Servizio Contrasto alle Nuove Povertà e Rete delle Emergenze Sociali
Direzione Centrale Welfare e Servizi Educativi
Servizio Contrasto alle Nuove Povertà e Rete delle Emergenze Sociali
Capitolato d’Appalto per la gestione delle attività denominate “Centri antiviolenza città di Napoli – E.R.A - Esperienza Rete Antiviolenza” CIG
Capo I -
OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO
Articolo 1 Oggetto
Affidamento di 5 Poli di “Centri antiviolenza città di Napoli – E.R.A - Esperienza Rete Antiviolenza”, uno comunale centrale e 4 municipali, finalizzati alla realizzazione di azioni di prevenzione e contrasto della violenza sessuale e di genere a verso le donne, sole e con figli, vittime di violenza e maltrattamenti, secondo quanto previsto dall’art.3 della
L.R. 2/2011 e dall'articolo 5 della legge regionale n. 11/2007. La presente selezione è articolata in n. 5 Lotti.
LOTTO 1 – Polo CAV Centrale – sede in Via Concezione a Montecalvario, ex Palazzetto Urban- Importo a base d’asta € 124.512,41 Iva Esclusa - C.I.G. 6511959E8D
LOTTO 2 - Polo n. 1 presso la 4^ Municipalità, in Via dei Tribunali –ex Ospedale S. Xxxxx della Pace- Importo a base d’asta € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512029853
LOTTO 3 – Polo n.2 presso la 5^ Municipalità in Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxx,000- Importo a base d’asta € € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512055DC6
LOTTO 4 – Polo n.3 presso la 7^ Municipalità Centro Giovanile Xxxxxx Xxxxxxx in Piazza di Xxxxxx -Importo a base d’asta € € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512063463
LOTTO 5 – Polo n.4 presso la 9^ Municipalità in Xxx Xxxxxxxxxxx 000 -Importo a base d’asta € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512075E47
Articolo 2 Durata
Le attività dei Poli avranno la durata di 12 mesi. Le attività si intendono avviate a decorrere dalla nota formale di avvio delle stesse. Eventuali ritardi nell’inizio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna del Comune, non potranno - a nessun titolo - essere fatti valere dall’aggiudicatario.
L’Amministrazione si riserva di autorizzare l'esecuzione anticipata delle prestazioni qualora ricorrano le condizioni di cui all'articolo 11 del D.Lgs. 163/06.
Articolo 3 Importo
L’importo complessivo massimo presunto per le attività previste è pari a € 527.515,62 IVA esclusa, € 643.569,06 Iva inclusa al 22%, di cui IVA € 116.053,44, così suddivisi per i Poli CAV:
LOTTO 1 – Polo CAV Centrale – sede in Via Concezione a Montecalvario, ex Palazzetto Urban- Importo a base d’asta € 124.512,41 Iva Esclusa - C.I.G. 6511959E8D
LOTTO 2 - Polo n. 1 presso la 4^ Municipalità, in Via dei Tribunali –ex Ospedale
S. Xxxxx della Pace- Importo a base d’asta € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512029853
LOTTO 3 – Polo n.2 presso la 5^ Municipalità in Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxx,000- Importo a base d’asta € € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512055DC6
LOTTO 4 – Polo n.3 presso la 7^ Municipalità Centro Giovanile Xxxxxx Xxxxxxx in Piazza di Xxxxxx -Importo a base d’asta € € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512063463
LOTTO 5 – Polo n.4 presso la 9^ Municipalità in Xxx Xxxxxxxxxxx 000 -Importo a base d’asta € 100.750,80 Iva Esclusa -C.I.G. 6512075E47
Spese Personale* | Spese acquisto Materiali/gestione | Spese di Comunicazione, In -Formazione, Diffusione | TOTALE IMPONIBILE |
€ 103.311,52 | € 6.200,90 | € 15.000,00 | € 124.512,41 |
*Spese Personale (Sociologa n. 780 ore annue; Assistente Sociale donna n. 1040 ore annue; Tecnico dell’Accoglienza/animatore n. 1040 ore annue; Psicologa n. 832 ore annue; Avvocatessa a chiamata fino ad un massimo di n. 624 ore annue; Mediatrice a chiamata fino ad un massimo di 520 ore annue)
LOTTI n. 2 – Polo n. 1 presso la 4^ Municipalità, in via dei Tribunali – Ex Ospedale
S. Xxxxx della Pace
Spese Personale* | Spese acquisto Materiali/gestione | Comunicazione, In -Formazione, Diffusione | TOTALE IMPONIBILE |
€ 89.590,80 | € 11.160,00 | € 100.750,80 |
*Spese Personale: (Assistente Sociale donna n. 1141 ore annue; Tecnico dell’Accoglienza/animatore n. 1144 ore annue; Psicologa n. 832 ore annue; Avvocatessa a chiamata fino ad un massimo di n. 624 ore annue; Mediatrice a chiamata fino ad un massimo di 520 ore annue).
