Common use of ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO Clause in Contracts

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvale, ai sensi dell’art. 26 della L.36/94, di un adeguato sistema di telecontrollo e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenti, di tutte le fasi del ciclo del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offerta, che includa la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabili.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvaleL’Appaltatore deve somministrare tutti i giorni ai bambini frequentanti il Nido il pranzo e la merenda. Per la preparazione di pasti, l’Appaltatore dovrà utilizzare la cucina presente nei locali del Nido d’Infanzia che sarà a tal fine messa a disposizione dell’Appaltatore. La preparazione e la cottura dei pasti avverrà con sistemi tradizionali (fresca cottura). E’ conseguentemente esclusa la somministrazione di cibi e alimenti precotti. La somministrazione dei pasti comporta lo svolgimento quotidiano delle seguenti prestazioni: - preparazione pasti (in base alla tabella dietetica approvata dall’ufficio Igiene degli alimenti per il Nido d’infanzia); - distribuzione delle pietanze utilizzando le apposite stoviglie; - pulizia delle attrezzature e degli ambienti; - lavaggio e rigoverno stoviglie. La preparazione dei pasti comporta: - l’osservanza del menù giornaliero approvato dall’ufficio igiene degli alimenti dell’A.U.S.L.; - acquisto delle derrate alimentari necessarie secondo le caratteristiche merceologiche consone per l’alimentazione dei bambini e loro adeguata conservazione; - l’osservanza di diete particolari, temporanee o permanenti, su prescrizione medica. I pasti devono essere serviti indicativamente ai sensi dell’art. 26 della L.36/94seguenti orari: - pranzo ore 11,00; - merenda ore 14,15; La somministrazione dei pasti comporta altresì la pulizia dell’attrezzatura e degli ambienti utilizzati, di un adeguato sistema di telecontrollo e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenti, di secondo le seguenti modalità: - tutte le fasi del ciclo del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, attrezzature fisse e successivamente adotteràmobili, il pentolame e le stoviglie vanno rigovernati con idonei prodotti detergenti e/o disinfettanti al termine della somministrazione del pasto; - il locale cucina, compresi gli scarichi, va pulito, così come previsto dal Piano di gestione delle interruzioni autocontrollo del Nido di cui al d.lgs. 155/1997 a cura dell’Appaltatore, tutti i giorni con idonei prodotti detergenti e/o disinfettanti al termine della giornata lavorativa. L’Appaltatore deve garantire la presenza di personale esperto nella preparazione dei cibi e deve individuare il soggetto responsabile del servizio produzione pasti incaricato anche dell’attività di verifica della corretta attuazione del piano di autocontrollo adottato. In ogni caso, il Comune, direttamente o mediante propri incaricati, si riserva in qualsiasi momento la facoltà di verificare lo svolgimento del servizio di acquedotto ristorazione e/o effettuare controlli di cui al punto 8.2.9qualità, anche mediante analisi microbiologiche e/o chimiche delle derrate alimentari e/o di campioni di pietanze confezionate. Parimenti, l’Appaltatore deve adeguare l’organizzazione del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individuaservizio alla normativa vigente in materia, fra l’altroesonerando l’Appaltatore da qualsiasi responsabilità in caso di irregolarità riscontrate a seguito di ispezioni operate dagli enti preposti (NAS, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessataAzienda U.S.L., nonché quelle ecc.) e provvederà all’applicazione delle procedure HACCP ai sensi della normativa vigente per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo sicurezza degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offerta, che includa la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite alimenti nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabiliristorazione collettiva.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Gli ordini di intervento verranno inviati dai referenti delle singole zone di depurazione (A e C) e dovranno essere evasi e gestiti in modo indipendente in termini di erogazione del servizio e contabilità. Il Gestore si avvale, ai sensi dell’art. 26 della L.36/94, di un adeguato sistema di telecontrollo e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenti, di tutte le fasi del ciclo programma del servizio, che l’Affidatario è tenuto a rispettare, sarà fissato dalla Committente: di norma il programma settimanale sarà inviato all’Affidatario mediante e-mail anche non certificata entro e non oltre le ore 12.00 del giovedì della settimana precedente. Le modalità La richiesta di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni erogazione del servizio contiene: - la tipologia di acquedotto servizio richiesta (disidratazione e smaltimento oppure solo smaltimento) - l’impianto presso il quale viene richiesto l’intervento; Capitolato speciale descrittivo e prestazionale Data creazione: 29/11/2016 Prescrizioni tecniche e amministrative - la data esatta o il termine ultimo entro la quale effettuare il servizio; tale data costituisce il riferimento per l’eventuale applicazione della penale di cui al punto 8.2.9all’art. 17 del D.P.C.M. 4 marzo 1996presente capitolato; - eventuali vincoli ed ogni altra indicazione ritenuta utile. Tale piano individua, fra l’altro, La Committente stabilirà l’esecuzione e le modalità di comunicazione ogni intervento disponendo l’ordine cronologico delle relative prestazioni nella maniera che riterrà più conveniente in armonia alle proprie esigenze; in ogni caso l’Affidatario non può porre rifiuto o fare richiesta di speciali compensi. La Committente potrà modificare, in qualsiasi momento e senza che l’Affidatario abbia a pretendere alcun compenso aggiuntivo, l’organizzazione del servizio: l’Affidatario dovrà adeguarsi alle esigenze gestionali legate alla corretta funzionalità degli impianti di depurazione. In particolare, la Committente si riserva il diritto di modificare il programma operativo stabilito, annullando o modificando, per particolari esigenze operative, il programma inviato. In particolare, la Committente potrà: - richiedere interventi di disidratazione e/o smaltimento o integrare programmi già inviati entro le 12:00 di 2 (due) giorni lavorativi precedenti; - annullare interventi di disidratazione e/o smaltimento entro le ore entro le 12.00 del giorno lavorativo precedente. L’Affidatario provvederà a confermare, a mezzo e mail (anche non certificata), la programmazione per la settimana successiva nel rispetto delle tempistiche dettate dalla Committente. Il mancato rispetto del programma, salvo casi di forza maggiore opportunamente documentati, darà luogo all’applicazione delle penali previste all’art. 17 del presente capitolato. Le fasce orarie in cui l’Affidatario è tenuto a effettuare il servizio sono le seguenti: - servizio DISIDRATAZIONE: dalle ore 07:00 alle ore 18.00, nei giorni lavorativi da lunedì a venerdì, salvo diverse disposizioni impartite dalla Committente per specifici impianti; - servizio SMALTIMENTO: dalle ore 08:30 alle ore 12:00 e dalle ore 13:30 alle ore 16:00, alla presenza di personale della Committente o delegato, nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì, salvo diverse disposizioni impartite dalla Committente per specifici impianti. L’Affidatario potrà accedere in maniera autonoma agli Enti competenti impianti previa consegna (opportunamente verbalizzata) delle chiavi di accesso. L’Affidatario si impegna a non cedere tali chiavi a terzi, a non