CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
SERVIZIO DI MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI E PULIZIA STRADE/VIALI OCCORRENTE ALL’ATS DELL’INSUBRIA - AREA TERRITORIALE DI COMO PER IL PERIODO DI 12 MESI.
INDICE
ART. 1 OGGETTO DEL SERVIZIO
ART. 2 MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO ART. 3 CRONOPROGRAMMA
ART. 4 ORARIO DI LAVORO
ART. 5 DURATA DEL CONTRATTO ART. 6 IMPORTO A BASE D’ASTA
ART. 7 DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO ART. 8 PENALITA’
ART. 9 CONDIZIONI ECONOMICHE, CONTABILIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI, FATTURAZIONE E PAGAMENTI
ART. 10 PREZZI
ART. 11 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI ART. 12 STIPULA DEL CONTRATTO
ART. 13 CESSIONE DEI CREDITI DERIVANTI DA CONTRATTO
ART. 14 VICENDE SOGGETTIVE DELL’ESECUTORE DEL CONTRATTO ART. 15 CESSIONE DEL CONTRATTO
ART. 16 SUBAPPALTO
ART. 17 DISPOSIZIONI RELATIVE AL PERSONALE DELL’APPALTATORE
ART. 18 OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E RESPONSABILITA’ DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO
ART. 19 RESPONSABILITA’ DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DEL SERVIZIO
ART. 20 CONDUZIONE E SICUREZZA DEI CANTIERI. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
ART. 21 RECESSO
ART. 22 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO ART. 23 PRIVACY
ART. 24 FORO COMPETENTE ART. 25 NORME FINALI
Allegato 1 “Elenco prezzi ”
Allegato 2 “Computo metrico estimativo ” Allegato 3 “Dichiarazione sicurezza” Allegato 4 “DUVRI ”
Allegato 5 “Informativa privacy”
ART. 1 OGGETTO DEL SERVIZIO
Il presente capitolato ha per oggetto il servizio di manutenzione delle aree verdi e pulizia strade/viali, delle sedi afferenti all’ATS dell’Insubria – area territoriale di Como, come di seguito elencate:
COMO, xxx Xxxxxxx, 0 XXXX, via Stazzi COMO, via Castelnuovo
CANTU’, xxx Xxxxxxxx, 00 XXXX, via Xxxxxxx X’Xxxxxxx, 7.
Le sedi di intervento potranno subire variazioni quantitative in diminuzione o in aumento in relazione ad eventuali strutture che gli Enti coinvolti nel presente appalto dovessero cedere o acquisire nel corso del contratto, senza che ciò comporti alcuna pretesa da parte dell’appaltatore.
ART. 2 MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Nello svolgimento del servizio l’appaltatore dovrà rispettare le prescrizioni tecnico-specifiche di seguito descritte.
2.1 – Tappeti erbosi
2.1.1 - Seminagioni
Nel caso di rifacimenti di tappeti erbosi, l’Impresa dovrà diserbare il vecchio tappeto erboso con idoneo diserbante contenente, quale principio attivo, il glyphosate (n-fosfonometil glicina) nelle dosi consigliate dalla ditta produttrice, previa approvazione del Direttore dell’Esecuzione del contratto (DEC).
Dopo aver eliminato la vegetazione disseccata, si procederà al livellamento sommario del piano e all'interro degli ammendanti e correttivi che si rendessero necessari in base alle risultanze delle analisi del terreno richiesta dal DEC. Similmente si procederà per la concimazione organica minerale. La concimazione di base, gli ammendanti e correttivi, come pure la materia organica (torba, letame, composta, ecc..) dovranno essere incorporati nel terreno prima del definitivo rastrellamento, livellamento ed eventuale rullatura a seconda della tessitura struttura e stato di tempera del terreno.
Oltre alla concimazione di fondo l'Impresa dovrà effettuare anche le opportune concimazioni di copertura, impiegando concimi semplici o complessi tenendo comunque presente lo sviluppo della vegetazione, dovendo il manto di copertura risultare di densità uniforme senza spazi vuoti o radure. I concimi usati dovranno essere trasportati in cantiere nella confezione originale della fabbrica, e risultare a titolo ben definito. Prima della esecuzione della
concimazione l'impresa è tenuta a darne tempestivo avviso al DEC per eventuali controlli sulla qualità dei prodotti.
Lo spandimento dei concimi dovrà essere effettuato esclusivamente a mano o con
spandiconcime non centrifugo in modo da garantire la maggiore uniformità della distribuzione. Gli inerbimenti dovranno effettuarsi impiegando diversi miscugli a seconda del tipo di tappeto erboso da realizzarsi e dell'esposizione alla luce.
Immediatamente prima della semina la superficie del terreno deve essere affinata e da ultimo
spianata. La semina avverrà a spaglio, a mano o a macchina a seconda della dimensione
dell'area ma comunque seguendo il metodo delle semine incrociate per ottenere una distribuzione uniforme del seme. L'interramento di quest'ultimo dovrà effettuarsi a mano con il rastrello per evitare addensamenti di seme lungo gli interspazi degli organi lavoranti meccanici. Seguirà poi una leggera rullatura ed una prima irrigazione alla quale dovrà essere dato seguito sino a che non verrà eseguito il primo taglio con le piante non ancora allo stadio di botticella.
2.1.2 – Tosature
Queste operazioni dovranno avvenire con l'impiego di macchine semoventi a lame rotanti o a lame elicoidali. Il DEC stabilirà il tipo di macchina e la regolazione dell’altezza del taglio.
In particolare sarà il DEC ad indicare se le macchine che l’appaltatore intende utilizzare, siano
idonee per quelle aree oggetto di taglio. Rimane convenuto che il DEC potrà richiedere
l’effettuazione del taglio anche con macchine di limitato peso e larghezza di taglio (e cioè
quelle con operatore al seguito), con esclusione pertanto di trattorini, tagliaerba idrostatici ecc. (e cioè quelle con operatore assiso su di esse).
Normalmente si dovrà provvedere alla raccolta, trasporto e conferimento alle pubbliche discariche della vegetazione recisa (nessun onere ricadrà sulla stazione appaltante).
Le operazioni di taglio dovranno essere perfezionate con sfalcio a mano in vicinanza delle piante e con decespugliatori meccanici attorno ai manufatti dove è impossibile accedere con gli attrezzi rotativi.
Inoltre dovranno compiersi le necessarie rifilature per dare un buon risultato estetico all'intervento.
Tali rifilature sono comprese nel prezzo del taglio erba. Le rifilature si intendono sopra e sotto cordolo (in tal caso devono estendersi perlomeno per 50 cm sulla pavimentazione sottostante, permeabile o meno).
L'Impresa è altresì obbligata a rimuovere la vegetazione recisa il giorno stesso del taglio.
2.1.3 - Pulizia dei tappeti erbosi pre-tosatura
Immediatamente prima di ogni intervento di tosatura si dovrà provvedere alla raccolta degli inerti, delle cartacce, degli oggetti di vetro e di altra natura anche vegetale e non e ciò senza
nulla pretendere oltre il prezzo di tosatura (salvo la mancata effettuazione di una raccolta foglie stagionale).
2.1.4 - Aerazione del terreno – Tagli verticali – Rimozione del feltro
In primavera o nel periodo autunnale, potrà essere richiesto un intervento di aerazione del suolo utilizzando macchine verticulizzatrici, fresatrici, carotatrici.
In occasione di tali interventi potranno anche richiedersi le concimazioni.
Nel caso di impiego di macchine verticulizzatrici o fresatrici dovrà prevedersi la scopatura del feltro rimosso.
