Scopo Clausole campione

Scopo. 1. Il Fondo ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tale fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti e all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare tempo per tempo vigente. Il Fondo non ha scopo di lucro.
Scopo. PARTE II – CARATTERISTICHE DEL FONDO E MODALITA’ DI INVESTIMENTO
Scopo. Lo scopo della concessione consiste nell’assicurare, tramite una corretta ed agile gestione, il più ampio utilizzo dell’impianto per finalità sportive sociali e ricreative. Con l’affidamento si intende: 1) favorire la diffusione e la pratica dell’attività sportiva, ludico-motoria e ricreativa quale momento imprescindibile per lo sviluppo della persona e per l’affermazione della cultura del benessere e della qualità di vita; 2) garantire una gestione sociale dell’impianto con massima apertura alle esigenze dell’utenza; 3) assicurare la massima integrazione potenziale tra i soggetti che operano nel sistema sportivo locale ed il quadro delle strutture a supporto dello stesso sistema.
Scopo. Il presente Accordo mira a stabilire il quadro legale per il trasferimento di risultati di mitigazione da utilizzare ai fini del raggiungimento degli NDC o per scopi di miti- gazione diversi dal conseguimento dell’NDC. A tale riguardo, entrambe le Parti promuovono lo sviluppo sostenibile e garantiscono l’integrità ambientale e la traspa- renza, anche a livello di governo, come pure una contabilizzazione efficace volta a evitare doppie contabilizzazioni.
Scopo. Lo scopo di questo documento è quello di valutare, in presenza di contratti di appalto di servizi o d’opera, l’esistenza di rischi derivanti da possibili interferenze negli ambienti in cui sono destinate ad operare le ditte appaltatrici e di definire le misure da attuare per eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori derivanti da interferenza. Il DUVRI è un documento “dinamico” per cui la valutazione dei rischi da interferenza deve essere necessariamente aggiornata al mutare delle situazioni originarie, quali l’intervento di subappalti, lavoratori autonomi, ulteriori forniture, servizi e pose in opera nonché in caso di modifiche di tipo tecnico, logistico o organizzativo che si sono rese necessarie nel corso dell’esecuzione delle attività previste. Inoltre, in riferimento a quanto previsto dal comma 3-ter dell’art. 26 D. Lgs. 81/08 s.m.i., il presente documento contiene le informazioni preliminari sulla valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione presso le Amministrazioni della Regione Xxxxxx-Romagna che potenzialmente potrebbero derivare dall’esecuzione del contratto da fornire alle imprese appaltatrici in sede di gara. Così come esplicitato nei capitoli successivi, l’Amministrazione presso la quale deve essere eseguito il servizio, prima dell’inizio dell’esecuzione, provvederà ad integrare il presente documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei propri luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, andrà ad integrare gli atti contrattuali. In linea di principio, il presente documento riferisce la valutazione dei rischi interferenziali estendendola anche alle persone che a vario titolo possono essere presenti presso le strutture delle Amministrazioni della Regione Xxxxxx-Romagna.
Scopo. L’assicurazione copre i costi di prestazioni corrisposte in caso d’infortunio. Si assume i costi di cure ospedaliere, trattamenti che durano a lungo, aiuti domestici extraospedalieri e le spese di trasporto. L’assicurazione rimborsa le prestazioni corrisposte in maniera complemen- tare alle prestazioni obbligatorie dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie ai sensi della LAMal. Delle spese complessive viene as- sunta al massimo la quota dei costi non coperti da un’assicurazione sociale. Se presso l’assicuratore sono attive altre assicurazioni che prevedono pre- stazioni in caso di trattamenti ambulatoriali o stazionari, il rimborso viene erogato prima da queste e solo successivamente dall’assicurazione.
Scopo. Il presente Accordo mira a stabilire un quadro legale per il trasferimento di risultati di mitigazione da utilizzare ai fini del raggiungimento degli NDC o di altri scopi di mitigazione delle Parti, dei loro enti pubblici o privati domiciliati sul loro territorio. A questo proposito, entrambe le Parti promuovono lo sviluppo sostenibile e assicurano l’integrità e la trasparenza ambientali, anche in materia di governance, e applicano un metodo di calcolo rigoroso, anche per evitare la doppia contabilizzazione.
Scopo. Scopo del documento è documentare e quantificare i servizi richiesti dall’Amministrazione. Si compone di: ◼ Organizzazione del Contratto ◼ Progetto di AttuazioneModalità di presentazione e approvazione degli stati di avanzamento mensiliPiano di AttuazioneData di Attìvazione.
Scopo. 1 Il PIP ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tale fine la Compagnia provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti e all’erogazione delle prestazioni, secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare.
Scopo. Il presente Piano della Qualità Generale rappresenta il documento progettuale che istanzia l’impianto del sistema Qualità nell’ambito del Programma complessivo di rinnovamento del Sistema Informativo dell’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti della Pubblica Amministrazione (nel seguito per brevità il programma di rinnovamento, che consiste nella normalizzazione del S.I. INPDAP, è indicato semplicemente con il termine “Programma”, nelle sue varie componenti organizzative (struttura e responsabilità), procedurali (metodologie, processi, standard, ecc.) e strumentali (risorse) al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi di qualità prefissati. Esso è redatto in conformità a quanto richiesto dalle circolari AIPA/CR/5 del 5 agosto 1994 e AIPA/CR/38 del 28 dicembre 2001, quanto suggerito dalla Deliberazione AIPA n. 49/2000 del 9 novembre 2000 e con quanto previsto dagli standard internazionali ISO:9000:2000. Costituisce, inoltre, il “Piano di Qualità” dell’intero Programma e rappresenta, di fatto, il modello base di riferimento per tutte le forniture di prodotti e servizi necessarie per attuare il rifacimento e la normalizzazione del Sistema Informativo dell’Istituto e per quei contratti individuati dall’Istituto che verranno stipulati in tale ambito con i fornitori, siano essi singole società o raggruppamenti temporanei d’impresa (RTI). Le diverse linee di intervento previste per l’attuazione del Programma sono: • la realizzazione del nuovo sistema di autogoverno • la normalizzazione del Sistema Istituzionale • la realizzazione di progetti specifici • l’adeguamento tecnologico. Tali attività saranno condotte con riferimento al piano temporale del Programma e suoi successivi aggiornamenti contenuti in appropriati Piani di Progetto/Servizio1 redatti dalle società fornitrici nell’ambito dei contratti di fornitura. All’attivazione di ciascun Contratto deve essere redatto un Piano di Qualità di Intervento che instanzia il Piano di Qualità Generale. Il Piano di Qualità di Intervento può essere redatto sia a livello di singolo progetto sia aggregando più progetti collegati tra loro in modo significativo. Il documento che descrive le modalità di compilazione del Piano di qualità d’Intervento è il seguente: A0-C03-0100-007 “Standard di prodotto Piano di Qualità di Progetto” Qualora il progetto utilizza tutti o parte dei servizi e i relativi requisiti di qualità contemplati nel Piano di Qualità Generale sarà sufficiente indicare nei documenti di pian...