Common use of Descrizione del contesto Clause in Contracts

Descrizione del contesto. Riprendendo quanto dichiarato dal Presidente della Repubblica Xxxxxx Xxxxxxxxxx, in occasione della Festa del 1° maggio del 2021, intervenuto alla celebrazione della festa del lavoro nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, dopo aver partecipato alla cerimonia in memoria delle vittime del lavoro presso la Direzione Centrale di INAIL in Roma: “Il diritto al lavoro è diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono ancora troppe le morti a causa di norme eluse e violate. Non è tollerabile”. Tra gli aspetti di riconosciuta efficacia per il contrasto al fenomeno infortunistico è la diffusione di una cultura e di una coscienza in base alla quale possono trovare sempre più forti motivazioni le azioni che potranno essere intraprese dai vari attori pubblici e privati per migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Gli aspetti di formazione “alta” che da anni sono curati nell’ambito del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino hanno consentito la immissione sul mercato del lavoro di figure qualificate che hanno dimostrato, secondo i dati oggettivi di successo occupazionale nel settore, di poter efficacemente portare il loro contributo ad una corretta gestione tecnologica delle problematiche di sicurezza occupazionale. Al riguardo va ricordato che la figura professionale dell’Esperto in Sicurezza, nella accezione alta di Occupational Risk Assessment and Management, e in particolare dell'Ingegnere e dei laureati in discipline tecniche, è caratterizzata da una cultura securistica necessariamente compenetrata nella propria formazione. Non sarebbero d'altronde possibili una progettazione ed un supporto qualificato alla stessa in questi termini che prescindano tanto da un dimensionamento che tenga conto delle condizioni realizzative quanto delle caratteristiche del risultato attuativo dell'oggetto della progettazione stessa. D'altro canto anche il mantenimento dell'efficienza di quanto realizzato non può in effetti prescindere da tali criteri, a maggior ragione se si tiene conto della crescente esigenza di una visione sistemica di qualità totale. In altre parole si può certamente affermare che la sicurezza, intesa come libertà dal rischio, è presente in tutti i processi industriali sin dai primi passi delle fasi progettuali, e del pari nelle fasi realizzative e di esercizio. A fronte del moderno approccio introdotto col recepimento di normative europee generali e di settore (che prevedono anche obblighi e figure professionali specifiche) volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro come definiti nel D.Lgs.81/08 e s.m.i., non che di tutela dei lavoratori stessi dei terzi da scenari di incidente rilevante, tutt'oggi una efficace risposta "interna" risultante da una qualificata azione di auto-vigilanza si prospetta come futuro obiettivo piuttosto che come risultato compiutamente raggiunto, fatto testimoniato chiaramente dai dati statistici in materia d'infortuni e malattie professionali, nonché di incidenti industriali ancora oggi tutt'altro che infrequenti e –cosa difficile da accettare ma tragicamente vera- ricorrenti con le medesime dinamiche. II compito di chi deve dedicarsi alla analisi e gestione di tali problematiche appare d’altro canto vieppiù complesso, a causa delle sostanziali evoluzioni tecniche o addirittura delle radicali trasformazioni dei processi produttivi, al delinearsi di nuovi rischi accanto a quelli tradizionali e all'esigenza di impostare le condizioni lavorative tenendo conto della possibile insorgenza di un gran numero di malattie professionali in passato non ancora identificate o sottostimate nella gravità delle loro conseguenze. Né può essere omessa la considerazione del contesto socio economico attuale, che ha modificato in modo importante la posizione stessa del sistema sicurezza. Trovano quindi certamente degna collocazione in questo scenario giovani laureati magistrali che, grazie anche alle nozioni specifiche in materia di sicurezza e salute occupazionali impartite nell’ambito di un Master di II livello possono dedicare capacità, intelligenza e impegno al miglioramento della sicurezza del lavoro ed al contenimento dell’impatto di deviazioni sull’ambiente esterno e sui terzi. Xxxxx anche qui ribadire che il successo occupazionale dei diplomati delle passate edizioni del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino sta a testimoniare che il mondo del lavoro ha ben compreso l’utilità delle figure in questione.

