Presidente. Grazie Assessore. La parola a Xxxxx Xxxxxxxxx, capogruppo di Uniti per Novate. Sicuramente se avessimo avuto la possibilità di lavorare all’interno della Commissione di fronte a un argomento di questa complessità… quindi dubito - senza nulla mancare di rispetto, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - di capire quello che è l’oggetto della discussione in essere e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomeno, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il Comune di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, di concerto, una Conferenza di Servizi a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007, a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzato. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolineare, che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori che l’hanno preceduta. Questo, se da una parte è andato bene per approvarne due di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, i soldi per le opere che state portando avanti – nonché il Piano Attuativo sull’ex area Xxxxxxxx. Perché ricordo questo? Perché ci sono degli adempimenti, come dire, nel bene che possono essere interessanti e altri che possono anche non piacere. Allora, a maggior ragione, negli adempimenti di questo Piano Attuativo che ha citato l’Assessore, ci sono una serie di passaggi, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle Infrastrutture, che aveva finalmente attivato il meccanismo e che era stato richiesto e che, purtroppo, per ragioni di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormano. Però, quello che è accaduto nell’arco di questo anno, quindi attraverso una ricostruzione dagli Atti che sono presenti in Comune, c’è stato un colpevole ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati a che questo spostamento avvenisse. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto sintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. Però voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilità, perché non può essere attribuita all’attuale proposta che è una proposta che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come dire, per quanto soggetto estremamente importante in questa operazione, ha formulato sicuramente di concerto con l’attuale Amministrazione, per una semplice ragione, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi anche attraverso la sensibilità e acquisizione di nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle case. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato all’interno della Delibera però che non corrisponde pienamente al vero, per quanto riguarda il liberare le aree di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché con la proposta che viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di togliere, anzi, a questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era una scelta che era stata fatta in precedenza e che è stata portata avanti. Però … questo cannocchiale dalla nuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che potrà essere riservata a casa di riposo piuttosto che altre proposte, per cui il beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccupare. Sono i cittadini che abitano al di sotto di quella che è la linea dell’alta tensione, con una serie di patologie che si sono manifestate nell’arco di questi anni. Una sottolineatura che voglio fare perché, quando nel 2007 ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che è un elettrodotto che parte e attraversa tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volanti. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo – riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non parlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Quindi spiace, spiace che di fronte a una richiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzione.
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Samples: Ordine Del Giorno