Nel caso di impiego di macchine carotatrici dovrà prevedersi la raccolta delle carote e la successiva spargitura di sabbia o terriccio.
2.1.5 - Concimazione dei tappeti erbosi
Laddove richieste, le concimazioni del tappeto erboso dovranno essere eseguite con gr. 30/mq. di concime tipo Novaplant Eurogreen, Grun System o Basf Compo tipo Rasen Floranid. Lo spandimento dei concimi dovrà essere effettuato a mano in modo da garantire la maggiore uniformità della distribuzione. Limitatamente ad ampi spazi e sempreché autorizzato dal DEC, è ammesso l'uso di apposite macchine spandiconcime, opportunamente calibrate per il do- saggio stabilito.
Il DEC, in relazione ai risultati delle analisi dei terreni, determinerà le proporzioni degli elementi concimanti e pertanto l'Impresa sarà obbligata ad uniformarsi a tali disposizioni.
I concimi usati dovranno venire trasportati in cantiere nella confezione originale della fabbrica, e risultare a titolo ben definito.
Prima dell'esecuzione della concimazione l'Impresa è tenuta a darne tempestivo avviso al DEC per eventuali controlli sulla qualità dei prodotti.
Dei materiali utilizzati dovrà darsi opportuna documentazione fiscale (bolle, ecc.).
2.1.6 - Diserbi dei tappeti erbosi
I diserbi devono effettuarsi avuto riguardo alle prescrizioni di legge principi attivi autorizzati dal DEC.
Qualora i commissionati diserbi contro infestanti a foglia stretta / larga di tappeti erbosi o di eliminazione delle malerbe da viali, vialetti, spiazzi ecc. non dessero i risultati attesi e cioè completa eliminazione delle summenzionate infestanti, l'Impresa provvederà al rifacimento dell'intervento chimico e/o si adopererà per l’eliminazione manuale delle piante infestanti e ciò in modo tale da dare il tappeto erboso privo di infestanti entro 20 giorni dall'intervento commissionato.
2.1.7 - Trattamenti antiparassitari ai tappeti erbosi
I trattamenti antiparassitari
devono effettuarsi avuto riguardo alle
prescrizioni di legge
comunque con principi attivi indicati o autorizzati dal DEC.
Qualora i commissionati interventi non dessero i risultati attesi e cioè completa eliminazione dei parassiti, l'Impresa provvederà al rifacimento in modo tale da dare il tappeto erboso privo di infe-stanti entro 10 giorni dall'intervento commissionato.
2.2 – Fioriture stagionali
Nell'elenco prezzi esistono più prezzi unitari a seconda del tipo di fioritura e della densità di im- pianto richiesti.
Ogniqualvolta si andrà a piantumare una fioritura, dovranno impiegarsi, riferiti a mq., almeno
g. 100 di letame sterilizzato e g. 50 di concime complesso di titolazione a vocazione floricola a lento rilascio (tipo Osmocote). Se presente una fioritura precedente, cotica erbosa o quant'altra coltivazione o terreno incolto, l'impresa, senza ulteriore riconoscimento economico, dovrà provvedere alla sua eliminazione, riportando in quota il terreno con apporto di terriccio. Inoltre dovrà provvedersi all’annaffiatura e ciò sino al buon attecchimento delle piantine. Nel caso di morie e disseccamenti che si palesassero entro 20 gg. dall'impianto, si dovrà provvedere alla gratuita sostituzione delle piantine disseccate o non attecchite.
2.3 – Potature essenze arbustive
Le operazioni di potatura o di ringiovanimento dei cespugli ed arbusti dovranno essere
effettuate tenendo rigorosamente conto dell'epoca di fioritura e con una tipologia di intervento adeguata ad ogni specie e varietà. E' consentito solo l'uso di idonei attrezzi di tipo manuale, meccanico solo per i generi Taxus e Buxus. Le superfici di taglio dovranno essere lisce, prive da sbavature.
L'Impresa, quindi, dovrà effettuare la potatura dei cespugli a fioritura estiva nel periodo di stasi vegetativa (novembre-dicembre), di quelli a fioritura primaverile alla fine della fioritura. In ogni caso di potatura legnosa od arbustiva, i relativi cascami sono da rimuoversi e smaltirsi a carico dell’impresa appaltatrice, contestualmente all’esecuzione dei lavori.
2.4 – Potature essenze arboree – consolidamenti; verifica di stabilità
Tutte le eventuali operazioni di potatura delle piante dovranno essere eseguite a regola d'arte ed in maniera rigorosamente conforme alla potatura della pianta campione che dovrà essere eseguita prima dell'inizio dell'intervento e che verrà preparata secondo le indicazioni del DEC e con la mano d'opera, materiali, attrezzi e mezzi dell'impresa aggiudicataria senza ulteriori
compensi. A tale proposito l'Impresa, all'inizio dei lavori, è tenuta a rilasciare al DEC
dichiarazione di aver preso visi ne e accettato la pianta contrassegnata.
Le potature dovranno essere eseguite o tramite cestello/piattaforma elevatore od anche in tree climbing, il tutto per poter raggiungere tutta la chioma in trattamento (esterna ed interna).
La potatura, a prescindere dal rigoroso rispetto della pianta campione, dovrà tenere conto della mondatura del secco, integrata dalla eliminazione di quei rami malformati, feriti o malati (in
quest'ultimo caso dovranno essere eliminati con le dovute precauzioni), dei rami in
soprannumero o maldisposti,
di quelli deboli e sottili che si formano in
particolare modo al
centro della chioma; tali operazioni dovranno essere eseguite sull'intera pianta, dalla base alla cima.
Di norma dovrà essere attuata una potatura che mantenga per ogni diramazione tre o al
massimo quattro branche primarie e per ognuna di esse una o due branche secondarie
equilibrando e contenendo la chioma, sempre nel rispetto delle forme naturali ed asportando la minor quantità possibile di vegetazione riducendo il peso e la lunghezza dei rami secondari mantenuti, solo se necessario per motivi statici o di spazi. E' da escludersi per altro ogni tipo di
"scalvatura" o potatura che si discosti dal modello citato casi in cui si è resa necessaria per
motivi fitosanitari o di malformazione generale della pianta.
I tagli apicali dovranno essere effettuati con il criterio del "taglio di ritorno" ossia appena al di
sopra di un ramo ben robusto e ben orientato che fungerà da nuova cima; di norma i tagli
dovranno essere inclinati dall'alto verso il basso con angolo 45° e se possibile con faccia rivolta verso sud evitando nel modo più assoluto i tagli in orizzontale.
La superficie degli stessi dovrà presentarsi liscia ed in caso di rami primari o secondari, il taglio dovrà risultare quasi aderente al punto di inserimento, senza monconi sporgenti e comunque
rispettoso del collare d'inserzione sul tronco e la corteccia del colletto corteccia dovrà rimanere sana ed integra senza slabbrature.
del ramo inoltre la
Al termine della potatura di ogni pianta, se richiesto dal DEC, tutte le superfici di taglio, bordi compresi, dovranno essere ricoperte con prodotti disinfettanti (da usare secondo le prescrizioni della Ditta produttrice). Tali prodotti, di sperimentata efficacia, dovranno essere approvati dal DEC.
Tutti gli attrezzi impiegati (da taglio, dendrochirurgia, ecc.) dovranno sempre essere accuratamente disinfettati con sali quaternari di ammonio al 4% prima di passare ad interventi su altre piante. In caso di fitopatie in atto tale precauzione andrà sempre adottata prima di passare a interventi su altri rami della stessa pianta.