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Samples: Accordo Attuativo

Descrizione del contesto. Riprendendo quanto dichiarato Si stima che sul territorio nazionale vi siano circa 40.000 persone residenti nei campi autorizzati distribuiti nelle principali città, da nord a sud, prodotto di una "soluzione amministrativa" divenuta il modello di riferimento delle politiche abitative delle amministrazioni locali delle principali città. Nel corso degli anni ’80 infatti, 11 Regioni italiane emettono delle Leggi Regionali dirette ai gruppi RSC genericamente indicati come “nomadi” (per la Regione Lazio vedi L.R. 24/5/1985, n. 82 “Norme in favore dei Rom”). Quelle leggi, nate con l’intento di “tutelare” la “cultura nomade” e di proteggere un modo di vita tradizionale hanno generato dal Presidente Nord al Sud dell’Italia il sistema dei campi. I campi sono un luogo di cronicizzazione di situazioni di grave disagio, dove le possibilità di inclusione e di accesso ai diritti minimi di cittadinanza è molto ridotta. In questo senso questa Amministrazione intende recepire appieno le indicazioni della Repubblica Xxxxxx XxxxxxxxxxCommissione Europea con le quali: "è stato chiesto da tempo un superamento del sistema dei campi nomadi nell'usuale e consueta accezione di grandi, eterogenei e mutevoli insediamenti di persone, spesso prive di qualsivoglia parentela e affinità, costrette a convivere forzatamente in aree ai margini dei centri urbani, in occasione conciliazioni di forte degrado sociale" (SNIR, Attuazione Comunicazione CE n. 17/31/2011). La graduale e progressiva chiusura dei campi autorizzati, tollerati ed informali è dunque un’operazione di civiltà necessaria e non più prorogabile. La presente Amministrazione intende seguire le raccomandazioni europee provvedendo alla chiusura graduale degli insediamenti. Si vuole porre fine all’idea di “area delimitata” che ha alimentato negli anni degrado e disagio per coloro che vi risiedono e per il territorio perché si è finalmente compreso che per favorire la coesione sociale è importante realizzare percorsi di inclusione attiva e condivisa in un’ottica di emancipazione e progressivo affrancamento dai servizi. L’attuale Amministrazione intende realizzare il superamento progressivo dei campi RSC presenti a Roma – in linea con la predetta “Strategia Nazionale” – ed ha approvato a tal fine, in data 18 novembre 2016, un’apposita Memoria della Festa Giunta Capitolina. Con Deliberazione n.117 del 1° maggio 16.12.2016 la Giunta Capitolina ha approvato l’istituzione del 2021“Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, intervenuto alla celebrazione della festa del lavoro nel Salone Sinti e Caminanti” con compiti consultivi, di studio e confronto sulle azioni di Roma Capitale, in coerenza con la “Strategia Nazionale d’inclusione dei Corazzieri del QuirinaleRom, dopo aver partecipato alla cerimonia in memoria delle vittime del lavoro presso la Direzione Centrale di INAIL in Roma: “Il diritto al lavoro è diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono ancora troppe le morti a causa di norme eluse Sinti e violate. Non è tollerabileCaminanti 2012-2020”. Tra Al Tavolo è stato attribuito il compito di elaborare un piano di programmazione e progettazione di interventi di breve e di lungo periodo, per la graduale chiusura dei campi Rom presenti nel territorio capitolino e di promuovere la partecipazione ai Bandi Europei aventi come oggetto l’inclusione delle comunità RSC, con particolare riguardo all’occupazione lavorativa e per tutte le fasce della popolazione in difficoltà socio-economica. Il tavolo è operativo dal mese di gennaio 2017. Con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 105 del 26 maggio 2017 è stato approvato il “ Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” (di seguito “PIRSC”), finalizzato al graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino e mediante le misure individuate nell’allegato 1/A del citato atto deliberativo (“Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”); Con lo stesso atto deliberativo sono stati autorizzati gli aspetti interventi e le azioni previsti dal Piano di riconosciuta efficacia Indirizzo, da attuarsi nei campi denominati “La Barbuta” e “La Monachina”, con particolare riferimento alle misure di sostegno economico, da finanziare mediante le risorse del Pon Città Metropolitane e che tali interventi si configurano come sperimentazione del modello di gestione del processo di superamento degli insediamenti; Con la Deliberazione n. 146 del 28 giugno 2017 la Giunta Capitolina ha autorizzato, in via sperimentale, per il contrasto periodo dal 1 luglio 2017 al fenomeno infortunistico 31 dicembre 2018, l’attuazione delle azioni e degli interventi, elaborati nel PIRSC, in favore degli ospiti del Villaggio “Camping River”, da finanziare mediante le economie dell’appalto non aggiudicato; Con Deliberazione della Giunta Capitolina n.70 del 14 aprile 2018, sono state introdotte misure di semplificazione tecnico-amministrative ad integrazione di quelle già codificate nel predetto PIRSC per favorire la fuoriuscita degli occupanti dall’insediamento “Camping River”, eventualmente estendibili, dimostrata la loro validità ed efficacia, “anche ai villaggi denominati “La Barbuta” e “La Monachina” e agli altri insediamenti per i quali saranno avviati i percorsi previsti nel predetto Piano”; Con La Deliberazione di Giunta Capitolina n 80 del 7.05.2019 “Nuovi interventi in attuazione del Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” è stato approvato di autorizzare, nei limiti delle risorse disponibili in bilancio derivanti anche da fondi europei e/o nazionali e/o regionali, l’estensione in via sperimentale, delle