LOTTI n. 3 – Polo n. 2 presso la 5^ Municipalità, in xxx X. Xxxxxxx, 000
Spese Personale* | Spese acquisto Materiali/gestione | Spese di Comunicazione, In -Formazione, Diffusione | TOTALE IMPONIBILE |
€ 89.590,80 | € 11.160,00 | € 100.750,80 |
*Spese Personale: (Assistente Sociale donna n. 1141 ore annue; Tecnico dell’Accoglienza/animatore n. 1144 ore annue; Psicologa n. 832 ore annue; Avvocatessa a chiamata fino ad un massimo di n. 624 ore annue; Mediatrice a chiamata fino ad un massimo di 520 ore annue).
LOTTI n. 4 – Polo n. 3 presso la 7^ Municipalità, Centro Giovanile Xxxxxx Xxxxxxx in Piazza di Xxxxxx
Spese Personale* | Spese acquisto Materiali/gestione | Spese di Comunicazione, In -Formazione, Diffusione | TOTALE IMPONIBILE |
€ 89.590,80 | € 11.160,00 | € 100.750,80 |
*Spese Personale: (Assistente Sociale donna n. 1141 ore annue; Tecnico dell’Accoglienza/animatore n. 1144 ore annue; Psicologa n. 832 ore annue; Avvocatessa a chiamata fino ad un massimo di n. 624 ore annue; Mediatrice a chiamata fino ad un massimo di 520 ore annue).
LOTTI n. 5 – Polo n. 4 presso la 9^ Municipalità in Xxx Xxxxxxxxxxx, 000
Spese Personale* | Spese acquisto Materiali/gestione | Spese di Comunicazione, In -Formazione, Diffusione | TOTALE IMPONIBILE |
€ 89.590,80 | € 11.160,00 | € 100.750,80 |
*Spese Personale: (Assistente Sociale donna n. 1141 ore annue; Tecnico dell’Accoglienza/animatore n. 1144 ore annue; Psicologa n. 832 ore annue; Avvocatessa a chiamata fino ad un massimo di n. 624 ore annue; Mediatrice a chiamata fino ad un massimo di 520 ore annue).
I costi sono da intendersi al netto dell'Iva ed onnicomprensivi di tutto quanto necessario al corretto e efficace funzionamento del servizio (in riferimento al costo del lavoro, costi generali e di gestione, compresi i costi della sicurezza, di assicurazione e di tutti i materiali necessari per il corretto funzionamento ed una efficace azione di comunicazione e promozione del servizio stesso).
Verranno retribuite alla ditta affidataria solo le prestazioni specificamente richieste e necessarie per lo svolgimento delle attività ed effettivamente sostenute.
Non stati predisposti i DUVRI in quanto a regime di esclusione secondo la Determina ANAC n. 3/2013, trattandosi di servizi di natura intellettuale e pertanto gli oneri di sicurezza pari a zero.
Articolo 4 Obiettivi
La violenza di genere si identifica in ogni atto di violenza commesso in ambito familiare, extra familiare o sui luoghi di lavoro, in ragione dell’appartenenza di genere o dell’orientamento sessuale, che abbia o possa avere come risultato un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica, per le vittime, comunitarie e non, incluse le minacce di tali atti, la persecuzione, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, indipendentemente dall’orientamento politico, religioso o sessuale delle stesse vittime.
I Centri Antiviolenza oggetto del presente appalto, uno in ciascun Lotto, attraverso le attività poste in essere, mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi: realizzare interventi di prevenzione attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica; assicurare tutela e sostegno alle donne vittime di violenza e delle altre persone maltrattate; favorire il recupero psicologico-sociale, l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento ed al reinserimento lavorativo delle donne e degli altri soggetti vittime di violenza; supporto per la predisposizione di percorsi per la fuoriuscita dalla violenza e percorsi di orientamento e inserimento lavorativo. I 5 Poli Centri Antiviolenza, con la Regia del Servizio Contrasto delle nuove povertà e rete delle emergenze sociali, sono coordinati tra loro nell’azione d’impatto alla cittadinanza, interagiscono con le istituzioni che di volta in volta sono interessate ed i Centri di Servizi Sociali Territoriali presenti nelle Municipalità o dei Comuni di provenienza degli utenti e con altre reti attivabili e utili ad affrontare le problematiche emergenti.
Articolo 5 Destinatari
Destinatari dei Poli Centri Antiviolenza sono le donne e gli altri soggetti vittime di violenza nelle diverse forme sopra indicate e le loro famiglie, operatori pubblici e del terzo settore impegnati nelle attività di rilevazione precoce e presa i carico degli utenti.
