Presidente. Consigliere Xxxxxxxxx, prego. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Mi unisco a ciò che ha detto il Consigliere Xxxxxxxxx per un motivo molto, molto serio. Io, come tanti di voi, ho avuto anche un’esperienza comunale e agli inizi della mia esperienza ho avuto anche modo di interloquire con soggetti che avevano avanzato delle proposte ai Comuni. Probabilmente – ma a mio personale giudizio non è un “probabilmente”, ma la sacrosanta verità – il fatto che negli anni e da molti anni non esiste una programmazione che avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni fa – se non trenta, forse venticinque anni fa – ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitate. Però mi metto anche dalla parte degli amministratori locali, che nel tempo in qualche maniera, per salvaguardare i bilanci dei propri Enti, sono stati tra virgolette ammaliati, costretti – non so quale termine sia più utile – a cedere alle lusinghe, per il proprio territorio, per i propri cittadini in termini economici, spero non per loro stessi, rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti! Però sono uno di quelli che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono “no” a tutto e all’installazione dei Parchi eolici ovunque. Sono convinto che esistono delle porzioni del nostro territorio che non hanno altra possibilità. Quando, tutti i giorni ormai, ovunque c’è un’iniziativa del genere si va sul “no” a prescindere, francamente adesso mi sono veramente scocciato e stufato, perché mi pongo nei panni di quei Sindaci, di quegli amministratori, di quei cittadini proprietari di quei terreni che magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivi. Probabilmente in alcuni territori, in alcune zone, non possono essere resi produttivi in maniera diversa. Allora se consentire l’edificazione, non so se utilizzo il termine giusto, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunali. Per cui il mio non è un “no”. Esco dall’Aula perché davvero, fino a quando non si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultati, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aula, perché non voterò. Ritengo di non dover prendere una posizione. Grazie.
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Presidente. Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Ci sono dichiarazioni di voto? Xxxxx, Xxxxx. CONSIGLIERE GRECO Grazie, Presidente. Solo per dire brevemente ai colleghi una cosa. Per una questione stilistica proprio, siccome non possiamo andare contro logica, decidiamo che se, per esempio, ci viene chiesto “Volete votare che la palla è sferica?”, “Sì, la palla è sferica”, “L’acqua è bagnata?”, “Sì, l’acqua è bagnata”... Xxxx, appartiene alla logica deduttiva, per cui, siccome questi sono argomenti sui quali devo dire che facciamo battaglia ormai da otto anni - perché il Movimento è in Consiglio regionale da otto anni, prima di esserci noi c’era la collega Xxxxx insieme all’attuale Onorevole Xxxxxxxx - xxxxxxxxxxx sarebbe un ossimoro votare “no” o astenersi, uscire dall’Aula in questo momento per noi. Però per me affrontare così questi argomenti, vi dico la verità, ha poca valenza, perché tra l'altro su queste cose, come ricordava qualcuno prima di me (come diceva il Consigliere Xxxxxxxxx) ad aprile abbiamo votato sui Regolamenti attuativi del Piano, pregoche poi effettivamente è quello di cui abbiamo bisogno in Regione. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Mi unisco a ciò Per cui se oggi ci viene chiesto “Votate sì” per esempio, come dicevo, al fatto che una palla è sferica, chiaramente noi voteremo sì, però credo che su questi argomenti bisognerebbe portare avanti un approfondimento un po’ più puntuale. Per esempio vi dico che una delle grandi incongruenze che stanno accadendo in ambito energetico è che, paradossalmente - ve lo dico proprio per esperienza diretta in questo senso - viene sfavorito l’utilizzo dell’autoproduzione, della produzione domestica di energia rinnovabile, un fatto ridicolo per me, che ha detto proprio del patetico. Perché? Perché spesse volte la Soprintendenza dice “No, ma si è in zona storica”. Mi è successo, ve lo dico, mi sono trovato a confronto con questo problema. Allora i nostri borghi dovrebbero essere tutti dei musei a cielo aperto. Da una parte, quindi, i borghi diventano intangibili e crollano, le case stanno diventando tutte dirute, tutti scappano dai centri storici, dall’altra invece magari c’è il Consigliere Xxxxxxxxx rischio che si autorizzino grandi impianti, enormemente impattanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Questo è il fallimento dell’intelligenza in ambito di programmazione per me e lì chiaramente, per esempio, per me il Governo regionale dovrebbe fare delle chiare collaborazioni anche con la Soprintendenza, chiedere alla Soprintendenza