misure di sostegno previste dal “Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” di cui alla DGC n. 105/2017 e dalle successive deliberazioni della Giunta Capitolina n. 146/2017 e n. 70/2018, rivolte alla promozione dell’accesso ai servizio socio-sanitari, educativi, a favorire la diffusione di una cultura scolarizzazione e l’effettiva frequenza scolastica nonché l’inserimento lavorativo e l’inclusione abitativa, a favore degli ospiti ricompresi nell’ultima rilevazione ufficiale eseguita dalla Polizia Locale nei Villaggi e negli Insediamenti individuati nell’allegato A della citata DGC 105/2017 e di seguito riportati: Castel Romano, Candoni, Salviati 1 e 2, Monachina, Lombroso, La Barbuta/Ciampino, Salone e Xxxxxxxx. Coerentemente con gli indirizzi politici espressi, Roma Capitale ha proceduto alla indizione di alcune procedura di gara finalizzata alla definitiva chiusura in tempi predeterminati di tre insediamenti individuati (La Barbuta e La Monachina, Castel Romano), attraverso la costruzione di percorsi individualizzati di fuoriuscita e di raggiungimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione delle persone. Roma Capitale intende avviare per i campi di Xxx Xxxxxxxx 00 e 72 (denominati in DGC n.80/2019 Salviati 1 e 2) e di Via Lombroso una coscienza in base alla quale possono trovare sempre più forti motivazioni procedura di gara aperta sotto soglia comunitaria la cui sostenibilità è garantita dalle risorse del PON Città Metropolitane e fondi Ordinari di Roma Capitale, di cui il presente capitolato speciale d'appalto rappresenta le linee guida, per la selezione degli Organismi che attueranno le azioni che potranno essere intraprese dai vari attori pubblici oggetto del bando. L’appalto, costituito da due Lotti, in ragione della diversa dislocazione dei due campi, decorrerà per 12 mesi Le risorse finanziarie impegnate sono le seguenti: risorse del PON Città Metropolitane 2012-2020 e privati fondi Ordinari di Roma Capitale per migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Gli aspetti di formazione “alta” che da anni sono curati nell’ambito del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino hanno consentito la immissione sul mercato del lavoro di figure qualificate che hanno dimostrato, secondo i dati oggettivi di successo occupazionale nel settore, di poter efficacemente portare il loro contributo ad una corretta gestione tecnologica delle problematiche di sicurezza occupazionale. Al riguardo va ricordato che la figura professionale dell’Esperto in Sicurezza, nella accezione alta di Occupational Risk Assessment and Management, e in particolare dell'Ingegnere e dei laureati in discipline tecniche, è caratterizzata da una cultura securistica necessariamente compenetrata nella propria formazione. Non sarebbero d'altronde possibili una progettazione ed un supporto qualificato alla stessa in questi termini che prescindano tanto da un dimensionamento che tenga conto delle condizioni realizzative quanto delle caratteristiche del risultato attuativo dell'oggetto della progettazione stessa. D'altro canto anche il mantenimento dell'efficienza di quanto realizzato non può in effetti prescindere da tali criteri, a maggior ragione se si tiene conto della crescente esigenza di una visione sistemica di qualità totale. In altre parole si può certamente affermare che la sicurezza, intesa come libertà dal rischio, è presente in tutti i processi industriali sin dai primi passi delle fasi progettuali, e del pari nelle fasi realizzative e di esercizio. A fronte del moderno approccio introdotto col recepimento di normative europee generali e di settore (che prevedono anche obblighi e figure professionali specifiche) volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro come definiti nel D.Lgs.81/08 e s.m.iimporto complessivo sotto-soglia comunitaria., non che di tutela dei lavoratori stessi dei terzi da scenari di incidente rilevante, tutt'oggi una efficace risposta "interna" risultante da una qualificata azione di auto-vigilanza si prospetta come futuro obiettivo piuttosto che come risultato compiutamente raggiunto, fatto testimoniato chiaramente dai dati statistici in materia d'infortuni e malattie professionali, nonché di incidenti industriali ancora oggi tutt'altro che infrequenti e –cosa difficile da accettare ma tragicamente vera- ricorrenti con le medesime dinamiche. II compito di chi deve dedicarsi alla analisi e gestione di tali problematiche appare d’altro canto vieppiù complesso, a causa delle sostanziali evoluzioni tecniche o addirittura delle radicali trasformazioni dei processi produttivi, al delinearsi di nuovi rischi accanto a quelli tradizionali e all'esigenza di impostare le condizioni lavorative tenendo conto della possibile insorgenza di un gran numero di malattie professionali in passato non ancora identificate o sottostimate nella gravità delle loro conseguenze. Né può essere omessa la considerazione del contesto socio economico attuale, che ha modificato in modo importante la posizione stessa del sistema sicurezza. Trovano quindi certamente degna collocazione in questo scenario giovani laureati magistrali che, grazie anche alle nozioni specifiche in materia di sicurezza e salute occupazionali impartite nell’ambito di un Master di II livello possono dedicare capacità, intelligenza e impegno al miglioramento della sicurezza del lavoro ed al contenimento dell’impatto di deviazioni sull’ambiente esterno e sui terzi. Xxxxx anche qui ribadire che il successo occupazionale dei diplomati delle passate edizioni del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino sta a testimoniare che il mondo del lavoro ha ben compreso l’utilità delle figure in questione.

