VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.
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Samples: Collaboration Agreement
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Decreto Sindacale protocollo n. 10414 del 11/03/2019 con il quale, in attuazione degli articoli 50, comma 10, e 109, comma 11, del Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali, approvato con D. Lgs. n. 267/2000, vengono attribuite alla sottoscritta le funzioni di Direttore dell’Area 4, Affari Generali, Appalti e Contratti, URP, Economato, Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Statistica; Premesso che - con deliberazione della Giunta Comunale n. 122 del Consiglio regionale 13/06/2019 sono stati approvati gli elaborati propedeutici alla stipulazione di un accordo quadro per l’affidamento di interventi di recupero ambientale di aree pubbliche degradate nel territorio di Selargius e precisamente: Relazione tecnica – capitolato, elenco prezzi, analisi dei prezzi, quadro economico, schema di contratto, planimetria generale ubicazione siti maggiormente soggetti ad abbandono rifiuti, rappresentazione cartografica siti maggiormente soggetti ad abbandono rifiuti: - con determinazione a contrarre del 31 ottobre 2007Direttore d’Area 5 n. 806 del 01/08/2019, è stata avviata la procedura di gara per l’affidamento in gestione del servizio suddetto, per un periodo di 2 anni, con decorrenza dalla data di stipula del contratto di accordo quadro; Dato atto che ▪ Il valore dell’accordo quadro, è stato quantificato in € 195.700,00, di cui € 5.700,00 per costi della sicurezza, al netto dell’I.V.A.; ▪ la selezione dell’operatore economico sarà effettuata, ex art. 36, comma 2, lett. b), del D. Lgs. n. 50/2016, mediante procedura negoziata di acquisizione di servizi sotto soglia, con invio di richiesta d’offerta (RdO) sulla piattaforma Sardegna CAT (Centrale Regionale di Committenza della Regione Autonoma della Sardegna), rivolta agli operatori economici ivi iscritti ed abilitati nelle categorie AL22AC – Servizi di rimozione di amianto e AL22AF – Servizi fognari, di raccolta di rifiuti, di pulizia e ambientali; • il criterio di aggiudicazione dell’appalto sarà quello del minor prezzo, ex art 95, comma 4, lett, b), del D. Lgs. n. 50/2016, con facoltà di esclusione automatica delle offerte anomale, si sensi dell’art. 97, comma 8, del medesimo Decreto; • saranno ammessi alla gara i soggetti in possesso dei requisiti indicati in dispositivo. Dato atto, inoltre, che: ▪ si è provveduto a predisporre la documentazione di gara: disciplinare di gara, Allegato A - Istanza di partecipazione/dichiarazione, Allegato B - DGUE, Allegato B bis – Modello dichiarazione integrativa al DGUE, Allegato C - Modello offerta economica; Ritenuto opportuno di ▪ indire la procedura negoziata per l’affidamento in appalto del servizio in questione, invitando alla stessa le Ditte iscritte ed abilitate sulla piattaforma Sardegna CAT (Centrale Regionale di Committenza della Regione Autonoma della Sardegna), nelle categorie AL22AC – Servizi di rimozione di amianto e AL22AF – Servizi fognari, di raccolta di rifiuti, di pulizia e ambientali; ▪ approvare la predetta documentazione di gara nei testi che si allegano al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale; ▪ Il contratto, a norma dell’art. 32, comma 14, del D. Lgs. n. 50/2016, sarà stipulato in forma pubblica amministrativa a cura dell’Ufficiale Rogante dell’Ente, con oneri a carico dell’aggiudicatario; ▪ l’ANAC in attuazione dell’art. 1, commi 65 e 67, della Legge 23 dicembre 2005, n. 113266 e secondo i criteri stabiliti dalla delibera n. 1174 del 19/12/2018, ancora dispone che le stazioni appaltanti versino per gli appalti compresi tra € 150.000,00 e € 300.000,00, l’importo di € 225,00; ▪ all’Autorità, è stato richiesto il codice identificativo di gara ed il numero di gara, da utilizzare in vigore sede di pagamento del contributo alla medesima Autorità; ▪ il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013 (Amministrazione Trasparente) e della Legge n. 190/2012 (Anticorruzione), Di indire la procedura negoziata per l’affidamento di un accordo quadro per l’espletamento di interventi di recupero ambientale di aree pubbliche degradate nel territorio di Selargius, per un periodo di due anni, con decorrenza dalla data di stipula del contratto di accordo quadro, dando atto che: ▪ Il valore dell’accordo quadro è stato quantificato in € 195.700,00, di cui € 5.700,00 per costi della sicurezza, al netto dell’I.V.A.; ▪ la selezione dell’operatore economico sarà effettuata, ex art. 36, comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 2, lett. b), del D. Lgs. n. 6650/2016, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta mediante procedura negoziata di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi acquisizione di servizi alla personasotto soglia, finora garantiti come diffusicon invio di richiesta d’offerta (RdO) sulla piattaforma Sardegna CAT (Centrale Regionale di Committenza della Regione Autonoma della Sardegna), vicinirivolta agli operatori economici ivi iscritti ed abilitati nelle categorie AL22AC – Servizi di rimozione di amianto e AL22AF – Servizi fognari, gratuitidi raccolta di rifiuti, di pulizia e ambientali; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillarecriterio di aggiudicazione dell’appalto sarà quello del minor prezzo, la vicinanza ex art 95, comma 4, lett, b), del D. Lgs. n. 50/2016, con facoltà di esclusione automatica delle offerte anomale, si sensi dell’art. 97, comma 8, del medesimo Decreto; Di stabilire che saranno ammessi alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed gara i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiatiche non si trovino in alcuna delle condizioni di esclusione dalle procedure di affidamento previste dall’articolo 80 del D. Lgs. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete n. 50/2016 e che siano in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei possesso dei seguenti settori.requisiti:
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Samples: Indizione Procedura Negozia
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010documento denominato “Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento prescelta (ex D.L. 18 ottobre 2012 n. 179, approvato art. 34, commi 20 e 21) – Servizio di gestione del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso”, sottoscritto dal Segretario Generale, dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxx, “Allegato A)” parte integrante e contestuale del presente provvedimento da cui risulta che la modalità di affidamento del servizio tramite gara ad evidenza pubblica costituisce quella maggiormente idonea e conveniente per il Comune; Preso atto che la suddetta Relazione evidenzia al riguardo “la possibilità per il Comune di Udine di ottenere un congruo canone concessorio, progressivamente crescente con deliberazione l’entrata in funzione dei nuovi Lotti e complessivamente superiore ad un milione di Euro già nell’arco del prossimo quinquennio ove la struttura mercatale andrà pienamente a raggiungere e dispiegare tutta la potenzialità commerciale dei nuovi investimenti strutturali disposti dal Comune. Conseguentemente anche il canone concessorio dovrebbe allora ulteriormente beneficiarne adeguandosi alla cospicua marginalità aggiuntiva generabile a regime dalla rinnovata configurazione delle dotazioni del mercato”; Atteso che l’attuazione del suddetto affidamento verrà effettuata sulla base di opportune linee di indirizzo formulate dal Consiglio regionale del 31 ottobre 2007Comunale, n. 113, ancora in vigore ai sensi dell’art. 42, c. 2, lett. e) del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, D.Lgs. 267/2000; Dato atto che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta l’attuale contratto di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 servizio con la quale è stata approvata ed inoltrata società Udine Mercati, al Consiglio regionale punto 6 del Titolo III, prevede che “alla scadenza della concessione le opere inerenti la bozza realizzazione di Piano sanitario nuove strutture, l’ampliamento o il miglioramento di quelle esistenti, finanziate attraverso fonti diverse dai finanziamenti pubblici o dai contributi a fondo perduto, verranno immediatamente riconsegnati e/o trasferiti al Comune, fatto salvo il diritto della Concessionaria al pagamento di una somma corrispondente al valore industriale, ossia al costo di ricostruzione (e sociale integrato regionale 2012-2015cioè i costi diretti, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” i costi generali – quali progettazione, direzione dei lavori, collaudi, ecc – e il punto 6.3.2gli eventuali oneri finanziari) diminuito di un importo risultante dall’applicazione della percentuale degli ammortamenti già operati, che prevede o della percentuale di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscanoeffettivo deperimento, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenzase superiore”; Considerato che le succitate “opere inerenti la situazione realizzazione di crisi economicanuove strutture, socialel’ampliamento o il miglioramento di quelle esistenti, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni …” vanno individuate con riguardo ai seguenti beni della società civileUdine Mercati Srl, quali risultano, salvo aggiustamenti o rettifiche, dall’ultimo bilancio 2021, come di seguito riepilogato: Descrizione Valore storico Fondo Xxxxxx.xx Val. contabile residuo Costi migliorie su beni di terzi 2013 – 2014 € 676.203 € 324.577 € 351.626 Costi migliorie su beni di terzi 2015 – 2021 € 292.036 € 56.088 € 235.948 Impianti generici € 15.472 € 13.685 € 1.787 Costruzioni leggere € 47.997 € 26.621 € 21.376 Celle frigo € 26.420 € 16.091 € 10.329 Impianti termici € 11.650 € 11.650 € 0 Impianti luce e audio € 3.582 € 716 € 2.866 Impianto di riscaldamento e xxxxxxxxxxx.xx € 119.941 € 51.857 € 68.084 Impianto di videosorveglianza € 55.400 € 51.249 € 4.151 Attrezzatura varia € 23.482 € 19.866 € 3.616 A dedurre: importo residuo dei contributi in primis c/capitale da imputare a C.E. - € 104.000 Tot. valore contabile residuo netto € 595.783 Atteso che, sulla base delle intese raggiunte con la società Udine Mercati, il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatovalore industriale delle suddette poste, che si è tradotta in avuto riguardo ai beni non già interamente ammortizzati dalla società, verrà determinato secondo un giacimento criterio sintetico di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come aggiornamento del loro valore storico mediante applicazione dei seguenti indici Istat di rivalutazione, con riferimento alla data di subentro da parte del nuovo gestore aggiudicatario del servizio: - l’indice del “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubbliciCosto di costruzione capannoni industriali” per le immobilizzazioni immateriali (migliorie su beni di terzi); - l’indice “FOI” per le immobilizzazioni materiali. La Regione Toscana, suddetta determinazione dei valori finali di rimborso avverrà con la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.seguente metodologia:
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Samples: Concessione Di Servizio
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione verbale della seduta pubblica del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la giorno 11/04/2017 dal quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi qualisi evince che: • la coesione e promozione del bene comune, • entro il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestitermine sono pervenute le offerte da parte di n.4 concorrenti; • i concorrenti, risultati in possesso dei requisiti generali e d’idoneità professionale per la democrazia partecipatapartecipazione alla gara, hanno presentato tutta la documentazione richiesta, nella forma e con le modalità previste nel disciplinare e nel bando; • ad esito della procedura, sono state proposte come aggiudicatarie le seguenti società: LOTTO Banca Spread 1 Banca Nazionale del Lavoro Spa 0,950% 2 Banco BPM Spa 1,230% 3 Banco BPM Spa 1,490% 4 Banco BPM Spa 1,540% VISTA la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatorelazione del Responsabile del Procedimento, che si è tradotta allega quale parte integrante e sostanziale, e condiviso quanto proposto; EVIDENZIATO che per tutti i Xxxxx lo spread proposto dall’aggiudicataria appare congruo e che, quindi, sussistono le necessarie condizioni per procedere all’aggiudicazione della gara in un giacimento oggetto; PRECISATO che, per ciascun contratto di capacità ed esperienze mutuo stipulato dalle Aziende Sanitarie in base agli esiti di gara, i costi del servizio saranno finanziati attraverso l’assegnazione di contributi in c/esercizio da parte della Regione, di importo pari, per ciascuna annualità, ai costi determinati dalla somma degli interessi del mutuo e si qualifica quindi come “bene comune”degli ammortamenti degli investimenti stessi; RITENUTO opportuno, rispondente agli stessi obbiettivi pubbliciper il rispetto dei principi richiamati all’art.4 del D.Lgs. La Regione Toscana50/2016, pubblicizzare l’esito della procedura sulla GUCE, sulla GURI, per una spesa presunta di € 1.200,00 Iva esclusa, nonché nel sito aziendale ESTAR; ACCERTATO che non sono presenti Convezioni o altri strumenti di acquisizione del medesimo servizio posti in essere da Consip Spa;. RITENUTO opportuno dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 42, comma 4, della L.R.T. n. 40/2005, stante l’urgenza di consentire alle Aziende Sanitarie la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscanastipula del rispettivo contratto di mutuo; EVIDENZIATO, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanoinfine, che il Responsabile del Procedimento, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale ToscanoDirigente Proponente, il Comitato Regionale Direttore del Dipartimento ABS, con la sottoscrizione della Croce Rossa Italiana proposta di cui al presente atto, dichiarano, sotto la propria responsabilità, ai sensi ed agli effetti degli artt. 47 e 76 del DPR 28.12.2000 n.445, che in relazione alla presente procedura di appalto non si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri trovano in condizioni di appropriatezza incompatibilità di cui all’art.35 bis del D.LGS 165/2001, né sussistono conflitti d’interesse di cui agli artt.6 bis della Legge 241/1990 ed efficienzaagli artt. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona6, in un’ottica di sussidiarietà solidale 7 e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.14 del DPR 62/2013;
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VISTO. l'art. 8, comma 3 della L.R. n. 20/2000, ove si prevede che, nell'ambito della formazione degli strumenti che incidono direttamente su situazioni giuridiche soggettive, deve essere garantita la partecipazione dei soggetti interessati al procedimento, attraverso la più ampia pubblicità degli atti e dei documenti comunque concernenti la pianificazione e assicurando il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, tempestivo ed adeguato esame delle deduzioni dei soggetti intervenuti e l’indicazione delle motivazioni in merito all'accoglimento o meno delle stesse; • l'art. 18 della L.R. n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.220/2000, che prevede azioni disciplina il procedimento di definizione di accordi tra il Comune ed i soggetti privati per sostenere assumere nella pianificazione proposte di progetti e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista iniziative di rilevante interesse per la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunocomunità locale, al fine di favorire l’attuazione determinare talune previsioni dal contenuto discrezionale degli atti di una sussidiarietà solidalepianificazione territoriale e urbanistica, concreta ed efficacenel rispetto della legislazione e pianificazione sovraordinata vigente e senza pregiudizio dei diritti di terzi; • l'art. 11, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, che assume la comunità come obbiettivodispone che "in accoglimento di osservazioni e proposte presentate a norma dell'articolo 10, da tutelarel'amministrazione procedente può concludere, valorizzaresenza pregiudizio dei diritti dei terzi, svilupparee in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestiprovvedimento finale ovvero in sostituzione di questo"; • la democrazia partecipatadelibera G.C. n. 4 del 12 gennaio 2017, che ha avviato il procedimento di Variante specifica agli strumenti urbanistici; • la flessibilitàlettera del 24 aprile 2017 (prot. 3549) del responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Xxxxxxxxx Xxx Tidone inviata al soggetto attuatore, intesa come capacità avente ad oggetto l’incarico per la redazione della Variante specifica agli strumenti urbanistici e gli oneri a carico delle parti; • l'art. 34 della LR. 20/2000 e xx.xx. che disciplina la procedura di adattarsi alla singola persona, la concretezza approvazione e l’innovazionevariante al POC; Un cambio di prospettiva deciso e radicale• l'art. 1322 del Codice Civile, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civiledisciplina il contratto atipico, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo virtù del quale le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge ovvero concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare, purché siano diretti a sviluppare proposte concrete in tema realizzare interessi meritevoli di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.tutela secondo l'ordinamento giuridico; • la delibera G.C. n. 50 del 07/04/2018 che ha approvato lo schema del presente accordo;
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Samples: Accordo
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007costante incremento del numero degli utenti gestiti attraverso il sistema in argomento che consente, tra l’altro, di amministrare i crediti ECM per catego- rie di evento; Verificato che le funzioni incrementate, richieste dal Direttore della UOC Sviluppo Or- ganizzativo e del Capitale Umano sono relative a: - piattaforma di e-2010learning FADDY per tutta la formazione FAD (forma- zione a distanza); - valutazione dell’apprendimento (questionari on line) anche per i corsi residenziali e non ECM; - valutazione di gradimento/efficacia dei docenti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007da compilare on line per tutte le tipologie di corsi, n. 113da restituire ai singoli docenti come feed- back (requisito ISO 9001:2015); - aula virtuale per 100 persone in collegamento contemporaneo, attivato nel 2020 in occasione della emergenza COVID-19, ancora necessaria, estendibile a richiesta fino a 5000 utenti. Si precisa che il 50% degli even- ti classificati residenziali sono ormai in vigore aula virtuale; - analisi del fabbisogno formativo on-line, per la definizione del Piano Formativo Aziendale, attivato nel 2021, in ottemperanza alle direttive del- la Commissione Nazionale ECM, che riconosce un bonus di 30 crediti ECM ai professionisti che inseriscono il “dossier formativo individuale”; Preso atto della conferma da parte del Direttore della struttura utilizzatrice del sistema della necessità di poter continuare ad utilizzare le funzioni di gestione, accre- ditamento e pagamento delle quote dovute dal personale esterno per la parte- cipazione agli eventi formativi organizzati dagli IFO (Allegato 2 al presente atto in modo da formarne pare integrante e sostanziale) con particolare inte- resse alla sola parte di acquisto del servizio in canone base, comprendente quanto sopra definito, ed un pacchetto di upgrade giornaliero integrativo per meeting fino a 250 partecipanti, stimato per le vie brevi in 10 upgrade com- plessivi da acquisire; Considerato che si rende necessario acquisire la manutenzione della licenza del sistema in argomento, compreso il servizio di assistenza specialistica di secondo livello erogato in continuità dalla Società IT Consulting S.r.l., proprietaria del siste- ma Educa-Sailfor; Visto quanto confermato dalla Società IT Consulting S.r.l. in merito alla proprietà esclusiva del sistema in parola di cui risulta essere produttrice e proprietaria del codice sorgente e di tutti i diritti conseguenti ivi compreso quello relativo all’erogazione dell’assistenza al programma; Vista l’offerta presentata dalla Società IT Consulting S.r.l. (Allegato 3 alla presente in modo da formarne parte integrante e sostanziale) che propone, a copertura del 2023, i suddetti servizi con l’aggiunta di ulteriori pacchetti non richiesti, per un importo complessivo annuale pari ad € 51.400,00 oltre IVA; Considerato che i servizi richiesti dalla UOC Formazione sono quelli relativi al solo xxxx- ne di manutenzione ed un pacchetto di 10 upgrade giornaliero integrativo per meeting fino a 250 partecipanti, riportando di seguito quanto previsto da pre- ventivo, l’importo complessivo viene così definito: - € 25.750,00 oltre Iva per il canone annuale; - € 500,00 * 10 = € 5.000,00 oltre Iva per 10 upgrade giornaliero inte- grativo per meeting fino a 250 partecipanti; per un importo complessivo pari ad € 30.750,00 oltre Iva e cioè pari ad €37.515,00; Valutato che da indagine effettuata dal Direttore della UOC Sviluppo Organizzativo e del Capitale Umano anche in confronto alle altre PA, il costo del servizio è ri- sultato essere in linea con i prezzi di mercato e quindi congruo; Ritenuto di dover procedere all’affidamento al fine di permettere la continuità operati- va alla UOC Sviluppo Organizzativo e del Capitale Umano in ambito formati- vo e 1) non creare disservizi nella formazione continua in medicina, 2) rende- re tracciabile la formazione del personale non ECM, ma con attività nella ri- cerca scientifica, che, ai sensi delle ultime due determine della Commisisone Nazionale ECM (Allegato 4 ed Allegato 5 al presente atto in modo da formar- ne parte integrante e sostanziale), ai sensi del DM 30/11/2021 “Misure di ade- guamento dell’idoneità delle strutture presso cui viene condotta la sperimen- tazione clinica alle disposizioni del regolamento (UE) n. 536/2014” e del il decreto legislativo 14 maggio 2019, n. 52, «Attuazione della delega per il riassetto e la riforma della normativa in materia di sperimentazione clinica dei medicinali ad uso umano, ai sensi dell’art. 1, commi 1 e 2, della legge 11 gennaio 2018, n. 3» deve documentare la formazione specifica e garantire ai pazienti arruolati negli studi il possesso di competenze specialistiche e in ma- teria di Good Clinical Practice; Considerato quanto disposto dall’art.1 comma 1 dell’art 133 2 lett. a) della LR 27/12/2011 n. 66Legge 120/2020 - Decreto semplificazioni - recitante “[…] affidamento diretto per lavori di importo in- feriore a 150.000 euro e per servizi e forniture, ivi compresi i servizi di inge- gneria e architettura e l'attività di progettazione, di importo inferiore a Ritenuto opportuno affidare, ai sensi dell’art.1 comma 2 lett. a) della Legge 120/2020 alla Società IT Consulting S.r.l., società specializzata nei software di gestione degli eventi formativi ed ECM, il servizio di manutenzione per l’anno 2023 della licenza d’uso e dei servizi di assistenza EDUCA_SAILFOR per la ge- stione della formazione nell’ambito della formazione continua in medicina ed in particolare acquisire il punto 1.3.2servizio a canone annuale ed un pacchetto da 10 up- grade giornaliero integrativo per meeting fino a 250 partecipanti, che prevede azioni come ripor- tato nel preventivo Allegato 3 e per sostenere un importo complessivo pari ad € € 30.750,00 oltre Iva e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015cioè pari ad € 37.515,00, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”CIG: ZE439226DE; Considerato che la situazione di crisi economicacomplessiva spesa pari ad € 37.515,00 IVA inclusa, sociale, civile e politica grava sul conto n. 502020302 dell’esercizio finanziario 2023; Attestato che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settorepresente provvedimento, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti seguito dell’istruttoria effettuata, nella forma e nella sostanza è totalmente legittimo e utile per il servizio pubblico, ai sensi della crisilegge 14 gennaio 1994, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiatin. 20 art. La Regione Toscana1 e successive modifiche, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo nonché alla stregua dei criteri di appropriatezza ed efficienzaeconomicità e di efficacia di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241 art. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona1, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorioprimo comma come modificata dalla legge 11 febbraio 2005, ed in particolare nei seguenti settori.n.15;
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Samples: Affidamento Del Servizio Di Manutenzione Della Licenza d'Uso E Dei Servizi Di Assistenza
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione decreto legislativo del Consiglio regionale del 31 16 ottobre 20072003, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale 288; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010della Regione Lazio del 23 gennaio 2006, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 20052; Premesso che con nota mail del 24/09/2020, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001la dott.ssa Xxxxx Xxxxxx della UOC Affari Generali AUSL di Latina, n. 25 ha inviato la bozza di accordo fra la AUSL e gli IFO, per un piano di gestione condivisa dell’emergenza per i pazienti sottoposti a trapianto; che gli Istituti e l’Azienda hanno interesse a stipulare un accordo volto a defini- re modalità, tempistica e competenze per la gestione condivisa dell’emergenza nel caso di eventuali accadimenti catastrofici, con il conseguente trasferimento di 1 – 2 pazienti dalla Unità Operativa dell’Azienda, all’Unità Operativa degli Istituti, nel rispetto della normativa vigente e, in tema di riorganizzazione particolare, secondo gli Stan- dard internazionali del sistema sanitario di accreditamento denominato JACIE - FACT (di seguito, anche “accreditamento JACIE” o “accreditamento FACT”); Dato atto che i predetti standard, sono caratterizzati da stringenti requisiti organizzativi ed in particolare, impongono la sotoscrizione di accordi con altre strutture sa- nitarie per la definizione di un “disaster plan”, ossia di un piano di emergenza urgenzache preveda la gestione dell’assistenza nel caso in cui l'Unità di Operativa di una struttura non sia in grado di gestire i pazienti in trapianto, in seguito ad eventi catastrofici che impongano l’evacuazione della struttura medesima e l’attivazione del suddetto “disaster plan”, cosi come meglio specificato nel PO C 7554 e nell’accordo stesso, allegati al presente provvedimento formandone parte integrante e sostanziale ; Considerato che la situazione l’UOSD di crisi economicaEmatologia e Trapianti degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri e l’UOC Ematologia con Trapianto dell’AUSL Latina gestiscono, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto ciascuna per l’Ente di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileappartenenza, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica coerenza con le “Linee guida CSE” e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatol’Accordo Stato-Regioni del 10 luglio 2003, che si è tradotta nonché delle disposizioni del decreto legisla- tivo 6 novembre 2007, n. 191, i pazienti in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.trapianto;
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Samples: Accordo Di Gestione Condivisa
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010parere richiesto sulla succitata proposta, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi dell'art. 53 1° comma L. 142/90, come recepito dalla L. R. n. 48/91 ed espresso in questo termine: - Parere tecnico: FAVOREVOLE; Ad unanimità di voti; APPROVARE la suindicata proposta di deliberazione, facendone proprie le motivazioni e il dispositivo che qui si intendono riportati integralmente. SUCCESSIVAMENTE PER le motivazioni di cui in premessa; VISTA la L. R. 44/91; AD unanimità di voti; DICHIARARE il presente atto immediatamente esecutivo. Accordo preliminare per la partecipazione al bando “Borghi in Festival” • La Fondazione Le Vie dei Tesori con sede legale a Palermo. C.F. 97291400824, P.IVA 06413100824 rappresentata dalla dott.ssa Xxxxx Xxxxxx in qualità di Legale rappresentante • Il Comune di XXXXXX, rappresentato da XXXX • il Comune di XXXXX ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione del comma 1 dell’art 133 patrimonio culturale – materiale e immateriale - ricadente all’interno del proprio territorio, nel primario interesse e vantaggio culturale, civile ed economico della LR 27/12/2011 n. 66comunità, oltreché del più generale pubblico nazionale e internazionale e dei flussi turistici correlabili; • il Comune di XXXX promuove ogni attività che possa favorire la valorizzazione del proprio patrimonio storico-monumentale impegnandosi per ogni necessario intervento di fruizione in senso innovativo dei beni storici, architettonici, monumentali, naturalistici; • il Comune di XXXXX per il raggiungimento di obiettivi di valorizzazione del proprio patrimonio vuole avvalersi di modelli gestionali ed esperienziali innovativi che possano rappresentare per la collettività momenti di crescita nelle diverse e svariate forme (sociale, culturale, educativa, economica…); • il Comune intende rispondere al bando “Borghi in particolare il punto 1.3.2Festival” comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori, del Ministero dei Beni culturali che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta finanziamento di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza attività culturali, da realizzarsi in forma di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunofestival, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume il benessere e migliorare la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • qualità della vita degli abitanti dei borghi italiani attraverso la coesione e promozione del bene comune, della cultura; • il radicamento capillarebando è rivolto ai Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse; • in particolare, Borghi in Festival punta a promuovere e sostenere la vicinanza alla gente sui qualità e le eccellenze dei territori, per valorizzarne le risorse culturali, ambientali e turistiche; a creare opportunità per il miglioramento sociale ed economico, anche attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità; a promuovere e sostenere contenuti innovativi nelle attività di educazione e formazione; a rafforzare l’offerta turistica e culturale dei territori; a sviluppare approcci progettuali integrati pubblico-privato; • i Comuni possono partecipare singolarmente o in rete tra loro, e anzi il bando intende favorire progettualità basate su approcci integrati, e sono tenuti a costituire partenariati con almeno un ente non profit e con almeno un soggetto co-finanziatore. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete; • il Comune di XXXX, a tal fine, è interessato a istituire rapporti di collaborazione con soggetti privati non profit per ila realizzazione di azioni progettuali di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e storico; • La Fondazione “Le Vie dei Tesori” è un ente non profit che, nell’ambito dei propri obiettivi statutari, intende promuovere la valorizzazione in modo innovativo di beni storici, artistici e culturali; la promozione dei territori e l’identità popolare, espressione dei contestidelle comunità; la diffusione e la divulgazione della conoscenza scientifica; la pianificazione e la realizzazione di attività di studio e di ricerca in questi ambiti; la diffusione di nuove forme di turismo culturale; la promozione di stili di vita sostenibili; la costruzione di modelli di “città-comunità” attraverso alleanze tra istituzioni pubbliche e soggetti privati nel segno della valorizzazione del territorio; • la democrazia partecipataFondazione Le Vie dei Tesori è titolare del marchio Le Vie dei Tesori ed è organizzatrice del Festival Le Vie dei Tesori, il più grande Festival siciliano e uno dei principali Festival italiani dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale di città e borghi (oltre 400 mila ingressi nell’edizione 2019, con più 5.5 milioni di euro di indotto turistico sulla Sicilia nell’edizione 2019); • il Festival “Le Vie dei Tesori” mette a rete istituzioni pubbliche e soggetti privati con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze materiali e immateriali dei territori e che, pur non perseguendo scopi commerciali, costituisce un volano dello sviluppo culturale, economico e sociale della comunità; • il Festival Le Vie dei Tesori gode del patrocinio delle massime istituzioni dello Stato (Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero dei Beni culturali) ed è stato insignito negli ultimi cinque anni della medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica; • il Festival Le Vie dei Tesori è inserito nel calendario delle manifestazioni di massimo interesse turistico della Regione siciliana – assessorato al Turismo; • il Festival Le Vie dei Tesori è riconosciuto come progetto di eccellenza nell’accordo di valorizzazione stipulato con l’assessorato ai Beni culturali della Regione siciliana; • il Festival “Le Vie dei Tesori” è un volano per la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema crescita dell’offerta di servizi alla persona, turistici sia in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.termini quantitativi che qualitativi;
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Samples: Accordo Preliminare
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione l'articolo 56 del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 113117, ancora in vigore ai sensi Codice del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2Terzo settore, che prevede azioni per sostenere consente alle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, di sottoscrivere con le organizzazioni di volontariato e qualificare le associazioni di promozione sociale, convenzioni finalizzate allo svolgimento in favore di terzi di attività o servizi sociali di interesse generale, se più favorevoli rispetto al ricorso al mercato. L’attività richiesta presenta i suddetti requisiti tenuto conto dell’alto valore sociale costituito dalla prevenzione del contagio da Covid-19; - la prescrizione dello stesso articolo 56 del D.lgs. n. 117 del 2017 in base alla quale le convenzioni suddette possono prevedere esclusivamente il sistema rimborso alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale delle spese effettivamente sostenute e documentate; - la nota prot. n. 283638 del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 7 agosto 2020 della Divisione Risorse, Direzione Centrale Amministrazione, Pianificazione, e Logistica, Settore Approvvigionamenti, Ufficio Gestione Gare, con la quale è stata approvata ed inoltrata si forniscono indicazioni relative alla ripresa dell’attività lavorativa in presenza; - il Parere del Consiglio di Stato del 26 luglio 2018, che, con riferimento all’affidamento dei servizi sociali, esclude la regolazione di origine euro-unitaria, e quindi, ne stabilisce l’estraneità al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare Codice dei contratti pubblici allorché l’ente affidatario svolga il punto il punto 2.3.2.1servizio a titolo integralmente gratuito. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato Lo stesso parere precisa che la situazione convenzione deve disciplinare le modalità del rimborso delle spese, nel rispetto del principio di crisi economicaeffettività delle stesse, socialecon esclusione di qualsiasi attribuzione a titolo di maggiorazione, civile accantonamento, ricarico o simili, con la limitazione del rimborso dei costi indiretti alla quota imputabile direttamente all’attività oggetto della convenzione; del dettaglio del rimborso spese giornaliero per addetto, richiesto dalla Associazione ODV Gruppo "Sorgente" - Gualdo Tadino – PG - Organizzazione Volontaria di Protezione Civile a fronte del servizio oggetto della presente convenzione, pari ad € 50,00 (cinquanta/00), allegato alla presente; che le attività da espletare consisteranno esclusivamente nell’assistenza resa in prevalenza agli utenti ed altri soggetti esterni (ad esempio fornitori e politica che investe il nostro Paese ed anche manutentori) nel corretto accesso all’ufficio e nell’utilizzo della strumentazione necessaria per la Toscana mostra caratteristiche nuoverilevazione della temperatura corporea ai fini del contenimento del contagio da Covid-19 e, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e duratapertanto, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi configurano come “bene comunesvolgimento in favore di terzi di attività o servizi sociali di interesse generale”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.;
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VISTO. l’ “Ipotesi di contratto decentrato integrativo per il Piano integrato sociale regionale 2007-2010personale non dirigente del Comune di Campi Bisenzio sull’utilizzo delle risorse del fondo relativo al trattamento economico accessorio anno 2016”, approvato con deliberazione sottoscritta in data 18 novembre 2016, dal Direttore Generale dell’Ente e dalla delegazione di parte sindacale, costituita dalle R.S.U. elette e dai rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche CCNL intervenute alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestitrattativa; • la democrazia partecipataRelazione illustrativa e tecnico-finanziaria al contratto integrativo anno 2016, redatta e sottoscritta in data 22 novembre 2016 dal Direttore del Settore Organizzazione Interna dell’Ente, Xxxx.xx Xxxxx Xxxxxxx, che è stata trasmessa in pari data agli scriventi Revisori con comunicazione PEC; • la flessibilitàl’art. 5, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicalecomma 3 del CCNL 01.04.1999, che chiama assegna al Collegio dei Revisori dei conti il controllo sulla compatibilità con il bilancio dell’Ente dei costi della contrattazione collettiva decentrata integrativa e, pertanto, sulla permanenza degli equilibri finanziari del bilancio stesso, senza peraltro entrare nel merito dei vari istituti contrattuali applicati; • l’art. 40 del D. Lgs. 165/2001 che determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro, nonché le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza materie relative alle relazioni sindacali e le materie escluse dalla predetta contrattazione integrativa; • che l’art. 1 comma 236 della legge 208/2015 stabilisce “….a decorrere dal 1 gennaio 2016 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di questi elementi livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165, e successive modificazioni, non può superare il corrispondente importo determinato per l’anno 2015 ed è, comunque, automaticamente ridotto in espressioni misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della società civilenormativa vigente”; • che il parere dei revisori attiene, in primis il volontariato organizzato. Considerata quindi, alla compatibilità dei costi (sostanzialmente la storica copertura finanziaria) e consolidata collaborazione tra non certo la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze sua legittimità e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.regolarità rispetto alle norme del contratto collettivo;
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Samples: Contratto Decentrato Integrativo
VISTO. l’art. 91 del CCNL “Comparto Università”, sottoscritto in data 16.10.2008; - l’Accordo per la determinazione dei criteri generali in materia di indennità di responsabilità ex art. 91 del CCNL 16 ottobre 2008, sottoscritto in data 7 marzo 2016, relativo all’Articolazione interna delle strutture dell’Amministrazione Centrale; - l’Accordo per la determinazione dei criteri generali in materia di indennità di responsabilità ex art. 91 del CCNL 16 ottobre 2008, sottoscritto in data 27 gennaio 2017, relativo all’Articolazione interna dei Dipartimenti; - l’”Accordo per la destinazione delle risorse trattamento accessorio anno 2017 – Poste ancora da regolare”, sottoscritto in data 21 giugno 2017, che conferma la destinazione delle risorse del fondo di competenza anno 2017, pari a € 120.516,00, già previste nei precedenti accordi. Allo scopo di consentire un’integrazione con modalità UNA TANTUM, per l’anno 2017, del modello organizzativo relativo alle Scuole, in vista di assecondare gli obiettivi contenuti nel Piano strategico 2016-2018 in materia di orientamento e internazionalizzazione, sarà destinato per il Piano integrato sociale regionale 2007predetto anno l’importo di Xxxxxx Xxx Xxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxx 000 0000000-20100000 | fax 000 0000000 | e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xx X.XXX | Cod. Fis. 01279680480 €10.000 a valere sulla voce delle “Somme non utilizzate Fondo anno precedente” per la valorizzazione di Posizioni sperimentali legate al modello organizzativo delle Scuole; - i suddetti Accordi si riferivano esclusivamente alla sottoarticolazione interna delle strutture dell’Amministrazione centrale e dei Dipartimenti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007mentre veniva rinviato ad un successivo confronto ed al relativo accordo la definizione dei criteri di correlazione delle funzioni alle relative indennità nelle Scuole, n. 113in attesa della conclusione dei lavori di pesatura relativi alle stesse; - all’esito dei suddetti lavori di pesatura, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66è possibile acquisire al tavolo la proposta di organizzazione delle strutture amministrative di supporto alle Scuole alla luce degli attuali assetti statutari e regolamentari e dei principi generali che caratterizzano la riorganizzazione, ed in particolare riguardo alla: • rilevanza degli aspetti funzionali, propri delle amministrazioni, improntate a una gestione per processi; • riconduzione delle responsabilità alle apicalità definite per la gestione delle strutture organizzative ed il punto 1.3.2presidio dei processi, costituite dalle figure dei Dirigenti e dei RAD; • implementazione della struttura matriciale a collegamento delle strutture organizzative dell’Amministrazione centrale e delle strutture di erogazione di servizi finali. - i compiti istituzionali affidati alle Scuole, dichiarati nel regolamento e negli ulteriori documenti regolamentari o di indirizzo consistono in: • Supporto all’Organo; • Programmazione didattica; • Didattica delle carriere studenti (riconoscimento crediti, delibere, nulla osta, …); • Qualità dei corsi di studio; • Orientamento; • Accesso ai corsi e test di ammissione; • Mobilità; e che tali compiti richiedono sinergia con le strutture di Ateneo e rientrano nei processi di rilievo a livello di strutture dipartimentali e centrali; - del documento progettuale “Riorganizzazione delle strutture di supporto alle Scuole”, allegato alla presente ipotesi di accordo, che prevede azioni contiene una proposta relativa all’ organizzazione delle strutture di supporto alle Scuole e nello specifico all’individuazione delle funzioni di responsabilità strutturali e delle funzioni specialistiche sperimentali; - che rispetto all’iniziale ipotesi finalizzata ad attivare, attraverso l’utilizzo delle risorse dedicate in via transitoria per sostenere il 2017 pari a €10.000, funzioni specialistiche a valorizzazione degli obiettivi strategici di Ateneo (orientamento e qualificare il sistema Internazionalizzazione) per favorirne la crescita e lo sviluppo, risulta ora urgente mettere in atto, attraverso uno specifico percorso, gli adempimenti richiesti per preparare la visita dell’Anvur per l’accreditamento periodico; - che, infatti, in data 13 aprile 2017 è pervenuta all’Ateneo la notizia della data in cui l’Anvur effettuerà la visita; - che essa è fissata nell’ottobre del Terzo settore toscano Vista 2018; - che tale momento di accreditamento periodico richiede una lunga ed accurata preparazione istruttoria e documentale che garantisca ad Anvur di verificare in maniera compiuta la propria proposta coerenza fra gli obiettivi definiti a livello centrale e periferico, le strategie messe in atto per raggiungerli, i risultati conseguiti attraverso un cruscotto di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza indicatori sulla carriera degli studenti a livello di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” Corsi di Studio; - stante l’importanza e il punto 6.3.2diffuso impegno che tale attività comporta per i corsi di studio di UNIFI, è richiesto, fin da subito, l’allestimento di operazioni volte alla valorizzazione e omogeneizzazione dei percorsi di Assicurazione della Qualità (AQ). Appare pertanto necessario ridefinire in tal senso la destinazione prioritaria delle risorse non permanenti già di massima contrattate con l’accordo del 6 aprile 2017 per le Scuole, rispetto ai processi allora individuati di Orientamento ed Internazionalizzazione, che prevede saranno comunque presidiati dalle funzioni di sviluppare responsabilità attivate sulle risorse strutturali del fondo; - che è urgente pertanto costituire all’interno delle scuole, strutture principalmente coinvolte, una rete professionale di risorse che, in modo esperto e coordinato, nonché previo processo formativo, sviluppino in sinergia ed omogeneità le azioni necessarie per il percorso di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi accreditamento; - che costituiscono la rete professionale di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo trattasi deve essere avviata quanto prima per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione consentire l’inizio dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.lavori;
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Samples: Ipotesi Di Accordo
VISTO. il Decreto Direttoriale n. 3277 del 30 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca con il quale è stato emanato l’“Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di “ecosistemi dell'innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S””, nell’ambito del Piano integrato sociale regionale 2007-2010Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato con deliberazione Missione 4 Istruzione e ricerca –Componente 2 Dalla ricerca all’impresa –Investimento 1.5, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (di seguito Avviso); considerato che ai sensi dell'art. 7, comma 2 dell’Avviso, ai fini dell’ammissibilità della proposta, quest’ultima dovrà prevedere che almeno il 40% del Consiglio regionale personale assunto a tempo determinato deve essere di genere femminile e almeno il 40% delle borse di dottorato deve essere assegnato a ricercatrici. A tal fine, i bandi di reclutamento di nuovo personale prevedono opportune clausole dirette all'inserimento, come requisiti necessari e come ulteriori requisiti premiali dell'offerta, di criteri orientati a promuovere l’occupazione femminile, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 47 “Pari opportunità, generazionali e di genere, nei contratti pubblici PNRR e PNC” del D.L. 31 ottobre 2007maggio 2021, n. 11377 convertito in legge 29 luglio 2021, ancora n. 108”; considerato che il Ministero dell’Università e della Ricerca, in vigore ai sensi attuazione dell’Investimento 1.5 -“Creazione e rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S” nell’ambito della M4C2 del comma 1 dell’art 133 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), intende finanziare, con il suddetto Avviso, la creazione di n. 12 (dodici) Ecosistemi dell’Innovazione sul territorio nazionale dedicati alla promozione e al rafforzamento della LR 27/12/2011 n. 66collaborazione tra il sistemadella ricerca, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, valorizzando i risultati della ricerca, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio e che il finanziamento totale previsto è di 1300 milioni di euro; richiamato il Decreto Rettorale n. 278 del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 17/02/2022 ratificato con la Delibera CDA/25-02-2022/35 con il quale è stata approvata ed inoltrata la partecipazione dell’Università di Parma alla proposta progettuale del soggetto proponente “Alma Mater Studiorum –Università di Bologna” per un Ecosistema dell’Innovazione con un focus tematico sulla transizione ecologica, nella quale l’Università di Parma assumerà il ruolo di leader in 2 Spoke, il ruolo di socio fondatore dell’Hub e il ruolo di Xxxxxxxx affiliato allo Spoke; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 703 del 20/04/2022 sono state approvate le graduatorie delle proposte pervenute in risposta al Consiglio regionale suddetto Avviso con l’ammissione alla Fase 2 per la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. presentazione della “Emergenza urgenza territorialeProposta Integrale” e che quest’ultima è stata trasmessa da parte del soggetto proponente al MUR entro la scadenza prevista in data 20/05/2022; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 1052 del 23/06/2022 di concessione al finanziamento è stata concessa un’agevolazione per l’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00 per la realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione identificato con codice ECS00000033 dal titolo “Ecosystem for Sustainable Transition in Xxxxxx-Romagna”; preso atto che all’Università degli Studi di Parma, quale Soggetto Pubblico Beneficiario titolare di agevolazione, è stato attribuito il punto 6.3.2, che prevede codice CUP di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione progetto D93C22000460001; richiamato il Decreto Rettorale n. 1202 del 14/07/2022 ratificato con delibera CDA/28-07-2022/296 con il Terzo settore toscanoquale è stato autorizzato l’introito a titolo di agevolazione a favore dell’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00; considerato che si rende necessario attivare nuove procedure pubbliche di selezione per il conferimento di Assegni di Ricerca, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale ai sensi dell’art. 22, della Legge 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche 240 da dedicare alla legge regionale 24 febbraio 2005realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione dell’Ecosistema dell’Innovazione in oggetto; considerato che i fondi per il conferimento dei nuovi Assegni di Ricerca graveranno sul budget dell’Area Ricerca U.O. Supporto alla Ricerca Nazionale e Industriale -UA.PR.AC.AR06.RICNAZ –progetto contabile PNRR_ECS_2022_PERSONALE_NUOVO, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficaceCUP D93C22000460001, che assume presenta la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.necessaria disponibilità economica;
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Samples: Research Grant Agreement
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010l’articolo 14, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007comma 3, n. 113, ancora in vigore dell’Avviso pubblico ai sensi del comma 1 dell’art 133 quale “Entro 30 giorni dal provvedimento di concessione di cui all’articolo 2, la Direzione centrale attività produttive e turismo – Servizio risoluzione crisi aziendali e transizione industriale provvede alla sottoscrizione dell’atto d’obbligo alla concessione, redatto RITENUTO di allegare sub 2), quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento di concessione, lo schema dell’atto d’obbligo redatto sulla base dello schema fornito dal Ministero dell’ambiente e della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere sicurezza energetica e qualificare il sistema integrato con la decisione della Commissione europea C(2023) 2395 final del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 03.04.2023 con la quale la medesima Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti del regime di aiuti SA.106007 e il Regolamento delegato (UE) 2023/1184 della Commissione del 10 febbraio 2023 pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 157 del 20 giugno 2023, atto che integra la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio definendo una metodologia dell'Unione che stabilisce norme dettagliate per la produzione di carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto; RITENUTO di provvedere alla trasmissione al beneficiario del presente decreto di concessione e dell’allegato schema dell’atto d’obbligo per la sottoscrizione da parte di AcegasApsAmga S.p.A. (capofila) e di HestAmbiente s.r.l. (partecipante) di Trieste per l’accettazione del finanziamento, con cui gli stessi soggetti dichiarano di accettare espressamente e integralmente tutti i termini, gli obblighi e le condizioni correlate alla realizzazione del progetto a valere sulle risorse dell’Investimento 3.1; ATTESO che l’efficacia del presente provvedimento di concessione è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario condizionata sospensivamente alla sottoscrizione del predetto atto d’obbligo da parte del beneficiario, composto da AcegasApsAmga S.p.A. (capofila) e sociale integrato regionale 2012-2015da HestAmbiente s.r.l. (partecipante), ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” alla sua trasmissione al Servizio risoluzione crisi aziendali e il punto 6.3.2transizione industriale della Direzione centrale attività produttive e turismo per la sottoscrizione da parte del direttore del Servizio risoluzione crisi aziendali e transizione industriale della Direzione centrale attività produttive e turismo, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale entro 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione giorni dalla data del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.presente provvedimento;
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VISTO. l’articolo 15, comma 1, della legge 7 agosto 1990 n. 241, e successive modifiche e integrazioni, in base al quale le pubbliche amministrazioni possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione decreto Legislativo del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 15 marzo 2010 n. 66, ed recante “Codice dell’ordinamento militare”; - il Decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010 n. 90, recante il “Testo unico delle disposizioni regolamentari in particolare il punto 1.3.2materia di ordinamento militare, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la a norma dell'articolo 14 della legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 28 novembre 2005, n. 40 ed 246”; - la legge 6 novembre 2012, n. 190, la quale ha individuato l’ANAC quale Autorità nazionale chiamata a svolgere attività di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; - il decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, con cui si è provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; - il decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39, con cui sono state disciplinate le prescrizioni per il conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico; - il decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97, recante revisione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza di cui alla legge regionale 22 maggio 20016 novembre 2012, n. 25 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; - il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, il quale ha ampliato e rafforzato il ruolo dell’ANAC ed ha altresì stabilito, all’articolo 19, comma 2, che sono trasferiti alla medesima Autorità anche “i compiti e le funzioni svolti all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, incaricando, dunque, l’ANAC di vigilare sull’attività contrattualistica pubblica, orientando i comportamenti e le attività delle Amministrazioni al fine di promuovere una più efficiente utilizzazione delle risorse; - il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii., recante “Codice dei contratti pubblici” (G.U. n. 91 del 19 aprile 2016); - la legge 30 novembre 2017, n. 179 recante “disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” che ha introdotto modifiche all’articolo 54-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165; - la direttiva UE del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2019/1937 del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione; - che l'X.X.XX. ha come scopo istituzionale primario quello di vigilare per prevenire e contrastare i casi di corruzione nelle amministrazioni pubbliche, anche mediante l'attuazione della trasparenza in tema tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l'attività di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile vigilanza nell' ambito dei contratti pubblici e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunodell’ affidamento degli incarichi, al fine di favorire l’attuazione evitare situazioni di conflitto d’interesse che possono arrecare gravi danni al bilancio pubblico e alla regolarità amministrativa delle procedure in attuazione dei principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione; - che l’articolo 54-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, come novellato dalla legge 179/2017 - nell’ambito di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, più ampia attività prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche – attribuisce all’X.X.XX. poteri di xxxxxxxxx e sanzionatori in materia di segnalazioni di illeciti da parte di whistleblowers; - che assume il Ministero della Difesa intende consolidare al proprio interno la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità cultura della legalità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, trasparenza ed in particolare nei seguenti settori.generale promuovere un’efficace strategia di prevenzione della corruzione con il supporto collaborativo dell’Autorità nazionale anticorruzione, anche attraverso la corretta gestione degli appalti pubblici e delle segnalazioni dei whistleblowers;
