Common use of Prescrizioni generali Clause in Contracts

Prescrizioni generali. La rete interna di raccolta degli scarichi di ogni singolo immobile dovrà essere allacciata singolarmente e direttamente al condotto della pubblica fognatura, salvo casi particolari che dovranno essere autorizzati dal gestore del Servizio Idrico Integrato. Il convogliamento degli scarichi alla pubblica fognatura deve avvenire per gravità e la tubazione di allacciamento dovrà avere andamento rettilineo. La quota di uscita della rete di fognatura interna dalla proprietà privata al condotto stradale sarà fissata dal gestore del Servizio Idrico Integrato in funzione della quota di scorrimento di quest’ultimo. Eventuali interventi necessari ad adeguare la rete privata alla quota suddetta faranno capo al titolare dello scarico. Nel caso in cui, per la posizione dell’immobile da allacciare o per la presenza di sottoservizi in sede stradale, l’allacciamento non possa risultare costituito da un unico tratto rettilineo, dovrà essere realizzato un manufatto d’ispezione in corrispondenza di ogni cambio di direzione e/o di livelletta: i relativi oneri saranno addebitati al richiedente l’allacciamento. La rete interna dovrà collegarsi al condotto di allacciamento tramite un manufatto costituito da un sifone intercettatore dotato di esalatore e munito a monte di un pozzetto di ispezione sul condotto terminale della rete privata e a valle di una braga per l’ispezione del condotto di allacciamento pubblico. Tale manufatto dovrà essere ubicato all’interno dell’immobile, in prossimità del confine di proprietà. La tubazione di allacciamento dovrà normalmente collegarsi direttamente al condotto della fognatura pubblica tramite gli imbocchi predisposti durante la sua costruzione e quindi avere diametro interno pari a 20 centimetri; pertanto le dimensioni della sezione dei condotti della rete interna non potranno eccedere tale dimensione. In caso di portate di scarico eccedenti la capacità del suddetto allacciamento standard, allacciamenti di diametro superiore potranno essere autorizzati in via del tutto eccezionale dietro richiesta di deroga, esplicita e motivata da una relazione tecnica, compatibilmente con le caratteristiche e le condizioni del condotto della pubblica fognatura: in tal caso l’immissione nel condotto pubblico avverrà mediante apposito manufatto, il cui corrispettivo sarà addebitato al richiedente l’allacciamento. Ove la richiesta di deroga non risultasse assentibile, il richiedente dovrà provvedere alla riduzione delle portate scaricate entro valori compatibili con il diametro dell’allacciamento tipo, mediante dispositivi di laminazione ubicati all’interno della proprietà. All’interno degli immobili, la raccolta delle acque domestiche, industriali – di processo e di raffreddamento – e meteoriche dovrà avvenire tramite reti di raccolta separate e campionabili separatamente; a tale scopo devono essere installati idonei pozzetti di campionamento, ove non fossero già presenti, su ognuna delle reti di raccolta separata, prima della commistione con reflui di origine diversa, nonché immediatamente a monte del pozzetto di allaccio con la rete fognaria pubblica. A tale proposito i pozzetti di campionamento devono avere un’apertura di almeno cm 40 di diametro e tale da permettere ispezioni ed un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno cm 50. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo unitario gli impianti interni di raccolta delle acque domestiche, industriali e meteoriche potranno confluire solo immediatamente a monte del manufatto di ispezione sifone e braga. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo separato, a monte del manufatto di ispezione sifone e braga collegato alla tubazione di allacciamento alla rete nera pubblica potranno confluire solo i condotti degli impianti interni di raccolta delle acque reflue civili, industriali e meteoriche soggette al R.R. 4/2006, dotati ciascuno di un pozzetto di campionamento, per consentire il prelievo separato di campioni dei reflui convogliati. L’impianto di raccolta delle acque meteoriche non soggette al R.R. 4/2006, dovrà invece essere collegato all’allacciamento alla rete bianca pubblica tramite un manufatto costituito dai soli elementi di ispezione e braga, ubicato anch’esso all’interno dell’immobile, nei pressi del confine di proprietà. Le tubazioni costituenti la rete interna degli immobili, i giunti di collegamento e le ispezioni dovranno essere a perfetta tenuta idraulica ed essere in grado di resistere, senza dar luogo a perdite, a pressioni interne non inferiori a 0,5 atmosfere.

