Common use of NORMATIVA DI RIFERIMENTO Clause in Contracts

NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 • D. Lgs. 300/99, art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà statale. Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beni, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01, art. 1, c. 2), per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01

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Samples: Convenzione 2016 2018 Mef/Demanio, Convenzione 2015 2017 Mef/Demanio

NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 • I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione del presente appalto sono regolati dalle seguenti norme: - norme comunitarie e nazionali in materia di appalti, in particolare dal D. Lgs. 300/9950/2016 e s.m.i.; - Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Università degli Studi di Brescia; - norme contenute nel bando di gara, artnel disciplinare nonché in tutta la documentazione di gara; - condizioni generali e particolari della fornitura riportate nel presente capitolato prestazionale e nelle prescrizioni delle leggi e dei regolamenti generali in materia, attualmente in vigore nella UE e in Italia o che siano emanati durante l’esecuzione dell’appalto, anche per quanto riguarda eventuali aspetti e particolari non trattati nel presente capitolato. 65 Il presente capitolato disciplina l’affidamento per la manutenzione Optima XPN-80 ultracentrifuga numero di serie XPN16L03 33020302 presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università di Brescia. La non corrispondenza dell’offerta alle caratteristiche minime è motivo di esclusione. Il contratto di manutenzione dell’apparecchiatura Optima XPN-80 ultracentrifuga numero di serie XPN16L03 33020302, della durata quadriennale per: D. LgsManutenzione preventiva: attività di manutenzione ordinaria (un controllo annuo) durante le quali sarà eseguita la manutenzione base e la calibrazione per il controllo della funzionalità dell’apparecchiatura, ed al fine di mantenere le stesse nelle migliori condizioni possibili. n. 173/2003 D.L. 269/2003Prevede una manutenzione preventiva annua con incluse trasferta, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria ore lavoro, tutte le parti di ricambio per l’alienazione la manutenzione. • Prevede inoltre un numero illimitato di beni mobili delle Amministrazioni dello Statointerventi per le riparazioni incluse di ore lavoro, trasferte e tutte le parti di valore superiore a € 7.746,85, ricambio. • Sono incluse le modifiche mandatarie richieste da casa madre e le modifiche facoltative. • Non sono inclusi eventuali upgrade della macchina se non più utilizzabili o utilmente conservabili preventivamente concordati. • I tempi di intervento garantiti per le riparazioni sono di 2 giorni lavorativi. • La mancata richiesta della manutenzione preventiva da parte dal Referente dell’apparecchiatura entro i termini contrattuali non potrà essere addotta quale motivo per ritardare il pagamento. • La manutenzione e l’aggiornamento dei quali software sarà effettuata in occasione di quella preventiva e cui sono collegati. • L’appaltatore dovrà rilasciare al RUP oppure al Referente dell’apparecchiatura per ogni manutenzione effettuata un rapporto tecnico. • Assistenza telefonica informativa relativa alle modalità operative dei prodotti. • Il contratto comprende le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi parti di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati ricambio e di beni mobili consumo che dovessero essere utilizzate nel corso degli interventi di proprietà manutenzione. • Sono compresi gli oneri ONERI PER LA SICUREZZA mentre sono esclusi dalla i materiali di terzi rinvenuti in immobili di proprietà statale. Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beni, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01, art. 1, c. 2)consumo, per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”)garantire il regolare funzionamento dell’ apparecchiatura. Il processo comprende le fasi • L’importo totale sarà comunque suddiviso e fatturato in quote annuali, una per ciascun anno di seguito riportate: competenza. ricezioneDurante l’intervento di manutenzione il tecnico valuterà direttamente con il Responsabile dello strumento l’eventuale necessità di sostituzione e, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazioneladdove necessario, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili utilizzerà materiale acquistato dall’Università. eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso Potranno essere richiesti illimitati interventi per anno, compresi nell’offerta, per l'esigenza di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore effettuare ulteriori necessari controlli di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01manutenzione straordinaria.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 • D. Lgs81/2008 e X.Xxx. 300/99242/1996 – Sicurezza sul luogo di lavoro; UNI – EN 292/1 – Sicurezza del macchinario; UNI – EN 292/2 – Specifica dei principi di progettazione; Conformità alle norme CEN per l’applicazione del marchio CE; CNR-UNI 1011/84 – Normative di calcolo per le realizzazioni in acciaio; CNR-UNI 1022/84 – Normative di calcolo per le realizzazioni in acciaio; CNR-UNI 1018/85 – Istruzioni per la valutazione delle costruzioni meccaniche; UNI 8600/84 – Carico concentrato accidentale sui piani; UNI 8601/84 – Flessione dei piani sollecitati da carico uniformemente distribuito; UNI 8602/84 – Apertura e chiusura porte scorrevoli; UNI 8603/84 – Prova dei sopporti dei piani di posa; UNI 8606/84 UNI 9115 – Resistenza ad abrasione dei prodotti verniciati su superficie metallica; UNI 9427 – Resistenza superfici alla luce artificiale; UNI 8900 – Resistenza all’imbutitura statica; UNI 8901 – Resistenza all’urto delle pareti verniciate; UNI 9300/88 – Finitura di superficie degli elementi esterni; UNI 9428/89 – Resistenza superfici alla graffiatura; UNI 9429/89 – Resistenza superfici alla temperatura; UNI 8596/94 – Rispetto della sicurezza d’uso; CEI 64/8 – Prescrizioni per la sicurezza. Le ditte all’atto della presentazione dell’offerta, art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/2003dovranno presentare, art.38 L’Agenzia al fine di consentire all’Amministrazione la verifica della rispondenza dei prodotti offerti con le caratteristiche tipologiche e dimensionali della fornitura oggetto del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione presente capitolato, un campione della scaffalatura costituita da due fiancate complete di beni mobili delle Amministrazioni dello Statomeccanismi di movimentazione, dal numero dei ripiani previsti, dalle rotaie di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastichescorrimento, nonché di ogni altro meccanismo e struttura di finitura diretta, indiretta e accessoria occorrente. La campionatura dovrà possedere caratteristiche perfettamente corrispondenti alle caratteristiche estetiche, tipologiche e dimensionali richieste nel presente capitolato e nelle specifiche tecniche, dovrà possedere inoltre le stesse ed identiche specificità delle scaffalature che successivamente saranno fornite. La mancata presentazione della campionatura così come la difformità dalle prescrizioni di capitolato e dalle schede tecniche, comporterà l’esclusione della ditta. Nessun rimborso o compenso spetterà alla ditta per l’alienazione dei veicoli abbandonati le eventuali spese sostenute in dipendenza della presente gara e, pertanto, saranno a carico delle ditte concorrenti le spese relative alla consegna, montaggio e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà stataleritiro del campione presentato. Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beni, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01, art. 1, c. 2), Le ditte non aggiudicatarie dovranno ritirare i materiali utilizzati per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”)campionatura entro 20 giorni dalla ricezione della relativa comunicazione. Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01La campionatura dovrà essere presentata presso il Magazzino Regionale - ex caserma Aeronautica militare – Via Is Guadazzonis – Cagliari - Ref. Xxxxx Xxxxxx tel. 000 0000000.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.LgsAi fini della redazione della presente si è fatto riferimento alla seguente normativa: -Decreto Ministeriale del 17 Gennaio 2018 che recita Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”; - Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. 285/92 • D. Lgsche recita Istruzioni per l’applicazione dell’«Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» di cui a decreto ministeriale 17 Gennaio 2018; - Linee Guida per la Valutazione del Calcestruzzo in Opera del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (2017). 300/99Nello specifico si fa riferimento al capitolo 8 delle Norme Tecniche sopra citate che riguarda gli edifici esistenti. La valutazione della sicurezza di una struttura (par. 8.3) viene definita come un procedimento quantitativo, artvolto a determinare l’entità delle azioni che la struttura è in grado di sostenere con il livello di sicurezza minimo richiesto dalla presente normativa. 65 • D. LgsL’incremento del livello di sicurezza si persegue, essenzialmente, operando sulla concezione strutturale globale con interventi, anche locali. n. 173/2003 • D.L. 269/2003La valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire se: – l’uso della costruzione possa continuare senza interventi; – l’uso debba essere modificato (declassamento, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione cambio di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana destinazione e/o altri organismi imposizione di volontariato limitazioni e/o cautele nell’uso); – sia necessario aumentare la sicurezza strutturale, mediante interventi. La valutazione della sicurezza deve effettuarsi quando ricorra anche una sola delle seguenti situazioni: – riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta a: significativo degrado e istituzioni scolastichedecadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati deformazioni significative conseguenti anche a problemi in fondazione; – danneggiamenti prodotti da azioni ambientali (sisma, vento, neve e confiscati e temperatura), da azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni) o da situazioni di beni mobili funzionamento ed uso anomali; – provati gravi errori di proprietà progetto o di terzi rinvenuti in immobili costruzione; – cambio della destinazione d’uso della costruzione o di proprietà statale. Il processo parti di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beniessa, con esclusione variazione significativa dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01carichi variabili e/o passaggio ad una classe d’uso superiore; – esecuzione di interventi non dichiaratamente strutturali, art. 1qualora essi interagiscano, c. 2)anche solo in parte, con elementi aventi funzione strutturale e, in modo consistente, ne riducano la capacità e/o ne modifichino la rigidezza; – esecuzione di interventi strutturali; – realizzazione di opere in assenza o difformità dal titolo abitativo, ove necessario al momento della costruzione, o in difformità alle norme tecniche per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, costruzioni vigenti al momento della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01costruzione.

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Samples: Convenzione

NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.LgsL. n. 212/03 • Accordo Stato Regioni rep. 285/92 • D. Lgs. 300/99, art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia 2690 del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà statale. 30/11/2006 Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti benipartecipazione al condono previsto dalla legge finanziaria per l’esercizio 2004 prevede, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01qualora ne sussistano le condizioni, art. 1la vendita di opere realizzate abusivamente su aree del patrimonio dello Stato ovvero la loro messa a reddito mediante regolarizzazione, c. 2), successivamente alla concessione da parte dell’ente locale del condono per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”)l’abuso edilizio. Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezionericezione delle istanze di condono, da parte valutazione della completezza della documentazione e del possesso dei requisiti • verifica avvenuto pagamento delle amministrazioni che li hanno in dotazione, indennità pregresse per l’occupazione dell’area; • effettuazione del sopralluogo e predisposizione della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili relazione tecnica eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente acquisizione del parere dell’Autorità preposta alla vendita all’amministrazione consegnataria tutela in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 aree soggette a vincoli effettuazione valutazione dell’opportunità e della stima dei beni da alienare convenienza economica al valore di mercato e secondo lo stato d’uso mantenimento dell’opera o alla vendita del terreno • richiesta di autorizzazione alla e verifica ricezione da parte dell’interessato del titolo abilitativo edilizio in sanatoria rilasciato dall’ente locale competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso cessione della proceduraproprietà dell’area: determinazione del prezzo di vendita • verifica avvenuto pagamento e stipula del contratto • approvazione del contratto • registrazione, rilascio dell’autorizzazione all’invio trascrizione e voltura • in caso di mantenimento dell’opera: emissione del provvedimento formale di riconoscimento del diritto per un massimo di venti anni • determinazione del canone e stipula contratto di locazione/concessione • acquisizione dell’opera alla scadenza del contratto di locazione/concessione • completamento istruttorie ex