PRESENTAZIONE. A distanza di 10 anni dalla circolare 1/2008, in un contesto generale caratterizzato da profondi cambiamenti nel sistema tributario nazionale ed internazionale e da una economia sempre più globale e digitale, la Guardia di Finanza si dota di nuove direttive operative per la propria azione a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali ed economico – finanziarie. Il Manuale che ho il privilegio di presentare prende le mosse dalle migliori esperienze e professionalità maturate in questo rinnovato scenario dai Reparti del Corpo nelle investigazioni contro le organizzazioni dedite alle false fatturazioni, le società fantasma o di comodo utilizzate per evadere le imposte, i fenomeni di illecito trasferimento e occultamento di patrimoni e disponibilità finanziarie all’estero, le manovre di pianificazione fiscale aggressiva, il riciclaggio e l’auto-riciclaggio di proventi dell’evasione, ma anche nella quotidiana azione di controllo economico del territorio, volta a contrastare il sommerso e la diffusione di illeciti di minore complessità ma comunque lesivi degli obblighi contributivi costituzionalmente tutelati. Muovendo da questo patrimonio di competenze e capacità, un Gruppo di Lavoro che ho appositamente istituito – composto da ufficiali e ispettori del Comando Generale e dei Reparti in possesso di pluriennale esperienza nel settore – ha operato per più di un anno allo scopo di mettere in condizione tutto il personale della Guardia di Finanza – unica Forza di polizia economico finanziaria di cui il nostro Paese dispone e che è al contempo polizia giudiziaria a competenza generale – di utilizzare al meglio tanto gli strumenti investigativi del codice di procedura penale quanto le più avanzate tecniche di analisi di rischio con le banche dati, esame delle voci di bilancio e ricostruzione dei flussi finanziari, così come i più efficaci metodi di ricerca e quantificazione delle ricchezze nascoste al fisco. Il tutto, nel quadro di uno scrupoloso lavoro di aggiornamento della legislazione, della giurisprudenza e della prassi tributaria, anche di matrice sovranazionale, oltre che delle diverse disposizioni di servizio nel tempo emanate. I risultati di questa impegnativa attività sono stati sottoposti dapprima alle valutazioni dell’Agenzia dell’Entrate, che ha fornito preziosissime indicazioni prontamente trasfuse nel documento, a conferma della indispensabile unitarietà d’azione dell’Amministrazione finanziaria nel suo insieme e poi oggetto di una ulteriore e preventiva condivisione con i Reparti sul territorio, al fine di corrispondere alle esigenze che solo l’attività operativa di tutti i giorni può fare emergere con chiarezza. La sintesi di questo complesso di azioni è la ferma volontà del Corpo di aumentare la propria capacità di incidere in maniera sempre più concreta, effettiva e sostanziale sui più gravi e diffusi fenomeni di illegalità fiscale e di criminalità economico – finanziaria che, oltre a sottrarre alla collettività ingenti risorse destinate al benessere di tutti, incidono pesantemente sulle prospettive di crescita degli imprenditori e dei professionisti onesti e rispettosi delle regole e dell’intero sistema Paese. La combinazione fra tecniche investigative di polizia economico – finanziaria e metodologie d’indagine proprie delle attività di polizia giudiziaria, che le nuove direttive vogliono valorizzare, unitamente ad una visione integrata fra sistemi di frode di matrice prevalentemente fiscale e quelli a più marcata valenza penale, così come la decisa spinta che viene impressa al sistematico utilizzo operativo di ogni genere di elemento acquisito dai Reparti del Corpo nell’esercizio di tutte le funzioni di Polizia demandate all’Istituzione, hanno determinato anche un cambio d’impostazione “lessicale”, affinché possa risultare più semplice e immediato, per tutte le Fiamme Gialle chiamate ad applicare le nuove disposizioni, cogliere il senso profondo delle rinnovate linee d’azione. Non una semplice istruzione sull’attività ispettiva, quindi, ma un vero e proprio “Manuale Operativo” per approfondire tutti i molteplici aspetti dell’azione di contrasto del Corpo all’evasione e alle frodi fiscali e di carattere economico - finanziario. Del resto, il Manuale viene diramato ai Reparti contestualmente al cambio di denominazione dei Nuclei e della Scuola di polizia tributaria, rispettivamente, in Nuclei e Scuola di polizia economico-finanziaria, quale complessiva “chiusura” di un cerchio aperto con il Decreto Legislativo n. 68 del 2001 che vede il baricentro dell’azione della Guardia di Finanza non più nella tutela fortemente prioritaria delle ragioni dell’imposizione ma nella difesa completa di quello che, soprattutto ai nostri giorni, è probabilmente uno degli interessi più vitali per lo Stato: la sicurezza economico – finanziaria. Sotto altro profilo, poi, non può sfuggire come il Manuale entri in vigore in piena fase attuativa dell’importante riforma fiscale varata con la Legge 11 marzo 2014, n. 23. Una riforma radicalmente differente dalle precedenti in quanto volta – prima che ad introdurre nuovi istituti e disposizioni normative – a realizzare un profondo cambiamento di carattere culturale, riguardante un diverso approccio al rapporto fra Amministrazione fiscale e cittadini, basato sulla realizzazione di un sistema tributario chiaro e stabile, sulla semplificazione, sul sostegno all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, sul confronto preventivo fra imprese e Fisco per agevolare gli investimenti e attrarre i capitali esteri, in un generale quadro di rilancio dell’economia del Paese. Il Manuale, pertanto, si pone anche la finalità di orientare i Reparti verso l’attuazione concreta di questo nuovo corso, mettendo a sistema le procedure adottate negli ultimi tempi per agevolare l’accesso dei contribuenti agli istituti introdotti per queste finalità e, nel contempo, avviando nuovi percorsi di valutazione critica dei rilievi formulati al termine delle attività ispettive che tengano in maggiore considerazione la posizione degli operatori, oltre che puntando sul coordinamento non solo operativo ma anche strategico con le Agenzie fiscali, in linea con le più recenti indicazioni dell’OCSE e del Fondo Monetario Internazionale. Non posso, però, concludere questa presentazione di un’opera fortemente voluta fin dal mio insediamento, senza esprimere la grande emozione che provo, da Comandante Generale proveniente dai ranghi del Corpo, nel firmare l’Atto di approvazione della circolare 1/2018 concernente il “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali”, dopo aver studiato e lavorato per oltre 40 anni sulle precedenti istruzioni di servizio in tema di attività di verifica: le circolari 1/1976, 1/1981, 1/1988, 1/1998 e, da ultimo, 1/2008. Con questi sentimenti, affido a tutte le donne e a tutti gli uomini delle Fiamme Gialle l’inizio di un nuovo percorso che, attraverso l’attuazione delle direttive contenute nel Manuale, possa vedere la Guardia Finanza sempre in prima linea nella difesa dei valori di legalità, equità e trasparenza.