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Samples: Regolamento Del Servizio Idrico Integrato

Prescrizioni generali. La rete interna Presidio e attività antincendio e vigilanza notturna (22.00/06.00) portierato campus, comprese l’individuazione e la segnalazione di raccolta focolai d’incendio, di fumo e altre situazioni di pericolo all’interno dell’Istituto, con attività anche di primo intervento in caso di attivazione allarmi antincendio ed in ogni caso l’attività prevista dal D.M. 19 marzo 2015 s.m.i., ovvero la sorveglianza dei sistemi di prevenzione e protezione incendi, degli scarichi impianti tecnologici ed elettrici, di sicurezza intesa come “controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo”. Il servizio dovrà essere svolto in modo puntuale e continuativo secondo le seguenti modalità: 2 unità: - n. 1 unità h 24 per 365 giorni anno (solo dalle ore 22.00 alle 06.00 di ogni singolo immobile giorno dovrà essere allacciata singolarmente garantita una unità per il servizio di vigilanza fissa nonché con collegamento con i sistemi di allarme ed antintrusione sotto specificati (decreto Ministero Interno 1 dicembre 2010 n.269) - n. 1 unità dalle ore 20.00 alle ore 06.00 dal lunedì al venerdì e direttamente al condotto della pubblica fognaturadalle ore 13.00 alle ore 06.00 nelle giornate di sabato, salvo casi particolari domenica o festività infrasettimanali: con l'obbligo, per gli operatori di effettuare nell'arco delle 24h almeno n. 8 (otto) ronde complete, che dovranno tener conto dei percorsi evidenziati nelle planimetrie che saranno fornite alla ditta aggiudicataria, provvedendo alla timbratura a mezzo di sistemi elettronici installati conformemente alle planimetrie citate, per segnalare le ronde eseguite; ulteriori ronde, potranno prevedere la non disattivazione degli impianti antintrusione, dovranno comunque essere autorizzati dal gestore rilevate tramite la timbratura a mezzo sistemi elettronici; dovranno essere garantite almeno 3 (tre) ronde tra le ore 22.00 e le ore 06.00. Le ronde dovranno essere distribuite regolarmente durante l’orario di servizio, variando l’ordine di visita dei luoghi. I percorsi delle ronde, il numero e la dislocazione dei timbratori indicati nelle planimetrie che vi saranno fornite in occasione del Servizio Idrico Integratosopralluogo, potranno subire delle modifiche in base alle esigenze dell’Istituto, che verranno prontamente comunicate, senza aggravio di spesa per il CRO. I files excel relativi alle ronde effettuate andranno trasmessi mensilmente, entro la prima settimana del mese successivo, a mezzo mail all’indirizzo xxxxxxxxxx@xxx.xx . Il convogliamento degli scarichi C.R.O. garantisce il libero accesso ai propri locali al personale incaricato del servizio, le cui generalità dovranno essere preventivamente fornite dalla ditta aggiudicataria; tuttavia si precisa che in alcuni locali l’accesso stesso è vietato o è consentito con particolari precauzioni, che verranno comunicate alla pubblica fognatura deve avvenire ditta affidataria. Agli operatori verrà assegnato un apparecchio telefonico per gravità ricevere ed effettuare le chiamate d’emergenza. Prescrizioni relative alla sorveglianza volta ad individuare e segnalare l’innesco di focolai d’incendio o altre situazioni di pericolo all’interno dell’Istituto: Il comportamento che gli operatori dovranno tenere nel caso individui o gli venga segnalato l’innesco di un focolaio, l’insorgere di un incendio o comunque situazioni di pericolo, dovrà essere conforme alla documentazione che vi sarà fornita in sede di sopralluogo (Piano di Emergenza incendio CRO e Procedura operativa-Piano di emergenza Campus), nonché all’incontro che si terrà tra la tubazione ditta aggiudicataria e il personale tecnico del CRO e il Responsabile del SPPA CRO. Durante questo incontro oltre al referente della Ditta per il Cro dovrà essere presente tutto il personale della ditta aggiudicataria che svolgerà il servizio presso l’Istituto, in quanto verranno fornite ulteriori istruzioni di allacciamento comportamento. In caso la ditta ritenga di impiegare personale diverso da quello che ha partecipato all’incontro di cui sopra, dovrà avere andamento rettilineoprovvedere ad effettuare adeguata formazione/informazione dei nuovi addetti, fornendone attestazione della formazione effettuata. La quota Il CRO potrà organizzare periodicamente incontri formativi mirati all’antincendio e il personale della ditta aggiudicataria del presente appalto dovrà parteciparvi; la ditta non potrà richiedere costi aggiuntivi. Durante le ronde l’operatore, onde poter accertare eventuali situazioni di uscita della rete pericolo presenti all’interno delle aree chiuse, dovrà aprire la porta di fognatura interna dalla proprietà privata al condotto stradale sarà fissata dal gestore del Servizio Idrico Integrato accesso alla zona stessa, percorrere i corridoi ed una volta effettuato il controllo in funzione della quota questione, uscire avendo cura di scorrimento di quest’ultimo. Eventuali interventi necessari ad adeguare richiudere la rete privata alla quota suddetta faranno capo al titolare dello scaricoporta e spegnere l’illuminazione. Nel caso in cuisi verifichi la segnalazione, per la posizione dell’immobile da allacciare o per la presenza attraverso le apparecchiature installate presso il Servizio di sottoservizi in sede stradalePortineria, l’allacciamento non possa risultare costituito da di un unico tratto rettilineo, dovrà essere realizzato un manufatto d’ispezione in corrispondenza di ogni cambio di direzione e/allarme d’incendio o di livelletta: un guasto, l’operatore verrà chiamato dal centralinista e dovrà quindi, sospendere la ronda stessa, farsi riferire i relativi oneri saranno addebitati al richiedente l’allacciamentodati riportati sul display della centrale antincendio dal centralinista e recarsi nella zona segnalata. La rete interna dovrà collegarsi al condotto di allacciamento tramite un manufatto costituito da un sifone intercettatore dotato di esalatore e munito a monte di un pozzetto di ispezione sul condotto terminale della rete privata e a valle di una braga per l’ispezione del condotto di allacciamento pubblico. Tale manufatto dovrà essere ubicato