Affari generali e risorse finanziarie”
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DEL SITO XXX.XXXXXXXXX.XX.XX GDPR – PRIVACY POLICY – REV. 3
POLITICA DELLA PRIVACY
In questa pagina sono descritte le modalità di gestione del sito “xxx.xxxxxxxxx.xx.xx” relativamente al trattamento dei dati personali degli Interessati che lo consultano. Si tratta di un’informativa resa anche ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) agli utenti che interagiscono (di seguito, gli "Utenti") che interagiscono con il portale, per la protezione dei dati personali accessibili in via telematica a partire dall’indirizzo xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx.xx (di seguito, il “Sito”) e non per altri siti web eventualmente consultati dall’utente tramite link.
1. Identità e dati di contatto del Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali è la Provincia di Sondrio – Xxxxx XXX Xxxxxx, 00 – 00000 Xxxxxxx (XX) nella persona del Presidente della Provincia pro-tempore.
Dati di contatto: Tel. 0000 000000 – E-mail: xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxx.xx
2. Responsabile della protezione dei dati (RPD/DPO)
3. Tipi di dati trattati
I dati degli Interessati sono raccolti ed utilizzati per consentire la navigazione sul Sito, per migliorare l'esperienza di navigazione, nonché per rispondere ad eventuali richieste e comunicazioni da parte degli Interessati.
Dati di navigazione: i sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento di questo Sito acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell'uso dei protocolli di comunicazione di internet. Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare gli Utenti. In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli Utenti che si connettono al Sito, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l'orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (es. buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all'ambiente informatico dell'Utente. Questi dati sono utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull'uso del Sito, per controllarne il corretto funzionamento e migliorare l'esperienza di navigazione degli Utenti, e vengono cancellati immediatamente dopo l'elaborazione. I dati potrebbero essere utilizzati per l'accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del Sito.
Dati forniti volontariamente dagli Utenti: l’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati nei moduli web o di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo Sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
4. Facoltatività del conferimento dei dati
A parte quanto specificato per i dati di navigazione, l’Utente è libero di fornire i propri dati personali per sollecitare l’invio di materiale informativo o di altre comunicazioni. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere quanto richiesto.
5. Modalità di trattamento dei dati
Il trattamento è effettuato attraverso strumenti automatizzati (ad es. utilizzando procedure e supporti elettronici) e/o manualmente (ad es. su supporto cartaceo) per il tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per i quali i dati sono stati raccolti e, comunque, in conformità alle disposizioni normative vigenti in materia. Specifiche misure di sicurezza sono osservate per prevenire la perdita dei dati, usi illeciti o non corretti ed accessi non autorizzati.
6. Cookies e codici Javascript
Nel Sito potrebbero essere utilizzati sistemi di web tracking, quali cookie o codice javascript. Si tratta di registrazioni informatiche di informazioni trasmesse da un web server al computer dell’utente per la futura identificazione di tale computer al momento di future visite sullo stesso sito web. Tali strumenti contribuiscono a facilitare l'analisi del traffico su web, permettono la corretta operatività del Sito e consentono alle applicazioni web di inviare informazioni a singoli utenti.
I cookie di sessione utilizzati in questo Sito evitano il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti e non consentono l’acquisizione di dati personali identificativi dell’utente. In qualsiasi momento l’utente potrà cancellare i cookie dal proprio sistema, con modalità diverse a seconda del browser utilizzato, od impostare il proprio browser per non accettare cookie e disabilitare i javascript. In tal caso, tuttavia, non è garantito il corretto funzionamento di tutti gli strumenti che il sito mette a vostra disposizione, compresa la possibilità di prenotare un hotel.