lege 47/1985 e L. 724/1994 ai sensi dell’art. 32 c. 43 bis della L. 326/2003 • aggiornamento basi dati informatiche • L. n. 47/1985 • L. n. 724/1994 • L. n. 326/03 I principali servizi resi dall’Agenzia nei confronti del Ministero, descritti con maggior dettaglio in termini di attività operative nell’Allegato A della Convenzione, sono classificabili sulla base degli obiettivi strategici di seguito riportati che l’Ente è chiamato a perseguire nel prossimo triennio mediante una gestione proattiva del patrimonio immobiliare statale in gestione: ⮚ Garantire la conoscenza, la tutela ed il presidio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01affidati nonché la creazione di valore economico e sociale ⮚ Contribuire alla riduzione della spesa pubblica e del debito pubblico In coerenza con quanto riportato nell’Allegato D – Piano dell’Agenzia, a ogni obiettivo strategico, opportunamente articolato per direttrice strategica, sono associate molteplici Aree di risultato che operano in modo sinergico per il conseguimento degli obiettivi generali. Le aree di risultato costituiscono, pertanto, punti di focalizzazione dell’azione dell’Agenzia in corrispondenza delle quali avviene la pianificazione dei livelli di servizio attesi e dei valori obiettivo degli indicatori di impatto. La determinazione dei corrispettivi complessivamente dovuti avviene quindi in corrispondenza dei livelli di servizio erogati dall’Agenzia ed in funzione del grado di realizzazione degli indicatori di impatto, parimenti definiti nell’allegato D. Più in particolare, i corrispettivi complessivamente dovuti all’Agenzia sono la risultante della somma di due distinte componenti entrambi variabili in funzione, rispettivamente: - del valore della produzione realizzata (componente A); - del valore della produzione realizzata e del grado di conseguimento degli indicatori di impatto (componente B). Tali componenti sono caratterizzate dai seguenti vincoli: - la componente A del corrispettivo finale non può eccedere il 95% delle disponibilità sul capitolo 3901 limitatamente ai piani gestionali 1 e 2; - la componente B, invece, presenta un massimale costituito dal restante 5% delle disponibilità sul capitolo 3901 limitatamente ai piani gestionali 1 e 2.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.LgsL. n. 212/03 • Accordo Stato Regioni rep. 285/92 • D. Lgs. 300/99, art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia 2690 del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà statale. 30/11/2006 Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti benipartecipazione al condono previsto dalla legge finanziaria per l’esercizio 2004 prevede, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01qualora ne sussistano le condizioni, art. 1la vendita di opere realizzate abusivamente su aree del patrimonio dello Stato ovvero la loro messa a reddito mediante regolarizzazione, c. 2), successivamente alla concessione da parte dell’ente locale del condono per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”)l’abuso edilizio. Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezionericezione delle istanze di condono, da parte valutazione della completezza della documentazione e del possesso dei requisiti • verifica avvenuto pagamento delle amministrazioni che li hanno in dotazione, indennità pregresse per l’occupazione dell’area; • effettuazione del sopralluogo e predisposizione della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili relazione tecnica eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente acquisizione del parere dell’Autorità preposta alla vendita all’amministrazione consegnataria tutela in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 aree soggette a vincoli effettuazione valutazione dell’opportunità e della stima dei beni da alienare convenienza economica al valore di mercato e secondo lo stato d’uso mantenimento dell’opera o alla vendita del terreno • richiesta di autorizzazione alla e verifica ricezione da parte dell’interessato del titolo abilitativo edilizio in sanatoria rilasciato dall’ente locale competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso cessione della proceduraproprietà dell’area: determinazione del prezzo di vendita • verifica avvenuto pagamento e stipula del contratto • approvazione del contratto • registrazione, rilascio dell’autorizzazione all’invio trascrizione e voltura • in caso di mantenimento dell’opera: emissione del provvedimento formale di riconoscimento del diritto per un massimo di venti anni • determinazione del canone e stipula contratto di locazione/concessione • acquisizione dell’opera alla scadenza del contratto di locazione/concessione • completamento istruttorie ex lege 47/1985 e L. 724/1994 ai sensi dell’art. 32 c. 43 bis della L. 326/2003 • aggiornamento basi dati informatiche • L. n. 47/1985 • L. n. 724/1994 • L. n. 326/03 La recente approvazione del nuovo regolamento di amministrazione e contabilità da parte del MEF ha prodotto una profonda revisione dell’organizzazione interna per meglio rispondere alle esigenze di una gestione coordinata di tutto il patrimonio immobiliare pubblico. L’Agenzia, nell’ambito dei beni alle discariche pubbliche processi di valorizzazione, svolge la funzione di “facilitatore” delle iniziative di sviluppo immobiliare che vedono, in particolare, il coinvolgimento del patrimonio immobiliare di proprietà di Enti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni, Enti previdenziali, ecc.) e di società partecipate da questi ultimi. Pertanto, di seguito si riassumono le principali attività: D.P.R. n. 189/01Definizione dei criteri per la conoscenza: L’attività si basa sulla collaborazione produttiva con gli Enti Pubblici a livello centrale e locale, per selezionare il patrimonio immobiliare pubblico sul quale operare. • Segmentazione dei patrimoni immobiliari pubblici: a valle delle attività di cui al punto precedente, si procede alla classificazione ed alla segmentazione dei portafogli al fine di individuare le opportune direttrici strategico/operative di azione. • Individuazione delle direttrici di attuazione differenziate per segmento di patrimonio: l’attività si propone l’obiettivo di individuare gli scenari pe il migliore utilizzo e per la valorizzazione dei portafogli, lavorando in sinergia con tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla trasformazione di tale patrimonio. • Individuazione e attivazione di programmi di sviluppo di nuove iniziative territoriali per la gestione dei patrimoni pubblici: le analisi di cui ai punti precedenti, potranno portare all’attivazione di iniziative territoriali specificando gli obiettivi, gli impegni, il cronoprogramma e quanto altro necessario per l’attuazione delle iniziative stesse. Le relative attività operative sono quelle caratteristiche dei processi di valorizzazione. • Definizione portafoglio per operazione di vendita ex art. 11 quinquies D.L. 203/2005 e supporto agli EE.PP nelle fasi di Due Diligence e cessioni degli immobili.

