Definizione di Cass

Cass pen. Sez. V, 03/02/2016, n. 12645 (rv. 266877) Bancarotta semplice In tema di bancarotta semplice, al fine di configurare la responsabilità del presidente del consiglio direttivo di un'associazione non riconosciuta non è sufficiente il dato formale di aver ricoperto la predetta carica sociale, Giudice di pace Milano Sez. II, 08/01/2016 La responsabilità personale e solidale di chi ha agito in nome e per conto dell'associazione non riconosciuta deve essere collegata all'attività negoziale concretamente svolta per conto di essa e risoltasi nella creazione di rapporti obbligatori tra questa e i terzi. Riguarda le persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione a tutela dei terzi che con esse hanno concluso un rapporto negoziale facendo affidamento sulla loro solvibilità e sul loro patrimonio personale. Cass. civ. Sez. VI 5, 17/06/2015, n. 12473 Agenzia delle Entrate c. Ass. Xx.Xx. Cass. civ. Sez. V, 06/09/2013, n. 20485 Agenzia delle Entrate c. C.N. Nelle associazioni non riconosciute, se pur esiste una separazione tra il patrimonio degli associati e quello dell'associazione, si riconosce una responsabilità solidale e illimitata in capo a chi agisce in nome e per conto dell'associazione. Tuttavia, non è la carica in sè il presupposto della responsabilità solidale ma è il compimento di atti di gestione in favore e per conto della associazione medesima. Ne consegue che, in presenza di reati tributari, la persona fisica destinataria di un avviso di accertamento a carico di una associazione sportiva dilettantistica non riconosciuta potrà dimostrare di non essere stato consigliere nel periodo accertato o, comunque, anche ove lo fosse stato, di non aver interferito con atti di gestione. Da alcuni principi contenuti nella rassegna precedentemente letta, deve a questo punto ricavarsi che diversi possono essere i criteri di attribuzione di responsabilità civile - e non solo – nei confronti dell’ente e dei suoi rappresentanti; responsabilità che può sorgere su base negoziale; ex lege; in conseguenza di fatto extracontrattuale; può infine desumersi in via presuntiva.
Cass civ., sez. II, 03-02-1999, n. 887.
Cass. Pen., sez. II, n. 18141/2015 – Violazione obbligo di identificazione

Examples of Cass in a sentence

  • Va inoltre osservato che nel nostro ordinamento non è rinvenibile un principio generale per il quale possa ritenersi vietato che un lavoratore, al termine del periodo di apprendistato ed una volta compiuto l’iter professionale contrattualmente previsto – svolto anche presso più datori di lavoro – possa eventualmente intraprendere un nuovo rapporto di apprendistato finalizzato ad una diversa qualificazione (Cass.

  • Per circoscrivere la nozione di “sfruttamento” si è richiamata l’interpretazione fornita dalla giurisprudenza in ordine al medesimo concetto ai fini della configurabilità del reato di pornografia minorile (Cass.

  • Determinante, secondo la giurisprudenza, è lo stato di soggezione in cui le persone offese dal reato – i lavoratori - versano, essendo sottoposte all’altrui potere di disposizione, che si estrinseca nell’esigere, con violenza fisica o psichica, prestazioni lavorative od altri bisogni “di fare” (Cass.

  • Lo stato di bisogno in cui deve trovarsi la vittima può essere di qualsiasi natura, specie e grado (Cass., sez.

  • Ancora, con riguardo alla nozione di approfittamento di una situazione di necessità, in giurisprudenza (Cass.


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Cass. 30 marzo 2006, n. 7546 - Pres. Mattone - Rel. Xxxxxxxxx - P.M. Velardi - Ric. Co. delle Su. In. Add. - Res. De. Ma.
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Cass. 3 febbraio 2000, n. 1168; Cass. 27 settembre 1999, n. 10668; Cass. 22 gennaio 1985, n. 250; Cass. 5 Questo orientamento, oramai costante e consolidato, viene però in parte criticato da chi ritiene che debbano essere tenuti distinti il piano della gravita dell’inadempimento da quello dell’eccezione di inadempimento, poiché, anche secondo l’opinione di una parte seppur minoritaria della giurisprudenza 23, la gravità dell’inadempimento funge da limite alla domanda di risoluzione del contratto, mentre il rifiuto di adempiere ex art. 1460 cod. civ. tende, all’opposto, a salvaguardare l’interesse all’adempimento del contratto, con la conseguenza che scarsa importanza dell’inadempimento e contrarietà a buona fede non sono concetti tra loro identificabili in termini assoluti. Nella prospettiva dei profili rimediali, verso i quali l’istituto può essere indirizzato per una sua migliore e più proficua applicazione, occorre tuttavia segnalare che la protezione offerta dall’eccezione non è illimitata, proprio perché si tratta di un rimedio “conservativo” del contratto, ma viene a cessare quando controparte ha fatto venire meno il suo stato di inadem- pienza, facendo mancare il fondamentale presupposto giustificativo dell’eccezione stessa. Tale situazione si registra, ad esempio, non solo quando il debitore sic et simpliciter adempie, ma anche quando egli si offre di adempiere, mettendo a disposizione di controparte la prestazione, con un’offerta che non deve possedere i medesimi requisiti formali di quella marzo 1984, n. 1530; Cass. 7 maggio 1982, n. 2843; Cass. 8 luglio 1981, n. 4486. La giurisprudenza precisa, inoltre, per quanto attiene all’oggetto della valutazione comparativa, che non assumono rilievo le sole obbligazioni principali dedotte in contratto, ma anche le obbligazioni cd. secondarie, cioè quelle obbligazioni che pur non riferendosi alle prestazioni principali assumono rilevanza essenziale per le parti sul piano sinallagmatico, quali ad esempio quelle di collaborazione, informazione e protezione, il cui apprezzamento, ai sensi dell’art. 1455 c.c. va privilegiato qualora il loro inadempimento abbia determinato l’inadempimento della controparte (cfr. in questo senso, Cass. 16 gennaio 1997, n. 387).
Cass. 3 dicembre 1993 n. 12014, in «Arch. giur. oo. pp.», 1993, 554; Cass. sez. un. 28 ottobre 1995 n. 11312, in «Giur. it.», 1996, I.1, 1082; Cass. 27 settembre 2001 n. 12093, in «Foro it.», 2001, I, 3541 ss.; in «Diritto e giustizia», 2001, f. 36, 58 ss., con nota di
Cass. Civ., sez. III, 16382/2009
Cass. Penale, Sezione I, 21 aprile 1993, n. 1218.