all’interno dell’immobile, in prossimità del confine di proprietà. La tubazione di allacciamento dovrà normalmente collegarsi direttamente al condotto della fognatura pubblica tramite gli imbocchi predisposti durante la sua costruzione Dovrà quindi accedere alla centralina specifica nella zona interessata dall’allarme e quindi avere diametro interno pari individuare il dispositivo che ha generato l’allarme, recarsi quindi nel sito del dispositivo in allarme e segnalare al centralino la situazione rilevata nell’area. Le chiavi di accesso ai locali interessati dalla ronda saranno messe a 20 centimetri; pertanto le dimensioni disposizione della sezione dei condotti della rete interna non potranno eccedere tale dimensioneditta appaltatrice. In caso di portate necessità di scarico eccedenti accesso da parte degli operatori della ditta appaltatrice ad ulteriori locali chiusi, per verificare l’insorgere di incendio o per lo spegnimento dello stesso, dovrà ritirare la capacità chiave dell’Ufficio Tecnico, posta nell’apposita cassetta presso il Servizio di Portineria, onde poter accedere al deposito delle chiavi di tutte le porte dell’Istituto. Nel rapportino d’intervento l’operatore dovrà quindi anche indicare in quali locali è stato necessario accedere – precisandone la motivazione. Il personale impiegato dovrà aver preso parte ad un corso teorico e pratico in materia di prevenzione incendi per strutture ad alto rischio (12 ore Teoriche e 4 ore pratiche), rilasciato dai VV.FF. per ciascun incaricato al servizio La ditta aggiudicataria dovrà provvedere prima dell’inizio del suddetto allacciamento standardservizio alla consegna degli attestati di addetto antincendio del personale che opererà nell’Istituto, allacciamenti ivi compreso l’attestato all’utilizzo dei D.P.I. di diametro superiore potranno III^ ctg (autorespiratori). Nel caso la ditta, durante il periodo contrattuale, intenda impiegare personale diverso da quello comunicato inizialmente lo stesso dovrà essere autorizzati in via del tutto eccezionale dietro richiesta di derogapossesso dell’attestato già citato, esplicita e motivata da una relazione tecnica, compatibilmente con le caratteristiche e le condizioni spese per il conseguimento di tale attestazione saranno a carico della ditta appaltatrice. Il personale assegnato al servizio sarà tenuto a partecipare ad eventuali ulteriori corsi di formazione organizzati dall’Ente; le spese sostenute per tali corsi saranno a carico del condotto della pubblica fognatura: in tal caso l’immissione nel condotto pubblico avverrà mediante apposito manufattoC.R.O., il cui corrispettivo mentre l’orario di servizio dovuto al dipendente sarà addebitato al richiedente l’allacciamento. Ove la richiesta di deroga non risultasse assentibile, il richiedente dovrà provvedere alla riduzione delle portate scaricate entro valori compatibili con il diametro dell’allacciamento tipo, mediante dispositivi di laminazione ubicati all’interno della proprietà. All’interno degli immobili, la raccolta delle acque domestiche, industriali – di processo e di raffreddamento – e meteoriche dovrà avvenire tramite reti di raccolta separate e campionabili separatamente; a tale scopo devono essere installati idonei pozzetti di campionamento, ove non fossero già presenti, su ognuna delle reti di raccolta separata, prima della commistione con reflui di origine diversa, nonché immediatamente a monte del pozzetto di allaccio con la rete fognaria pubblica. A tale proposito i pozzetti di campionamento devono avere un’apertura di almeno cm 40 di diametro e tale da permettere ispezioni ed un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno cm 50. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo unitario gli impianti interni di raccolta delle acque domestiche, industriali e meteoriche potranno confluire solo immediatamente a monte del manufatto di ispezione sifone e braga. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo separato, a monte del manufatto di ispezione sifone e braga collegato alla tubazione di allacciamento alla rete nera pubblica potranno confluire solo i condotti degli impianti interni di raccolta delle acque reflue civili, industriali e meteoriche soggette al R.R. 4/2006, dotati ciascuno di un pozzetto di campionamento, per consentire il prelievo separato di campioni dei reflui convogliati. L’impianto di raccolta delle acque meteoriche non soggette al R.R. 4/2006, dovrà invece essere collegato all’allacciamento alla rete bianca pubblica tramite un manufatto costituito dai soli elementi di ispezione e braga, ubicato anch’esso all’interno dell’immobile, nei pressi del confine di proprietà. Le tubazioni costituenti la rete interna degli immobili, i giunti di collegamento e le ispezioni dovranno essere a perfetta tenuta idraulica ed essere in grado di resistere, senza dar luogo a perdite, a pressioni interne non inferiori a 0,5 atmosferecarico dell’appaltatore.

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Samples: Servizio Di Vigilanza Armata

Prescrizioni generali. La 9. Gli effluenti gassosi non devono essere diluiti più di quanto sia inevitabile dal punto di vista tecnico e dell’esercizio secondo quanto stabilito dall’art. 271, commi 12 e 13, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. (ex art. 3 comma 3 del D.M. 12/7/90). 10. Gli impianti di abbattimento funzionanti secondo un ciclo ad umido avviano i reflui derivanti o al trattamento esterno come rifiuti liquidi o avviati alla rete interna fognaria/impianto di raccolta trattamento aziendale. 11. Tutti i condotti di adduzione e di scarico che convogliano gas, fumo e polveri, devono essere provvisti ciascuno di fori di campionamento dal diametro di 100 mm. In presenza di presidi depurativi, le bocchette di ispezione devono essere previste a monte ed a valle degli scarichi stessi. Tali fori, devono essere allineati sull’asse del condotto e muniti di ogni singolo immobile dovrà essere allacciata singolarmente relativa chiusura metallica. Nella definizione della loro ubicazione si deve fare riferimento alle norme UNI En 15259:08 requisiti delle sezioni e direttamente al condotto dei siti di misurazione e UNI En 16911 – 1:13 determinazione manuale ed automatica della pubblica fognaturavelocità e della portata. Laddove le norme tecniche non fossero attuabili, salvo casi particolari che dovranno essere autorizzati dal gestore del Servizio Idrico Integratol’esercente potrà applicare altre opzioni (opportunamente documentate) e concordate con ARPA. 12. Il convogliamento Qualunque interruzione nell'esercizio degli scarichi alla pubblica fognatura deve avvenire per gravità e la tubazione impianti di allacciamento dovrà avere andamento rettilineo. La quota di uscita della rete di fognatura interna dalla proprietà privata al condotto stradale sarà fissata dal gestore del Servizio Idrico Integrato in funzione della quota di scorrimento di quest’ultimo. Eventuali interventi necessari ad adeguare la rete privata alla quota suddetta faranno capo al titolare dello scarico. Nel caso in cui, abbattimento necessaria per la posizione dell’immobile da allacciare loro manutenzione o per dovuta a guasti accidentali, qualora non esistano equivalenti impianti di abbattimento di riserva, deve comportare la presenza fermata, limitatamente al ciclo tecnologico ed essi collegato, dell'esercizio degli impianti industriali, dandone comunicazione entro le otto ore successive all’evento all’Autorità Competente, al Comune e ad ARPA. Gli impianti potranno essere riattivati solo dopo la rimessa in efficienza degli impianti di sottoservizi abbattimento a loro collegati E.2 Acqua Sigla LOCALIZZAZIONE Tipologia di acque scaricate Ricettore Sistema di abbattimento E.2.1 Prescrizioni scarichi n.S1 e 1C 1. Per lo scarico S1 recapitante in sede stradalefognatura il Gestore della Ditta dovrà assicurare il rispetto dei valori limite della Tabella 3, l’allacciamento non possa risultare costituito da un unico tratto rettilineoAllegato 5, dovrà essere realizzato un manufatto d’ispezione in corrispondenza di ogni cambio di direzione e/o di livelletta: i relativi oneri saranno addebitati parte Terza del D.Lgs. 152/06 al richiedente l’allacciamento. La rete interna dovrà collegarsi al condotto di allacciamento tramite un manufatto costituito da un sifone intercettatore dotato di esalatore e munito pozzetto “C” a monte di un pozzetto di ispezione sul condotto terminale della rete privata e a valle di una braga per l’ispezione del condotto di allacciamento pubblico. Tale manufatto dovrà essere ubicato all’interno dell’immobile, in prossimità del confine di proprietà. La tubazione di allacciamento dovrà normalmente collegarsi direttamente al condotto della fognatura pubblica tramite gli imbocchi predisposti durante la sua costruzione e quindi avere diametro interno pari a 20 centimetri; pertanto le dimensioni della sezione dei condotti della rete interna non potranno eccedere tale dimensione. In caso di portate di scarico eccedenti la capacità del suddetto allacciamento standard, allacciamenti di diametro superiore potranno essere autorizzati in via del tutto eccezionale dietro richiesta di deroga, esplicita e motivata da una relazione tecnica, compatibilmente con le caratteristiche e le condizioni del condotto della pubblica fognatura: in tal caso l’immissione nel condotto pubblico avverrà mediante apposito manufatto, il cui corrispettivo sarà addebitato al richiedente l’allacciamento. Ove la richiesta di deroga non risultasse assentibile, il richiedente dovrà provvedere alla riduzione delle portate scaricate entro valori compatibili con il diametro dell’allacciamento tipo, mediante dispositivi di laminazione ubicati all’interno della proprietà. All’interno degli immobili, la raccolta delle acque domestiche, industriali – di processo e di raffreddamento – e meteoriche dovrà avvenire tramite reti di raccolta separate e campionabili separatamente; a tale scopo devono essere installati idonei pozzetti di campionamento, ove non fossero già presenti, su ognuna delle reti di raccolta separata, prima della commistione con reflui di origine diversa, nonché immediatamente a monte del pozzetto di allaccio con la rete fognaria pubblica. A tale proposito i pozzetti di campionamento devono avere un’apertura di almeno cm 40 di diametro e tale da permettere ispezioni ed un accumulo anche estemporaneo altri generi di acque di reflue. 2. Per lo scarico per una profondità di almeno cm 501C recapitante in CIS – Fiume Olona il Gestore della Ditta dovrà assicurare il rispetto dei valori limite della Tabella 3, Allegato 5, parte Terza del D.Lgs. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo unitario gli impianti interni di raccolta delle acque domestiche152/06. 3. Secondo quanto disposto dall’art. 101, industriali e meteoriche potranno confluire solo immediatamente a monte comma 5, del manufatto di ispezione sifone e bragaD.Lgs. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo separato, a monte del manufatto di ispezione sifone e braga collegato alla tubazione di allacciamento alla rete nera pubblica potranno confluire solo i condotti degli impianti interni di raccolta delle acque reflue civili, industriali e meteoriche soggette al R.R. 4/2006, dotati ciascuno di un pozzetto di campionamento, per consentire il prelievo separato di campioni dei reflui convogliati. L’impianto di raccolta delle acque meteoriche non soggette al R.R. 4/2006, dovrà invece essere collegato all’allacciamento alla rete bianca pubblica tramite un manufatto costituito dai soli elementi di ispezione e braga, ubicato anch’esso all’interno dell’immobile, nei pressi del confine di proprietà. Le tubazioni costituenti la rete interna degli immobili152/06, i giunti valori limite di collegamento emissione non possono in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. Non è comunque consentito diluire con acque di raffreddamento, di lavaggio o “vergini” prelevate esclusivamente allo scopo gli scarichi parziali contenenti le sostanze indicate ai numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10, 12, 15, 16, 17 e le ispezioni dovranno essere a perfetta tenuta idraulica ed essere in grado di resistere18 della tabella 5 dell'Allegato 5 relativo alla Parte Terza del D.Lgs. 152/06, senza dar luogo a perdite, a pressioni interne non inferiori a 0,5 atmosfereprima del trattamento degli scarichi parziali stessi per adeguarli ai limiti previsti dal presente decreto.