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Samples: Patto Di Responsabilita’ Solidale

Descrizione del contesto. Riprendendo quanto dichiarato Con l’attuazione del progetto SardegnaTurismo, finanziato con il POR FESR 2007/2013 – Linea di Attività 4.2.4.b, l’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio - Servizio Sistemi Informativi ha realizzato e messo in uso la piattaforma tecnologica SardegnaTurismo. Le applicazioni che costituiscono la piattaforma sono state oggetto di specifici affidamenti e fanno riferimento dal Presidente punto di vista tecnologico ad una comune infrastruttura di erogazione. Successivamente, nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) FESR Sardegna 2014/2020 - Asse II Agenda Digitale – Azione 2.2.2, la Giunta Regionale della Repubblica Xxxxxx XxxxxxxxxxSardegna ha programmato il finanziamento dell’Operazione “Evoluzione della piattaforma SardegnaTurismo e dell’Osservatorio del Turismo, in occasione della Festa del 1° maggio del 2021, intervenuto alla celebrazione della festa del lavoro nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, dopo aver partecipato alla cerimonia in memoria delle vittime del lavoro presso la Direzione Centrale di INAIL in Roma: “Il diritto al lavoro è diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono ancora troppe le morti a causa di norme eluse Artigianato e violate. Non è tollerabileCommercio”. Tra gli aspetti L’amministrazione procedente ha pertanto l’obiettivo di riconosciuta efficacia per il contrasto al fenomeno infortunistico è la diffusione di una cultura potenziare e di una coscienza in base alla quale possono trovare sempre più forti motivazioni le azioni che potranno essere intraprese dai vari attori pubblici e privati per migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Gli aspetti di formazione “alta” che da anni sono curati far evolvere i sistemi realizzati nell’ambito del Master POR FESR 2007/2013, anche attraverso le risorse messe a disposizione dall’attuale ciclo di programmazione 2014/2020. Le applicazioni della piattaforma SardegnaTurismo e dell’Osservatorio del Turismo, Artigianato e Commercio costituiscono un “ecosistema” informativo complesso in Sicurezza fase di continua evoluzione. La piattaforma è attualmente ospitata su infrastrutture Cloud AWS, Acquia Drupal e CSR. Queste diverse infrastrutture saranno integrate nel prossimo futuro in un Cloud Ibrido Multi-Tenant. Uno degli asset principali dell’amministrazione è l’Osservatorio del Politecnico di Torino hanno consentito la immissione sul mercato del lavoro di figure qualificate che hanno dimostratoTurismo, secondo i dati oggettivi di successo occupazionale nel settore, di poter efficacemente portare il loro contributo ad una corretta gestione tecnologica delle problematiche di sicurezza occupazionale. Al riguardo va ricordato che la figura professionale dell’Esperto in Sicurezza, nella accezione alta di Occupational Risk Assessment and Management, Artigianato e in particolare dell'Ingegnere e dei laureati in discipline tecniche, è caratterizzata da una cultura securistica necessariamente compenetrata nella propria formazione. Non sarebbero d'altronde possibili una progettazione ed un supporto qualificato alla stessa in questi termini che prescindano tanto da un dimensionamento che tenga conto delle condizioni realizzative quanto delle caratteristiche del risultato attuativo dell'oggetto della progettazione stessa. D'altro canto anche il mantenimento dell'efficienza di quanto realizzato non può in effetti prescindere da tali criteri, a maggior ragione se si tiene conto della crescente esigenza di una visione sistemica di qualità totale. In altre parole si può certamente affermare che la sicurezza, intesa come libertà dal rischio, è presente in tutti i processi industriali sin dai primi passi delle fasi progettuali, e del pari nelle fasi realizzative e di esercizio. A fronte del moderno approccio introdotto col recepimento di normative europee generali e di settore (che prevedono anche obblighi e figure professionali specifiche) volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro come definiti nel D.Lgs.81/08 e s.m.i., non che di tutela dei lavoratori stessi dei terzi da scenari di incidente rilevante, tutt'oggi una efficace risposta "interna" risultante da una qualificata azione di auto-vigilanza si prospetta come futuro obiettivo piuttosto che come risultato compiutamente raggiunto, fatto testimoniato chiaramente dai dati statistici in materia d'infortuni e malattie professionali, nonché di incidenti industriali ancora oggi tutt'altro che infrequenti e –cosa difficile da accettare ma tragicamente vera- ricorrenti con le medesime dinamiche. II compito di chi deve dedicarsi alla analisi e gestione di tali problematiche appare d’altro canto vieppiù complesso, a causa delle sostanziali evoluzioni tecniche o addirittura delle radicali trasformazioni dei processi produttivi, al delinearsi di nuovi rischi accanto a quelli tradizionali e all'esigenza di impostare le condizioni lavorative tenendo conto della possibile insorgenza di un gran numero di malattie professionali in passato non ancora identificate o sottostimate nella gravità delle loro conseguenze. Né può essere omessa la considerazione del contesto socio economico attualeCommercio, che ha modificato lo scopo di analizzare l’andamento del Turismo, Artigianato e Commercio all’interno della Regione Sardegna, al fine di fornire un supporto decisionale di qualità sia agli enti pubblici (compresa la stessa amministrazione regionale) sia agli operatori privati. A tal fine l’Osservatorio si occupa della raccolta, elaborazione e pubblicazione dei dati di interesse per i tre comparti dell’assessorato; i dati vengono restituiti agli utenti attraverso un sito dedicato (xxxx://xxxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx/) sia in modo importante forma interattiva (dashboard) sia tramite report periodici o pubblicazioni nel formato opendata. Attraverso le componenti della piattaforma SardegnaTurismo e dell’Osservatorio del Turismo, Artigianato e Commercio sono implementate varie funzionalità sia per la posizione stessa del raccolta che per la pubblicazione di dati, di seguito un breve elenco riepilogativo: - Il SIRED, xxxxx://xxxxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx/, è il sistema sicurezzainformativo regionale che mette a disposizione delle province e delle strutture ricettive le funzionalità di comunicazione dei dati sul movimento turistico e sulla capacità ricettiva, per l’adempimento dell'obbligo statistico verso l'ISTAT. Trovano quindi certamente degna collocazione in questo scenario giovani laureati magistrali cheIl SIRED innova le modalità di raccolta ed elaborazione dei dati, grazie anche alle nozioni specifiche in materia di sicurezza e salute occupazionali impartite nell’ambito di un Master di II livello possono dedicare capacità, intelligenza e impegno al miglioramento della sicurezza del lavoro ed al contenimento dell’impatto tempo stesso raccoglie informazioni ulteriori sulla profilo del turista. Al SIRED si collegano, tramite web service, applicazioni web di deviazioni sull’ambiente esterno analisi e sui terziinterrogazione del dato, che sono messe a disposizione del pubblico e degli operatori. Xxxxx anche qui ribadire che il successo occupazionale Il sistema in produzione è ospitato su piattaforma CSR. - La Dashboard Sired, xxxx://xxxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxx-xxxx, è un sistema interattivo di analisi e visualizzazione dei diplomati delle passate edizioni del Master flussi turistici in Sicurezza del Politecnico di Torino sta a testimoniare che il mondo del lavoro ha ben compreso l’utilità delle figure in questioneSardegna, basato su dati provenienti dal SiRED.