Questo Sito utilizza Google Analytics, un servizio di analisi web fornito da Google, Inc. ("Google"). Google Analytics utilizza dei "cookies", che sono file di testo che vengono depositati sul Vostro computer per consentire al Sito di analizzare come gli utenti utilizzano il Sito. Le informazioni generate dal cookie sull'utilizzo del Sito da parte Sua (compreso il Suo indirizzo IP) verranno trasmesse a, e depositate presso i server di Google negli Stati Uniti. Google utilizzerà queste informazioni allo scopo di tracciare e esaminare il Suo utilizzo del Sito, compilare report sulle attività del Sito per la Amministrazione Provinciale di Sondrio e fornire altri servizi relativi alle attività del Sito e all'utilizzo di Internet. Google può anche trasferire queste informazioni a terzi ove ciò sia imposto dalla legge o laddove tali terzi trattino le suddette informazioni per conto di Google. Google non assocerà il Suo indirizzo IP a nessun altro dato posseduto da Google. Potete rifiutarvi di usare i cookies selezionando l'impostazione appropriata sul vostro browser, ma ciò potrebbe impedirvi di utilizzare tutte le funzionalità di questo Sito. Utilizzando il presente Xxxx, l'Utente acconsente al trattamento dei propri dati da parte di Google per le modalità e i fini sopraindicati. Per consultare l'informativa privacy della società Google, relativa al servizio Google Analytics, La preghiamo di visitare il sito Internet xxxx://xxx.xxxxxx.xxx/xxxx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxx.xxxx. Per conoscere le norme sulla privacy di Google La preghiamo di vistare il sito Internet xxxx://xxx.xxxxxx.xxx/xxxx/xx/xxxxxxx/xxxxxxx- policy.html.
7. Comunicazione dei dati a terzi
Fatto salvo l'eventuale trattamento effettuato da soggetti terzi incaricati dall’Amministrazione Provinciale di Sondrio per la gestione del Sito, debitamente nominati quali responsabili esterni del trattamento, nessun dato raccolto nel corso della navigazione sul Sito da parte degli Utenti viene comunicato a terzi o diffuso.
8. Diritti degli Interessati
Gli Interessati possono esercitare in qualunque momento i propri diritti previsti dal GDPR agli artt. 15 (accesso), 16 (rettifica), 17 (cancellazione), 18 (limitazione), 19 (obbligo di notifica), 20 (portabilità), 21 (opposizione) e 22 (processo decisionale automatizzato), rivolgendosi direttamente al Titolare del trattamento, Provincia di Sondrio – Corso XXV Aprile, 22 – 23100 Sondrio (SO). Gli Interessati hanno il diritto di presentare un reclamo al Garante per la Protezione dei dati Personali con sede in Xxxxxx xx Xxxxx Xxxxxxx, 000, Xxxx (00000), xxx.xxxx.xx – xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx, telefono 00-000000, Email: xxxxxxx@xxxx.xx
9. Link ad altri siti web
La presente informativa privacy si riferisce esclusivamente al Sito. Il Sito contiene collegamenti a siti web di terze parti, rispetto ai quali l’Amministrazione Provinciale di Sondrio non esercita alcuna forma di controllo. L’Amministrazione Provinciale di Xxxxxxx non sarà dunque in alcun modo responsabile per il trattamento dei dati personali eventualmente effettuati da tali terze parti.
Specifiche informative privacy saranno riportate o visualizzate nelle pagine del Sito predisposte alla fornitura di particolari servizi a richiesta.
10. Politica della privacy della Amministrazione Provinciale di Sondrio
L’Amministrazione Provinciale di Sondrio si impegna ad applicare misure per rispettare e proteggere la Sua privacy. Questa politica della privacy definisce le misure intraprese dalla Amministrazione Provinciale di Sondrio in merito a come utilizzare, proteggere e rendere noti a terzi i Suoi dati personali.
Nello specifico, l’Amministrazione Provinciale di Sondrio si impegna a rispettare le normative applicabili in materia di protezione dei dati personali
La politica della privacy della Amministrazione Provinciale di Sondrio si indirizza ai principi contenuti nella Direttiva UE sulla privacy e la normativa in materia di protezione dei dati personali nazionale.