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Samples: Manual of Operational Procedures for Tax Evasion and Fraud Prevention, Manual of Operations for the Fight Against Tax Evasion and Fraud
PRESENTAZIONE. A distanza Con decreto ministeriale 8 aprile 1998, è stata istituita presso l'ex Dipartimento della prevenzione del Ministero della salute la "Commissione "indoor"" con il compito di 10 anni dalla circolare 1/2008fornire linee di indirizzo tecnico volte a promuovere lo sviluppo di iniziative di prevenzione primaria e secondaria in materia di inquinamento degli ambienti confinati e per l'approfondimento delle conoscenze sulle cause d'inquinamento e del relativo impatto sulla salute. La predetta Commissione, composta da ingegneri, architetti, medici del lavoro, igienisti, allergologi, broncopneumologi, epidemiologi, fisici e chimici ed esperti dell'ISS e dell'ISPESL, dopo un anno di attività ha messo a punto un rapporto concernente: "La tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati", in un contesto generale caratterizzato da profondi cambiamenti nel sistema tributario nazionale ed internazionale e da una economia sempre più globale e digitale, la Guardia merito al quale è stato acquisito il parere favorevole del Consiglio superiore di Finanza si dota di nuove direttive operative sanità. Il rapporto fornisce informazioni fondamentali per la propria azione a contrasto dell’evasione valutazione e delle frodi fiscali ed economico – finanziarie. Il Manuale che ho il privilegio di presentare prende le mosse dalle migliori esperienze e professionalità maturate in questo rinnovato scenario dai Reparti del Corpo nelle investigazioni contro le organizzazioni dedite alle false fatturazioni, le società fantasma o di comodo utilizzate per evadere le imposte, i fenomeni di illecito trasferimento e occultamento di patrimoni e disponibilità finanziarie all’estero, le manovre di pianificazione fiscale aggressiva, il riciclaggio e l’auto-riciclaggio di proventi dell’evasione, ma anche nella quotidiana azione di controllo economico del territorio, volta a contrastare il sommerso e la diffusione di illeciti di minore complessità ma comunque lesivi degli obblighi contributivi costituzionalmente tutelati. Muovendo da questo patrimonio di competenze e capacità, un Gruppo di Lavoro che ho appositamente istituito – composto da ufficiali e ispettori del Comando Generale e dei Reparti in possesso di pluriennale esperienza nel settore – ha operato per più di un anno allo scopo di mettere in condizione tutto il personale della Guardia di Finanza – unica Forza di polizia economico finanziaria di cui il nostro Paese dispone e che è al contempo polizia giudiziaria a competenza generale – di utilizzare al meglio tanto gli strumenti investigativi del codice di procedura penale quanto le più avanzate tecniche di analisi di rischio con le banche dati, esame delle voci di bilancio e ricostruzione dei flussi finanziari, così come i più efficaci metodi di ricerca e quantificazione delle ricchezze nascoste al fisco. Il tutto, nel quadro di uno scrupoloso lavoro di aggiornamento della legislazione, della giurisprudenza e della prassi tributaria, anche di matrice sovranazionale, oltre che delle diverse disposizioni di servizio nel tempo emanate. I risultati di questa impegnativa attività sono stati sottoposti dapprima alle valutazioni dell’Agenzia dell’Entrate, che ha fornito preziosissime indicazioni prontamente trasfuse nel documento, a conferma della indispensabile unitarietà d’azione dell’Amministrazione finanziaria nel suo insieme e poi oggetto di una ulteriore e preventiva condivisione con i Reparti sul territorio, al fine di corrispondere alle esigenze che solo l’attività operativa di tutti i giorni può fare emergere con chiarezza. La sintesi di questo complesso di azioni è la ferma volontà del Corpo di aumentare la propria capacità di incidere in maniera sempre più concreta, effettiva e sostanziale sui più gravi e diffusi fenomeni di illegalità fiscale e di criminalità economico – finanziaria che, oltre a sottrarre alla collettività ingenti risorse destinate al benessere di tutti, incidono pesantemente sulle prospettive di crescita degli imprenditori e dei professionisti onesti e rispettosi delle regole e dell’intero sistema Paese. La combinazione fra tecniche investigative di polizia economico – finanziaria e metodologie d’indagine proprie delle attività di polizia giudiziaria, che le nuove direttive vogliono valorizzare, unitamente ad una visione integrata fra sistemi di frode di matrice prevalentemente fiscale e quelli a più marcata valenza penale, così come la decisa spinta che viene impressa al sistematico utilizzo operativo di ogni genere di elemento acquisito dai Reparti del Corpo nell’esercizio di tutte le funzioni di Polizia demandate all’Istituzione, hanno determinato anche un cambio d’impostazione “lessicale”, affinché possa risultare più semplice e immediato, per tutte le Fiamme Gialle chiamate ad applicare le nuove disposizioni, cogliere il senso profondo delle rinnovate linee d’azione. Non una semplice istruzione sull’attività ispettiva, quindi, ma un vero e proprio “Manuale Operativo” per approfondire tutti i molteplici aspetti dell’azione di contrasto del Corpo all’evasione e alle frodi fiscali e di carattere economico - finanziario. Del resto, il Manuale viene diramato ai Reparti contestualmente al cambio di denominazione dei Nuclei e della Scuola di polizia tributaria, rispettivamentegestione, in Nuclei termini di sanità pubblica, dei rischi per la salute connessi all'inquinamento dell'aria "indoor" (IAQ) ed indicazioni tecniche per orientare le azioni di prevenzione e Scuola controllo di polizia economicotali rischi. Le seguenti "linee-finanziaria, quale complessiva “chiusura” di un cerchio aperto con il Decreto Legislativo n. 68 del 2001 che vede il baricentro dell’azione della Guardia di Finanza non più nella tutela fortemente prioritaria delle ragioni dell’imposizione ma nella difesa completa di quello che, soprattutto ai nostri giorni, è probabilmente uno degli interessi più vitali guida" illustrano in chiave sintetica le principali problematiche sanitarie evidenziate nel rapporto elaborato dalla Commissione e forniscono indicazioni generali per lo