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Samples: Protocollo d'Intesa
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Reg. UE n. 1293/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.211 dicembre 2013, che prevede azioni istituisce un programma europeo per l’ambiente e per il clima (LIFE) per il periodo 2014/2020, avente, come obiettivo generale, tra gli altri, quello di sostenere la governance ambientale e qualificare climatica, anche mediante una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali; DATO ATTO che l’ARSIAL ha presentato alla Commissione Europea un progetto LIFE, denominato LIFE19 GIE/IT/000977 GRAsslands Conservation Efforts through usage (Grace), che promuove la conservazione e il sistema ripristino degli Habitat Natura 2000 legati alle praterie secondarie (Habitat target: 6210*-6220*-6230*) all’interno di tre Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Regione Lazio (Monti Ausoni e Aurunci - IT6040043, Monti Reatini - IT6020005, Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate - IT6030005); DATO ATTO che con nota della Commissione Europea del Terzo settore toscano Vista 7 agosto 2020, acquisita al protocollo ARSIAL con n. 6818 del 10 agosto 2020, veniva comunicata all’Agenzia la propria proposta formale approvazione del progetto LIFE GRACE e veniva trasmesso il Grant Agreement, che è stato sottoscritto dal legale rappresentante di deliberazione n. 38 ARSIAL il 20 agosto 2020 e rimesso ai Servizi della Commissione Europea; CONSIDERATO che: - nell’ambito del 19/12/2011 con la quale progetto LIFE Grace è stata approvata ed inoltrata realizzata dal Dipartimento di Biologia Ambientale - UniSapienza di Roma (di seguito DEB per brevità), per ciascuna delle richiamate ZPS, un’analisi ambientale mirata ad identificare l’attuale stato di distribuzione e lo stato conservativo dei tre “habitat target” con relative pressioni e minacce delle attività potenzialmente impattanti; - il Comune di Vetralla (VT) è ente esponenziale dei diritti di uso civico di pascolo di superfici ricadenti nella ZPS Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate (IT6030005), sulle quali sono stati rilevati habitat di direttiva interessati da parziale degrado; - che un uno degli obiettivi del progetto LIFE Grace è quello di definire con i diversi stakeholder la realizzazione di un modello di gestione condivisa e partecipata, finalizzata alla promozione di interventi direttamente connessi e necessari al Consiglio regionale la bozza mantenimento in uno stato di Piano sanitario conservazione soddisfacente di habitat e sociale integrato regionale 2012-2015specie ricadenti nelle ZPS di progetto; - in esito alle analisi ambientali sono state prodotte cartografie della distribuzione, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” con stime del grado di conservazione degli habitat di progetto, per i quali, previa attivazione di specifici iter autorizzativi presso le competenti Direzioni Regionali (Ambiente e il punto 6.3.2Agricoltura), che prevede occorre attuare strategie di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli gestione mediante interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche volti alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoconservazione e/o ripristino delle superfici interessate, al fine di favorire l’attuazione realizzare gli obiettivi generali della Dir. 92/43 CEE Habitat, ovvero salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche (artt. 2 e 3); - in particolare dai rilievi effettuati dai botanici dell’Università La Sapienza, sono state identificate specifiche aree del territorio comunale di Vetralla (VT) ricadenti nella ZPS Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate (IT6030005) fruite a pascolo (cartografie di dettaglio) che implicano urgenti azioni e/o interventi mirati al recupero, e alla conservazione e gestione delle aree; - Arsial ha acquisito dall’Istituto Geografico Militare Italiano la riproduzione digitale di fotogrammi del volo G.A.I. 1954-1955, riguardanti l’intera superficie regionale, provvedendo alla georeferenziazione e alla mosaicatura, in coerenza con le sezioni della Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:10.000, elaborando ricostruzioni diacroniche sull’uso e sulla copertura del suolo su tutto il territorio regionale, che, confrontate con quelle di epoche successive, consentono di verificarne i cambiamenti intercorsi; DATO ATTO che per la realizzazione delle Azioni di progetto Life Grace, con particolare riguardo all’implementazione di un modello di cooperazione in materia di conservazione della biodiversità agraria e naturalistica secondo aree omogenee, già individuate dell’ambito delle analisi ambientali, risulta necessario avviare una sussidiarietà solidalecollaborazione tra ARSIAL e il Comune di Vetralla (VT) al fine di attivare le migliori pratiche di gestione e conservazione degli habitat semi-naturali di prateria, concreta tra le quali: - attivazione di codici di condotta degli operatori agricoli e di modelli di cooperazione in materia di conservazione, monitoraggio della biodiversità nonché di sviluppo di un modello sul marketing delle filiere locali; - implementazione del regolamento di esercizio dell’uso civico di pascolo, secondo previsioni in materia ambientale; - implementazione della pianificazione forestale e dei pascoli attiva e/o in itinere su scala comunale, con riferimento a superfici fruite/non fruite, sulla scorta delle fide in essere, in coerenza con la L.R. n. 39/2002 e Regolamento Regionale n. 7/2005; - predisposizione di documentazione tecnico-scientifica utile alla sottoscrizione di misure contrattuali (accordi di gestione) ai sensi della DGR Lazio 569/2012; - predisposizione di istanza di avvio di procedimenti di verifica di corrispondenza di interventi ed efficaceattività pre-valutati e/o di screening specifico (Livello I della VIncA), per conseguire l’autorizzazione ad eseguire interventi volti alla manutenzione e/o recupero dei pascoli ricadenti in Area Natura 2000 ai sensi delle Linee Guida Regionali VIncA di cui alla DGR 938/2022, nonché di ulteriori normative ad essa correlate; - attivazione di procedure per la conservazione degli habitat di prateria tutelati ai fini della biodiversità ai sensi del D. Lgs. 34/2018 e del Decreto Interministeriale 12/08/2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali”, che assume cita il Volo GAI 1954-1955 come documentazione utile a dimostrare la comunità come obbiettivopresenza stabile e continuativa di precedenti colture agro-silvo-pastorali sulle superfici oggetto di eventuale ripristino; DATO ATTO che ARSIAL e il Comune di Vetralla (VT) convengono di sviluppare congiuntamente, da tutelarenell’ambito delle attività di progetto, valorizzarespecifiche azioni volte ad attivare procedure finalizzate alla realizzazione di attività/azioni/interventi idonei al miglioramento della gestione e conservazione degli habitat di prateria secondaria ricadenti su superfici di pascolo individuate su specifiche aree, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • con il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità supporto gratuito di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.ARSIAL;
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Samples: Accordo Di Collaborazione
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010l’allegato “MANIFESTAZIONE DI INTERESSE IN MODALITÀ TELEMATICA SUL SISTEMA START DELLA REGIONE TOSCANA, approvato con deliberazione PREVIA INDAGINE DI MERCATO, PER l’AFFIDO, AI SENSI DELL’ ARTICOLO 1 DEL D.L. 76/2020 E DEGLI ARTICOLI 21 E 8 DEL REGOLAMENTO DEI CONTRATTI PUBBLICI SOTTO SOGLIA COMUNITARIA DEL CONSORZIO Z.I.A., DELLA POLIZZA RCTO (RESPONSABILITÀ CIVILE VERSO TERZI E PRESTATORI D’OPERA) DEL per un numero di giorni 15 (quindici) dalla relativa pubblicazione; - Di adottare la presente determina a contrarre per affidamento di servizi professionali in tema contabile, tributario e amministrativo del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore Consorzio Zona Industriale Apuana; - Di dare atto che ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66presente adozione di determina a contrarre, ed in particolare stante la tipologia di servizi, l’importo della base di procedura e la non presenza di elenchi di operatori per tali tipologie di sevizi presso il punto 1.3.2Consorzio Z.I.A, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista le modalità di affido si possono sintetizzare nelle seguenti fasi: - Preventiva indagine di mercato da effettuarsi Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana accessibile all’indirizzo: xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xx (di seguito “START”) sulla base della quale verranno selezionati almeno 15 (quindici), se sussistenti, operatori economici a cui far pervenire richiesta di invito a proporre la propria proposta migliore offerta per i servizi di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con cui trattasi; - A seguito dell’espletamento della suddetta manifestazione di interesse, verrà determinato il numero degli operatori economici che hanno chiesto di aderire alla stessa e che risultano regolarmente ammissibili; - Si precisa che, qualora il numero di manifestazioni di interesse, pervenute e regolarmente ammissibili, da altrettanti operatori economici, fosse maggiore di 15 (quindici), si procederà ad individuare un numero massimo di 15 (quindici) operatori mediante sorteggio pubblico; - L’eventuale sorteggio di cui sopra, da svolgersi in seduta pubblica, verrà effettuato come da comunicazione sulla piattaforma START, in data e luogo comunicati, sempre tramite la quale è stata approvata ed inoltrata stessa piattaforma, a tutti gli operatori economici che hanno manifestato interesse e che sono stati ritenuti regolarmente ammissibili; - Nel caso in cui, al Consiglio regionale contrario, il numero di manifestazioni di interesse regolarmente ammissibili risulti, invece, inferiore od uguale a 15 (quindici) si procederà invitando a presentare offerta tutti gli operatori economici ritenuti regolarmente ammissibili; - La lettera di xxxxxx verrà inviata agli operatori economici di cui sopra, a seguito della scadenza dei termini previsti per la bozza presente manifestazione di Piano sanitario interessi e sociale integrato regionale 2012-2015delle procedure di cui sopra, ed esclusivamente alla casella di posta elettronica registrata sul portale START da ogni singolo operatore che ha manifestato interesse e sarà, inoltre resa disponibile sul portale START nell’area riservata all’appalto in particolare il punto il punto 2.3.2.1oggetto assieme alla restante documentazione di gara. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede - La procedura di sviluppare azioni di aggiudicazione si svolgerà in modalità telematica: le dichiarazioni per la partecipazione e le offerte dovranno essere formulate dagli operatori economici e ricevute dalla Stazione appaltante esclusivamente per mezzo del portale START; - Si precisa che: saranno ammessi a partecipare alla manifestazione di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed interesse i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiatiindicati nell'art. La Regione Toscana45, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienzacomma 2 del D. Lgs. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi 50/2016; per partecipare alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.stessa gli operatori economici interessati dovranno dichiarare:
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Samples: Polizza Assicurativa Rcto
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007decreto legge 24 giugno 2014, n. 11390, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 66114, ed in particolare il punto 1.3.2secondo cui i compiti e le funzioni svolti dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, che prevede azioni per sostenere servizi e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale forniture sono trasferiti all’Autorità Nazionale Anticorruzione; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010relazione dell’Xxxxxxx Xxxxxxxxx Lavori, Con nota in data 30.11.2017, prot.131848, il competente Ufficio, a seguito della presentazione di un esposto formulato da un operatore economico e della nota della Stazione appaltante acquisita al prot. ANAC n. 127590 in data 16.11.2017, ha comunicato alla medesima Stazione appaltante “Azienda Ospedaliera San Xxxxxxx Xxxxxxxxx” l’avvio del procedimento istruttorio volto a chiarire le criticità venute in rilievo in ordine alla procedura aperta in oggetto indicata, afferenti in particolare a: - il criterio di valutazione dell’offerta ai fini dell’aggiudicazione, C1”Capacità e organizzazione dell’operatore economico – max 25 punti, laddove si prevede il sub-criterio SC1_C1: Importo dei cantieri edili terminati e collaudati negli ultimi 5 anni – max 15 punti , il sub-criterio SC2_C1: Dotazione di mezzi e attrezzature di lavoro proprie – max 8 punti ed il sub-criterio SC3_C1: Tipologia e quantità di materiali edili stoccati in magazzino – max 2 punti, alla luce di quanto previsto nel Codice dei contratti pubblici, nonché, in particolare, nelle Linee Guida Anac n. 2 di attuazione del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 70 50, recanti “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005Offerta economicamente più vantaggiosa”. In particolare al paragrafo II delle Linee Guida predette, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001si stabilisce che “…Nella valutazione delle offerte possono essere valutati profili di carattere soggettivo introdotti qualora consentano di apprezzare meglio il contenuto e l’affidabilità dell’offerta o di valorizzare caratteristiche dell’offerta ritenute particolarmente meritevoli; in ogni caso, n. 25 devono riguardare aspetti, quali quelli indicati dal Codice, che incidono in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenzamaniera diretta sulla qualità della prestazione”; Considerato - i criteri di valutazione dell’offerta ai fini dell’aggiudicazione, C2”Qualifiche ed esperienza professionale del personale destinato ai cantieri del presente accordo quadro”, suddiviso in SC1_C2: Qualifica professionale e curriculum del Direttore Tecnico di Cantiere- max 8 punti, in SC2_C2: Numero di laureati a tempo indeterminato - max 7 punti ed in SC3_C2: Numero di operai edili specializzati – max 5 punti, e C3 “ Organizzazione dei cantieri del presente accordo – capacità produttiva” che prevede il sub-criterio SC1_C3: Composizione e qualifica professionale della squadra edile tipo – max 8 punti, che sembrano essere una duplicazione dello stesso criterio di valutazione dell’offerta, consistente nell’organizzazione, qualifiche ed esperienza del personale effettivamente utilizzato nell’appalto di cui trattasi. Al riguardo si chiedeva di chiarire, esplicitando le motivazioni alla base della previsione da parte della Stazione appaltante, dei criteri di valutazione dell’offerta sopradescritti, in riferimento all’influenza che tali elementi producono sulla qualità dell’offerta e conseguentemente sulle lavorazioni, oggetto dell’appalto, tenuto conto di quanto stabilito dal predetto par.II delle Linee Guida Anac n. 2 e dall’art.95, comma 6 , lett. e) del Codice dei Contratti pubblici, che ad ogni buon fine si trascrive : e) l’organizzazione , le qualifiche e l’esperienza del personale effettivamente utilizzato nell’appalto, qualora la qualità del personale incaricato possa avere un’influenza significativa sul livello dell’esecuzione dell’appalto. La Stazione appaltante con nota in data 04.12.2017, acquisita al protocollo di questa Autorità in data 05.12.2017, prot.132902, ha prodotto una relazione illustrativa, volta a chiarire gli aspetti di criticità sollevati. In particolare, in riferimento all’introduzione di profili soggettivi nella valutazione dell’offerta, viene evidenziato che “La presente procedura di gara prevede la sottoscrizione di un accordo quadro biennale con due operatori economici. Come noto lo strumento dell’accordo quadro è per sua natura caratterizzato da un’alea di indeterminatezza sui lavori da realizzare atteso che, in fase di gara, gli stessi possono essere individuati solo in via presuntiva nell’ambito di una generica classe merceologica( in questo caso quella dei lavori edili rientranti nella categoria OG1) e che la situazione loro esatta natura, consistenza e durata sono subordinate a specifiche esigenze sanitarie definibili solo a valle dell’aggiudicazione quali la disponibilità dei locali dove si rende necessario intervenire, gli accorgimenti necessari a limitare le interferenze con l’attività assistenziale, ecc… In questo contesto, diventa di crisi economicafondamentale importanza misurare le reali capacità e limiti prestazionali degli operatori economici atteso che, socialegli stessi , civile dovranno garantire le seguenti ed ulteriori necessità specifiche del luogo dove si interviene…………” e politica ancora in riferimento al sub criterio SC1_C1: “Importo dei cantieri edili terminati e collaudati negli ultimi 5 anni” si afferma che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovelo stesso “ nel contesto operativo sopradescritto costituisce elemento illuminante della qualità dell’offerta in quanto consente di misurare i reali limiti dell’operatore economico e, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillarecon ciò, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolaresua reale capacità prestazionale al momento della gara. Infatti, espressione fermo restando che il possesso dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento requisiti di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”tecnica dell’operatore economico è certificato dall’attestazione SOA, rispondente questa viene rilasciata a seguito di un’istruttoria di validazione dei documenti prodotti, facenti capo agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche ultimi dieci esercizi di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree attività dell’impresa( dieci anni di lavori ed i soggetti sociali più fragili migliori cinque esercizi tra gli ultimi dieci) e il controllo triennale prevede la rideterminazione della cifra d’affari mediante la verifica dell’incidenza dell’attrezzatura e del costo del personale riferiti al quinquennio fiscalmente documentabile antecedente la data di scadenza della verifica triennale; il sub criterio SC2_C1: “Dotazione di mezzi e attrezzature proprie “nel contesto operativo sopra descritto, consente alla stazione appaltante di In riferimento alla duplicazione dello stesso criterio di valutazione dell’offerta consistente nell’organizzazione, qualifiche ed i territori marginalizzati o disagiatiesperienza del personale utilizzato nell’appalto, viene evidenziato che “L’accordo quadro è intrinsecamente caratterizzato da un’alea di indeterminatezza sull’esatta natura e consistenza dei lavori. La Regione ToscanaTale incertezza, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale unitamente alla mancanza di un progetto esecutivo a base di gara e alle specifiche esigenze della Toscanastazione appaltante sopra descritte, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo limita fortemente l’applicabilità dei criteri di appropriatezza ed efficienzavalutazione dell’offerta tecnica esemplificati alle lettere a), b), c), d), f) e g) dell’art.95, c6 del codice dei contratti pubblici. Per questo motivo, l’Amministrazione appaltante ha dovuto necessariamente approfondire i profili previsti dall’art.95, c.6 lettera e)”. Si aggiunge poi che“ il criterio C2 si propone di valutare le parti qualifiche e l’esperienza professionale del personale che l’operatore economico sarà in grado di destinare ai singoli cantieri edili attraverso la valutazione della qualifica professionale e del curriculum del Direttore Tecnico di Cantiere (SC1_C2), del numero di laureati a sviluppare proposte concrete tempo indeterminato((SC2_C2) e del numero di operai edili specializzati ((SC3_C2),mentre il criterio C3 si propone di valutare l’organizzazione del cantiere e la reale capacità produttiva consentendo di correlare in tema modo oggettivo, le risposte ai sub criteri SC3_C2 “ numero di servizi alla personaoperai edili specializzati”,SC1_C3 “ composizione e qualifica professionale della squadra edile tipo” e SC2_C3 “ numero di cantieri attivabili contemporaneamente” come appresso esemplificato: se un operatore economico dovesse dichiarare di essere in grado di attivare contemporaneamente 5 cantieri con una squadra tipo composta da n.2 operai specializzati e n. 2 operai comuni, la commissione di gara deve poter trovare riscontro oggettivo nel numero di operai edili specializzati al netto dell’indisponibilità per ferie e/o malattia. La mancanza del dato di cui al sub criterio SC3_C2 non garantirebbe una valutazione oggettiva da parte della commissione di gara.” Dalla documentazione disponibile sono state rilevate le seguenti criticità, confluite nella Comunicazione di risultanze istruttorie (nota prot.7576 del 25.01.2018 e nota 7837 del 26.01.2018): -in relazione a quanto sostenuto dalla Stazione appaltante circa “ l’alea di indeterminatezza” che caratterizzerebbe l’accordo quadro, si premette che l’accordo quadro, così come definito all’art. 3, comma 1, lett. iii) del Codice dei Contratti pubblici, è l’accordo concluso tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici, il cui scopo è quello di stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato periodo, in un’ottica particolare per quanto riguarda i prezzi e, se del caso, le quantità previste. Dalla definizione predetta e dall’art. 54 del Codice dei Contratti pubblici si evince che il ricorso a tale strumento presuppone che siano stabilite tutte le condizioni dell’affidamento e, dunque, anche quelle concernenti la natura delle lavorazioni e le modalità con cui dovranno svolgersi le prestazioni o le opere che saranno aggiudicate, potendo restare indefinite le sole quantità che saranno effettivamente richieste dalla stazione appaltante. “L’indeterminatezza sulla esatta natura dei lavori” che, a parere della Stazione appaltante, caratterizza l’accordo quadro non sembra trovare riferimento nelle norme citate poiché, pur non essendo necessario un vero e proprio progetto esecutivo, è quantomeno necessario, ripetesi, l’individuazione delle lavorazioni a farsi, supportata da un livello di sussidiarietà solidale progettazione adeguato al contratto di cui trattasi, adeguatezza che pare non riscontrarsi negli elaborati progettuali messi a disposizione agli operatori economici dalla stazione appaltante. La scelta effettuata dalla stazione appaltante di un accordo quadro concluso con più operatori economici senza la riapertura del confronto competitivo, comporta la volontà di definire ex ante tutti gli aspetti contrattuali e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorioanche quelli legati alle prestazioni da eseguire entro un limite quantitativo massimo in esito ad una stima effettuata in base all’esperienza e in base allo storico degli interventi effettuati nel corso degli anni. L’art.54, ed in particolare nei seguenti settori.comma 4 lett.a) del Codice dei Contratti pubblici stabilisce infatti :
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Samples: Accordo Quadro Biennale Per Lavori Di Manutenzione Edile
VISTO. Si attesta la copertura Finanziaria SOMME IMPEGNATE NEI DOCUMENTI PROGRAMMATORI DELL’ENTE Si dà atto che la presente proposta di Deliberazione comporta riflessi diretti/indiretta sulla situazione economico- finanziaria o sul patrimonio dell'Ente Vittoria, 3.7.2013…................ Il XxxxxxxxxX.XX SULSENTI Spazio riservato al Segretario Generale Vittoria, …................. Il Segretario Generale - Che con determinazioni dirigenziali n. 2705 del 27.10.2010, n. 3050 del 30.11.2010 e con deliberazione di G.C. n. 912 del 31.12.2010, al personale stabilizzato sono stati modificati i contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato part-time pari a 15 ore settimanali, nel senso che l’orario di lavoro è stato aumentato fino a n. 28 ore settimanali; - Che con deliberazione di G.C. n.367 del 29/06/2012 sono stati modificati i contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato part-time nel senso che l’orario di lavoro è stato aumentato fino a 30 ore settimanali; - Per l’anno 2013, alla data odierna non si è proceduto ad alcuna assunzione a tempo indeterminato; - la spesa complessiva discendente dal presente provvedimento è pari ad €. 87.792,61 comprensiva di oneri riflessi ed Irap per lo scorcio dell’anno 2013 ed è prevista negli allegati alla spesa del personale del bilancio 2013; - la spesa consolidata annuale discendente dal presente provvedimento è pari ad €.175.585,21 comprensiva di oneri riflessi ed Irap, è prevista negli allegati alla spesa del personale del bilancio pluriennale 2013/2015 ed è inferiore al limite massimo annuo per assunzioni a tempo indeterminato per l’anno 2013 pari ad €. 404,648,24; ❑ ha rideterminato la dotazione organica del personale con deliberazione n°780 del 10/12/2008 e con deliberazione di G.M. 116 del 17/02/2010 e ha effettuato la ricognizione delle eccedenze di personale, con deliberazione di G.C. n. 91 dell'8/3/2013; ❑ ha rispettato il Piano integrato sociale regionale 2007-2010patto di stabilità interno per l’anno 2012, come risulta dall’attestazione del Dirigente della Direzione Politiche finanziarie e bilancio prot. n. 43 del 15.01.2013, il bilancio di previsione 2013 è improntato al medesimo risultato ; ❑ ha un rapporto tra spese di personale e spese correnti risultante dal conto consuntivo 2012, comprese le spese del personale delle società partecipate come statuito dall’art. 76, comma 7, del D.L. 112/2008, e pari al 48,58% e il bilancio di previsione anno 2013 è improntato al non superamento del 50% del medesimo rapporto; ❑ la spesa di personale, calcolata ai sensi dell’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dell’anno 2012 (conto consuntivo approvato con deliberazione di C.C. n.42 del Consiglio regionale 23.04.2012) è inferiore alla spesa dell’anno 2011 e che lo schema del 31 ottobre 2007bilancio di previsione anno 2013 è improntato alla riduzione della spesa del personale rispetto al 2012, n. 113, ancora in vigore ai sensi come si evince dalla relazione prot. 165/D.G./g.e.p. del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.18.02.2013;
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Samples: Deliberazione Della Giunta Comunale
VISTO. L’Accordo Nazionale di II° Livello per i dipendenti da Studi Odontoiatrici aderenti ad ANDI e AIO stipulato in data 12 dicembre 1997 SI E’ STIPULATA La presente Ipotesi di Testo Unico Contrattuale che assume veste di CCNL a valere per i dipendenti degli Studi Professionali Premessa generale Le parti, in coerenza con le indicazioni e gli obbiettivi contenuti in premessa al verbale di accordo sottoscritto in sede di Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data 9 luglio 2003, hanno definito il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2presente contratto collettivo nazionale di lavoro, che prevede azioni per sostenere e qualificare nell'assumere come proprio il sistema riferimento sia di quanto convenuto tra le parti sociali ed il Governo italiano di cui al "Protocollo del Terzo settore toscano Vista la propria proposta 23 luglio 1993" che di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 quanto contenuto nelle direttive U.E. in tema di riorganizzazione sviluppo del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, dialogo sociale, civile ne realizza per quanto di competenza del contratto nazionale di lavoro, le finalità e politica gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. Nell'ambito di tale competenza, le parti hanno concordato di operare nello spirito di quanto dichiarato con il verbale di incontro redatto e sottoscritto in sede CNEL il 26 luglio 1999 e conseguentemente sull'opportunità di definire un modello di struttura contrattuale idoneo sia a gestire gli effetti derivanti dal processo di riforma del settore che investe a disciplinare, attraverso il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuoveSistema di relazioni sindacali, non solo le materie riconducibili alla sfera dei valori generali e quelle che attengono alle specificità delle diverse aere professionali. Nel contesto del modello di struttura contrattuale, con l'intento di migliorare il Sistema di relazioni sindacali, le parti hanno convenuto sulla costituzione di strumenti bilaterali volti a fornire servizi sul versante delle politiche sociali, su quelle della formazione e quelle concernenti li mercato del lavoro, con l'obbiettivo di contribuire sia allo sviluppo delle professionalità che al rafforzamento della stabilità di impiego degli addetti al settore. A tal fine le parti concordano di regolare l'assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificatamente indicati dal punto presente "Testo contrattuale unitario" da valere per tutti gli addetti del settore delle attività professionali operanti negli studi e ove consentito dalla legge, nelle società di vista quantitativo servizi professionali, impegnandosi altresì ad intervenire a tutti i livelli affinchè le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate Al riguardo, preso atto della "Dichiarazione congiunta dei partner sociali per gravità il forum del 15 giugno 2000" e durataconsiderate le conseguenti attività che a livello comunitario ne deriveranno, ma anche e soprattutto dal punto le parti concordano sull'esigenza di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, ponendo oggi a rischio affinchè vengano analizzati ed approfonditi i sistemi percorsi di servizi alla personaarmonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in tema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, finora garantiti come diffusiinoltre, vicinipresa visione del rapporto della Commissione europea sull'occupazione del settembre 2003, gratuiti; Ritenuto opportunoconvengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi ai vari livelli interessati, al fine di favorire l’attuazione realizzare un quadro di una sussidiarietà solidale, concreta riferimento economico ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione istituzionale funzionale allo sviluppo del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, settore ed in particolare nei seguenti per porre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. Con la presente "Premessa" le parti hanno inteso evidenziare sia la volontà comune di consolidare i risultati raggiunti nell'arco di una decennale esperienza di pratica attuazione del metodo concertativo che di migliorare il sistema delle relazioni sindacali anche attraverso la costituzione dei sopra richiamati strumenti bilaterali, ai quali viene assegnato il compito di favorire corretti e proficui rapporti tra le parti e, quale valore prioritario, tesi a contribuire allo sviluppo e al ruolo del settore sia sotto l'aspetto economico-produttivo, sia sotto l'aspetto occupazionale.
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010parere dell’ART n. 4 del 23 maggio 2019 che ha formulato alcune osservazioni sullo schema di Accor- do di cooperazione relativo all’affidamento della tratta autostradale in esame, approvato trasmesso con deliberazione nota del Capo di Gabinetto del MIT n. 20954 del 23 maggio 2019; Vista la nota della Presidenza del Consiglio regionale - Dipar- timento programmazione e coordinamento della politica economica (DIPE) n. 3021 del 31 ottobre 2007maggio 2019, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata sono stati richiesti al Consiglio regionale la bozza MIT il testo dello «Schema di Piano sanitario Accordo di cooperazione», aggiornato al parere n. 4 del 2019 dell’ART e sociale integrato regionale 2012-2015condiviso con le amministrazioni pub- bliche territoriali di riferimento, ed e copia della Conven- zione unica del 2007 relativa all’affidamento in particolare il punto il punto 2.3.2.1conces- sione alla Società Autovie Venete S.p.a. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede successivi atti aggiuntivi e integrativi e relativi decreti interministeriali di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale approvazione; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010nota n. 22714 del 4 giugno 2019, con la quale il Capo di Gabinetto del MIT ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Nucleo per la consulenza e l’at- tivazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS) la nota della direzione gene- rale strade e autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali dello stesso Ministero n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 20056544 del 4 giugno 2019, con allegati lo «schema di Accordo di cooperazione» che recepisce il parere dell’ART ed alcune delle osservazioni formulate dai Presidenti della Regione Veneto e della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con nota congiunta n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema 216346 del 4 giugno 2019; Vista la nota 3 luglio 2019 con la quale il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha depositato durante la sedu- ta preparatoria del Comitato la proposta di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che «Criterio ge- nerale per l’accertamento e per la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, definizione dei rapporti economici riferibili alle società concessionarie autostra- dali limitatamente al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione periodo intercorrente tra la Regione Toscana ed il Volontariatodata di scadenza della concessione e la data di effettivo subentro del nuovo concessionario», che si è tradotta acquisita al protocollo DIPE n. 3684 del medesimo giorno, proposta ritenuta dal Mini- stero medesimo come propedeutica per l’esito dell’istrut- toria sull’Accordo di cooperazione in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.esame;
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Samples: Determinazione Aifa
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010decreto interministeriale lavori pubblici- finanze del 5 marzo 1999, approvato con deliberazione pubblicato sulla G.U. del Consiglio regionale del 31 ottobre 200722 marzo 1999, serie generale, n. 11367 con il quale sono stati definiti, ancora sulla base dei contenuti della citata Convenzione nazionale, criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in vigore sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431; Visto in particolare l’articolo 4, comma 1 della citata legge 431/98, così come modificato dall’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 8 gennaio 2002, n. 2 che stabilisce che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convochi, ogni tre anni, le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di aggiornare la richiamata Convenzione nazionale che individua i criteri generali da assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale tra le stesse associazioni ai fini della determinazione dei canoni di locazione; Vista la nota ministeriale in data 15 gennaio 2002, con la quale ai sensi del richiamato articolo 4, comma 1 dell’art 133 1, della LR 27/12/2011 legge n. 66431/98, ed si è proceduto a convocare le organizzazioni sindacali della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di aggiornare la citata Convenzione nazionale; Considerato che alla scadenza del termine previsto dall’articolo 4, comma 2, della menzionata legge n. 431/98, tra tutte le parti convocate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti non è stato raggiunto accordo formale unico; Considerato che ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della medesima legge 431/98, in mancanza di un unico accordo tra le parti, i criteri per la definizione dei canoni, anche in relazione alla durata dei contratti, alla rendita catastale dell’immobile e ad altri parametri oggettivi, nonché alle modalità per garantire particolare il punto 1.3.2esigenze delle parti, che prevede azioni per sostenere debbono essere indicati in apposito decreto del Ministro delle infrastrutture e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta dei trasporti, di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione concerto con il Terzo settore toscanoMinistro dell’economia e delle finanze da emanare sulla base degli orientamenti prevalenti espressi dalle organizzazioni sindacali degli inquilini dei proprietari; Visti i distinti accordi presentati il primo, tese in data 6 settembre 2002, dalle organizzazioni sindacali Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Ania, Xxxxx.Xxxx, Anpe-Federproprietà, Asppi, Confappi, Uppi – al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale quale ha successivamente aderito l’associazione Assocasa - ed il secondo, in data 9 settembre 2002, dalle organizzazioni Confedilizia, Appc, Unioncasa, Conia; Vista la legge regionale 30 dicembre 201014 gennaio 1994, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 200520, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001articolo 3, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.lettera c);
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Samples: Contratti Di Locazione Agevolati
VISTO. Si attesta copertura contabile Il Direttore di Ragioneria (Xxxxxx Xxxxxx) AFFIDAMENTO DIRETTO EX ART. 50, COMMA 1, LETTERA B) DEL D. LGS. N. 36/2023 PRESTAZIONI ORCHESTRALI CIG Z0A3C628B9 DETERMINA A CONTRARRE n. 165/2023 premesso che questo Conservatorio ha bisogno di disporre di un gruppo orchestrale per il Piano integrato sociale regionale 2007-2010regolare svolgimento delle lezioni di direzione d’orchestra; considerato che all’interno dell’Istituzione non risulta individuabile un gruppo orchestrale idoneo; vista la necessità di procedere all’attivazione di 25 prestazioni in data 11 settembre 2023; visto il codice dei contratti pubblici D. Lgs. n. 36/2023; considerati i principi elencati nel Titolo I del suddetto codice; visto l’art. 50, comma 1, lettera b) del D. Lgs. n. 36/2023, il quale sancisce che per importi inferiori a € 140.000,00 si può procedere mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici; visto l’art. 1, comma 2, dell’allegato II.1 al D. Lgs n. 36/2023; accertato che per l’appalto in oggetto non sussiste interesse transfrontaliero certo; visto il preventivo predisposto dall’ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO LIRICO XXXXXXXX XXXXX, assunto agli atti con prot. n. 3851/C14C del 7 settembre 2023; considerato che il costo complessivo dell’operazione è quantificato in € 3.900,00 Iva esclusa; visto il Bilancio di Previsione per l’anno 2023, approvato con deliberazione dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del Consiglio regionale 29 dicembre 2022; visto il Regolamento di amministrazione, finanza e contabilità del 31 ottobre 2007Conservatorio; ritenuto congruo il prezzo offerto in ragione della tipologia del servizio e dei valori medi del mercato di riferimento; visto che l’ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO LIRICO XXXXXXXX XXXXX risulta in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all'esecuzione delle prestazioni contrattuali; precisato che le prestazioni orchestrali della Filarmonica del Teatro Lirico Xxxxxxxx Xxxxx si configurano come infungibili in relazione all’elevata specializzazione professionale richiesta; considerato che, n. 113, ancora in vigore ai sensi dell’art. 52 comma 2 del D. Lgs 36/2023, si procederà alla risoluzione del contratto se in conseguenza della verifica non sia confermato il possesso dei requisiti generali o speciali dichiarati; dato atto che, ai sensi dell’art. 1 comma 1 dell’art 133 450 della LR 27/12/2011 Legge 296/2006, per gli acquisti di beni e servizi di valore inferiore ad € 5.000,00 non si rende necessario l’utilizzo del Mercato elettronico o di sistemi telematici di acquisto; ritenuto pertanto di non dover ricorrere nel caso di specie allo strumento del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione gestito da Consip S.p.A.; visto l’art. 15 del D. Lgs. n. 6636/2023, ed in particolare il punto 1.3.2quale disciplina la figura del Responsabile unico del progetto (RUP); visto l’allegato I.2 al D. Lgs n. 36/2023, concernente le attività del RUP; considerato che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale presente determina si ritiene opportuno nominare il Direttore amministrativo come RUP; precisato che, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento di amministrazione, finanza e contabilità del Conservatorio, il Direttore amministrativo sarà il soggetto legittimato a firmare i successivi atti della procedura e a stipulare il contratto; considerato di impegnare la bozza spesa massima di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede € 4.290,00 Iva inclusa sull’U.P.B 1.1.3/252 (spese per corso direzione d’orchestra) del bilancio di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestiprevisione dell’esercizio finanziario 2023; • la democrazia partecipatadi dare atto che le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; • la flessibilitàdi procedere all’affidamento diretto, intesa come capacità ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 36/2023, del servizio di adattarsi alla singola personaprestazioni orchestrali, la concretezza CIG Z0A3C628B9, all’ORCHESTRA FILARMONICA DEL TEATRO LIRICO XXXXXXXX XXXXX, P.IVA: 00964430326; • di dare atto che il valore del servizio è quantificato in € 3.900,00 Iva esclusa e l’innovazioneche gli oneri di sicurezza interferenziale non soggetti a ribasso d’asta sono pari a zero; Un cambio • di prospettiva deciso e radicaledare atto che il contratto verrà stipulato ai sensi dell’art. 18, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civilecomma 1, in primis il volontariato organizzatodel D. Lgs. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariaton. 36/2023, che si è tradotta ovvero mediante corrispondenza secondo l’uso del commercio, consistente in un giacimento apposito scambio di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”lettere, rispondente agli stessi obbiettivi pubblicianche tramite posta elettronica; Il Direttore xxxx. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Xxxxxx Xxxxxxxxxx
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Samples: Affidamento Diretto Per Servizi Di Pulizia E Lucidatura Parquet
VISTO. l’art. 1 comma 1-bis legge n. 241/1990 nel testo come introdotto dall’art. 1 dalla legge n. 15/2005 a mente del quale “La pubblica amministrazione, nell’adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato, e salvo che la legge disponga diversamente”: Atteso che: “la disposizione consente alle amministrazioni pubbliche di operare secondo le norme del diritto privato e, quindi, mediante moduli negoziali, anche per la realizzazione di propri compiti istituzionali. La norma (...) esprime un principio tendenziale dell’attuale ordinamento, in favore del superamento del vecchio dogma che attribuiva alla pubblica amministrazione, in generale, il Piano integrato sociale regionale 2007-2010dovere di agire mediante poteri di imperio ed attraverso atti unilaterali (…) la nuova disposizione non incide, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007pertanto, sulla natura della funzione amministrativa che rimane finalizzata al miglior perseguimento dell’interesse pubblico, ma soltanto sulla sua forma” Così, X. XXXXXXXXXX, Giurisdizione amministrativa e legge n. 15/2005: verso la riscoperta dell’unitarietà dell’interesse pubblico o verso una riserva indiana?, in xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx. Si veda, X. XXXXXXXXXX MATTEUCCI (Regime giuridico dell’attività amministrativa e diritto privato, in Diritto Pubblico, n. 1132/2003, ancora p. 405 e segg.) “Il valore della tipicità degli atti amministrativi, che è di diretta derivazione dal principio di legalità, non può essere inteso, né è stato inteso dalla più accreditata dottrina, nel senso della necessaria nominatività degli atti autoritativi, quanto piuttosto nella tipicità della causa del potere esercitato e delle finalità d'interesse pubblico perseguite con l'atto amministrativo. “Il principio di tipicità dei contratti è distinto dal principio di tipicità del provvedimenti amministrativi atteso che se in vigore forza del principio di legalità dell'amministrazione è consentita l'adozione dei soli provvedimenti che costituiscono espressione di una specifica attribuzione di potere, al soggetto pubblico non è negata la libertà di contrarre ai sensi dell'articolo 1322 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66codice civile, ed in particolare il punto 1.3.2sicché esso potrà avvalersi delle figure negoziali tipiche disciplinate dal codice civile, che prevede azioni per sostenere ma potrà anche concludere contratti atipici, purché diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela non confliggenti con le finalità istituzionali, e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta cioè contratti aventi una causa non illecita”, così, Consiglio di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015Stato, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1sez. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2V, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010sentenza 7 settembre 2001, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 4680. Cfr. da ultimo, la sentenza del T.A.R. Lecce 5 aprile 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 20011847.”( Parere Consiglio di Stato - Adunanza generale, 11 aprile 2002, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”2340/2001); Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, “(…) l’attività amministrativa è configurabile non solo dal punto di vista quantitativo per gravità quando l’amministrazione eserciti pubbliche funzioni e duratapoteri autoritativi, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare quando essa (nei limiti consentiti dall’ordinamento) persegua le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileproprie finalità istituzionali mediante un’attività sottoposta, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.tutto
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Samples: Deliberazione
VISTO. l’accordo quadro siglato tra Consip Spa e Telecom Italia Spa che definisce la durata del contratto (art. 4), i termini di consegna, installazione e collaudo della fornitura (art. 5), le modalità di fatturazione e pagamento (art. 9) e ritenuto di regolare le condizioni contrattuali non espressamente previste dallo stesso Accordo Quadro (art. 8) e dai relativi allegati (Capitolato tecnico e Capitolato d’oneri) con un ap posito disciplinare, da inviare al fornitore insieme con l’ordinativo di fornitura, allegato al presente provvedimento a formarne parte integrante e sostanziale; Dato atto che: − il Piano integrato sociale regionale 2007-2010presente affidamento è identificato dal CIG derivato Z762172D40; − per la presente acquisizione non è prescritta l’acquisizione del codice CUP, approvato in quanto non avente natura di progetto di investimento; − il perfezionamento contrattuale, come stabilito dall’art. 3 dell’accordo quadro, avverrà con la ricezione dell’ordinativo di fornitura da parte del fornitore tramite la piattaforma telematica di Consip Spa; − i pagamenti inerenti i servizi in oggetto sono soggetti alla tracciabilità dei pagamenti e che i conti correnti dedicati dei fornitori ai sensi della L. 13/08/2010, n. 136 sono indicati nell’accordo quadro siglato tra Consip e Telecom Italia, pubblicato sul portale Consip Xxxxxxxxxxxxx.xx; − la verifica dei requisiti generali dell’affidatario ex art. 80 del D.Lgs 50/2016 non è prevista, in quanto già effettuata da Consip Spa; − è stata effettuata con esito positivo la verifica della regolarità contributiva del fornitore; − i pagamenti delle forniture in oggetto saranno effettuati previo accertamento della regolarità contributiva del fornitore; − l’impegno di spesa assunto con il presente provvedimento risulta compatibile con gli stanzia menti di bilancio, nonché con le Regole di Finanza Pubblica; − ai sensi dell’art. 183, c. 8 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il programma dei conseguenti paga menti è compatibile con i relativi stanziamenti di cassa e con le regole del patto di stabilita' in − gli importi di cui al presente provvedimento saranno esigibili nell’esercizio 2017; Vista la deliberazione del Consiglio regionale Metropolitano n. 5 del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 11.01.2017 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza stato approvato il Bilancio di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015previsione per l’esercizio 2017, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede nonché i successivi provvedimenti di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale variazione; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 12 del 09.03.2017 con la quale è stato approvato il Piano esecutivo di gestione definitivo per l’anno 2017; Visto il D. Lgs 18.8.2000, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile267 (TUEL), in primis il volontariato organizzatoparticolare gli artt. Considerata la storica 183 e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato151, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.comma 4;
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Samples: Acquisto Di Centralini Telefonici
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale decreto legislativo del 31 ottobre 2007marzo 2023, n.36 che nel riorganizzare sistematica- mente la materia dei Contratti Pubblici dispone l’abrogazione del decreto legisla - tivo del 18.04.2016, n. 113, ancora 50 a far data dal 1° luglio 2023; Premesso che presso la Banca del Tessuto Ovarico (BTO) è in vigore ai sensi uso un software denominato “MEDITEX” acquisito dalla stessa BTO con Deliberazione IFO n. 589 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere 25 lu- glio 2014 e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”fornito dalla società ITAMEDICAL S.R.L.; Considerato che tale software risulta indispensabile per le attività clinico-assistenziali in quanto fornisce supporto per le attività di ricerca della stessa Banca del Tessuto Ovarico divenendo in tal modo parte integrante dell’attività clinica; che al fine di assicurare la situazione piena funzionalità del sistema MEDITEX, in uso pres- so la BTO degli IFO e dotato di crisi economicaspecifico modulo per la registrazione dei cicli di trattamento in tempo reale, socialesi ha la necessità di garantire regolari interventi di as- sistenza ordinaria e di manutenzione evolutiva del software in oggetto; che inoltre, civile avendo ricevuto un ampio consenso da parte degli Operatori Sanitari della Banca del Tessuto Ovarico, sono state richieste dagli stessi alla scrivente UOSD Ingegneria Clinica e politica Tecnologie e Sistemi Informatici delle azioni di inte- grazioni volte a stipulare un contratto di assistenza e manutenzione che investe permetta- no in particolare: • Aggiornamenti regolari contenenti migliorie del programma, estensioni e nuove funzionalità, modifiche e aggiustamenti delle funzio- nalità esistenti: • Continui aggiornamenti al fine di mantenere il nostro Paese programma com- patibile con le nuove versioni del Sistema Operativo Windows e latri software rilevanti prodotti da terzi; • Servizio di manutenzione preventiva per mantenere l’operatività del programma e per eliminare i difetti che si dovessero presentare; • Assistenza telefonica e Assistenza tecnica online via VPN e sup- porto da remoto; • Manutenzione annua Software Meditex di tre licenze; Dato atto che il contratto di assistenza e manutenzione fornito dalla ITAMEDICAL S.R.L. è scaduto in data 30 settembre 2023; Ritenuta per quanto sopra, confermata la titolarità del diritto di esclusiva dell’applicativo software MEDITEX, del quale l’operatore economico ITAMEDICAL S.R.L. de- tiene il codice sorgente e pertanto non esiste altro operatore in grado di assicurare la manutenzione e l’assistenza tecnica in caso di problematiche software che do- vessero verificarsi nell’utilizzo dello stesso in quanto sviluppatore dei sistemi e proprietaria dei diritti esclusivi; Considerato che risulterebbe oltremodo oneroso il cambiamento del software gestionale per la BTO, dal momento che quello attualmente in uso è integrato con altri sistemi ospedalieri coinvolti nell’attività clinica all’interno della rete degli IFO al fine di ottimizzare la funzionalità complessiva di tutto il flusso gestionale operativo; Considerato inoltre che la legge di stabilità contiene una molteplicità di disposizioni tese ad incentivare l’acquisizione centralizzata di beni e servizi in materia informatica, prevedendo, fra l’altro, che le Pubbliche Amministrazioni, a meno di casi ecce - zionali, debbano approvvigionarsi di tali beni e servizi tramite CONSIP, MEPA o soggetti aggregatori; Verificato che non è attualmente attiva una convenzione Consip per l’affidamento in ogget- to; Ravvisato che il servizio di cui trattasi è presente sul MEPA sotto la categoria “Servizi di manutenzione, assistenza tecnica e gestione” e che la società ITAMEDICAL S.R.L. è presente sul Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione (MePa) per tale servizio e che comprende tutte le esigenze espresse dagli IFO; Ritenuto quindi, opportuno procedere con l’indizione di una trattativa diretta n. 3772648 tramite il portale per il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) ed avente ad oggetto” Richiesta di offerta per il rinnovo del servizio e manutenzione software MediTEX” con l’Operatore Economico ITAMEDICAL S.R.L. con scadenza alle ore 12:00 del 06 ottobre 2023 (Allegato 1 alla presente quale parte integrane e sostanziale); Preso atto che, entro la data stabilita per la scadenza della ricezione delle offerte la stessa Società ha provveduto ad inviare un’offerta che riportava un importo totale della fornitura del servizio pari ad € 4.200,00 oltre IVA (Allegato 2 al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale dello stesso), che risponde ai requisiti tec - nici richiesti per un importo totale pari ad € 5.124,00 IVA inclusa a copertura del periodo 01 ottobre 2023 – 30 settembre 2024; Ritenuto pertanto opportuno procedere con l’affidamento della trattativa MEPA di cui trat- tasi alla società ITAMEDICAL S.R.L. secondo quanto previsto nell’offerta pre- sentata e per un importo complessivo pari ad € 4.200,00 oltre IVA e cioè pari ad € 5.124,00 IVA inclusa per il rinnovo del servizio di manutenzione ed assistenza del software denominato MEDITEX in dotazione alla Banca del Tessuto Ovarico - CIG: ZD73CAC784; Considerato che l’art. 50 del d.lgs. 36/2023, con riferimento all’affidamento delle prestazioni di importo inferiore alle soglie di cui all’art. 14 dello stesso decreto, dispone che “le stazioni appaltanti procedono, tra le altre, con l’affidamento diretto dei ser - vizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione, di importo inferiore a 140.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di do- cumentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrat- tuali, anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione ap- paltante”; Appurato che l’Allegato I.1 al Decreto Legislativo 36/2023 definisce, all’articolo 3, com- ma 1, lettera d), l’affidamento diretto come “l’affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la Toscana mostra caratteristiche nuovescelta è operata discrezionalmente dalla stazione ap- paltante o dall’ente concedente, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità nel rispetto dei criteri qualitativi e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativoquantitativi Tenuto conto che la spesa complessiva pari ad € 5.124,00 IVA inclusa può essere registrata come segue: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti€ 1.281,00 sul bilancio economico dell’esercizio 2023 - 502020106; € 3.843,00 sul bilancio economico dell’esercizio 2024 – 502020106; Ritenuto opportuno, al fine alla luce di favorire l’attuazione quanto sopra esposto, procedere ai sensi del citato art. 50, comma 2, lettera b) del decreto legislativo n. 36 del 2023 all’affidamento alla So- cietà ITAMEDICA S.R.L. del servizio di una sussidiarietà solidalemanutenzione ed assistenza del soft- ware denominato MEDITEX in dotazione alla Banca del Tessuto Ovarico per un importo complessivo di € 4.200,00 + IVA 22% e cioè pari ad € 5.124,00 IVA in- clusa; Tenuto conto per l’avvio delle prestazioni in parola, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione anche in osservanza dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileprincipi generali relativi ai contratti pubblici e, in primis il volontariato organizzatoparticolare, del principio di tempestività di cui all’art. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato1 del Dlgs n.36/2023, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settoreprocederà, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti cura del RUP, dopo la verifica dei requisiti dell’affidatario; Attestato che il presente provvedimento, a seguito dell’istruttoria effettuata, nella forma e nella sostanza è ritento adeguato e sufficiente in relazione al principio del risulta- to di cui all’art. 1 del Dlgs 36/2023 ed è totalmente legittimo e utile per il servi- zio pubblico, ai sensi dell’art.1 della crisilegge 14 gennaio 1994, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscanan. 20 e successive modifiche, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo nonché alla stregua dei criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema economicità e di servizi alla personaefficacia di cui all.art.1, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorioprimo comma, ed in particolare nei seguenti settori.della legge 7 agosto 1990, n.241, come modificata dalla legge 11 febbraio 2005, n.15;