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Samples: Convenzione 2016 2018 Mef/Demanio

NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.LgsAi fini della redazione della presente si è fatto riferimento alla seguente normativa: -Decreto Ministeriale del 17 Gennaio 2018 che recita Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”; - Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP. 285/92 • D. Lgsche recita Istruzioni per l’applicazione dell’«Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”» di cui a decreto ministeriale 17 Gennaio 2018; - Linee Guida per la Valutazione del Calcestruzzo in Opera del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (2017). 300/99Nello specifico si fa riferimento al capitolo 8 delle Norme Tecniche sopra citate che riguarda gli edifici esistenti. La valutazione della sicurezza di una struttura (par. 8.3) viene definita come un procedimento quantitativo, artvolto a determinare l’entità delle azioni che la struttura è in grado di sostenere con il livello di sicurezza minimo richiesto dalla presente normativa. 65 • D. LgsL’incremento del livello di sicurezza si persegue, essenzialmente, operando sulla concezione strutturale globale con interventi, anche locali. n. 173/2003 • D.L. 269/2003La valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire se: – l’uso della costruzione possa continuare senza interventi; – l’uso debba essere modificato (declassamento, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione cambio di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana destinazione e/o altri organismi imposizione di volontariato limitazioni e/o cautele nell’uso); – sia necessario aumentare la sicurezza strutturale, mediante interventi. La valutazione della sicurezza deve effettuarsi quando ricorra anche una sola delle seguenti situazioni: – riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta a: significativo degrado e istituzioni scolastichedecadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati deformazioni significative conseguenti anche a problemi in fondazione; – danneggiamenti prodotti da azioni ambientali (sisma, vento, neve e confiscati e temperatura), da azioni eccezion ali (urti, incendi, esplosioni) o da situazioni di beni mobili funzionamento ed uso anomali; – provati gravi errori di proprietà progetto o di terzi rinvenuti in immobili costruzione; – cambio della destinazione d’uso della costruzione o di proprietà statale. Il processo parti di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beniessa, con esclusione variazione significativa dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01carichi variabili e/o passaggio ad una classe d’uso superiore; – esecuzione di interventi non dichiaratamente strutturali, art. 1qualora essi interagiscano, c. 2)anche solo in parte, con elementi aventi funzione strutturale e, in modo consistente, ne riducano la capacità e/o ne modifichino la rigidezza; – esecuzione di interventi strutturali; – realizzazione di opere in assenza o difformità dal titolo abitativo, ove necessario al momento della costruzione, o in difformità alle norme tecniche per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, costruzioni vigenti al momento della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01costruzione.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 Le sedute proposte dovranno rispondere alla seguente normativa D. Lgs. 300/99UNI EN 1335-1: 2000 “Mobili per ufficio – Sedia da lavoro per ufficio – Dimensioni – Determinazione delle dimensioni (Tipo A) • UNI EN 1335-2: 2018 “Mobili per ufficio - Sedia da lavoro per ufficio - Parte 2: Requisiti di sicurezza” • UNI EN 16139:2013 “Mobili - Resistenza, art. 65 durabilità e sicurezza - Requisiti per sedute non domestiche” D. Lgs. n. 173/2003 Conforme al D.Lgs 81/2008 D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria Classe di reazione al fuoco secondo il D.M. 26/06/84 – Classe 1IM (prodotti di tipo imbottito) Classe 1 per l’alienazione i materiali non imbottiti - UNI 9175 - Reazione al fuoco di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, manufatti imbottiti sottoposti all'azione di valore superiore una piccola fiamma - Metodo di prova e classificazione UNI 9174 - Reazione al fuoco dei prodotti sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (comprova con omologazione Ministero dell’Interno o certificato relativo alla prova effettuate da ente di parte terza) • I prodotti presentati devono essere realizzati con materiali a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi basso contenuto di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà statale. Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beni, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati formaldeide (DPR 189/01, art. 1, c. 2Classe E1), NB: In sede di aggiudicazione al primo classificato, a comprova di quanto dichiarato nell’allegato 5.x (per lotto di partecipazione), verranno richiesti, prima dell’aggiudicazione definitiva, tutti i rapporti di prova/omologazioni effettuati da ente di parte terza e dal Ministero dell’Interno per quanto concerne la gestione dei quali si rinvia alla specifica classe di reazione al fuoco. La documentazione dovrà riferirsi in modo inequivocabile al prodotto campione inviato. Nel caso l’offerente ne fosse sprovvisto l’offerta non verrà considerata valida ed esclusa dalla procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri e si procederà nuovamente con la verifica in base all’ordine di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto graduatoria. La suddetta documentazione dovrà essere inviata alla scrivente Amministrazione a mezzo PEC (xxxxxxxxx@xxxx.xxxxxx.xx) entro e non oltre 3 giorni solari dalla comunicazione di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01richiesta documenti che verrà inviata dal portale MEPA.