Stato: la sicurezza economico – finanziaria. Sotto altro profilo, poi, non può sfuggire come il Manuale entri in vigore in piena fase attuativa dell’importante riforma fiscale varata con la Legge 11 marzo 2014, n. 23. Una riforma radicalmente differente dalle precedenti in quanto volta – prima che ad introdurre nuovi istituti e disposizioni normative – a realizzare un profondo cambiamento di carattere culturale, riguardante un diverso approccio al rapporto fra Amministrazione fiscale e cittadini, basato sulla realizzazione di un sistema tributario chiaro programma nazionale per la prevenzione e stabilela promozione della salute negli ambienti confinati. Anche se alcuni obiettivi strategici risultano di non facile realizzazione, sulla semplificazionela principale finalità del documento è essenzialmente quella di promuovere ed implementare le iniziative di promozione della salute e di prevenzione dei rischi "indoor", sul sostegno all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuentinella programmazione sanitaria nazionale, sul confronto preventivo fra imprese regionale e Fisco locale, seguendo il principio di sussidiarietà e di cooperazione tra Stato, regioni ed enti locali e creando un'occasione di dialogo, di concertazione e coordinamento tra i diversi livelli organizzativi istituzionali. Con linee-guida per agevolare la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati si è inteso indicare la metodologia e gli investimenti e attrarre i capitali esteristrumenti principali per raggiungere alcuni importanti obiettivi di salute dell'UE, in un generale quadro di rilancio dell’economia del Paese. Il Manuale, pertanto, si pone anche la finalità di orientare i Reparti verso l’attuazione concreta di questo nuovo corso, mettendo a sistema le procedure adottate negli ultimi tempi per agevolare l’accesso dei contribuenti agli istituti introdotti per queste finalità e, nel contempo, avviando nuovi percorsi di valutazione critica dei rilievi formulati al termine delle attività ispettive che tengano in maggiore considerazione la posizione degli operatori, oltre che puntando sul coordinamento non solo operativo ma anche strategico con le Agenzie fiscali, in linea con le più recenti indicazioni dell’OCSE dell'OMS (HFA) e del Fondo Monetario InternazionalePiano sanitario nazionale (vedi Tabella 3). Non posso, però, concludere questa presentazione A tal fine il documento è teso a: - fornire una rassegna delle condizioni che determinano la relazione esposizione "indoor"/effetti sanitari e un'analisi dei principali fattori di un’opera fortemente voluta fin dal mio insediamento, senza esprimere rischio; - evidenziare le situazioni che possono determinare un equilibrato miglioramento della relazione esposizione/effetti e come le situazioni o i fattori nocivi possano essere modificati; - fornire una serie di indicazioni tecniche e linee di intervento da mettere in atto nel settore degli ambienti confinati per porre rimedio (ove possibile) ai rischi per la grande emozione che provo, da Comandante Generale proveniente dai ranghi del Corpo, nel firmare l’Atto di approvazione della circolare 1/2018 concernente il “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali”, dopo aver studiato e lavorato per oltre 40 anni sulle precedenti istruzioni di servizio in tema di attività di verifica: le circolari 1/1976, 1/1981, 1/1988, 1/1998 e, da ultimo, 1/2008. Con questi sentimenti, affido a tutte le donne e a tutti gli uomini delle Fiamme Gialle l’inizio di un nuovo percorso che, attraverso l’attuazione delle direttive contenute nel Manuale, possa vedere la Guardia Finanza sempre in prima linea nella difesa dei valori di legalità, equità e trasparenzasalute documentati.
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Samples: Conferenza Stato Regioni Agreement
PRESENTAZIONE. A distanza di 10 anni dalla circolare 1/2008, in un contesto generale caratterizzato da profondi cambiamenti nel sistema tributario nazionale ed internazionale e da una economia sempre più globale e digitale, la Guardia di Finanza si dota di nuove direttive operative per la propria azione a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali ed economico – finanziarieCCNL DELL’AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA 2002-2005
1. Il Manuale che ho il privilegio di presentare prende le mosse dalle migliori esperienze e professionalità maturate in questo rinnovato scenario dai Reparti del Corpo nelle investigazioni contro le organizzazioni dedite alle false fatturazioni, le società fantasma o di comodo utilizzate per evadere le imposte, i fenomeni di illecito trasferimento e occultamento di patrimoni e disponibilità finanziarie all’estero, le manovre di pianificazione fiscale aggressiva, il riciclaggio e l’auto-riciclaggio di proventi dell’evasione, ma anche nella quotidiana azione di controllo economico del territorio, volta a contrastare il sommerso e la diffusione di illeciti di minore complessità ma comunque lesivi degli obblighi contributivi costituzionalmente tutelati. Muovendo da questo patrimonio di competenze e capacità, un Gruppo di Lavoro che ho appositamente istituito – composto da ufficiali e ispettori del Comando Generale e dei Reparti in possesso di pluriennale esperienza nel settore – ha operato per più di un anno allo scopo di mettere in condizione tutto il personale della Guardia di Finanza – unica Forza di polizia economico finanziaria di cui il nostro Paese dispone e che è al contempo polizia giudiziaria a competenza generale – di utilizzare al meglio tanto gli strumenti investigativi del codice di procedura penale quanto le più avanzate tecniche di analisi di rischio con le banche dati, esame delle voci di bilancio e ricostruzione dei flussi finanziari, così come i più efficaci metodi di ricerca e quantificazione delle ricchezze nascoste al fisco. Il tutto, nel quadro di uno scrupoloso lavoro di aggiornamento della legislazione, della giurisprudenza e della prassi tributaria, anche di matrice sovranazionale, oltre che delle diverse disposizioni di servizio nel tempo emanate. I risultati di questa impegnativa attività sono stati sottoposti dapprima alle valutazioni dell’Agenzia dell’Entrate, che ha fornito preziosissime indicazioni prontamente trasfuse nel