Articolo 6 Caratteristiche del progetto
La città di Napoli intende realizzare una rete integrata territoriale di contrasto alla violenza di genere, attraverso la dislocazione di 4 Poli Centri Antiviolenza presenti sui territori e nelle sedi individuate nelle Municipalità coordinati da un Polo Centrale Comunale nell’ambito delle attività più complessive dell’unità di sostegno alle donne in difficoltà del Servizio Contrasto alle nuove povertà e rete delle emergenze sociali. In ciascun Polo si realizzano le medesime attività indicate al successivo articolo 7, rese omogenee dal coordinamento in capo al Servizio Contrasto e Polo Centrale, a sua volta armonizzato con l’unità di sostegno alle donne del Servizio Contrasto, nel pieno rispetto,
tuttavia, delle caratteristiche territoriali delle municipalità, dell’utenza e delle reti locali/risorse attivate ed attivabili. Ciascun Polo CAV risponde all’utenza di due Municipalità. In particolare: Polo Centrale – presso il Palazzetto URBAN in Via Concezione a Montecalvario cui afferiscono la 1^ e 2^ Municipalità; Polo 1 – presso la 4^ Municipalità, in via dei Tribunali – Ex Ospedale S. Xxxxx della Pace cui afferiscono la 3^ e 4^ Municipalità; Polo 2 - presso la 5^ Municipalità, in xxx X. Xxxxxxx, 000 cui afferiscono la 5^ e 6^ Municipalità; Polo 3 – presso la 7^ Municipalità, Centro Giovanile Xxxxxx Xxxxxxx in Piazza di Xxxxxx, cui afferiscono la 7^ e 8^ Municipalità; Polo 4 – presso la 9^ Municipalità in Xxx Xxxxxxxxxxx, 000, cui afferiscono la 9^ e la 10^ Municipalità.
L’accesso ai CAV è previsto sia in forma diretta, presso le sedi comunali e municipali, sia attraverso la linea telefonica. Ciascun CAV è inteso come luogo di accoglienza, ascolto, consulenza con possibilità di attivazione della presa in carico, per i casi necessari, attraverso, all’uopo, il Servizio Sociale Territoriale e l’unità di Sostegno alle donne maltrattare del Servizio Contrasto.
Articolo 7
Organizzazione delle attività e modelli di intervento
Ciascuno dei Poli CAV territoriali assicura le seguenti attività:
Ascolto: attraverso colloqui telefonici o direttamente presso le sedi dei CAV per individuare i bisogni e fornire il primo orientamento
Accoglienza: per la definizione dei bisogni e l'elaborazione del progetto individuale, per la definizione degli steps del percorso individuale per la fuoriuscita dalla violenza; Sostegno: ai percorsi diversificati in base al bisogno espresso e codificato (presa in carico, uscita dai circuiti di violenza, percorsi di avviamento al lavoro ed integrazione lavorativa, orientamento all'autonomia abitativa etc)
Assistenza Legale: attraverso colloqui di informazione e di orientamento, supporto di carattere legale sia in ambito civile che penale, informazione e aiuto per l'accesso al gratuito patrocinio etc..
Assistenza Psicologica: supporto psicologico individuali e di gruppo, creazione di gruppi di auto mutuo aiuto etc.
Supporto Sanitario: inteso come filtro e orientamento, attivazione e la messa in rete di risorse specifiche del competente distretto sanitari
Comunicazione Divulgazione: azioni di in-formazione per contrastare i fenomeni di violenza, informazioni sui servizi territoriali, sulle attività svolte dal servizio e sui temi inerenti la violenza nelle diverse forme in cui può manifestarsi, organizzazione di eventi territoriali e seminariali per la disseminazione dei risultati.
E' fatto divieto di applicare le tecniche di mediazione familiare secondo quanto sancito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Conferenza Unificata del novembre 2014, art.3 comma 3
Esse sono garantite attraverso l’impegno di una èquipe multi professionale che opera in ciascun Polo CAV municipale e composta da: 1 assistente sociale coordinatrice, 1 psicologa, 1 tecnica dell’accoglienza/animatrice sociale; 1 avvocatessa (a chiamata) ed una mediatrice (a chiamata). L’èquipe del Polo Centrale CAV, oltre alle attività descritte, ha funzione di coordinamento di tutti i Poli per garantire monitoraggio e omogeneità (definizione di procedure certe e definite) delle attività interne e quelle di maggiore impatto territoriale (divulgazione, eventi etc); a tal uopo, infatti, l’èquipe è integrata dalla figura di una sociologa.
