Dematerializzazione dei fascicoli processuali Clausole campione

Dematerializzazione dei fascicoli processuali. L’organizzazione di tali servizi, descritta nel piano di lavoro presentato in sede di offerta, dovrà tener conto della realtà esistente, delle azioni già intraprese dall’Amministrazione (vedi Appendice 1) e dovrà essere coerente con esse. Il Fornitore è tenuto ad assicurare, in continuità, tutte le attività operative, giornaliere e periodiche, rese necessarie per l'erogazione dei servizi informatici istituzionali di “Assistenza agli utenti e gestione delle postazioni di lavoro” e di “Gestione dei sistemi, delle applicazioni e dei siti Web”. Al Fornitore è inoltre richiesto, in fase di esecuzione della fornitura, di proporre aggiornamenti dei sistemi e delle applicazioni alle più recenti evoluzioni tecnologiche, avendo cura di individuare gli ambienti e le soluzioni che meglio si adattino al contesto dell’Amministrazione, anche in un’ottica di riduzione dei costi. Le soluzioni proposte dovranno essere aperte alle evoluzioni future della tecnologia e degli strumenti e flessibili, consentendo di adeguarsi a possibili evoluzioni senza richiedere revisioni globali dell’architettura del sistema e/o rifacimenti massicci delle applicazioni. La presente iniziativa, tenendo conto della situazione esistente ed in un’ottica di contenimento dei costi attuali e di capitalizzazione degli investimenti già effettuati, dovrà quindi essere coerente con le esigenze dell’Amministrazione da un lato e, dall’altro, con le linee di sviluppo delle applicazioni e delle tecnologie più moderne, con una separazione netta dei vari strati, il rispetto degli standard, un’adeguata flessibilità per futuri interventi di aggiornamento tecnologico, una buona indipendenza dai prodotti applicativi di base e l’assoluta coerenza con le normative vigenti.
Dematerializzazione dei fascicoli processuali. In tale paragrafo si descrivono i requisiti minimi del servizio di dematerializzazione dei fascicoli processuali. L’Amministrazione si pone l’obiettivo di digitalizzare, in formato immagine e testuale, i fascicoli processuali pregressi, relativi alle annualità 2005-2010 e archiviati presso le sedi dei TAR e del Consiglio di Stato; successivamente si chiede di effettuare un caricamento dei documenti in formato digitale (PDF), con riconoscimento di testo OCR, sul sistema informativo NSIGA, in modo che gli utenti del sistema, amministrativi e magistrati, possano consultare i fascicoli direttamente sul sistema informativo. Si precisa che tutti i fascicoli da sottoporre a digitalizzazione e gli atti relativi, sono stati protocollati nel momento in cui sono stati acquisiti dall’ufficio e risultano pertanto censiti nel sistema NSIGA, consultabile on-line. L’attività di censimento iniziale dei documenti da sottoporre a digitalizzazione e la profilazione degli atti risulta pertanto semplificata grazie alle informazioni presenti nel sistema informatico. L’attività consiste pertanto nella dematerializzazione e indicizzazione degli atti presenti nei fascicoli cartacei costituenti gli archivi del Consiglio di Stato e/o dei TAR, al fine di caricare ex-novo o completare, ove presenti fascicoli con atti già parzialmente digitalizzati, la base dati dei fascicoli processuali del sistema in esercizio (NSIGA).
Dematerializzazione dei fascicoli processuali. Le attività di dematerializzazione devono prendere in considerazione i fascicoli cartacei presenti negli archivi del Consiglio di Stato e dei 29 TAR dislocati sul territorio nazionale, relativi al periodo 2005-2010. Una volta terminata la digitalizzazione dei fascicoli relativi a tale periodo, l’Amministrazione, in base alla disponibilità di ulteriori fondi, valuterà se prendere in considerazione la de materializzazione di altri fascicoli. Ai fine del dimensionamento delle attività da eseguire, si evidenziano di seguito alcuni aspetti ritenuti rilevanti: ◼ gli atti amministrativi presenti nei fascicoli non sono tutti cartacei; recenti normative hanno previsto la consegna, da parte dell’Avvocato referente per il Ricorso, di copia digitale dei documenti cartacei presentati. Pertanto, per questa tipologia di documento, viene richiesta la dematerializzazione dei soli atti per i quali non è disponibile nel sistema il relativo supporto digitale; ◼ non devono essere sottoposti a dematerializzazione i fascicoli pronti per decreto monocratico di perenzione; ◼ nei fascicoli processuali sono presenti diverse copie dello stesso atto amministrativo, si richiede di sottoporre a scansione solo l’originale di ciascun atto, eliminando eventuali pagine bianche; ◼ i fascicoli processuali presenti presso i TAR contengono in media, dopo aver operato lo scarto delle copie come indicato, 5 atti amministrativi per complessive 100 pagine da sottoporre a scansione; ◼ i fascicoli processuali presenti presso il Consiglio di Stato contengono in media sempre 5 atti amministrativi ma con circa 150 pagine da sottoporre a scansione. Si riporta di seguito una tabella con il numero indicativo dei fascicoli processuali relativi al periodo 2005-2010 da digitalizzare per ciascun TAR: Sede TAR numero Bolzano 100 Roma 00000 Xxxxxx 3450 Trento 50 Venezia 5050 Ancona 3460 Aosta 10 Bari 2360 Brescia 2550 Bologna 3000 Campobasso 0000 Xxxxxxxxx 0000 Xxxxxxx 4850 Genova 2100 Latina 3000 L'Aquila 1150 Parma 650 Perugia 750 Pescara 200 Xxxxxxx 0000 Xxxxxx Xxxxxxxx 1600 Salerno 4500 Torino 3000 Trieste 900 Napoli 4100 Cagliari 1800 Catania 6200 Palermo 3870 Lecce 2050 Totale 84550 I fascicoli processuali relativi al periodo 2005-2010 da digitalizzare presso le sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato sono circa 6100. Ai fini del dimensionamento della base d’asta, la quantità dei fascicoli da sottoporre a digitalizzazione presso i TAR nel periodo di durata contrattuale è stata cautelativamente stima...