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Samples: Affidamento Del Servizio Di Manutenzione E Assistenza Software
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010decreto del Ministro dell’Interno 23 dicembre 2015, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007recante le modalità tecniche di emissione della Carta di identità elettronica, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed e in particolare il punto 1.3.2l’art. 16 che disciplina la registrazione, che prevede azioni per sostenere nella carta di identità elettronica, della volontà sulla donazione degli organi; che, come previsto dalle linee guida predisposte dal Ministero della Salute e qualificare il sistema dal Ministero dell’interno contenenti le modalità applicative delle norme sulla manifestazione della volontà sulla donazione degli organi al momento del Terzo settore toscano Vista la propria proposta rinnovo o del rilascio della carta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 identità, si suggerisce ai Comuni di supportare l’avvio della nuova modalità di espressione di volontà con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunouna campagna informativa diretta ai cittadini, al fine di favorire l’attuazione la loro consapevolezza sul processo di donazione di organi e tessuti, nonché al fine di assicurare una sussidiarietà solidalecorretta comunicazione ai cittadini; che, concreta ed efficaceal fine favorire la più ampia diffusione dell’informazione ai cittadini in merito alla nuova modalità di manifestazione della volontà sulla donazione di organi al momento di emissione della carta di identità, il Centro Nazionale Trapianti ha avviato azioni di supporto e collaborazione con le Regioni, con i Comuni e con tutte le realtà e i soggetti coinvolti a diverso titolo nel processo di applicazione delle citate norme; che assume ANUSCA organizza annualmente circa 400 iniziative formative con una partecipazione stimata in 20.000 giornate presenza; che con riferimento al rilascio delle carte di identità CIE, entrambe le parti concordano sulla necessità di rafforzare l’informazione e la comunità come obbiettivoformazione degli operatori sulle materie connesse alla disciplina della dichiarazione di volontà in ordine alla donazione e trapianto di organi e tessuti; che le iniziative di informazione e formazione degli operatori avvenute nel corso del 2020 hanno determinato in alcuni comuni un innalzamento del numero delle dichiarazioni rese nonché una diminuzione del tasso di opposizione alla donazione; che la riorganizzazione dell’offerta formativa da parte di ANUSCA in ragione dello stato pandemico ha determinato un aumento dell’offerta formativa attraverso webinar capaci di raggiungere un numero molto elevato di operatori; che la collaborazione nei termine e nelle forme concordate nel presente accordo rispondono alle finalità istituzionali di ANUSCA e Centro nazionale trapianti in quanto consente, da tutelareattraverso gli eventi di ANUSCA nonché attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione ad hoc, valorizzaredi raggiungere gli operatori degli uffici anagrafe ei cittadini con una corretta informazione circa le modalità di espressione di volontà in ordine alla donazione degli organi, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità tessuti e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civilecellule nonché, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica generale, del processo di donazione e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.trapianto;
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Samples: Collaboration Agreement
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010progetto presentato dalla Ditta Nielsen Communication, approvato allegato (allegato A) al presente atto quale parte integrante e sostanziale, e che la Brochure avrà le seguenti caratteristiche: Dato atto che la Brochure conterrà la presentazione dell’Azienda, la sua storia, le competenze, i servizi erogati, l’organizzazione, i rapporti con deliberazione gli enti esterni; Verificato che l’Azienda deciderà il contenuto redazionale ed illustrativo e che la Società Xxxxxxx Communication metterà a disposizione il redattore testuale ed il fotografo oltre ad un proprio Copywriter per una visita presso la sede dell’Azienda. Preso atto che: Dato atto che: - Il suddetto progetto non comporta oneri per l’Azienda ma solo l’impegno di elaborare un elenco dei principali fornitori (con volumi di scambio di almeno € 10.000,00 annui) oltre ad istituzioni e partner; - La brochure Aziendale sarà finanziata tramite inserzioni; - Qualora la vendita degli annunci non fosse sufficiente per il finanziamento del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007progetto, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista l’Azienda x Xxxxxxx potranno recidere dal contratto senza la propria proposta corresponsione di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza nessuna indennità da parte dell’ASP; - In alternativa alla suddetta condizione le due parti potranno decidere di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione procedere con il Terzo settore toscanoprogetto concordando una integrazione della somma mancante da parte dell’ASP (scelta facoltativa); - Raggiunto il budget necessario alla realizzazione di quanto sopra specificato, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete Xxxxxxx Communication si riserva il diritto di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”realizzare il progetto; Considerato che la situazione Società Xxxxxxx ha chiesto all’Azienda di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto addivenire alla sottoscrizione di vista quantitativo un contratto preliminare per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto l’autorizzazione alla ricerca di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, sponsor al fine di favorire l’attuazione realizzare una brochure informativa dei servizi Asp totalmente gratuita; Valutato di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità aderire al suddetto progetto e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.stipulare apposito accordo preliminare;
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione l’articolo 77 del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66d.lgs. 50/2016 e s.m.i., ed in particolare il punto 1.3.2comma 7, a norma del quale la nomina dei commissari e la costituzione della Commissione devono avvenire dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte; Dato atto che l’articolo 77, comma 3, del d.lgs. 50/2016 e s.m.i. è sospeso fina fino al 31 dicembre 2020 dall'art. 1, comma 1, lett. c), della legge n. 55 del 2019); Rilevato, quindi, che prevede azioni per sostenere alla data attuale trova ancora applicazione l’articolo 216, comma 12, del d.lgs. 50/2016 in base al quale “Fino all’adozione della disciplina in materia di iscrizione all'Albo di cui all'articolo 78, la commissione continua ad essere nominata dall'organo della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto, secondo regole di competenza e qualificare il sistema del Terzo settore toscano trasparenza preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante; Vista la propria proposta determinazione n. 81/DAD del 14.06.2017 che definisce le Regole di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con competenza e trasparenza per la nomina delle commissioni giudicatrici fino all'adozione della disciplina in materia di iscrizione all'Albo; Atteso che ai sensi della determinazione sopra richiamata: - spetta al Comune designato come Ente capofila operante come CUC la nomina della commissione giudicatrice; - la presidenza delle commissioni giudicatrici spetta al responsabile della CUC, come previsto dall’articolo 3, comma 1, lett. b) punto 1.b.6 della convenzione istitutiva della CUC; Considerato il grado di complessità tecnica della gara, per la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza non vi sono adeguate professionalità nell’organico dei comuni aderenti alla CUC, e ritenuto di Piano sanitario avvalersi di due commissari esterni, come disciplinato dalla determinazione n. 81/DAD del 14.06.2017, e sociale integrato regionale 2012-2015nello specifico dell’Arch. Xxxxxx Xxxxxxxxx e dell’Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx, ed entrambi esperti in particolare materia; Ritenuto, in virtù di quanto sopra esposto, di nominare quali membri della Commissione giudicatrice i seguenti soggetti: - Presidente: Dott.ssa Xxxxxxx X. Xxxxxxxxx esperta nel settore giuridico amministrativo; - Componente: Arch. Xxxxxx Xxxxxxxxx esperto in materia; - Componente: Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx, esperto in materia; Ritenuto di nominare quale segretario verbalizzante il punto xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx e come suo sostituto il punto 2.3.2.1xxxx. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2Xxxxx Xxxxxxxxx; Constatato che i tutti i commissari rispettano i requisiti di cui all’articolo 77 del d.lgs. 50/2016; Dato atto che, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscanoai sensi dalla determinazione n. 81/DAD del 14.06.2017, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”ai due commissari esterni viene riconosciuto un rimborso forfettario pari a 500,00 euro ogni onere incluso; Considerato che la situazione ai restanti membri della commissione non spettano compensi, trattandosi di crisi economica, sociale, civile funzionari in servizio presso l’ente e politica che investe rientrando il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare compito assegnato fra le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.mansioni ordinarie;
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Samples: Concessione Mista Di Beni E Servizi
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010l’art. 100, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007comma 2, Cost.; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 11320 e, ancora in vigore particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del comma 1 dell’art 133 quale la Corte dei conti svolge il controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche verificando la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge e valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa; vista la deliberazione della LR 27/12/2011 Sezione in data 29 marzo 2019, n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 4/2019/G con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’anno 2019 e nel contesto triennale; vista la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015relazione, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2presentata dal Consigliere Xxxxxxxx XXXXXXXXXX, che prevede illustra gli esiti dell’indagine avente a oggetto “Obiettivi di sviluppare azioni di partecipazione efficientamento e di collaborazione con risultati conseguiti dall’introduzione del processo civile telematico (2016 – 2020)”; visto il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la decreto-legge regionale 30 dicembre 201024 marzo 2022, n. 70 24, Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza; visti i decreti n. 2/2020 e n. 3/2020 e successive integrazioni e modificazioni del Presidente della Sezione con cui i Magistrati assegnati alla Sezione medesima sono stati ripartiti tra i diversi collegi; vista l’ordinanza n. 29/2022, prot. n. 3227 del 8 novembre 2022, con la quale il Presidente aggiunto ha convocato il II Collegio per l’adunanza del 14 dicembre 2022, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento; vista la nota di convocazione n. 3230 dell’8 novembre 2022, in attuazione della succitata ordinanza presidenziale n. 29/2022, con la quale il Servizio di segreteria per le adunanze ha dato avviso che la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato è stata convocata in adunanza per il giorno 14 dicembre 2022, trasmettendo la suddetta nota ai seguenti uffici: Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 53/2022/G - Presidenza del Consiglio dei ministri: Ufficio del Segretario generale; Dipartimento per la trasformazione digitale; - Ministero della giustizia: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Unità di missione per l’attuazione del PNRR; Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi; Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione; Direzione generale di statistica e analisi organizzativa; Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione; Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato; Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero della giustizia; - AGID-Agenzia per l’Italia Digitale; - Consiglio Nazionale Forense; udito il Relatore, Consigliere Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, uditi, in rappresentanza delle amministrazioni: - per la Presidenza del Consiglio dei ministri: Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx, Capo Dipartimento per la trasformazione digitale, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, Responsabile Transformation Office del Dipartimento; - per il Ministero della giustizia: Xxxx. Xxxxx Xxxx, Dirigente Unità di missione per l’attuazione del PNRR, Xxxx. Xxxxxx Xxxxx, Direttore; Xxxx. Xxxxxxx Xxx Xxxxxxx, Vice-Capo Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi, Direzione generale personale e formazione, Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx, Direttore generale del bilancio e della contabilità; Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, Vice-Capo Dipartimento per la Transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione, Ing. Xxxxxxxx Xx Xxxx, Direttore generale S.I.A., Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx, Dir. Ufficio Procurement, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Magistrato coordinatore area civile; Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx, Dirigente OIV, Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx, Dirigente Struttura tecnica permanente; - per il Ministero dell’economia e delle finanze: Dott.ssa Xxxxxx Di Xxxxxxxx, Dirigente Xxxxxxx X, di approvare, con le indicazioni formulate in sede di Camera di consiglio, la relazione avente a oggetto “Modifiche Obiettivi di efficientamento e risultati conseguiti dall’introduzione del processo civile telematico (2016 – 2020)”. La presente deliberazione e l’unita relazione saranno inviate, a cura della Segreteria della Sezione, alla legge regionale 24 febbraio Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Presidenza della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Commissione Bilancio della Camera dei deputati. al Ministro della giustizia, al Ministro dell’economia e delle finanze nonché alle seguenti amministrazioni: - Presidenza del Consiglio dei ministri: Ufficio del Segretario generale; Dipartimento per la trasformazione digitale; Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 53/2022/G - Ministero della giustizia: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Unità di missione per l’attuazione del PNRR; Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi; Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione; Direzione generale di statistica e analisi organizzativa; Direzione generale per il coordinamento delle politiche di coesione; Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato; Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero della giustizia; - AGID-Agenzia per l’Italia Digitale; - Consiglio Nazionale Forense. Le amministrazioni interessate comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 40 ed alla 266 (legge regionale 22 maggio 2001finanziaria 2006). Le medesime, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati, adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 25 244. La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). La relativa relazione è inviata, altresì, alle Sezioni Riunite in tema sede di riorganizzazione del controllo. Il dirigente Dott.ssa Xxxxx Xxxxx Xxxxx x.xx digitalmente Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 53/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 53/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 53/2022/G Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 53/2022/G ACA-Europa Associazione dei Consigli di Stato e delle Corti supreme amministrative dell’UE ADN Advanced digital network – network digitale avanzato ADN Active Directory Nazionale - ovvero il sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe riconosce il nostro Paese ed anche identificativo univoco ADR Alternative dispute resolution (strumenti alternativi per la Toscana mostra caratteristiche nuoverisoluzione delle controversie) AGID Agenzia per l’Italia digitale AGINNOVAZIONE Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione AIPA Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione (AIPA), non solo dal punto organismo pubblico italiano, istituito con il d.l n. 39 del 12 febbraio 1993, con il compito di vista quantitativo per gravità promuovere, coordinare, pianificare e duratacontrollare lo sviluppo di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla personastandardizzazione, in un’ottica di sussidiarietà solidale interconnessione e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.integrazione dei sistemi stessi ANBSC Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati ASTREA Cartelle condivise Gabinetto
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione l’atto di intervento del Presidente del Consiglio regionale dei ministri; udito nella camera di consiglio del 31 ottobre 200726 febbraio 2014 il Giudice relatore Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx. Ritenuto che con l’ordinanza in epigrafe – emessa nel corso di un giudizio civile promosso, n. 113dalla promissaria acquirente di un immobile, ancora per ottenere, in vigore ai sensi ragione della mancata stipula del comma 1 dell’art 133 contratto definitivo, la condanna del promittente venditore a restituirle il doppio della LR 27/12/2011 n. 66caparra già versata – l’adito Tribunale ordinario di Tivoli ha sollevato, sotto il profilo della irragionevolezza, intesa come «intrinseca incoerenza, contraddittorietà od illogicità», questione di legittimità costituzionale dell’art. 1385, secondo comma, del codice civile, «nella parte in cui non dispone che – nelle ipotesi in cui la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra e nella ipotesi in cui, se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra – il giudice possa equamente ridurre la somma da ritenere o il doppio da restituire, in particolare ipotesi di manifesta sproporzione o ove sussistano giustificati motivi», tenendo conto della natura dell’affare e delle prassi commerciali; che, ad avviso del rimettente, l’automatismo della disciplina recata dalla disposizione denunciata non lascerebbe spazio al giudice per alcun rimedio ripristinatorio dell’equità oggettiva e del complessivo equilibrio contrattuale in fattispecie – come quella al suo esame – in cui sussista una «evidente sproporzione che porterebbe ad una restituzione complessiva di somme, addirittura superiori al valore stesso dell’affare»; che è intervenuto in giudizio il punto 1.3.2Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, che prevede azioni ha concluso per sostenere e qualificare l’inammissibilità della questione, per omessa espressa indicazione dei parametri costituzionali evocati, e, in subordine, per la sua infondatezza. Considerato, che, dal contesto dell’ordinanza di rimessione, è chiaramente individuabile, nell’art. 3, secondo comma, della Costituzione, il sistema parametro rispetto al quale il giudice a quo sollecita la verifica di costituzionalità della disciplina della caparra confirmatoria, per sospetta sua «intrinseca incoerenza […] rispetto alla complessiva finalità perseguita dal legislatore», per cui non risulta fondata l’eccezione di inammissibilità come sopra formulata dall’Avvocatura; che, comunque, questione identica a quella odierna – già sollevata dal medesimo Tribunale ordinario di Tivoli in fattispecie speculare, di ritenzione della caparra da parte del Terzo settore toscano Vista la propria proposta promittente del venditore – con sentenza di deliberazione questa Corte n. 38 248 del 19/12/2011 con la quale 2013, è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza dichiarata manifestamente inammissibile per difetto di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed motivazione sia in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e duratanon manifesta infondatezza che di rilevanza. Quanto al primo profilo, ma anche e soprattutto dal punto perché – nel presupporre un oggettivo ed insuperabile automatismo tra l’inadempimento dell’accipiens o del tradens, e, rispettivamente, la restituzione del doppio, ovvero la ritenzione, della caparra confirmatoria – il rimettente aveva omesso di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoconsiderare, al fine del decidere, che ciò che viene in rilievo, anche nel contesto della disciplina del recesso recata dall’art. 1385 del codice civile, è comunque un inadempimento «“gravemente colpevole […], cioè imputabile (ex artt. 1218 e 1256 c.c.) e di favorire l’attuazione non scarsa importanza (ex art. 1456 c.c.)” come ben posto in evidenza nella sentenza delle Sezioni unite della Corte di cassazione n. 533 del 2009». E, quanto al secondo profilo, perché quel Tribunale non aveva tenuto conto dei possibili margini di intervento riconoscibili al giudice a fronte di una sussidiarietà solidaleclausola negoziale che rifletta (come da sua prospettazione) un regolamento degli opposti interessi non equo e gravemente sbilanciato in danno di una parte. E ciò in ragione della rilevabilità ex officio della nullità (totale o parziale), concreta ed efficaceex art. 1418 cod. civ., della clausola stessa, per contrasto con il precetto dell’art. 2 Cost. (per il profilo dell’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà), che assume entra direttamente nel contratto, in combinato contesto con il canone della buona fede, cui attribuisce vis normativa, «“funzionalizzando così il rapporto obbligatorio alla tutela anche dell’interesse del partner negoziale nella misura in cui non collida con l’interesse proprio dell’obbligato” (Corte di cassazione n. 10511 del 1999; ma già n. 3775 del 1994 e, in prosieguo, a Sezioni unite, n. 18128 del 2005 e n. 20106 del 2009)»; che – stante l’assoluta identità di contenuto tra l’ordinanza di rimessione oggetto della richiamata sentenza n. 248 del 2013 e quella odierna – la comunità come obbiettivoquestione da quest’ultima riproposta (in relazione a fattispecie analoga, da tutelareancorché a parti invertite, valorizzarerispetto a quella precedente) va, sviluppareconseguentemente, affrontare a sua volta, dichiarata, per le problematiche sopravvenute nella loro integralità stesse ragioni, manifestamente inammissibile. Visti gli articoli 26, secondo xxxxx, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e socialità9, facendo leva su elementi quali: • commi 1 e 2, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale. per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE dichiara la coesione e promozione manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 1385, secondo comma, del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società codice civile, sollevata, in primis il volontariato organizzatoriferimento all’art. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato3, che si è tradotta secondo comma, della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Tivoli, con l’ordinanza in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”epigrafe. Così deciso in Roma, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscananella sede della Corte costituzionale, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale Palazzo della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale ToscanoConsulta, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori26 marzo 2014.
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VISTO. il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) e successive modifiche; - il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150 (Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni) e successive modifiche; - la legge 6 novembre 2012 n.190 e successive modifiche e integrazioni recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”; - il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33 e ss.mm.ii. recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche Amministrazioni”; - il Decreto Legislativo 25 maggio 2016 n.97, attuativo dell’art.7 della legge 7 agosto 2015 n.124, recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n.190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”; - il Decreto Legislativo 8 marzo 2013, n.39, “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche Amministrazioni e presso gli Enti privati in contratto pubblico a norma dell’art.1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n.190”; - la deliberazione della Commissione Indipendente per la Valutazione e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT/ANAC) n.72/2013, con la quale è stato approvato il Piano integrato sociale regionale 2007Nazionale Anticorruzione (PNA) 2013-2016; - il decreto legge 24 giugno 2014, n.90, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n.114, recante: “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”; - la deliberazione n.1064 del 13 novembre 2019, con la quale l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione 2019; gli “Orientamenti per la pianificazione anticorruzione e trasparenza 2022” adottati dal Consiglio dell’ANAC in data 2 febbraio2022; - la legge 7 agosto 2015 n.124 (Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche) e successive modifiche e, in particolare, l’articolo 14; - la legge22 maggio 2017, n.81 (Misure per la tutela del lavoro autonomo non Imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato) e successive modifiche e, in particolare, il capo II; - il decreto legislativo 11 aprile 2006, n.198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n.246) e successive modifiche e, in particolare, l’articolo 48; - la direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e per l’innovazione e del Ministro per le pari opportunità del 4 marzo 2011, (Linee guida sulle modalità di funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni “art.21, legge 4 novembre 2010, approvato con deliberazione n.183”); - la direttiva del Presidente del Consiglio regionale dei Ministri del 31 ottobre 20071°giugno2017, n. 113n.3 (Indirizzi per l’attuazione dei commi 1 e 2 dell’articolo 14 della legge 7 agosto 2015, ancora n.124 e linee guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti); - la direttiva n.2/2019 del 26 giugno 2019 del Ministro per la pubblica amministrazione e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega in vigore ai sensi materia di pari opportunità (Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati unici di garanzia nelle amministrazioni pubbliche); - le Linee guida del comma 1 dell’art 133 30 novembre 2021 del Dipartimento della LR 27/12/2011 n. 66Funzione pubblica in materia di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche; - il decreto legge 7 marzo 2005, n.82, recante “Codice dell’Amministrazione digitale”, ed in particolare l’art.12 che disciplina “Norme generali per l'uso delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa”; il punto 1.3.2“Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023”, comunicato da AgID sul proprio sito istituzionale in data 10 dicembre 2021; - il decreto-legge 9 giugno 2021, n.80, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2021 n.113; il decreto-legge 30 dicembre 2021, n.228 “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”, che prevede azioni all’articolo 1, comma 12, modifica il decreto-legge 9 giugno 2021, n.80, prevedendo la proroga del termine di prima adozione del PIAO, da parte delle pubbliche amministrazioni, dal 31gennaio 2022 al 30aprile2022; - il decreto-legge 30 aprile 2022, n.36 “Ulteriori misure urgenti per sostenere l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e qualificare resilienza (PNRR)”, convertito, con modificazioni, in legge 29 giugno 2022, n.79, che ha fissato al 30 giugno 2022, il sistema termine per la prima adozione del Terzo settore toscano Vista la propria proposta PIAO; - il parere favorevole in merito alla regolarità tecnica della deliberazione di cui all’oggetto, ai sensi e per gli effetti dell’art.49, comma 1, del D.Lgs. del 18 agosto 2000 n.267; - il parere favorevole in merito alla regolarità contabile della deliberazione n. 38 di cui all’oggetto, ai sensi e per gli effetti dell’art.49, comma 1, del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015D.Lgs. del 18 agosto 2000 n.267; - il decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, recante “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”, ed in particolare gli artt. 6, 7 e 38; - l’art.4 della legge 5 giugno 2003, n.131; - il punto decreto-legge 24 marzo 2022, n.24; - il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” vigente Regolamento per il funzionamento degli Uffici e dei Servizi; - il punto 6.3.2vigente Statuto comunale; Tutto ciò premesso e considerato, che prevede Con voti unanimi favorevoli, resi in forma palese per alzata di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire mano dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.aventi diritto;
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Samples: Verbale Di Riunione Del Consiglio Di Amministrazione
VISTO. ▪ l’art. 15 della L. 241/1990 ed il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D. Lgs 267/2000, approvato con deliberazione secondo cui le amministrazioni pubbliche possono concludere accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune, in conformità ai principi generali dell’attività amministrativa improntati a criteri di economicità e di efficacia; ▪ il D.Lgs. 42/2004 e s.m.i Codice dei Beni Culturali e del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007Paesaggio (di seguito denominato Codice) che impone allo Stato e a tutti gli enti pubblici territoriali il dovere e l’obiettivo di perseguire il coordinamento, l’armonizzazione e l’integrazione delle attività di valorizzazione e di fruizione dei beni culturali; ▪ il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx 00 agosto 2014, n. 113171 recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni, ancora in vigore ai sensi delle Attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell’art. 16, comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, ed convertito con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89” e in particolare il punto 1.3.2l’art. 34, con cui sono stati istituiti i Poli Museali regionali, articolazioni periferiche della Direzione Generale Musei, che prevede azioni per sostenere assicurano sul territorio l’espletamento del servizio pubblico di fruizione e qualificare valorizzazione degli Istituti e dei Luoghi della cultura in consegna allo Stato o allo Stato comunque affidati in gestione; ▪ il sistema Decreto Ministeriale del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione 23 dicembre 2014 recante “Organizzazione e funzionamento dei musei statali” con il quale viene individuato, tra gli altri, il Polo Museale della Calabria, con sede in Xxxxxxx Xxxxxx, Xxx Xxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, 87100 Cosenza – CF 98108420781; ▪ il Decreto Ministeriale 23 gennaio 2016, n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata 43 recante “Modifiche al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario decreto ministeriale 23 dicembre 2014” e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare l’art. 1, comma h, numero 11, che ha trasferito al Polo Museale della Calabria nuovi istituti e luoghi della cultura; ▪ il punto Decreto n. 169 del 2 dicembre 2019, concernente il punto 2.3.2.1nuovo “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance” entrato in vigore il 5 febbraio 2020 e con esso, tra l’altro, questo Istituto ha subito la modifica della denominazione passando da “Polo” a “Direzione Regionale Musei Calabria”; ▪ il Decreto Direttoriale del 04.02.2021 rep. “Emergenza urgenza territoriale” n°79 n. 56, e il punto 6.3.2Contratto individuale di lavoro per l’affidamento dell’incarico di funzione Dirigenziale AD INTERIM della Direzione Regionale Musei della Calabria al Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx, che prevede sottoscritto il 04.02.2021 con rep.n°8 e debitamente registrato alla Corte dei Conti il 09.02.2011 al n. 256; ▪ l’art. 6, comma 1 del D.Lgs. 1° marzo 2021 n. 22, recante “Disposizioni urgenti in materia di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione riordino delle attribuzioni dei Ministeri”, con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi quale il Ministero dei Beni e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione delle Attività Culturali e del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni Turismo è ridenominato Ministero della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Cultura;
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Samples: Convention
VISTO. l’allegato schema del primo contratto attuativo, anno 2022, per un importo pari a 180.000,00 € netti, comprensivi degli oneri per la sicurezza, oltre il Piano integrato sociale regionale 2007-201022% di Iva pari 39.600,00 €, approvato per un totale lordo di 219.600,00, i cui servizi sono da svolgersi con le modalità previste nel capitolato speciale d’appalto parte I e II, nel computo metrico estimativo, nei documenti di gara e nella documentazione presentata dall’operatore economico in sede di gara e come giustificativi; PRESO ATTO delle modalità di attivazione dei vari contratti attuativi dell’accordo quadro, avente ad oggetto i servizi di manutenzione del verde pubblico comunale, nel dettaglio individuati nel capitolato speciale d’appalto e nella documentazione di gara, qui di seguito riepilogati: - gli interventi attivabili nell’ambito dell’accordo quadro potranno interessare qualsiasi tipologia di lavorazione presente nel computo metrico e nell’elenco prezzi di riferimento, inerente alla manutenzione del verde comunale; - nel caso di lavorazioni non previste nell’elenco prezzi di gara, saranno utilizzati i prezzi così come definiti all’art. 24 del Capitolato speciale d’appalto; - l’affidamento dei singoli contratti Attuativi all’operatore economico avverrà direttamente, senza un nuovo confronto competitivo, in quanto l’Accordo Quadro è concluso con un unico operatore economico; - ogni contratto attuativo verrà concluso tramite una lettera di ordinativo/contratto firmata per accettazione dal legale rappresentante dell’operatore economico, previo accertamento della presenza della determinazione dirigenziale che ne definisce la spesa, individua il soggetto cui affidare gli interventi ed indica le prestazioni da eseguire, anche se del caso attraverso un computo metrico di dettaglio. Il contratto attuativo (o Ordinativo) dovrà comunque contenere il CIG derivato. In sede di affidamento e stipula dei singoli Contratti Attuativi, non troveranno applicazione gli obblighi di comunicazione né il termine dilatorio previsti rispettivamente dall’art. 76 comma 5 e art. 32 comma 9 del D.Lgs. nr. 50/2016; DATO ATTO che si rende necessario: - procedere alla nomina del dipendente Arch. Xxxxxx Xxxxxx, titolare di PO del Settore Patrimonio Manutenzioni e LL.PP., Responsabile Unico del Procedimento del servizio in oggetto, ai sensi e agli effetti del Decreto Legislativo n.50 del 18/04/2016 art. 31 Comma 1, in quanto in possesso delle adeguate competenze professionali; - procedere alla nomina di Direttore dell’Esecuzione, art.101 comma 1 del D.Lgs.50/2016, del servizio in oggetto il dipendente Arch. Xxxxxxx Xxxx, Istruttore Direttivo Tecnico presso il Settore Patrimonio Manutenzioni e LL.PP., in quanto in possesso delle adeguate competenze professionali; PREMESSO altersì che: • con deliberazione n.19 del Consiglio regionale 30 marzo 2021 il consiglio comunale ha approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) ed il bilancio di previsione per il triennio 2021/2023 e successive deliberazioni di variazione; • con D.L. n. 228 del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 20102021, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005art. 3 comma 5 sexiesdecies, n. 40 ed alla legge regionale 22 il termine per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2022 è stato differito al 31 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti2022; • nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione 2022 trova applicazione la democrazia partecipatadisciplina dell’esercizio provvisorio prevista dall’art.163 del TUEL e dal principio contabile applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato 4/2, e pertanto gli stanziamenti autorizzatori per le spese sono rappresentati dalle previsioni assestate del 2°anno del bilancio triennale; • nel corso dell'esercizio provvisorio è possibile impegnare mensilmente, per ciascun programma, unitamente alla quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti, spese correnti non superiori ad un dodicesimo delle somme previste nel secondo esercizio dell’ultimo bilancio di previsione deliberato, ridotte delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e dell’importo accantonato al fondo pluriennale (la flessibilità, intesa come capacità voce “di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comunecui fondo pluriennale vincolato)”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.con esclusione:
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Samples: Service Agreement
VISTO. il Decreto Direttoriale n. 3277 del 30 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca con il quale è stato emanato l’“Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di “ecosistemi dell'innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S””, nell’ambito del Piano integrato sociale regionale 2007-2010Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato con deliberazione Missione 4 Istruzione e ricerca –Componente 2 Dalla ricerca all’impresa –Investimento 1.5, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (di seguito Avviso); richiamato quanto previsto nell’art. 7, comma 2 dell’Avviso di cui sopra, in relazione al quale i bandi di reclutamento di nuovo personale prevedono opportune clausole dirette all’inserimento, come requisiti necessari e come ulteriori requisiti premiali dell’offerta, di criteri orientati a promuovere l’occupazione femminile, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 47 “Pari opportunità, generazionali e di genere, nei contratti pubblici PNRR E PNC” del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007D.L. 31.05.2021, n. 11377 convertito in legge 29.07.2021, ancora n. 108”; considerato che il Ministero dell’Università e della Ricerca, in vigore ai sensi attuazione dell’Investimento 1.5 -“Creazione e rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S” nell’ambito della M4C2 del comma 1 dell’art 133 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), intende finanziare, con il suddetto Avviso, la creazione di n. 12 (dodici) Ecosistemi dell’Innovazione sul territorio nazionale dedicati alla promozione e al rafforzamento della LR 27/12/2011 n. 66collaborazione tra il sistemadella ricerca, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, valorizzando i risultati della ricerca, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio e che il finanziamento totale previsto è di 1300 milioni di euro; richiamato il Decreto Rettorale n. 278 del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 17/02/2022 ratificato con la Delibera CDA/25-02-2022/35 con il quale è stata approvata ed inoltrata la partecipazione dell’Università di Parma alla proposta progettuale del soggetto proponente “Alma Mater Studiorum –Università di Bologna” per un Ecosistema dell’Innovazione con un focus tematico sulla transizione ecologica, nella quale l’Università di Parma assumerà il ruolo di leader in 2 Spoke, il ruolo di socio fondatore dell’Hub e il ruolo di Xxxxxxxx affiliato allo Spoke; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 703 del 20/04/2022 sono state approvate le graduatorie delle proposte pervenute in risposta al Consiglio regionale suddetto Avviso con l’ammissione alla Fase 2 per la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. presentazione della “Emergenza urgenza territorialeProposta Integrale” e che quest’ultima è stata trasmessa da parte del soggetto proponente al MUR entro la scadenza prevista in data 20/05/2022; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 1052 del 23/06/2022 di concessione al finanziamento è stata concessa un’agevolazione per l’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00 per la realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione identificato con codice ECS00000033 dal titolo “Ecosystem for Sustainable Transition in Xxxxxx-Romagna”; preso atto che all’Università degli Studi di Parma, quale Soggetto Pubblico Beneficiario titolare di agevolazione, è stato attribuito il punto 6.3.2, che prevede codice CUP di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione progetto D93C22000460001; richiamato il Decreto Rettorale n. 1202 del 14/07/2022 ratificato con delibera CDA/28-07-2022/296 con il Terzo settore toscanoquale è stato autorizzato l’introito a titolo di agevolazione a favore dell’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00; considerato che si rende necessario attivare nuove procedure pubbliche di selezione per il conferimento di Assegni di Ricerca, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale ai sensi dell’art. 22, della Legge 30 dicembre 2010, n. 70 240 da dedicare alla realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione dell’Ecosistema dell’Innovazione in oggetto; vista la delibera del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, seduta del 11.05.2023, assunta al protocollo con n. 117837 del 12.05.2023, relativa alla richiesta di attivazione di n. 1 assegno di ricerca, a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) di cui sopra, nell’ambito della proposta progettuale di cui trattasi, inquadrabile nel settore scientifico disciplinare ING-IND/08 “Modifiche Macchine a Fluido”, il cui Tutor è il Xxxx. Xxxxx XXXXXX; vista le delibere del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, seduta del 11.05.2023, assunte al protocollo rispettivamente con n. 118563 e n. 118571 del 15.05.2023, relative alla legge regionale 24 febbraio 2005richiesta di attivazione di n. 2 assegni di ricerca, n. 40 ed a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) di cui sopra, nell’ambito della proposta progettuale di cui trattasi, inquadrabili nel settore scientifico disciplinare ICAR/14 “Composizione architettonica e urbana”, il cui Tutor è il Xxxx. Xxxxx XXXXX; considerato che i fondi per il conferimento degli assegni di ricerca graverà sul budget dell’Area Ricerca U.O. Supporto alla legge regionale 22 maggio 2001Ricerca Nazionale e Industriale -UA.PR.AC.AR06.RICNAZ – progetto contabile PNRR_ECS_2022_PERSONALE_NUOVO, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficaceCUP D93C22000460001, che assume presenta la comunità come obbiettivonecessaria disponibilità economica; xxxxxxxxx la necessità di attivare le procedure di reclutamento sopra citate; per tutto quanto esposto in premessa, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione parte integrante del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.presente dispositivo:
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Samples: Research Grant Agreement
VISTO. l’art. 32 comma 2 del D.lgs. 50/2016, secondo il Piano integrato sociale regionale 2007-2010quale nella procedura di affidamento diretto, approvato la stazione appaltante può procedere tramite determina a contrarre, o atto equivalente, che contenga, in modo semplificato, l’oggetto dell’affidamento, l’importo, il fornitore, le ragioni della scelta del fornitore, il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale, nonché il possesso dei requisiti tecnico- professionali, ove richiesti; Dato atto che per i motivi espressi, è stata quindi indetta in START, nel rispetto del capitolato, la procedura per l’affidamento di un accordo quadro con deliberazione n. 1 operatore economico, con durata di anni 4 decorrenti dalla data di sottoscrizione dell’accordo avente ad oggetto i servizi di domiciliazione e sostituzione di udienza come descritti nel suddetto capitolato, cui si rinvia; Dato atto che per il servizio de quo, è stato richiesto il preventivo allo STUDIO LEGALE ASSOCIATO – LEPORE; Tenuto conto che, entro la scadenza delle ore 12:00 del Consiglio regionale del 31 ottobre 200729/11/2021, n. 113è Ritenuto il suddetto preventivo congruo ed economicamente conveniente per l’Amministrazione Comunale, in quanto presenta un ribasso sul prezzo posto a base dei due servizi; Dato atto che sono ancora in vigore corso i controlli, espletati attraverso il sistema AVCPASS, circa il possesso dei requisiti di cui all’art. 80 del d.lgs. 50/2016 sull’operatore economico STUDIO LEGALE ASSOCIATO – LEPORE; Ritenuto pertanto, di aggiudicare l’accordo quadro all’ operatore economico STUDIO LEGALE ASSOCIATO – LEPORE nel rispetto del capitolato e del preventivo presentato dall’aggiudicatario, in allegato al presente provvedimento; Dato atto che l’accordo quadro e gli appalti attuativi saranno stipulati mediante scrittura privata con scambio della corrispondenza secondo gli usi del commercio (ai sensi dell’art. 32, c. 14 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66D.lgs. 50/0216 e dell’art. 4 del vigente Regolamento sull’attività contrattuale del Comune di Firenze); Accertato altresì che nel presente accordo quadro sono assenti rischi interferenziali e pertanto nessuna somma riguardante la gestione dei suddetti rischi viene riconosciuta all’operatore economico, ed in particolare né è stato predisposto il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”DUVRI; Considerato che la situazione si procederà ad assumere gli impegni di crisi economicaspesa, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civilecon autonomi atti, in primis sede di aggiudicazione degli appalti attuativi dell’accordo quadro; Dato atto che il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed Responsabile unico del procedimento che sottoscrive il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.presente atto:
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Samples: Accordo Quadro Per Servizi Legali
VISTO. inoltre lo schema di convenzione per il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2progetto unitario convenzionato allegato alla presente delibera per farne parte integrante e sostanziale, che prevede azioni per sostenere e qualificare dovrà essere sottoscritta fra il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta Comune di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata Pavullo ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”i proponenti l'intervento; Considerato che dal contributo istruttorio, posto agli atti dell’Area Servizi Pianificazione ed Uso del Territorio che qui si intende integralmente richiamato, si evince che l’intervento risulta ammissibile a condizione che prima del rilascio del titolo abilitativo che autorizza la situazione realizzazione dell’intervento si provveda a: - stipulare la convenzione, secondo lo schema allegato alla presente; - recepire le prescrizione impartite dai pareri acquisiti e sopra meglio citati; - acquisire tutti gli atti di crisi economicaassenso, socialeautorizzazioni, civile e politica pareri o nulla osta che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto derivassero dalle modifiche al progetto apportate in recepimento al parere di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiticui sopra; Ritenuto opportuno, al fine in questa sede, procedere: - all’approvazione del Progetto Unitario Convenzionato in parola costituito dagli elaborati grafici e documentali, posti agli atti dell’Area Servizi Pianificazione ed Uso del Territorio, sopra elencati; - all’approvazione dello schema di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidaleconvenzione, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza allegato alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civilepresente delibera, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana merito agli impegni assunti derivanti dall’attuazione delle previsioni urbanistiche ed il Volontariato, edilizie del COMPARTO A11.b DEL POLO SOVRACOMUNALE MADONNA BALDACCINI AMBITI ASP 2.9 – ASP 2.10 IN QUESTO COMUNE FRAZIONE S. XXXXXXX che si è tradotta in un giacimento dovrà essere sottoscritta nelle forme di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale legge entro 10 (dieci) giorni dalla data di esecutività della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.presente deliberazione;
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Samples: Deliberazione Di Giunta Comunale
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato contratto Rep. n.5082/2020 per affidamento del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni con deliberazione del Consiglio regionale del scadenza al 31 ottobre 2007, n. 113, ancora dicembre 2024 sottoscritto in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare data 11/09/2020 tra il punto 1.3.2, Comune di Seregno e la ditta ICA srl; TENUTO conto che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume procedere all’affidamento secondo quanto disposto dal comma 846 della L. 160/19 si procedeva con nota - protocollo n. 12900 del 8/03/2021 a richiedere la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni disponibilità della società civileICA srl a prendere in gestione in concessione il canone unico fino a scadenza contratto, invitando la stessa a rimodulare l’aggio attualmente definito nel contratto di concessione per la gestione dell’imposta sulla pubblicità, in primis il volontariato organizzato. Considerata modo da rispettare le “…condizioni economiche più favorevoli per l'ente affidante “; Con lettera protocollo n. 14130 del 12/03/2021 la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla personasocietà ICA, in un’ottica risposta alla richiesta del Comune di sussidiarietà solidale Seregno nel confermare la propria disponibilità ad assumere in gestione il nuovo canone unico garantendo la disponibilità di risorse, mezzi e quindi strutture organizzative sufficienti offriva quale offerta migliorativa del contratto un aggio ridotto al 18,00%; TENUTO conto che al fine di regolare le modalità di esecuzione del servizio affidato occorre procedere ad approvare un nuovo capitolato d’oneri da allegare al nuovo contratto che dovrà essere stipulato con il concessionario e che a partire dalle esperienze maturate sul territoriotal fine il Servizio Entrate ha provveduto a predisporre il “Capitolato d’Oneri per l’affidamento in Concessione del Canone Unico Patrimoniale del Comune di Seregno” allegato sub A); RAVVISATA, ed quindi, l’opportunità di procedere all’affidamento della concessione del servizio di accertamento e riscossione del canone unico patrimoniale ai sensi della legge 160 del 27 dicembre 2019, articolo 1 commi da 816 a 836 alla società ICA s.r.l in particolare nei seguenti settori.sostituzione dell’affidamento in concessione della Imposta sulla Pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni con scadenza al 31 dicembre 2024; RILEVATO che occorre procedere a integrare gli impegni di spesa a favore del Concessionario – ICA srl assunti con la determinazione 280 del 28/05/2020;
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VISTO. che conseguentemente, nella redazione del nuovo PRT (Piano Regolatore Territoriale) del Consorzio Asi si è previsto l’eliminazione delle aree in questione dal perimetro edificabile della zona Z5; - che del preliminare del PTR è stata fatta la presa d’atto con delibera di Comitato Direttivo n. 13 del 05/03/2019; Accertato che il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Sig. Xxxxxx Xxxxx, approvato nato a Paduli (BN) il 30/01/1958 , residente in Benevento alla xxx Xxxxxx Xxxx,0; Codice fiscale XXX XXX 00X00 X000X - coltivatore diretto - regolarmente iscritto all’INPS ed alla Camera di Commercio di Benevento, si è reso disponibile alla stipula di contratto di fitto per l’utilizzo agricolo delle aree in parola; un canone di euro 700,00 (euro settecento/00) da corrispondere annualmente entro il 30 del mese di settembre di ciascuna annata agraria; la durata in anni 15 (quindici) a partire dalla data del possesso, previa disdetta da inviarsi dalla parte che intende recedere almeno un anno prima della scadenza , con deliberazione lettera raccomandata con avviso di ricevimento; - prendere atto/condividere quanto argomentato in preambolo, circa l’opportunità di rendere inedificabile le aree sopra richiamate, come da allegata planimetria, distinte in catasto al foglio 21 particelle nn. 456,460,714,715,716,717,718,719,720 dell’estensione complessiva di circa 6,80 ettari; - concedere in fitto per uso agricolo le suddette particelle al Sig. Xxxxxx Xxxxx, nato a Paduli (BN) il 30/01/1958 , residente in Benevento alla via Xxxxxx Xxxx,2, Codice fiscale XXX XXX 00X00 X000X - coltivatore diretto; - approvare, conseguentemente, lo schema di contratto di xxxxx, così come predisposto dal settore tecnico del Consiglio regionale consorzio; - autorizzare i competenti uffici consortili a porre in essere ogni iniziativa utile per la stipula del 31 ottobre 2007contratto di fitto con Xxxxxx Xxxxx; - dare mandato al Responsabile del settore patrimonio per i successivi adempimenti di competenza; - dare atto che la durata dell’affitto decorre dal 01/01/2019 al 31/12/2033; - autorizzare il Presidente del Consorzio a costituirsi, per conto dell’Ente, nella formalizzazione del contratto fitto con Xxxxxx Xxxxx; - dichiarare la presente proposta immediatamente esecutiva. Il sottoscritto, Xxx. Xxxxx Xxxxxxxxxxx, Responsabile dell’Area Tecnica con delega alla firma, giusta delibera n. 113n. 43/2018, ancora in vigore ai sensi della normativa vigente in materia, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità amministrativa del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, presente atto ed attesta la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa. per le ragioni esposte in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata narrativa ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.integralmente richiamate:
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione documento rep. Atti n. 91 del 05/08/2014 della Conferenza Unificata della Presidenza del Consiglio regionale dei Ministri ad oggetto “Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c) del 31 ottobre 2007decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 113281, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere proposto dalle Regioni e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta dalle Province autonome di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione Trento e di collaborazione Bolzano concernente l’organizzazione e l’assistenza sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni programmate”, con il Terzo settore toscanoquale viene sancito l’accordo tra il Governo, tese al rafforzamento degli interventi le Regioni e servizi che costituiscono la rete le Province Autonome di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 Trento e di Bolzano e le Autonomie locali sulle “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema Linee di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenzaindirizzo sull’organizzazione dei soccorsi sanitari negli eventi e nelle manifestazioni programmate”; Considerato che la situazione sulla base delle richiamate Linee di crisi economicaindirizzo non risultano a carico del SSN le risorse aggiuntive che vengono previste dall’Ente organizzatore autonomamente per interventi di soccorso correlati allo specifico ed estemporaneo contesto nel quale l’evento/manifestazione si svolge; Considerato inoltre che il medesimo documento definisce le modalità che devono guidare le Regioni nel disciplinare l’attività di pianificazione dell’organizzazione dei soccorsi sanitari dedicati all’evento e/o manifestazione e stabilisce che gli oneri economici della pianificazione sanitaria e della messa in disponibilità di mezzi, socialedi squadre di soccorso e di ogni altra risorsa prevista dalla pianificazione stessa, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovea supporto di eventi/manifestazioni programmati, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e duratasia in favore dei partecipanti sia degli spettatori, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto socialesono a carico degli Organizzatori dell’evento/manifestazione, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatocaso di conferimento dell'incarico, che si è tradotta in un giacimento devono riconoscere all’Azienda Sanitaria titolare del Servizio di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”Emergenza Territoriale 118, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanocompetente per territorio, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.corrispettivo previsto per tale servizio;