l’istituzione di Tavoli permanenti per capire come far conciliare le due esigenze di tutela dei nostri borghi e di necessità di produrre, di autoprodurre energia. Se entro il 2050 dobbiamo abbattere in maniera significativa l’emissione di CO2, se entro il 2050 il concetto di “Comunità energetica” e il concetto di “reddito energetico” devono essere argomenti all’ordine del giorno, è bene che si inizi a programmare da ora. Vi dico la mia personale visione, che porterò avanti in altre sedi chiaramente, essendo un motivo moltofatto che mi ha interessato direttamente. La mia personale visione è che bisogna battersi affinché ci sia una reale espressione del concetto di “autoproduzione” energetica. Quella è la vera transizione. Oggi anche i mega impianti, molto serioi mega parchi, non funzionano più, non rispondono più a quella esigenza di produzione di prossimità. IoLa produzione di prossimità è quello che può fare la differenza da qui al 2050. Per intenderci, il Consiglio regionale – questo credo che sia uno dei Palazzi più energivori dal Medioevo ad oggi nella storia proprio del pianeta Terra – magari riesce ad autoalimentarsi mediante pompe di calore, sistemi di pannelli fotovoltaici installati sul tetto, chiaramente in maniera complanare, evitando di fare tutte una serie di cose che possono rovinare lo skyline di Campobasso. Queste cose farebbero sì che un edificio come tanti questo magari riesca a produrre, con celle ad alto rendimento, 50 chilowatt e con delle pompe di voicalore e un sistema di cappotti termici e quant’altro abbattiamo enormemente l’impatto che abbiamo a livello ambientale con un edificio di questa portata. Chiaramente quando parlo di Consiglio regionale faccio riferimento a tutte le Strutture pubbliche, ho avuto anche un’esperienza comunale e agli inizi della mia esperienza ho avuto anche modo di interloquire con soggetti che avevano avanzato delle proposte quindi alle scuole, ai Comuni… Vi faccio un esempio sui Comuni. Probabilmente Tutti i Comuni del Molise – ma tutti! – ricadono nei centri storici. Se volessimo fare produzione di prossimità sopra a un edificio pubblico sarebbe impossibile. Allora bisogna, a mio personale giudizio non è un avviso, sedersi con la Soprintendenza, capire quali sono e le modalità, anche perché purtroppo... cioè, “probabilmentepurtroppo”, ma la sacrosanta verità – per fortuna il fatto che negli anni Consiglio di Stato in tal senso si è pronunciato più e da molti anni più volte. La Soprintendenza non esiste una programmazione che avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni fa – se non trenta, forse venticinque anni fa – ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitate. Però mi metto anche dalla parte degli amministratori locali, che nel tempo in qualche maniera, per salvaguardare i bilanci dei propri Enti, sono stati tra virgolette ammaliati, costretti – non so quale termine sia più utile – a cedere alle lusinghe, per il proprio territorio, per i propri cittadini in termini economici, spero non per loro stessi, rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti! Però sono uno di quelli che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono può dire “no” a tutto e all’installazione prescindere in quel caso, ci deve dire quali sono le modalità, per esempio per rendere compatibile a Termoli l’utilizzo del fotovoltaico su un Comune che ricade nel pieno centro storico della città. Uno dei Parchi eolici ovunquecentri storici più belli d’Italia secondo me. Sono convinto Il borgo di Termoli è uno dei più belli d’Italia. Poi può darsi pure che esistono delle porzioni in alcuni luoghi specifici non ci sia questa possibilità. È possibile. È possibile perché magari le condizioni di contesto non ti permettono l’utilizzo di una tecnologia, per esempio, che prevede l’integrazione totale del nostro territorio fotovoltaico, ma ce ne sono tanti di ritrovati tecnologici che possono essere utilizzati. Tra l'altro vi dico anche una cosa – così, tanto per allargare un po’ il discorso – che magari può interessare. Dal 2011 le case – qui c’è qualcuno che fa l’imprenditore in ambito edilizio, quindi mi può correggere se dico una boutade – per ricevere l’abitabilità, il certificato di agibilità – che oggi ha cambiato nome, non si chiama più così – se sono nuove costruzioni o ristrutturazioni pesanti devono avere una quota di produzione di energia verde sul posto, che è del 50 per cento in zone che non hanno altra possibilitàsono contesti storici e nelle zone sottoposte a vincolo quel limite viene abbassato fino al 25 per cento. QuandoQuindi tecnicamente se i Comuni dovessero applicare la legge chi oggi ristruttura in una zona storica non dovrebbe avere l’agibilità se non autoproduce energia. Come fai ad autoprodurre energia? Devi chiedere l’autorizzazione. L’autorizzazione ti viene negata, tutti