Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. Come da Offerta e Piano per la Gestione Informativa.
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. Il concorrente specifica l’elenco dei contenitori informativi che intende produrre in relazione agli obiettivi da perseguire e agli usi indicati, i modelli e gli elaborati devono essere identificabili per contenuto e tipologia secondo le indicazioni di par. 4.6.1 del presente Capitolato Informativo.
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. 18
3.4.1 Strutturazione dei modelli disciplinari 18
3.4.2 Dimensione massima dei file di modellazione 18
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. 3.4.1 Strutturazione dei modelli disciplinari Definizione della codifica comune per l’identificazione di tutti gli elaborati, grafici o documentali: Fase del progetto: Progetto definitivo (PD), Progetto esecutivo (PE) Disciplina: Xxxxxx Xxxxxxxxx (EE), Documenti generali (GE), Progetto architettonico (AR), Progetto strutturale (ST), Progetto impianti meccanici (IM), Progetto impianti elettrici e speciali (IE), Progetto di prevenzione incendi (VVF) Numerazione progressiva elaborato: XX Versione: _Y Es: PD-AR-01_0 Definizione della codifica comune per l’identificazione dei modelli federati: Denominazione del progetto: Codice Commessa (denominazione della commessa)
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. 17
3.5.1. Strutturazione dei modelli disciplinari/Descrizione del modello dati 17
3.5.2. Programmazione temporale della modellazione 17
3.5.3. Coordinamento dei modelli 18
3.5.4. Dimensione massima dei file di modellazione 18
3.5.5. Contenuto informativo non contemplato dal modello dati 18
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. 3.5.1. Strutturazione dei modelli disciplinari/Descrizione del modello dati
a) I modelli disciplinari prodotti per le varie fasi progettuali dovranno essere quelli corrispondenti alle discipline di progetto, come previste dalla normativa vigente;
b) la nomenclatura dei modelli dovrà essere definita in modo tale contenere almeno le seguenti informazioni, in forma concisa ed efficace:
i. Codice della commessa;
ii. Disciplina;
iii. Fase del progetto;
iv. Sigla del professionista che ha redatto il modello;
c) la struttura proposta deve esser tale da far sì che i singoli modelli abbiano dimensioni tali da assicurarne la corretta operabilità;
d) la nomenclatura dei modelli dovrà in ogni caso essere compatibile con quanto previsto nell’Allegato A al presente documento “WBS standard CAL”. L’Affidatario dovrà identificare esplicitamente nel pGI il contenuto dei modelli disciplinari previsti per ciascuna fase progettuale (con riferimento, ad esempio, ai modelli BIM infrastrutturali, strutturali, impiantistici e altro).
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. 4.5.1 Strutturazione dei modelli disciplinari
4.5.2 Programmazione temporale della modellazione e del processo informativo
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. L’organizzazione dei modelli e degli elaborati del progetto di fattibilità tecnico economica, dovranno essere identificabili almeno per disciplina e tipologia. I modelli e gli oggetti, costituenti l’immobile, saranno parametrizzati secondo classi di unità tecnologiche e classi di elementi tecnici. Ulteriori informazioni/dettagli saranno identificati univocamente secondo le indicazioni contenute nell’OdGI.
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale. Sarà cura della SA fornire all’aggiudicatario le Linee Guida per la progettazione con le indicazioni dell’intera Base Dati e della corretta semantica da utilizzare per la codifica degli oggetti e della documentazione allegata.
Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale