CONTRATTO DI SERVIZIO TRA L’AZIENDA SPECIALE CONSORTILE TEATRO APPENNINO E IL L’UNIONE MONTANA APPENNINO REGGIANO PER LA GESTIONE DELLE FUNZIONI RELATIVE ALL’ AREA FAMIGLIA
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Reg. n.
CONTRATTO DI SERVIZIO TRA L’AZIENDA SPECIALE CONSORTILE TEATRO APPENNINO E IL L’UNIONE MONTANA APPENNINO REGGIANO PER LA GESTIONE DELLE FUNZIONI RELATIVE ALL’ AREA FAMIGLIA
PREMESSO CHE:
- con proprie deliberazioni consiliari il Comune di Castelnovo ne’ Monti e l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano hanno costituito l’azienda speciale consortile “Azienda Speciale Teatro Appennino”, approvandone il relativo statuto;
- ai sensi dell’art. 3 dello statuto, la costituzione dell’Azienda Speciale Consortile è finalizzata all’esercizio delle seguenti attività:
• l'organizzazione e gestione di corsi di preparazione e perfezionamento, seminari, convegni, conferenze, congressi, dibattiti in materia teatrale, musicale, culturale e sportiva, nonché in altre materie;
• l'organizzazione e gestione delle attività di comunicazione e relazioni pubbliche, ivi comprese le attività di ufficio stampa per manifestazioni ed eventi nell'ambito della cultura, del turismo, dell'arte, della musica, dello spettacolo, dello sport, del tempo libero e delle manifestazioni di natura convegnistica e turistica;
• la gestione tramite contratti di appalto, affidamento, concessione, o tramite qualsiasi altro strumento giuridico, di servizi pubblici e attività di pubblico interesse, di impianti sportivi, campeggi, parcheggi, biblioteche, musei, fiere e simili;
- i Comuni Soci hanno individuato nel contratto di servizio lo strumento per la disciplina dei rapporti fra l’Azienda e i Comuni medesimi.
RICHIAMATI:
- l’atto costitutivo in data 17.01.2014, repertorio nr. 594 in data 20.1.2014 con la quale i comuni di Busana, Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Vetto e Villa Minozzo, hanno costituito l’Unione dei Comuni Montani denominata “Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano”, in conformità all’art. 32 TUEL, all’art. 14 d.l. 78/2010, convertito nella L. nr. 122/2010 e all’art.19 L.R. 21/2012, il cui Statuto è entrato in vigore il 14.2.2014 e l’Unione si è definitivamente costituita in data 12.03.2014;
- le delibere consiliari dei sottoelencati comuni, rese immediatamente eseguibili, con la quale veniva approvata la convenzione per il conferimento all’ Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, delle funzioni fondamentali di Progettazione e Gestione del Sistema Locale dei Servizi Sociali ed Erogazione delle Relative Prestazioni ai Cittadini (art. 7 co.3 l. r. 21/2012,succ. modif. e lett. g) del comma 27, del D.L. 78/2010) e della funzione fondamentale dei Servizi Educativi:
• Comune di Carpineti deliberazione consiliare n. 22 del 19.06.2017
• Comune Casina deliberazione consiliare n. 29 del 15.06.2017
• Comune Castelnovo ne’ Monti deliberazione consiliare n. 40 del 15.06.2017
• Comune Toano deliberazione consiliare n. 27 del 29.05.2017
• Comune Ventasso deliberazione consiliare n. 21 del 15.06.2017
• Comune Vetto deliberazione consiliare n. 23 del 21.06.2017
• Comune Villa Minozzo deliberazione consiliare n. 31 del 10.06.2017
- la deliberazione del Consiglio dell’Unione Montana n.20 del 10/07/2017, resa immediatamente eseguibile, con la quale l’Unione Montana ha recepito il conferimento delle
predette funzioni da parte dei comuni aderenti all’Unione approvando la relativa convenzione con decorrenza dalla data di sottoscrizione, avvenuta il 01/08/2017 e avrà la durata di anni 5 (cinque);
- il Decreto del Presidente dell’Unione n.54 del 28/12/2017 di nomina della sottoscritta quale responsabile del Servizio Sociale ed Educativo Associato;
- il Decreto del Presidente dell’Unione n. 51 del 06/11/2018 con il quale si rinnova il precedente decreto di nomina della sottoscritta quale responsabile del Servizio Sociale ed Educativo Associato senza soluzione di continuità fino alla scadenza del mandato del Presidente in carica;
VISTI in particolare gli articoli:
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
- 3 - MODALITÀ DI TRASFERIMENTO DELLE FUNZIONI;
- 4 - ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI;
- 6 - RAPPORTI FINANZIARI TRA I COMUNI E L’UNIONE
della predetta convenzione;
PRECISATO che in base all’art. 3 della citata convenzione l’Unione subentra ai Comuni nei rapporti in essere con soggetti terzi in relazione alle materie oggetto del conferimento, in conformità agli atti di programmazione approvati dagli organi dell’Unione e dai singoli enti;
VISTA la delibera della Giunta Comunale del Comune di Castelnovo ne’ Monti n. 95 del 25 luglio 2017 “Attuazione adempimenti previsti dalla convenzione per il conferimento all'Unione Montana dei Comuni Appennino Reggiano delle funzione fondamentali di Servizi Sociali ed educativi in attuazione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 15/06/2017” con la quale vengono adottate relativamente al conferimento in Unione Montana delle funzioni associate, le seguenti misure attuative a decorrere dall’ 1/08/2017:
• trasferimento all’unione delle risorse necessarie alla gestione associata;
• individuazione dei rapporti giuridici e contrattuali oggetto di subentro dal comune all’unione;
• autorizzazione al comando per anni cinque presso l’Unione Montana dei dipendenti comunali per la gestione associata dei servizi;
VISTA la delibera della Giunta dell’Unione n. 34 del 28 luglio 2017 “Conferimento in Unione delle gestioni associate servizi sociali ed educativi, adempimenti conseguenti”, con la quale si stabiliva:
• di approvare il progetto organizzativo del Servizio sociale ed educativo associato;
• di recepire il comando e l’assegnazione funzionale del personale individuato nel progetto composto da personale comandato dai Comuni e personale assegnato funzionalmente dall’Azienda USL;
• di subentrare nei rapporti giuridici e contrattuali dei Comuni;
DATO ATTO CHE con la sopra citata deliberazione, l’Unione è subentrata al Contratto di servizio tra l’Azienda Speciale Consortile Teatro Appennino e il Comune di Castelnovo ne’ Monti Reg. n. 1/2017. Con il quale venivano affidati e seguenti servizi in scadenza al 30 giugno 2020:
1) INTERVENTI AREA MINORI E FAMIGLIA A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E A PROTEZIONE DEI MINORI: prestazioni ed interventi di natura socio assistenziale erogati in favore di nuclei famigliari in cui siano presenti minori e dove siano presenti disagi conseguenti a problematiche relazionali, sociali, economiche, nonché situazioni di potenziale o effettivo pregiudizio.
2) SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE: è rivolto ai minori d’età tramite l’erogazione di interventi educativi al domicilio, con lo scopo generale di promuovere il benessere globale del minore all'interno del proprio contesto familiare, per sostenerlo nel processo di crescita e supportare la funzione educativa della famiglia, prevenendo il disagio e/o recuperando situazioni anche temporanee, di crisi e di rischio psico-sociale.
3) SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA: è a supporto della scuola, delle famiglie e viene erogato in stretta relazione con il Servizio Sociale Unificato area Famiglia ed in rete con gli istituti scolastici della montagna.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
4) SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SOCIO CULTURALE: è rivolto sia alla popolazione straniera che a tutti i punti della rete dei servizi che si interfacciano con i cittadini stranieri, per favorirne la massima integrazione.
5) SERVIZIO DI EDUCATIVA DI STRADA: è rivolto a tutti i minori, ai giovani, prevalentemente a favore di quelli che trascorrono parte del loro tempo libero nella strada e lavora in stretta connessione con il servizio per le tossicodipendenze, la scuola, il servizio sociale dell’Unione e tutti gli altri punti della rete.
6) SERVIZIO DI PRE-POST SCUOLA: si tratta di assistenza di pre e post scuola agli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo ne’ Monti.
7) SERVIZIO DI EDUCATIVA SCOLASTICA: è rivolto a bambini e ragazzi disabili certificati ai sensi della Legge 104/1992, della Legge 328/2000 frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e dell’infanzia.
8) COORDINAMENTO PEDAGOGICO NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA Il servizio di coordinamento pedagogico nelle scuole dell’infanzia statali, da svolgersi in stretta relazione con il Centro di Coordinamento e Qualificazione Scolastica, in rete con gli istituti scolastici della montagna e il Servizio Sociale Unificato - Area Famiglia. Le attività saranno svolte presso la sede del Centro di Coordinamento e Qualificazione Scolastica e presso gli istituti scolastici del territorio.
9) ORGANIZZAZIONE SALONE DELL’ORIENTAMENTO: organizzazione e preparazione del materiale divulgativo del salone dell’orientamento dedicato ai ragazzi che terminano le scuole secondarie di primo grado e passano alle scuole secondarie di secondo grado.
10)FORMAZIONE DISTRETTUALE 0-6: Il servizio prevede la realizzazione del piano di formazione 0-6 di competenza del Centro di Coordinamento e Qualificazione scolastica.
11)COORDINAMENTO E SUPERVISIONE: prevede il coordinamento e la supervisione dei servizi oggetto del presente affidamento, finalizzato alla valutazione degli interventi messi in campo in relazione con il sistema di rete dei servizi, azioni di integrazione e raccordo con i diversi interlocutori finalizzati alla semplificazione e fluidità dei percorsi comunicativi. Coordinamento e supervisione dell’equipe afferenti al servizio minori e servizio psico pedagogico con l’obiettivo di integrare percorsi, modalità operative e progettazioni.
RITENUTO necessario con il presente atto, in seguito a scadenza del contratto sopra citato affidare i servizi oggetto del presente contratto
TUTTO CIÒ PREMESSO
TRA
l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano con sede legale a Castelnovo ne' Monti (RE), in Xxx xxx Xxxxxxxxxx, 00, codice fiscale 91167000354 di seguito indicata come “Unione”,
nella persona della Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx, Responsabile gestione associata del Servizio Sociale e Scuola, codice fiscale XXXXXX00X00X000X, nata a Castelnovo ne’ Monti (RE), l’1.12.1971 e residente in Ventasso, loc. Cervarezza, autorizzato ad impegnare legalmente e formalmente l’amministrazione che rappresenta
E
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
l’Azienda Speciale Consortile “Azienda Speciale Teatro Appennino”, con sede legale a Castelnovo ne' Monti (RE), in Xxx Xxxx x. 00, codice fiscale e partita I.V.A. 02698070352, di seguito indicata come ”Azienda”, rappresentata dalla Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx, nata a Castelnovo ne’ Monti (RE), il 23.04.1972, nella sua qualità di Direttore dell’Azienda a ciò autorizzato con verbale di nomina del Consiglio di Amministrazione in data 15.06.2018
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ART. 1 - PRINCIPI GENERALI
Nello svolgimento delle obbligazioni previste dal presente contratto, l’Azienda - in quanto soggetto strumentale degli Enti consorziati - fonda la propria attività sul rispetto dei principi statutari e della trasparenza, sia in ordine all’espletamento delle attività sia in ordine alla rendicontazione dei servizi erogati, dei risultati conseguiti e dei costi sostenuti.
Per il conseguimento delle finalità di cui al comma 1 del presente articolo, l’Azienda si dota degli strumenti previsti dallo Statuto: il bilancio triennale ed annuale, il bilancio di esercizio e del Piano di programma.
ART. 2 - OGGETTO DEL CONTRATTO DI SERVIZIO E ATTIVITÀ DI AFFIDAMENTO
Il presente contratto di servizio regola i rapporti tra l’Unione e l’Azienda nell’ambito degli interventi e servizi sociali riferiti all’area famiglia e attività socio educative.
L’Azienda dovrà provvedere alla realizzazione, coordinamento, co-progettazione e gestione dei seguenti servizi, meglio individuati nelle schede allegate, servizi relativi alle attività riferite all’area famiglia:
✓ SCHEDA TECNICA 1 INTERVENTI AREA MINORI E FAMIGLIA A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E A PROTEZIONE DEI MINORI
✓ SCHEDA TECNICA 2 CENTRO PER LE FAMIGLIE;
✓ SCHEDA TECNICA 3 APPARTAMENTI AUTONOMIA “CASA VERDE”;
✓ SCHEDA TECNICA 4 SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE;
✓ SCHEDA TECNICA 5 SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE A NUCLEI FAMIGLIARI;
✓ SCHEDA TECNICA 6 SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA;
✓ SCHEDA TECNICA 7 SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SOCIO CULTURALE;
✓ SCHEDA TECNICA 8 SERVIZIO DI EDUCATIVA DI STRADA;
✓ SCHEDA TECNICA 9 SERVIZIO DI PRE-POST SCUOLA;
✓ SCHEDA TECNICA 10 SERVIZIO DI EDUCATIVA SCOLASTICA;
✓ SCHEDA TECNICA 11 COORDINAMENTO PEDAGOGICO SCUOLE DELL’INFANZIA
✓ SCHEDA TECNICA 12 ORGANIZZAZIONE SALONE DELL’ORIENTAMENTO;
✓ SCHEDA TECNICA 13 FORMAZIONE DISTRETTUALE 0-6;.
✓ SCHEDA TECNICA 14 STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE;
Oltre agli interventi e servizi gestiti alla data di sottoscrizione del presente contratto e descritti nelle Schede allegate, all’Azienda potranno essere conferiti ulteriori interventi, progetti e servizi coerenti con le proprie finalità istituzionali che le venissero eventualmente richiesti dall’Unione. La regolamentazione delle modalità per la realizzazione di tali attività e servizi avverrà mediante integrazione del presente contratto di servizio.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
L’Azienda, previa apposita deliberazione del Consiglio di Amministrazione può, inoltre, gestire servizi e svolgere attività di consulenza, nell’ambito dei sistemi integrati locali di welfare, per altri Enti/soggetti del terzo settore che ne facciano richiesta, previa stipulazione di apposite convenzioni per la disciplina e la regolazione dei conseguenti rapporti economico-finanziari.
ART. 3 DURATA
Il presente contratto decorre dal 1°Lluglio 2020 fino al 30 Giugno 2022.
ART 4 - PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITA’
I servizi oggetto del presente contratto sono da considerarsi a ogni effetto servizi pubblici locali, pertanto la loro erogazione da parte dell’Azienda dovrà avere carattere di regolarità e continuità nel rispetto della vigente normativa.
La gestione delle attività e dei servizi da parte dell’Azienda, dovrà seguire gli indirizzi dell’Unione, del Consiglio di Amministrazione, del Comitato di Distretto e degli strumenti di programmazione socio sanitaria di cui gli stessi si doteranno in linea col Piano Socio Sanitario Regionale per la salute e per il benessere sociale.
L’Azienda partecipa attivamente al processo di programmazione del Piano per la salute e il benessere sociale distrettuale, al fine di favorire la programmazione partecipata.
ART 5 – PATRIMONIO IMMOBILIARE
I Comuni dell’Unione conferiscono all’Azienda in comodato d’uso o assegnazione temporanea, a titolo gratuito, gli immobili (comprese le relative attrezzature) dettagliati nel verbale che verrà stilato tra le parti, di tempo in tempo aggiornato, affinché l’Azienda stessa possa utilizzarli nell’erogazione dei servizi in parola.
L’Azienda si impegna, con riferimento agli immobili e alle attrezzature di cui al precedente comma, a riconsegnare gli immobili e le attrezzature, alla fine del presente contratto, nelle stesse condizioni indicate dal verbale di consegna, fatto salvo il normale deperimento legato all’uso;
L’Azienda, per il perseguimento degli scopi sociali e socio-assistenziali di cui è titolare, può stipulare contratti di locazione, comodati gratuiti o convenzioni con privati o altri Enti pubblici.
ART 6 – MODALITA’ DI GESTIONE DEI SERVIZI
L’Azienda, costituita ai sensi dell’articolo 114 del D lgs 267/2000, dotata di personalità giuridica e di autonomia gestionale, è ente pubblico economico e come tale non rientra tra le pubbliche amministrazioni secondo quanto previsto dall’articolo 1 comma 2 del D. lgs 165/2001.
Considerata la sua natura, può stipulare contratti per l’acquisizione di beni e servizi nel rispetto delle norme poste a garanzia dell’imparzialità, trasparenza ed efficienza dell’azione amministrativa.
L’Azienda può perciò, nel rispetto del principio di responsabilità ed autonomia gestionale e degli standard di qualità e quantità fissati, utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi e gestionali ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficienza ed economicità nella gestione dei servizi e degli interventi, ferma restando la
sua attività di coordinamento, di verifica dei servizi erogati e di controllo dell’attività e nella consapevolezza che la stessa rimane l’unica responsabile nei confronti dell’Unione.
ART 7 – RISORSE UMANE
L’Azienda gestirà i servizi e gli interventi affidati con personale proprio o con affidamento al privato con le procedure previste dalla normativa vigente (a titolo esemplificativo: affidamento per gara d’appalto, convenzione).
L’Azienda si impegna:
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
a) a garantire che al personale utilizzato nell’espletamento dei servizi, di cui al presente contratto, venga corrisposto un trattamento retributivo nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Categoria, nonché delle leggi e dei regolamenti vigenti;
b) ad assicurare l’applicazione delle disposizioni vigenti in materia previdenziale, assistenziale ed in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro;
c) a garantire l’adeguato livello qualitativo delle competenze del personale coinvolto nell’esecuzione di ogni attività oggetto del presente contratto;
d) ad assicurare che il personale impiegato sia munito di titoli di studio opportuni all’esercizio delle diverse attività previste.
ART 8 – RENDICONTAZIONE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITA’
L’Azienda si impegna a presentare all’Unione i seguenti documenti:
- il piano di programma, deve fissare in termini quali-quantitativi, le strategie e gli obiettivi aziendali, articolati in programmi e progetti. Dal piano dovrà risultare quanto di seguito indicato:
• caratteristiche e requisiti delle prestazioni da erogare;
• risorse finanziarie ed economiche necessarie alla realizzazione degli obiettivi del Piano;
• priorità di intervento, anche attraverso l’individuazione di appositi progetti;
• modalità di attuazione dei servizi erogati e modalità di coordinamento con gli altri Enti del territorio;
• indicatori e parametri per la verifica;
• politiche del personale con particolare riferimento alla formazione, alla programmazione dei fabbisogni delle risorse umane ed alle modalità di reperimento delle stesse.
- il bilancio annuale economico preventivo corredato della relazione illustrativa con allegato il documento di budget;
- il bilancio consuntivo.
Al fine di verificare l’andamento di particolari attività o progetti innovativi, le parti stabiliranno momenti di verifica congiunta dell’andamento dei servizi sia sotto il profilo della qualità, dell’efficacia che dell’economicità. In particolare, l’Unione si riserva il diritto di controllare, anche attraverso gli organi previsti dallo Statuto, che la gestione dei servizi e degli interventi avvenga nel pieno rispetto delle condizioni fissate dal presente contratto e in particolare degli obiettivi e degli standard qualitativi, quantitativi ed economici definiti nel progetto approvato. Al fine di consentire all’Unione di esercitare tale controllo, nonché per la verifica dell'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa vigente, l’Azienda si impegna a fornire all’Unione stessa tutte le informazioni richieste e a consentire ogni altra operazione conoscitiva di carattere tecnico.
L’Azienda, entro i mesi di maggio e ottobre di ogni anno, fornirà all’Unione un prospetto di rendicontazione d’andamento del Bilancio contenente, tra le altre cose:
• i dati concernenti il livello di servizio offerto, misurato attraverso idonei indicatori di prestazione;
• i dati tipici della gestione, con particolare riferimento (a titolo esemplificativo e non
esaustivo) a:
- numero di operatori utilizzati, secondo idonee suddivisioni per singolo servizio;
- numero di ore di servizio;
- numero di interventi e prestazioni offerte per ciascun servizio;
- numero di utenti in carico a ciascun servizio;
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
ART. 9 - CORRISPETTIVO
L’importo dell’affidamento potrà essere soggetto a variazione in relazione alle attività programmate.
L’Importo dell’affidamento, è stabilito nel seguente modo:
anno 2020
€. 351.391,00
Anno 2021
€.561.978,00
Anno 2022
€ 353.018,00
Per un totale di euro 1.266.387,00 iva esente ai sensi dell’articolo 10 comma 27 ter del
D.P.R. 26
ottobre 1972 n.633.
Gli importi di cui sopra potranno essere soggetti a variazione in relazione alle attività programmate.
Il pagamento della fattura avverrà in 12 rate anticipate dello stesso importo, sulla base delle prestazioni effettivamente svolte sempre dietro presentazione di regolari note con conguaglio ha consuntivo.
Si precisa che tutte le azioni potranno essere oggetto di revisione nel corso della durata del contratto
in relazioni al modificarsi delle esigenze, modifiche che dovranno essere concordate tra le parti.
ART. 10 – PAGAMENTO
Il pagamento del servizio in oggetto sarà effettuato entro 30 giorni dalla data di ricevimento di regolare fattura.
L’Azienda dovrà inviare regolari fatture elettroniche a:
UNIONE MONTANA DEI COMUNI DELL'APPENNINO REGGIANO - XXX XXX XXXXXXXXXX, 00, XXXXXXXXXX XX' XXXXX (XX), cod.fisc. 91167000354
La fattura dovrà, altresì, riportare obbligatoriamente la dicitura: “Scissione dei pagamenti ai sensi dell'art.17-ter del DPR n. 633/1972”.
L’Azienda si obbliga a rispettare tutte le prescrizioni di legge in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, di cui all’art.3, co.7 della Legge 136/2010 e ss.mm.ii., ed a comunicare gli estremi del conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva, alle commesse pubbliche.
Il pagamento sarà effettuato solo a seguito di apposita verifica del documento unico di regolarità contributiva (DURC), ai sensi dell’art.80 del D.Lgs 50/2016. Il mancato adempimento a tale obbligo comporterà l'immediata risoluzione del contratto.
L’Azienda dovrà comunicare all'Amministrazione qualsiasi variazione intervenuta nella denominazione o ragione sociale della ditta, indicando il motivo della variazione (cessione, fusione, trasformazione). L'Amministrazione non si assume alcuna responsabilità per il ritardo nei pagamenti dovuto a ritardo della comunicazione stessa.