quindi il discrimine qual è, alla fine di tutto? È che se hai i giorni ormaisoldi per ricorrere al TAR magari puoi fare una causa e viene considerata agibile, ovunque c’è un’iniziativa del genere se non hai i soldi per ricorrere al TAR la tua casa resta inagibile, se il Comune applica la legge. Si sono trovati degli escamotage? Certo! Sono escamotage, perché di quello si va sul tratta. Attualmente l’atteggiamento è quello di dire “no” a prescindere, francamente adesso mi perché sono veramente scocciato e stufatoelementi tecnologici in contesti storici, ma chiaramente non può essere quella la motivazione, perché mi pongo nei panni un Consiglio di quei SindaciStato del 2016 ci ha detto “Badate bene che ormai il fotovoltaico è considerato un’evoluzione dello stile costruttivo”. “Evoluzione dello stile costruttivo”! Altrimenti dobbiamo fare un’altra cosa, togliamo anche le case, perché pure le case sono un elemento di disturbo; mettiamo solo alberi, togliamo i centri storici e piantiamo tutti alberi. Nemmeno così chiaramente può funzionare! Secondo me dobbiamo andare verso il concetto di autoproduzione che in Molise farebbe davvero la grande differenza. “No” ai grandi parchi, non sono assolutamente d'accordo quando si parla di grandi impianti fotovoltaici, di quegli amministratorigrandi impianti eolici perché per me il nostro territorio è vocato a tutt’altro. Chiaramente si può, magari, confinare in una parte del territorio determinati impianti, ma stare molto attenti. Mentre dovremmo spingere al massimo, mediante l’utilizzo di una tecnologia adeguata chiaramente. Vi garantisco, perché ci sto sbattendo la testa direttamente, che la tecnologia oggi ha fatto passi da gigante. Per esempio nei centri storici a Barcellona, a fianco ai palazzi di Xxxxx viene utilizzato il fotovoltaico. Sulla Sala Nervi del Vaticano c’è il fotovoltaico, cioè a fianco alla cupola di San Xxxxxx! Questa cosa chiaramente a me fa porre un interrogativo. Dico “Perfetto, verso dove dobbiamo andare?”. I concetti di cui parla l’Europa – non io, chiaramente – sono quelli della produzione di prossimità e dell’autoconsumo, quella è la rivoluzione in ambito energetico. Per me la Regione deve lavorare in tal senso, per me la Regione deve profondere il massimo impegno in quella direzione, parlarne anche all’interno della pianificazione regionale. Chiaramente poi ci saranno dei luoghi dove non sarà possibile fare nemmeno quello perché sono di straordinario pregio, ma noi continuiamo a considerare di straordinario pregio case dirute, perché quello sta accadendo, ci sono delle case dirute che i proprietari preferiscono non toccare perché ci vogliono due o tre anni solo per ricevere tutte le autorizzazioni. Xxxxxxxxxx, richieste, quindi dice “Va beh, ma che fai con la casa?”, “No, no, meglio che crolla. Ci metto il nastro intorno, non la faccio toccare, però avviare una ristrutturazione sarebbe impensabile”. Quantomeno lo dobbiamo scongiurare se vogliamo veramente ripopolare i nostri borghi e dargli una nuova vita. Come lo facciamo? Mediante una pianificazione attenta, ragionata, con una chiamata in causa della Soprintendenza, con la richiesta di Xxxxxx. Con l’Assessore Xx Xxxxxx avevamo parlato di questo argomento e mi ha detto che ha fatto richiesta di istituzione di un Tavolo alla Soprintendenza, che però al momento pare non abbia dato alcun riscontro. Presidente Xxxx, questi sono argomenti da portare all’attenzione anche del Governo nazionale, ritengo, altrimenti quel concetto di “transizione energetica” viene completamente minato. Pensi agli edifici pubblici. Gli edifici pubblici oggi, volendo essere pienamente rispettosi delle norme, non ci riuscirebbero, sarebbe impossibile. Impossibile! Mentre è fondamentale lavorare per far coesistere gli interessi, quello bisognerebbe fare, di quei cittadini proprietari tutela dello straordinario paesaggio che abbiamo in Molise, gli interessi di quei terreni tutela dei nostri straordinari borghi, con la necessità, con il nuovo obiettivo che magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivici dobbiamo dare come società delle emissioni zero. Probabilmente in alcuni territori, in alcune zone, non possono essere resi produttivi in maniera diversa. Allora se consentire l’edificazione, non so se utilizzo il termine giusto, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunali. Per cui il mio non Questo è un “no”. Esco dall’Aula perché davverocompito xxxxx, fino a quando non questa è una sfida della politica e voglio immaginare che prima o poi tutta la politica si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio cimenti in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultati, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aula, perché non voterò. Ritengo di non dover prendere una posizione. Graziequesta sacrosanta rivendicazione.
