Acqua Clausole campione

Acqua. L'acqua dovrà essere dolce, limpida e scevra da materie terrose, da cloruri e da solfati.
Acqua. L’acqua dovrà essere limpida, priva di sali (particolarmente solfati e cloruri), esente da materie terrose, non aggressiva o inquinata da materie organiche e comunque dannose all’uso cui l’acqua medesima è destinata.
Acqua. L’acqua dovrà essere limpida, priva di sali (particolarmente solfati e cloruri), esente da materie terrose, non aggressiva o inquinata da materie organiche e comunque dannose all’uso cui l’acqua medesima è destinata. Per la definizione dei requisiti cui l'acqua deve conformarsi può essere fatto utile riferimento a quanto contenuto nella norma UNI EN 1008:2003, come prescitto al § 11.2.9.5 delle XXX 0000.
Acqua. L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida, priva di sostanze organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante.
Acqua. E.2.1 Valori limite di emissione
Acqua. L’acqua necessaria per portare la miscela al tenore di umidità voluto deve essere esente da impurità dannose e da materie organiche. Prima dell’inizio dei lavori, L’Impresa dovrà presentare alla Direzione lavori e sottoporlo alla sua approvazione, tutte quelle prove di prequalificazioni per individuare le quantità di acqua e di calce con cui si dovrà effettuare l’impasto. Tutte le spese ed oneri, inerenti le prove di laboratorio, saranno a completo carico dell’Appaltatore. La determinazione preventiva della quantità di acqua e di calce vanno valutate in base a prove C.B.R. (C.N.R.-U.N.I. 10009 punto 3.2.1.), a prove di costipamento ed eventualmente a prove di rottura a compressione. Pertanto, prendendo almeno tre miscele sperimentali con diversi tenori di calce si dovrà definire i valori massimi dell’indice C.B.R., della densità del secco, i corrispondenti valori di umidità ottima e l’eventuale resistenza a compressione. I valori indicativi della quantità di calce che consente di ottenere una miscela dalle caratteristiche di portanza e costipabilità adeguati sono i seguenti: Stabilizzazione di materiali Calce idratata Strati di sovrastruttura 4 ÷ 10% Bonifiche di terreni (piani di posa e/o rilevati) 1 ÷ 3% I valori minimi dell’indice C.B.R. a 7 giorni di stagionatura e dopo imbibizione di 4 giorni in acqua, devono essere conformi al punto 4.1. della norma C.N.R. – B.U. n. 36/73, ovvero nei termini della tabella di seguito riportata: Caratteristiche Sovrastruttura stradale Sottofondo Bonifiche Indice C.B.R.  50 %  20 %  10 % (*) Rigonfiamento < 1 % < 2 % (*) Dopo 2 ore e senza imbibizione.
Acqua. Per tutti gli usi sarà adoperata esclusivamente acqua dolce, non torbida, proveniente da luoghi di raccolta, che meglio converranno all'Impresa, senza che essa possa avere mai ragione a compensi di qualunque genere per le difficoltà di approvvigionamento, causa la lontananza del luogo di presa.
Acqua. L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida, priva di sostanze organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante. Avrà un pH compreso fra 6 ed 8.
Acqua. Per ciascuno scarico, in corrispondenza dei parametri elencati, la tabella riportata di seguito specifica la frequenza del monitoraggio ed il metodo utilizzato: Volume acqua (m3/anno) X - // annuale // BOD5 X X annuale 5120 Azoto ammoniacale (come NH4) X - annuale 4030 (*) In accordo a quanto riportato nella nota “Definizione di modalità per l’attuazione dei Piani di Monitoraggio e Controllo “ di ISPRA prot. 18712 dell’1/6/11 i metodi di campionamento ed analisi devono essere basati su metodiche riconosciute a livello nazionale o internazionale. Le attività di laboratorio devono essere eseguite preferibilmente in strutture accreditate secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per i parametri di interesse e, in ogni modo, i laboratori d’analisi essere dotati almeno di un sistema di gestione della qualità certificato secondo la norma ISO 9001. (**)Il saggio di tossicità acuta ha lo scopo di valutare l'incidenza “biologica” dello scarico idrico ed è da considerarsi un indicatore del buon funzionamento dell’impianto di depurazione acque reflue. In caso di riscontro positivo nel corso degli autocontrolli, pertanto, il Gestore dovrà provvedere ad informare l’Autorità Competente ed A.R.P.A. dell’esito del controllo, delle azioni intraprese per individuare la causa del problema e della successiva risoluzione (saggio tossicità conforme). In nessun caso può essere considerata esauriente, ai fini della risoluzione della non conformità, la mera ripetizione del test. Solo nel caso non si risolva la non conformità, si individuerà la violazione della prescrizione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, ovvero nel caso in cui il saggio di tossicità non sia l’unica non conformità ai limiti riscontrata; se - infatti - nello scarico idrico risultano non conformi anche altri parametri si procederà direttamente alla contestazione della violazione. Sul pozzo ad “uso industriale” l’azienda dovrà procedere ad identificare i dati e procedere all’esecuzione dei controlli previsti dalle successive tabelle F9 e F10: Pozzo Coordinate UTM32-WGS84 Livello piezometrico medio della falda (m.s.l.m.) Profondità del pozzo (m) Profondità dei filtri (m)
Acqua. L'acqua per gli impasti delle malte e dei conglomerati, nonché per la bagnatura dei materiali e delle murature eseguite, sarà dolce, limpida, priva di materie limose e comunque non aggressiva.