ART. 11 – RESPONSABILITÀ, LIMITI E COPERTURE ASSICURATIVE
Qualora dall'esecuzione del presente contratto e dalle attività ad esso connesse, derivassero danni di qualunque natura all’Azienda o a terzi (danni a cose, persone, interruzioni di attività, ecc.), l’Azienda ne assume ogni responsabilità ed è tenuta ad intervenire tempestivamente per il ripristino immediato dei danni alle cose (ove possibile), con assunzione diretta, a proprio esclusivo carico, di tutti gli oneri indennitari e/o risarcitori. In ogni caso l’Azienda è tenuta a dare tempestiva comunicazione di qualunque evento dannoso si sia verificato nel corso dell’esecuzione delle attività e/o degli interventi di cui al presente contratto.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
L’Azienda si impegna alla sottoscrizione di polizze assicurative atte a garantire la copertura per i rischi di responsabilità di qualsiasi tipo causati a terzi (lesioni personali, danni a cose, interruzione di attività, perdite patrimoniali, ecc.), nonché per i danni alle opere per l'intera durata dell'affidamento, se non già coperti da garanzie assicurative stipulate dagli Enti Soci o da enti proprietari.
ART. 12 – DIFFIDE
Qualora l’Azienda si rendesse inadempiente rispetto agli obblighi assunti con il presente atto, l’Unione dovrà darne formale diffida scritta contestando l'addebito.
La diffida, da inviarsi mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, dovrà contenere l'esatta descrizione dei fatti contestati ed un congruo termine per l'adempimento.
Entro il termine indicato, l’Azienda potrà presentare le proprie deduzioni o provvedere all'adempimento.
ART. 13 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il contratto si intenderà risolto, ai sensi dell’art. 1456 del codice civile, nei seguenti casi :
a) gravi e reiterati ritardi o interruzioni delle attività nella realizzazione dei servizi e degli interventi affidati, imputabili all’Azienda, che non consentano o che, comunque, compromettano il regolare svolgimento dei servizi affidati;
b) gravi e reiterate infrazioni delle norme di legge e/o del presente contratto, imputabili a dolo o colpa grave dell’Azienda;
c) entrata in vigore di normative che disciplinano diverse modalità di gestione dei servizi oggetto del presente contratto, o alcuni di essi, incompatibili con l’affidamento all’Azienda.
ART. 14 - CODICE DI COMPORTAMENTO
L’Azienda dovrà attenersi, personalmente e tramite il personale preposto, per tutta la durata delle attività, agli obblighi di condotta, previsti dal proprio codice di comportamento nonché dai precetti ex DPR n. 62/2013, codice che dichiara di conoscere ed accettare. La violazione degli obblighi derivanti dal citato codice comporta la risoluzione del contratto per inadempimento del rapporto stesso. In caso di violazione di taluni degli obblighi, la committenza, accertata la compatibilità dell’obbligo violato con la tipologia del rapporto istaurato, provvederà alla contestazione, assegnando un termine di 30 giorni per la presentazione delle giustificazioni. Decorso infruttuosamente il termine predetto, ovvero nel caso che le giustificazioni non siano ritenute idonee, la risoluzione del rapporto è disposta con provvedimento del Responsabile del Servizio, fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni, anche all’immagine.
L’Azienda si obbliga a NON concludere contratti di lavoro subordinato e autonomo per tutta la durata del contratto ad ex dipendenti, che hanno esercitato poteri autorizzativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto.
ART. 15 - PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
L’Azienda s’impegna al rispetto del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del D.Lgs. 101/2018 obbligandosi a trattare esclusivamente i dati personali e sensibili indispensabili per le proprie attività istituzionali.
L’Unione e l’Azienda sono contitolari dei dati relativi agli utenti e adotteranno le misure
organizzative più opportune per facilitare lo scambio delle informazioni e del materiale documentale, nel rispetto ella normativa in materia di protezione dei dati personali.
ART 16 - ESTENSIONE
Il presente contratto potrà essere integrato con l’affidamento di ulteriori servizi negli ambiti di cultura, musica, politiche giovanili e relazioni internazionali.
ART. 17 - SPESE CONTRATTUALI E DI REGISTRAZIONE
Il presente contratto è soggetto a registrazione solo in caso di uso, ai sensi dell’art. 5, secondo comma, del D.P.R. 26/04/1986, n. 131.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
ART. 18 - NORME FINALI
Per tutto ciò che non è espressamente previsto nel presente Contratto, si applicano le norme del Codice Civile e le altre normative vigenti che regolano la materia, in quanto applicabili e compatibili con la natura dell’atto.
Letto, approvato e sottoscritto digitalmente
Per l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano
La Responsabile gestione associata del Servizio Sociale e Scuola Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx
Per l’Azienda Speciale Consortile “Azienda Speciale Teatro Appennino Direttore
Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx
AREA FAMIGLIA
É conferito all’Azienda Speciale Consortile “Teatro Appennino” l’esercizio delle attività socio – assistenziali a favore della maternità e infanzia, compresi i giovani e le famiglie e le competenze di cui all’art. 23, lett. c) del D.P.R. n° 616/77 (“interventi in favore di minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili nell'ambito della competenza amministrativa e civile”)
1. RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 328/00 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali);
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
- Legge Regionale 2/2003 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali);
- Legge 184/83 e successive modifiche di cui alla Legge 149/01 (Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”, nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile);
- Legge 219/2012 “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali”;
- Decreto Legislativo 154/2013 “Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell'articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219”;
- Legge 119/2013 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere”;
- Legge 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”;
- Legge 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyber bullismo”;
- Legge Regionale 21/96 “Promozione e Coordinamento delle Politiche Rivolte ai Giovani”;
- Legge Regionale 14/2008 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”;
- DGR 1102/2014 “Linee d'indirizzo per la realizzazione degli interventi integrati nell'area delle prestazioni socio- sanitarie rivolte ai minorenni allontanati o a rischio di allontanamento”;
- DGR 1904/2011 (testo coordinato con la Delibera di Giunta Regionale Xxxxxx-Romagna n. 1106/2014) “Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari”;
- Legge 286/98 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”;
- DGR 1677/2013 “Approvazione delle Linee di indirizzo regionali per l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso”;
- DGR n 391 del 15/04/2015 “Approvazione linee guida regionali per i centri per le famiglie”;
- Legge 107/2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- Decreto legislativo 65/2017 “Istituzione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e della legge 13 luglio 2015, n.107”
- Decreto Legislativo 96/2019 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n.66, recante: “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’art.1, commi 180 e 181, lettera c) della legge 13 luglio 2015, n.107”
- Accordo di Programma provinciale per il coordinamento e l’integrazione dei servizi di cui alla Legge n.104/1992;
- Accordo di programma relativo alla programmazione e gestione delle funzioni sociali e socio sanitarie nel distretto di Castelnovo ne’ Monti tra l’Azienda USL di Reggio
Emilia e l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, pro tempore vigente e per la parte relativa ai servizi di competenza;
- Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale pro tempore vigente e successivi Piani Attuativi Annuali.
SCHEDA TECNICA 1)
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
INTERVENTI AREA MINORI E FAMIGLIA A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E A PROTEZIONE DEI MINORI
Prestazioni ed interventi di natura socio- assistenziale erogati in favore di nuclei familiari in cui siano presenti minori in età compresa fra 0 e 18 anni e dove siano presenti disagi conseguenti a problematiche relazionali, sociali, economiche o di disabilità, nonché situazioni di potenziale o effettivo pregiudizio; detti interventi sono attuati attraverso progettazioni individualizzate.
Le forme di aiuto, erogate secondo un progetto individualizzato, consistono in supporti e sostegni alla famiglia e al singolo in collaborazione con l’Azienda Usl e i diversi organi istituzionali che si occupano di minori e di sostegno alla famiglia.
Tipologia di interventi:
a) Interventi e progettazioni individualizzate in favore di minori e delle loro famiglie:
- sostegno a minori a rischio di emarginazione e/o di devianza e alle loro famiglie: formulazione di interventi progettuali individualizzati i quali potranno comprendere:
• forme di collaborazione con le Istituzioni Scolastiche ed il Xxxxx Xxxxxxx;
• la realizzazione di accompagnamenti educativi specifici, sia a domicilio sia in contesti aggregativi;
• la predisposizione di percorsi formativi, di alternanza scuola-lavoro;
• l'invio ai servizi sanitari per il supporto specialistico;
- Interventi a favore di minori vittime di reato: formulazione di interventi progettuali individualizzati i quali potranno riferirsi a:
• progetti di sostegno e riparazione, anche in collaborazione con i servizi sanitari e di salute mentale;
•progetti di protezione;
• progetti di protezione sociale ai sensi delle leggi 66/96 e 286/98;
- Interventi di protezione in favore di minori in situazioni di pregiudizio sia a carattere immediato, avvalendosi dei poteri di cui all'articolo 403 c.c., sia su mandato dell'autorità giudiziaria, a tutela e protezione di minori i cui diritti od interessi non siano adeguatamente garantiti dagli esercenti la potestà genitoriale o in assenza degli stessi.
- Interventi di valutazione e di sostegno alle funzioni genitoriali anche su mandato dell'autorità giudiziaria, quando sia necessario valutare il maggiore interesse del minore in caso di grave conflitto fra gli esercenti la potestà, sia in sede di convivenza sia in regime di separazione dei coniugi; ovvero quando l'esercizio o il mancato esercizio delle funzioni genitoriali provoca un grave rischio o un danno al minore;
b) Sostegno alla maternità:
- realizzazione di percorsi di supporto e consulenza alle donne in stato di gravidanza e nel periodo di puerperio, carenti di una rete familiare e parentale; il servizio è erogato in collaborazione con AUSL- Distretto di Castelnovo ne’ Monti che interviene per gli aspetti di sostegno psicologico;
c) Mediazione famigliare:
- sostegno e mediazione nella prevenzione e gestione delle conflittualità familiari (anche su mandato dell'Autorità Giudiziaria); consulenza alla coppia e al singolo; sostegno nei percorsi di separazione.
d) Realizzazione e promozione dell’affido famigliare:
- pubblicizzazione finalizzata al reperimento di una rete di famiglie affidatarie; attività di istruttoria, formazione e selezione delle coppie affidatarie; abbinamento, collocamento del minore e sostegno al percorso di affido e post affido; erogazione di sussidi mensili a sostegno delle famiglia affidatarie;
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
e) Funzioni in tema di adozione nazionale e internazionale:
- garanzia delle prime informazioni alle coppie aspiranti adottive; collaborazione, a livello provinciale, alla realizzazione dei corsi formativi e informativi per coppie adottive, realizzazione delle istruttorie adozione in collaborazione con il servizio sanitario; vigilanza e sostegno alle coppie adottive nel post adozione, con invio al tribunale per i Minorenni della relativa valutazione
Le azioni al punto B,C,D, E saranno co-progettate ed erogate in sinergie con il nuovo Centro per le Famiglie attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori, al fine di consolidare la struttura organizzativa dell’area famiglia infanzia età evolutiva.
.
SCHEDA TECNICA 2)
CENTRO PER LE FAMIGLIE
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Il Centro per le Famiglie nasce per promuovere e sostenere il benessere delle famiglie che stanno vivendo o progettando la dimensione di genitorialità. Il Centro per le Famiglie fa parte di una rete di interventi che, con diverse modalità, sono orientati alla promozione della genitorialità, al fine di sostenerla nelle diverse fasi evolutive (creazione della coppia, nascita e crescita dei figli) e di accompagnarla nei momenti di transizione e nelle fasi critiche (provenienza da altri territori o da altri paesi, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, conflittualità di coppia e separazione, crisi nella gestione della genitorialità, ecc.) con un approccio mirato ad affiancare le risorse delle persone e delle famiglie e a prendersi cura delle relazioni e dei legami che si sviluppano nel contesto familiare e comunitario.