documento, a conferma della indispensabile unitarietà d’azione dell’Amministrazione finanziaria nel suo insieme e poi oggetto di una ulteriore e preventiva condivisione con i Reparti sul territorio, al fine di corrispondere alle esigenze che solo l’attività operativa di tutti i giorni può fare emergere con chiarezza. La sintesi di questo complesso di azioni è la ferma volontà del Corpo di aumentare la propria capacità di incidere in maniera sempre più concreta, effettiva e sostanziale sui più gravi e diffusi fenomeni di illegalità fiscale e di criminalità economico – finanziaria che, oltre a sottrarre alla collettività ingenti risorse destinate al benessere di tutti, incidono pesantemente sulle prospettive di crescita degli imprenditori e dei professionisti onesti e rispettosi delle regole e dell’intero sistema Paese. La combinazione fra tecniche investigative di polizia economico – finanziaria e metodologie d’indagine proprie delle attività di polizia giudiziaria, che le nuove direttive vogliono valorizzare, unitamente ad una visione integrata fra sistemi di frode di matrice prevalentemente fiscale e quelli a più marcata valenza penale, così come la decisa spinta che viene impressa al sistematico utilizzo operativo di ogni genere di elemento acquisito dai Reparti del Corpo nell’esercizio di tutte le funzioni di Polizia demandate all’Istituzione, hanno determinato anche un cambio d’impostazione “lessicale”, affinché possa risultare più semplice e immediato, per tutte le Fiamme Gialle chiamate ad applicare le nuove disposizioni, cogliere il senso profondo delle rinnovate linee d’azione. Non una semplice istruzione sull’attività ispettiva, quindi, ma un vero e proprio “Manuale Operativo” per approfondire tutti i molteplici aspetti dell’azione di contrasto del Corpo all’evasione e alle frodi fiscali e di carattere economico - finanziario. Del resto, il Manuale viene diramato ai Reparti contestualmente al cambio di denominazione dei Nuclei e della Scuola di polizia tributaria, rispettivamente, in Nuclei e Scuola di polizia economico-finanziaria, quale complessiva “chiusura” di un cerchio aperto con il Decreto Legislativo n. 68 del 2001 che vede il baricentro dell’azione della Guardia di Finanza non più nella tutela fortemente prioritaria delle ragioni dell’imposizione ma nella difesa completa di quello che, soprattutto ai nostri giorni, è probabilmente uno degli interessi più vitali per lo Stato: la sicurezza economico – finanziaria. Sotto altro profilo, poi, non può sfuggire come il Manuale entri in vigore in piena fase attuativa dell’importante riforma fiscale varata con la Legge 11 marzo 2014, n. 23. Una riforma radicalmente differente dalle precedenti in quanto volta – prima che ad introdurre nuovi istituti e disposizioni normative – a realizzare un profondo cambiamento di carattere culturale, riguardante un diverso approccio al rapporto fra Amministrazione fiscale e cittadini, basato sulla realizzazione di un sistema tributario chiaro e stabile, sulla semplificazione, sul sostegno all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, sul confronto preventivo fra imprese e Fisco per agevolare gli investimenti e attrarre i capitali esteri, in un generale quadro di rilancio dell’economia del Paese. Il Manuale, pertanto, si pone anche la finalità di orientare i Reparti verso l’attuazione concreta di questo nuovo corso, mettendo a sistema le procedure adottate negli ultimi tempi per agevolare l’accesso dei contribuenti agli istituti introdotti per queste finalità e, nel contempo, avviando nuovi percorsi di valutazione critica dei rilievi formulati al termine delle attività ispettive che tengano in maggiore considerazione la posizione degli operatori, oltre che puntando sul coordinamento non solo operativo ma anche strategico con le Agenzie fiscali, in linea con le più recenti indicazioni dell’OCSE e del Fondo Monetario Internazionale. Non posso, però, concludere questa presentazione di un’opera fortemente voluta fin dal mio insediamento, senza esprimere la grande emozione che provo, da Comandante Generale proveniente dai ranghi del Corpo, nel firmare l’Atto di approvazione della circolare 1/2018 concernente il “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione relazioni sindacali viene introdotto il “coordinamento regionale” ossia un tavolo di confronto politico sindacale, tra Regioni ed OOSS firmatarie del contratto che, senza minacciare l’autonomia aziendale, permette alle Regioni di emanare linee di indirizzo nelle principali materie (carichi di lavoro, sistema emergenza- urgenza e alle frodi fiscali”continuità assistenziale, dopo aver studiato sistema di valutazione professionale, costituzione dei fondi aziendali aggiornamento professionale ecc.) che guidino le iniziative aziendali, cercando di contenere i ritardi e lavorato di eliminare le più macroscopiche contraddizioni nella interpretazione della materia.
2. L’orario di lavoro è fissato in 34 ore settimanali più quattro ore di aggiornamento e viene esplicitamente riconosciuto per oltre 40 anni sulle precedenti istruzioni la prima volta che qualora il debito orario dovuto sia esaurito per il raggiungimento degli obbiettivi aziendali contrattati in sede di servizio affidamento del Budget, l’azienda può fare ricorso alla attività libero professionale per il raggiungimento degli obbiettivi prestazionali eccedenti e viene a tal fine fissata anche una tariffa oraria (60 euro) uguale per tutto il territorio nazionale.
3. Si interviene per la prima volta in modo significativo sul tema
4. Sempre in tema di guardia notturna, individuata come causa principale del disagio medico, qualora essa sia prevista nelle prestazioni eccedenti l’orario di lavoro, sarà retribuita con una tariffa di 480 euro. Viene inoltre fissata una retribuzione aggiuntiva di 50 euro per turno di guardia notturna effettuato in orario di lavoro, che si cumula alla indennità notturna gia prevista nei precedenti contratti ed opportunamente rivalutata.
5. Si riconferma la istituzione del Comitato dei Garanti che è tenuto ad esprimere il proprio parere, divenuto rispetto a prima “vincolante”, improrogabilmente ed obbligatoriamente entro 60 giorni evitando così perdite di tempo e soprattutto colpevoli tentativi di eludere il suo intervento.