farne duplicati, a custodirle con la massima diligenza, all’utilizzo delle medesime con la massima responsabilità ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi a restituirle alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni scadenza dell’affidamento del servizio o a eventuale semplice richiesta scritta della Committente. Si impegna inoltre a non far accedere persone terze all’interno degli impianti. Il ritiro dei cassoni deve essere effettuato entro e nel Piano non oltre due giorni naturali e consecutivi dal riempimento del cassone a seguito di emergenzaintervento di disidratazione. Per l’impianto di Trescore Balneario, e avvalendosi del laboratorio il ritiro dei cassoni deve essere effettuato il giorno stesso dell’intervento di disidratazione (è assolutamente vietato il deposito temporaneo di fango disidratato durante le ore notturne). E’ inteso che per procedere allo smaltimento dei cassoni nei termini di cui sopra le analisi di cui omologa per tutti i siti di produzione dovranno essere mantenute costantemente aggiornate. La Committente, nel caso ne rilevi la necessità potrà porre limiti più stringenti al punto precedenteritiro dei cassoni rispetto a quelli sopra riportati, senza che l’Affidatario possa chiedere compensi aggiuntivi. L’Affidatario comunica alla Committente la propria struttura organizzativa e i propri referenti relativamente al servizio in oggetto; i referenti dovranno essere figure professionalmente capaci rispetto al servizio da svolgere, affinché in nome e per conto dell’Affidatario curino lo svolgimento del servizio; ad essi competeranno, a titolo semplificativo ma non esaustivo, le seguenti responsabilità: - curare l’emissione dei FIR e disporre che gli stessi accompagnino ogni trasporto dall’unità di produzione all’impianto di recupero/smaltimento; - disporre e verificare che la quarta copia del FIR, venga trasmessa all’ufficio competente della Committente nel rispetto delle tempistiche stabilite; - gestire ed organizzare i propri mezzi e lavoratori in modo che sia rispettato il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento programma settimanale del servizio, sulla base dello schema fissato dalla Committente; - mantenere aggiornate le analisi di omologa per i singoli impianti; - sovrintendere il servizio in modo da lui proposto in sede di offerta, che includa garantire la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione sicurezza e la trasmissione salute dei propri lavoratori; - osservare e far osservare a tutti i lavoratori che svolgono il servizio, le prescrizioni contenute nei documenti della sicurezza; - allontanare i lavoratori che si comportassero in modo tale da compromettere la propria sicurezza e quella degli altri addetti presenti presso gli impianti o che si rendessero colpevoli di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine insubordinazione o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabili.disonestà;

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. La ditta aggiudicataria, deve designare un supervisore o un suo sostituto il cui nominativo dovrà essere notificato al dirigente di area dirigenziale della direzione regionale INPS competente per materia e la cui presenza giornaliera sarà richiesta per almeno 7 ore. Avrà il compito di controllare e coordinare il personale impiegato in merito alla regolare esecuzione delle prestazioni appaltate e sarà responsabile, in solido con gli educatori, della incolumità fisica degli ospiti convittori e semiconvittori all’interno della struttura. L’organizzazione del servizio si articola in via generale, e salvo diversa modulazione definita dal Dirigente dell’area dirigenziale della Direzione Regionale dell’INPS in occasione della la programmazione generale e complessiva dell’attività socio-educativa, in tre fasce orarie: antimeridiana – dalle ore 08.30.alle ore 12.30, pomeridiana/serale – dalle ore 12.30 alle ore 22.00; notturna – dalle ore 22.00 alle ore 08.30; Nei giorni feriali, l’assistenza socio-educativa agli alunni prevede le seguenti attività, suddivise per fasce orarie: -presa in carico dei ragazzi dai punti di ritrovo (la scuola o la stazione di arrivo dei mezzi di trasporto) e loro accompagnamento al Convitto; -assistenza e controllo durante il pranzo; -accompagnamento nei luoghi dove si svolgono le varie attività (sportive, ricreative, laboratori e sostegno didattico specifico), organizzate direttamente dal Convitto e non rientranti tra le attività affidate con il presente appalto, e/o assistenza nello svolgimento delle stesse. -assistenza e controllo durante la cena. Il Gestore rapporto educatore/allievo è normalmente di 1 a 15 ma può variare qualora si avvaleriscontrino situazioni particolari dovute all’età e alla storia personale dei bambini (elementari e medie), ai sensi dell’artper cui il rapporto può anche scendere a 1 a 8/10 come del resto, verificate il senso di responsabilità e la capacità organizzativa dei ragazzi maggiorenni, il rapporto può anche salire a 1 a 19/20. 26 della L.36/94Nel caso in cui se ne verifichi la necessità per la presenza di alunni portatori di handicap, il rapporto educatore/allievo scende a 1/1, e l’educatore aggiuntivo deve possedere idoneo titolo ed esperienza specifica. Per favorire la continuità didattico – pedagogica, ogni gruppo di un adeguato sistema studenti deve essere affidato agli stessi team di telecontrollo educatori che si alternano nei diversi turni. La composizione dei gruppi può assumere carattere differente nella fascia oraria pomeridiana rispetto alla fascia serale e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestionemattutina, pur nel rispetto degli standard del rapporto numerico indicato, al fine di convenzione favorire la presenza di gruppi omogenei per fasce d’età e delle normative vigentiper percorsi di studi e per favorire l’integrazione tra i vari ospiti. Nella fascia oraria dalle 14,30 alle 18,30 si svolge l’attività di studio individuale o collettivo. Può essere richiesta la presenza aggiuntiva di educatori con competenze specifiche (tipologia di laurea, abilitazione, specializzazione) volta a un sostegno didattico mirato e con scadenza a breve e/medio termine per gruppi ristretti di tutte allievi (4-8) o per garantire assistenza ad utenti con particolari difficoltà certificate, in relazione alle quali il rapporto previsto è di 1 educatore ogni alunno. Tali esigenze saranno formulate dal Dirigente dell’area dirigenziale della Direzione Regionale dell’INPS competente per materia o suo delegato nell’ambito della programmazione annuale ed eventualmente modificata nel corso dell’anno. Dopo le fasi del ciclo del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente18,30 è prevista l’uscita dei ragazzi più grandi per motivi personali, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentarepresenza degli educatori dovrà essere ridotta. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio educatori, dopo tale orario, provvedono soprattutto all’assistenza, vigilanza e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offerta, che includa la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno animazione per i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche più piccoli e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei daticoloro che non partecipano alle attività. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà La fascia oraria pomeridiana/serale può essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 prolungata fino alle ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e 23.00 per consentire la possibilità compresenza di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore alcune unità in servizio in tale orario con il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita personale che entra in servizio nella fascia oraria notturna, al fine di garantire i criteri consentire un miglior controllo degli ospiti nella fase di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestionepreparazione al riposo notturno. Il modello deve rispondere all’esigenza Dirigente dell’area dirigenziale della Direzione Regionale dell’INPS competente per materia o suo delegato provvederà a comunicare le effettive esigenze del personale educativo in base ad una programmazione annuale con verifica mensile, provvederà a verificare mensilmente il corretto impiego del budget di una gestione integrata ed operare ore assegnato in simulazione per ottenere indicazioni utili base alla pianificazioneprogrammazione annuale ed, quali: − ottimizzazione della distribuzioneeventualmente, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabilirimodularlo.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvaleLe indicazioni tecniche per l'espletamento delle attività saranno impartite dal Direttore dell'esecuzione del contratto di Coni Servizi. Egli avrà il compito di controllare che l'appalto sia eseguito tecnicamente secondo i tempi, ai sensi dell’artle modalità ed i programmi contenuti nel contratto e nei documenti di riferimento, nonché, in accordo con i competenti uffici di Coni Servizi, che tutti gli atti amministrativi e contabili siano corretti e comunque conformi a norme e consuetudini di Coni Servizi stessa. 26 della L.36/94In particolare il Fornitore avrà l’obbligo di presentare, di all’avvio del servizio, un adeguato sistema di telecontrollo e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestionePiano dettagliato degli interventi, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenticoncordato in anticipo con il Direttore dell’esecuzione del contratto, di tutte le fasi del ciclo che comprenderà un’organizzazione specifica del servizio. Le modalità Il Piano dettagliato degli interventi deve riportare il dettaglio delle attività da erogare con le rispettive frequenze degli interventi sia continuativi che periodici (intese come indicazione specifica dei giorni e orari in cui si prevede l’esecuzione delle singole attività), l’elenco del personale individuato dedicato a tali attività con l’indicazione del numero di organizzazione ore previsto, la tipologia di macchinari che si intende utilizzare, l’elenco dei prodotti da utilizzare per la pulizia, ecc. Sarà compito del sistema Direttore dell’esecuzione del contratto comunicare le informazioni necessarie al Fornitore per svolgere i servizi con il minor disagio possibile per i dipendenti. Tali informazioni, insieme al dettaglio delle frequenze, saranno inserite nel verbale di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigeràpresa in carico degli immobili/aree, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste ovvero nel Piano di gestione delle interruzioni dettagliato degli interventi. L’Aggiudicatario è tenuto a indicare per iscritto il nominativo del servizio e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento proprio referente del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede il quale provvederà a vigilare affinché ogni fase dell'appalto risponda a quanto stabilito dai documenti contrattuali e sarà il corrispondente di offerta, che includa la ricerca riferimento del Direttore dell'esecuzione del contratto di Xxxx Xxxxxxx. La funzione principale del referente del servizio è quella di controllare e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato far osservare al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 personale impiegato le funzioni ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integratoi compiti previsti dal presente Capitolato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento referente del servizio dovrà comprendere almeno i temi ha inoltre il compito di intervenire, decidere, rispondere direttamente al Direttore dell'esecuzione del contratto in ordine ad eventuali problemi che seguono: ▪ analisi dovessero sorgere relativamente al servizio di pulizia. Il Fornitore, nel caso in cui reputi che l'esecuzione di particolari ordini impartiti dal Direttore dell’esecuzione del contratto possa compromettere il buon andamento del servizio, deve redigere apposita relazione per informare tempestivamente Coni Servizi. Qualora non ottemperi a quanto sopra, al Fornitore stesso sarà imputata ogni e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionaliqualsivoglia responsabilità derivante, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (connessa o conseguente a ciascuna azione od omissione relative all'ordine di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabiliquestione.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvaleLa Ditta aggiudicataria, ai sensi dell’art. 26 della L.36/94per garantire un corretto avvio del servizio, dovrà entro 30 (trenta) giorni dalla stipula del contratto, provvedere all’installazione di un adeguato sistema di telecontrollo tutti i sistemi e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenti, di tutte le fasi apparecchiature oggetto della gara e necessari al fabbisogno dell’Ente. Il servizio per il CSD verrà svolto presso della sede ACI in xxx Xxxxxxx x. 0, in un locale ubicato al 1° piano, conforme a quanto richiesto dalle normative vigenti. Sono a carico della Ditta le installazioni delle apparecchiature necessarie per le attività previste dal presente capitolato e le relative disinstallazioni allo scadere del ciclo contratto. L’orario di apertura del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente CSD sarà dal lunedì al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione venerdì, dalle ore 08:00 alle ore 16:00, con esclusione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotteràpausa pranzo, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati orario sarà comunicato dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio Ditta e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offerta, che includa la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve non potrà essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei datisuperiore ad 1 ora. Tutte le attività documentali oggetto del presente appalto verranno gestite da personale della Società debitamente formato e qualificato. La Società dovrà garantire sempre la copertura del servizio nell’orario di valutazione apertura del CDS con personale in grado di gestire sia le attività al CSD che le attività per le macchine ai piani. Resta evidente che sarà a carico della Società il rispetto dei tempi concordati sia per il ripristino delle perdite sono comprese tra i costi operativiapparecchiature ai piani sia per la consegna dei lavori del CSD indipendentemente dal personale presente. E’ fatto divieto di servirsi del Centro Stampa, mentre i rifacimenti in ogni caso, per stampare o pubblicizzare materiale illegittimo ed abusivo che possa arrecare danno all’immagine dell’Automobile Club d’Italia. La Ditta è, inoltre, responsabile della sicurezza e le manutenzioni straordinarie sono conteggiatedell’incolumità del proprio personale, come detto, tra gli investimenti nel PIANOsollevando l’Ente da ogni responsabilità e conseguenza derivante da infortuni avvenuti durante lo svolgimento del servizio di cui all’appalto. Il Piano di che trattasipersonale della Ditta appaltatrice, così formalizzato, impiegato per lo svolgimento del servizio: - durante l’espletamento del servizio dovrà essere approvato dall’Autoritàdotato di apposito cartellino identificativo; - dovrà essere a conoscenza delle modalità di esecuzione del servizio stesso e consapevole degli ambienti in cui è tenuto ad operare; - dovrà mantenere un contegno decoroso, riservato, corretto e disponibile alla collaborazione; - dovrà mantenere il segreto d’ufficio su fatti e circostanze di cui sia venuto a conoscenza nell’espletamento dei propri compiti, in conformità alle leggi vigenti in materia nonché alle disposizioni dell’Ente. E’ facoltà dell’ACI chiedere la sostituzione del personale della Ditta appaltatrice che durante lo svolgimento del servizio abbia generato motivi di lagnanza o abbia adottato un comportamento non consono all’ambiente di lavoro. La Ditta si obbliga ad ottemperare a tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già obblighi verso i propri dipendenti derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, ivi compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti quelli in tema di igiene e le migliori tecnologie messi sicurezza nonché previdenza e disciplina infortunistica e quelle derivanti dal D.Lgs 81/08 e s.m.i., assumendo a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi proprio carico i relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabilioneri.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvalePer lo svolgimento dei servizi oggetto del presente Capitolato, ai sensi dell’artil Fornitore dovrà predisporre un’organizzazione adeguata in termini di risorse impiegate e relative qualifiche. 26 In particolare, il Fornitore dovrà individuare le seguenti figure professionali minime: • il Responsabile del Servizio: la persona fisica, nominata dal Fornitore, quale referente dei Servizi in Convenzione nei confronti della L.36/94, Città Metropolitana di un adeguato sistema di telecontrollo Roma Capitale e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenti, di tutte le fasi Amministrazioni Contraenti, con ruolo di supervisione e coordinamento dei Gestori del ciclo del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996Servizio. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità figura è dotata di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessataadeguate competenze professionali e di idoneo livello di responsabilità, nonché quelle di potere di delega interna per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offerta, che includa la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione gestione della Convenzione, ed è responsabile del conseguimento degli obiettivi relativi allo svolgimento delle perdite attività previste contrattualmente. Al Responsabile del Servizio sono comprese tra i costi operativiaffidate, mentre i rifacimenti a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, le manutenzioni straordinarie sono conteggiateseguenti attività: - Programmazione e coordinamento di tutte le attività previste nella Convenzione; - Gestione di richieste, come dettosegnalazioni e problematiche sollevate dalle singole Amministrazioni Contraenti inerenti alla Convenzione; - Supervisione del processo di fatturazione dei servizi; - Supervisione delle attività relative all’adempimento degli obblighi contrattuali in materia di dati, tra gli investimenti nel PIANOinformazioni e reportistica nei confronti della Città Metropolitana di Roma Capitale e delle Amministrazioni Contraenti per quanto di competenza. Il Piano di che trattasiL’eventuale successiva variazione del Responsabile del Servizio, così formalizzatononché il nominativo del sostituto in possesso dei medesimi requisiti professionali, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi comunicata alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa Città Metropolitana di Roma Capitale e alle Amministrazioni Contraenti almeno 15 (quindici) giorni naturali e consecutivi prima della presa in servizio. • il Gestore del S.I.I. fissata nel PIANO. Servizio: ovvero la figura dotata di adeguate competenze professionali e di idoneo livello di responsabilità e potere decisionale, referente della gestione dell’OdF. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti costituisce l’interfaccia unica verso l’Amministrazione Contraente ed è responsabile del conseguimento degli obiettivi qualitativi ed economici relativi allo svolgimento delle attività previste nel Contratto. Al Gestore del Servizio sono delegate, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico funzioni di: - Programmazione, organizzazione e scientifico coordinamento di tutte le attività previste nella Convenzione e nel singolo OdF, e quindi anche la gestione di richieste, segnalazioni e chiamate pervenute per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività conto dell’Amministrazione Contraente, nonché le anomalie proposte di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento attività straordinarie dell’Amministrazione stessa; - Controllo delle attività effettuate e delle retifatture emesse; - Raccolta e fornitura all’Amministrazione Contraente delle informazioni e della reportistica necessaria al monitoraggio delle performance conseguite. È facoltà del Fornitore nominare un unico Gestore del Servizio anche per più di un OdF. Per ciascun Ordinativo di Fornitura, nonché gli scostamenti dagli l’Amministrazione Contraente dovrà individuare: • un DEC, responsabile dei rapporti con il Fornitore per ogni immobile o gruppo di immobili oggetto di ciascun OdF e, pertanto, interfaccia unica e rappresentante dell’Amministrazione nei confronti del Fornitore. Al DEC, oltre all’approvazione del Piano Dettagliato delle Attività relativo all’Unità di Gestione di cui è direttamente responsabile e all’approvazione degli Ordini di Attività straordinarie, viene demandato il compito di verificare l’adeguatezza dell’eventuale importo forfettario a consumo destinato alla copertura finanziaria delle attività straordinarie e di monitoraggio e controllo della corretta e puntuale esecuzione delle attività, verificando il raggiungimento degli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per qualitativi richiesti tramite il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabiliindicatori previsti nel presente Capitolato.

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Samples: Verbale Di Presa in Consegna

ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvaleL’appaltatore deve comunicare, ai sensi dell’artprima della stipula del contratto, il nominativo del proprio tecnico abilitato ad assumere l’incarico del Responsabile del Servizio (di seguito RA) che, rendendosi sempre reperibile durante lo svolgimento delle attività oggetto di appalto, ha il compito di intervenire, decidere, rispondere direttamente riguardo ad eventuali problemi che dovessero sorgere relativamente all'espletamento dell’Appalto. 26 La VUS, prima della L.36/94stipula del contratto, di un adeguato sistema di telecontrollo e procede, a sua volta, alla nomina di un proprio laboratorio Responsabile che avrà il compito di analisi idoneo ad assicurare verificare il rispetto da parte dell’appaltatore di quanto previsto nel presente Capitolato. Il supervisore dell’appalto, nominato dall’appaltatore, dovrà eseguire quanto richiesto dal Responsabile del Contratto della VUS (di seguito DC). Qualora ricorrano gravi e giustificati motivi, la corretta gestioneVUS tramite l’RC, nel rispetto comunica all’appaltatore, con lettera raccomandata con A.R., la necessità di sostituzione immediata del proprio RA, senza che per questo egli abbia nulla a pretendere. Il RA dell’appaltatore per tutta la durata del contratto, dovrà: - garantire la presenza di squadra/e tipo in tutti i luoghi dove vengono svolte le prestazioni; - interloquire con il DC della VUS per il coordinamento degli standard di convenzione e delle normative vigentiinterventi. Il DC della VUS, o Suo delegato, avrà accesso in ogni momento a tutti i siti ove si svolgono le prestazione per il controllo di tutte le fasi del ciclo del servizioattività in svolgimento e/o già svolte. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offertaQualora siano forniti materiali non ritenuti idonei o siano eseguite prestazioni, che includa la ricerca e a giudizio insindacabile del DC della VUS, non risultino conformi alle prescrizioni del presente Capitolato d’Oneri, all’ appaltatore, a seconda della gravità dell’infrazione, saranno applicati i provvedimenti restrittivi previsti dal presente Capitolato (penali – recessione del contratto) . L’appaltatore, qualora il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio DC della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzatoVUS lo richieda, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti comunque provvedere a propria cura e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico spese alle prestazioni necessarie per la raccolta regolarizzazione di quanto realizzato, provvedendo se necessario anche alla ripetizione delle segnalazioni attività contestate. Resta salvo in ogni caso il diritto della VUS al risarcimento di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − eventuali ulteriori danni rilevati anche successivamente. E' facoltà del DC della VUS di richiedere l’allontanamento dai luoghi di svolgimento della prestazione, del personale che durante lo svolgimento delle attività, abbiano dato motivi di lagnanza od abbiano tenuto un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti comportamento non consono all'ambiente di lavoro e per consentire alle norme riguardanti la possibilità sicurezza negli ambienti di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabililavoro.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvale, ai sensi dell’art. 26 della L.36/94servizio nell’ articolazione sopra descritta deve effettuarsi tutti i giorni dal lunedì al venerdì per tutto l’arco dell’anno ad esclusione delle festività riconosciute , di 1 settimana nel periodo natalizio e 1 settimana nel periodo pasquale e per le due settimane centrali del mese di agosto, indicativamente per un adeguato sistema totale di telecontrollo 48 settimane. L’attività si svolgerà sull’intero arco della giornata sia per quanto riguarda l’ orientamento, la formazione e l’addestramento, sia per gli interventi di inserimento lavorativo. Inoltre, per monitorare quegli inserimenti lavorativi in condizioni particolari che esulano dal sopradescritto orario settimanale, viene chiesta una eccezionale flessibilità dell’operatore che dovrà dimostrarsi disponibile per eventuali verifiche su tali postazioni lavorative, previo raccordo con la committenza. La figura professionale specifica che opera nell'ambito dell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate, si definisce come operatore della mediazione; deve essere in grado di trasformare la necessità di lavoro della persona disabile in un progetto di inserimento. Compito dell’operatore è quindi la ricerca di opportunità, di collegamenti istituzionali, di progettazione degli strumenti operativi. La collaborazione con il mondo del lavoro su progetti di tirocinio ed inserimento comporta che l'operatore della mediazione sappia avvicinare le persone svantaggiate in termini di progetto di vita e di assegnazione di ruolo sociale attivo. Capace di operare all'interno di un proprio laboratorio gruppo tecnico, per cogliere i significati psicologici, operativi e progettuali, l'operatore della mediazione è soprattutto operatore di cambiamento. Per quanto concerne il sistema produttivo, deve essere in grado di rapportarsi alla pari, comprendendo i problemi reali dell'azienda, individuandone resistenze e filtri e attrezzandosi per superarli; inoltre predispone progetti di mediazione che prevedono un impatto mediato fra le due realtà coinvolte (persona svantaggiata e contesto lavorativo). In sintesi, le conoscenze e le competenze che la figura professionale operativa all'interno del servizio deve possedere riguarda i due ambiti primari di intervento e sono rivolte: • conoscenze dell'organizzazione del mondo del lavoro pubblico e privato • conoscenze dell'organizzazione aziendale pubblica e privata • conoscenze dell'organizzazione di cooperative • competenze in riferimento alla legislazione vigente in materia di lavoro • capacità di analisi idoneo ad del ruolo e del compito • capacità di negoziazione e di comunicazione • capacità di gestire relazioni con le agenzie e soggetti collettivi del mercato del lavoro, imprenditori, sindacalisti, amministratori • capacità di interfacciarsi in modaltità co-costruttiva con i referenti del Tavolo degli Inserimenti Lavorativi Distrettuale • conoscenze base sulla psicologia dell'handicap e dello svantaggio in genere • competenze in riferimento alla legislazione vigente in materia di handicap • competenze di psicopatologia e di riabilitazione in ambito psichiatrico • competenze circa gli strumenti della mediazione • capacità di impostare e gestire relazioni con il disabile e lo svantaggiato • capacità di gestire responsabilità sulla presa in carico e sulla valutazione. Per garantire l'integrazione è necessario il lavoro d'equipe di un organico costituito da: ❑ un coordinatore Responsabile del Servizio a tempo pieno, con funzioni di referente della commessa, oggetto del capitolato d’appalto. Questa figura deve curare i rapporti con la committenza, sovrintendere il sistema nel suo complesso, verificare il raggiungimento degli obiettivi attraverso report periodici e coordinare sia l’area sociale sia quella sanitaria. Il ruolo e le responsabilità del coordinatore sono: • gestione delle risorse umane, al fine di creare le condizioni perché gli educatori possano svolgere al meglio la loro funzione e realizzare i risultati previsti; • conduzione dell’equipe settimanale con responsabilità di mantenimento delle linee guida della Committenza; • co-costruzione e condivisione in equipe dei progetti personalizzati, elaborati dagli educatori; • partecipare agli incontri di monitoraggio e valutazione previsti dal Tavolo degli Inserimenti Lavorativi Distrettuale; • indirizzare e coordinare le attività degli educatori e verificare periodicamente i risultati dei processi professionali; • assicurare il collegamento con i familiari in collaborazione con il responsabile del caso del Servizio Sociale (e/o Sanitario ove previsto) del territorio di competenza; • raccolta dati relativi alle attività svolte, mensilmente e annualmente, redigere una relazione sull’andamento del servizio; • rendicontazione attraverso raccolta dati per Enti coinvolti (Committenza, Provincia, Regione) • contattare e dare consulenza alle aziende, curare i rapporti con le Istituzioni , con le Associazioni di categoria e Associazioni Sindacali; • progettare corsi interni/esterni di aggiornamento-formazione per gli operatori interni ed esterni all'organizzazione; • creare una rete di opportunità sul territorio per favorire l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, dialogando con l’azienda per far crescere la corretta responsabilità sociale d’impresa; • diffondere, all’interno del mondo imprenditoriale le “buone prassi” per favorire la crescita culturale delle aziende verso l’accoglienza delle persone svantaggiate e riduzione dello stigma; • abbinare domanda ed offerta, attraverso un capillare lavoro di dialogo e scambio con il mondo imprenditoriale; • curare i rapporti con il mondo cooperativo profit e no-profit al fine di diffondere una cultura di inclusione e di integrazione, affinché siano solerti nell’accoglienza e sperimentazione di nuovi percorsi. ❑ Almeno 12.260 ore all’anno di educatore