Nel lavoro di promozione culturale della famiglia come risorsa, di attivazione di reti territoriali, di sostegno alla genitorialità, il Centro per le Famiglie opera con modalità di rete, integrandosi con gli operatori degli altri servizi che intervengono su tali fasce di popolazione (insegnanti, educatori, operatori dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari, avvocati, magistrati, ecc.) e le organizzazioni del territorio che a vario titolo operano in favore delle famiglie (associazioni, reti di famiglie, ecc.). In tale prospettiva assume la valenza di target l’intera comunità locale, intesa come singoli cittadini, famiglie, pluralità di organizzazioni formali e informali che abitano un determinato territorio, poiché agiscono promuovendo la partecipazione attiva della famiglia nel proprio contesto territoriale, favorendo i processi di inclusione, integrazione e coesione sociale.
Sulla base della Delibera di Giunta regionale n. 391 del 15 aprile 2015 i Centri per le Famiglie sono risorse territoriali rivolte a tutte le famiglie con figli, finalizzate a prendersi cura delle relazioni che si stabiliscono all’interno del nucleo e tra il nucleo familiare e il suo contesto di vita, a promuovere lo sviluppo di reti familiari, a valorizzare la dimensione dell’essere genitori e il protagonismo delle famiglie. Ne è presupposto l’idea che nei singoli, nelle famiglie e nel loro sistema di relazioni si trovano competenze, si riconosce valore all’altro, si restituisce valore sociale alla singola azione favorendo così la costruzione di legami di fiducia e il senso di appartenenza che qualifica un territorio.
Il Centro per le Famiglie persegue le seguenti finalità:
a) promozione del benessere delle famiglie, prioritariamente di quelle con figli di minore età, sia in relazione alle attività della vita quotidiana, sia con riferimento allo sviluppo ed al sostegno delle competenze genitoriali; tale promozione si realizza anche attraverso lo sviluppo delle risorse familiari e comunitarie che possono favorire il benessere dei genitori e dei figli piccoli come degli adolescenti, nonché sostenerli nei momenti di difficoltà. Uno stile accogliente consentirà di coinvolgere meglio i nuclei, favorendo rapporti di fiducia utili a sperimentare nuove forme di affiancamento;
b) integrazione e potenziamento dell'attività dei servizi territoriali e specialistici finalizzati a sostenere le famiglie nei momenti critici o nelle fasi di cambiamento della vita familiare, allo scopo di prevenire o ridurre le esperienze di disagio familiare, infantile, adolescenziale;
c) promozione della cultura della partecipazione, dell'accoglienza, della solidarietà e del mutuo aiuto tra le famiglie, attraverso un’attenzione ravvicinata ai microcontesti della comunità, nei quali mobilitare e valorizzare le risorse presenti, promuovere lo sviluppo di aggregazioni e di reti famigliari, sostenere attivamente iniziative e progetti che valorizzino il protagonismo delle famiglie, anche in una logica multiculturale e intergenerazionale. Tali interventi concorrono a riportare “al centro” il valore della famiglia e i diritti di bambini e ragazzi e il loro indispensabile coinvolgimento su temi che afferiscono alla qualità della vita (stili di vita, sviluppo sostenibile, beni comuni, ecc.).
Tali finalità possono essere perseguite soltanto attraverso una profonda conoscenza del territorio di riferimento da parte degli operatori dei centri, tale da consentire una progettualità strettamente orientata alle caratteristiche delle famiglie del territorio e connessa con le altre risorse presenti a
livello locale, in particolar modo quelle dei servizi istituzionali e degli altri attori locali che si rivolgono ai genitori, ai bambini, agli adolescenti ed alle famiglie in genere. E’ da privilegiarsi un approccio proattivo e integrato con gli altri servizi presenti sul territorio e con gli organismi che presiedono al raccordo con i servizi stessi.
Attività da realizzare:
• AREA DELL’INFORMAZIONE
Il centro intende offrire un’informazione mirata ed organizzata attraverso, anche un lavoro di integrazione e di rete con i servizi pubblici e privati presenti sul territorio, e con il contesto locale di volontariato e associazionismo.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Nella fase di attivazione si occuperà almeno delle seguenti tematiche:
• informazione e orientamento sui diversi servizi rivolti alle famiglie, sulle risorse e le opportunità, istituzionali e informali, che il territorio offre alle famiglie (educative, sociali, scolastiche, sanitarie, tempo libero..).
• informazione sulle attività svolte direttamente dal centro del territorio;
• informazione e orientamento sui servizi socio-educativi, sanitari e socio-sanitari del territorio;
• prima informazione ed orientamento ai servizi per affidi ed adozioni e alle diverse forme di affiancamento/sostegno;
• informazione mirata su forme di beneficio o agevolazione economica rivolte alle famiglie con figli.
• AREA DEL SOSTEGNO ALLE COMPETENZE GENITORIALI
L’area del sostegno alle competenze genitoriali è un ambito di attività che la programmazione distrettuale vuole sviluppare nel triennio, con particolare attenzione allo sviluppo di competenza relazionali all’interno delle famiglie che possano diventare sostegno per le situazioni di fragilità. Un lavoro di prevenzione e sostegno che si sviluppi all’interno di contesti quotidiani di scambi e incontri.
Nella fase di attivazione si occuperà almeno delle seguenti tematiche:
- incontri tematici sui temi della genitorialità e delle relazioni familiari (coppia, rapporti intergenerazionali, ecc.);
- conduzione di gruppi di approfondimento legati alle fasi della vita (formazione della coppia, nascita, adolescenza, separazione, ecc.) o tematici (adozione, affido, ecc.);
- consulenze tematiche e counseling genitoriale;
- interventi di mediazione familiare: mediazione familiare per genitori separati o in via di separazione, consulenza e sostegno alla genitorialità a singoli in fase di separazione e ai nonni, consulenze sulle ricomposizioni familiari. In questo ambito i Centri possono promuovere anche attività quali formazione per gli insegnanti, gruppi di confronto per genitori separati, iniziative di sensibilizzazione, ecc.
- attività laboratoriali o eventi dedicati a sostenere la relazione adulto-bambino attraverso un approccio ludico finalizzato a sostenere “il piacere di fare insieme”, sperimentando materiali, regole e contesti nuovi.
L’area di attività sarà in stretta sinergia con quanto si sviluppa nei servizi per l’infanzia realizzati dall’Unione. Inoltre saranno in stretta integrazione con la progettazione che si realizzerà sul territorio all’interno della progettazione della strategia nazionale delle aree interne riferita alla piattaforma 0-10, azioni inserite nella programmazione locale.
AREA DELLO SVILUPPO DELLE RISORSE FAMILIARI E COMUNITARIE
Obiettivo del centro per le famiglie sarà quello di promuovere il protagonismo delle famiglie con figli nel contesto comunitario, favorendo l’attivazione delle risorse personali e familiari in una logica di solidarietà,
accoglienza e partecipazione alla vita sociale e di supporto ai cambiamenti, alle difficoltà, alle potenzialità che esprimono i bambini e le famiglie del proprio territorio. Un’attività molto impegnativa che si inserisce in un percorso già avviato con il contesto locale e con le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Un lavoro di condivisione di obbiettivi e la costruzione di una rete di relazioni che si sviluppano tra gli attori sociali della comunità, tra organizzazioni sociali formali ed informali, avviando processi di scambio, percorsi di integrazione, co-progettazione e co-realizzazione di iniziative ed azioni
Nella fase di attivazione, il centro per le famiglie, sarà coinvolto nel realizzare direttamente, o nel sostenere, gli altri attori locali per:
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
- attivare gruppi di famiglie-risorsa e reti di famiglie;
- avviare gruppi di auto-aiuto favorendo la prossimità di famiglie con potenzialità, vulnerabilità e risorse diverse, anche in una prospettiva solidaristica;
- promuovere esperienze di scambio e socializzazione, ponendo un’attenzione specifica alla dimensione multiculturale, alla promozione di azioni che favoriscano i rapporti intergenerazionali nonché all’armonizzazione tra i tempi di vita e di lavoro delle famiglie;
- realizzare e sostenere azioni di animazione territoriale o eventi finalizzati a promuovere l’iniziativa ed il protagonismo delle famiglie, in una logica di partecipazione attiva alla vita della comunità;
- promuovere una cultura che sostenga, insieme alle famiglie, i diritti delle giovani generazioni, quali investimento per il benessere e la qualità della vita presente e futura delle comunità.
- incoraggiare e sostenere le esperienze aggregative.
Le attività dello sportello informativo saranno gestite in collaborazione con gli sportelli socio educativi del territorio, per permettere un’ampia diffusione delle informazioni, in un contesto territoriale molto vasto. Il territorio distrettuale si connota con una forte integrazione con i nodi strategici della rete, scuola, sanità, terzo settore, volontariato, alleanze preziose per veicolare le informazioni in modo capillare nei contesti di vita delle famiglie.
SCHEDA TECNICA 3)
APPARTAMENTI AUTONOMIA “CASA VERDE”
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
La Fondazione “Xxx Xxxxxxx Xxxxx – O.N.L.U.S.” ha concesso in uso gratuito all’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, l’immobile adibito a Casa Verde in Felina Castelnovo ne’ Monti (RE), al fine di destinarli ad appartamenti di accoglienza in semi ed alta autonomia con l’obiettivo di aiutare donne o nuclei mamma- bambino in carico ai servizi sociali, affidamento che sarà dato in sub- concessione all’Azienda Speciale Consortile Teatro Appennino, azienda individuata dall’Unione quale affidataria dei servizi relativi agli interventi dell’area minori e famiglia a sostegno della famiglia e a protezione dei minori compresi i servizi di assistenza educativa domiciliare e psicologia scolastica, che assumerà la gestione degli appartamenti, secondo le modalità di seguito individuate.
Ristrutturata integralmente, Casa Verde è ubicata nel centro del paese di Felina ed è suddivisa su tre piani, di cui uno costituito da spazi comuni e gli altri due da appartamenti, già ammobiliati e dotati di quanto necessario quotidianamente.
DESTINATARI
Agli appartamenti di semi e alta autonomia di Casa Verde, sono destinati a:
- donne o nuclei mamma-bambino che hanno compiuto un percorso in case di prima accoglienza e che necessitano di un passaggio graduale verso la piena integrazione sociale.
- donne o nuclei mamma-bambino che, su richiesta del Servizio sociale, necessitano di sostegno per affrontare momenti critici della propria storia (precarietà abitativa, separazione, uscita da altri percorsi di accoglienza, etc.).
La scelta di destinare Casa Verde ad una seconda accoglienza, pone dei criteri di ingresso stringenti ma necessari a svolgere il lavoro sociale opportuno:
•la conservazione delle capacità accuditive e primarie del nucleo mamma-bambino. Mamme con patologie psichiatriche conclamate si ospitano solo previa condivisione progettuale con il Centro Salute Mentale territoriale.
•Non si ospitano situazioni all’attenzione dell’Autorità giudiziaria che presentano fattori di rischio multidimensionali o misure restrittive della responsabilità genitoriale.