6. Viene riconfermato l’obbligo da parte della aziende di provvedere alla copertura assicurativa della responsabilità civile del personale medico e alla possibilità individuale di integrare le polizze per la copertura di ulteriori rischi e per la colpa grave. Si introduce per la prima volta l’obbligo da parte della aziende di attivare strutture per la gestione del rischio secondo gli attuali orientamenti di prevenzione dell’errore in medicina, con il fine non solo di contenere i costi assicurativi, ma soprattutto di alzare i livelli qualità e sicurezza dell’assistenza a tutela dei cittadini e del lavoro dei professionisti.
7. La formazione continua in medicina viene riconosciuta come carattere fondamentale del sistema salute, destinata a garantire professionisti costantemente aggiornati e qualità di cure. Si introduce l’obbligo da parte delle aziende a garantire l’acquisizione dei crediti formativi previsti nei programmi annuali e che i costi relativi siano interamente a carico aziendale. Qualora l’azienda non provveda ad assolvere tale obbligo vengono meno le penalizzazioni previste in caso di mancato raggiungimento dei crediti necessari.
8. Il sistema di valutazione viene affrontato con il principale intento di conferirgli una maggiore organicità confermando sostanzialmente invariati i suoi principi fondamentali ed introducendo aspetti e modalità procedurali più specifici., in particolare articolando in modo più puntuale e distinto la valutazione di dirigenti distinguendo tra valutazione professionale e valutazione in rapporto al raggiungimento degli obbiettivi aziendali. La valutazione professionale è affidata ad un Collegio tecnico presieduto da Direttore di dipartimento ed il giudizio è articolato in prima e seconda istanza. La valutazione della attività svolta è invece demandata al nucleo di verifica: valutazione che è chiamato a giudicare i risultati di gestione conseguiti dai responsabili di struttura complessa e semplice e da tutti gli altri dirigenti, garantendo oggettività e trasparenza nelle modalità di valutazione e assicurando il contraddittorio tra le circolari 1/1976parti. Viene semplificata la procedura abolendo la valutazione triennale di tipo professionale da parte del Collegio Tecnico e si aggiunge il principio che le metodologie adottate devono essere oggettive e concluse con una motivazione obbligatoria.
9. Sul fronte economico l’incremento medio mensile è di 283,20 euro per il I biennio e di 254,43 euro per il II biennio. Il maggior risultato raggiunto è l’equiparazione del tabellare a quello della Dirigenza del pubblico impiego (a regime 40.031,00 euro) in seguito ad un processo di conglobamento di
10. Ne consegue, 1/1981per effetto del meccanismo di calcolo, 1/1988un incremento del 15% della retribuzione oraria dello straordinario diurno (24,59 euro), 1/1998 edel 30% dello straordinario notturno o festivo (27,80 euro) e del 50% dello straordinario notturno festivo (32,08 euro). Sono altresì incrementati a partire dal 1 gennaio 2003 l’indennità per il lavoro notturno (2,74 euro l’ora) e per il lavoro festivo (17,82 euro).
11. Viene introdotto un incremento del valore economico della posizione minima unificata nell’ambito degli incarichi professionali, da ultimoprevedendo la possibilità che tale incremento, 1/2008. Con questi sentimentiseppure in prima applicazione destinato solo agli ex X livello, affido a tutte le donne e venga attribuito nella successiva applicazione a tutti gli uomini delle Fiamme Gialle l’inizio di un nuovo percorso che, attraverso l’attuazione delle direttive contenute nel Manuale, possa vedere la Guardia Finanza sempre i dirigenti compresi in prima linea nella difesa dei valori di legalità, equità e trasparenza.quella fascia Xxxxx Xxxxxxx
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Samples: Contratto Della Dirigenza Medica Del Servizio Sanitario Nazionale
PRESENTAZIONE. A distanza Prosegue la tradizione di 10 anni questa Rassegna, attraverso la quale il Servizio Legale dell’ISVAP rende conto – in concomitanza con la presentazione pubblica della Relazione, sull’attività svolta nell’anno – degli approfondimenti effettuati su aspetti problematici della normativa assicurativa. L’anno 2001 ha visto il Servizio impegnato in modo specifico a dipanare il filo delle complesse questioni applicative dell’art. 3 legge n. 39/77, come novellato dall’art. 5 della legge n. 57/01, sul tema sempre caldo del rispetto dei tempi e delle modalità di accertamento e liquidazione dei danni derivanti dalla circolare 1/2008circolazione stradale. L’estensione del beneficio di una definizione più spedita delle procedure risarcitorie alla totalità dei danni alla persona (compreso il decesso) e la rimodulazione del sistema sanzionatorio in caso di inosservanza della disposizione novellata hanno proposto difficoltà ermeneutiche che l’Istituto ha dovuto superare senza ausilio di dottrina o giurisprudenza. Il Servizio ha dato in proposito il proprio contributo, mai discostandosi dalla necessità di intendere, oltre le insufficienze della lettera, lo spirito della nuova disciplina, che vuole offrire al pregiudizio patito dai danneggiati uno strumento completo e spedito di ristoro. Le indicazioni qui sintetizzate potranno essere d’aiuto agli operatori, ai quali si aggiunge il supporto del testo integrato della norma, opportunamente ricostruito e riportato in Appendice. Altro punto di impegno rilevante per il Servizio è stato quello volto a contrastare la pretesa – purtroppo incoraggiata da associazioni poco inclini a diffondere una reale conoscenza delle problematiche assicurative – di un coinvolgimento dell’ISVAP nei danni lamentati dagli assicurati per effetto delle note pratiche concordate sui prezzi di cui si sono interessati l’Autorità Antitrust e, in un contesto generale caratterizzato da profondi cambiamenti nel sistema tributario nazionale ed internazionale e da una economia sempre più globale e digitale, la Guardia di Finanza si dota di nuove direttive operative per la propria azione a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali ed economico – finanziarie. Il Manuale che ho il privilegio di presentare prende le mosse dalle migliori esperienze e professionalità maturate in questo rinnovato scenario dai Reparti del Corpo nelle investigazioni contro le organizzazioni dedite alle false fatturazioni, le società fantasma o di comodo utilizzate per evadere le impostesede oppositiva, i fenomeni di illecito trasferimento Giudici Amministrativi. La giurisprudenza formatasi sul punto, grazie alle vigorose e occultamento di patrimoni e disponibilità finanziarie all’esteropuntuali difese dei legali dell’Istituto, ha fatto giustizia dell’ingiustificata iniziativa, aiutando a chiarire i rapporti fra le manovre di pianificazione fiscale aggressivaistituzioni rispettivamente chiamate a realizzare, il riciclaggio e l’auto-riciclaggio di proventi dell’evasionenei