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Samples: Technical Annex

Prescrizioni generali. VII) Devono essere adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurre al minimo la quantità di rifiuti prodotti, nonché la loro pericolosità. VIII) Il gestore deve tendere verso il potenziamento delle attività di riutilizzo e di recupero dei rifiuti prodotti, nell’ambito del proprio ciclo produttivo e/o privilegiando il conferimento ad impianti che effettuino il recupero dei rifiuti. IX) L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul e nel suolo sono severamente vietati. X) Per i rifiuti da imballaggio devono essere privilegiate le attività di riutilizzo e recupero. XI) I rifiuti in deposito temporaneo devono essere avviati a smaltimento e/o recupero con cadenza almeno annuale. XII) Il deposito temporaneo dei rifiuti deve rispettare la definizione di cui all'art. 6, comma 1, lettera m) del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, nonché del d.d.g. Tutela ambientale 7 gennaio 1998, n.36; qualora le suddette definizioni non vengano rispettate, il produttore di rifiuti è tenuto a darne comunicazione all’autorità competente ai sensi dell’art.10 del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n.59. XIII) Per il deposito di rifiuti infiammabili deve essere acquisito il certificato di prevenzione incendi (CPI) secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero dell’Interno 4 maggio 1998; all’interno dell’impianto devono comunque risultare soddisfatti i requisiti minimi di prevenzione incendi (uscite di sicurezza, porte tagliafuoco, estintori, ecc.). XIV) La rete interna movimentazione e lo stoccaggio dei rifiuti, da effettuare in condizioni di sicurezza, deve: • evitare la dispersione di materiale pulverulento nonché gli sversamenti al suolo di liquidi; • evitare l'inquinamento di aria, acqua, suolo e sottosuolo, ed ogni danno a flora e fauna; • evitare per quanto possibile rumori e molestie olfattive; • produrre il minor degrado ambientale e paesaggistico possibile; • rispettare le norme igienico - sanitarie; • garantire l'incolumità e la sicurezza degli addetti all'impianto e della popolazione. XV) La gestione dei rifiuti dovrà essere effettuata da personale edotto del rischio rappresentato dalla loro movimentazione e informato della pericolosità dei rifiuti; durante le operazioni gli addetti dovranno indossare idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) in base al rischio valutato. XVI) I rifiuti devono essere stoccati per categorie omogenee e devono essere contraddistinti da un codice C.E.R., in base alla provenienza ed alle caratteristiche del rifiuto stesso; è vietato miscelare categorie diverse di rifiuti, in particolare rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi; devono essere separati i rifiuti incompatibili tra loro, ossia che potrebbero reagire; le aree adibite allo stoccaggio devono essere debitamente contrassegnate al fine di rendere nota la natura e la pericolosità dei rifiuti, nonché eventuali norme di comportamento. XVII) La detenzione e l’attività di raccolta degli scarichi oli, delle emulsioni oleose e dei filtri oli usati, deve essere organizzata e svolta secondo le modalità previste dal D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 95 e deve rispettare le caratteristiche tecniche previste dal D.M. 16 maggio 1996, n. 392. In particolare, gli impianti di ogni singolo immobile dovrà stoccaggio presso i detentori di capacità superiore a 500 litri devono soddisfare i requisiti tecnici previsti nell’allegato C al D.M. 16 maggio 1996, n. 392. XVIII) Le batterie esauste devono essere allacciata singolarmente stoccate in apposite sezioni coperte, protette dagli agenti meteorici, su platea impermeabilizzata e direttamente al condotto della pubblica fognatura, salvo casi particolari che dovranno essere autorizzati dal gestore del Servizio Idrico Integrato. Il convogliamento degli scarichi alla pubblica fognatura deve avvenire per gravità e la tubazione di allacciamento dovrà avere andamento rettilineo. La quota di uscita della rete di fognatura interna dalla proprietà privata al condotto stradale sarà fissata dal gestore del Servizio Idrico Integrato in funzione della quota di scorrimento di quest’ultimo. Eventuali interventi necessari ad adeguare la rete privata alla quota suddetta faranno capo al titolare dello scarico. Nel caso in cui, per la posizione dell’immobile da allacciare o per la presenza di sottoservizi in sede stradale, l’allacciamento non possa risultare costituito da un unico tratto rettilineo, dovrà essere realizzato un manufatto d’ispezione in corrispondenza di ogni cambio di direzione e/o di livelletta: i relativi oneri saranno addebitati al richiedente l’allacciamento. La rete interna dovrà collegarsi al condotto di allacciamento tramite un manufatto costituito da un sifone intercettatore dotato di esalatore e munito a monte munita di un pozzetto di ispezione sul condotto terminale della rete privata e a valle di una braga per l’ispezione del condotto di allacciamento pubblico. Tale manufatto dovrà essere ubicato all’interno dell’immobile, in prossimità del confine di proprietà. La tubazione di allacciamento dovrà normalmente collegarsi direttamente al condotto della fognatura pubblica tramite gli imbocchi predisposti durante la sua costruzione e quindi avere diametro interno pari a 20 centimetri; pertanto le dimensioni della sezione dei condotti della rete interna non potranno eccedere tale dimensione. In caso di portate di scarico eccedenti la capacità del suddetto allacciamento standard, allacciamenti di diametro superiore potranno essere autorizzati in via del tutto eccezionale dietro richiesta di deroga, esplicita e motivata da una relazione tecnica, compatibilmente con le caratteristiche e le condizioni del condotto della pubblica fognatura: in tal caso l’immissione nel condotto pubblico avverrà mediante apposito manufatto, il cui corrispettivo sarà addebitato al richiedente l’allacciamento. Ove la richiesta di deroga non risultasse assentibile, il richiedente dovrà provvedere alla riduzione delle portate scaricate entro valori compatibili con il diametro dell’allacciamento tipo, mediante dispositivi di laminazione ubicati all’interno della proprietà. All’interno degli immobili, la raccolta delle acque domestiche, industriali – di processo e di raffreddamento – e meteoriche dovrà avvenire tramite reti sistema di raccolta separate e campionabili separatamente; a tale scopo degli eventuali sversamenti acidi. Le sezioni di stoccaggio delle batterie esauste devono avere caratteristiche di resistenza alla corrosione ed all’aggressione degli acidi. I rifiuti in uscita dall’impianto, costituiti da batterie esauste, devono essere installati idonei pozzetti di campionamentoconferite al Consorzio obbligatorio batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi, ove non fossero già presenti, su ognuna delle reti di raccolta separata, prima della commistione con reflui di origine diversa, nonché immediatamente a monte del pozzetto di allaccio con la rete fognaria pubblica. A tale proposito i pozzetti di campionamento devono avere un’apertura di almeno cm 40 di diametro e tale da permettere ispezioni ed un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno cm 50. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo unitario gli impianti interni di raccolta delle acque domestiche, industriali e meteoriche potranno confluire solo immediatamente a monte del manufatto di ispezione sifone e braga. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo separato, a monte del manufatto di ispezione sifone e braga collegato alla tubazione di allacciamento alla rete nera pubblica potranno confluire solo i condotti degli impianti interni di raccolta delle acque reflue civili, industriali e meteoriche soggette al R.R. 4/2006, dotati ciascuno di un pozzetto di campionamento, per consentire il prelievo separato di campioni dei reflui convogliati. L’impianto di raccolta delle acque meteoriche non soggette al R.R. 4/2006, dovrà invece essere collegato all’allacciamento alla rete bianca pubblica tramite un manufatto costituito dai soli elementi di ispezione e braga, ubicato anch’esso all’interno dell’immobile, nei pressi del confine di proprietà. Le tubazioni costituenti la rete interna degli immobili, i giunti di collegamento e le ispezioni dovranno essere a perfetta tenuta idraulica ed essere in grado di resistere, senza dar luogo a perdite, a pressioni interne non inferiori a 0,5 atmosferedirettamente o mediante consegna ai suoi raccoglitori incaricati o convenzionati.

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Samples: Identificazione Del Complesso Ippc

Prescrizioni generali. La rete interna di raccolta degli scarichi di ogni singolo immobile 1. Si fa presente che l’insediamento dovrà essere allacciata singolarmente e direttamente al condotto della pubblica fognaturaconforme a quanto indicato nella planimetria n.1 del 15.05.2012, salvo casi particolari limitatamente a ciò che dovranno essere autorizzati dal gestore del Servizio Idrico Integrato. Il convogliamento degli scarichi alla pubblica fognatura deve avvenire per gravità e la tubazione di allacciamento dovrà avere andamento rettilineo. La quota di uscita della rete di fognatura interna dalla proprietà privata al condotto stradale sarà fissata dal gestore del Servizio Idrico Integrato in funzione della quota di scorrimento di quest’ultimo. Eventuali interventi necessari ad adeguare la rete privata alla quota suddetta faranno capo al titolare dello scarico. Nel caso in cui, per riguarda la posizione dell’immobile da allacciare o per la presenza dei punti di sottoservizi in sede stradalescarico, l’allacciamento non possa risultare costituito da un unico tratto rettilineo, dovrà essere realizzato un manufatto d’ispezione in corrispondenza di ogni cambio di direzione e/o di livelletta: i relativi oneri saranno addebitati al richiedente l’allacciamento. La rete interna dovrà collegarsi al condotto di allacciamento tramite un manufatto costituito da un sifone intercettatore dotato di esalatore e munito a monte di un pozzetto di ispezione sul condotto terminale della rete privata e a valle di una braga per l’ispezione del condotto di allacciamento pubblico. Tale manufatto dovrà essere ubicato all’interno dell’immobile, in prossimità del confine di proprietà. La tubazione di allacciamento dovrà normalmente collegarsi direttamente al condotto della fognatura pubblica tramite gli imbocchi predisposti durante la sua costruzione e quindi avere diametro interno pari a 20 centimetri; pertanto le dimensioni della sezione dei condotti della rete interna non potranno eccedere tale dimensione. In caso di portate di scarico eccedenti la capacità del suddetto allacciamento standard, allacciamenti di diametro superiore potranno essere autorizzati in via del tutto eccezionale dietro richiesta di deroga, esplicita e motivata da una relazione tecnica, compatibilmente con le caratteristiche e le condizioni del condotto della pubblica fognatura: in tal caso l’immissione nel condotto pubblico avverrà mediante apposito manufatto, il cui corrispettivo sarà addebitato al richiedente l’allacciamento. Ove la richiesta di deroga non risultasse assentibile, il richiedente dovrà provvedere alla riduzione delle portate scaricate entro valori compatibili con il diametro dell’allacciamento tipo, mediante dispositivi di laminazione ubicati all’interno della proprietà. All’interno degli immobili, la raccolta delle acque domestiche, industriali – di processo e di raffreddamento – e meteoriche dovrà avvenire tramite reti di raccolta separate e campionabili separatamente; a tale scopo devono essere installati idonei pozzetti di campionamento, ove non fossero già presenti, su ognuna tracciati delle reti di raccolta separata, prima della commistione con reflui di origine diversa, nonché immediatamente a monte del pozzetto di allaccio con la rete fognaria pubblica. A tale proposito i pozzetti di campionamento devono avere un’apertura di almeno cm 40 di diametro e tale da permettere ispezioni ed un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno cm 50. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo unitario gli impianti interni di raccolta delle acque domestiche, industriali e meteoriche potranno confluire solo immediatamente a monte del manufatto di ispezione sifone e braga. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo separato, a monte del manufatto di ispezione sifone e braga collegato alla tubazione di allacciamento alla rete nera pubblica potranno confluire solo i condotti degli impianti interni di raccolta delle acque reflue civilie delle acque meteoriche, industriali i pozzetti d’ispezione e meteoriche soggette le griglie o caditoie di raccolta delle acque, nonché per quanto riguarda i sistemi di trattamento delle acque scaricate; qualora siano apportate modifiche allo stato di fatto dell’insediamento relativamente ai punti di cui sopra, dovrà essere comunicata tale variazione preventivamente all’Autorità competente ed all’ARPA Dipartimento Provinciale di Lecco, allegando la documentazione concernente le variazioni e le modifiche che s’intendono apportare ed allegando nuova planimetria/schema. 