DECRETO N. 6241 Del 28/04/2023
Identificativo Atto n. 368
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETA' SOCIALE, DISABILITA' E PARI OPPORTUNITA'
Oggetto
ACCCERTAMENTO DI SOMME DERIVANTI DA ASSEGNAZIONE STATALE PER COMPLESSIVI EURO 2.027.368,98 SULL'ESERCIZIO 2023 RELATIVI AL FONDO PER L’INCLUSIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ - D. M. 10 OTTOBRE 2022 E RELATIVI IMPEGNO E LIQUIDAZIONE
L'atto si compone di pagine di cui pagine di allegati parte integrante
IL DIRIGENTE DELLA UNITA’ ORGANIZZATIVA DISABILITA’, VOLONTARIATO, INCLUSIONE E INNOVAZIONE SOCIALE
VISTO l'art. 54 della l. r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed integrazioni che definisce gli elementi costitutivi dell'accertamento delle entrate;
VISTO altresì l’art. 11 del regolamento di contabilità che disciplina le procedure per l'accertamento delle entrate;
RICHIAMATO il decreto n. 10820 del 22. 11. 2013 “Approvazione prime linee guida per le operazioni di ri-accertamento dei residui attivi e passivi ed indicazioni urgenti per la gestione delle entrate”;
VISTI:
● il Decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 convertito con modifiche dalla l. 21 maggio 2021, n. 69 “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19” che ha istituito il “Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità”, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021;
● il Decreto del Ministro per le disabilità di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio con delega in materia di sport del 29 novembre 2021, con il quale sono state destinate alle regioni per finanziare interventi e progetti attuati dai comuni 60 milioni di euro del «Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità»;
● il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 116/Bil dell’8 aprile 2022 che ha riportato in aggiunta allo stanziamento di competenza, per l’esercizio finanziario 2022, la residua disponibilità di competenza dell’anno 2021, pari a euro 12.660.000, come risultante dall’applicazione dei citati decreti del Ministro per le disabilità;
● il Decreto Ministeriale del 20 ottobre 2022 "Attribuzione alle regioni e province autonome delle risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità”, registrato alla Corte dei conti il 7 dicembre 2022, con il quale sono state definite le finalità, le risorse finanziarie e il relativo riparto tra le Regioni, nonché i criteri e le modalità per l’utilizzazione del Fondo medesimo;
DATO ATTO che il Decreto Ministeriale del 20 ottobre 2022 assegna a Regione Lombardia l’importo di euro 2.027.368,98 per finanziare interventi diretti a incentivare la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere
architettoniche (di seguito P.E.B.A.), cui sono tenuti i comuni ai sensi dell’art. 24, comma 9 della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
PRESO ATTO che l’art. 4 “Trasferimento delle risorse” del D.M. del 20 ottobre 2022 prevede:
1. le richieste di cui all’art. 3, corredate dalle delibere di Giunta regionale devono essere inviate in formato elettronico all’indirizzo di posta elettronica certificata xxxxxxx.xxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xx entro quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
2. il trasferimento delle risorse spettanti a ciascuna regione viene disposto, previa verifica della coerenza della delibera di Giunta regionale con le finalità di cui all’art. 1, lettera a) entro quarantacinque giorni dalla ricezione delle richieste di cui al comma 1, in un’unica soluzione.
3. le risorse destinate alle regioni ai sensi della tabella 1 e non utilizzate restano nella disponibilità dell’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità, che procede alla ripartizione tra le regioni ammesse ai finanziamenti secondo i criteri di cui all’art. 2, comma 2.