confronti del settore assicurativo, ma anche nella quotidiana azione distinti obiettivi di controllo economico del territoriosulla solidità e correttezza delle gestioni aziendali ed obiettivi di regolazione dei livelli di concorrenza all’interno di quel mercato. Di altri temi, volta a contrastare il sommerso parimenti rilevanti, studiosi e la diffusione operatori troveranno indicazione nella presente Rassegna, offerta col proposito di illeciti contribuire alla crescita di minore complessità ma comunque lesivi degli obblighi contributivi costituzionalmente tutelati. Muovendo da questo patrimonio di competenze e capacità, un Gruppo di Lavoro che ho appositamente istituito – composto da ufficiali e ispettori del Comando Generale e dei Reparti in possesso di pluriennale esperienza nel settore – ha operato per più di un anno allo scopo di mettere in condizione tutto il personale della Guardia di Finanza – unica Forza di polizia economico finanziaria una reale cultura assicurativa di cui il nostro Paese dispone continua a registrarsi la carenza. Nel rinviare studiosi e che è al contempo polizia giudiziaria a competenza generale – di utilizzare al meglio tanto gli strumenti investigativi del codice di procedura penale quanto le più avanzate tecniche di analisi di rischio con le banche dati, esame delle voci di bilancio e ricostruzione dei flussi finanziari, così come i più efficaci metodi di ricerca e quantificazione delle ricchezze nascoste al fisco. Il tutto, nel quadro di uno scrupoloso lavoro di aggiornamento della legislazione, della giurisprudenza e della prassi tributaria, anche di matrice sovranazionale, oltre che delle diverse disposizioni di servizio nel tempo emanate. I risultati di questa impegnativa attività sono stati sottoposti dapprima alle valutazioni dell’Agenzia dell’Entrate, che ha fornito preziosissime indicazioni prontamente trasfuse nel documento, a conferma della indispensabile unitarietà d’azione dell’Amministrazione finanziaria nel suo insieme e poi oggetto di una ulteriore e preventiva condivisione con i Reparti sul territorio, al fine di corrispondere alle esigenze che solo l’attività operativa di tutti i giorni può fare emergere con chiarezza. La sintesi di questo complesso di azioni è la ferma volontà del Corpo di aumentare la propria capacità di incidere in maniera sempre più concreta, effettiva e sostanziale sui più gravi e diffusi fenomeni di illegalità fiscale e di criminalità economico – finanziaria che, oltre a sottrarre operatori alla collettività ingenti risorse destinate al benessere di tutti, incidono pesantemente sulle prospettive di crescita degli imprenditori e dei professionisti onesti e rispettosi delle regole e dell’intero sistema Paese. La combinazione fra tecniche investigative di polizia economico – finanziaria e metodologie d’indagine proprie delle attività di polizia giudiziaria, che le nuove direttive vogliono valorizzare, unitamente ad una visione integrata fra sistemi di frode di matrice prevalentemente fiscale e quelli a più marcata valenza penale, così come la decisa spinta che viene impressa al sistematico utilizzo operativo di ogni genere di elemento acquisito dai Reparti del Corpo nell’esercizio di tutte le funzioni di Polizia demandate all’Istituzione, hanno determinato anche un cambio d’impostazione “lessicale”, affinché possa risultare più semplice e immediato, per tutte le Fiamme Gialle chiamate ad applicare le nuove disposizioni, cogliere il senso profondo delle rinnovate linee d’azione. Non una semplice istruzione sull’attività ispettiva, quindi, ma un vero e proprio “Manuale Operativo” per approfondire tutti i molteplici aspetti dell’azione di contrasto del Corpo all’evasione e alle frodi fiscali e di carattere economico - finanziario. Del resto, il Manuale viene diramato ai Reparti contestualmente al cambio di denominazione dei Nuclei e della Scuola di polizia tributaria, rispettivamente, in Nuclei e Scuola di polizia economico-finanziaria, quale complessiva “chiusura” di un cerchio aperto con il Decreto Legislativo n. 68 del 2001 che vede il baricentro dell’azione della Guardia di Finanza non più nella tutela fortemente prioritaria delle ragioni dell’imposizione ma nella difesa completa di quello che, soprattutto ai nostri giorni, è probabilmente uno degli interessi più vitali per lo Stato: la sicurezza economico – finanziaria. Sotto altro profilo, poisua lettura, non può sfuggire come il Manuale entri in vigore in piena fase attuativa dell’importante riforma fiscale varata con la Legge 11 marzo 2014, n. 23. Una riforma radicalmente differente dalle precedenti in quanto volta – prima posso esimermi dal rivolgere un vivo apprezzamento a coloro che ad introdurre nuovi istituti e disposizioni normative – a realizzare un profondo cambiamento di carattere culturale, riguardante un diverso approccio al rapporto fra Amministrazione fiscale e cittadini, basato sulla realizzazione di un sistema tributario chiaro e stabile, sulla semplificazione, sul sostegno all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, sul confronto preventivo fra imprese e Fisco per agevolare gli investimenti e attrarre i capitali esteri, in un generale quadro di rilancio dell’economia del Paese. Il Manuale, pertanto, si pone anche la finalità di orientare i Reparti verso l’attuazione concreta di questo nuovo corso, mettendo a sistema le procedure adottate negli ultimi tempi per agevolare l’accesso dei contribuenti agli istituti introdotti per queste finalità e, nel contempo, avviando nuovi percorsi di valutazione critica dei rilievi formulati al termine delle attività ispettive che tengano in maggiore considerazione la posizione degli operatori, oltre che puntando sul coordinamento non solo operativo ma anche strategico con le Agenzie fiscali, in linea con le più recenti indicazioni dell’OCSE e del Fondo Monetario Internazionale. Non posso, però, concludere questa presentazione di un’opera fortemente voluta fin dal mio insediamento, senza esprimere la grande emozione che provohanno collaborato alla relativa stesura, da Comandante Generale proveniente dai ranghi del Corpo, nel firmare l’Atto di approvazione della circolare 1/2018 concernente il “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali”, dopo aver studiato e lavorato per oltre 40 anni sulle precedenti istruzioni di servizio in tema di attività di verifica: le circolari 1/1976, 1/1981, 1/1988, 1/1998 eXxxxxx Xxxxxxx a Xxxx Xxxxx Xxxxx, da ultimoXxxxx Xxxxxxx a Xxxxxxxx Xxxxxxxx, 1/2008. Con questi sentimentida Xxxxxxx Xxxxxxxxx a Xxxxxx Xxxxx ed a Xxxxxxx Xxxxxx, affido a tutte le donne giuristi di salda dottrina e a tutti gli uomini delle Fiamme Gialle l’inizio colleghi di un nuovo percorso che, attraverso l’attuazione delle direttive contenute nel Manuale, possa vedere la Guardia Finanza sempre in prima linea nella difesa dei valori di legalità, equità e trasparenzageneroso impegno.