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Samples: www.regione.sardegna.it

Descrizione del contesto. Riprendendo quanto dichiarato Si stima che sul territorio nazionale vi siano circa 40.000 persone residenti nei campi autorizzati distribuiti nelle principali città, da nord a sud, prodotto di una "soluzione amministrativa" divenuta il modello di riferimento delle politiche abitative delle amministrazioni locali delle principali città. Nel corso degli anni ’80 infatti, 11 Regioni italiane emettono delle Leggi Regionali dirette ai gruppi RSC genericamente indicati come “nomadi” (per la Regione Lazio vedi L.R. 24/5/1985, n. 82 “Norme in favore dei Rom”). Quelle leggi, nate con l’intento di “tutelare” la “cultura nomade” e di proteggere un modo di vita tradizionale hanno generato dal Presidente Nord al Sud dell’Italia il sistema dei campi. I campi sono un luogo di cronicizzazione di situazioni di grave disagio, dove le possibilità di inclusione e di accesso ai diritti minimi di cittadinanza è molto ridotta. In questo senso questa Amministrazione intende recepire appieno le indicazioni della Repubblica Xxxxxx XxxxxxxxxxCommissione Europea con le quali: "è stato chiesto da tempo un superamento del sistema dei campi nomadi nell'usuale e consueta accezione di grandi, eterogenei e mutevoli insediamenti di persone, spesso prive di qualsivoglia parentela e affinità, costrette a convivere forzatamente in aree ai margini dei centri urbani, in occasione condizioni di forte degrado sociale" (SNIR, Attuazione Comunicazione CE n. 17/31/2011). La graduale e progressiva chiusura dei campi autorizzati, tollerati ed informali è dunque un’operazione di civiltà necessaria e non più prorogabile. La presente Amministrazione intende seguire le raccomandazioni europee provvedendo alla chiusura graduale degli insediamenti. Si vuole porre fine all’idea di “area delimitata” che ha alimentato negli anni degrado e disagio per coloro che vi risiedono e per il territorio perché si è finalmente compreso che per favorire la coesione sociale è importante realizzare percorsi di inclusione attiva e condivisa in un’ottica di emancipazione e progressivo affrancamento dai servizi. L’attuale Amministrazione intende realizzare il superamento progressivo dei campi RSC presenti a Roma – in linea con la predetta “Strategia Nazionale” – ed ha approvato a tal fine, in data 18 novembre 2016, un’apposita Memoria della Festa Giunta Capitolina. Con Deliberazione n.117 del 1° maggio 16.12.2016 la Giunta Capitolina ha approvato l’istituzione del 2021“Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, intervenuto alla celebrazione della festa del lavoro nel Salone Sinti e Caminanti” con compiti consultivi, di studio e confronto sulle azioni di Roma Capitale, in coerenza con la “Strategia Nazionale d’inclusione dei Corazzieri del QuirinaleRom, dopo aver partecipato alla cerimonia in memoria delle vittime del lavoro presso la Direzione Centrale di INAIL in Roma: “Il diritto al lavoro è diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono ancora troppe le morti a causa di norme eluse Sinti e violate. Non è tollerabileCaminanti 2012-2020”. Tra Al Tavolo è stato attribuito il compito di elaborare un piano di programmazione e progettazione di interventi di breve e di lungo periodo, per la graduale chiusura dei campi Rom presenti nel territorio capitolino e di promuovere la partecipazione ai Bandi Europei aventi come oggetto l’inclusione delle comunità RSC, con particolare riguardo all’occupazione lavorativa e per tutte le fasce della popolazione in difficoltà socio-economica. Con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 105 del 26 maggio 2017 è stato approvato il “ Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” (di seguito “PIRSC”), finalizzato al graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino e mediante le misure individuate nell’allegato 1/A del citato atto deliberativo (“Misure sperimentali e temporanee a sostegno delle persone Rom, Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità per la fuoriuscita dai campi e villaggi attrezzati di Roma Capitale”); Con lo stesso atto deliberativo sono stati autorizzati gli aspetti interventi e le azioni previsti dal Piano di riconosciuta efficacia Indirizzo, da attuarsi nei campi denominati “La Barbuta” e “La Monachina”, con particolare riferimento alle misure di sostegno economico, da finanziare mediante le risorse del Pon Città Metropolitane e che tali interventi si configurano come sperimentazione del modello di gestione del processo di superamento degli insediamenti; Con la Deliberazione n. 146 del 28 giugno 2017 la Giunta Capitolina ha autorizzato, in via sperimentale, per il contrasto periodo dal 1 luglio 2017 al fenomeno infortunistico 31 dicembre 2018, l’attuazione delle azioni e degli interventi, elaborati nel PIRSC, in favore degli ospiti del Villaggio “Camping River”, da finanziare mediante le economie dell’appalto non aggiudicato; Con Deliberazione della Giunta Capitolina n.70 del 14 aprile 2018, sono state introdotte misure di semplificazione tecnico-amministrative ad integrazione di quelle già codificate nel predetto PIRSC per favorire la fuoriuscita degli occupanti dall’insediamento “Camping River”, eventualmente estendibili, dimostrata la loro validità ed efficacia, “anche ai villaggi denominati “La Barbuta” e “La Monachina” e agli altri insediamenti per i quali saranno avviati i percorsi previsti nel predetto Piano”; Con La Deliberazione di Giunta Capitolina n 80 del 7.05.2019 “Nuovi interventi in attuazione del Piano di indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” è stato approvato di autorizzare, nei limiti delle risorse disponibili in bilancio derivanti anche da fondi europei e/o nazionali e/o regionali, l’estensione in via sperimentale, delle misure di sostegno previste dal “Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” di cui alla DGC n. 105/2017 e dalle successive deliberazioni della Giunta Capitolina n. 146/2017 e n. 70/2018, rivolte alla promozione dell’accesso ai servizio socio-sanitari, educativi, a favorire la diffusione scolarizzazione e l’effettiva frequenza scolastica nonché l’inserimento lavorativo e l’inclusione abitativa, a favore degli ospiti ricompresi nell’ultima rilevazione ufficiale eseguita dalla Polizia Locale nei Villaggi e negli Insediamenti individuati nell’allegato A della citata DGC 105/2017 e di seguito riportati: Castel Romano, Candoni, Salviati 1 e 2, Monachina, Lombroso, La Barbuta/Ciampino, Salone e Gordiani. Coerentemente con gli indirizzi politici espressi, Roma Capitale ha proceduto alla indizione e alla aggiudicazione di alcune procedura di gara finalizzata alla definitiva chiusura in tempi predeterminati di tre insediamenti individuati (La Barbuta e La Monachina, Castel Romano), attraverso la costruzione di percorsi individualizzati di fuoriuscita e di raggiungimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione delle persone. Roma Capitale ha recentemente avviato una procedura di gara finalizzata alla definitiva chiusura in tempi predeterminati di ulteriori insediamenti quali Xxx Xxxxxxxx 00 e 72 (denominati in DGC n.80/2019 Salviati 1 e 2) e di Via Lombroso, la cui sostenibilità è garantita dalle risorse del PON Città Metropolitane, offerte progettuali attualmente in fase di valutazione da parte di una cultura e Commissione all’uopo istituita. L’Amministrazione intende indire una nuova Gara, di una coscienza in base alla quale possono trovare sempre più forti motivazioni cui il presente capitolato speciale d'appalto rappresenta le linee guida, per la selezione degli Organismi che attueranno le azioni che potranno essere intraprese dai vari attori pubblici e privati per migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Gli aspetti di formazione “alta” che da anni sono curati nell’ambito oggetto del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino hanno consentito la immissione sul mercato del lavoro di figure qualificate che hanno dimostrato, secondo i dati oggettivi di successo occupazionale nel settore, di poter efficacemente portare il loro contributo ad una corretta gestione tecnologica delle problematiche di sicurezza occupazionale. Al riguardo va ricordato che la figura professionale dell’Esperto in Sicurezza, nella accezione alta di Occupational Risk Assessment and Managementbando su ulteriori tre Villaggi, e precisamente Candoni, Gordiani e Salone. L’appalto, costituito da tre Lotti, in particolare dell'Ingegnere e ragione della diversa dislocazione dei laureati in discipline tecnichetre insediamenti, è caratterizzata da una cultura securistica necessariamente compenetrata nella propria formazionedecorrerà per 12 mesi dal 1 dicembre 2020 sino al 30 novembre 2021 o a far data dalla stipula del contratto. Non sarebbero d'altronde possibili una progettazione ed un supporto qualificato alla stessa in questi termini che prescindano tanto da un dimensionamento che tenga conto delle condizioni realizzative quanto delle caratteristiche del risultato attuativo dell'oggetto della progettazione stessa. D'altro canto anche il mantenimento dell'efficienza Le risorse finanziarie impegnate sono Fondi Ordinari di quanto realizzato non può in effetti prescindere da tali criteri, a maggior ragione se si tiene conto della crescente esigenza di una visione sistemica di qualità totale. In altre parole si può certamente affermare che la sicurezza, intesa come libertà dal rischio, è presente in tutti i processi industriali sin dai primi passi delle fasi progettuali, e del pari nelle fasi realizzative e di esercizio. A fronte del moderno approccio introdotto col recepimento di normative europee generali e di settore (che prevedono anche obblighi e figure professionali specifiche) volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro come definiti nel D.Lgs.81/08 e s.m.iRoma Capitale., non che di tutela dei lavoratori stessi dei terzi da scenari di incidente rilevante, tutt'oggi una efficace risposta "interna" risultante da una qualificata azione di auto-vigilanza si prospetta come futuro obiettivo piuttosto che come risultato compiutamente raggiunto, fatto testimoniato chiaramente dai dati statistici in materia d'infortuni e malattie professionali, nonché di incidenti industriali ancora oggi tutt'altro che infrequenti e –cosa difficile da accettare ma tragicamente vera- ricorrenti con le medesime dinamiche. II compito di chi deve dedicarsi alla analisi e gestione di tali problematiche appare d’altro canto vieppiù complesso, a causa delle sostanziali evoluzioni tecniche o addirittura delle radicali trasformazioni dei processi produttivi, al delinearsi di nuovi rischi accanto a quelli tradizionali e all'esigenza di impostare le condizioni lavorative tenendo conto della possibile insorgenza di un gran numero di malattie professionali in passato non ancora identificate o sottostimate nella gravità delle loro conseguenze. Né può essere omessa la considerazione del contesto socio economico attuale, che ha modificato in modo importante la posizione stessa del sistema sicurezza. Trovano quindi certamente degna collocazione in questo scenario giovani laureati magistrali che, grazie anche alle nozioni specifiche in materia di sicurezza e salute occupazionali impartite nell’ambito di un Master di II livello possono dedicare capacità, intelligenza e impegno al miglioramento della sicurezza del lavoro ed al contenimento dell’impatto di deviazioni sull’ambiente esterno e sui terzi. Xxxxx anche qui ribadire che il successo occupazionale dei diplomati delle passate edizioni del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino sta a testimoniare che il mondo del lavoro ha ben compreso l’utilità delle figure in questione.