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Presidente. Consigliere Grazie Assessore. La parola a Xxxxx Xxxxxxxxx, pregocapogruppo di Uniti per Novate. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Mi unisco Sicuramente se avessimo avuto la possibilità di lavorare all’interno della Commissione di fronte a ciò un argomento di questa complessità… quindi dubito - senza nulla mancare di rispetto, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - di capire quello che è l’oggetto della discussione in essere e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomeno, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il Comune di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, di concerto, una Conferenza di Servizi a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007, a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzato. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolineare, che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori che l’hanno preceduta. Questo, se da una parte è andato bene per approvarne due di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, i soldi per le opere che state portando avanti – nonché il Piano Attuativo sull’ex area Xxxxxxxx. Perché ricordo questo? Perché ci sono degli adempimenti, come dire, nel bene che possono essere interessanti e altri che possono anche non piacere. Allora, a maggior ragione, negli adempimenti di questo Piano Attuativo che ha detto citato l’Assessore, ci sono una serie di passaggi, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Consigliere Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle Infrastrutture, che aveva finalmente attivato il meccanismo e che era stato richiesto e che, purtroppo, per ragioni di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormano. Però, quello che è accaduto nell’arco di questo anno, quindi attraverso una ricostruzione dagli Atti che sono presenti in Comune, c’è stato un motivo moltocolpevole ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati a che questo spostamento avvenisse. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto seriosintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. IoPerò voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilità, perché non può essere attribuita all’attuale proposta che è una proposta che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come tanti dire, per quanto soggetto estremamente importante in questa operazione, ha formulato sicuramente di voiconcerto con l’attuale Amministrazione, ho avuto per una semplice ragione, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi anche un’esperienza comunale attraverso la sensibilità e agli inizi acquisizione di nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle case. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato all’interno della mia esperienza ho avuto anche modo Delibera però che non corrisponde pienamente al vero, per quanto riguarda il liberare le aree di interloquire proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché con soggetti la proposta che avevano avanzato delle proposte ai Comuni. Probabilmente – ma viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di togliere, anzi, a mio personale giudizio non questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era una scelta che era stata fatta in precedenza e che è un “probabilmente”, ma la sacrosanta verità – il fatto che negli anni e da molti anni non esiste una programmazione che avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni fa – se non trenta, forse venticinque anni fa – ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitatestata portata avanti. Però mi metto anche … questo cannocchiale dalla parte degli amministratori localinuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che nel tempo in qualche maniera, per salvaguardare i bilanci dei propri Enti, sono stati tra virgolette ammaliati, costretti – non so quale termine sia più utile – potrà essere riservata a cedere alle lusinghe, per il proprio territorio, per i propri cittadini in termini economici, spero non per loro stessi, rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato è sotto gli occhi casa di tutti! Però sono uno di quelli riposo piuttosto che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono “no” a tutto e all’installazione dei Parchi eolici ovunque. Sono convinto che esistono delle porzioni del nostro territorio che non hanno altra possibilità. Quando, tutti i giorni ormai, ovunque c’è un’iniziativa del genere si va sul “no” a prescindere, francamente adesso mi sono veramente scocciato e stufato, perché mi pongo nei panni di quei Sindaci, di quegli amministratori, di quei cittadini proprietari di quei terreni che magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivi. Probabilmente in alcuni territori, in alcune zone, non possono essere resi produttivi in maniera diversa. Allora se consentire l’edificazione, non so se utilizzo il termine giusto, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunali. Per cui il mio non è un “no”. Esco dall’Aula perché davvero, fino a quando non si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultatialtre proposte, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aulail beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccupare. Sono i cittadini che abitano al di sotto di quella che è la linea dell’alta tensione, con una serie di patologie che si sono manifestate nell’arco di questi anni. Una sottolineatura che voglio fare perché, quando nel 2007 ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che è un elettrodotto che parte e attraversa tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volanti. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo – riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non voteròparlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Ritengo Quindi spiace, spiace che di non dover prendere fronte a una posizione. Grazierichiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzione.
