Strutturazione dei modelli disciplinari Clausole campione

Strutturazione dei modelli disciplinari. I modelli devono essere suddivisi per: • Disciplina (architettonico, strutture, MEP, ecc.) • Contenimento delle dimensioni dei file di modellazione • Sotto disciplina (Ad esempio: Modello MEP – impianti elettrico) La suddivisione dei modelli qualora necessario dovrà essere aggiornata in opera o in qualsiasi momento sia necessario per ottemperare eventuali necessità della committenza.
Strutturazione dei modelli disciplinari. Si richiede all’appaltatore di strutturare la modellazione in modo tale da rispettare ed implementare il modelli forniti dalla Stazione Appaltante utilizzando la nomenclatura e la codifica già esistente e che è stata sviluppata in aderenza al progetto esecutivo. Ogni proposta di variazione dovrà essere preventivamente sottoposta alla stazione appaltante la quale si riserverà la facoltà di accettarla o rifiutarla. I modelli dovranno contenere una codifica atta ad identificare univocamente le seguenti informazioni: • codice commessa; • disciplina; • fase del progetto; • paternità, ovvero specialista o consulente responsabile. I modelli consegnati in formato UNI EN ISO 16739: 2016 (IFC), indipendentemente dalle modalità e dagli strumenti con cui verrà realizzata la modellazione BIM e quindi dai formati nativi di origine, dovranno essere almeno 3 (in congruenza a quelli messi a disposizione dalla Stazione Appaltante): • Modello Strutturale/Architettonico delle spalle destra e sinistra del ponte e delle rampe di accesso • Modello Strutturale/Architettonico del ponte • Modello impiantistico In relazione alla modellazione Strutturale si richiede che siano chiaramente rintracciabili e definiti: • Le componenti strutturali in C.A. • Le componenti strutturali in carpenteria metallica • Le armature comprese nei getti in C.A. Inoltre si specifica che, oltre a contenere i medesimi campi personalizzati descritti nel paragrafo 4.4 e peculiari delle modellazioni consegnate a base di gara, gli oggetti dei modelli dovranno presentare la possibilità di associare schede materiale e schede prodotto così come accettate dalla Direzione Lavori; in modo da soddisfare i requisiti espressi al paragrafo 4.1.
Strutturazione dei modelli disciplinari. L’organizzazione dei modelli e degli elaborati del progetto esecutivo dovranno essere identificabili almeno per disciplina e tipologia. I modelli e gli oggetti costituenti l’edificio saranno parametrizzati secondo classi di unità tecnologiche, unità tecnologiche, classi di elementi tecnici ed elementi tecnici. Ad esempio, si riporta l’elenco delle informazioni di identificazione generale di modelli ed elaborati: − codice commessa; − disciplina; − fase del progetto; − tipologia veicolo: modello o elaborato; − edificio/piano; − paternità ovvero specialista o consulente responsabile. Si riporta, inoltre, un esempio di tipo di organizzazione definibile per i modelli da inserire nel capitolato informativo: − modello architettonico generale: comprende al suo interno gli oggetti relativi agli elementi edilizi architettonici e costruttivi (ad esempio: partizioni interne, chiusure esterne, serramenti, porte interne, ecc.); − modello strutturale: comprende al suo interno gli oggetti relativi agli elementi edilizi strutturali (ad esempio: pilastri, travi, ecc.).
Strutturazione dei modelli disciplinari. Se al fine di sopperire ad eventuali limitazioni imposte dalle performance degli strumenti impiegati o per ottimizzare il processo di aggiornamento e sviluppo della modellazione, fosse necessario prevedere una suddivisione diversa da quella prevista dai modelli informativi derivati dalla fase esecutiva (o anche nel caso non si verificasse questa esigenza), in questa sezione va dettagliata la composizione e configurazione dei modelli impiegati per gli obbiettivi individuati. I modelli prodotti in fase di progettazione esecutiva sono stati suddivisi in base alle discipline di progetto e rispetto ai bracci cui fanno riferimento. Si richiede lo sviluppo di un Modello layout di cantiere che dovrà essere dinamico, con le informazioni riguardanti le lavorazioni associate alla variabile temporale. Xxxxxxx accettati anche modelli layout di cantiere statici, in riferimento a specifici step temporali a cui fanno riferimento lavorazioni peculiari e di rilevanza. In quest’ultimo caso, la valutazione degli step temporali da considerare viene lasciata all’Affidatario, ma la Stazione Appaltante si riserva di considerare possibili varianti in fase di redazione del pGI.