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Samples: Patto Di Responsabilita’ Solidale

Descrizione del contesto. Riprendendo quanto dichiarato Si stima che sul territorio nazionale vi siano circa 40.000 persone residenti nei campi autorizzati distribuiti nelle principali città, da nord a sud, prodotto di una "soluzione amministrativa" divenuta il modello di riferimento delle politiche abitative delle amministrazioni locali delle principali città. Nel corso degli anni ’80 infatti, 11 Regioni italiane emettono delle Leggi Regionali dirette ai gruppi RSC genericamente indicati come “nomadi” (per la Regione Lazio vedi L.R. 24/5/1985, n. 82 “Norme in favore dei Rom”). Quelle leggi, nate con l’intento di “tutelare” la “cultura nomade” e di proteggere un modo di vita tradizionale hanno generato dal Presidente Nord al Sud dell’Italia il sistema dei campi. I campi sono un dispositivo di segregazione spaziale e sociale che moltiplica e rinforza la sofferenza sociale cronicizzandola creando dei veri e propri ghetti dove le possibilità di inclusione e scambio e di accesso ai diritti minimi di cittadinanza è quasi ridotta a zero. In questo senso questa Amministrazione intende recepire appieno le indicazioni della Repubblica Xxxxxx XxxxxxxxxxCommissione Europea con le quali:"è stato chiesto da tempo un superamento del sistema dei campi nomadi nell'usuale e consueta accezione di grandi, eterogenei e mutevoli insediamenti di persone, spesso prive di qualsivoglia parentela e affinità, costrette a convivere forzatamente in aree ai margini dei centri urbani, in occasione conciliazioni di forte degrado sociale" (SNIR, Attuazione Comunicazione CE n. 173/2011). In tali ghetti, separati anche spazialmente dalla città, si è finora operato secondo una logica di mantenimento degli insediamenti creando per i RSC servizi “ad hoc”. Questo modello di intervento ha cristallizzato i RSC in una condizione di eterno bisogno. Questo impegno si è tradotto nell’impiego di risorse ingenti in termini finanziari e di personale impiegato, senza che però venissero prodotti effetti concreti, duraturi e misurabili in termini di effettiva inclusione socio-economica o di progresso educativo e nell’accesso ai servizi. Oggi quindi rispetto al passato sono mutate le condizioni che avevano portato alla scelta di istituire e mantenere campi, La graduale e progressiva chiusura dei campi autorizzati, tollerati ed informali è dunque un’operazione di civiltà necessaria e non più prorogabile. La presente Amministrazione intende seguire le raccomandazioni europee provvedendo alla chiusura graduale degli insediamenti. Si vuole porre fine all’idea di “area delimitata” che ha alimentato negli anni degrado e disagio per coloro che vi risiedono e per il territorio perchè si è finalmente compreso che non si deve concentrare la sofferenza sociale, e che per favorire la coesione sociale è importante realizzare percorsi di inclusione attiva e condivisa in un’ottica di emancipazione e progressivo affiancamento dai servizi. L’attuale Amministrazione ha più volte dichiarato di voler realizzare il superamento progressivo dei campi RSC presenti a Roma – in linea con la predetta “Strategia Nazionale” – ed ha approvato a tal fine, in data 18 novembre 2016, un’apposita Memoria della Festa Giunta Capitolina, individuando gli attori, le fasi ed i tempi per l’avvio del processo volto al superamento dei “villaggi della solidarietà” ed i percorsi per l’inclusione e l’integrazione delle popolazioni RSC, attraverso un cronoprogramma di azioni-attività la cui attuazione è demandata al Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute. Con deliberazione n.117 del 16.12.2016 la Giunta Capitolina ha approvato l’istituzione del “Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” con compiti consultivi, di studio e confronto sulle azioni di Roma Capitale, in coerenza con la “Strategia Nazionale d’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020”. Al Tavolo è stato attribuito il compito di elaborare un piano di programmazione e progettazione di interventi di breve e di lungo periodo, per la graduale chiusura dei campi Rom presenti nel territorio capitolino e di promuovere la partecipazione ai Bandi Europei aventi come oggetto l’inclusione delle comunità RSC, con particolare riguardo all’occupazione lavorativa e per tutte le fasce della popolazione in difficoltà socio-economica. Il tavolo è operativo dal mese di gennaio 2017. La Giunta Capitolina con successiva deliberazione n.105 del 26.05.2017in esito al lavoro prodotto dal “Tavolo cittadino per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti”, ha infine approvato il Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e Caminanti (RSC) per il graduale superamento delle residenzialità dei campi, dei centri di raccolta e dei villaggi della solidarietà presenti nel territorio capitolino, autorizzando, in via sperimentale, le azioni e gli interventi, elaborati nel predetto Piano di Indirizzo, da attuarsi nei campi denominati “La Barbuta” e “La Monachina”, con particolare riferimento alle misure di sostegno economico, definite in dettaglio nell’allegato 1° maggio del 2021/A al suddetto Piano. Coerentemente con gli indirizzi politici espressi, intervenuto alla celebrazione della festa del lavoro nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, dopo aver partecipato alla cerimonia in memoria delle vittime del lavoro presso la Direzione Centrale Accoglienza ed Inclusione del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute intende oggi procedere alla