Presidente. Grazie AssessoreGrazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Ci sono dichiarazioni di voto? Xxxxx, Xxxxx. CONSIGLIERE GRECO Grazie, Presidente. Solo per dire brevemente ai colleghi una cosa. Per una questione stilistica proprio, siccome non possiamo andare contro logica, decidiamo che se, per esempio, ci viene chiesto “Volete votare che la palla è sferica?”, “Sì, la palla è sferica”, “L’acqua è bagnata?”, “Sì, l’acqua è bagnata”... Xxxx, appartiene alla logica deduttiva, per cui, siccome questi sono argomenti sui quali devo dire che facciamo battaglia ormai da otto anni - perché il Movimento è in Consiglio regionale da otto anni, prima di esserci noi c’era la collega Xxxxx insieme all’attuale Onorevole Xxxxxxxx - xxxxxxxxxxx sarebbe un ossimoro votare “no” o astenersi, uscire dall’Aula in questo momento per noi. Però per me affrontare così questi argomenti, vi dico la verità, ha poca valenza, perché tra l'altro su queste cose, come ricordava qualcuno prima di me (come diceva il Consigliere Xxxxxxxxx) ad aprile abbiamo votato sui Regolamenti attuativi del Piano, che poi effettivamente è quello di cui abbiamo bisogno in Regione. Per cui se oggi ci viene chiesto “Votate sì” per esempio, come dicevo, al fatto che una palla è sferica, chiaramente noi voteremo sì, però credo che su questi argomenti bisognerebbe portare avanti un approfondimento un po’ più puntuale. Per esempio vi dico che una delle grandi incongruenze che stanno accadendo in ambito energetico è che, paradossalmente - ve lo dico proprio per esperienza diretta in questo senso - viene sfavorito l’utilizzo dell’autoproduzione, della produzione domestica di energia rinnovabile, un fatto ridicolo per me, che ha proprio del patetico. Perché? Perché spesse volte la Soprintendenza dice “No, ma si è in zona storica”. Mi è successo, ve lo dico, mi sono trovato a confronto con questo problema. Allora i nostri borghi dovrebbero essere tutti dei musei a cielo aperto. Da una parte, quindi, i borghi diventano intangibili e crollano, le case stanno diventando tutte dirute, tutti scappano dai centri storici, dall’altra invece magari c’è il rischio che si autorizzino grandi impianti, enormemente impattanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Questo è il fallimento dell’intelligenza in ambito di programmazione per me e lì chiaramente, per esempio, per me il Governo regionale dovrebbe fare delle chiare collaborazioni anche con la Soprintendenza, chiedere alla Soprintendenza l’istituzione di Tavoli permanenti per capire come far conciliare le due esigenze di tutela dei nostri borghi e di necessità di produrre, di autoprodurre energia. Se entro il 2050 dobbiamo abbattere in maniera significativa l’emissione di CO2, se entro il 2050 il concetto di “Comunità energetica” e il concetto di “reddito energetico” devono essere argomenti all’ordine del giorno, è bene che si inizi a programmare da ora. Vi dico la mia personale visione, che porterò avanti in altre sedi chiaramente, essendo un fatto che mi ha interessato direttamente. La parola mia personale visione è che bisogna battersi affinché ci sia una reale espressione del concetto di “autoproduzione” energetica. Quella è la vera transizione. Oggi anche i mega impianti, i mega parchi, non funzionano più, non rispondono più a Xxxxx Xxxxxxxxxquella esigenza di produzione di prossimità. La produzione di prossimità è quello che può fare la differenza da qui al 2050. Per intenderci, capogruppo il Consiglio regionale – questo credo che sia uno dei Palazzi più energivori dal Medioevo ad oggi nella storia proprio del pianeta Terra – magari riesce ad autoalimentarsi mediante pompe di Uniti per Novatecalore, sistemi di pannelli fotovoltaici installati sul tetto, chiaramente in maniera complanare, evitando di fare tutte una serie di cose che possono rovinare lo skyline di Campobasso. Sicuramente se avessimo avuto la possibilità Queste cose farebbero sì che un edificio come questo magari riesca a produrre, con celle ad alto rendimento, 50 chilowatt e con delle pompe di lavorare all’interno della Commissione calore e un sistema di fronte cappotti termici e quant’altro abbattiamo enormemente l’impatto che abbiamo a livello ambientale con un edificio di questa portata. Chiaramente quando parlo di Consiglio regionale faccio riferimento a tutte le Strutture pubbliche, quindi alle scuole, ai Comuni… Vi faccio un esempio sui Comuni. Tutti i Comuni del Molise – tutti! – ricadono nei centri storici. Se volessimo fare produzione di prossimità sopra a un argomento edificio pubblico sarebbe impossibile. Allora bisogna, a mio avviso, sedersi con la Soprintendenza, capire quali sono e le modalità, anche perché purtroppo... cioè, “purtroppo”, per fortuna il Consiglio di Stato in tal senso si è pronunciato più e più volte. La Soprintendenza non può dire “no” a prescindere in quel caso, ci deve dire quali sono le modalità, per esempio per rendere compatibile a Termoli l’utilizzo del fotovoltaico su un Comune