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Presidente. C’è qualcun altro che vuole intervenire? Consigliere XxxxxxxxxDe Rosa, pregocapogruppo del PDL Buonasera a tutti. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Mi unisco Solo per la dichiarazione di voto, perché credo che l’intervento del Consigliere Xxxxxxxxx abbia chiarito non solo la posizione di Uniti per Novate ma quanto meno sicuramente anche la posizione del Gruppo del PDL. Se è vero che un Comune è sufficientemente grande e non piccolo per sedere al tavolo con altri partner grandi per sottoscrivere un accordo, è altrettanto vero che questo Comune si deve dimostrare grande in termini di responsabilità e nell’adempimento di quelli che sono gli accordi presi a ciò livello sovracomunale con i soggetti con cui si sottoscrive un accordo che, appunto, è sovracomunale. Il motivo per cui non voteremo questo Ordine del Giorno è anche dovuto alla tempistica, cioè è evidente, assolutamente evidente, che questo Ordine del Giorno arriva a ridosso – peraltro con ulteriore colpevole ritardo – della notizia della disponibilità del Comune di Sesto San Xxxxxxxx ad ospitare parte della “Città della Salute” con altri partner quali Regione e Comune di Milano. Probabilmente se il Comune di Sesto San Xxxxxxxx non si fosse offerto per ospitare questa struttura, l’Amministrazione di Xxxxxx avrebbe continuato – come ha detto fatto negli ultimi due anni, dovendosene assumere la responsabilità – a mantenere sottosilenzio, sotto traccia quella che era tutta la fase che avrebbe potuto portare a mantenere gli impegni che Novate, ma anche altri soggetti, si erano presi per fare in modo che parte della “Città della Salute” interessasse anche il territorio novatese. Il fatto che il Consigliere Xxxxxxxxx per un motivo molto, molto serioabbia citato da parte del Comune l’inadempienza rispetto ad alcuni passaggi che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare. Io, come tanti di voi, ho avuto anche un’esperienza comunale e agli inizi della mia esperienza ho avuto anche modo di interloquire con soggetti che avevano avanzato delle proposte ai Comuni. Probabilmente – ma a mio personale giudizio non è un “probabilmente”, ma la sacrosanta verità – il Il fatto che negli anni e da molti anni non esiste nella parte finale della mozione si chiede alla Giunta di valutare quali saranno le ripercussioni in termini patrimoniali ma anche sull’impossibilità di procedere alla pianificazione urbanistica, che invece avrebbe dovuto essere una programmazione delle cose che questa Amministrazione nel corso del tempo avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni fa – se non trentaproprio per agevolare l’andare avanti di questo Accordo, forse venticinque anni fa – cioè rende questa Amministrazione responsabile di aver scelto di chiamarsi fuori da questo Accordo. Oggi, soltanto perché c’è un altro Comune che si rende disponibile, noi torniamo a voler essere interessati. Crediamo che sia tardi e di conseguenza, pur dispiacendoci perché Novate ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitate. Però mi metto anche dalla parte degli amministratori locali, che nel tempo in qualche maniera, per salvaguardare i bilanci dei propri Enti, sono stati tra virgolette ammaliati, costretti – non so quale termine sia più utile – a cedere alle lusinghe, per il proprio territorio, per i propri cittadini perso sicuramente una grande occasione in termini economiciinfrastrutturali, spero non per loro stessiin termini di crescita produttiva, economica e sicuramente di centralità rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato una zona che è sotto gli occhi già strategica all’interno della Provincia di tutti! Però sono uno di quelli che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono “no” a tutto e all’installazione dei Parchi eolici ovunque. Sono convinto che esistono delle porzioni Milano, voteremo contro questo Ordine del nostro territorio che non hanno altra possibilità. Quando, tutti i giorni ormai, ovunque c’è un’iniziativa del genere si va sul “no” a prescindere, francamente adesso mi sono veramente scocciato e stufato, perché mi pongo nei panni di quei Sindaci, di quegli amministratori, di quei cittadini proprietari di quei terreni che magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivi. Probabilmente in alcuni territori, in alcune zone, non possono essere resi produttivi in maniera diversa. Allora se consentire l’edificazione, non so se utilizzo il termine giusto, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunali. Per cui il mio non è un “no”. Esco dall’Aula perché davvero, fino a quando non si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultati, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aula, perché non voterò. Ritengo di non dover prendere una posizione. GrazieGiorno.