4. le regioni provvedono all’erogazione delle risorse necessarie all’attuazione degli interventi secondo le modalità stabilite con propria delibera;
RICHIAMATA la D.G.R. n. 7789 del 23/01/2023 che ha iscritto nel bilancio regionale esercizio 2023 l'assegnazione statale di euro 2.027.368,98 sui seguenti capitoli:
● capitolo di Entrata 2.0101.01.15441 ASSEGNAZIONI STATALI DEL FONDO PER L'INCLUSIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA';
● capitolo di Spesa 12.02.104.15442 TRASFERIMENTI STATALI DEL FONDO PER L'INCLUSIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA' - AMMINISTRAZIONI LOCALI;
VISTA la D.G.R. n. 7800 del 28 gennaio 2023 “Misura di sostegno ai Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti per la predisposizione dei Piani di eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) in conformità alla L.R. 6/89, come modificata dalla L.R. 14/2020 e al D.M. del 10 ottobre 2022 con la quale è stato approvato:
● lo schema di Intesa tra Regione Lombardia, le Province Lombarde rappresentate da UPL e Città Metropolitana di Milano e i criteri generali per la presentazione, valutazione e assegnazione di contributi;
● di destinare risorse pari a euro 2.027.368,98 a carico delle risorse statali ai sensi del D.M. del 20 ottobre 2022, disponibili sul capitolo 12.02.104.15442 dell’esercizio 2023;
● di riconoscere alle Province Lombarde e alla Città Metropolitana di Milano, in relazione ai costi dalle stesse sostenuti per lo svolgimento dell’attività
attuativa dell’Intesa, un contributo complessivo di euro 100.000,00 nell’ambito del budget attribuito di euro 2.027.368,98, a titolo di rimborso forfettario delle medesime spese, ripartito in funzione del numero di Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti (al 01.01.2022) su ciascun territorio provinciale;
● di ripartire il budget residuo di euro 1.927.368,98, calcolato in base al numero di Comuni aventi i requisiti sopra richiamati, a favore delle Province lombarde e della Città Metropolitana di Milano per l’attuazione dell’Avviso per concorrere alle spese da questi sostenute per la predisposizione dei PEBA e rivolto ai Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti, esclusi i Comuni beneficiari della precedente edizione della misura in oggetto, tenendo conto prioritariamente della classe di Comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 20.000 abitanti e di quelli beneficiari della misura di cui al D.M. del 29 novembre 2021, così come previsto dal D.M. del 10 ottobre 2022;
● di demandare a successivi atti – anche di natura finanziaria - della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità, l’attuazione del provvedimento;
DATO ATTO che con comunicazione protocollo n. J2.2023.0002678 del 24 gennaio 2023 è stata inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità la richiesta di trasferimento risorse pari a 2.027.368,98, come previsto dall’art. 4 del D.M. del 20 ottobre 2022;
RITENUTO, pertanto, di procedere:
● al riparto e assegnazione delle risorse di euro 2.027.368,98, secondo i criteri definiti dalla d.g.r. n. 7800/2023, a favore delle Province lombarde e della Città Metropolitana di Milano, come da tabella 1) allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
● all’accertamento delle entrate per complessivi euro 2.027.368,98 a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri (cod. 118544) sul capitolo di entrata 2.0101.01.15441 sull’esercizio finanziario 2023;
● all’impegno e alla liquidazione dell’importo di euro 2.027.368,98 sul capitolo 12.02.104.15442 sull’esercizio finanziario 2023 a favore delle Province Lombarde e di Città Metropolitana di Milano secondo il riparto di cui alla tabella 1), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in attuazione dell’Intesa approvata dalla medesima D.G.R. n. 7800/2023;