Eventuali porzioni di legno alterato in corrispondenza di vecchi tagli o lesioni dovranno essere accuratamente asportate in modo da bloccare, per quanto possibile, il procedere dei processi
degenerativi. La parte risanata andrà accuratamente disinfettata con i prodotti specifici indicati dal DEC.
Interventi di grande dendrochirurgia (risanamento di cavità superiori a valutate a parte.
Nel caso vengano ordinate potature verdi, spollonature, scacchiature, tondelli, tali operazioni andranno rigorosamente effettuate a mano decespugliatore per evitare danni al ritidoma del colletto.
8.000 cc.) verranno
taglio dei ricacci dai e non con attrezzo
Nel caso di richiesti consolidamenti, il DEC indicherà il metodo da applicarsi e segnatamente il cavo d’acciaio su barre passanti nei tronchi (Xxxxxx Xxxxxxxx), le fasce ed i tiranti avvolgenti (Metodo tipo Cobra od Arboflex) od altro.
La verifica statica visiva e
strumentale degli alberi, in particolar
modo gli esemplari
monumentali o di pregio paesaggistico, dovrà avvenire mediante l’applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment), secondo il Protocollo ISA (International Society of Arboriculture),
attraverso lo svolgimento delle tre fasi di indagine: verifica visiva dei sintomi e dei danni
esterni; la valutazione tecnica dei sintomi e dei danni in rapporto alla stabilità dell’albero; tutte le misurazioni strumentali necessarie e sufficienti per verificare la stabilità dell’albero in modo
preciso ed esauriente (gli strumenti comunemente impiegati sono: il martello ad impulso
elettronico, il dendrodensimetro, il frattometro). Tale verifica, che dovrà avvenire con cadenza
semestrale, comprenderà la verifica e il ripristino di eventuali tiranti già in opera per
consolidare gli esemplari. A seguito di tale controllo, dovrà essere redatta, con cadenza semestrale, una relazione tecnica, comprensiva di documentazione fotografica, a firma di tecnico abilitato, descrittiva dei risultati della verifica e degli interventi manutentivi consigliati ( voce ma 154 dell’elenco prezzi).
2.5 – Abbattimenti
Per quanto riguarda gli abbattimenti, le operazioni dovranno effettuarsi
con cura particolare
affinchè gli alberi ed i rami, vegetazione limitrofa.
nella caduta, non provochino danni a persone o cose ed alla
A tale scopo il tronco da abbattere dovrà essere precedentemente liberato dai rami primari e secondari e guidato nella sua caduta. Il DEC potrà richiedere qualsiasi metodica di intervento finalizzata alla minimizzazione della trasmissione endemica di eventuali contagi e senza che ciò significhi ulteriore riconoscimento economico oltre a quanto stabilito nelle voci di preventivo.
Tale operazione comprende anche l’estirpo dei ceppi, la ceppaia ed il sito rizosferico andranno
abbondantemente irrorati con prodotti benzimidazolici (es. Benomyl). L'impresa è obbligata
all'estirpazione completa ed accurata della ceppaia e delle radici più grosse, senza arrecare
danni ai marciapiedi o ad altri manufatti, riportando idonea terra di coltura. Tale operazione
sarà effettuata con macchine carotatrici-estrattrici.
Prima di provvedere al riempimento delle buche con la terra di coltura, dovrà provvedersi
all'eventuale rifilatura a mezzo taglio netto delle radici di piante limitrofe presenti, alla loro
disinfezione con mastici veicolanti prodotti anticrittogamici, alla generale irrorazione di soluzione anticrittogamica (p.a. benzimidazolico) nella buca.
2.6 – Abbattimenti platani affetti da cancro colorato
Nel caso si riscontri, nello svolgimento dell’appalto, la presenza di esemplari di Platano affetti
da Cancro Colorato, gli stessi dovranno essere eliminati a termine indicazioni del DEC e conformemente a quanto di seguito descritto.
di legge, secondo le
Per quanto riguarda l'intervento di abbattimento si dovrà operare conformemente al D.M.
17.04.98 ed alle istruzioni dei Tecnici regionali dell'Osservatorio per le malattie delle piante e
del DEC. Quest'ultimo potrà richiedere qualsiasi metodica di intervento finalizzata alla
minimizzazione della trasmissione endemica del contagio e senza che ciò significhi ulteriore riconoscimento economico oltre a quanto stabilito nelle voci di preventivo.
Più in dettaglio, durante le operazioni di abbattimento dovrà essere usata cura particolare
affinché gli alberi ed i rami, vegetazione limitrofa.
nella caduta, non provochino danni a persone o cose ed alla
A tale scopo il tronco da abbattere dovrà essere precedentemente liberato dai rami primari e xxxxx-dari e guidato nella sua caduta.
Per gli abbattimenti degli esemplari infetti dalla fungosi Ceratocystis fimbriata f.p., si dovranno adottare i seguenti accorgimenti cautelativi per evitare l'estensione del focolaio di infezione:
• ridurre al minimo indispensabile i tagli di sramatura cercando se possibile di operare l'abbattimento con un solo taglio al colletto, impiegando allo scopo idonea autogrù;
• ridurre il più possibile la formazione di segatura durante le operazioni cesorie adottando tutte le precauzioni utili al limitarne la quantità prodotta e l'eventuale diffusione, provvedendo altresì alla sua immediata raccolta (stesura di teli nell'interezza del sottochioma, perfetta adesione del telo al tronco, irrorazione continua del telo con soluzione disinfettante a mezzo
prodotti benzimidazolici o sali
quaternari d'ammonio, anche al fine di
meglio catturare la
segatura, convogliamento diretto della segatura in uscita dalla motosega in apposito raccoglitore usando apposita applicazione sulla motosega - tipo Sthill);
• è assolutamente vietato l'impiego di macchine cippatrici per la riduzione delle risulte;
• allontanamento immediato a mezzo veicolo furgonato chiuso o telonato del legname di risulta e sua successiva immediata bruciatura od interramento o conferimento ad impresa di trasformazione autorizzata;
• disinfezione generale degli attrezzi con soluzioni di sali quaternari di ammonio al 4%;
• disinfezione dell'area di lavoro, lavaggio del tronco delle piante adiacenti, del materiale infetto già caricato sull'automezzo, dell'autoscala e di tutto ciò che potrebbe aver raccolto segatura infetta, con soluzioni allo 0.5% di prodotti benzimidazolici.
Fatto ciò, se l'estirpo dei ceppi non avviene contestualmente, la ceppaia ed il sito rizosferico andranno abbondantemente irrorati con prodotti benzimidazolici (es. Benomyl) e coperti con teli sino all'estirpazione che dovrà avvenire quanto prima. Relativamente a quest'ultima, l'impresa è obbligata all'estirpazione completa ed accurata della ceppaia e delle radici più grosse, senza arrecare danni ai marciapiedi o ad altri manufatti, riportando idonea terra di coltura e ricolmando i successivi assestamenti.
Ove il DEC lo acconsentirà, potrà essere eseguito il taglio a raso ed il successivo abbassamento della ceppaia per una profondità media di 20/30 cm, sufficiente alla copertura della sede dell'albero con terra vegetale. La ceppaia in tal caso andrà devitalizzata a mezzo di prodotti specifici (es. picloram). Durante la carotatura dei ceppi, l'allargamento delle buche ed il cambio terra, dovrà continuamente operarsi una disinfezione (pianta per pianta) dei luoghi, materiali escavati e mezzi impiegati, a mezzo prodotti a base di sali quaternari d'ammonio. I materiali inerti e vegetali saranno allontanati con le medesime precauzioni sopra ricordate.