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Samples: Convenzione Con Soggetti Privati
VISTO. il DLGS 50/2016 rubricato “Codice dei contratti pubblici”; - l’art. 15 della Legge n. 241/1990 stabilisce che le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - l’art. 5 del D. Lgs. n. 50/2016, rubricato ”Principi comuni in materia di esclusione per concessioni, appalti pubblici e accordi tra enti e amministrazioni aggiudicatrici nell’ambito del settore pubblico”, al comma 6, stabilisce che le disposizioni del Codice non trovano applicazione agli accordi conclusi tra due o più amministrazioni pubbliche quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) l’accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell’ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; b) l’attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico; c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione, e dunque l’accordo di collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, in presenza delle suddette condizioni, esula dal Codice dei Contratti Pubblici; - la Regione Puglia, con la Legge regionale n. 2 del 25/01/2018 “Indirizzi per lo sviluppo, la sostenibilità ambientale e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto”, ha inteso favorire ed accelerare il processo di riqualificazione ambientale e sociale della città di Taranto attraverso un percorso di pianificazione strategica che consenta ai suoi cittadini di ripensare il proprio futuro orientandolo verso scelte di sostenibilità, accessibilità e rigenerazione urbana e sviluppo ecosostenibile; infatti il Piano integrato sociale regionale 2007Strategico “Taranto Futuro Prossimo” affronta i problemi peculiari della città di Taranto e del suo territorio, nella loro rilevanza regionale, nazionale e internazionale, connessi alla crisi del polo siderurgico e agli effetti da essa generati sulla comunità territoriale, nonché promuove e sostiene il necessario cambiamento delle sue direttrici di sviluppo, attraverso l’individuazione di indirizzi a supporto di una pianificazione strategica di azioni integrate sul contesto territoriale basate sullo sviluppo ambientale nell’ambito dei propri fini istituzionali; - Ai sensi dell’art. 37 del DPCM n. 169/2019 la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo (SN-2010SUB), approvato con deliberazione sede a Taranto, è un istituto del Consiglio regionale Ministero della Cultura (MiC) dotato di autonomia speciale di livello dirigenziale non generale, con funzioni di tutela, gestione e valorizzazione del 31 ottobre 2007patrimonio culturale subacqueo di cui all'articolo 94 del D.lgs. 42/2004 nonché, per il territorio della provincia di Taranto, anche con funzioni di Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. - La SN-SUB esercita sugli istituti e i luoghi della cultura statali presenti sul territorio provinciale di Taranto, e non assegnati ad altri uffici del Ministero, le funzioni di cui all'articolo 43, c. 4 del DPCM n. 169/2019, assicurando una stretta relazione con il territorio di riferimento in tutte le altre iniziative di cui si fa promotore, comprese quelle di valorizzazione del demanio culturale e del patrimonio culturale indisponibile dello Stato; - l’ASSET, istituita con Legge Regionale 2 novembre 2017, n. 11341 “Riordino dell’Agenzia regionale per la mobilità nella regione Puglia e istituzione dell’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio”, ancora in vigore è un organismo tecnico – operativo che opera a supporto della Regione e di altre pubbliche Amministrazioni ai sensi fini della definizione e gestione delle politiche per la mobilità, la qualità urbana, le opere pubbliche, l’ecologia e il paesaggio, nonché ai fini della prevenzione e la salvaguardia del territorio dai rischi idrogeologici e sismici; - l’art. 2, comma 1 dell’art 133 5, della LR 27/12/2011 Legge Regionale 2 novembre 2017, n. 6641 dispone che l’ASSET può instaurare, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta sulla base di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 apposite convenzioni - nel rispetto delle previsioni contenute nella convenzione quadro con la quale la Giunta regionale individua e attribuisce specifici compiti all’Agenzia - rapporti di collaborazione, consulenza, assistenza, servizio, supporto e promozione con altre pubbliche amministrazioni, nei limiti di legge e secondo le disponibilità finanziarie; - con Deliberazione della Giunta Regionale n. 2107 del 25 novembre 2019 la Regione Puglia ha adottato, in attuazione dell’art. 5 della sopra citata L.R. n. 2/2018, il “Documento generale del Piano Strategico di sviluppo e valorizzazione del territorio tarantino “Taranto Futuro Prossimo”, finalizzato allo sviluppo sostenibile del territorio tarantino, attraverso un processo partecipato di pianificazione e programmazione, promosso dalla stessa Regione con il Comune di Taranto ed il supporto di ASSET; - con successiva DGR n. 2078 del 22 dicembre 2020 la Giunta Regionale ha impegnato l’Agenzia regionale ASSET PUGLIA a proseguire le attività di attuazione del Piano Strategico per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio tarantino, promuovendo il pieno coinvolgimento del tessuto produttivo, sulla base degli indirizzi generali di programmazione indicati dalla Regione Puglia e in piena collaborazione con il Comune di Taranto, gli altri Comuni dell’area vasta e le Istituzioni locali; - la Legge Regionale n. 41/2017 ha assegnato all’ASSET il compito di supportare i processi di pianificazione strategica regionale integrando i temi della mobilità, accessibilità, rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile, tutela paesaggistica, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente, e di supportare gli enti locali anche di area vasta nelle materie oggetto delle finalità istituzionali dell’Agenzia ovvero la programmazione, la progettazione e l'attuazione di opere pubbliche e interventi di rigenerazione urbana nonché infrastrutture di trasporto e servizi socio-ambientali; - la SN-SUB e l’ASSET ritengono opportuno mettere in atto processi di pianificazione e programmazione di interventi di tutela e valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali del territorio tarantino coerenti e integrati con gli indirizzi di sviluppo sostenibile regionale nel settore ambientale, turistico, produttivo e della mobilità interurbana e di comune interesse avviare un accordo di cooperazione per la definizione di strategie comuni di intervento e di progetti specifici di valorizzazione e promozione del paesaggio e dei luoghi della cultura del territorio tarantino, condividendo allo scopo le proprie risorse umane e strumentali; - la SN-SUB e l’ASSET sono amministrazioni pubbliche, cui la legge ha affidato il compito di soddisfare interessi pubblici in parte coincidenti, attribuendo competenze in parte diverse per ampiezza e prospettiva, il cui esercizio congiunto permette di massimizzare i risultati della collaborazione oggetto di accordo volto all’attuazione dei processi efficienti di progettazione, esecuzione e gestione delle opere pubbliche tesi allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio tarantino in coerenza con il Piano Strategico di Taranto; - alla luce delle finalità istituzionali dei soggetti coinvolti nel presente accordo, esiste un conclamato interesse pubblico, con riferimento all’art. 5, comma 6, del D.lgs. 8 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici” (di seguito Ccp), che stabilisce che le disposizioni del Ccp non trovano applicazione agli accordi conclusi tra due o più amministrazioni pubbliche finalizzati a garantire che i servizi che hanno il compito di svolgere siano prestati nell’ottica del perseguimento di obiettivi pubblici comuni e che le stesse non svolgano sul mercato aperto più del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione; - in data 12/10/2021 è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale stato sottoscritto l’Accordo Quadro ex art 15 legge 241/1990 per la bozza programmazione e progettazione di Piano sanitario interventi di sviluppo e sociale integrato regionale 2012valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio tarantino tra Ministero della Cultura – Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo (SN-2015SUB) e Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET); - si rende dunque necessario procedere alla presa d’atto dell’avvenuta sottoscrizione in data 12/10/2021 dell’Accordo di cooperazione succitato, composto da n. 14 articoli, ed allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale; - il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio dell’ASSET; - la pubblicazione del provvedimento all'albo, salve le garanzie previste dalla Legge 241/90 in particolare tema di accesso ai documenti amministrativi, avviene nel rispetto della tutela alla riservatezza dei cittadini, secondo quanto disposto dal DLGS 196/2003 e ss.mm.ii. in materia di protezione dei dati personali, nonché dal vigente regolamento regionale n. 5/2006 per il punto trattamento dei dati sensibili e giudiziari, e dal Regolamento UE 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati; - ai fini della pubblicità legale, il punto 2.3.2.1presente provvedimento destinato alla pubblicazione è redatto in modo da evitare la diffusione di dati personali identificativi non necessari ovvero il riferimento a dati sensibili; qualora tali dati fossero indispensabili per l'adozione del provvedimento, essi sono trasferiti in documenti separati, esplicitamente richiamati; - di prendere atto di quanto indicato in narrativa e che qui s’intende integralmente riportato; - di prendere atto dell’Accordo Quadro ex art 15 Legge 241/1990 per la programmazione e progettazione di interventi di sviluppo e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio Tarantino tra Ministero della Cultura – Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo (SN-SUB) e Agenzia Regionale Strategica Per Lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET), firmato digitalmente in data 12/10/2021, composto da n. 14 articoli, allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale; - di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul sito istituzionale dell’ASSET xxxx://xxxxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx; - di dare al presente provvedimento immediata esecutività. Si attesta l’esaustività delle informazioni tecniche e amministrative contenute nel provvedimento. Il presente provvedimento viene pubblicato all'Albo online dell’ASSET nelle pagine del sito xxxx://xxxxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx dal 25/10/2021 al 09/11/2021 Si attesta l’avvenuta pubblicazione all’Albo online dell’ASSET dal / / al / / per quindici giorni consecutivi. MIC|MIC_SN-SUB|12/10/2021|0005914-I| [01.19.01/1/2021] Ministero della Cultura – Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo (di seguito SN-SUB) con sede a Taranto, Via Duomo, n. 33, qui rappresentato dal suo legale rappresentante pro tempore, Soprintendente Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx, di seguito Soprintendenza E - Ai sensi dell’art. 37 del DPCM n. 169/2019 la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo (SN-SUB), con sede a Taranto, è un istituto del Ministero della Cultura (MiC) dotato di autonomia speciale di livello dirigenziale non generale, con funzioni di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo di cui all'articolo 94 del D.lgs. 42/2004 nonché, per il territorio della provincia di Taranto, anche con funzioni di Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. - La SN-SUB esercita sugli istituti e i luoghi della cultura statali presenti sul territorio provinciale di Taranto, e non assegnati ad altri uffici del Ministero, le funzioni di cui all'articolo 43, c. 4 del DPCM n. 169/2019, assicurando una stretta relazione con il territorio di riferimento in tutte le altre iniziative di cui si fa promotore, comprese quelle di valorizzazione del demanio culturale e del patrimonio culturale indisponibile dello Stato; - l’ASSET è un’agenzia regionale istituita con Legge Regionale 2 novembre 2017, n. 41 “Emergenza urgenza territorialeRiordino dell’Agenzia regionale per la mobilità nella regione Puglia e istituzione dell’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio” con funzioni di supporto alla Regione Puglia nei processi di pianificazione strategica regionale integrando i temi della mobilità, accessibilità, rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile, tutela paesaggistica, valorizzazione dei beni culturali e il punto 6.3.2ambientali, recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente, e di supporto agli enti locali, anche di area vasta, nelle materie oggetto delle finalità istituzionali dell’Agenzia; - l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo” stabilisce che prevede le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di sviluppare azioni attività di partecipazione interesse comune; - l’art. 2, comma 5, della Legge Regionale 2 novembre 2017, n. 41 dispone che l’ASSET può instaurare, sulla base di apposite convenzioni - nel rispetto delle previsioni contenute nella convenzione quadro con la quale la Giunta regionale individua e attribuisce specifici compiti all’Agenzia - rapporti di collaborazione con il Terzo settore toscanoaltre pubbliche amministrazioni, tese al rafforzamento degli interventi nei limiti di legge e secondo le disponibilità finanziarie; - l’art. 5, comma 6, del D.lgs. 8 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici” (di seguito Ccp), stabilisce che le disposizioni del Ccp non trovano applicazione agli accordi conclusi tra due o più amministrazioni pubbliche finalizzati a garantire che i servizi che costituiscono hanno il compito di svolgere siano prestati nell’ottica del perseguimento di obiettivi pubblici comuni e che le stesse non svolgano sul mercato aperto più del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione; - la rete SN-SUB e l’ASSET ritengono opportuno mettere in atto processi di protezione sociale pianificazione e programmazione di interventi di tutela e valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali del territorio tarantino coerenti e integrati con gli indirizzi di sviluppo sostenibile regionale ; Vista nel settore ambientale, turistico, produttivo e della mobilità interurbana e di comune interesse avviare un accordo di cooperazione per la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema definizione di riorganizzazione del sistema sanitario strategie comuni di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione intervento e di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto progetti specifici di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione valorizzazione e promozione del bene comunepaesaggio e dei luoghi della cultura del territorio tarantino, • il radicamento capillarecondividendo allo scopo le proprie risorse umane e strumentali; Tutto quanto sopra premesso, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale si conviene e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.stipula quanto segue:
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Samples: Accordo Quadro
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, l’art.3 dello Statuto dell’Ente ed in particolare il punto 1.3.2la lettera f) in cui si prevede che tra i fini dell’Ente vi è quello di garantire la fruizione ai fini didattici, che prevede azioni per sostenere culturali scientifici e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario ricreativi e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”turistici; Considerato che la situazione fragilità intrinseca dei territori che ricadono all’interno del Parco di crisi economicaPortofino e la necessità di una loro intelligente e consapevole fruizione (vista quale fattore di sviluppo) rendono necessario l’apporto di tutte quelle componenti della società che vivono il Parco nei suoi vari aspetti, socialeivi compresi lo studio e la conoscenza del territorio, civile presupposti essenziali per un’adeguata e politica mirata gestione di questa particolare risorsa naturale; Considerato che investe il nostro Paese Parco di Portofino persegue finalità di promozione di attività interna di studio, protezione, salvaguardia, sviluppo e fruizione delle risorse naturali ed, al riguardo, ha proposto al CAI Liguria di sviluppare forme di collaborazione con l’obiettivo di valorizzare e promuovere dette finalità e attività; Considerato che il CAI Liguria persegue, nel rispetto delle disposizioni dell’Ordinamento del Club Alpino Italiano, finalità istituzionali volte alla protezione e valorizzazione dell’ambiente montano e delle relative risorse naturali ed anche è quindi interessato ad avviare un rapporto di fattiva collaborazione con il Parco; Considerato che le parti intendono instaurare e formalizzare un rapporto di reciproca collaborazione in ordine ad iniziative e programmi di comune interesse nei campi di attività loro propri, di cui alla convenzione di seguito allegata, senza oneri per il Parco; Vista la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto bozza di vista quantitativo per gravità convenzione allegata al presente atto quale parte integrante e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuitisostanziale; Ritenuto opportuno, di approvare la convenzione allegata alla presente delibera per farne parte integrante e di dare mandato di stipula al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione Presidente; Visto lo Statuto dell’Ente Preso atto del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione parere favorevole del Direttore A UNANIMITA’ dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.voti
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Samples: Convenzione Con Il Club Alpino Italiano Regione Liguria
VISTO. che la Società Consortile Infocamere ha il Piano integrato sociale regionale 2007-2010compito di approntare, approvato organizzare e gestire nell’interesse per conto delle Camere di Commercio e con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007criteri di economicità gestionale, n. 113un sistema informatico nazionale, ancora in vigore anche ai sensi del comma 1 dell’art 133 dell’art.8 della LR 27/12/2011 n. 66Legge 29 dicembre 1993, n.580, e successive modifiche ed integrazioni, e delle relative disposizioni attuative, in particolare il punto 1.3.2grado di trattare e distribuire in tempo reale, anche a soggetti terzi, atti, documenti e informazioni che la Legge dispone siano oggetto di pubblicità legale o pubblicità notizia o che comunque scaturiscano da registri, albi, ruoli, elenchi e repertori tenuti dalle Camere; Visto che i compiti assegnati alla predetta Società Consortile sono attribuiti dai soci oltre che tramite lo Statuto anche mediante un Regolamento che individua i servizi obbligatori assicurati ai Soci, i servizi facoltativi e le altre attività svolte da Infocamere nell’interesse e per conto delle Camere di Commercio; Rilevato, pertanto, che prevede azioni le attività di Infocamere S.c.p.a. sono finalizzate allo svolgimento dei compiti affidati dai Soci, secondo le previsioni dello Statuto e del regolamento Consortile, in misura superiore alla soglia dell’80% di cui all’art.5 comma1 del D.Lgs. 50/2016, e che, pertanto, tutte le condizioni di cui al predetto articolo risultano soddisfatte; Considerato che la Società Consortile Infocamere formula i prezzi sulla base di tariffe nazionali e, che, pertanto, i costi sono uguali per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano tutte le Camere di Commercio, per cui non è prevista alcuna possibilità di ulteriore contrattazione degli stessi; Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 della Giunta camerale n.10 del 19/12/2011 4 Aprile 2022 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di stato approvato il “Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare della Performance per il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale triennio 2022/2024”; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, deliberazione della Giunta camerale n. 70 11 del 4 Aprile 2022 con la quale è stato approvato il “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema Piano triennale di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenzaPrevenzione della corruzione 2022/2024”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo Sulla base dell'istruttoria espletata dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficacesottoscritto, che assume attesta la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità legittimità della stessa e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.tutti gli adempimenti procedurali;
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Samples: Determinazione Dirigenziale
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010decreto del Dirigente generale pro tempore del DRPC Sicilia 15 aprile 2020, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione n.72 con il Terzo settore toscanoquale sono state approvate le “Direttive per la disciplina delle commissioni nelle procedure di gara bandite dal DRPC Sicilia per l’affidamento dei contratti di appalto; CONSIDERATO che: • a decorrere dal 16 febbraio 2021 si sono succeduti decine di eventi parossistici in corrispondenza dei crateri sommitali del vulcano Etna, tese al rafforzamento degli interventi con conseguente ricaduta di cenere vulcanica nei territori di diversi ambiti comunali, con conseguente necessità emergenziale di rimuovere e servizi che costituiscono conferire la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010cenere vulcanica accumulatasi nelle strade, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, spazi pubblici al fine di favorire l’attuazione garantire le normali condizioni di una sussidiarietà solidalevivibilità e di ripristinare la funzionalità della viabilità sul territorio comunale, concreta nonché di consentire la ripresa delle pubbliche attività garantendo l’agibilità delle strutture ed efficaceinfrastrutture pubbliche; • con nota n.13503 del 7 marzo 2021, che assume a firma del Presidente della Regione Siciliana e del capo Dipartimento regionale della Protezione Civile è stato chiesto, ai sensi dell’articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, lo stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile; • altresì, con la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione deliberazione n. 127 del bene comune, • il radicamento capillare11 marzo 2021, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolareGiunta regionale ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ai sensi dell’articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, espressione dei contestin. 1. Con deliberazione 1 luglio 2021, n. 285 la Giunta regionale ha reiterato la precedente richiesta; • inoltre, con la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola personadeliberazione n. 128 del 11 marzo 2021, la concretezza Giunta regionale ha deliberato ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 7 luglio 2020, n. 13, di: 1. dichiarare lo stato di crisi e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicaleemergenza, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza per la durata di questi elementi in espressioni della società civilemesi 6, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settoreper i gravi danni provocati dagli eventi connessi all’attività del vulcano Etna che, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisidal 16 febbraio 2021, ovvero le hanno interessato i comuni i cui territori ricadono nelle aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. sommitali del vulcano Etna (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Maletto, Nicolosi, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Sant'Alfio, Zafferana Etnea), nonché 30 comuni dell’areale Etneo (Aci Xxxxxxxxxx, Aci Castello, Aci Catena, Acireale, Aci Sant'Xxxxxxx, Calatabiano, Camporotondo Etneo, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Gravina di Catania, Xxxxxxx, Mascali, Mascalucia, Milo, Misterbianco, Motta Santa Anastasia, Paternò, Pedara, Riposto, San Xxxxxxxx La Regione ToscanaPunta, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della ToscanaSan Xxxxxxxx di Catania, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale ToscanoSan Xxxxxx Xxxxxxxx, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri Santa Xxxxx di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla personaLicodia, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorioSanta Venerina, ed in particolare nei seguenti settori.Sant’Agata Li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande);
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Samples: Accordo Quadro
VISTO. il D.Lgs.152/06 che stabilisce il principio della responsabilizzazione e della cooperazione dei soggetti a diverso titolo coinvolti nella produzione e gestione dei rifiuti, e che, per l’attuazione di tale principio, prevede la possibilità di ricorrere a procedure negoziate tra Pubbliche amministrazioni e soggetti privati attraverso la stipula di appositi accordi e contratti di programma; - il Programma Generale per la prevenzione e la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio di CONAI relativo all’anno 2020 che stabilisce, tra l’altro, le priorità degli interventi nella gestione dei rifiuti di imballaggio; - l’Accordo di Programma Quadro 2020 - 2024 per la raccolta ed il recupero dei rifiuti di imballaggio tra ANCI e CONAI che regolamenta gli aspetti tecnici ed economici per la raccolta ed il conferimento degli imballaggi conferiti al servizio pubblico; - le Linee Guida ANCI CONAI per i Progetti Territoriali e Sperimentali che regolamentano le modalità di erogazione di servizi da parte di CONAI per il miglioramento quali- quantitativo delle raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggio sul territorio; - la X.X. 00/0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx-Xxxxxxx che detta disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata; - la recente Delibera di Giunta Regionale della Regione Xxxxxx-Romagna con la quale sono stati presentati gli obiettivi e le scelte strategiche generali del futuro Piano integrato sociale regionale 2007Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate – PRRB 2022- 2027; - la Delibera di Giunta Regionale della Regione Xxxxxx-2010, approvato con deliberazione Romagna n del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza stato approvato lo schema di Piano sanitario Protocollo di Intesa tra Regione Xxxxxx- Romagna, ANCI, ATERSIR e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” CONAI volto a consentire l’elaborazione e il punto 6.3.2, che prevede lo sviluppo di sviluppare azioni un modello di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivotariffazione puntuale, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva attuare anche attraverso una campagna di misurazione dei rifiuti conferiti in raccolta differenziata da parte delle utenze non domestiche nei Comuni della Regione Xxxxxx-Romagna che hanno introdotto la tariffa corrispettiva; - la Delibera del Consiglio d’Ambito di ATERSIR CAMB del con la quale è stato approvato lo schema del su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità richiamato Protocollo di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriIntesa.
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Samples: Protocollo Di Intesa
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale del comparto delle regioni e delle autonomie locali successivo a quello dell’1.4.1999, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 200714/09/2000, n. 113, ancora c.d. Code Contrattuali ed in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, particolare l’articolo 22 ad oggetto “Turnazioni” e l’articolo 24 ad oggetto “Trattamento per attività prestata in giorno festivo - riposo compensativo” ed in particolare il comma 1) il quale recita che “Al dipendente che per particolari esigenze di servizio non usufruisce del giorno di riposo settimanale deve essere corrisposta la retribuzione giornaliera di cui all’art.52, comma 2, lett. b) maggiorata del 50%, con diritto al riposo compensativo da fruire di regola entro 15 giorni e comunque non oltre il bimestre successivo”. Considerato che ▪ Negli anni in questione 2011-2014, benché non fosse formalizzato inequivocabilmente un’articolazione dell’orario di lavoro degli agenti di polizia municipale, come è avvenuta con la deliberazione di giunta n. 143 del 16/10/2015 sopraccitata, spesso la distribuzione equilibrata del turno è stata compromessa da esigenze di carattere straordinario espresse dalla stessa amministrazione con pochi giorni di anticipo o addirittura la sera precedente al verificarsi dell’evento, come riferito dal Comandante con la richiamata nota prot. 4387/2012; ▪ Come asserito dal Comandante con la nota prot. 4387 del 19/03/2012, testè citata, “l’alternanza non programmabile si è tradotta in notevole disagi per il vigile turnista con evidenti ripercussioni sull’organizzazione della propria quotidianità sicuramente non meno gravosi di quelli derivanti da una articolazione della turnazione rispettosa dei criteri di cui all’articolo 22 punto 1.3.22 del CCNL, e quindi giustifica la corresponsione nella sua interezza. In tale senso si è espresso la Corte di Appello di Bari – sezione lavoro, in una situazione identica alla nostra (distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni), che prevede azioni per sostenere con sentenza n. 1267/2010 ha condannato un Comune alla corresponsione dell’indennità di turno oltre accessori di legge ed alle spese di giudizio”. ▪ in genere i giudizi e qualificare il sistema le sentenze in materia sono volte ad accogliere un miglior trattamento a favore del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 lavoratore; ▪ Peraltro anche l’ARAN con parere prot. 20585/2015 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-15 luglio 2015, ed in risposta al quesito inviato dall’Amministrazione Comunale (protocollo 10395 del 13/07/2015) richiedente quale fosse l’istituto più corretto da applicare in relazione al particolare il punto il punto 2.3.2.1orario di lavoro degli agenti di polizia municipale, ha trovato la difficoltà di rispondere con precisione alla domanda sul trattamento da riconoscere ai dipendenti che, nel caso prospettato, lavorino di domenica, essendo difficile individuare un preciso istituto di riferimento. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2Conclude l’ARAN, che prevede “ove l’ente, superando il profilo meramente formale, guardi ai contenuti sostanziali della situazione (prestazione aggiuntiva oltre quelle rese ordinariamente in turno nella settimana resa nel giorno del riposo settimanale), allora dovrebbe fare riferimento alle previsioni dell’art. 24 del CCNL del 14/09/2000” (non specifica quale comma); Ritenuto, sulla base di sviluppare azioni quanto sopra esposto, nell’interesse dell’Amministrazione stessa, addivenire ad una transazione extra giudiziale relativa all’applicazione dell’art. 22 e dell’articolo 24 nei confronti degli agenti della polizia municipale che hanno promosso la vertenza, soprattutto al fine di partecipazione e eliminare un contenzioso che sulla base della giurisprudenza in materia, potrebbe sfociare in un esito sfavorevole, sia in termini di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete impiego di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e duratarisorse, ma anche e soprattutto per il maggior ammontare della spesa che si verrebbe a rilevare in caso di soccombenza quali spese legali oltre al ristoro del danno subito. Il contenzioso comporterebbe comunque dei costi in termini di impiego di risorse che di costi legali, anche in caso di esito favorevole. Visti i conteggi predisposti dall’Ufficio Polizia Municipale, depositati agli atti, che quantificano l’onere posto a carico dell’Amministrazione per il riconoscimento della differenza del Trattamento per attività prestata in giorno festivo - riposo compensativo, liquidato e dovuto per gli anni dal punto 2011 al 2014 nella misura di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale7.778,54; Le parti di seguito indicate, ponendo oggi a rischio i sistemi richiedenti l’esperimento del tentativo di servizi alla personaconciliazione ai sensi dell’art.410 c.p.c., finora garantiti così come diffusimodificato dall’art. 31 della L.183/2010, vicinicome allegato per ciascuno di essi al presente accordo, gratuiti; Ritenuto opportunocorredato da documento di identità, al fine di favorire l’attuazione una definitiva conclusione della vertenza, anche in considerazione delle criticità già definite, definiscono e sottoscrivono il seguente accordo stragiudiziale secondo i seguenti criteri, quale equa soluzione per entrambe le parti: ▪ si rinuncia integralmente alla pretesa della restante parte dell’indennità di turnazione riferita all’anno 2011 rivendicata con nota prot. 4387 da parte del Comandante della Polizia Municipale e con successive rivendicazioni più sopra menzionate, quantificata in circa € 10.000,00; ▪ stabiliscono che il trattamento economico per la liquidazione dell’indennità di maggiorazione, ai sensi dell’articolo 24 da corrispondere per gli anni dal 2011-2014 è quantificato nella misura del 50% come previsto dall’articolo 24 comma 1 del CCNL 19/09/2000 pertanto ad integrazione di quanto già corrisposto, quale indennità di maggiorazione del 20%, l’indennità definitiva ammonta complessivamente a € 6000,00 oltre agli oneri riflessi anche in considerazione di una sussidiarietà solidaleulteriore riduzione della stessa, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione misura del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni 22,86% (senza della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, quale ammonterebbe a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori€ 7.778,54).
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Samples: Accordo Di Conciliazione
VISTO. che il Piano integrato sociale CNR, per il tramite del direttore dell’Istituto di Nanotecnologie con sede a Lecce, ha proposto alla Regione Puglia la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con la Fondazione Xx.XXX, allo scopo di attivare, nell’ambito dei rispettivi compiti e funzioni attribuite per legge, una cooperazione per lo sviluppo di una collaborazione strategica tramite la realizzazione congiunta di progettualità in aree tematiche di comune interesse; - che la collaborazione potrebbe vertere sui seguenti ambiti: • ricerca congiunta, anche presso terzi, sui farmaci di precisione, terapie cellulari, tessuti ed organi ingegnerizzati per patologie di rilevanza regionale 2007e nazionale quali l’oncologia, le malattie dell’invecchiamento, con particolare riferimento alle malattie neurodegenerative, e le malattie infettive; • valorizzazione della proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico attraverso attività congiunte di project management, business development, ricerca traslazionale, sviluppo preclinico, brevettazione e creazione di start up; • promozione e sviluppo di attività formative, divulgative e di ricerca, su temi di interesse reciproco, anche mediante lo scambio e/o la messa a disposizione di risorse umane, strutturali e tecnologiche, l’attivazione di dottorati di ricerca; • collaborazione scientifica e scambio di informazioni, know-2010how tecnico e scientifico nelle rispettive aree di competenza; • definizione di una pianificazione comune e sinergica per l’ottenimento di opportunità di finanziamenti a copertura di progetti/interventi di ricerca, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007formazione e sviluppo industriale; Tutto quanto innanzi premesso e considerato, si sottopone alla Giunta di adottare il conseguente atto deliberativo. La pubblicazione dell’atto sul BURP, nonché la pubblicazione all’Albo o sul sito istituzionale, salve le garanzie previste dalla legge 241/1990 in tema di accesso ai documenti amministrativi, avviene nel rispetto della tutela della riservatezza dei cittadini secondo quanto disposto dal Regolamento UE n. 113679/2016 in materia di protezione dei dati personali, ancora in vigore nonché dal D.Lgs. 196/2003 ss.mm.ii., ed ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare vigente Regolamento regionale 5/2006 per il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere trattamento dei dati sensibili e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civilegiudiziari, in primis quanto applicabile. Ai fini della pubblicità legale, il volontariato organizzatopresente provvedimento è stato redatto in modo da evitare la diffusione di dati personali identificativi non necessari ovvero il riferimento alle particolari categorie di dati previste dagli articoli 9 e 10 del succitato Regolamento UE. Considerata la storica La presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria, sia di entrata che di spesa, e consolidata collaborazione dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. Il Presidente relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate e motivate, ai sensi dell’art. 4, comma 4, lettera k) della L.R. n. 7/1997 e della D.G.R. n. 3261/1998, propone alla Giunta: - di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Toscana ed Puglia, il VolontariatoC.N.R. e la Fondazione Xx.XXX, allegato sub A) alla presente deliberazione, che si è tradotta in un giacimento regola i rapporti e gli obblighi reciproci tra le tre parti firmatarie; - di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, notificare la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settorepresente delibera, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti cura Segretariato Generale della crisiG.R., ovvero al Dipartimento promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti ed al Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione E Lavoro; - di pubblicare la presente delibera sul BURP. I SOTTOSCRITTI ATTESTANO CHE IL PROCEDIMENTO ISTRUTTORIO AFFIDATO È STATO ESPLETATO NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA REGIONALE, NAZIONALE E COMUNITARIA E CHE IL PRESENTE SCHEMA DI PROVVEDIMENTO, DALLO STESSO PREDISPOSTO AI FINI DELL’ADOZIONE DELL’ATTO FINALE DA PARTE DELLA GIUNTA REGIONALE, È CONFORME ALLE RISULTANZE ISTRUTTORIE. P.O. Affari Giuridici e Raccordo normativo (Xxxxxxx Xxxxxxxxx) Il Capo di Gabinetto (Xxxxxxx X. Xxxxxxxxxx) Il Direttore del Dipartimento promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti (Xxxx Xxxxxxxxx) Il Presidente della Giunta Regionale (Xxxxxxx Xxxxxxxx) - udita la relazione e la conseguente proposta del Presidente della Giunta regionale; - viste le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe sottoscrizioni poste relative all’istruttoria del presente provvedimento; - a disposizione dal sistema regionale secondo criteri voti unanimi espressi nei modi di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.legge;
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Samples: Protocollo D’intesa
VISTO. Visto il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei”; • Visto il Regolamento didattico di Ateneo dell’Università degli Studi di Siena Emanato con D.R. n. 1332/2016 del 26.09.2016 pubblicato all’Albo on line di Ateneo in data 26.09.2016, approvato pubblicato nel B.U. n. 125; • Visto il Regolamento sui Master Universitari, sui Corsi di Perfezionamento, di Aggiornamento Professionale, di Formazione e sulle Summer e Winter School dell’Università degli Studi di Siena emanato con deliberazione D.R. n. 1564/2017 del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora 13 dicembre 2017 e pubblicato nell’Albo on line di Ateneo in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano data 14/12/2017; • Vista la propria proposta delibera del Senato Accademico dell'Università degli Studi di deliberazione n. 38 Siena del 19/12/2011 giorno 06/11/2012 con la quale è stata approvata ed inoltrata deliberato il criterio di afferenza di Master, Corsi di Perfezionamento, Aggiornamento e Formazione, Summer e Winter School al Consiglio regionale Dipartimento proponente la bozza relativa istituzione; • Premesso che l’art. 3 comma 9 del D.M. 270/2004 prevede che “le Università possono attivare, disciplinando nei regolamenti didattici di Piano sanitario ateneo, corsi di perfezionamento scientifico e sociale integrato regionale 2012-2015di alta formazione permanente e ricorrente, ed in particolare successivi al conseguimento della laurea e della laurea magistrale, alla conclusione dei quali sono rilasciati i master di primo e di secondolivello”; • Premesso che l’art. 3 comma 10 del D.M. 270/2004 prevede che “sulla base di apposite convenzioni, le Università italiane possono rilasciare titoli universitari, anche congiuntamente con altri atenei italiani o stranieri”; • Premesso che l’art. 3 comma 2 del Regolamento dell’Università degli Studi di Siena sui Master universitario prevede che ”…I Corsi Executive possono essere concordati e/o supportati mediante convenzioni con soggetti pubblici e privati….” • Premesso che il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” Dipartimento di Medicina Molecolare e il punto 6.3.2dello Sviluppo della Università, che su proposta del Prof.Xxxxxx XXXXX, prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscanoattivare, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio l’A.A. 2020/2021 i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi qualiseguenticorsi: • Master II livello “Health Services Management” • Master I livello “Management per le Professioni Sanitarie” • Premesso che ESTAR, per la coesione realizzazione dei corsi, metterà a disposizione propri Dirigenti in qualità di Docenti e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestiproprie Strutture per attività di Stage; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità Premesso che l’attivazione dei corsi risponde alle esigenze e ai requisiti richiesti dal Regolamento sui Master Universitari dell’Università degli Studi di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Siena per l’istituzione dei MasterExecutive
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Samples: Convention
VISTO. l’art. 5, della legge n. 381 del 1991 che così recita: “Gli enti pubblici, compresi quelli economici, e le società di capitali a partecipazione pubblica, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione, possono stipulare convenzioni con le cooperative che svolgono le attività di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b) , ovvero con analoghi organismi aventi sede negli altri Stati membri della Comunità europea, per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi il Piano integrato sociale cui importo stimato al netto dell'IVA sia inferiore agli importi stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici, purché tali convenzioni siano finalizzate a creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate di cui all'art. 4, c.1. Per la stipula delle convenzioni di cui al comma 1 le cooperative sociali debbono risultare iscritte all'albo regionale 2007-2010di cui all'articolo 9, approvato comma 1. Gli analoghi organismi aventi sede negli altri Stati membri della Comunità europea debbono essere in possesso di requisiti equivalenti a quelli richiesti per l'iscrizione a tale albo e risultare iscritti nelle liste regionali di cui al comma 3, ovvero dare dimostrazione con deliberazione idonea documentazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007possesso dei requisiti stessi. Le regioni rendono noti annualmente, n. 113attraverso la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, ancora in vigore i requisiti e le condizioni richiesti per la stipula delle convenzioni ai sensi del comma 1 dell’art 133 1, nonché le liste regionali degli organismi che ne abbiano dimostrato il possesso alle competenti autorità regionali. Per le forniture di beni o servizi diversi da quelli socio-sanitari ed educativi, il cui importo stimato al netto dell'IVA sia pari o superiore agli importi stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici, gli enti pubblici compresi quelli economici, nonché le società di capitali a partecipazione pubblica, nei bandi di gara di appalto e nei capitolati d'onere possono inserire, fra le condizioni di esecuzione, l'obbligo di eseguire il contratto con l'impiego delle persone svantaggiate di cui all'art. 4, c.1, e con l'adozione di specifici programmi di recupero e inserimento lavorativo. La verifica della LR 27/12/2011 n. 66capacità di adempiere agli obblighi suddetti, ed da condursi in particolare il punto 1.3.2base alla presente legge, non può intervenire nel corso delle procedure di gara e comunque prima dell'aggiudicazione dell'appalto”; Ritenuto, alla luce dell’esposto quadro normativo, che prevede azioni i dedotti motivi di ricorso sono assistiti da giuridico fondamento in quanto: a)la giunta comunale è organo incompetente a decidere sulle modalità di scelta del contraente trattandosi di atto gestionale e non politico programmatico; b)l’art. 5 della L. n. 381/1991 (testo normativo di favore per sostenere le cooperative sociali) consente una deroga al principio della gara solo se l’appalto del servizio riguarda cooperative sociali e qualificare l’importo è sotto soglia; Condiviso quanto affermato dalla giurisprudenza amministrativa secondo cui “Ai sensi dell'art. 5 commi 1 e 4 l. 8 novembre 1991 n. 381, nel testo novellato dall'art. 20 l. 6 febbraio 1996 n. 52, la p.a. appaltante non può legittimamente limitare alle sole società cooperative d'utilità sociale l'ammissione ad una gara, d'importo superiore alla soglia comunitaria, relativa ad un appalto di servizi (nella specie, si trattava di custodia e pulizia di edifici scolastici), essendo ciò possibile solo per gli appalti c.d. "sotto soglia”. (Consiglio Stato , sez. V, 30 agosto 0000 , x. 0000; Tar Marche 7 aprile 2000); Considerato, in disparte quanto sopra, che la regola dell’evidenza pubblica costituisce un principio immanente l’ordinamento di settore degli appalti, ancor più se di rilevanza comunitaria (cfr per le soglie l’art. 28, Codice contratti) ove vigono i principi di non discriminazione, parità di trattamento e concorrenzialità, la cui applicazione s’impone, di norma, anche agli appalti aventi per oggetto i servizi elencati nell’allegato II B del d.l.vo n. 163 del 2006; Ritenuto, per quanto sopra esposto, violati sia l’obbligo giuridico di indire la pubblica gara per l’affidamento del servizio de quo che il sistema regime inderogabile delle competenze; Ritenuto che alla fondatezza del Terzo settore toscano Vista gravame e, quindi, all’accoglimento del ricorso impugnatorio consegue la propria proposta reintegrazione in forma specifica della ricorrente nella posizione sostanziale lesa, dovendo l’amministrazione comunale procedere, per l’effetto conformativo, all’indizione di gara ad evidenza pubblica valevole per il medesimo arco temporale originariamente coperto dalla deliberazione n. 38 del 19/12/2011 127/2007, con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni possibilità di partecipazione ed aggiudicazione anche per la ricorrente; Considerata che detta reintegrazione ristora l’interessata dei danni futuri mentre per i danni da questa subiti a causa dell’illegittima sua pretermissione il risarcimento può essere disposto mediante la tecnica della perdita di chance; Ritenuto fare applicazione, a tal fine, del criterio equitativo e liquidare in favore della ricorrente la somma di collaborazione € 5.000,00 (pari al 10% del valore dell’appalto per l’anno scolastico 2006/2007, al netto di Xxx, abbattuto di una ulteriore percentuale in ragione delle probabilità mera di successo); Ritenuto che alla soccombenza nel giudizio segue la condanna alle spese di lite del comune di Veroli nella misura liquidata in dispositivo, mentre delle stesse se ne può disporre la compensazione nei confronti della società controinteressata dovendosi imputare i motivi di causa alla condotta dell’amministrazione comunale. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Sezione staccata di Latina - accoglie, nei sensi in motivazione il ricorso n. 1168/2006. Condanna il comune di Veroli al pagamento delle spese di giudizio in favore della ricorrente che si liquidano in complessivi € 2.000,00. Spese compensate nei confronti della controinteressata. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 26/10/2007 con il Terzo settore toscanol'intervento dei signori: Xxxxxx Xxxxxxx, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Consigliere Xxxxxxxx Xxxxxxx, Primo Referendario, Estensore Visto l’art. 8, comma 4, primo periodo, della legge regionale 30 dicembre 201011 agosto 1991, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005266, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001secondo il quale "i proventi derivanti da attività commerciali e produttive marginali non costituiscono redditi imponibili ai fini dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG) e dell’imposta locale sui redditi (ILOR), n. 25 in tema qualora si documentato il loro totale impiego per i fini istituzionali dell’organizzazione di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.volontariato";
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Samples: Collaboration Agreement
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione decreto del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 113381, ancora riguardante norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige e, in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66particolare, ed in particolare la previsione di una intesa fra lo Stato e le province autonome nel caso di tracciati autostradali che interessino il punto 1.3.2territorio provinciale, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta delegando inoltre alle Province autonome di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione Trento e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete Bolzano le funzioni in materia di protezione sociale regionale viabilita' stradale di competenza dello Stato; Vista la legge regionale 30 dicembre 201023 agosto 1988, n. 70 “Modifiche alla 400 «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Vista la legge regionale 24 febbraio 20057 agosto 1990, n. 40 ed alla 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni; Vista la legge regionale 22 maggio 200123 dicembre 1992, n. 25 498, che, all'art. 11, ha demandato a questo Comitato l'emanazione di direttive per la concessione della garanzia dello Stato, per la revisione degli strumenti convenzionali e, a decorrere dall'anno 1994, per la revisione delle tariffe autostradali; Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, che, all'art. 10 ha dettato, tra l'altro, ulteriori disposizioni in tema di riorganizzazione concessioni autostradali, proseguendo nel processo di progressiva privatizzazione del sistema sanitario settore; Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri in data 27 gennaio 1994, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 1994, recante «Principi sull'erogazione dei servizi pubblici»; Vista la delibera di emergenza urgenza”; Considerato che questo Comitato 24 aprile 1996, n. 65, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 1996, recante linee guida per la situazione regolazione dei servizi di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese pubblica utilita' non gia' diversamente regolamentati ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto in materia di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficacedeterminazione delle tariffe, che assume ha previsto l'istituzione, presso questo stesso Comitato, del Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la comunità come obbiettivoregolazione dei servizi di pubblica utilita' (NARS), da tutelareistituzione poi disposta con la delibera 8 maggio 1996, valorizzaren. 81, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute pubblicata nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione Gazzetta Ufficiale n. 138 del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.1996;
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Samples: Accordo Di Cooperazione
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 parere favorevole circa la regolarità tecnica della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione espresso in data 18 Giugno 2013 dal Responsabile del I° Settore – Affari Generali ed Istituzionali – Vice-Segretario Comunale dott. Xxx Xxxxxxx, ai sensi dell’articolo 49, comma 1, del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 38 267; DATO ATTO che non è stato acquisito il parere contabile del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale Responsabile del II° Settore – Affari Economici e Finanziari – Rag. Xxxxxxx Xxxxxxx ai sensi dell’articolo 49, comma 1, del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267 per mancanza di rilevanza contabile della seguente proposta di deliberazione; CON LA SEGUENTE votazione resa per alzata di mani dai n. 12 Consiglieri Comunali presenti in aula: voti favorevoli n. 12 voti contrari n. == astenuti n. == DI APPROVARE la bozza di Piano sanitario Convenzione “Nuova convenzione per il funzionamento, la crescita e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territorialelo sviluppo della Community Network Xxxxxx- Romagna” nel testo allegato al presente atto quale sua parte integrante e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale sostanziale (allegato A); Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato DI DARE ATTO che la situazione di crisi economicaConvenzione ha durata fino al 30 giugno 2018 ed è da intendersi valida e vigente, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settoreogni ente, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti dalla propria data di sottoscrizione; DI PRENDERE ATTO che la bozza di Convenzione fa riferimento ed agisce all’interno del disegno di Amministrazione Digitale così come definito nel documento “Modello di Amministrazione Digitale: dematerializzata, interconnessa e cooperativa”, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (allegato B) nella sua versione vigente, ma da intendersi come documento aperto a successive evoluzioni; DI PRENDERE ATTO che la bozza di Convenzione richiama, attraverso la definizione del catalogo di cui all’articolo 1 lettera n, l’insieme delle soluzioni e dei servizi disponibili all’interno della crisiCommunity Network Xxxxxx-Romagna, ovvero che, nella loro connotazione attuale in termini di quantità e qualità, sono enunciati nel documento “Soluzioni e servizi di cui ai cataloghi dell’articolo 2 lettere n, o, p, q” allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale (allegato C), da intendersi come documento aperto a successive evoluzioni secondo le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscanamodalità concertative e valutative fissate in Convenzione; DI DELEGARE il Sindaco pro-tempore a sottoscrivere la Convenzione “Nuova convenzione per il funzionamento, la Confederazione delle Misericordie d’Italiacrescita e lo sviluppo della Community Network Xxxxxx-Conferenza regionale della ToscanaRomagna”, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanoautorizzandolo ad apportare eventuali modifiche di modesta entità che dovessero rendersi eventualmente necessarie; DI DICHIARARE per l’urgenza, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe presente atto immediatamente eseguibile a disposizione dal sistema regionale secondo criteri seguito di appropriatezza ed efficienzaseparata votazione resa per alzata di mano dai n. 12 Consiglieri Comunali presenti, ai sensi dell’articolo 134 4° comma del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267 che ha avuto il seguente esito: voti favorevoli n. 12 voti contrari n. == astenuti n. == Pareri resi ai sensi dell’articolo 49 comma 1 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267 in data 18.06.2013 PARERE SULLA REGOLARITA’ TECNICA: Si esprime parere favorevole IL RESPONSABILE DEL I° SETTORE - AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI - X.xx Dott. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema Xxx Xxxxxxx Letto, confermato e sottoscritto: IL PRESIDENTE X.xx XXXXXXXX XXXXXX IL CONSIGLIERE ANZIANO X.xx XXXXXXXXXX XXXXX IL SEGRETARIO COMUNALE X.xx PASTORE XXXXXX XXXXXXX Pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi Trecasali per 15 giorni consecutivi a partire dalle esperienze maturate sul territorioda oggi come prescritto dall’articolo 124 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267. Trecasali, ed in particolare nei seguenti settorilì 04.07.2013 IL VICE-SEGRETARIO COMUNALE X.xx GIUDICE XXX COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE.