•Non si ospitano minori non accompagnati dalle madri. Nel caso la madre sia temporaneamente assente dalla convivenza (ricovero ospedaliero, viaggio all’estero per rinnovo documenti, ecc) o abbandoni il percorso comunitario, verrà attivato in collaborazione con il Servizio Sociale un affido di emergenza per il minore, scorporando il suo costo dalla retta della Comunità.
•Non si ospitano madri minorenni o con dipendenze attive.
IL PROGETTO EDUCATIVO
Casa Verde vuole essere un luogo caldo, familiare, accogliente, che metta in campo gli strumenti terapeutici, educativi e relazionali più adeguati al fine di affiancare, valorizzare e sostenere le mamme ed i bambini accolti. Offre un servizio di accoglienza residenziale a nuclei mamma-bambino, garantendo un luogo di tutela, crescita e promozione della persona.
La progettazione è sviluppata dal servizio famiglia e minori dell’Asc. L’equipe che opererà su Casa Verde garantirà la presenza dei diversi professionisti in relazione alle progettazioni presenti e dovrà esserci una figura di coordinamento del progetto.
L’Equipe dovrà:
• Affiancare, sostenere, incoraggiare le mamme ed i bambini accolti nel perseguimento degli obiettivi del proprio percorso personale, come previsto dal progetto. Gestirà insieme con le madri ospiti le attività inerenti la vita di Casa e le azioni di cura rivolte ai bambini accolti, come avviene in famiglia: cura materiale della casa e pulizie, cucina e alimentazione, igiene personale, aspetti sanitari, legali, scolastici, tempo libero, autonomia personale, crescita culturale, spirituale, relazioni sociali.
• Organizza e progetta la vita complessiva della casa;
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
• Partecipa agli incontri di verifica con l’Assistente Sociale e gli altri professionisti del sistema socio-sanitario, tiene costantemente aggiornati i colleghi di quanto avviene durante il proprio turno di lavoro, utilizzando i protocolli, gli strumenti educativi e di registrazione di cui l’equipe si doterà.
• Tiene i rapporti con il territorio per costruire le reti sociali a supporto dei singoli percorsi individualizzati.
•Cura le relazioni con i volontari di Casa ed ogni altra figura di supporto, secondo le indicazioni dell’équipe.
RADICAMENTO NEL TERRITORIO
Casa Verde non vuole essere una comunità chiusa ed autoreferenziale, ma un’esperienza fortemente radicata nel territorio. Mamme e bimbi accolti, infatti, devono poter godere dell’opportunità di sperimentare una forte integrazione sociale a fronte di contesti di provenienza spesso segnati da marginalità, fragilità delle reti di sostegno, povertà culturale. Per questo la Fondazione Xxx Xxxxxxx Xxxxx, l’associazione di volontariato Vogliamo la Luna e l’Unione:
• Promuovono una rete di volontari e famiglie di supporto. Essa rappresenta una straordinaria opportunità relazionale ed affettiva per i nuclei accolti, oltre che un ponte privilegiato per entrare in contatto e partecipare alle occasioni che il territorio offre.
• Promuovono la partecipazione delle donne e dei bambini accolti ai Servizi educativi sia pubblici che privati presenti sul territorio: nidi e scuole dell’infanzia, scuola primaria, doposcuola e centri estivi, ecc. Forte è anche la collaborazione con le parrocchie, le associazioni sportive, le ludoteche e le biblioteche; sono palestre di integrazione, luoghi in cui mamme e bimbi fanno esperienza di una comunità accogliente, maturano una coscienza civica, scoprono nuovi interessi e gettano le basi per la loro autonomia futura.
• Curano i rapporti con tutti i Servizi Sociali e Sanitari che concorrono alla realizzazione dei piani personalizzati.
• Garantiscono tramite i propri uffici una costante attività di progettazione, per curare le fonti di autofinanziamento a supporto della qualità e dell’innovazione dei servizi offerti.
• Si impegnano ad essere partner attivi sul territorio, a di Associazioni, Parrocchie, Reti di famiglie, per la promozione di una cultura dell’accoglienza, della solidarietà tra famiglie, dell’affiancamento familiare e dell’affido, strumenti preziosi per camminare e crescere insieme nei momenti di fragilità.
SCHEDA TECNICA 4)
SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Sono azioni di prevenzione del disagio sociale e familiare dei minori. Lo scopo generale dell’intervento è la promozione del benessere globale del minore all'interno del proprio contesto familiare, per sostenerlo nel processo di crescita e supportare la funzione educativa della famiglia, prevenendo il disagio e/o recuperando situazioni anche temporanee, di crisi e di rischio psico-sociale, attraverso la ricerca di una alleanza educativa tra la famiglia e le altre agenzie educative del territorio, in una prospettiva di limitazione del ricorso a strutture residenziali. Destinatari del servizio sono minori che presentano segni di disagio e vivono situazioni di difficoltà, tali da rendere comunque ancora possibile il permanere nel proprio ambiente di vita e il mantenimento delle reti di relazione. Questa azione si realizza attraverso interventi di sostegno educativo rivolto a tutti i componenti del nucleo familiare che ha originato il disagio, al fine di elaborare strategie educative e di sostegno finalizzate al ricomporre e mantenere relazioni familiari positive, fornendo riferimenti e consulenze specialistiche volte al superamento dei problemi.
Essenziale è il far emergere, attraverso la costruzione e l’organizzazione di una rete di risposte, le risorse presenti nel minore e nella sua famiglia, agendo nel contesto di vita e di relazione attraverso la progettualità e l’ideazione di un lavoro di sostegno ai nuclei familiari e l’elaborazione di strategie di lavoro di comunità. Tali strategie consentono di realizzare azioni di prevenzione del disagio minorile, con particolare attenzione alle attività rivolte ai gruppi di minori considerati nei loro contesti familiari, scolastici e ludico aggregativi, per contrastare l’incremento esponenziale dell’uso della conflittualità e dell’aggressività tra pari e tra generazioni diverse, quale unico strumento di comunicazione e di identificazione utilizzato da minori in età sempre più precoce.
A tal fine gli obiettivi generali del servizio saranno:
- supportare le figure genitoriali nel proprio compito educativo, affinché da semplici co-destinatari dell’intervento diventino risorsa attiva del cambiamento, attraverso la progettazione di interventi di consulenza individuali o di gruppo rivolti a genitori in situazione di difficoltà;
- collaborare con l’equipe nella fase di valutazione delle capacità genitoriali e della loro eventuale recuperabilità, nonché all’eventuale esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria;
- potenziare lo sviluppo delle autonomie dei minori;
- favorire l’integrazione dei minori nel contesto amicale e relazionale, nei gruppi e nei diversi ambienti di vita;
- contenere le situazioni di rischio, di emarginazione e di devianza anche attraverso interventi educativi specialistici;
- evitare l’allontanamento del minore dal proprio nucleo di origine;
- promuovere differenti opportunità attraverso la conoscenza del territorio e la collaborazione con le risorse esistenti;
- progettare interventi di comunità, con la promozione di laboratori e di atelier per lo studio e l’uso di materiali, finalizzati a favorire la manualità, la creatività e la libera espressione artistica
- effettuare, in collaborazione con l’equipe multi professionale, interventi per garantire il “diritto di visita”.
In sintesi gli interventi previsti dal servizio sono:
- attività a diretto contatto con il minore e il suo nucleo, nell’ottica del sostegno e dell’aiuto all’apprendimento di competenze genitoriali sufficienti;
- attività dirette al minore con il suo sistema vitale (famiglia, scuola, agenzie);
- garanzia del diritto di visita, quando previsto dal progetto dell’equipe;
- attività aggregative e di animazione nel territorio. Le prestazioni socio-educative comprendono:
- a) interventi di assistenza educativa personalizzata al minore, in attuazione del progetto educativo individualizzato formulato dal Servizio Sociale Unificato;
- b) osservazione e approfondimento delle dinamiche relazionali dei minori all’interno dei contesti nei quali si svolgono gli incontri;
- c) osservazione e approfondimento delle dinamiche relazionali dei genitori nei confronti del minore;
- d) supporto e sostegno ai minori nel percorso scolastico;
- e) accompagnamento in esperienze di socializzazione con i coetanei;
- f) accompagnamento in esperienze di alternanza scuola-lavoro;
- g) raccordo e coordinamento con il servizio sociale, quale referente del progetto educativo individualizzato, per la verifica del progetto;
- h) incontri con altri servizi socio-sanitari coinvolti nel progetto;
- i) partecipazione ad eventuali corsi di formazione programmati dal servizio sociale unificato o da ASC;
- j) mediazione relazionale, sia nel contesto scolastico che extrascolastico;
k) educazione e accompagnamento nella cura di sé e nell’igiene personale, in quanto parte integrante e fondamentale dell’azione educativa.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Rientra tra questa tipologia il sostegno educativo intensivo a favore di famiglie e minori che presentano caratteristiche ascrivibili a situazioni “complesse” previsti dalla D.G.R. n.1102 del 14/07/2014.
SCHEDA TECNICA 5)
SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE A NUCLEI FAMIGLIARI
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Il servizio di assistenza educativa domiciliare a nuclei famigliari: è un servizio socio educativo che si rivolge a nuclei famigliari, anche unipersonali, che si trovano in situazioni di fragilità, disagio sociale e difficoltà socio relazionali, per i quali è necessario garantire un percorso socio educativo in vista del conseguimento di obiettivi di autonomia sul piano, formativo, abitativo e socio relazionale, incluso il supporto nella gestione del bilancio famigliare. L’azione è finalizzata a sostenere il nucleo famigliare ed i singoli nella costruzione di un percorso di autonomia, promuovendo per quanto possibile, le risorse personali per un appropriato utilizzo delle risorse del territorio e per la costruzione di una valida rete di relazioni. A titolo esemplificativo le attività da garantire, descritte nel dettaglio sono le seguenti:
- Attivazione di percorsi di sostegno di concerto con il servizio sociale professionale ed eventuali altri servizi del territorio, coinvolti nella presa in carico della persona e del nucleo, con l’obiettivo di sostenere e sviluppare l’autonomia della persona in ambito lavorativo, formativo e personale;
- Favorire il coinvolgimento delle persone significative nel progetto educativo della persona e del nucleo famigliare;
- Affiancare l’utente nell’accompagnamento presso diversi servizi; socio-sanitari, agenzie per il lavoro, patronati ecc.;
- Gestione di azioni di accompagnamento economico anche attraverso il supporto nella gestione delle spese e del bilancio famigliare;
L’utenza è costituita da nuclei famigliari, anche unipersonali, in situazione di disagio sociale e difficoltà socio relazionale, per i quali sia necessario garantire un percorso socio-educativo in vista del conseguimento di obiettivi di autonomia sul piano formativo, lavorativo, abitativo e relazionale, incluso il supporto alla gestione del bilancio famigliare. L’azione si inserisce in un contesto più ampio di interventi messi in campo dal servizio sociale territoriale e definiti nei progetti di presa in carico dei nuclei famigliari e mirati a dare risposta a bisogni “complessi”.
Dovrà essere garantire la presenza di un Educatore presso il domicilio dei nuclei famigliari, nei contesti sociali o in altro contesto ritenuto idoneo, per un numero di ore giornaliere e settimanali definite nel progetto educativo individualizzato, messo a punto dall’assistente sociale del Servizio Sociale ed Educativo Associato competente sul caso.