Prima di provvedere al riempimento delle buche con la terra di coltura, dovrà provvedersi all'eventuale rifilatura a mezzo taglio netto delle radici di piante limitrofe presenti, alla loro disinfezione con mastici veicolanti prodotti anticrittogamici, alla generale irrorazione di soluzione anticrittogamica (p.a. benzimidazolico) nella buca.
Nel caso poi venga richiesta l'effettuazione delle trincee di interruzione fra gli apparati radicali di essenze limitrofe a quelle colpite dal cancro colorato ed oggetto d'abbattimento ed estirpazione delle ceppaie nelle posizioni indicate dal DEC, dovrà effettuarsi a mano lo scavo, provvedendo al taglio e rifilatura della pavimentazione di superficie se presente, provvedendo inoltre all'allungamento del medesimo per tutta la tratta interessata dalla tangenza degli apparati radicali. La tratta di trincea dovrà avere la profondità pari a minimo cm 150 e la larghezza minima di cm 40. Nell'esecuzione di detta trincea si dovrà operare senza determinare lo strappo delle radici delle piante limitrofe, operandone tagli netti e mettendo in atto le precauzioni anzidette.
La trincea andrà poi consolidata, nella parete verso la buca d'estirpo del ceppo infetto, a mezzo di assitto inchiodato, ondalux od altro materiale consistente (pali con rete a maglie fini
inchiodata ed apposizione di tessuto non tessuto). Verrà poi effettuato il riempimento della
fossa così sistemata, a mezzo di terriccio costituito da miscela di compost, torba e sabbia, il tutto da mantenersi umido per perlomeno una stagione vegetativa.
Laddove si sia in presenza di una pavimentazione superficiale (lastricata, bitumata od altro), dovrà essere effettuato il relativo ripristino una volta scaduti i termini anzidetti.
2.7 – Smaltimento delle risulte inerti e vegetali
Tutte le risulte delle operazioni ordinate saranno smaltite dall'appaltatore presso le pubbliche
discariche a termini di legge. Per pubbliche discariche non si intendono aree di proprietà
dell’Azienda destinate a tale scopo ma bensì luoghi ed esercizi autorizzati a ricevere, stoccare
e/o smaltire tali rifiuti speciali ancorché solidi urbani. Nessun obbligo di ricezione e nessun
onere in tal senso ricadrà sulla stazione appaltante.
2.8 – Spostamenti e recuperi di essenze
Laddove il DEC richieda lo spostamento di essenze o di espianti e ricollocazioni in altro sito di impianto o vivaio aziendale, l'impresa dovrà operare con attenzione finalizzata a garantire
l'integrità rizosferica compatibile con la tecnica adottata, evitando di danneggiare la
morfometria, il ritidoma, le radici dell'esemplare che dovrà ripiantumarsi. Nessun sovrapprezzo può richiedersi da parte dell'impresa se il DEC dovesse chiedere lo spostamento ed il recupero e non già l'abbattimento.
Sono ricomprese nell’operazione di trapianto:
• preparazione dell’essenza (potatura)
• espianto
• trasporto nel nuovo sito di impianto
• messa a dimora (compresa buca, cambio terra, concimazione, bagnatura)
• tutoraggio e controventatura
• rimozione dal sito di impianto provvisorio e reimpianto ove previsto dal DEC (compresa buca, cambio terra, concimazione, posa del tubo di cocco tipo drainflex e coperchio tipo Waluy).
2.9 – Concimazione delle alberature e miglioramento del loro sito di impianto
Le piante sono da concimarsi almeno una volta alla ripresa vegetativa, con un attivatore
biologico tipo l'Activor Sol della Biochem in ragione di L. 1/cad. ed un concime complesso a
vocazione arboricola tipo il Basf Compo Baumkraft sino a 1 Kg. a pianta, secondo indicazioni
del DEC e ciò a mezzo di palo iniettore a sufficiente pressione facendo precedere a ciò un insufflamento di aria al fine di decompattare il substrato.
Nel caso la superficie attorno al colletto della pianta si presentasse eccessivamente compatta oppure la pavimentazioni di qualsiasi natura risultasse troppo vicino al tronco, il DEC potrà altresì chiedere di provvedere all'asporto di tutto il materiale compattato od al taglio ed alla perfetta rifilatura della pavimentazione.
Lo scavo dovrà essere eseguito con cura a mano, onde evitare il danneggiamento di radici superficiali.
2.10 – Trattamenti antiparassitari
Dovranno operarsi alcuni trattamenti contro parassiti di qualsiasi genere. Tali trattamenti, su esemplari a foglia caduca, dovranno essere eseguiti per il tramite di un cannoncino - atomizzatore, distribuendo acqua, insetticida, anticrittogamico, bagnante / adesivante secondo istruzioni (prodotti, quantità ecc.) del DEC, oppure con metodo endoterapico per il tramite di iniezioni di liquidi insetticidi o anticrittogamici direttamente nel tronco con prodotti e modalità all’uopo forniti dal DEC.
L’intervento andrà effettuato a calendario, con almeno 2 trattamenti nel corso della stagione vegetativa, indipendentemente dal manifestarsi di infestazioni conclamate. Tale intervento andrà eseguito preferibilmente nelle giornate di sabato e/o domenica, in modo da minimizzare disagi all’utenza delle sedi dell’ATS.
In alcune situazioni particolari di attacchi alle alberature da parte di insetti parassiti, l'Impresa dovrà essere in grado di mettere in atto soluzioni alternative ai tradizionali trattamenti antiparassitari, con particolare riguardo alle nuove metodologie di lotta biologica, provvedendo secondo le istruzioni del DEC.
2.11 – Pacciamature
Laddove sia richiesta una pacciamatura, la stessa va eseguita mediante distribuzione di uno strato non inferiore a cm 5 di corteccia di pino sterilizzata pezzatura mm 25/40.
Prima di ciò si dovranno comunque eliminare eventuali infestanti presenti e/o rifiuti di ogni genere e senza che ciò comporti aggiunta rispetto al prezzo di elenco riconosciuto per la pacciamatura.
2.12 – Diserbi di xxxxxxxx e marciapiedi
I diserbi devono effettuarsi avuto riguardo alle prescrizioni di legge con i principi attivi autorizzati dal DEC.
L'Impresa dovrà assicurare la permanente assenza di xxxxxxxxxx e malerbe sin dal 1° giorno di consegna dei lavori indipendentemente dal numero di interventi necessari all'ottenimento di tale risultato.
Il DEC dovrà essere messo preventivamente a conoscenza, per iscritto, dei prodotti e delle quantità che si intenderanno utilizzare.
Laddove verrà constatata presenza di infestanti anche solo parzialmente sulle aree sottoposte all'intervento in parola, verranno applicate le penalità previste dall’art. 9 del presente capitolato per ogni singola area non conforme alle aspettative.
2.13 - Pulizia strade, viali, piazzali, parcheggi, marciapiedi e scale esterne
Tali aree dovranno essere sottoposte a pulizia con cadenza mensile o su richiesta del DEC. Tale operazione dovrà comprendere l’accurata pulizia manuale e/o eseguita con mezzi meccanici e se del caso rifinita a mano laddove il mezzo meccanico non sia in grado di operare, anche in corrispondenza dei dossi di rallentamento ed attorno ai dissuasori in calcestruzzo, il tutto sino a filo cordolo, filo manufatto o lungo quant’altra delimitazione presente, asportando inerti di ogni genere e di qualunque granulometria (sabbia, ghiaia ecc.), foglie, cartacce e rifiuti di qualsiasi natura; dovranno altresì essere rimosse erbe infestanti e muschi previo loro trattamento con erbicidi disseccanti, da eseguirsi con almeno 3 giorni di anticipo sulla pulizia e da ripetersi in caso di pioggia.