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PRESENTAZIONE. La legislazione speciale e di settore ha progressivamente introdotto, all’interno dell’ordinamento, un nuovo formalismo, che trova la propria ra- gion d’essere nella tutela e nella promozione di interessi emergenti nelle di- namiche negoziali proprie della contrattazione di massa. Nell’impostazione originaria del codice civile, i requisiti di forma, de- stinati ad operare nei rapporti tra pari, sono essenzialmente posti a presidio di una adeguata ponderazione delle parti in ordine alla rilevanza giuridica degli atti riguardanti i beni ritenuti di preminente importanza economica e sociale all’epoca della codificazione, i.e. i beni immobili, e a salvaguardia di esigenze di certezza dei rapporti giuridici privati, anche nei confronti dei terzi. La forma vincolata si configura quale vestimentum della dichiarazione negoziale, necessario per la completezza strutturale dell’atto, la cui inosser- vanza comporta la nullità del contratto, azionabile da chiunque vi abbia in- teresse. Le forme previste dalla normativa di derivazione comunitaria trovano invece il proprio naturale campo d’elezione nei rapporti connotati da dispa- xxxx di forza negoziale. Il legislatore ha inteso recepire le esigenze del mutato contesto economico-sociale, caratterizzato non più dalla centralità della proprietà fondiaria, ma dal dinamismo di un mercato concorrenziale di prodotti e di servizi – di consumo, bancari, finanziari – ove impera la con- trattazione asimmetrica; in questo contesto, il bene giuridico più rilevante è l’informazione detenuta dal contraente c.d. forte, nei cui confronti l’altra parte si trova in posizione di strutturale e fisiologica debolezza. La forma diviene così uno strumento per ridurre le asimmetrie informative e garantire la trasparenza del contenuto contrattuale. Proteggendo la parte debole del rapporto, la normativa intende pro- muovere, di riflesso, l’ordine, l’efficienza e la competitività del mercato di riferimento. Invero, l’informazione, veicolata in maniera corretta, riduce il rischio di scelte irrazionali; circolando liberamente, è fattore di incremento degli scambi e favorisce la concorrenza. Per effetto della legislazione post-codicistica, la forma del contratto ha così conosciuto una significativa evoluzione, acquisendo la capacità di forni- re risposte a interessi di tutela emergenti. Si potrebbe parlare, nel rapporto tra le parti del contratto, di “forma di protezione”; una forma che non può essere letta e interpretata ignorando le specifiche finalità perseguite dal legi- slatore nell’ambito della contrattazione asimmetrica. A distanza presidio del “nuovo” vincolo di 10 anni dalla circolare 1/2008forma è previsto il rimedio di una nullità, parimenti, protettiva, che limita il diritto di azione alla sola parte tu- telata. La nullità relativa tende infatti a garantire, in un contesto generale caratterizzato da profondi cambiamenti nel sistema tributario nazionale ed internazionale e da una economia sempre più globale e digitalevia principale, la Guardia prote- zione dell’interesse particolare del contraente debole; assicurando peraltro, al contempo, la promozione di Finanza interessi di carattere generale, riconducibili sempre alle istanze proprie della concorrenza e del mercato. Anche in considerazione della sostanziale identità di ratio, forma e nul- lità “di protezione” si dota di nuove direttive operative per la propria azione prestano a contrasto dell’evasione uno studio congiunto e delle frodi fiscali ed economico – finanziarieinterconnesso. Il Manuale che ho il privilegio di presentare prende le mosse dalle migliori esperienze e professionalità maturate in questo rinnovato scenario dai Reparti del Corpo nelle investigazioni contro le organizzazioni dedite alle false fatturazionilegame tra i due istituti, le società fantasma o di comodo utilizzate per evadere le impostestudiati nella loro dimensione evolutiva, i fenomeni di illecito trasferimento e occultamento di patrimoni e disponibilità finanziarie all’estero, le manovre di pianificazione fiscale aggressiva, il riciclaggio e l’autosi manifesta non solo sul piano empirico-riciclaggio di proventi dell’evasioneapplicativo, ma anche nella quotidiana azione – e soprattutto – sul pi- ano concettuale. È questo l’oggetto e lo scopo del presente studio: un’analisi del “nuo- vo” formalismo introdotto dalla normativa speciale e del rimedio previsto per la sua violazione, nell’ottica del processo di controllo economico progressiva rimeditazione delle categorie generali del territoriodiritto civile, volta a contrastare alla luce degli scopi perseguiti dal diritto regolatorio (segnatamente, in materia finanziaria). In questa prospet- tiva, ci si propone di indagare come la valorizzazione, in chiave ermeneuti- ca, del dato funzionale consenta di superare una pretesa intangibilità e im- mutabilità dei concetti, affinché gli stessi possano arricchirsi di nuovi signi- ficati, così da fornire risposte adeguate ai problemi posti dalla moderna real- tà economica. Il settore prescelto per questa indagine, quello dei “contratti finanzia- ri” (1), nel corso degli anni ha visto il sommerso sorgere di numerose questioni inter- pretative problematiche e rappresenta un terreno fecondo per misurare la tenuta dei classici istituti civilistici nel settore della contrattazione asimme- trica. La scelta di porsi nell’angolo visuale di uno specifico settore di disci- plina consente perciò non solo di confrontarsi con tematiche applicative di non marginale importanza, ma anche di porre le basi per una riflessione su un piano più generale. In detto contesto, il tema centrale che si dovrà affrontare è il raccordo tra la normativa speciale e di settore e la diffusione disciplina generale codicistica. Co- me si vedrà, la giurisprudenza ha tentato di illeciti fornire risposte a problemi spe- cifici, più o meno convincenti, ma che si risolvono pur sempre nella deci- sione di minore complessità ma comunque lesivi degli obblighi contributivi costituzionalmente tutelatisingole fattispecie o classi di fattispecie, ricercando un punto di e- quilibrio tra interessi contrapposti. Muovendo da questo patrimonio di competenze e capacitàÈ compito del formante dottrinale, un Gruppo di Lavoro che ho appositamente istituito – composto da ufficiali e ispettori del Comando Generale e dei Reparti in possesso di pluriennale esperienza nel settore – ha operato per più di un anno allo scopo di mettere in condizione tutto il personale della Guardia di Finanza – unica Forza di polizia economico finanziaria di cui il nostro Paese dispone e che è al contempo polizia giudiziaria a competenza generale – di utilizzare al meglio tanto gli strumenti investigativi del codice di procedura penale quanto inve- ce, ripensare le più avanzate tecniche di analisi di rischio con le banche dati, esame delle voci di bilancio e ricostruzione dei flussi finanziari, così come i più efficaci metodi di ricerca e quantificazione delle ricchezze nascoste al fisco. Il tutto, nel quadro di uno scrupoloso lavoro di aggiornamento della legislazione, della giurisprudenza e della prassi tributaria, anche di matrice sovranazionale, oltre che delle diverse disposizioni di servizio nel tempo emanate. I risultati di questa impegnativa attività sono stati sottoposti dapprima alle valutazioni dell’Agenzia dell’Entrate, che ha fornito preziosissime indicazioni prontamente trasfuse nel documento, a conferma della indispensabile unitarietà d’azione dell’Amministrazione finanziaria nel suo insieme e poi oggetto di una ulteriore e preventiva condivisione con i Reparti sul territoriocategorie generali, al fine di corrispondere consentire alle esigenze che solo l’attività operativa stesse di tutti i giorni può fare emergere rinno- varsi, conservando una (nuova) centralità anche con chiarezza. La sintesi di questo complesso di azioni è la ferma volontà del Corpo di aumentare la propria capacità di incidere in maniera sempre più concreta, effettiva e sostanziale sui più gravi e diffusi fenomeni di illegalità fiscale e di criminalità economico – finanziaria che, oltre a sottrarre riferimento alla collettività ingenti risorse destinate al benessere di tutti, incidono pesantemente sulle prospettive di crescita degli imprenditori e dei professionisti onesti e rispettosi delle regole e dell’intero sistema Paese. La combinazione fra tecniche investigative di polizia economico – finanziaria e metodologie d’indagine proprie delle attività di polizia giudiziaria, che le nuove direttive vogliono valorizzare, unitamente ad una visione integrata fra sistemi di frode di matrice prevalentemente fiscale e quelli a più marcata valenza penale, così come la decisa spinta che viene impressa al sistematico utilizzo operativo di ogni genere di elemento acquisito dai Reparti del Corpo nell’esercizio di tutte le funzioni di Polizia demandate all’Istituzione, hanno determinato anche un cambio d’impostazione “lessicale”, affinché possa risultare più semplice e immediato, per tutte le Fiamme Gialle chiamate ad applicare le nuove disposizioni, cogliere il senso profondo delle rinnovate linee d’azione. Non una semplice istruzione sull’attività ispettiva, quindi, ma un vero e proprio “Manuale Operativo” per approfondire tutti i molteplici aspetti dell’azione di contrasto del Corpo all’evasione e alle frodi fiscali e di carattere economico - finanziario. Del resto, il Manuale viene diramato ai Reparti contestualmente al cambio di denominazione dei Nuclei e della Scuola di polizia tributaria, rispettivamente, in Nuclei e Scuola di polizia economico-finanziaria, quale complessiva “chiusura” di un cerchio aperto con il Decreto Legislativo n. 68 del 2001 che vede il baricentro dell’azione della Guardia di Finanza non più nella tutela fortemente prioritaria delle ragioni dell’imposizione ma nella difesa completa di quello che, soprattutto ai nostri giorni, è probabilmente uno degli interessi più vitali per lo Stato: la sicurezza economico – finanziaria. Sotto altro profilo, poi, non può sfuggire come il Manuale entri in vigore in piena fase attuativa dell’importante riforma fiscale varata con la Legge 11 marzo 2014, n. 23. Una riforma radicalmente differente dalle precedenti in quanto volta – prima che ad introdurre nuovi istituti e disposizioni normative – a realizzare un profondo cambiamento di carattere culturale, riguardante un diverso approccio al rapporto fra Amministrazione fiscale e cittadini, basato sulla realizzazione di un sistema tributario chiaro e stabile, sulla semplificazione, sul sostegno all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, sul confronto preventivo fra imprese e Fisco per agevolare gli investimenti e attrarre i capitali esteri, in un generale quadro di rilancio dell’economia del Paese. Il Manuale, pertanto, si pone anche la finalità di orientare i Reparti verso l’attuazione concreta di questo nuovo corso, mettendo a sistema le procedure adottate negli ultimi tempi per agevolare l’accesso dei contribuenti agli istituti introdotti per queste finalità e, nel contempo, avviando nuovi percorsi di valutazione critica dei rilievi formulati al termine delle attività ispettive che tengano in maggiore considerazione la posizione degli operatori, oltre che puntando sul coordinamento non solo operativo ma anche strategico con le Agenzie fiscali, in linea con le più recenti indicazioni dell’OCSE e del Fondo Monetario Internazionale. Non posso, però, concludere questa presentazione di un’opera fortemente voluta fin dal mio insediamento, senza esprimere la grande emozione che provo, da Comandante Generale proveniente dai ranghi del Corpo, nel firmare l’Atto di approvazione della circolare 1/2018 concernente il “Manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali”, dopo aver studiato e lavorato per oltre 40 anni sulle precedenti istruzioni di servizio in tema di attività di verifica: le circolari 1/1976, 1/1981, 1/1988, 1/1998 e, da ultimo, 1/2008. Con questi sentimenti, affido a tutte le donne e a tutti gli uomini delle Fiamme Gialle l’inizio di un nuovo percorso che, attraverso l’attuazione delle direttive contenute nel Manuale, possa vedere la Guardia Finanza sempre in prima linea nella difesa dei valori di legalità, equità e trasparenza.con-
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