che ricade nel pieno centro storico della città. Uno dei centri storici più belli d’Italia secondo me. Il borgo di Termoli è uno dei più belli d’Italia. Poi può darsi pure che in alcuni luoghi specifici non ci sia questa complessità… possibilità. È possibile. È possibile perché magari le condizioni di contesto non ti permettono l’utilizzo di una tecnologia, per esempio, che prevede l’integrazione totale del fotovoltaico, ma ce ne sono tanti di ritrovati tecnologici che possono essere utilizzati. Tra l'altro vi dico anche una cosa – così, tanto per allargare un po’ il discorso – che magari può interessare. Dal 2011 le case – qui c’è qualcuno che fa l’imprenditore in ambito edilizio, quindi dubito - senza nulla mancare mi può correggere se dico una boutade – per ricevere l’abitabilità, il certificato di rispettoagibilità – che oggi ha cambiato nome, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - non si chiama più così – se sono nuove costruzioni o ristrutturazioni pesanti devono avere una quota di capire quello produzione di energia verde sul posto, che è l’oggetto della discussione del 50 per cento in essere zone che non sono contesti storici e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomeno, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il Comune di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, di concerto, una Conferenza di Servizi nelle zone sottoposte a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007, a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzatovincolo quel limite viene abbassato fino al 25 per cento. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolinearetecnicamente se i Comuni dovessero applicare la legge chi oggi ristruttura in una zona storica non dovrebbe avere l’agibilità se non autoproduce energia. Come fai ad autoprodurre energia? Devi chiedere l’autorizzazione. L’autorizzazione ti viene negata, quindi il discrimine qual è, alla fine di tutto? È che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori che l’hanno preceduta. Questo, se da una parte è andato bene per approvarne due di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, hai i soldi per le opere che state portando avanti – nonché ricorrere al TAR magari puoi fare una causa e viene considerata agibile, se non hai i soldi per ricorrere al TAR la tua casa resta inagibile, se il Piano Attuativo sull’ex area XxxxxxxxComune applica la legge. Perché ricordo questoSi sono trovati degli escamotage? Perché Certo! Sono escamotage, perché di quello si tratta. Attualmente l’atteggiamento è quello di dire “no” a prescindere, perché sono elementi tecnologici in contesti storici, ma chiaramente non può essere quella la motivazione, perché un Consiglio di Stato del 2016 ci sono degli adempimenti, come dire, nel ha detto “Badate bene che possono essere interessanti ormai il fotovoltaico è considerato un’evoluzione dello stile costruttivo”. “Evoluzione dello stile costruttivo”! Altrimenti dobbiamo fare un’altra cosa, togliamo anche le case, perché pure le case sono un elemento di disturbo; mettiamo solo alberi, togliamo i centri storici e altri piantiamo tutti alberi. Nemmeno così chiaramente può funzionare! Secondo me dobbiamo andare verso il concetto di autoproduzione che possono anche in Molise farebbe davvero la grande differenza. “No” ai grandi parchi, non piaceresono assolutamente d'accordo quando si parla di grandi impianti fotovoltaici, di grandi impianti eolici perché per me il nostro territorio è vocato a tutt’altro. AlloraChiaramente si può, magari, confinare in una parte del territorio determinati impianti, ma stare molto attenti. Mentre dovremmo spingere al massimo, mediante l’utilizzo di una tecnologia adeguata chiaramente. Vi garantisco, perché ci sto sbattendo la testa direttamente, che la tecnologia oggi ha fatto passi da gigante. Per esempio nei centri storici a Barcellona, a maggior ragionefianco ai palazzi di Xxxxx viene utilizzato il fotovoltaico. Sulla Sala Nervi del Vaticano c’è il fotovoltaico, negli adempimenti cioè a fianco alla cupola di questo Piano Attuativo che ha citato l’AssessoreSan Xxxxxx! Questa cosa chiaramente a me fa porre un interrogativo. Dico “Perfetto, verso dove dobbiamo andare?”