Tutte le risulte, vegetali e non, dovranno essere smaltite come prescritto al punto 2.7.
ART. 3 CRONOPROGRAMMA
L'appaltatore, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto, dovrà redigere e consegnare al Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) il cronoprogramma operativo degli interventi da effettuare durante il periodo contrattuale. Tale cronoprogramma dovrà tener conto delle tipologie e periodicità indicate nel computo metrico estimativo distinto per sede d’intervento e con quantificazione economica effettuata sulla base dell’elenco prezzi redatto dalla stazione appaltante. Il cronoprogramma dovrà essere approvato dal DEC. Le prestazioni relative all’attività di manutenzione dovranno essere eseguite conformemente al cronoprogramma dei lavori, approvato dal DEC.
Gli interventi manutentivi previsti nel presente appalto dovranno essere condotti nei modi più idonei per conservare le sistemazioni a verde e le strutture in esse inserite in perfetta efficienza, garantendo le condizioni migliori per il normale sviluppo sia dei tappeti erbosi che delle presenze arboree.
Il cronoprogramma potrà essere variato/adeguato, in corso d’appalto, in relazione all’andamento stagionale, previo accordo ed autorizzazione del tecnico preposto.
Eventuali interventi che dovessero rendersi necessari in corso d’appalto, non ricompresi nel cronoprogramma dovranno essere richiesti/autorizzati dal tecnico preposto.
Durante il corso dell’appalto, il DEC si riserva di modificare il cronoprogramma a seconda di nuove o diverse esigenze manutentive che dovessero intervenire, mediante specifici ordini di servizio ove saranno indicati gli interventi e le operazioni manutentive particolareggiate e specifiche che l'appaltatore sarà tenuto ad eseguire senza alcuna deroga e nel rispetto dei termini di esecuzione assegnati.
L’appaltatore è altresì tenuto a segnalare tempestivamente e per iscritto, al DEC le seguenti situazioni:
• eventuali situazioni di pericolo con l'indicazione degli interventi necessari per la rimozione delle stesse;
• infezioni e malattie ad alberature e l’avvenuta esecuzione delle fertilizzazioni.
ART. 4 ORARIO DI LAVORO
Gli interventi oggetto del presente appalto dovranno essere effettuati di norma dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00.
In caso di necessità e su autorizzazione del DEC, l’appaltatore potrà proseguire gli interventi oltre il suddetto orario di lavoro e nella giornata di sabato.
ART. 5 DURATA DEL CONTRATTO
La durata del contratto è stabilita in 12 mesi, decorrenti dalla data della sua sottoscrizione (indicativamente dal 01/12/2018). L’ATS si riserva la facoltà di prorogare il contratto per un ulteriore periodo di 6 mesi alle medesime condizioni economiche e modalità.
ART. 6 IMPORTO A BASE D’ASTA
Il fabbisogno presunto per il periodo di 12 mesi è indicato nell’Allegato 2 “Computo metrico estimativo”.
L’importo base d’asta non superabile a pena di esclusione è di € 6.928,49 oltre IVA, di cui € 103,93 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. L’importo soggetto a ribasso è di € 6.824,56, oltre IVA.
Durante la vigenza contrattuale, ai sensi dell’art. 106 comma 12 del D. Lgs. n. 50/2016 testo vigente, l’ATS avrà la facoltà di imporre all’impresa modifiche alle prestazioni, tali da
comportare un aumento o una diminuzione del corrispettivo contrattualmente stabilito entro il limite di 1/5 (venti per cento) del corrispettivo stesso.
ART. 7 DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO
L’ATS potrà nominare, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 101 del D. Lgs. n. 50/2016 testo vigente, il Direttore dell'esecuzione del contratto (DEC).
Il Direttore dell’esecuzione del contratto provvederà al coordinamento, alla direzione ed al controllo tecnico-contabile di tale esecuzione, assicurandone la regolarità da parte dell’esecutore e verificando che le attività e le prestazioni siano eseguite in conformità ai documenti contrattuali.
In caso di inadempimento saranno applicate le penali di cui al successivo articolo 8.
ART. 8 PENALITA’
Le contestazioni e le inosservanze degli obblighi contrattuali previsti dal presente Capitolato, saranno contestati formalmente all’impresa mediante P.E.C. o altro mezzo idoneo (mail, fax, ecc.).
La mancata esecuzione nei tempi previsti delle prestazioni oggetto dell’appalto darà luogo all’applicazione delle seguenti penali:
a) per mancata presentazione del cronoprogramma entro il termine previsto dall’art. 3 del presente capitolato: dal 31 esimo al 40 esimo giorno una penale di € 100,00 e, per ogni giorno successivo di ritardo, un’ulteriore penale di € 10 al giorno;
b) per mancata esecuzione delle prestazioni oggetto del presente appalto: € 50,00 per ogni settimana di ritardo rispetto al cronoprogramma, per singola prestazione e per singola sede. (fatte salve le cause esclusivamente imputabili alle avversità metereologiche e per i giorni effettivamente imputabili alle medesime);
c) per mancato intervento per messa in sicurezza situazioni di pericolo: € 100,00 per ogni ora di ritardo oltre le prime 2 dalla segnalazione dello stato di pericolo;
d) per mancate segnalazioni previste all’art. 3 del presente capitolato: € 200,00 per ogni mancata segnalazione;
e) per mancata presentazione della relazione semestrale alla scadenza del semestre di riferimento (come previsto dal computo metrico estimativo voce ma. 154): € 500,00.
In caso di mancata esecuzione delle prestazioni nei tempi previsti, l’Ente procederà all'acquisto delle prestazioni non erogate, a libero mercato, addebitando la differenza di prezzo che ne derivasse all’impresa, oltre alla rifusione di ogni altra spesa e/o danno.
Qualora la ritardata consegna fosse dovuta a cause di forza maggiore, formalmente documentate, l’Ente si riserva di ricorrere a libero mercato, addebitando, nel qual caso, la sola eventuale differenza di prezzo.
Gli eventuali inadempimenti contrattuali saranno contestati dall’Ente all’Impresa la quale dovrà comunicare le proprie giustificazioni nel termine massimo di cinque giorni dal ricevimento della contestazione. Qualora dette giustificazioni siano ritenute non accoglibili a insindacabile giudizio dell’Ente, ovvero non vi sia stata risposta o la stessa non sia giunta nel termine assegnato, all’Impresa saranno applicate le penali come sopra indicate.
Nel caso in cui i corrispettivi liquidabili all’Impresa non fossero sufficienti a coprire l’ammontare delle penali, l’Ente si rivarrà sul deposito cauzionale definitivo, che, in tal caso, dovrà essere immediatamente reintegrato.
L’applicazione delle penali previste dal presente articolo non preclude il diritto dell’Ente a richiedere il risarcimento degli eventuali maggior danni.
La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera in nessun caso l’Impresa dall’adempimento dell’obbligazione per la quale si è resa inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.
ART. 9 CONDIZIONI ECONOMICHE, CONTABILIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI, FATTURAZIONE E PAGAMENTI
Le condizioni economiche sono quelle indicate nell’offerta, comprensive di tutte le prestazioni previste dal presente capitolato.
Per le attività svolte l’Impresa dovrà compilare un rapportino di lavoro giornaliero da trasmettere al Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) il giorno stesso o entro la fine della settimana in cui è avvenuta la prestazione.