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Samples: Disciplinare Di Gara Condizioni Particolari Di Rdo

NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 D. Lgs. 300/99, art. 65 D. Lgs. n. 173/2003 D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà statale. Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beni, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01, art. 1, c. 2), per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche D.P.R. n. 189/01

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 • I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione del presente appalto sono regolati dalle seguenti norme: - norme comunitarie e nazionali in materia di appalti, in particolare dal D. Lgs. 300/9950/2016 e s.m.i.; - Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Università degli Studi di Brescia; - norme contenute nel bando di gara, artnel disciplinare nonché in tutta la documentazione di gara; - condizioni generali e particolari della fornitura riportate nel presente capitolato prestazionale e nelle prescrizioni delle leggi e dei regolamenti generali in materia, attualmente in vigore nella UE e in Italia o che siano emanati durante l’esecuzione dell’appalto, anche per quanto riguarda eventuali aspetti e particolari non trattati nel presente capitolato. 65 Il presente capitolato disciplina l’affidamento per la manutenzione dell’apparecchiatura IVIS Lumina Inst, Series III, 220-240V, Numero di serie (IS1342N6420) presso lo Stabulario del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università di Brescia. La non corrispondenza dell’offerta alle caratteristiche minime è motivo di esclusione. Il contratto di manutenzione dell’apparecchiatura IVIS Lumina Inst, Series III, 220-240V, della durata triennale per: D. LgsManutenzione preventiva: attività di manutenzione ordinaria (un controllo annuo) durante le quali sarà eseguita la manutenzione base e la calibrazione per il controllo della funzionalità dell’apparecchiatura, ed al fine di mantenere le stesse nelle migliori condizioni possibili. n. 173/2003 D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria Le attività di manutenzione saranno richieste dal Referente dell’apparecchiatura con un anticipo di almeno due settimane. • La mancata richiesta della manutenzione preventiva da parte dal Referente dell’apparecchiatura entro i termini contrattuali non potrà essere addotta quale motivo per l’alienazione ritardare il pagamento. • La manutenzione degli accessori sarà effettuata in occasione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, quella degli strumenti base cui sono collegati. • Assistenza telefonica informativa relativa alle modalità operative dei prodotti. • Il contratto non comprende le parti di valore superiore a € 7.746,85, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati ricambio e di beni mobili consumo che dovessero essere utilizzate nel corso degli interventi di proprietà manutenzione, in cui sarà praticato uno sconto del 10%. Tutte le parti non comprese nel contratto saranno fatturate separatamente, previo consenso da parte del Referente dell’apparecchiatura. • Sono compresi gli oneri ONERI PER LA SICUREZZA mentre sono esclusi dalla i materiali di terzi rinvenuti consumo, per garantire il regolare funzionamento dell’ apparecchiatura. • L’importo totale sarà comunque suddiviso e fatturato in immobili quote annuali, una per ciascun anno di proprietà statalecompetenza. Il processo • Durante l’intervento di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti benimanutenzione il tecnico valuterà direttamente con il Responsabile dello strumento l’eventuale necessità di sostituzione e, con esclusione dei veicoli abbandonati laddove necessario, utilizzerà materiale acquistato dall’Università. • Potranno essere richiesti un massimo di DUE interventi per anno, compresi nell’offerta, per l'esigenza di effettuare ulteriori necessari controlli di manutenzione straordinaria. Sarà riconosciuto solo il costo delle parti di ricambio e confiscati (DPR 189/01, art. 1, c. 2di consumo in cui sarà praticato uno sconto del 10% sul prezzo di listino ( pertanto non sarà riconosciuta manodopera e costi di trasferta), per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01previo accordo con il Responsabile dell’apparecchiatura.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.LgsIn tema di conflitto di interesse rileva la normativa, la regolamentazione e la regolazione di seguito indicata: - Legge n. 241 /1990 art. 285/92 • D. Lgs. 300/996 bis " conflitto di interessi" che prevede che : "Il responsabile del procedimento, e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endo-procedimentali e il provvedimento finale, devono astenersi in caso di conflitto di interessi segnalando ogni situazione di conflitto anche potenziale"; - Decreto Legislativo 165/2001 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche"; - Legge 190/2012: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione; - D.P.R. 62/2013: Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 , art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/20036 "il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o attività che possano coinvolgere interessi propri, art.38 L’Agenzia o di parenti o affini entro il secondo grado, del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione coniuge o di beni mobili delle Amministrazioni dello Statoconviventi oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale o di soggetti o organizzazioni di cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi o di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore ovvero di valore superiore a € 7.746,85enti, non più utilizzabili associazioni di cui sia amministratore o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/gerente o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà stataledirigente. Il processo dipendente si astiene in ogni caso in cui ci siano gravi ragioni di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beniconvenienza. Sull'astensione decide il responsabile dell'ufficio di appartenenza”; - D.Lgs. 39/2013: Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, con esclusione dei veicoli abbandonati a norma dell'articolo 1, commi 49 e confiscati (DPR 189/0150, della legge 6 novembre 2012, n. 190; - Decreto legislativo 33/2013 recante "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni delle pubbliche