Strutturazione dei modelli disciplinari. I modelli prodotti dovranno essere identificati in base alle discipline di progetto e rispetto alla fase di processo cui fanno riferimento. Si richiede inoltre di mantenere una nomenclatura degli oggetti coerente con quanto definito al paragrafo C7 Sistema di classificazione e denominazione degli oggetti e di specificarne l’eventuale aggiornamento. Si specifica che è richiesto all’Affidatario di aggiornare i modelli durante la fase costruttiva dell’opera in funzione di quanto realizzato (SIL) e con le eventuali varianti (art. 106 del D.LGS. 50/2016) apportate al Progetto Esecutivo previa autorizzazione del Direttore dei Lavori e le piccole modifiche ordinate dal DL (art. 8 del DM 49/2018), per generare i modelli allo stato attuale (As-built), che rappresentano quanto messo in opera ed infine consegnato al collaudatore, come evidenziato nel prospetto seguente: Tale richiesta ha come scopo quello di: • fornire alla D.L. un supporto che gli permetta il controllo dell’esecuzione dei lavori; • la possibilità di monitorare la qualità e la provenienza del materiale in entrata in cantiere; • stabilire gli stati di avanzamento lavori. Si specifica che agli oggetti dei modelli costruttivi, al fine di agevolare e digitalizzare le successive fasi di collaudo, siano associati: • le schede materiale e le schede prodotto così come accettate dalla Direzione Lavori; • le bolle di consegna dei materiali; • gli ordini scritti; • il libretto delle misure; • le fotografie; • i certificati delle prove sui materiali; • i certificati di cui i controlli in stabilimento; • i verbali dei risultati delle prove di carico fatte eseguire dal Direttore dei Lavori; • ogni documento utile al fine di cui sopra. Viene richiesto all’Affidatario di specificare nell’oGI come intende associare tali attributi agli oggetti del modello. Verrà considerata come premiante ogni soluzione che permetta alla Stazione Appaltante di filtrare, interrogare e gestire le informazioni di cui sopra. È richiesto all’Affidatario anche la redazione/aggiornamento del modello layout di cantiere che dovrà essere strutturato in modo tale da recepire le informazioni del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) ed essere di supporto alla redazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS). Il modello layout di cantiere dovrà essere dinamico, con le informazioni riguardanti le lavorazioni associate alla variabile temporale. Xxxxxxx accettati anche modelli layout di cantiere statici, in riferimento a specifici step temporali a...
Strutturazione dei modelli disciplinari. I modelli prodotti dovranno essere identificati in base alle discipline di progetto e rispetto alla fase di processo cui fanno riferimento (in coerenza con l’Allegato 1 Nomenclatura di Modelli ed Elaborati grafici e informativi). Si richiede inoltre di assegnare alle classi di oggetti una nomenclatura coerente con quanto definito al paragrafo B6 Sistema di classificazione e denominazione degli oggetti. L’Affidatario specifica in un elaborato informativo (Nomenclatura di oggetti) la logica di tale nomenclatura ed il suo funzionamento. La strutturazione dei modelli viene esplicitata dall’Affidatario nell’offerta di Gestione Informativa. Nel seguito una tabella esemplificativa di come possono essere strutturate le informazioni da fornire. Modello architettonico generale Comprende oggetti relativi agli elementi edilizi architettonici (in coerenza con quanto scritto sopra) Modello strutturale Comprende oggetti relativi agli elementi edilizi strutturali (in coerenza con quanto scritto sopra) Modelli MEP Comprende oggetti relativi agli elementi di natura impiantistica (in coerenza con quanto scritto sopra) Modello layout di cantiere Comprende oggetti relativi alle lavorazioni effettuate in cantiere. Da tale modello sono originati gli elaborati grafici informativi utili alla redazione del PSC. (in coerenza con quanto scritto sopra) … … … Si precisa che il Modello layout di cantiere dovrà essere dinamico, con le informazioni riguardanti le lavorazioni associate alla variabile temporale. Xxxxxxx accettati anche modelli layout di cantiere statici, in relazione a specifici step temporali a cui fanno riferimento lavorazioni peculiari e di specifica rilevanza. In quest’ultimo caso, la valutazione degli step temporali da considerare viene lasciata all’Affidatario, ma la Stazione Appaltante si riserva di considerare possibili varianti in fase di redazione del pGI.

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