. I concetti di cui parla l’Europa – non io, chiaramente – sono quelli della produzione di prossimità e dell’autoconsumo, quella è la rivoluzione in ambito energetico. Per me la Regione deve lavorare in tal senso, per me la Regione deve profondere il massimo impegno in quella direzione, parlarne anche all’interno della pianificazione regionale. Chiaramente poi ci saranno dei luoghi dove non sarà possibile fare nemmeno quello perché sono di straordinario pregio, ma noi continuiamo a considerare di straordinario pregio case dirute, perché quello sta accadendo, ci sono una serie di passaggidelle case dirute che i proprietari preferiscono non toccare perché ci vogliono due o tre anni solo per ricevere tutte le autorizzazioni. Xxxxxxxxxx, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle Infrastrutture, che aveva finalmente attivato il meccanismo e che era stato richiesto e che, purtroppo, per ragioni di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormano. Però, quello che è accaduto nell’arco di questo annorichieste, quindi attraverso una ricostruzione dagli Atti dice “Va beh, ma che sono presenti in Comune, c’è stato un colpevole ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati a che questo spostamento avvenisse. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto sintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. Però voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilità, perché non può essere attribuita all’attuale proposta che è una proposta che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come dire, per quanto soggetto estremamente importante in questa operazione, ha formulato sicuramente di concerto con l’attuale Amministrazione, per una semplice ragione, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi anche attraverso la sensibilità e acquisizione di nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle case. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato all’interno della Delibera però che non corrisponde pienamente al vero, per quanto riguarda il liberare le aree di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché fai con la proposta casa?”, “No, no, meglio che viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di toglierecrolla. Ci metto il nastro intorno, anzinon la faccio toccare, a questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era però avviare una scelta che era stata fatta in precedenza ristrutturazione sarebbe impensabile”. Quantomeno lo dobbiamo scongiurare se vogliamo veramente ripopolare i nostri borghi e che è stata portata avanti. Però … questo cannocchiale dalla nuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che potrà essere riservata a casa di riposo piuttosto che altre proposte, per cui il beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a dargli una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccuparevita. Sono i cittadini che abitano al di sotto di quella che è la linea dell’alta tensioneCome lo facciamo? Mediante una pianificazione attenta, ragionata, con una serie chiamata in causa della Soprintendenza, con la richiesta di patologie Xxxxxx. Con l’Assessore Xx Xxxxxx avevamo parlato di questo argomento e mi ha detto che si ha fatto richiesta di istituzione di un Tavolo alla Soprintendenza, che però al momento pare non abbia dato alcun riscontro. Presidente Xxxx, questi sono manifestate nell’arco argomenti da portare all’attenzione anche del Governo nazionale, ritengo, altrimenti quel concetto di questi anni“transizione energetica” viene completamente minato. Una sottolineatura Pensi agli edifici pubblici. Gli edifici pubblici oggi, volendo essere pienamente rispettosi delle norme, non ci riuscirebbero, sarebbe impossibile. Impossibile! Mentre è fondamentale lavorare per far coesistere gli interessi, quello bisognerebbe fare, di tutela dello straordinario paesaggio che voglio fare perchéabbiamo in Molise, quando nel 2007 gli interessi di tutela dei nostri straordinari borghi, con la necessità, con il nuovo obiettivo che ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che dobbiamo dare come società delle emissioni zero. Questo è un elettrodotto compito xxxxx, questa è una sfida della politica e voglio immaginare che parte e attraversa prima o poi tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco politica si cimenti in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volanti. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo – riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non parlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Quindi spiace, spiace che di fronte a una richiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzionesacrosanta rivendicazione.
