Legname. I legnami, da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui alle vigenti leggi, non presentare difetti incompatibili con l'uso a cui sono destinati, essere di buona qualità, privi di alburno, fessure, spaccature, nodi profondi, cipollature, buchi o altri difetti. In qualunque caso non è ammessa la presenza nel legno di insetti, larve, uova, muffe o fenomeni di marcescenza, non sono ammissibili le cipollature del legno, i nodi risultanti dall’inserzione di rami stroncati o ammalati, la fibratura elicoidale, i cretti formatisi in conseguenza al gelo o a fulmini, le perforazioni dovute al vischio. I requisiti e le prove dei legnami saranno quelli contenuti nelle vigenti norme UNI. Tutto il legname dovrà essere protetto dall’attacco di funghi, insetti e marcescenza, mediante trattamenti impregnanti in autoclave sottovuoto a pressione, con sostanze chimiche adeguate, che siano di lunga durata e che non rilascino nell’ambiente sostanze nocive per l’uomo o per la vegetazione. Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più dritte, affinché le fibre non riescano mozze dalla sega e si ritirino nelle connessure. I legnami rotondi o pali dovranno provenire dal tronco dell'albero e non dai rami, sufficientemente dritti, in modo che la congiungente i centri delle due basi non debba uscire in alcun punto del palo; dovranno essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza fra i diametri medi delle estremità non dovrà oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza, né il quarto del maggiore dei due diametri. Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di un sesto del lato della sezione trasversale. I legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente spianate, senza rientranze o risalti, e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza l'alburno, né smussi di sorta. Tutti i legnami da impiegare dovranno essere lavorati con la massima cura e precisione in conformità alle prescrizioni di cui alle vigenti leggi e norme UNI e secondo le disposizioni impartite dal Direttore dei lavori. Tutte le giunzioni dei legnami dovranno avere la forma e le dimensioni prescritte ed essere nette e precise in modo da poter ottenere un esatto combaciamento dei pezzi che devono essere uniti. No...
Legname. A.21.5 Tappeti in gomma A.21.6 Ferro in barre
Legname. La prova dell’origine dei prodotti greggi sarà fornita mediante presentazione di un certificato rilasciato, in Francia, dall’autorità prefettizia (prefetto o sotto prefetto), col concorso eventuale dell’Amministrazione doganale o delle Acque e Foreste; nella Svizzera, dai Dipartimenti cantonali delle foreste. Per legname segato che paga il dazio ridotto, la garanzia del luogo in cui viene se- gato sarà fornita nello stesso modo; l’ammissione al dazio ridotto sarà accordata dallo stesso ufficio doganale verso presentazione di buoni di credito. Le importazioni in franchigia, previste dall’art. 5 della Convenzione avverranno conformemente alle modalità generali qui sotto specificate:
Legname. I legnami, da impiegare in opera stabile e provvisoria, di qualunque essenza essi siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30 ottobre 1912, saranno provveduti fra le più scelte qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso a cui sono destinati. Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno e lo smusso in misura non maggiore di un sesto del lato della sezione trasversale. I legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente spianate, senza rientranze o risalti e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza l'alburno, ne' smussi di sorta.
Legname. I legnami da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30 ottobre 1912, saranno provveduto fra le più scelte qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati. Il legname si distinguerà, secondo le essenze e la resistenza di cui è dotato, in dolce e forte: si riterranno dolci il pioppo, l'ontano, l'abete, il pino nostrano, il tiglio, il platano, il salice, l'acero; mentre si riterranno forti la quercia, il noce, il frassino, l'olmo, il cipresso, il castagno, il larice, il pino svedese, il faggio.
Legname. I legnami da impiegare dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30 ottobre 1912, non dovranno presentare difetti di ogni sorta e dovranno essere compatibili con l'uso cui erano destinati. Le normative di riferimento a cui saranno sottoposte le strutture in legno stabili realizzate in legno sono: DIN 1052 - "Costruzioni in legno: calcolo ed esecuzione" ; UNI ENV 1995-1-1 Febbraio 1995 – "Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno. Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici".
Legname. 1. Tutto il legname impiegato nelle varie strutture dovrà essere scortecciato e durabile, ossia resistente alla degradazione dovuta all’esposizione degli agent atmosferici, sono quindi idonee le seguenti specie: larice, castagno e robinia. E’ altresì ammesso l’impiego di legname in tondelli trattato in autoclave con agenti conservanti purché non provochino effetti nocivi sul materiale vegetale vivo che ne viene a contatto.
Legname. Il legname deve essere sempre bene stagionato ed asciutto, a fibra diritta, sana, senza nodi, fenditure, tarli ed esente da qualunque altro difetto che, dalla Direzione dei lavori, fosse giudicato incompatibile con la regolare esecuzione dei lavori. Se prescritto, il legname deve essere trattato con impregnante in autoclave, sì da garantire la necessaria resistente agli agenti atmosferici. Il legname deve soddisfare alle condizioni di cui alle vigenti norme UNI sulle prove di accettazione.
Legname. I legnami, da impiegare in opere stabili o provvisorie, di tipo castagno o qualità superiore, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui alle vigenti leggi, saranno provveduti tra le più scelte qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso a cui sono destinati. I requisiti e le prove dei legnami saranno quelli contenuti nelle vigenti norme U.N.I. Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più dritte, affinché le fibre non riescano mozze dalla sega e si ritirino nelle connessure. I legnami rotondi o pali dovranno provenire dal vero tronco dell'albero e non dai rami, dovranno essere sufficientemente dritti, in modo che la congiungente i centri delle due basi non debba uscire in alcun punto del palo; dovranno essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza fra i diametri medi delle estremità non dovrà oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza, né il quarto del maggiore dei due diametri. Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di un sesto del lato della sezione trasversale. I legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente spianate, senza rientranze o risalti e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza alburno né smussi di sorta. I manufatti in legno previsti nel progetto dovranno essere realizzati in legno massello di castagno regionale di cui si riportano le principali caratteristiche: Massa volumica (ρ) ρ allo stato fresco da 700 a 1180 kg/m3, mediamente 1000 kg/m^3 ρ ad umidità normale (12% di umidità del legno) da 370 a 700 kg/m 3 mediamente 580 kg/m^3 ρ densità basale 490 kg/m^3 Ritiri (ß) ßr Ritiro radiale totale 4.3 % ßt Ritiro tangenziale totale 6.6% ßv Ritiro volumetrico Il.2 % Ritiri considerati in genere medio-bassi Resistenze meccaniche Resistenza a compressione assiale (σ) mediamente 50 MPa (N/mm^2) Resistenza a flessione statica (ad umidità normale del legno) 110 MPa (N/mm^2) Modulo di elasticità a flessione 11380 MPa (N/mm^2) Resistenza a taglio 7,3 MPa (N/mm^2) Eventuale altra essenza di legno duro, in sostituzione al legno di castagno regionale, dovrà avere caratteristiche tecniche similari, non inferiori, e potrà essere adottata solo previa accettazione da parte della ddl. ("Norme per l'accettazione dei legnami" approvate con D.M. 30-12-1952 e successive...
Legname. 1. La paleria di legno dovrà essere di essenza forte (larice, castagno), scortecciati, ben diritti, di taglio fresco, conguagliti alla superficie ed esenti da carie. Il loro diametro sarà misurato a metà della lunghezza. La parte inferiore del palo potrà essere sagomata a punta e munita di cuspide di ferro, ove prescritto.