amministrazioni"; - D.Lgs. n.50 /2016, art. 142 e 77 Codice Appalti; - Codice procedura civile, c. 2art. 51 “Astensione del giudice”; - Decreto Legislativo 97/2016 (FOIA) "Disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 ai sensi dell'art. 7 Legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche"; - Determinazione ANAC del 28/10/2015 n. 12 "Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione"; - Determinazione ANAC del 03/08/20 16 n. 831 "Approvazione definitiva del Piano Nazionale 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione 2016"; - Deliberazione ANAC del 22/11/2017 n. 1208 "Approvazione definitiva dell'aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione 2017"; - Delibera ANAC del 22/11/2017 n. 1208 "Approvazione definitiva dell'aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione 2017"; - Delibera ANAC n. 1074 del 21/11/2018 “Approvazione definitiva dell’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione” - Linee Guida n. 15 recanti «Individuazione e gestione dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici» approvate dal Consiglio dell’ANAC con delibera n. 494 del 05 giugno 2019 - Delibera ANAC n. 1064 del 13/11/2019 “Piano nazionale anticorruzione 2019” - Piano Triennale prevenzione corruzione e trasparenza approvato dall’amministrazione, - Codice Comportamento approvato dall’amministrazione; Il conflitto di interesse, ai sensi del DPR 62/13 (Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti), è la situazione in cui un interesse privato (anche non economico) interferisce, ovvero potrebbe tendenzialmente interferire, con la capacità del dipendente ad agire in conformità con gli interessi dell’Ente. L’Organizzazione per la gestione cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) ha proposto la seguente definizione: Si tratta di situazioni in grado di compromettere, anche solo potenzialmente, l’imparzialità richiesta al dipendente pubblico nell’esercizio del potere decisionale. Si verificano quando il dipendente pubblico (rup e titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale, esecuzione contratto e collaudi) è portatore di interessi di qualsiasi natura della sua sfera privata, che potrebbero influenzare negativamente l’esercizio imparziale e obiettivo delle sue funzioni, ossia, il dipendente può avvalersi della propria posizione all'interno dell'Ente per favorire se medesimo o un soggetto verso il quale è in qualche modo legato o nei casi in cui possa essere messa in dubbio l'imparzialità del dipendente nell'assumere decisioni verso soggetti esterni che hanno con l’Ente rapporti contrattuali o di fornitura di beni o servizi. Il conflitto può essere: • Attuale cioè presente al momento dell'azione o decisione del soggetto, è una reale implicazione un conflitto tra la missione pubblica e gli interessi privati di un funzionario pubblico, in cui quest’ultimo possiede a titolo privato interessi che potrebbero influire indebitamente sull’assolvimento dei suoi obblighi e delle sue responsabilità pubblici; • Potenziale cioè che potrà diventare attuale in un momento successivo, nel caso in cui il funzionario dovesse assumere in futuro responsabilità specifiche (ossia, in conflitto) ufficiali; • Apparente cioè che può essere percepito dall'esterno come tale, ossia gli interessi privati di un funzionario pubblico possano influire indebitamente sull’assolvimento dei suoi obblighi, ma, di fatto, non è così; • Diretto cioè che comporta il soddisfacimento di un interesse del soggetto; • Indiretto ovvero che attiene a soggetti diversi. I dipendenti debbono astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle proprie mansioni in situazioni di conflitto di interesse (anche potenziale) con interesse personali del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado, oppure di persone con le quali abbiano rapporti di frequentazione abituale nella fattispecie di soggetti od organizzazioni con cui loro stessi o i coniugi abbiano causa pendente o grave inimicizia, o rapporti di credito/debito, ovvero di soggetti ed organizzazioni di cui siano tutori, procuratori, o agenti, ovvero di enti, associazioni, anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici, e può nascere anche da una promessa o da una situazione che potrebbe verificarsi in futuro. E’ bene precisare che i conflitti di interessi e la corruzione non sono la stessa cosa. La corruzione prevede solitamente un accordo tra almeno due persone e una tangente/un pagamento/un vantaggio di qualche tipo. Un conflitto di interessi sorge quando una persona potrebbe avere l'opportunità di anteporre i propri interessi privati ai propri obblighi professionali. Il conflitto di interesse individuato all’articolo 42 del codice dei contratti pubblici è la situazione in cui la sussistenza di un interesse personale in capo ad un soggetto operante in nome o per conto della stazione appaltante che interviene a qualsiasi titolo nella procedura di gara o potrebbe in qualsiasi modo influenzarne l’esito è potenzialmente idonea a minare l’imparzialità e l’indipendenza della stazione appaltante nella procedura di gara. In altre parole, l’interferenza tra la sfera istituzionale e quella personale del funzionario pubblico, si ha quando le decisioni che richiedono imparzialità di giudizio siano adottate da un soggetto che abbia, anche solo potenzialmente, interessi privati in contrasto con l’interesse pubblico. Oltre alle situazioni richiamate dall’articolo 42, il conflitto di interesse sussiste nei casi tipizzati dal legislatore nell’articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 16 aprile 2013, n. 62, ivi compresa l’ipotesi residuale, già indicata, di esistenza di gravi ragioni di convenienza. Il rischio che si intende evitare può essere, ai sensi dell’art. 6-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 e dell’art. 53 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, soltanto potenziale e viene valutato ex ante rispetto all’azione amministrativa. L’interesse personale dell’agente, che potrebbe porsi in contrasto con l’interesse pubblico alla scelta del miglior offerente, può essere di natura finanziaria, economica o dettato da particolari legami di parentela, affinità, convivenza o frequentazione abituale con i soggetti destinatari dell’azione amministrativa. Tale interesse deve essere tale da comportare la sussistenza di gravi ragioni di convenienza all’astensione, tra le quali va