PRESO ATTO delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 126 del 10 agosto 2014, correttivo del decreto legislativo 118 del 23 giugno 2011, ed in particolare del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria che
prescrive:
a) il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazione giuridicamente perfezionate (attive e passivo);
b) il criterio di registrazione degli incassi e dei pagamenti, che devono essere imputati agli esercizi in cui il tesoriere ha effettuato l’operazione;
RISCONTRATO che tali disposizioni si esauriscono nella definizione del principio della competenza finanziaria potenziato secondo il quale, le obbligazioni giuridiche perfezionate sono registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell’obbligazione, imputandole all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza. La scadenza dell’obbligazione è il momento in cui l’obbligazione diventa esigibile. La consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l'adempimento. Non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito;
ATTESTATA, da parte del dirigente che sottoscrive il presente atto, la perfetta rispondenza alle indicazioni contenute nel richiamato principio della competenza finanziaria potenziato, delle obbligazioni giuridiche assunte con il presente atto, la cui esigibilità è accertata nell’esercizio finanziario 2023;
VERIFICATO che:
● la spesa oggetto del presente atto non rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 3 della L. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari);
● la disciplina di settore riferita alla spesa oggetto del presente provvedimento non prevede la verifica della regolarità contributiva del beneficiario;
DATO ATTO che il progetto di cui al presente atto non prevede il CUP;
VISTA la l. r. n. 34/78 e il Regolamento regionale di contabilità n. 1/01 e loro successive modifiche ed integrazioni nonché la legge di approvazione del bilancio regionale per l’anno in corso;
RICHIAMATI a l. r. n. 20/2008 nonché i provvedimenti della XII Legislatura relativi all'assetto organizzativo della Giunta Regionale;
DECRETA
1. di ripartire e assegnare le risorse di euro 2.027.368,98, secondo i criteri definiti dalla d.g.r. n. 7800/2023, a favore delle Province lombarde e della Città Metropolitana di Milano, come da tabella 1) allegato parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di accertare l'importo complessivo di euro 2.027.368,98 a carico di PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (cod. 118544), imputato al capitolo di entrata 2.0101.01.15441 dell'esercizio finanziario 2023, relativi all’assegnazione del riparto delle risorse afferenti il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità - D.M. del 20 ottobre 2022, attestando la relativa esigibilità della obbligazione nel relativo esercizio di imputazione:
Debitore | Codice | Capitolo | Anno 2023 | Anno 2024 | Anno 2025 |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI | 118544 | 2.0101.01.15441 | 2.027.368,98 | 0,00 | 0,00 |
3. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente con imputazione ai capitoli e agli esercizi ivi indicati, attestando la relativa esigibilità della obbligazione nei relativi esercizi di imputazione, secondo il riparto di cui alla tabella 1), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in attuazione dell’Intesa approvata dalla medesima D.G.R.:
Beneficiario/Ruolo | Codice | Capitolo | Codice Fiscale | Partita IVA | Importo 2023 |
PROVINCIA DI BERGAMO | 11601 | 12.02.104.15442 | 80004870160 | 00639600162 | 338.848,30 |
PROVINCIA DI BRESCIA | 11602 | 12.02.104.15442 | 80008750178 | 03046380170 | 278.681,37 |
PROVINCIA DI COMO | 11603 | 12.02.104.15442 | 80004650133 | 00606750131 | 200.793,65 |