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Samples: Convenzione Per Il Funzionamento, La Crescita E Lo Sviluppo Della Community Network
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora provvedimento di proroga dei termini di validità della concessione dell’accreditamento transitorio per i servizi in vigore oggetto ai sensi della DGR n. 1899/2012 (Comune di Reggio Xxxxxx, determinazione dirigenziale n. 19889/900 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 6628/6/2013). Vista la domanda presentata da ASP RETE per l’accreditamento definitivo del servizio di Centro Diurno assistenziale per Anziani che si svolge presso le strutture site nel Comune di Reggio Xxxxxx: - Arcobaleno, ed via Toschi 24; - Xxxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxxx, via Ghirlandaio 6 (all’interno del quale operano un Centro diurno e un Centro Diurno Demenze in particolare il punto 1.3.2nuclei separati); - Xx Xxxxxxxxxx, xxx Xxxxxxxxxxxxxx 00; - Il Sogno, xxx X.xxx Xxxxxxxx 00; - Il Melograno, via Gran Sasso d’Italia 17; - Coniugi Xxxxxxx Xxxxxxxxxx x Xxxxxxx Xxxxxxx, via Gattalupa 5/1; - Stella Polare, xxx Xxxxxxxx xx Xxxxxx 00 dato atto che la struttura L’Arca, sita in via Corradini a Sesso, accreditata transitoriamente, è chiusa per ristrutturazione già da qualche tempo e non se ne prevede l’apertura entro breve. Attestato, in particolare, che prevede azioni la domanda e le integrazioni presentate contengono le autocertificazioni e la documentazione relativa a: - attestazione del rispetto dei requisiti, previsti per sostenere l’accreditamento definitivo dalla normativa vigente (DGR 514/2009 e qualificare il successive modifiche e integrazioni), eccetto (sino alla data di applicazione del sistema di remunerazione valido per l’accreditamento definitivo) quelli che comportano livelli assistenziali più elevati e aumenti dei costi, come previsto dalla DGR 1800/2014 ed indicati tra i requisiti prioritari con doppio asterisco nella Determina del Terzo settore toscano Vista la propria proposta DG 10904/2014; - assenza delle cause di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 esclusione dalla capacità di contrarre con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale Pubblica Amministrazione, di cui all’art.38 del D.Lgs 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni; - la bozza non sussistenza delle cause di Piano sanitario divieto, di decadenza o di sospensione previste dall’art. 67 del DLgs 159/2011 e sociale integrato regionale 2012-2015ss.mm.ii.; - piena regolarità fiscale, ed contributiva, previdenziale e assicurativa, dei rapporti di lavoro dipendenti e assimilati; Dato atto della documentazione presentata in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” merito: - alla autovalutazione del benessere microclimatico e il punto 6.3.2delle performance energetiche delle strutture; Attestata, che prevede sulla base delle valutazioni dell’Ufficio di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione Piano: - la permanenza della coerenza del servizio/struttura con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi fabbisogno indicato nella programmazione territoriale; - la realizzazione del programma di adeguamento e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.conseguita responsabilità gestionale unitaria;
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Samples: Accreditation Agreement
VISTO. ✔ il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Decreto Legislativo 18/08/2000 n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" ss. mm. ii.; ✔ il Decreto Legislativo 30/04/1992 n. 285 "Nuovo codice della strada" ss. mm. ii.; ✔ il Decreto Legislativo 07/03/2005 n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale" xx.xx. ii.; ✔ il Decreto Legislativo 26/08/2016 n. 179 "Modifiche ed integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata cui al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 40 ed alla 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge regionale 22 maggio 20017 agosto 2015, n. 25 124, in tema materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche"; ✔ il Decreto del Presidente della Repubblica 16/12/1992 n. 495 "Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada"; ✔ lo Statuto del Comune di Milano; ✔ l'Ordinanza Sindacale 31/07/2007 n. 60169 "Modalità per il rilascio dei contrassegni per la sosta dei residenti e altri soggetti aventi titolo nelle Zone di Rilevanza Urbanistica e "Zona Omogenea A""; ✔ la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 14/2013 "Aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU)"; ✔ la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 31/2013 "Rimodulazione del sistema sanitario tariffario in materia di emergenza urgenza”sosta su strada e nei parcheggi in struttura"; Considerato che ✔ la situazione Deliberazione di crisi economicaConsiglio Comunale n. 25/2014 "Documento Unico di Programmazione (DUP) e Bilancio di Previsione 2021-2023"; ✔ la Deliberazione di Giunta Comunale n. 2448/2000 "Istituzione di Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica" e altre successive Deliberazioni sempre di istituzione di Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica, socialeai sensi dell'art. 7 comma 8 del D. Lgs 30/04/1992 n. 285 e ss. mm. ii.; ✔ la Deliberazione di Giunta Comunale n. 2611/2008 "Approvazione linee di indirizzo per lo sviluppo della sosta regolamentata" successivamente modificata con Deliberazione di Giunta Comunale n. 982/2010"; ✔ la Determinazione Dirigenziale 17/10/2007 n. 641 del Settore Attuazione Mobilità "Individuazione e approvazione delle disposizioni attuative dell'Ordinanza n. 60169/2007, civile relativa al rilascio dei contrassegni per la sosta dei residenti e politica che investe altri soggetti aventi titolo nelle Zone Di Rilevanza Urbanistica e "Zona Omogenea A""; ✔ la Determinazione Dirigenziale 18/07/2019 n. 2046 dell'Area Parcheggi e Sportello Unico Mobilità di concerto con l'Area Servizi al Cittadino "Approvazione della procedura per il nostro Paese ed anche rilascio delle autorizzazioni per la Toscana mostra caratteristiche nuove, sosta dei residenti e domiciliati non solo dal punto residenti a Milano (detti dimoranti) nelle "Zone di vista quantitativo per gravità Particolare Rilevanza Urbanistica" e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileAmbito 1, in primis attuazione della Delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 23.7.2013 e xx.xx."; ✔ la Determinazione Dirigenziale 29/08/2019 n. 3077 dell'Area Parcheggi e Sportello Unico Mobilità di concerto con l'Area Servizi al Cittadino "Integrazione della DD N. 2046/2019 di Approvazione della procedura per il volontariato organizzato. Considerata rilascio delle autorizzazioni per la storica sosta dei residenti e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento domiciliati non residenti a Milano (detti dimoranti) nelle "Zone di capacità ed esperienze Particolare Rilevanza Urbanistica" e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla personaAmbito 1, in un’ottica attuazione della Delibera di sussidiarietà solidale Consiglio Comunale n. 31 del 23.7.2013 e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settorixx.xx.";
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Samples: Determination of Procedures for Resident Parking Permits
VISTO. che i singoli contratti di fornitura vengono conclusi a tutti gli effetti tra le Pubbliche Amministrazioni contraenti e i fornitori attraverso l’emissione degli Ordinativi di fornitura nei quali sono indicati l’esatto importo della fornitura richiesta ed il Piano integrato sociale regionale 2007-2010luogo di esecuzione, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 secondo le modalità ed i termini indicati nelle condizioni generali della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, Convenzione e che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista introdotto dall’art.26 della Legge n.488/1999 e dall’art.58 della Legge n.338/2000 non modifica la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 disciplina vigente in tema di riorganizzazione adozione delle deliberazioni di acquisto, né di impegno di spesa da parte delle Pubbliche Amministrazioni; DATO ATTO che entro il mese di Settembre avverrà il trasferimento della sede Ufficio presso la nuova sede di xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx n.127, come da comunicazioni mail del sistema sanitario di emergenza urgenza”servizio Patrimonio dell'Ente a cura del Dirigente Dott. Scimoni del 20/06/2022 del 04/08/2022 e del 31/08/2022; Considerato che CONSIDERATA la situazione di crisi economica, sociale, civile necessità e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, l'urgenza dell'attivazione dell'energia elettrica al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficaceassicurare l'avviamento e la continuità del servizio presso la nuova sede; RILEVATO che CONSIP sul portale “ACQUSTINRETEPA” mercato elettronico della PP.AA. ha aggiudicato il 26/10/2021 l'Iniziativa “ENERGIA ELETTRICA 19”, che assume dal 17/01/2022 al 17/01/2023 è attivo il Prodotto “Energia Elettrica 19 Lotto 16 Sicilia” per la comunità come obbiettivofornitura di energia elettrica a prezzo fisso per 12 o 18 mesi o a prezzo variabile per 12 mesi, da tutelareavente caratteristiche pienamente rispondenti alle specifiche tecniche richieste e disponibile entro una la tempistica prestabilita, valorizzare, sviluppare, affrontare per le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanonuove connessioni esclusivamente a Prezzo variabile per 12 mesi, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche primo giorno del secondo mese successivo alla ricezione dell'Ordinativo di settorefornitura per ordini ricevuti entro le ore 24:00 del 10 del mese, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero oppure il primo giorno del terzo mese successivo alla ricezione dell'Ordinativo di fornitura per ordini ricevuti dopo le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, ore 24:00 del 10 del mese; CONFERMATA detta tempistica con interlocuzione telefonica con il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.gestore del Lotto 16 Sicilia HERA COMM SRL;
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Samples: Affidamento Diretto Per La Fornitura Di Energia Elettrica
VISTO. lo Statuto del Comune di Ravenna; - il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Regolamento della Dirigenza; - il Regolamento di contabilità che della presente Determinazione è stata data, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 suddetta circolare, preventiva informazione al Commissario Straordinario e al Direttore Generale ; • L’abrogazione della Determinazione Dirigenziale n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni E2/16 dell’1/07/2002 avente per sostenere oggetto “Nuova regolamentazione per l’accesso e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenzasosta nella zona a traffico limitato”; Considerato che • L’abrogazione della Determinazione Dirigenziale n. E2/15 del 20/06/2002 avente come oggetto “ Nuova regolamentazione per l’accesso e la situazione sosta dei veicoli diretti agli Hotel nelle aree a traffico limitato” • L’istituzione di crisi economicanuova regolamentazione per l’accesso e la sosta nella zona a traffico limitato e la sosta degli autoveicoli nelle aree a pagamento prive di custodia, socialegestite dalla Soc. A.T.M. S.p.a., civile regolamentate con parcometro e/o “gratta e politica che investe il nostro Paese ed anche sosta” nonché la Toscana mostra caratteristiche nuovesosta nelle aree riservate ai residenti autorizzati, non solo dal punto in alcune strade del Centro Storico di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestiRavenna; • La nuova regolamentazione è la democrazia partecipataseguente: Il Comando di Polizia Municipale può rilasciare contrassegni idonei a consentire l’accesso e la sosta nella ZTL, nelle aree di sosta a pagamento regolamentate con parcometro o riservate ai residenti autorizzati, previa richiesta degli aventi diritto. Le istanze devono essere presentate per iscritto, allegando la necessaria documentazione comprovante il possesso dei requisiti necessari all’ottenimento del contrassegno. Sarà cura del personale di X.X. xxxxxxxxxx, valutare la completezza delle singole richieste al momento della presentazione delle stesse. L’Amministrazione Comunale tramite il Comando di P.M. si riserva in ogni momento, con giustificate motivazioni, di sospendere o revocare i contrassegni rilasciati, informandone il titolare; • I contrassegni di circolazione giornalieri per operazioni occasionali da svolgere all’interno della zona pedonale o a traffico limitato, verranno rilasciati presso la flessibilitàSede del Corpo di P.M. o le sedi distaccate, intesa come capacità oppure dagli Agenti di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate Polizia Municipale operanti sul territorio, contestualmente alla richiesta. • Nei medesimi contrassegni, è possibile consentire la sosta nelle aree a parcometro, da rilasciarsi ai titolari di incarichi pubblici o istituzionali nello svolgimento delle funzioni di istituto, previa apposita dichiarazione su carta intestata dell’Ente, sottoscritta dal Dirigente dell’ufficio di appartenenza. • Per il rilascio dei contrassegni giornalieri dovranno essere corrisposti, quali diritti per operazioni tecniche-amministrative, i seguenti importi: - autovetture, validità fino a g.1, € 2,58 - autocarri con massa complessiva fino a 3,5 t. validità fino a gg.3 € 2,58 - autocarri con massa complessiva sup. a 3,5 t. validità fino a gg.3 € 5,16 Gli Agenti preposti al controllo del traffico devono ritirare i contrassegni quando sono scaduti o risultano contraffatti, ovvero in ogni altro caso di uso non consentito; Il titolare del contrassegno per il transito e la sosta in ZTL, ha l’obbligo di esporlo sul parabrezza anteriore del veicolo, e in ogni caso, in modo visibile dall’esterno ex art. 49 bis del Regolamento di P.M. Tipologie dei contrassegni ed i relativi importi dovuti, quali diritti per operazioni tecniche amministrative (diritti di segreteria): I (invalidi), € R (residenti), € RG (residenti con garage), € G (Garage - autorimesse - posti auto), € PR (parcheggio residenti), € SR (sosta residenti in particolare nei area parcometro e riservata) € A (artigiani), € P (provvisori), € S (servizi Pubblica utilità e Medici di base), € TM (trasporto merci), € SP (sosta parcometri) € 17,04 (gratuiti per veicoli di proprietà della P.A.) 17,04 17,04 PAS (transito in area soggetta a provvedim. Antismog) € 5,68 Blocco contrassegni da 50, per strutture ricettive € 25,00 PM (sosta in area riservata veicoli di Polizia) Gratuito L’ufficio Permessi di Circolazione, nel rispetto di quanto previsto dall’ordinanza n. 97del 21/02/1991, provvede al rilascio di autorizzazione tipo T per la circolazione e sosta degli autocarri nelle zone ove vige il divieto, previa presentazione di domanda motivata, n. 2 marche da bollo (da apporre una sulla domanda, una sull’autorizzazione) e pagamento dei diritti di segreteria quantificati in € 17,04. In base al peso complessivo del veicolo, il rilascio del contrassegno potrà essere soggetto a presentazione di nulla osta che l’utente chiederà preventivamente al Servizio Strade del Comune di Ravenna. Il contrassegno ha validità 1 anno Si istituiscono inoltre i seguenti settori.contrassegni: • Blocchi numerati, contenenti n. 50 contrassegni per la circolazione e la sosta in Z.T.L, da consegnarsi ai titolari delle strutture ricettive che ne facciano richiesta, i quali provvederanno alla loro compilazione per consentire ai propri clienti il transito e la sosta in prossimità delle strutture ricettive. E’ facoltà del Corpo di P.M. effettuare accertamenti presso le medesime strutture, per verificare il corretto rilascio dei contrassegni. • Contrassegni provvisori tipo “P” validi nelle località balneari, per il transito e la sosta nelle zone a traffico limitato, determinate annualmente da specifiche ordinanze; • Contrassegni tipo “PM” per la sosta dei veicoli privati in uso ai componenti del Corpo di P.M., nell’ambito dell’espletamento di attività e servizi di istituto; la sosta avverrà negli spazi riservati ai veicoli di Polizia, individuati nelle adiacenze del Comando di P.M. da apposita ordinanza. • Contrassegni provvisori tipo “PAS” validi per la circolazione in deroga al divieto temporaneo della circolazione, in caso di inquinamento atmosferico; Su ogni contrassegno di circolazione e/o sosta, l’ufficio permessi indicherà una sola targa, riferita al veicolo di proprietà del richiedente o veicolo per il quale si chiede il contrassegno. I dati personali del titolare del contrassegno, saranno indicati sul retro del medesimo. Il transito e la sosta, salvo che non sia espressamente indicato nel contrassegno, è comunque vietata nelle vie: Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxx, Piazza del Popolo; I residenti o domiciliati titolari di contrassegno R, RG, possono sostare in prossimità della loro abitazione per 15 minuti, indicando l’ora di arrivo, per operazioni di carico-scarico persone o cose;
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Samples: Regolamentazione Per L’accesso E La Sosta Nella Zona a Traffico Limitato
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010decreto del Ministro dello sviluppo economico, approvato di concerto con deliberazione il Ministro dell’economia e delle finanze, 8 marzo 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale del Consiglio regionale del 31 ottobre 200716 maggio 2013, n. 113, ancora con il quale, in vigore ai sensi applicazione dell’articolo 23, comma 3 del comma 1 dell’art 133 predetto decreto- legge n. 83 del 2012, sono state individuate le priorità, le forme e le intensità massime di aiuto concedibili nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile; - il Regolamento (UE) n. 651/2014 della LR 27/12/2011 n. 66Commissione, ed in particolare il punto 1.3.2del 17 giugno 2014, pubblicato nella G.U.U.E. L 187 del 26 giugno 2014, che prevede azioni dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato e, in particolare, l’articolo 25 che stabilisce le condizioni per sostenere ritenere compatibili con il mercato interno ed esenti dall’obbligo di notifica gli aiuti a progetti di ricerca e qualificare sviluppo; - il sistema documento recante “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente dell’Italia”; - la nota Ares (0000)0000000 - 12/04/2016 della Commissione europea che formalizza, con riferimento al documento della “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente dell’Italia”, il soddisfacimento, a livello nazionale, della condizionalità ex ante 1.1: "Ricerca e innovazione: esistenza di una strategia di specializzazione intelligente nazionale" in linea con il Programma di Riforma Nazionale, relativamente ai programmi Operativi nazionali "Ricerca e Innovazione" 2014-2020 e "Imprese e Competitività" 2014- 2020; - la Delibera CIPE n. 52 del Terzo settore toscano Vista 1 dicembre 2016 che approva il Piano operativo imprese e competitività FSC 2014-2020, che ricomprende al suo interno il “Piano a stralcio Space Economy”, quale prima realizzazione del piano strategico per l’attuazione della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente relativamente alla sub area “Space Economy” della tematica nazionale “Aerospazio e Difesa”, attribuendo al Ministero dello sviluppo economico il ruolo di Amministrazione centrale capofila per questa sub-area tematica; - la propria proposta Direttiva del Ministro dello sviluppo economico 14 aprile 2017 recante indicazioni per il contrasto dei fenomeni di deliberazione delocalizzazione; - la Direttiva del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno in materia di attuazione della “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente” adottata il 10 maggio 2017; - il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 38 87, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 9 agosto 2018, n. 96, recante, all’articolo 5, disposizioni per il contrasto alla delocalizzazione delle imprese italiane o estere operanti sul territorio nazionale e che hanno ottenuto dallo Stato aiuti per investimenti produttivi e, all’articolo 6, disposizioni a tutela dell’occupazione nelle imprese beneficiarie di aiuti; - il regime di aiuto n. SA.51781, registrato in data 31 luglio 2018, inerente all’intervento in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell'ambito di accordi sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con le regioni e le province autonome sottoscrittrici del 19/12/2011 con Protocollo d'intesa per l'attuazione del Programma "Mirror GovSatCom"; - il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 maggio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 18 agosto 2017, n. 192, che provvede a ridefinire le procedure per la quale è stata approvata concessione ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-erogazione delle agevolazioni, previste dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 1° aprile 2015, ed in particolare a favore dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi sottoscritti dal Ministero con le Regioni, le Province autonome, le altre amministrazioni pubbliche eventualmente interessate e i soggetti proponenti; - il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 25 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 31 ottobre 2017, n. 255, che prevede definisce i termini e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni sugli interventi disciplinati dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 24 maggio 2017; - il Protocollo d’intesa per l’attuazione del Piano multiregionale di sviluppare azioni aiuti alla ricerca e sviluppo del Programma “Mirror GovSatCom”, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 15 febbraio 2018, sottoscritto in data 21 febbraio 2018 dal Ministero dello sviluppo economico e successivamente dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Xxxxxx Xxxxxxx, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e della Provincia autonoma di partecipazione e di collaborazione con Trento; - il Terzo settore toscanodecreto del Ministro dello sviluppo economico 2 marzo 2018, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 9 luglio 2018, n. 70 “Modifiche 157, che definisce le procedure per la concessione ed erogazione di agevolazioni nell’ambito di accordi sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con le Regioni e le Province autonome sottoscrittrici del Protocollo d’intesa per l’attuazione del Programma Mirror GovSatCom e con le imprese che realizzano le attività di ricerca e sviluppo definite nel progetto di massima sottoscritto dall’operatore economico aggiudicatario del Partenariato per l’innovazione, finalizzato alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione realizzazione del sistema sanitario Ital-GovSatCom; - l’articolo 2, comma 3, del predetto decreto ministeriale 2 marzo 2018 che destina alla misura una dotazione finanziaria massima pari a euro 100.000.000,00 (centomilioni/00), di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.cui:
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Samples: Accordo Per L’innovazione
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010verbale di verifica della congruità dei costi della manodopera redatto dal RUP in data 06/12/2021, approvato acquisito agli atti con deliberazione prot. 2021/0337748/A del Consiglio regionale del 31 ottobre 200706/12/2021, n. 113, ancora in vigore cui lo stesso dà atto che la verifica effettuata ai sensi dell’art. 95, comma 10, D.Lgs. 50/2016 e smi, nei confronti della miglior offerta, ha avuto esito favorevole; RITENUTO, pertanto, di disporre l’aggiudicazione dell’appalto per la conclusione di un Accordo Quadro per “LAVORI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA DI ELETTRICITA’ E OPERE ACCESSORIE PER GLI IMMOBILI DELL’AZIENDA USL DELLA ROMAGNA” a favore del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2concorrente CONSORZIO SERVIZI INTEGRATI di Milano CF e P.IVA 06806550965; Precisato che: • l’ammontare massimo delle prestazioni che saranno svolte dall’Assuntore nell’ambito dell’Accordo Quadro è di € 5.000.000,00 a prescindere dal ribasso percentuale offerto pari a 25,00%, che prevede azioni per sostenere e qualificare si intenderà applicato su tutti i prezzi unitari degli Elenchi prezzi, senza decurtazione sull’importo massimo stimato dell’accordo quadro; l’AUSL della Romagna non assume, comunque, alcun impegno in ordine al raggiungimento dell’importo massimo stimato dell’accordo quadro, il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata meramente presuntivo; • la durata dell’accordo quadro è stabilita in 36 (trentasei) mesi a decorrere dalla data di stipula dell’accordo quadro stesso, restando inteso che l’appalto si concluderà comunque ad esaurimento dell’importo massimo stimato di cui sopra, senza che l’Appaltatore possa pretendere qualsivoglia onere aggiuntivo o compensi di sorta; • che il contratto sarà stipulato entro 60 gg. dall’avvenuta efficacia dell’aggiudicazione a seguito del completamento della verifica del possesso di tutti i requisiti richiesti e comunque non prima della scadenza del termine dilatorio di cui all’art. 32 c. 9, X.Xxx. 50/2016, ossia non prima di trentacinque giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione ai sensi dell’art. 76, comma 5, del medesimo D.Lgs. 50/2016, ovvero non prima del decorso del termine previsto dal successivo c. 11 del medesimo articolo in caso di presentazione di ricorso avverso l’aggiudicazione definitiva con contestuale domanda cautelare, fatta salva l’eventuale motivata esigenza di procedere alla consegna dei lavori in via d’urgenza; • Il Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi dell’art. 31 del D.lgs. n. 50/2016 e s.m.i è l’xxx. Xxxxx Xxxxxx, dipendente di questa Azienda; • di rinviare a successiva determinazione l’individuazione dei restanti componenti dell’ufficio di direzione lavori, ivi compreso il soggetto che assumerà le funzioni di Coordinatore della Sicurezza in Esecuzione di cui al Consiglio regionale D.Lgs 81/2008 e s.m.i.; • trattandosi di un accordo quadro si provvederà con separato atto in occasione dell’affidamento di ciascun contratto applicativo alla nomina del Direttore Lavori e alla eventuale costituzione dell’Ufficio di Direzione; • l'assegnazione e la bozza sottoscrizione dei singoli contratti applicativi che verranno affidati all'assegnatario saranno adottati dal direttore dell'U.O. competente (U.O. Progettazione e Sviluppo Edilizia e/o U.O. Manutenzione e Gestione Immobili e Impianti) in relazione all'oggetto dell'affidamento; Dato atto che, in materia di Piano sanitario obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della Legge n. 163/2010 e sociale integrato regionale 2012-2015s.m.i. il CIG padre relativo alla presente procedura è il seguente: CIG 8957309D36; Vista l’attestazione del Responsabile della Unità Operativa proponente in relazione alla non sussistenza di oneri a carico del bilancio economico preventivo dell’anno in corso; Attestate la regolarità tecnica e la legittimità del presente provvedimento, ed nonché la coerenza con i regolamenti e le procedure aziendali, da parte dei Responsabili che sottoscrivono in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale calce; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, deliberazione n. 70 342 del 20.09.2018 ad oggetto “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 Tipologie degli atti a rilevanza giuridica interna ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema esterna di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile competenza delle articolazioni organizzative aziendali” e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità s.m. e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.i.;
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Samples: Accordo Quadro
VISTO. il Decreto Direttoriale n. 3277 del 30 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca con il quale è stato emanato l’“Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di “ecosistemi dell'innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S””, nell’ambito del Piano integrato sociale regionale 2007-2010Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato con deliberazione Missione 4 Istruzione e ricerca –Componente 2 Dalla ricerca all’impresa –Investimento 1.5, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (di seguito Avviso); considerato che ai sensi dell'art. 7, comma 2 dell’Avviso, ai fini dell’ammissibilità della proposta, quest’ultima dovrà prevedere che almeno il 40% del Consiglio regionale personale assunto a tempo determinato deve essere di genere femminile e almeno il 40% delle borse di dottorato deve essere assegnato a ricercatrici. A tal fine, i bandi di reclutamento di nuovo personale prevedono opportune clausole dirette all'inserimento, come requisiti necessari e come ulteriori requisiti premiali dell'offerta, di criteri orientati a promuovere l’occupazione femminile, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 47 “Pari opportunità, generazionali e di genere, nei contratti pubblici PNRR e PNC” del D.L. 31 ottobre 2007maggio 2021, n. 11377 convertito in legge 29 luglio 2021, ancora n. 108”; considerato che il Ministero dell’Università e della Ricerca, in vigore ai sensi attuazione dell’Investimento 1.5- “Creazione e rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S”” nell’ambito della M4C2 del comma 1 dell’art 133 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), intende finanziare, con il suddetto Avviso, la creazione di n. 12 (dodici) Ecosistemi dell’Innovazione sul territorio nazionale dedicati alla promozione e al rafforzamento della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, valorizzando i risultati della ricerca, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio e che il finanziamento totale previsto è di 1300 milioni di euro; richiamato il Decreto Rettorale n. 278 del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 17/02/2022 ratificato con la Delibera CDA/25-02-2022/35 con il quale è stata approvata ed inoltrata la partecipazione dell’Università di Parma alla proposta progettuale del soggetto proponente “Alma Mater Studiorum – Università di Bologna” per un Ecosistema dell’Innovazione con un focus tematico sulla transizione ecologica, nella quale l’Università di Parma assumerà il ruolo di leader in 2 Spoke, il ruolo di socio fondatore dell’Hub e il ruolo di Xxxxxxxx affiliato allo Spoke; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 703 del 20/04/2022 sono state approvate le graduatorie delle proposte pervenute in risposta al Consiglio regionale suddetto Avviso con l’ammissione alla Fase 2 per la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. presentazione della “Emergenza urgenza territorialeProposta Integrale” e che quest’ultima è stata trasmessa al MUR da parte del soggetto proponente entro la scadenza prevista in data 20.05.2022; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 1052 del 23/06/2022 di concessione al finanziamento è stata concessa un’agevolazione per l’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00 per la realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione identificato con codice ECS00000033 dal titolo “Ecosystem for Sustainable Transition in Xxxxxx-Romagna”; preso atto che all’Università degli Studi di Parma, quale Soggetto Pubblico Beneficiario titolare di agevolazione, è stato attribuito il punto 6.3.2, che prevede codice CUP di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione progetto D93C22000460001; richiamato il Decreto Rettorale n. 1202 del 14/07/2022 ratificato con delibera CDA/28-07- 2022/296 con il Terzo settore toscanoquale è stato autorizzato l’introito a titolo di agevolazione a favore dell’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00; considerato che si rende necessario attivare nuove procedure pubbliche di selezione per il conferimento di Assegni di Ricerca, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale ai sensi dell’art. 22, della Legge 30 dicembre 2010, n. 70 240 da dedicare alla realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione dell’Ecosistema dell’Innovazione in oggetto; considerato che i fondi per il conferimento dell’assegno di Ricerca graverà sul budget dell’Area Ricerca U.O. Supporto alla Ricerca Nazionale e Industriale - UA.PR.AC.AR06.RICNAZ –progetto contabile PNRR_ECS_PERSONALE_NUOVO, CUP D93C22000460001, che presenta la necessaria disponibilità economica; visto il D.R. n. 2115/2022 del 24.11.2022 prot.n. 283719 con cui è stato emanato il Bando di selezione per il conferimento di n. 10 assegni di ricerca ai sensi dell’art. 22 della Legge n. 240/2022, tra i quali n. 1 assegno di ricerca, di durata biennale, inquadrabile nel settore scientifico disciplinare ING-IND/10 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005Fisica Tecnica Industriale”, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001il cui tutor è la Prof.ssa Xxxxxx VOCALE, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”pubblicato il 29.11.2022 e scaduto il 13.12.2022; Considerato che considerato che, per la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuoveprocedura sopra citata, non solo sono pervenute istanze di partecipazione da parte di candidati; visto il decreto del Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura n. 1135/2022 del 15.12.2022, assunto a prot. n. 298720 del 16.12.2022, con cui si chiede di ribandire l’assegno di ricerca, di durata biennale, di cui sopra, a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Programma di Ricerca e Innovazione identificato con codice ECS00000033 dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi titolo “Ecosystem for Sustainable Transition in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comuneXxxxxx-Romagna”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscanainquadrabile nel settore scientifico disciplinare ING-IND/10 (Tutor Prof.ssa Xxxxxx VOCALE), CUP D93 D93C22000460001 ; ravvisata la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscananecessità di attivare la procedura di reclutamento sopra citata; per tutto quanto esposto in premessa, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.parte integrante del presente dispositivo:
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Samples: Research Grant Agreement
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007Contratto Esecutivo contenente nel dettaglio le condizioni tecnico-2010economiche dei servizi oggetto di erogazione in aderenza al predetto Accordo Quadro, approvato stipulato digitalmente dalle parti contraenti in data 18 febbraio 2020 ed avente durata di 24 mesi, fatta eccezione per il servizio di “Help Desk”, per il quale - in considerazione della variabilità nel tempo delle esigenze dell'Amministrazione – è stata prevista una durata pari a quella dell'Accordo Quadro; Assunto che il servizio di “Gestione Ambiente Distribuito” (GAD) non è stata inclusa tra i servizi del predetto contratto esecutivo, nella considerazione della volontà affidare il relativo servizio al soggetto affidatario che sarà individuato a seguito della procedura di gara indetta da Consip S.p.A. per la conclusione di un Accordo Quadro per i servizi di “Desktop outsourcing” per le Pubbliche Amministrazioni (Gara “AQ Desktop Outsourcing 3”; Preso atto che la continuità del predetto servzio di “GAD” è assicurata a questa Amministrazione, fino alla data del 14 maggio 2020, per effetto della suindicata proroga tecnica del contratto 3825 in data 12 novembre 201919 ( CIG n. 8097878453) ed approvata con deliberazione decreto direttoriale del Consiglio regionale 13 novembre 2019, registrato dalla Corte dei conti in data 14 gennaio 2020, reg. n. 104; Riscontrato che la procedura di gara gestita da CONSIP S.p.a. per la conclusione di un Accordo Quadro per i servizi di “Desktop outsourcing” per le Pubbliche Amministrazioni (Gara “AQ Desktop Outsourcing 3”) non è al momento ancora conclusa, come indicato dal relativo sito specifico: xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxxxx-xx-xxxx/xxxx-x-xxxxxx/xx- desktop-outsourcing-3 Valutato che tale situazione impone di prevedere una ulteriore proroga tecnica del 31 ottobre 2007contratto principale, n. 113repertorio 3825, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta limitata al solo servizio di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comuneGestione Ambiente Distribuito - GAD”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, pari a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisiulteriori sei mesi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiatifino al 14 novembre 2020, tenuto conto del fatto che a seguito della conclusione dell’Accordo Quadro da parte di CONSIP S.p.a. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri l’Amministrazione dovrà poi espletare una apposita procedura di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema affidamento di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.appalto specifico che richiederà tempi ulteriori;
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Samples: Contract
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Reg. UE n. 1293/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.211 dicembre 2013, che prevede azioni istituisce un programma europeo per l’ambiente e per il clima (LIFE) per il periodo 2014/2020, avente, come obiettivo generale, tra gli altri, quello di sostenere la governance ambientale e qualificare climatica, anche mediante una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali; DATO ATTO che l’ARSIAL ha presentato alla Commissione Europea un progetto LIFE, denominato LIFE19 GIE/IT/000977 GRAsslands Conservation Efforts through usage (Grace), che promuove la conservazione e il sistema ripristino degli Habitat Natura 2000 legati alle praterie secondarie (Habitat target: 6210*-6220*-6230*) all’interno di tre Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Regione Lazio (Monti Ausoni e Aurunci - IT6040043, Monti Reatini - IT6020005, Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate - IT6030005); DATO ATTO che con nota della Commissione Europea del Terzo settore toscano Vista 7 agosto 2020, acquisita al protocollo ARSIAL con n. 6818 del 10 agosto 2020, veniva comunicata all’Agenzia la propria proposta formale approvazione del progetto LIFE GRACE e veniva trasmesso il Grant Agreement, che è stato sottoscritto dal legale rappresentante di deliberazione n. 38 ARSIAL il 20 agosto 2020 e rimesso ai Servizi della Commissione Europea; CONSIDERATO che: - nell’ambito del 19/12/2011 con la quale progetto LIFE Grace è stata approvata ed inoltrata realizzata dal Dipartimento di Biologia Ambientale - UniSapienza di Roma (di seguito DEB per brevità), per ciascuna delle richiamate ZPS, un’analisi ambientale mirata ad identificare l’attuale stato di distribuzione e lo stato conservativo dei tre “habitat target” con relative pressioni e minacce delle attività potenzialmente impattanti; - il Comune di Sperlonga (LT) è ente esponenziale dei diritti di uso civico di pascolo di superfici ricadenti nella ZPS Monti Ausoni e Aurunci (IT6040043), sulle quali sono stati rilevati habitat di direttiva interessati da parziale degrado; - che un uno degli obiettivi del progetto LIFE Grace è quello di definire con i diversi stakeholder la realizzazione di un modello di gestione condivisa e partecipata, finalizzata alla promozione di interventi direttamente connessi e necessari al Consiglio regionale la bozza mantenimento in uno stato di Piano sanitario conservazione soddisfacente di habitat e sociale integrato regionale 2012-2015specie ricadenti nelle ZPS di progetto; - in esito alle analisi ambientali sono state prodotte cartografie della distribuzione, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” con stime del grado di conservazione degli habitat di progetto, per i quali, previa attivazione di specifici iter autorizzativi presso le competenti Direzioni Regionali (Ambiente e il punto 6.3.2Agricoltura), che prevede occorre attuare strategie di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli gestione mediante interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche volti alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoconservazione e/o ripristino delle superfici interessate, al fine di favorire l’attuazione realizzare gli obiettivi generali della Dir. 92/43 CEE Habitat, ovvero salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche (artt. 2 e 3); - in particolare dai rilievi effettuati dai botanici dell’Università La Sapienza, sono state identificate specifiche aree del territorio comunale di Sperlonga (LT) ricadenti nella ZPS Monti Ausoni e Aurunci (IT6040043) fruite a pascolo (cartografie di dettaglio) che implicano urgenti azioni e/o interventi mirati al recupero, e alla conservazione e gestione delle aree; - Arsial ha acquisito dall’Istituto Geografico Militare Italiano la riproduzione digitale di fotogrammi del volo G.A.I. 1954-1955, riguardanti l’intera superficie regionale, provvedendo alla georeferenziazione e alla mosaicatura, in coerenza con le sezioni della Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:10.000, elaborando ricostruzioni diacroniche sull’uso e sulla copertura del suolo su tutto il territorio regionale, che, confrontate con quelle di epoche successive, consentono di verificarne i cambiamenti intercorsi; DATO ATTO che per la realizzazione delle Azioni di progetto Life Grace, con particolare riguardo all’implementazione di un modello di cooperazione in materia di conservazione della biodiversità agraria e naturalistica secondo aree omogenee, già individuate dell’ambito delle analisi ambientali, risulta necessario avviare una sussidiarietà solidalecollaborazione tra ARSIAL e il Comune di Sperlonga (LT) al fine di attivare le migliori pratiche di gestione e conservazione degli habitat semi-naturali di prateria, concreta tra le quali: - attivazione di codici di condotta degli operatori agricoli e di modelli di cooperazione in materia di conservazione, monitoraggio della biodiversità nonché di sviluppo di un modello sul marketing delle filiere locali; - implementazione del regolamento di esercizio dell’uso civico di pascolo, secondo previsioni in materia ambientale; - implementazione della pianificazione forestale e dei pascoli attiva e/o in itinere su scala comunale, con riferimento a superfici fruite/non fruite, sulla scorta delle fide in essere, in coerenza con la L.R. n. 39/2002 e Regolamento Regionale n. 7/2005; - predisposizione di documentazione tecnico-scientifica utile alla sottoscrizione di misure contrattuali (accordi di gestione) ai sensi della DGR Lazio 569/2012; - predisposizione di istanza di avvio di procedimenti di verifica di corrispondenza di interventi ed efficaceattività pre-valutati e/o di screening specifico (Livello I della VIncA), per conseguire l’autorizzazione ad eseguire interventi volti alla manutenzione e/o recupero dei pascoli ricadenti in Area Natura 2000 ai sensi delle Linee Guida Regionali VIncA di cui alla DGR 938/2022, nonché di ulteriori normative ad essa correlate; - attivazione di procedure per la conservazione degli habitat di prateria tutelati ai fini della biodiversità ai sensi del D. Lgs. 34/2018 e del Decreto Interministeriale 12/08/2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali”, che assume cita il Volo GAI 1954-1955 come documentazione utile a dimostrare la comunità come obbiettivopresenza stabile e continuativa di precedenti colture agro-silvo-pastorali sulle superfici oggetto di eventuale ripristino; DATO ATTO che ARSIAL e il Comune di Sperlonga (LT) convengono di sviluppare congiuntamente, da tutelarenell’ambito delle attività di progetto, valorizzarespecifiche azioni volte ad attivare procedure finalizzate alla realizzazione di attività/azioni/interventi idonei al miglioramento della gestione e conservazione degli habitat di prateria secondaria ricadenti su superfici di pascolo individuate su specifiche aree, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • con il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità supporto gratuito di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.ARSIAL;
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Samples: Accordo Di Collaborazione
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010l’art. 59 c. 2 del Regolamento di Amministrazione Finanza e Contabilità del Politecnico di Milano, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora sulle funzioni dei dirigenti in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale merito all’autorizzazione a contrarre; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010relazione tecnica a cura del Responsabile Unico del Procedimento e della prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx per l'acquisizione un microscopio a fluorescenza confocale rovesciato e dotato di scanner resonant, upgradabile a microscopio a 2 fotoni; Preso atto che l’acquisto rientra nell’ambito del progetto di ricerca XXX “XXXXXXX” Xxxxx xxxxxxxxx x. 000000 – CUP D42I15000130006 Accertato che il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "X.Xxxxx" ha l’esigenza di acquisire il prodotto come da relazione tecnica succitata per conseguire i risultati della ricerca del progetto ERC “NICHOID” (GA n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005646990); Preso atto che gli obiettivi del progetto non sono raggiungibili senza l’acquisto di questa nuova apparecchiatura, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001in quanto il Dipartimento di Chimica, n. 25 Materiali e Ingegneria Chimica "X.Xxxxx" non dispone attualmente di apparecchiature tali da soddisfare le ragioni della ricerca; Tenuto conto che sono state condotte approfondite indagini di mercato per valutare la presenza di operatori economici in tema grado di riorganizzazione fornire il prodotto che rispondesse alle esigenze del sistema sanitario Dipartimento di emergenza urgenza”Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "X.Xxxxx" sia in termini di requisiti tecnici che rispetto alle risorse finanziarie a disposizione; Considerato Rilevato dalla relazione tecnica che la situazione tipologia di crisi economicamicroscopio richiesta per la ricerca esige delle specifiche tecniche che presentano condizioni di infungibilità, socialeovvero di unicità, civile in quanto un solo produttore NIKON INSTRUMENTS S.p.A. è in grado di soddisfare i requisiti tecnici specificatamente richiesti nell’ambito di ricerca e politica che investe il nostro Paese ed anche in particolare: Preso atto che la Toscana mostra caratteristiche nuovelinea guida n. 8 dell’ANAC, non solo dal punto det. n. 950 del 13 settembre 2017- Ricorso a procedure negoziate senza previa pubblicazione di vista quantitativo un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili – (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 248 del 23 ottobre 2017) prevede che laddove esistono condizioni di unicità di fornitore legate alla presenza di motivi tecnici che rendono di per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto sé infungibile la prestazione le amministrazioni pubbliche procedano con un avviso di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, consultazione preliminare del mercato al fine di favorire l’attuazione accertare o meno circa “l’effettiva esistenza di più̀ operatori economici potenzialmente interessati alla produzione e/o distribuzione dei beni o servizi in questione”, paragrafo 2.3. Accertato che il legislatore, comunitario e nazionale (articolo 32 della direttiva 2014/24 e art. 63 del d. lgs. n. 50/2015), ha previsto deroghe alla regola della selezione attraverso una selezione pubblica, quando l’esito di un’eventuale gara risulterebbe scontato, esistendo un unico operatore economico in grado di aggiudicarsela e, conseguentemente, l’indizione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, procedura ad evidenza pubblica determinerebbe uno spreco di tempo e di risorse; Preso atto che assume ai sensi dell’art. 66 comma 1 del decreto legislativo n. 50 del 2016 le amministrazioni aggiudicatrici possono svolgere consultazioni di mercato per la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità preparazione dell’appalto e socialità, facendo leva su elementi quali: • per lo svolgimento della relativa procedura e per informare gli operatori economici degli appalti programmati e dei requisiti relativi a questi ultimi anche al fine di accertare la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi più operatori economici da sottoporre in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione concorrenza tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.loro;
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Samples: Decree
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007di Zona 2021-20102023 approvato dal Comitato Istituzionale, approvato nella seduta del 27-04-2021 e con deliberazione Delibera di Giunta Comunale n. 52 del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano 28-04-2021; Vista la propria proposta Legge N. 328 dell’8 Novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di deliberazione interventi sociali ed assistenziali”; Vista la Legge Regionale n. 38 11 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza 10 agosto 2016 recante norme in materia di Piano sanitario e sociale “Sistema integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e dei servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale sociali della Regione Lazio; Vista la legge deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2010n. 333 del 04 giugno 2021. Riparto delle risorse del Fondo per la lotta alla Povertà e all'esclusione sociale - Annualità 2020 - per la realizzazione di un programma di interventi e misure finalizzate alla attuazione del Reddito di cittadinanza; Vista la Determinazione 15 ottobre 2021, n. 70 G12589 contenente il Quadro delle Risorse impegnate in favore dei comuni capofila dei distretti - esercizio finanziario 2021; Viste le Linee Guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per l’impiego della “Modifiche Quota servizi del Fondo Povertà” – annualità 2019; Dato atto che le risorse finanziare assegnate al Settore sociale Comunale prevedono un’attribuzione utile allo svolgimento di specifici interventi relativi alla legge regionale 24 febbraio 2005Priorità di utilizzo della QSFP “rafforzamento del servizio sociale professionale” attraverso il potenziamento del personale per le funzioni di Analisi multidimensionale, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001progettazione, n. 25 valutazione e monitoraggio dell’intervento integrato in tema favore dei nuclei beneficiari di riorganizzazione Reddito di Cittadinanza (o in condizioni di vulnerabilità e fragilità); Dato atto che il Comitato Istituzionale, nella seduta del sistema sanitario 12/11/2019, ha determinato il fabbisogno di emergenza urgenza”ore di implementazione del servizio sociale professionale dei comuni del Distretto; Considerato che tutti i Comuni del Distretto usufruiscono di ore di Servizio Sociale finanziate con fondi diversi; Dato atto che questo Ente, con Determinazione n. 1111 del 01/07/2020 ha indetto una Procedura di gara aperta per la situazione conclusione di crisi economicaun accordo quadro avente ad oggetto l’affidamento del servizio sociale professionale e segretariato sociale del Distretto Socio Assistenziale A ai sensi ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016 da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta più vantaggiosa; Vista e Richiamata la Determina n. 538/2021 Procedura Aperta per la conclusione di un accordo quadro avente ad oggetto l’affidamento del servizio sociale professionale e segretariato sociale - Determinazione a contrarre, socialeex art. 32, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovecomma 2, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativodel D.Lgs. 50/2016 – CIG:8337958C99- CPV: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti8531130000–8. Aggiudicazione dell’Appalto in favore dell’impresa Orizzonte Cooperativa Sociale Onlus; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione aggiudicazione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi servizio in espressioni favore della società civilecooperativa Orizzonte, in primis con sede legale nel comune di Pescara cap. 65129 invia Xxxx Xxxx 21/5 Codice Fiscale e Partita Iva 00429800683; Dato atto che il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed Comune di Torre Cajetani ha inteso avvalersi della procedura di gara sopra richiamata per intervenute esigenze di potenziamento del servizio sociale professionale per il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento periodo di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Marzo 2022;
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Samples: Accordo Quadro Per Il Servizio Sociale Professionale
VISTO. l’AVVISO PUBBLICO predisposto dall’Ufficio “Associazionismo e sport”, nell’ambito delle unità organizzative del Servizio Centro Polivalente e del Settore dei Servizi alla persona, ritenuto suscettibile di approvazione, allegato al presente atto, quale parte integrante e sostanziale, che evidenzia: ✓ i contenuti e le finalità dell’avviso; ✓ i requisiti necessari per l’ammissione all’avviso; ✓ le fasi della procedura; ✓ le modalità di presentazione delle istanze, la relativa documentazione da allegare e i relativi termini di presentazione e le modalità di svolgimento della procedura; RITENUTO di dare adeguata pubblicizzazione dell’Avviso citato durante il Piano integrato sociale regionale 2007periodo di apertura dei termini mediante pubblicazione all’albo pretorio e nell’apposita sezione “Amministrazione Trasparente” del sito del Comune di Montechiarugolo, per un periodo non inferiore a 15 giorni; RICHIAMATA, inoltre, la delibera della Giunta dell’Unione Pedemontana Parmense n.27 del 23/03/2021 avente ad oggetto “PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2021-20102023 – APPROVAZIONE” e i relativi allegati evidenziati di seguito: • schede di mappatura dei processi decisionali degli enti con l’individuazione dei rischi corruttivi e le misure di prevenzione al PTPCT 2021-2023; • tabella contenente il dettaglio degli obblighi di pubblicazione in “Amministrazione Trasparente” di cui al D.Lgs 33/2013 e ss.mm.ii., approvato con deliberazione l’indicazione dei responsabili dei dati e degli addetti alla pubblicazione degli stessi; PRESO ATTO che dalla citata scheda di mappatura dei processi il processo di “Concessione contributi e patrocini ad associazioni culturali e sportive” risulta collocato come segue: • relativamente al punto “misure di controllo”, nell’ambito dell’Area di rischio “A.2.1 C. Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica con effetto economico diretto ed immediato (es. erogazione contributi, etc.)” il processo è considerato a “rischio medio”, per cui si rende necessario procedere ai seguenti ulteriori controlli “Rendicontazione spese sostenute e controllo a campione delle pezze giustificative per almeno il 20 % con sorteggio casuale e rotazione”; • relativamente al punto “misure di regolamentazione”, nell’ambito dell’Area di rischio “D.2.1 C. Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica con effetto economico diretto ed immediato (es. erogazione contributi, etc.)”, il processo è considerato a “rischio alto”, dovuto alle potenziali “Disparità di trattamento nella determinazione dell'ammontare del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore contributo” per cui è necessario procedere ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 punto “D.2.1.1”, ad una chiara definizione dei criteri per l'erogazione dei contributi concordati con le associazioni di volontariato e recepiti nelle delibere; ATTESO che il budget massimo definito dalla Giunta Comunale, per l’obiettivo di cui trattasi, è pari ad Euro 24.000,00 con risorse economiche allocate nel bilancio pluriennale 2021/2023 - annualità 2022 da individuare in capitoli di uscita diversi, a seconda degli ambiti di intervento; RICHIAMATA, infine, la Legge 7 agosto 1990, n. 66, ed 241 “Nuove norme in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere materia di procedimento amministrativo e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza diritto di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territorialeaccesso ai documenti amministrativi” e il punto 6.3.2s.m.i., che prevede con particolare riferimento all’art. 5 (responsabile di sviluppare azioni procedimento) e all’art. 6 bis (Conflitto di partecipazione interessi) e di collaborazione con il Terzo settore toscanoriscontrato, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010in merito, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi qualiche: • la coesione e promozione non sussistono cause di incompatibilità o situazioni di conflitto di interesse in capo al Responsabile di Settore firmatario del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestipresente atto; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità non sono pervenute comunicazioni di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.astensione da parte del personale addetto al procedimento;
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Samples: Convenzione Per Lo Svolgimento Di Attività Di Interesse Generale
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Reg. UE n. 1293/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.211 dicembre 2013, che prevede azioni istituisce un programma europeo per l’ambiente e per il clima (LIFE) per il periodo 2014/2020, avente, come obiettivo generale, tra gli altri, quello di sostenere la governance ambientale e qualificare climatica, anche mediante una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali; DATO ATTO che l’ARSIAL ha presentato alla Commissione Europea un progetto LIFE, denominato LIFE19 GIE/IT/000977 GRAsslands Conservation Efforts through usage (Grace), che promuove la conservazione e il sistema ripristino degli Habitat Natura 2000 legati alle praterie secondarie (Habitat target: 6210*-6220*-6230*) all’interno di tre Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Regione Lazio (Monti Ausoni e Aurunci - IT6040043, Monti Reatini - IT6020005, Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate - IT6030005); DATO ATTO che con nota della Commissione Europea del Terzo settore toscano Vista 7 agosto 2020, acquisita al protocollo ARSIAL con n. 6818 del 10 agosto 2020, veniva comunicata all’Agenzia la propria proposta formale approvazione del progetto LIFE GRACE e veniva trasmesso il Grant Agreement, che è stato sottoscritto dal legale rappresentante di deliberazione n. 38 ARSIAL il 20 agosto 2020 e rimesso ai Servizi della Commissione Europea; CONSIDERATO che: - nell’ambito del 19/12/2011 con la quale progetto LIFE Grace è stata approvata ed inoltrata realizzata dal Dipartimento di Biologia Ambientale - UniSapienza di Roma (di seguito DEB per brevità), per ciascuna delle richiamate ZPS, un’analisi ambientale mirata ad identificare l’attuale stato di distribuzione e lo stato conservativo dei tre “habitat target” con relative pressioni e minacce delle attività potenzialmente impattanti; - l’Università Agraria di Monte Romano (VT) è ente esponenziale dei diritti di uso civico di pascolo di superfici ricadenti nella ZPS Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate (IT6030005), sulle quali sono stati rilevati habitat di direttiva interessati da parziale degrado; - che un uno degli obiettivi del progetto LIFE Grace è quello di definire con i diversi stakeholder la realizzazione di un modello di gestione condivisa e partecipata, finalizzata alla promozione di interventi direttamente connessi e necessari al Consiglio regionale la bozza mantenimento in uno stato di Piano sanitario conservazione soddisfacente di habitat e sociale integrato regionale 2012-2015specie ricadenti nelle ZPS di progetto; - in esito alle analisi ambientali sono state prodotte cartografie della distribuzione, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” con stime del grado di conservazione degli habitat di progetto, per i quali, previa attivazione di specifici iter autorizzativi presso le competenti Direzioni Regionali (Ambiente e il punto 6.3.2Agricoltura), che prevede occorre attuare strategie di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli gestione mediante interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche volti alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoconservazione e/o ripristino delle superfici interessate, al fine di favorire l’attuazione realizzare gli obiettivi generali della Dir. 92/43 CEE Habitat, ovvero salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche (artt. 2 e 3); - in particolare dai rilievi effettuati dai botanici dell’Università La Sapienza, sono state identificate specifiche aree del territorio comunale di Monte Romano, gestite dall’ Università Agaria di Monte Romano, ricadenti nella ZPS Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate (IT6030005) fruite a pascolo (cartografie di dettaglio) che implicano urgenti azioni e/o interventi mirati al recupero, e alla conservazione e gestione delle aree; - Arsial ha acquisito dall’Istituto Geografico Militare Italiano la riproduzione digitale di fotogrammi del volo G.A.I. 1954-1955, riguardanti l’intera superficie regionale, provvedendo alla georeferenziazione e alla mosaicatura, in coerenza con le sezioni della Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:10.000, elaborando ricostruzioni diacroniche sull’uso e sulla copertura del suolo su tutto il territorio regionale, che, confrontate con quelle di epoche successive, consentono di verificarne i cambiamenti intercorsi; DATO ATTO che per la realizzazione delle Azioni di progetto Life Grace, con particolare riguardo all’implementazione di un modello di cooperazione in materia di conservazione della biodiversità agraria e naturalistica secondo aree omogenee, già individuate dell’ambito delle analisi ambientali, risulta necessario avviare una sussidiarietà solidalecollaborazione tra ARSIAL e l’ Università Agraria di Monte Romano (VT) al fine di attivare le migliori pratiche di gestione e conservazione degli habitat semi-naturali di prateria, concreta tra le quali: - attivazione di codici di condotta degli operatori agricoli e di modelli di cooperazione in materia di conservazione, monitoraggio della biodiversità nonché di sviluppo di un modello sul marketing delle filiere locali; - implementazione del regolamento di esercizio dell’uso civico di pascolo, secondo previsioni in materia ambientale; - implementazione della pianificazione forestale e dei pascoli attiva e/o in itinere su scala comunale, con riferimento a superfici fruite/non fruite, sulla scorta delle fide in essere, in coerenza con la L.R. n. 39/2002 e Regolamento Regionale n. 7/2005; - predisposizione di documentazione tecnico-scientifica utile alla sottoscrizione di misure contrattuali (accordi di gestione) ai sensi della DGR Lazio 569/2012; - predisposizione di istanza di avvio di procedimenti di verifica di corrispondenza di interventi ed efficaceattività pre-valutati e/o di screening specifico (Livello I della VIncA), per conseguire l’autorizzazione ad eseguire interventi volti alla manutenzione e/o recupero dei pascoli ricadenti in Area Natura 2000 ai sensi delle Linee Guida Regionali VIncA di cui alla DGR 938/2022, nonché di ulteriori normative ad essa correlate; - attivazione di procedure per la conservazione degli habitat di prateria tutelati ai fini della biodiversità ai sensi del D. Lgs. 34/2018 e del Decreto Interministeriale 12/08/2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali”, che assume cita il Volo GAI 1954-1955 come documentazione utile a dimostrare la comunità come obbiettivopresenza stabile e continuativa di precedenti colture agro-silvo-pastorali sulle superfici oggetto di eventuale ripristino; CONSIDERATO CHE: - ARSIAL è un Ente di diritto pubblico strumentale della Regione Lazio, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità istituito con legge regionale n. 2/1995 e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicaless. mm. ii., che chiama sostiene e promuove il carattere multifunzionale del sistema agricolo favorendo l’ampliamento delle sue competenze alla gestione degli agroecosistemi e dei servizi economici e sociali che i territori rurali possono offrire e attua programmi di attività in materia di: e) studi, ricerche, progetti ed interventi in materia di ricomposizione, riordino e ristrutturazione fondiaria, quando gli stessi siano funzionali al miglioramento dell'assetto produttivo dei terreni delle università agrarie e delle proprietà pubbliche in genere; f) studi, ricerche, progetti ed interventi per la realizzazione di azioni pubbliche, anche sperimentali, dirette a processi innovativi di sviluppo agricolo compatibili con i programmi regionali di tutela ambientale; - L’Università Agraria di Monte Romano, Ente esponenziale delle collettività titolari dei diritti di uso civico e della proprietà collettiva, dotato di personalità giuridica di diritto privato ed autonomia statutaria, riconosciuto ai sensi dell’art. 1, c. 2 della L. 168/2017 “Norme in materia di domini collettivi”, si occupa della gestione delle terre appartenenti ai domini collettivi ricadenti nel territorio del Comune di Monte Romano e nell’esercizio delle proprie attribuzioni e competenze istituzionali, l’Ente assicura conservazione, sviluppo e tutela del patrimonio e diritti di godimento collettivo della comunità di abitanti sotto tutti gli aspetti, della produzione , di salvaguardia del sistema ambientale e territoriale, di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, garantendo l’intangibilità delle risorse non rinnovabili e l’utilizzo di quelle rinnovabili nei limiti della sostenibilità e per i bisogni degli utenti titolari (art. 5 dello Statuto dell’ Ente approvato con DCA n. 22 del 20/09/2019). DATO ATTO che ARSIAL e l’Università Agraria di Monte Romano, convengono di sviluppare congiuntamente, nell’ambito delle attività di progetto, specifiche azioni volte ad attivare procedure finalizzate alla realizzazione di attività/azioni/interventi idonei al miglioramento della gestione e conservazione degli habitat di prateria secondaria ricadenti su superfici di pascolo individuate su specifiche aree, con il supporto gratuito di ARSIAL; CONSIDERANDO CHE il Protocollo di intesa, allegato e parte integrante della presente deliberazione, richiama norme a carattere generale cui le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza parti dovranno fare riferimento in sede di questi elementi in espressioni definizione di programmi di attività comuni; RICHIAMATO e VISTO l’art. 19, dello Statuto di Arsial approvato con Deliberazione della società civileGiunta Regionale e degli Assessori del Lazio 20 luglio 2021, n. 472; DATO ATTO che lo schema di Accordo di collaborazione, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatoallegato alla presente deliberazione, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione non prevede alcun onere finanziario a carico delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Parti;
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Samples: Protocollo Di Intesa
VISTO. l'avviso interno di manifestazione di interesse n. 70 Prot. n. 0256056 del 23/10/2024 esposto internamente nell'Intranet di Ateneo a cui non sono pervenute domande; Vista l'oggettiva impossibilità di ricorrere all'utilizzo delle risorse umane, in possesso di specifica qualificazione, disponibili all'interno della struttura; Ravvisata la necessità di ricorrere a procedura comparativa per il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma conferimento di 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e incarico individuale di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese di natura autonoma; Considerato che l'espletamento delle suddette attività rientra nelle competenze attribuite dall'ordinamento al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete Politecnico di protezione sociale regionale Milano ed è ritenuto necessario al fine di fare fronte ad una necessità di natura temporanea; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010deliberazione adottata dalla Giunta/consiglio di Dipartimento nella seduta del 17/10/2024; Visto il D.D. 3138 del 16/12/2021 rettificato con D.D. 3175 del 18/12/2021 “Avviso pubblico per presentazione Proposte di intervento per il Potenziamento di strutture di ricerca e creazione di “campioni nazionali" di R&S su alcune Key Enabling Technologies da finanziare nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, n. 70 Missione 4 Componente 2 Investimento 1.4 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema Potenziamento strutture di riorganizzazione del sistema sanitario ricerca e creazione di emergenza urgenza”; Considerato “campioni nazionali di R&S” su alcune Key Enabling Technologies” finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU” Accertata la disponibilità di bilancio e stabilito che la situazione copertura finanziaria dell'incarico graverà sul fondo codice SNI4PNRR01 , PNRR "BE-REMOTE", progetto Scalability nell'ambito del "Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, MOST", Spoke 4, CN00000023, M4C2, I 1.4, Next Generation-EU, resp. xxxx. X. Xxxxxxxxxx di crisi economica, sociale, civile e politica che investe cui il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativoxxxx. XXXXXXXXXX XXXXXXX è responsabile. Responsabile della ricerca: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriXXXXXXXXXX XXXXXXX.