2. Il Gestore IPPC dovrà eseguire tutte le operazioni indicate nel programma di gestione secondo le modalità e le frequenze indicate nel Piano di Monitoraggio (paragrafo F4); dovranno essere ottemperate le seguenti prescrizioni gestionali :  Gestione delle attività di servizio alla depurazione - controllo del livello dei reattivi utilizzati ai fini depurativi (calce, polielettrolita, ecc.), taratura elettrodi di pH, rx, e verifica funzionalità interruttori di livello con la frequenza indicata in F4.  Gestione delle vasche di decantazione e processo chimico fisico - Le vasche di decantazione dovranno sempre essere mantenute in piena efficienza, mediante periodici svuotamenti e pulizie, in maniera da evitare che l'eccessivo livello di fanghi sia tale da pregiudicare l'efficacia del processo di decantazione.  Gestione degli elettrodi - Gli elettrodi, che misurano le concentrazioni e quindi regolano l’addizione dei reagenti nell’impianto di depurazione delle acque, devono essere puliti e controllati, almeno una volta al R.R. 4/2006giorno, dotati ciascuno al fine di evitare la formazione di incrostazione e quindi garantire un pozzetto funzionamento degli stessi preciso e costante nel tempo. La taratura va effettuata almeno una volta a settimana.  Gestione della sezione di campionamentofiltrazione chimico/fisica : verifica dell’efficienza delle resine, per consentire il prelievo separato carboni e filtri a sabbia, ovvero controllo delle pressioni di campioni esercizio, operazioni di controlavaggio, sostituzione periodica e/o rigenerazione delle colonne.  Gestione delle reti di drenaggio e/o fognarie, delle aree di stoccaggio rifiuti - pulizia delle caditoie grigliate e delle canaline delle acque reflue industriali, dei reflui convogliati. L’impianto pozzetti di raccolta delle acque meteoriche non soggette di dilavamento, delle acque di drenaggio e delle acque di lavaggio: con la frequenza indicata al R.R. 4/2006punto 4.2 del paragrafo F.4. - pulizia delle tubazioni atte al trasporto delle acque di processo dall’interno dello stabilimento all’impianto di depurazione, con particolare riguardo a quelle fuori terra; qualora possibile, le stesse dovranno essere smontate e pulite da eventuali incrostazioni che impediscono il buon deflusso dei reflui; dovranno essere verificate le giunzioni sostituendo, ove necessario, le guarnizioni di tenuta: con la frequenza indicata al punto 4.2 del paragrafo F.4. - pulizia dei pozzetti o caditoie della rete delle acque reflue di processo interni ai reparti: con la frequenza indicata al punto 4.2 del paragrafo F.4. - pulizia manuale con idonei mezzi meccanici (es. a secco e/o con idonei mezzi assorbenti) della superficie scolante e delle superfici coperte: con la frequenza indicata al punto 4.2 del paragrafo F.4; nel caso di sversamenti accidentali l’intervento deve essere immediato; - verifica dell’integrità delle reti: quelle deputate al convogliamento delle acque meteoriche e le restanti con la frequenza indicata al punto 4.2 del paragrafo F.4. La documentazione attestante le ispezioni condotte come sopra, dovrà invece essere collegato all’allacciamento alla rete bianca pubblica tramite un manufatto costituito dai soli elementi inclusa nel registro appositamente predisposto prevedendo delle schede di ispezione controllo, che attestino parimenti la data, il luogo, la descrizione dell’intervento. 3. Il Gestore deve osservare quelle prescrizioni di comportamento in caso di sversamenti accidentali all’interno dello stabilimento industriale e bragarelative a disservizi che possono comportare il superamento dei limiti allo scarico: a) in caso di rilascio di sostanze liquide, ubicato anch’esso all’interno dell’immobilele stesse dovranno essere raccolte con mezzi adeguati ed avviate alle operazioni di recupero / smaltimento esterno; b) l’impianto di trattamento delle acque di scarico installato presso lo stabilimento, nei pressi del confine deve essere utilizzato per depurare i flussi certi e ben definiti di proprietàreflui, dichiarati in osservanza della precedente prescrizione ed accertati durante l’istruttoria. Le tubazioni costituenti la rete interna degli immobiliNel caso di sversamenti accidentali di sostanze chimiche o di rifiuti liquidi con caratteristiche chimico – fisiche o con portate eterogenee non definite, legate all’episodio accidentale, e quindi non prevedibili a priori, i giunti di collegamento e le ispezioni liquidi sversati dovranno essere raccolti nelle apposite vasche di emergenza, previste a perfetta tenuta idraulica ed tale scopo che, in normali condizioni di esercizio, devono essere sempre disponibili. In genere tali liquidi dovranno essere smaltiti come rifiuto. E’ ammesso l’invio di tali liquidi all’impianto di trattamento dell’azienda a condizione che sia preventivamente certificato da relazione tecnica firmata da tecnico competente che confermi l’idoneità dell’impianto a rimuovere i composti e gli elementi presenti nei liquidi sversati. Tale certificazione dovrà essere inviata agli Enti territorialmente competenti; c) In caso di grave guasto o disservizio presso l’insediamento, tali da compromettere la qualità dello scarico finale, dovrà esserne data immediata comunicazione alla Autorità AIA e all’ARPA competenti sul territorio, fornendo esaurienti motivazioni al riguardo e precisando la durata presumibile del guasto o disservizio. In tali circostanze, dovrà essere immediatamente sospeso il recapito delle acque da trattare all’impianto e/o allo scarico, interrompendo le attività che determinano la formazione d’acque reflue, sospendendo la stessa. Una volta risolta la problematica connessa con il disservizio, dovrà esserne comunicata (contestualmente) la riattivazione dello scarico all’ARPA, allegando alla stessa comunicazione un referto analitico, sottoscritto da tecnico abilitato, relativo all’effluente finale in grado di resistereuscita dallo scarico oggetto d’autorizzazione, senza dar luogo comprovante l’avvenuto ritorno a perdite, a pressioni interne non inferiori a 0,5 atmosfereregime dell’impianto o delle altre strutture che sono state interessare dal disservizio.