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Presidente. Consigliere XxxxxxxxxGrazie. Chiude le dichiarazioni il Presidente Xxxx... scusi. Prego, pregoConsigliera. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Mi unisco MANZO Xxxxx, Presidente, ero distratta da un post dove si vuole far credere al pubblico che io abbia votato “no” all’ordine del giorno precedente. Avrò modo poi di chiarire. Lasciamo perdere! La mozione di cui si sta discutendo, che il mio collega ha detto che vuole votare perché giustamente dà impulso a una discussione che si è portata avanti anche in altre circostanze, impegna il Presidente della Giunta regionale ad approvare un Piano Energetico, con tutta una serie di premesse. Premesse che possono essere condivisibili o meno, perché si parla di un surplus di energia elettrica prodotto, ma non si capisce rispetto a che cosa. Sostanzialmente colgo l’occasione per dare voce, come ha fatto anche il mio collega Xxxxxxxx Xxxx, a quanto alcune aree del nostro territorio stanno vivendo. Sicuramente c’è la necessità, appunto, come ho detto nel mio intervento precedente, di una politica che sappia programmare e che programmi, attraverso una programmazione mirata, lo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Non so se la mozione la si vuole lasciare così in questi termini, perché non avrà alcun tipo di ricaduta. Nel senso “Impegnare il Presidente a fare il Piano Energetico”, il Piano Energetico c’è, esiste, quindi non è uno strumento di indirizzo utile per dare una risposta a un territorio. Sicuramente colgo l’occasione, come ha fatto anche il mio collega Nola, per ricordare che non abbiamo più tempo per un Piano Paesaggistico Regionale, non abbiamo più tempo per i Regolamenti attuativi del Piano Energetico e quindi dotarci di tutti quegli strumenti di difesa del territorio e soprattutto di una legge urbanistica. Il mio collega Xxxxxx, con il quale mi sono confrontata diverse volte anche animatamente, ad esempio sostiene che ci sono degli interventi di produzione di energia elettrica che possono essere sicuramente conciliati con la tutela del paesaggio nei borghi storici, io sostengo invece che invece nei borghi storici bisogna più che altro puntare sull’idea di comunità energetiche. Però, ecco, lo spirito che ci guida alla fine è sempre lo stesso, cioè quello di accelerare la transizione energetica, di fare un’accelerazione al nostro Paese per abbandonare definitivamente, ovviamente col tempo e attraverso una pianificazione, o cercare di abbandonare l’energia da fonti fossili. Ricordo anche le battaglie portate avanti negli anni passati con il decreto “Sblocca Italia” che diede impulso alla ricerca e alla coltivazione di energia, quindi alla produzione di energia da fonti fossili. Il nostro territorio è interessato dalla produzione con diversi pozzi e vorrei ricordare quello a Rotello e anche cosa è successo poi a Campodipietra. Sicuramente l’Assessore Xxxxxxxx ricorda, perché era Direttore dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) all’epoca. Non so cosa vogliamo fare con la mozione, perché così com’è... sì, Xxxxxx, la votiamo, però così com’è... (interventi fuori microfono)... ho capito, ma il Piano Energetico ce lo abbiamo... (interventi fuori microfono)... va aggiornato, sicuramente va aggiornato... ma va aggiornato! ... Io capisco che il confronto con i Comitati e i Movimenti è costante, è quotidiano, quindi arrivare a discutere e a confrontarci con il territorio discutendo del Piano Energetico, sapendo che c’è un Piano Energetico che va sicuramente aggiornato – questo è stato detto in quella sede – ha bisogno dei Regolamenti attuativi... abbiamo bisogno di un Piano Paesaggistico, abbiamo bisogno di una legge urbanistica. Non so però se la mozione la si vuole modificare in alcuni punti, anche dicendo “aggiornamento del Piano Energetico”, altrimenti veramente non diamo valore a ciò che ha detto il Consigliere Xxxxxxxxx per un motivo molto, molto serio. Io, come tanti di voi, ho avuto anche un’esperienza comunale e agli inizi della mia esperienza ho avuto anche modo di interloquire con soggetti che avevano avanzato delle proposte ai Comuni. Probabilmente – ma a mio personale giudizio non è un “probabilmente”, ma la sacrosanta verità – il fatto che negli anni e da molti anni non esiste una programmazione che avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni fa – se non trenta, forse venticinque anni fa – ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitate. Però mi metto anche dalla parte degli amministratori locali, che nel tempo in qualche maniera, per salvaguardare i bilanci dei propri Enti, sono stati tra virgolette ammaliati, costretti – non so quale termine sia più utile – a cedere alle lusinghe, per il proprio territorio, per i propri cittadini in termini economici, spero non per loro stessi, rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti! Però sono uno di quelli che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono “no” a tutto e all’installazione dei Parchi eolici ovunque. Sono convinto che esistono delle porzioni del nostro territorio che non hanno altra possibilità. Quando, tutti i giorni ormai, ovunque c’è un’iniziativa del genere si va sul “no” a prescindere, francamente adesso mi sono veramente scocciato e stufato, perché mi pongo nei panni di quei Sindaci, di quegli amministratori, di quei cittadini proprietari di quei terreni che magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivi. Probabilmente in alcuni territori, in alcune zonevotiamo, non possono essere resi produttivi diamo il giusto peso agli ordini del giorno che poi vengono approvati in maniera diversaquesta sede. Allora Presidente, se consentire l’edificazionepossibile, non so chiedo la sospensione. Presidente, dopo l’intervento del Presidente Xxxx, se utilizzo è possibile sospendere anche cinque minuti? PRESIDENTE Chiude le dichiarazioni il termine giusto, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunaliPresidente Xxxx. Per cui il mio non è un “no”. Esco dall’Aula perché davvero, fino a quando non si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultati, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aula, perché non voterò. Ritengo di non dover prendere una posizione. GraziePrego.