Le équipe si interfacciano con i Centri di Servizio Sociale Territoriale dell’Amministrazione, o di altri enti locali, se del caso, e con l’Unità di Sostegno alle donne in difficoltà del Servizio Contrasto delle nuove povertà e rete delle emergenze sociali che sopravvede ed autorizza le prese in carico con accesso nelle comunità residenziali.
Ciascuna equipe lavora sia a livello di front (contatto diretto con l’utenza) che di back office (supervisione e discussione casi per l’elaborazione e l’aggiornamento dei piani
individuali d’intervento, attivazione della rete, elaborazione documentazione, archiviazione della documentazione etc)
I Poli CAV sono aperti almeno 5 giorni a settimana, compresi i festivi, e comunque raggiungibili attraverso utenze telefoniche dedicate e collegate al linea 1522.
Il Polo CAV Centrale curerà la carta dei servizi dei CAV, con specifico riferimento alle caratterizzazioni di ogni specifico Polo e la modulistica di supporto per la ricognizione dei flussi, per l’accoglienza e per ogni attività posta in essere.
Articolo 8
Piano individuale di intervento
Gli enti gestori di ciascun Polo CAV sono tenuti a definire per ognuno dei casi che hanno accesso al servizio un Programma individuale di Intervento, nell'ambito del quale vanno definiti:
gli obiettivi,
le fasi di intervento,
i servizi da attivare (consulenza psicologica, legale, mediazione, eventuale accesso a comunità residenziali etc..)
i tempi di realizzazione
periodicità della rivalutazione
Il Programma è elaborato dall’equipe Polo CAV con il coinvolgimento del Centro di Servizio Sociale Territoriale, se necessario. Eventuali accessi in comunità residenziali dovranno essere posti all’attenzione dell’Unità di sostegno per donne in difficoltà del Servizio Contrasto ed autorizzati dal Dirigente dello stesso.
Nel Polo CAV Centrale, l’équipe è composta da: una sociologa fino ad un massimo di 780 ore; n. 1040 ore di apporto professionale dell’assistente sociale; 1040 ore da rendersi attraverso il tecnico dell’accoglienza/animatrice; 832 ore di apporto professionale di una psicologa; fino ad un massimo di 624 ore di consulenza legale dell’Avvocatessa a chiamata; fino ad un massimo di 520 ore di mediazione svolta dalla mediatrice a chiamata.
In ciascun Polo CAV municipale le attività delle équipe sono svolte per un massimo complessivo di 1144 ore di apporto professionale dell’assistente sociale; 1144 ore da rendersi attraverso il tecnico dell’accoglienza/animatrice; 832 ore di apporto professionale di una psicologa; fino ad un massimo di 624 ore di consulenza legale dell’Avvocatessa a chiamata; fino ad un massimo di 520 ore di mediazione svolta dalla mediatrice a chiamata.
Articolo 9
Qualifiche e standard degli operatori impegnati
L’ente aggiudicatario dovrà realizzare le attività previste avvalendosi di una équipe di lavoro composta da operatori in possesso dei seguenti titoli/esperienze:
Assistenti Sociali con iscrizione all’Albo Professionale, percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in attività di prevenzione, contrasto, presa in carico di donne vittime di violenza.
Psicologi con iscrizione all’Albo Professionale, percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in
attività di valutazione, sostegno, supporto psicologico e accompagnamento di donne vittime di violenza
Sociologo, esperienza professionale di almeno 24 mesi nel coordinamento di attività di monitoraggio ed elaborazione dati, elaborazione strumenti e carta dei servizi, organizzazione eventi di divulgazione e scientifici sul tema della violenza sulle donne
Operatori dell’Accoglienza (tecnici dell’accoglienza/animatore – figura di II livello) esperienza professionale di almeno 24 mesi in attività di accoglienza e ascolto, filtro e orientamento di donne vittime di violenza
Avvocati con iscrizione all’Albo Professionale, percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in attività di assistenza e consulenza legale sul tema delle vittime di violenza
I gestori dei CAV devono avvalersi esclusivamente di personale femminile adeguatamente formato sul tema della violenza di genere, secondo quanto sancito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Conferenza Unificata del novembre 2014, art.3 comma 1
ll gestore dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, di operare esclusivamente con personale in possesso dei requisiti richiesti. Deve, inoltre, assicurare la necessaria continuità lavorativa dei singoli operatori, provvedendo anche ad effettuare tempestivamente la sostituzione del personale assente con altro in possesso dei medesimi titoli professionali opportunamente pre-informandone l’Amministrazione comunale. Il gestore è tenuto a fornire, prima della aggiudicazione definitiva dell’appalto ed entro un termine massimo di 7 giorni dalla specifica richiesta, i nominativi del personale impiegato nell’espletamento delle attività e dimostrarne il possesso dei relativi requisiti richiesti.
