Campi elettromagnetici campi elettromagnetici (EMF).
Campi elettromagnetici. Con riferimento in particolare alle macchine e attrezzature utilizzate nella Agenzia, non essendo superati i valori d’azione, possono essere esclusi rischi di esposizione a campi elettromagnetici.
Campi elettromagnetici. Con riferimento in particolare alle macchine e attrezzature utilizzate nella scuola, non essendo superati i valori d’azione, possono essere esclusi rischi di esposizione a campi elettromagnetici.
Campi elettromagnetici. Gli addetti alla manutenzione elettrica possono essere esposti ai campi di induzione magnetica generati dalle installazioni elettriche a più elevato assorbimento di corrente. Utilizzando come valori di riferimento quelli riportati nella Direttiva 2004/40/CE, successivamente prorogata al 2012 dalla Direttiva 2008/46/CE, considerando la potenza elettrica installata, livelli di campo di induzione magnetica prossimi ai valori di azione possono essere presenti al più nella cabina elettrica principale, nella posizione delle mani al momento dell’azionamento degli interruttori generali di bassa tensione, dove la corrente circolante possa raggiungere o superare i 1000 A. Per motivi legati alla sicurezza elettrica questi interruttori si aprono automaticamente in caso di guasto senza l’intervento del personale o, in caso di necessità di manutenzione, vengono aperti manualmente dopo aver disinserito le principali utenze servite, quindi in condizioni di basso carico, al fine di non generare sovracorrenti di apertura potenzialmente dannose per gli impianti stessi. L’esposizione del personale è pertanto estremamente improbabile. I sistemi portatili di telecomunicazione a radiofrequenza e microonde, ivi comprese le reti informatiche senza fili, generano campi elettromagnetici ampiamente inferiori ai valori di azione. Per quanto riguarda le applicazioni cliniche e di ricerca, in Istituto sono presenti apparecchiature a Risonanza Magnetica (RM) in Radiodiagnostica. Per i portatori di pacemaker o altri dispositivi impiantati può essere pericoloso accedere ad ambienti interessati dalla presenza di campi elettromagnetici anche se questi sono sicuri per i soggetti sani. I rischi associati a questi apparati sono legati essenzialmente alla proiezione di oggetti per effetto del campo magnetico statico. Si ricorda che il campo magnetico è presente anche in assenza di alimentazione elettrica. Si ricorda inoltre che la forza di attrazione aumenta molto rapidamente al diminuire della distanza; piccoli spostamenti all’interno della zona a rischio possono pertanto comportare improvvisi movimenti di oggetti ferromagnetici tenuti in mano o anche trasportati in tasca. Anche nel caso in cui la proiezione di tali oggetti non producesse feriti, gli stessi potrebbero rimanere attaccati ai magneti con notevoli danni per l’Istituto e per i pazienti. Altri rischi sono legati al fatto che in particolari situazioni di guasto o di emergenza esterna, l’elio liquido utilizzato come refrigerante dei ma...
Campi elettromagnetici. In fase di cantiere - il rischio di esposizione ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete sarà nullo in quanto nessuna delle attività previste genererà campi elettromagnetici. In fase di esercizio – le principali sorgenti di campo elettromagnetico saranno le linee elettriche a servizio dell’impianto, l’elettrodotto MT di interconnessione fra le cabine di conversione, l’elettrodotto MT dell’energia prodotta dalla cabina utente alla cabina di consegna e le cabine di conversione, utente e di consegna. La limitazione dell’accesso all’impianto a persone non autorizzate e la ridotta presenza di potenziali ricettori, a detta del Proponente, garantisce ampiamente di rispettare la distanza di sicurezza tra persone e sorgenti di campi elettromagnetici.
Campi elettromagnetici. Impatti attesi nella fase di cantiere Impatti attesi nella fase di esercizio Impatti attesi nella fase di dismissione
Campi elettromagnetici. Quale precisazione di quanto previsto alla Sezione 1) - Condizioni Generali di Assicurazione, Rischi esclusi, punto 7), l’assicurazione comprende la responsabilità civile derivante all’Assicurato per danni involontariamente causati a terzi da campi elettromagnetici in conseguenza dell’impiego di apparecchiature specifiche a scopo analitico, diagnostico e terapeutico. Questa garanzia è prestata con l’applicazione della franchigia e dei limiti di risarcimento previsti nell’apposita tabella [LSF].
Campi elettromagnetici. Radiazioni non ionizzanti Radiazioni ionizzanti Esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni Asfissia o avvelenamento da gas (di scarico,…)
Campi elettromagnetici. Sono individuate in cartografia le fasce minime di rispetto di ml 10 delle linee ad alta tensione aeree 132KV e 380KV esistenti; a l’interno di tale fasce non sono ammessi interventi di nuova costruzione. A l’interno di una distanza cautelativa di 50 ml da l’elettrodotto, qualsiasi intervento di nuova edificazione con destinazione residenziale, scolastica, sanitaria ovvero che comporti una permanenza non inferiore a 4 ore, deve essere preceduta da la verifica, da parte de l’Ente gestore de l’elettrodotto, de l’effettivo raggiungimento de l’obiettivo di qualità definito dal DPCM 8 luglio 2003. Le nuove linee di elettrodotti aerei devono garantire le fasce di rispetto de l’edificato esistente calcolate dai soggetti Gestori ai sensi del Decreto Ministro Ambiente 29 maggio 2008.
Campi elettromagnetici. Non sussiste alcuna copertura assicurativa per pretese avanzate in rapporto con l’azione di campi elettroma- gnetici (CEM).