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Samples: Collaboration Agreement
VISTO. nello specifico, l’articolo 12 del Manuale delle procedure negoziali dell’Ente, il Piano integrato sociale regionale 2007-2010quale stabilisce che con la determinazione a contrarre o con apposito provvedimento, approvato con deliberazione è nominato per ciascun contratto, un Responsabile del Consiglio regionale procedimento, il quale svolge compiti di impulso, di direzione e di coordinamento dell’istruttoria procedimentale e le attività dirette al corretto e razionale svolgimento delle procedure di gara, ferme restando le competenze stabilite nei regolamenti dell’Ente in merito all’adozione del 31 ottobre 2007provvedimento finale; RITENUTO, n. 113, ancora in vigore ai sensi dell'art. 31 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, Codice dei Contratti Pubblici ed in particolare il punto 1.3.2conformità alle prescrizioni contenute nelle citate Linee Guida ANAC n. 3, “Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per affidamenti di appalti e concessioni”, di nominare Responsabile del procedimento la dr.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx, funzionario dell’Ufficio Acquisti del Servizio Patrimonio, livello economico C5, in possesso delle competenze tecniche e delle necessarie conoscenze per la gestione normativa e procedimentale del processo di acquisto e per lo svolgimento dei compiti attribuiti dalla legge, e che, ai fini dell’affidamento in argomento, ha curato la fase di analisi delle esigenze, nonché la verifica della disponibilità della fornitura nell’ambito delle offerte presenti nel mercato di riferimento; VALUTATO, ai sensi dell’articolo 101 del Codice dei Contratti Pubblici ed in conformità alle suddette Linee Guida ANAC n. 3 “Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per affidamenti di appalti e concessioni”, di nominare Direttore dell’esecuzione del contratto, la sig.ra Xxxxxxxxx Xxxxx, funzionario del Servizio Patrimonio, livello economico C 5, che prevede azioni per sostenere gestisce e qualificare il sistema coordina le attività del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileCentro Servizi Affari Generali, in primis il volontariato organizzato. Considerata possesso delle competenze tecniche e delle necessarie conoscenze per la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.gestione del servizio;
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione decreto del Presidente del Consiglio regionale dei ministri 25 novembre 2008 e successive modificazioni, con il quale si e' proceduto alla riorganizzazione del 31 ottobre NARS, che all'art. 1, comma 1, prevede che, su richiesta di questo Comitato o dei Ministri interessati, lo stesso Nucleo esprima parere in materia tariffaria e di regolamentazione economica dei settori di pubblica utilita', tra cui il settore autostradale; Vista la delibera 20 dicembre 1996, n. 319, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 1996, con la quale questo Comitato ha definito lo schema regolatorio complessivo del settore autostradale e in particolare viene indicata la metodologia del price-cap quale sistema di determinazione delle tariffe, nonche' stabilita in cinque anni la durata del periodo regolatorio; Vista la delibera 15 giugno 2007, n. 11339, ancora in vigore ai sensi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.22007, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema detta criteri in materia di regolazione economica del Terzo settore toscano autostradale; Vista la propria proposta di deliberazione delibera 30 aprile 2012, n. 38 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 19/12/2011 26 maggio 2012, concernente il «regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Modifica della delibera CIPE n. 58 del 2010»; Vista la delibera 21 marzo 2013, n. 27, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 120 del 2013, con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale questo Comitato ha integrato la bozza delibera n. 39 del 2007 dettando, per le concessionarie esistenti alla data di Piano sanitario pubblicazione della delibera stessa, criteri e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede modalita' di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale aggiornamento quinquennale dei piani economico finanziari; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010delibera 19 luglio 2013, n. 70 “Modifiche 30, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 19 dicembre 2013, con la quale questo Comitato ha approvato il documento tecnico intitolato «Integrazione della delibera n. 39 del 2007 relativa alla legge regionale 24 febbraio 2005regolazione economica del settore autostradale: requisiti di solidita' patrimoniale», n. 40 ed disponendone l'applicazione alle nuove concessioni in relazione alle quali, alla legge regionale 22 maggio 2001data di adozione della delibera medesima, n. 25 non sia stato pubblicato il bando di gara ovvero, nei casi in tema cui e' previsto, non si sia ancora proceduto all'invio delle lettere di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”invito; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, crescente mobilita' (processo particolarmente complesso in un territorio limitato come quello alpino) obbliga a tener conto non solo dal punto di vista quantitativo per gravità flussi di persone e duratamerci sempre piu' congestionati, ma anche dei processi di integrazione e soprattutto dal punto omologazione socio-economica e culturale nei territori attraversati dalle grandi infrastrutture, quali il turismo, l'internazionalizzazione dei mercati, e gli spostamenti occupazionali; Valutato che gli enti territoriali interessati dall'attraversamento del corridoio del Brennero debbono essere, pertanto, protagonisti e parti attive del processo di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto socialesviluppo del corridoio medesimo; Considerato che la precedente concessione relativa alla tratta autostradale X00 Xxxxxxxx-Xxxxxx e' scaduta il 30 aprile 2014, ponendo oggi a rischio come risulta dagli atti dei documenti istruttori; Preso atto che la cooperazione tra lo Stato, da un lato, e, dall'altro, la Regione Trentino-Alto Adige, le Province autonome di Trento e di Bolzano e le altre Amministrazioni territoriali e locali (Enti) e' stata formalizzata con la sottoscrizione del Protocollo d'intesa fra i sistemi predetti Enti e il MIT del 14 gennaio 2016; Considerato che lo schema di servizi Accordo di cooperazione sottoposto al parere del CIPE costituisce lo strumento centrale per l'attuazione del predetto art. 13-bis del citato decreto-legge n. 148 del 2017; Preso atto che il medesimo schema di Accordo di cooperazione tra lo Stato e gli enti territoriali e locali consolida le relazioni e la collaborazione tra tali istituzioni in relazione agli interessi comuni connessi all'asse autostradale del Brennero A22, alla personarealizzazione degli interventi e delle infrastrutture del corridoio multifunzionale del Brennero; Vista la nota MIT prot. n. 24568 del 2 novembre 2018 relativa all'affidamento in concessione della tratta autostradale A22 Brennero-Modena; Considerato che le parti del sopra citato schema di Accordo di cooperazione ritengono di assoluta importanza la realizzazione di investimenti infrastrutturali sia autostradali che ferroviari, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione per la realizzazione di una sussidiarietà solidalerete trans-europea dei trasporti, concreta ed efficaceanche allo scopo di stimolare l'economia degli interi territori attraversati, che assume rilanciandone nell'immediato la comunità come obbiettivocrescita economica; Vista la proposta di cui alla nota 15 novembre 2018, da tutelaren. 38991, valorizzarecon cui il MIT ha richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno di questo Comitato dell'esame dello schema di Accordo di cooperazione relativo all'affidamento della tratta autostradale A22 Brennero - Modena, sviluppareai sensi dell'art. 13-bis del citato decreto-legge 16 ottobre 2017, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità n. 148 e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.successive modifiche;
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Samples: Accordo Di Cooperazione
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2− la Direttiva 2000/60/CE “Acque”, che prevede azioni istituisce un quadro per sostenere l’azione comunitaria in materia di acque; − la Direttiva 2007/60/CE “Alluvioni”, relativa alla valutazione e qualificare alla gestione dei rischi di alluvioni; − la Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche; − la Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”, concernente la conservazione degli uccelli selvatici; − l’art. 68 bis (introdotto dall’art. 59 della L. 221/2015) del D.Lgs. 152/2006 “Codice dell’Ambiente” che introduce i Contratti di fiume, specificando che concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree; − il sistema Documento “Definizioni e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume” redatto dal Gruppo di Lavoro 1 “Riconoscimento dei CdF a scala nazionale e regionale, definizione di criteri di qualità” del Terzo settore toscano Vista la propria proposta Tavolo Nazionale dei Contratti di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-Fiume (2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2), che prevede costituisce il riferimento metodologico dei Contratti di sviluppare azioni Fiume italiani; − il Documento “Definizioni e requisiti qualitativi di partecipazione base dei Contratti di Fiume” stabilisce che il processo di formazione di un Contratto di Fiume si articola nelle seguenti fasi: A) condivisione e di collaborazione sottoscrizione, con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale attori locali coinvolti, di un Documento d’Intenti; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010B) messa a punto di una appropriata Analisi conoscitiva; C) elaborazione di un Documento strategico che definisca lo scenario; D) definizione di un Programma d’Azione (nel seguito PA); E) messa in atto di processi partecipativi aperti e inclusivi (fase trasversale); F) sottoscrizione di un Atto di impegno formale, n. 70 il Contratto di Fiume (CdF), che contrattualizzi le decisioni condivise nel processo partecipativo e definisca gli impegni specifici dei contraenti nel PA; − l’accezione Contratto di Fiume è da considerarsi rappresentativa anche dei Contratti riferiti a contesti territoriali differenti quali i Xxxxxxxxx xx Xxxx, xx Xxxxx, xx Xxxx, xx Xxxx umida, di seguito comunque denominati per brevità “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema Contratti di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenzaFiume”; Considerato − i CdF e i relativi PA hanno il fine di riqualificare i territori di un determinato bacino idrografico o parte di esso o altro contesto territoriale di riferimento, con interventi multisettoriali e con il coinvolgimento, su base volontaria, degli enti istituzionali e dei soggetti privati insistenti sul territorio considerato; − i CdF concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a scala di bacino e sotto-bacino idrografico e in particolare del Piano di gestione del rischio alluvioni e del Piano di gestione delle acque e delle relative Misure WIN-WIN; − con Atto della Camera dei Deputati - Risoluzione 8-00092 sul “Rafforzamento dell’istituto dei Contratti di Fiume”, del 18 novembre 2020, la Commissione VIII (Ambiente) ha approvato all’unanimità la Risoluzione dell’onorevole Braga; l’atto di indirizzo al Governo punta, tra le altre cose, a rafforzare il ruolo dei Contratti di Fiume, a partire dal loro inserimento nell’attuazione dei progetti green proposti dal Ministero dell’Ambiente per accedere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Recovery Fund e delle nuove risorse della Programmazione UE 2021-2027.. − con Delibera di Giunta Regionale n. 2322 del 28 dicembre 2017, la Regione Puglia ha formalizzato l’adesione alla “Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”, condivisa e ratificata dalla comunità dei Contratti di Fiume nel corso del VI Tavolo Nazionale a Torino il 3 febbraio 2012, che vuole caratterizzare in modo univoco i Contratti quali strumenti utili e praticabili per il contenimento del degrado e la situazione riqualificazione dei territori fluviali nonché la conciliazione degli “interessi” pubblici e privati presenti sul territorio; − con Delibera di crisi economicaGiunta Regionale n. 2105 del 21 novembre 2018, socialela Regione Puglia ha approvato la stipula e lo schema di Accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/90 con il Politecnico di Bari, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto per l’esecuzione delle attività relative al primo progetto pilota sul bacino del Canale Reale nel territorio della Provincia di vista quantitativo Brindisi per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto l’implementazione dello strumento dei Contratti di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoFiume, al fine di favorire l’attuazione disciplinare lo svolgimento di una sussidiarietà solidale, concreta attività di interesse comune ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileidonee a comporre, in primis un quadro unitario, gli interessi pubblici di cui ciascuna amministrazione è portatrice; − l’Accordo di cui al punto precedente è stato sottoscritto in data 20 febbraio 2019 tra Regione Puglia e Politecnico di Bari, rinnovato sino al 31 dicembre 2021 con Atto Dirigenziale n. 40 del 16 febbraio 2021; a tale Accordo si è affiancato un Addendum approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 2249 del 29 dicembre 2021 e sottoscritto in data 01 febbraio 2022 finalizzato a disciplinare il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata rapporto di collaborazione tecnico-scientifica tra la Regione Toscana ed Puglia e il VolontariatoPolitecnico di Bari, che si è tradotta in un giacimento per l’esecuzione di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La attività integrative relative all’implementazione dello strumento dei Contratti di Fiume nel territorio della Regione ToscanaPuglia; − con Delibera di Giunta Regionale n. 1788 del 07 ottobre 2019, la Confederazione Regione Puglia ha approvato la costituzione del Tavolo Tecnico regionale permanente di Coordinamento dei Contratti di Fiume, con il compito, tra gli altri, di approvazione in linea tecnica delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale Linee Guida per l’implementazione dei Contratti di Fiume nel territorio della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, Regione Puglia; la Regione Puglia ha altresì definito le Strutture regionali che compongono il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriTavolo Tecnico.
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010piano degli acquisti all’interno del Budget del progetto ITINERIS DISSCO, approvato con deliberazione CUP B53C22002150006, a valere sul PNRR, Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Linea di Investimento 3.1, il progetto IR0000032 "ITINERIS - Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System”; - Vista la delibera del Consiglio regionale Scientifico del 31 ottobre 2007, Sistema Museale di Ateneo n. 113, ancora in vigore ai sensi 39 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 14 settembre 2022 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale disposta la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1nomina del xxxx. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Xxxxx Xxxxxxxxx come Responsabile Scientifico nell’ambito del Progetto ITINERIS WP6 - Terrestrial Biosphere nella activity 6.4 Italian natural history collections (NHCs). - Vista la legge regionale 30 dicembre 2010richiesta presentata dal Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx, per l’acquisto di materiale e attrezzature per la digitalizzazione, necessari ai fini del soddisfacimento delle seguenti esigenze di ricerca scientifica del progetto ITINERIS: per processare le immagini e immagazzinare i reperti digitalizzati; - Considerata la relazione tecnica a firma di Xxxxx Xxxxxxxxx (Allegato 01) - Considerato che • la predetta fornitura prevede una spesa che rientra nella fascia di importo inferiore al limite di cui all’art. 1 co. 2 lett. b) della Legge 11 settembre 2020, n. 70 120, “Modifiche alla Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge regionale 24 febbraio 200516 luglio 2020, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 200176, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali» (Decreto Semplificazioni); - Visto che l’offerta n. 25 QUO-168125-J3Y2 R1 del 21/11/2023 presentata dalla ditta Thermofisher, pari ad Euro 13.906,00 IVA esclusa (Allegato 02) soddisfa il principio di economicità poiché presenta il miglior rapporto “qualità-prezzo” in tema relazione alle esigenze di riorganizzazione acquisto del sistema sanitario richiedente e risulta congrua se confrontate con informali ricerche di emergenza urgenza”mercato; - Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi qualiche: • per la coesione e promozione suddetta procedura non sono previsti oneri di sicurezza, finalizzati all’eliminazione dei rischi di interferenza, a norma del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestiD. Lgs 81/2008; • la democrazia partecipatacopertura finanziaria della spesa, è garantita dai seguenti fondi: • per assicurare il rispetto dei vincoli DNSH in fase di attuazione è opportuno che le amministrazioni titolari di misure e i soggetti attuatori indirizzino, a monte del processo, gli interventi in maniera che essi siano conformi; • atteso che per l’acquisto della licenza software non è prevista nessuna scheda nella Guida Operativa per il Rispetto del Principio di Non Arrecare Danno Significativo all’Ambiente (cd DNSH) e pertanto il regime applicabile è il mero rispetto della normativa nazionale e comunitaria vigente (Edizione Aggiornata allegata alla Circolare RGS n. 33 del 13 ottobre 2022); Considerato che: - al fornitore individuato verrà richiesto altresì il rispetto dei principi trasversali del PNRR, quali: il principio della parità di genere, il principio di protezione e valorizzazione dei giovani; - l’acquisto in oggetto è coerente con la flessibilitàprogrammazione di dettaglio della M04.C02. Linea di Investimento 3.1 e con il cronoprogramma dell’intervento e del Progetto di riferimento, intesa come capacità di adattarsi alla singola personacontribuisce al principio del tagging previsti dalla misura: a) TAG Clima 003 Investimenti in capitale fisso, comprese le infrastrutture per la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civilericerca, in primis il volontariato organizzatocentri di ricerca pubblici nell’istruzione superiore pubblica direttamente connessi alle attività di ricerca e innovazione, Coefficiente 0; b) TAG Digitale 055 – Altre tipologia di infrastruttura TIC (compresi risorse/impianti informatici di grandi dimensioni, centri di dati, sensori e altri dispositivi wireless), Coefficiente 100, e rientra tra le categorie di spese ammissibili previste dal progetto; Valutata congrua l’offerta n. QUO-168125-J3Y2 R1 del 21/11/2023 presentata dalla ditta Thermofisher (Allegato 02) per un importo pari a complessivi € 13.906,00 IVA esclusa nel rispetto dei principi di economicità, trasparenza e rotazione degli operatori economici; Ritenuto di non dover chiedere la cauzione definitiva ai sensi dell’art. Considerata 53, comma 4, D. Lgs. n. 36/2023, per le vantaggiose condizioni economiche offerte e per la storica comprovata esperienza e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, affidabilità dell’impresa; PRESO ATTO CHE l’acquisto della licenza software non rientra nella Programmazione biennale degli acquisti 2023/2024 per importo inferiore alle soglie del Codice degli Appalti e che si pertanto non vi è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriassociato alcun codice CUI ai CIG acquisiti.
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Samples: Fornitura Di Software
VISTO. l'art. 15 della Legge n. 241/1990 che dispone: "le pubbliche amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune"; • l'art. 21 della legge n. 59/1997 relativo all'attribuzione di autonomia funzionale e personalità giuridica alle istituzioni scolastiche; • l'art. 7, comma 2, del DPR 275/99 che consente espressamente l'adozione di accordi di rete tra diverse istituzioni scolastiche per la realizzazione di attività di comune interesse, ai sensi dell'art. 15 della legge 241/90; • l’art. 9 del DPR 275/1999 che prevede che le istituzioni scolastiche, collegate in rete, possano svolgere attività in favore della popolazione adulta; • il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D.P.R. 263/2012 Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, approvato con deliberazione ivi compresi i corsi serali; • il D.Lgs 13/2013 di definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007sistema nazionale di certificazione delle competenze, ai sensi dell’articolo 4, commi 58 e 68 della legge 28 giugno 2012, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale 92; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillareD.I. MIUR-MEF del 12 marzo 2015 “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolaredi seguito riportato come "Linee guida"; • l’art. 15 della legge 241/1990, espressione dei contestirelativo al procedimento amministrativo per l’accesso agli atti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileCircolare ministeriale prot. 7755 del 3 maggio 2019 che, in primis il volontariato organizzato. Considerata funzione della corretta gestione delle procedure di iscrizione degli studenti rende obbligatoria la storica stipula dell’accordo di rete, di cui all’art 5, comma 2, del DPR 263/12, tra i CPIA e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatole istituzioni scolastiche di secondo grado presso le quali sono incardinati i percorsi di secondo livello (istruzione tecnica, che si è tradotta professionale e artistica), le quali provvedono a trasmettere in un giacimento copia al CPIA le domande di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.iscrizione pervenute;
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Protocollo d’Intesa stiputato tra l’ANAC ed il Dipartimento il 2 agosto 2017 con durata triennale, approvato con deliberazione avente ad oggetto il rafforzamento dell’azione di prevenzione e contrasto del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007fenomeno della corruzione e dell’illegalità nella pubblica Amministrazione, n. 113nonché l’attuazione dei principi di trasparenza, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 imparzialità e buon andamento di cui al’art. 97 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale Costituzione; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato n. 70 27165 del 15 maggio 2018 recante il nuovo “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 Regolamento attuativo in tema materia di riorganizzazione del sistema sanitario rating di emergenza urgenzalegalità”; Considerato Ritenuto che la situazione il complesso delle norme su indicate è funzionale ad una complessiva e sinergica azione di crisi economicaprevenzione degli effetti dannosi per il “sistema Paese” del fenomeno della corruzione e consente il coinvolgimeno delle diverse componenti dell’Amministrazione dello Stato aventi competenza in materia per il raggiungimento dell’obiettivo comune; Valutata l’opportunità di rinnovare il rapporto di collaborazione interistituzionale tra l’ANAC ed il Dipartimento, socialenelle sue articolazioni interforze e della Polizia di Stato, civile in ragione del perseguimento del preminente interesse pubblico comune di prevenzione e politica contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione e per l’affermazione dei principi di trasparenza, efficienza ed efficacia che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuitideve caratterizzare l’azione amministrativa; Ritenuto opportunonecessario concordare e definire obiettivi comuni, ambiti e modalità esecutive di collaborazione interistituzionale, allo scopo di assicurare la massima efficacia all’azione di contrasto del fenomeno della corruzione e dell’illegalità nella pubblica Amministrazione, al fine di favorire l’attuazione impedire alla criminalità di una sussidiarietà solidaleoccupare indebitamente spazi all’interno dei diversi settori allo scopo di lucrarne illeciti profitti; Ritenuto altresì opportuno delineare schemi collaborativi in ordine all’attività svolta dal Dipartimento quale Stazione Appaltante; Valutata, concreta infine, l’esigenza di individuare percorsi formativi comuni del personale, volti al rafforzamento della cultura amministrativa ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute al potenziamento delle capacità specialistiche di prevenzione e contrasto del fenomeno della corruzione e dell’illegalità nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, pubblica Amministraione ed in particolare nei seguenti settori.materia di appalti pubblici;
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Samples: Accordo Quadro
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Il Protocollo d’Intesa tra Ministero del Lavoro ed AICA sottoscritto in data 10 maggio 2017, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007validità triennale; - Il Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 11381 con le modifiche della legge 96/2018 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, ancora in vigore ai sensi del a norma dell’art.1, comma 1 dell’art 133 7, della LR 27/12/2011 legge 10 dicembre 2014, n. 66, ed 183” e in particolare l’art.42, comma 5, lettera c) e recante “Apprendistato per la qualifica e il punto 1.3.2diploma professionale, che prevede azioni per sostenere il diploma di istruzione secondaria superiore e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista certificato di specializzazione tecnica superiore”; - la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-legge 13 luglio 2015, ed n. 107, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti"; - Il Decreto interministeriale del 12 ottobre 2015 recante "Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2attuazione dell'articolo 46, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscanocomma 1, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81"; Vista - la legge regionale 30 dicembre 201028 marzo 2003, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 53, per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; - il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 40 ed alla 77, recante "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge regionale 28 marzo 2003, n. 53"; - il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 recante "Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53" e successive modificazioni; - il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 recante: «Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione e le competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92»; - la raccomandazione del Consiglio d'Europa del 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo 2018 relativa alle competenze chiave per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficacel'apprendimento permanente, che assume inserisce la comunità come obbiettivocompetenza digitale fra le tre competenze di base dandone la seguente definizione: "La competenza digitale presuppone l'interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità lavorare e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione partecipare alla società. Essa comprende l'alfabetizzazione informatica e promozione del bene comune, • il radicamento capillaredigitale, la vicinanza alla gente sui territori comunicazione e l’identità popolarela collaborazione, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola personaI'alfabetizzazione mediatica, la concretezza e l’innovazione; Un cambio creazione di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata contenuti digitali (inclusa la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscanaprogrammazione), la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscanasicurezza (compreso I'essere a proprio agio nel mondo digitale e possedere competenze relative alla cibersicurezza), l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscanaquestioni legate alla proprietà intellettuale, la Confederazione risoluzione di problemi e il pensiero critico"; - il decreto del Ministro del Lavoro e delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della ToscanaRicerca, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanodel 30 giugno 2015, concernente la definizione di un quadro operativo per il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri relative competenze, nell'ambito del Repertorio nazionale dei titoli di appropriatezza ed efficienzaistruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all'art. Per questo 8 del decreto legislativo 16 gennaio2013 n. 13; - l’atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; - le parti a sviluppare proposte concrete risoluzioni e gli atti dell’Unione Europea in tema materia di servizi alla personaistruzione, in un’ottica di sussidiarietà solidale formazione e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.lavoro;
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Samples: Protocollo D’intesa
VISTO. il Piano integrato sociale che l'Assemblea Legislativa della Regione Xxxxxx Xxxxxxx ha approvato la Legge Regionale 21 dicembre 2017 n. 24 "Disciplina regionale 2007-2010sulla tutela e l'uso del territorio", approvato che ha abrogato e sostituito integralmente sia la legge regionale 24 marzo 2000 n. 20 sia la legge regionale 3 luglio 1998 n. 19, e, ha previsto all'art. 3, comma 1, l'obbligo per i Comuni di procedere all'adeguamento della pianificazione urbanistica vigente ai principi fondamentali ivi previsti, entro termini perentori per l'avvio del relativo processo e per la sua conclusione; che con deliberazione le disposizioni collegate alla legge di assestamento del Consiglio bilancio regionale, approvate con la legge regionale n. 3 del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, luglio 2020 ed in particolare con gli articoli 8, 9 e 10, l’Assemblea legislativa regionale ha prorogato di un anno i termini di 3 e 5 anni del periodo transitorio della legge urbanistica regionale (LR 24/2017); che l'articolo 4, comma 4, della L.R. 24/2017, nel dettare le regole per la attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, prevede che entro il punto 1.3.2termine perentorio per l'avvio del procedimento di approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) (4 anni a decorrere dal 1 gennaio 2018) possano "essere adottati i seguenti atti e può essere completato il procedimento di approvazione degli stessi avviato prima della data di entrata in vigore della presente legge: a) le varianti specifiche alla pianificazione urbanistica vigente, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta tra cui le varianti di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza adeguamento a previsioni cogenti contenute in leggi o piani generali o settoriali; b) i piani attuativi dei piani regolatori comunali vigenti, anche in variante...; c) i Piani urbanistici attuativi (PUA), di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015iniziativa pubblica o privata, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la cui all'articolo 31 della legge regionale 30 dicembre 2010n. 20 del 2000; d) i Programmi di riqualificazione urbana (PRU), n. 70 “Modifiche di cui alla legge regionale 24 febbraio 20053 luglio 1998, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 19 (Norme in tema materia di riorganizzazione del sistema sanitario riqualificazione urbana); e) gli atti negoziali e i procedimenti speciali di emergenza urgenza”approvazione di progetti che comportano l'effetto di variante agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica"; Considerato che la situazione di crisi economicacircolare regionale prot. PG/2018/179478 del 14/03/2018, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare ha dettato le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni “prime indicazioni operative della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comunenuova legge urbanistica”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.;
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Samples: Piano Di Recupero
VISTO. il Piano integrato sociale l’articolo 4, comma 2, della legge regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 20074 maggio 2012, n. 11310 (Riordino e disciplina della partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia a società di capitali), ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 quale la Giunta regionale approva lo schema dello statuto delle società alle quali partecipa; Preso atto che l’assemblea ordinaria seguirà allo svolgimento di quella straordinaria relativa alla riduzione volontaria del capitale sociale e della LR 27/12/2011 n. 66riserva legale obbligatoria, ed in particolare il punto 1.3.2con imputazioni delle riduzioni (pari a complessivi Euro 161.937.585,41) a riserva straordinaria, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta risulta preordinata, appunto, all’adozione di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata una successiva delibera assembleare di distribuzione delle riserve nell’ambito dell’operazione finalizzata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale trasferimento della concessione; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato Preso atto che la situazione Società propone come opportuno di crisi economicaprocedere, socialegià da subito, civile all’assunzione della delibera di distribuzione - pur condizionata e politica differita - delle riserve disponibili, su precisa indicazione della Capogruppo, in quanto consente di far emergere già ora la sussistenza del presupposto necessario per il subentro della Autostrade Alto Adriatico nella concessione autostradale, presupposto richiamato nelle premesse al PEF allegato all’Accordo di Cooperazione (esistenza di un sufficiente credito da distribuzione delle riserve da opporre in compensazione al debito derivante dal pagamento dell’indennizzo in favore di Autovie Venete), e in quanto rappresenta anche uno strumento che investe il nostro Paese ed ai soci diversi da Autostrade Alto Adriatico di smobilizzare - contestualmente al passaggio della concessione – anche gran parte del proprio investimento nella Società; Preso atto che la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto scelta di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione procedere all’assunzione di una sussidiarietà solidaledelibera di distribuzione delle riserve disponibili al momento attuale comporta, concreta ed efficacetuttavia, che assume inevitabilmente la comunità come obbiettivonecessità di introdurre alcune condizioni sospensive alla relativa efficacia, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.ovvero:
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Samples: Delibera
VISTO. lo Statuto regionale che contempla, tra gli altri, alla Regione la funzione di “… favorire e tutelare il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 più ampio pluralismo dei mezzi di informazione come presupposto dell'esercizio della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione democrazia e di collaborazione con garantire i diritti degli utenti”; PREMESSO che il Terzo settore toscanoServizio Relazioni Esterne e Comunicazione svolge, tese al rafforzamento degli interventi tra l’altro, nell’ambito dell’attività quotidiana, quella legata alla produzione di post (video, foto, infografiche) per i social media, canali divenuti, ormai, punto di riferimento per decine di migliaia di cittadini oltre che per i colleghi giornalisti delle redazioni locali e nazionali. Tale attività richiede una dotazione tecnica per i prodotti audio/video, adeguata e costantemente aggiornata, per poter garantire standard e format innovativi in costante evoluzione; • il Servizio Relazioni Esterne e Comunicazioni ha l’esigenza di dotarsi di un software che soddisfi, per livelli qualitativi e per celerità dei flussi informativi da erogare, le attività e le azioni attribuite alla sua competenza istituzionale; • dopo attenta analisi delle strumentazioni informatiche e dei sistemi operativi in uso alla Struttura, la scelta è ricaduta sul software “ADOBE CREATIVE CLOUD”, costituito da una raccolta di software e servizi che costituiscono cloud dedicati per la rete fotografia, il disegno grafico, il montaggio video, la creazione di protezione sociale regionale contenuti per il web ed altro, sviluppato e distribuito dalla società ADOBE, con licenza software as a service (licenza non libera); Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillaresoftware, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolarecon caratteristiche adeguate alle necessità del Servizio, espressione dei contestiha un costo di € 69,99 / mese per licenza, IVA esclusa, come da prezzi di listino Adobe, reperibili su Internet (All. A); • la democrazia partecipatail Servizio necessita di n. 7 licenze d’uso del suddetto software ADOBE CREATIVE CLOUD, corredato di tutte le applicazioni, corrispondenti al numero degli Addetti del Servizio con qualifica tecnica; • l’acquisto delle n. 7 licenze comporta un costo stimato complessivo annuo pari ad € 7.172,58 (comprensivo dell’IVA al 22%, pari ad € 1.293,42); • che, dal raffronto degli elementi qualitativi caratterizzanti la flessibilitàfornitura offerta da Adobe (costituita dall’insieme dei programmi e del relativo costante aggiornamento e miglioramento da parte della Casa madre) con gli attuali prezzi di mercato dei singoli software della raccolta (Adobe Photoshop CC, intesa come capacità di adattarsi alla singola personaIllustrator CC, la concretezza Premiere Pro CC, InDesign CC e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanomolti altri), il Comitato Regionale costo della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.fornitura risulta essere congruo;
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Samples: Contratto Di Fornitura
VISTO. − l’Accordo per la rigenerazione urbana sottoscritto il Piano integrato sociale regionale 2007-201018 maggio 2023 (in prosieguo, anche solo “Accordo”) tra il Commissario per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 (in prosieguo, il “Commissario”), l’Agenzia del demanio e l’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, che si considera ivi integralmente si richiama e si intende allegato anche se non materialmente quale atto presupposto del presente Accordo attuativo e che le Parti dichiarano di conoscere, approvare e – per quanto di interesse ai sensi e per gli effetti dell’art. 1411 cod. civ. – di “volerne profittare”; − il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”, che ha istituito l’Agenzia del demanio, alla quale è attribuito il compito di amministrare i beni immobili dello Stato, con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l'impiego e il successivo decreto legislativo 3 luglio 2003, n. 173 recante “Riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, a norma dell'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137”, che ha trasformato l’Agenzia in Ente pubblico economico; − il Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Agenzia del demanio, deliberato dal Comitato di Gestione in data 12 ottobre 2021 approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 26 novembre 2021 con deliberazione condizioni recepite dal Comitato di Gestione nella seduta del 7 dicembre 2021 pubblicato nel sito istituzionale dell’Agenzia del demanio in data 17 dicembre 2021; − l’articolo 1, commi da 162 a 170 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 con cui è disciplinata la costituzione di un’apposita Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici, finalizzata a favorire lo sviluppo e l'efficienza della progettazione e degli investimenti pubblici, demandando ad apposito decreto del Presidente del Consiglio regionale dei Ministri la denominazione, l’allocazione, le modalità di organizzazione e le funzioni della stessa; − il comma 163 del 31 ottobre 2007predetto articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 113, ancora in vigore 145 ai sensi del quale la Struttura per la Progettazione opera su richiesta delle Amministrazioni centrali e degli Enti territoriali interessati che ad essa possono rivolgersi ai sensi dell’articolo 24, comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 1, lettera c) del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 6650, ed in particolare il punto 1.3.2previa convenzione e senza oneri diretti per le prestazioni professionali rese agli Enti territoriali richiedenti, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscanocompito di provvedere al supporto per lo sviluppo di progettualità, tese al rafforzamento per fornire servizi di progettazione, di ingegneria e architettura e ogni supporto tecnico che garantisca qualità e tempi di esecuzione degli interventi di manutenzione e servizi che costituiscono la rete realizzazione di protezione sociale regionale beni ed edifici pubblici; Vista la − il D.P.C.M. del 29 luglio 2021, adottato in attuazione dell’articolo 1, comma 162 della predetta legge regionale 30 dicembre 20102018, n. 70 “Modifiche 145 che ha soppresso il precedente d.P.C.M. 15 aprile 2019 e, ferma restando l’istituzione della Struttura per la Progettazione presso l’Agenzia del demanio, ha chiarito e descritto in modo più analitico e coerente con l’organizzazione della medesima Agenzia i compiti della Struttura per la Progettazione, così da garantirne in tempi rapidi la piena funzionalità, e, in particolare, l’articolo 4 che specifica le modalità di erogazione delle prestazioni da parte della Struttura per la Progettazione che devono essere recepite in apposite convenzioni o protocolli di intesa; − l’atto di indirizzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2022-2024, nell’ambito del quale l’Agenzia del demanio prosegue a garantire il potenziamento delle iniziative di riqualificazione dei beni statali, attuazione di progetti di prevenzione del rischio sismico, riqualificazione energetica, risanamento ambientale, efficientamento e accelerazione degli interventi di razionalizzazione degli usi governativi, contribuendo al rilancio degli investimenti pubblici e alla realizzazione del Green New Deal; − l’articolo 16-bis, comma 9 del decreto-legge regionale 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, secondo il quale al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi di transizione ecologica ed innovazione digitale perseguiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché per accelerare la realizzazione degli interventi di valorizzazione, manutenzione, rifunzionalizzazione, efficientamento energetico ed adeguamento sismico degli immobili di proprietà statale, inclusi gli immobili confiscati gestiti dall’Agenzia del demanio, quest’ultima opera utilizzando le risorse della Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici; − gli articoli 15, 15-bis e 16 del decreto-legge 24 febbraio 20052023, n. 40 ed alla 13, convertito, con modificazioni, dalla legge regionale 22 maggio 200121 aprile 2023, n. 25 41, ove si prevede che l’Agenzia del demanio possa mettere a disposizione – rispettivamente - beni immobili di proprietà dello Stato e beni immobili appartenenti al demanio storico-artistico e al patrimonio disponibile per progetti da attuarsi mediante risorse del PNRR in tema coerenza con le finalità individuate dalle citate disposizioni; − il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, con particolare riguardo all’articolo 6 rubricato “Valorizzazione del patrimonio culturale” che dispone «La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di riorganizzazione utilizzazione e fruizione pubblica del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economicapatrimonio stesso, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoda parte delle persone diversamente abili, al fine di favorire l’attuazione promuovere lo sviluppo della cultura. […] In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di una sussidiarietà solidalenuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati» e all’articolo 112 che reca la disciplina per la “Valorizzazione dei beni culturali di appartenenza pubblica”; − il X.X.X.X. xxx 00 xxxxxx 0000, concreta ed efficacex. 00, xxxxxxx: “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, e in particolare l’articolo 41, con il quale si attribuisce al Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio, l’adozione di ogni provvedimento riguardo alla valorizzazione e tutela dei beni culturali, mobili e immobili nell’ambito del territorio di competenza; − il decreto ministeriale del MiC (già MiBACT) del 24 ottobre 2016, n. 483 recante “Riorganizzazione temporanea degli uffici periferici del Ministero nelle aree colpite dall’evento sismico del 24 agosto 2016” e, in particolare, l’articolo 1, comma 4 con cui si attribuisce al Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, inter alia, l’adozione di ogni provvedimento di competenza del Ministero con riguardo ai beni culturali, mobili e immobili coinvolti negli interventi di ricostruzione post sisma; − la Convenzione Europea del Paesaggio, sottoscritta a Firenze il 20 ottobre 2000, ratificata dall’Italia con legge 9 gennaio 2006, n. 14, in base alla quale il paesaggio non è costituito dai soli “beni paesaggistici”, ma comprende (articolo 2) “tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, che assume i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati”; − il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e, in particolare, l’articolo 4 recante “Sistema regionale delle autonomie locali”; − il D.P.X. 0 xxxxxx 0000, x. 000 xxxxxxx “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”; − il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile”; − il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229; − la comunità come obbiettivolegge 29 dicembre 2022, da tutelaren. 197, valorizzarerecante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, svilupparein particolare l'articolo 1, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicalecomma 738, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza stabilisce: «Allo scopo di questi elementi assicurare il proseguimento e l'accelerazione dei processi di ricostruzione, all'articolo 1 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, dopo il comma 4- sexies è inserito il seguente: 4-septies. Lo stato di emergenza di cui al comma 4-bis è prorogato fino al 31 dicembre 2023», e il successivo comma 739 che proroga al 31 dicembre 2023 il termine della gestione straordinaria di cui all'articolo 1, comma 4 del decreto-legge n. 189 del 2016; − il decreto-legge 11 gennaio 2023, n. 3, recante “Interventi urgenti in espressioni della società materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile” e, in primis particolare, il volontariato organizzatoCapo I rubricato “Misure urgenti per gli interventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a far data dal 24 agosto 2016”, convertito, con modificazioni dalla legge 10 marzo 2023, n. 21; − il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante “Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure” convertito, con modificazioni, in legge 29 luglio 2021, n. 108, e ss.mm.ii. Considerata la storica e, in particolare, il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13 convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41; − il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, recante "Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e consolidata di ricostruzione a seguito di eventi sismici", e, in particolare l’articolo 5 rubricato “Norme in materia di rigenerazione urbana”; − l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 che stabilisce che le Amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione tra la Regione Toscana ed di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’articolo 11, commi 2 e 3 della medesima legge; − il Volontariatodecreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023 recante “Codice dei Contratti Pubblici”, in particolare con riguardo all’articolo 7, ai sensi del quale un’autorità pubblica può adempiere ai propri compiti anche in collaborazione con altre Amministrazioni, in alternativa allo svolgimento di procedure di evidenza pubblica di scelta del contraente, purché l’accordo fra Amministrazioni preveda un’effettiva cooperazione fra i due Enti senza prevedere un compenso oltre al riconoscimento delle spese sostenute per lo svolgimento delle attività, valutate preventivamente a titolo forfettario; − il giorno 19 maggio 2023 si è tenuta presso il Comune di Camerino una riunione tecnico- operativa, alla presenza dei rappresentanti dei seguenti Enti: Comune di Camerino, Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Marche, Ministero della Cultura - Soprintendenza Marche Sud, Università di Camerino, Agenzia del Demanio - Direzione Regionale Marche – redigendo, infine, un verbale dell’incontro (il “Verbale”, che si è tradotta considera allegato al presente Atto a formarne parte integrante); − tale incontro ha avuto ad oggetto una discussione preliminare in un giacimento ordine ad eventuali progetti da attuarsi in conseguenza dell’Accordo e con gli strumenti e modalità da esso previsti – anche al fine di capacità ed esperienze individuare i progetti pilot (come definiti dall’Accordo stesso); − le Parti hanno individuato, a tal fine, i seguenti progetti/immobili demaniali e si qualifica quindi come le eventuali ipotesi di valorizzazione in chiave di rigenerazione urbana: • Ex Casermette site in Località Torre del Parco (progr. DSA MCD0014); • Compendio demaniale sito nel centro storico cittadino e costituito dall’Ex Carcere giudiziario-Chiesa di San Xxxxxxxxx (progr. DSA MCD0001) e dall’Ex Caserma dei Carabinieri (progr. DSA MCB0076); − le Parti, nel Verbale, hanno illustrato le ipotesi di valorizzazione per ciascuno dei suddetti compendi immobiliari, evidenziando le potenziali azioni di sviluppo per la valorizzazione dei beni artistici e paesaggistici e le ricadute economico-sociali per lo sviluppo del territorio, sia in ambito culturale, sia sotto l’aspetto turistico; − le Parti hanno concluso l’incontro concordando “bene comunesull’opportunità di avviare nell’immediato le interlocuzioni con le rispettive Strutture Centrali e con il Commissario Straordinario per il Sisma 2016 per realizzare l’accordo attuativo che finalizzi i reciproci impegni, porti alla definizione delle convenzioni sopra richiamate e dia avvio alla realizzazione delle opere”; − l’art. 3, comma 2 dell’Accordo prevede che: “In fase attuativa del presente Accordo saranno individuati, nel rispetto delle competenze dei soggetti istituzionali da coinvolgere, gli impegni specifici a carico delle Parti; in particolare, saranno definiti i contenuti, le forme e il riparto di competenze per ogni attività nei rispettivi ambiti di intervento di ciascun progetto, indicando le risorse finanziarie, scientifiche, professionali e organizzative che potranno essere messe a disposizione.”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscanaaffinché il Commissario ponga in essere gli atti necessari a dare concreto avvio ai progetti pilot che costituiscono l’obiettivo dell’Accordo stesso e del presente Atto; − le Parti hanno evidenziato che le ipotesi di valorizzazione ivi prospettate rivestono carattere di urgenza, la Confederazione giacché gli interventi sui predetti immobili demaniali sono già previsti dall’Ordinanza Speciale n. 27 del 14 ottobre 2021 del Commissario, che ha stanziato fondi per € 10,4 milioni oltre ad € 29,998 milioni stanziati dal PNRR; − richiamate le premesse e l’articolato dell’Accordo, cui si intende espressamente aderire e dare attuazione; − richiamati, altresì, gli atti di assenso e pareri rilasciati dagli organi direttivi di ciascuna delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscanapredette Parti; − richiamati, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanoinoltre, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano tutti gli atti citati nelle premesse del presente Accordo attuativo (in prosieguo anche solo “Accordo attuativo” o “Atto”) che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla personaconsiderano tutti allegati, in un’ottica di sussidiarietà solidale quanto parte integrante e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.sostanziale del presente Xxxx (Finalità e Progetti pilot)
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Samples: Accordo Di Collaborazione Per La Rigenerazione Urbana
VISTO. il D.Lgs. n. 152/06 che stabilisce il principio della responsabilizzazione e della cooperazione dei soggetti a diverso titolo coinvolti nella produzione e gestione dei rifiuti, e che, per l’attuazione di tale principio, prevede la possibilità di ricorrere a procedure negoziate tra Pubbliche amministrazioni e soggetti privati attraverso la stipula di appositi accordi e contratti di programma; - il Programma Generale per la prevenzione e la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio di CONAI relativo all’anno 2020 che stabilisce, tra l’altro, le priorità degli interventi nella gestione dei rifiuti di imballaggio; - l’Accordo di Programma Quadro 2020 - 2024 per la raccolta ed il recupero dei rifiuti di imballaggio tra ANCI e CONAI che regolamenta gli aspetti tecnici ed economici per la raccolta ed il conferimento degli imballaggi conferiti al servizio pubblico; - le Linee Guida ANCI CONAI per i Progetti Territoriali e Sperimentali che regolamentano le modalità di erogazione di servizi da parte di CONAI per il miglioramento quali- quantitativo delle raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggio sul territorio; - la X.X. 00/0000 xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx-Xxxxxxx che detta disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata; - la recente Delibera di Giunta Regionale della Regione Xxxxxx-Romagna con la quale sono stati presentati gli obiettivi e le scelte strategiche generali del futuro Piano integrato sociale regionale 2007Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate – PRRB 2022- 2027; - la Delibera di Giunta Regionale della Regione Xxxxxx-2010, approvato con deliberazione Romagna n. del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza stato approvato lo schema di Piano sanitario Protocollo di Intesa tra Regione Xxxxxx- Romagna, ANCI, ATERSIR e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” CONAI volto a consentire l’elaborazione e il punto 6.3.2, che prevede lo sviluppo di sviluppare azioni un modello di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivotariffazione puntuale, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva attuare anche attraverso una campagna di misurazione dei rifiuti conferiti in raccolta differenziata da parte delle utenze non domestiche nei Comuni della Regione Xxxxxx-Romagna che hanno introdotto la tariffa corrispettiva; - la Delibera del Consiglio d’Ambito di ATERSIR CAMB del con la quale è stato approvato lo schema del su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità richiamato Protocollo di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriIntesa.