Il rapportino di lavoro dovrà avere il seguente contenuto:
- Cognome, nome e qualifica del personale impiegato;
- Ore di lavoro per singola giornata (computando per mezzora anche l’eventuale frazione)
- Quantità dei materiali ed i noli effettivamente impiegati
- Luogo di esecuzione dell’intervento
- Data di esecuzione dell’intervento
- Specificazione della prestazione/ fornitura eseguita.
Con cadenza quindicinale, l’Impresa dovrà presentare al DEC la rendicontazione con il riassunto di tutte le prestazioni/ forniture eseguite nell’arco temporale di quindici giorni, derivanti dalla somma di tutte le attività riportate nei rapportini di lavoro.
Il DEC, sulla base di rendiconti quindicinali, redigerà il riassunto mensile. Tale documento sarà verificato in contraddittorio tra DEC ed Impresa. Sulla base di tale documento, l’Impresa emetterà fattura elettronica.
Con riferimento alla fatturazione elettronica, l'impresa è tenuta ad adempiere a quanto previsto dal D. MEF n. 55/2013 e dal D.L. n. 66/2014, convertito con L. n. 89/2014.
A tal fine, si indicano gli elementi specifici che dovranno essere contenuti nelle fatture elettroniche (come riportato sul sito: xxx.xxxxxxxx.xxx.xx):
ATS Insubria:
Denominazione Ente: Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria
Codice IPA: ATSIN
Codice Univoco Ufficio: 9ZTIFF
Nome dell'ufficio: 303-Uff_Fattelet-Como codice fiscale servizio fatturazione elettronica: 03510140126
Partita IVA: 03510140126
Ai sensi dell’art. 25 del D.L. n. 66/2014, al fine di garantire l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, le fatture elettroniche emesse verso le Pubbliche Amministrazioni dovranno riportare necessariamente il codice identificativo di gara (CIG).
Per maggiori informazioni circa le specifiche tecniche e la normativa di riferimento sulla fattura elettronica si rimanda al sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx.
Agli effetti della liquidazione delle fatture saranno riconosciute solo le prestazioni eseguite secondo le modalità di cui al presente Capitolato.
Il pagamento dei corrispettivi convenuti avverrà entro trenta giorni dall’accertamento da parte del Direttore dell’Esecuzione del Contratto dell’Ente contraente, della regolare esecuzione delle prestazioni previste dal presente capitolato. Il Direttore dell’Esecuzione del Contratto dispone per l’accertamento di trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura. Contestualmente saranno liquidati in percentuale gli oneri della sicurezza.
Il suddetto termine di pagamento verrà sospeso qualora:
- nella fattura non sia indicato chiaramente il numero CIG;
- la fattura non sia regolare dal punto di vista fiscale;
- le condizioni economiche non corrispondano a quanto pattuito;
- risultino non conformità tra prestazione effettuata e quanto richiesto;
- la fattura non risulti corredata di tutta la documentazione richiesta.
I termini di pagamento rimarranno sospesi fino al momento dell’avvenuta soluzione della causa di sospensione.
ART. 10 PREZZI
I prezzi di riferimento sono
quelli riportati nell’”Elenco prezzi” (Allegato 1) redatto dalla
stazione appaltante. Nel caso si verifichi la necessità di ordinare all’appaltatore prestazioni i cui prezzi non risultino contemplati nel citato elenco, il DEC provvederà alla determinazione di
nuovi prezzi sulla base di regolari analisi prima di ammetterli in approvazione del Responsabile del Procedimento.
contabilità e previa
I prezzi unitari di cui al citato elenco e gli eventuali nuovi prezzi, diminuiti del ribasso di gara, alle condizioni del contratto e del presente capitolato, si intendono accettati dall’appaltatore a
suo rischio in base a calcoli di presente capitolato.
sua convenienza e comprendono tutti gli oneri scaturenti dal
I prezzi contrattuali saranno contrattuale.
mantenuti fissi ed invariabili per tutta la durata del periodo
ART. 11 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
Al fine di ottemperare alle disposizioni contenute nell’art. 3 della L. 136/2010, si informa che, a pena di nullità del contratto, l’impresa aggiudicataria dovrà sottoporsi agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari relativi a lavori, servizi e forniture pubblici.
Pertanto, tutte le transazioni dovranno avvenire tramite le banche o la Società Poste Italiane S.p.A., con bonifico bancario o postale, da gestire sui conti correnti dedicati anche non in via esclusiva; il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale costituisce causa di risoluzione del contratto.
In caso di subappalto, nel contratto tra i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese, deve essere inserita apposita clausola con cui ciascuna parte assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari previsti dalla citata L. 136/2010 e s.m.i.
ART. 12 STIPULA DEL CONTRATTO
Il contratto sarà stipulato corrispondenza.
in forma di lettera commerciale mediante scambio di
Tutte le spese e gli oneri (diritti di segreteria, bolli se ed in quanto dovuti, imposta di registro,
ecc.) per la stipula del contratto sono a completo ed esclusivo aggiudicataria.
carico dell’impresa
Prima della stipula del contratto, l’Impresa aggiudicataria dovrà presentare:
• la documentazione riportante i dati identificativi del conto corrente bancario o postale dedicato, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche - ai fini dell’assolvimento
degli obblighi sulla tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della Legge 136/2010 e ss.mm.ii. - nonché le generalità e codice fiscale di tutti i soggetti (persone fisiche) delegati ad operare su di essi;
• l’elenco nominativo del personale adibito al servizio ed il nominativo del supervisore responsabile;
• copia della polizza assicurativa di cui all’art. 19;
• altra eventuale documentazione richiesta.
ART. 13 CESSIONE DEI CREDITI DERIVANTI DA CONTRATTO
E’ vietata la cessione dei crediti derivanti dal contratto.
ART. 14 VICENDE SOGGETTIVE DELL’ESECUTORE DEL CONTRATTO
Le cessioni di azienda e gli atti di trasformazione, fusione e scissione non hanno singolarmente effetto nei confronti dell’Ente fino a che il cessionario, ovvero il soggetto risultante dall’avvenuta trasformazione, fusione o scissione, non abbia proceduto nei confronti di essa alle comunicazioni previste dall’art. 1 del D.P.C.M. 11 maggio 1991 n. 187, e non abbia documentato il possesso dei requisiti di qualificazione previsti dall’art. 80 del D. Lgs. 50/2016. Nei sessanta giorni successivi, l’Ente può opporsi al subentro del nuovo soggetto nella titolarità del contratto, con effetti risolutivi sulla situazione in essere, laddove, in relazione alle comunicazioni risultino sussistere le cause ostative di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 e s.m.i..
Decorsi i 60 gg. senza che sia intervenuta opposizione, gli atti producono nei confronti dell’Ente tutti gli effetti loro attribuiti dalla legge.
ART. 15 CESSIONE DEL CONTRATTO
In ottemperanza a quanto prescritto dall’art. 105 c. 1 del D. Lgs. 50/2016, il contratto non può essere ceduto a pena di nullità, salvo quanto previsto dall’art. 105 del medesimo decreto legislativo.
ART. 16 SUBAPPALTO
Ai sensi dell’art. 105 del D. Lgs. 50/2016, è ammesso il subappalto.
L’impresa concorrente che intenda avvalersi del subappalto deve, all’atto dell’offerta, indicare la parte di servizi che intende subappaltare. La quota subappaltabile non può essere superiore al 30% dell’importo complessivo del contratto.