E’ prevista anche la possibilità che vengano elabori progetti di sostegno educativo, destinati a piccoli gruppi di utenti in contesti privati del territorio del Distretto di Castelnovo ne’ Monti.
Per ogni nucleo famigliare sarà formulato un piano educativo individuale in coerenza con la progettazione personalizzata formulata dal Servizio Sociale ed Educativo Associato.
Il Pei viene condiviso con la rete di riferimento ed il nucleo famigliare ed è articolato con i seguenti elementi:
- Obiettivi, risultati attesi e azioni da realizzare;
- Individuazione delle risorse da attivare;
- Monte ore previsto per la realizzazione del Pei;
- Azioni di monitoraggio.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
L’educatore condivide con l’assistente sociale del Servizio Sociale ed Educativo Associato competente sul caso l’andamento del progetto ed elabora eventuali modifiche e aggiornamenti.
SCHEDA TECNICA 6)
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Il servizio di psicologia scolastica e di rete lavora in stretta integrazione con il servizio area minori e famiglia fornendo consulenza agli insegnanti, ai ragazzi e ai genitori degli istituti scolasti di primo e secondo grado del territorio distrettuale.
Gli psicologi scolastici offrono in generale un’opportunità di riflessione trasversale ai diversi ambiti relazionali interni alla scuola e all’incontro scuola-famiglia.
In particolare le azioni dello psicologo scolastico si declinano in:
- consulenze agli insegnanti sulle difficoltà quotidiane che incontrano e sui segnali di disagio e difficoltà che rilevano nel contesto di aula, nei rapporti con i colleghi e nei rapporti con le famiglie;
- sportello di ascolto a scuola nella quotidianità della vita relazionale del preadolescente e adolescente, finalizzato ad affiancare i ragazzi nella crisi fisiologica e accompagnare le domande di cui sono portatori (problemi affettivi e relazionali sia in famiglia che con i apri, difficoltà in ambito scolastico)
- consulenza ai genitori a livello di gruppo e individuale riguardante i temi legati alla relazione con i figli e al patto educativo scuola-famiglia;
- percorsi di orientamento alla scelta;
- elaborazione e co-progettazione di interventi in classe;
- attività di formazione.
- promozione di esperienze e attività di educazione alla salute per il benessere psicofisico degli alunni.
Lo psicologo che è presente nell’istituto è a disposizione di coloro che desiderano un confronto con un esperto di relazioni e comunicazione, ed è per chi ne fa richiesta spontanea.
Gli operatori della psicologia scolastica si pongono come interfaccia tra la scuola e la rete territoriale dei servizi: servizio sociale - area minori, Neuropsichiatria Infantile, pediatria di comunità, Enaip ecc.
Le azioni messe in campo mirano alla promozione del benessere, alla prevenzione del disagio, alla progettazione di percorsi di miglioramento, anche personalizzati, negli ambiti cognitivi e relazionali all’interno dell’ambiente scolastico, inseriti in un cotesto di progettazione complessivo della rete dei servizi socio-sanitari.
SCHEDA TECNICA 7)
SERVIZIO DI MEDIAZIONE LINGUISTICA CULTURALE
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Scopo generale del servizio di mediazione linguistico-culturale é di accompagnare la relazione tra immigrati, gruppi di minoranza etnica e i vari contesti di cura e di assistenza riferibili ai servizi sociali e socio-educativi del territorio, favorendo la rimozione delle barriere linguistico-culturali, la conoscenza e la valorizzazione delle culture d’appartenenza, nonché I’accesso ai servizi e alla qualità dell’assistenza per tutti e inserendo nel contempo questi cittadini nei circuiti ordinari deIl'utilizzo dei servizi. Inoltre, il servizio di mediazione linguistico-culturale ha il compito di assistere i servizi nel processo di adeguamento e miglioramento delle prestazioni offerte aII’utenza straniera.
Il servizio di mediazione linguistico-culturale si articola su cinque piani:
1. Piano psico-sociale e relazionale (Diagnosi dei bisogni e risorse dell'utente) che riguarda la prevenzione e la gestione di malintesi e conflitti, I'attenzione alla relazione che si instaura, I’analisi dei bisogni e delle domande (sia esplicite che implicite), la collaborazione alla ricerca delle risposte e soluzioni che riguardano progetti innovativi e mirati, la raccolta dei dati e delle informazioni in merito ai bisogni degli utenti stranieri, la valorizzazione dei bisogni e delle risorse proprie dell’individuo nell’elaborazione di percorsi di accompagnamento ed assistenza (coinvolgimento degli utenti stranieri nell’analisi dei bisogni e dell’elaborazione delle soluzioni);
2. Piano educativo/informativo (Orientamento relazione utente/servizi) che riguarda l’accoglienza, l’orientamento, I’informazione e accompagnamento dell’utente straniero. Le azioni specifiche di quest’area sono rivolte a due target specifici:
- erogazione di interventi informativi e formativi sull’accesso, funzionamento e utilizzo dei servizi e su procedure e regolamenti rivolti agli utenti stranieri;
- erogazione di interventi informativi e formativi su come lavorare al meglio con mediatori e mediatrici rivolti al personale;
3. Piano linguistico/comunicativo (mediazione linguistica) che comprende la traduzione, l’interpretariato, la facilitazione linguistica, I’esplicitazione e la decodifica della comunicazione verbale e non verbale, la traduzione di materiale scritto semplice e a sostegno della comunicazione;
4. Piano culturale (mediazione culturale) che riguarda Ie informazioni sui contesti di origine e sui riferimenti culturali, la valorizzazione degli apporti culturali differenti e la narrazione culturale.
Le azioni specifiche di quest’area sono riconducibili a:
- interventi di mediazione volti all’interpretazione dei codici culturali (non solo linguistici) dei soggetti coinvolti nella relazione (utente stranieri, operatore);
- interventi formativi e informativi a sostegno dell’accrescimento delle competenze dell’utente straniero in merito alla gestione della situazione di fragilità (gestione famigliare, genitorialità, adesione ai progetti proposti, etc);
- interventi formativi e informativi a sostegno dell’integrazione sociale presso le comunità o presso gruppi target di cittadini stranieri (es: incontri con le comunità, incontri con assistenti famigliari, incontri con operai delle stalle, etc);
5. Piano orqanizzativo (riorientamento dei servizi) che riguarda I'assistenza al contesto organizzativo nei processi di adeguamento dei servizi rivolti agli utenti stranieri e ai gruppi di minoranza etnica e del loro inserimento, in una sistema di reti sociali nel territorio.
Le attività si sviluppano in:
PRESENZA FISSA: è un’attività continuativa e sistematica: il mediatore si trova nella sede dei servizi a
giorni ed orari stabiliti (organizzazione da pianificare insieme alle coordinatrici di polo e al personale del SSEA). Il mediatore è a disposizione del personale (che preventivamente ha organizzato gli appuntamenti della giornata in base alla presenza del mediatore stesso) per colloqui con l’utenza, consulenza e confronto sugli utenti in carico, consulenza telefonica e richiesta di cambio appuntamenti. Allo stesso tempo è a disposizione degli utenti per attività di ascolto, informazione, assistenza ed orientamento.
PRESENZA PROGRAMMATA: è un’attività pianificata di settimana in settimana, prevista per l’accesso di nuovi utenti, il supporto linguistico e culturale durante gli appuntamenti che, per ragioni di servizio o per impossibilità degli utenti, non è stato possibile programmare durante l’attività in presenza fissa dei mediatori. La presenza programmata può, altresì, essere utilizzata per:
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
- mediazione durante visite domiciliari in cui è strettamente necessario un mediatore;
- mediazione all’interno delle scuole del territorio di ogni ordine e grado;
- attività di formazione e informazione presso le comunità o con gruppi di utenti target;
- attività di coordinamento necessarie al buon andamento del servizio di mediazione nel più generale contesto dei servizi sociali e socio-educativi;
AZIONE DI INFORMAZIONE PRESSO LE COMUNITA’: organizzazione, in collaborazione con i servizi sociali e socio-educativi e, ove ritenuto necessario, anche con i servizi sanitari del distretto, di: Incontri informativi presso le comunità allo scopo di diffondere informazioni riguardo i servizi e il loro funzionamento, di coinvolgere la popolazione straniera in campagne di prevenzione; Incontri informativi con gruppi di utenti target per diffondere eventuali informazioni tecniche e specifiche.
SCHEDA TECNICA 8)
SERVIZIO DI EDUCATIVA DI STRADA:
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
L'educativa di strada è un'attività rivolta a gruppi spontanei di adolescenti e giovani nei luoghi di ritrovo, finalizzata a costruire una relazione significativa tra di loro e con gli educatori, anche attraverso iniziative co-progettate, e a far emergere idee, bisogni, risorse che consentano di rafforzare i fattori protettivi e ridurre quelli di rischio. L'educativa di strada è uno strumento per veicolare informazioni significative, in grado di influire su atteggiamenti e comportamenti a rischio ed, eventualmente, facilitare l'accesso ai servizi territoriali.
Il territorio dell’Unione Montana è molto ampio e frammentato ed i principali luoghi dove è possibile agganciare i ragazzi sono gli istituti scolastici di primo e secondo grado con cui da diversi anni si è attivato un equipe di rete tra operatori di strada e docenti per promuovere sani stili di vita e prevenire i comportamenti a rischio a partire dall’ambiente “scuola”.
Il presente affidamento ha per oggetto il servizio socio educativo per la realizzazione di interventi di educativa di strada e di prevenzione nei luoghi di divertimento notturno, rivolti ai gruppi informali di adolescenti e giovani, nel territorio. Si rende necessaria pertanto la seguente attività:
1. garantire la disponibilità di Unità di Strada, volte ad azioni sistematiche, qualificate e mirate, di contatto e riferimento educativo, rivolte agli adolescenti direttamente sulla strada e nei loro luoghi di ritrovo abituali, intendendo per “strada” ogni ambito di intervento che è al di fuori delle strutture e dei servizi formali e non;
2. attuare strategie di intervento con gli adolescenti sul territorio, con lo scopo di coinvolgere in una relazione significativa, centrata sulla comunicazione, ragazzi che hanno il gruppo informale come unico punto di riferimento;
3. prevenire l’assunzione di comportamenti a rischio, attraverso il coinvolgimento di soggetti e realtà per farle diventare risorsa attiva in una prospettiva di comunità educante;
4. rendere gli adolescenti maggiormente protagonisti ed aumentare il loro senso di appartenenza al territorio, migliorando la qualità della loro vita;
5. promuovere interventi di informazione, sensibilizzazione a sani stili di vita e riduzione dei rischi nei contesti del divertimento;
6. sostenere e promuovere la rete dei servizi socio-sanitari-educativi attivi sul territorio, verso i quali l’operatore di strada svolge una funzione di collegamento tra le istituzioni e le agenzie pubbliche o private, per facilitare l’accesso da parte della popolazione adolescenza;
7. attuare interventi di prevenzione universale e/o selettiva per favorire evitare e/o ridurre dei consumi di sostanze psicoattive legali e illegali da parte della popolazione target di riferimento
SCHEDA TECNICA 9)
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
SERVIZIO DI PRE-POST SCUOLA
E’ un servizio integrativo di assistenza di pre e post scuola degli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo ne’ Monti, estendibile anche ad altri Istituti Comprensivi in relazione alla richiesta, offerto quale sostegno agli alunni e alle loro famiglie, consentendo ai bambini di trascorrere il tempo pre e post scolastico, nella stessa struttura scolastica di frequenza.