PROVINCIA DI CREMONA | 11604 | 12.02.104.15442 | 80002130195 | 00291650190 | 140.626,72 |
PROVINCIA DI LECCO | 113958 | 12.02.104.15442 | 92013170136 | 02193970130 | 109.757,22 |
PROVINCIA DI LODI | 114451 | 12.02.104.15442 | 92514470159 | 92514470159 | 78.887,72 |
PROVINCIA DI MANTOVA | 11605 | 12.02.104.15442 | 80001070202 | 00314000209 | 86.748,11 |
CITTA' METROPOLITANA DI MILANO | 950822 | 12.02.104.15442 | 08911820960 | 08911820960 | 160.491,67 |
PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA | 673386 | 12.02.104.15442 | 94616010156 | 06894190963 | 66.311,09 |
PROVINCIA DI PAVIA | 11607 | 12.02.104.15442 | 80000030181 | 00864680186 | 258.816,42 |
PROVINCIA DI SONDRIO | 11608 | 12.02.104.15442 | 80002950147 | 00603930140 | 109.757,22 |
PROVINCIA DI VARESE | 11609 | 12.02.104.15442 | 80000710121 | 00397700121 | 197.649,49 |
4. di effettuare le seguenti liquidazioni, secondo il riparto di cui alla tabella 1), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in attuazione dell’Intesa approvata dalla medesima D.G.R.:
Beneficiario/ Ruolo | Codice | C.F. | P.IVA | Capitolo | Impegno | Imp. Perente | Da liquidare |
PROVINCIA DI | 11601 | 80004870160 | 00639600162 | 12.02.104. | 2023 / 0 / 0 | 338.848,30 | |
BERGAMO | 15442 | ||||||
PROVINCIA DI BRESCIA | 11602 | 80008750178 | 03046380170 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 278.681,37 | |
PROVINCIA DI | 11603 | 80004650133 | 00606750131 | 12.02.104. | 2023 / 0 / 0 | 200.793,65 | |
COMO | 15442 | ||||||
PROVINCIA DI CREMONA | 11604 | 80002130195 | 00291650190 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 140.626,72 | |
PROVINCIA DI | 113958 | 92013170136 | 02193970130 | 12.02.104. | 2023 / 0 / 0 | 109.757,22 | |
LECCO | 15442 | ||||||
PROVINCIA DI LODI | 114451 | 92514470159 | 92514470159 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 78.887,72 | |
PROVINCIA DI | 11605 | 80001070202 | 00314000209 | 12.02.104. | 2023 / 0 / 0 | 86.748,11 | |
MANTOVA | 15442 | ||||||
CITTA' METROPOLITANA | 950822 | 08911820960 | 08911820960 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 160.491,67 | |
DI MILANO | |||||||
PROVINCIA DI MONZA E DELLA | 673386 | 94616010156 | 06894190963 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 66.311,09 | |
BRIANZA | |||||||
PROVINCIA DI PAVIA | 11607 | 80000030181 | 00864680186 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 258.816,42 | |
PROVINCIA DI | 11608 | 80002950147 | 00603930140 | 12.02.104. | 2023 / 0 / 0 | 109.757,22 | |
SONDRIO | 15442 | ||||||
PROVINCIA DI VARESE | 11609 | 80000710121 | 00397700121 | 12.02.104. 15442 | 2023 / 0 / 0 | 197.649,49 |
5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del D. Lgs. 33/2013;
6. di trasmettere il presente provvedimento a UPL, alle singole Province e alla Città Metropolitana di Milano e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
IL DIRIGENTE XXXXXXX XXXXXXXXXX
Atto firmato digitalmente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge
Tabella 1
Provincia/Città Metropolitana | riparto A ‐ gestione misura | Riparto B ‐ rimborso forfettario spese | totale Riparto (A+B) |
Bergamo | 323.848,30 | 15.000,00 | 338.848,30 |
Brescia | 265.681,37 | 13.000,00 | 278.681,37 |
Como | 191.793,65 | 9.000,00 | 200.793,65 |
Cremona | 133.626,72 | 7.000,00 | 140.626,72 |
Lecco | 103.757,22 | 6.000,00 | 109.757,22 |
Lodi | 73.887,72 | 5.000,00 | 78.887,72 |
Mantova | 81.748,11 | 5.000,00 | 86.748,11 |
Milano | 152.491,67 | 8.000,00 | 160.491,67 |
Monza e della Brianza | 61.311,09 | 5.000,00 | 66.311,09 |
Pavia | 246.816,42 | 12.000,00 | 258.816,42 |
Sondrio | 103.757,22 | 6.000,00 | 109.757,22 |
Varese | 188.649,49 | 9.000,00 | 197.649,49 |
1.927.368,98 | 100.000,00 | 2.027.368,98 |