Il subappalto non comporta alcuna modifica agli obblighi e oneri dell’aggiudicatario che rimane unico e solo responsabile nei confronti dell’Ente per il servizio in oggetto. Inoltre l’impresa affidataria dovrà:
• depositare presso l’Ente copia autentica del contratto di subappalto venti giorni prima dell’inizio dell’esecuzione delle prestazioni subappaltate;
• allegare alla copia autentica del contratto la dichiarazione relativa alla sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o collegamento ai sensi dell’art. 2359 del codice civile con l’impresa subappaltatrice;
• trasmettere all’Ente:
o la dichiarazione resa dal subappaltatore, in forma di autocertificazione, sottoscritta ed autenticata nei modi stabiliti dalla vigente normativa, attestante il possesso dei requisiti generali di cui all’art. 80 del D. Lgs. 50/2016;
o la certificazione attestante il possesso da parte del subappaltatore dei requisiti di qualificazione prescritti dal D. Lgs. 50/2016 in relazione alla prestazione subappaltata.
L’impresa aggiudicataria deve praticare, per le prestazioni affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari risultanti dall’aggiudicazione, con ribasso non superiore al 20%.
Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo si applica l’art. 105 del D. Lgs. 50/2016.
ART. 17 DISPOSIZIONI RELATIVE AL PERSONALE DELL’APPALTATORE
Tutto il personale adibito al servizio appaltato deve essere alle dipendenze e sotto l’esclusiva responsabilità dell’impresa aggiudicataria.
L’impresa si obbliga a corrispondere al proprio personale addetto al servizio la giusta retribuzione in ottemperanza ai contratti collettivi di settore ed agli accordi sindacali vigenti e a soddisfare regolarmente gli obblighi contributivi relativi alle assicurazioni sociali ed alle assicurazioni infortuni. A tal fine l’impresa aggiudicataria sarà tenuta da inviare, su richiesta della stazione appaltante, una dichiarazione attestante le condizioni contrattuali applicate ai propri dipendenti.
L’impresa si impegna inoltre ad impiegare per l’appalto in oggetto personale di sicura moralità, fisicamente valido e professionalmente qualificato ed in possesso dei requisiti necessari allo svolgimento del servizio cui è adibito e che osservi diligentemente le norme e disposizioni disciplinari dell’Ente appaltante; di età non superiore agli anni 65, né inferiore agli anni 18.
L’impresa si impegna a sostituire immediatamente, dietro richiesta dell’Ente, i soggetti che dovessero risultare non idonei alle mansioni o che dovessero essere motivo di lagnanza. L’impresa appaltatrice assume integralmente su di sé il rischio di malattia e infortunio degli addetti al servizio appaltato, assicurando in ogni caso la continuità ed efficienza del servizio.
Il “supervisore” dovrà controllare e far osservare al personale impiegato le funzioni ed i compiti stabiliti, comunicare tempestivamente per iscritto al Direttore dell’Esecuzione del contratto (DEC) della stazione appaltante qualsiasi interruzione e/o non esecuzione del servizio indicandone la causa. Tutte le comunicazioni e le contestazioni di inadempienza fatte dall’Ente appaltante in contradditorio con detto supervisore si intendono fatte direttamente all’impresa stessa.
Il personale addetto al servizio sarà tenuto a consegnare al proprio supervisore ogni oggetto rinvenuto nell’espletamento del servizio.
ART. 18 OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E RESPONSABILITA’ DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO.
Sono a carico dell’appaltatore i seguenti oneri (ivi incluse le relative spese sostenute):
- la dotazione, con l’obbligo di esposizione in modo visibile e continuativo sulla divisa di lavoro, di un contrassegno/cartellino riportante la fotografia, il nominativo e la denominazione della ditta di dipendenza. Tale cartellino dovrà essere esposto da tutto il personale presente (operai, preposti e tecnici). Il personale sprovvisto del medesimo verrà immediatamente allontanato dalla zona di lavoro;
- l’adozione, nell’esecuzione di tutti i lavori, dei provvedimenti e delle cautele necessarie per garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81;
- arrecare, sulla base delle direttive impartite dal Committente, il minor intralcio possibile agli ambienti circostanti all’area dei lavori ed organizzare l’attività compatibilmente con le esigenze prospettate;
- la delimitazione, in modo adeguato, dell’area di cantiere;
- la trasmissione al DEC delle schede tecniche di tutti i prodotti: trattamenti fitosanitari, diserbanti, ecc. impiegati nel corso dell’appalto;
- la fornitura in opera, con relativa manutenzione, di tutta la segnaletica di sicurezza necessaria;
- l’osservanza di tutte le disposizioni legislative vigenti e di quelle eventualmente emanate nel corso di validità del contratto in tema di assicurazioni degli operai contro gli infortuni sul lavoro, di disoccupazione involontaria, di invalidità e vecchiaia;
- l’applicazione integrale di tutte le norme contenute nei CC.CC.NN.LL. di settore e negli Accordi locali integrativi degli stessi in vigore per il tempo e nella località in cui si svolge il servizio oggetto del presente capitolato. L’appaltatore si obbliga altresì ad applicare i succitati Contratti e gli Accordi medesimi anche dopo la loro scadenza e fino al rinnovo e, se cooperativa, anche nei rapporti con i soci. I suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche se non aderente alle Associazioni stipulanti o in caso di suo recesso dalle medesime.
L’appaltatore è altresì responsabile verso l’Ente appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti anche nel caso in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto. La mancata autorizzazione al subappalto non esime l’appaltatore dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti dell’Ente appaltante;
- la produzione di documentazione fotografica delle prestazioni eseguite se richiesta dal DEC;
- l’ottenimento di tutte le licenze e permessi necessari all’esecuzione degli interventi, ad eccezione di ciò che rientra nella competenza dell’Ente appaltante;
- l’utilizzo di utensili, attrezzature e noli (utensili a mano, utensili elettrici, mezzi di trasporto, lavorazione e sollevamento, ecc.) conformi alla vigente normativa in materia;
- il carico, il trasporto ed il conferimento alle discariche autorizzate di tutto il materiale di risulta alla fine di ogni prestazione.
L’impresa si impegna a provvedere a tutti gli oneri assicurativi che derivano dall’esecuzione dell’appalto, con esclusione di ogni diritto di rivalsa nei confronti dell’Ente contraente per danni a cose o a persone.
L’appaltatore assume la piena responsabilità sia civile che penale, per ogni tipo di infortunio e danneggiamenti a terzi che dovessero verificarsi, restandone sollevata la Committente.
ART. 19 RESPONSABILITÀ DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DEL SERVIZIO
L’appaltatore si obbliga ad adottare durante l’esecuzione del servizio tutti i provvedimenti, le misure e le cautele necessarie per garantire la salute e l’incolumità delle persone impiegate per il servizio, degli utenti nonché di terzi. L’impresa aggiudicataria assume in proprio ogni responsabilità per infortunio, danni relativi a persone e beni, tanto della medesima impresa quanto dell’Ente appaltante o di terzi, in dipendenza di omissioni, negligenze o altre
inadempienze relative all’esecuzione delle prestazioni contrattuali ad esso riferibili, anche se eseguite da terzi. A tal fine l’impresa dovrà stipulare idonea polizza assicurativa, che deve avere un limite massimale unico per sinistro di almeno € 2.500.000,00 sia per danni a persone che a cose, che tiene indenne ciascun l’Ente appaltante e terzi per qualsiasi danno dovesse occorrere nell’esecuzione di tutte le attività di cui al presente appalto.
Una copia della polizza dovrà essere consegnata all’Ente appaltante prima dell’inizio del servizio.
ART. 20 CONDUZIONE E SICUREZZA DEI CANTIERI. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI.
