Verde pubblico Clausole campione

Verde pubblico. La progettazione degli spazi a verde dovrà essere effettuata con particolare attenzione alla collocazione urbana delle aree oggetto di intervento e alle specificità del contesto, con precisa attenzione alle caratteristiche di marginalità degli ambiti oggetto di intervento. In particolare, per le specifiche necessità di ordine pubblico, gli spazi verdi dovranno essere trattati prevalentemente allestiti con manti erbosi e in modo subordinato con aiuole contenenti arbusti, erbacee e piante vivaci. Dovrà invece quanto più possibile essere evitato l’utilizzo di cespugli e siepi di media altezza che potrebbero prestarsi ad un utilizzo improprio degli spazi. Nella scelta delle specie da utilizzare nella composizione vegetale dovranno essere valutate le esigenze delle molteplici forme di vita che possono essere ospitate nel parco, in particolare dovranno essere supportate con un adeguato numero di specie che producano fiori e bacche e con un corretta proporzione di specie sempreverdi e caducifolie al fine di supportare una adeguata catena trofica e una differenziazione degli habitat. Gli arredi dell’area dovranno essere selezionati in funzione della loro durabilità e della robustezza e dovranno essere dotati di idonei dispositivi per scoraggiare usi impropri. Le eventuali depressioni e invasi creati per assolvere agli obblighi connessi alle prescrizioni di sicurezza idraulica dovranno presentare pendenze tali da essere facilmente trattate dalle attrezzature meccaniche (falciatrici) in particolare le pendenze delle scarpate di raccordo degli invasi con le superfici non dovranno superare pendenze del 15 – 18 %. Dovrà inoltre essere garantito un buon livello di illuminazione che consenta il controllo e l’ispezionabilità del parco anche durante le ore notturne. In particolare, l’illuminazione dovrà essere sviluppata in funzione ed in stretta relazione con la distribuzione delle masse arboree. In relazione alle future previsioni di rigenerazione degli edifici vincolati, gli spazi esterni limitrofi, per una larghezza di circa 5 m dal perimetro degli edifici stessi, dovranno essere lasciati con trattamento a prato, senza prevedere alcun tipo di messa a dimora, per permettere in futuro la perimetrazione del cantiere ed il passaggio dei mezzi. Nell’ottica di una necessità di integrazione dell’intervento con il contesto ambientale di riferimento, la progettazione degli spazi a verde, con particolare riferimento agli ambiti collocati all’interno dell’azione 2.7.1, dovrà tene...
Verde pubblico. Il verde pubblico comprende l’area di 55.164 mq che costituisce il parco archeologico e la fascia di 8.859 mq che costeggia la linea ferroviaria a est. La prima superficie avrà la funzione di raccordo tra la vegetazione del parco di Santa Caterina e le aree limitrofe, e le essenze vegetali che la caratterizzeranno saranno fondamentalmente specie arboree a rapida crescita quali Populus alba e Alnus glutinosa e a media crescita quale Ulmus minor. Tale area costituirà un’ulteriore barriera verde tra il costruito antico della Chiesa di Santa Caterina e il nuovo costruito tecnologico dell’Arena. Le alberature, le siepi e i prati, in un connubio di naturale e artificiale, interpreteranno la futura coesistenza tra profili di paesaggio apparentemente inconciliabili tra loro. I sentieri alberati, che costituiranno la viabilità pedonale di accesso al parco archeologico, saranno orientati lungo una direttrice ortogonale alla direzione dei venti dominanti. La seconda superficie verde, che costeggia la linea ferroviaria Cagliari – Decimo, verrà realizzata attraverso la sistemazione di un terrapieno continuo di altezza variabile fino ad un massimo di circa 6 m e con pendenza di 45° (in deroga all’articolo 49 del DPR 753/80, che autorizza la realizzazione di manufatti nell’area di rispetto della strada ferrata). Il materiale per la realizzazione del terrapieno verrà fornita dai volumi di scavo del cantiere attraverso una accurata separazione dei diversi profili del suolo. La tipologia della composizione pedologica non comporta particolari fenomeni di stabilità del ciglio, ma qualora fosse necessario si opterà per tecniche di ingegneria naturalistica con l’utilizzazione di geotessuti – geostuoie ed eseguendo l’impianto delle essenze erbacee attraverso tecniche quali l’idrosemina. Specie arboree e arbustive a rapida crescita come Populus alba e Alnus glutinosa con densità di un esemplare ogni 4/8 mq, completeranno l’arredo del terrapieno apportando maggiore stabilità con l’apparato radicale, conferendo al profilo del terreno un aspetto naturale, e incrementando la funzione antirumore del terrapieno stesso. Dal punto di vista dell’impatto visivo, l’argine di copertura vegetale celerà lo skyline urbano e industriale e attenuerà il contrasto che lo sviluppo verticale del cavalcavia ferroviario in progetto disegnerà sul profilo dell’orizzonte.
Verde pubblico. Nei giardini pubblici aperti o recintati nonché nelle aiuole e nei viali