professionale. Tali figure professionali dovranno dar copertura costante al servizio in caso di malattie, permessi e ferie comprese. All’Educatore vengono richieste capacità di esprimere competenze relazionali complesse, unitamente a capacità gestionali, poiché deve rapportarsi con interlocutori molto diversi tra loro: persone svantaggiate e/o fragili, famiglia, azienda, servizi, agenzie del territorio, istituzioni. In particolare: • deve possedere conoscenze in merito alla disabilità ed allo svantaggio psichico e su come questa si manifesta e incide a livello relazionale e cognitivo ed anche in merito al tessuto produttivo; • elabora una analisi delle competenze della persona; • segue il progetto della persona nella fase di orientamento, osservazione, formazione e inserimento sul lavoro. • deve avere la capacità di acquisire consensi, adottare strategie di intervento flessibili e mirate; • sa attivare e gestire i processi di cambiamento; • collabora alla elaborazione del progetto personalizzato e alla sua gestione; • attua l’analisi dei bisogni, progetta e attua l’intervento in coerenza con i bisogni espressi del singolo utente; • predispone gli strumenti per la realizzazione dei tirocini; • offre il supporto necessario alle aziende ospitanti; • conduce una osservazione analitica sulle modalità formative, sul risultato ottenuto e decide le modifiche organizzative e di strumenti che si rendono necessarie; • cura la relazione con i familiari degli utenti del servizio, ove previsto, in collaborazione con l’operatore del Servizio, responsabile del caso; • condivide la progettualità con i Servizi invianti. Le predette figure professionali devono interagire in raccordo con l’operatore referente, nell'ambito del piano di lavoro individualizzato secondo quanto definito e concordato, utilizzando l’ UVM quando ritenuto necessario. La Ditta appaltatrice realizzerà i progetti personalizzati nel rispetto degli standard dei profili dell’utenza che la Committenza andrà a delineare. Realizzerà e verificherà il progetto personalizzato di convenzione inserimento lavorativo sulla persona svantaggiata che il servizio inviante avrà segnalato; organizzerà e delle normative vigentiaccompagnerà la persona negli stage lavorativo-formativi; ricercherà sbocchi occupazionali mirati alle capacità lavorative della persona con disabilità, attivando tutte le misure (di carattere economico, normativo ecc.) che possano favorire il collocamento nell'azienda; ricercherà la collaborazione di tutte le fasi agenzie di collocamento e le associazioni economiche e sindacali territoriali. Attuerà gli adempimenti amministrativi connessi allo svolgimento delle attività previste, oltre alla tenuta della documentazione dell'attività svolta. ❑ Uno psicologo e/o un terapista della riabilitazione psicologica (TRP) almeno a n.15 ore settimanali, dedicato prevalentemente all’utenza sanitaria, addetto ai colloqui di valutazione e verifiche del ciclo progetto e ad interfacciarsi con i servizi invianti. La funzione fondamentale dello psicologo/TRP è quella di essere interlocutore primario rispetto al Servizio di Salute Mentale e del servizioServizio Dipendenze, facilitando una lettura del bisogno espresso dai pazienti, intervenendo con competenza sulla valutazione degli aspetti di eventuale deterioramento cognitivo, indirizzando in modo puntuale l’intervento di inserimento lavorativo in complementarietà con i servizi e i destinatari stessi dell’intervento. Le modalità Pertanto la sua attività è così ricompresa: • riceve gli invii degli utenti da parte dei referenti dei servizi invianti prioritariamente della Salute Mentale e del SerD, curando in particolare gli elementi di organizzazione aspettative dei servizi e del sistema destinatario; • effettua colloqui con la persona inviata, anche in compresenza del referente inviante; • opera e redige il bilancio di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente competenze, tenendo in considerazione eventuali limitazioni funzionali, abilità presenti o residue, potenzialità ed attitudini; • restituisce al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni referente del servizio inviante l’ipotesi di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individuaprogetto personalizzato, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza per la condivisione e la conseguente proposta alla persona interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima ; • si rapporta alla propria equipe per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi reperimento dell’opportunità idonea allo svolgimento del percorso lavorativo ipotizzato e si confronta col gruppo di lavoro per la soluzione di criticità e situazioni peculiari; • dà avvio al percorso attraverso incontri di conoscenza fra quelli già compensati dalla tariffa persona, referenti del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano luogo di gestione delle interruzioni accoglienza, in eventuale compresenza con il referente del servizio Inviante; • qualora si tratti di percorsi affidati all’educatore, procede alla convocazione e nel Piano conduzione di emergenzaincontro di presentazione che coinvolga l’interessato, l’educatore stesso e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in sede di offerta, che includa la ricerca e il recupero delle perdite idriche e fognarie, in ossequio del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento referente del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi Inviante; • lo psicologo/TRP mantiene comunque un ruolo di supervisione e recupero delle perdite nelle reti partecipa alle verifiche del progetto secondo quanto predisposto nel progetto personalizzato, individuandone tempistica e modalità; • elabora e redige il progetto personalizzato e conseguentemente procede alla stesura dei documenti necessari all’attivazione del percorso (Convenzione di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti tirocinio, scheda di depurazione (qualità delle acqueprogetto, etc.); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari • convoca e conduce gli incontri di verifica periodici, previsti per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma accompagnare tutta la fase di monitoraggio per le reti idriche dei percorsi a lui affidati; • interviene nella supervisione di progetti seguiti dall’educatore e per le reti laddove se ne ravvisi la necessità (momenti di raccolta fognariacriticità, fasi di riprogettazione del percorso, etc.); • a conclusione del percorso intrapreso dal paziente, lo psicologo/TRP raccoglie all’interno dello stesso documento, l’intera articolazione progettuale, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività diverse fasi, i verbali di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione verifica e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo)conclusione del progetto stesso; un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta • partecipa almeno due volte all’anno agli incontri delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione equipe dei servizi deve essere organizzata ed eseguita invianti per informare il gruppo di lavoro sull’andamento dell’attività, eventuali criticità, restituendo elementi utili al gruppo curante, al fine di garantire i criteri armonizzare gli interventi. ❑ Almeno 28 ore settimanali di efficienza, attività amministrative con il compito di efficacia curare tutta la parte burocratica e amministrativa per l’attivazione dei tirocini (L.R. n.14/2015) e l’erogazione di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo un’eventuale indennità di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabilifrequenza.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvaleservizio dovrà essere gestito mediante l'organizzazione dei mezzi dell'Impresa affidataria, con personale proprio, attrezzi e macchine per tutti i lavori conseguenti ai sensi dell’artcompiti derivanti dal presente disciplinare. 26 della L.36/94, di un adeguato sistema di telecontrollo e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e delle normative vigenti, di tutte le fasi del ciclo del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per L’Impresa dovrà garantire la fornitura alternativa disponibilità in ogni momento di una dotazione minima mezzi ed attrezzature necessari per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni del servizio e nel Piano di emergenza, e avvalendosi del laboratorio di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento l’espletamento del servizio, sulla base dello schema da lui proposto in particolare la disponibilità di almeno n. 1 cestello elevatore portapersone montato su autocarro (piattaforma aerea). Non saranno ammessi ritardi nell’esecuzione del servizio causati dalla mancata disponibilità del mezzo su indicato. L’appaltatore già in sede di offertagara dovrà dimostrare l’idoneità e la rispondenza del/i mezzo/i che intende utilizzare mediante un mezzo di prova appropriato come ad esempio il libretto di circolazione con i vari collaudi e/o certificazioni e la scheda del mezzo, se disponibile, scaricabile sul sito INAIL. L’appaltatore deve rispettare i principi di responsabilità sociale assumendo impegni relativi alla conformità a standard sociali minimi e al monitoraggio degli stessi. L’appaltatore deve aver applicato le Linee Guida adottate con DM 6 giugno 2012 “Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”, volta a favorire il rispetto di standard sociali riconosciuti a livello internazionale e definiti da alcune Convenzioni internazionali: • le otto Convenzioni fondamentali dell’ILO n. 29, 87,98, 100,105, 111, 138 e 182; • la Convezione ILO n. 155 sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro; • la Convenzione ILO n. 131 sulla definizione del “salario minimo”; • la Convenzione ILO n. 1 sulla durata del lavoro (industria); • la Convenzione ILO n. 102 sulla sicurezza sociale (norma minima); • la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”; • art. n. 32 della “Convenzione sui Diritti del Fanciullo” Con riferimento ai paesi dove si svolgono le fasi della lavorazione, anche nei vari livelli della propria catena di fornitura (fornitori, subfornitori), l’appaltatore deve dimostrare che includa rispetta la ricerca legislazione nazionale o, se appartenente ad altro stato membro, la legislazione nazionale conforme alle norme comunitarie vigenti in materia di salute e il recupero delle perdite idriche sicurezza nei luoghi di lavoro, salario minimo vitale, adeguato orario di lavoro e fognarie, in ossequio sicurezza sociale (previdenza e assistenza). L'appaltatore deve anche avere efficacemente attuato modelli organizzativi e gestionali adeguati a prevenire condotte irresponsabili contro la personalità individuale e condotte di intermediazione illecita o sfruttamento del regolamento allegato al Decreto del Min. LL.PP. n° 99 dell’8 gennaio 1997 ed alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio del Servizio Idrico Integratolavoro. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del personale in servizio dovrà comprendere almeno mantenere un contegno corretto e rispettoso quale si conviene a chi svolge un pubblico servizio. E’ facoltà dell'Amministrazione richiedere la sostituzione del personale per motivi di inabilità o per comportamento scorretto. L'Impresa appaltatrice si impegna a rispettare ed applicare le norme previste dal contratto collettivo nazionale e dagli accordi locali, anche nel periodo di scadenza del contratto nazionale e degli accordi locali, sino al loro rinnovo, anche se l'Impresa non è aderente alla rispettiva associazione lavorativa o vi receda. In caso di inottemperanza agli obblighi suddetti e previa segnalazione all'Ispettorato del Lavoro e all'Impresa stessa, l'Amministrazione Comunale provvederà ad una detrazione del 20% sul canone dovuto, da destinare a garanzia dell'inadempienza degli obblighi di cui sopra. Il rimborso della somma di cui sopra all'Impresa avverrà solo dopo che l'Ispettorato del Lavoro avrà dato il proprio nulla osta. L’impiego degli attrezzi e delle macchine, la loro scelta e le loro caratteristiche tecniche dovranno essere perfettamente conformi con i temi che seguono: ▪ analisi limiti e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta le prescrizioni imposte dalla normativa vigente sulla sicurezza (D. Lgs. 81/2008 e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionali, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendalis.m.i.), dovranno essere tecnicamente efficienti e mantenute in perfetto stato. L’Impresa sarà responsabile della custodia sia delle macchine e attrezzature tecniche che il gestore sceglierà dei prodotti utilizzati. L’Amministrazione non sarà responsabile nel caso di eventuali danni o furti delle attrezzature e dei prodotti. L’Impresa dovrà provvedere, mediante propri contenitori, alla raccolta differenziata dell’immondizia ed al suo trasporto nei contenitori pubblici posti nelle immediate vicinanze delle aree oggetto degli interventi dei materiali di risulta assimilabili ai rifiuti urbani, per il breve e medio terminegli altri rifiuti provvederà a smaltirli secondo le indicazioni dell’Art. 8 A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua tal fine si impone alla ditta aggiudicataria lo smaltimento differenziato dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabilirifiuti.

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO. Il Gestore si avvaleAl fine di soddisfare pienamente le richieste di servizio definite nel presente capitolato e per garantire la soddisfazione sia del cliente che dell’utente finale, ai sensi dell’artl’Appaltatore dovrà dotarsi di un’efficace organizzazione aziendale capace di dare assicurazione circa:  la corretta esecuzione delle lavorazioni;  il raggiungimento degli obiettivi qualitativi prefissati;  il rispetto delle condizioni contrattuali;  il monitoraggio ed il controllo del processo produttivo,  la professionalità degli operatori;  la segnalazione di anomalie, guasti ed atti vandalici riscontrate nelle aree di competenza. 26 della L.36/94A tal fine l’Appaltatore dovrà indicare la struttura organizzativa che intende dedicare alla gestione dell’appalto ed i relativi contatti funzionali con la direzione aziendale e gli organismi di controllo dell’ente appaltante. L’Appaltatore dovrà trasmettere mensilmente (entro e non oltre l’ultimo giorno di ogni mese) all’Appaltante un prospetto contenente i nominativi ed i relativi turni del personale addetto al servizio, per il mese successivo. In caso di richiesta di lavorazioni straordinarie, di un adeguato sistema cui ai paragrafi 7 ed 8 del presente capitolato, l’appaltatore non potrà utilizzare lo stesso personale inserito nei programmati turni di telecontrollo lavoro. L’Appaltatore dovrà indicare:  Il nominativo del Responsabile dell’appalto, in possesso di adeguata preparazione professionale ed esperienze analoghe nel servizio;  I riferimenti (n° telefono cellulare attivo 24h. su 24, fax, mail aziendale dedicata al servizio) ai quale l’Appaltante potrà rivolgersi per ogni esigenza sia ordinaria che straordinaria. L’Appaltatore in particolare dovrà rendersi garante:  della qualità del servizio reso;  della programmazione e di un proprio laboratorio di analisi idoneo ad assicurare la corretta gestione, nel rispetto degli standard di convenzione e gestione delle normative vigenti, risorse