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Samples: Mozione
Presidente. Grazie AssessoreGrazie. Chiude le dichiarazioni il Presidente Xxxx... scusi. Prego, Consigliera. CONSIGLIERE MANZO Xxxxx, Presidente, ero distratta da un post dove si vuole far credere al pubblico che io abbia votato “no” all’ordine del giorno precedente. Avrò modo poi di chiarire. Lasciamo perdere! La parola mozione di cui si sta discutendo, che il mio collega ha detto che vuole votare perché giustamente dà impulso a Xxxxx Xxxxxxxxxuna discussione che si è portata avanti anche in altre circostanze, capogruppo impegna il Presidente della Giunta regionale ad approvare un Piano Energetico, con tutta una serie di Uniti premesse. Premesse che possono essere condivisibili o meno, perché si parla di un surplus di energia elettrica prodotto, ma non si capisce rispetto a che cosa. Sostanzialmente colgo l’occasione per Novatedare voce, come ha fatto anche il mio collega Xxxxxxxx Xxxx, a quanto alcune aree del nostro territorio stanno vivendo. Sicuramente c’è la necessità, appunto, come ho detto nel mio intervento precedente, di una politica che sappia programmare e che programmi, attraverso una programmazione mirata, lo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Non so se avessimo avuto la possibilità mozione la si vuole lasciare così in questi termini, perché non avrà alcun tipo di lavorare all’interno della Commissione ricaduta. Nel senso “Impegnare il Presidente a fare il Piano Energetico”, il Piano Energetico c’è, esiste, quindi non è uno strumento di fronte indirizzo utile per dare una risposta a un argomento territorio. Sicuramente colgo l’occasione, come ha fatto anche il mio collega Nola, per ricordare che non abbiamo più tempo per un Piano Paesaggistico Regionale, non abbiamo più tempo per i Regolamenti attuativi del Piano Energetico e quindi dotarci di questa complessità… quindi dubito - senza nulla mancare tutti quegli strumenti di rispettodifesa del territorio e soprattutto di una legge urbanistica. Il mio collega Xxxxxx, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - di capire quello che è l’oggetto della discussione in essere e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomeno, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il Comune di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, di concerto, una Conferenza di Servizi a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambientequale mi sono confrontata diverse volte anche animatamente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007, a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzato. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolineare, ad esempio sostiene che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori che l’hanno preceduta. Questo, se da una parte è andato bene per approvarne due interventi di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, produzione di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, i soldi per le opere che state portando avanti – nonché il Piano Attuativo sull’ex area Xxxxxxxx. Perché ricordo questo? Perché ci sono degli adempimenti, come dire, nel bene energia elettrica che possono essere interessanti e altri sicuramente conciliati con la tutela del paesaggio nei borghi storici, io sostengo invece che possono anche non piacere. Allora, a maggior ragione, negli adempimenti invece nei borghi storici bisogna più che altro puntare sull’idea di questo Piano Attuativo che ha citato l’Assessore, ci sono una serie di passaggi, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle Infrastrutture, che aveva finalmente attivato il meccanismo e che era stato richiesto e che, purtroppo, per ragioni di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormanocomunità energetiche. Però, ecco, lo spirito che ci guida alla fine è sempre lo stesso, cioè quello di accelerare la transizione energetica, di fare un’accelerazione al nostro Paese per abbandonare definitivamente, ovviamente col tempo e attraverso una pianificazione, o cercare di abbandonare l’energia da fonti fossili. Ricordo anche le battaglie portate avanti negli anni passati con il decreto “Sblocca Italia” che è accaduto nell’arco diede impulso alla ricerca e alla coltivazione di questo annoenergia, quindi attraverso una ricostruzione dagli Atti che sono presenti in Comune, c’è stato un colpevole ritardo alla produzione di energia da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati fonti fossili. Il nostro territorio è interessato dalla produzione con diversi pozzi e vorrei ricordare quello a che questo spostamento avvenisseRotello e anche cosa è successo poi a Campodipietra. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto sintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. Però voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilitàSicuramente l’Assessore Xxxxxxxx ricorda, perché era Direttore dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) all’epoca. Non so cosa vogliamo fare con la mozione, perché così com’è... sì, Xxxxxx, la votiamo, però così com’è... (interventi fuori microfono)... ho capito, ma il Piano Energetico ce lo abbiamo... (interventi fuori microfono)... va aggiornato, sicuramente va aggiornato... ma va aggiornato! ... Io capisco che il confronto con i Comitati e i Movimenti è costante, è quotidiano, quindi arrivare a discutere e a confrontarci con il territorio discutendo del Piano Energetico, sapendo che c’è un Piano Energetico che va sicuramente aggiornato – questo è stato detto in quella sede – ha bisogno dei Regolamenti attuativi... abbiamo bisogno di un Piano Paesaggistico, abbiamo bisogno di una legge urbanistica. Non so però se la mozione la si vuole modificare in alcuni punti, anche dicendo “aggiornamento del Piano Energetico”, altrimenti veramente non può essere attribuita all’attuale proposta diamo valore a ciò che è una proposta votiamo, non diamo il giusto peso agli ordini del giorno che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come dire, per quanto soggetto estremamente importante vengono approvati in questa operazionesede. Presidente, ha formulato sicuramente di concerto con l’attuale Amministrazionese possibile, per una semplice ragionechiedo la sospensione. Presidente, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che dopo l’intervento del Presidente Xxxx, se è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi possibile sospendere anche attraverso la sensibilità e acquisizione di nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle casecinque minuti? PRESIDENTE Chiude le dichiarazioni il Presidente Xxxx. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato all’interno della Delibera però che non corrisponde pienamente al vero, per quanto riguarda il liberare le aree di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché con la proposta che viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di togliere, anzi, a questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era una scelta che era stata fatta in precedenza e che è stata portata avanti. Però … questo cannocchiale dalla nuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che potrà essere riservata a casa di riposo piuttosto che altre proposte, per cui il beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccupare. Sono i cittadini che abitano al di sotto di quella che è la linea dell’alta tensione, con una serie di patologie che si sono manifestate nell’arco di questi anni. Una sottolineatura che voglio fare perché, quando nel 2007 ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che è un elettrodotto che parte e attraversa tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volanti. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo – riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non parlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Quindi spiace, spiace che di fronte a una richiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzionePrego.
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Presidente. Grazie AssessoreConsigliere Nola, prego. CONSIGLIERE NOLA Grazie, Presidente. La parola a Xxxxx Xxxxxxxxxscorsa settimana abbiamo partecipato, capogruppo di Uniti per Novate. Sicuramente se avessimo avuto la possibilità di lavorare all’interno della Commissione di fronte insieme anche con il collega Xx Xxxxxx e gli altri colleghi del Movimento 5 Stelle – c’era anche Xxxxxxxxx – a un argomento di questa complessità… quindi dubito - senza nulla mancare di rispetto, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - di capire quello che è l’oggetto della discussione in essere e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomeno, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il Comune di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, di concerto, una Conferenza di Servizi a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo importante convegno pubblico che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007fatto proprio a Campomarino, con la presenza praticamente di quasi tutti i Sindaci della zona. Voglio dire questo aggiornamento proprio per consentire al Presidente Xxxx di darci degli aggiornamenti rispetto a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzato. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolinearequindici giorni fa su queste tematiche, che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità ritengo che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori che l’hanno preceduta. Questo, se da una parte è andato bene per approvarne due di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, i soldi per le opere che state portando avanti – nonché il Piano Attuativo sull’ex area Xxxxxxxx. Perché ricordo questo? Perché ci sono degli adempimenti, come dire, nel bene che possono essere interessanti e altri che possono anche non piacere. Allora, a maggior ragione, negli adempimenti di questo Piano Attuativo che ha citato l’Assessore, ci sono una serie di