Gli operatori dell’Impresa aggiudicataria dovranno assicurare lo svolgimento delle attività in osservanza delle norme sulla privacy, con particolare riferimento alle informazioni di carattere personale ed all’uso di strumenti di lavoro elaborati in forma scritta. Alcun rapporto di lavoro potrà – a nessun titolo – costituirsi tra quanti impegnati nell’attività ed il Comune di Napoli.
Articolo 10 Coordinamento, Monitoraggio e valutazione
Il gestore di ciascun Polo CAV dovrà realizzare, su specifica indicazione del committente, un sistema di monitoraggio delle attività messe in campo e dei casi che accedono ai Poli CAV e presi in carico, attraverso l'adozione di idonei strumenti di registrazione dei percorsi attivati e di rilevazione degli esiti delle diverse azioni intraprese, che verranno definiti dal committente. Dovrà essere garantito un efficace flusso di informazioni tra i diversi attori coinvolti, in particolare in riferimento ai servizi sociali territoriali e centrali del Comune di Napoli.
Per le attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione è previsto un monte ore pari a 780 a cura della sociologa.
Articolo 11
Obblighi dell’aggiudicatario
L’ente che risulterà affidatario sarà obbligato a rendere immediatamente noto alla Amministrazione Comunale le seguenti situazioni in cui dovesse incorrere:
eventuale ispezione in corso, sia ordinaria sia straordinaria, da parte degli Enti all’uopo deputati e i risultati delle stesse ispezioni, attraverso la trasmissione dello specifico verbale, con precisa notifica al Servizio Programmazione socio assistenziale, in caso di contestazioni, di ogni tipo di irregolarità riscontrate ed eventuali conseguenti diffide;
modifica della ragione sociale del soggetto; cessione dello stesso; cessazione dell’attività; concordato preventivo, fallimento; stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o pignoramento;
L’ ente affidatario dovrà provvedere successivamente all’affidamento:
a depositare tutte le spese contrattuali, le quali cederanno per intero a suo carico; a depositare cauzione definitiva nella misura indicata al successivo art.20.
L’ente affidatario si impegna a:
erogare il servizio sulla base di quanto stabilito nel contratto;
svolgere le attività oggetto del contratto in coordinamento con il Comune di Napoli Servizio Contrasto alle nuove povertà e rete delle emergenze sociali;
rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente per le materie oggetto del presente appalto;
garantire l’adempimento di tutti gli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalla normativa vigente a favore dei propri addetti alla realizzazione dell’attività;
relazionare periodicamente e puntualmente sulle attività svolte;
relazionare sulla conclusione delle attività evidenziando i servizi erogati, le problematiche emerse, le soluzioni adottate, e quant’altro necessario a quantificare e qualificare il servizio fornito;
garantire che gli operatori siano idonei alle mansioni di cui al presente Capitolato;
garantire per tutta la durata del progetto il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze di cui al presente capitolato;
garantire l’immediata sostituzione dell’operatore assente per qualsiasi motivo;
farsi esclusivo carico degli oneri assicurativi e previdenziali e quant’altro necessario all’impiego dell’operatore nelle attività di specie senza che possa null’altro opporsi all’Amministrazione Comunale in ordine alla normativa regolante il presente rapporto;
farsi carico degli obblighi relativi alle vigenti disposizioni in materia di protezione dell’impiego e di condizioni di lavoro applicabili nel corso dell’esecuzione del contratto (sicurezza e protezione dei lavoratori, nonché delle condizioni di lavoro).
L’ente affidatario dovrà stipulare un’apposita polizza di assicurazione per la responsabilità civile, con oneri a suo intero ed esclusivo carico, per la tutela degli utenti e di terzi, da eventuali danni provocati a persone e beni dal personale impiegato nell’espletamento del servizio, con ampia e totale liberazione dell’Amministrazione Comunale da ogni responsabilità.
Articolo 12 Modalità di pagamento
Il Comune di Napoli provvederà alla liquidazione delle somme spettanti previa presentazione di apposita fattura bimestrale. La fattura dovrà contenere la dicitura "scissione dei pagamenti, così come disposto dall'art. 2 del decreto MEF del 23/01/2015 (pubblicato sulla gazzetta ufficiale serie generale n. 27 del 3/2/2015)”
Tutte le spese non previste all’interno del presente progetto e non concordate preventivamente con l’Amministrazione Comunale saranno contestate per iscritto e decurtate dalla richiesta di pagamento.
In caso di raggruppamento temporaneo d'impresa si richiede fatturazione separata sulla base delle quote di attività che ciascun ente dovrà svolgere così come dichiarato nell'istanza di partecipazione e indicato nell'atto costituivo del raggruppamento.
