Sardegna all digital Clausole campione

Sardegna all digital. L’efficacia di tutti gli interventi relativi alla SI è subordinata da una parte ad un miglioramento della qualità dei servizi dell’Amministrazione regionale, dall’altra alla possibilità di effettivo utilizzo dei nuovi servizi erogati per via telematica da parte di cittadini ed imprese. In quest’ottica il Governo regionale ha approvato, con delibera n. 54/15 del 22 novembre 2005, il “Piano d’azione per il superamento del digital-divide nelle aree svantaggiate della Sardegna”. Tale Piano prevede: • l’attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le aree del territorio regionale servite da centrali pubbliche attualmente interconnesse alla rete con infrastruttura in fibra ottica; • il potenziamento delle infrastrutture in fibra ottica per il collegamento alla rete di ulteriori centrali pubbliche e contestuale attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le rispettive aree del territorio regionale da esse servite; • la realizzazione dell’infrastruttura con tecnologia Wi-Max per l’erogazione dei servizi a banda larga sulle aree non coperte tramite i precedenti due interventi. Per arginare le difficoltà di accesso da parte di fasce di popolazione che per motivi culturali, economici, sociali non possono utilizzare le tecnologie digitali, l’Amministrazione regionale ha attivato altre due iniziative: • i “Centri di Accesso Pubblico a Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA)”, che prevedono la creazione di centri pubblici di accesso ad Internet presso 95 biblioteche comunali; • i “Sistemi Avanzati per la Connettività Sociale (SAX)”, per la concessione di contributi a organizzazioni no-profit per la creazione di centri di accesso assistiti in situazioni di particolare degrado sociale. Con la delibera n. 4/1 del 30 Gennaio 2007, l’Amministrazione ha di fatto avviato le attività di Sardegna IT, nuova società “in house” della Regione Autonoma della Sardegna. A Sardegna IT è stato affidato l’incarico per lo svolgimento delle attività necessarie per assicurare la gestione economica ed efficiente dei sistemi realizzati dalla Regione in materia di e-government e di Società dell’Informazione, di quelli in fase realizzazione e di quelli di futura attuazione, nonché per provvedere alla loro evoluzione; in pratica la gestione e il coordinamento delle numerose attività che ruotano intorno ai progetti legati alla Società dell’Informazione.
Sardegna all digital. I Piani d’azione si suddividono in interventi specifici e concreti, per ciascuno dei quali sono stati definiti obiettivi, benefici, durata e costi, al fine di monitorarne la realizzazione ed avere una verifica stringente e concreta dei risultati raggiunti.
Sardegna all digital. L’efficacia di tutti gli interventi relativi alla SI è subordinata da una parte ad un miglioramento della qualità dei servizi dell’Amministrazione regionale, dall’altra alla possibilità di effettivo utilizzo dei nuovi servizi erogati per via telematica da parte di cittadini ed imprese. In quest’ottica il Governo regionale ha approvato, con delibera n. 54/15 del 22 novembre 2005, il “Piano d’azione per il superamento del digital divide nelle aree svantaggiate della Sardegna”. Tale Piano prevede: • l’attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le aree del territorio regionale servite da centrali pubbliche attualmente interconnesse alla rete con infrastruttura in fibra ottica; • il potenziamento delle infrastrutture in fibra ottica per il collegamento alla rete di ulteriori centrali pubbliche e contestuale attivazione dei servizi di connettività a banda larga per le rispettive aree del territorio regionale da esse servite; • la realizzazione dell’infrastruttura con tecnologia WiMax per l’erogazione dei servizi a banda larga sulle aree non coperte tramite i precedenti due interventi. Per arginare le difficoltà di accesso da parte di fasce di popolazione che per motivi culturali, economici, sociali non possono utilizzare le tecnologie digitali, l’Amministrazione regionale sta attivando due iniziative: i “Centri di Accesso Pubblico a Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA)”, che prevedono la creazione di centri pubblici di accesso presso 95 biblioteche comunali; i “Sistemi Avanzati per la Connettività Sociale (SAX)”, che prevede contributi a organizzazioni no-profit per la creazione di centri di accesso assistiti in situazioni di particolare degrado sociale.

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  • Documento Unico di Regolarità contributiva (DURC) 1. La stipula del contratto, l’erogazione di qualunque pagamento a favore dell’appaltatore, la stipula di eventuali atti di sottomissione o di appendici contrattuali, sono subordinate all’acquisizione del DURC.

  • Inscindibilità delle norme contrattuali Le norme del presente contratto devono essere considerate, sotto ogni aspetto ed a qualsiasi fine, correlate ed inscindibili tra loro e non sono cumulabili con alcun altro trattamento, previsto da altri precedenti contratti collettivi nazionali di lavoro. Il presente CCNL costituisce, quindi, l'unico contratto in vigore tra le parti contraenti. Eventuali difficoltà interpretative possono essere riportate al tavolo negoziale nazionale per l'interpretazione autentica della norma. Sono fatte salve, ad esaurimento, le condizioni normoeconomiche di miglior favore.

  • Modalità della votazione Il luogo e il calendario di votazione saranno stabiliti dalla Commissione elettorale, previo accordo con la Direzione aziendale, in modo tale da permettere a tutti gli aventi diritto l'esercizio del voto, nel rispetto delle esigenze della produzione. Qualora l'ubicazione degli impianti e il numero dei votanti lo dovessero richiedere, potranno essere stabiliti più luoghi di votazione, evitando peraltro eccessivi frazionamenti anche per conservare, sotto ogni aspetto, la segretezza del voto. Nelle aziende con più unità produttive le votazioni avranno luogo di norma contestualmente. Luogo e calendario di votazione dovranno essere portate a conoscenza di tutti i lavoratori, mediante comunicazione nell'albo esistente presso le aziende, almeno giorni prima del giorno fissato per le votazioni.

  • PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE QUANTO PUÒ COSTARE IL MUTUO

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).