Il servizio integrativo di pre e post scuola dovrà essere assicurato dal lunedì al sabato compreso, in relazione agli orari delle singole scuole di riferimento, indicativamente nelle seguenti fasce orarie:
• Pre scuola: indicativamente dalle ore 07:10 alle ore 08:10;
• Post scuola: indicativamente dalle ore 12,35 alle ore 13,30.
Il rapporto numerico operatori/alunni che deve essere garantito è di 1 operatore ogni 30 alunni. Superato il numero di 30 unità o multipli di 30, in merito all’effettivo numero di alunni iscritti, sarà attivato il raddoppio dell’operatore adibito al servizio. Si potrà valutare l’affiancamento di personale Ata (dove disponibile) o di volontari a supporto delle attività erogate, queste integrazioni dovranno essere concordate e pianificate con ASC.
Nel caso in cui nello stesso servizio siano impiegati assieme all’educatore personale ATA o volontari, sarà compito dell’educatore, coordinare l’attività di tutti i soggetti definendone le modalità organizzative.
Gli operatori dovranno porre particolare attenzione circa la conservazione del rapporto di fiducia accordato dai genitori dei bambini presi in consegna, mediante scrupolosa osservanza dei principi civili, etici e morali. Nello svolgimento del servizio di post scuola gli operatori sono tenuti alla riconsegna del minore al genitore o adulto espressamente autorizzato. In caso di ritardo dei genitori o dell’adulto autorizzato nel ritiro del bambino, gli operatori dovranno contattare i genitori per la consegna del minore, trattenendosi il tempo necessario all’arrivo dei genitori/adulto autorizzato. A tal fine, avranno cura di tenere costantemente a disposizione e aggiornati i recapiti telefonici dei genitori o degli adulti di riferimento, forniti a inizio anno dall’ufficio scuola del Comune.
Sia il servizio di pre che il servizio di post-scuola non sono da intendersi esclusivamente come spazi di custodia oraria, ma occasioni educative rivolte alle dimensioni della condivisione, del rispetto, dell’espressività, del gioco interattivo e creativo.
E’ opportuno che questi tempi pre e post scolastici non vengano percepiti dai bambini come “parcheggio”, ma come occasione per il perseguimento di obiettivi educativi e sociali.
L’utenza è costituita dagli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo ne’ Monti, richiedenti il servizio ed in possesso dei requisiti previsti dalle modalità organizzative del pre-post scuola definite dall’Amministrazione Comunale di Castelnovo ne’ Monti. Usufruiscono del servizio anche gli alunni che per ragioni organizzative del servizio di trasporto scolastico, raggiungono i plessi scolastici di riferimento prima dell’orario di apertura delle sedi scolastiche o nelle stesse si trattengono al termine delle lezioni, in attesa degli autobus .
Si specifica che tra i destinatari non rientrano di norma, minori che non possiedano il requisito della residenza nel Distretto di Castelnovo ne’ Monti, fatto salvo per i casi di urgenza indifferibile limitatamente al periodo di emergenza (che non può superare la durata massima di due settimane). Al di fuori del periodo di urgenza come sopra definito, il servizio potrà essere attivato a favore di persone non residenti solo ed esclusivamente previa verifica ed acquisizione della disponibilità da parte del Comune di residenza del beneficiario, a rimborsare i costi delle prestazioni effettuate, comprensivi degli oneri economici amministrativi ed organizzativi.
ASC dovrà garantire la presenza di Educatori presso i plessi scolastici come da calendario concordato con l’Amministrazione Comunale di Castelnovo ne’ Monti. Gli educatori nel servizio di pre scuola prenderanno in consegna gli alunni dai genitori e dagli autisti dei pulmini per quelli che arriveranno con il trasporto scolastico, ne saranno responsabili sino al termine del servizio e li affideranno al personale scolastico. Nel servizio di post scuola al termine delle attività, gli educatori affideranno i minori ad un genitore o a persona delegata. In caso di ritardo dei genitori o loro delegati, si è tenuti a garantire l’assistenza del minore anche oltre l’orario di fine servizio, senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione Comunale di Castelnovo ne’ Monti. Al fine di integrare ogni servizio con la realtà della singola scuola, ogni operatore dovrà rendersi disponibile agli incontri che si terranno con la scuola e con gli autisti a inizio anno (per definire le competenze dei vari soggetti) e ogni qual volta si rappresenti l’esigenza di riorganizzare il servizio.
SCHEDA TECNICA 10)
SERVIZIO DI EDUCATIVA SCOLASTICA:
Servizio di assistenza educativa scolastica per bambini e ragazzi disabili certificati ai sensi della Legge 104/1992, della Legge 328/2000, frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e dell’infanzia statali e paritarie, al fine di assicurarne il diritto allo studio.
A seguito del D.Lgs 96/2019 dove è prevista una circoscrizione più puntuale del Piano Educativo Individualizzato, rafforzato il coinvolgimento diretto dello studente con disabilità nel progetto di inclusione in virtù del diritto all’autodeterminazione e definito un maggior rilievo all’interistituzionalità del progetto inclusivo
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Il Polo territoriale di residenza del minore disabile assegna, previa richiesta del Dirigente Scolastico, personale con funzioni educative finalizzate a favorire e sviluppare l'autonomia e la capacità di comunicazione del minore disabile, in attuazione degli obiettivi indicati nel PEI.
Per il servizio di assistenza educativa scolastica gli interventi avranno luogo di norma presso gli Istituti Scolastici frequentati dai minori disabili e nelle località di destinazione delle uscite didattiche pianificate secondo la progettazione educativa individualizzata (PEI), o in altre sedi se previsto nel PEI, per assicurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
ASC dovrà garantire la presenza di educatori da assegnare al singolo minore disabile secondo un monte ore di interventi settimanali stabilito all’inizio dell’anno scolastico dai singoli Poli territoriali di residenza dei minori disabili.
L'utilizzo del personale educativo, non sostitutivo del docente di sostegno, avverrà sotto la supervisione del dirigente scolastico, fermo restando la funzione di controllo svolta dal Polo Territoriale di residenza del minore disabile.
ASC dovrà garantire che, nell’ambito dell’organizzazione oraria settimanale stabilita per ogni minore disabile, venga assolta dall’educatore:
- la funzione di partecipazione alla stesura e verifica del PEI nonché alla sua sottoscrizione;
- la funzione di realizzazione degli obiettivi educativi specifici definiti nel PEI;
- la funzione di raccordo con il personale scolastico nonché sanitario dell’Azienda U.S.L. quando questo si renda necessario sulla base dei bisogni portati dal minore disabile.
Al servizio di assistenza educativa scolastica potranno essere affiancati all’interno del progetto individuale interventi extrascolastici che avranno luogo di norma in contesti altri del territorio dell’Unione Monatana, pertanto sarà cura di ASC garantire la presenza di educatori da assegnare al singolo minore disabile.
Il referente del polo territoriale di residenza del minore disabile, nella richiesta formale di attivazione dell’intervento extrascolastico provvederà a fornire ad ASC tutte le informazioni necessarie comprensive di monteore e obiettivi.
SCHEDA TECNICA 11)
COORDINAMENTO PEDAGOGICO NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
Il coordinamento pedagogico favorisce la qualificazione dei servizi, realizza attività di monitoraggio sul funzionamento dei servizi, coordina la programmazione dell’offerta formativa nel proprio territorio, per assicurare l’integrazione e l’unitarietà della rete dei servizi e delle strutture educative. Promuove iniziative di formazione in servizio per tutto il personale del sistema integrato di educazione ed istruzione, e agli operatori che a diverso titolo impattano i contesti educativi (in particolare bibliotecari e atelieristi)
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Definisce le modalità di coinvolgimento e partecipazione delle famiglie in considerazione della loro primaria responsabilità educativa, inoltre è chiamato a facilitare iniziative ed esperienze di continuità del sistema integrato con il primo ciclo di istruzione.
Gli ambiti di intervento e i compiti del servizio di coordinamento pedagogico nelle scuole dell’infanzia statali sono:
-progettazione didattica ed educativa;
-documentazione;
-monitoraggio e valutazione dei percorsi con i soggetti coinvolti;
-progettazione e partecipazione ad incontri con i genitori (tematici e di sezione);
- supporto ai gruppi di lavoro delle insegnanti;
-progettazione della formazione distrettuale.
Le azioni messe in campo in accordo e condivisione con il Servizio Sociale ed Educativo Associato mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
-rafforzare la rete di scuole dell’infanzia del Distretto Montano attraverso progettazioni di interesse comune che aiutino dare continuità e identità al lavoro svolto negli anni scolastici precedenti, a produrre confronti e a promuovere la continuità orizzontale (tra scuole e servizi dello stesso ordine ma con gestioni e sui territori differenti) e verticale (tra nidi, servizi integrativi, scuole dell’infanzia e scuole primarie);
-sostenere le scuole nei percorsi progettuali, favorendo una professionalità costantemente in ricerca;
Le attività si svolgeranno all’interno della sede dell’Unione Montana Servizio Sociale ed Educativo Associato, presso gli istituti scolastici i servizi integrativi e sperimentali, in relazione alla programmazione definita e alle diverse esigenze che si verranno a determinare.
SCHEDA TECNICA 12)
SALONE DELL’ORIENTAMENTO
Il Salone dell’Orientamento è un’iniziativa pubblica locale a carattere informativo finalizzata a presentare l’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado presenti sul territorio montano e degli enti di formazione locali.
Il servizio di psicologia scolastica si occupa della promozione di incontri diretti a favorire il confronto tra i docenti referenti all’orientamento degli istituti comprensivi e degli istituti di istruzione superiore finalizzati a calendarizzare e raccordare:
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
- stage orientativi nelle scuole secondarie di II grado per i ragazzi e le ragazze delle classi terze delle scuole secondarie di I grado;
- giornate di scuola aperta
- incontri per i genitori
- co-progettazione giornata annuale di salone orientamento
Al termine degli incontri di programmazione, il servizio di psicologia si occuperà dell’organizzazione e promozione del materiale informativo del salone.
Tutta la progettazione sarà raccordata con eventuali progetti provinciali e/o regionali volti alla promozione del successo formativo in essere sul territorio dell’Unione.
SCHEDA TECNICA 13)
FORMAZIONE DISTRETTUALE 0-6
Il servizio di coordinamento pedagogico si occupa di:
• Pianificazione, pubblicizzazione e realizzazione dei corsi di formazione distrettuali per collaboratori scolastici, insegnanti, genitori, operatori sociali e culturali volti a sostenere la qualificazione dell’offerta educativa, all’aggiornamento del personale, al raccordo interistituzionale, alla continuità educativa, sia in senso verticale ( nidi, servizi integrativi, scuole dell’infanzia e primarie), sia in senso orizzontale ( nidi cooperativi, scuole dell’infanzia statali e paritarie, famiglie, servizi educativi, socio-sanitari ecc).
• Organizzazione di percorsi finalizzati alla promozione della lettura nei primi anni di vita, destinati a target diversi in tutto il territorio dell’Unione in collaborazione con le biblioteche e i punti lettura del territorio montano.
• Coordinamento dell’evento distrettuale “Storie in salita” in collaborazione con le biblioteche e i punti lettura.
Le proposte formative saranno progettate sulla base delle linee di indirizzo del Servizio Socio Educativo dell’Unione, dall’analisi dei bisogni e dalla customer satisfaction svolta dal coordinamento pedagogico in corso e al termine dell’anno scolastico.