considerata il potenziale danno all’immagine di imparzialità dell’amministrazione nell’esercizio delle proprie funzioni. Il vantaggio economico finanziario si può realizzare in danno della stazione appaltante oppure a vantaggio dell’agente o di un terzo senza compromissione dell’interesse pubblico. In tal caso, il bene danneggiato è l’immagine imparziale della pubblica amministrazione. L’interesse economico finanziario non deve derivare da una posizione giuridica indifferenziata o casuale, quale quella di utente o di cittadino, ma da un collegamento personale, diretto, qualificato e specifico dell’agente con le conseguenze e con i risultati economici finanziari degli atti posti in essere. Le situazioni di conflitto di interesse non sono individuate dalla norma in modo tassativo, ma possono essere rinvenute volta per volta, in relazione alla violazione dei principi di imparzialità e buon andamento sanciti dall’articolo 97 della Costituzione, quando esistano contrasto ed incompatibilità, anche solo potenziali, fra il soggetto e le funzioni che gli vengono attribuite Il conflitto di interesse può essere rappresentato nei casi di seguito evidenziati. • Incarichi che si svolgono a favore di soggetti nei confronti dei quali la struttura di assegnazione del dipendente ha funzioni relative al rilascio di concessioni, autorizzazioni, nulla-osta o atti di assenso comunque denominati, anche in forma tacita; • Incarichi che si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi svolgono a favore di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita soggetti fornitori di beni mobili o servizi per l'amministrazione, relativamente a quei dipendenti delle strutture che partecipano a qualunque titolo all'individuazione del fornitore; • Incarichi che si svolgono a favore di valore storico artistico soggetti privati che detengono rapporti di natura economica o contrattuale con l'amministrazione, in relazione alle competenze della struttura di assegnazione del dipendente, salve le ipotesi espressamente autorizzate dalla legge; vendita Incarichi che si svolgono a trattativa privata favore di soggetti privati che abbiano o abbiano avuto nel biennio precedente un interesse economico in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza; • Incarichi che si svolgono nei confronti di soggetti verso cui la struttura di assegnazione del dipendente svolge funzioni di controllo, di vigilanza o sanzionatorie, salve le ipotesi espressamente autorizzate dalla legge; • Incarichi che per lotti il tipo di beni attività o per l'oggetto possono creare nocumento all'immagine dell'amministrazione, anche in relazione al rischio di valore non superiore ad € 77.468,53 utilizzo o diffusione illecita di informazioni di cui il dipendente è a conoscenza per ragioni di ufficio; predisposizione Incarichi e attività per i quali l'incompatibilità è prevista dal d. lgs 39/2013 o da altre disposizioni di legge vigenti; • Incarichi che, pur rientrando nelle ipotesi di deroga all'autorizzazione di cui all'art. 53, comma 6, del bando d.lgs n. 165/2001, presentano una situazione di gara ed assolvimento degli oneri conflitto di pubblicità interesse; svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto In generale tutti gli incarichi che presentano un conflitto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01interesse per la natura o l'oggetto dell'incarico o che possono pregiudicare l'esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.LgsIl fornitore del servizio dovrà attenersi, per quanto concerne il servizio stesso e la formazione del proprio personale dipendente, a quanto previsto da: - Regolamento (CE) n° 1107/2006 del 5/7/2006 relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo; - Documento 30, parte I, sezione 5, e relativi allegati della Conferenza Europea dell'Aviazione Civile («ECAC»), in particolare il codice di buona condotta per l'assistenza a terra di persone a mobilità ridotta, riportato nel relativo allegato J; - Circolare ENAC GEN-02A del 19/12/2014 – “Applicazione del Regolamento (CE) n. 1107/2006 e qualità dei servizi erogati alle persone con disabilità e a mobilità ridotta nel trasporto aereo” - e relative Linee guida n. 1 e 3 che rispettivamente riguardano gli “Standard di qualità dei servizi del Gestore aeroportuale” e la “Formazione del personale di assistenza ai PRM ” e successivi aggiornamenti; - Circolare ENAC GEN 06 del 31/10/2014 - “Qualità dei servizi nel trasporto aereo: le Carte dei servizi standard per gestori aeroportuali e vettori aerei” - Regolamento di Scalo dell’Aeroporto Internazionale di Napoli; - Manuale di Aeroporto dell’Aeroporto Internazionale di Napoli; - Carta dei Servizi dell’Aeroporto Internazionale di Napoli; - Normativa vigente in materia di sicurezza, incluse le più recenti disposizioni conseguenti all’emergenza COVID 19. 285/92 • D. Lgs. 300/99La situazione di incertezza dovuta agli effetti della pandemia COVID-19, art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/2003, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria per l’alienazione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85che ha influito negativamente sul traffico aeroportuale e sul numero dei passeggeri in transito, non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi ha reso possibile prevedere un andamento delle richieste di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà stataleassistenza al PRM dimensionati su uno sviluppo costante ed affidabile del traffico passeggeri. Si è reso pertanto necessario seguire nella progettazione un approccio modulare. Il processo di seguito descritto riguarda l’alienazione dei suddetti beni, con esclusione dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01, art. 1, c. 2), per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”). Il processo comprende le fasi di seguito riportate: • ricezione, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazione, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione progetto posto a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando base di gara ed assolvimento prende in considerazione 5 diversi assetti di lavoro, in funzione della soglia passeggeri prevista per ogni trimestre dell’anno e per ciascuno assetto è stato individuato, sulla base di un criterio oggettivo, il corrispettivo, comprensivo del valore della mano d’opera e degli oneri di pubblicità • sicurezza spettanti all’appaltatore al lordo del