A seguito dell'entrata in vigore del sistema di fatturazione elettronico, è necessario utilizzare sia il Codice Univoco Ufficio sia l'ulteriore Codice assegnato al Servizio che permetterà al soggetto informatico intermediario scelto dal Comune di Napoli di velocizzare e semplificare il processo di ricezione del documento contabile. Si sottolinea l’obbligatorietà di utilizzo di entrambi i codici per evitare complicazioni e/o non ricezione della fattura da parte del servizio competente.
Si riportano di seguito i codici:
CODICE UNIVOCO UFFICIO: C7XXWH
CODICE ASSEGNATO AL SERVIZIO: 4096 – Tale codice va inserito nel campo “Riferimento amministrativo” presente nel tracciato xsd del Sistema di Interscambio (SDI).
Articolo 13 Rapporti con il Comune
L'Amministrazione Comunale si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse. L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre verifiche ed ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse.
L’affidatario diverrà il diretto interlocutore del Comune per la gestione delle attività progettuali; a questo stesso il Comune conseguentemente indirizzerà ogni eventuale comunicazione, doglianza o pretesa.
Qualunque danno dovesse derivare a persone, comprese quelle che operano presso la sede operativa, od a cose, causato dall’operatore afferente all’affidatario nell'espletamento delle attività del Progetto, dovrà intendersi, senza riserve o eccezioni, interamente a carico dell’affidatario medesimo.
In caso di danni arrecati a terzi, l’affidatario sarà comunque obbligato a darne immediata notizia al competente Servizio comunale, fornendo per iscritto dettagliati particolari.
Articolo 14 Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell’art. 29 del Dlgs 196/2003 e successive integrazioni l’aggiudicatario è designato come Responsabile del trattamento dei dati personali, per quanto riguarda i trattamenti specificati nel seguito di cui è Titolare il Comune di Napoli (in seguito Il Titolare).
Vengono affidati all’aggiudicatario l’organizzazione, gestione e supervisione di tutte le operazioni di trattamento dei dati personali relativi allo svolgimento delle attività.
L’aggiudicatario dichiara di essere consapevole che i dati che tratterà nell’espletamento dell’incarico ricevuto sono dati personali, sensibili o giudiziari e, come tali, sono soggetti all’applicazione del codice per la protezione dei dati personali;
L’aggiudicatario dichiara di ottemperare agli obblighi previsti dal Codice per la protezione dei dati personali e si impegna ad organizzare le operazioni di trattamento affidategli in modo che esse vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge, con particolare riferimento alle norme relative alla adozione delle misure di sicurezza.
L’aggiudicatario accetta di adottare le istruzioni eventualmente impartite dal Titolare o di integrarle nelle procedure già in essere
L’aggiudicatario riconosce il diritto del Titolare a verificare annualmente la puntuale osservanza delle norme di sicurezza adottate.
L’aggiudicatario si impegna a non utilizzare i dati personali oggetto dei trattamenti delegati per altro trattamento se non su richiesta scritta del Comune
L’aggiudicatario provvederà ad avvisare immediatamente il Titolare di ogni richiesta, ordine o attività di controllo da parte del Garante o dell’Autorità Giudiziaria, ai sensi degli articoli 152 e da 157 a 160 Dlgs 196/2003.
Ai sensi dell’art. 13 del Dlgs 196 del 30 giugno 2003, si informa che Il Comune tratterà i dati contenuti nel presente contratto esclusivamente per lo svolgimento delle attività ad esso connesse e per l’assolvimento degli obblighi previsti dalle Leggi, dallo Statuto e dai Regolamenti in materia.
Articolo 15 Deposito cauzionale
A garanzia della piena osservanza del contratto e dell'esecuzione del servizio l’ente affidatario effettuerà la costituzione del deposito cauzionale, anche in formula fideiussoria, ai sensi dall’articolo 113 co. 1 del D.Lgs. 163/2006.
Lo svincolo della cauzione avverrà dopo la risoluzione di ogni eventuale pendenza e dopo l'avvenuta regolare esecuzione del servizio.
Articolo 16 Variazione prezzi
I corrispettivi di cui al presente Capitolato non saranno oggetto di variazioni nel periodo di durata del contratto; il prezzo resterà, quindi, fisso ed invariato per tutta la durata del servizio.
Articolo 17
Contestazione disservizi e procedure di addebito
Il Dirigente del Servizio Contrasto alle nuove povertà e rete delle emergenze sociali è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre.
Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a € 260,00 (duecentosessanta/00 euro) e non superiore a € 1.550,00 (millecinquecentocinquanta/00 euro), secondo la gravità dell'inadempienza.
Tali penalità verranno applicate altresì, commisurate al danno, anche di immagine, a seguito di non osservanza del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014.
Articolo 18
Risoluzione del contratto, affidamento a terzi
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto affidatario, trattenendo la cauzione definitiva.