Entro 10 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione dell’appalto, l’impresa appaltatrice dovrà presentare la seguente documentazione:
a) dichiarazione, a firma del legale rappresentante, conforme al modello allegato al presente capitolato (Allegato 3 “Dichiarazione sicurezza”). Tale dichiarazione dovrà essere prodotta anche da ognuna delle eventuali imprese associate o subappaltatrici;
b) copia della lettera di accettazione dell’incarico da parte dei soggetti indicati nell’allegato (medico competente, delegato per l’attuazione delle misure di sicurezza);
Considerato che, di norma, le attività oggetto d’appalto vengono eseguite all’interno o comunque nell’ambito delle sedi aziendali nei normali orari di lavoro e quindi in presenza di dipendenti ed utenti dell’ATS, si fa riferimento al Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI) di cui all’art. 26 del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, del quale l’impresa concorrente deve tenere conto in sede di offerta (si veda l’Allegato 4 “DUVRI”). L’impresa aggiudicataria dovrà completare il DUVRI con la specificazione dei rischi propri che potrebbero impattare sugli operatori ed utenti dell’ATS e dell’ASST ed integrare le misure di sicurezza che dovessero rendersi necessarie ai fini della tutela complessiva dei lavoratori propri e dei lavoratori ed utenti degli Enti contraenti. Tale Documento dovrà essere congiuntamente definito con il DEC ed il Responsabile della sicurezza dell’Ente contraente per quanto riguarda le interferenze e le misure di sicurezza da adottare nonché sottoscritto dalle parti.
L’impresa aggiudicataria dovrà altresì aggiornare/adeguare il proprio documento di valutazione dei rischi in funzione delle attività/lavorazioni previste nel presente appalto.
ART. 21 RECESSO
L’Ente ha facoltà di recedere unilateralmente dal contratto in qualsiasi momento ai sensi dell’art. 109 del D. Lgs. 50/2016, con un preavviso di almeno venti giorni da comunicarsi
all’impresa appaltatrice mediante pec. Tale facoltà non è concessa all’appaltatore. L’Ente si avvarrà di tale facoltà nei seguenti casi:
• motivi di interesse pubblico;
• giusta causa;
• necessaria attuazione di novità normative che, a livello nazionale o regionale,
interessano il S.S.R. e implicano ineluttabili ripercussioni sul piano organizzativo e delle competenze;
• altri mutamenti di carattere organizzativo quali, a titolo esemplificativo ma non
esaustivo, accorpament o soppressione o trasferimento di strutture e/o attività;
• mutamenti nella normativa riguardante la fornitura oggetto del presente appalto;
• attivazione, durante la vigenza del rapporto contrattuale, a livello nazionale (Consip) o
regionale (Azienda Regionale Centrale Acquisti) di convenzioni oggetto del presente appalto;
aventi il medesimo
• pubblicazione, da parte dell’ANAC, durante la vigenza contrattuale, di prezzi di riferimento tali da far risultare i prezzi di aggiudicazione superiori ai medesimi, fatta salva la rinegoziazione;
• internalizzazione del servizio oggetto di appalto.
ART. 22 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
In tema di risoluzione del contratto si richiamano le disposizioni di cui all’art. 108 del D. Lgs. 50/2016.
L’Ente potrà procedere di diritto, ex art. 1456 del codice civile, alla risoluzione del contratto nei seguenti casi:
• gravi violazioni delle clausole contrattuali e reiterate inadempienze nell’esecuzione del contratto tali da compromettere la regolarità del servizio quali a titolo esemplificativo:
interruzione del servizio senza giustificato motivo; fornitura di prodotti non conformi,
inosservanza reiterata dei termini convenuti; reiterate e gravi inosservanze delle norme di legge e di regolamento applicabili all’appalto in oggetto;
• grave negligenza o frode nell’esecuzione degli obblighi contrattuali;
• violazione, da parte dell’operatore economico aggiudicatario, di uno degli impegni previsti dall’art. 2 del “Patto di integrità in materia degli appalti pubblici regionali”, fatto salvo quanto previsto dall’art. 4 del medesimo;
• violazione del vigente codice etico dell’ATS dell’Insubria, fatto salvo il pieno diritto di quest’ultima di chiedere ed ottenere il risarcimento dei danni patiti per la lesione della propria immagine ed onorabilità;
• violazione degli obblighi derivanti dal “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” e dal vigente Codice di Comportamento dell’ATS dell’Insubria;
• accertamento della non sussistenza o il venir meno di uno dei requisiti richiesti per la partecipazione alla gara;
• violazione delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
• violazione delle norme in materia retributiva e contributiva;
• almeno tre contestazioni nell’anno formalizzate con applicazioni di penali;
• mancato rispetto, per tutta la durata contrattuale, delle previsioni di cui all’art. 53, comma 16 ter del D. Lgs. 165/2001 e s.m.i.
Ove le inadempienze siano ritenute non gravi, cioè tali da non compromettere la regolarità del
servizio, le stesse saranno precedenti.
formalmente contestate dall’Ente come
previsto ai capitoli
Sarà altresì motivo di risoluzione contrattuale il mancato adempimento degli obblighi previsti dalla Legge 136/2010 testo vigente.
La risoluzione del contratto, per qualsiasi motivo, comporta l’incameramento della cauzione definitiva (ove richiesta) ed il risarcimento dei danni derivanti.
Per la caratteristica di PUBBLICO SERVIZIO, l’attività oggetto del presente documento non potrà essere sospesa. La mancata effettuazione del servizio rappresenta inadempimento contrattuale e consente all’Ente di richiedere la risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del codice civile, nonché il risarcimento dei danni conseguenti all’interruzione del servizio stesso, fatti salvi i casi di giusta causa e giustificato motivo.
Nella fattispecie in questione si procederà inoltre ad addebitare i maggiori costi derivanti
dall’affidamento del servizio ad altro operatore.
ART. 23 PRIVACY
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs n.196 del 30.06.2003 e del Regolamento Europeo n. 679/2016, l’ATS dell’Insubria in qualità di Titolare del trattamento informa la ditta concorrente che i dati personali forniti verranno utilizzati per le finalità connesse all’espletamento della gara.
La domanda di partecipazione alla procedura e/o la presentazione dell’offerta equivale al
conferimento dei dati ed al consenso a trattarli per i fini espressamente previsti nell’informativa (allegata al presente documento).
L’eventuale diniego espresso del consenso potrebbe impedire l’ammissione del concorrente alla gara.
L’interessato può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs del 30 giugno 2003, n.196 e Capo III del Reg. UE n.679/2016 (Diritti di accesso ai dati personali ed altri diritti) fra i quali figura il
diritto di accesso ai dati che lo riguardano nonché alcuni diritti complementari fra cui il diritto a far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge nonché il diritto di opporsi al trattamento per motivi legittimi.
In sede di stipulazione del contratto il Titolare del trattamento dei dati provvede a nominare la ditta aggiudicataria “Responsabile esterno del trattamento dei dati” per quanto sia strettamente necessario alla corretta esecuzione dei servizi ed al rispetto degli obblighi contrattuali. I compiti specifici impartiti dal Titolare al “Responsabile esterno del trattamento” sono tutti riportati nella nota informativa allegata al presente documento (Allegato 5 “ Informativa privacy”).
ART. 24 FORO COMPETENTE
Le parti congiuntamente si accordano di eleggere quale Xxxx competente per qualsiasi controversia o contestazione esclusivamente il Foro del capoluogo ove ha sede legale l’Ente contraente.
ART. 25 NORME FINALI
L’appalto dovrà essere eseguito con l’osservanza di quanto stabilito dal presente Capitolato. Per quanto non previsto dal presente capitolato si fa espresso richiamo alla normativa vigente in materia di pubblici contratti ed al Codice Civile.