ribasso. Le soglie e lo schema di parametrizzazione del corrispettivo in relazione alle diverse soglie sono riportati nel presente capitolato al successivo paragrafo 22 al quale si rinvia. La GESAC, avendo esigenza di garantire l’adeguato svolgimento del servizio alle previsioni del traffico aeroportuale, 30 giorni prima di ogni nuovo trimestre indicherà all’appaltatore, attraverso disposizione scritta del Responsabile del procedimento, di cui al successivo art. 31, la soglia di riferimento passeggeri, l’assetto di lavoro corrispondente con obbligo dell’appaltatore di adeguare il servizio al nuovo assetto per l’intero trimestre ed indicherà il rateo del corrispettivo di appalto, al netto del ribasso, e degli oneri di sicurezza non assoggettati a ribasso, che sarà corrisposto in relazione allo scenario. E’ riservata pertanto alla GESAC la facoltà di incrementare o ridurre l’importo totale dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione servizi secondo le modalità su indicate e meglio specificate al paragrafo 10 del contratto Capitolato speciale di vendita ed approvazione appalto e ciò anche in misura superiore al 20% del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • valore stimato dell’appalto. L’appaltatore sarà obbligato ad eseguire le prestazioni, in caso di esito infruttuoso della proceduraaumento o diminuzione, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01senza che possa eccepire o richiedere alcunché oltre il corrispettivo contrattuale.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 285/92 • I rapporti contrattuali derivanti dall’aggiudicazione del presente appalto sono regolati dalle seguenti norme: - norme comunitarie e nazionali in materia di appalti, in particolare dal D. Lgs. 300/9950/2016 e s.m.i.; - Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Università degli Studi di Brescia; - norme contenute nel bando di gara, art. 65 • D. Lgs. n. 173/2003 • D.L. 269/2003nel disciplinare nonché in tutta la documentazione di gara; - condizioni generali e particolari della fornitura riportate nel presente capitolato prestazionale e nelle prescrizioni delle leggi e dei regolamenti generali in materia, art.38 L’Agenzia del Demanio subentra nei compiti precedentemente esercitati dall’Amministrazione finanziaria attualmente in vigore nella UE e in Italia o che siano emanati durante l’esecuzione dell’appalto, anche per l’alienazione di beni mobili delle Amministrazioni dello Stato, di valore superiore a € 7.746,85, quanto riguarda eventuali aspetti e particolari non più utilizzabili o utilmente conservabili dei quali le medesime Amministrazioni non autorizzino il fuori uso, la cessione alla Croce Rossa Italiana e/o altri organismi di volontariato e istituzioni scolastiche, nonché per l’alienazione dei veicoli abbandonati e confiscati e di beni mobili di proprietà di terzi rinvenuti in immobili di proprietà stataletrattati nel presente capitolato. Il processo presente capitolato disciplina l’affidamento per la manutenzione QX200 READER 771BR5928 QX200 GENERATOR 772BR7330 PX1 SEALER 770BR5928 presso il Dipartimento di seguito descritto riguarda l’alienazione Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università di Brescia. La non corrispondenza dell’offerta alle caratteristiche minime è motivo di esclusione. Il contratto di manutenzione dell’apparecchiatura QX200 ddPCR e accessori , della durata biennale per: • Manutenzione preventiva: attività di manutenzione ordinaria (un controllo annuo) durante le quali sarà eseguita la manutenzione base per il controllo della funzionalità dell’apparecchiatura, ed al fine di mantenere le stesse nelle migliori condizioni possibili. • Prevede una manutenzione preventiva annua con incluse trasferta, ore lavoro, tutte le parti di ricambio per la manutenzione. • Sono incluse le modifiche mandatarie richieste da casa madre e le modifiche facoltative. • Non sono inclusi eventuali upgrade della macchina se non preventivamente concordati. . • La mancata richiesta della manutenzione preventiva da parte dal Referente dell’apparecchiatura entro i termini contrattuali non potrà essere addotta quale motivo per ritardare il pagamento. • La manutenzione e l’aggiornamento dei suddetti beni, con esclusione software sarà effettuata in occasione di quella preventiva e cui sono collegati. • L’appaltatore dovrà rilasciare al RUP oppure al Referente dell’apparecchiatura per ogni manutenzione effettuata un rapporto tecnico. • Assistenza telefonica informativa relativa alle modalità operative dei veicoli abbandonati e confiscati (DPR 189/01, artprodotti. 1, c. 2)• Sono compresi gli oneri ONERI PER LA SICUREZZA mentre sono esclusi dalla i materiali di consumo, per la gestione dei quali si rinvia alla specifica procedura descritta nel presente allegato (“Gestione beni confiscati iscritti nei pubblici registri”)garantire il regolare funzionamento dell’ apparecchiatura. Il processo comprende le fasi • L’importo totale sarà comunque suddiviso e fatturato in quote annuali, una per ciascun anno di seguito riportate: competenza. ricezioneDurante l’intervento di manutenzione il tecnico valuterà direttamente con il Responsabile dello strumento l’eventuale necessità di sostituzione e, da parte delle amministrazioni che li hanno in dotazioneladdove necessario, della lista dei beni da alienare in quanto dichiarati fuori uso o non utilizzabili • eventuale rilascio dell’autorizzazione a procedere direttamente alla vendita all’amministrazione consegnataria in caso di valore dei beni inferiore ad € 7.746,85 • effettuazione della stima dei beni da alienare al valore di mercato e secondo lo stato d’uso • richiesta di autorizzazione alla competente Soprintendenza in caso di vendita di beni mobili di valore storico artistico • vendita a trattativa privata per lotti di beni di valore non superiore ad € 77.468,53 • predisposizione del bando di gara ed assolvimento degli oneri di pubblicità • svolgimento dei pubblici incanti ed individuazione dell’aggiudicatario/ miglior offerente • sottoscrizione del contratto di vendita ed approvazione del contratto/ verbale di aggiudicazione • comunicazione dell’avvenuta vendita all’Amministrazione consegnataria • in caso di esito infruttuoso della procedura, rilascio dell’autorizzazione all’invio dei beni alle discariche pubbliche • D.P.R. n. 189/01utilizzerà materiale acquistato dall’Università.

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