Costituiscono motivo di risoluzione del contratto i seguenti casi:
grave violazione e inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente Capitolato;
sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’ente affidatario del servizio affidato;
impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori;
gravi ed accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014
In tal caso l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi su tutto il deposito cauzionale definitivo, fermo restando ogni altra azione a risarcimento del maggiore danno.
L’Amministrazione Comunale potrà altresì ottenere la risoluzione del contratto in caso di cessione dell’ente affidatario, di cessazione di attività, oppure in caso di concordato preventivo, fallimento, stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento, nonché, qualora venga modificata la ragione sociale dell’ente in modo tale da non contemplare più le prestazioni oggetto di codesto appalto.
L’affidamento a terzi viene notificato all’inadempiente nelle forme prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione del servizio affidato e degli importi relativi.
Di conseguenza saranno addebitate le eventuali spese sostenute in più dall’Amministrazione Comunale, senza pregiudizio per ulteriori azioni risarcitorie.
Articolo 19 Definizione delle controversie
La definizione delle controversie che possono insorgere in dipendenza del progetto e che non si siano potute risolvere in via amministrativa è demandata ai sensi dell’art. 244 del D.L.vo 163/06 al giudice amministrativo del foro Napoli.
Protocollo di legalità
Articolo 20
Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
L’appaltatore nel partecipare alla gara conferma e dichiara di essere a conoscenza che il Comune di Napoli, con delibera di G.C. n. 3202 del 5 ottobre 2007, ha preso atto del “Protocollo di legalità” sottoscritto con la Prefettura di Napoli in data 1° agosto 2007 - pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito internet del Comune di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx, unitamente alla delibera di GC 3202/07, - e di accettarne le condizioni. Nel presente CSA sono riportati integralmente gli articoli 2 e 3 del predetto Protocollo contenenti gli impegni e gli obblighi ai quali la stazione appaltante e l’aggiudicatario sono tenuti a conformarsi, nonché l’articolo 8 contenente le otto clausole cui deve attenersi l’appaltatore, ed inoltre la clausola relativa all’applicazione dell’art. 3 comma 2, che dovranno essere inserite nel contratto o sub-contratto per essere espressamente accettate dall’aggiudicatario, ove ricorrano gli ambiti applicativi.
PROTOCOLLO DI LEGALITA' IN MATERIA DI APPALTI
sottoscritto in data 1° agosto 2007 (estratto contenente gli articoli 2, 3 ed 8)
ART. 2
La stazione appaltante, oltre all'osservanza del decreto legislativo n. 163/06, del D.P.R. n. 252/98 nonché delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 3 del 27/02/2007 sugli appalti pubblici, si conforma alle procedure e agli obblighi di seguito indicati.
Relativamente agli appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 250.000,00 curo, ovvero ai subappalti c/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100.000,00 euro, alle prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 50.000,00 curo; tutte somme al netto di ì.v.a., la stazione appaltante:
a) assume l'obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto d'appalto, ovvero all'autorizzazione ai subappalti c/o subcontratti, di acquisire dalla Prefettura di Napoli le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 252/98, sul conto delle imprese interessate aventi sede legale anche al di fuori della provincia, fornendo. tassativamente, i dati di cui all'allegato 4 al decreto legislativo n. 490/1994;
b) allo scopo di acquisire ogni utile elemento informativo, atto ad individuare gli effettivi titolari delle imprese e verificare la sussistenza o meno di cointeressenze di soggetti legati ad associazioni criminali mafiose, si impegna ad inserire nei bandi di gara l'obbligo per le imprese interessate di comunicare i dati relativi alle società e alle imprese chiamate a realizzare, a qualunque titolo, 1’intervento, anche con riferimento ai loro assetti societari ed a eventuali successive variazioni;
c) si impegna a richiamare nei bandi di gara l'obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, della osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d'asta, ponendo a carico della impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale c/o revoca dell'autorizzazione al subappalto; si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
I. la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall'autorità giudiziaria;
II. l'inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
III. l'impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere o nell'opificio;
decorso il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta di rilascio delle informazioni antimafia, ovvero, nei casi d'urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, procede alla stipula del contratto o alla autorizzazione al subappalto o al subcontratto, nelle more del rilascio del provvedimento prefettizio, previa esibizione, da parte delle imprese interessate, del certificato camerale con la dicitura antimafia dì cui all'art. 5 del D.P.R. 252/98. Qualora, dalle verifiche eseguite dalla Prefettura, siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo, ovvero dovessero emergere ipotesi di collegamento formale c/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, si impegna a rendere operativa una specifica clausola che preveda espressamente la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero a procedere alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto; in tal caso, a carico dell'impresa nei cui confronti siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno - salvo comunque il maggior danno - nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, quando lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; la stazione appaltante potrà detrarre automaticamente l'importo delle predette penali dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile;