passaggi, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle Infrastrutture, che aveva finalmente attivato il meccanismo siano trasversali e che era stato richiesto e chequindi devono essere affrontate mettendo a punto, purtroppoproprio come un puzzle, per ragioni di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormano. Peròtutti i piccoli pezzettini, quello che è accaduto nell’arco emerso da quella piazza. Che cosa è stato detto? Da un lato dicevano che la Regione, appunto, non ha costituito il Comitato VIA, dall’altro dicevano che, sempre la Regione, deve mettere a punto questo Regolamento che, appunto, riguardi tutto il sistema Molise e quindi indicare, un po’ come diceva il collega Greco, individuare, dove si può programmare questo tipo di impianti, anche per tenere conto di una cosa, che noi Molisani abbiamo già accettato sul nostro territorio una quantità industriale di questi impianti e già si produce molta più energia in proporzione agli impianti rispetto a quella che tutto il territorio dovrebbe produrre. Su questo annoè stato fatto uno studio che riguarda tutte le Regioni italiane, ecco perché è fondamentale che la Regione faccia le cose che deve fare però, appunto, se potessimo avere l’aggiornamento, sarebbe una cosa utile. L’altra cosa che è emersa è che i Sindaci di quel territorio volevano invitare il Presidente della Provincia di Campobasso a farsi lui portavoce presso il Consiglio regionale, in maniera tale che tutta la Provincia di Campobasso, quindi attraverso quei Sindaci, avessero un’unica istanza e un’unica interlocuzione nei confronti del Consiglio regionale. Questo per evitare che, magari, si faccia una ricostruzione dagli Atti discriminazione tra Comuni, tra Comuni più efficienti e Comuni meno efficienti, tra chi magari crede in questi nuovi impianti e chi, invece, non ci crede, ma soprattutto per evitare che investimenti che poi vengono finanziati dalle politiche pubbliche vadano in contrasto, per esempio, al PSR, che pure si utilizza in quelle aree rurali dove ci sono grandi coltivazioni. Di fatto, quindi, come Molisani da un lato prendiamo i soldi pubblici europei per finanziare il PSR e dall’altro lato nel terreno a fianco consentiamo, sempre con altri soldi pubblici, questo tipo di investimenti, dove magari vengono penalizzati proprio quelli in agricoltura. Questo quindi dovremmo cercare di evitarlo, però dovremmo dare noi stavolta le linee strategiche. In questo su quello che diceva quella piazza a mio avviso ha ragione. Quindi più che abbandonare l’Aula, qua si tratterebbe di precisare un po’ meglio quelli che sono presenti i contenuti dell’iniziativa e aggiornarli in Comune, c’è stato un colpevole ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati a che questo spostamento avvenisse. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto sintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. Però voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilità, perché non può essere attribuita all’attuale proposta che è una proposta che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come dire, per quanto soggetto estremamente importante in questa operazione, ha formulato sicuramente di concerto con l’attuale Amministrazione, per una semplice ragione, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi anche attraverso la sensibilità e acquisizione di nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle case. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato all’interno della Delibera però che non corrisponde pienamente al vero, per quanto riguarda il liberare le aree di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché con la proposta che viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di togliere, anzi, a questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era una scelta che era stata fatta in precedenza e che è stata portata avanti. Però … questo cannocchiale dalla nuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che potrà essere riservata a casa di riposo piuttosto che altre proposte, per cui il beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccupare. Sono i cittadini che abitano al di sotto funzione di quella che è la linea dell’alta tensioneabbiamo compreso essere l’esigenza del territorio, con una serie facendo in maniera tale di patologie ricostituire gli organi che si sono manifestate nell’arco di questi annimancano e soprattutto elaborare questo Regolamento. Una sottolineatura che voglio fare perché, quando nel 2007 ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che è un elettrodotto che parte e attraversa tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché Questo è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volantimio invito. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo – riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non parlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Quindi spiace, spiace che di fronte a una richiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzioneGrazie.