destinate al servizio;  dell’adozione di tutte le fasi del ciclo del servizio. Le modalità di organizzazione del sistema di telecontrollo dovranno essere comunicate preventivamente al Concedente. Entro 3 (tre) mesi dalla sottoscrizione della Convenzione il Gestore redigerà, sottoponendolo ad approvazione preventiva del Concedente, e successivamente adotterà, il Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto di cui al punto 8.2.9. del D.P.C.M. 4 marzo 1996. Tale piano individua, fra l’altro, le modalità di comunicazione agli Enti competenti ed all'utenza interessata, nonché quelle per garantire la fornitura alternativa di una dotazione minima per il consumo alimentare. Gli oneri connessi alla suddetta adozione/attuazione sono compresi fra quelli già compensati dalla tariffa del S.I.I. del PIANO. Adottando le misure previste nel Piano di gestione delle interruzioni necessarie all’esecuzione a perfetta regola d’arte del servizio e nel Piano del mantenimento di emergenza, elevati standard qualitativi del servizio;  dell’efficienza dell’approvvigionamento dei materiali e avvalendosi delle attrezzature;  dell’adozione e dell’osservanza da parte del laboratorio personale impiegato nell’appalto delle misure di analisi di cui al punto precedente, il Gestore garantisce la fornitura di acqua di buona qualità e il controllo degli scarichi nei corpi recettori. Entro sei mesi dalla sottoscrizione sicurezza nello svolgimento delle prestazioni;  della Convenzione il Gestore dovrà formalizzare il Piano di razionalizzazione e miglioramento supervisione del servizio, sulla base dello schema da lui proposto attraverso la presenza giornaliera in sede di offertaloco, che includa garantendo la ricerca sua reperibilità, ad ogni evenienza h. 24 per 365 giorni l’anno e il recupero delle perdite idriche e fognariesuo intervento, in ossequio caso di necessità. In caso di impossibilità, delegherà altri di sua fiducia, a sostituirlo, previa comunicazione scritta all’Appaltante;  della dotazione di idoneo mezzo di telecomunicazione compatibile con i sistemi in uso all’Appaltante, per la reperibilità. Relativamente al servizio di pulizia ed igienizzazione dei servizi igienici aperti al pubblico, l’Appaltatore deve garantire la registrazione degli interventi effettuati, mediante i sistemi informatici messi a disposizione dalla stazione appaltante o in caso di malfunzionamenti attraverso una appropriata modulistica. Detta modulistica dovrà essere compilata e firmata dall’operatore, riportando l’ora di effettuazione degli interventi. Sia la società Appaltante che l’Appaltatore assumono idonee misure organizzative atte ad assicurare l’unità di riferimento sull’impianto nella figura del regolamento allegato al Decreto Responsabile dell’appalto, restando espressamente escluso qualsivoglia intervento, rapporto, azione e/o direttiva di personale della società Appaltante nei confronti del Minpersonale dipendente dell’Appaltatore. LL.PPAi sensi del D. Lgs. n° 99 dell’8 gennaio 1997 81 del 09/04/2008 art. 26, l’Appaltante fornisce all’Appaltatore dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui devono essere effettuati gli interventi ed i servizi, sulle normative particolari e sulle misure generali di prevenzione ed emergenza anche in considerazione dei rischi connessi alle indicazioni contenute nel PIANO nel paragrafo dedicato al “Progetto Conoscenza” da realizzarsi nei primi 18 mesi di esercizio interferenze lavorative. Ai fini della corretta esecuzione del Servizio Idrico Integrato. Il Piano di razionalizzazione e miglioramento del servizio dovrà comprendere almeno i temi che seguono: ▪ analisi e recupero delle perdite nelle reti di distribuzione idrica; ▪ interventi volti alla corretta e completa misura dell’acqua; ▪ analisi dello stato effettivo degli impianti di depurazione (qualità delle acque); ▪ monitoraggio della qualità delle acque; ▪ studio della funzionalità delle reti fognarie; ▪ interventi necessari per eseguire differenti pratiche gestionaliservizio, sia ordinarie sia di emergenza; ▪ altri interventi per il raggiungimento di obiettivi (di servizio o aziendali), che il gestore sceglierà per il breve e medio termine. A tale piano deve essere anche allegato il programma di monitoraggio per le reti idriche e per le reti di raccolta fognaria, con postazioni fisse e mobili e con indicazione della periodicità delle rilevazioni e delle postazioni con registrazione continua dei dati. Tutte le attività di valutazione delle perdite sono comprese tra i costi operativi, mentre i rifacimenti e le manutenzioni straordinarie sono conteggiate, come detto, tra gli investimenti nel PIANO. Il Piano di che trattasi, così formalizzato, dovrà essere approvato dall’Autorità; tutti gli oneri connessi alla sua attuazione sono già compresi nella tariffa del S.I.I. fissata nel PIANO. Il Gestore si impegna ad utilizzare gli strumenti e le migliori tecnologie messi l’Appaltante metterà a disposizione dal progresso tecnologico dell’Appaltatore: uso gratuito dei locali da adibire a magazzino, ufficio, spogliatoi e scientifico per esercitare un controllo sul funzionamento del sistema ed individuare con tempestività le anomalie di funzionamento degli impianti di produzione servizi igienici. Altresì verrà fornita gratuitamente l’utilizzo dell’acqua e smaltimento e delle reti, nonché gli scostamenti dagli standard di qualità previsti dalla legge. In particolare tali strumentazioni includono: − le strumentazioni in campo per il rilevamento, la visualizzazione e la trasmissione di dati (contatori, misure, segnali di stato ed allarmi relativi ai parametri fisici di funzionamento dei sistemi pressioni, portate, livelli, stato di macchine o apparecchi, energia elettrica, ed ai parametri chimici indicatori di qualità, torbidità, conducibilità, pH, cloro residuo); un sistema centralizzato di telecontrollo presidiato senza soluzione di continuità che riceva, elabori, visualizzi e memorizzi le misure, i segnali e gli allarmi provenienti dai posti periferici; − un servizio telefonico per la raccolta delle segnalazioni di guasto assicurato 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno; − un servizio telefonico per garantire tempestive ed attendibili informazioni agli utenti e per consentire la possibilità di effettuare pratiche per via telefonica attraverso una struttura apposita presente per almeno 10 ore nei giorni feriali e 5 ore il sabato (la risposta automatica è ammessa solo “di ripiego”); − un sistema di comunicazioni per garantire la massima tempestività del pronto intervento per riparazioni di guasti o fughe; La gestione dell’energia elettrica strettamente necessaria all’espletamento dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Tra le misure che il Gestore può adottare si prevede un modello organizzativo di ottimizzazione della gestione. Il modello deve rispondere all’esigenza di una gestione integrata ed operare in simulazione per ottenere indicazioni utili alla pianificazione, quali: − ottimizzazione della distribuzione, − minimizzazione dei costi di esercizio, − ottimizzazione dei costi di energia elettrica, − costituzione di riserve potabili, − controllo di efficienza degli impianti di sollevamento, potabilizzazione e depurazione, − controllo della qualità e quantità del prodotto, − ottimizzazione delle procedure gestionali amministrative e commerciali, − programmazione della gestione delle emergenze secondo predeterminati livelli di magnitudo e periodicità di ricorrenza. Il Gestore deve utilizzare un modello gestionale ed un sistema informativo compatibili ed atti a fornire dati tra loro integrabilioggetto dell’appalto.

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