d) fuori dalle ipotesi disciplinate dalla precedente lettera c), si obbliga a procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, ovvero le ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, dovessero emergere successivamente alla stipula del contratto o all'autorizzazione al subcontratto;
e) si impegna ad inserire nei bandi di gara la facoltà di non stipulare il contratto e di non autorizzare il subappalto o il subcontratto ovvero, se il contratto sia già stipulato o l'autorizzazione già concessa, di procedere alla risoluzione del vincolo contrattuale o alla revoca dell'autorizzazione al subappalto (clausola di gradimento), qualora vengano acquisiti elementi o indicazioni rilevanti ai fini delle valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, così come previsto dall'art. 10, comma 9, del D.P.R. 252/98 ;
f) si obbliga a non autorizzare subappalti a favore di imprese che abbiano partecipato alla procedura di aggiudicazione dell'appalto o della fornitura, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche;
g) si impegna, nel caso in cui vengano acquisite informazioni dal valore interdittivo nei confronti di imprese affidatarie di xxxxxxxxxx e/o subcontratti, a valutare la possibilità di concedere all'impresa aggiudicataria una proroga dei termini per il completamento dei lavori e/o per la fornitura. dei servizi;
ART. 3
La stazione appaltante assume l'obbligo di richiedere le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del
D.P.R. n. 252/98 anche nel confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi "sensibili" indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra; acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo qualora non debbano essere assimilati a subappalto ai sensi dell'art. 118, comma 11, D.L.vo 163/2006; servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere.
All'informazione interdittiva consegue il divieto per la impresa aggiudicataria di approvvigionarsi presso il soggetto controindicato, nonché, ove l'acquisizione di beni e servizi sia oggetto di contratto specifico, l'interruzione immediata del rapporto contrattuale, in conformità di apposita clausola risolutiva espressa da inserire nel bando e accettata dalla impresa aggiudicataria.
ART. 8
La stazione appaltante si impegna a riportare nei bandi di gara le seguenti clausole, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto:
Clausola n. 1
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità, sottoscritto nell'anno 2007 dalla stazione appaltante con la Prefettura di Napoli, tra
l'altro consultabili al sito xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola n. 2
La sottoscritta impresa si impegna a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all'Autorìtà Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell'imprenditore, degli eventuali componenti la compagìne sociale o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l'assunzione di personale o l'affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere).
Clausola n. 3
La sottoscritta impresa si impegna a segnalare alla Prefettura l'avvenuta formalizzazione della denuncia di cui alla precedente clausola 2 e ciò al fine di consentire, nell'immediato, da parte dell'Autorità di pubblica sicurezza, l'attivazione di ogni conseguente iniziativa.
Clausola n. 4
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive di cui all'art. 10 del DPR 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell'acquisizione delle informazioni del prefetto, sarà applicata a carico dell'impresa, oggetto dell'informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all'impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 5
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
Clausola n. 6
La sottoscritta impresa dichiara, altresì, di essere a conoscenza del divieto per la stazione appaltante di autorizzare subappalti a favore delle imprese partecipanti alla gara e non risultate aggiudicatarie, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche.
Clausola di cui al comma 2 dell’art. 3
“La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede il divieto di aprire rapporti contrattuali di subfornitura, ovvero di interrompere gli stessi se già sottoscritti, nei caso di fornitura dei cosiddetti servizi “sensibili” di cui al comma 1 dell’art. 3, laddove emergano informazioni interdittive ai sensi dell’art. 10 del dpr 252/98 a carico del subfornitore.”
Programma 100
In attuazione del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica del Comune di Napoli, che prevede l’applicazione di nuove regole nei rapporti con l’Amministrazione Comunale, in particolare per i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, l’aggiudicazione è subordinata all’iscrizione dell’appaltatore, ove dovuta, nell’anagrafe dei contribuenti, ed alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali.
Articolo 21
Obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.
L’appaltatore si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla Prefettura/Ufficio Territoriale di Governo della Provincia di Napoli della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Articolo 22 Normative contrattuali
Il Progetto sarà regolato dal presente Capitolato e sarà, inoltre, soggetto a tutte le vigenti disposizioni in materia. L’ente affidatario è tenuto all'osservanza di tutte le leggi, i decreti ed i regolamenti in vigore o che saranno emanati durante il periodo del progetto e, quindi, si impegna anche a rispettare tutte le leggi vigenti in materia di assunzione ed impiego del personale e degli obblighi derivanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché la normativa tutta regolante le specifiche prestazioni oggetto del presente rapporto.
Il contratto di progetto sarà impegnativo per l’affidatario dalla data di affidamento mentre per il Comune sarà subordinato alle approvazioni di legge.