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Samples: Technical Attachment to Administrative Provision

Prescrizioni generali. La rete interna di raccolta degli scarichi di ogni singolo immobile dovrà essere allacciata singolarmente e direttamente al condotto della pubblica fognatura, salvo casi particolari che dovranno essere autorizzati dal gestore del Servizio Idrico Integrato. Il convogliamento degli scarichi alla pubblica fognatura deve avvenire per gravità e la tubazione di allacciamento dovrà avere andamento rettilineo. La quota di uscita della rete di fognatura interna dalla proprietà privata al condotto stradale sarà fissata dal gestore del Servizio Idrico Integrato in funzione della quota di scorrimento di quest’ultimo. Eventuali interventi necessari ad adeguare la rete privata alla quota suddetta faranno capo al titolare dello scarico. Nel caso in cui, per la posizione dell’immobile da allacciare o per la presenza di sottoservizi in sede stradale, l’allacciamento non possa risultare costituito da un unico tratto rettilineo, dovrà essere realizzato un manufatto d’ispezione in corrispondenza di ogni cambio di direzione e/o di livelletta: i relativi oneri saranno addebitati al richiedente l’allacciamento. La rete interna dovrà collegarsi al condotto di allacciamento tramite un manufatto costituito da un sifone intercettatore dotato di esalatore e munito a monte di un pozzetto di ispezione sul condotto terminale della rete privata e a valle di una braga per l’ispezione del condotto di allacciamento pubblico. Tale manufatto dovrà essere ubicato all’interno dell’immobile, in prossimità del confine di proprietà. La tubazione di allacciamento dovrà normalmente collegarsi direttamente al condotto della fognatura pubblica tramite gli imbocchi predisposti durante la sua costruzione e quindi avere diametro interno pari a 20 centimetri; pertanto le dimensioni della sezione dei condotti della rete interna non potranno eccedere tale dimensione. In caso di portate di scarico eccedenti la capacità del suddetto allacciamento standard, allacciamenti di diametro superiore potranno essere autorizzati in via del tutto eccezionale dietro richiesta di deroga, esplicita e motivata da una relazione tecnica, compatibilmente con le caratteristiche e le condizioni del condotto della pubblica fognatura: in tal caso l’immissione nel condotto pubblico avverrà mediante apposito manufatto, il cui corrispettivo sarà addebitato al richiedente l’allacciamento. Ove la richiesta di deroga non risultasse assentibile, il richiedente dovrà provvedere alla riduzione delle portate scaricate entro valori compatibili con il diametro dell’allacciamento tipo, mediante dispositivi di laminazione ubicati all’interno della proprietà. All’interno degli immobili, la raccolta delle acque domestiche, industriali – di processo e di raffreddamento – e meteoriche dovrà avvenire tramite reti di raccolta separate e campionabili separatamente; a tale scopo devono essere installati idonei pozzetti di campionamento, ove non fossero già presenti, su ognuna delle reti di raccolta separata, prima della commistione con reflui di origine diversa, nonché immediatamente a monte del pozzetto di allaccio con la rete fognaria pubblica. A tale proposito i pozzetti di campionamento devono avere un’apertura di almeno cm 40 di diametro e tale da permettere ispezioni ed un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno cm 50. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo unitario gli impianti interni di raccolta delle acque domestiche, industriali e meteoriche potranno confluire solo immediatamente a monte del manufatto di ispezione sifone e braga. Nelle zone servite da pubblica fognatura di tipo separato, a monte del manufatto di ispezione sifone e braga collegato alla tubazione di allacciamento alla rete nera pubblica potranno confluire solo i condotti degli impianti interni di raccolta delle acque reflue civili, industriali e meteoriche soggette al R.R. 4/2006n.4/2006, dotati ciascuno di un pozzetto di campionamento, per consentire il prelievo separato di campioni dei reflui convogliati. L’impianto di raccolta delle acque meteoriche non soggette al R.R. n. 4/2006, dovrà invece essere collegato all’allacciamento alla rete bianca pubblica tramite un manufatto costituito dai soli elementi di ispezione e braga, ubicato anch’esso all’interno dell’immobile, nei pressi del confine di proprietà. Le tubazioni costituenti la rete interna degli immobili, i giunti di collegamento e le ispezioni dovranno essere a perfetta tenuta idraulica ed essere in grado di resistere, senza dar luogo a perdite, a pressioni interne non inferiori a 0,5 atmosfere.

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Samples: Regolamento Del Servizio Idrico Integrato