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Samples: Protocollo d'Intesa
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D.Lgs. n. 165/2001 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche”, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007particolare riferimento alle modifiche apportate dal sopracitato D.Lgs. n. 150/2009, n. 113, ancora e art. 40 “Contratti collettivi nazionali ed integrativi” e art. 40 bis “Controlli in vigore materia di contrattazione integrativa”; • ai sensi delle vigenti disposizioni contrattuali sono già stati erogati in corso d’anno alcuni compensi gravanti sul fondo (indennità di comparto, incrementi economici, ecc), anche frutto di precedenti accordi decentrati; D.G.C. 210 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare 14/06/2022 Giunta • il punto 1.3.2grado di raggiungimento degli obiettivi del Piano delle Performance assegnato nell’anno verrà certificato dall’Organismo di Valutazione, che prevede azioni accerterà il raggiungimento degli stessi ed il grado di accrescimento dei servizi a favore della cittadinanza. • della Delibera n. 337 del 22/10/2019 con cui la Giunta Comunale, premettendo la condivisione con le XX.XX. della centralità dell’investimento nelle risorse umane dell’Ente da perseguire anche attraverso un’equa e sostenibile politica di incentivazione del personale, ha fornito in primis l'indirizzo alla delegazione trattante di parte pubblica che, per sostenere gli anni 2019/2020/2021, i risparmi derivanti dalla progressione economica del personale cessato nell'anno precedente ed eventuali altre economie delle risorse stabili siano destinati a nuovi passaggi economici del personale fino al raggiungimento di un budget annuale di € 100.000,00, garantendo risorse destinate all'incentivazione della performance dei dipendenti per un valore medio di € 900.000,00 nel triennio e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista provvedendo a ridefinire la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo disciplina dei criteri per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi le progressioni economiche a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestivalere dall'anno 2020; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italiamodifiche al Capo IV "Progressione economica orizzontale" del CCDI personale non dirigente parte normativa triennio 2018-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.2020 definite con l'Accordo del 06/07/2020;
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione l’art. 25 comma 5 del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta Regolamento di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”Contabilità; Considerato che: di assumere le premesse come parte integrante e sostanziale del presente dispositivo; di dare atto che, in rappresentanza e per conto del Comune di Soliera, procederà alla sottoscrizione dell’atto integrativo l’xxx. Xxxxxxxxx Xxxxx, in qualità di Responsabile del Settore Gestione e Sviluppo del Patrimonio del Comune di Soliera; di dare atto che il canone di locazione aggiuntivo per la situazione suddetta area cortiliva, fissato in Euro 3.000,00 (Tremila/00) annui, sarà riconosciuto alla proprietà con decorrenza dal 01/06/2022 in quanto a quella data l’area cortiliva adiacente al Social Market risultava di crisi economicafatto già utilizzata per le attività del Social Market; di dare atto che, socialecon decorrenza 01/06/2022, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovecanone di locazione complessivo, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e duratacompreso il laboratorio, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi sarà pari a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivoEuro 13.200,00 (Tredicimiladuecento/00) annui, da tutelarecorrispondere al locatore in tre rate uguali ed anticipate; di dare atto che, valorizzareper quanto al punto precedente, sviluppareper l’annualità 2022 si provvederà a corrispondere alla proprietà l’importo aggiuntivo di Euro 1.750,00, affrontare periodo giugno-dicembre 2022; di dare atto che sarà cura della proprietà provvedere agli adempimenti di registrazione e pagamento all'Agenzia delle Entrate dell'imposta annuale di registro per il contratto di locazione di cui si tratta, per l’importo stimato in complessivi Euro 500,00, e successivamente inviare al Comune le problematiche sopravvenute ricevute delle somme pagate; di dare atto che le suddette spese di registrazione e gestione pratica saranno anticipate dalla proprietà, come da accordi tra le parti previsti nel contratto, e successivamente saranno rimborsate dal Comune nella loro integralità misura del 50% a carico dell'Amministrazione comunale; di impegnare la spesa di Euro 1.750,00 (canone aggiuntivo periodo giugno-dicembre 2022) con imputazione al di dare atto che: di liquidare la spesa, secondo le disposizioni di cui all’art. 28 del vigente Regolamento di Contabilità, a favore dei signori Xxxxxx Xxxx e socialitàXxxxxxxxx Xxxxx, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • dando atto che il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestimandato di pagamento sarà emesso a nome della Sig.ra Xxxxxx Xxxx; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, dare atto che si è tradotta in un giacimento provvederà agli adempimenti per dare adeguata pubblicità dell'avvenuta adozione del presente atto ai sensi, per gli effetti e con le modalità previste dal Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n° 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di capacità ed esperienze pubblicità, trasparenza e si qualifica quindi come “bene comunediffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblicicome modificato dal D.Lgs n. 97/2016, disponendone la pubblicazione sul sito web istituzionale, sezione "Amministrazione Trasparente", "Beni immobili e gestione del patrimonio", "Canoni di locazione o affitto"; di dare atto che il Responsabile del Procedimento di cui al presente atto è l’Xxx. La Regione ToscanaXxxxxxxxx Xxxxx, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche Responsabile del Settore Gestione e Sviluppo del Patrimonio del Comune di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriSoliera.
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Samples: Contratto Di Locazione
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007nulla osta ottenuto, per la sottoscrizione in modalità digitale del presente Accordo, da parte del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Pref. Xxxxx XXXX, con prot. STAFFCADIP n. 9366 del 05/05/2022; • la variazione riguardante la denominazione della seconda parte del presente Accordo ed altre residuali non sostanziali precisazioni in ordine a specifiche operative comunicate con nota DIR-2010, approvato con deliberazione PIE n. 27071 del Consiglio regionale 07/10/2022; • la Legge n. 241 del 31 ottobre 20077 agosto 1990, n. 113241, ancora recante “Nuove norme in vigore materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” il cui l’articolo 15, comma 1 prevede che “Anche al difuori delle ipotesi previste dall'articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”; • il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 00 del 2012, recante “Regolamento di servizio del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 140 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217” o il cui articolo 51, comma 1 dell’art 133 1, prevede che “Il Personale del Corpo Nazionale, oltre a svolgere tutte le attività istituzionali connesse alla qualifica di appartenenza, è impiegato in interventi che richiedono una particolare specializzazione, sulla base delle direttive dell'Amministrazione o il cui articolo 56, comma 1, prevede che “Gli interventi di soccorso pubblico vengono effettuati dai comandi provinciali. Le direzioni regionali ed interregionali e le strutture centrali del Corpo Nazionale partecipano all’attività di soccorso e assicurano l'azione di coordinamento generale negli ambiti territoriali di competenza, nonché' il coordinamento nell'impiego dei nuclei specialistici e del Personale specializzato”; o il cui articolo 62, comma 2 prevede che “I dispositivi di soccorso sono predisposti, diretti, gestiti ed impiegati sotto la responsabilità dei dirigenti delle strutture centrali e periferiche del Corpo Nazionale, che nel rispetto dei livelli di responsabilità richiesta si avvalgono delle figure del sistema di coordinamento direzione e controllo. Oltre alle squadre ed alle componenti operative presenti nel turno, i dispositivi di soccorso possono essere integrati con Personale in turno di reperibilità, in accordo con quanto previsto dalle procedure negoziali, da squadre e mezzi predisposti a seguito della LR 27/12/2011 n. 66stipula di convenzioni o accordi di programma, finalizzati ad assicurare l'incremento dei servizi operativi sul territorio, secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti”; o il cui articolo 69, comma 2 prevede che “Nel dispositivo di soccorso sono altresì comprese le componenti specializzate, le quali, fermo restando il loro impiego negli ordinari servizi di istituto, osservano le specifiche disposizioni inerenti le attività, le modalità di impiego ed il coordinamento emanate dal Dipartimento”; • la Circolare EM 05/2013 del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Direzione Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico recante “Qualificazione, composizione e dotazione del tema USAR del CNVVF nella mobilitazione per grandi calamità e per missioni di soccorso Internazionali”, la quale ribadisce la complessità e criticità delle operazioni USAR per cui si rende necessario un accurato sistema organizzativo nel quale si integrano professionalità altamente qualificate e abilità tecniche non basati su comportamenti di routine ma un impegno cognitivo finalizzato alla risoluzione di problemi secondo il knowledge – based behavior, prevedendo che i Soccorritori Sanitari, che integrano e completano il Modulo USAR, possono appartenere a servizi pubblici con cui siano stipulati Accordi a livello locale. La stessa Xxxxxxxxx definisce le c.d. “sezioni operative” fra le quali rientrano il Modulo USAR-M Nord-Ovest Piemonte formato dai Comandi di Torino ed Alessandria ed il Modulo USAR-H Centro-Nord composto da USAR-M Toscana e USAR-M Piemonte; • la Circolare EM 01/2020 del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo recante “Riorganizzazione delle Colonne Mobili Regionali e del dispositivo di mobilitazione per calamità Nazionali” la quale prevede la composizione dei Moduli MO.USARL (Ricerca e soccorso urbano leggero), MO.USARM (Ricerca e soccorso urbano medio) e MO.USARH (Ricerca e soccorso pesante - Sezione USAR H Internazionale). In tale contesto si definisce il Team MO.USARM.PIE.01 con Direzione Regionale capofila il Piemonte e Direzione Regionale che concorre alla formazione del Team la Liguria, specificando come la Direzione Regionale capofila gestisca il coordinamento del Team d’intesa con le Direzioni Regionali che concorrono alla formazione del Team stesso in collegamento con il Centro Operativo Nazionale, mentre gli automezzi e le dotazioni logistiche e strumentali sono ripartite dalla Direzione Regionale capofila, in accordo con la Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo. Analogamente, per i Moduli USAR‐H viene definito il Team “Centro‐Nord” tra USAR‐M Toscana e USAR‐M Piemonte; • le linee guida “INSARAG GUIDELINES 2020”, in particolare il punto 1.3.2Volume II, che prevede azioni Preparedness and Response – Manual A: Capacity Building e Volume III, Operational Field Guide – Medical; • il piano di Colonna Mobile Regionale del Piemonte emanato con Nota Prot. DIR-PIE n. 16577 del 09/07/2021, in particolare alla Scheda 15, dove vengono specificati i n. 4 MO.USARL della Regione (#1 Torino/Cuneo, #2 Alessandria/Asti, #3 Verbania-Cusio-Ossola/Novara, #4 Vercelli-Biella) ed il MO.USARM.PIE.01 con coordinamento Personale e Mezzi del Comando Torino, con il concorso del Comando di Alessandria ed eventualmente del Comando di Cuneo per sostenere la parte logistica e qualificare per il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza previsto Personale Sanitario, oltre alla componente della Direzione Liguria; • il “Manuale del Sistema di Piano sanitario gestione dell’attività di soccorso Urban Search and Rescue (USAR) del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” di cui alla nota DCEMER prot. 32198 del 28/9/2021 che aggiorna le composizioni della Componente Sanitaria con il compito di cura dei componenti del Modulo e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione delle vittime e di collaborazione coordinamento con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Autorità Sanitarie locali in:
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Samples: Accordo Quadro
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione Decreto Legislativo del Consiglio regionale del 31 ottobre 200723/06/2011, n. 113118 ad oggetto “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, ancora in vigore ai sensi del comma degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 dell’art 133 e 2 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 20105 maggio 2009, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza42”; Considerato che l’assunzione degli impegni di spesa e degli accertamenti di entrata deve tener conto del principio contabile della competenza finanziaria che dispone l’obbligo di imputazione dell’entrata e della spesa all’esercizio in cui le stesse divengono esigibili nel rispetto dell’art. 183 comma 6; Riscontrato che non è necessario redigere il DUVRI in quanto non sono presenti rischi da interferenza trattandosi di mera fornitura senza installazione e conseguentemente i costi di sicurezza sono pari a zero; Accertato che: per la posizione anagrafica relativa alla società affidataria nel Registro delle Imprese NON risulta iscritta alcuna procedura concorsuale in corso o pregressa come da visura conservata agli atti effettuata in data 17/07/2018; la Società affidataria risulta in regola con gli obblighi contributivi INPS e INAIL come attestato dal DURC on-line protocollo INAIL_11237245 emesso il 06/04/2018 valido fino al 04/08/2018; a carico della Società affidataria NON risultano annotazioni al casellario ANAC come da visura effettuata in data 18/07/2018, Evidenziato che la presente procedura è tracciata dal CIG 7238585D4C che identifica il Lotto 1 - Carta in Risme della Convenzione Carta e Cancelleria ARCA_2017_056 e dal CIG derivato ZE2247DCAA; Dato atto che ai sensi del c. 1 dell’art. 31 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n° 50, Responsabile Unico del Procedimento (RUP) è lo Scrivente; Accertato che l'organo adottante non versa in una situazione di crisi economicaconflitto di interesse ai sensi dell'art. 6 bis della Legge 241/1990, sociale, civile dell’art. 42 del D. Lgs. 50/2016 e politica che investe il nostro Paese ed anche dell'art. 6 del codice di comportamento dei dipendenti comunali; Vista la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuitiLegge 23 dicembre 2014 n° 190; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficaceDato atto altresì, che assume la comunità come obbiettivopresente diventerà esecutiva successivamente al visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria formulato dal Dirigente dell’Area Servizi Generali e alla Persona, da tutelareai sensi dell’art. 183, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione comma 7 del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzatoTesto Unico Enti Locali D.Lgs. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.n. 267 del 18 agosto 2000
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione decreto del Presidente del Consiglio regionale dei ministri 24 ottobre 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del 31 ottobre 2007decreto-legge 25 marzo 2020, n. 11319, ancora convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 265 del 25 ottobre 2020; Vista inoltre: - la nota n. 16106 del 09/05/2020 del Ministero della Salute, unitamente ai Rapporti COVID-19 redatti dall’Istituto Superiore di Sanità n. 28 e n. 46 anno 2020 e alla comunicazione del 15 aprile 2020 della Commissione Europea avente ad oggetto “Orientamenti riguardanti i test diagnostici in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2vitro per la Covid-19 e le relative prestazioni”, che prevede azioni per sostenere attestano la rilevanza dei test diagnostici di tipo sierologico nella individuazione di eventuali anticorpi diretti contro SARS-CoV-2, in quanto utili nella ricerca e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista nella valutazione epidemiologica della circolazione virale; Considerato che: - i test sierologici rapidi che rilevano anticorpi contro SARSCoV-2, nel ricercare una passata esposizione al virus, in caso di esito negativo non possono escludere la propria proposta possibilità di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed un’infezione nel cittadino che sia stato in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione contatto con il Terzo settore toscanovirus nel periodo immediatamente precedente l’esecuzione del test o qualora abbia un titolo di anticorpi inferiore al limite minimo di rilevazione; - il test sierologico rapido, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete eseguito su sangue capillare, ancorché non fornisca una risposta definitiva sulla presenza o assenza di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010coronavirus, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 rappresenta un valido strumento per effettuare indagini sierologiche ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, epidemiologiche su ampie parti della popolazione al fine di favorire orientare strategie e misure per il controllo della pandemia; Considerate inoltre: - l’Ordinanza n. 17 del 24 luglio 2020 del Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di una sussidiarietà solidalecontenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, concreta ed efficacerelativa al Programma finalizzato all’effettuazione su base volontaria di test sierologici per la ricerca di anticorpi specifici nei confronti del virus SARS-CoV-2 sul personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private nell’intero territorio nazionale; - la circolare del Ministero della Salute prot. 0008722-07/08/2020-DGSISS-MDS-P che ha fornito indicazioni operative per lo svolgimento del Programma di cui all’Ordinanza n. 17 del 24 luglio 2020 sopracitata; - le successive circolari del Ministero della Salute prot. circolare n. 17167 del 21/08/2020, che assume la comunità come obbiettivoprot. 030847-24/09/2020-DGPRE-DGPRE-P, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civileprot.31400-29/09/2020-DGSISS-MDS-P con cui, in primis relazione alle riaperture delle scuole, sono state fornite indicazioni sia per il volontariato organizzato. Considerata contenimento dell’epidemia che per garantire la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana continuità in sicurezza delle attività didattiche ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.educative;
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Samples: Accordo Tra La Regione Umbria E Le Associazioni Delle Farmacie Pubbliche E Private Convenzionate
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Reg. UE n. 1293/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.211 dicembre 2013, che prevede azioni istituisce un programma europeo per l’ambiente e per il clima (LIFE) per il periodo 2014/2020, avente, come obiettivo generale, tra gli altri, quello di sostenere la governance ambientale e qualificare climatica, anche mediante una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali; DATO ATTO che l’ARSIAL ha presentato alla Commissione Europea un progetto LIFE, denominato LIFE19 GIE/IT/000977 GRAsslands Conservation Efforts through usage (Grace), che promuove la conservazione e il sistema ripristino degli Habitat Natura 2000 legati alle praterie secondarie (Habitat target: 6210*-6220*-6230*) all’interno di tre Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Regione Lazio (Monti Ausoni e Aurunci - IT6040043, Monti Reatini - IT6020005, Comprensorio Tolfetano – Cerite – Manziate - IT6030005); DATO ATTO che con nota della Commissione Europea del Terzo settore toscano Vista 7 agosto 2020, acquisita al protocollo ARSIAL con n. 6818 del 10 agosto 2020, veniva comunicata all’Agenzia la propria proposta formale approvazione del progetto LIFE GRACE e veniva trasmesso il Grant Agreement, che è stato sottoscritto dal legale rappresentante di deliberazione n. 38 ARSIAL il 20 agosto 2020 e rimesso ai Servizi della Commissione Europea; CONSIDERATO che: - nell’ambito del 19/12/2011 con la quale progetto LIFE Grace è stata approvata ed inoltrata realizzata dal Dipartimento di Biologia Ambientale - UniSapienza di Roma (di seguito DEB per brevità), per ciascuna delle richiamate ZPS, un’analisi ambientale mirata ad identificare l’attuale stato di distribuzione e lo stato conservativo dei tre “habitat target” con relative pressioni e minacce delle attività potenzialmente impattanti; - il Comune di Fondi (LT) è ente esponenziale dei diritti di uso civico di pascolo di superfici ricadenti nella ZPS Monti Ausoni e Aurunci (IT6040043), sulle quali sono stati rilevati habitat di direttiva interessati da parziale degrado; - che un uno degli obiettivi del progetto LIFE Grace è quello di definire con i diversi stakeholder la realizzazione di un modello di gestione condivisa e partecipata, finalizzata alla promozione di interventi direttamente connessi e necessari al Consiglio regionale la bozza mantenimento in uno stato di Piano sanitario conservazione soddisfacente di habitat e sociale integrato regionale 2012-2015specie ricadenti nelle ZPS di progetto; - in esito alle analisi ambientali sono state prodotte cartografie della distribuzione, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” con stime del grado di conservazione degli habitat di progetto, per i quali, previa attivazione di specifici iter autorizzativi presso le competenti Direzioni Regionali (Ambiente e il punto 6.3.2Agricoltura), che prevede occorre attuare strategie di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli gestione mediante interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche volti alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunoconservazione e/o ripristino delle superfici interessate, al fine di favorire l’attuazione realizzare gli obiettivi generali della Dir. 92/43 CEE Habitat, ovvero salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche (artt. 2 e 3); - in particolare dai rilievi effettuati dai botanici dell’Università La Sapienza, sono state identificate specifiche aree del territorio comunale di Fondi (LT) ricadenti nella ZPS Monti Ausoni e Aurunci (IT6040043) fruite a pascolo (cartografie di dettaglio) che implicano urgenti azioni e/o interventi mirati al recupero, e alla conservazione e gestione delle aree; - Arsial ha acquisito dall’Istituto Geografico Militare Italiano la riproduzione digitale di fotogrammi del volo G.A.I. 1954-1955, riguardanti l’intera superficie regionale, provvedendo alla georeferenziazione e alla mosaicatura, in coerenza con le sezioni della Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:10.000, elaborando ricostruzioni diacroniche sull’uso e sulla copertura del suolo su tutto il territorio regionale, che, confrontate con quelle di epoche successive, consentono di verificarne i cambiamenti intercorsi; DATO ATTO che per la realizzazione delle Azioni di progetto Life Grace, con particolare riguardo all’implementazione di un modello di cooperazione in materia di conservazione della biodiversità agraria e naturalistica secondo aree omogenee, già individuate dell’ambito delle analisi ambientali, risulta necessario avviare una sussidiarietà solidalecollaborazione tra ARSIAL e il Comune di Fondi (LT) al fine di attivare le migliori pratiche di gestione e conservazione degli habitat semi-naturali di prateria, concreta tra le quali: - attivazione di codici di condotta degli operatori agricoli e di modelli di cooperazione in materia di conservazione, monitoraggio della biodiversità nonché di sviluppo di un modello sul marketing delle filiere locali; - implementazione del regolamento di esercizio dell’uso civico di pascolo, secondo previsioni in materia ambientale; - implementazione della pianificazione forestale e dei pascoli attiva e/o in itinere su scala comunale, con riferimento a superfici fruite/non fruite, sulla scorta delle fide in essere, in coerenza con la L.R. n. 39/2002 e Regolamento Regionale n. 7/2005; - predisposizione di documentazione tecnico-scientifica utile alla sottoscrizione di misure contrattuali (accordi di gestione) ai sensi della DGR Lazio 569/2012; - predisposizione di istanza di avvio di procedimenti di verifica di corrispondenza di interventi ed efficaceattività pre-valutati e/o di screening specifico (Livello I della VIncA), per conseguire l’autorizzazione ad eseguire interventi volti alla manutenzione e/o recupero dei pascoli ricadenti in Area Natura 2000 ai sensi delle Linee Guida Regionali VIncA di cui alla DGR 938/2022, nonché di ulteriori normative ad essa correlate; - attivazione di procedure per la conservazione degli habitat di prateria tutelati ai fini della biodiversità ai sensi del D. Lgs. 34/2018 e del Decreto Interministeriale 12/08/2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali”, che assume cita il Volo GAI 1954-1955 come documentazione utile a dimostrare la comunità come obbiettivopresenza stabile e continuativa di precedenti colture agro-silvo-pastorali sulle superfici oggetto di eventuale ripristino; DATO ATTO che ARSIAL e il Comune di Fondi (LT) convengono di sviluppare congiuntamente, da tutelarenell’ambito delle attività di progetto, valorizzarespecifiche azioni volte ad attivare procedure finalizzate alla realizzazione di attività/azioni/interventi idonei al miglioramento della gestione e conservazione degli habitat di prateria secondaria ricadenti su superfici di pascolo individuate su specifiche aree, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • con il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità supporto gratuito di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.ARSIAL;
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Samples: Accordo Di Collaborazione
VISTO. L’Accordo Nazionale di II° Livello per i dipendenti da Studi Odontoiatrici aderenti ad ANDI e AIO Stipulato in data 12 dicembre 1997 SI E’ STIPULATA La presente Ipotesi di Testo Unico Contrattuale che assume veste di CCNL da valere per i dipendenti degli Studi Professionali PREMESSA GENERALE Le parti, in coerenza con le indicazioni e gli obbiettivi contenuti in premessa al Verbale di Accordo sottoscritto in sede di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 9 luglio 2003, hanno definito il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2presente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che prevede azioni per sostenere e qualificare nell’assumere come proprio il sistema riferimento sia di quanto convenuto tra le Parti Sociali ed il Governo Italiano di cui al “Protocollo del Terzo settore toscano Vista la propria proposta 23 luglio 1993” che di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 quanto contenuto nelle Direttive U.E. in tema di riorganizzazione sviluppo del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, dialogo sociale, civile ne realizza per quanto di competenza del Contratto Nazionale di Lavoro, le finalità e politica gli indirizzi in materia di relazioni sindacali. Nell’ambito di tale competenza, le parti hanno concordato di operare nello spirito di quanto dichiarato con il Verbale di Incontro redatto e sottoscritto in Sede CNEL il 26 luglio 1999 e conseguentemente sull’opportunità di definire un modello di struttura contrattuale idoneo sia a gestire gli effetti derivanti dal processo di riforma del Settore che investe a disciplinare, attraverso il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuoveSistema di Relazioni Sindacali, non solo le materie riconducibili alla sfera dei valori generali e quelle che attengono alle specificità delle diverse Aere Professionali. Nel contesto del modello di struttura contrattuale, con l’intento di migliorare il Sistema di Relazioni Sindacali, le parti hanno convenuto sulla costituzione di strumenti bilaterali volti a fornire servizi sul versante delle politiche sociali, su quelle della formazione e quelle concernenti li mercato del lavoro, con l’obbiettivo di contribuire sia allo sviluppo delle professionalità che al rafforzamento della stabilità di impiego degli addetti al Settore. A tal fine le parti concordano di regolare l’assetto della contrattazione collettiva secondo i termini e le procedure specificatamente indicati dal punto presente “ Testo Contrattuale Unitario “ da valere per tutti gli addetti del settore delle Attività Professionali operanti negli studi e ove consentito dalla legge, nelle società di vista quantitativo servizi professionali, impegnandosi altresì ad intervenire a tutti i livelli affinché le relazioni sindacali si sviluppino secondo le regole fissate Al riguardo, preso atto della “Dichiarazione Congiunta dei Partner Sociali per gravità il Forum del 15 Giugno 2000” e durataconsiderate le conseguenti attività che a livello comunitario ne deriveranno, ma anche e soprattutto dal punto le parti concordano sull’esigenza di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, ponendo oggi a rischio affinché vengano analizzati ed approfonditi i sistemi percorsi di servizi alla personaarmonizzazione delle normative legislative e della contrattazione collettiva in tema di rapporto di lavoro negli Stati membri. Le parti, finora garantiti come diffusiinoltre, vicinipresa visione del rapporto della Commissione Europea sull’occupazione del settembre 2003, gratuiti; Ritenuto opportunoconvengono di elaborare interventi congiunti nei confronti degli organi governativi ai vari livelli interessati, al fine di favorire l’attuazione realizzare un quadro di una sussidiarietà solidale, concreta riferimento economico ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione istituzionale funzionale allo sviluppo del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, settore ed in particolare nei seguenti per porre in essere condizioni normative omogenee rispetto agli altri settori. Con la presente “ Premessa “ le parti hanno inteso evidenziare sia la volontà comune di consolidare i risultati raggiunti nell’arco di una decennale esperienza di pratica attuazione del metodo concertativo che di migliorare il sistema delle relazioni sindacali anche attraverso la costituzione dei sopra richiamati strumenti bilaterali, ai quali viene assegnato il compito di favorire corretti e proficui rapporti tra le parti e, quale valore prioritario, tesi a contribuire allo sviluppo e al ruolo del Settore sia sotto l’aspetto economico/produttivo, sia sotto l’aspetto occupazionale.
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007decreto interministeriale lavori pubblici-2010finanze del 5 marzo 1999), approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007pubblicato sulla G.U. deI 22 marzo 1999, serie generale, n. 11367 con il quale sono stati definiti, ancora sulla base dei contenuti della citata Convenzione nazionale, criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in vigore sede locale per la stipula dei contratti di locazione ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431; Visto in particolare l’articolo 4, comma 1 della citata legge 431/98, così come modificato dall’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 8 gennaio 2002, n. 2 che stabilisce che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti convochi, ogni tre anni, le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di aggiornare la richiamata Convenzione nazionale che individua i criteri generali da assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale tra le stesse associazioni ai fini della determinazione dei canoni di locazione; Vista la nota ministeriale in data 15 gennaio 2002, con la quale ai sensi del richiamato articolo 4, comma 1 dell’art 133 1, della LR 27/12/2011 legge n. 66431/98, ed si é proceduto a convocare le organizzazioni sindacali della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale al fine di aggiornare la citata Convenzione nazionale; Considerato che alla scadenza del termine previsto dall’articolo 4, comma 2, della menzionata legge n. 431/98, tra tutte le parti convocate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti non é stato raggiunto accordo formale unico; Considerato che ai sensi dell’articolo 4, comma I, della medesima legge 431/98, in mancanza di un unico accordo tra le parti, i criteri per la definizione dei canoni, anche in relazione alla durata dei contratti, alla rendita catastale dell’immobile e ad altri parametri oggettivi, nonché alle modalità per garantire particolare il punto 1.3.2esigenze delle parti, che prevede azioni per sostenere debbono essere indicati in apposito decreto del Ministro delle infrastrutture e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta dei trasporti, di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione concerto con il Terzo settore toscanoMinistro dell’economia e delle finanze da emanare sulla base degli orientamenti prevalenti espressi dalle organizzazioni sindacali degli inquilini dei proprietari; Visti i distinti accordi presentati il primo, tese in data 6 settembre 2002, dalle organizzazioni sindacali Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Ania, Xxxxx.Xxxx, Anpe-Federproprietà, Asppi, Confappi, Uppi - al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale quale ha successivamente aderito l’associazione Assocasa - ed il secondo, in data 9 settembre 2002, dalle organizzazioni Confedilizia, Appc, Unioncasa, Conia; Vista la legge regionale 30 dicembre 201014 gennaio 1994, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 200520, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001articolo 3, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.lettera c);
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Samples: Contratti Di Locazione Agevolati
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D.Lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici). Considerato che, approvato con deliberazione ai sensi dell’art. 3 comma 1 lett. a) del Consiglio regionale D.Lgs. n. 50/2016, l’Unione Regionale rientra nell’ambito applicativo della citata normativa. Viste le seguenti disposizioni del 31 ottobre 2007D.Lgs. n. 50/2016: ▪ art. 29, n. 113recante principi in materia di trasparenza, ancora in vigore ai sensi del quale tutti gli atti delle amministrazioni aggiudicatrici relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, ove non considerati riservati o secretati, devono essere pubblicati e aggiornati sul profilo del committente, nella sezione "Amministrazione trasparente", con l'applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; ▪ art. 30, secondo cui l'affidamento e l'esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni deve rispettare i principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità; ▪ art. 32 comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 662, ed secondo cui, “Prima dell'avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, le stazioni appaltanti, in particolare il punto 1.3.2conformità ai propri ordinamenti, decretano o determinano di contrarre, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri ▪ art. 35, che prevede azioni per sostenere disciplina le soglie di rilevanza comunitaria e qualificare il sistema i metodi di calcolo del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1valore stimato degli appalti; ▪ art. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.236, che prevede disciplina le procedure per l’affidamento dei contratti sotto la soglia di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale rilevanza comunitaria; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace▪ art. 52, che assume la comunità come obbiettivodisciplina le regole applicabili alle comunicazioni; ▪ art. 74, da tutelaresecondo cui le stazioni appaltanti offrono un accesso gratuito, valorizzareillimitato e diretto, sviluppareper xxx xxxxxxxxxxx, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialitàxx xxxxxxxxx xx xxxx, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • xxxxxxxxx l'indirizzo Internet presso il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contestiquale i documenti di gara sono accessibili; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale▪ art. 75, che chiama disciplina i contenuti e le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza modalità di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzatoinvio degli inviti a offrire; ▪ art. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato80, che si è tradotta in un giacimento disciplina le ipotesi di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”esclusione; ▪ art. 83, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed disciplina i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriselezione.
