Piano di conservazione Clausole campione

Piano di conservazione. L'art. 68 del DPR 445/2000 prevede che ogni amministrazione debba dotarsi di un "piano di conservazione degli archivi, integrato con il sistema di classificazione, per la definizione dei criteri di organizzazione dell'archivio, di selezione periodica e di conservazione dei documenti". Il piano di conservazione del Protocollo Informatico dell'Amministrazione è curato dalla Ditta Fornitrice (Hockfeiler) in questi termini:
Piano di conservazione. Il presente documento si compone di due parti: - la prima nella quale vengono definiti i principi generali e le indicazioni di massima - la seconda che contiene nello specifico per ogni titolo e classe del Titolario l’indicazione delle tipologie documentarie prodotte e dei relativi tempi di conservazione. Per quanto riguarda le tipologie documentarie, si fa riferimento alle «Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie dei documenti prodotti dai Comuni italiani in riferimento al piano di classificazione» proposte da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx-Dosio al Gruppo e disponibili per la sperimentazione.
Piano di conservazione. Un documento si definisce scartabile quando ha perso totalmente la sua rilevanza amministrativa e non ha assunto alcuna rilevanza storica. Le disposizioni di massima, i criteri di selezione, le serie archivistiche prese in considerazione ed i casi particolari ai fini di una corretta individuazione dei documenti da conservare sono contenuti nel piano di conservazione e scarto dei documenti in base al Titolario di classificazione. Il piano di conservazione e scarto é redatto in base alle disposizioni della circolare n. 44 del 2005 emanata dalla Direzione Generale degli Archivi per gli Archivi delle Istituzioni Scolastiche, che riporta i termini di conservazione delle tipologie documentarie prodotte dalle Istituzioni Scolastiche, successivamente aggiornata dalla circolare n. 28 del 2008 emanata nuovamente dalla Direzione Generale degli Archivi con allegato il massimario di conservazione dei documenti scolastici. La Scuola, preliminarmente, predispone il Piano di conservazione e scarto a partire dalle Tipologie Documentali. Il Piano viene proposto dal RSP alla Soprintendenza archivistica di competenza e viene approvato con atto formale dalla Commissione. I termini di conservazione si calcolano dalla data di chiusura della trattazione del procedimento amministrativo e non dalla data dei singoli documenti.
Piano di conservazione. Il piano di conservazione è formato dall’elenco delle tipologie documentarie prodotte e ricevute dall’Autorità e del rispettivo tempo di conservazione (limitato o perenne). Il piano di conservazione è coordinato con il titolario di classificazione.
Piano di conservazione. 21 Art. 2.13 -Tutela dei dati, diritto di accesso e consultazione 21
Piano di conservazione. Il piano di conservazione definisce i tempi di conservazione dei documenti e dei fascicoli nella sezione di deposito dell’archivio dell’Amministrazione. Il piano di conservazione adottato dall’Amministrazione corrisponde a quanto elaborato dal Ministero per i beni e le attività culturali ed è riportato nell’allegato 12 del presente MdG.
Piano di conservazione. Titolario di classificazione
Piano di conservazione. 1. È il piano contenente i criteri di organizzazione dell’archivio, della selezione periodica e della conservazione permanente dei documenti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di beni culturali. 2. Esso è composto dal titolario di classificazione e dal massimario di scarto. 3. L’aggiornamento del piano di classificazione compete al responsabile del servizio archivistico ed è assicurato quando se ne presenta la necessità, osservando quanto disposto in materia di formazione e conservazione degli archivi degli enti pubblici.
Piano di conservazione. Il Gruppo inoltre segnala ai Comuni che un sistema di gestione documentale deve avere precisi requisiti per assicurare la conservazione permanente dei documenti digitali (e tra questi, prima di tutto, l’esistenza di un responsabile di livello dirigenziale) e li invita a effettuare una analisi accurata e una valutazione dei costi e dei benefici sul lungo periodo prima di optare per la soluzione digitale. Il presente documento si compone di due parti: - la prima nella quale vengono definiti i principi generali e le indicazioni di massima - la seconda che contiene nello specifico per ogni titolo e classe del Titolario l’indicazione delle tipologie documentarie prodotte e dei relativi tempi di conservazione. Per quanto riguarda le tipologie documentarie, si fa riferimento alle «Linee guida per l’organizzazione dei fascicoli e delle serie dei documenti prodotti dai Comuni italiani in riferimento al piano di classificazione» proposte da Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx-Dosio al Gruppo e disponibili per la sperimentazione.