indizione di INAIL una prima procedura di gara finalizzata alla definizione di un prototipo gestionale da mettere in Roma: “Il diritto al lavoro è diritto campo per la definitiva chiusura in tempi predeterminati dei primi due insediamenti individuati (La Barbuta e La Monachina), attraverso la costruzione di percorsi individualizzati di fuoriuscita e di raggiungimento dell'autonomia e dell'autodeterminazione delle persone. A questo fine Roma Capitale intende avviare una procedura di gara aperta di rilevanza comunitaria utilizzando le risorse messe a diposizione dal PON-METRO 2014-2020 "Tutte le strade portano a Rom", di cui il presente capitolato speciale d'appalto rappresenta le linee guida, per la selezione degli Organismi che attueranno le azioni oggetto del bando. Le risorse finanziarie sono rese disponibili dal PON Città Metropolitane 2014/2020, asse III "Servizi per l'inclusione sociale" - Azione integrata "Tutte le strade portano a Rom"- e sono pari ad Euro 3.800.000,00 (lva inclusa), in parte destinate alla sicurezza nei luoghi presente procedura ed in parte all’erogazione di lavoro. Sono ancora troppe le morti a causa di norme eluse e violate. Non è tollerabile”. Tra gli aspetti di riconosciuta efficacia contributi economici per il contrasto al fenomeno infortunistico è la diffusione di una cultura e di una coscienza in base alla quale possono trovare sempre più forti motivazioni le azioni che potranno essere intraprese dai vari attori pubblici e privati per migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori superamento delle residenzialità nei luoghi di lavoro. Gli aspetti di formazione “alta” che da anni sono curati nell’ambito del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino hanno consentito la immissione sul mercato del lavoro di figure qualificate che hanno dimostrato, secondo i dati oggettivi di successo occupazionale nel settore, di poter efficacemente portare il loro contributo ad una corretta gestione tecnologica delle problematiche di sicurezza occupazionale. Al riguardo va ricordato che la figura professionale dell’Esperto in Sicurezza, nella accezione alta di Occupational Risk Assessment and Management, e in particolare dell'Ingegnere e dei laureati in discipline tecniche, è caratterizzata da una cultura securistica necessariamente compenetrata nella propria formazione. Non sarebbero d'altronde possibili una progettazione ed un supporto qualificato alla stessa in questi termini che prescindano tanto da un dimensionamento che tenga conto delle condizioni realizzative quanto delle caratteristiche del risultato attuativo dell'oggetto della progettazione stessa. D'altro canto anche il mantenimento dell'efficienza di quanto realizzato non può in effetti prescindere da tali criteri, a maggior ragione se si tiene conto della crescente esigenza di una visione sistemica di qualità totaledue campi. In altre parole si può certamente affermare che la sicurezza, intesa come libertà dal rischio, è presente in tutti i processi industriali sin dai primi passi delle fasi progettuali, e del pari nelle fasi realizzative e di esercizio. A fronte del moderno approccio introdotto col recepimento di normative europee generali e di settore (che prevedono anche obblighi e figure professionali specifiche) volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro come definiti nel D.Lgs.81/08 e s.m.i., non che di tutela dei lavoratori stessi dei terzi da scenari di incidente rilevante, tutt'oggi una efficace risposta "interna" risultante da una qualificata azione di auto-vigilanza si prospetta come futuro obiettivo piuttosto che come risultato compiutamente raggiunto, fatto testimoniato chiaramente dai dati statistici in materia d'infortuni e malattie professionali, nonché di incidenti industriali ancora oggi tutt'altro che infrequenti e –cosa difficile da accettare ma tragicamente vera- ricorrenti con le medesime dinamiche. II compito di chi deve dedicarsi alla analisi e gestione di tali problematiche appare d’altro canto vieppiù complesso, a causa delle sostanziali evoluzioni tecniche o addirittura delle radicali trasformazioni dei processi produttivi, al delinearsi di nuovi rischi accanto a quelli tradizionali e all'esigenza di impostare le condizioni lavorative tenendo conto della possibile insorgenza di un gran numero di malattie professionali in passato non ancora identificate o sottostimate nella gravità delle loro conseguenze. Né può essere omessa la considerazione del contesto socio economico attualefatto che l’intervento attiva un processo complesso e articolato, che ha modificato si ritiene necessario sviluppare il progetto in modo importante la posizione stessa del sistema sicurezza. Trovano quindi certamente degna collocazione un arco temporale sufficientemente lungo da consentire l’esecuzione di studi di fattibilità, assestamenti e valutazioni in questo scenario giovani laureati magistrali che, grazie anche alle nozioni specifiche in materia di sicurezza e salute occupazionali impartite nell’ambito di un Master di II livello possono dedicare capacità, intelligenza e impegno al miglioramento della sicurezza del lavoro ed al contenimento dell’impatto di deviazioni sull’ambiente esterno e sui terzi. Xxxxx anche qui ribadire che itinere per garantirne il successo occupazionale dei diplomati delle passate edizioni del Master in Sicurezza del Politecnico di Torino sta a testimoniare che il mondo del lavoro ha ben compreso l’utilità delle figure in questionee controllarne gli sviluppi.

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