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Presidente. Consigliere XxxxxxxxxNola, prego. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Mi unisco NOLA Grazie, Presidente. La scorsa settimana abbiamo partecipato, insieme anche con il collega Xx Xxxxxx e gli altri colleghi del Movimento 5 Stelle – c’era anche Xxxxxxxxx – a ciò un importante convegno pubblico che ha detto il Consigliere Xxxxxxxxx è stato fatto proprio a Campomarino, con la presenza praticamente di quasi tutti i Sindaci della zona. Voglio dire questo aggiornamento proprio per un motivo molto, molto serio. Io, come tanti consentire al Presidente Xxxx di voi, ho avuto anche un’esperienza comunale e agli inizi della mia esperienza ho avuto anche modo di interloquire con soggetti che avevano avanzato delle proposte ai Comuni. Probabilmente – ma darci degli aggiornamenti rispetto a mio personale giudizio non è un “probabilmente”, ma la sacrosanta verità – il fatto che negli anni e da molti anni non esiste una programmazione che avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni quindici giorni fa – se non trenta, forse venticinque anni fa – ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitate. Però mi metto anche dalla parte degli amministratori localisu queste tematiche, che nel tempo in qualche manieraritengo che siano trasversali e che quindi devono essere affrontate mettendo a punto, per salvaguardare i bilanci dei propri Enti, sono stati tra virgolette ammaliati, costretti – non so quale termine sia più utile – a cedere alle lusinghe, per il proprio territorio, per i propri cittadini in termini economici, spero non per loro stessi, rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti! Però sono uno di quelli che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono “no” a tutto e all’installazione dei Parchi eolici ovunque. Sono convinto che esistono delle porzioni del nostro territorio che non hanno altra possibilità. Quandocome un puzzle, tutti i giorni ormaipiccoli pezzettini, ovunque c’è un’iniziativa del genere quello che è emerso da quella piazza. Che cosa è stato detto? Da un lato dicevano che la Regione, appunto, non ha costituito il Comitato VIA, dall’altro dicevano che, sempre la Regione, deve mettere a punto questo Regolamento che, appunto, riguardi tutto il sistema Molise e quindi indicare, un po’ come diceva il collega Greco, individuare, dove si va può programmare questo tipo di impianti, anche per tenere conto di una cosa, che noi Molisani abbiamo già accettato sul “no” nostro territorio una quantità industriale di questi impianti e già si produce molta più energia in proporzione agli impianti rispetto a prescinderequella che tutto il territorio dovrebbe produrre. Su questo è stato fatto uno studio che riguarda tutte le Regioni italiane, francamente adesso mi sono veramente scocciato e stufatoecco perché è fondamentale che la Regione faccia le cose che deve fare però, perché mi pongo nei panni appunto, se potessimo avere l’aggiornamento, sarebbe una cosa utile. L’altra cosa che è emersa è che i Sindaci di quel territorio volevano invitare il Presidente della Provincia di Campobasso a farsi lui portavoce presso il Consiglio regionale, in maniera tale che tutta la Provincia di Campobasso, quindi quei Sindaci, di quegli amministratoriavessero un’unica istanza e un’unica interlocuzione nei confronti del Consiglio regionale. Questo per evitare che, di quei cittadini proprietari di quei terreni che magari, si faccia una discriminazione tra Comuni, tra Comuni più efficienti e Comuni meno efficienti, tra chi magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche crede in questi nuovi impianti e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivi. Probabilmente in alcuni territorichi, in alcune zoneinvece, non possono ci crede, ma soprattutto per evitare che investimenti che poi vengono finanziati dalle politiche pubbliche vadano in contrasto, per esempio, al PSR, che pure si utilizza in quelle aree rurali dove ci sono grandi coltivazioni. Di fatto, quindi, come Molisani da un lato prendiamo i soldi pubblici europei per finanziare il PSR e dall’altro lato nel terreno a fianco consentiamo, sempre con altri soldi pubblici, questo tipo di investimenti, dove magari vengono penalizzati proprio quelli in agricoltura. Questo quindi dovremmo cercare di evitarlo, però dovremmo dare noi stavolta le linee strategiche. In questo su quello che diceva quella piazza a mio avviso ha ragione. Quindi più che abbandonare l’Aula, qua si tratterebbe di precisare un po’ meglio quelli che sono i contenuti dell’iniziativa e aggiornarli in funzione di quella che abbiamo compreso essere resi produttivi l’esigenza del territorio, facendo in maniera diversatale di ricostituire gli organi che mancano e soprattutto elaborare questo Regolamento. Allora se consentire l’edificazione, non so se utilizzo il termine giusto, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori Questo è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunali. Per cui il mio non è un “no”. Esco dall’Aula perché davvero, fino a quando non si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultati, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aula, perché non voterò. Ritengo di non dover prendere una posizioneinvito. Grazie.