SCHEDA TECNICA 14)
STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE
É conferito all’Azienda Speciale Consortile “Teatro Appennino” l’esercizio delle attività:
- DIDATTICA INNOVATIVA
- SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
- SUPERVISIONE COORDINATA
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Contenute nella scheda intervento “Piattaforma 0-10 anni” della Strategia Nazionale Aree Interne “La montagna del latte: stili di vita salutari e comunità intraprendenti nell’Appennino emiliano” di cui l’Unione montana dei comuni dell’Appennino Reggiano è capolfila.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Delibera CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, pubblicata sulla G.U. del 20 aprile 2015, Serie Generale
n. 91 e recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo Sviluppo delle Aree Interne del Paese: indirizzi operativi” vengono approvati gli indirizzi operativi della Strategia nazionale per le aree interne e si provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 a valere sulla legge di stabilità 2014;
Deliberazione n. 1111 del 3 agosto 2015 la Giunta della Regione Xxxxxx Xxxxxxx ha individuato le quattro aree proposte come aree candidabili alla sperimentazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne e tra queste il territorio dell’Appennino Reggiano corrispondente all’ambito dell’Unione Montana dell’Appennino Reggiano;
Delibera di Giunta della Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. 473 del 4 aprile 2016, individua quale prima area progetto, ai sensi della Delibera CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, l’area dell’Appennino Emiliano;
Delibera CIPE n. 43 del 10 agosto 2016, pubblicata nella G.U. del 27 dicembre 2016 avente ad oggetto: “Accordo di partenariato ‐ Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190”, vengono ripartite le risorse previste dalla Legge di stabilità 2015 a favore di interventi pilota in 23 aree progetto e regolamentata la governance delle risorse, le modalità di trasferimento e il monitoraggio;
Delibera CIPE n. 80 del 07 agosto 2017 avente ad oggetto “Accordo di partenariato ‐ Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la Legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riferimento alle aree colpita dal sisma del 2016” viene modificata ed integrata la sopra richiamata delibera CIPE n. 9/15;
Delibera di Giunta della Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. 395 del 05 aprile 2017 - e relativi allegati - avente ad oggetto “Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI). Approvazione delle modalità operative per l’attuazione della SNAI. Approvazione dei protocolli d’intesa fra la Regione Xxxxxx - Romagna e le aree interne Appennino Emiliano e Basso Ferrarese”;
Protocollo d’intesa tra la Regione Xxxxxx - Romagna e il Soggetto capofila dell’area interna “Appennino Emiliano”, sottoscritto il 16 maggio 2017 e recepito con la D.G.R n. 395/2017 “Protocollo di intesa per la costruzione della strategia di area tra la Regione Xxxxxx - Romagna e l’area interna Appennino Emiliano”;
Deliberazione della Giunta dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino reggiano n. 32 del 14/07/2017 avente ad oggetto “Strategia nazionale per le Aree Interne. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx – Area pilota della Regione Xxxxxx - Romagna. Approvazione della strategia d’area” con la quale è stata approvata la “Strategia d’Area per l’Appennino Emiliano – Area pilota della Regione Xxxxxx - Romagna”, nonché l’organizzazione programmatica e finanziaria, il piano indicatori di risultato e le schede d’intervento della Strategia d’Area;
Nota n. DPCOE 0004505P del 04 dicembre 2017 del Comitato Tecnico Aree Interne che approva la Strategia d’Area “Appennino Emiliano” e la considera “idonea come presupposto per la sottoscrizione del relativo Accordo di Programma Quadro”;
Delibera di Giunta della Regione Xxxxxx - Romagna n. 2045 del 20 dicembre 2017, avente ad oggetto “Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) - Approvazione della Strategia di area dell’Appennino Emiliano” con la quale è stata approvata la Strategia d’Area “La montagna del latte: stili di vita salutari e comunità intraprendenti nell’Appennino Emiliano” con le relative schede intervento attuative della Strategia;
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Delibera di Giunta della Regione Xxxxxx - Romagna n. 1108 del 09/07/2018 con la quale è stato approvato lo schema di “Accordo di Programma Quadro - Area Interna “Appennino Emiliano” (APQ) tra il Comune di Castelnovo ne’ Monti capofila dell’Unione montana dei Comuni dell’Appennino Emiliano, la Regione Xxxxxx - Romagna, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero delle Politiche agricole e forestali, il Ministero della Salute, l’Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro, finalizzato all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne per l’Area Interna “Appennino Emiliano”;
Accordo di Programma Quadro - Area Interna “Appennino Emiliano” (APQ) sottoscritto digitalmente tra tutti gli Enti coinvolti;
Delibera di Giunta dell’Unione montana dei comuni dell’Appennino reggiano n.21 del 20.04.2020 Con la quale viene approvato il piano di lavoro, il cronoprogramma e la richiesta di anticipo della scheda intervento “Piattaforma 0-10 anni”;
INTRODUZIONE SCHEDA INTERVENTO “PIATTAFORMA 0-10 ANNI”
L’azione proposta prevede una progettazione integrata di comunità dove la scuola è al centro e mantiene una forte relazione nel territorio con i servizi socio‐sanitari e con il mondo culturale e sportivo. La progettazione si sviluppa nell’arco dell’età evolutiva differenziando gli interventi a seconda dei periodi, condividendo riferimenti indispensabili per accompagnare una crescita equilibrata. Il progetto di prevenzione ha inizio fino dai primissimi anni di vita, concentrando tra zero e sei anni gli interventi. La fascia d’età zero—sei anni è strategica per le sue caratteristiche intrinseche (plasticità del cervello, capacità di apprendere e cambiare…) che può aiutare a prevenire situazioni di disagio che spesso si manifestano nella scuola primaria e a produrre poi situazioni di dispersione nelle scuole secondarie.
L’intervento si appoggia sulla solida rete che opera nel territorio dal 2001 con il Centro di Coordinamento per la Qualificazione Scolastica (CCQS), riferimento primario per le progettazioni innovative in ambito educativo, scolastico, formativo che da tempo ricerca e percorre l’integrazione socio‐sanitaria ed educativa. Il panorama progettuale delineato cerca di leggere i bisogni delle famiglie e dei cittadini in modo trasversale con uno sguardo attento all’evoluzione della persona accompagnata nei suoi momenti critici e di crescita.
Il Progetto si articola in 10 azioni che si sviluppano nell’arco di un triennio e che sono oggetto di una supervisione coordinata. La complessità degli interventi e la delicatezza della loro tipologia richiedono uno sguardo d'insieme, una supervisione costante ed un monitoraggio delle strategie di campo. Nello specifico, gli intervento comprendono:
- Atelier del corpo;
- Laboratori psicomotori;
- Una montagna di sport;
- Tracce sonore;
- Arcunta – i luoghi delle storie;
- Alfabeti digitali;
- Orientamento alla persona;
- Laboratorio compiti;
- Consulenza e sostegno alla genitorialità;
- Didattica innovativa
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Gli interventi sopra elencati riguardano nello specifico la fascia di età tra zero e dieci anni sono in piena sintonia con quanto previsto dal DL n°65/2017 in materia di “Istituzione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni” per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia e creatività in contesto ludico e cognitivo superando barriere territoriali. La progettazione coinvolge i nidi e le scuole di tutto il territorio montano promuovendo un sistema integrato avvalendosi di personale qualificato a seconda delle differenti azioni e promuovendo il lavoro collegiale attraverso il coordinamento pedagogico in collaborazione con le istituzioni scolastiche. L’approccio zero‐dieci permette inoltre di potenziare il ruolo strategico della scuola dell’infanzia che opera in continuità (ruolo che ricopre anche nella piattaforma zero‐dieci) con i servizi educativi per l’infanzia e con il primo ciclo d’istruzione.
SCHEDA TECNICA 1)
DIDATTICA INNOVATIVA
L’attenzione alle didattiche innovative interessa tutte le azioni del progetto. La sua centralità trova riscontro negli interventi specialistici dei laboratori come nell’agire quotidiano in ogni contesto formativo.
E’ prevista la collaborazione con una figura di pedagogista, per 18 ore a settimana. Tale figura sarà incaricata di supervisionare tutte le azioni contenute nella scheda intervento di riferimento da un punto di vista organizzativo e relazionale.
Alla pedagogista verrà chiesto di:
- Organizzare, in collaborazione con gli insegnanti degli Istituti Comprensivi e delle altre scuole della montagna, le azioni che prevedono attività all’interno e all’esterno della scuola;
- Coordinare le azioni previste nella scheda intervento di riferimento con altre opportunità, iniziative, servizi presenti nel territorio dell’Unione;
- Promuovere percorsi laboratoriali dentro/fuori la scuola;
- Promuovere percorsi di didattiche orientative, percorsi di didattiche per la differenziazione e l’inclusione;
- Promuovere percorsi laboratoriali orientati all’acquisizione di competenze;
- Promuovere percorsi che sviluppano cooperazione e coinvolgimento partecipato;
- Promuovere percorsi che sviluppano il senso di appartenenza al territorio.
SCHEDA TECNICA 2)
ORIENTAMENTO ALLA PERSONA - CONSULENZA E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
La complessità del vivere contemporaneo e le trasformazioni antropologiche, sociali e culturali hanno causato conseguenze profonde che si manifestano sotto forma di disagio comportamentale e relazionale delle nuove generazioni. E' comunemente rilevato che tale sofferenza sia legata ad una crescente carenza, da parte delle generazioni più giovani, di grammatiche di relazione interpersonale che spesso neppure gli adulti sono in grado di compensare.
L'attività di orientamento intra‐personale ed inter‐personale che viene proposta sollecita finestre di consapevolezza per i bambini che alla fine del primo ciclo di scuola e ad inizio del secondo si apprestano ad affrontare il delicato intreccio tra una delicata fase del loro processo di crescita e le difficoltà di contesto del panorama sociale.
Lo spazio di consulenza e sostegno alla genitorialità si prefigge di offrire ascolto sistematico (presso i poli territoriali) per permettere ai genitori di riflettere sulle strategie comunicative ed educative che utilizzano quotidianamente rimanendo connessi al sistema socio‐sanitario nel caso di interventi.
UMDCA - UMCAR01 - 1 - 2020-09-30 - 0010582
Per implementare questa azione si prevede di potenziare il lavoro delle 3 figure di psicologo scolastico già presenti sul territorio. Verranno messe a disposizione circa 1.730 ore per ogni psicologo da distribuire nei 3 anni previsti dalla progettazione.
SCHEDA TECNICA 3)
ORIENTAMENTO ALLA PERSONA – SUPERVISIONE COORDINATA
Il Progetto si articola in azioni che si sviluppano nell’arco di un triennio e che sono oggetto di una supervisione coordinata. La complessità degli interventi e la delicatezza della loro tipologia richiedono uno sguardo d'insieme, una supervisione costante ed un monitoraggio delle strategie di campo.
Si prevede di individuare una figura di psicologo coordinatore per 600 ore l’anno per 3 anni, con le seguenti mansioni:
- Coordinamento dei 3 psicologi di polo che lavorano sul territorio dell’Unione montana in relazione all’azione “consulenza e sostegno alla genitorialità”;
- Coordinamento del lavoro dei professionisti esterni chiamati a intervenire nelle altre azioni della scheda intervento di riferimento, con l’attività di orientamento alla persona e sostegno alla genitorialità;