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 decreto legislativo 3 ottobre 20072009, n. 113153, ancora recante "Individuazione di nuovi servizi erogati dalle farmacie nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, nonché disposizioni in vigore ai sensi materia di indennità di residenza per i titolari di farmacie rurali, a norma dell'art. 11 della legge 18 giugno 2009, n. 69" ; Visto, in particolare, l'art. 1, comma 2, lettera f), del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 citato decreto legislativo n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2153 del 2009, che prevede azioni per sostenere l'effettuazione di attività attraverso le quali nelle farmacie gli assistiti possono prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie pubbliche e qualificare il sistema private accreditate, e provvedere al pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del Terzo settore toscano Vista la propria proposta cittadino, nonché' ritirare i referti relativi a prestazioni di deliberazione assistenza specialistica ambulatoriale effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate; Visto l'art. 2, comma 1, lettera b), punto 5), del citato decreto legislativo n. 38 153 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.22009, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale all'art. 8 del decreto legislativo 30 dicembre 20101992, n. 70 “Modifiche alla 502, e successive modificazioni, è aggiunta, dopo la lettera c), la seguente lettera c- bis: "c-bis) l'accordo collettivo nazionale definisce i principi e i criteri per la remunerazione, da parte del Servizio sanitario nazionale, delle prestazioni e delle funzioni assistenziali di cui all'art. 11 della legge regionale 24 febbraio 200518 giugno 2009, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 200169, n. 25 in tema e al relativo decreto legislativo di riorganizzazione del sistema attuazione, fissando il relativo tetto di spesa, a livello nazionale, entro il limite dell'accertata diminuzione degli oneri derivante, per il medesimo Servizio sanitario nazionale, per le regioni e per gli enti locali, dallo svolgimento delle suddette attività da parte delle farmacie, e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; all'accertamento della predetta diminuzione degli oneri provvedono congiuntamente, sulla base di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscanocertificazioni prodotte dalle singole regioni, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche e il Tavolo di settorecui agli articoli 9 e 12 dell'Intesa stipulata il 23 marzo 2005 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare regioni e le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri province autonome di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema Trento e di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Bolzano";
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Samples: Regolamento
VISTO. il Decreto Direttoriale n. 3277 del 30 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca con il quale è stato emanato l’“Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di “ecosistemi dell'innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S””, nell’ambito del Piano integrato sociale regionale 2007-2010Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato con deliberazione Missione 4 Istruzione e ricerca –Componente 2 Dalla ricerca all’impresa –Investimento 1.5, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (di seguito Avviso); richiamato quanto previsto nell’art. 7, comma 2 dell’Avviso di cui sopra, in relazione al quale i bandi di reclutamento di nuovo personale prevedono opportune clausole dirette all’inserimento, come requisiti necessari e come ulteriori requisiti premiali dell’offerta, di criteri orientati a promuovere l’occupazione femminile, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 47 “Pari opportunità, generazionali e di genere, nei contratti pubblici PNRR E PNC” del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007D.L. 31.05.2021, n. 11377 convertito in legge 29.07.2021, ancora n. 108”; considerato che il Ministero dell’Università e della Ricerca, in vigore ai sensi attuazione dell’Investimento 1.5 -“Creazione e rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S” nell’ambito della M4C2 del comma 1 dell’art 133 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), intende finanziare, con il suddetto Avviso, la creazione di n. 12 (dodici) Ecosistemi dell’Innovazione sul territorio nazionale dedicati alla promozione e al rafforzamento della LR 27/12/2011 n. 66collaborazione tra il sistemadella ricerca, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema produttivo e le istituzioni territoriali, valorizzando i risultati della ricerca, agevolando il trasferimento tecnologico e accelerando la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio e che il finanziamento totale previsto è di 1300 milioni di euro; richiamato il Decreto Rettorale n. 278 del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 17/02/2022 ratificato con la Delibera CDA/25-02-2022/35 con il quale è stata approvata ed inoltrata la partecipazione dell’Università di Parma alla proposta progettuale del soggetto proponente “Alma Mater Studiorum –Università di Bologna” per un Ecosistema dell’Innovazione con un focus tematico sulla transizione ecologica, nella quale l’Università di Parma assumerà il ruolo di leader in 2 Spoke, il ruolo di socio fondatore dell’Hub e il ruolo di Xxxxxxxx affiliato allo Spoke; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 703 del 20/04/2022 sono state approvate le graduatorie delle proposte pervenute in risposta al Consiglio regionale suddetto Avviso con l’ammissione alla Fase 2 per la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. presentazione della “Emergenza urgenza territorialeProposta Integrale” e che quest’ultima è stata trasmessa da parte del soggetto proponente al MUR entro la scadenza prevista in data 20/05/2022; considerato che con Decreto Direttoriale MUR n. 1052 del 23/06/2022 di concessione al finanziamento è stata concessa un’agevolazione per l’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00 per la realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione identificato con codice ECS00000033 dal titolo “Ecosystem for Sustainable Transition in Xxxxxx-Romagna”; preso atto che all’Università degli Studi di Parma, quale Soggetto Pubblico Beneficiario titolare di agevolazione, è stato attribuito il punto 6.3.2, che prevede codice CUP di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione progetto D93C22000460001; richiamato il Decreto Rettorale n. 1202 del 14/07/2022 ratificato con delibera CDA/28-07-2022/296 con il Terzo settore toscanoquale è stato autorizzato l’introito a titolo di agevolazione a favore dell’Università degli Studi di Parma di euro 12.012.587,00; considerato che si rende necessario attivare nuove procedure pubbliche di selezione per il conferimento di Assegni di Ricerca, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale ai sensi dell’art. 22, della Legge 30 dicembre 2010, n. 70 240 da dedicare alla realizzazione del Programma di Ricerca e Innovazione dell’Ecosistema dell’Innovazione in oggetto; visto il verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze chimiche, della vita e della sostenibilità ambientale, seduta del 10.10.2024, assunto al protocollo con n. 271108 del 14.10.2024, relativa alla richiesta di attivazione di n. 1 assegno di ricerca della durata di 12 mesi, a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) di cui sopra, “Modifiche ECOSISTER”, inquadrabile nel settore scientifico disciplinare CHEM-04/A “Chimica Industriale”, il cui Tutor è il Prof. Xxxxxx Xxxxx Xx'; considerato che i fondi per il conferimento degli assegni graveranno sul budget dell’Area Ricerca U.O. Supporto alla legge regionale 24 febbraio 2005Ricerca Nazionale e Industriale - UA.PR.AC.AR06.RICNAZ - progetto contabile PNRR_ECS_2022_PERSONALE_NUOVO, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficaceCUP D93C22000460001, che assume presenta la comunità come obbiettivonecessaria disponibilità economica; ravvisata la necessità di attivare la procedura di reclutamento sopra citata; per tutto quanto esposto in premessa, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione parte integrante del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.presente dispositivo:
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Samples: Research Grant Agreement
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D. Lgs.18 aprile 2016, approvato n.50, Attuazione delle Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; Atteso che nel mese di settembre del 2022 la società di sistema, partecipata dalla Camera, Infocamere Scpa, ha fatto tenere alle Camere di Commercio una comunicazione relativa all'attivazione di bandi PNRR dedicati alle Camere di Commercio per la digitalizzazione di alcuni servizi per l'utenza attraverso l'accesso con deliberazione SPID e CIE; Atteso che l’importo del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007finanziamento, n. 113nell’ambito della misura 1.4.4 Adozione identità digitale - Estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale - SPID CIE - Amministrazioni Pubbliche diverse da Comuni e Istituzioni Scolastiche, ancora ammonta ad €.14.000,00 per ogni singola Camera di Commercio; Considerato che ogni Camera di Commercio poteva presentare la domanda di finanziamento solo se i propri servizi online erogati ai cittadini non presentano integrazione alle piattaforme SPID e CIE (anche solo SPID o solo CIE); Considerato che per propri servizi si intendeva l’insieme di applicazioni e sistemi (anche in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 hosting) a gestione diretta della LR 27/12/2011 n. 66, Camera ed esposti al pubblico; Considerato che i servizi finanziabili con la misura 1.4.4 PNRR riguardavano nuovi servizi online che la Camera intende acquisire in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni sostituzione di servizi attualmente esposti al pubblico in modalità non autenticata con SPID/CIE quali ad esempio: • Iscrizione Esami Mediatori (iscrizione per sostenere e qualificare l’esame abilitatore); • Xxxxx Xxxxxx ed Xxxxxxx (invio richieste di iscrizione, ampliamento Categorie, modifica indirizzo, Domicilio Professionale/Indirizzo di Residenza, cancellazione parziale Categorie, cancellazione totale); • Xxxxx Xxxxxxxxxx (invio richieste di iscrizione, modifica indirizzo di residenza); • URP online (invio di domande all’Ufficio Relazioni con il sistema Pubblico ed eventuale inoltro all’ufficio di competenza); • Protesti (presentazione di istanza di cancellazione protesti per avvenuta riabilitazione); • Servizi Difensivi (invio di uno scritto difensivo relativo a sanzioni emesse dal Registro Imprese); • Concorsi del Terzo settore toscano Vista la propria proposta Personale (invio della candidatura per partecipare alla selezione del Bando di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 concorso camerale); Rilevato che nei servizi finanziabili con la quale misura 1.4.4 PNRR non si considerano i servizi nazionali gestiti da InfoCamere; Atteso che il sottoscritto, in qualità di Responsabile della transizione Digitale dell’Ente, ha ritenuto di poter gestire attraverso l’accesso ai fondi PNRR misura 1.4.4, il servizio al pubblico Iscrizione Esami Mediatori (iscrizione per sostenere l’esame abilitatore); Atteso che in data 08/09/2022 è stata approvata ed inoltrata presentata la canditura con codice identificativo 44505 per l’accesso ai fondi PNRR misura 1.4.4 relativamente al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese nuovo servizio al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”pubblico - Iscrizione Esami Mediatori (iscrizione per sostenere l’esame abilitatore); Considerato che la situazione canditura della Camera è stata accettata e si è proceduto al caricamento sul portare PA DIGITALE 2026 del relativo CUP per il progetto: C41F22002970006; Atteso che la candidatura suddetta è stata ammessa a finanziamento con Decreto n.49 3/2022 - FINESTRA TEMPORALE n.3 dal 29/07/2022 al 09/09/2022 per l’importo di crisi economica€.14.000,00; Considerato che le attività successive all’inserimento del CUP concernono la contrattualizzazione del fornitore e il completamento delle attività entro il mese di dicembre 2023; Considerato che la Camera di Commercio può avvalersi, socialeai fini della contrattualizzazione del fornitore, civile della società in house di sistema, partecipata dalla Camera, InfoCamere Scpa; Vista la nota del 27/02/2023, acquisita agli atti dell’Ente prot.8237 del 01/03/2023, con ala quale la società di sistema InfoCamere ha confermato la propria disponibilità sia in qualità di “Soggetto Aggregatore” di servizi pubblici, sia come partner tecnologico per le implementazioni necessarie all’integrazione a SPID e politica CIE dei servizi online, così come richiesto dall’allegato 2 della Misura 1.4.4 PNRR; Atteso che investe il nostro Paese ed ricorso alla società di sistema InfoCamere non si limita alla mera integrazione di SPID e CIE, sebbene condizione sufficiente per beneficiare della Misura 1.4.4, ma comprende anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto realizzazione di vista quantitativo un servizio online che la Camera potrà rendere disponibile alla propria utenza con autenticazione digitale (SPID e CIE); Rilevato che i passaggi successivi per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni contrattualizzazione della società civiledi sistema Infocamere Scpa prevedono la sottoscrizione di un accordo tra Soggetto Aggregatore e Aggregato e successivamente la stipula di un contratto per l’affidamento ad Infocamere delle attività tecniche previste dalla Misura 1.4.4; Rilevato che la Camera di Commercio ha provveduto alla sottoscrizione con la società di sistema Infocamere dell’accordo tra soggetto aggregatore e aggregato, in primis il volontariato organizzatoprot. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.n. 8520 del 02/03/2023;
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Samples: Determinazione Dirigenziale
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007documento del “Tavolo tecnico salute mentale del Ministero della salute”, del maggio 2021 e tenuto conto che il Tavolo, istituito con decreto del Sottosegretario di Stato alla Salute il 28 gennaio 2021, ha tra i propri obiettivi quello di predisporre linee guida, linee di indirizzo e documenti scientifici; DATO ATTO che l'Intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 4 agosto 2021, “Intesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 34-2010bis, approvato con della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione del Consiglio regionale CIPESS relativa alla ripartizione alle Regioni delle quote vincolate alla realizzazione degli obiettivi del 31 ottobre 2007Piano Sanitario Nazionale per l'anno 2021” (Rep. Atti n. 153/CSR), n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2prevede nell'allegato sub A lettera “o) 60 milioni destinati a finanziare un progetto di rafforzamento dei Dipartimenti di Salute Mentale, che prevede azioni sarà successivamente oggetto di intesa in Conferenza Stato-Regioni, per sostenere il superamento della contenzione meccanica in tutti i luoghi di cura della salute mentale, per la qualificazione dei percorsi per la effettiva presa in carico e qualificare per il sistema reinserimento sociale dei pazienti con disturbi psichiatrici autori di reato a completamento del Terzo settore toscano Vista la propria proposta processo di deliberazione attuazione della legge n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza 81/2014, e per l'effettuazione attuazione degli obiettivi di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed presa in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione carico e di collaborazione con lavoro in rete per i disturbi dell'adulto, dell'infanzia e dell'adolescenza, anche previsti dal Piano di Azione Nazionale per la Salute Mentale approvato in Conferenza Unificata il Terzo settore toscano24 gennaio 2013”; RITENUTO necessario definire specifiche azioni programmatiche per la tutela della salute mentale, tese per garantire in modo uniforme sul territorio nazionale il diritto alla cura e all'inclusione sociale. In particolare, bisogna, urgentemente, sviluppare dei flussi informativi sanitari e amministrativi per la salute mentale dell'infanzia e dell'adolescenza, prevedere standard organizzativi, quantitativi e qualitativi per la salute mentale nell'ambito della riorganizzazione territoriale e ospedaliera, superare la contenzione meccanica e individuare percorsi formativi adeguati alle esigenze della salute mentale; RITENUTO, altresì, necessario raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano di azioni nazionale per la salute mentale (PANSM), in maniera uniforme in tutto il territorio nazionale, e prevedere ulteriori obiettivi di integrazione allo stesso Piano; RITENUTO necessario definire le finalità, i criteri nonché le modalità per la realizzazione dei progetti regionali di cui all'Intesa del 4 agosto 2021; ACQUISITO l'assenso sulle “Linee di indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali volti al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete dei Dipartimenti di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comuneSalute Mentale regionali”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscananota protocollo 0026350-21/12/2021- DGPROGS-MDS-A, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale del Tavolo tecnico sulla salute mentale, istituito presso il Ministero della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.salute;
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Samples: Intesa Tra Il Governo, Le Regioni E Le Province Autonome
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione l’articolo 34 del Consiglio regionale citato decreto legge n. 189 del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno2016 che, al fine di favorire l’attuazione assicurare la massima trasparenza nel conferimento degli incarichi di progettazione e direzione dei lavori, prevede l’istituzione di elenco speciale dei professionisti abilitati (denominato «elenco speciale»), stabilendo, altresì: a) al comma 2, che “i soggetti privati conferiscono gli incarichi per la ricostruzione o riparazione e ripristino degli immobili danneggiati dagli eventi sismici esclusivamente a professionisti iscritti nell'elenco di cui al comma 1"; b) al comma 4, che “il direttore dei lavori non deve avere in corso né avere avuto negli ultimi tre anni rapporti diretti di natura professionale, commerciale o di collaborazione, comunque denominati, con l’impresa affidataria dei lavori di riparazione o ricostruzione, anche in subappalto, né rapporti di parentela con il titolare o con chi riveste cariche societarie nella stessa”; Considerato che, in base alle previsioni contenute nel sopra menzionato articolo 34, il Commissario Straordinario, anche attraverso provvedimenti adottati ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2, comma 2, del decreto legge n. 189 del 2016: a) individua i criteri generali ed i requisiti minimi per l’iscrizione nello «elenco speciale» (comma 1); b) detta la disciplina analitica e di dettaglio del contributo previsto, con riguardo a tutte le attività tecniche poste in essere per la ricostruzione pubblica e privata, nella misura del 10 per cento, nonché dell’ulteriore contributo (c.d contributo aggiuntivo) previsto, con esclusivo riguardo alle indagini o prestazioni specialistiche, nella misura del 2 per cento (comma 5); c) in relazione alle opere pubbliche, compresi i beni culturali di competenza delle diocesi e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, stabilisce la soglia massima di assunzione degli incarichi da parte dei professionisti, tenendo conto dell’organizzazione dimostrata nella qualificazione (comma 6); d) con riguardo agli interventi di ricostruzione privata, elabora criteri finalizzati ad evitare concentrazioni di incarichi che non trovano giustificazione in ragioni di organizzazione tecnico-professionale (comma 7); Considerato che, nel caso di interventi di riparazione con rafforzamento locale/ripristino con miglioramento sismico/demolizione e ricostruzione degli immobili privati, danneggiati dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016, per i quali sia stato accertato il nesso di causalità, appare necessario procedere all’individuazione del limite massimo ammissibile al finanziamento per il contributo relativo alle spese tecniche dei professionisti abilitati, sulla base dei seguenti criteri: a) descrizione della tipologia di prestazioni e di spese tecniche suscettibili di contributo e di quelle escluse; b) qualificazione della percentuale del 10% indicata al comma 5 dell’articolo 34 del decreto legge n. 189 del 2016,come valore massimo del contributo erogato, graduato in considerazione della diversa natura, importanza e complessità della prestazione tecnica richiesta al professionista; c) individuazione di un contributo minimo, pari ad euro 6.000,00, indipendentemente dall’importo dei lavori, in considerazione della necessità di riconoscere al professionista incaricato un’adeguata remunerazione per la complessiva attività svolta anche in relazione agli interventi di modesta entità; d) descrizione delle prestazioni specialistiche, suscettibili di contribuzione c.d. integrativa ai sensi del medesimo comma 5, e previsione di una sussidiarietà solidalegraduazione dell’entità del contributo c.d. integrativo che, concreta ed efficacefermo il limite del 2%, che assume la comunità come obbiettivotenga conto della diversa natura, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità importanza e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni complessità della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.prestazione tecnica richiesta al professionista;
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Samples: Ordinance
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010l’Aggiornamento alle Linee Guida Operative per le attività istituzionali in presenza per l’anno accademico 2022/2023 e successivi atti; Attesa la sostanziale funzione che l’Area servizi economali patrimoniali logistici assume come servizio di provveditorato- economato per gli approvvigionamenti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007le forniture, n. 113i servizi, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66l’attuazione ed esecuzione dei medesimi, ed in particolare il punto 1.3.2la gestione, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con manutenzione, la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione conservazione dei materiali d’uso e di collaborazione consumo per il funzionamento di tutti i settori dell’ateneo, con particolare riferimento alla “struttura amministrativa di ateneo” (vedi Statuto), e per l’espletamento dei servizi dalla stessa organizzati, fatta eccezione per quelle materie per le quali la competenza viene in base ai regolamenti preposti assegnata alle unità decentrate di didattica e ricerca, fatte salve le loro eventuali deleghe di procedura e budget e fatte salve quelle materie per le quali apposite specifiche norme autorizzano l’autonoma effettuazione di particolari provviste da parte di quei settori ad esse preposti; Atteso che rientra nei programmi di questa Area garantire il Terzo settore toscanobuon andamento dei servizi di istituto, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale nel perseguimento dell’interesse pubblico sotteso alla missione istituzionale; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010necessità di acquisire la fornitura di n. 200 tagliandi postali per le spedizioni per le esigenze dell’Ufficio Posta; Vista la richiesta di preventivo, formulata ed assunta al prot. n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 200588241 del 20/04/2023 per la fornitura in parola; Vista l’offerta inviata via mail e assunta al Prot. n. 88241 del 20/04/2023, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario dalla Ditta SHIPMENT DELIVERY EXPRESS Che lo stato di emergenza urgenza”suddetto è stato prorogato al 3 marzo 2023 dalla legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi 669 e 670), approvata in via definitiva dal Senato il 29 dicembre 2022, e coincide con quello stabilito dal Consiglio dell’Unione europea con la Decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del 4 marzo 2022; Considerato Che per ogni clausola contrattuale, ivi compresa la regolazione economica dei rapporti tra le parti, si fa necessariamente riferimento alle norme vigenti con particolare riferimento al d lgs 18/4/2016 n. 50 ed al d lgs 31/3/2023 n. 34 – secondo il regime transitorio da quest’ultimo prescritto - oltre che la situazione di crisi economica, sociale, civile dal capitolato generale dm 145/200 e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovesuccessive sue revisioni che, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e duratarisultando espressamente abrogato (Sono, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civiledunque, in primis il volontariato organizzatovigore, ancora oggi, i seguenti articoli: art. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, 1 - Contenuto del capitolato generale art. 2 - Domicilio dell'appaltatore art. 3 - Indicazione delle persone che si è tradotta possono riscuotere art. 4 - Verificata l’entrata in un giacimento vigore della legge 21/6/2022 n. 78 che delega al Governo in materia di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi contratti pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.;
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Samples: Fornitura Di Tagliandi Postali
VISTO. di attestazione disponibilità finanziaria Dirigente della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari (Xxxx. Xxxxx Xxxxxx) I sottoscritti attestano che il Piano integrato sociale regionale 2007-2010procedimento istruttorio è stato espletato nel rispetto della vigente normativa regionale, approvato con deliberazione nazionale e comunitaria e che il presente schema di provvedimento, predisposto ai fini dell’adozione dell’atto finale da parte del Consiglio regionale Dirigente di Sezione, è conforme alle risultanze istruttorie. P.O. “ Servizi al Territorio” (Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx) Il Dirigente del 31 ottobre 2007Servizio Associazionismo, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere Qualità e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Mercati (Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxx) Vista la propria proposta di deliberazione formulata dal Dirigente del Servizio Associazionismo, Qualità e Mercati; Visto il decreto legislativo n. 38 29 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata 03.02.1993 e successive modifiche ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale integrazioni; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010n. 7 del 04.02.1997; Vista la direttiva emanata con deliberazione di Giunta Regionale n. 815/07; Ritenuto di condividere le motivazioni riportate nel testo della proposta; - di fare propria la proposta formulata dal Dirigente del Servizio Associazionismo, Qualità e Mercati sulla base dell’istruttoria effettuata dalla P.O. “Servizi al Territorio” della medesima Sezione, che qui di seguito si intende integralmente trascritta; - approvare e allegare alla presente determinazione, per farne parte integrante e sostanziale, gli schemi dei seguenti documenti: • Allegato Manifestazione di interesse ▪ Allegato A) Capitolato Tecnico ▪ Allegato B) Schema domanda di partecipazione/preventivo; ▪ Allegato C) Dichiarazione integrativa DGUE; ▪ Allegato D) Dichiarazione integrativa dati identificativi soggetti ex art. 80 comma 3; ▪ Allegato E) Dichiarazione accettazione Patto di integrità; ▪ Allegato F) Patto di integrità. - avviare una procedura negoziata (manifestazione di interesse) attraverso la trasmissione della lettera di invito a coloro che sono iscritti all’interno della categoria merceologica 171515000 - Realizzazione software applicativi per la diffusione delle informazioni, per l’Avviso di manifestazione di interesse per la realizzazione di una Applicazione e relativo cruscotto WEB, per dispositivi mobili (Android, IoS) in grado di consentire ai produttori e consumatori finali di olio da ulivo monumentale, il tracciamento dell’origine dell’olio fino alla pianta di ulivo monumentale. Fornitura di dispositivi elettronici; - di nominare quale Responsabile del Procedimento il xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, funzionario della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari della Regione Puglia. - di pubblicare l’Avviso di manifestazione di interesse per la realizzazione di una Applicazione e relativo cruscotto WEB, per dispositivi mobili (Android, IoS) in grado di consentire ai produttori e consumatori finali di olio da ulivo monumentale, il tracciamento dell’origine dell’olio fino alla pianta di ulivo monumentale. Fornitura di dispositivi elettronici”: sul sito xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx (Sezione Bandi di Gara e Contratti); sulla piattaforma telematica EmPulia sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia; - di nominare quale Responsabile del Procedimento il xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, funzionario della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari della Regione Puglia; Il presente atto, composto di n. 70 6 facciate e da un allegato composto da 34 (trentaquattro) pagine, è stato redatto in unico originale che sarà conservato agli atti della Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari. Il presente provvedimento sarà conservato nei sistemi informatici regionali CIFRA, Sistema Puglia; sarà reso pubblico, ai sensi dell’art.20 comma 3 del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 443 del 31 luglio 2015, mediante affissione per 10 giorni lavorativi, a decorrere dalla data della sua adozione, all’Albo delle Determinazioni Dirigenziali tramite la piattaforma regionale CIFRA in ottemperanza alle “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del Linee guida per la gestione degli Atti Dirigenziali come documenti originali informatici con il sistema sanitario di emergenza urgenzaCIFRA1”; Considerato che sarà disponibile nel sito ufficiale della Regione Puglia: xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx - Sezione “Amministrazione Trasparente”; sarà trasmesso, tramite la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportunopiattaforma CIFRA, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidaleSegretario della Giunta Regionale. Xxxxx Xxxxxx 19.07.2022 12:53:06 GMT+01:00 INDAGINE DI MERCATO TRA GLI OPERATORI ECONOMICI ISCRITTI ALL’ALBO ON LINE DEI FORNITORI DELLA REGIONE PUGLIA, concreta ed efficaceFINALIZZATA ALL’AFFIDAMENTO ai sensi dell’art. 36, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016 e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzatodal successivo D.Lgs. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settorin.56/2017.
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Samples: Procurement Agreement
VISTO. i Regolamenti nn. 2364, 2365, 2366 e 2367 pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L. n.337 del 19 dicembre 2017 con cui la Commissione europea ha fissato i nuovi importi delle soglie per l’applicazione delle norme in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici e delle concessioni. CONSIDERAT O CONSIDERAT O CONSIDERAT O CONSIDERAT O che le Istituzioni Scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture, scelgono la procedura da seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari, ovvero per importi fino 10.000 euro (limite introdotto dal D.I. n.129 del 2018) il Piano integrato sociale regionale 2007-2010Dirigente procede con affidamento diretto; il Consiglio di Istituto delibera sui criteri e i limiti del Dirigente scolastico per lo svolgimento delle attività negoziali superiori ai 10.000 euro art. 45 comma 2 lett. a) del D.I. 129/2018 nel rispetto del D. lgs 56/2017 e successive modifiche ed integrazioni; che, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007per le acquisizioni in economia di lavori, n. 113forniture e servizi, ancora in vigore ai sensi degli articoli 35 e 36 del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66D. lgs 50/2016, deve essere adottato un provvedimento in relazione all’oggetto ed in particolare ai limiti di importo delle singole voci di spesa, preventivamente individuate dalla stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze; che il punto 1.3.2provvedimento si configura quale atto di natura regolamentare idoneo ad individuare tali fattispecie; inoltre, che prevede azioni tale regolamento rappresenta l’atto propedeutico alla determina di ogni singola acquisizione in economia; RITENUTO necessario che anche le Istituzioni Scolastiche, in quanto stazioni appaltanti, sono tenute a redigere un proprio regolamento interno, idoneo a garantire il pieno rispetto delle norme del codice degli appalti, per sostenere gli affidamenti in economia, ai sensi degli artt. 35 e qualificare il sistema 36 del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1D. lgs. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, 50/2016 RITENUTO che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che tale atto assume la comunità come obbiettivoforma di regolamento interno, da tutelaretramite il quale viene individuato l’oggetto delle prestazioni acquisibili in economia, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute ai sensi degli artt. 35 e 36 del D. lgs. 50/2016 nonché i criteri e i limiti a cui il Dirigente Scolastico deve attenersi per gli acquisti superiori a 10.000 euro IVA esclusa ex art. 45 comma 2 del D.I. 129/2018 nella loro integralità seduta del con delibera n. si adotta il presente regolamento per lo svolgimento dell’attività negoziale che viene allegato al regolamento d’Istituto e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settorine diventa parte integrante.
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010parere favorevole espresso dal Revisore dei Conti in data 19/12/2016, approvato con deliberazione acquisito al nr. 23642/2016 del Consiglio regionale protocollo generale di questo Ente; Accertata la rispondenza dei contenuti dell’ipotesi di CCID 2016 alle linee di indirizzo fornite dalla Giunta comunale; Inteso per quanto sopra evidenziato, essendosi conclusa l’intera procedura di cui all’art. 5 – comma 3 del 31 ottobre 2007CCNL. 01.04.99, approvare definitivamente il contratto integrativo decentrato in oggetto; Dato atto che il controllo di regolarità amministrativa e contabile di cui agli articoli 49 e 147/bis del D.Lgs. 18/08/2000, n. 113267, ancora è esercitato con la sottoscrizione digitale del presente atto e dei pareri e visti che lo compongono; • di approvare l’ipotesi di contratto decentrato integrativo relativo all’anno 2016 sottoscritta dalle parti di cui al testo allegato 1, che della presente ne forma parte integrante e sostanziale; • di autorizzare la delegazione di parte pubblica a sottoscrivere definitivamente l’accordo; • di dare mandato agli uffici competenti per la predisposizione degli atti necessari all’applicazione di quanto previsto nel contratto stesso, successivamente alla sottoscrizione definitiva; • di dare atto che tutte le somme relative al fondo delle risorse decentrate sono imputate ai seguenti capitoli di spesa: Intervento 1.01.08.01 cap.150 “Personale/Produttività ed incentivi” e cap 152 “Premio per le progettazioni interne”, con esclusione delle somme destinate alle progressioni economiche già in vigore godimento alla data del 31/12/2015 che sono imputate al cap. 120 dei competenti interventi di bilancio (così come evidenziato nell’apposito allegato al bilancio di previsione); • di dare altresì atto che, entro cinque giorni dalla sottoscrizione definitiva, il testo dell’accordo con gli atti relativi verrà inviato, all’A.R.A.N. ai sensi dell’art. 5 – comma 5 – del CCNL. 01/04/1999; • di provvedere, dopo la sottoscrizione definitiva, alla pubblicazione sul sito web del Comune di Codigoro, alla sezione “Amministrazione trasparente” sottosezione “Personale – contrattazione integrativa”, il Contratto Collettivo Decentrato e relativa Relazione illustrativa e tecnico finanziaria; • di dichiarare la presente deliberazione, ai sensi dell’art. 134, 4° comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1D.Lgs. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 201018.8.2000, n. 70 267 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comuneTesto Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali”, rispondente agli stessi obbiettivi pubbliciimmediatamente eseguibile stante l'urgenza di procedere alla sottoscrizione definitiva. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale Udita l'illustrazione della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, proposta il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, Presidente apre il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoridibattito.
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Samples: Contratto Integrativo Decentrato
VISTO. Il Protocollo in materia di Salute e Sicurezza dei lavoratori del Gruppo Fincantieri siglato, il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 10 luglio 2007, presso il Ministero della Salute, dal Sottosegretario Xxxx Xxxxx Xxxxx, dal Direttore Esecutivo Corporate del Gruppo Fincantieri S.p.A, Xxxxxx Xxxxxxxx, dai rappresentanti dei sindacati FIM Cisl, FIOM Cgil e UILM Uil, nonché dal Presidente dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, dal Presidente dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx. - che l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), come previsto all’art. 1 del DPR 4 dicembre 2002, n°303, è “ente di diritto pubblico nel settore della ricerca” ed “esercita funzioni e compiti tecnico - scientifici e di coordinamento tecnico”, nonché “funzioni di ricerca, di sperimentazione, di controllo, di formazione e di informazione in materia di prevenzione degli infortuni, di sicurezza sul lavoro e di tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro”; - che l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, (ISPESL) per l’esplicazione delle sue funzioni istituzionali e l’ottimizzazione degli interventi, in applicazione di quanto previsto dall’art. 3, comma a), del DPR 303/2002, può stipulare convenzione, accordi e contratti con soggetti pubblici e privati, nazionali, esteri ed internazionali finalizzati ad accordi di collaborazione nonché programmi di studio e di ricerca; - che l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, (ISPESL) a norma dell’art.1 del Regolamento che disciplina le modalità per la stipula di accordi, redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 13 del DPR 303/2002, può partecipare con altri soggetti pubblici o privati ad iniziative comuni “come manifestazione del potere di esercizio di autonomia privata” secondo “principi di correttezza della iniziativa economica e di trasparenza ed economicità dell’azione amministrativa”; - che i compiti e le funzioni dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro (INAIL) sono disciplinati in primo luogo dal “Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali” emanato con il DPR n. 113, ancora 1124 del 30 giugno 1965 e successive integrazioni e modificazioni; - che il Decreto Legislativo 81/08 ha confermato all’INAIL compiti in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare materia di salute e sicurezza sul lavoro già assegnati dal Decreto Legislativo n.626/94 e successive modifiche; - che il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione D.lgs. n. 38 del 19/12/2011 23 febbraio 2000 - “Attuazione della delega di cui all’art. 55, comma 1, della legge 144 del 17 maggio 1999, recante disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali” ha ampliato la definizione del ruolo dell’Istituto in materia, anche sul versante di attivazione di forme di sostegno all’attuazione della normativa nei confronti delle imprese; - che l’INAIL e l’ISPESL intendono attuare e valorizzare quanto previsto dall’art. 9, comma 2, lettere b), c), d) ed e) attraverso il confronto con le realtà produttive del Paese, nel rispetto delle reciproche prerogative derivanti dai rispettivi obblighi e dalle diverse finalità e funzioni; - che la quale Fincantieri Cantieri Navali Italiani S.p.A. è stata approvata una Società che opera nel settore della Cantieristica Navale, soggetta all’attività di direzione e coordinamento di FINTECNA S.p.A ,. - che Fincantieri per tradizione e radicata convinzione, ha sempre tenuto in grande considerazione le esigenze di salvaguardia e tutela della salute ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015integrità fisica dei propri dipendenti, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscanocoloro che operano in virtù di contratti di appalto all’interno delle proprie Unità Produttive e dell’ambiente esterno, tese al rafforzamento degli interventi obiettivi strategici ed essenziali della propria attività, più in generale fattori di consolidamento economico e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010sviluppo, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema nonché strumenti di riorganizzazione del sistema sanitario gestione qualitativa e competitiva dei processi produttivi. - Che Fincantieri persegue gli obiettivi di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile miglioramento continuo della Sicurezza e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.Tutela dell’ambiente attraverso:
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Samples: Accordo
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato Decreto Dirigenziale n. 3358/2023 con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66, ed in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata stato conferito al Consiglio regionale xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx l’incarico di Responsabile del Procedimento in fase di Affidamento per la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed procedura in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”oggetto; Considerato che non sussistono convenzioni o accordi quadro attivi stipulati da Consip Vista la situazione consultazione di crisi economicamercato, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialitàcomunque effettuata, facendo leva su elementi qualiricorso al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) di Consip S.p.a utilizzando la funzionalità, “Confronto tra preventivi” n. 3582380 relativamente ai prodotti editi da case editrici italiane e Considerato che in ordine ai prodotti editi da case editrici italiane al confronto hanno presentato preventivo le ditte: • EGEA, LIBRERIA SCIENTIFICA DI XXXXXXXXXXXX XXXXXXXX e LEGGERE SRL; Considerato che in ordine ai prodotti editi da case editrici straniere al confronto hanno presentato preventivo le ditte: EGEA, e LIBRERIA SCIENTIFICA DI XXXXXXXXXXXX XXXXXXXX; Considerato che con riferimento al Confronto tra preventivi” n. 3582380 relativamente ai prodotti editi da case editrici italiane l’O. Economico LIBRERIA SCIENTIFICA DI XXXXXXXXXXXX XXXXXXXX non ha formulato correttamente la coesione e promozione propria offerta non mettendo nelle condizioni Il Responsabile del bene comuneProcedimento di comprendere univocamente l’entità del corrispettivo offerto, • il radicamento capillareavendo trasmesso, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariatodocumentazione richiesta, che si è tradotta in un giacimento una proposta di capacità ed esperienze sconto sul corrispettivo pari al 22% e si qualifica quindi come nel contempo avendo indicato nella RDO una proposta di sconto sui corrispettivi pari al 9%; Tenuto conto, altresì, della natura informale e non vincolante per la stazione appaltante del confronto instaurato unitamente all’esigenza, comunque vincolante, di garantire parità di trattamento; Considerato che, alla luce di quanto sopra rilevato, l’operatore economico EGEA - P.IVA 09170690151 – con riguardo ad entrambi i “bene comuneConfronto tra preventivi”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblicin. 3582380 relativamente ai prodotti editi da case editrici italiane e n. 3582384 relativamente ai prodotti editi da case editrici straniere è risultato essere l’operatore economico che ha proposto il migliore sconto percentuale sui corrispettivi (prezzi di copertina comprensivi di IVA) dovuti per l’acquisto delle monografie, nella fattispecie pari al 20,5% per i prodotti editi da case editrici italiane e pari al 15,50% per prodotti editi da case editrici straniere; Considerato dunque che l’importo da riconoscere per l’acquisto di monografie edite da case editrici italiane per un valore totale calcolato sui prezzi di copertina pari ad € 34.500,00 richiesto dall’operatore economico su indicato è pari ad € 27.427,5 e che l’importo da riconoscere per l’acquisto di monografie edite da case editrici straniere per un valore totale calcolato sui prezzi di copertina pari ad € 34.500,00 richiesto dall’operatore economico su indicato è pari ad € 29.152,50 Vista la dichiarazione dell’operatore economico relativa alle cause di esclusione e che lo stesso ha prodotto e la documentazione richiesta per la partecipazione alla procedura acquisitiva ricevute tramite piattaforma Mepa; Verificata preliminarmente a cura della Stazione Appaltante l’insussistenza di motivi di esclusione dalla possibilità di contrarre con la Pubblica Amministrazione di cui all’art. La Regione Toscana80 comma 4 del D. Lgs 50/2016 attraverso l’acquisizione d’ufficio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (prot. INAIL_39110454) e l’assenza di annotazioni sul casellario informatico ANAC; Tenuto conto dell’esito positivo delle ulteriori verifiche previste dalla vigente normativa, ad eccezione di quelle concernenti l’osservanza della normativa sul diritto al lavoro dei disabili (Legge n. 68/1999) e di quella concernente la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiatiregolarità dei pagamenti imposte e tasse ex art. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.80 co.4 del codice dei contratti;
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VISTO. l’accordo quadro AQ0384/2019 “Opere di manutenzione ordinaria copertura e pavimenti presso area Parterre e altri immobili comunali", predisposto dai tecnici della Direzione Servizi Tecnici - P.O. Uffici comunali e giudiziari e sottoscritto dal RUP, Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx, costituito dai seguenti elaborati progettuali (allegati integranti del presente atto): - relazione tecnica-economica; - capitolato speciale parte I e parte II; - verbale di validazione del progetto; - verbale di verifica del progetto; Dato atto che tutti gli interventi da eseguirsi in dipendenza del detto Accordo Quadro saranno descritti nei rispettivi contratti applicativi e dettagliati negli elaborati progettuali cui gli stessi si riferiscono; Tenuto conto che il progetto suddetto ammonta a complessivi € 48.000,00 finanziati - secondo le indicazioni della P.O. Programmazione e controllo - con le disponibilità di cui all’impegno di spesa 2019/8368 e articolati secondo il Quadro Economico descritto nella citata relazione tecnico-economica e di seguito riportato: A Totale per lavori € 36.280,26 B Oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta € 3.064,00 D IVA pari al 22% su C € 8.655,74 Preso atto che nella relazione tecnico economica di corredo al progetto di cui trattasi si dichiara che: - il progetto tiene conto dell’intero costo delle opere; - i prezzi applicati e offerti sono congrui; - gli interventi da effettuare non comportano trasformazioni edilizio-urbanistico; - il progetto è compatibile con le norme urbanistiche ed edilizie e non necessita di titoli abilitativi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001 in quanto corredato di “Verbale di validazione”; - allo stato attuale i lavori non richiedono la redazione del piano di sicurezza e coordinamento di cui al D.Lgs. 81/2008, ma ricorre l’obbligo di acquisire dall’Appaltatore il piano sostitutivo di sicurezza e del piano operativo di sicurezza; - qualora ricorra la necessità di cui al punto precedente la Stazione Appaltante provvederà a redigere il Piano integrato sociale regionale 2007-2010di sicurezza e coordinamento di cui al D.Lgs. n. 81/2008 preliminarmente alla esecuzione delle opere che lo richiedono; - l’esecuzione dei lavori non determinerà aumento dei costi di gestione per gli esercizi futuri; - gli interventi verranno eseguiti in immobili ed aree di competenza del Comune di Firenze; - la presente spesa non è suscettibile di frazionamento, approvato con deliberazione in quanto trattasi di spesa necessaria per prestazioni essenziali di manutenzione finalizzate a garantire la continuità del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007servizio nonché l’incolumità degli utenti; Ritenuto di approvare l’accordo quadro AQ0384/2019 “Opere di manutenzione ordinaria copertura e pavimenti presso area Parterre e altri immobili comunali", n. 113predisposto dai tecnici della Direzione Servizi Tecnici - P.O. Uffici comunali e giudiziari e sottoscritto dal RUP, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 n. 66Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx, ed in particolare il punto 1.3.2per l’importo complessivo di € 48.000,00; Tenuto conto, pertanto, che prevede azioni per sostenere e qualificare la realizzazione dell’intervento comporta una spesa che ammonta ad € 48.000,00 articolata secondo il sistema del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”; Considerato che la situazione di crisi economica, sociale, civile e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuove, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuitisopra riportato quadro economico; Ritenuto opportuno, al fine in considerazione della tipologia dei lavori da realizzare: - di favorire l’attuazione individuare, come criterio di una sussidiarietà solidaleaggiudicazione quello del minor prezzo, concreta ed efficaceai sensi dell’art. 36, comma 9 bis, del D.Lgs. 50/2016, come modificato dal D.L. n. 32/2019; - di dare atto che assume la comunità come obbiettivoi lavori da realizzare ricadono nella Categoria prevalente OG1 per € 39.344,26 (di cui € 3.064,00 per oneri della sicurezza) e che, da tutelarepertanto, valorizzarei concorrenti dovranno essere in possesso, sviluppareoltre che dei requisiti di cui all’art. 80 del D.Lgs. 50/2016, affrontare anche dei requisiti speciali consistenti: qualificazione ai sensi dell’art. 90 del D.P.R. 2017/2010; Dato atto che gli interventi di manutenzione in questione verranno affidati e contabilizzati con le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione seguenti modalità (art. 6 del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.capitolato speciale parte I):
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Samples: Accordo Quadro
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007l’articolo 51 D.L. 31 maggio 2021 n. 77, rubricato “Modifiche al decreto-2010legge 16 luglio 2020 n. 76”, approvato convertito con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007modificazioni dalla L. 29 luglio 2021, n. 113108, ancora in vigore che ha modificato la disciplina degli affidamenti sotto soglia indetti ai sensi del comma 1 dell’art 133 della LR 27/12/2011 D.L. Semplificazioni (D.L. 16 luglio 2020 n. 6676) prevedendo la possibilità di affidare direttamente servizi e forniture per un valore fino a €. 139.000,00; Considerato che questa Amministrazione ha affidato l’incarico professionale di medico competente presso il MAECI e relative pertinenze, ed in particolare il punto 1.3.2per un biennio (decorrenza 16/11/2020- 15/11/2022), che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema del Terzo settore toscano mediante Trattativa Diretta su MePA, nei confronti dell’operatore economico dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx; Vista la propria proposta di deliberazione D.D. n. 38 5600/1121 del 19/12/2011 11/11/2020 con la quale è stata approvata ed inoltrata al Consiglio regionale la bozza dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx veniva nominata medico competente del MAECI, in attuazione del D.lgs. 81/2008, per il biennio 16/11/2020 -15/11/2022 e veniva approvato l’atto di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” stipula MePA n.1470852_876583 per un importo complessivo di € 58.800,00 esente IVA; Vista l’attuale situazione emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19 e il punto 6.3.2ricorrente incremento dei contagi, che prevede si rende necessario prevedere un supporto al medico competente presso la Farnesina al fine di sviluppare azioni garantire la presenza di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 un medico per un ulteriore giorno a settimana oltre quelli in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”cui è presente l’attuale medico; Considerato che questa Amministrazione ha la situazione necessità di acquisire con urgenza un supporto all’attuale medico competente per far fronte insieme a quest’ultima sia alle richieste provenienti dal personale in relazione alla crisi economicapandemica (consulenza medica di presenza e telefonica per i dipendenti, socialeadempimenti legati al tracciamento dei contagi, civile verifica del rispetto delle norme sanitarie nei luoghi di lavoro, aggiornamento normativa interna, valutazioni mediche sulle modalità di gestione delle quarantene, gestione della documentazione medica relativa alle esenzioni dalle certificazioni verdi, ecc.); sia alla normale attività di sorveglianza sanitaria e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovemedicina del lavoro (visite periodiche, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durataincontri con personale interno, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto socialeformazione, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settoriecc.);
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Samples: Determina a Contrarre Per L’affidamento Dell’incarico Professionale Di Medico Di Supporto
VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. Vista la Convenzione istitutiva della Conferenza della Autorità d'Ambito n. 1 “Verbano Xxxxx Xxxxxx e Pianura Novarese ed in particolare l'art. 3, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007, n. 113, ancora in vigore ai sensi del comma 1 dell’art 133 quale la Conferenza dell'Autorità d'ambito, nel quadro di riferimento definito dalla L.R. 13/97, assume le seguenti determinazioni: − […] d) definisce il modello organizzativo e individuazione delle modalità di produzione del servizio idrico integrato […] ; − f) […] compimento degli atti o affidamento della LR 27/12/2011 gestione del servizio, conseguenti alla individuazione delle modalità di cui alla lettera D; sulla base di criteri di efficacia ed economicità e con il vincolo della reciprocità degli impegni; Richiamato l’ “Atto di indirizzo e programma di riunificazione delle gestioni pubbliche necessario per l’affidamento in-house del servizio idrico integrato”, adottato con delibera n. 66, ed 9 della Conferenza dell’Autorità d’Ambito in particolare il punto 1.3.2, che prevede azioni per sostenere e qualificare il sistema data 19/12/05. Richiamata la deliberazione n°11 della Conferenza d’Ambito del Terzo settore toscano Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 del 19/12/2011 15/09/2006 con la quale è stata approvata si approva il Piano d’Ambito. Richiamata la deliberazione n°12 della Conferenza d’Ambito del 15/09/2006 con la quale si approva l’iter di riconoscimento delle gestioni esistenti. Richiamata la deliberazione n°16 della Conferenza d’Ambito del 14/12/2006 con la quale si approva il sistema di articolazione tariffaria ed inoltrata al Consiglio regionale il prezzario delle prestazioni che potrà applicare il Gestore Unico d’Ambito con le relative decorrenze temporali. Richiamata la bozza deliberazione n°17 della Conferenza d’Ambito del 14/12/2006 con la quale si approvano la Carta dei Servizi, il Regolamento di Piano sanitario fornitura e sociale lo schema di Convenzione tipo contenente le condizioni di gestione nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Richiamata la deliberazione n°18 della Conferenza d’Ambito con la quale, preso atto della conformità degli schemi di “Accordo di programma per la costituzione ed il controllo di un Gestore Unico di Ambito” (GUA) e della schema di statuto del GUA ai requisiti previsti dal sopraccitato atto di indirizzo del 19/12/2005, si delibera di procedere all’affidamento del servizio idrico integrato regionale 2012-2015a tale soggetto entro il 31/03/2007. Richiamato l'Accordo di programma stipulato il giorno 22 dicembre 2006 da 86 Comuni rappresentativi del 77,44% della popolazione residente nell’ambito territoriale, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” allegato alla presente deliberazione sotto la lettera G e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale ; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 ed alla legge regionale 22 maggio 2001, n. 25 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”costituente parte integrante della stessa; Considerato che il suddetto Accordo di Programma ha ad oggetto la situazione creazione di crisi economicauna società di capitali partecipata interamente dai Comuni dell'ambito territoriale ottimale che abbia i requisiti per essere affidataria del servizio idrico integrato ai sensi dell'art. 113, socialecomma 5, civile lettera c), del D. Lgs. 267/2000 e politica s.m.i. e dell'art. 150, commi 1 e 3, del D. Lgs. 152/2006 BB su tutto il territorio degli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale, salvo il disposto dell'art. 148, comma 5, del medesimo D. Lgs. 152/2006. Considerato che investe nel detto Accordo di Programma è stato individuato un procedimento di attuazione del suddetto obiettivo articolato in fasi organizzative e temporali. Detto Accordo prevede fra l'altro che, nella prima fase, la società per azioni di cui al punto che precede (nel prosieguo indicata come Gestore Unico d'Ambito, "GUA") sia costituita dai Comuni che inizialmente stipulino l'Accordo e dalle Province di Novara e dal Verbano Cusio Ossola e che dette Province siano titolari di una partecipazione al capitale del GUA in misura tale da consentire la graduale cessione delle azioni a tutti i Comuni del proprio territorio entro il nostro Paese ed anche termine massimo di due anni dalla stipulazione dell'Accordo medesimo. L'Accordo prevede altresì che il GUA, ferma la Toscana mostra caratteristiche nuovetitolarità esclusiva della gestione, non solo dal punto di vista quantitativo per gravità e durataespleti il servizio tramite le proprie capacità dirette, ma anche avvalendosi dell'attività e soprattutto dal punto dell'organizzazione aziendale di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto socialecinque società (società operative territoriali, ponendo oggi a rischio i sistemi "SOT") costituite tramite l’aggregazione di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate gestori già operanti sul territorio: Sin&VE S.r.l. (ovvero la società che deriva dal processo di aggregazione di primo livello a cui ha partecipato Sin S.p.A.); Acque S.p.A. , AIA S.r.l.; Acque Nord S.p.A., Idrablu S.p.A. , stipulando a tal fine con le stesse appositi contratti di servizio ed in particolare nei seguenti settori.esercitando sulle stesse direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. Considerato che il predetto Accordo ha individuato quali presupposti per l'esercizio del controllo analogo:
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VISTO. il Piano integrato sociale regionale 2007-2010, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 31 ottobre 2007decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 113222, ancora in vigore recante la «Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attivi- tà e procedimenti, ai sensi dellart. 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124», lallegata tabella A, nonché lart. 3 «Sem- plificazione di regimi amministrativi in materia edilizia»; Visto lart. 24, comma 3 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per lef- ficienza degli uffici giudiziari», secondo cui: «Il Gover- no, le Regioni e gli enti locali in attuazione del principio di leale collaborazione, concludono, in sede di Conferen- za unificata, accordi ai sensi dellart. 9 del decreto legi- slativo 28 agosto 1997, n. 281 o intese ai sensi dellart. 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, per adottare, tenendo conto delle due specifiche normative regionali, una mo- dulistica unificata e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche amministra- zioni regionali e agli enti locali di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento alledilizia e allavvio di at- tività produttive. Le pubbliche amministrazioni regionali e locali utilizzano i moduli unificati e standardizzati nei termini fissati con i suddetti accordi o intese; i cittadini e le imprese li possono comunque utilizzare decorsi tren- ta giorni dai medesimi termini» e il comma 1 dell’art 133 4, secondo cui: «Ai sensi dellart. 117, secondo comma, lettere e), m) e r) della LR 27/12/2011 Costituzione, gli accordi sulla modulistica per ledilizia e per lavvio di attività produttive conclusi in sede di Conferenza unificata sono rivolti ad assicurare la libera concorrenza, costituiscono livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, assicura- no il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dellamministrazione statale, regionale e locale al fine di agevolare lattrazione di investimenti dallestero»; Visto lart. 2 del citato accordo del 4 maggio 2017 che prevede che con successivi accordi si proceda al comple- tamento delladozione dei moduli unificati e standardiz- zati per le attività di cui alla tabella A del decreto legisla- tivo 25 novembre 2016, n. 66222; Considerata lAgenda per la semplificazione per il triennio 2015-2017, ed approvata dal Consiglio dei ministri il 1° dicembre 2014, previa intesa in particolare Conferenza unificata il punto 1.3.213 novembre 2014, che ai punti 4.1 e 5.1 prevede azioni ri- spettivamente la definizione di modelli unici semplificati ed istruzioni standardizzate per sostenere ledilizia e qualificare di una modu- listica SUAP unica e semplificata a livello nazionale per lavvio delle attività produttive; Considerate le attività degli appositi gruppi di lavoro del tavolo istituito nellambito della Conferenza unificata dallaccordo tra Governo, Regioni ed enti locali, sancito nella seduta del 13 novembre 2014 (art. 2), concernen- te lattuazione dellAgenda per la semplificazione per il sistema del Terzo settore toscano triennio 2015-2017; Sentiti le associazioni imprenditoriali e gli ordini professionali che sono stati consultati attraverso le loro rappresentanze; Vista la propria proposta di deliberazione n. 38 nota del 19/12/2011 28 giugno 2017, con la quale gli uffici del Ministro per la semplificazione e la pubblica ammini- strazione hanno trasmesso laccordo tra il Governo, le Regioni e gli enti locali concernente ladozione di moduli uni- ficati e standardizzati per la presentazione delle segnalazioni, comunicazioni e istanze, che è stata approvata diramata, il 3 luglio 2017, alle Regioni ed inoltrata agli enti locali, ai fini del perfezionamento in sede di questa Conferenza; Considerato che, per lesame di detto accordo, è stata convocata una riunione a livello tecnico il 5 luglio 2017, nel corso della quale i rappresentanti degli uffici del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, delle Regioni e dellANCI hanno concluso un aggiornamento dellaccordo, con stralcio dei moduli relativi alla sommini- strazione degli alimenti e bevande da parte di associazioni e circoli aderenti a enti o organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali e da parte di associazioni e circoli non aderenti a enti o organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali e con la variazione del termine dal 20 al Consiglio regionale 30 settembre 2017, entro il quale le Regioni devono conformare la bozza propria normativa di Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, ed in particolare il punto il punto 2.3.2.1. “Emergenza urgenza territoriale” e il punto 6.3.2, che prevede di sviluppare azioni di partecipazione e di collaborazione con il Terzo settore toscano, tese al rafforzamento degli interventi e servizi che costituiscono la rete di protezione sociale regionale alladozione dei predetti moduli; Vista la legge regionale 30 dicembre 2010nota del 5 luglio 2017, n. 70 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005con la quale gli uffici del Ministro per la semplificazione e la pubblica ammi- nistrazione hanno trasmesso la nuova formulazione del testo dellaccordo tra il Governo, n. 40 le Regioni e gli enti locali concernente ladozione di moduli unificati e standardizzati per la presentazione delle segnalazioni, comunicazioni e istanze, che è stata diramata in pari data alle Regioni ed alla legge regionale 22 maggio 2001agli enti locali, n. 25 ai fini del perfezionamento in tema sede di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza urgenza”questa Conferenza; Considerato che la situazione che, nel corso dellodierna seduta di crisi economicaquesta Conferenza, socialele Regioni, civile lANCI e politica che investe il nostro Paese ed anche la Toscana mostra caratteristiche nuovelUPI hanno espresso avviso favorevole al perfezionamento dellaccordo in questione; Acquisito, non solo dal punto nel corso della seduta odierna di vista quantitativo per gravità questa Conferenza, lassenso del Governo, delle Regioni e durata, ma anche e soprattutto dal punto di vista qualitativo: genera modificazioni profonde dell’assetto sociale, ponendo oggi a rischio i sistemi di servizi alla persona, finora garantiti come diffusi, vicini, gratuiti; Ritenuto opportuno, al fine di favorire l’attuazione di una sussidiarietà solidale, concreta ed efficace, che assume la comunità come obbiettivo, da tutelare, valorizzare, sviluppare, affrontare le problematiche sopravvenute nella loro integralità e socialità, facendo leva su elementi quali: • la coesione e promozione del bene comune, • il radicamento capillare, la vicinanza alla gente sui territori e l’identità popolare, espressione dei contesti; • la democrazia partecipata; • la flessibilità, intesa come capacità di adattarsi alla singola persona, la concretezza e l’innovazione; Un cambio di prospettiva deciso e radicale, che chiama le Istituzioni ad asseverare l’effettiva presenza di questi elementi in espressioni della società civile, in primis il volontariato organizzato. Considerata la storica e consolidata collaborazione tra la Regione Toscana ed il Volontariato, che si è tradotta in un giacimento di capacità ed esperienze e si qualifica quindi come “bene comune”, rispondente agli stessi obbiettivi pubblici. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana concordano che questa visione deve trovare diretta attuazione nelle politiche di settore, a partire dagli ambiti maggiormente colpiti dagli effetti della crisi, ovvero le aree ed i soggetti sociali più fragili ed i territori marginalizzati o disagiati. La Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie d’Italia-Conferenza regionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze-Comitato Regionale Toscano, il Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana si impegnano ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dal sistema regionale secondo criteri di appropriatezza ed efficienza. Per questo le parti a sviluppare proposte concrete in tema di servizi alla persona, in un’ottica di sussidiarietà solidale e quindi a partire dalle esperienze maturate sul territorio, ed in particolare nei seguenti settori.degli enti locali;
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Samples: Accordo Tra Il Governo, Le Regioni E Gli Enti Locali