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Presidente. La parola era al Consigliere XxxxxxxxxDe Rosa, pregoha terminato? C’è qualcuno che vuole intervenire? Consigliere Zucchelli, Capogruppo di Uniti per Novate. CONSIGLIERE XXXXXXXXX Allora, mi spiace un po’ rimarcare una specie di selezione dove ci sono cittadini di serie A piuttosto che di serie B in funzione delle case in cui abitano, perché non è soltanto via Sentiero del Dragone ma c’è tutta la via Xxxxxxxx, c’è la xxx Xx Xxxxxx, xx xxx Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx peraltro abita anche il Vice Sindaco, adesso non so se il Comitato passerà anche dal Vice Sindaco ma sono liberissimi comunque di aderire e di firmare, ci sono anche altri… cioè, c’era dell’ironia per cui c’è spazio per tutti quindi senza… ci mancherebbe altro. Però l’altra cosa, abbiamo delle inesattezze se non gravare sul Bilancio Comunale, ma il soggetto attuatore di tutta questa operazione, in questo caso Cooperativa Casa Nostra, anche nella forma di anticipazione dei soldi, quindi a Ferrari noi non chiediamo proprio niente, adesso dico Ferrari piuttosto che... Quindi è scorretto dirlo, quindi è un riconoscimento di quello che l’operatore privato farà, in questo caso Cooperativa Casa Nostra. Mi unisco spiace sulla sensibilità che questa Amministrazione ha dimostrato o pensava, comunque ha scritto delle cose di fronte ad un’operazione siffatta, il braccino diventa corto corto sino a ciò che ha detto il Consigliere Xxxxxxxxx sparire a questo punto, perché c’è lo spazio, non dico per un motivo molto, molto serio. Io, come tanti gesto di voi, ho avuto anche un’esperienza comunale e agli inizi della mia esperienza ho avuto anche modo di interloquire con soggetti che avevano avanzato delle proposte ai Comuni. Probabilmente – ma a mio personale giudizio non è un “probabilmente”generosità, ma la sacrosanta verità direi per un gesto di giustizia. Mi risulta che in altre Regioni – il fatto che negli anni e da molti anni non esiste una programmazione che avrebbe dovuto fare la Regione probabilmente trent’anni fa Piemonte – se non trentaanche con un contributo significativo di TERNA, forse venticinque anni fa – ha consentito sul territorio regionale alcune situazioni che forse andavano evitate. Però mi metto anche dalla parte degli amministratori locali, che nel tempo in qualche maniera, per salvaguardare i bilanci dei propri Entisi parla di migliaia di Euro, sono stati tra virgolette ammaliatiinterrati e spostati gli elettrodotti, costretti – quindi è un tema, alla faccia di quello che adesso diceva Carcano, pardon, no Ballabio, scusa. È un tema sicuramente molto di attualità c’è stato anche in … che sulla storia dei cellulari ha anche attivato giusto una decina di giorni fa. Tema dibattuto, su cui non so quale termine sia ci sono risposte certe, ma sicuramente è la normativa stessa che è cambiata nell’arco di questi anni, a dimostrazione che… anche perché non ci sono certezze in dubbio, a questo punto, qualche cosa può accadere. Pertanto, alla luce di quello che abbiamo fino adesso, ci fa piacere che in parte comunque viene riconosciuto, quindi implicitamente c’è, però dentro l’implicito ci vuole un qualcosa di più utile – esplicito. Quindi con quello che è potrebbe essere, dovrebbe essere, così com’è quindi non possiamo dare l’assenso all’attuale formulazione. La trasformazione che è stata presentata, adesso con tutto rispetto per gli scozzesi, ma è proprio una soluzione … quindi un triangolo che con un giro farebbe imbufalire il mondo, sicuramente andrebbe a cedere alle lusinghesollevare un contenzioso fortissimo, per questo è poco... Quindi, apprezziamo un’apertura però, come dire, con il proprio territorioportafoglio di qualcun altro, per i propri cittadini in termini economici, spero non per loro stessi, rispetto a chi iniziava a proporre sul territorio i Parchi eolici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti! Però sono uno di quelli che onestamente non mi sento di far parte di quelle persone che dicono “no” a tutto e all’installazione dei Parchi eolici ovunque. Sono convinto che esistono delle porzioni del nostro territorio che non hanno altra possibilità. Quando, tutti i giorni ormai, ovunque c’è un’iniziativa del genere si va sul “no” a prescindere, francamente adesso mi sono veramente scocciato e stufato, perché mi pongo nei panni di quei Sindaci, di quegli amministratori, di quei cittadini proprietari di quei terreni che magari rappresentano solamente un costo per le loro tasche e che vorrebbero in qualche maniera renderli produttivi. Probabilmente in alcuni territori, in alcune zone, non possono essere resi produttivi detto in maniera diversa. Allora se consentire l’edificazionechiara e senza riconoscere, non so se utilizzo il termine giustotorno a dire, l’innalzamento di pale eoliche in alcuni territori è francamente obbrobrioso, ritengo allo stesso tempo quello che una politica che vada verso lo sfruttamento dell’energia eolica controllata, in cui la Regione abbia il proprio peso e magari faccia anche cassa... perché no? Non guasterebbe assolutamente, viste le condizioni delle casse comunali. Per cui il mio non è un “no”compito di tutela della salute innanzitutto dei cittadini. Esco dall’Aula perché davvero, fino a quando Pertanto il nostro voto non si trova la quadra rispetto alle cose che si dicono e si fanno, non voglio condividere il pensiero di chi grida sempre “Al lupo, al lupo!”. Se il lupo c’è, bisogna stare attenti, ma non bisogna vedere sempre e soltanto, dietro queste cose, dei fenomeni speculativi. Bisogna vedere anche delle opportunità per alcune zone del territorio in termini economici. Non mi riferisco chiaramente alla situazione portata all’esame oggi dalla Consigliera Romagnuolo, ma credo che se non c’è un minimo di programmazione questi sono i risultati, per cui anche io mi allontanerò all’atto della votazione dall’Aula, perché non voterò. Ritengo di non dover prendere una posizionepotrà essere certo favorevole. Grazie.
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