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Presidente. Grazie Assessore. La parola a Xxxxx XxxxxxxxxC’è qualcun altro che vuole intervenire? Consigliere De Rosa, capogruppo del PDL Buonasera a tutti. Solo per la dichiarazione di voto, perché credo che l’intervento del Consigliere Xxxxxxxxx abbia chiarito non solo la posizione di Uniti per NovateNovate ma quanto meno sicuramente anche la posizione del Gruppo del PDL. Sicuramente se avessimo avuto la possibilità di lavorare all’interno della Commissione di fronte a Se è vero che un argomento di questa complessità… quindi dubito - senza nulla mancare di rispetto, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - di capire quello che Comune è l’oggetto della discussione in essere sufficientemente grande e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomenonon piccolo per sedere al tavolo con altri partner grandi per sottoscrivere un accordo, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il altrettanto vero che questo Comune si deve dimostrare grande in termini di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, responsabilità e nell’adempimento di concerto, una Conferenza di Servizi a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007, a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzato. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolineare, che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori accordi presi a livello sovracomunale con i soggetti con cui si sottoscrive un accordo che, appunto, è sovracomunale. Il motivo per cui non voteremo questo Ordine del Giorno è anche dovuto alla tempistica, cioè è evidente, assolutamente evidente, che l’hanno precedutaquesto Ordine del Giorno arriva a ridosso – peraltro con ulteriore colpevole ritardo – della notizia della disponibilità del Comune di Sesto San Xxxxxxxx ad ospitare parte della “Città della Salute” con altri partner quali Regione e Comune di Milano. QuestoProbabilmente se il Comune di Sesto San Xxxxxxxx non si fosse offerto per ospitare questa struttura, se da una l’Amministrazione di Xxxxxx avrebbe continuato – come ha fatto negli ultimi due anni, dovendosene assumere la responsabilità – a mantenere sottosilenzio, sotto traccia quella che era tutta la fase che avrebbe potuto portare a mantenere gli impegni che Novate, ma anche altri soggetti, si erano presi per fare in modo che parte è andato bene per approvarne due di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, i soldi per le opere della “Città della Salute” interessasse anche il territorio novatese. Il fatto che state portando avanti – nonché il Piano Attuativo sull’ex area Xxxxxxxx. Perché ricordo questo? Perché ci sono degli adempimenti, come dire, nel bene che possono essere interessanti e altri che possono anche non piacere. Allora, a maggior ragione, negli adempimenti di questo Piano Attuativo che ha Consigliere Xxxxxxxxx abbia citato l’Assessore, ci sono una serie di passaggi, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle InfrastruttureComune l’inadempienza rispetto ad alcuni passaggi che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare. Il fatto che nella parte finale della mozione si chiede alla Giunta di valutare quali saranno le ripercussioni in termini patrimoniali ma anche sull’impossibilità di procedere alla pianificazione urbanistica, che aveva finalmente attivato il meccanismo invece avrebbe dovuto essere una delle cose che questa Amministrazione nel corso del tempo avrebbe dovuto fare proprio per agevolare l’andare avanti di questo Accordo, cioè rende questa Amministrazione responsabile di aver scelto di chiamarsi fuori da questo Accordo. Oggi, soltanto perché c’è un altro Comune che si rende disponibile, noi torniamo a voler essere interessati. Crediamo che sia tardi e che era stato richiesto di conseguenza, pur dispiacendoci perché Novate ha perso sicuramente una grande occasione in termini infrastrutturali, in termini di crescita produttiva, economica e che, purtroppo, per ragioni sicuramente di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via centralità rispetto a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormano. Però, quello una zona che è accaduto nell’arco di questo anno, quindi attraverso una ricostruzione dagli Atti che sono presenti in Comune, c’è stato un colpevole ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati a che questo spostamento avvenisse. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto sintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. Però voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilità, perché non può essere attribuita all’attuale proposta che è una proposta che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come dire, per quanto soggetto estremamente importante in questa operazione, ha formulato sicuramente di concerto con l’attuale Amministrazione, per una semplice ragione, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi anche attraverso la sensibilità e acquisizione di nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle case. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato già strategica all’interno della Delibera però che non corrisponde pienamente al veroProvincia di Milano, per quanto riguarda il liberare le aree di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché con la proposta che viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di togliere, anzi, a voteremo contro questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era una scelta che era stata fatta in precedenza e che è stata portata avanti. Però … questo cannocchiale dalla nuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che potrà essere riservata a casa di riposo piuttosto che altre proposte, per cui il beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccupare. Sono i cittadini che abitano al di sotto di quella che è la linea dell’alta tensione, con una serie di patologie che si sono manifestate nell’arco di questi anni. Una sottolineatura che voglio fare perché, quando nel 2007 ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che è un elettrodotto che parte e attraversa tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volanti. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo – riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà Ordine del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non parlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Quindi spiace, spiace che di fronte a una richiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzioneGiorno.
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